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Equipollente Ai Diplomi Di Laurea Rilasciati Dalle Università Al Termine Dei Corsi Afferenti Alla Classe Delle

Equipollente Ai Diplomi Di Laurea Rilasciati Dalle Università Al Termine Dei Corsi Afferenti Alla Classe Delle

SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI (Decreto Ministero dell’Università 31/07/2003)

Via P. S. Mancini, 2 – 00196 - Roma

TESI DI DIPLOMA DI MEDIATORE LINGUISTICO

(Curriculum Interprete e Traduttore)

Equipollente ai Diplomi di Laurea rilasciati dalle Università al termine dei Corsi afferenti alla classe delle

LAUREE UNIVERSITARIE IN SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

“La Musica come Forma di Letteratura”

RELATORI: CORRELATORI: Prof.ssa Adriana Bisirri Prof.ssa Anna Rita Gerardi Prof.ssa Tiziana Moni Prof.ssa Claudia Piemonte

CANDIDATO: Simone Palumbo

ANNO ACCADEMICO 2016/ 2017

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Alla mia famiglia

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Sezione Italiana ...... 9 Introduzione ...... 11 Capitolo 1 ...... 13 Definizioni e Cenni Storici ...... 13 1.1 Che cos’è la Musica? ...... 13 1.2 Le Origini della Musica ...... 13 1.3 La Letteratura ...... 18 1.4 Generi Letterari e Cenni Storici ...... 18 Capitolo 2 ...... 21 Musica e Letteratura ...... 21 2.1 Scheda Storica in Italia ...... 21 2.2 Incontro tra Musica e Parole ...... 24 2.3 Scenari dell’Impegno in Musica ...... 25 2.4 Musica e Letteratura d’Introspezione ...... 28 2.5 La Parola “Suono” ...... 29 Capitolo 3 ...... 31 Quando la Letteratura Ispira la Musica ...... 31 3.1 Fonti d’Ispirazione ...... 31 3.2 Dai Beatles ai Rolling Stones … da De André a Bennato ...... 32 3.3 Il Poeta dall’Inconfondibile Voce Ruvida ...... 38 3.4 Bob Dylan ed il suo Premio Nobel ...... 39 Capitolo 4 ...... 42 La Canzone ...... 42 4.1 Parti Essenziali ...... 42 4.2 Altri elementi della Canzone ...... 44 4.3 Lavorare sulla Canzone. Musica e Testo ...... 45 4.4 Il Dubbio del Plagio ...... 51 Capitolo 5 ...... 53 Una Rock Band Alternativa ...... 53 5.1 ...... 53 5. 2 Blackbird ...... 55 5.2.1 Traduzione del Testo di Blackbird ...... 57 5.3 AB Verso il Futuro ...... 59 Conclusione ...... 61 Sezione Inglese ...... 64 Introduction ...... 66 Chapter 1 ...... 68 Definitions and Facts ...... 68 1.1 Music ...... 68 1.2 Music History ...... 68 1.3 Literature ...... 70 1.4 The History of Literature ...... 71

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Chapter 2 ...... 73 Music and Literature ...... 73 2.1 Historical Sheet ...... 73 2.2 Music and Words Encounter ...... 74 2.3 Music Scenarios ...... 74 2.4 The Word and its Sound ...... 76 Chapter 3 ...... 77 When Literature Inspires Music ...... 77 3.1 Inspirational Fonts ...... 77 3.2 Songs Inspired by Literature ...... 77 3.3 Bob Dylan and the Nobel Prize ...... 79 Chapter 4 ...... 80 The Song ...... 80 4.1 Essential Elements ...... 80 4.2 Writing a Song ...... 81 4.3 Plagiarism ...... 82 Chapter 5 ...... 83 A Unique Rock Band ...... 83 5.1 Alter Bridge ...... 83 5.2 The Title Track “Blackbird” ...... 83 Conclusion ...... 86 Sezione Francese ...... 89 Introduction ...... 90 Chapitre 1 ...... 92 Musique et Littérature ...... 92 1.1 Les origines de la Musique et de la Littérature ...... 92 1.2 La Rencontre entre la Musique et la Parole ...... 93 Chapitre 2 ...... 94 Les Ouvres Modernes ...... 94 2.1 Les scénarios de l’engagement musical ...... 94 2.2 La Parole « Son » ...... 95 Chapitre 3 ...... 97 Quand la Littérature Inspire la Musique ...... 97 3.1 Sources d’Inspiration ...... 97 3.2 Dylan et le Nobel ...... 98 Chapitre 4 ...... 99 La Chanson ...... 99 4.1 Les Parties Essentielles de la Chanson ...... 99 4.2 La Musique et son Texte ...... 101 4.3 Le thèmes de Gojira ...... 102

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Conclusion ...... 103 Ringraziamenti ...... 104 Bibliografia ...... 108 Sitografia ...... 109

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Sezione Italiana

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Introduzione

Nella stesura del presente elaborato - realizzato in italiano, inglese e francese, lingue studiate nel corso dei tre anni universitari - non si potranno trattare con completezza la musica, la letteratura e il loro rapporto, né presentare tutti gli argomenti con la stessa profondità. Numerosi sono i temi per un oggetto di ricerca così vasto e complesso, ma si cercherà di svolgere un soddisfacente lavoro per ottenere un risultato gratificante. Nello svolgimento saranno analizzate brevemente le origini della musica e presi in considerazione i fattori che hanno contribuito alla sua evoluzione nel corso del tempo. Dopodiché si svilupperà il tema della collaborazione e fusione tra la musica e la letteratura e si presterà attenzione all’ispirazione musicale che hanno avuto i compositori ed autori di canzoni da fonti classiche e letterarie. Musica e letteratura: l’una al servizio dell’altra. Arti diverse, dalle origini comuni, che continuano a guardarsi con interesse. C’è musica “dotata di parola” (opera lirica, canzoni, ecc.) e musica pura, fatta di suono, come quella sinfonica. Tante sfaccettature su cui discutere, quanti sono i diversi angoli nei quali la musica e letteratura possono incontrarsi. La musica è soprattutto un mezzo di comunicazione per trasmettere agli altri i nostri pensieri, sentimenti, gioie e dolori. È utile alla vita ed è difficile immaginare un mondo senza di essa. La musica è un linguaggio fatto di suoni, che non ha confini, universale, la quale si integra perfettamente con tutte le altre forme di comunicazione che l’uomo possiede come la parola, i gesti e immagini.

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Probabilmente la letteratura non è mai esente dalla musica; un testo deve essere musicale, avere ritmo, suonare dentro di noi. Il musicista quando scrive ha in mente un’emozione che vuole manifestare con il suono. Allo stesso modo, lo scrittore ha le stesse emozioni e le trasforma in parole, che comunque “suonano” leggendole. Senza voler paragonare il pentagramma all’alfabeto ed alla grammatica, le due forme sono veicoli espressivi. Il ritmo determina la struttura di una pagina, fatta di scelte di vocaboli e punteggiatura. In un certo senso la letteratura ha una sua musicalità, un suo ritmo ed una sua cadenza. Le parole stesse sono musica e numeri come diceva Pitagora e la poesia canta con i suoi versi. La musica è il senso del ritmo: esiste nei passi che percorriamo quotidianamente, nella pioggia che cade, nel moto dei pianeti, nel battito degli occhi, nel respiro, nel riso e nel pianto. Gli influssi della musica possono servire a dare un colore, un’emozione, un tono, un “quid” che rende la storia coinvolgente.

“Una vita senza musica è come un corpo senz’anima”.

Cit. Marco Tullio Cicerone

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Capitolo 1

Definizioni e Cenni Storici 1.1 Che cos’è la Musica?

Riuscire a dare una risposta alla domanda “Che cos’è la musica?” non è facile come potrebbe sembrare. Attribuire una definizione sintetica alla musica è molto complesso. La musica è certamente un’arte antica, molto legata alla civiltà umana. Essa esprime al massimo grado la capacità creativa e l’interiorità dell’uomo. È la scienza dell’organizzazione dei suoni, (mediante l’utilizzo di strumenti musicali del canto), dei rumori e dei silenzi nel tempo e nello spazio. Il significato della parola “musica” deriva dall’aggettivo greco “mousikos”, relativo alle muse, figure della mitologia greco-romana. La musica attraverso le sue note fluttuanti nell’aria ci accompagna lungo il percorso della vita. Canzoni gridate col cuore, melodie che provocano un forte brivido, ritornelli stonati ci emozionano con il loro fascino e rimarranno impressi dentro di noi in ricordo dei bei momenti vissuti.

1.2 Le Origini della Musica

La musica ha origini antichissime, che risalgono al passato più remoto della storia dell’umanità. Le prime forme sonore espressive probabilmente risalgono al Paleolitico1. Lo studioso Curt Sachs2 a fine

1 Primo periodo della Preistoria (Età della pietra antica) in cui si sviluppò la tecnologia umana e risalente a circa 2,5 milioni di anni fa. 2 Curt Sachs: etnomusicologo tedesco (1881- 1959) che ha contribuito allo sviluppo del sistema di catalogazione degli strumenti musicali, suddividendoli in classi, gruppi e sottogruppi.

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Ottocento rivelò che è abbastanza complesso capire con precisione quando l’uomo abbia iniziato a creare queste forme sonore. Si può solo immaginare che prima di dedicarsi ad esse l’uomo abbia dovuto soddisfare i propri bisogni primari ed essenziali, come quelli legati alla sopravvivenza; solo successivamente è ipotizzabile che egli si sia impegnato in altre attività. Le prime forme sonore espressive sono presumibilmente nate quando l’uomo ha cominciato a guardarsi intorno esplorando l’ambiente. Con la progressione della storia evolutiva dell’uomo e, in seguito, con la nascita delle civiltà, la musica non fu mai messa da parte, ma divenne parte integrante, affiancandola a miti di guarigione e di rinnovamento come linguaggio per la comunicazione con l’anima. Proprio per questo motivo il suono venne considerato come un linguaggio universale più efficiente del linguaggio verbale, in quanto costituito da vibrazioni che si irradiano con innumerevoli ritmi e frequenze, producendo profonde mutazioni nell’uomo. Le antiche civiltà erano consapevoli di questo potere straordinario e “magico” della musica e quindi la considerarono al pari dell’arte, della poesia e della medicina, rendendola inseparabile dai riti religiosi e dal mito. Nell’antico Egitto, come in Mesopotamia, la musica fu usata nel culto religioso e come scienza divina per evocare, attraverso inni sacri e canti, l’energia guaritrice della natura ed il potere degli dei. Nell’antica Grecia la musica godeva di una tale considerazione da essere impiegata nelle istituzioni civili e nelle leggi come garanzia dell’ordine politico e come segno di armonia tra mente e corpo. Un altro aspetto importante della cultura greca fu l’importanza delle divinità e degli eroi, alle cui figure vennero attribuite conoscenze terapeutiche: Apollo, per esempio, era considerato il dio della luce,

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della medicina sacra e della relazionalità, spesso rappresentato con in mano una lira ed un arco, per personificare la forza sovrumana irradiata dall’arte. Molti filosofi greci concordarono sull’importanza della musica per l’esistenza dell’uomo. Tra i primi ci fu Platone (428 a.C- 348 a.C), che attribuì alla musica una funzione educativa: egli affermò che come la ginnastica serviva ad irrobustire il corpo, così la musica arricchiva l’animo. In seguito ci fu Aristotele, il quale sostenne che la “sacra rappresentazione” del teatro greco aveva l’intento principale di una terapia collettiva grazie all’intensa catarsi (cerimonia di purificazione) che essa generava sia negli attori che negli spettatori. Nel Cristianesimo3 la musica si sviluppò molto nel luogo di culto, la chiesa, e si eseguiva nella liturgia celebrativa della messa con grande diffusione del canto. La trasmissione della musica avveniva per tradizione orale, attraverso scuole di canto; l’abilità del cantore era l’improvvisazione. I Romani non ebbero un proprio stile musicale, ma piuttosto seppero adattare, fondere e sviluppare gli stili delle diverse civiltà con le quali vennero a contatto. La musica fu utilizzata per rallegrare intrattenimenti familiari, per accompagnare le evoluzioni dei commedianti e per allietare i suntuosi festini dei patrizi4 . Alla fine del VI secolo, durante il papato di Gregorio Magno5 si determinò la decisiva unificazione della musica ai riti. Nacquero i cosiddetti canti gregoriani, che erano brani di musica sacra, in lingua latina, che accompagnarono i riti religiosi cattolici per oltre mille anni.

3 Religione a carattere universalistico fondata sulla venuta e predicazione di Gesù di Nazareth contenuta nei Vangeli. 4 Romani benestanti. 5 Uno dei più grandi Papi della storia romana.

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Fu l’inizio di una nuova era musicale caratterizzata da un tipo di canto in cui si sovrapponevano più linee melodiche (due o più voci eseguivano contemporaneamente melodie diverse che formavano un insieme armonico). All’improvvisazione si sostituì la necessità di annotare i testi scritti, al fine di aiutare i cantori ad eseguire sempre la stessa linea melodica. Accanto alla musica religiosa si sviluppò una produzione musicale profana, che partendo dalla Francia si diffuse in tutta Europa. In seguito, il Rinascimento segnò una tappa fondamentale nel processo di emancipazione della musica. Si ebbe un grande sviluppo della musica strumentale con l’introduzione di nuovi strumenti a fiato che si avvicinarono maggiormente alle sonorità vocali. Nel XIX secolo la musica divenne patrimonio di tutti coloro che erano in grado di accoglierne il messaggio artistico. Se precedentemente la musica sinfonica e da camera (opere) furono patrimonio dei ceti elevati e delle corti, la musica operistica attirò a sé grandi masse popolari. Si moltiplicarono i luoghi di divertimento (sale da ballo, café chantant) in cui la musica era meno impegnativa ed aveva essenzialmente la funzione di divertire ed accompagnare la danza. La lotta politica e la guerra alla fine del secolo cambiarono significativamente la scena musicale. Con Beethoven terminò l’età classica e si aprì un nuovo periodo dell’arte musicale, il Romanticismo. Nacquero così nuove forme musicali, espressioni del gusto della nuova generazione. Un esempio da citare fu il poema sinfonico, vero e proprio affresco sonoro nato dalla fusione della musica con la letteratura, l’arte, la filosofia e la religione. Il ritmo e la melodia acquistarono una funzione volutamente descrittiva e narrativa.

