0

COMUNE DI MONTICELLI DOCUMENTO DI PIANO

1 LA PIANIFICAZIONE COMUNALE

1.1. Premessa La Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 introduce all’art.6 il concetto di Piano di Governo del Territorio (PGT) quale strumento urbanistico di base per definire l’intero “assetto del territorio comunale”.

Il P.G.T. sostituisce il vecchio Piano Regolatore Generale di cui alla L.R.51/ 70 come strumento di pianificazione e programmazione territoriale.

Il suo fine è quello di indirizzare ed attuare la gestione delle realtà territoriali nella loro evoluzione con particolare attenzione alle trasformazioni urbane.

L’articolazione dei contenuti della pianificazione comunale come prevista dalla L.R 12/2005 comporta la suddivisione del PGT in tre atti che pure rientrano tutti all’interno di uno stesso quadro strategico.

Il PGT si struttura infatti in tre componenti che comprendono: il Documento di Piano, il Piano dei Servizi ed il Piano delle Regole.

Il Documento di Piano di seguito esposto, definisce il quadro conoscitivo e programmatorio di riferimento e si sviluppa attraverso un sistema conoscitivo che affronta tutte le tematiche territoriali, sociali ed economiche del Comune di Monticelli Pavese (PV) anche avvalendosi dei sistemi informativi territoriali a livello extra comunale e sovraordinati.

Rivestono particolare valenza per la redazione del DP: le analisi dell’assetto urbano ed extraurbano, delle caratteristiche del paesaggio agrario e dell’ecosistema, della strutturazione del sistema della mobilità; la individuazione delle emergenze di carattere naturalistico, storico monumentale; la definizione della componente geologica, della natura pedologica dei suoli e dell’assetto idrogeologico e sismico.

Le analisi delle tematiche e delle previsioni inerenti alla programmazione territoriale a livello sovraordinato rappresentano momenti essenziali per la definizione ed il controllo degli obiettivi e per la determinazione degli indirizzi programmatori del documento.

La finalità è quella di confrontare e definire le principali dinamiche in atto e i punti di maggiore criticità nonché le potenzialità del sistema. Questo consentirà di arrivare ad una corretta valutazione della realtà ambientale ed orientare le scelte di sviluppo e salvaguardia del territorio.

In tale contesto è di fondamentale importanza il coinvolgimento della popolazione e delle parti interessate.

Il DP è infatti, insieme alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica), anche mezzo di informazione preventiva ed elemento del confronto con la cittadinanza al fine promuovere e comunicare le conoscenze e gli indirizzi e giungere a scelte condivise che si consolidano proprio per mezzo di una politica partecipativa che tiene conto complessità dei fattori che concorrono a definire la realtà comunale e le potenzialità di sviluppo.

1

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

1.2. Natura e Contenuti del P.G.T. Il PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO considera il territorio comunale nella sua complessità in accordo con gli orientamenti e gli indirizzi programmatici dei Piani Sovraordinati rapportati alla realtà locale, secondo le linee e modalità esposti negli elaborati di piano e nel presente atto.

Esso indirizza la sua azione verso la valorizzazione del territorio rapportandosi in prima istanza al quadro territoriale della Regione Lombardia e della Provincia di secondo un fine strategico rivolto allo sviluppo sostenibile.

Gli obiettivi sono rivolti in particolare: a) alla salvaguardia e valorizzazione delle componenti paesistico - ambientali e al riconoscimento delle valenze storico artistiche presenti sul territorio b) alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, sia dal punto di vista della qualità architettonica e dell’efficienza energetica che del miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità delle strutture c) ad incentivare il rilancio ed il consolidamento dell’economia d) a sostenere le attività sociali e culturali e le politiche economiche finalizzate alla crescita del territorio ed allo sviluppo e) a favorire il riassetto della rete infrastrutturale locale e sovra locale e degli impianti di interesse collettivo ed il potenziamento dei servizi alla persona Il PGT riconoscere i fabbisogni abitativi sulla base delle previsioni di sviluppo ed anche delle valutazioni delle istanze della popolazione e risponde alle politiche per la casa in rapporto ai fabbisogni .

I contenuti esposti sono il risultato dell’applicazione dei principi di partecipazione e di collaborazione dei soggetti pubblici e privati che hanno consentito di definire gli obiettivi prioritari del Piano rivolti a promuovere il miglioramento delle condizioni ambientali e l’implementazione delle condizioni di benessere della popolazione

1.3. Elementi costitutivi del P.G.T. Ai sensi dell’art. 7 della Leggere Regionale n. 12/2005 il P.G.T. si compone dei seguenti atti: a) DOCUMENTO DI PIANO (DP) b) PIANO DEI SERVIZI (PS) c) PIANO DELLE REGOLE (PR) Il DP, il PS ed il PR si articolano in un unico atto, le cui previsioni hanno validità a tempo indeterminato e sono sempre modificabili. Il DP deve comunque esse verificato ed aggiornato con periodicità almeno quinquennale, anche al fine dell’adeguamento della programmazione attuativa. Sono parte integrante e sostanziale del PGT: - L’articolazione del Quadro Conoscitivo di Riferimento - La Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

2

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

- Lo Studio della componente geologica, idrogeologica e sismica - I piani attuativi e gli Atti di Programmazione negoziata comunque denominati, con valore di Piani Attuativi. Sono documenti correlati al PGT, da assumere come riferimento per la disciplina delle specifiche materie e settori trattati: - il Regolamento Edilizio - lo studio del Reticolo Idrico Minore e del relativo Regolamento per le Attività di Gestione - il Piano Comunale di Azzonamento Acustico - Piano d’incidenza ambientale (ZPS IT 2080702) - Il piano per la gestione dei rifiuti solidi urbani

1.4. Natura degli atti del PGT 2. DOCUMENTO DI PIANO Il DP definisce il quadro conoscitivo del territorio comunale recependo in particolare le previsioni degli atti di programmazione territoriale di livello sovraordinato, l’assetto del territorio urbano ed extraurbano, le caratteristiche del paesaggio agrario e dell’ecosistema, il sistema della mobilità, le presenze di interesse paesaggistico, storico- monumentale ed archeologico, nonché l’assetto geologico, idrogeologico e sismico, ai sensi dell’art.57, comma1, lettera a) della L.R.11.03.2001 n.12 e s.m.i. e finalizzando il quadro delle conoscenze alla determinazione delle principali dinamiche in atto, delle maggiori criticità del territorio e delle sue potenzialità, dando atto inoltre dell’avvenuta effettuazione dell’informazione preventiva e del confronto con la cittadinanza. Sulla base di tali elementi il DP : a) individua gli obiettivi generali di sviluppo, miglioramento e conservazione per la politica territoriale del comune verificandone la sostenibilità; determina inoltre gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo con prioritario riferimento alla riqualificazione dl territorio, alla minimizzazione del consumo di suolo, all’utilizzo ottimale delle risorse territoriali, al miglioramento dell’assetto viabilistico e della mobilità, nonché dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale anche a livello sovra comunale. b) Determina le politiche d’intervento per i diversi sistemi funzionali, dettagliando e circostanziando eventuali scelte di rilevanza sovra comunale, in applicazione dell’art.15 commi 1 e 2 lettera g) della L.R. 12/2001 dimostrando la compatibilità delle predette politiche d’intervento con le risorse economiche attivabili dalla pubblica amministrazione. c) Individua gli ambiti di trasformazione assoggettati a Piano Attuativo, determinandone gli indici urbanistico-edilizi in linea di massima, le destinazioni funzionali, nonché gli eventuali criteri di negoziazione per l’attuazione degli interventi. d) Definisce eventuali criteri di compensazione, di perequazione e di incentivazione. Il DP non contiene previsioni che producano effetti diretti sul regime dei suoli Il documento di piano viene corredato dalla individuazione degli effetti derivati dall’attuazione dei propri contenuti. Tale verifica si realizza attraverso la procedura VAS (valutazione ambientale strategica) che oltre ad evidenziare la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del Documento di Piano, individua le alternative assunte nell’elaborazione del Piano stesso, gli impatti

3

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

potenziali, nonché le misure di mitigazione e di compensazione, anche relativamente al settore agro- ambientali. Ai fini della stesura della VAS sono recepite le indicazioni contenute nel D.G.R. 22.12.2005 n° VIII/1563 “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”.

3. PIANO DEI SERVIZI “Il Piano dei Servizi è redatto secondo gli indirizzi espressi dall’art. 10 bis della L.R. 11.03.2001 n.12 ed è volto ad assicurare una adeguata dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale. Esso individua inoltre i servizi necessari alla popolazione del comune ed a supporto delle funzioni insediative previste, anche con riferimento alla preservazione ed al mantenimento dei corridoi ecologici ed alla progettazione del sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato.

Il Piano, sulla base dello stato dei bisogni e della domanda di servizi necessari a soddisfare le esigenze delle utenze, individua con riferimento agli obiettivi di sviluppo previsti dal Documento di Piano, le necessità e le aree di sviluppo ed integrazione dei servizi esistenti e ne quantifica i costi precisando le modalità d’intervento e di attuazione.

Sulla base delle necessità della popolazione il PS determina la dotazione minima per abitante, Individua inoltre la dotazione di servizi che deve essere assicurata nei Piani Attuativi e negli ambiti di trasformazione con particolare riferimento agli ambiti entro i quali è prevista l’attivazione di strutture di distribuzione commerciale, terziarie, produttive e di servizio.

Negli interventi assoggettati a Piano Attuativo è sempre ammessa la monetizzazione prevista dall’art. 46 comma 1, lettera a), salvo diverse specifiche prescrizioni del PS . Il Piano non ha termini di validità ed è sempre modificabile. Le previsioni in esso contenute e concernenti le aree necessarie per la realizzazione di servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, hanno carattere prescrittivo e vincolante.”

4. PIANO DELLE REGOLE Il Piano delle Regole disciplina urbanisticamente tutto il territorio comunale, fatta eccezione per i nuovi interventi negli ambiti di trasformazione ed in particolare: a) individua i nuclei di antica formazione, facendo riferimento alla puntuale disciplina che indica le modalità di conservazione e recupero, i criteri di riqualificazione e valorizzazione, le condizioni di ammissibilità degli interventi innovativi, integrativi e sostitutivi b) definisce e disciplina, sotto il profilo tipologico e funzionale, gli ambiti di tessuto urbano consolidato, quali insieme delle parti del territorio già edificato, comprendendo in esse le aree libere intercluse o di completamento destinate ad usi diversi ascrivibili tuttavia agli ambiti urbani. Determinando gli opportuni parametri quantitativi di progettazione urbanistica ed edilizia ed i requisiti qualitativi degli interventi, ivi compresi quelli di integrazione paesistica, di efficienza energetica, di occupazione del suolo, di permeabilizzazione. c) riconosce e valorizza le aree e gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa vigente regionale e statale

4

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

d) individua le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado e a rischio di incidente rilevante e) contiene prescrizioni in ordine alla componente geologica, idrogeologica e sismica f) individua: 1) le aree destinate all’agricoltura e per esse detta la disciplina d’uso, di valorizzazione e salvaguardia. Per gli edifici esistenti non più adibiti ad usi agricoli, detta le normative d’uso. 2) le aree di valore paesaggistico – ambientale ed ecologico e per esse dispone norme di salvaguardia e valorizzazione in coerenza con la pianificazione sovraordinata 3) le aree non soggette a trasformazione urbanistica. Per tali aree definisce la disciplina d’uso ammettendo in ogni caso, previa valutazione di possibili alternative, interventi per servizi pubblici e prevedendo eventuali interventi di mitigazione e compensazione agro-forestali ed ambientali.

Gli atti sopradescritti, sono elaborati in forma autonoma sia per quanto riguarda le previsioni che per quanto riguarda le modalità attuative tuttavia attraverso le continue verifiche di coerenza e di reciproco rapporto con il Documento di Piano si attua una costante interazione tra di essi che conduce ad una sinergia di intenti.

1.5. Caratteri del DdP Nel testo approvato dalla Regione Lombardia con DGR n.VIII/1681 del 29.12.2005 “Modalità della pianificazione comunale” sono ulteriormente chiariti i caratteri essenziali ed i principali temi espressi dalla L.R. 12/2005. In essa vengono esplicitati i criteri metodologici essenziali per l’elaborazione del quadro conoscitivo, perno del processo pianificatorio. L’apparato conoscitivo del DP determina infatti le regole, gli indirizzi e le direttive poi approfonditi e specificati nel Piano dei Servizi e nel Piano delle Regole e si sviluppa attraverso contenuti di carattere analitico e progettuale incentrati su tre principali elementi costituiti da: - Relazione del Documento Piano nella quale sono sintetizzate i risultati delle analisi conoscitive ed i percorsi che conducono alla definizione degli obiettivi e delle scelte che l’Amministrazione comunale intende perseguire per lo sviluppo del proprio territorio. - Elaborati cartografici composti da tavole di analisi, di rappresentazione delle scelte e delle strategie di sviluppo, di individuazione e classificazione degli ambiti di trasformazione. - Testo normativo che definisce in termini di prescrizioni, direttive ed indirizzi l’efficacia del Documento di Piano.

I contenuti del presente Documento di Piano sono stati organizzati secondo la seguente struttura :

 Quadro programmatorio di riferimento. Comprende l’inquadramento territoriale e l’analisi della programmazione territoriale e si incentra in particolare sull’esame e lo studio degli atti di programmazione sovraordinata. 5

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

In questa fase sono evidenziati gli aspetti connessi al sistema ambientale e paesistico rilevati a scala territoriale e riportati nei piani e programmi regionali e provinciali e nei piani di settore e gli approfondimenti a scala locale.

 Quadro conoscitivo Sviluppa le analisi relative alla definizione del sistema urbano, all’assetto socio economico, al sistema della mobilità, dei servizi, delle aree a rischio, di interesse paesistico e storico, degli elementi del paesaggio agrario e delle aree verdi ed agricole ecc. Ogni tematica oggetto di indagine è affrontata in modo critico evidenziando le carenze e le potenzialità di sviluppo in rapporto alla sostenibilità Da tale momento sono emersi gli approfondimenti che sono sviluppati dal Piano delle Regole e dal Piano dei Servizi e gli indirizzi di natura progettuale svolti dal DP.

 Definizione degli obiettivi Le politiche di governo del territorio e gli obiettivi di Piano sia sotto il profilo strategico che sotto il profilo quantitativo sono il risultato delle sintesi delle criticità, potenzialità ed opportunità emerse nel corso delle fasi di analisi ed approfondimento dei temi d’indagine. Il DP contiene inoltre le prescrizioni e le direttive per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e l’indicazione delle regole e delle direttive che devono guidare i Piani Attuativi previsti negli ambiti di trasformazione, il Piano dei Servizi, il Piano delle Regole e i vari Piani di Settore previsti per una corretta gestione del sistema urbano La legge regionale attribuisce al Documento di Piano la definizione degli eventuali criteri di compensazione, perequazione e incentivazione (articolo 8 lettera g della l.r. 12/2005) Tale opportunità è stata valutata dall’Amministrazione Comunale come modalità per la gestione delle trasformazioni urbane e di realizzazione dei servizi e quale strumento per promuovere la qualità degli interventi edilizi.

6

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE E RAPPORTI TRA IL PGT E I DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE SOVRAORDINATA

2.1. Inquadramento territoriale Il comune di Monticelli Pavese è posto sulla riva sinistra del F. Po, nella porzione meridionale della Regione Lombardia ed all’interno del territorio della Provincia di Pavia, a cui appartiene amministrativamente, occupa la estrema porzione sud orientale. Esso è inserito nel Sistema Territoriale del Fiume Po che comprende la pianura irrigua pavese ed in questo contesto si colloca nell’area alluvionale a ridosso del confine con la regione l’Emilia Romagna e con la Provincia di Piacenza . Procedendo in senso orario da occidente il comune confina con: (PV), (PV), (PV). (LO), (PC), (PC), Castel San Giovanni (PC). Il territorio comunale ha un’estensione di circa 20 Kmq ed un quota media s.l.m. di circa di 53 m. s.l.m. che lo rende il comune con la minima altitudine nella provincia di Pavia. Il paese è definito dalle coordinate geografiche Gaaus Boaga ad una latitudine di 45°7’0” N ed una longitudine di 9°31’0” E e dista dal capoluogo provinciale 34 Km. Ai fini della sua individuazione si rilevano il Codice ISTAT 0188099 ed il Codice Catastale F670.

2.2.. MONTICELLI PAVESE in rapporto nelle realtà nazionale, regionale e provinciale

Pos. Pos. Pos. Tipo Classifica Valore Nazionale Regionale Provinciale

Popolazione maggiore * 6.707° 1.302° 132° 737

Popolazione minore * 1.383° 243° 59° "

36,5 Densità Popolazione 6.494° 1.401° 159° abitanti/kmq

Superficie più estesa * 4.274° 330° 46° 20,20 kmq

Superficie meno estesa * 3.815° 1.215° 145° "

Reddito Medio per Popolazione 4.284° 1.291° 179° € 10.442 più alto

Reddito Medio per Popolazione 3.809° 254° 12° " più basso

7

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Percentuale Dichiaranti IRPEF 3.896° 1.145° 180° 54,8% più alta

Percentuale Dichiaranti IRPEF 4.197° 400° 11° " più bassa

Percentuale Cittadini Stranieri 75° 36° 4° 19,5% più alta

Età Media più alta 2.208° 232° 94° 46,1

Età Media più bassa 5.885° 1.313° 97° "

Situati più a Nord (casa latitudine: 3.097° 1.395° 100° comunale) 45,112

Situati più a Sud (casa 4.996° 150° 91° " comunale)

Situati più a Est (casa longitudine: 5.419° 713° 1° comunale) 9,5138

Situati più a Ovest (casa 2.674° 832° 190° " comunale)

Altitudine massima maggiore * 7.443° 1.426° 190° 55 mslm

Escursione altimetrica * 7.945° * 1.487° * 174° 5 m maggiore

Nome del comune più lungo * 1.129° * 196° * 28° 17 caratteri

Nota

Le posizioni precedute con un * sono a pari merito con altri comuni.

2.3. I Piani Sovraordinati Le previsioni contenute nei piani e programmi sovra ordinati e di settore guidano ed orientano la stesura del presente PGT al fine di raggiungere una sinergia tra la pianificazione comunale e quella di vasta area. La coerenza e il coordinamento del PGT rispetto ai contenuti ed alle prescrizioni dei piani sovraordinati viene verificata attraverso gli indirizzi e le scelte definite ed operate nel DP che recepisce ed analizza le informazioni contenute nei:.  Piano Territoriale Regionale (PTR)

 Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR)

8

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

 Piano di Assetto Idrogeologico (PAI)

 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Pavia (PTCP)

 Piano d’Ambito Ottimale dell’Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia

 Programma Regionale di Tutela e Uso delle Acque (PTUA)

 Piano Regionale Qualità dell’Aria (PRQA)

 Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008(PTSSC) Regione Lombardia

 Piano Agricolo Triennale Regionale (PAT)

 Piano di Sviluppo Rurale Regionale 2007- 2013 (PSR)

 Programma Energetico Regionale (PER)

 Piano Provinciale per la gestione dei Rifiuti –Pavia –(PPGR)

 Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento del Territorio della Provincia di Pavia 2006-2010

 Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana – Provincia di Pavia –(PTVE)

 Il PLIS

2.4. PTR -Sintesi delle previsioni del Piano Territoriale Regionale

Il Piano Territoriale Regionale è stato approvato con la deliberazione di Consiglio Regionale del 19/01/2010 n.951 e pubblicato sul BURL n.13 del 30 marzo 2010, 1° Supplemento Straordinario. In ottemperanza all'art. 22 della legge regionale 12/05 “Legge per il governo del territorio”, è stato aggiornato con DCR n. 276 del 8 novembre 2011 all’interno della risoluzione che accompagna il Documento Strategico Annuale (DSA)

Il Piano orienta la programmazione e la pianificazione di tutto il territorio lombardo e costituisce l’atto fondamentale di indirizzo della programmazione di settore. Gli obiettivi e le strategie sono esposti nel Documento di Piano che rappresenta l’elemento di raccordo tra le diverse sezioni del PTR e si articola per temi e sistemi territoriali, definendo i principali obiettivi di sviluppo socio-economico del territorio regionale (art.19 comma 2) gli elementi essenziali e le linee orientative dell’assetto territoriale (art.19 commi 1 e 2).

9

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Esso definisce inoltre gli indirizzi per il riassetto del territorio (art. 55 comma 1 lett.b) e rimanda agli indirizzi e alla disciplina in materia di paesaggio, cui è dedicata la sezione Piano Paesaggistico (art.76) Il PTR costituisce elemento fondamentale quale quadro di riferimento per la valutazione di compatibilità degli atti di governo del territorio di comuni, province, comunità montane, enti gestori di parchi regionali, nonché di ogni altro ente dotato di competenze in materia (art.20 comma 1) ed identifica i principali effetti in termini di obiettivi prioritari di interesse regionale e di individuazione dei Piani Territoriali d’Area Regionali (art.20 commi 4 e 6) Il PTR contiene le indicazioni inerenti al quadro delle iniziative infrastrutturali delle opere pubbliche e delle opere di interesse regionale e nazionale con particolare attenzione al loro inserimento nel paesaggio e nel territorio rurale e forestale ed ha effetti di piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale ed in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005 ed assume, consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) previgente integrandone la sezione normativa.

2.5. Obiettivi per la Sostenibilità

I MACROOBIETTIVI

Il PTR definisce tre macro - obiettivi quali basi delle politiche territoriali lombarde per il perseguimento dello sviluppo sostenibile, che concorrono al miglioramento della vita dei cittadini:  promuovere la crescita e rafforzare la competitività dei territori della Lombardia  riequilibrare il territorio  proteggere e valorizzare le risorse I tre macro-obiettivi si sviluppano attraverso l’individuazione e l’articolazione di 24 obiettivi evidenziati nella seguente tabella. Proteggere e valorizzare le risorse della Regione Riequilibrare il territorio lombardo Rafforzare la competitività dei territori della Lombardia

1 Favorire, come condizione necessaria per la valorizzazione dei territori, l’innovazione, lo sviluppo dellaconoscenza e la sua diffusione:

in campo produttivo (agricoltura, costruzioni e industria) e per ridurre l’impatto della produzione sull’ambiente

nella gestione e nella fornitura dei servizi (dalla mobilità ai servizi)

nell’uso delle risorse e nella produzione di energia

e nelle pratiche di governo del territorio, prevedendo processi partecipativi e diffondendo la cultura della prevenzione del rischio

2 Favorire le relazioni di lungo e di breve raggio, tra i territori della Lombardia e tra il territorio regionale e le aree esterne, intervenendo sulle reti materiali (infrastrutture di trasporto e reti tecnologiche) e

immateriali (sistema delle fiere, sistema delle università, centri di eccellenza, network culturali), con

10

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

attenzione alla sostenibilità ambientale e all’integrazione paesaggistica

3 Assicurare, a tutti i territori della regione e a tutti i cittadini, l’accesso ai servizi pubblici e di pubblica utilità, attraverso una pianificazione integrata delle reti della mobilità, tecnologiche, distributive, culturali, della formazione, sanitarie, energetiche e dei servizi

4 Perseguire l’efficienza nella fornitura dei servizi pubblici e di pubblica utilità, agendo sulla pianificazione integrata delle reti, sulla riduzione degli sprechi e sulla gestione ottimale del servizio

5 Migliorare la qualità e la vitalità dei contesti urbani e dell’abitare nella sua accezione estensiva di spazio fisico, relazionale, di movimento e identitaria (contesti multifunzionali, accessibili,

ambientalmente qualificati e sostenibili, paesaggisticamente coerenti e riconoscibili) attraverso:

la promozione della qualità architettonica degli interventi   

la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici   

il recupero delle aree degradate   

la riqualificazione dei quartieri di ERP   

l’integrazione funzionale   

 il riequilibrio tra aree marginali e centrali   

la promozione di processi partecipativi

6 Porre le condizioni per un’offerta adeguata alla domanda di spazi per la residenza, la produzione, il commercio, lo sport e il tempo libero, agendo prioritariamente su contesti da riqualificare o da recuperare e riducendo il ricorso all’utilizzo di suolo libero

7 Tutelare la salute del cittadino, attraverso il miglioramento della qualità dell’ambiente, la prevenzione e il contenimento dell’inquinamento delle acque, acustico, dei suoli, elettromagnetico, luminoso e atmosferico

8 Perseguire la sicurezza dei cittadini rispetto ai rischi derivanti dai modi di utilizzo del territorio, agendo sulla prevenzione e diffusione della conoscenza del rischio (idrogeologico, sismico, industriale, tecnologico, derivante dalla mobilità, dagli usi del sottosuolo, dalla presenza di manufatti, dalle attività estrattive), sulla pianificazione e sull’utilizzo prudente e sostenibile del suolo e delle acque

9 Assicurare l’equità nella distribuzione sul territorio dei costi e dei benefici economici, sociali ed ambientali derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio

11

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

10 Promuovere l’offerta integrata di funzioni turistico-ricreative sostenibili, mettendo a sistema le risorse ambientali, culturali, paesaggistiche e agroalimentari della regione e diffondendo la cultura del turismo non invasivo

11 Promuovere un sistema produttivo di eccellenza attraverso: il rilancio del sistema agroalimentare come fattore di produzione ma anche come settore turistico, privilegiando le modalità di coltura a basso impatto e una fruizione turistica sostenibile - il miglioramento della competitività del sistema industriale tramite la concentrazione delle risorse su aree e obiettivi strategici, privilegiando i settori a basso impatto ambientale - lo sviluppo del sistema fieristico con attenzione alla sostenibilità

12 Valorizzare il ruolo di Milano quale punto di forza del sistema economico, culturale e dell’innovazione e come competitore a livello globale

13 Realizzare, per il contenimento della diffusione urbana, un sistema policentrico di centralità urbane compatte ponendo attenzione al rapporto tra centri urbani e aree meno dense, alla valorizzazione dei piccoli centri come strumenti di presidio del territorio, al miglioramento del sistema infrastrutturale, attraverso azioni che controllino l’utilizzo estensivo di suolo

14 Riequilibrare ambientalmente e valorizzare paesaggisticamente i territori della Lombardia, anche attraverso un attento utilizzo dei sistemi agricolo e forestale come elementi di ricomposizione paesaggistica, di rinaturalizzazione del territorio, tenendo conto delle potenzialità degli habitat

15 Supportare gli Enti Locali nell’attività di programmazione e promuovere la sperimentazione e la qualità programmatica e progettuale, in modo che sia garantito il perseguimento della sostenibilità della crescita nella programmazione e nella progettazione a tutti i livelli di governo

16 Tutelare le risorse scarse (acqua, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l’utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio, l’efficienza nei processi di produzione ed erogazione, il recupero e il riutilizzo dei territori degradati e delle aree dismesse, il riutilizzo dei rifiuti

17 Garantire la qualità delle risorse naturali e ambientali, attraverso la progettazione delle reti ecologiche, la riduzione delle emissioni climalteranti ed inquinanti, il contenimento dell’inquinamento delle acque,acustico, dei suoli, elettromagnetico e luminoso, la gestione idrica integrata

18 Favorire la graduale trasformazione dei comportamenti, anche individuali, e degli approcci culturali verso un utilizzo razionale e sostenibile di ogni risorsa, l’attenzione ai temi ambientali e della biodiversità, paesaggistici e culturali, la fruizione turistica sostenibile, attraverso azioni di educazione nelle scuole, di formazione degli operatori e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica

19 Valorizzare in forma integrata il territorio e le sue risorse, anche attraverso la messa a sistema dei patrimoni paesaggistico, culturale, ambientale, naturalistico, forestale e agroalimentare e il riconoscimento del loro valore intrinseco come capitale fondamentale per l’identità della Lombardia 12

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

20 Promuovere l’integrazione paesistica, ambientale e naturalistica degli interventi derivanti dallo sviluppo economico, infrastrutturale ed edilizio, tramite la promozione della qualità progettuale, la mitigazione degli impatti ambientali e la migliore contestualizzazione degli interventi già realizzati

21 Realizzare la pianificazione integrata del territorio e degli interventi, con particolare attenzione alla rigorosa mitigazione degli impatti, assumendo l’agricoltura e il paesaggio come fattori di qualificazione progettuale e di valorizzazione del territorio

22 Responsabilizzare la collettività e promuovere l’innovazione di prodotto e di processo al fine di minimizzare l’impatto delle attività antropiche sia legate alla produzione (attività agricola, industriale, commerciale) che alla vita quotidiana (mobilità, residenza, turismo)

23 Gestire con modalità istituzionali cooperative le funzioni e le complessità dei sistemi transregionali attraverso il miglioramento della cooperazione

24 Rafforzare il ruolo di “Motore Europeo” della Lombardia, garantendo le condizioni per la competitività di funzioni e di contesti regionali forti Legame principale

2.6. Orientamenti per l’assetto territoriale regionale e verifica delle coerenze con le scelte del PGT.

Il PTR, in coerenza con i 24 obiettivi sopraesposti, identifica gli elementi essenziali di assetto del territorio regionale, considerati “fondamentali, strutturanti e di riconoscibilità, nonché i punti di particolare attenzione per fragilità o criticità ambientali, quale occasione per promuovere potenzialità endogene e per creare opportunità di sviluppo”. Tra questi elementi che sono alla base e concorrono in maniera significativa al perseguimento dei macro- obiettivi per il territorio della Lombardia riportiamo quelli che interessano più direttamente il nostro territorio ed in particolare:

2.6.1. Il Sistema rurale-paesistico-ambientale Il sistema rurale-paesistico-ambientale è costituito dal territorio prevalentemente libero da insediamenti o non urbanizzato, naturale, naturalistico, residuale o dedicato ad usi produttivi primari. Questo spazio territoriale concorre, unitamente agli ambiti del tessuto urbano consolidato e agli ambiti di trasformazione, a formare la totalità del territorio regionale. Il PTR articola il sistema rurale-paesistico ambientale in Ambiti: A – ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico B – ambiti a prevalente valenza ambientale e naturalistica

13

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

C – ambiti di valenza paesistica (Piano del Paesaggio Lombardo) D – sistemi a rete (rete del verde e rete ecologica regionale) E – altri ambiti del sistema Il territorio comunale appartiene all’ambito A – ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT assolve le indicazioni del PTR analizzando in maniera approfondita il sistema rurale-paesistico-ambientale del comune. Sulla base dei caratteri predominanti ed emergenti il territorio agricolo è stato suddivido in ambiti specifici per i quali sono state predisposte nel PdR azioni di tutela e salvaguardia.

