VALORI DEL SUOLO - CRITERI E INDIRIZZI DI PIANO

Lomellina SUOLO UTILE NETTO - D1 CRITERI E INDIRIZZI DI PIANO

Oltrepò Pavese L’indice di urbanizzazione territoriale dell’ambito (12,5%) è superiore all’indice provinciale (9,4%). INDICE DI URBANIZZAZIONE Il territorio è prevalentemente rurale e appartiene al sistema territoriale agrario dell’agricoltura professionale, vocato alle colture foraggere e risicole. Livello molto critico: > 65% L’indice urbanizzazione comunale (tavola 05.D1) evidenzia una condizione in cui solo Pavia e alcuni comuni isolati hanno livelli elevati di urbanizzazione, mentre nel resto dell’ambito si registrano valori di consumo di suolo tendenzialmente bassi, con nuclei urbani ancora distinti e separati. Livello critico: 50% - 65% Sono comunque presenti significative tendenze conurbative lungo la direttrice di collegamento tra Pavia , verso l’Oltrepò. La corona nord orientale di Pavia e la direttrice verso l’Oltrepò sono i settori in cui si registra l’insediamento dei principali poli produttivi (commerciali e manifatturieri). Livello mediamente critico: 35% - 50% La qualità dei suoli, elevata, è distribuita in modo omogeneo, con eccezione dei greti e delle fasce fluviali (tavola 05.D3). Livello poco critico: 20% - 35% Le previsioni di trasformazione del suolo libero (tavola 04.C2), assumono un rilievo dimensionale significativo rispetto alla dimensione dei nuclei esistenti e sono uniformemente distribuite in tutto l’Ato, con la parziale eccezione del settore settentrionale, dove la tendenza alla trasformazione è concentrata solo in alcuni Comuni CARATTERI SOCIO-ECONOMICI Livello non critico: < 20% (Casorate primo, Battuda, Trivolzio, Certosa di pavia, , ecc.) Nell’area urbana di Pavia e lungo le sue radiali le previsioni di trasformazione sono di natura prevalentemente produttiva, mentre nel settore occidentale sono quasi esclusivamente residenziali. L’insieme delle previsioni di trasformazione determina una consistente erosione del suolo agricolo, di elevata qualità produttiva e paesaggistica (tavola 05.D3 e La tavola rappresenta i livelli di criticità a cui è sottoposto il STOCK DI ABITAZIONI AI CENSIMENTI 2001- ANDAMENTO DEMOGRAFICO E COMPOSIZIONE PERCENTUALE SRUTTURA 02.A3). “suolo utile netto”, ossia il suolo non urbanizzato che non è interessato da significativi vincoli (fisici o normativi) di Le potenzialità di rigenerazione rilevabili alla scala regionale sono, quasi esclusivamente, concentrate nel capoluogo (tavola 04.C3), dove per i livelli concentrazione e 2011 PREVISIONI PRODUTTIVA trasformabilità e che è quindi più esposto alle possibili per il rango di Pavia (areale n°13 tavola - 05.D4) assumono un carattere strategico. 2025 2030 2050 Business Services Costruzioni pressioni insediative. In quanto tale, il suolo utile netto è La tutela ambientale e dei suoli liberi è affidata, quasi esclusivamente, al Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino (con presenza, al suo esterno, solo di l’ambito privilegiato di attuazione della politica di riduzione alcune ZPS e della zona di tutela paesistica del Barco). 2001 2011 2015 2020 del consumo di suolo. Il suolo utile netto è ottenuto Alla luce delle consistenti previsioni insediative sembra affievolirsi il ruolo di presidio dei suoli liberi storicamente assunto dall’agricoltura pavese, con aumento sottraendo dal suolo libero: a) le aree a pendenza molto significativo dei livelli di conflitto tra tessuto rurale e sistema insediativo (tavola 05.D2). elevata (acclività >50%); b) le zone umide e occupate da 650.000 Editoria, comunicazione corpi idrici, fiumi e laghi; c) le aree appartenenti alla Rete Na La riduzione del consumo di suolo, pertanto, deve essere effettiva e di portata significativa, al fine di limitare l’erosione dei suoli agricoli e, nell’intorno di Pavia, anche Manifattura tura 2000 (SIC, ZPS e ZSC), i monumenti naturali, le riserve per salvaguardare le direttrici di connessione ambientale esistenti, applicando i criteri declinati dal PTR per i sistemi territoriali dell’agricoltura professionale. naturali, i parchi naturali; d) le aree non edificabili inserite nel La riduzione degli ambiti di trasformazione dei PGT deve essere più incisiva in tutto il settore occidentale, dove prevalgono le previsioni residenziali di maggiore PAI e nel Piano di Gestione rischio alluvioni; e) le aree con dimensione. Per le previsioni produttive più consistenti, poste lungo le radiali, occorre procedere ad una verifica della domanda reale. fattibilità geologica con gravi limitazioni (Classe IV). 600.000 Nel sistema urbano di Pavia le politiche di rigenerazione saranno attivabili anche con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR per gli areali di rilevanza sovralocale di Turismo L ’interpretazione dei livelli di criticità del suolo utile netto è interesse strategico (areale n° 13 – tavola 05.D4), da dettagliare e sviluppare anche attraverso processi di co-pianificazione (Regione-Provincia-Comuni), che

2001 restituita attraverso: Estrazioni - l’indice di urbanizzazione comunale letto rispetto potrebbero consentire l’attivazione delle ipotesi di recupero già assunte all’interno dei PGT. abitazioni occupate abitazioni non occupate totale all’estensione del suolo utile netto. I livelli di criticità sono La rigenerazione, utile a soddisfare la domanda di base (residenza e servizi), potrebbe anche favorire l’insediamento di funzioni di rango superiore, coerenti con il 210.395 34.227 244.622 550.000 maggiori laddove ad elevati indici di urbanizzazione rango territoriale del capoluogo (polo di livello regionale). UNITA’ Trasporti ADDETTI corrisponde una minore estensione del suolo utile netto, Le politiche di consumo di suolo e di rigenerazione devono essere declinate anche rispetto al ruolo e al rango di Pavia (polo di livello regionale), con applicazione dei come nei territori a più intensa urbanizzazione regionale; criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto territoriale (insediamento di servizi o attività strategiche e di rilevanza sovralocale) o di sviluppo del sistema LOCALI - l’indice di suolo utile netto, ottenuto dal rapporto economico-produttivo. Agricoltura percentuale tra il suolo utile netto e la superficie territoriale. I 500.000 livelli di criticità sono maggiori laddove è presente una bassa La porzione di Ato relativa al capoluogo di Pavia e ai comuni di prima cintura è ricompresa in zona critica di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011 Commercio dettaglio incidenza % del suolo utile netto rispetto alla superficie (Fascia 1). Qui la regolamentazione comunale in materia dovrà prevedere che i nuovi edifici da realizzare (anche in ambiti di rigenerazione) rispondano a livelli elevati urbanizzata, come nei territori caratterizzati da un particolare di prestazione energetica. Inoltre, l’eventuale Consumo di suolo previsto e/o riconfermato dovrà privilegiare i suoli direttamente connessi a reti infrastrutturali di andamento orografico. trasporto pubblico o ai nodi di interscambio e definire meccanismi compensativi e/o di mitigazione che concorrano ad elevare il valore ecologico del tessuto urbano e 450.000 I livelli di criticità attribuiti ai due indici, oltre ad orientare i delle reti ecologiche locali. Gli interventi di rigenerazione o riqualificazione del tessuto urbano dovranno partecipare in modo più incisivo che altrove alla strutturazione Istruzione, salute, criteri per il contenimento del consumo di suolo negli Ato e 3