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L’avvento del Novecento e la conseguente rivoluzione tecnologica contribuirono ad un ennesimo mutamento della musica. Il suono fu oggetto d’indagine e di sperimentazione e si determinò la fioritura di nuovi generi musicali come il Jazz, Blues, Soul, Rock e Pop, che diventarono veri e propri fenomeni pubblici e commerciali grazie anche alla progressiva diffusione della radio e della televisione. Nell’ambito Pop detto anche “Popular Music” nacquero autentici fenomeni mediatici, che raggiunsero una popolarità senza precedenti. Tra questi meritano di essere citati Frank Sinatra, Elvis Presley, Jimi Hendrix, Bruce Springsteen. Nel XX secolo si affermò anche il Rock abbreviazione di “Rock’ n’Roll.” Quest’ultimo ebbe la sua origine negli anni 50 come musica da ballare, derivata dal Boogy-voogy – ballo afro del dopoguerra. Negli anni 70, in particolare in Inghilterra, si formarono band come Pink Floyd, Led Zeppelin, Deep Purple. Se si analizza l’evoluzione della musica nel corso del tempo, si nota la graduale conquista di nuove sonorità e l’abbattimento di determinati schemi, che hanno modificato progressivamente abitudini e gusti dell’ascolto. Negli ultimi decenni è cambiato il concetto di fare musica e sono cambiate anche le sonorità. Le esperienze multimediali sono state un ulteriore territorio in cui la parola si è confrontata con il “senso” e “suono” e spesso anche con la sua “spazializzazione” , nella realizzazione di performance in cui musica, teatro, letteratura, arti visive e balletto interagiscono in tempo reale grazie agli strumenti della tecnologia informatica. La musica si è trasformata e continua ancora oggi ad evolversi con il cambiamento delle civiltà. Essa ha radici antiche ed ha attraversato l’Oriente e l’Occidente dalla più remota antichità fino all’era moderna.

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1.3 La Letteratura

Con il termine letteratura si può intendere l’attività intellettuale di creare opere scritte, frutto dell’ingegno umano o ancora la disciplina che si dedica allo studio delle opere letterarie di una determinata epoca (letteratura antica, moderna, contemporanea) o di un determinato popolo (letteratura italiana, francese, inglese). Con letteratura spesso si definisce un complesso di opere, che trattano un argomento particolare, per esempio letteratura scientifica, artistica, economica, ecc.. Il termine latino “litteratura” indicava lo scrivere lettere. Nel I secolo d.C. indicò l’insegnamento della lingua. In senso generale la letteratura si riferisce ad una collezione di racconti, storie e poemi che s’ispirano a particolari argomenti. La letteratura è lo studio e la conoscenza della lingua scritta. Fu l’invenzione della stampa a caratteri mobili a modificare il concetto di letteratura con l’elaborazione di forme letterarie. La letteratura è convenzionalmente classificata in molti generi che ne semplificano la suddivisione. Un genere letterario è una categoria della scrittura letteraria.

1.4 Generi Letterari e Cenni Storici

La prima distinzione dei generi letterari è: • Poesia • Prosa • Teatro

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La poesia è il componimento verbale in versi e riproduce la musicalità del suono attraverso il ritmo, l’ordine delle parole e la pronuncia. La prosa non ha queste caratteristiche e comprende le opere non in versi. Il teatro è una forma d’arte a parte che fonde insieme poesia e prosa e spesso unisce anche la musica. La definizione dei generi letterari ha costituito uno dei problemi più dibattuti dal Rinascimento, epoca in cui fu scoperta la Poetica di Aristotele6. In realtà l’origine del concetto di genere risale all’antica Grecia, a cura di Platone7, che per primo parlò di genere drammatico (tragedia e commedia), narrativo (ditirambo e nomo) e misto (epopea8). Nel Medioevo si aggiunsero il romanzo, la novella, epica o Chanson de geste. Un’altra epoca molto importante della storia dei generi letterari è stata l’età romantica9, quando Hegel10 nell’Estetica distinse i tre generi dell’epica, della lirica e del dramma. Nel Romanticismo si ebbe l’unità di tutte le arti, che ebbero come punto di partenza la musica “architettura di suoni” e la poesia “musica di parole”. I confini fra prosa e poesia si confusero e la lirica invase il dramma, la novella, il romanzo. Si ebbe così il tramonto della teoria dei generi letterari. In particolare in Italia il Carducci11 rinnovò nella lirica le

6 Filosofo, scienziato e logico greco (384-322 a.C.) 7 Filosofo greco antico (428/427-348/347 a.C.) 8 Narrazione poetica di gesta eroiche. 9 movimento letterario artistico e culturale sorto in Germania e in Inghilterra http://www.treccani.it/enciclopedia/romanticismo/. 10 Georg Wilhelm Friedrich Hegel 1770-1831: il filosofo più significativo tedesco (La Filosofia Politica di Hegel p 9). 11 Giosuè Alesandro Giuseppe Carducci (1835-1907) : poeta scrittore. Primo italiano a vincere il premio Nobel (I Premi della Letteratura Italiana p 12)

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forme della lirica antica; in Germania Platen12 riprese le forme dell’ode e dell’inno. In Francia il Brunetière13 trovò nell’evoluzione dei generi letterari l’applicazione delle scienze naturali.

12 August von Platen Hallermünde (1796- 1835): poeta drammaturgo tedesco. 13 Ferdinand Brunetière (1849- 1906) : scrittore storico francese.

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Capitolo 2

Musica e Letteratura 2.1 Scheda Storica in Italia

Uno dei temi d’antonomasia è il rapporto tra musica e letteratura. Esiste da sempre un’interazione tra espressione letteraria e musicale, alla ricerca della musicalità dei versi. Alessandro Cabianca (critico letterario contemporaneo) in “Poesia e Musica dall’Antichità ai Nostri Giorni”14 scrive: “Se per noi, oggi, la poesia s’identifica con la parola scritta, in antico si identificava con un particolare modo di intonazione del racconto, che differiva dal semplice parlare per il ritmo, per le paure e, soprattutto, per l’accompagnamento di strumenti musicali”15 . Gli storici individuano l’inizio della storia della letteratura italiana nella prima metà del XIII secolo, quando nelle varie regioni della penisola si cominciò a scrivere in italiano. Ciò che ha consentito l’affermazione della letteratura italiana è stato il sorgere della lingua italiana. I primi poeti italiani provenivano da un elevato livello sociale ed arricchirono il volgare parlato dell’eleganza del latino attraverso lo studio di grandi poeti del passato come Virgilio, Ovidio. Nel Trecento la poesia costituì un genere specifico con una precisa struttura metrica: versi regolari, articolazione in strofe, simmetrie della periodicità degli accenti musicali. Si prestò una particolare attenzione alla scelta di vocaboli, alla disposizione dei suoni e all’intonazione della voce. Quattro secoli prima fu molto significativa l’ Ars nova16 con le

14 Senecio Libro a cura di Emilio Piccolo e Letizia Lanza 2009 15 Cit. Alessandro Cabianca dal libro Senecio p 1. 16 Ars nova: Periodo convenzionale della musica medievale.

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forme poetico-musicali del madrigale e della ballata. In seguito, il tema musicale si sviluppò anche nel poema allegorico, il cui massimo esponente fu Dante Alighieri17, padre della lingua italiana. Non vi è dubbio che Dante rappresenti la sintesi suprema delle fondamentali tendenze artistiche e spirituali di questa età. Il poeta fiorentino nel “Convivium” elevò la canzone a forma poetica per eccellenza e raccontò la sua difesa del volgare, ritenuto superiore al latino per bellezza e nobiltà. Nell’opera “De Vulgari Eloquentia” 18 Dante, invece trattò l’origine del linguaggio e si concentrò sul piano geografico, tracciando una distribuzione dei diversi volgari lungo la penisola.

Tra il Cinquecento e il Seicento, letterati e musicisti crearono un nuovo genere denominato melodramma e con esso il canto ad una sola voce. Il melodramma diventò il punto cardine in cui tutto ruotava intorno alla musica, persino la poesia, unico elemento che poteva attingere la verità assoluta e immediata. La musica era sentita come il grembo da cui

17 Poeta fiorentino (1265- 1321): autore della Divina Commedia, poema che gli ha attribuito una grande fama. 18 Trattato in lingua latina, che affrontò il tema della lingua volgare e del suo uso a fini letterario-estetici, rimasto incompiuto.

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erano risorte tutte le arti e al quale sarebbero tornate. I poeti furono i primi a insistere sull’inadeguatezza della parola. Il compositore e scrittore Hoffmann proclamò che “la musica è la più romantica di tutte le arti, anzi, si potrebbe quasi dire che è la sola arte perfettamente romantica”, capace di esprimere il sentimento, inquietudine spirituale e il magico. Anche il poeta cercò di creare una nuova musica e da ciò emerse la teoria di Wagner19, compositore tedesco e sostenitore che “La musica, intesa come donna, deve necessariamente essere fecondata dal poeta, inteso come uomo”. Le tesi di Wagner furono il punto di riferimento per gli scrittori del Novecento. Wagner fu uno straordinario innovatore del linguaggio musicale. Al posto delle forme melodrammatiche della tradizione italiana e francese, le sue opere mature presentarono un declamato melodico sorretto da un’ininterrotta musicalità, in cui venivano inserite frasi melodiche associate ad un personaggio, ad un sentimento o ad una situazione tipica. Nei primi anni del Novecento si affermò la corrente artistico- letteraria del Decadentismo: i poeti e gli scrittori avvertirono un senso di decadenza morale della loro epoca e ne colpevolizzarono lo sviluppo di quegli anni. Essi si sentivano estranei in un mondo che consideravano materialista e sostenevano che solo la sensibilità ed il sentimento potevano farli distaccare dal materialismo. I principali autori italiani di questo periodo furono Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Italo Svevo e Luigi Pirandello.

19 Richard Wagner (1813-1883): compositore e poeta tedesco.

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2.2 Incontro tra Musica e Parole

Alcuni dei generi musicali più comuni come la canzone e la romanza nascono dall’incontro tra musica e parola. La correlazione tra testo letterario e testo musicale è il frutto di scelte espressive del compositore in cui scrive la propria opera. Il linguaggio verbale in un brano musicale spiega con maggiore facilità la poetica del compositore, semplificando i contenuti all’ascoltatore. La scelta e la predilezione di determinati testi di autori da parte di un musicista sono motivate dal ritrovare la propria visione nel mondo creativo di un altro artista, che ha raggiunto forme e significati simili a quelli a cui lui vuole giungere, attraverso altri linguaggi. Comporre la musica utilizzando un testo letterario significa mettere a confronto due linguaggi, mirando al rafforzamento espressivo. Il testo, pertanto, ha nella sua utilizzazione in musica una funzione amplificatrice dei presupposti poetici del compositore, sia che egli scriva la sua musica su testi di autori contemporanei del passato o su testi propri. In senso generale, da questi presupposti è possibile osservare aspetti particolari dei rapporti tra musica e letteratura a partire dalla seconda metà del XX secolo. Il tema del rapporto tra musica e realtà è stato affrontato da Theodor Adorno20 nella sua opera “Dialettica dell’impegno”21, che riferendosi a Jean Paul Sartre22, ha definito l’impegno un “preparare e diffondere un comportamento”23. L’osservazione della realtà, la cronaca di oggi caratterizzata da lotte ideologiche, da tensioni politiche e sociali, domani sarà storia ed il musicista deve scendere nel mondo per viverla,

20 Theodor Adorno ( 1903- 1969): filosofo, musicologo e sociologo tedesco. 21 Musica e Politica, 1977, p.26 22 Jean Paul Sartre (1905- 1980): filosofo, drammaturgo, critico letterario francese. 23 Cit. Jean Paul Sartre dal libro Educazione alla Ragione p. 220 di Giovanni Bertin (1995)

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interpretarla e raccontarla, individuando concetti da trasmettere e diffondere. Carl Dahlaus24, definì il duplice aspetto dell’ impegno musicale: quello oggettivo e quello soggettivo. Il primo di scopo politico, sociale e morale con il fine della creazione di una musica funzionale il cui criterio di giudizio è l’effetto e il secondo con lo scopo politico e sociale che il compositore esprime musicalmente, indipendentemente dalla creazione musicale e dall’effetto che ne deriva. Le necessità di evidenziare le proprie scelte ideologiche e l’impegno hanno indotto i compositori a scegliere i generi musicali che prevedessero l’uso di un testo per combinare il potere che evoca la musica a quello espositivo della parola.

2.3 Scenari dell’Impegno in Musica

Tra gli innumerevoli impegni musicali prevale la musica leggera che, con il genere della canzone d’autore, negli anni 1960 e 1970 crea una sorta di poesia di massa. Il connubio tra testo-musica è fondamentale e narra le vicende della realtà contemporanea, che col passar degli anni diventa storia. Meritano di essere citati in proposito temi molto ricorrenti come la guerra con i suoi orrori, l’ultimo conflitto mondiale e la tragedia del Vietnam. Alcuni Esempi sono: Journal d’Amour di M. Weinberg scritto nel 1956 in memoria delle vittime di Auschwiz, “Sul Ponte di Hiroshima” (1962) di L. Nono, che tratta dell’olocausto nucleare. Raccontare il quotidiano vuol dire anche soffermarsi sul disagio esistenziale della gioventù metropolitana che L. Bernestein mette in musica nel 1957 in “West Side Story” sui testi dei due scrittori A.

24 Carl Dahlaus ( 1928- 1989): musicologo tedesco. Autore della “Tesi sulla musica impegnata”.

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Laurents e S. Sondheim. Un’altra opera sullo stesso tema è “Boulevard Solitude” (1952) che H. W. Henze (1926) mette in musica su testo di G. Weil. Viene frequentemente celebrata anche la protesta generazionale, che si esprime nella cultura giovanile anglosassone con le canzoni del cantautore folk25 statunitense Bob Dylan (1941) e dei gruppi inglesi The Beatles e The Rolling Stones. I loro testi diventano rapidamente il manifesto della protesta contro la cultura perbenista e borghese dell’Occidente capitalistico. Nello stesso periodo la cultura Hippy26 non violenta è protagonista di due storici musical, l’americano “Hair” (1966) e l’inglese “Jesus Christ Superstar” (1971).

25 Una varietà di generi emersi nel XX secolo che poi divennero associati alla musica folk tradizionale. 26 Era in origine un movimento giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti nel corso degli anni sessanta e si è diffuso in tutto il mondo.