2.6.2. Policentrismo L’ossatura portante del sistema insediativo di gran parte degli insediamenti urbani nasce da un sistema di impianto polare derivato storicamente da scelte politiche e commerciali unitamente a fattori fisici e all’assetto morfologico del territorio In relazione alla efficienza di tale modello, il PTR auspica il consolidamento del policentrismo, letto nelle diverse scale territorio e promosso in sede europea, regionale e locale “come modalità per determinare una più equilibrata distribuzione delle funzioni sui territorio, favorire la coesione e perseguire lo sviluppo sostenibile”. Tale assetto consente di avvicinare i servizi per offrire ai fruitori le medesime opportunità di utilizzo riducendo la domanda di mobilità, con conseguenti minori investimenti per infrastrutture e minori costi di gestione, di consumo di suolo e frammentazione del territorio agricolo, di risparmio energetico, di minore congestione; minore inquinamento atmosferico, in definitiva una migliore qualità della vita e una maggiore competitività.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT assolve, per quanto di competenza, le indicazioni del PTR individuando nel centro urbano di Monticelli il polo di riferimento per il sistema territoriale comunale. In esso sono riconfermati e potenziate le infrastrutture di servizio pubblico ed è incentivata la mobilità pedonale e ciclabile al fine di promuovere la qualità di vita della popolazione.

14

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.6.3. - Elementi ordinatori dello sviluppo e rafforzamento del sistema territoriale policentrico

Il PTR indica come elementi ordinatori prioritari nello sviluppo e nella riorganizzazione territoriale e per raggiungere i macro obiettivi, le strategie per il rafforzamento della struttura policentrica regionale e di pianificazione e per il rafforzamento del Sistema rurale-paesistico-ambientale nel suo insieme ed identifica:

 I principali poli di sviluppo regionale

I poli di sviluppo costituiscono i nodi su cui catalizzare le azioni regionali per la competitività e il riequilibrio della regione e rendere accessibili ai cittadini e alle imprese i servizi normalmente presenti solo nelle città principali. Ogni polo deve poter offrire al bacino di utenza una dotazione di servizi adeguata ed il più possibile completa. All’interno della regione, è raccomandata la promozione e la presenza delle funzioni di rango regionale con un buon grado di copertura.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il comune di Monticelli Pavese si pone in posizione periferica rispetto alle polarità regionali e provinciali. La mancanza di collegamenti diretti alla rete primaria richiede un potenziamento delle connessioni con il sistema viario di interesse regionale. In tale ottica è stato indicato un nuovo tracciato che migliora l’accesso alla strada provinciale ex SS di interesse interregionale

 Le zone di preservazione e salvaguardia ambientale .

Tali zone sono rappresentate dagli ambiti e dai sistemi per la valorizzazione e la tutela delle risorse regionali. Vengono riconosciute come zone di preservazione e salvaguardia ambientale:  Fasce fluviali del Piano per l’Assetto Idrogeologico  Aree a rischio idrogeologico molto elevato  Aree in classe di fattibilità geologica 3 e 4 (studi geologici a supporto della  pianificazione comunale)  Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria, Zone di Protezione speciale)  Sistema delle Aree Protette nazionali e regionali  Zone Umide della Convenzione di Ramsar  Siti UNESCO (Piano Paesaggistico – normativa art.23)  I corpi idrici individuati nei Piani di Gestione 15

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

All’interno di queste aree il PTR identifica il territorio di Monticelli Pavese come parte dell’ Area perifluviale del Po. “In tale ambito, che comprende il fiume Po ed il territorio che fa direttamente riferimento ad esso, le azioni del governo regionale si rapportano ad un più ampio contesto interregionale, anche attraverso la pianificazione di bacino ed in coerenza con gli orientamenti recentemente concordati a livello europeo nella direttiva per la valutazione e la gestione delle alluvioni (Dir. 2007/60/CE), in fase di recepimento. La competitività di questi territori si fonda sull’equilibrio tra produttività agricola, qualità ambientale e fruizione antropica e dipende direttamente dalla disponibilità della risorsa idrica e dal rischio di esondabilità”.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT prevede il mantenimento ed il recupero dello standard di naturalità per tutto l’ambito fluviale del PO, anche al di fuori delle aree protette e rientranti nel PLIS. Esso promuove l’equilibrio tra gli elementi del paesaggio fluviale, la sua fruizione assegnando un ruolo diretto agli agricoltori per lo sviluppo di un’ agricoltura eco- compatibile e nella valorizzazione delle risorse ambientali al fine di il mantenere una identità collettiva del territorio.

Per quanto riguarda le competenze a livello territoriale e a quelle relative alla sicurezza dei corsi d’acqua il PGT si relaziona con il PAI ed ai piani sovraordinati. In un ottica di salvaguardia e valorizzazione ambientale rivolge particolare attenzione alle fasce fluviali del Piano per l’Assetto Idrogeologico, alle Aree in classe di fattibilità geologica 3 e 4 (per le quali è stato redatto lo studio geologico che supporto la pianificazione comunale), alla Zone di Protezione Speciale inserito in Rete Natura 2000 e nel P.d.R. detta per tali ambiti specifiche norme d’uso

L’analisi degli strumenti di pianificazione in atto sui territori confinanti ha permesso di integrare le strategie ricercando una sinergia di indirizzi e di scelte.

.

 Le infrastrutture prioritarie

Sono considerate infrastrutture prioritarie da sviluppare, nell’ottica di assicurare la competitività regionale, valorizzare le risorse:

16

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.6.4. La Rete Verde Regionale (ob. PTR 10, 14, 17, 19, 21) La Rete Verde Regionale (Piano Paesaggistico – normativa art.24) è intesa come sistema integrato di boschi, alberature e spazi verdi e la sua conservazione e salvaguardia devono considerare:  tutela degli ambienti naturali  salvaguardia della biodiversità e della continuità della rete ecologica  salvaguardia e valorizzazione dell’idrografia naturale  tutela e valorizzazione del sistema idrografico artificiale  ricomposizione e salvaguardia dei paesaggi culturali rurali e dei boschi  contenimento dei processi conurbativi e di dispersione urbana  ricomposizione paesistica dei contesti periurbani  riqualificazione paesistica di ambiti compromessi e degradati.

L’articolazione della Rete Verde Regionale è sviluppata all’interno dei PTCP e nei piani dei Parchi

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT partecipa all’attuazione della Rete Verde Regionale con la definizione del sistema del verde comunale e l’individuazione dei corridoi ecologici e di un sistema organico del verde di connessione tra territorio rurale ed edificato (l.r. 12/2005 art. 9 comma 1).

Il sistema verde comunale si pone in continuità con il sistema dei territori confinanti e partecipa alla tutela dell’ ambiente naturale, alla salvaguardia della biodiversità e alla valorizzazione dell’idrografia naturale e del sistema delle rogge, dei paesaggi culturali rurali e dei boschi, al contenimento dei processi di dispersione urbana, alla ricomposizione paesistica dei contesti periurbani, alla riqualificazione paesistica di ambiti compromessi e degradati. Tali elementi sono descritti nella Tavola del

Paesaggio allegata.

2.6.5. Rete Ecologica Regionale (ob. PTR 7, 10, 14, 17, 19) La Rete Ecologica Regionale (RER) è la modalità per raggiungere le finalità previste in materia di biodiversità

17

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

e servizi ecosistemici, a partire dalla Strategia di Sviluppo Sostenibile Europea (2006) e dalla Convenzione internazionale di Rio de Janeiro (5 giugno 1992) sulla diversità biologica. I principali obiettivi correlati alla definizione della Rete Ecologica ai diversi livelli sono: .il consolidamento ed il potenziamento di adeguati livelli di biodiversità vegetazionale e faunistica .la realizzazione di nuovi ecosistemi o di corridoi ecologici funzionali all’efficienza della Rete, anche in risposta ad eventuali impatti e pressioni esterni .la riqualificazione di biotopi di particolare interesse naturalistico .la previsione di interventi di deframmentazione mediante opere di mitigazione e compensazione ambientale .l’integrazione con il Sistema delle Aree Protette e l’individuazione delle direttrici di permeabilità verso il territorio esterno rispetto a queste ultime.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

IL PGT riconosce la valenza naturalistica dell’ ambito di PLIS che comprende tutte le aree localizzate nella fascia golenale e tra queste anche un ambito ZPS e detta norme di salvaguardia e tutela della naturalità e/o funzionalità dell’ecosistema come meglio specificate nel PdR.

Nel Piano d’incidenza ambientale allegato al PGT sono esplicitati gli obiettivi previsti dal PTPR in materia di biodiversità e servizi ecosistemici per la zona ZPS it 2080702.

2.6.6. Rete Ciclabile Regionale (ob. PTR 2,3,5,7,10,17,18) La Rete Ciclabile Regionale è costruita a partire dai percorsi di rilevanza paesaggistica indicati nel Piano Paesaggistico Regionale, dagli itinerari individuati dalla Rete verde europea nell’ambito del progetto REVERMED e dai percorsi europei del progetto Eurovelo. La Rete Regionale deve trovare le necessarie connessioni con le progettualità, anche di sistema, a livello provinciale e comunali, con i percorsi ciclabili entro i Parchi regionali. Il SIT Integrato garantisce la lettura del sistema nel suo complesso e le connessioni tra le diverse progettualità.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

18

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Il PGT prevede la formazione di percorsi ciclabili di rilevanza paesistica ambientale proponendo la specializzazione in tal senso di alcuni percorsi minori di tipo vicinale ed interpoderale che attraversano al campagna e danno accesso al capoluogo ed individuando nel percorso che corre sull’argine maestro la necessaria relazione di continuità con la rete di connessione a livello extracomunale.

Per la lettura del sistema nel suo complesso e le connessioni tra le diverse progettualità e’ stato utilizzato il SIT Integrato.

2.6.7. Rete Sentieristica Regionale (ob. PTR 2, 6, 10, 19) La Rete Sentieristica Regionale si fonda sul piano escursionistico regionale che individua i percorsi escursionistici di interesse naturalistico e storico integrati con il sistema delle aree protette. La Rete Sentieristica deve trovare le necessarie connessioni con la pianificazione e la progettualità, anche di sistema, a livello provinciale e comunale, arricchendosi dei relativi tracciati che vanno a formare il Catasto Sentieri. La Rete Sentieristica rappresenta un patrimonio storico, culturale con molteplici valenze: favorisce la fruizione turistica e ricreativa di comprensori a forte valenza naturalistica e paesaggistica, è occasione didattica per ripercorrere vicende storiche legate ai pellegrinaggi, agli eventi bellici del „900, e alla cultura rurale alpina, è strumento per la promozione e valorizzazione sostenibile dell’intero territorio regionale in particolare quello montano.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

I sentieri che caratterizzano il territorio comunale sono stati riconosciuti attraverso il rilevamento diretto, il supporto della rete sentieristica CAI (Club Alpino Italiano) e del sistema SIWGREI (Sistema Informatico Web Gis della Rete Escursionistica Italiana) in accordo tra il Club Alpino Italiano, la Regione Lombardia e l’ERSAF, Nella tavola di

PdD che analizza la viabilità comunale sono stati riportati alcuni percorsi che si raccordano ai più importanti sentieri della Lombardia.

19

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.6.8. Rete dei corsi d’acqua (ob. PTR 1, 7, 8, 16, 17, 18,19) Il principale strumento di tutela e valorizzazione dei corpi idrici è rappresentato dal Piano di Gestione Distrettuale, in attuazione della direttiva comunitaria 2000/60/CE, che costituisce un quadro programmatico per la gestione e tutela dei corpi idrici.

Il Piano individua una struttura di valutazione della qualità dei corpi idrici, che non è più solo concentrata sulla qualità chimico fisica delle acque, ma tiene conto degli aspetti ecologici e idro-morfologici complessivi di corsi d’acqua e bacini lacustri.

Esso associa ad ogni corpo idrico un obbiettivo di qualità sulla base delle sue caratteristiche e che può essere raggiunto in tempi differenziati.(2015, 2021,2027). Sulla base di queste previsioni la regione sta provvedendo ad aggiornare il Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) approvato con DGR 29 marzo 2006, n. 2244, che è stato fino ad oggi lo strumento principale di indirizzo delle politiche sui corpi idrici. Gli obiettivi che guidano l’azione regionale sulla tematica tendono a: .dare compiuta attuazione alla riforma dei servizi idrici, in conformità alle previsioni della L.R. 26/2003 e successive modifiche e integrazioni .valutare la coerenza degli interventi di completamento e potenziamento con gli obiettivi di qualità dei corpi idrici, in modo da evitare discrasie tra lo strumento di pianificazione regionale e la concreta programmazione degli interventi .promuovere il riutilizzo delle acque reflue depurate attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati .promuovere azioni sinergiche di risanamento nei bacini che presentano problemi di recupero della qualità delle acque, con l’attivazione di strumenti di contrattazione negoziata (contratti di fiume e di lago)

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Sono stati visionati il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume PO, il Piano di Tutela delle Acque (PTUA) per quanto riguarda la tutela e gestione della risorsa idrica e il Piano per l’Assetto Idrogeologico per quanto riguarda gli aspetti di gestione del rischio alluvionale e di tutela dell’ambito fluviale.

Il quadro delineato si completa con i Piani per gli Ambiti Territoriali Ottimali (Piano d’Ambito) (art. 149) sulla base dei quali è organizzato il servizio idrico integrato (art.

147) costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione

20

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

d’acqua; servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue; servizi relativi agli usi sia civili che industriali delle acque stesse.

Nel Piano dei Servizi sono stati recepiti, per quanto di competenza, gli orientamenti e le indicazioni espressi nei piani sopradescritti.

2.6.9. Infrastrutture per la mobilità (ob. PTR 2, 3, 4, 12, 13, 24) Le principali linee d’azione regionale per favorire la mobilità pubblica e privata di persone e imprese sono volte al miglioramento della dotazione infrastrutturale ed al superamento del deficit infrastrutturale che caratterizza la Lombardia ed in particolare a : .rafforzare l’integrazione della regione nella rete europea per aumentarne la competitività .governare gli spostamenti, programmare l’offerta e agire sulla domanda .realizzare un servizio pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile .equilibrare le risposte di mobilità pubblica e privata secondo un modello integrato .riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile. In tale contesto le azioni si incentrano verso: .l’organizzazione del servizio di trasporto .il potenziamento della rete infrastrutturale-stradale principale integrata con la rete secondaria e con la viabilità di accesso ai diversi territori della Lombardia .il potenziamento della capacità di interscambio modale .l’individuazione di nuovi soggetti, procedure e modalità organizzative per agevolare la realizzazione .il potenziamento della rete infrastrutturale-stradale principale locale, rete metropolitana, mobilità ciclabile, altre forme di mobilità sostenibile) .il potenziamento della rete infrastrutturale-stradale principale (autostrade di interesse nazionale e autostrade regionali, corridoi internazionali e sistema dei valichi), integrata con la rete secondaria e con la viabilità di accesso ai diversi territori della Lombardia .il potenziamento della capacità di interscambio modale delle merci, per favorire forme di trasporto meno impattanti .l’individuazione di nuovi soggetti, procedure e modalità organizzative per agevolare la realizzazione delle opere.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

21

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Le principali azioni da perseguire sono state valutate in relazione alla posizione geografica, alle risorse e alla scala comunale d’intervento e sono incentrate soprattutto sul potenziamento della rete infrastrutturale-stradale con lo scopo di migliorare la viabilità di accesso ai comuni limitrofi e ai poli provinciale e regionale eliminando punti di particolare criticità per la sicurezza stradale ed evitando che il traffico a carattere non locale interferisca con i centri urbani.

2.6.10 Infrastrutture per la difesa del suolo Gli obiettivi che muovono l’azione regionale nell’ambito della difesa del suolo sono rivolti principalmente a: .consolidare il sistema di pianificazione urbanistico territoriale previsto dal PAI e dalla L.R. 12/05 nei diversi livelli (comunale, provinciale e regionale), valutando la sostenibilità delle scelte pianificatorie in relazione al livello di rischio presente sul territorio; .integrare maggiormente le politiche regionali in materia di sicurezza idraulica ed idrogeologica con quelle dell’uso: delle acque (collettamento, scarichi e depurazione), dell’ambiente (rinaturalizzazione dei corsi d’acqua) e del paesaggio (riqualificazione e recupero paesaggistico degli ambiti degradati lungo i corsi d’acqua).

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Lo studio geologico ed idrogeologico allegato individua i caratteri geofisici del territorio e dà indicazioni per il riconoscimento del rischio idrogeologico e le azioni di presidio a livello locale.

Per il contenimento del rischio idraulico il PGT rimanda ai Piani stralcio del Piano di bacino del Po ( PAI, PTUA, etc.) e alle politiche interregionali di riqualificazione dell’intero bacino padano.

Il Piano generale dei Servizi del sottosuolo (PUGSP) che la legge indica come elemento integrativo obbligatorio nella relazione del Piano dei Servizi approfondisce la tematica dei servizi a rete ed auspica la razionalizzazione del sistema fognario con la separazione delle acque bianche e nere.

22

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.6.11 Infrastrutture per la produzione e il trasporto di energia (ob. PTR 2, 3, 4, 7, 8, 16) Il processo di liberalizzazione del mercato dell’energia, posto in atto dalle direttive europee e dai decreti che le hanno recepite, fa promosso la realizzazione di nuovi impianti di generazione, sia convenzionali che alimentati da fonti rinnovabili e potenziamenti di impianti esistenti. La loro collocazione deve tenere conto della riduzione del consumo di suolo, della finalità di tutela della salute e di salvaguardia ambientale, dell’inserimento paesaggistico degli interventi.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Allo scopo di pianificare gli interventi per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, il PGT individua prioritariamente l’uso delle coperture degli edifici produttivi e conferma la scelta, già attuata nel precedente PRG, di localizzare in aree marginali, già in parte oggetto di bonifica da parte della Provincia di Pavia, impianti fotovoltaici per la produzione di energia.

2.7. ORIENTAMENTI PER LA PIANIFICAZIONE COMUNALE

Il PTR, ed in particolare nel Documento di Piano e nel Piano Paesaggistico, indica quali essenziali elementi di riferimento pianificatorio: .l’ordine e la compattezza dello sviluppo urbanistico .l’equipaggiamento con essenze verdi, a fini ecologico-naturalistici e di qualità dell’ambiente urbano .l’utilizzo razionale e responsabile del suolo e la minimizzazione del suo consumo .il riuso dell’edilizia esistente e/o dismessa (brownfield) .la messa a sistema di tutte le risorse ambientali, naturalistiche, forestali e agroalimentari .la corretta verifica delle dinamiche territoriali nelle esigenze di trasformazione .l’adeguato assetto delle previsioni insediative, in rapporto alla funzionalità degli assi viabilistici .lo sviluppo delle reti locali di “mobilità dolce” (pedonale e ciclabile) .l’agevolazione al recupero e alla utilizzazione residenziale di tutto il patrimonio edilizio rurale ed agricolo, dismesso o in fase di dismissione .l’attenzione alla riqualificazione (energetica, funzionale, …..) del patrimonio edilizio abitativo, anche di proprietà pubblica .la valorizzazione delle risorse culturali, monumentali, storiche diffuse nel territorio. 23

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

.Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Essenziali elementi di riferimento pianificatorio:

Sulla base di quanto emerso dalla lettura del territorio, il PGT valuta con attenzione i fabbisogni abitativi e persegue il riordino urbano mediante la valorizzazione delle risorse ambientali presenti nel territorio ed il recupero degli ambiti urbani e degli edifici abbandonati e sottoutilizzati agevolando il recupero e la utilizzazione residenziale di tutto il patrimonio edilizio rurale ed agricolo dismesso o in fase di dismissione, in una logica di contenimento dell’uso del suolo agricolo e naturale. Promuove inoltre, come descritto ai punti precedenti, lo sviluppo della mobilità dolce.

Tutela della salute della popolazione

Con la realizzazione di un asse di collegamento tra la strada di accesso al paese e la strada provinciale (ex SS) di importanza interregionale è evitato l’accesso del traffico veicolare, soprattutto pesante nel centro abitato di Monticelli Pavese.

In tal modo il Piano si prefigge la riduzione degli effetti negativi della mobilità veicolare sull’ambiente e risolve insieme il problema della sicurezza stradale riducendo i punti di pericolo di incidente stradale rappresentati dalla presenza di curve a gomito e incroci pericolosi. Esso promuove inoltre la mobilità pedonale e ciclista con la individuazione di adeguati percorsi

2.8. VERIFICA DELLA CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI TEMATICI Gli obiettivi tematici del PTR sono suddivisi per settori riportati nella tabella allegata di seguito nella quale è anche sottolineata l’incidenza e la congruità rispetto alle scelte del PGT evidenziando le tematiche in esso contenute e gli obiettivi raggiunti. LEGENDA

 Perseguiti dal PGT ÷ Demandati alla pianificazione sovraordinata × Non influenti sul comune

24

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.8.1. .Ambiente (aria e fattori climatici, acqua, suolo, flora, fauna e biodiversità, rumore, radiazioni)

PTR PGT

TM 1.1 Migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni climalteranti ed inquinanti 

TM 1.2 Tutelare e promuovere l’uso razionale delle risorse idriche, con priorità per quelle  potabili, per assicurare l’utilizzo della “risorsa acqua” di qualità, in condizioni ottimali (in termini di quantità di costi sostenibili per l‟utenza) e durevoli (ob. PTR 3, 4, 7, 16, 17, 18) TM 1.3 Mitigare il rischio di esondazione ob. PTR 8, 14, 17) ÷

TM 1.4 Perseguire la riqualificazione ambientale corsi d’acqua (obPTR 8,14, 16,17) ÷ TM 1.5 Promuovere la fruizione sostenibile a fini turistico-ricreativi dei corsi d’acqua ÷

TM 1.6 garantire la sicurezza degli sbarramenti e dei bacini di accumulo di competenza ÷ regionale, assicurare la pubblica incolumità delle popolazioni e la protezione dei territori posti a valle delle opere (ob. PTR 4, 8) TM 1.7 Difendere il suolo e la tutela dal rischio idrogeologico e sismico (ob. PTR 1, 8, 15) ÷

TM 1.8 Prevenire i fenomeni di erosione, deterioramento e contaminazione dei suoli (ob.  PTR 7, 8, 13, 16, 17) TM 1.9 Tutelare e aumentare la biodiversità, con particolare attenzione per la flora e la  fauna minacciate (ob. PTR 14, 17, 19) TM 1.10 Conservare e valorizzare gli ecosistemi e la rete ecologica regionale (ob. PTR  9, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 20, 21, 23, 24) TM 1.11 Coordinare le politiche ambientali e di sviluppo rurale (ob. PTR 11, 14, 19, 21,  22) TM 1.12 Prevenire, contenere e abbattere l’inquinamento acustico (ob. PTR 1, 2, 5, 7,  17, 18, TM 1.13 Prevenire, contenere e abbattere l’inquinamento elettromagnetico e luminoso ÷ (ob. PTR 1, 2, 5, 7, 8, 11, 15, 17, 20, 22) TM 1.14 Prevenire e ridurre l’esposizione della popolazione al gas radon indoor (ob. PTR ÷ 5, 7, 8)

25

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.8.2. Assetto territoriale (infrastrutture e mobilità, diffusione urbana, utilizzo del suolo, rifiuti, reti commerciali, rischio integrato) TM 2.1 Intervenire sul sistema delle infrastrutture di collegamento affinché permettano ÷ l’accesso ai poli regionali e favoriscano le relazioni con l’esterno da tutto il territorio lombardo, attraverso un’effettiva integrazione con la rete europea e tra reti lunghe e reti brevi favorendo l’accessibilità ai poli principali, tra poli secondari e tra aree periferiche (ob. PTR 2, 3, 13, 20, 23, 24) TM 2.2 Ridurre i carichi di traffico nelle aree congestionate (ob. PTR 3, 4, 5, 7, 13, 18, 22), ÷

TM 2.3 Garantire un servizio di trasporto pubblico locale di qualità (ob. PTR 2, 3, 4, 5, 7, 17, ÷ 18, 22) TM 2.4 Mettere in atto politiche di innovazione a lungo termine nel campo nella mobilità (ob. ÷ PTR 1, 3, 4, 5, 7, 17, 21, 22, 24) TM 2.5 Garantire l’accesso alle reti tecnologiche e delle nuove telecomunicazioni a tutto il ÷ territorio, in particolare alle aree meno accessibili TM 2.6 Promuovere la pianificazione integrata delle reti infrastrutturali e una progettazione  che integri paesisticamente e ambientalmente gli interventi infrastrutturali (ob. PTR 7, 9, 13, 14, 15, 20, 21, 24) TM 2.7 Migliorare i servizi di gestione e di recupero dei rifiuti, senza pregiudicare la qualità ÷ dell’ambiente (ob. PTR 1, 4, 7, 9, 16, 17, 18, 22) TM 2.8 Ridurre la produzione e la nocività dei rifiuti, in particolare alla fonte (ob. PTR 1, 11, ÷ 16, 18, 22) TM 2.9 Intervenire sulla capacità del sistema distributivo di organizzare il territorio affinché  non si creino squilibri tra polarità, abbandono dei centri minori, aumento della congestione lungo le principali direttrici commerciali (ob. PTR 5, 6, 9, 13,