1 Commercio ingrosso di reti ecologiche urbane, anche attraverso la restituzione di aree libere significative al sistema ecologico locale. servizi alla persona alla scala comunale, costituiscono elemento fondante del 1 progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14, Il resto dell’Ato è ricompreso nella zona B (pianura) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011. La regolamentazione comunale in materia dovrebbe 201 20 rapportandosi con la qualità paesistico-ambientale (tavola prevedere incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di prestazione energetica, al fine di contenerne le emissioni conseguenti. abitazioni occupate abitazioni non occupate totale nuove abitazioni 05.D2), con il valore agronomico dei suoli (tavola 05.D3) e popolazione previsioni ISTAT previsioni Eupolis previsioni PRERP con il tema della rigenerazione (tavola 05.D4). LOMELLINA 233.988 43.401 277.389 4.237 Public utilities Altri servizi L’indice di urbanizzazione territoriale dell’ambito (8,0%) è allineato all’indice provinciale (9,4%). Il territorio è prevalentemente rurale e appartiene al sistema territoriale agrario dell’agricoltura professionale, vocato alle colture risicole. Ad eccezione dell’addensamento urbano di , l’indice di urbanizzazione comunale è sempre basso (tavola 05.D1), con indici del suolo utile netto che evidenziano condizioni di maggior criticità solo per effetto dei vincoli afferenti alle fasce fluviali (fasce A e B e aree allagabili P2 e P3). Note: Note: Il territorio della Provincia, con i 77.122 ettari coltivati a risaia, in aumento del 4,4% rispetto al 2013, e con Nelle corone urbane di Vigevano, Mortara e sono presenti i principali insediamenti produttivi (commerciali e manifatturieri, con funzione logistica e di interporto • con “abitazioni occupate” si intendono le abitazioni occupate da persone che hanno dimora abituale nelle stesse, anche se assenti alla data del censimento Le previsioni ISTAT sono regionali: per tutti gli anni considerati i dati provinciali sono stimati ipotizzando che le province mantengano invariato, rispetto al 2011, il loro peso uno stock di 1.473 aziende risicole, costituisce il 36% circa del sistema produttivo nazionale di riso. • con “abitazioni non occupate” si intendono le abitazioni occupate esclusivamente da persone non residenti, quelle non occupate da residenti e quelle non occupate, quelle demografico sul totale regionale. Questo rappresenta naturalmente una forzatura, soprattutto nel lungo periodo, oltre a trascurare effetti che, anche alla luce dei fenomeni più L’Oltrepò Pavese, con oltre 13.000 ettari iscritti agli albi della DOC, è il territorio con la più ampia estensione di vigneti per Mortara). A Sannazzaro de Burgundi emerge l’insediamento delle attività di raffinazione del petrolio. utilizzate ad uso diverso e la quota relativa alla parte dello stock lasciata libera per la vendita o l’affitto recenti, potrebbero mutare radicalmente gli andamenti demografici o l’afflusso di popolazione straniera in regione ed è la prima provincia in Lombardia sia per produzione di uva che di vino. Il settore manifatturiero conta La qualità dei suoli, elevata, è distribuita in modo omogeneo, con decadimento solo in corrispondenza di greti e fasce fluviali (tavola 05.D3). • le “nuove abitazioni” sono il risultato di una stima ottenuta in base ai permessi di costruire presentati nel 2011, 2012 e 2013 e considerando invariata la dimensione media Fonti: circa 5.370 UL (pari all’11,2% del totale). INDICE DI SUOLO UTILE NETTO In tutto il quadrante nord-orientale le previsioni di trasformazione del suolo libero (tavola 04.C2), assumono un rilievo dimensionale significativo. Ad eccezione di delle abitazioni al Censimento 2011 (1)ISTAT http://demo.istat.it/ Vigevano e Mortara, le previsioni di trasformazione sono quasi esclusivamente di natura residenziale. Nel quadrante sud-occidentale l’entità delle previsioni di trasformazione si attenua sensibilmente, assumendo dimensioni maggiormente rapportate all’estensione dei (2)Eupolislombardia, Portale SIS.EL http://dwh.servizirl.it/SASPortal/main.do (3) PRERP 2014-2016, Tabella 1.31 Note: Livello molto critico < 25% Elaborazioni FLA su dati SMAIL - UNIONCAMERE Lombardia 2014 nuclei esistenti. Livello critico: 25% - 50% L’insieme delle previsioni di trasformazione determina consistenti gradi di erosione del suolo agricolo lungo la direttrice della SP dei Cairoli e nell’areale di Vigevano, dove si registrano anche significative tendenze conurbative lungo le sue radiali nord e sud. Livello poco critico: 50% - 75% Le potenzialità di rigenerazione rilevabili alla scala regionale sono perlopiù concentrate a Vigevano, e Sannazzaro de Burgundi e sono, perlopiù, già assunte dai PGT quali elementi di progetto per il recupero urbano (tavola 04.C3). Livello non critico: > 75% La tutela dei valori ambientali è affidata alla ZPS Risaie di Lomellina (ad ovest) e al Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino (ad est). Confine Regione Lombardia Al fine di salvaguardare il tessuto rurale, di rilevanza regionale per capacità produttiva e connotazione paesistica, la riduzione del consumo di suolo deve essere effettiva e di portata significativa in tutto il settore nord-orientale, tutelando al contempo le direttrici di connessione ambientale dell’area di Vigevano, con applicazione Superfice urbanizzata SPECIFICITA’ TERRITORIALI DEGLI AMBITI dei criteri declinati dal PTR per i sistemi territoriali dell’agricoltura professionale. Confini della Città Metropolitana e delle province Per le previsioni produttive più consistenti, poste lungo le radiali di Vigevano e Mortara, occorre procedere ad una verifica della domanda reale. Ambiti Territoriali Omogenei PTR – l.r. 31/14 Le politiche di rigenerazione saranno da attivare alla scala comunale, con l’ausilio degli strumenti delineati dal PTR, eventualmente da sviluppare attraverso processi VALORI PAESISTICO-AMBIENTALI - D2 di co-pianificazione (Comuni-Provincia) negli areali di maggiore concentrazione (Vigevano, Garlasco, Sannazzaro de Burgundi, ecc.), che potrebbero consentire l’attivazione delle ipotesi di recupero già assunte all’interno dei PGT. ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA PAESISTICO AMBIENTALE Le politiche di consumo di suolo e di rigenerazione devono essere declinate anche rispetto al ruolo e al rango dei centri di gravitazione locale (poli provinciali di Vigevano, Mortara e, a una scala inferiore, Garlasco e Sannazzaro de Burgundi), con applicazione dei criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto PRINCIPALI VALORI E TUTELEAMBIENTALI territoriale (insediamento di servizi o attività strategiche e di rilevanza sovralocale) o di sviluppo del sistema economico-produttivo. MORFOLOGIA ED ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA STRUTTURA FISICA - A1 ELEMENTI DI VALORE PAES.-AMB. EMERGENTI - A2 ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA RURALE - A3 ELEMENTI ORIGINARI DELLA STRUTTURA TERRITORIALE – A4 Tutela e valorizzazione della biodiversità La quasi totalità dell’Ato, ad eccezione di Vigevano, è ricompreso nella zona B (pianura) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011. La