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Non sfuggono all’attenzione dei musicisti negli anni della rinascita economica i problemi dell’industrializzazione e della nuova realtà operaia: ne sono espressione varie composizioni come “Oficina y Denuncia” (1964) di F. Testi su testi di F. García Lorca e la “Fabbrica Illuminata” (1964) su testi di C. Pavese, opera di L. Nono. Suscitano l’interesse dei compositori anche alcuni grandi personaggi del XX secolo e la loro tragica morte come quella di John Fitzgerald Kennedy che viene ricordato in “Elegy for J.F.K” (1964) di I. Stravinskij su testo di W.H. Hauden e quella di Che Guevara nell’opera di G. Manzoni “Ombre” del 1968, in cui il compositore evoca il rivoluzionario sud americano. Si pone altresì una singolare attenzione a dolorose realtà come le guerre civili in Irlanda del Nord e nell’ex Jugoslavia grazie alle canzoni degli anni 1980 e 1990 del gruppo rock irlandese U2. Un’ulteriore testimonianza del rapporto tra testo e musica, nella produzione di musica di massa degli ultimi vent’anni è il rap, genere di “musica parlata”, che nasce nei ghetti neri delle città statunitensi come voce di protesta degli emarginati dalla società del benessere. Si è diffuso in breve tempo in tutto il mondo e la sua caratteristica è il lungo monologo di protesta, in cui la musica fa da sfondo ritmico ad un testo in un linguaggio popolare, spesso slang metropolitano, basato su semplici strutture in rima.

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2.4 Musica e Letteratura d’Introspezione

Un fenomeno particolarmente rilevante nella seconda metà del 1900, che colpì la sensibilità dei musicisti, fu la rivendicazione dell’identità femminile. Esempio sono i “Cori di Didone”27 (1958) di L. Nono, su testi di G. Ungaretti28. Il conseguente disagio dell’uomo davanti ai quesiti che la vita e la società gli pongono, la comprensione delle sue inquietudini e delle speranze e la necessità di indagare, portano la musica contemporanea ad un lavoro di introspezione psicologica dell’individuo. I compositori, pertanto, preferiscono generi musicali in cui testo e voce dell’uomo sono testimonianza della loro ricerca interiore. Ancora una volta la parola, il testo, il linguaggio verbale diventano strumenti indispensabili. L’opera di I. Stravinskij in “The Rakes Progress” (1951), risponde a queste tematiche con le parole dello scrittore W. H. Auden. Un apporto espressivo al filone di musica e letteratura introspettiva con l’analisi della condizione esistenziale dell’uomo viene dato a decorrere dal 1950 dalla cosiddetta canzone d’autore. Questa con la sua immediatezza comunicativa riesce ben presto ad affermarsi in un pubblico molto vasto. Ne sono interpreti gli chansonniers francesi, tra cui J. Kosma (1905-1972), autore di canzoni su testi di Jaques Prévert29 come in “Les Feuilles Mortes” eseguita da Charles Aznavour (1924)30. La canzonetta francese non si limita solo ad occuparsi dei problemi del cuore, ma tratta argomenti attuali come la disoccupazione, gli scioperi, la guerra d’Indocina, ecc..

27Cori di Didone : cori descrittivi del suo stato d’animo. 28 Giuseppe Ungaretti (1888- 1970): poeta- scrittore e traduttore italiano. 29 Jaques Prévert (1900- 1977): poeta e sceneggiatore francese. 30 C. Aznavour (1924): cantautore, attore e diplomatico francese di origine armena.

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Nell’Italia del 1970, hanno notevoli espressività le canzoni di Domenico Modugno31 (1928- 1994) le cui melodie esaltano realismo e sognante lirismo, come per esempio “Cosa sono le nuvole” , scritta per il cortometraggio di Pier Paolo Pasolini “La terra vista dalla luna” (1966)32. La canzone si afferma come “poesia breve” e come “espressione poetica di massa”. Tra gli autori più poeticamente apprezzati di questo genere c’è Gino Paoli, uno dei capofila della scuola genovese, che porta nelle canzoni la quotidianità della vita, facendo uso di un tono dimesso. Nel rinnovamento dei temi della canzone italiana e dello stile un contributo notevole viene da Lucio Battisti e Mogol, compositore- interprete il primo ed autore il secondo. Battisti è stato capace di creare un mix di melodia, rock e musica nera, senza mettere mai in secondo piano il testo. Tra i brani celebri dello stesso periodo si ricordano: “La Leva Calcistica della Classe 68” di Francesco De Gregori, “Papaveri Rossi” FabrizioDe André, “Gelato al Limon” di Paolo Conte.

2.5 La Parola “Suono”

Lo sviluppo multimediale degli ultimi decenni del XX secolo è un altro fenomeno delle esperienze musicali contemporanee. La parola si confronta con il suono e lo sperimentare nuove sonorità (vibrazioni prodotte da strumenti acustici, apparecchi

31 Domenico Modugno (1928- 1994): cantautore, chitarrista, attore, regista e uomo politico italiano. 32 Pier Paolo Pasolini (1922- 1975): poeta, scrittore, regista, giornalista e paroliere italiano considerato tra i maggiori intellettuali del XX secolo.

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elettronici, ecc.) ha stravolto le normali strutture melodiche, alla ricerca di suggestioni fonetiche. Non meno interessante è nello stesso periodo lo strumentalismo fonetico e linguistico. Si realizzano performances in cui musica, teatro, balletto e letteratura interagiscono contemporaneamente grazie agli strumenti della tecnologia informatica. Nell’opera multimediale, le creazioni più interessanti da citare sono quelle del compositore statunitense Philip Glass (1937) “Enstein on the Beach” (1976) e “Civil Wars” (1984), nate dalla collaborazione con l’autore-attore Robert Wilson.

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Capitolo 3

Quando la Letteratura Ispira la Musica

3.1 Fonti d’Ispirazione

La letteratura è un modo per immergersi nell’universo altrui trovando se stessi, riponendo in un personaggio i propri difetti, i propri sogni. La letteratura non è solamente leggere in caratteri tipografici ma tradurre in immagini proprie che, però, mettono in comunicazione con altre coscienze, con altre storie. È grazie alla letteratura se possiamo vivere tante altre vite nell’unica che abbiamo. Per questo motivo, la musica e la letteratura si legano magistralmente e s’influenzano reciprocamente. Nella musica, ogni cosa è fonte d’ispirazione e quando qualcosa colpisce, diventa subito “creazione”. Da sempre, la letteratura ha ispirato il mondo dell’arte: dal cinema al teatro, dal dipinto alla fotografia senza dimenticare, appunto, anche la musica. I poemi classici, le ballate medioevali, l’opera ne sono alcuni esempi. Anche nel secolo odierno cantautori e rock band, nella stesura delle loro canzoni, hanno attinto e continuano ad ispirarsi ai personaggi dei romanzi o ai versi dei poeti. Molti libri sono stati lo spunto o l’oggetto della creazione di brani musicali. L’ispirazione può essere evidente sin dal titolo e ritornello oppure più celata. Vere e proprie traduzioni o metatesti33 o semplici parole, che attraverso le note, conoscono una nuova vita. I casi di felici

33 Metatesto oppure protetesto, sono testi costituiti da latri testi o a cui si alludono.

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contaminazioni sono infiniti: dai romanzi scanditi da colonne sonore a canzoni che raccontano la storia di personaggi letterari o che prendono spunto dal tema trattato in un racconto. La musica è uno strumento potente e perfetto, capace di esprimere sentimenti, il palpito delle emozioni e di suscitare immagini di incommensurabile bellezza. La musica possiede l’agilità e l’immediatezza dell’infinito, dell’etereo, del divino e dell’umano. Inoltre, non è dividendo la musica dalle parole e che si possono trovare differenziazioni tra l’una e l’altra, ma confrontando parole e suoni. Per esempio da bambini ci si può innamorare di canzoni pur senza capire una parola delle lingue straniere in cui si esprimono. Il suono di quelle parole è inglobato nella percezione della musica senza sentire alcun bisogno di comprenderla. Basti pensare a felici “matrimoni” fra testi e musiche di cui è piena la storia, di cui sono autori Dylan, Cohen, De André ecc. e che rappresentano un terreno che non è solo musica e/o poesia, ma indissolubile unione tra di esse, così come nella lirica entra fortemente anche l’elemento teatro.

3.2 Dai Beatles ai Rolling Stones … da De André a Bennato

Seguendo il filo conduttore della musica, si elencano di seguito alcuni esempi di canzoni, che si ispirano a classici indimenticabili della letteratura. The Rolling Stones, Bruce Springsteen, Metallica, Bob Dylan, Fabrizio De André, Franco Battiato, Edoardo Bennato e tanti altri citano nelle loro note autori come Shakespeare, Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, ecc..

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The Rolling Stones – Sympaty for the Devil Mick Jagger, il leader della band, incarna un Lucifero che si trova a San Pietroburgo ed ha l’apparenza di un gentiluomo. Il brano è un richiamo al romanzo “Il Maestro e Margherita” di Mikhail Bulgakov. Il protagonista è l’angelo caduto, che racconta all’umanità i suoi trionfi e, contemporaneamente, sollecita le anime alla dannazione eterna. Si tratta di un canto di vittoria per le forze del male in cui Jagger mostra grande interesse per gli argomenti occulti.

Iron Maiden – Rime of the Ancient Mariner Si tratta di un vero e proprio poema in musica. Il pezzo dura quasi 14 minuti, tanto che gli Iron nei live non lo propongono quasi mai. La canzone è ispirata a “La Ballata del Vecchio Marinaio” di Samuel Taylor Coleridge, di fine ‘700 che racconta l’avventura di un uomo di mare.

Metallica – For Whom The Bell Tolls Una delle canzoni più amate dai fans dei Metallica porta il titolo del noto romanzo di Ernest Hemingway34, “For Whom the Bell Tolls” (“Per chi Suona la Campana”35), scritto del 1940, in cui lo stesso autore, attraverso un alter ego, Robert Jordan, racconta l’esperienza personale nella guerra civile in Spagna come corrispondente di guerra.

34 Ernest Hemingway (1899- 1961): scrittore e giornalista statunitense. 35 Per chi suona la campana. Libro tradotto da Maria Napolitano Martone. Publ.2011. fonte p 1 – 544.

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Bruce Springsteen – The Ghost of Tom Joad La discografia di Springsteen è ricchissima di riferimenti alla letteratura. Questo pezzo è molto rappresentativo delle sue radici profondamente americane. La ballata è, infatti, una rilettura di “Furore” di John Steinbeck36, romanzo che parla della grande crisi del 1929.

Nirvana – Scentless Apprentice E’ la traccia n. 2 di “In Utero”, uno dei pezzi forse meno noti dei Nirvana, ma importante perché ispirato ad un capolavoro assoluto, “Profumo” di Patrick Süskind37, diventato best seller mondiale.

Bob Dylan – Ballad of a Thin Man Nella carrellata non può mancare Dylan. In questo brano tratto da “Highway 61 Revisited”, il giullare cita uno dei padri della letteratura americana Francis Scott Fitzgerald 38 . Questa ballata si ispira al fantomatico “Mr. Jones”, diretto d W.S. Wan Dyke che a sua volta sembra rifarsi al protagonista dell’omonimo film “The Thin Man” (1934). E’ un inno contro la mediocrità di alcuni personaggi pieni di sé.

Dire Straits - Romeo and Juliet Non si può fare a meno di citare questa canzone orecchiabile, anche se i riferimenti letterari, si limitano esclusivamente al titolo. Il brano del 1980 si riferisce a Shakespeare per i nomi dei due protagonisti. Il testo racconta di un amore non corrisposto o precocemente terminato.

36 John Steinbeck (1902- 1968): scrittore statunitense autore di vari racconti e numerosi romanzi. 37 Patrick Süskind (1949): sceneggiatore e drammaturgo tedesco. 38 Francis Scott Fitzgerald (1896- 1940): scrittore e sceneggiatore statunitense autore di romanzi e racconti.

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Romeo canta il dolore e la disillusione per le promesse non mantenute da Giulietta, la quale però l’ascolta impassibile e non risponde mai.

Oasis – Don’t Look Back In Anger Risale al 1995 ed è uno dei brani-manifesto dei fratelli Gallagher tratto dal loro album di maggior successo “(What’s the Story) Morning Glory?”. L’ispirazione, per il titolo e il ritornello, è la commedia teatrale del 1956 dell’inglese John Osborne dal titolo “Look back in anger” (Ricorda con rabbia). Un’amarezza velata d’ironia prende il posto della rabbia nel brano di Noel, a partire da quella negazione “don’t”. Anche David Bowie trasse ispirazione dal medesimo testo per un omonimo pezzo scritto con Brian Eno e presente nell’album “Lodger” del 1979.

Queen – Bohemian Rhapsody Dietro questo capolavoro della rock band britannica c’è il richiamo ad un romanzo-chiave del Novecento, “Lo Straniero” di Albert Camus39. Freddie Mercury sembra dar voce a un uomo privo di sentimenti, autore di un omicidio raccontato dai due autori. Ecco allora la confessione alla madre di aver premuto il grilletto e di aver ucciso un uomo: “Mama just killed a man, / Put a gun against his head, / Pulled my trigger, now he’s dead. / Mama, life had just begun, / But now I’ve gone and thrown it all away”. Il brano, scritto interamente da Mercury, con la sua fusione di generi e di evocazioni (guerra, chiesa, eresia, confessioni, omosessualità, Satana, Galileo, peccato originale) resta tuttora un enigma nel significato. “Bohemian Rhapsody”, che ha compiuto lo

39 Albert Camus (1913-1960): scrittore, saggista, drammaturgo, filosofo e attivista francese, che tramite le sue opere, è stato capace di descrivere e comprendere la tragicità del periodo dal totalitarismo al secondo dopoguerra mondiale.

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scorso ottobre 42 anni, è tratto dall’album “A Night at the Opera” (1975).

Led Zeppelin – Ramble On È un classico dei Led Zeppelin, una power ballad che alterna parti morbide e soffuse ad esplosioni di violento hard-rock. La progressione sonora va di pari passo con i molti rimandi nel testo alle opere di Tolkien, autore inglese del “Signore degli Anelli”.

Fabrizio De André – Non al denaro non all’amore né al cielo Il cantautore genovese dà il suo tributo all’“Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters. L’album contiene le canzoni: “La Collina”, “Un Matto (dietro ogni scemo c’è un villaggio)”, “Un Giudice”, “Un Blasfemo” (dietro ogni blasfemo c’è un giardino incantato). Sono epigrafi40 in versi dei defunti che dormono sulla collina e che diventano spunto per ritratti indimenticabili.