TM 2.10 Perseguire la riqualificazione e la qualificazione dello sviluppo urbano (ob. PTR 5,  6, 9, 13, 14, 15, 16, 20) TM 2.12 Garantire un'equilibrata dotazione di servizi nel territorio e negli abitati al fine di  permetterne la fruibilità da parte di tutta la popolazione, garantendo ai comuni marginali un adeguato accesso ai servizi per arrestarne e ridurne l'emarginazione TM 2.13 Contenere il consumo di suolo (ob. PTR 2, 5, 6, 13, 14, 21)  TM 2.14 Garantire la qualità progettuale e la sostenibilità ambientale degli insediamenti e  delle strutture sportive (ob. PTR 1, 5, 15, 16, 20, 21, 22) TM2.15 Valorizzare e riqualificare le aree di particolare pregio (Navigli e Mincio) (ob. PTR 1, × 2, 14, 19, 20, 21, 22)

26

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

TM 2.16 Contenere i costi ambientali e sociali nei processi di infrastrutturazione del  sottosuolo (ob. PTR 1, 2, 3, 4, 8, 21) TM 2.17 Realizzare un servizio di trasporto pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di ÷ mobilità sostenibile (ob. PTR 1, 2, 4, 7, 10, 17, 18, 22)

TM 2.18 Riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile (ob. ÷ PTR 2, 7, 17, 22) TM 2.19 Sviluppare l’Infrastruttura per l’informazione territoriale (IIT) (ob PTR 1,15) ÷

2.8.3 Assetto economico/produttivo (energia, agricoltura, industria, turismo, competitività, fiere)

TM 3.1 Realizzare interventi per la promozione di esperienze per lo sfruttamento di energie  rinnovabili e pulite e dei combustibili a basso impatto ambientale, per diffonderne più capillarmente l’impiego sul territorio e per ridurre gli impatti ambientali e paesaggistici in campo energetico (ob. PTR 1, 4, 7, 9, 11, 15, 16, 17, 18, 21,22) TM 3.2 Riorganizzare il sistema energetico tenendo conto della salvaguardia della salute ÷ della cittadinanza e degli aspetti sociali, occupazionali, di tutela dei consumatori più deboli e migliorare l’informazione alla cittadinanza sul tema energetico (ob.PTR 3, 4, 7, 9, 16, 21) TM 3.3 Incentivare il risparmio e l’efficienza energetica, riducendo la dipendenza energetica  della Regione (ob. PTR 1, 3, 4, 5, 9, 11, 16, 17, 18, 21, 22) TM 3.4 Migliorare la competitività del sistema agroalimentare e le politiche di innovazione ÷ (ob. PTR 1, 11, 22, 24) TM 3.5 Valorizzare la produzione agricola ad elevato valore aggiunto (ob. PTR 8, 10, 11, 14,  18, 19, 22) TM 3.6 Sostenere le pratiche agricole a maggiore compatibilità ambientale e territoriale,  riducendo l’impatto ambientale dell’attività agricola, in particolare di carattere intensivo (ob. PTR 1, 6, 8, 11, 17, 21, 22) TM 3.7 Migliorare la sostenibilità ambientale del sistema delle imprese lombarde (ob. PTR 1, ÷ 7, 11, 17, 22, 24) TM 3.8 Migliorare la competitività del sistema industriale lombardo (ob. PTR 1, 2, 3, 11, 22, ÷ 23, 24) TM 3.9 Garantire una maggiore sicurezza dal rischio industriale e prevenire i rischi  tecnologici (ob. PTR 1, 7, 8, 9, 11, 15) TM 3.10 Completare la programmazione per il comparto estrattivo (cave e miniere) ÷ assicurando la fornitura di inerti nel settore delle costruzioni e per le opere pubbliche (ob. PTR 16, 18, 19, 20, 21, 22)

27

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

TM 3.11 Incentivare uno sviluppo imprenditoriale nelle aree a vocazione turistica, che  valorizzi le risorse nell’ottica del turismo sostenibile, favorendo la convergenza negli obiettivi e nell’attuazione degli interventi (ob. PTR 10, 11, 15, 18, 19, 22, 24)

TM 3.12 Potenziare lo sviluppo turistico sostenibile su tutto il territorio lombardo ed in particolare nelle aree protette e di Rete Natura 2000 (ob. PTR 2, 10, 11, 15, 18, 19, 21, 22, 24)  TM 3.13 promuovere i centri di ricerca pubblici e privati, anche in ambito sanitario, presenti ÷ sul territorio lombardo come fattore di competitività della Regione (ob. PTR 1, 11, 15, 24) dell’innovazione alle imprese

TM 3.14 promuovere una rete distributiva sostenibile, che possa contribuire al miglioramento  della competitività del territorio (ob. PTR 1, 2, 3, 5, 6, 13, 20, 21, 22, 24) TM 3.15 promuovere, sviluppare e qualificare il Sistema fieristico lombardo (ob. PTR 2, 9, ÷ 10, 11, 12, 13, 19, 24)

2.8.4 Paesaggio e patrimonio culturale TM 4.1 Valorizzare, anche attraverso la conoscenza e il riconoscimento del valore, il  patrimonio culturale e paesaggistico, in quanto identità del territorio lombardo, e ricchezza e valore prioritario in sé, ponendo attenzione non solo ai beni considerati isolatamente ,ma anche al contesto storico e territoriale di riferimento (ob. PTR 1, 5,14, 15, 18, 19, 20, 22) TM 4.2 Migliorare la qualità, la quantità e la fruizione dei servizi culturali offerti al pubblico e  valorizzare i contesti territoriali di riferimento (ob. PTR 3, 5, 10, 12, 14, 15, 19, 24) TM 4.3 Sensibilizzare rispetto ai temi ambientali e del patrimonio culturale, anche nella loro  fruizione turistica, e avviare procedure di partecipazione del pubblico e degli amministratori pubblici alla definizione delle politiche paesaggistiche al fine di meglio interpretare il rapporto identitario fra i cittadini e il loro patrimonio paesaggistico culturale (ob. PTR 1, 5, 10, 14, 15, 18, 19, 22) TM 4.4 promuovere l‟integrazione delle politiche per il patrimonio paesaggistico e culturale  negli strumenti di pianificazione urbanistico/territoriale degli Enti Locali, al fine di conoscere, tutelare e valorizzare i caratteri identitari dei rispettivi territori, con l’applicazione sistematica di modalità di progettazione integrata che assumano la qualità paesistico-culturale e la tutela delle risorse naturali come criterio prioritario e opportunità di qualificazione progettuale (ob. PTR 1, 5, 12, 14, 15, 18, 19, 20, 21, 22) TM 4.5 Riconoscere e valorizzare il carattere trasversale delle politiche inerenti il paesaggio  e il loro carattere multifunzionale, con riferimento sia ai settori di potenziale rapporto sinergico (cultura, agricoltura, ambiente, turismo), sia a quei settori i cui interventi presentano un forte impatto sul territorio (infrastrutture, opere pubbliche, commercio, industria) e che possono ottenere un migliore inserimento ambientale e consenso sociale integrando i propri obiettivi con gli obiettivi di valorizzazione paesaggistica del contesto (ob. 28

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

PTR 5, 10, 12, 13, 14, 18, 19, 20, 21, 22, 24)

TM 4.6 Riqualificare e recuperare dal punto di vista paesaggistico le aree degradate o  compromesse e mettere in campo azioni utili ad impedire o contenere i processi di degrado e compromissione in corso o prevedibili (ob. PTR 5, 6, 8, 10, 13, 15, 16, 19, 20) TM 4.7 Promuovere interventi di turismo culturale e marketing territoriale al fine di  valorizzare anche economicamente gli interventi su Beni, Servizi e Attività culturali, evitando che le strutture connesse alle attività turistiche (alberghi, strutture per il tempo libero, rifugi e impianti di risalita ecc.) siano realizzate assecondando programmi di sfruttamento immediato delle risorse, ma secondo una prospettiva di lungo periodo attenta a non compromettere le attrattive paesaggistiche e culturali in quanto ricchezza collettiva da conservare nella sua integrità e potenzialità turistica (ob. PTR 2, 5, 10, 14, 15, 18, 19, 22, 24)

2.8.5 Assetto sociale TM 5.1 Adeguare le politiche abitative alla crescente vulnerabilità sociale di strati di  popolazione sempre più Vasti (ob. PTR 1, 3, 5, 6, 15) TM 5.2 Incentivare l’integrazione di alcune fasce sociali a rischio di marginalizzazione (ob.  PTR 1, 3, 4, 5, 6, 15) TM 5.3 Realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica nei capoluoghi di Provincia e ÷ nei Comuni a fabbisogno abitativo elevato, rivitalizzando il contesto urbano ed il tessuto sociale (ob. PTR 1, 3, 5, 6, 12, 15) TM 5.4 promuovere l’innovazione come strumento per la sensibilizzazione sulle tematiche  ambientali, sociali e sanitarie nel campo dell’edilizia e per la promozione di interventi residenziali di tipo innovativo, secondo criteri di qualità, bellezza e sostenibilità, che consentano la qualità relazionale tra gli utenti e la loro sicurezza, anche attraverso la razionalizzazione dei servizi (ob. PTR 1, 3, 4, 5, 6, 13, 15, 16, 17, 18, 20, 22, 24) TM 5.5 Garantire parità d’accesso a servizi di qualità a tutti i cittadini (ob. PTR 1, 3, 9)  TM 5.6 Incentivare comportamenti che riducano il rischio derivante ai cittadini da un cattivo  utilizzo del mezzo di trasporto privato (ob. PTR 4, 7, 8) TM 5.7 Promuovere la salute e aumentare la sicurezza della popolazione e dei lavoratori  (ob. PTR 4, 7, 8) TM 5.8 Potenziare le opportunità di accesso dei giovani alla "vita attiva" (casa, lavoro,  sport....) (ob. PTR 1, 3, 5, 6, 10)

29

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.8.6. Lettura della cartografia analitica del PTR in rapporto al territorio di Monticelli Pavese La lettura delle tavole grafiche alla scala 1:100.000 allegati al PTR evidenzia, le politiche di intervento e gli obiettivi che interessano e coinvolgono il territorio di Monticelli Pavese. Si analizzano di seguito gli elaborati più significativi per la definizione della realtà comunale:

- Tavola “Sistemi territoriali del PTR”: il territorio comunale risulta appartenere al “Sistema territoriale della pianura irrigua” attraversato dalla linea del “Sistema territoriale del Po e dei grandi fiumi”.

- Tavola Infrastrutture prioritarie per la Lombardia: evidenzia il decentramento del comune rispetto alle grandi strutture per la mobilità e riporta tra le infrastrutture, la traccia dell’ Elettrodotto di alta tensione (400KV)

- Tavola Zone di preservazione e salvaguardia ambientale: delimita “ l’area perinfluenzale del Fiume Po” e le fasce fluviali così come riportate anche dal PAI. Vengono evidenziate le fasce fluviali A (deflusso della piena di riferimento) tra il Fiume PO e la parte più depressa del territorio, le fasce fluviali B (esondazione della piena di riferimento Tempo ritorno 200 anni), che interessano una parte di territorio compresa tra la prima fascia tra l’argine e le fasce fluviali C (inondazione per piena catastrofica (tempo di ritorno 500 anni), che interessano la restante parte del territorio comunale.

- Tavola del PTPR Ambiti Geografici ed Unità Tipologiche di Paesaggio: Suddivide il territorio regionale in fasce geografiche ed inserisce il nostro territorio nella Fascia della Bassa Pianura indicandolo come completamente compreso nei Paesaggi delle Fasce Fluviali.

- Tavola del PTPR “ Elementi identificativi e percorsi panoramici“ : viene unicamente riconosciuto il percorso che corre sull’argine maestro come “Tracciato guida paesaggistico”. Lo stesso tracciato viene evidenziato nella Tavola Viabilità di rilevanza paesistica tra i “tracciati guida paesaggistici"

- Nella Tavola del PTPR Indirizzi di tutela ed operatività immediata, l’ambito comunale è completamente compreso nell’area di “Golena della Sesia e del PO”.

- Nella definizione dell’organizzazione territoriale e nell’articolazione del sistema rurale-paesistico– ambientale l’area appartiene agli ambiti : - A – ambiti destinati all’‟attività agricola di interesse strategico - B – ambiti a prevalente valenza ambientale e Naturalistica Ambiti A: all’interno dei PTCP (artt.15 e 18 l.r.12/05), le Province individuano quali ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico le parti di territorio provinciale connotate da uno specifico e peculiare rilievo, sotto il profilo congiunto dell’esercizio dell’attività agricola, dell’estensione e delle caratteristiche agronomiche del territorio. (PTR - Strumenti Operativi SO9).

30

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Ambiti B: in essi vige un regime di efficacia prescrittiva e prevalente dettato da norme regionali, nazionali e comunitarie (Parchi, fasce PAI, Siti di Importanza Comunitaria,..); tali ambiti sono riconosciuti dal PTR come zone di preservazione e salvaguardia ambientale.

31

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

32

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

33

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

34

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

35

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.9. PIANO PROVINCIALE TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PAVIA (PTCP)

Il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pavia, è stato approvato dal Consiglio Provinciale n. 53/33382 del 07/11/2003, ed è attualmente in fase di aggiornamento sulla base della L.R. 12/2005.

In coerenza con quanto stabilito dal quadro programmatorio regionale esso determina gli indirizzi generali d’assetto e di tutela del territorio e promuove ed indirizza i processi di trasformazione. Il PTCP in particolare persegue gli obiettivi di sviluppo sostenibile e valorizzazione delle risorse paesistiche ambientali e delle specificità ed identità locali. Ai fini della identificazione dei fattori fisici ed ambientali il territorio provinciale è suddiviso in AMBITI TERRITORIALI TEMATICI (art. 26 NdA) ed in otto unità di paesaggio che costituiscono il riferimento per gli strumenti urbanistici comunali. Il territorio i Monticelli Pavese appartiene all’Ambito Territoriale Tematico n.1 “Ambito territoriale del Fiume PO” che comprende tutti i comuni rivieraschi e i comuni di seconda fascia rispetto al corso del PO e all’Ambito 19 “Sistema urbano insediativo dei comuni attestati sul limite della provincia di Milano e del Parco Agricolo Sud”.

Dal punto di vista paesistico-ambientale il territorio provinciale si articola in ambiti unitari (o unità di paesaggio) rappresentati da macro-aree aventi caratteri di omogeneità. Tali ambiti forniscono il quadro paesistico fondamentale per la pianificazione territoriale e di settore. Gli ambiti sono identificati con apposita simbologia nella tav. 3.2 del PTCP “Previsioni di tutela e valorizzazione delle risorse paesistico ambientali” e gli indirizzi specifici di tutela per ciascun ambito sono espressi nelle NdA.

La Tavola DP 04 “Sintesi delle proposte degli scenari di piano” riproduce le previsioni del PTCP ed in particolare quali: - centri e nuclei storici: il capoluogo di Monticelli Pavese e le frazioni di Piazza Valleria e Concara. - emergenze naturalistiche: rappresentate dall’isola sul PO - aree ad elevato contenuto naturalistico: comprendendo le piccole plaghe di aree boscate - aree di consolidamento dei caratteri naturalistici (le zone golenali) - Area di bonifica (ex area industriale dismessa in località Cascina Vecchia).

La tavola evidenzia il decentramento del comune rispetto alle polarità provinciali e regionali ed agli assi infrastrutturali primari e secondari e gli riconosce un ruolo rilevanza ambientale.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

36

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Il PGT persegue la tutela e la valorizzazione degli ambiti fluviali e la valorizzazione delle aree agricole.

Approfondisce inoltre le tematiche relative alla qualità ambientale e all’assetto urbano con indagini conoscitive relative allo sviluppo storico degli insediamenti.

Sulla base di tale metodologia applica al territorio in esame le indicazioni espresse dal PTCP in particolare per:

- la tutela l’identità del paesaggio

- lo sviluppo sostenibile

- la qualità urbana con il potenziamento della struttura dei servizi e delle infrastrutture

- la salvaguardia degli spazi coltivati.

- la valorizzazione delle emergenze naturali e degli itinerari storico culturali:

- la promozione del presidio ambientale e della fruibilità del paesaggio

- la sostenibilità ambientale

Di seguito sono riportati alcuni degli elaborati cartografici d’indagine del PTCP alla scala 1:50.000 che riportano dati significativi per il Comune di Monticelli Pavese. ed in particolare: La Tavola evidenzia l’appartenenza di tutto il territorio comunale nell’Ambito unitario: Valli dei principali corsi d’acqua (PO), definisce “Area golenale” come “Rete verde” ed individua, come Corridoi ecologici di primo livello, tutto l’ambito comunale classificato come:” Area di consolidamento dei caratteri naturalistici”

Nella Tavola , il centro abitato di Monticelli e Valleria e le frazioni di Bosco Soncina e Bosco Marazzini sono classificati nel sistema insediativo come Ambiti a prevalente uso residenziale (CTR Regione Lombardia volo 1994), Sono definiti inoltre: Ambiti a prevalente uso industriale /artigianale (Loc. C.na Umellina Bassa) Ambiti e aree di uso misto (Fraz. Concara) Cascine e nuclei rurali (Palazzo, Arsenale, C,na Vecchia) La Tavola , Individua Ambiti di intervento del Piano Provinciale di bonifica dei siti contaminati e delimita in località Cascina Vecchia, un’area industriale dismessa e già oggetto di bonifica.

37

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

La tavola attribuisce alla zona compresa tra l’argine maestro ed il PO la definizione di “Aree esondabili in regime di piena ordinaria” ed al restante territorio la definizione di “Aree di vecchie golene bonificate e aree esondabili lungo i principali corsi d’acqua a nord del PO”. Identifica inoltre piccole plaghe di boschi di latifoglie poste nella zona ovest della golena.

Nella Tavola , sono riportate le principali colture (seminativi e pioppeti) insieme alle rade plaghe di bosco. Sono inoltre evidenziate le numerose cascine e case sparse che costellano il territorio agricolo.

38

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

39

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

40

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

41

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

42

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

43

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

44

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

45

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

46

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

47

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

48

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

49

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

50

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.10. Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) Il Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI), realizza, in un più ampio contesto di riferimento interregionale ed in coerenza con gli orientamenti recentemente concordati a livello europeo nella direttiva per la valutazione e la gestione delle alluvioni (Dir. 2007/60/CE), la pianificazione dei bacino idrografico del Fiume Po. L’Autorità di Bacino del Fiume Po insieme alle province rivierasche, ha promosso nel maggio 2005 un “Protocollo d’intesa per la tutela e valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della valle del Po”. In esso sono state definite alcune azioni strategiche sui temi della sicurezza, manutenzione, della rinaturalizzazione, dell’agricoltura eco-compatibile, della valutazione ecologica e delle fasce tampone, dello sviluppo locale e dell’ educazione ambientale. Il territorio di Monticelli Pavese vede il suo territorio compreso nelle fasce A, B e C a rischio di esondabilità.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT, in accordo con gli indirizzi del PAI, orienta a pianificazione comunale verso il mantenimento ed il recupero dello standard di naturalità per gli ambiti fluviali con la conservazione delle emergenze naturalistiche residue e del territorio agricolo al fine di raggiungere l’integrazione tra gli elementi del paesaggio fluviale, permetterne una corretta fruizione e rafforzare l’identità collettiva e di appartenenza della popolazione al territorio.

Individua e segnala alcune aree lungo il corso del Po di particolare fragilità a causa di fenomeni di erosione in atto.

Prevede per tutti gli interventi di sistemazione idrogeologica il riferimento al documento di indirizzo il “ Quaderno delle opere tipo”, di Ingegneria Naturalistica approvato con dgr 48470 del 29.02.2000 pubblicato sul Burl 9 maggio 2000, n 19 S.S.

51

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

52

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

53

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.11. Piano d’Ambito Ottimale dell’Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia Il Piano realizza il modello lombardo del Servizio Idrico Integrato ed è redatto “Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Pavia. Le finalità del Piano sono quelle indicate dal D.Lgs. 152/2006 ed in particolare (art. 73):  prevenire e ridurre l’inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati;  conseguire il miglioramento dello stato delle acque  perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili  garantire una fornitura sufficiente di acque superficiali e sotterranee di buona qualità per un utilizzo idrico sostenibile, equilibrato ed equo;  ridurre in modo significativo l’inquinamento delle acque sotterranee;  impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT indirizza verso la conoscenza delle potenzialità del territorio e sensibilizza verso il rispetto e la tutela delle risorse ambientali ed idriche.

2.12. Programma Regionale di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) Il Programma di Tutela e Uso delle Acque costituisce con l’Atto di indirizzi, approvato con Delibera Consigliare n.VII/1048 del 28 luglio 2004, il Piano di Gestione del bacino idrografico previsto dalla l.r. 26/2003 e avente luogo, in prima stesura, del Piano di Tutela delle Acque previsto dal d.lgs.152/99. Il Piano costituisce lo strumento di programmazione a disposizione della Regione e delle altre amministrazioni per il raggiungimento degli obbiettivi di qualità dei corpi idrici fissati dalle Direttive Europee, attraverso un approccio che deve necessariamente integrare gli aspetti qualitativi e quantitativi, ma anche ambientali e socio-economici.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT indirizza verso la conoscenza delle potenzialità del territorio e sensibilizza verso il rispetto e la tutela delle risorse ambientali ed idriche

54

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.13. Piano Regionale di Risanamento Qualità dell’Aria (PRQA) Riporta i limiti di soglia delle emissione degli impianti e dei mezzi, realizza un inventario delle Emissioni (INEMAR) in funzione di un controllo dell’inquinamento nei comuni lombardi, promuove inoltre la metanizzazione degli impianti di riscaldamento ed il Progetto PARFIL (consolidamento e ampliamento della ricerca "Progetto PUMI" estesa a nuovi settori e a tutto il territorio lombardo) insieme all’ Inventario delle Emissioni INEMAR, progettato per realizzare l'inventario delle emissioni in atmosfera, il risparmio energetico ed l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT auspica la riduzione delle fonti inquinanti che nel comune sono rappresentate principalmente dalla motorizzazione, dagli impianti di riscaldamento, dall’uso di prodotti per la concimazione delle aree agricole.

In quest’ottica si interviene: con la formazione di un percorso viario alternativo che evita l’attraversamento del centro abitato promuove la mobilità pedonale e ciclabile, con la individuazione di specifiche aree (aree in parte dismesse) su cui collocare impianti di produzione energia da impianti fotovoltaici e propugnando il maggior impegno degli agricoltori per la salvaguardia dell’ambiente.

2.14. Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008(PTSSC) Regione Lombardia Il Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale (PTSSC) previsto dalla l.r. 23 luglio 1999 n. 14, costituisce l’atto di indirizzo generale per il comparto distributivo in Lombardia. “Nel rispetto dei principi di libera concorrenza e di equilibrato servizio alle comunità locali”, prevede: a) lo scenario di sviluppo del sistema commerciale lombardo, ad orientamento dell’attività di programmazione degli enti locali; b) gli indirizzi per lo sviluppo delle diverse tipologie di vendita, indicando in particolare gli obiettivi di presenza e di sviluppo delle grandi strutture di vendita, anche con riferimento a differenti ambiti territoriali o urbani; c) i criteri generali per l’autorizzazione delle grandi strutture di vendita, in relazione alle diverse tipologie commerciali; d) le priorità per l’utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione del bilancio regionale; e) le indicazioni per la qualificazione e lo sviluppo del commercio all’ingrosso.”

55

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Le unità commerciali attuali e previste per il Comune hanno dimensioni e carattere locale e supportano le esigenze primarie della popolazione.

Il Piano delle Regole da indicazioni sullo sviluppo del commercio nel comune privilegiando le unità di vicinato

2.15. Piano Agricolo Regionale (PAT) Il Piano Agricolo Triennale 2003-2005 della Regione Lombardia ha rappresentato a livello regionale, il principale strumento di integrazione delle politiche per il settore agroindustriale e forestale. Il Piano ha avuto la sua attuazione ed il suo sviluppo attraverso la elaborazione dei Piani Agricoli Triennali Provinciali, successivamente elaborati dalle Province. Tali piani sono stati spunto per la riflessione ed il confronto tra i soggetti operanti nel mondo istituzionale, economico e sociale, sui temi emergenti dalle diverse realtà provinciali ed hanno rappresentato un concreto sforzo per l’impostazione generale della programmazione regionale.

2.16. Programma di Sviluppo Rurale Regionale (PSR) Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia è lo strumento che mette a disposizione delle imprese agricole e di trasformazione una serie di misure a sostegno degli investimenti e di azioni agroambientali finalizzate ad orientare lo sviluppo rurale della regione secondo le finalità politiche comunitarie. Approvato per la prima volta dalla Commissione europea il 16 ottobre 2007 con Decisione n. 4663, il programma è stato adeguato con Decisione n. 10347 del 17 dicembre 2009, in coerenza alle mutate esigenze del settore agricolo e secondo le priorità dettate dalla riforma della Politica Agricola Comune 2009 (Health Check) e dalla strategia europea anticrisi (European Economic Recovery Plan).

2.17 Piano Agricolo Provinciale Piano Agricolo ProvincialeTriennale 2010/2012, è stato adottato dall Consiglio Provinciale nella seduta del 28 marzo 2011 insieme al rapporto ambientale e la dichiarazione di sintesi e si propone:  lo sviluppo della competitività delle filiere agro-industriali;  lo sviluppo delle produzioni agro-alimentari di qualità;  lo sviluppo delle produzioni agro-alimentari di qualità;  la riqualificazione territoriale e ambientale e sviluppo sostenibile;  la valorizzazione della gestione agricola in un'ottica multifunzionale;  la riqualificazione delle procedure amministrative. 56

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Prevede inoltre la costituzione dei distretti agro-industriali del riso e del vino, la promozione della qualità dei prodotti agro-alimentari della produzione tradizionale locale, la valorizzazione delle filiere delle biomasse a scopo energetico, lo sviluppo delle aree montane e la valorizzazione delle foreste e dei pascoli di tali aree, la valorizzazione delle aree Leader, delle aree ad elevato pregio naturalistico e la conversione del settore bieticolo-saccarifero al fine di garantire lo sviluppo del settore agricolo provinciale

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

IL PGT indirizza verso la valorizzazione del territorio agricolo e il sostegno dell’attività agricola nelle forma compatibili con la sostenibilità e la salvaguardia ambientale, auspicando lo sviluppo delle produzioni agro-alimentari di qualità

2.18. Programma Energetico Regionale (PER) Il Programma Energetico Regionale, approvato in data 21 marzo 2003 con D.G.R. n. 1246, è uno strumento flessibile ed aggiornabile dinamicamente, rappresenta perciò un supporto a disposizione dell’Ente di governo locale per meglio dirigere la sua azione nei seguenti campi:  la definizione di nuove norme e regolamenti a sostegno del mondo dell’energia e dei suoi attori ed utenti;  la destinazione e l’impiego delle risorse finanziare disponibili;  i contenuti dell’informazione rivolta agli operatori economici ed alle famiglie;  la promozione di iniziative innovative a sostegno di nuove tecnologie e modelli gestionali;  il sostegno alla ricerca scientifica. Gli obiettivi strategici dell’azione regionale, così come individuati dal Programma Regionale di Sviluppo della VII Legislatura, sono infatti i seguenti:  ridurre i costi dell’energia per le imprese e le famiglie;  ridurre le emissioni climalteranti ed inquinanti;  promuovere la crescita competitiva dell’industria delle nuove tecnologie energetiche;  incrementare l’occupazione a livello locale, quale diretta conseguenza della politica energetica;  tutelare i consumatori più deboli e vulnerabili.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT promuove localmente l’azione della Regione Lombardia mirante a ridurre il costo, economico ed ambientale, dell’energia per il sistema lombardo, a sostegno delle sue attività produttive ed i suoi cittadini.

57

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Definisce infatti specifiche aree per la localizzazione degli impianti per la produzione di energia fotovoltaica contribuendo nel suo ambito a raggiungere gli obiettivi di incremento delle fonti rinnovabili.