Colture agricole (rif. DUSAF 2012) regolamentazione comunale in materia dovrebbe prevedere incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di prestazione energetica, al fine di Ghiacciai ELEMENTI DI VALORE DELLA BIODIVERSITA’ Nuclei di antica formazione Elementi della Rete natura 2000 e parchi naturali (rif. art.10 c.2 l.r. 12/2005) contenerne le emissioni conseguenti. Boschi, vegetazione ripariale e altra vegetazione Rete Natura 2000-Siti di importanza comunitaria (SIC) Pascoli d’alta quota, prati eprati stabili La porzione afferente a Vigevano è ricompresa nella zona A (pianura ad elevata urbanizzazione) di qualità dell’aria di cui alla DGR IX / 2605 del 30/11/2011. Qui la spontanea (rif. DUSAF 2012) Ambiti di specifico valore storico ambientale regolamentazione comunale in materia dovrà prevedere che i nuovi edifici da realizzare (anche in ambiti di rigenerazione) rispondano a livelli elevati di prestazione Barco della Certosa (rif. PPR art. 18) Parco nazionale dello Stelvio energetica. Laddove imprescindibile, il nuovo consumo di suolo dovrà privilegiare localizzazioni limitrofe al sistema locale dei servizi, alle reti di mobilità Sistema idrico superficiale: fiumi e laghi principali Rete Natura 2000 - Zone di protezione speciale (ZPS) Marcite (rif. Reticolo Idrico Principale) (preferibilmente di trasporto pubblico) e ai nodi di interscambio, prevedendo meccanismi compensativi e/o di mitigazione del sistema ambientale. Gli interventi di Beni culturali vincolati (rif. SIBA) Parchi regionali Reticolo idricoprincipale Parco nazionale dello Stelvio rigenerazione e riqualificazione del tessuto urbano dovranno comunque partecipare, più che altrove, alla strutturazione di reti ecologiche locali, anche attraverso la Risaie restituzione di aree libere significative. Fontanili Parchi regionali naturali Naviglio Grande e Naviglio di Pavia Vigneti Riserve naturali (rif. art. 21 PPR) OLTREPÒ PAVESE Rete irrigua L’indice di urbanizzazione territoriale dell’ambito (9,2%) è leggermente superiore all’indice provinciale (9,4%), nonostante sia interessato dal sistema territoriale Zone umide - Convenzione RAMSAR Oliveti Canali di rilevanza storico-paesaggistica Monumenti naturali appenninico. (rif. art. 21 PPR) Aree argini maestri del fiume Po All’interno dell’Ato possono distinguersi due sottosistemi territoriali: uno appartenente alla pianura e uno alla collina e alla montagna appenninica. (rif. art. 20 PPR) Parchi regionali Castagneti dafrutto Nel settore della pianura preappenninica l’indice di urbanizzazione (tavola 05.D1) è costantemente basso, ad eccezione di Stradella e di altri pochi Comuni minori, in Progetto di connessione degli elementi di cui sono relativamente più alti i livelli di urbanizzazione. Rilievi alpini, prealpini e appenninici Riserve naturali Superficie urbanizzata valore ambientale (rif. RER) Frutteti e frutti minori Terreni urbanizzati o in via di urbanizzazione calcolati Pur a fronte di un consumo di suolo non elevato, è presente una marcata tendenza conurbativa lungo la direttrice Stradella-, ulteriormente ramificata verso Areali degli elementi di primo e Monumenti naturali sommando le parti del territorio su cui è già avvenuta Pavia (ex SS dei Giovi), dove si registrano anche i maggiori agglomerati di attività produttive (manifatturiere e commerciali). la trasformazione edilizia, urbanistica o territoriale per secondo livello della RER *per approfondimenti vedi tav.02.A1 Colturefloro-vivaistiche funzioni antropiche (rif. art. 2 l.r. 31/14 - tavola 04.C1) Qui prevalgono i caratteri della coltura cerealicola, intervallati da frequenti attività ortofrutticole. La qualità dei suoli è generalmente alta (tavola 05.D3). Le previsioni di trasformazione del suolo libero (tavola 04.C2) sono più intense nella porzione di pianura e nella fascia pedo-collinare, con forti caratteri di variabilità Parchi locali di interesse sovracomunale (PLIS) Corridoi primari della RER Sistema idrico superficiale: laghi e fiumi principali rispetto alla dimensione, alle funzioni insediabili e alla loro collocazione rispetto ai tessuti urbani esistenti. Colture orticole in campo aperto (rif. Reticolo Idrico Principale) A , a Voghera e lungo la direttrice di collegamento con Pavia, assumono un ruolo rilevante le previsioni di trasformazione produttiva. ELEMENTI DI VALORE DEL PAESAGGIO Rete ferroviaria Varchi dellaRER Le previsioni di trasformazione residenziale sono invece omogeneamente diffuse e assumono un rilievo dimensionale particolarmente importante a Voghera. Seminativi semplici L’insieme delle previsioni di trasformazione determina una consistente erosione e frammentazione dei suoli agricoli, consolidando le tendenze conurbative delle Ambiti di elevata naturalità della montagna (rif. art. 17 PPR) principali direttrici viarie e diffondendo i nuovi insediamenti anche all’interno del sistema rurale. Seminativiarborati *per approfondimenti vedi tav.02.A4 PRINCIPALI VALORI E TUTELE PAESAGGISTICHE Lungo la direttrice pedemontana sono concentrate le maggiori potenzialità di rigenerazione, particolarmente rilevanti a Broni e a Voghera (tavola 04.C3). Il livello della Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (rif. art. 19 PPR) Elementi della tutela paesistica diffusa loro concentrazione e la posizione strategica nella conurbazione tra Voghera e Stradella, di comunicazione con il sistema appenninico e con il Piemonte (anche con la Liguria su ferro) determinano il riconoscimento di un areale di rigenerazione di interesse strategico (areale n°19 - tavola 05.D4). Tutela del paesaggio dei laghi di Mantova (rif. art. 19 PPR) Ambiti di Alta Naturalità della montagna La tutela ambientale e dei suoli liberi è tenue e affidata quasi esclusivamente al ruolo di presidio svolto dall’agricoltura (tavola 05.D2). Elementi lineari (rif. DUSAF 2012) (rif. art. 17 PPR) Le pressioni e le aspettative di trasformazione delle aree potrebbero ulteriormente accentuarsi per effetto dei nuovi gradi di accessibilità connessi al completamento Ambitodi specifica tutela dei laghi insubrici (rif. art. 19 PPR) della tratta autostradale Broni-Mortara-Stroppiana, di collegamento tra la A21 e la A26, oltre che la realizzazione della tratta ferroviaria di AV/AC Milano- Genova. Ambito di tutela dell’Oltrepò Pavese Filarie siepi (rif. art. 22 PPR) La riduzione del consumo di suolo, pertanto, deve essere effettiva e di portata significativa. Area argini maestri fiume Po (rif. art. 22 PPR) La riduzione degli ambiti di trasformazione deve essere più incisiva dove prevalgono le previsioni residenziali di maggiore dimensione. Per le previsioni produttive più Ambito di tutela del grande fiume Po consistenti, occorre procedere ad una verifica della domanda reale. Agricoltura periurbana, presenza diffusa o prevalente (rif. art. 20 PPR) Oltrepo Pavese (rif. art. 22 PPR) Nel settore appenninico e montano l’indice del suolo utile netto (tavola 05.D1), che registra in modo più efficace dell’indice di urbanizzazione i caratteri urbanizzativi Ambiti di specifico valore storico ambientale dei territori montani, è generalmente non elevato, pur distinguendosi il ruolo preminente della valle Staffora, di cui Godiasco e sono le porte di Geositi (rif. art. 22 PPR) Barco della Certosa (rif. art. 18 PPR) accesso. Essi hanno indici del suolo utile netto tendenzialmente più critici che nel resto del territorio appenninico. *per approfondimenti vedi tav.02.A3 Siti UNESCO (rif. art. 23 PPR) Pur a fronte dei livelli di urbanizzazione bassi, il sistema territoriale appenninico si distingue per l’alta diffusione degli insediamenti che, pur se di ridotta dimensione, Ambito di salvaguardia dello scenario lacuale (rif. art. 19 PPR) hanno