Francesco Guccini – Cyrano Guccini è un grande lettore, come dimostrano tantissime delle sue canzoni, così ricche di riferimenti letterari. La sua discografia è costellata di episodi in cui la letteratura è il “pretesto”. Tra i brani più famosi si ricordano “Don Chisciotte”, “Cirano”, “Gulliver”, oltre che “Signora Bovary” (a cui attribuisce nome all’album di cui fa parte), anche se la Bovary di Flaubert e quella di Guccini sono molto diverse. Cyrano è ispirata all’opera teatrale “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand.

40 Epigrafi: nel mondo antico, rappresentano degli strumenti molto importanti per comunicare. In molte espressioni della vita pubblica e privata.

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Edoardo Bennato – Il gatto e la volpe È un intramontabile pezzo che ha fatto la storia della musica italiana, tratto dal capolavoro di Collodi “Le avventure di Pinocchio”. L’album dal quale è estratto, “Burattino senza fili” uscito nel 1977, è un concept tutto dedicato all’opera. I due bricconi, il gatto e la volpe, prendono la parola e si propongono come impresari all’ingenuo Pinocchio.

Franco Battiato - Invito al viaggio Franco Battiato in questa canzone cita Baudelaire41 fin dal titolo. In particolare, parla dell’omonima poesia, che fa parte dei “Fiori del male”. Il brano, con i testi del filosofo catanese Manlio Sgalambaro e le musiche di Battiato, inneggia al viaggio, “in quel paese che ti somiglia tanto”, un viaggio nel quale c’è libertà e rispecchiamento, perché partendo scopriremo il mondo e impareremo a conoscere meglio noi stessi.

41 Charles Pierre Baudelaire (1821-1867): poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista e filosofo francese.

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3.3 Il Poeta dall’Inconfondibile Voce Ruvida

Un caso del tutto atipico è quello del canadese Leonard Cohen (1934-2016), principalmente poeta e romanziere più che cantautore, che ha realizzato grandi successi nella sua lunga vicenda artistica. Le donne hanno segnato la sua vita, accompagnandone i momenti di euforia e quelli più numerosi di depressione. Le sue poesie nascono dal susseguirsi di stati d’animo contrastanti e dalla difficile ricerca di un equilibrio spirituale. Tutti i suoi brani esaltano misticismo e malinconia ed esplorano vari temi come la religione, la sessualità e l’isolamento. Non tutti sanno che “Hallelujah”, la splendida canzone portata al successo da Jeff Buckley nel 1994, è in realtà uno dei suoi capolavori, che con i riferimenti biblici è forse il brano più conosciuto. L’universo poetico e musicale di Cohen è complesso e affascinante e tra i suoi immortali successi si ricordano il brano “Dance me to the End of Love”, “Beautiful losers” romanzo del 1966, e le canzoni “Suzanne”, ispirata alla sua storia d’amore platonica con Suzanne Verdal , e “The Future” sulla descrizione del futuro. Ogni opera di Cohen è una sorpresa, musicale e poetica, che non finirà mai di stupire.

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3.4 Bob Dylan ed il suo Premio Nobel

Bob Dylan è nato con il nome di Robert Allen Zimmerman a Duluth, nello stato del Minnesota (Stati Uniti d’America), il 24 maggio 1941. Il cantautore e compositore si è distinto anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico. Dylan è una delle più importanti figure mondiali sia in campo musicale, che in quello della letteratura. La maggior parte delle sue canzoni più conosciute “Blowing in the wind” e “The times they’re a-Changin’ ” risale agli anni Sessanta, periodo dei “figli dei fiori” e di Woodstock, quando l'artista si è confermato personaggio chiave del movement, cioè il movimento di protesta americano anti Vietnam, trasformando la canzone popolare in una canzone politica. I suoi primi testi affrontarono in modo innovativo temi politici, sociali e filosofici. Nel corso degli anni Dylan ha diffuso largamente e personalizzato il suo stile musicale toccando molti generi diversi come gospel/spiritual, country, blues, rock and roll, jazz e swing. Inoltre, ha diversificato anche la musica popolare inglese, scozzese e irlandese. Si deve a lui la creazione del folk rock, rivoluzionando così la figura del cantautore contemporaneo. Tra i molti riconoscimenti che gli sono stati conferiti, vanno menzionati il Grammy Award alla Carriera (1991), il Polar Music Prize (2000), ritenuto da alcuni equivalente al Premio Nobel in campo musicale, il Premio Oscar (2001) per la canzone “Things have changed”, dalla colonna sonora del film Wonder Boys, per la quale si è anche aggiudicato il Golden Globe, il Premio Pulitzer (2008) per il

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“potere poetico delle sue canzoni”, la National Medal of Arts (2009), la Presidential Medal of Freedom (2012) e la Legion d’Onore (2013). Come ha affermato Bruce Springsteen: “ … Resta un gigante della cultura e della musica degli ultimi cinquanta anni …”. Il 13 ottobre 2016, l'Accademia svedese ha assegnato a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione: "Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana". Non tutti sono stati d’accordo e ci sono state alcune polemiche: c’è stato chi riteneva meritevoli firme della letteratura ben più importanti e chi non considerava degne di un tale premio le sue radici nella “bassa” cultura popolare. Tutte critiche logiche e prevedibili, ma è il caso di esaminare il valore della scelta dell’accademia svedese. Mogol ha detto in un’intervista: “Quando si parla di cultura popolare, si parla di una cosa importantissima. Dal livello della cultura popolare dipende il livello della civiltà di una nazione. È sempre stato così. Senza cultura popolare non si dà storia ed evoluzione di una civiltà”.42 L’importanza che è stata attribuita a Bob Dylan è scaturita dalla valorizzazione del mondo della musica contemporanea come rappresentativa della cultura. Sicuramente Saul Bellow, John Steinbeck ed Ernest Hemingway sono stati meritevoli del notevole riconoscimento, ma è anche vero che il professor Gordon Ball (docente di letteratura dell’Università della Virginia) fu il primo ad indicare Dylan all’Accademia Reale Svedese nel settembre 1996, motivando la candidatura: “Per l’influenza che le sue

42 Cit. Mogol (Il Cet e la cultura popolare-intervista) http://www.italianways.com/mogol-il-cet-e-la-cultura-popolare-intervista/

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canzoni e le sue liriche hanno avuto in tutto il mondo, elevando la musica a forma poetica contemporanea”.

“C’è una cosa che devo dire. Come artista ho suonato per cinquantamila persone, e vi posso dire che è più difficile suonare davanti a cinquanta persone. Cinquantamila persone hanno un’unica identità, a differenza di cinquanta spettatori. Ciascuna persona ha una individualità, ciascuna di loro è un mondo a sé. Possono percepire le cose in maniera più chiara. La vostra onestà e il modo in cui è collegata alla profondità del vostro talento è messa alla prova. Il fatto che il comitato che assegna il Nobel sia così ridotto per me è di grande valore.”

Cit. Bob Dylan

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Capitolo 4

La Canzone

4.1 Parti Essenziali

A questo punto è il caso di soffermarsi brevemente su come si scrive una canzone. La canzone richiede una struttura precisa, di regole particolari e di elementi essenziali. Sia essa un brano commerciale o con ambizioni artistiche, si compone di più parti, che si possono collocare in ordine diverso. Non sempre in una canzone si troveranno tutte le parti, ma sicuramente sono inserite le più rappresentative. La struttura si presenta come di seguito: • Intro • Strofa o verse • Ponte o bridge • Ritornello o chorus • Assolo o solo • Coda o outro

Intro Come si può dedurre dal nome l’intro si trova all’inizio ed è il prologo della canzone. Nella maggior parte dei casi è strumentale.

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La strofa E’ la parte che racconta la storia e presenta i personaggi. Aggiunge le idee e fa andare avanti il brano. Se la paragoniamo a una poesia, in cui ogni verso sviluppa l’espressione e le sensazioni dell’autore, così nella canzone accade lo stesso con le strofe. Generalmente la strofa cambia tutte le volte che compare nella canzone e in essa la melodia sale e porta al ritornello senza difficoltà.

Ponte È un vero e proprio ponte, che ha la funzione di spostare il movimento musicale da una sezione all’altra. È il collegamento tra le strofe, oppure tra una strofa e il ritornello. Generalmente è utilizzato per variare il ritmo attraverso gli strumenti musicali ed evidenzia maggiormente l’attacco del ritornello.

Ritornello E’ la parte più importante della canzone, quella più orecchiabile, che si ricorda per prima. Essa contiene il messaggio centrale del brano, che è ripetuto più volte. Eseguito da più persone che cantano insieme, ha la funzione di catturare l’attenzione dell’ascoltatore. Mentre i versi variano nella struttura, il ritornello tende a ripetersi nella stessa forma o con piccole modifiche.

Assolo È l’inserimento di un piccolo pezzo solista strumentale comunemente eseguito dal chitarrista. Spesso consiste in virtuosismi tecnici oppure in improvvisazioni e scale velocissime.

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Outro E’ esattamente l’opposto dell’Intro. E’ il finale della canzone ed ha lo scopo di non interromperla bruscamente, semmai sviluppando la parte strumentale, per renderla più musicale.

4.2 Altri elementi della Canzone

Altre parti di una canzone sono: • La chiave • La melodia • Il gancio

La chiave è il gruppo di note con le quali è costruita la canzone e determina la scala delle note complementari che vengono usate. Ciò significa che melodie, accordi e quant’altro saranno creati su quella scala. La melodia è la sequenza di note che compongono la linea portante: è quello che è definito il “mood” della traccia. Essa può prendere diverse forme, ma di solito, conferisce il tono della canzone. Spesso è supportata da una voce o un “lead instrument” 43. Il gancio è la parte che rende orecchiabile il pezzo. Può spesso consistere in piccoli passaggi melodici, parti di un assolo, il testo di un ritornello, ecc..

43 Lead instrument: strumento di sfondo come le percussioni e/o il basso che tiene il ritmo.

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4.3 Lavorare sulla Canzone. Musica e Testo

Si può partire da un’idea strumentale per poi continuare con il testo (lyrics) o viceversa. L’ordine non è una regola ferrea e varia da canzone a canzone. Si scrive di seguito un esempio, partendo dalla creazione della melodia. Può venire in mente un motivo, cominciando da bozze di poche note. L’idea di partenza può arrivare da spunti inaspettati che vengono sviluppati e trasformati. Talvolta la lunghezza della melodia e l’allontanarsi dalle consuetudini alle quali l’ascoltatore è abituato, conferiscono al motivo un elemento di novità, che richiama l’attenzione e ne potrebbe determinare il suo successo. Pian piano, l’arrangiamento44 acquisisce una personalità definita. Nella parte armonica l’arrangiamento ha una fondamentale importanza. Le progressioni45 musicali vengono accuratamente selezionate e diventano più accattivanti, consentendo di formare pezzi più originali.

44 Arrangiamento: organizzazione strumentale e strutturale di una composizione. 45 Progressioni musicali: ripetizioni successive di un elemento melodico e/o armonico. Ha anche la funzione di ribadire un pensiero musicale.

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Dopo il motivo è il momento di aggiungere il testo alla canzone. Che si scelga di scrivere in rima o versi liberi (senza rime e senza un numero fisso di sillabe), nella propria lingua o in lingua diversa (l’inglese ha un ritmo eccezionale), le sillabe devono combaciare alle note del motivo, cioè devono avere lo stesso ritmo e un numero di sillabe compatibile. Il metodo più semplice e veloce è il mascherone46, che consiste nel cantare dei numeri sulla melodia. Esempio in proposito è offerto da “Yesterday” dei Beatles, cantando i numeri: 7 3 9 5 4 4 3 7 9 9 7 3 2 9 6 2 9 3 e se si prova a cantarli, questi numeri si inseriscono bene nel testo. In questo modo si ha uno schema di riferimento chiaro sugli accenti del pezzo.

I vantaggi del mascherone sono due: • non si deve cantare tutto il motivo ogni volta che si aggiunge un verso per verificare se c’è corrispondenza tra musica e parole è sufficiente concentrarsi sui numeri e poi affrontare parola dopo parola; • si può lavorare sul testo di un brano anche se non se ne conosce la melodia.

46 Mascherone: una melodia del cantato che viene sostituita dai numeri.

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Il mascherone non è solo una questione di numeri e di sillabe ma anche di accenti. Quello dei numeri è il metodo più rapido. Scrivere una canzone significa trovare un’idea, che costituisce le fondamenta su cui costruire. È il trampolino di lancio per il resto della canzone. La prima scintilla può provenire da una lettura, da un ricordo o dalla fantasia. Bisogna aprire gli occhi, guardando tutto anche col cuore. È necessario convogliare la creatività nel canale giusto, evitando sprechi di energie mentali ed emotive, costruendo un’immagine che sorprenda e, nello stesso tempo, esprimendo gradevolmente un concetto. In questa dinamica la musica deve completare un lavoro già convincente. Scrivere una canzone oggi ha lo stesso significato che aveva centinaia di anni fa, vale a dire comunicare una parte di sé con la speranza che non sia dimenticata. L’ispirazione musicale può arrivare come un colpo di genio. Igor Stravisky, nella sua “Poetica della musica47”, affermava: “Ogni creazione tende a diffondersi. Compiuta la sua opera il creatore prova necessariamente il bisogno di far partecipare altri alla sua gioia. Egli cerca naturalmente di entrare in contatto col suo prossimo, che diventa in tal caso il suo ascoltatore. L’ascoltatore reagisce e diventa il suo compagno nel gioco iniziato dal creatore”… e ancora “…Il primo impulso all’immaginazione creatrice del compositore viene da un certo turbamento emotivo, generalmente indicato con il nome di ispirazione”.

Il pubblico, con musica e parole, soddisfa il proprio bisogno di sognare, appropriandosi di ciò che ascolta come di qualcosa nato per lui.

47 Testo di un ciclo di conferenze che il musicista russo tenne per gli studenti dell’Università di Harvard nell’anno accademico 1939/1940

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La parte più difficile nello scrivere una canzone è iniziare, perché far uscire le idee dal nulla, è veramente difficile.