2.19. Piano Provinciale per la gestione dei Rifiuti –Pavia –(PPGR) La Regione Lombardia è in linea con le politiche comunitarie in tema di gestione dei rifiuti ma intende operare per ridurre la produzione di rifiuti, e quindi agire a monte del problema per sviluppare azioni di recupero di materia e di energia a valle. A tale riguardo è stato predisposto un programma per la Riduzione dei Rifiuti Urbani in Regione Lombardia (PARR). Si tratta di un piano attuativo del Programma Regionale della Gestione dei Rifiuti operante ancora in via sperimentale che rappresenta uno strumento intersettoriale in grado di dare concretezza al problema della riduzione dei rifiuti. Il PAAR prevede l’applicazione di 11 linee guida per il contenimento della produzione che investono le seguenti aree e flussi:  1. Vendita di prodotti poco imballati o alla spina nei supermercati  2. Promozione dell'acquisto di prodotti poco imballati nei supermercati  3. Distribuzione degli alimentari invenduti a mense sociali  4. Vendita di acqua alla spina in mense, bar e ristoranti  5. Riduzione della carta negli uffici  6. Riduzione della carta nelle cassette della posta  7. Promozione della Farm delivery  8. Promozione della filiera corta  9. Promozione del compostaggio domestico  10. Adozione di pannolini lavabili  11. Promozione delle “Giornate del riuso”.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

IL PGT prende atto delle proposte del PARR per l’estensione delle pratiche di contenimento della produzione di rifiuti sul territorio. In tale ottica l’A.C. intende proporre incontri divulgativi e promuovere iniziative locali quali “le Giornate del riuso” volte a sensibilizzare la popolazione sul tema.

58

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.20. Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento del Territorio della Provincia di Pavia 2006-2010 Il Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento ambientale del territorio della provincia di Pavia 2006-2010, previsto dall'art. 14 della Legge Regione Lombardia 16.8.1993 n° 26 e successive modificazioni, è stato approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale 22.3.2006 prot n° 8463. Esso individua nel territorio comunale un area di Ripopolamento e Cattura (ZRT) destinata alla riproduzione della fauna selvatica allo stato naturale, al suo irradiamento nelle zone circostanti e alla cattura

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT prende atto di tale destinazione operata dagli enti sovraordinati e riporta l’ambito nella tavola dei Vincoli e nella tavola delle Previsioni di piano

59

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.21. Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana – Provincia di Pavia –(PTVE) Il 24 giugno 2010, il Consiglio Provinciale di Pavia ha adottato il Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana ( PTVE ). Gli obiettivi perseguiti , in accordo con quanto espresso dal PTR e dal PTCP, riguardano principalmente:  il miglioramento della circolazione sia per quanto riguarda gli spostamenti interni che per gli attraversamenti del territorio provinciale  l’incremento della sicurezza stradale  l’agevolazione dell’accessibilità e attrattività dei mezzi pubblici  il risparmio energetico  la riduzione dell’inquinamento atmosferico  la riduzione dell’inquinamento acustico  l’accordo con gli altri strumenti urbanistici vigenti  il rispetto dei valori ambientali

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT rispetta i valori ambientali del territorio e promuove ed inserisce in scala comunale gli obiettivi del PTVE per il miglioramento del sistema e della sicurezza stradale, il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico e da rumore

2.22 - Il Piano Locale di Interesse Sovracomunale del PO Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale salvaguarda l’intera area comunale compresa tra il corso del F.Po e l’argine maestro. Esso si configura come uno strumento di pianificazione territoriale sovracomunale a disposizione delle amministrazioni locali e consente di orientare e consolidare forme attive di tutela della biodiversità e delle ricchezze culturali locali. La conformazione delle aree rivierasche del PO nel tratto compreso tra i comuni di Alberedo Arnaboldi, , Belgioioso, Campo Spinoso, Costa de’ Nobili, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone, , San Cipriano, San Zenone, Po, Torre dei Negri e Zerbo, rende continuo un corridoio ecologico che collega il Sistema delle aree protette del Parco del Po Piemontese, dove il fiume conserva ancora caratteri di notevole naturalità, il Parco della Valle del Ticino, la più grande foresta di pianura italiana e l’ambito golenale del Po nel suo tratto terminale all’interno del territorio della provincia di Pavia.

Coerenza delle previsioni del PGT ed obiettivi raggiunti

Il PGT recepisce gli indirizzi del PLIS e conferma la perimetrazione dell’ambito a tutta la zona golenale del Po ed all’interno di questa evidenzia la Zona di Protezione Speciale

60

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

(ZPS). Nel Piano delle Regole detta normative puntuali di tutela e protezione.

61

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

62

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

63

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

64

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

65

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

3 INDAGINE CONOSCITIVA

3.1. Analisi territoriale

Il territorio di Monticelli Pavese appartiene alla Pianura Irrigua pavese a nord dell’asta del Fiume PO. L’area si caratterizza per una morfologia pianeggiante, per la presenza di suoli molto fertili e per l'abbondanza di acque sia superficiali sia di falda.

Il PO delimita i confini ovest est sud ed est del comune che a nord è segnato dal canale irriguo denominato Cavo Reale. Monticelli Pavese è indicato come il comune più ad est della provincia di Pavia

Il suo capoluogo si colloca in posizione centrale e dominante rispetto al territorio di competenza che è anche caratterizzato da numerose cascine sparse. Si tratta spesso di cascine di dimensioni medio grandi che furono, fino al primo dopoguerra, il centro della attività e della vita rurale. Alcune di esse presentano un rilevante valore storico architettonico.

3.2. Il sistema insediativo

3.2.1. La storia Non abbiamo notizie certe sull’origine del paese che probabilmente prende nome dalla morfologia dei luoghi, caratterizzati da dossi (monticelli) e depressioni. completo mutamento dei caratteri originari del territorio. Ciò che possiamo riconoscere dall’analisi del tessuto agrario di un’ampia plaga posta nella parte nord del territorio comunale è la presenza della colonizzazione romana. In tale area, mai interessata da erosione del Po sono infatti ancora leggibili le tracce della centuriazione romana. All’azione dei monaci si deve la realizzazione dell’integrale bonifica dei luoghi con la creazione di una fitta e complessa rete di canalizzazioni che, oltre al drenaggio dei terreni e all’ irrigazione, rappresentavano una preziosa fonte di energia. In epoca altomedioevale Monticelli “fu tra le varie località di antica pertinenza della Corte d’Olona” e fu la prima a svincolarsi da tale signoria. Il Castrum Monticelli è menzionato per la prima volta nella 1° metà del X sec. nella donazione concessa da S Adelaide, moglie di Lotario e poi di Ottone I, all’Abbazia di San Salvatore di Pavia che lo mantenne fino al 1796.

La donazione fu confermata dai tre imperatori Ottone (969-981-1000), da Enrico II (1014) da Corrado II (1023) e da Enrico IV che al castello aggiunse un tratto del PO come risulta dal testo del Riccardi “ San Colombano”.

Papa Eugenio III con bolla del 1145 attestava la donazione ed accordava all’Abate di San Salvatore due Cappelle che sorgevano in Monticelli. Una di queste Cappelle era dedicata a San Salvatore e potrebbe corrispondere all’attuale cappella adiacente al lato occidentale dell’attuale alla Chiesa Parrocchiale. 66

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Nonostante la donazione il Monastero vantava però poteri limitati perché alla sua ombra altre signorie feudali ed in particolare quelle dei “ seniores de porta palaciensis” di Alberico Torto e dei Fontana di Piacenza dominavano Monticelli.

Solo verso il XIII secolo, una volta acquisiti il castello ed altri beni e diritti di qualche famiglia feudale, il monastero si trovò investito sia dell’amministrazione del luogo che della sua giurisdizione feudale

Nonostante l’imperatore Federico I con diploma del 1164 riconoscesse la giurisdizione pavese ed assegnasse Monticelli, che apparteneva all’Oltrepo (fino al XV secolo il suo territorio infatti si trovava a sud del Fiume Po, circondato da un’ampia ansa del fiume) alla giurisdizione di Pavia insieme ad altri luoghi prossimi a Piacenza si susseguirono aspre lotte tra Pavia e Piacenza per il predominio sui luoghi.

Il paese fu spesso al centro di saccheggi e distruzioni durante le molte occasioni di contesa tra Pavia e le città lombarde. Nel 1476 venne modificato il corso del PO con il taglio di un nuovo ramo sotto Monticelli ed il territorio entrò a far parte della bassa pianura pavese. Tale fatto non fece cessare le controversie tra Pavia e Piacenza per il dominio sui luoghi.

Nel 1796 in occasione della soppressione dei Monasteri, i beni dell’abazia furono venduti dal Governo. I documenti ed il materiale archivistico fu affidato all’ultimo abate della famiglia Chiesa e da questa donato al Civico Museo di Storia di Pavia.

Il territorio passò definitivamente a Pavia nel 1815 con il Trattato di Vienna che lo aggregò al Lombardo Veneto.

Nel 1820 anche la Parrocchia fu stralciata dalla diocesi di Piacenza ed aggregata a quella di Pavia. L’ambito comunale è stato nei tempi caratterizzato dalla presenza di numerosi insediamenti agricoli con funzione anche di presidio del territorio.

Molti sono legati strettamente alla storia politico sociale del comune . Tra i più significativi ricordiamo:

-C.na PALAZZO appena a nord della Parrocchia. Qui esisteva l’antico castello donato dall’Imperatrice Adelaide al Monastero di San Salvatore di Pavia. Il castello venne ricostruito ed adattato ad abitazione signorile e prese l’attuale nome; -le Cascine COLOMBINA e SFORZESCA di proprietà benedettina fino al XVIII sec. che rivestono ancora un notevole interesse storico ed ambientale nonostante il degrado a cui sono sottoposte; -le cascine CONCARA, MEARI, BOFFALORA, FUMAGALLO, FUMAGALLINO e CANTARANA poste sulla strada Casoni –Monticelli; -GABBIANE posta a ponente del Lambro tra il fiume PO ed il relitto di un’ex insenatura. Un tempo era un insediamento con case ed oratorio già di proprietà della Mensa Vescovile di Piacenza era collocato a 300 m. dal PO. -NIZZOLARO in antico Nizzorello

67

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

-MONTALBANO che sorge sopra una piccola altura che costeggiava la sponda destra del PO da cui il nome Mont seguito dal nome dell’antico proprietario. Fu donato ai Benedettini che lo mantenendo fino al XVIII sec. -ARSENALE posto sull’antica strada che portava al porto sul Po detto Caifango -Le frazioni SONCINA MARAZZINI, BOSCO SONCINA e BOSCO MARAZZINI -ISOLONE, Gruppo di case situate tra il fiume e l’argine in gran parte distrutte dalle piene del Po -

Cascina: Colombina Ubicazione: Via Colombina Abitazioni: n°3 - sup. 1.264,04 mq Pertinenze: 2.121,13 mq (dep. Agricoli) 86,20 mq (Box) Condizioni: Pessime - Discrete Abitanti: n°7 Sup. del lotto: 17.156,03 mq Sup. coperta: 3.471,37 mq

68

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Cascina: Cascina. Sforzesca Ubicazione: Strada Prov. Monticelli - Badia Abitazioni: n°3 - sup. 627,24 mq Pertinenze: 1.344,42 mq (dep. Agricoli) Condizioni: Buone - Discrete Abitanti: n°4 Sup. del lotto: 8.116,82 mq Sup. coperta: 1.997,84 mq

69

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Cascina: Palazzo Ubicazione: Strada Palazzo Abitazioni: n°3 - sup. 1.541,32 mq Pertinenze: 1.646,00 mq (dep. Agricoli) 316,14 mq (Box) Condizioni: Buone Abitanti: n°10 Sup. del lotto: 22.892,42 mq Sup. coperta: 3.503,46 mq

Cascina: Cantarana Ubicazione: Strada Monticelli - Badia Abitazioni: n°7 - sup. 837,45 mq Pertinenze: 1.040,29 mq (dep. Agricoli) 237,43 mq (Box) Condizioni: Pessime - Discrete Abitanti: n°13 Sup. del lotto: 13.994,06 mq Sup. coperta: 2.115,17 mq

70

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Cascina: Boffalora Ubicazione: Strada Boffalora Abitazioni: n°3 - sup. 685,72 mq Pertinenze: 378,23 mq (dep. Agricoli) 81,69 mq (Box) Condizioni: Discrete Abitanti: n°6 Sup. del lotto: 5.671,12 mq Sup. coperta: 1.145,64 mq

Cascina: Bosco Soncina 5 Ubicazione: Strada Bosco Soncina Abitazioni: n°2 - sup. 676,37 mq Pertinenze: 1,487,95 mq (dep. Agricoli) Condizioni: recente Ristrutturazione Abitanti: / Sup. del lotto: 5.961,58 mq Sup. coperta: 2.164,32 mq

71

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

3.2.2 Il Tessuto Urbano

L’area si caratterizza per le continue modifiche del territorio conseguenti alle piene del PO ma anche all’intervento antropico ( si ricorda la deviazione del Fiume realizzata nel 1476).

Tali eventi hanno lambito senza mai eliminare del tutto la zona più elevata del comune. In questa porzione di territorio, compresa tra la strada provinciale e la roggia sono evidenti le tracce delle centuriazione che testimoniano la suddivisione del territorio agricolo in epoca romana evidenziando la permanenza stanziale nell’area dei coloni di Roma.

Sul perimetro di tale ambito sono sorti gli insediamenti più antichi rappresentati della storia locale ad iniziare dal capoluogo di Monticelli P. , il cui nucleo si sviluppò nell’alto medioevo attorno al vecchio castello, detto dei Torti, distrutto prima del XVIII sec., ed alle cascine legate strettamente alla storia economica e sociale del comune.

Il sistema delle cascine riveste una rilevanza dal punto di vista storico ed ambientale anche in funzione del presidio del territorio agricolo che tali insediamenti hanno svolto ed ancora in ridotta parte sostengono.

Si tratta in genere di complessi edilizi costituiti da una casa padronale spesso di rilevanza architettonica, da abitazioni del tipo a corte per residenza dei contadini e di fabbricati di servizio all’agricoltura. Molti di questi insediamenti risultano presenti già a metà del XVIII secolo nel primo rilievo catastale fatto eseguire da Maria Teresa d’Austria (Catasto Teresiano).

Gli edifici risalenti a tale periodo rappresentano un elemento di rilevanza dal punto di vista storico ed ambientale e sono contrassegnati nella Tavola dello Sviluppo Urbano ( Tav. DP..).

La chiesa e la canonica annessa

72

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Si tratta degli edifici specialistici (la Chiesa, l’ oratorio, il vecchio monastero), dei complessi rurali di C.na Palazzo, C.na Sforzesca, C.na Colombina ai quali è attribuita una valenza storico architettonica e di numerosi fabbricati sparsi a presidio del territorio agricolo.

La struttura di quest’ultimi si rifà alla tipologia a corte lombarda aperta. I cambiamenti dei metodi di coltivazione connessi alla meccanizzazione agricola che ha ridotto notevolmente la manodopera agricola, ha coinciso con la dismissione di molti fabbricati che sono andati soggetti a progressivo degrado. Tale situazione si ripercuote negativamente sul territorio sia dal punto di vista ambientale che socioeconomico.

3.2.3. L’attività edilizia

Negli ultimi anni l’attività edilizia si è sviluppata soprattutto all’interno dell’abitato , sui lotti liberi presenti nelle aree di completamento a est e nord del paese e con interventi di ristrutturazione e miglioramento degli edifici esistenti all’interno dei nuclei di antica formazione.

73

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Il paese, a partire soprattutto dalla seconda metà del XX sec. si è sviluppato in senso lineare lungo il percorso della strada provinciale che unisce il paese ai territori di Chignolo Po e a Badia Pavese inglobando alcuni insediamenti sparsi.

Preferenziale è stata inizialmente l’espansione edilizia verso Badia Pavese nella direzione della frazione Concara e più recentemente quella verso il comune di Chignolo PO. Tra il centro comunale e la frazione Concara si è assistito alla realizzazione di un edilizia con impianto di tipo spontaneo espresso nella costruzione di case unifamiliari con tipologia a blocco disposte con il fronte principale parallelo all’asse del tracciato stradale principale. Nella zona posta a nord del paese, sulla direttrice della SP verso Chignolo PO, la edificazione è stata “pianificata” con la realizzazione di un piano di lottizzazione che ha distribuito l’edificazione, sempre di tipo unifamiliare a blocco, secondo lo schema della città giardino.

Nelle aree agricole il cambiamento dei metodi di coltivazione connesso alla meccanizzazione agricola ha coinciso con la dismissione di molti fabbricati rurali che sono soggetti a progressivo degrado. Tale situazione si ripercuote negativamente sul territorio sia dal punto di vista ambientale che socioeconomico ed interessa anche edifici presenti nel capoluogo. Il PGT si propone di dare slancio ad un’attività di recupero di questi fabbricati alla funzione /residenziale, assecondando anche le richieste in merito emerse negli incontri realizzati nel corso della redazione del Piano.

L’edilizia è stata caratterizzata da diverse tipologie: dalla prevalenza di edifici a schiera e a corte si è passati a partire dal secondo dopoguerra ad edifici a blocco unifamiliari che ancora rappresentano la tipologia privilegiata nello sviluppo edilizio degli insediamenti.

Le recenti esperienze edificatorie hanno interessato prevalentemente le aree di espansione urbana attorno al capoluogo ed in particolare un’estesa area a nord del nucleo di antica formazione dove è stata creato un quartiere città giardino con edifici monofamiliari ad una o due piani con area di pertinenza a giardino e corte. Numerosi sono stati anche gli interventi di riqualificazione dell’esistente che hanno riguardato alcuni edifici del nucleo di antica formazione ma non ancora sufficienti a promuovere un vero recupero del patrimonio edilizio presente sul territorio.

74

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

3.3. IL SISTEMA ANTROPICO

3.3.1. L’assetto Demografico

L’andamento demografico, analizzato nel corso della storia recente, indica un picco massimo tra il 1901 e il 1911 periodo in cui la popolazione residente superò le 1.800 unità. Dopo tale periodo inizia un continuo decremento fino a raggiungere le 667 unità nel 2001. A partire dal 2004 si avvertono invece segnali positivi di incremento dei residenti che si protrae con gradualità fino ad oggi. La popolazione presente a tutt’oggi è di 737 abitanti concentrati soprattutto nel capoluogo con un aumento complessivo di quasi il 10% rispetto al rilievo demografico del 2001. Il numero delle famiglie censite al 2011 sono 323.ammonta a 323 nuclei. L’età media della popolazione è pari 46 anni. Il tasso di natività e 5,40 Il reddito medio di € 10.4,442 L’analisi del grafico demografico fa sperare in un superamento definitivo della situazione di depauperamento delle risorse umane registrato a partire dagli anni ’60 del secolo.ed un lieve incremento della popolazione ipotizzabile in un prossimo futuro. Nelle tabelle e nei grafici riportati di seguito sono evidenziati i principali dati demografici, economici e sociali e Posizione del Comune nei confronti delle classifiche nazionali, regionali e provinciali per popolazione, estensione territoriale, reddito etc.

ANDAMENTO DEMOGRAFICO dal 1861 al 2010

ANDAMENTO DEMOGRAFICO GENERALE

Anno Residenti Variazione

1861 1612

1871 1683 4,4%

1881 1666 -1,0%

1901 1771 6,3%

1911 1816 2,5% Massimo

1821 1697 -6,6%

1931 1483 -12,6%

1941 1421 -4,2%

75

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

1951 1331 -6,3%

1961 1056 -20,7%

1971 780 -26,1%

1981 696 -10,8%

1991 683 -1,9%

2001 667 -2,3% Minimo

2010 737 +10,5%

GRAFICO DELL’ANDAMENTO DEMOGRAFICO

2000 1800 1600 1400 1200 1000 abitanti 800 600 400 200 0 1861 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1941 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2007 2010 abitanti 1612 1683 1666 1771 1816 1697 1483 1421 1331 1056 780 696 683 667 725 737

COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE

Stato civile della popolazione maschile

Celibi 165 45,20%

Coniugati 173 47,40%

Divorziati 13 3,60%

Vedovi 14 3,80%

TOTALE 365

Stato civile della popolazione FEMMINILE

Celibi 106 29,40%

Coniugati 174 48,30%

Divorziati 16 4,40%

76

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Vedovi 64 17,80%

TOTALE 360

POPOLAZIONE SUDDIVISA PER ETA’ E SESSO - AGG. 2007

Età Maschi Femmine TOTALE % % Totale Maschi

0-9 36 21 57 7,9% 63,2%

10-19 30 20 50 6,9% 60,0%

20-29 38 35 73 10,1% 52,1%

30-39 58 67 125 17,2% 46,4%

40-49 55 45 100 13,8% 55,0%

50-59 49 61 110 15,2% 44,5%

60-69 54 36 90 12,4% 60,0%

70-79 26 37 663 8,7% 41,3%

80-89 16 30 46 6,3% 34,8%

90-99 3 7 10 1,4% 30,08%

>100 0 1 1 0,1% 0,0

TOTALE 356 360 725

NUCLEI FAMIGLIARI 2001- 2010

Componenti Anno Residenti Variazione Famiglie %Maschi per Famiglia

2001 674

2002 700 3,9% 48,7%

2003 720 2,9% 306 2,35 49,9%

2004 718 -0,3% 314 2,29 50,4%

2005 707 -1,5% 320 2,21 50,5%

2006 725 2,5% 322 2,25 50,3%

77

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2007 729 0,6% 323 2,26 49,4%

2008 737 1,1% 324 2,27 49,7%

2009 737 0,0% 326 2,26 49,7%

2010 737 0,0% 323 2,28 50,1%

BILANCIO DEMOGRAFICO 2002 – 2010

Tassi calcolati su 1.000 ab.

Popolazione Crescita Migratorio Crescita Anno Natalità Mortalità Media Naturale Totale Totale

2002 687 8,7 14,6 -5,8 43,7 37,8

2003 710 9,9 18,3 -8,5 36,6 28,2

2004 719 11,1 11,1 0,0 -2,8 -2,8

2005 713 5,6 12,6 -7,0 -8,4 -15,4

2006 716 11,2 5,6 5,6 19,6 25,1

2007 727 13,8 16,5 -2,8 8,3 5,5

2008 733 8,2 13,6 -5,5 16,4 10,9

2009 737 12,2 8,1 4,1 -4,1 0,0

2010 737 5,4 10,9 -5,4 5,4 0,0

SALDO DEMOGRAFICO

Variazioni

Per Saldo Saldo Popolazione Anno variazioni Saldo Totale Naturale Migratorio al 31/12 territoriali

2002 -4 30 26 700

78

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2003 -6 26 0 20 720

2004 0 -2 0 -2 718

2005 -5 -6 -11 707

2006 4 14 0 18 725

2007 -2 6 0 4 729

2008 -4 12 0 8 737

2009 3 -3 0 0 737

2010 -4 4 0 0 737

DETTAGLIO DEL BILANCIO DEMOGRAFICO

Iscritti Cancellati Cancellati Iscritti Altri Altri Anno Nati Morti da altri per altri per dall'estero iscritti cancellati comuni comuni l'estero

2002 6 10 34 9 4 17 0 0

2003 7 13 34 33 0 41 0 0

2004 8 8 26 6 1 28 2 5

2005 4 9 38 5 0 38 8 3

2006 8 4 34 13 1 33 1 0

2007 10 12 15 29 0 35 0 3

2008 6 10 19 16 0 23 0 0

2009 9 6 15 9 0 27 0 0

2010 4 8 11 17 0 22 2 0

79

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

POLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA PER ETA’

Indice Anno % 0-14 % 15-64 % 65+ Abitanti Età Media Vecchiaia

2007 10,3% 67,3% 22,3% 725 216,0% 45,4

2008 11,1% 66,9% 21,9% 729 197,5% 44,8

2009 11,4% 66,5% 22,1% 737 194,0% 44,8

2010 11,3% 66,1% 22,7% 737 201,2% 45,5

2011 11,1% 65,7% 23,2% 737 208,5% 46,1

STATO CIVILE

% % Anno Celibi/Nubili Coniugati/e Divorziati/e Vedovi/e Totale Coniugati/e Divorziati/e

2007 271 347 29 78 725 45,40% 4,0%

2008 288 340 25 76 729 44,80% 3,4%

2009 301 337 25 74 737 44,88% 3,4%

2010 295 346 25 71 737 45,50% 3,4%

2011 299 346 25 67 737 46,1 3,40%

MASCHI 2011 FEMMINE 2011

Stato Stato quantità percentuale quantità percentuale Civile Civile

Celibi 175 47,40% Celibi 124 33,70%

Coniugati 172 46,60% Coniugati 174 47,30%

Divorziati 12 3,30% Divorziati 13 3,50%

Vedovi 10 2,70% Vedovi 57 15,50%

80

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

POPOLAZIONE IMMIGRATA

Residenti Stranieri per Nazionalità (2010)

Pos Nazione Residenti %Maschi Var. Anno Prec.

1 Romania 58 46,6% 5,5%

2 Marocco 35 60,0% 20,7%

3 Albania 17 35,3% 70,0%

4 Ucraina 12 25,0% 20,0%

5 India 7 57,1% 16,7%

6 Filippine 4 50,0% 0,0%

7 Perù 3 33,3% 50,0%

8 Moldova 2 100,0% 100,0%

9 Tunisia 1 100,0% 0,0%

10 Svizzera 1 100,0% 0,0%

11 Francia 1 0,0% 0,0%

12 Argentina 1 0,0% 0,0%

81

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

13 Bulgaria 1 100,0% 0,0%

14 El Salvador 1 0,0

Provenienza per Continente (2010)

Var. Da Dove Quanti %Maschi %Totale Anno Prec.

Europa 92 43,5% 63,9% 15,0%

Africa 36 61,1% 25,0% 20,0%

Asia 11 54,5% 7,6% 10,0%

America 5 20,0% 3,5% 66,7%

Totale 144 47,9% 17,1%

Provenienza per Area (2010)

Da Dove Quanti %Maschi %Totale Var. Anno Prec.

Unione Europea 60 46,7% 41,7% 3,4%

Africa Settentrionale 36 61,1% 25,0% 20,0%

Europa Centro Orientale 31 35,5% 21,5% 47,6%

Asia Centro Meridionale 7 57,1% 4,9% 16,7%

America Centro Meridionale 5 20,0% 3,5% 66,7%

Asia Orientale 4 50,0% 2,8% 0,0%

Altri Paesi Europei 1 100,0% 0,7% 0,0%

82

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

REDDITI IRPEF

Dichiaranti Popolazione %pop Importo Media/Dich. Media/Pop.

2005 388 707 54,9% 6.733.330 17.354 9.524

2006 397 725 54,8% 7.140.339 17.986 9.849

2007 409 729 56,1% 7.786.561 19.038 10.681

2008 420 737 57,0% 7.722.801 18.388 10.479

2009 404 737 54,8% 7.695.706 19.049 10.442

PARCO MEZZI REGISTRATI

Auto, moto e altri veicoli

Auto per Trasporti Veicoli Trattori Anno Auto Motocicli Autobus Totale mille Merci Speciali e Altri abitanti

2004 454 48 1 71 16 1 591 632

2005 460 49 1 77 15 1 603 651

2006 474 52 1 80 18 1 626 654

2007 477 58 1 94 18 3 651 654

2008 480 62 1 94 21 3 661 651

2009 468 61 1 99 19 2 650 635

83

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

3.3.2. L’Assetto Economico e Sociale

L’economia comunale si basa prevalentemente sull’agricoltura, sull’artigianato e sul terziario.