un ruolo determinante nella quantificazione dell’indice di urbanizzazione e dell’indice del suolo utile netto. Nella porzione collinare è diffusa e prevalente la coltura della vite, che connota fortemente il sistema paesistico (terrazzamenti e declivi) e dell’economia rurale *per approfondimenti vedi tav.02.A2 (vitivinicola) - tavola 3A3. Elementi fisici e della struttura paesaggistica Nella porzione più alta dell’appennino prevale, invece, la presenza del bosco e dei prati di alta quota. Pavese: Pavese: Pavese: Pavese: La qualità dei suoli è generalmente bassa (tavola 05.D3), ad eccezione delle porzioni coltivate o vite o interessate da parti e pascoli dei versanti e di quota Sistema fisico della bassa pianura e dei grandi fiumi. Rilievo strutturale della collina Banina. Elementi del soprassuolo: fiumi principali (Ticino, Po); fascia dei fontanili; Parchi regionali: Parco Regionale della Valle del Ticino. Tipologia: paesaggio agrario delle colture foraggere della bassa pianura, continuo e strutturato, con carattere ordinatore. Sistema territoriale agrario dell’agricoltura Elementi: nuclei di antica formazione; nuclei originati su recinti-ricetti; sistema fortificato del Pavese; zona storica del Barco Visconteo e zona monumentale della Sistema idrico superficiale: fiumi e laghi principali (rif. Reticolo Idrico Principale) canali, sistema irriguo e relativi impianti; aree golenali del Po; zone umide interstiziali; Boschi planiziali della valle del Ticino e della golena del Po; vegetazione ripariale di SIC: Basso Corso e sponde del Ticino, Boschi di Vaccarizza, Boschi Siro Negri e Moriano, Garzaia della Carola, Garzaia di Cascina Villarasca, Garzaia di Porta Chiossa. professionale. Elementi: marcite e prati marcitori, risaie; sistema irriguo e relativi impianti; mulini; tracce centuriazione romana; filari e siepi. Certosa di Pavia e sistema delle grange agricole certosine (Vigano, Carpiano ); sistema dei navigli pavesi (Naviglio Pavese, Naviglio di ); archeologia industriale; Le previsioni di trasformazione del suolo libero (tavola 04.C2) non sono significative dal punto di vista dimensionale. Essi inducono, però, l’ulteriore frammentazione altri corsi d’acqua. ZPS: Po di , Garzaia della Carola, Garzaia di Cascina Villarasca, Garzaia di Porta Chiossa, Po di Monticelli Pavese e , Po da ad Lomellina: tracciati stradali storici; modelli insediativi rurali della Cassina Pavese e dei Cassinelli. del sistema ambientale. Lomellina: Sistema fisico della bassa pianura e dei grandi fiumi. Elementi del soprassuolo: fiumi principali (Ticino, Po, Torrente Agogna, Torrente Terdoppio); fascia dei fontanili; , Boschi del Ticino. Tipologia: paesaggio agrario delle colture risicole della bassa pianura, continuo e strutturato, con carattere ordinatore. Sistema territoriale agrario dell’agricoltura professionale. Lomellina: Sistema idrico superficiale: La diminuzione del consumo di suolo, quindi, dovrà avvenire principalmente verificando il grado di frammentazione indotto dalle trasformazione e le ulteriori condizioni navigli storici e canali navigabili sistema irriguo e relativi impianti; incisioni della valle del Ticino e della valle del Terdoppio, aree golenali del Po; zone umide interstiziali; Boschi planiziali della valle del Ticino e Monumenti naturali: Garzaia della Cascina Villarasca. Elementi: risaie, pioppicoltura, marcite e prati marcitori (Sforzesca); sistema irriguo e relativi impianti; mulini; tracce centuriazione romana; modelli insediativi rurali della Elementi: nuclei di antica formazione e loro equipaggiamenti civici; tessuto edilizio borghese dei sec XIX e XX, equipaggiamenti civici e sociali dei centri maggiori; castelli e ricetti; di insediabilità delle nuove previsioni, rispetto al contesto, paesaggistico, rurale e ambientale dei luoghi. della golena del Po, vegetazione ripariale di altri corsi d’acqua. Ambiti di specifica tutela del fiume Po - aree golenali del Po. PLIS: Cassina Pavese e dei Cassinelli ; filari, e siepi. santuari e altri edifici religiosi isolati; archeologia industriale; rete ferroviaria locale e sue attrezzature; tracciati storici e loro supporti (ponti, cippi, altre opere d’arte); modelli La riduzione del consumo di suolo e le politiche di rigenerazione devono essere declinate anche rispetto al ruolo e al rango dei centri di gravitazione locale, tra i quali Oltrepò Pavese: Sistema fisico della bassa pianura, dei grandi fiumi e della montagna. Elementi del soprassuolo: fiume Po, sistema inciso degli affluenti appenninici del Po’ Parco del Ticinello e del Lambro Meridionale Oltrepò Pavese: insediativi rurali a corte (Cassina), nuclei rurali di strada (Groppello Cairoli). Fontanili emergono Stradella, Voghera e , con applicazione dei criteri generali dettati dal PTR per le necessità di assetto territoriale (insediamento di servizi o attività (torrente Staffora, Torrente Versa, altri affluenti minori); aree golenali del Po, sistema boschivo appenninico; macchie e associazioni boschive degli impluvi collinari. Lomellina: Tipologia: paesaggio agrario della fascia pedo-appenninica e della dorsale appenninica, continuo e strutturato, con carattere ordinatore. Sistema territoriale agrario Oltrepò Pavese: strategiche e di rilevanza sovralocale) o di sviluppo del sistema economico-produttivo. Parchi regionali: Parco regionale della Valle del Ticino dell’agricoltura professionale (pianura pedemontana) o della montagna e delle zone svantaggiate (collina appenninica) Elementi: vigneti della collina oltre-padana e sistemazioni Elementi: nuclei di antica formazione e ville nobiliari della fascia pedecollinare; fortificazioni della pianura e dell’Oltrepò collinare e montano; edifici religiosi isolati in posizioni di L’Ato è suddiviso in due fasce di qualità dell’aria ai sensi della DGR IX / 2605 del 30/11/2011: a sud la fascia appenninica, a nord la zona B di pianura. SIC: Abbazia Acqualunga, Basso Corso e sponde del Ticino, Boschetto di , Boschi del Vignolo, Boschi Siro Negri e Moriano, Garzaia del Bosco Basso, Garzaia della collinari, frutteti della Valle Staffora, terrazzamenti, prati e coltivi, filari e siepi della pianura oltre-padana con tracce di piantata padana. cresta, oratori campestri, abbazie; centri e nuclei storici di culmine dell’Oltrepò collinare; centri storici di fondovalle; cascine a corte della pianura; nuclei rurali sparsi della fascia Aree del sistema rurale Nella zona B (pianura) la regolamentazione comunale in materia dovrebbe prevedere incentivi per la realizzazione di edifici che rispondano ad elevati livelli di Cascina Notizia, Garzaia della Cascina Portalupa, Garzaia della Rinalda, Garzaia della Verminesca, Garzaia di Celpenchio, Garzaia di Gallia, Garzaia di S. Alessandro, Garzaia di collinare. prestazione energetica, al fine di contenerne le emissioni conseguenti.. Sartirana, Palude Loja, San Massimo ZPS: Boschi del Ticino, Risaie della Lomellina. SISTEMA INSEDIATIVO E INFRASTRUTTURALE Monumenti naturali: Garzaia della Cascina Notizia, Garzaia della Rinalda, Garzaia della Verminesca, Garzaia di Celpenchio, Garzaia di Gallia, Garzaia di S. Alessandro, Garzaia di Sartirana, Superficie urbanizzata Ambiti di specifica tutela del fiume Po - aree golenali del Po. PLIS: Parco Valpometto. Oltrepò Pavese: La tavola restituisce il sistema dei valori ambientali della Regione in relazione al suolo utile netto (tavola 05.D1), Rete infrastrutturaleesistente Parchi regionali: Parco regionale della Valle del Ticino (presenza residuale) consentendo di leggere i possibili conflitti, esistenti o insorgenti, tra i processi di consumo di suolo e la struttura SIC: Boschi di Vaccarizza, Garzaia della Roggia Torbida, Monte Alpe ambientale della Regione.