Ogni canzone ha un tema centrale che potrebbe essere: • la strofa di un testo • una melodia • una progressione di accordi • un loop di batteria • un ritornello

Ci sono migliaia di modi per arrangiare una canzone. Le parti più importanti con cui poter iniziare sono i versi e i ritornelli. Una volta pronti si passa al resto della struttura. La struttura chiara e semplice dà alla canzone una bella sensazione di racconto e di suspense. Una volta buttate giù le idee per ogni strofa, è necessario elaborarle per esprimerle. Si continua poi a riempire gli spazi vuoti, fino al completamento di ogni strofa. Durante la scrittura del testo di una canzone bisogna tenere presente la metrica48. Il testo può essere scritto anche in rime per tre motivi fondamentali: • la rima è naturalmente musicale. Scrivere in rima significa scrivere versi ed in questo modo il testo ha così una melodia interna, oltre a quella della musica;

48 Metrica: è la struttura ritmica di un componimento poetico descritto attraverso la lunghezza e l’accentuazione dei versi e del tipo di rime.

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• un testo in rima si ricorda più facilmente. È il motivo per cui si ricordano così tanti proverbi ed era lo strumento grazie al quale si memorizzavano in passato storie di eroi e battaglie in migliaia di versi; • rispettare la rima dà un binario da seguire. La rima è una regola da rispettare. Dover scrivere in rima consente di trovarsi davanti a infinite strade da seguire, ma preclude alcune strade, tracciando un preciso sentiero da seguire. Esempi:

Police – “Every breath you take” Every breath you take Every move you make Every bond you break Every step you take

Lorenzo de’ Medici, “Il trionfo di bacco e Arianna” Quant’è bella giovinezza Che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto sia: Del doman non v’è certezza.

Esiste poi una forma imperfetta di rima chiamata assonanza. C’è assonanza quando il secondo verso non termina perfettamente in rima come il precedente, ma lo richiama dal punto di vista del suono.

Il tipo più diffuso di assonanza è quello in cui due parole finiscono sempre con le stesse vocali ma con consonanti diverse:

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Ad agosto Moglie mia non ti conosco.

Il brano può essere scritto anche in versi liberi e in versi sciolti. Si usano queste tipologie quando per esempio: • non si ha confidenza con la lingua. Ciò accade quando si scrive in una lingua non propria e la rima diventa difficile da usare; • il risultato potrebbe sembrare un po’ scontato. La soluzione della rima potrebbe far rischiare che il brano sia troppo facile e prevedibile.

Pronta la bozza si completa il brano aggiungendo le altre parti e la conclusione. La magia che rende speciale la composizione. Il passo successivo è unire tutto: melodia, voce, strumenti. In generale la canzone non deve essere molto lunga: la durata del brano può essere di tre/quattro strofe. Alcuni artisti famosi iniziano dalla melodia e poi trovano le parole giuste per accompagnarla. Questa è la tecnica preferita di Peter Gabriel49, che spesso usa sillabe senza senso mentre cerca una melodia, aggiungendo le parole solo una volta decisa la musica. Anche la famosa canzone “Yesterday” di Paul McCartney è stata scritta in questo modo.

“Le belle canzoni assumono diversi significati e diverse vite, per sempre”50. Cit. Diane Warren

49 Peter Brian Gabriel (1950) : cantante, polistrumentista, compositore e produttore discografico britannico componente dei Genesis. 50 Diane Warren (cantautrice, vincitrice di Grammy Award e dischi di platino).

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Un eccellente riassunto di tutto questo è fornito dalla canzone “How to write a love song” degli Axis of Awesome, che, nonostante l’ironia, è una guida alle parti essenziali di un brano. In questo viaggio abbiamo visto le tappe fondamentali del processo creativo (melodia, ritmo e testi); alcuni strumenti utili per affrontare ogni fase (lunghezza della melodia, le progressioni, il mascherone); spunti su forme della canzone e ritmi.

4.4 Il Dubbio del Plagio

Molti autori si pongono spesso la domanda se l’idea è propria o il frutto del ricordo di qualcosa già sentita. Il dubbio del plagio è un vero e proprio tarlo. In proposito si segnala un curioso aneddoto dei Beatles. Paul McCartney 51 compose “Yesterday” mentre sognava.

Quando si svegliò, si precipitò al piano, registrando il pezzo prima di dimenticarlo. A questo punto iniziò a temere che ciò che aveva sognato fosse solo un ricordo e che il motivo che lo aveva ispirato in piena notte fosse invece un plagio inconsapevole di un pezzo non suo.

51 Paul McCartney (1941): autore, cantante e bassista britannico dei Beatles.

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Cominciò pertanto a indagare e alla fine, dopo aver consultato molti musicisti ed aver ricevuto le loro opinioni, si rassicurò. Nel 2006 però ci fu un colpo di scena. Un produttore italiano, Lillo Greco, sostenne che Yesterday riprendeva una melodia di una canzone napoletana di fine ‘800. Nonostante ciò nessuno riuscì mai a trovarne traccia e per ora esiste solo una prova che il vero autore di Yesterday sia un napoletano in realtà del 1400. Il dubbio di McCartney è piuttosto comune tra i compositori. A volte è difficile distinguere se alla mente arrivino idee musicali o semplici ricordi. A tale riguardo sono utili alcuni strumenti da consultare e sfruttare. Per esempio ci sono applicazioni come SoundHound, una specie di motore di ricerca per la musica che, con l’inserimento di poche note, indica anche se con “una certa approssimazione” la provenienza del brano.

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Capitolo 5

Una Rock Band Alternativa 5.1 Alter Bridge

In questa sintetica rassegna del panorama della musica attuale, un richiamo va rivolto agli Alter Bridge. Gli Alter Bridge sono un gruppo hard and heavy statunitense, formatosi a Orlando nel 2004. Il nome “Alter Bridge” attrae l’attenzione delle persone che hanno appena conosciuto il gruppo e deriva da “Alter Road”, strada che si trova nella periferia di Detroit, mentre “bridge” si riferisce al ponte di quella strada. Nell’album d’esordio “” il ponte è raffigurato sulla copertina.

C’è chi li considera la migliore band hard rock del millennio. Sono una delle realtà musicali più importanti del panorama rock contemporaneo. Hanno uno stile duro, ma è altrettanto melodico, profondo però immediato. Gli AB continuano a incrementare sempre più il loro pubblico. La voce di incanta le platee, i riff

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chitarristici di fanno venire i brividi, il basso di e la batteria di Scott Phillips creano ritmi trascinanti. Gli Alter Bridge nascono dalle ceneri di due gruppi i Creed e i Mayfield Four. Nel primo suonavano Tremonti, Marshall e Phillips mentre nel secondo Kennedy. Gli ex membri dei Creed volevano trovare un nuovo cantante e la prima scelta è stata Myles Kennedy. Nel 2004 nascono gli Alter Bridge. Il formidabile gruppo di Orlando ha cinque album all’attivo: “One day remains” (2004), “Blackbird” (2007), “AB III” (2010), “Fortress” (2013) e “The Last Hero” (2016). La musica è la protagonista e i testi non si trovano mai in secondo piano nelle canzoni. Sono testi profondi, che si concentrano su molti argomenti sempre ricchi di sentimenti verso la famiglia e l’amicizia, oppure si ispirano alla disperazione, malinconia e speranza. “Credo che gli Alter Bridge siano riusciti a creare un proprio personalissimo suono, ormai riconoscibile al primo riff e questa è la cosa che mi rende più orgoglioso”. (cit. Myles Kennedy, Rock Hard Nov. 2013n.17 p.20) Il Venerdì di Repubblica uscito nel settembre 2013 ha giocato un pò sull’aspetto delle loro canzoni scrivendo un articolo con il titolo “Dietro quei metallari c’è un cuore di mamma”. Questo titolo si riferisce alla canzone “All Ends Well” dell’album Fortress, che prende spunto dalle parole che la madre di Kennedy gli ripeteva quando era giovane. Nei testi della band la famiglia è un tema ricorrente. Nel brano “In Loving Memory” di One Day Remains, Tremonti ha espresso i sentimenti che provava e che prova ancora oggi per sua madre, deceduta a causa di una brutta malattia. È una delle ballad52 più commoventi degli ultimi quindici anni. Spesso, le persone che ascoltano questa magnifica

52 Ballad (ballata): è una canzone che descrive una storia sentimentale.

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canzone, non si riescono mai a trattenere ed esce sempre quella lacrimuccia furba.

5. 2 Blackbird

Dopo l’uscita di One day remains nasce l’album Blackbird. La title track53 è una delle canzoni che rappresenta al meglio lo stile della band. Un dolce arpeggio iniziale, chitarre che entrano in scena, un assolo diviso in due con le tecniche di Kennedy e Tremonti: tutto ciò è entrato nella storia del rock. Si tratta di un testo commovente che si chiude con lo stesso arpeggio dolce dell’intro. È un capolavoro hard rock che dura quasi otto minuti, consigliatissimo per gli amanti del genere. La copertina dell’album rappresenta un merlo (nella traduzione più

53 Title track: una canzone con lo stesso nome dell’album.

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ortodossa del termine) che vola, e dal 2007 è diventato un’icona della band.

Kennedy e Tremonti affinano il loro assolo a quattro mani; è una fusione tra melodia e durezza. Sette minuti e cinquantotto secondi di piacere per gli appassionati del rock. Myles inizia e a un certo punto entra Mark. È un’alternanza di note suonate sulle sei corde, che ha anche conquistato molti critici musicali. Quattro anni dopo, nel 2011, una giuria qualificata “Guitarist” ha votato l’assolo di Blackbird come “il migliore di tutti i tempi”, superando tutti quelli di altri mostri sacri come “Sweet Child o’ Mine” dei Guns n’ Roses, “Eruption” di Eddie Van Halen e l’immortale “Stairway to heaven” dei Led Zeppelin.

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5.2.1 Traduzione del Testo di Blackbird

Un doloroso ricordo di Myles ispira le parole del title track firmato dagli Alter Bridge. È l’omaggio a Mark Morse, proprietario di un negozio di strumenti musicali. Fu proprio lui a vendere al giovanissimo Myles la sua prima chitarra.

La prima strofa è sussurrata: The willow it weeps today (il salice oggi piange) A breeze from the distance is calling your name (una brezza in lontananza sta chiamando il tuo nome) Unfurl your black wings and wait (apri le tue ali nere e aspetta) Across the horizon it's coming to sweep you away (attraverso l’orizzonte sta arrivando per spazzarti via) It's coming to sweep you away (sta arrivando per spazzarti via)

Ritornello Let the wind carry you home (lascia che il vento ti conduca a casa) Blackbird fly away (merlo vola via) May you never be broken again (che tu possa non soffrire mai più)

La metafora di Kennedy continua: The fragile cannot endure (il debole non può durare) The wrecked and the jaded a place so impure (chi è distrutto e chi è esausto un posto così impuro) The static of this cruel world ( l’immutabilità di questo mondo crudele)

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Cause some birds to fly long before they've seen their day (perché alcuni uccelli devono volare a lungo prima di vedere il loro giorno) Long before they've seen their day (prima di vedere il loro giorno)

Beyond the suffering you've known (oltre le sofferenze che hai conosciuto) I hope you find your way (spero tu possa trovare la tua strada) May you never be broken again (spero che tu non possa soffrire mai più)

L’ultima strofa è un arrivederci all’amico Mark:

Ascend may you find no resistance (salendo possa tu non trovare alcuna resistenza) Know that you made such a difference (sappi che hai fatto una gran differenza) All you leave behind will live to the end (tutto ciò che lasci indietro vivrà fino alla fine) The cycle of suffering goes on (il ciclo della sofferenza continua) But memories of you stay strong (il ricordo di te rimane forte) Someday I too will fly and find you again ( un giorno anche io volerò e ti ritroverò)

Un giorno Myles ritroverà il suo amico Mark, in un altro luogo e in un altro tempo. La canzone colpisce profondamente anche i fan della band ed il dolore provato da Kennedy rispecchia nelle storie di sofferenza di molte altre persone che ascoltano il brano.

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Metaforicamente Blackbird rappresenta un corvo che simboleggia la morte, la quale ha portato via il suo amico Mark a causa di un male incurabile. La simbologia dell’uccello nero è associata sia alla saggezza, alla preveggenza e alla lungimiranza e sia alla morte e alla distruzione. Le sue peculiarità lo fanno al tempo stesso animale solare e notturno.

5.3 AB Verso il Futuro

Gli AB fanno parte della biodiversità musicale di oggi, anche se non sono molto conosciuti. La loro produzione artistica conserva e rinnova il genere musicale rock, che ha appassionato ed appassiona milioni di persone in tutto il mondo. I quattro rocker hanno attinto dalle fonti dell’hard rock ed oggi hanno la forza necessaria per spingersi oltre, proponendo musica che, pur riallacciandosi alla grande tradizione, sa anche guardare avanti. Lo stile della band è in continua evoluzione. La loro capacità d’innovazione non si ferma ed è difficile prevedere dove potranno arrivare i quattro americani. Sarà entusiasmante scoprirlo disco dopo disco, concerto dopo concerto. Hanno superato i dieci anni di carriera e il loro contagioso entusiasmo rinnova di continuo la magia del rock. Gli Alter Bridge nel loro ultimo album di successo “The Last Hero”, si ispirano a temi spinosi sociali (problemi politici, ambientali, ecc.) ed esortano le persone ad osservare ciò che succede intorno, prendendo coscienza di un mondo che è cambiato in peggio e per il quale, per salvarlo, è necessario fare un passo decisivo verso l’impegno. Secondo la band non importa quanto si è delusi, ma è fondamentale

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trovare la forza di continuare a lottare e sperare, non solamente dal punto di vista musicale, ma anche da quello personale. The Last Hero è un album determinato, le cui canzoni denunciano il senso di responsabilità, perché il destino del pianeta dipende dalla solerzia dell’uomo. Secondo il gruppo, la forza della fiducia in un futuro migliore consentirà di superare momenti oscuri e bui, insegnando ad apprezzare il lato positivo delle cose. Nel brano “Writing on the Wall” si manifesta la preoccupazione per l’ambiente, poiché il riscaldamento globale sta distruggendo l’equilibrio naturale dell’ecosistema. In “Show me a Leader” si inneggia la necessità di trovare un leader politico che tuteli le esigenze delle persone.