SITUAZIONE IMPRENDITORIALE

ANNI 2001 2011 POPOLAZIONE TOTALE 666 737 ADDETTI 180 215 IMPRESE 60 71 ADETTI MEDI 3 3,1

La popolazione attiva ammonta oggi a 215 unità, pari a circa il 25% della popolazione totale con un aumento del 20% rispetto ai valori registrati nel 2001 Le unità produttive sono mediamente di piccole dimensioni

AGRICOLTURA

INDUSTRIA ED ARTIGIANATO COMMERCIO

SERVIZI

3.3.3. Settori di attività prevalenti

Attività primaria L’attività primaria partecipa alla formazione del reddito disponibile per circa il 20% rispetto ad una media regionale di poco superiore all’1% caratterizzando il tessuto sociale ed economico del comune

84

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Le attività agricole si incentrano sulle colture estensive a rotazione soprattutto mais, grano e riso. Nelle aree golenali è diffusa la coltura del pioppo. La zootecnia è ancora presente, anche se in forma ridotta rispetto al decennio precedente, ed è concentrata in poche aziende poste nella porzione nord est del territorio L’attività, un tempo molto praticata soprattutto nel settore dell’allevamento bovino, ha subito un sensibile calo negli ultimi anni con la dismissione di insediamenti anche di notevoli dimensioni. Caratteristica negativa del sistema agricolo è l’invecchiamento degli attivi agricoli con il conseguente ridotto ricambio generazionale. Si sta assistendo però, anche se in maniera contenuta, ad un nuovo interesse da parte della popolazione giovane verso nuove forme di imprenditoria agricola soprattutto indirizzata verso la coltura e la trasformazione di prodotti da agricoltura biologica locale. Per quanto riguarda la richiesta di manodopera generica si assiste alla difficoltà di reperimento di unità lavoro soprattutto giovanili. Tale popolazione tende a spostarsi nei centri urbani in cerca di alternative occupazionali. Per sopperire a questa carenza di manodopera giovanile e all'invecchiamento degli addetti in agricoltura è sempre più frequente il ricorso a mano d'opera straniera soprattutto proveniente da Romania, Ucraina ed Albania) che risulta complessivamente ben integrata.

Sistema di trasformazione agroalimentare Il sistema di trasformazione agroalimentare sta cercando uno spazio nell’economia e potrebbe diventare uno dei punti di interesse per lo sviluppo del settore. Si tratta di esperienze che integrano l’agricoltura biologica con la trasformazione e conservazione dei derivati e si appoggiano alle produzioni agricole locali. Il numero e le strutture economiche attuali sono ancora insufficienti per incrementare nuovi posti di lavoro ma può essere un settore che merita attenzione per favorire lo sviluppo futuro e va sostenuta e promossa anche per i suoi caratteri di coerenza all’interno del sistema ambientale.

Settore secondario L’attività secondaria si incentra essenzialmente sull’attività artigianale Il sistema artigianale rappresenta un’ importante fonte di reddito nell’economia comunale e occupa circa il 39 % delle forze lavoro. L’attività si sviluppa in prevalenza nei settori edile e di sostegno all’edilizia ( serramentista, falegnameria, etc.) e nel settore meccanico. Si contano 20 unità produttive che occupano 67 addetti pari al 38,73% della popolazione attiva Gli insediamenti artigianali si sviluppano in prevalenza in prossimità del capoluogo e occupano piccole porzioni del tessuto urbano consolidato. Si tratta di attività che coprono il mercato locale, condotte in gran parte a carattere famigliare.

85

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Insediamenti di maggiore dimensioni si collocano in prossimità delle frazioni Concara (produzione serramenti) ed Arsenale In località Arsenale è presente un ambito un tempo occupato dalla ditta Agrichimica oggetto di bonifica per inquinamento da idrocarburi. La bonifica, promossa dal Comune e finanziata dalla Regione Lombardia ha avuto esito positivo per quanto riguarda i suoli. Le azioni di monitoraggio dell’area e della falda promosse e sostenute finanziariamente dalla Provincia di Pavia, hanno portato al rilascio della Certificazione ai sensi del D.gls. 152/06 art. 248 c.2 e della DGR n. 3509/2012, di completamento degli interventi di bonifica per il sito, limitatamente per la matrice terreno, di cui è allegata copia. Le prescrizioni dettate per l’area riguardano: - il divieto di utilizzo di spazi chiusi sino ad una distanza di 30 m. dalla sorgente di contaminazione della falda individuata per l’elaborazione delle analisi a rischio - il divieto di attingimento di acque sotterranee per tutti gli usi così come mappate dal comune - qualora si realizzassero edifici residenziali ad una distanza inferiore a 60m. dalla sorgente di contaminazione individuata dall’indagine di rischio, dovrà essere rivalutata la stessa analisi di rischio per il recettore residenziale L’area è attualmente destinata dal PRG ad Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, e non prevede la realizzazione di spazi chiusi ad eccezione di locali tecnici.

Settore terziario Il settore commerciale si sviluppa principalmente nel capoluogo con la presenza di circa 15 unità con 24 addetti pari all’8,67 della popolazione attiva. I punti vendita a carattere di vicinato con superficie di vendita inferiore a 100 mq. con Tali unità sembrano mantenere un buon rapporto con l’utenza in termini di servizio ma non sono sufficienti a coprire tutte le esigenze della popolazione che si rivolge sempre più ai grandi insediamenti commerciali soprattutto presenti nella vicina Castel san Giovanni o nel capoluogo provinciale. Questo comporta evidenti disagi, in particolare per le fasce più anziane. Il settore servizi occupa circa 100 addetti pari al 15% della popolazione occupata attiva suddivisa in 20 unità di servizio con 57 addetti pari al 13,87% popolazione occupata e 5 attività amministrative con 32 addetti pari al 11,5 % popolazione occupata

3.3.4. ISTRUZIONE

Istruzione primaria La popolazione in età scolare rappresenta il 5 % con un totale di 37 unità tra i 6 e i 11 anni e frequenta la scuola elementare statale sita in via Roma nel capoluogo di Monticelli Pavese. Nell’ambito provinciale la scuola è classificata al Codice Meccanografico: PVEE801024.

86

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Istruzione secondaria Non esistono nel comune scuole di livello superiore al primario. Gli studenti della scuola secondaria (circa il 7% della popolazione totale) hanno come riferimento principale le scuole site in Castel San Giovanni (PC) Si elencano di seguito le principali sedi scolastiche superiori

Scuole Superiori nei dintorni

Scuola Comune

G. Marcora - Via Sauro 28; Istituto Professionale per l'Agricoltura Castel e San L'Ambiente Giovanni

A. Casali - Via Garibaldi, 76; Istituto Professionale per i Servizi CommercialiCastel e San Turistici Giovanni

Castel San Alessandro Volta - Via Naziario Sauro, 23; Liceo Scientifico Giovanni

Borgonovo Val Alessandro Volta - Via Galielo Galilei, 1; Istituto Tecnico Commerciale Tidone

Borgonovo Val Itis Volta - Via Galielo Galilei, 1; Istituto Tecnico Industriale Tidone

A.Cesaris - Via Cadorna; Istituto Tecnico Industriale Casalpusterlengo

Casalpusterlengo; Istituto Tecnico Industriale Casalpusterlengo

3.4. Servizi Nel comune sono presenti aree ed impianti destinati a servizi che rivestono principalmente interesse locale. La superficie totale definita dal PRG vigente come destinata ad infrastrutture secondarie è di mq. su una popolazione residenziale teorica prevista di 1.084 abitanti. La dotazione è pertanto di circa 42,94 mq/ab. per abitante. Si tratta di aree poste in prevalenza nel capoluogo, all’interno o a ridosso del nucleo di antica formazione. La piazza comunale, rappresenta il punto focale per la distribuzione e la identificazione degli spazi e delle strutture pubbliche o di interesse pubblico. 87

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Su di essa affacciano il Municipio, l’edificio scolastico, la chiesa, l’area per servizi culturali e ricreativi. Il municipio è stato oggetto di recenti interventi di ristrutturazione che lo hanno adeguato alle necessarie caratteristiche funzionali di luogo amministrativo pubblico. Ad esso è annesso l’edificio scolastico che risale alla seconda metà del secolo scorso ed è in discrete condizioni. Sul lato nord della piazza è presente un’area ricreativa composta da spazi a verde attrezzato e spazi coperti destinati a strutture turistico–ricettive utilizzate per manifestazioni temporanee e pubblico spettacolo. Il PRG vigente prevede di ampliare tale aree sul lato est per la realizzazione di attrezzature sportive e verde attrezzato. La superficie prevista è di 8.160 mq. Sulla piazza prospetta anche il più importante edificio storico artistico del comune rappresentato dalla chiesa parrocchiale di Santa Croce. Si tratta di un edificio che assume il suo attuale assetto attorno al XVIII secolo quando viene ampliato il più antico edificio dell’Oratorio di San Salvatore. All’edificio sacro è annesso l’oratorio parrocchiale, recentemente oggetto di interventi di manutenzione straordinaria. Nell’area retrostante l’oratorio è presente un piccolo campo di calcio. Il Piano dei Servizi si occuperà più dettagliatamente del sistema delle infrastrutture primarie e secondarie e della loro specializzazione.

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE (PV) AREE A SERVIZI PER TIPOLOGIA ED UBICAZIONE - DOTAZIONE PGT. TIPOLOGIA DEI SERVIZI UBICAZIONE DEL SERVIZIO Capoluog Loc. Cascina Bosco Soncina Loc. Definizione o Valleria Meari soncina Marazzini Arsenale Istruzione X Centri ricreativi e socioculturali X X Centri sociosanitari X Centri amministrativi X Centri religiosi X Impianti sportivi X Verde attrezzato X X X X X X Parcheggi X X X X X X mq. mq. mq. mq. mq. mq. SUPERFICI IN MQ. 18.140,5 2.032, 5.977 557 480 1.285

SUPERFICIE TOTALE mq. 28.471,50 88

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE (PV) PROGRAMMA ATTUATIVO : SERVIZI DA REALIZZARE O COMPLETARE, PER TIPOLOGIA ED UBICAZIONE

TIPOLOGIA DEI SERVIZI UBICAZIONE DEL SERVIZIO Lo c. Val Capoluog ler Cascina Bosco Soncina Loc. Definizione o ia Meari soncina Marazzini Arsenale Istruzione Centri ricreativi e socioculturali X X Centri sociosanitari X Centri amministrativi Centri religiosi Impianti sportivi X Verde attrezzato X X X X X X Parcheggi X X X X X X m q. mq. 2.0 mq. mq. mq. mq. SUPERFICI 9.809 32 5.977 557 480 1.285

SUPERFICIE TOTALE mq. 20.140,50

3.4.1 Servizi alla persona Nel capoluogo sono presenti:  una farmacia  un ambulatorio medico  uno sportello bancario

3.4.2 Servizi al Cittadino Allo scopo di facilitare il collegamento tra il cittadino e l’Amministrazione è stato attivato il Servizio E- Government che permette l’erogazione via internet di servizi al cittadino. Nel sito del comune è stata istituita un’apposita area denominata “Servizio al cittadino" con lo scopo di organizzare le informazioni ed i servizi a lui rivolti e rispondere alle esigenze concrete e quotidiane di vita, informazione e di lavoro. Il sistema ha permesso di progredire nella direzione della semplificazione dei rapporti con la popolazione: molte informazioni e servizi che richiedevano la presenza fisica della persona presso

89

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

l’ufficio competente, possono essere oggi richiesti ed ottenuti via internet. Utilizzando la rete il cittadino può prendere visione degli atti dell’Amministrazione e dei propri dati anagrafici, ricevere i certificati di residenza, etc. Il servizio è riservato ai cittadini residenti nel Comune, ai cittadini AIRE, ai non residenti titolari di una qualsiasi utenza.

3.4.3 Servizi all’ Impresa L’amministrazione Comunale allo scopo di promuovere e qualificare un sistema locale di servizi per le imprese ha inserito nel sito del comune un’area denominata "Servizi alle imprese" che rappresenta il supporto telematico per le attività produttive locali. Il sistema consente l'erogazione di un sistema unitario di servizi con la finalità di rendere disponibili informazioni, servizi interattivi e transazionali a tutti i soggetti privati che risiedono nel territorio e che hanno rapporti con esso. Inserendo Utente e Password è possibile accedere direttamente ai servizi che il comune offre alle imprese.

3.5. Infrastrutture primarie.

3.5.1 .Acquedotto L’approvvigionamento idrico del comune avviene mediante rete pubblica. Tutti gli edifici residenziali e buona parte dei fabbricati agricoli sono dotati di allaccio all’acquedotto comunale. gestito dalla Soc. AMI ACQUE di Pavia. Non risultano presenti ed attivi nel territorio pozzi per approvvigionamento per l’alimentazione umana. La Planimetria allegata allo Studio Geologico del territorio comunale indica la dislocazione dei pozzi per uso agricolo.

3.5.2. Fognatura La rete fognaria copre gli ambiti edificati attraversati dal tracciato della SP 53 “Monticelli-Badia Pavese a partire dalla frazione Concara proseguendo attraverso la via Dossino, la via Marconi, la Via Roma fino al margine nord dell’area edificata di Via Palazzina. All’interno del tessuto urbano si dirama per servire le unità abitative di Via del Mago, via Plana (fino alla Cascina Pomarolo). Attraverso la via Valleria raggiunge poi le cascine Malaga e Valle. Le condotte di raccolta si collegano al collettore principale all’incrocio con via Vigna Vecchia per confluire nel depuratore. La rete è gestita dalla Soc. AMI ACQUE di Pavia. Le restanti frazioni non sono servite da fognatura pubblica.

90

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

7

3.5.3 Gas La rete gas è gestita dalla soc. Enel Rete Gas- Gruppo F2i Reti Italia.

Tracciato della rete gas comunale

3.5.4. Rete elettrica I cavi aerei della rete di alimentazione principale percorrono i tracciati della viabilità principale e da essa si diramano per servire tutte le abitazioni occupate.

3.5.5. Piano Regolatore dell’illuminazione pubblica Con Delibera n. 17 in data 20.04.2012 è stato approvato il Piano Regolatore dell’illuminazione pubblica comunale redatto dal P.I. Gianfranco Cella. L’assetto attuale del sistema d’illuminazione pubblica è eterogeneo ed il Piano ha lo scopo di

91

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

omogeneizzare ed ottimizzare sia gli interventi immediati sia quelli futuri offrendo indirizzi alla programmazione e alla disciplina degli stessi interventi. Il PRIC definisce per il Comune le tecniche e le tipologie di intervento illuminotecnico utili alla creazione di scenari notturni urbani fruibili, funzionali, suggestivi nel rispetto della normativa vigente in materia di illuminazione pubblica. Lo studio rappresenta un allegato al presente Dd.P.

3.6 Mobilità

L'area non è compresa nel sistema e nelle previsioni infrastrutturali regionali ed è considerata marginale rispetto al Sistema viario regionale ed interregionale e dal punto di vista dei collegamenti, l'area presenta evidenti carenze.

Il sistema di trasporto pubblico con diverse corse giornaliere collega il paese con Pavia che dista circa 35 km. Il territorio non è servito da collegamenti ferroviari diretti né dal sistema autostradale. Gli accessi più vicini per la fruizione di tali sistemi infrastrutturali sono collocati nel territorio di Castel San Giovanni (PC), posto a circa 10 Km dal centro comunale, dove si trovano la stazione ferroviaria ed il casello dell’autostrada A21 Torino-Piacenza. Il territorio non è servito da collegamenti ferroviari diretti né dal sistema autostradale. Gli accessi più vicini per la fruizione di tali sistemi infrastrutturali sono a Castel San Giovanni (PC),

92

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

posto a circa 10 Km dal centro comunale, dove si trovano la stazione ferroviaria ed il casello dell’autostrada A21 Torino-Piacenza. La viabilità di riferimento per i collegamenti extracomunali è rappresentata dalla Strada Provinciale n. L'area non è compresa nel sistema e nelle previsioni infrastrutturali regionali ed è considerata marginale rispetto al Sistema viario regionale ed interregionale. Tale condizione può essere tuttavia considerata dal punto di vista della preservazione dell’ambiente naturale, un fattore di salvaguardia per gli effetti svolti a favore della conservazione del tessuto e del sistema insediativo e la tutela delle caratteristiche territoriali e paesaggistiche, seppur rivela il suo limite nei confronti dello sviluppo del sistema socio economico.

3.6.1. Trasporto urbano ed extraurbano I collegamenti con poli extracomunali e provinciale è assicurato dal trasporto su gomma. Il trasporto pubblico è gestito dal ditta SILA che fa servizio sulle due linee principali che collegano Monticelli Pavese a Pavia con 5 corse giornaliere dirette e con due corse giornaliere da Monticelli Pavese a Stradella. Maggiori occasioni di collegamento con Pavia richiedono di raggiungere le autostazioni di Chignolo PO o Pieve Porto Morone.

Si riportano di seguito il dettaglio delle corse

Monticelli Pavese - Pavia-

MONTICELLI PAVESE-Piazza Municipio 6.05 6.25 7.15 13.15 15.30

CHIGNOLO PO-Frazione Alberone 6.07 6.27 7.17 13.17 15.32

CHIGNOLO PO-Frazione Lambrinia-Via Mameli

CHIGNOLO PO-Via XXV Aprile 6.10 6.30 7.20 9.05 13.20 15.35

BADIA PAVESE-Paese 6.15 6.35 7.25 9.10 13.25 15.40

PIEVE PORTO MORONE-Via Cavallotti 5:00 6.20 6.35 6.40 7.30 8.30 9.15 11.00 12.30 13.30 15.45 17.00

SANTA CRISTINA E BISSONE-Frazione Bissone 5:05 6.25 6.45 7.35 8.35 9.20 11.05 12.35 13.35 15.50 17.05

SANTA CRISTINA E BISSONE-Via Vittorio Veneto 5:10 6.30 6.50 7.40 8.40 9.25 11.10 12.40 13.40 15.55 17.10

CORTEOLONA-Ex S.S. 234 5:15 6.35 6.50 7.45 8.45 9.30 11.15 12.45 13.45 16.00 17.15

BELGIOIOSO-Via Veneto 4 (Castello) 5:20 6.40 7.00 6.55 7.00 7.50 8.50 9.35 11.20 12.50 13.50 16.05 17.20

LINAROLO-Bivio 5:25 6.45 7.05 7.00 7.05 7.55 8.55 9.40 11.25 12.55 13.55 16.10 17.25

VALLE SALIMBENE-Bivio 5:30 6.50 7.10 7.05 7.10 8.00 9.00 9.45 11.30 13.00 14.00 16.15 17.30

VALLE SALIMBENE-Via Motta San Damiano 5:32 6.52 7.12 7.07 7.12 8.02 9.02 9.47 11.32 13.02 14.02 16.17 17.32

PAVIA-Stabilimento Necchi

PAVIA-Autostazione 6:00 7.20 7.40 7.35 7.40 8.30 9.30 10.15 12.00 13.30 14.30 16.45 18.00

Pavia- Lambrinia - Monticelli Pavese

93

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

PAVIA-Autostazione 5:50 7.20 7.40 9.00 11.00 11.50 12.30 13.35 13.40 13.45 14.30 17.30 18.30

PAVIA-Stabilimento Necchi

VALLE SALIMBENE-Via Motta San Damiano 6:13 7.40 8.00 9.20 11.20 12.10 12.50 13.55 14.00 14.05 14.50 17.50 18.50

VALLE SALIMBENE-Bivio 6:15 7.42 8.02 9.22 11.22 12.12 12.52 13.57 14.02 14.07 14.52 17.52 18.52

LINAROLO-Bivio 6:20 7.47 8.07 9.27 11.27 12.17 12.57 14.02 14.07 14.12 14.57 17.57 18.57

BELGIOIOSO-Via Veneto 4 (Castello) 6:25 7.52 8.12 9.32 11.32 12.22 13.02 14.07 14.12 14.17 15.02 18.02 19.02

CORTEOLONA-Ex S.S. 234 fronte civ.10 6:30 7.57 8.17 9.37 11.37 12.27 13.07 14.12 14.17 14.22 15.07 18.07 19.07

SANTA CRISTINA E BISSONE-Via Vittorio Veneto 6:35 8.02 8.22 9.42 11.42 12.32 13.12 14.17 14.22 14.27 15.12 18.12 19.12

SANTA CRISTINA E BISSONE-Frazione Bissone 6:40 8.07 8.27 9.47 11.47 12.37 13.17 14.22 14.27 14.32 15.17 18.17 19.17

PIEVE PORTO MORONE-Via Cavallotti 6:50 8.17 8.37 9.57 11.57 12.47 13.27 14.32 14.37 14.42 15.27 18.27 19.27

BADIA PAVESE-Paese 8.40 12.50 13.30 14.40 14.45 15.30 18.30 19.30

CHIGNOLO PO-Via XXV Aprile 8.45 12.55 13.35 14.50 15.3518.35 19.35

CHIGNOLO PO-Frazione Lambrinia-Via Mameli

CHIGNOLO PO-Frazione Alberone 13.05 13.45 15.00 15.45 18.45 19.45

MONTICELLI PAVESE-Piazza Municipio 13.10 13.50 15.05 15.50 18.50 19.50

Monticelli Pavese – Stradella Stradella - Monticelli Pavese

MONTICELLI PAVESE-Piazza del Municipio 7:00 STRADELLA-p.za Trieste 13:10

CHIGNOLO PO-Frazione Alberone 7:05 CASTEL S. GIOVANNI-p.za Gramsci 13:21

CHIGNOLO PO-Via XXV Aprile 7:12 PIEVE PORTO MORONE-Via Cavallotti 13:35

BADIA PAVESE-Paese 7:17 BADIA PAVESE-Paese 13:40

PIEVE PORTO MORONE-Via Cavallotti 7:22 CHIGNOLO PO-Via XXV Aprile 13:55

CASTEL S. GIOVANNI-p.za Gramsci 7:36 CHIGNOLO PO-Frazione Alberone 14:00

STRADELLA-p.za Trieste 7:47 MONTICELLI PAVESE-Piazza del Municipio :14.07

3.7. Assetto viario, condizioni d’uso delle infrastrutture e sicurezza stradale Il territorio di Monticelli Pavese è attraversato da una direttrice viaria principale che collega il capoluogo a Badia Pavese e a Chignolo Po e rappresenta l’elemento di riferimento per l’intero assetto viabilistico comunale. Si tratta della strada provinciale SP n. 123 che corre sul bordo del primo terrazzo alluvionale e rimarca, con il suo andamento, il perimetro dell’area di pianura più elevata e salvaguardata nei secoli dalle erosioni del Fiume. Ad essa si rapporta la rete viaria secondaria e la rete viaria minore. Alla prima appartengono le strade comunali, alla seconda le strade vicinali ed in genere tutta la

94

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

viabilità a servizio dell’attività agricola. La strada provinciale è a due corsie i marcia, ha una larghezza media di 5 m. e manto bituminoso in condizioni mediocri.

3.7.1 Punti di criticità Il percorso sopradescritto presenta punti di particolare pericolosità a causa di strettoie e bruschi cambiamenti di direzione con curve di raggio prossimo a 90° sia nel tratto extraurbano che in quello interno all’abitato. Le stesse problematiche si riscontrano anche in tratti del suo tracciato extra comunale rilevati soprattutto nell’attraversamento del centro abitato del capoluogo di Badia Pavese e della frazione di Casoni più prossima al confine di Monticelli Pavese. Un tale sistema viario necessita pertanto di essere riqualificato e meglio integrato al sistema viario intercomunale e di collegamento interregionale

3.7.2. Percorsi Urbani La Strada Provinciale n. 123 diventa strada urbana a partire dalla frazione Cantarana con il nome di via Guglielmi Marconi e poi via Roma fino a raggiungere l’area di recente lottizzazione a nord del capoluogo e prendere il nome di via Palazzina. Lungo il percorso urbano si rilevano alcuni punti di elevata pericolosità rappresentati da flessi a gomito posti in corrispondenza di incroci. Il primo punto di particolare criticità è in posto in prossimità dell’incrocio della G.Marconi con la via Valleria, il secondo in corrispondenza della curva all’inizio della via Roma. La pavimentazione nei tratti urbani è discreta. Non risulta completamente garantita la rete pedonale per la mancanza di marciapiedi in alcuni tratti.

3.7.3 Viabilità minore La viabilità minore collega con un andamento quasi a pettine il capoluogo con gli insediamenti sparsi e questo con il tracciato che corre sull’argine maestro. Si tratta per lo più di percorsi di larghezza inferiore a 3,50 m. delimitati da fossi irrigui che si integrano con il territorio agricolo solcato da numerosi percorsi interpoderali. Tra questi meritano attenzione le direttrici d’impianto della centuriazione e il tracciato viario che corre sull’argine.

95

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

4 SISTEMA ECOLOGICO E PAESISTICO-AMBIENTALE

4.1. Il paesaggio Il territorio comunale appartiene alla pianura alluvionale del Fiume PO ed è caratterizzato da un assetto morfologico pianeggiante nel quale si possono riconoscere i segni dei vecchi meandri del Fiume. Il Po segna il limite sud del comune e rappresenta l’elemento più significativo nel contesto paesaggistico ed ambientale; con le sue piene ha plasmato l’intero assetto territoriale del comune e disegnato l’orografia dei luoghi. La pianura è stata suddivisa dal PAI ( Piano di Assetto Idrogeologico) in tre ambiti in relazione alla natura dei luoghi e alla componente geomorfologica. Il primo ambito è rappresentato dalla zona più elevata che presenta quote medie di 53 m.s.l.m.; sul suo intorno sorgono la maggior parte degli insediamenti. Il secondo ambito, leggermente ribassato rispetto al primo , si pone tra questo e l’argine maestro ed è caratterizzato da buone capacità irrigue e da un elevato livello produttivo agricolo. Le unità ambientali sono solcate da canali irrigui che delineano il paesaggio agrario ripercorrendo a volte linee di vecchi meandri. Il loro assetto è prevalentemente caratterizzato da un’agricoltura di tipo estensivo con colture incentrate prevalentemente sul mais e riso. Tali colture si estendono su ampie superfici aziendali senza quasi soluzione di continuità. Le aggregazioni urbane, gli insediamenti e limitate presenze arboree in forma di elementi isolati o piccoli filari, rappresentano le emergenze più significative nel contesto del paesaggio agricolo della bassa pianura padana. Un ruolo di particolare rilevanza dal punto di vista ambientale è svolto dalle cascine più antiche alcune delle quali rivestono anche un’ importante significato storico ed artistico Dal punto di vista idrogeologico, le zone appartengono alla Fascia B di Rispetto Fluviale (Fasce di Rispetto Fluviale PAI ai sensi della Legge 183/1989 (approvato con D.P.C.M. 8 agosto 2001) Il terzo ambito considerato comprende tutte le aree poste al di là dell’argine maestro e riguarda tutta la zona golenale le e l’area classificata da Natura 2000 come Zona di Protezione Speciale (ZPS)identificato essenzialmente nell’isola sul F.PO. Le emergenze più significative che concorrono a delineare il paesaggio di tale comprensorio sono rappresentate dall’argine maestro che la delimita a nord, il Fiume PO e la sua isola. La vegetazione insediata nella fascia golenale è caratterizzata da estese aree coltivate a pioppeto, alternate da limitate aree a seminativo e piccole plaghe residuali a bosco. Queste sono disposte soprattutto lungo la fascia riparia e sul contorno di piccoli specchi d’acqua; sull’isola si sviluppa una vegetazione spontanea.

96

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

L’ambito è soggetto a rilevante pericolo di esondazione ed è classificata tra le Fasce di Rispetto Fluviale PAI ai sensi della Legge 183/1989 (approvato con D.P.C.M. 8 agosto 2001) per il 60% in fascia B e per il restante 40% in fascia C. Sull’argine che si eleva dal piano medio della pianura di circa 6 metri corre un percorso di particolare importanza per la fruizione del paesaggio. Esso permette di godere della visione Dal punto di vista sismico il territorio comunale è inserito nella Zona 4 ( sismicità molto bassa).