ZPS: Po da Albaredo Arnaboldi ad Arena Po, Boschi del Ticino A tal fine la tavola restituisce la struttura delle principali tutele paesaggistico-ambientali (tavola 02.A2 - Parchi Rete infrastrutturale in progetto (rif. PRMT) Aree di alta naturalità della Montagna. nazionali e regionali, Parchi naturali, grandi areali di tutela paesaggistica del PPR) all’interno del progetto di Rete Aree di valorizzazione dell’Oltrepò. Natura 2000 e del progetto di Rete Ecologica Regionale. Il riconoscimento del sistema dei valori e delle tutele Rete ferroviaria Ambiti di specifica tutela del fiume Po - aree golenali del Po’. ambientali confluisce nei criteri per il contenimento del consumo di suolo definiti per gli Ambiti territoriali PLIS: Parco del Castello di Verde, Parco Palustre dei Ronchi, Parco Le Folaghe, Parco del Castello dal Verme, Parco omogenei.

Rete ferroviaria (rif. PRMT)

*per approfondimenti vedi tav.05.D2 SPECIFICITA’ TERRITORIALI DEGLI AMBITI QUALITA’ AGRICOLA DEL SUOLO UTILE NETTO -D3 ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA INSEDIATIVO E INFRASTRUTTURALE EVOLUZIONE DEI PROCESSI INSEDIATIVI - A5 DENSITA’ E CARATTERI INSEDIATIVI - A6 SISTEMA INFRASTRUTTURALE ESISTENTE E DI PROGETTO - A7 POLARITA’ PTCP E SISTEMA DI RELAZIONI - A8