“ Se fossero un paesaggio, sarebbero il sole che filtra tra le nuvole dopo che ha appena smesso di piovere e nell’aria si diffonde il profumo dell’erba bagnata. Se fossero un sentimento, sarebbero la speranza che continua a palpitare sotto la coltre della malinconia.54”

54 Cit. Massimiliano Mingoia- Alter Bridge, La fortezza del rock (2014).

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Conclusione

Il mestiere del musicista, quello del compositore e dello scrittore hanno molti punti in comune. In primo luogo c’è la scrittura, poi ci sono il rapporto con il pubblico e tutto il movimento del mondo con la successione degli eventi e delle sensazioni che ruotano intorno. La musica è un linguaggio universale e immediato, che libera la nostra sensibilità. Durante l’ascolto della musica l’uomo sovrappone all’armonia dei suoni le emozioni, il suo vissuto e le sue esperienze. Anche ricordi d’infanzia, di tempi e luoghi lontani si mescolano tra canzoni di cantautori fino al rock’n’roll. Chiunque legge tende sempre a dare alle parole il significato che sente più suo, collegandolo alla propria vita ed alle proprie emozioni. Di quello che voleva esprimere l’autore qualche volta, resta ben poco. Anche la letteratura suscita emozioni. È una sinfonia di parole, immagini e pensieri, che hanno bisogno di tempi più lunghi ed elaborati, di un lavoro di continua limatura per togliere il superfluo da ogni frase e di costruzioni linguistiche, che possono essere interpretate anche in modo diverso. La percezione del lettore dipende dalla propria esperienza di vita, dal proprio modo di capire un racconto e dal proprio giudizio critico. A questo punto è logico affermare – come già detto nei capitoli precedenti - che la musica è letteratura e non esiste letteratura senza musica. Tra musica e letteratura c’è una vera e propria simbiosi e reciproca influenza. Il poeta per esempio può realizzare un collegamento col lavoro del compositore ottenendo effetti sonori con la metrica e la

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disposizione degli accenti. Dall’altra parte il compositore, mettendo in musica i testi poetici crea un legame tra le parole e le scelte musicali. Un libro può essere apprezzato non solo per il contenuto e il significato, ma anche per la forma, la semplice leggibilità e la gradevolezza della lettura. La tecnica è importante, ma non potrà mai sostituire la sensibilità dell’artista e la sua capacità di descrivere stati d’animo. Durante il percorso illustrato si è visto come la musica abbia influenzato nei secoli molti ambiti della vita umana e la letteratura. Il mio intento è stato quello di evidenziare il ruolo poliedrico della musica e pertanto auspico che nella scuola venga sempre attribuita la giusta importanza al ruolo educativo e terapeutico che esse esercita. La musica deve vivere non solo perché il repertorio continua a vivere nelle sale da concerto, nelle registrazioni discografiche, ma anche perché esiste una vita musicale fertile fatta di compositori, autori di canzoni, allievi di grandi esploratori di suoni. Spesso si rimpiangono i classici e lo spaesamento dell’uomo di fronte all’apparente imbarbarimento della musica. Le nuove forme d’arte, però, e le nuove culture sono sempre nate da fasi distruzione: nulla del passato è dimenticato, fino al loro recupero in nuove forme, nelle quali non si può non tenere conto di quanto di buono apporti anche la modernità di oggi.

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Sezione Inglese

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Introduction

It will be hard to present music and literature in depth, and their relationship with completeness, or even to explain every argument in detail. There are numerous themes for such topic of research because of its wideness and complexity. During this research many important subjects will be analyzed, factors that have contributed to the evolution of music will be taken into consideration too. The theme of the collaboration and fusion of music, and the classic as well as literary fonts that have inspired musicians will be added. Music and literature basically help each other out. People have tried to study how literature can share music and how music can play literature and different arts, from common origins, continue to combine with interest. There is another subjective aspect, which has been examined, such as the experience of combining the two arts together. Music is a special vehicle of communication to transmit the others our thoughts, feelings, joys, and sorrows. It is fundamental for us, and it is really hard to see the world without it. Music is a language made of sounds that don’t have any boundaries, and it integrates itself with all other forms of communication the man has, such as words, gestures and images.

On the other hand, literature is never exempted from music: lyrics need to be musical, have rhythm, and flow inside us. Even when a musician writes, his emotions turn into a sound and the same thing happens when the lyrics of the song are written. The man can compare the pentagram to the alphabet, and think that they are expressive methods that combine

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well. The rhythm determines the structure of a page made of different vocabulary and punctuation. In a sense, literature is music because it has a rhythm, and frequency. The written text has its own sound: the words are numbers (according to Pythagoras), and poetry sings with its verses. Music is the sense of rhythm: it exists when we take steps, in the motion of the planets, when our heart beats, and when we laugh or cry. The influences of music are needed to give a color, an emotion, tone, and that “something” that makes the story very involving.

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Chapter 1

Definitions and Facts 1.1 Music

Music plays an essential role in our lives. We listen to it when we wake up, go somewhere, with our friends or do work. For a lot of people music is a constant companion; it brings us joy through rough times, motivates us, and alleviates our worries. It is way more than “random” entertainment – anthropologists and sociologists still have to find a culture during the course of human history that hasn’t had music. Not only does music reach us intellectually, socially and emotionally but also spiritually and mystically. The use of harmonic, and rhythmic devices can have effects on psychological states of the musician and the listener. Music can take us back in time, be our mirror and show us a part of ourselves that we have forgotten or never knew.

1.2 Music History

There are many theories regarding when and where music originated. The Middle Ages encompasses the 6th century until the 16th century, and featured medieval music. This period shows the beginning of musical notation and polyphony 55 . During this time the two fundamental music styles were the monophonic and polyphonic. The main forms of music consisted in the inclusion of the Gregorian chanting

55 Polyphony: a typical music texture. It is a way where melodic, rhythmic, and harmonic aspects are combined.

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and Plainchant (a type of music that only includes chanting or singing). Around the 14th century, secular music became highly prominent and set the music stage for the Renaissance. Renaissance means rebirth. By the 16th century the arts held by the Church became weaker. The composers during this period knew how to make lots of changes in how music was created and perceived. For instance, musician experimented with cantus firmus56 and began to increase the use of instruments and created more elaborate music forms that included up to six voice parts. The word “Baroque” comes from the Italian word barocco, it means bizarre. This was a time when composers experimented different forms of music with contrasts, styles and instruments. It saw the opera develop as well as instrumental music and styles. Music became homophonic; this means that harmony would support melody. Its main instruments were the violin, harp, oboe, viola and double bass. The Baroque period refers to the styles of the 17th and 18th centuries. It lasted from 1700 to 1750, when the Italian opera grew and became more dramatic. The styles of the Classical period (1750 to 1820) were characterized by easier melodies and forms, called the sonatas. In this time the middle class had more access to music. In order to take this shift, artists wanted to compose music that was simple and less complicated to understand. The piano was without a doubt the mains instrument used by composers during this period. Historiographers define the Romantic period to be in the years between 1800s-1900s. The musical forms of this period used music to

56 Cantus Firmus: it is a pre- existing melody that forms the basis of a polyphonic composition.

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share stories or express ideas. Wind instruments such as the flute and the saxophone were improved and invented. Melodies became fuller and more dramatic. In fact, Romantics believed more in their imagination and intense emotion to rise through their works. By the mid 19th century, folk music became popular and related to many nationalist themes. Music from the 20th century brought many innovations on how music was performed and enjoyable. Artists were eager to experiment technologies to make a new type of music. The electronic instruments included the dynamophone, Theremin and Ondes martnot. The styles included 12 tone systems, neoclassical, jazz, concert music, serialism, chance music, electronic music, new Romanticism and minimalism.

1.3 Literature

Literature is considered as a single body of written works. It is strictly defined as an art form, or any single writing believed to have an artistic or intellectual value, it regularly deploys language in different ways of ordinary usage. The Latin word “litteratura” means writing letters. In the 1st century A.D. it consisted in teaching a language. Literature in general indicates a collection of works, stories and poems that are inspired by particular arguments. Literature is the study and knowledge of the written language. The press invented mobile characters to modify the meaning of literature, which is the elaboration of literary forms. Literature is classified in many genres that simplify its subdivision into different literary categories of genres.

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1.4 The History of Literature

Literature/ littera, in the west, was born in the southern Mesopotamian region Sumer (C. 3200) in the city of Uruk and rose in Egypt, later on in Greece (the written word was imported there from the Phoenicians), and later to Rome. Writing seems to have originated independently from China’s divination practices as well as Mesoamerica and everywhere else. The first literary author in the world was the high priestess of Ur, known as Enheduanna (2285-2259 BC) who wrote hymns to praise the Sumerian goddess Inanna. Most of Mesopotamia’s literature concerns the actions of the gods, but in time humans came to be featured as leading characters like in the following poems “Enmerkar and the Lord of Aratta” and “Lugalbanda and Mount Hurrum” (C. 2600- 2000 BC). For study purposes, nowadays literature is divided into categories of fiction or non fiction, but these are arbitrary decisions as ancient literature was understood by those who wrote the tales down as well as those who heard them or sung them. This type of literature is not well understood in modern days as it used to be. The Pyramid texts of Egypt, which are also considered as literature, tell of the journeys of souls in the after life. Homer’s Iliad57 recounts the ten- year war between the Greeks and the Trojans. On the other hand, in his Odyssey he tells of the Greek hero Odysseus journey after his wife Penelope of Ithaca declared war to. The biblical “Book of Exodus” (1446 BC) is considered as an historic truth according to many these days, but it could have been easily interpreted as liberation from

57 Iliad : an epic Greek poem.

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bondage because it was written to entitle Yahweh’s58 worshipers to combat the indigenous peoples of Canaan 59 . The Indian epic “Mahabharata” (800- 400 BC) is related to the birth of the nations. The “Ramayana” (200 BC) is about Rama’s great rescue of his wife from the evil Ravna. The works found in the Assyrian King Asurbanipal’s library (647- 627 BC) document the heroic acts of the gods, goddesses and the attempts and wins of heroic kings of ancient Mesopotamia such as Enmekar, Lugalbanda, and Gilgamesh.

58 Yahweh: Hebrew national god of the Iron Age. 59 Caanan: region in the Ancient Near East during the late 2nd millenium (BC).

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Chapter 2

Music and Literature 2.1 Historical Sheet

One of the themes par excellence is the relationship between literature and music. It has always existed from an interaction between literary and musical expression, finding the musicality in the verses. For the Greeks the “mousiké”, chanted poetry, accompanied usually by the lira. In the XIVth century, poetry constituted a specific genre with a precise metric structure: regular verses, articulation of stanzas, symmetries of the periodic musical accents. Most paid attention to the choice of vocabulary, the disposition of the sounds and the intonation of the voice. The four centuries before the Ars nova60 were very important. The Ars nova had poetic forms of the madrigal and the ballad. Successively, Dante Alighieri (the father of the Italian language) developed the musical theme in the allegoric poem. The Florentine poet elevated the chant in the “Convivium” and “De Vulgari Eloquentia”. The work opened with a metaphor and after having focused on the tragic and comic styles, he exalted the chant in a metric form. Between the XVth and XVIth century, men of letters and musicians created a new genre called the melodrama, and this chant only included one voice. It became the key point where everything was based on music, even poetry, the only element that could have tapped into immediate and absolute truth. Music was the bosom where all arts rose

60 Ars nova: Conventional period of medieval music.

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and came back to life. Poets were the first ones to insist on the inadequacy of the word.

2.2 Music and Words Encounter

Some common music genres, such as the song and the Romance are born from the encounter between music and words. The correlation between the literary and music text is a result of expressive choices of the composer who writes his own work. The verbal language in a track easily explains the poetry of the composer, simplifying the contents for the listeners. The choice or the predilection of determined texts of authors, which are part of a musician, is motivated to find one’s own vision in the creative world of another musician. This is an inspiration to find similar meanings to the ones the artist is aiming for by searching through different languages. Composing music by using a literary text means comparing two languages, by targeting the expressive reinforcement. The lyrics written are poetic assumptions of the composer, either writes his own music, or takes inspiration from contemporary and old authors.

2.3 Music Scenarios

Among the numerous musical efforts, soft music prevails, with the genre of the author’s music, in the 1960s and 1970s, mass poetry was created. The combination between text and music is fundamental and narrates the events of contemporary reality that in time it became history. Many works deserve to be cited, regarding recurrent events such as war with its horrors, the World War II conflict and the Vietnam War.

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An example of a song about war is “One” by one of the greatest heavy metal bands Metallica. This track is about a soldier who fights in a war and a mortar explodes in his face. The soldier is in a tragic situation because he is not able to hear, see, smell, taste and doesn’t even have arms and legs. He comes out of a coma in a hospital. As his time passes in hospital he reflects on his life and what his father told him. One day, the doctors become worried, he has spasms all the time, but he is so strong he doesn’t die. The doctors call the general but he doesn’t understand either, however one of the general’s soldiers recognizes him. He says “its Morse Code”. The general is wondering what he is telling the soldier “He is saying KILL ME over and over again”. The lyrics are based on the novel “Johnny Got His Gun” (which was also turned into a movie) by Dalton Trumbo, which is based on WWI. A specific passage that the song got its inspiration from is “ How could a man lose as much of himself as I and still live? Wen a man buys a lottery ticket, you never expect him to win because it’s a million to one shot”. A famous and very frequent theme during the 1960s is the generational protest, which was expressed in the Anglo-Saxon youth culture, especially with songs written by the folk artist Bob Dylan and other English bands such as The Rolling Stones and the Beatles. Their lyrics rapidly became the manifesto of protest against the respectable and bourgeois culture from Western capitalism.

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Another evidence of the relationship between the text and music is Rap. It is a genre of “spoken music”, which was born in the 80s in the black ghettos of American cities as a “speech” about being excluded from society. It grew in a short period all over the world, and its characteristic is a long monolog of protest, in which music is a rhythmic background of a spoken text, most of the time is slang based on simple rhyme structures.

2.4 The Word and its Sound

The multimedia development in the last decades of the 20th century is another phenomenon of musical and contemporary experiences. The word and its sound is an experiment of new sonorities (acoustic vibrations, electronic instruments, etc…) that have disjointed normal melodic structures and finding phonetic suggestions. Another interesting factor in the same period is the phonetic and linguistic instrumentalism. Performances in which music, theater, ballet and literature interact at the same time thanks to the instruments are made by computer technology. In the multimedia opera, the most interesting creations are the ones by Philip Glass such as “Einstein on the Beach” and “Civil Wars”.

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Chapter 3

When Literature Inspires Music 3.1 Inspirational Fonts

Literature is a place where you can immerse in dreams and transforming yourself into a different character. Literature doesn’t only mean reading but also turning images, connecting them with other consciences and relating it to different stories. It is only thanks to literature if we can live other people’s lives instead our own. For this reason, music and literature tie masterfully and influence each other reciprocally. In music, everything is a resource of inspiration and when something hits people, it quickly becomes a creation. Since a long time, literature has inspired the artistic world starting from cinema to theater, from painting to photography and last but not least to music. Classic poems, medieval ballads, opera are some examples. Even in the century of nowadays singers and rock bands, have skimmed and continue to inspire themselves to characters from romances or stanzas from poetries. Many books have been a basis or an object of a creation of songs.