4.2. Aree protette La presenza del parco fluviale (PLIS) costituisce una risorsa ambientale, naturalistica, turistica e fruitiva da salvaguardare anche a fronte della pressione dell'agricoltura Le aree protette delimitate dal Piano e già classificate dal PTR e dal PTCP come “ aree di consolidamento dei caratteri naturalistici”, occupano circa un terzo del territorio comunale per un totale di circa mq. 720 ha. e comprendono l’intero ambito golenale ed il corso d’acqua del PO con la sua isola. La zona è estesa a tutta l’area compresa tra gli argini di froldo del Fiume in corrispondenza dei Comuni di Monticelli Pavese e Chignolo Po ed il confine regionale. All’interno di tale ambito di grande valenza ambientale è presente una Zona di Protezione Speciale che rappresenta una emergenza da tutelare e una risorsa ambientale, naturalistica da salvaguardare

4.3. Area RETE NATURA 2000 La Zona di Protezione Speciale -ZPS IT 2080702- Po di Monticelli e Chignolo PO si identifica essenzialmente con la porzione d’sola sul Po posta entro i confini comunale. L’isola è divisa longitudinalmente, da sud a nord, dalla linea di confine che separa insieme la Regione Lombardia dall’Emilia Romagna, la provincia di Pavia da quella di Piacenza , il comune di Monticelli Pavese da quello di Sarmato.

Il limite amministrativo divide l’isola quasi a metà ma in entrambe le parti permane la stessa destinazione naturalistica. Il Piano urbanistico del comune di Sarmato prescrive infatti nella porzione d’isola di competenza la tutela assoluta finalizzata alla conservazione naturalistica precludendo l’area ad ogni attività agricola produttiva e destinandola alla preservazione dei caratteri di naturalità La ZPS è stata analizzata sotto il profilo ambientale e naturalistico e sono state date indicazioni per la sua tutela. Tali indicazioni sono riportate nella Studio d’incidenza ambientale allegato.

Nella porzione di competenza del Comune di Monticelli l’area si caratterizza per la presenza di boschi e plaghe di vegetazione spontanea tipiche del paesaggio fluviale frammiste ad essenze alloctone impiantate dall’uomo (bosco di canne di bambù) e a recenti interventi di riforestazione con pioppo nero e carpino.

La superficie dell’area è di circa 59,60 ha I sopralluoghi effettuati hanno messo in evidenza i caratteri di peculiarità dell’area e la presenza di elementi di degrado.

97

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Tali elementi sono retaggio della presenza antropica che in passato ha caratterizzato i luoghi come punti di appostamento venatorio e per attività di tipo ricreativo.

Nella memoria storica della popolazione c’è il ricordo del sito come area di meta dei pescatori e di turisti locali. In funzione di tali frequentazioni erano stati realizzati manufatti per la sosta ed il ricovero in legno e muratura. I manufatti sono stati ormai demoliti ma si rilevano ancora resti delle fondazioni . La presenza antropica ha avuto come conseguenza l’abbandono di materiali edili e rifiuti vari che insieme a quelli ricondotti al trasporto solido derivato dalle piene del PO conferiscono all’area un aspetto di disordine.

Si sono rilevati inoltre interventi di piantumazione con essenze non autoctone (plaga con fitta presenza di bambù ormai consolidata) e piantumazioni di recente attuazione. Sono invece di particolare rilevanza le emergenze arboree composte da pioppo nero e pioppo bianco e carpino disposti in piccole aggregazioni.

Durante i sopralluoghi si è rilevata la presenza di intensi e sgradevoli odori dovuti alle concimazioni, probabilmente con fanghi reflui, delle aree agricole poste oltre il confine regionale.

Oltre all’area descritta, il PLIS definisce come ZPS anche un’area di circa 21 ha. posta sulla sponda sinistra del PO e fronteggiante in parte l’isola sopradescritta. Tale area è indicata dal PTR ed dal PTCP tra le “ aree di consolidamento dei caratteri naturalistici” ed in essa, come nella restante fascia golenale a cui appartiene, è sviluppata l’attività agricola con prevalenza della coltura a pioppeto.

4.4. Studio di Incidenza Ambientale A corredo della procedura di PGT è stato redatto uno Studio di incidenza ambientale allo scopo di verificare la compatibilità delle scelte di Piano con la necessità di salvaguardia del Sito ZPS IT 2080702.

98

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

5 FATTORI AMBIENTALI

5.1. Il clima Il clima che caratterizza il comune è di tipo continentale ed i valori meteorologici, suddivisi per mese, sono esposti nella tabella.

Mese T min T max Precip. Umidità Vento Eliofania

Gennaio -3 °C 4 °C 63 mm 86 % WNW 9 km/h n/d

Febbraio -1 °C 7 °C 70 mm 83 % ESE 9 km/h n/d

Marzo 2 °C 13 °C 77 mm 75 % E 9 km/h n/d

Aprile 6 °C 17 °C 78 mm 78 % ESE 9 km/h n/d

Maggio 10 °C 22 °C 71 mm 76 % ESE 9 km/h n/d

Giugno 13 °C 26 °C 63 mm 75 % E 9 km/h n/d

Luglio 16 °C 29 °C 38 mm 73 % E 9 km/h n/d

Agosto 16 °C 27 °C 67 mm 75 % E 9 km/h n/d

Settembre 13 °C 24 °C 57 mm 78 % ESE 9 km/h n/d

Ottobre 9 °C 17 °C 94 mm 85 % E 9 km/h n/d

Novembre 3 °C 10 °C 91 mm 88 % ESE 9 km/h n/d

Dicembre -2 °C 5 °C 70 mm 89 % ESE 9 km/h n/d

Il comune come tutta la Pianura Padana, è caratterizzato da condizioni orografiche e meteorologiche dove prevale uno scarso regime dei venti. Tale condizione rappresenta un fattore fortemente penalizzate poiché la bassa ventilazione è causa dei ridotti ricambi della massa d’aria e quindi della ridotta dispersione degli inquinanti. In particolare in inverno, quando l’aria fredda più pesante è vicino al suolo e l’ aria più calda sale in quota, gli inquinanti sono confinati entro poche decine di metri dal suolo. Tuttavia, pur in tale contesto, il comune di Monticelli Pavese, proprio a causa del suo decentramento rispetto alla viabilità principale e della assenza di industrie inquinanti, presenta valori di gas serra in atmosfera al di sotto della soglia minima di CO2eq (tra 0 e 2 Kt/km2 anno) 99

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

5.2 Aria Non esistono punti di monitoraggio prossimi al territorio comunale e tali da indicare in maniera specifica i valori delle concentrazioni di inquinanti nell’aria pertanto ci si riferisce ai dati dei monitoraggi effettuati a livello regionale e esposti negli ultimi aggiornamenti del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente in Lombardia. Essi indicano una sensibile diminuzione delle concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici nell’ambito territoriale della Pianura Padana: l’anidride solforosa, il monossido di carbonio, il piombo, il benzene, sono ormai da tempo rientrati nei limiti, mentre presentano ancora superamenti, le polveri sottili (Pm10 e Pm2,5), l’ozono (O3) e, in misura inferiore, il biossido di azoto (NO2), che sono perciò al centro delle attuali politiche di risanamento della qualità dell’aria

5.3 Acqua Nel territorio comunale non sono stati rilevati pozzi attivi per uso domestico. E’ invece stato individuato al di là del confine comunale, in comune di Badia Pavese, un pozzo che alimenta la rete pubblica e per il quale nelle tavole di Piano sono indicati le fasce di tutela assoluta e di rispetto. L’ approvvigionamento idrico potabile avviene attraverso l’acquedotto comunale che serve tutte le utenze presenti del comune. DISTRIBUZIONE % DEI POZZI DELLA RETE NELLE CLASSI DI QUALITÀ, SUDDIVISI PER TERRITORI O PROVINCIALE

Stato Chimico Acque Sotterranee (SCAS) 2009: punti della rete di monitoraggio distinti per classi e tipologia di acquifero

Lo studio geologico evidenzia la presenza nel territorio comunale di suoli con ridotta capacità protettiva (variabile da bassa a media) nei confronti delle acque sotterranee e ciò rende la falda vulnerabile.

100

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Le acque sono di scadente qualità e vengono impiegate esclusivamente per usi agricoli. L’acquifero superficiale è contenuto in terreni prevalentemente sabbioso e ghiaiosi ed è sostenuto da un orizzonte argilloso impermeabile posto a circa 20 m. di profondità . La soggiacenza estiva si attesta a -1m. /-2 m. al piano campagna.

Definizione dei corpi idrici sotterranei : sistema acquifero superficiale di pianura e principali fondovalle alpini.

5.4. Inquinamento Acustico I contesti urbani, il traffico veicolare e l’uso di attrezzature meccaniche, gli esercizi commerciali e le manifestazioni temporanee e ricreative, sono tra le sorgenti di maggior disturbo per la popolazione.

Il comune d Monticelli è dotato di Piano di Azzonamento Acustico (PRA) che costituisce allegato al PGT . Il piano è stato redatto dallo Studio STC SRL ENGINEERING GROUP di (PV) , adottato con delibera di C.C. n.29 del 23/11/2011.

Tale strumento ha confermato, all’interno del comune ed in rapporto ai vari ambiti, il rispetto dei valori di attenzione che garantiscono la protezione della salute umana e dell’ambiente (art.2 legge 447/1995)

101

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

5.5.. Inquinamento Elettromagnetico La costituzione geologica del territorio comunale di Monticelli Pavese caratterizzato dalla presenza di “depositi fluviali, limita le concentrazioni di radiazioni ionizzanti ed in particolare i quelle dovute dalla presenza di radon, gas radioattivo naturale prodotto dal decadimento dell’uranio e del torio e identificato come inquinante indoor.

La radiazioni non ionizzanti provocate da onde elettromagnetiche di energia inferiore e non in grado di dare luogo a ionizzazione sono da riferire soprattutto alla presenza di elettrodotti.

Oltre alla rete di servizio a bassa e media tensione che copre capillarmente tutta l’utenza è presente una linea aerea ad alta tensione che attraversa il territorio comunale da sud a nord.

Non sono invece presenti campi elettromagnetici ad alta frequenza per la assenza di impianti radiotelevisivi e stazioni radiobase per la telefonia mobile.

La Regione Lombardia non dispone di normativa regionale relativa agli elettrodotti

La Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (Legge 22 febbraio 2001, n.36)

prescrive di adottare per i campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici:

– limiti di esposizione, ai fini della tutela della salute da effetti acuti;

– valori di attenzione, ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine;

– obiettivi di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione dell’esposizione ai campi medesimi.

L’individuazione di tali limiti e stata attuata dal DPCM dell’8 luglio 2003 pubblicato sulla G.U. n.199 del 28 agosto 2003 per le alte frequenze e dal DPCM sempre dell’8 Luglio 2003 pubblicato sulla G.U. n.200 del 29 agosto 2003 per le basse frequenze.

Le massime intensità di campo elettrico e di induzione magnetica consentite in aree destinate all’uso continuativo da parte della popolazione sono fissate in 5 kV/m per il campo elettrico e in 0,1 mT per l’induzione magnetica; in aree destinate ad uso occasionale i valori si innalzano rispettivamente a 10 kV/m e 1 mT.

La norma tecnica (DPCM 28/09/95) privilegia il contenimento dell’intensità dei campi, mentre non impone il rispetto delle distanze di sicurezza.

102

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

5.6. Rifiuti Il comune di Monticelli Pavese è servito dal servizio di nettezza urbana ASM ed è dotato di regolamento TARSU approvato con DGR n.9 del 31 marzo 1006. Di seguito sono riportate le modalità di raccolta dei rifiuti del comune suddivise per tipologia di materiale

TIPOLOGIA RIFIUTO MODALITA’ RACCOLTA FREQUENZA RACCOLTA PORTA A PORTA

Rifiuti solidi urbani Sistema porta a porta Lunedì e giovedì

Carta e cartone Sistema porta a porta Mercoledì

Plastica Sistema porta a porta Sabato

Vetro Tramite campane stradali

Rifiuti urbani A domicilio, previo appuntamento, telefonando al numero verde 800 189 600. I ritiri ingombranti/RAEE domestici avvengono il quarto martedì del mese.

6 VALUTAZIONE DEI RISCHI e DELLE CRITICITA’

6.1. Premessa La valutazione dei rischi ambientali ed antropici ai fini di una loro prevenzione e mitigazione è fondamentale per qualsiasi programma razionale di pianificazione del territorio. La regione Lombardia (D.G.R. 8753/2008), individua le strutture di gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali a livello regionale, suddividendo il territorio per zone omogenee distinte per tipologia di evento (fattori di natura meteorologica, orografica, idrografica ed idrogeologica, oltre che amministrativa, tipici di una certa porzione di territorio) cui consegue l’attivazione delle adeguate risposte per far fronte ai rischi a tutela della popolazione e, ove possibile, dei beni della stessa. L’attivazione dell’allerta è basata su livelli di criticità, che assumono crescente priorità e importanza in funzione del grado di coinvolgimento di alcuni ambiti: ambiente; attività; insediamenti e beni mobili e immobili; infrastrutture e impianti per i trasporti pubblici, per i servizi pubblici e per i servizi sanitari; salute e preservazione delle specie viventi in generale e degli esseri umani in particolare. 103

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

6.2. Normativa di riferimento Si riportano alcune delle leggi più significative in materia Normativa Comunitaria

- Decisione del Consiglio del 23 Ottobre 2001 “Istituisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della Protezione Civile” - Risoluzione 2002/C 43/ 01 “Cooperazione in materia di formazione nel settore della protezione Civile” Normativa Nazionale - Legge 9 Novembre 2001, n.401 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 7 Settembre 2001, n.343, recante disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile” - Decreto del Presidente della Repubblica 8 Febbraio 2001, n.194 “Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile” - Decreto Legislativo 31 Marzo 1998, n.112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 Marzo 1997, n.59” - Legge 24 Febbraio 1992, n.225 “Istituzione del servizio nazionale della protezione civile” – - Legge 8 Dicembre 1970, n.996 “Norme sul soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite da calamità - protezione civile” Normativa regionale - Legge regionale 22 Maggio 2004, n.16 “Testo unico delle disposizioni regionali in materia di protezione civile” - Delibera G.R. 28 febbraio 1997, n. 6/25596 “Istituzione elenco dei gruppi comunali e intercomunali di protezione civile” Aggiornamento al BU 15/05/98 - L. 12 maggio 1990, n. 54 “Organizzazione ed interventi di competenza regionale in materia di protezione civile (testo coordinato con le modifiche e abrogazioni apportate dalle L.R 23 luglio 1996 n. 16, L.R. 22 gennaio 1999, n. 2 e L.R. 22 gennaio 1999, n. 3)” B.U. 17 maggio 1990, n. 20, II suppl. ord. - L.R. 24 luglio 1993, n. 22 “Legge regionale sul volontariato” Aggiornamento al BU 15/05/98

6.3. Rischio Idrogeologico Il territorio comunale risulta soggetto a pericolo di esondazione del PO ed è difeso per tutta la lunghezza della porzione sud dall’Argine Maestro che si pone in continuità su tutto il percorso del Fiume. La carta dei Vincoli per la Difesa del Suolo riporta le delimitazioni della aree tutelate ai sensi del D,gls n.152/2006 e del D.P.C.M. 22.05.2001.

104

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Il P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico) pone lo stesso argine come limite tra la Fascia Fluviale C classificata come area esondabile da piena catastrofica e le Fasce A e B comprese nella zona golenale. Alla Fascia C appartengono tutte gli insediamenti abitati e la maggior parte del territorio agricolo produttivo. L’argine è stato rinforzato ed è monitorato dall’Ente preposto. Si rilevano tuttavia punti di erosione della sponda nelle vicinanze dalla struttura che richiedono una attento monitoraggio ed opere di prevenzione del rischio di danneggiamento e dissesto. I punti di maggior rischio rilevati sono riportati nella Tavola dei Rischi Un altro elemento di fragilità oggettiva del territorio riguarda la sua natura geologica e geopedologica. La natura dei suoli la bassa soggiacenza può favorire fenomeni di inquinamento della falda freatica soprattutto in caso di innalzamento della stessa durante le piene del PO.

6.4. Rischio Antropico Le fonti di rischio antropico dipendono da attività ed azioni umane in grado di creare potenzialmente danni alla popolazione e all’ambiente. Un rischio sussiste solo se è presente l’esposizione ad un pericolo e la stima dei pericoli è la fase iniziale che consente di acquisire i dati necessari per la prevenzione. L’analisi delle fonti di potenziale rischio contempla l’attenzione verso fattori legati al sistema ambiente, al sistema infrastrutturale ed a tutti gli elementi che possono incidere sulla salute umana.

6.5. Area oggetto di bonifica ambientale. In località Arsenale è stata delimitata un’area corrispondente all’ambito dell’ex insediamento industriale Agrichimica per la quale il PRG vigente prevede la destinazione ad impianti per la produzione di energia da fonti alternative. Tale area è stata oggetto di interventi di bonifica promossi dal Comune di Monticelli Pavese con DGC n.31 del 05.03.2001 e finanziati dalla Regione Lombardia con Decreto della Direzione Generale delle Risorse idriche e Servizi di Pubblica Utilità n.19549.del 20.08.2001 come da DGR n. VII/7029 del 23.11.2001. Gli interventi sono stati eseguiti ed ultimati in vigenza del DM 471/99 e gli obiettivi di bonifica sono stati quelli di raggiungere per i terreni valori di concentrazione per il parametro idrocarburi C>12 derivanti dall’elaborazione di un’analisi di rischio di primo livello, più restrittivi rispetto ai limiti del Decreto.

105

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

La Provincia di Pavia Settore Tutela e Valorizzazione Ambientale –U.O. Bonifiche Siti inquinati, ha finanziato l’attuazione di un programma di monitoraggio piezometrico ed idrochimico per mezzo del quale è stato possibile reperire dati sufficienti a definire il raggiungimento degli obiettivi di bonifica e il rilascio della Certificazione ai sensi del D.LGS 152/06, art 248 C2 della D.G.R. n.3050/2012 per il completamento degli interventi del sito limitatamente alla matrice terreno. Nell’area permangono le limitazioni relative al divieto di utilizzo di spazi chiusi fino ad una distanza di 30 m. dalla sorgente di contaminazione e il limite di 60 m. dalla stessa sorgente per nuovi interventi residenziali. Sono inoltre vietati l’ attingimento di acque sotterranee per tutti gli usi. Qualora gli esisti dei monitoraggi evidenziassero valori di concentrazione dei contaminanti superiori ai valori di rischio inseriti nell’implementazione CSR (Concentrazioni rappresentative sorgenti) e CSR (Concentrazioni Soglia di Rischio) dovranno essere rivalutati il rischio sanitario associato al recettore residenziale off-site ed inibito l’accesso e l’utilizzo dell’area. Dovrà essere mantenuta in efficienza la rete di monitoraggio delle acque sotterranee ed un cambiamento di destinazione dell’area dovrà seguire alla certificazione della avvenuta bonifica per le acque sotterranee o rivalutata l’analisi di rischio in funzione dello scenario di utilizzo del sito.

6.6. Fonti d’inquinamento Il comune di Monticelli Pavese appartiene alla Pianura Padana, area in cui le condizioni orografiche e meteorologiche insieme ai regimi dei venti, che sono tra i più bassi d’Europa, rappresentano un fattore fortemente penalizzate a causa dei ridotti ricambi della massa d’aria e quindi della ridotta dispersione degli inquinanti.

In particolare in inverno, quando l’aria fredda più pesante è vicino al suolo e l’ aria più calda sale in quota, gli inquinanti sono confinati entro poche decine di metri dal suolo. Pur in tale contesto il comune di Monticelli Pavese, proprio a causa del suo decentramento rispetto alla viabilità principale e della assenza di industrie inquinanti, presenta valori di gas serra in atmosfera al di sotto della soglia minima di CO2eq (tra 0 e 2 Kt/km2 anno)

Si rilevano tuttavia alcuni potenziali fattori che pregiudicano l’equilibrio ambientale possono compromettere l’ecosistema. La mancanza di insediamenti industriali e di unità produttive potenzialmente in grado di creare inquinamento riduce il problema del possibile impatto negativo ambientale .

106

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Le piccole unità artigianali presenti operano soprattutto nel settore dell’edilizia e nei settori ad essa connessi e dal punto di vista dell’inquinamento di aria ed acqua possono considerarsi basso emissive. Una fonte sensibile di inquinamento nasce invece dall’attività agricola che presenta alcuni problemi di sostenibilità. Le aziende agricole sono prevalentemente di dimensioni medio/grandi, condotte con sistemi di meccanizzazione adatti ad un'agricoltura moderna e con l’utilizzo di sostanze chimiche (pesticidi, fertilizzanti chimici, ecc.) che possono penetrare nel terreno e nella falda diventando una importante fonte di inquinamento dei suoli. A questi si aggiungono le attività di allevamento che contribuiscono a generare alcuni disagi ambientali soprattutto correlati allo smaltimento dei reflui. I reflui zootecnici rappresentano infatti fonte di inquinamento per aria (emissione di ammoniaca e cattivi odori), per il suolo (accumulo nel terreno di elementi minerali poco solubili, metalli pesanti, fosforo), per le acque di superficie e di falda (rilascio di sostanza -in particolare nitrati -che possono compromettere la potabilità delle acque). Una corretta gestione di tali reflui può ridurre notevolmente il disagio ambientale e può realizzare finalità positive se utilizzati come fonte per la produzione di energia da biomassa. Un altro problema di sostenibilità legato alle pratiche agricole è il rilevante consumo di risorse idriche per l’irrigazione. Sono presenti pozzi ad uso agricolo che interessano la prima falda. Un efficiente sistema di rogge derivate dal sistema della Villoresi sono comunque in genere sufficienti a rispondere alle esigenze colturali. L'utilizzo delle acque per l'irrigazione è di particolare rilevanza in Lombardia dove viene impiegato circa l’81% delle riserve idriche contro una media mondiale pari al 70%. Tale comportamento mette a rischio la disponibilità futura e la qualità delle acque.

6.6.1. Attività agricole Le aziende agricole sono prevalentemente di dimensioni medio/grandi, condotte con sistemi di meccanizzazione adatti ad un'agricoltura moderna e con l’utilizzo di sostanze chimiche (fitofarmaci, fertilizzanti organici e chimici, ecc.) che se utilizzate in modo scorretto ed eccessivo possono penetrare nel terreno e nella falda diventando una importante fonte di inquinamento delle acque; non essendo poi completamente biodegradabili le sostanze si depositano nei corsi d’acqua favorendo l’eutrofizzazione. Le attività di allevamento contribuiscono a generare alcuni disagi ambientali soprattutto correlati allo smaltimento dei reflui. 107

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

I reflui zootecnici rappresentano infatti fonte di inquinamento per aria (emissione di ammoniaca e cattivi odori), per il suolo (accumulo nel terreno di elementi minerali poco solubili, fosforo, etc.), per le acque di superficie e di falda (rilascio di sostanze, in particolare nitrati, che possono compromettere la potabilità delle acque). Una corretta gestione di tali reflui può ridurre notevolmente il disagio ambientale e può realizzare finalità positive se utilizzati come fonte per la produzione di energia da biomassa. Un altro problema di sostenibilità legato alle pratiche agricole è il rilevante consumo di risorse idriche per l’irrigazione dei campi. Il sistema delle rogge e dei canali è in genere sufficiente a rispondere alle esigenze colturali. Sono presenti pozzi ad uso agricolo che interessano la porzione superficiale della falda. L'utilizzo delle acque per l'irrigazione è di particolare rilevanza in Lombardia dove viene impiegato circa l’81% delle riserve idriche contro una media mondiale pari al 70%. Tale comportamento mette a rischio la disponibilità futura e la qualità delle acque.

6.6.2. Insediamenti industriali La mancanza di insediamenti industriali e di unità produttive potenzialmente in grado di creare inquinamento riduce il problema del possibile impatto negativo ambientale . Le piccole unità artigianali presenti operano soprattutto nel settore dell’edilizia e nei settori ad essa connessi e dal punto di vista dell’inquinamento di aria ed acqua possono considerarsi basso emissive.

6.6.3. Traffico urbano ed extraurbano Il traffico veicolare che attraversa l’abitato di Monticelli Pavese rappresenta la maggior fonte di inquinamento da Pm10, uno degli inquinanti più pericolosi per l’uomo. I punti di pericolosità del tracciato stradale della provinciale n. 123 che è strada d’impianto per gli insediamenti residenziali comunali, rappresentano una fonte di rischio d’incidente sia per gli automezzi che per i pedoni.

6.6.4. Impianti di riscaldamento Gli impianti di riscaldamento costituiscono un’altra importante fonte di inquinamento ambientale. Il loro cattivo funzionamento può comportare un notevole dispendio energetico ed economico. Il diffondersi del metano (che, a parte gli ossidi di azoto, non emette praticamente altri inquinanti) e il rafforzamento delle politiche di controllo sugli impianti in esercizio da parte delle Autorità istituzionali (Province e Comuni) hanno portato a marcati miglioramenti, anche se molto ancora rimane da fare.

108

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

6.6.5. Particolato atmosferico Il particolato atmosferico, indicato con il termine di particolato totale sospeso (PTS), è un inquinante la cui origine è molto diversificata derivando dall’erosione del suolo e degli edifici, dall’attività umana (agricoltura, edilizia, industrie), dai processi di combustione (impianti di riscaldamento e traffico autoveicolare) e da reazioni chimiche di processi gassosi. E’ stato dimostrato da vari studi che il particolato PM10 origina soprattutto dalla combustione, permane nell’aria qualche giorno e la sua concentrazione viene abbattuta solo per dilavamento da parte della pioggia. Non è stato possibile avere indicazioni sulla concentrazione di particolato nell’ambito comunale.

7 INDIRIZZI DI PIANO 7.1 Premessa Il Documento i Piano ha fissato gli elementi essenziali dell’assetto territoriale e gli indirizzi per lo sviluppo delle sue componenti ambientali, sociali ed economiche nel rispetto dei limiti derivanti dagli atti di programmazione sovraordinata in coerenza con i contenuti del programma regionale di sviluppo e della propria programmazione generale e di settore. Le scelte sono state indirizzate verso l’assoluto contenimento degli impatti derivati dall’attuazione del Piano promuovendo azioni di rispetto e di salvaguardia del patrimonio ambientale.

7.2.- La Tutela del Paesaggio. Il Piano orienta le scelte verso la salvaguardia dei residui caratteri di naturalità e dei valori paesaggistici correlati alla struttura insediativa e agricola tradizionale, con specifico riferimento alle opportunità di valorizzazione delle potenzialità del territorio in termini di nuove forme di turismo sostenibile e di riqualificazione delle situazioni di degrado. Nella tavola delle Previsioni di Piano sono state individuate le aree da tutelare e quelle oggetto di particolare attenzione sotto il profilo ambientale. Sono inoltre state salvaguardate le “connessioni ambientali” tra il territorio urbanizzato e l’ambiente naturale del Fiume Po conferendo alle aree agricole tra l’abitato e l’argine maestro, la funzione di “aree cuscinetto tra gli insediamenti residenziali e l’ambiente naturale”.

109

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Gli indirizzi di Piano sono volti a promuovere, sostenere e incentivare la conservazione della cultura e delle tradizioni locali “che afferiscono l’ambito naturalistico” con la valorizzazione degli spazi verdi e dei percorsi panoramici.

7.2.1. La tutela di aree di valore storico ambientale e testimoniale.

E’ stato individuato un ambito in cui permangono evidenti le tracce della centuriazione romana e per esso sono state indicate specifiche azioni di conservazione e salvaguardia finalizzate al mantenimento ed alla valorizzazione della memoria storica dell’antico modello di pianificazione.