EVOLUZIONE DEGLI INSEDIAMENTI (1954 – 2012) SISTEMA INSEDIATIVO RETE VIABILISTICA (rif. PRMT) POLARITÀ Valori di qualità agricola dei suoli in base al Metland e 2 Residenza (densità abitativa -ab./km ) agli elementi identitari del sistema rurale (rif. tavola 02.A3) Aree urbanizzate al 1954 Autostrade 1.000 -5.000 Polarità del PTR - capoluoghi provinciali Strade principali Qualità alta Aree urbanizzate al 1980 1.000 -5.000 Altre strade Altre polarità individuate dai PTCP Qualità media

Aree urbanizzate al 1999-2000 5.000 -10.000 Nuove autostrade Qualità bassa FLUSSI TOTALIGIORNALIERI PER Nuove strade principali Aree urbanizzate al 2012 10.000 -15.000 ORIGINE/DESTINAZIONE (rif. Matrice OD 2014) Sistema idrico principale

Interventi su autostrade esistenti Suolo non agricolo > 15.000 Flussi totali città di Milano (rocce , ghiacciaci, aree sterili ecc...) Interventi su strade principali esistenti Intervallo 125- 1.000 Servizi einfrastrutture SISTEMA INFRASTRUTTURALE RETE FERROVIARIA (rif. PRMT) Intervallo > 1.000 -2.500 Aree compromesse a causa della contaminazione Servizi pubblici o privati e aree infrastrutturali dei suoli (siti contaminati e siti potenzialmente Rete ferroviaria Rete ferroviaria AV/AC contaminati) (rif. banca dati AGISCO) (rif. DUSAF 2012) Intervallo > 2.500 -5.000 Rete RFI-FN

Autostrade Intervallo > 5.000 -10.000 Attività economiche Rete metropolitana e metrotranviaria Superficie esterna al suolo utile netto

Strade statali Insediamenti industriali, artig ianali e commerciali Nuovi interventi - linee AV/AC (rif. PRMT) Intervallo > 10.000 (rif. DUSAF 2012) Nuovi interventi sulla rete Strade provinciali ferroviaria (rif. PRMT) Superficie urbanizzata SISTEMA INFRASTRUTTURALE Viabilità di progetto (rif. PRMT) Flussi totali (esclusaMilano) *per approfondimenti vedi tav.05.D3 Rete ferroviaria Stazioni ferroviarie Intervallo 125 - 335 Rete ferroviaria di progetto (rif. PRMT) Autostrade Intervallo > 335 - 690 SISTEMA AREOPORTUALE *per approfondimenti vedi tav.02.A5 Intervallo > 690 - 1.340 Strade statali HUB intercontenintale Milano Malpensa Intervallo > 1.340 -2.550 Aeroporti internazionali Strade provinciali Intervallo > 2.550 PORTI FLUVIALI E CANALI NAVIGABILI Viabilità di progetto (rif. PRMT) *per approfondimenti vedi tav.02.A8 Porti fluviali