3.2 Songs Inspired by Literature

An example of a song inspired by a literary work is “Catcher in the Rye” by Guns n’ Roses. The song has the same name as the novel (Catcher in the Rye) by J.D. Salinger. The most awaited album of 2008

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was Chinese Democracy by the famous hard rock band. It was about another culture- changing event that Holden Caulfield.

“The Trooper” by Iron maiden is kind of a musical interpretation of the well- known poem “The Charge of the Light Brigade” by Alfred, Lord Tennyson. This poem was written a few weeks after a disastrous engagement of the Crimean war where the British army fell during the Battle of Balaclava on October 25th 1854.

“Tales of the Brave Ulysses” by Cream inspired by “The Odyssey” written by Homer connects to the mythological beauties. Eric Clapton could not resist the sirens of the novel, so he decided to write a song about them. Even though Eric Clapton sings the song, Martin Sharp wrote the lyrics. He took the inspiration from the exotic Ibiza where he had just returned.

“ Scentless Apprentice” is the 2nd track of the album In “Utero” by Nirvana. Kurt Cobain (Nirvana’s front man) has never denied that he loved the horror genre especially the read “Perfume”. The book is about a man who kills young women and collects their scents just to make a perfect perfume.

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3.3 Bob Dylan and the Nobel Prize

Bob Dylan whose real name is Robert Allen Zimmerman, was born in Duluth, Minnesota on May 24th 1941. He is a singer, , musician, painter, and writer. His most known songs are “Blowing in the wind” and “The times they’re a- Changin’ ”, all written in the 1960s during the Hippy era and Woodstock. During the American protest period against Vietnam, the artist was confirmed as the “main event” of the movement, he transformed his popular music into politics. Bob Dylan is one of the world greatest artistic figures of all time, he was named by surprise as the 2016 winner of The Nobel Prize in literature “for having created new poetic expressions within the great American song tradition” 61. After the announcement, the secretary Sara Danius of the Swedish Academy said that it was not a difficult decision and she hoped the choice wouldn’t be criticized. She explained how the jury was very happy to award the prize to a great poet like Bob Dylan; he is very traditionalist and original in his own way. Sara also affirmed that he is not only good for his written work, but also the oral one; he uses a plain type of literature, which is neither high nor low, and it is easier to comprehend. Before getting the award personally he told the academy that he would not go to Sweden to pick up his prize. Later on he sent a letter to the academy saying that he was left speechless and honored to have won the award. Dylan is the first American to win the Nobel Prize for literature since Toni Morrison62 in 1993.

61 Article ( The Guardian ) Bob Dylan Wins Nobel prize in literature by Hannah Ellis Petersen and Alison Flood – Thursday 13 October 2016. 62 Toni Morrison (Chloe Ardella Wofford): is American novelist, editor and teacher.

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Chapter 4

The Song 4.1 Essential Elements

A song requires a precise structure and essential elements. A track whether it’s commercial or not, it needs artistic ambitions; it is composed of different parts, that can connect to each other differently. Not all the parts of a song can be found but the most representatives are certainly included. This is the structure: • Intro • Verse • Chorus • Bridge • Solo • Outro

The intro is the beginning and prolog of the song. It is mainly instrumental. The verse is the part of the song, which tells a story. It adds ideas and makes the song play smoothly throughout. If we compare it to a poem, in which the verse develops the expression and the feeling of the author, the same process will happen in the verses of a song. The verse generally changes and the melody fades into the chorus well. The chorus is the most important part of a song; the most catchy, and it remains lodged in your head. It contains the main message; it has

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the habit of capturing what is repeated most of the time. On the other hand, verses vary time to time. The bridge can move the melody of a song from a section to the other. It is the connection between verses, or a verse and the chorus. Generally, it is principally used to vary the rhythm of different musical instruments to reconnect to the chorus. The solo is a small “alone” instrumental piece in a son, mainly performed by the guitarist. It consists in technical virtuosos or improvisations and fast scales.

4.2 Writing a Song

How do your write a hit song? Through many decades, many books have been written on this subject, even though those people aren’t themselves – by using analyses of previous famous hits and come up with solutions. The music industry Billboard revealed many statistics of all the songs that featured in the magazine’s Hot 100 charts. Since the late 1940s, songs became longer, from an average of 2 minutes to 4 minutes, but many songs still continue to be longer. If one wants a hit, then it is better if ballads aren’t written, the average tempo of the chart drifted between 117bpm and 122bpm (ballads are slow and play around 90 bpm. It is better to stick to major keys; C major is the most used. “Gold Digger” by Kanye West is one of the top 10 most successful songs ever played in a minor key. Some famous artists start from the melody and then try to find the right words to accompany it. This is Peter Gabriel’s favorite technique, which often uses syllables without sense while he tries to find the right

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melody, and ads the words once he decides the music. Paul McCartney used the same technique when he wrote the song “Yesterday”.

4.3 Plagiarism

Copyright infringement is known as a strict liability tort, the defendant didn’t mean to infringe to be guilty. To prove guilt, the complainant needs to demonstrate that the defendant had access to the allegedly infringed song, and that the two songs are very similar. Access is a question whether the defendant has heard the song or thinks he has heard it, the plaintiff’s song before creating the allegedly violated song. Although it’s not always easy to prove, courts regularly consider if a relationship existed between the two parties and how known the complainant’s song is. Copyright infringement in music cases can easily charge the encroacher millions of dollars due to damage, plus lawyer’s fees depending on the situation that can be determined based on various factors, including the degree of violation and financial losses. The complainant can also pursue “injunctive relief” and stop the record label from distribution and sale of the so-called “rip-off” song. Nevertheless, most people, artists included like to think of their favorite song exclusive, copyright forces ask us tough questions about the real nature of creativity, community and commerce. According to some people nothing is completely original.

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Chapter 5

A Unique Rock Band 5.1 Alter Bridge

In this short review of the modern day music scene, Alter Bridge must be considered. Alter Bridge is a name inspired to a real bridge found in Alter Road located near Detroit. It is a rock band formed in Orlando in 2004. The real bridge is on the cover of their first album called One Day Remains. Their music genre is considered quite heavy but it’s also melodic, profound and immediate; AB continues to increase their public. Myles Kennedy’s voice enchants the audience; Mark Tremonti’s guitar riffs give you chills, Brian Marshall’s bass guitar and Scott Phillip’s drums want you to head bang on their tempo. The band was born from the ashes of other bands Creed and The Mayfield Four. In Creed the members were Brian Marshall, Scott Phillips and Mark Tremonti while in The Mayfield Four there was Myles Kennedy. Alter Bridge have released six albums so far: “One Day Remains” (2004), “Blackbird” (2007), “AB III” (2010), “Fortress” (2013) and “The Last Hero” (2016), they will certainly produce more in the future.

5.2 The Title Track “Blackbird”

The song Blackbird of the same album represents the band’s music style at its best. The song begins with an arpeggio, the guitars slowly fade in, a four handed solo with Kennedy’s and Tremonti’s

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techniques, entered the history of rock. Blackbird has very emotional lyrics throughout the entire song and closes with the same arpeggio of the introduction. It’s a masterpiece, which lasts for about eight minutes, however, it is very recommended for the lovers of the genre. Blackbird debuted 37th on the UK Album Chart, and 2nd on the UK Rock Album Chart. On the other hand, in the US, it debuted at the 13th position on the Billboard 200 chart and 4th on the Rock Album Chart and sold about 47,000 copies on the week of the release and 227,000 copies in total 63. The song is a salute from Myles Kennedy to his friend who passed away years back. Mark Morse, was the manager of a shop that used to sell music instruments, that’s where Myles became friends with him. Myles bought his first guitar right in that store.

63 Alter Bridge album facts on Wikipedia.

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The lyrics of the song are very touching. This is a brief description:

This is the first verse of the song where he introduces the main subject of the song when he sings, “unfurl your black wings” – is a foreshadowing on what will be sung later in the chorus.

The willow it weeps today A breeze from the distance is calling your name Unfurl your black wings and wait Across the horizon it's coming to sweep you away It's coming to sweep you away.

This is the chorus and as it can be seen Blackbird is a metaphor oh his friend Mark flying away.

Let the wind carry you home Blackbird fly away May you never be broken again.

Just like other dark animals, blackbirds exude mystery and seriousness and keep their secrets safe and elicit marvel. They claim our devotion and commitment right before they consider opening up to us. For the human kind, this lesson teaches us not to give ourselves away easily. The blackbird spirit guide doesn’t make its presence in a simple-minded person. They only appear to the ones that understand their teachings and then follow them during their own lives. This bird does neither grant any groundbreaking nor revolutionary thoughts and ideas.

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Conclusion

To sum up, people turn their emotions into experiences of life and start to give them sounds and harmonies. Even the past or childhood memories, far away places are mixed in songs of any genre. Whoever reads tends to give words meanings, relating them to their own lives and feelings. As already mentioned previously music is a universal and immediate way of communication that frees our sensibility. One often listens to music whether they’re in a bad mood, studying, going somewhere or need motivation. We can easily say that music is omnipresent. Music has to live along with literature also because there is a fertile life made by composers, authors and musicians. Literature transmits emotions as well. It’s a symphony of words, images and thoughts that need more time to eliminate superfluous words from any phrase, that can be interpreted in different ways either good or bad. The perception of the reader depends on the experience of life, the way of understanding a tale and his own critical judgment. At this point, it is logical to affirm that music is literature and literature doesn’t exist without music. The poet can turn his work into a song while obtaining sound effects with the metric and disposition of a songwriter. The songwriter puts poetic works in a harmony. This shows that both the writer and songwriter inspire themselves reciprocally and create a strong symbiosis.

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Sezione Francese

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Introduction

Dans cette élaboration, il ne sera pas possible aussi d’aborder la musique et la littérature, ainsi que leur relation, ni présenter tous les arguments entièrement. Nombreux sont les thèmes pour un sujet aussi vaste et complexe. Une variété d’arguments importants dans l’exécution sera analysée et les facteurs qui ont contribué à l’évolution de la musique au cours des années. Le thème de la collaboration et fusion entre la musque et la littérature se développera, ainsi que l’inspiration musicale que les compositeurs et auteurs de chansons qui ont des ressources classiques et littéraires. La musique est surtout un moyen de communication pour transmettre aux gens nos pensées, sentiments, joies et douleurs. Elle est utile à la vie et il est difficile d’ imaginer un monde sans elle. La musique est un langage fait de sons, qui n’a pas des frontières universelles, qui s’intègre parfaitement avec toutes les autres formes de communication que l’homme a, comme les paroles, les gestes et les images. La littérature n’a jamais été exempte de la musique : un texte doit être musical, avoir un rythme, et jouer en nous. Quand un musicien écrit, il y a dans son esprit une émotion qu’il veut manifester avec le son. Qui écrit a des émotions et les transforme en paroles. Sans vouloir comparer l’alphabet à la grammaire, les gens trouvent que les deux formes, sont de véhicules expressifs. Le rythme détermine la structure d’une page, faite de choix de vocables et de ponctuation. Donc – d’une certaine façon – la littérature est elle même musique, elle a son propre rythme et une cadence. Le texte écrit a une

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musicalité spécifique: les paroles sont musique et nombres comme a dit Pythagore, et la poésie chante avec ses vers. La musique est, plutôt, le sens du rythme : elle existe dans les progrès que nous faisons jour après jour, quand il pleut, quand nous sourcillons, respirons, sourions et pleurons.

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Chapitre 1

Musique et Littérature 1.1 Les origines de la Musique et de la Littérature

Un des thèmes de l’origine pluridisciplinaire est le rapport entre la littérature et la musique. Il existe depuis toujours une interaction entre l’expression littéraire et musicale, à la recherche de la musicalité des vers. Un auteur italien Alessandro Cabianca a expliqué : « Si pour nous, aujourd’hui la poésie s’identifie avec la parole écrite, dans l’antiquité elle a été identifiée avec une particulière façon d’intonation du conte, qui différait de la simple conversation du rythme, de la peur et surtout de l’accompagnement des instruments musiaux». Selon les Grecs la poésie chantée accompagnée de la lyre était la « mousiké ». Au XVe siècle la poésie a construit un genre spécifique avec une structure métrique spécifique : vers réguliers, articulations en strophes, symétries de la périodicité des accents musicaux. On prêtait attention au choix du vocabulaire, à la disposition des sons et à l’intonation de la voix. L’Ars64 nova avec ses formes poétiques musicales du madrigal et de la ballade avait une forte signification quatre siècles au par avant. Successivement le thème s’est développé dans le poème allégorique, exposé par Dante Alighieri65, père de la langue italienne. Au XVIe siècle, les lettrés et les musiciens ont créé un nouveau genre, le mélodrame, avec lequel le chante à une seule voix. Le mélodrame est devenu la force motrice, tout tournait atour de la musique, la poésie aussi, le seul

64 Ars nova: Période conventionnelle de la musique médiéval. 65 Dante Alighieri (1265- 1321): poète, écrivain italien.

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élément qui pouvait dessiner la vérité absolue et immédiate. Hoffman66 a proclamé que la musique pourrait être l’art le plus romantique.

1.2 La Rencontre entre la Musique et la Parole

Certains genres musicaux les plus communs comme la chanson et la romance naissent de la rencontre entre la musique et la parole. La corrélation entre le texte littéraire et le texte musical est le résultat des choix expressifs que le compositeur introduit dans son œuvre. La langue verbale dans un morceau de musique explique particulièrement et simplement la poétique du compositeur et facilite les contenues pour l’écouteur. Le choix ou la préférence de certains auteurs pour un musicien est motivée pour retrouver sa vision dans le monde créatif d’un autre artiste qui a obtenu des formes et significations qu’il veut atteindre, à travers d’autres langages. Pour composer la musique il est possible utiliser un texte littéraire, ça signifie comparer deux langages, en visant au renforcement expressif. La musique a une fonction amplificatrice des conditions poétiques du compositeur qui son utilisées dans le texte. Les paroles d’une chanson, ont des relations avec la réalité comme la chronique d’aujourd’hui, qui fait des luttes idéologiques des tensions politiques e sociales. Demain ce sera l’histoire du musicien qui entrera dans le monde réel pour la vivre, l’interpréter et la raconter ; il doit aussi identifier les concepts à transmettre et à diffuser aux autres.