7.2.2. Individuazione e tutela dei centri e nuclei storici. L’attenzione alle componenti urbane ed edilizie di antica formazione ha portato ad assegnare maggiore responsabilità al ruolo pianificatorio comunale in termini di strategie integrate di recupero e valorizzazione del patrimonio esistente. Sono stati circoscritti gli ambiti di antica formazione (Nuclei di antica formazione - NAF) riportando la perimetrazione degli insediamenti rilevati nelle tavole IGM di prima levatura, modificando ed estendendo la perimetrazione attuata dal PRG vigente. Tali perimetrazioni hanno riguardato sia il capoluogo che ambiti esterni ad esso rappresentati prevalentemente da insediamenti rurali con permanenti caratteri storico-ambientali Sono stati riconosciute inoltre preesistenze edilizie risalenti almeno alla prima metà del Settecento corrispondenti prevalentemente ad antiche cascine di pertinenza dei possedimenti dell’Abbazia di San Salvatore di Pavia fino al 1796. Per tali emergenze di carattere storico ambientale sono state indicati specifici interventi volti al recupero e valorizzazione dell’esistente nel rispetto dei caratteri tipologici e delle particolarità storico architettoniche

7.2.3 Risposte al fabbisogno per insediamenti residenziali

In funzione di una ottimale valutazione delle esigenze edificatorie della popolazione, i cittadini sono stati chiamati ad esporre proposte e richieste in merito agli indirizzi ed alle scelte di piano.

Le istanze sono state valutate e in massima parte condivise dall’Amministrazione.

Si è trattato in genere di richieste di modifiche in ampliamento o riduzione di aree edificabili già definite dal PRG vigente a cui le previsioni del Documento di Piano in linea di massima si conformano.. 110

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

La tabella allegata al presente D.p.P. riassume le istanze pervenute e il parere espresso su di esse.

Il territorio urbanizzato è stato suddiviso in ambiti omogenei definiti come tessuti urbani consolidati.

Tali ambiti si caratterizzano per una predominante organizzazione territoriale ed urbanistico edilizia che è stata funzionale al loro sviluppo storico e morfologico.

La loro conformazione è riportata negli elaborati grafici che costituiscono parte integrante del DdP , redatti in scala 1:5.00 e 1:2.000.

In tale contesto sono stati definiti:

- NUCLEI DI ANTICA FORMAZIONE quelle parti di territorio che assumono rilevanza per il permanere in essi di riferimenti di valore storico, tipologico, strutturale ed etico atti ad identificarli come nuclei originari del comune.

La delimitazione comprende gli insediamenti rilevati nella prima levata IGM del 1868.

Tali ambiti, corrispondenti alla parte più antica del capoluogo e di alcuni nuclei sparsi, costituiscono nel complesso agglomerati urbani di particolare pregio non sempre per emergenti caratteri architettonici degli edifici, quanto per le caratteristiche di continuità del tessuto edilizio e la costanza tipologica delle scelte distributive, formali e strutturali degli elementi che lo compongono.

Le aree e immobili in oggetto sono attualmente destinati alla residenza e alle attività ad essa compatibili, in particolare quelle connesse con lo svolgimento delle pratiche agricole. Obiettivo delle norme che li riguardano è quello di salvaguardare e valorizzare la qualità ambientale e di consentire, nel rispetto delle caratteristiche tipologiche, il recupero, il risanamento delle unità edilizie già esistenti senza che ciò comporti in genere un aumento della potenzialità insediativa residenziale.

-AMBITI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI con lotti inedificati interclusi e fabbricati agricoli, comprendono le aree dell’abitato di Monticelli Pavese esterne ai nuclei di antica formazione.

Il tessuto prevalente è di tipo lineare e si dispone lungo il percorso urbano della strada provinciale, ed è composto in prevalenza da edifici a blocco o da insediamenti di matrice rurale spesso oggetto di interventi di trasformazione.

Obiettivo delle norme è quelli di promuovere la riqualificazione della qualità dell’edificato orientando gli interventi verso la valorizzazione dell’esistente con interventi di ristrutturazione o sostituzione edilizia e indirizzare verso il completamento del tessuto esistente con la saturazione delle aree libere.

Non sono previsti aumenti delle superfici e delle capacità residenziali rispetto alle precedenti quantificazioni del PRG. e l’'edificazione è volta verso i lotti inedificati, l'ampliamento e la sostituzione edilizia degli edifici esistenti regolata dal rispetto degli indici

-AMBITI RESIDENZIALI A TESSUTO RADO che comprendono le aree di recente urbanizzazione caratterizzate da un’edificazione rada con lotti inedificati interclusi.

Il tessuto prevalente è di tipo a città giardino con edifici monofamiliari inseriti in area di verde privato.

In tali ambiti sono consentiti l'edificazione nei lotti inedificati, l'ampliamento e la sostituzione edilizia degli edifici esistenti regolata dal rispetto degli indici. 111

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

-ABITI DI RIQUALIFICAZIOEN DEL TESSUTO EDILIZIO che comprendono aree su cui insistono agglomerati edilizi composti da costruzioni a destinazione mista residenziale ed agricola, a servizio dell’attività primaria ormai dismessa o svolta in forma part-time.

Le norme sono volte favorire il mantenimento del presidio umano promuovendo il recupero dei fabbricati abbandonati al fine di arginare il degrado edilizio a cui queste aree sembrano inevitabilmente destinate.

Gli interventi devono tendere, compatibilmente con le condizioni statiche degli edifici, al recupero dell’esistente privilegiando il mantenimento degli elementi tipologici e d’impianto dei fabbricati e del tessuto esistente,

7.2.4. Potenzialità edificatorie residenziali

112

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

7.2.5. Lotti liberi ed Ambito di Trasformazione Gli orientamenti Documento di Piano sono volti alla salvaguardia del territorio anche mediante il contenimento dell’uso del suolo a scopo edificatorio.

Le previsioni tengono conto delle previsioni del PRG vigente e della presenza di circa 36.000 mq di aree libere intercluse o marginali al tessuto urbano esistente.

Individua inoltre un Ambito di trasformazione interno al capoluogo e prossimo al perimetro del Nucleo di Antica Formazione e circa 8.500 mq. di cui si allega scheda descrittiva.

113

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

7.3. Turismo Il territorio è interessato dal Sistema turistico “Po di Lombardia” e deve tendere ad un'offerta incentrata soprattutto sull’integrazione tra differenti tipologie di turismo anche al fine della sua destagionalizzazione. L’attrattiva turistica, già potenzialmente attivata da iniziative di interesse sovralocale miranti alla valorizzazione della rete ambientale intercomunale indicata dal Parco Locale di interesse Sovracomunale, presenta iniziative di crescita soprattutto in funzione dello sviluppo delle professionalità degli operatori nel settore dell’agriturismo. L’ offerta di idonee infrastrutture turistico ricettive e di luoghi di incontro e valorizzazione delle risorse storico culturali del comune deve essere l’obiettivo per la promozione dell’attività turistica. Il Documento di Piano in tal senso indirizza verso il recupero funzionale degli edifici agricoli dismessi per una loro riqualificazione anche nell’ambito della funzione turistica. Il riconoscimento dei luoghi di notevole interesse per la promozione turistica si incentrano essenzialmente sul sistema degli argini, sul sistema dei percorsi e sull’ambito fluviale. In tale ambito “il mantenimento ed il recupero dello standard di naturalità è essenziale non solo per la conservazione delle emergenze naturalistiche residue, ma anche per un’armoniosa integrazione tra gli elementi del paesaggio fluviale, per la sua fruizione, per il coinvolgimento diretto degli agricoltori ed il riconoscimento del loro ruolo sociale, ed ha come obiettivo la riaffermazione di una identità collettiva comune alle realtà del territorio fluviale”.

114

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

L’argine, per la sua funzione vedutistica e di collegamento intercomunale è oggetto si specifica normativa di salvaguardia. Per esso sono previsti interventi di sistemazione ambientale con punti attrezzati che lo rendano idoneo alla funzione di percorso ippociclo-pedonale atto ad incrementare la fruizione del patrimonio ambientale, e storico-architettonico e per valorizzare la cultura, le tradizioni locali.

7.4. SISTEMA PRODUTTIVO

Per mantenere ed incentivare la permanenza della popolazione più giovane è necessario sviluppare condizioni socioeconomiche tali da garantire livelli di benessere, soprattutto in termini di presenza di servizi. Una particolare attenzione va oggi riservata verso esperienze nel settore agroalimentare, che si appoggia alle produzioni agricole locali e allo sviluppo delle attività inerenti al settore dell’agriturismo. Lo sviluppo del settore artigianale è stato oggetto di studio che ha portato all’incremento delle potenzialità di sviluppo delle attività esistenti e alla incentivazione di strutture a basso impatto ambientale. Il settore commerciale ha acquistato un suo equilibrio in rapporto alla richiesta locale. In relazione alla realtà dei luoghi e della utenza si privilegia la presenza di piccoli punti vendita al dettaglio svolta da chiunque acquisti merce per nome e conto proprio e la rivenda direttamente al consumatore finale, punti di vendita all’ingrosso per somministrazione di alimenti e bevande che comprende la vendita per il consumo sul posto di alimenti e bevande ad acquirenti che consumano i prodotti nei locali dell’esercizio pubblico o in un’area appositamente attrezzata ed aperta al pubblico. ed Impianti di distribuzione del carburante per autotrazione in forma di complesso commerciale unitario in cui sono presenti una o più colonnine di erogazione ed i servizi e i locali per le attività economiche accessorie ammesse. Gli insediamenti previsti hanno la forma di  Esercizi di vicinato: esercizi aventi superficie di vendita non superiore a 150mq.  Strutture di vendita medio - piccole (MpSV): esercizi aventi superficie di vendita compresa tra i 150 mq. e i 250 mq;

7.5 Salvaguardia del territorio agricolo e della rete del verde Il riconoscimento dei caratteri del territorio agricolo e della rete del verde , con la promozione di forme sostenibili di fruizione del territorio è stato il tema dominante nelle scelte di pianificazione per il territorio extraurbano. 115

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Il territorio agricolo è stato suddiviso in: - Aree agricole normali - Aree agricole con caratteri storico testimoniali (comprendono le aree pianificate dalla centuriazione romana) - Aree agricole soggette a tutela (comprendono in prevalenza le aree golenali) - Aree agricole di mitigazione ed integrazione tra il sistema urbano e rurale

7.5.1 Il riconoscimento e la tutela della viabilità storica e d’interesse paesaggistico. Il riconoscimento della viabilità storica e d’interesse paesaggistico implica specifiche azioni per la riqualificazione e la promozione della viabilità soprattutto in funzione del mantenimento dei caratteri di interesse panoramico e della fruizione. Tali azioni da attuare comprendono anche la manutenzione, la sistemazione delle pavimentazioni ed il controllo della cartellonistica stradale. Ci si è in particolare riferiti alle priorità di salvaguardia e preservazione ambientale e paesaggistica definite dalle disposizioni del D. Lgs. 42/2004 e della l.r. 12/2005.

7.5.2. Valorizzazione del sistema idrografico naturale ed artificiale. E’ stata riconosciuta la rilevanza paesaggistica del sistema fluviale del F.Po e del sistema delle rogge individuando gli scenari naturali e quelli legati all’organizzazione agraria. Il loro mantenimento è funzionale sia all’attività agricola che alla salvaguardia ambientale.

7.5.3 Vincolo idrogeologico Il vincolo idrogeologico riguarda le aree di golena ed il territorio compreso entro i 150 metri dall’argine maestro dove è previsto che si applichino, le norme del Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Po per le fasce A e B ed alcune specifiche azioni di salvaguardia e indirizzi in merito alla tutela e valorizzazione del sistema fluviale, tenendo conto dei programmi di preservazione ambientale e sviluppo turistico in essere e con particolare attenzione alla salvaguardia dell’argine maestro e dell’area golenale nella quale vengono di fatto escluse trasformazioni urbanistiche ed edilizie.

7.5.4. Tutela paesaggistica ai sensi del D. Lgs. 42/2004 Comprende tutta la zona golenale del PO e per esso il piano prevede:  La salvaguardia degli ambiti naturali di maggior pregio e la tutela della biodiversità  La rinaturalizzazione dell’ecosistema fluviale

116

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

 L’approfondimento della conoscenza dei luoghi  Lo studio, il monitoraggio e la tutela dell’ecosistema fluviale  La valorizzazione del paesaggio agricolo  La creazione di una rete di percorsi verdi di carattere pedonale ed equestre, integrati in un più ampio sistema di percorsi a carattere interregionale, la definizione di itinerari a tema, punti informativi attrezzati, punti di sosta e osservazione della natura.  L’attivazione di corridoi ecologici per la fauna selvatica  Individuazione di punti di accesso fluviale e percorsi pedonali protetti per la fruizione controllata delle zone di valore ambientale  La pianificazione ed il controllo delle attività venatoria, della pesca e della raccolta dei prodotti selvatici vegetali  La promozione di progetti di riforestazione  L’incentivazione delle colture biologiche certificate

7.5.5. Il sito ZPS IT 2080702 Il sito ZPS IT 2080702 denominato “Po di Monticelli e Chignolo PO” è esteso a tutta l’area compresa l’argine maestro del Fiume e il confine con la provincia di Piacenza. Appartiene ad esso la porzione d’isola sul F.PO di competenza del Comune di Monticelli che rappresenta un significativo ambito di valenza ambientale. L’isola è stata analizzata sotto il profilo ambientale e naturalistico e sono state date indicazioni per la sua tutela. Per la descrizione degli aspetti ecosistemici e naturalistici si rimanda allo Studio d’incidenza ambientale allegato.

7.5.6.. La rete irrigua. La preservazione della rete irrigua passa attraverso la promozione di azioni di cooperazione a livello sovralocale e sovra settoriale, su obiettivi di tutela e valorizzazione paesaggistica condivisi. Vengono richiamati in tal senso i compiti di cooperazione dei consorzi irrigui; L’articolazione normativa fa riferimento anche a quanto stabilito dal regolamento Comunale di Polizia Idraulica .

7.5.7. La rete verde La rete verde è riconosciuta quale strumento e sistema di riqualificazione paesaggistica del territorio. Essa risulta legata all’idrografia e riveste elevate potenzialità per la fruizione del paesaggio e la tutela della biodiversità.

117

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Le scelte sono orientate alla salvaguardia ed alla ricomposizione del paesaggio rurale e alla ridefinizione dei rapporti tra aree urbane e territorio agricolo anche mediante la formazione di aree di mitigazione ed integrazione tra i sistemi urbano e rurale. 7.5.8. La rete dei luoghi di percezione e osservazione del paesaggio. E’ stato riconosciuto il corridoio ecologico che attraversa il comune e fa capo all’asta del F.Po ed il percorso panoramico che corre sull’argine. Per tali emergenze di valore sovra comunale sono stati definiti indirizzi di potenziamento e salvaguardia in accordo con le scelte operate dai comuni limitrofi ( Pive Porto Morone e Chignolo Po) e dalle prescrizioni a livello sovraordinato (PLIS. PTCP, PTPR, PPR)

7.6. LA DEFINIZIONE DI INDIRIZZI DI SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO AGRICOLO. Il Documento di Piano afferma la necessità di governare le trasformazioni in atto per contenere i processi di forte razionalizzazione colturale da un lato e di abbandono dall’altro. L’obiettivo è quello di promuovere la tutela del paesaggio agrario e la ricomposizione dei tessuti maggiormente destrutturati. Sono stati indicati indirizzi per una maggiore attenzione paesaggistica in sede di progettazione edilizia al fine di elevare la qualità degli interventi in funzione di una integrazione con paesaggio e delle tipologie che caratterizzano l’ambiente costruito. E’ stato promosso in particolare il miglioramento ed il riuso del patrimonio edilizio esistente nel rispetto delle preesistenze ed al fine di minimizzare l’uso del suolo. L’attività di progettazione degli interventi edilizi dovrà inserirsi nel contesto ambientale privilegiando tipologie edilizie e materiali tradizionali e promuovendo la qualificazione energetica degli edifici. Le indicazioni riguardano sia il tessuto urbano che gli interventi sul tessuto rurale. L’analisi del patrimonio edilizio comunale ha posto in evidenza il degrado e l’abbandono di molti edifici rustici spesso all’interno dei principali agglomerati agricoli. Per consentire la rivitalizzazione dei luoghi ed assecondare un crescente interesse verso la valorizzazione delle preesistenze, tali agglomerati sono stati classificati come “ambiti di riqualificazione del tessuto edilizio esistente” e per essi sono stati indicati puntuali interventi finalizzati ad incentivare il miglioramento della qualità edilizia. Ciò è stato possibile applicando in tali aree la stessa metodologia di analisi utilizzata per il tessuto storico urbano. Sono stati infatti rilevati in dettaglio lo stato di conservazione, la qualità e tipologia dei fabbricati al fine di indicare per ciascuno di essi puntuali interventi edificatori.

118

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

La metodologia è stata funzionale anche per individuare e definire gli interventi di riqualificazione del paesaggio costruito ed assicurare il rispetto per le attività produttive agricole presenti e compatibili con la residenza.

7.7 . MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE VIARIE

7.7.1. Interventi di miglioramento della viabilità E’ evidente la necessità di individuare un percorso alternativo che permetta di ridurre i punti di criticità del tracciato della SP 123 ed anche il carico di mezzi, soprattutto traffico pesante, che interessano le aree abitate. L’obietto può essere raggiunto mediante il miglioramento della connessione a scala sovra comunale tra la SP 123 e la SP 193 in territorio di Chignolo PO. Si prevede la realizzazione mediante di un nuovo raccordo viario che collega le due strade. Il tracciato stradale si sviluppa a partire dalla frazione Cantarana (che come già accennato rappresenta il primo punto di pericolosità) e corre verso il confine nord del comune. La curva a gomito viene sostituita da una rotonda che contribuisce a razionalizzare il punto di accesso al comune. Il nuovo tracciato stradale si adegua all’andamento morfologico dell’area attraversata e mantiene il più possibile l’integrità delle particelle dei fondi agricoli che lambisce. Il percorso ha una lunghezza di circa 1 Km. e si immette sulla strada provinciale 193 per Chignolo in corrispondenza della rotonda esistente nella quali si innesta anche la SP n. 32 che collega il territorio della bassa pavese direttamente con la SS. 234 per Pavia.

7.7.2. Percorsi Urbani Il Piano definisce i caratteri dell’assetto viario urbano e promuove il miglioramento delle condizioni d’uso delle infrastrutture in funzione della sicurezza stradale La realizzazione del raccordo tra la SP 123 e la SP 193 che si sviluppa dalla località Cantarana verso il confine nord contribuirà a ridurre il traffico urbano e le situazioni di pericolo dovute sia all’andamento viario che al passaggio dei messi pesanti. L’intervento contribuirà a ridurre il carico acustico ed inquinante dovuto al transito dei mezzi. e’ ipotizzata la adeguata ripavimentazione della viabilità urbana insieme all’implementazione delle attrezzature di arredo urbano ed al completamento dei marciapiedi.

119

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

7.7.3. Viabilità minore

Il Documento di Piano prevede di valorizzare la rete locale di percorsi favorendo la promozione dell’uso ciclabile e pedonale con adeguamento della pavimentazione e formazione di aree di sosta attrezzate. L’obiettivo è quello di consentire una migliore penetrazione il territorio per una migliore conoscenza e fruizione dei caratteri ambientali e paesaggistici che lo caratterizzano. L’attenzione è volta alla viabilità minore che collega il capoluogo con gli insediamenti sparsi ed in particolare alla qualificazione dell’asse viario che corre sull’argine maestro. Questo riveste una importante funzione anche in relazione alle azioni della possibile cooperazione a livello sovralocale in accordo con il PLIS e sovra settoriale su obiettivi di tutela e valorizzazione paesaggistica condivisi Un’azione di rispetto e tutela è riservata ai percorsi agricoli che insistono sulle direttrici d’impianto della centuriazione romana. Il loro tracciato è oggetto di salvaguardia come pure il sistema d’impianto particellare.

7.7.4 Servizi a rete Per tutti gli interventi che riguardano le infrastrutture tecnologiche a rete e la viabilità il PTR rimanda alle raccomandazioni e alle indicazioni contenute nei piani di sistema: l° - Infrastrutture a rete 2° - Tracciati base paesistici. Per tutti gli interventi di sistemazione idrogeologica indica quale documento di indirizzo il “ Quaderno delle opere tipo”, di Ingegneria Naturalistica approvato con dgr 48470 del 29.02.2000 pubblicato sul Burl 9 maggio 2000, n 19 S.S.

7.8. Verifica delle Condizioni dei Servizi ed Implementazione delle Infrastrutture La disponibilità di servizi adeguati è considerato un indice di qualità del territorio. Il tale contesto il Piano indirizza le scelte soprattutto verso la riqualificazione delle aree per servizi già definite dal PRG attualmente vigente al fine di dotare il comune di infrastrutture adeguate. Alle aree già definite aggiunge alcune superfici da destinare a spazi pubblici e parcheggi nelle zone periferiche del capoluogo sprovviste di tali servizi. Le nuove aree ammontano a circa 1.500 mq. distribuiti nelle frazioni di Bosco Soncina e Cascina Meardi. Il Piano riconferma le dimensioni dell’ambito sportivo posto nel centro comunale che può diventare un centro di interesse ed aggregazione giovanile anche a livello extracomunale.

120

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

8- OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

8.1. Miglioramento della Qualità della Vita La ridotta dimensione urbana e l’ambiente naturale possono essere punti di forza per la permanenza della popolazione ma il relativo decentramento rispetto al capoluogo provinciale, non permettono la capillarità di tutti i servizi

Si rileva infatti una certa difficoltà ad accedere in tempi ragionevoli ai servizi localizzati nei centri maggiori e ciò contribuisce a disincentivare la permanenza della popolazione sul territorio favorendo l’allontanamento della popolazione più giovane.

Le previsioni di Piano sono volte al miglioramento della qualità della vita mediante azioni di riqualificazione dell’esistente, potenziamento delle infrastrutture e dei servizi, e a promuovere la qualità ambientale nel rispetto e valorizzazione delle vocazioni produttive del territorio.

8.2. Promozione delle occasioni di Incontro e Sviluppo Le politiche per la promozione delle attività socio culturali, ricreative e sportive sono un obiettivo perseguito dal PGT anche attraverso l’adeguamento degli spazi aggregativi comunali.

Il potenziamento delle infrastrutture pubbliche può favorire una più attiva partecipazione della popolazione e la permanenza delle giovani generazioni.

La piazza comunale e l’annesso centro ricreativo rappresentano oggi i principali punti di riferimento per la promozione delle occasioni di incontro.

L’adeguamento della piazza alla sua funzione di polarità comunale richiede interventi di sistemazione con la sostituzione della pavimentazione, incremento del verde e di elementi di arredo urbano e la razionalizzazione dei posteggi.

Si auspica inoltre la realizzazione del polo sportivo adiacente ed il potenziamento degli spazi turistici ricreativi esistenti e del verde pubblico.

121

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

8.3. RIDUZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE

8.3.1. Riduzione delle fonti d’inquinamento Nell’ottica della riduzione dei fattori d’inquinamento il Piano promuove obiettivi di sostenibilità ambientale che devono partire da una maggior sensibilizzazione della popolazione.

Attraverso una maggior consapevolezza degli effetti degli inquinanti sulla salute umana e sull’ambiente deve essere veicolato l’interesse verso l’utilizzo di tutte le misure utili per combattere l'inquinamento e promosso il ricorso alle migliori tecniche disponibili per ridurre il carico di sostanze nocive nell’ambiente

Il Documento di Piano prevede tal fine :

 interventi di tipo infrastrutturale (raccordo tra SP 123 e SP 193) per limitare la viabilità, soprattutto pesante, di attraversamento del centro abitato  la promozione della mobilità ciclabile con definizione di percorsi sicuri per il collegamento al paese e i servizi burocratici  lo sviluppo dell’uso dei servizi informatizzati già attivi nel comune per l’accessibilità ai servizi al cittadino.  L’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili  Potenziamento della rete fognaria e dei sistemi di depurazione anche con utilizzo di fitodepurazione  Corretta gestione dei reflui animali promuovendone l’utilizzo come fonte per la produzione di energia da biomassa.

Inoltre auspica la promozione di:

 Interventi volti a notificare nuovi stili di vita (campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione)  Campagne per la Riduzione della produzione rifiuti ed il recupero e riciclaggio delle sostanze emesse  Campagne volte a promuovere l’uso corretto delle risorse idriche (campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione)  Campagne volti a promuovere un più consapevole uso dei fertilizzanti e diserbanti in agricoltura(campagne di informazione e sensibilizzazione della popolazione)

122

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

8.3.2 Aria e Fattori Climatici La riduzione del traffico veicolare nei centri abitati e la diffusione di impianti ad energia da fonti alternative con progressiva riconversione degli impianti di riscaldamento tradizionali consentirà la diminuzione di valori di Pm10 e di e di polveri sottili.

Si auspica la collocazione di punti di monitoraggio prossimi al territorio comunale e tali da indicare in maniera specifica i valori delle concentrazioni di inquinanti nell’aria

8.3.3. Acqua La tutela del sistema idrico passa attraverso la diminuzione del carico inquinante sui corsi d’acqua superficiali derivante dagli scarichi fognari non ancora collettati e la sensibilizzazione degli operatori agricoli edotti della presenza di un acquifero superficiale e vulnerabile, facilmente compromesso dall’abuso di fertilizzanti di e diserbanti.

Per evitare l’inquinamento della falda da liquami è necessario completare la rete fognaria collettando gli scarichi delle frazioni. La difficoltà di conferimento al depuratore esistente dovuta richiede di introdurre sistemi di depurazione mediante fitodepurazione o la realizzazione di impianti di pompaggio per il conferimento dei liquami alla depurazione.

8.3.4. Inquinamento Acustico La riduzione del traffico veicolare all’interno dei centri urbani diminuisce sostanzialmente il disturbo per la popolazione.

L’adeguamento a quanto prescritto dal Piano di Azzonamento Acustico (PRA) comunale allegato al PGT assicura, in rapporto ai vari ambiti, il rispetto dei valori di attenzione che garantiscono la protezione della salute umana e dell’ambiente (art.2 legge 447/1995).

8.3.5. Inquinamento Elettromagnetico La norma tecnica (DPCM 28/09/95) privilegia il contenimento dell’intensità dei campi, mentre non impone il rispetto delle distanze di sicurezza

Fatte salve le preesistenze il PGT conferma nei nuovi interventi il rispetto delle distanze minime tra i conduttori delle linee elettriche e i fabbricati adibiti a permanenza prolungata:

380 kV 220 kV 132 kV

123

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

28 m 18 m 10 m

La Regione Lombardia non dispone di normativa regionale relativa agli elettrodotti.

Si auspica la localizzazione di punti di misura dei valori delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti in punti significativi per il contesto comunale.

8.3.6. Rifiuti Il comune di Monticelli Pavese è dotato di un buon servizio di raccolta rifiuti e la popolazione è sensibilizzata alla raccolta differenziata.

Un ulteriore paso verso il rispetto ambientale sarà dato dalla promozione di campagna per la Riduzione della produzione rifiuti ed il recupero e riciclaggio delle sostanze emesse.

9. SINTESI degli OBIETTIVI E delle SCELTE

Per gli ambiti e le aree di seguito elencate PGT prevede azioni mirate alla salvaguardia e alla mitigazione degli impatti.