Rete ferroviaria di progetto (rif. PRMT) Canale navigabile Mantova - Adriatico

*per approfondimenti vedi tav.02.A6 INTERPORTI Terminal intermodali

Potenziamenti sul sistema della logistica e intermodalità (rif. PRMT) Soglia provinciale di riduzione del consumo di suolo Pavese: Pavese: Pavese: *per approfondimenti vedi tav.02.A7 Pavese: soglia 1954: sistema insediativo di cintura dei nuclei storici. Di carattere urbano attorno ai maggiori nuclei, di carattere nucleiforme nei centri minori; Tipologie insediative: addensamento conurbato di Pavia, sistema insediativo prevalente per nuclei urbani distinti e nucleiformi nel tessuto agrario della pianura, Rete viaria principale radiocentrica su Pavia. Sistema monocentrico attestato sul polo di Pavia, di livello regionale. Polarizzazione rilevabile per tutte le componenti dei flussi stimati dalla matrice OD 2014 (motivi di periodo 1954 – 1980: espansione dell’addensamento urbano di Pavia e dei nuclei posti sulle direttrici viarie principali, con processi conurbativi nell’areale di Pavia; episodi frequenti di insediamenti rurali sparsi. Collegamento autostradale semidiretto del capoluogo, con peduncolo da A7 a sistema delle tangenziali. lavoro, di studio e altro motivo). Soglia provinciale di riduzione del consumo di suolo tra il 20 e il 25% per le funzioniresidenziali periodo 1980 – 2000: diffusione delle espansioni a tutti i nuclei urbani, con dinamiche più significative per i nuclei della porzione settentrionale ; Caratteri dei sistemi insediativi: presenza di medie ed alte densità insediative prevalentemente nel capoluogo provinciale. Prevalenza di medie e basse densità residenziali Sistema ferroviario, di livello regionale e interregionale, radiocentrico su Pavia. Presenza diffusa di stazioni del SFR. Lomellina: periodo 2000 – 2012: episodi espansivi per addizione nel capoluogo e in parte dei comuni del settore a nord del tracciato ferroviario Milano-Mortara; nel sistema insediativo per nuclei distinti. Insediamenti produttivi di rilievo nell’addensamento conurbato di Pavia e verso il confine con la Città metropolitana di Milano. Elementi di progetto strategico: tratta autostradale Broni-Mortara-Stroppiana (collegamento A21 - A 26). Sistema policentrico attestato sui poli di Vigevano e Mortara, di livello provinciale. Mortara assume anche il ruolo di nodo ferroviario di livello interregionale. e pari al 20% per le altre funzioni urbane (art. 3, comma 1 lett.o, l.r.31/14). Lomellina: Lomellina: Lomellina: Polarizzazione rilevabile per tutte le componenti dei flussi stimati dalla matrice OD 2014 (motivi di lavoro, di studio e altro motivo). soglia 1954: sistema insediativo di cintura dei nuclei storici, attestati lungo le direttrici di collegamento principale. Di carattere urbano attorno al nuclei di Vigevano e Mortara, di Tipologie insediative: addensamento conurbato di Vigevano, sistema insediativo prevalente per nuclei urbani distinti e nucleiformi nel tessuto agrario della pianura, di maggiore Rete viaria principale radiocentrica su Mortara, passante per Vigevano. Oltrepò Pavese: carattere nucleiforme nei centri minori; rilievo se attestati lungo le principali direttici di comunicazione, episodi frequenti di insediamenti rurali sparsi. Assenza di connessione diretta con il sistema autostradale. Sistema policentrico attestato sui poli di Voghera, Stradella e Varzi, di livello provinciale. periodo 1954 – 1980: espansione generalizzata degli addensamenti urbani sulle direttrici viarie principali e del settore nord, di particolare rilevanza a Sannazzaro de Burgundi; Caratteri dei sistemi insediativi:presenza di medie ed alte densità insediative prevalentemente nell’addensamento conurbato di Vigevano e di Mortara. Prevalenza Sistema ferroviario, di livello regionale e interregionale, attestato su Mortara, nodo di rilevanza sovraregionale. Direttrice meridionale di connessione con Pavia. Presenza Si Riscontrano caratteri disomogenei rispetto ai caratteri della polarizzazione. periodo 1980 – 2000: processo diffusivo delle espansioni nei nuclei della porzione settentrionale, con processi conurbativi nell’areale di Vigevano; di medie e basse densità residenziali nel sistema insediativo per nuclei distinti. Insediamenti produttivi di rilievo isolati o negli addensamenti conurbati di Vigevano e Mortara. diffusa di stazioni del SFR. Ad un rango superiore si pone Voghera, che assume un ruolo di polo per tutte le componenti dei flussi stimati dalla matrice OD 2014 (motivi di lavoro, di studio e altro motivo). periodo 2000 – 2012: addizioni urbane più marcate nei principali centri (Vigevano, Mortara, Sannazzaro de Burgundi); Oltrepò Pavese: Interporti: Centro intermodale Mortarese. Ad un livello inferiore si pone Stradella, con gradi di attrattività inferiore. Varzi svolge un ruolo esclusivamente locale. Oltrepò Pavese: Tipologia insediativa: conurbazione lineare pedemontana Stradella-Voghera, ulteriori linee di tendenza conurbativa lungo le direttrici di comunicazione della pianura, presenza Elementi di progetto strategico: tratta autostradale Broni-Mortara-Stroppiana (collegamento A21 - A 26). Collegamento superstradale Sud-Ovest Milano, con A4 e SS336 dir per La tavola restituisce il sistema dei valori agronomici della Regione in relazione al suolo utile netto (tavola 05.D1), soglia 1954: sistema insediativo di cintura dei nuclei storici, attestati lungo la direttrice di collegamento pedemontana. Di carattere urbano attorno al nuclei di Voghera, Stradella e diffusa di insediamenti urbani distinti e nucleiformi di pianura, insediamenti lineari di fondovalle, insediamenti rurali sparsi dei versanti collinari e montani. Malpensa. Completamento raddoppio linea ferroviaria Milano-Mortara. consentendo in tal modo di leggere i possibili conflitti, esistenti o insorgenti, tra pressione insediativa, sistema Broni. Caratteri dei sistemi insediativi:presenza di alte densità insediative prevalentemente nell’addensamento conurbato di Voghera. Medie e basse densità residenziali diffuse nel Oltrepò Pavese: rurale e qualità agronomica dei terreni, così come indicata nella tavola 03.B. maggio 2017 periodo 1954 – 1980: processi espansivi dei principali centri urbani pedemontani (Voghera, Stradella, Broni) e della bassa Valle Staffora; sistema insediativo pedemontano e di pianura. Prevalenza di basse densità nei sistemi nucleiformi dell’Oltrepò collinare. Insediamenti produttivi di rilievo lungo la direttrice Rete viaria principale SP 10 (direttrice Stradella Voghera), lungo direttrice pedemontana. Direttrici a pettine di penetrazione della dorsale appenninica. Nella tavola il valore del suolo utile netto viene assegnato in rapporto al suo valore agricolo (definito con il metodo periodo 1980 – 2000: forte processo diffusivo in tutta la porzione appenninica, per nuclei sparsi. Processi conurbativi marcati lungo la direttrice pedemontana e della valle Staffora. Stradella Voghera e lungo le radiali verso Pavia. Collegamento autostradale diretto della direttrice pedemontana (A21, Torino – Piacenza – Brescia). Metland), alla presenza di produzioni agricole di qualità o di elementi identitari del sistema rurale , così come periodo 2000 – 2012: addizioni urbane diffuse, più marcate per i principali centri (Voghera e Stradella). Sistema ferroviario, di livello regionale e interregionale, passante lungo la direttrice pedemontana o di collegamento con Pavia. Presenza diffusa di stazioni del SFR. indicati nella tavola 02.A3. Progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14 Elementi di progetto strategico: tratta autostradale Broni-Mortara-Stroppiana (collegamento A21 - A 26). Linea AV/AC Milano- Genova Il valore dei suoli indirizza i criteri per il contenimento del consumo di suolo definiti per gli Ambiti territoriali omogenei. Caratteri e criteri per la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione CARATTERI QUALITATIVI DEI SUOLI SUOLO URBANIZZATO E CONSUMO DI SUOLO Provincia di Pavia STRATEGIE E SISTEMI DELLA RIGENERAZIONE - D4 QUALITA’ DEI SUOLI AGRICOLI - B SUPERFICIE URBANIZZATA E SUPERFICIE URBANIZZABILE - C1 CARATTERIZZAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE - C2 INCIDENZA DELLA RIGENERAZIONE SU SUOLO URBANIZZATO - C3