66 Heinrich Hoffman (1842- 1902) : compositeur musical.

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Chapitre 2

Les Ouvres Modernes 2.1 Les scénarios de l’engagement musical

Parmi les nombreux engagements musicaux prévale la musique légère que, avec le genre de la chanson d’auteur dans les années 1960 - 1970 a crée une sorte de poésie de masse. Le mariage entre le texte et la musique est fondamental et raconte les événements de la réalité et avec le passer du temps est devenu une histoire. Aujourd’hui, pour la première fois dans l’histoire, la musique se regarde. Elle fait partie des langages universels, les codes qui dérivent de ce langage permettent beaucoup de interprétations et réceptions très profondes. La musique, n’a pas de hasards si les thèmes sont sensibles, par exemple la chanson « tribut » qui se collègue au dernier conflit mondial est la tragédie du Vietnam. Des exemples sont les suivants : « Journal d’amour » de M. Weinberg, écrit en 1956 pour le victimes de Auschwitz. Après il y a la chanson « Blowin’ in the wind », de Bob Dylan67 datant de 1962. Le chanteur l’a écrite alors que la Guerre du Vietnam atteignait des sommets. Cette chanson parle de la question et les inquiétudes philosophiques sur la paix, la guerre et la liberté. Un autre thème important dans les années 1960 est la protestation générationnelle qui communique dans la culture Anglo-Saxonne juvénile avec les chansons du chanteur folk68 américain Dylan et des autres groupes musicaux Anglaises comme The Beatles et The Rolling Stones. Leurs textes sont devenus un manifeste de protestes contre la culture

67 Bob Dylan (1941): chanteur folk. 68 Folk: un genre musical qui regroupe une variété d’autres genres musicaux

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moralisatrice et bourgeoise dans l’Occident capitalistique. Dans la même période culture Hippy 69 non pas violente est protagoniste de deux comédies musicales historiques, come l’américain « Hair » (1966) et l’anglais « Jesus Chris Superstar ». Un ultérieur témoignage du rapport entre le texte et la musique, dans la production de la musique de masse au cours de ces vingt dernières années c’est le rap. Le rap est un genre de « musique parlée », qui est né dans les 1990 dans les ghettos noirs des métropoles américaines. Le rap est une voix de protestation de l’exclus de la société du bien- être. Il a été diffusé dans le monde entier et sa caractéristique est un long monologue de protestation où il y a la musique comme fond rythmique à un texte de langue populaire, souvent un argot sur simples structures en rime.

2.2 La Parole « Son »

Le développement multimédia des dernières décennies du XX siècle est un autre phénomène des expériences musicales contemporaines. La parole se confronte avec le son et l’expérimentation de nouveaux sons (vibrations émises par des instruments acoustiques, appareils électroniques), a bouleversé les structures mélodiques, à la recherche de suggestions phonétiques. Ce n’est pas moins intéressant l’instrumentalisme phonétique et linguistique dans la même période. Il y avait des performances où la

69 Hippy: le mouvement hippy est un courant de contre- culture apparu dans les années soixante aux États- Unis.

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musique, le théâtre, le ballet et la littérature interagissent en même temps grâce aux instruments technologiques. Dans l’œuvre multimédia, les chansons les plus intéressantes sont celles du compositeur américain Philip Glass (1937) sont « Einstein on the beach » (1976) et « Civil wars » (1984), nées de la collaboration avec l’auteur acteur Robert Wilson.

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Chapitre 3

Quand la Littérature Inspire la Musique 3.1 Sources d’Inspiration

La littérature est la façon pour se plonger dans l’univers d’autrui pour se retrouver. La littérature n’est pas seulement lire les caractères typographiques mais traduire aussi les images elles- mêmes qui pourraient mettre la communication ensemble avec les consciences et les histoires. Grâce à la littérature nous pouvons vivre beaucoup de vies dans l’unique que nous avons. Pour cette raison, la musique et la littérature se lient magistralement et s’influencent réciproquement.

Dans la musique, chaque chose est une source d’inspiration, elle devient tout de suite une création. Depuis toujours, la littérature a inspiré le monde de l’art : à partir du cinéma au théâtre, de la peinture à la photographie sans oublier la musique.

Dans ce siècle, les chanteurs et les rock bands, dans leur rédaction des chansons, se sont inspirés (ils continuent à le faire) aux personnages des romances ou aux poètes différents. Beaucoup de livres ont été l’occasion et l’objet de la création des chansons

L’inspiration peut être évidente dès le titre et le refrain ou plus cachée. Les vraies traductions ou Meta-textes70 ou simples paroles, qui à travers les notes connaissent une vie nouvelle.

70 Meta-texte est le texte constitué da’ autres textes ou auquel il fait allusion.

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3.2 Dylan et le Nobel

Bob Dylan ou Robert Allen Zimmerman, est né à Duluth (Minnesota, États- Unis) le 24 mai 1941. Le chanteur s’est distingué aussi comme écrivain, poète, acteur, peintre, sculpteur et conducteur radiophonique. Dylan est l’une de plus importantes figures mondiales dans le demaine de la musique et de la littérature. Ses premiers textes affrontèrent dans une manière innovant les thèmes politiques, sociaux et philosophiques. Au cours des années, Dylan a diffusé largement et personnalisé son style musical touchant beaucoup de genres différents comme le gospel/ spiritual, country, blues, rock’n’roll, jazz et swing. Il a aussi diversifié la musique populaire anglaise, écossaise et irlandaise. Pour cette raison Bruce Springsteen a affirmé : « … Il reste un géant de la culture et de la musique des années passées… ». Le 13 octobre 2016, l’Académie suédoise a assigné le Prix Nobel à Dylan pour la littérature, avec la motivation suivante « Pour avoir nommés des originelles expressions poétiques dans la grande tradition de la chanson américaine ». Pas tout le monde n’était d’accord avec cette décision et il y a eu un peu de polémiques : des gens ont considéré que le prix littéraire devait être attribué à d’autres personnalités plus importantes ; d’autres n’ont pas considéré digne sa « littérature » parce que ses racines viennent d’une culture populaire pauvre. Il a eu des critiques logiques et prévisibles, mais c’est le cas d’examiner la valeur du choix de l’Académie suédoise. Bob Dylan est le premier américain à obtenir le prix Nobel de littérature depuis Toni Morrison en 1993.

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Chapitre 4

La Chanson 4.1 Les Parties Essentielles de la Chanson

La chanson a besoin d’une structure précise, des règles particulières et d’éléments essentiels. Une chanson commerciale ou une autre inconnue/ underground avec des ambitions artistiques, est composée de parties différentes, mais où s’intègrent les plus représentatives aussi. Dans une chanson, il est possible de n’a pas trouver toutes les parties aussi. La structure : • Intro • Strophe/ vers • Bridge/ pont • Refrain o chorus • Solo • Outro

Intro L’intro est le prologue de la chanson. Dans la plupart des cas l’intro est instrumentale.

Strophe La strophe est la partie qui raconte l’histoire et présente les personnages. Elle ajoute les idées et fait continuer la chanson. Si la strophe est confronté avec une poésie, chaque vers développe

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l’expression et la sensation de l’auteur, comme dans la chanson il y a le même effet dans les strophes.

Bridge Le bridge ou le pont a la fonction de déplacer le mouvement musical d’une section à l’autre. Le pont est le lien entre les strophes, ou entre une strophe et le refrain. Le bridge est généralement utilisé pour varier le rythme à travers les instruments musicaux et souligne principalement l’attaque du refrain.

Refrain Le refrain est la partie la plus importante de la chanson, la plus accrocheuse. Il contient le message central de la chanson, qui est répété plusieurs fois. Pour cette raison il capture rapidement l’attention de l’écouteur. Le refrain se répète et reste le même pendant toute la chanson, ou il peut avoir un petit changement.

Solo Le solo est l’intégration d’un petit morceau soliste instrumental communément joué par le guitariste. Il s’agit souvent de virtuosités techniques ou d’improvisations et échelles rapides.

Outro L’outro (la fin de la chanson) est exactement l’opposé de l’intro. Elle est la partie finale et a le but de ne pas interrompre la chanson brusquement, et la partie musicale se développe pour la rendre lisse.

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4.2 La Musique et son Texte

La chanson peut commencer d’une idée instrumentale pour ensuite continuer avec le texte ou vice versa. L’ordre n’est pas une règle stricte et varie d’une chanson à une autre. On écrit ensuite un exemple, partant de la création de la mélodie. Un motif peut venir à l’esprit, commençant des brouillions avec un peu de notes. L’idée de début peut arriver de points inattendus qui sont développés et transformés. Parfois la longueur de la mélodie, l’écart des habitudes à lesquelles l’écouteur est habitué, confère à un élément nouveau, qui rappelle l’attention et pourrait déterminer son succès. Avec l’étude et la pratique, le travail dans le style et arrangement confère au motif une personnalité définie. Dans la pièce harmonique, l’arrangement a une importance fondamentale parce que c’est l’organisation instrumentale et structurale d’une composition. Les progressions musicales71 viennent précisément sélectionnées et deviennent plus attrayantes, en permettant de former des chansons plus originales. Le morceau prend forme doucement. Après le motif, c’est le moment d’ajouter le texte à la chanson.

71 Progressions musicales: répétitions successives d'un élément mélodique et / ou harmonique.

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4.3 Le Thèmes de Gojira

Gojira est un groupe musical de metal extrême, originaire d’Ondre formé en 1996. Ils ont publié six albums. Gojira est le nom en français du monstre japonais « Godzilla ». Ce groupe est associé au death metal, metal progressive et groove, et se distingue dans la scène metal par sa sensibilité au climat et la vie spirituelle. Même si les membres sont Français, leurs chansons sont en anglais. Leur premier album montre la condition de l’humanité, ça veut dire oublier la condition de la Terre. Le deuxième disque indique la nécessité de rétablir la connexion que nous avons perdu avec notre planète. Le dernier album est une manifestation de révolte.

Une petite partie de la chanson « L’enfant sauvage »72.

So long I've been trying to match (Trop longtemps j'ai essayé de m'adapter) It doesn't work, I'm trying, I don't know (Ça ne marche pas, j'essaye, je ne connais pas ) the aberration of this world (L'aberration de ce monde) I tried to deal with (J'ai essayé de m'y faire) It killed a part of me that was raging (Ça a tué une part enragée de moi- même) The pain is gone, the denial (La douleur est partie, le déni) I ran away from institutions (J'ai fui les institutions) I owe myself life (Je me dois la vie)

72 Gojira- L’enfant sauvage : cinquième album publié du groupe français Gojira. 25 juin 2012.

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Conclusion

Le métier du musicien et celui du compositeur ont beaucoup de choses en commun. La première est l’écriture, puis il y a le rapport avec le publique e tout le mouvement du monde avec la succession des évents qui leur tourne autour. Pendant l’écoute de la musique, l’homme superpose des sons, les émotions et sa vie à l’harmonie. Les gens qui lisent tendent toujours à comparer une chanson à leur propre vie. Les sentiments du chanteur en ce cas n’ont plus une signification. La musique est un langage universel et immédiat, qui libère la sensibilité. La littérature aussi suscite les émotions. Ça veut dire que la littérature est une symphonie des paroles, d’images et de pensées qui ont besoin de temps plus longs et élaborés d’un travail qui continue à réduire le superflu de chaque phrase et des constructions linguistiques, qui peuvent être interprétées différemment. La perception du lecteur dépend de son expérience de vie, de sa manière d’entendre une histoire et son jugement critique. À ce point il est logique d’affirmer que la musique est littérature et la littérature n’existe pas sans musique. Entre la musique et la littérature, il y a une unique symbiose et une influence réciproque. Le poète par exemple peut établir une connexion composite avec le travail du compositeur en obtenant des effets sonores avec la métrique et l’agencement des accents. Enfin la musique doit vivre avec la littérature, non seulement parce que le répertoire continue à vivre dans les salles de concert, les enregistrements discographiques, mais aussi parce qu’il existe une vie musicale fertile faite par les compositeurs, auteurs de chanson, élèves des grands explorateurs du son (bruit).

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Ringraziamenti

Ora che sono giunto alla conclusione del mio lungo ed intenso percorso, desidero fare dei ringraziamenti. È molto difficile ringraziare, ma cercherò di esprimermi pienamente. Tante persone hanno contribuito a formare la persona che sono oggi, che mi sono state vicino con il loro affetto e che mi hanno migliorato. L’enorme gioia di tagliare un traguardo importante come la laurea è un’esperienza che costituisce una parte di vita fondamentale e desidero condividerla con loro. Comincio prima di tutto con un ringraziamento speciale alla mia relatrice, la professoressa, nonché direttrice di questa Università, Adriana Bisirri, guida essenziale, per la generosa assistenza. Ringrazio enormemente le mie correlatrici, le Professoresse Tiziana Moni e Anna Rita Gerardi, per le loro pazienti risposte ai miei dubbi e per avermi permesso di lavorare in un clima amichevole ed informale, dimostrandosi sempre disponibili a fornirmi utili spiegazioni per superare i problemi che a mano a mano ho incontrato. Un sentito grazie va anche alla Professoressa Claudia Piemonte per i validi e preziosi suggerimenti in informatica. La mia doverosa gratitudine va anche ai miei genitori, che nonostante le inevitabili incomprensioni, mi hanno sostenuto instancabilmente, non mi hanno fatto mai mancare nulla e mi hanno permesso di arrivare dove sono. Un ringraziamento particolare lo dedico ai miei amici Ed e Robert, le uniche persone che sanno sempre come prendermi (e non è facile!) e che spesso attenuano il mio nervosismo.

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Un grazie anche ai docenti e ai miei colleghi universitari con cui ho condiviso i momenti più importanti di questa esperienza. Grazie anche alla musica, ispiratrice di questo lavoro, che mi affascina fortemente, ravvivando le mie giornate e che considero costante e singolare accompagnatrice nel viaggio della mia vita. Simone Palumbo

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Bibliografia

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• Beauqueur Charles- Philosophie de la musique – Paris Germer –

Baillierè – Libraire Editeur (1865)

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• Carillo Olivier – L’histoire de la musique pour les nuls – Paris (2011)

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• Joulie ́ Gerard–L’age d’homme – Lausanne (1998)

• Mingoia Massimiliano- La Fortezza del rock – Milano 8/06/2014

• Pasi Mario – Storia della musica - Milano (1995)

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