AREE DA RECUPERARE AREALI DI PROGRAMMAZIONE DELLA VALORI DI QUALITÀ DEI SUOLI “UTILI” IN BASE AGLI Ambiti di trasformazione prevalentemente Superficie urbanizzata RIGENERAZIONE TERRITORIALE ELEMENTI IDENTITARI DEL SISTEMA RURALE residenziali del Documento di Piano dei PGT Aree da recuperare (rif. previsioni al 31/08/2016) 1 - 21 (numero progressivo) Superficie urbanizzabilie Aree da recuperare ricomprese Qualità alta in ambiti di trasformazione Ambiti di trasformazione Capoluoghi provinciali – Qualità media Parti delle previsioni dei PGT escluse dal calcolo su superficie urbanizzata Aree da recuperare comprese in strumenti di città di riferimento della pianificazione della superficie urbanizzabile programmazione negoziata Polarità da PTCP (abitanti > 10.000) centri Qualità bassa Ambiti di trasformazione minori di riferimento d ella pianificazione su superficie non urbanizzata Siti potenziamente contaminati Comuni con PGT non disponibile Sistema idricoprincipale Ambiti di trasformazione prevalentemente per altre funzioni del Documento di Piano riproduzioni fuori scala Aree urbanizzate dei PGT (rif. previsioni al 31/08/2016) INCIDENZA DELLE AREE DA RECUPERARE SU *per approfondimenti vedi tav.04.C1 INCIDENZA DELLE AREE DA RECUPERARE SUPERFICIE URBANIZZATA (rif. tavola 04.C1) Ambiti di trasformazione su suolo SULLA SUPERFICIE URBANIZZATA - tavola 04.C1 Suolo non agricolo (rocce, ghiacciai, aree sterili ecc) urbanizzato Regione Lombardia 0,01 – 2% Incidenza trascurabile Ambiti di trasformazione su suolo 0,01 – 2% Incidenza trascurabile 06Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana non urbanizzato PRODUZIONI DI QUALITÀ 2,01% - 5% - Incidenza bassa Roberto Laffi (Direttore Generale) 2,01 - 5% incidenza bassa Marchi di qualità (IGP, IGT, DOCG, DOP) Maurizio Federici (Responsabile di progetto) 5,01% - 12% - Incidenza alta Superficie urbanizzata 5,01 - 12% incidenza alta Filippo Dadone Colturebiologiche 12,01% - 42% - Incidenzacritica Marco Cassin (fino a giugno 2016) Comuni con dati non disponibili 12,01% - 42% incidenza critica Sara Pace *per approfondimenti vedi tav.03.B Antonella Zucca SISTEMA INFRASTRUTTURALE *per approfondimenti vedi tav.04.C2 Walter Callini Rete ferroviaria INDICE DI URBANIZZAZIONE SU SUOLO UTILE NETTO Sandra Zappella Autostrade > 20 – 35% - Livello molto critico Strade principali Ufficio di piano 35% - 50% - Livello mediamente critico Reteferroviaria di progetto Direzione Generale Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città Metropolitana > 50% - Livello critico o molto critico Michela Cavallazzi, Antonella Sacco, Carolina Semeraro, Chiara Penco Viabilità di progetto(rif.PRMT) Fondazione Lombardia per l'Ambiente *per approfondimenti vedi tav.04.C3 Fabrizio Piccarolo (Direttore), Riccardo Falco (Responsabile dell’Area di Ricerca Territoriale) SISTEMA INFRASTRUTTURALE Rete ferroviaria Manuela Panzini (Coordinatore gruppo di lavoro FLA) Autostrade Fabrizio Ottolini Strade principali Gianmarco Paris Ekaterina Solomatin Reteferroviaria di progetto Giovanna Michielin Pavese: Gli Ambiti di Trasformazione dei PGT vengono classificati in base alla funzione prevalente. La tavola rappresenta la distribuzione territoriale delle aree da recuperare e la classificazione dei comuni per intervallo di incidenza delle aree da recuperare Viabilità di progetto(rif.PRMT) Qualità dei suoli liberi omogenea. Consumo di suolo Quando la superficie dell’Ambito di Trasformazione ricade per più del 50% nelle aree urbanizzabili, allora l’intero Ambito di Trasformazione viene classificato come Ambito su sull’urbanizzato. Prevalenza della classe “alta”. Superficie Totale Totale rispetto alla suolo libero. Le aree da recuperare comprendono le aree dismesse, come risultano nel SIT della Regione e le aree contaminate da bonificare, come risultano dalla banca dati AGISCO; i Grafica Presenza di classe “media” nelle aree peri-fluviali. territoriale superficie superficie superficie Indice di due archivi forniscono i dati dimensionali. *per approfondimenti vedi tav.04.D4 I valori di incidenza delle aree da recuperare sull’urbanizzato che variano da 0,01% ad un massimo registrato del 42% sono stati distribuiti in quattro intervalli. Tania Feltrin Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” le coltivazioni umide del Pavese (marcite e risaie). AMBITO TERRITORIALE Lomellina: con dati PGT urbanizzata urbanizzabile territoriale con dati urbanizzazione I comuni la cui superficie urbanizzata non è campita con una delle colorazioni in legenda, risultano essere privi di aree da recuperare, ovvero di aree dismesse e aree Qualità dei suoli liberi omogenea. disponibili (SU) (Surb) PGT contaminate da bonificare, come risultano dalle banche dati regionali considerate. Fino a luglio 2016 hanno collaborato: Angela Airoldi, Ugo Targetti, Lorenzo Spallino, Sergio Cogliati Prevalenza della classe “alta”. La tavola costituisce il riferimento della strategia del progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/2014 per la disponibili rigenerazione territoriale di scala regionale o d’area vasta. La tavola individua gli Areali di programmazione della Presenza di classe “media” nelle aree peri-fluviali. rigenerazione territoriale, comprendenti territori che emergono per rilevanza delle relazioni intercomunali (tavola Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” le coltivazioni umide della Lomellina (risaie). ha ha ha % % 02.A8), livelli di criticità del suolo utile netto (tavola 05.D1) e rilevanza delle aree da recuperare. Si ringraziano tutti i componenti del Gruppo di lavoro interdirezionale regionale, nonché i Gruppi di lavoro Oltrepò Pavese: LOMELLINA 119.907 9.164 1.405 8,8 7,6 Negli Areali di programmazione della rigenerazione territoriale le azioni di rigenerazione possono attivarsi grazie a e co-progettazione "Province e Città Metropolitana di Milano" e “Comuni della sperimentazione”, e i Tavoli Qualità dei suoli liberi distribuita in modo disomogeneo. Alternanza di classe OLTREPO' PAVESE 109.414 9.979 1.537 10,5 9,1 processi di co-pianificazione tra gli enti, attraverso strumenti di programmazione negoziata di cui alla l.r. 2/03 e “alta” e “media” nel settore di pianura pedemontana. Prevalenza delle classi l.r.12/05, oppure i piani territoriali d’area di cui alla l.r.12/05, per programmare strategie di area vasta, in raccordo con di confronto "UPL-ANCI", "Ordini professionali", "Associazioni di categoria". “bassa” e “media” nel settore montano. PAVESE 67.707 8.205 1.535 14,4 12,1 gli altri strumenti di programmazione generale o settoriale regionali. Partecipano all’attribuzione del valore di classe “alta” della porzione montana i vigneti e i prati-pascolo delle porzioni montane dell’Oltrepò Pavese. La tavola evidenzia i comuni con indice di urbanizzazione significativo (tavola 05.D1), classificati per incidenza delle TOTALE PROVINCIA 297.028 27.349 4.477 10,7 9,2 aree da recuperare in rapporto alla superficie urbanizzata (tavola 04.C3), i capoluoghi e i Comuni classificati come polarità di livello provinciale (con popolazione superiore ai 10.000 abitanti), quali territori dove la rigenerazione territoriale può assumere più frequentemente un carattere strategico. I comuni la cui superficie urbanizzata non è campita con una delle colorazioni in legenda, risultano essere privi di aree da recuperare, ovvero di aree dismesse e aree contaminate da bonificare, come risultano dalle banche dati regionali considerate.