9.1 Contesto Urbano

Nuclei di Antica Formazione

. Tutela delle emergenze architettoniche e delle unità edilizie di più antica formazione – . Rafforzamento dei caratteri del paesaggio urbano mediante il miglioramento della qualità degli interventi sugli edifici. . Ampliamento dell’attuale perimetrazione del Centro Storico adeguando la delimitazione a . Promozione degli interventi di riqualificazione e ricucitura del tessuto urbano . Rivitalizzazione e sostegno della funzione commerciale . Riqualificazione dei servizi esistenti . Promozione, sostegno e salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali in ambito storico, sociale ed ambientale . Riduzione del carico viario . Incentivazione e promozione della viabilità ciclabile 124

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

. Riduzione dell’inquinamento Tessuto urbano consolidato

. Riorganizzazione attuativa del ridisegno del tessuto urbano da porre in continuità fisica con la maglia urbana esistente. . Rafforzamento dei caratteri del paesaggio urbano mediante il miglioramento della qualità estetica degli edifici. . Ricomposizione delle marginature del tessuto edilizio con riduzione di episodi di frammentazione e discontinuità edificatoria. . Individuazione dei temi per lo sviluppo dei nuclei frazionali e delle cascine in connessione anche ad una possibile conversione alla funzione residenziale di parte degli insediamenti produttivi dismessi . Contenimento del consumo di suolo . Riconferma sostanziale delle previsioni di crescita del PRG vigente . Verifica dell’adeguatezza della rete infrastrutturale . Rivitalizzazione e sostegno della funzione commerciale . Riqualificazione dei servizi esistenti . Promozione, sostegno e salvaguardia della cultura e delle tradizioni locali in ambito storico, sociale ed ambientale . Riduzione del carico viario . Riduzione dell’inquinamento

Aree ad Uso Produttivo

. Rafforzamento delle aree produttive esistenti . Incentivazione delle azioni di risparmio energetico con utilizzo di energia da fonti rinnovabili . Rafforzamento dei caratteri ambientali mediante il miglioramento della qualità estetica degli edifici . . Riduzione inquinamento . Contenimento del consumo di suolo . Azioni di mitigazione e compensazione degli interventi

Aree a Destinazione Commerciale

. Promozione e salvaguardia del piccolo commercio (esercizi di vicinato)

125

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

. Incentivazione della commercializzazione della produzione del settore agroalimentare locale . Recepimento dei contenuti del programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale . Rispondenza delle scelte agli indirizzi di politica territoriale regionale . Contenimento del consumo del suolo; . Promozione dei livelli di accessibilità e miglioramento della dotazione dei servizi,

9.2. .Contesto Extraurbano

. Aree agricole produttive

. Valorizzazione e tutela del patrimonio agricolo produttivo . Recepimento dei vincoli di natura ambientale e paesaggistica . Mantenimento della tessitura agricola soprattutto indirizzata alla valorizzazione delle aree di antico impianto (centuriazione romana). . Valorizzazione degli insediamenti sparsi con recupero dei fabbricati esistenti e promozione di attività agrituristiche . L’incentivazione delle colture biologiche certificate . Coinvolgimento operatori per la riduzione di uso di sostanze inquinanti in agricoltura . Riduzione consumo risorse idriche da prelievi in falda

9.3 Ambiti di Valenza Ambientale e paesaggistica

Ambiti di Valenza Ambientale

. Tutela del paesaggio . . La tutela di aree di valore storico ambientale e testimoniale. . Valorizzazione del sistema idrografico naturale ed artificiale . Tutela delle zone a vincolo idrogeologico-Applicazione degli indirizzi di salvaguardia del P.A.I. . Tutela paesaggistica delle aree governate del PLIS . Valorizzazione e protezione delle zone golenali poste lungo l’asta del Po

126

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

. Tutela e rinaturalizzazione e dell’ecosistema sistema fluviale . La valorizzazione del paesaggio agricolo . Tutela e rinaturalizzazione e dell’ecosistema sistema fluviale . Individuazione di punti accesso fluviale e percorsi pedonali protetti per la fruizione controllata delle zone di valore ambientale . Definizione degli indicatori di valutazione dello stato di conservazione ed evoluzione delle specie e degli habitat . Creazione di una rete di percorsi verdi di carattere pedonale, ciclabile ed equestre, integrati in un più ampio sistema di percorsi a carattere interregionale, la definizione di itinerari a tema, punti informativi attrezzati, punti di sosta e osservazione della natura. . Riconoscimento del corridoio ecologico corrispondente all’asta del Po per la difesa dell’ambiente e della fauna selvatica . La pianificazione ed il controllo delle attività venatoria, della pesca e della raccolta dei prodotti selvatici vegetali . La promozione di progetti di riforestazione . L’incentivazione delle colture biologiche certificate

. Il sito ZPS IT 2080702 . Tutela e rinaturalizzazione della zona ZPS e dell’ecosistema sistema fluviale

9.4. Servizi ed Infrastrutture

. Riqualificazione dei servizi esistenti con miglioramento delle condizioni d’uso . Eliminazione o mitigazione degli elementi di pericolosità stradale . Riduzione del traffico veicolare pesante nelle aree urbane mediante realizzazione i raccordo stradale tra la SP.123 e SP 193 che immette nella SS425 . Potenziamento dei marciapiedi e degli elementi per la sicurezza pedonale . Riqualificazione delle infrastrutture viarie a servizio dell’agricoltura . Individuazione di tracciati pedonali e ciclabili di collegamento con le frazioni e con le aree di valore paesistico . Protezione del sistema irriguo . . Conservazione e tutela del patrimonio arboreo esistente

127

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

10 MISURE E SCENARI ALTERNATIVI POSSIBILI RISPETTO ALLE SCELTE EFFETTUATE

10.1 Alternative di Piano

Il Piano come già descritto ha fondato la sua azione sui principi condivisi di sostenibilità ambientale che hanno portato alle definizione delle scelte orientate in particolare:

 al rispetto delle indicazioni dei piani sovraordinati e di settore  al risparmio del consumo di suolo,  alla valorizzazione delle risorse esistenti attraverso il riconoscimento di componenti storiche ambientali del territorio fino ad oggi ignorate  al miglioramento della rete viaria in funzione di un alleggerimento del traffico urbano  alla salvaguardia del territorio agricolo  alla tutela delle zone di rilevanza ambientale  al potenziamento della rete fognaria anche con utilizzo di impianti di fitodepurazione  alla riqualificazione dei servizi esistenti per rispondere alle esigenze della popolazione  al risparmio energetico e la promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili  alla promozione di misure per la riduzione delle fonti d’inquinamento  alla promozione di una più specializzata raccolta dei rifiuti  alla salvaguardia del territorio nelle sue componenti paesaggistiche  alla promozione dello sviluppo socioeconomico del territorio e a tutto quanto esposto nel precedente paragrafo

10.2 - MONITORAGGIO 10.2.1. Misure di Monitoraggio Previste Per assicurare il controllo degli impatti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del Piano e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati, sono state individuate le misure necessarie per la realizzazione e la gestione del monitoraggio così da individuare tempestivamente gli impatti negativi non prevedibili ed adottare le opportune misure correttive.

Il monitoraggio e' demandato alle strutture comunali e al sistema delle Agenzie ambientali. Le modalità di svolgimento del monitoraggio, i risultati ottenuti e le misure correttive adottate sono

128

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

adeguatamente rese note attraverso i siti web dell'autorità' competente e dell'autorità' procedente e delle Agenzie interessate.

Le informazioni raccolte durante il monitoraggio saranno considerate nel caso di eventuali modifiche al piano o programma e comunque sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione o programmazione.

10.2.2. Modalità e periodicità del monitoraggio Si prevedono due livelli di monitoraggio da sviluppare parallelamente:

 Il monitoraggio ambientale che riguarda il rilievo dello stato e delle variabili relativi alle componenti ambientali  Il monitoraggio legato alla concretizzazione ed allo sviluppo degli obiettivi del PGTLa prima azione di monitoraggio verrà attuata a seguito dell’approvazione del PGT e le cadenze di raccolta dati (annuali, al 3 anno e poi ogni 2 anni, ecc.) verranno calcolate a partire da tale data.

PROGRAMMA DI MONITORAGGIO DEL PGT

FASI TEMPORALI

Anni 1 2 3 4 5

MONITORAGGIO AMBIENTALE     

MONITORAGGIO DI STATO DEL   PGT

10.2.3. –Sistema di monitoraggio unificato

Sistema di monitoraggio unificato 2007-2013 Indicatori di Realizzazione - Fisici Descrizione Descrizione Codice Indicatore Unita' Di Misura Destinatari Indicatore Unita' Di Misura Studi o 670 N NUMERO N progettazioni Capacità di trattamento rifiuti TONNELLATE 672 T/A N oggetto di ALL'ANNO intervento

129

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Ampliamento di METRI CUBI AL 676 MCS N capacità SECONDO Capacità trattamento reflui METRI CUBI AL 768 MCS N oggetto di SECONDO intervento Ampliamento di METRI CUBI AL 769 MCS N portata SECONDO Ampliamento di METRI CUBI AL 770 portata media MCS N SECONDO equivalente Ampliamento 772 ML METRI LINEARI N lunghezza rete Antenne o 773 N NUMERO N trasmittenti Capacità dell'impianto 774 MC METRI CUBI N oggetto di intervento

Capacità della rete METRI CUBI AL 775 idrica oggetto di MCS N SECONDO intervento

Capacità 776 T TONNELLATE N Produttiva Capacità smaltimento rifiuti TONNELLATE 777 T/A N oggetto di ALL'ANNO intervento Estensione 778 dell'intervento in KM KILOMETRI N lunghezza (Km) Estensione 779 dell'intervento in ML METRI LINEARI N lunghezza (ml) Lunghezza 780 ML METRI LINEARI N dell'impianto 781 Lunghezza rete ML METRI LINEARI N Lunghezza rete 782 oggetto di KM KILOMETRI N intervento Portata media METRI CUBI AL 783 MCS N equivalente SECONDO Postazioni di 784 N NUMERO N lavoro collegate 785 Posti letto N NUMERO N Potenza installata 786 oggetto di KW KILOWATTORA N intervento

130

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Punti di accesso 787 N NUMERO N alla rete Punti di 788 N NUMERO N telerilevazione Quota del capitale % sul TOTALE DI 789 TOT% N conferito RIFERIMENTO Quota di % sul TOTALE DI 790 partecipazione TOT% N RIFERIMENTO acquisita

Superficie oggetto METRI 791 MQ N di intervento (mq) QUADRATI

Superficie coperta METRI 792 MQ N dal segnale (mq) QUADRATI

Superficie opere METRI 793 e/o impianti MQ N QUADRATI realizzati Unità di beni 794 N NUMERO N acquistati Volume oggetto di 795 MC METRI CUBI N intervento 796 Destinatari N NUMERO S 797 Durata in ore N NUMERO N Giornate/uomo 798 N NUMERO N prestate Imprese 799 N NUMERO N beneficiate Persone 800 N NUMERO N beneficiate Capacità impianti/sistemi di TONNELLATE 801 T/A N raccolta oggetto di ALL'ANNO intervento SAU - Superficie 802 HA ETTARI N Agricola Utilizzata

Superficie oggetto 803 HA ETTARI N di intervento (Ha)

TONNELLATE Riduzione nei 804 TEP EQUIV. DI N consumi energetici PETROLIO Stazza lorda GIGA 805 interessata GT N TONNELLATE dall'intervento

131

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

10.3 TEMATICHE, INDICATORI E FONTI INFORMATIVE

TEMATICHE INDICATORI PROVENIENZA DOCUMENTI DI RIFERIMENTO DATI

IL SISTEMA AMBIENTE

Territorio e Miglioramento della qualità PTR regione PTPR qualità paesaggistica, aumento Comune, Arpa, PTCP – ARPA- ambientale rispetto e consapevolezza associazioni, dei valori ambientali. Piano d’Ambito ottimale dell’Autorità Dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia – Foto aeree

acqua Riduzione dei consumi. Arpa, gestore PTUA - servizi di fognatura Efficienza impianti i PTCP –Relazioni ARPA- ed acquedotto, depurazione Relazione geologica studi geologici Tutela delle risorse

aria Riduzione emissioni Regione, INEMAR - RSA Provincia di Pavia inquinanti provincia, Arpa 2004 RSA Regione Lombardia 2007 – foto aeree

i fattori climatici Effetti sull’ambiente e Regione, PTR sull’uomo provincia, Arpa PTPR –PTCP- ARPA - foto aeree

suolo Interventi di tutela da Comune Regione, UTC, PTR-PTPR-PTCP- ARPA processi di alterazione e provincia, Arpa Studio geologico- PAT- PSR - contaminazione. foto aeree Incremento e sviluppo pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Verifica % superficie sottratta all’agricoltura.

132

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

sottosuolo Qualità delle acque Regione, Studio geologico, ARPA provincia, Arpa

flora e fauna Conservazione e sviluppo Regione, PTPR-PTCP – Arpa - foto aeree delle specie autoctone provincia, Arpa,

SISTEMA ANTROPICO

l’assetto Sviluppo e composizione Censimenti ISTAT- PTCP-PTSSC- Banca dati demografico e popolazione demografici, PTCP-comunale socio economico PTSSC-Indagini PGT

la salute umana Qualità di vita ARPA, ASL Relazioni Arpa e Asl

Patrimonio storico Condizioni, interventi di UTC, proprietà, Archivi storici – Banca dati culturale restauro, utilizzo Soprintendenza comunale

Patrimonio Qualificazione urbana, UTC Documenti UTC – foto aree edilizio urbano Sviluppo Attività edilizia

Assetto sociale e Attività ed iniziative sociali. Comune, Documenti pubblici - Banca dati sistemi di Partecipazione associazioni comunale coesione sociale

I servizi Efficienza, adeguatezza Comune, Banca dati comunale, provincia, delle risposte alle esigenze provincia, regione, regione della popolazione cittadini

SISTEMA ECOLOGICO E PAESISTICO-AMBIENTALE

patrimonio edilizio

emergenze Conservazione, Aumento UTC, Documenti UTC, ambientali e interesse collettivo Soprintendenza Soprintendenza BB.AA., Arpa, storiche BB.AA Provincia

133

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

area ZPS Permanenza specie e ARPA, PTPR PTCP Relazioni e monitoraggi ARPA, 2080702 Po di sviluppo dei caratteri di PLIS, COMUNE, PTPR PTCP PLIS, COMUNE, Monticelli Pavese naturalità ass. ambientaliste. foto aeree e Chignolo Po qualità edilizia Miglioramento qualità degli Sviluppo Attività Ufficio tecnico comunale- Banca interventi edilizi, edilizia dati comunale incremento del verde urbano aree dimesse Riqualificazione, Sviluppo Comune, APRA Monitoraggi Comune, Provincia attività compatibili ed ARPA sistema della Soddisfacimento utenze del Comune, Orari trasporti extraurbani Guida mobilità trasporto pubblico Provincia, società al trasporto pubblico in di trasporto Lombardia-Assoutenti pubblico Lombardia 2006 - Monitoraggio traffico strade provinciali di Pavia. Ril.2006Documenti

Aumento della Sicurezza Enti gestori strade, Monitoraggio traffico strade stradale provinciali di Pavia. Ril.2006- Controllori del monitoraggi ACI – Rapporti Traffico, Polizia Stradale e Carabinieri

Potenziamento ed utilizzo Comune Documenti UTC, viabilità ciclabile

Interventi di miglioramento Comune, Monitoraggio traffico strade della viabilità Provincia provinciali di Pavia. Ril.2006Documenti UTC,

Potenziamento dei Provincia Monitoraggio traffico collegamenti extraurbani strade provinciali di Pavia. Ril.2006Documenti UTC,

Disponibilità di parcheggi Comune Documenti UTC,

134

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

.

Rumore Riduzione livelli rumore Comune- Provincia Piano di Zonizzazione acustica- Influenze sulla salute - ARPA (PZA comunale) umana, Comune- Provincia - ARPA

Rifiuti Riduzione nella produzione. Comune- Provincia Piano provinciale Gestione Rifiuti – ARPA- Enti Influenze sulla salute Relazioni ARPA gestori umana

emissioni Riduzione emissioni Enti Gestori Relazioni ARPA elettromagnetiche Influenze sulla salute Comune- Provincia umana -

emissioni radio a Riduzione emissioni Enti gestori - RSA Provincia di Pavia 2004 bassa frequenza Influenze sulla salute Comune- Provincia Relazioni ARPA umana -

linee aeree di Riduzione emissioni Enti gestori - RSA Provincia di Pavia 2004 trasporto energia Influenze sulla salute Comune- Provincia Relazioni ARPA elettrica) umana -

10.4 DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI DI VALUTAZIONE

Obiettivo 1 : Compatibilità ecologica e paesistico ambientale delle trasformazioni

Tematiche del Indicatore principale indicatore di PGT: processo

elementi - superficie di rilevanza paesistica/ progetti e tipologie di paesistico riqualificazione superficie territoriale ambientali paesistica

135

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

difesa del suolo ed - n. interventi di bonifica e riassetto % abitanti serviti da assetto idrogeologico e n. interventi depuratore idrogeologico rinaturalizzazione delle aree golenali % rete fognaria con separazione acque bianche

Agricoltura – Superficie territorio agricolo -Sviluppo agricoltura destinato a agricoltura a basso biologica –aumento

impatto operatori

– Grado di frammentazione degli -complessi rurali ambiti agricoli ristrutturati e valorizzati

– superficie destinata ad attività Superficie di frangia agricole/superficie territoriale riqualificata

Obiettivo 2 : razionalizzazione del sistema della mobilità ed integrazione del sistema insediativo

Tematiche del PGT : Indicatore indicatore di principale processo

Mobilità – Incremento numero di Riduzione traffico utenti servizi pubblici veicolare privato-

-Riduzione del carico veicolare Riduzione urbano inquinamento aria

-Aumento uso di biciclette e mezzi inquinanti

Miglioramento della – Aumento della sicurezza % diminuzione Sicurezza stradale urbana ed extraurbana incidenti stradali

136

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Miglioramento della - Incremento e qualificazione % partecipazione qualità dei Servizi Superfici destinate ad attività sociali e ricreative accessibilità -Incremento delle aree a

verde attrezzato e parcheggio

Obiettivo 3 : Equilibrio ecosistemico

Tematiche del PGT : Indicatore principale indicatore di processo

Riconoscimento di ambiti Interesse collettivo Sviluppo di studi e ricerche primari per la biodiversità

Individuazione di aree su Riequilibrio ecosistemico Progetti d’intervento cui intervenire con per la qualificazione programmi di e la tutela ricostruzione e tutela naturalistica

Tutela dell’area ZPS Stato di conservazione Progetti di tutela e consolidamento flora e fauna

Valorizzazione patrimonio Promozione di iniziative di % eventi culturale e paesaggistico sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche ambientali

Obiettivo 4 : contenimento del consumo di suolo

137

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Tematiche del PGT : Indicatore principale indicatore di processo

Miglioramento Recupero edifici esistenti % Progetti dell’ambiente urbano

Riconoscimento dei Nuclei Tutela dei caratteri storico % Progetti di Antica Formazione ambientali

Recupero edifici rurali Riqualificazione e tutela dei % Progetti dismessi caratteri ambientali

Ricucitura del tessuto Nuova edificazione indirizzata % Progetti urbano esistente prevalentemente verso la saturazione dei lotti interclusi

Obiettivo 5 : Efficienza infrastrutture

Tematiche del Indicatore indicatore di processo PGT : principale

Miglioramento Riduzione del traffico di Realizzazione raccordo tra SP 123 viabilità mezzi pesanti e Sp 195 extraurbana

Miglioramento Qualificazione della rete Nuova pavimentazione, viabilità viaria completamento rete pedonale extraurbana (marciapiedi) e tracciati ciclabili

Adeguamento rete Riduzione di n. allacciamenti fognaria inquinamento del suolo

138

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Obiettivo 6 : riduzione fonti d’inquinamento

Tematiche del Indicatore indicatore di processo PGT : principale

Riduzione di Promozione di interventi per % progetti di adeguamento inquinamento lo sfruttamento di energie degli impianti di dell’aria rinnovabili riscaldamento – Realizzazione di impianti fotovoltaici

Riduzione traffico veicolare % sviluppo ed uso percorsi pedonali e ciclabili

Incentivazione risparmio Riduzione consumi energetico

Riduzione di Completamento del sistema Realizzazione impianti di inquinamento del fognario depurazione per le frazioni suolo Sviluppo raccolta differenziata % riduzione rifiuti rifiuti e politica di riduzione popolazione a rifiuti

Sviluppo di pratiche agricole a % sviluppo metodi di minor impatto ambientale coltivazione a basso impatto

Riduzione Riduzione del consumo idrico- % consumi inquinamento acque

Completamento rete fognaria % interventi di adeguamento con separazione acque nere da degli scarichi acque bianche

Riduzione Applicazione del piano di % adeguamento normativo inquinamento zonizzazione acustica acustico

139

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Obiettivo 7 : innalzamento della qualità insediativa e dell’abitare

Tematiche Indicatore principale indicatore di processo del PGT :

Valorizzazione Attività culturali e sociali progetti di intervento sui della storia e nuclei di natica formazione cultura locale

Valorizzazione Promozione di attività di % progetti d’intervento ambiente e conoscenza e fruizione sostenibile % partecipazione paesaggio dei beni – promozione turismo

ambientale

Potenziamento Fruizione e soddisfazione % progetti d’intervento servizi

Sviluppo Valorizzazione emergenze % progetti d’intervento qualità urbana storiche e patrimonio esistente

10.5. ANALISI SWOT

L’analisi Swot rappresenta, nel contesto dei processi del Piano di Governo del Territorio, uno strumento di razionalizzazione dei processi decisionali poiché consente di esporre in modo sintetico la natura ed il peso delle variabili che possono agevolare od ostacolare il raggiungimento degli obiettivi di piano.

Il processo messo in atto prende spunto dalla conoscenza del contesto ambientale, socioeconomico e dei fattori legati alle componenti esterne al comune (piani sovraordinati e di settore, realtà presenti nei territori confinanti) ed ai fattori relativi all’organizzazione interna, al fine di orientare in modo più efficace le scelte strategiche ed operative.

Tali strategie derivano da una valorizzazione dei punti di forza e da un contenimento dei punti di debolezza alla luce del quadro di opportunità e rischi.

140

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Nelle tavole allegate è esposta l’analisi ragionata delle variabili presenti nel territorio comunale in cui si realizza la procedura di piano e definiscono le opportunità di sviluppo e la descrizione del modello di sistema con le variabili endogene (o interne) strumentali (i punti di forza e di debolezza) e le variabili esogene (o esterne) che influenzano il comportamento del sistema (le potenzialità e le minacce);.

La matrice dell’analisi SWOT consente di evidenziare contemporaneamente:

• Punti di forza, interni (Strenght);

• Punti di debolezza, interni (Weakness);

• Opportunità, esterne (Opportunities);

• Rischi-minacce, esterne (Threats).

e le variabili esogene (o esterne) che influenzano il comportamento del sistema (le potenzialità e le minacce);.

La matrice dell’analisi SWOT consente di evid enziare contemporaneamente:

• Punti di forza, interni (Strenght);

• Punti di debolezza, interni (Weakness);

• Opportunità, esterne (Opportunities);

• Rischi-minacce, esterne (Threats).

16.5.1. Analisi SWOT

PUNTI DI FORZA

Territorio

.Elemento della rete ecologica regionale

 Area agricola con buona vocazione produttiva e ricca di acque per irrigazione sia di falda sia di superficie(colatori e rogge) .Buona accessibilità locale alle frazioni ed ai nuclei sparsi

141

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

Ambiente

.Contesto caratterizzato da paesaggio fluviale 

 Presenza di aree appartenenti al contesto naturalistico-ambientale riconosciuto e tutelato ( ZPS)  Ambiente .Presenza di ridotti nuclei boscati residuali

Paesaggio e beni culturali

.Presenza di emergenza storico artistiche nel centro storico del capoluogo

 Presenza di nuclei di antica formazione e cascine sparse di rilevanza storico ambientale .Presenza di PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) che interessa tutta l’area golenale Economia

.Aree agricole ad elevata produttività,

.Appartenenza al sistema turistico "Po di Lombardia" del 2005, che interessa le province di Mantova, Cremona, Lodi e Pavia, per offrire una nuove proposta di “turismo di scoperta”

.Presenza del sistema arginale quale percorso ippo-ciclo-pedonale per incrementare la fruizione del patrimonio ambientale, storico-architettonico e valorizzare la cultura, le tradizioni e l‟enogastronomia

Governance

.Crescente interesse e consapevolezza della popolazione dell’importanza della valorizzazione delle risorse naturali ed ambientali e della cultura identitaria dei territori rivieraschi del Po.;

. presenza di associazioni che operano per la valorizzazione del territorio in un'ottica di salvaguardia ambientale .Piano di Bacino (P.A.I.) che stabilisce un nuovo approccio verso le aree golenali, vietando le escavazioni di sabbia, salvaguardando gli elementi naturalistici del paesaggio, imponendo regole per le colture in ambito golenale meno intensive ed obbligando la restituzione di parte delle superfici a coltivazioni compatibili con l‟ambiente

PUNTI DI DEBOLEZZA

Territorio

.Presenza di rischio idraulico residuale e sua percezione da parte della popolazione

.Prevalenza degli interventi di difesa strutturali rispetto a quelli non strutturali

.Problema dell'accessibilità alle polarità regionali e provinciali

Ambiente

142

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

.Insufficienza delle reti di monitoraggio esistenti

.Mancanza di strumenti adeguati per la prevenzione delle magre attraverso la gestione unitaria a livello di bacino della risorsa idrica

.Inquinamento delle acque

Paesaggio e beni culturali

.Presenza di edifici aziendali rurali dismessi e di scarso pregio

.Abbandono di cascine e strutture rurali di interesse storico ambientale

Economia

.Carente cooperazione e associazionismo 

.Sistema imprenditoriale attivo solo a livello locale

.Utilizzo poco razionale di acqua ed energia da parte del settore agricolo

.Turismo non organizzato, legato alla stagionalità pur con una discreta affluenza.

.Timida valorizzazione delle risorse locali per mancanza di sinergie con il mondo produttivo (pochi esempi di agriturismo)

Sociale e servizi

.Scarsità di alternative occupazionali rispetto all'agricoltura, con conseguenti fenomeni di marginalizzazione e di abbandono

.Indebolimento del legame tra le comunità locali per carenza di servizi

Governance

.Ridotta attività di manutenzione degli argini e delle sponde del Po

.Ridotte risorse e finanziarie per interventi di miglioramento ambientale ed incentivazione dei settori economico e sociale

OPPORTUNITÀ

Territorio

.Appartenenza al sistema economico-territoriale padano di grande potenziale economico

.Promozione del raccordo della pianificazione di bacino con la pianificazione territoriale generale

(PTCP e PTC dei Parchi) 143

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

.Attuazione del Piano stralcio per l’‟Assetto Idrogeologico (PAI)

.Attuazione del Programma di Tutela e Uso delle Acque

Ambiente

.Processo di costruzione della rete ecologica

.Orientamento verso l’integrazione agricoltura/ambiente nelle aree particolarmente sensibili (es. parchi fluviali)

.Prospettive di riqualificazione ambientale mediante il raccordo delle politiche settoriali (attuazione della

direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE)

.Sviluppo della sensibilità alla tutela e valorizzazione del territorio (reti di istituti scolastici e centri di educazione)

Paesaggio e beni culturali

.Capacità di attrazione turistica nel contesto delle emergenze di valore storico-ambientale e per gli eventi culturali e ricreativi organizzati

.Rilancio dei temi della tutela e valorizzazione dei paesaggi anche alla luce della Convenzione europea del Paesaggio

.Partecipazione alla costruzione di un’unica strategia condivisa di valorizzazione relativa al paesaggio fluviale del Po

Economia

.Sviluppo del turismo fluviale e dell’interesse verso la filiera turistica integrata (cultura, enogastronomia, agriturismo,sport), con possibilità di promozione dell’area a livello regionale

.Nuova politica agricola europea orientata all’applicazione di pratiche di agricoltura compatibile e di sistemi verdi agro-forestali

Governance

.Orientamento delle politiche di governo del territorio verso la sostenibilità

.Esistenza di stretti rapporti funzionali e di relazione con i territori limitrofi appartenenti ad altre regioni che promuove una condivisione di obiettivi territoriali e di politiche, migliorando nel complesso la forza dell’area, tramite il rafforzamento della governance a livello di sistema Po

.Diffusione di processi di sviluppo locale e di esperienze di governance

144

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

MINACCE

Territorio

.Rischio idraulico elevato necessita di un'attenta pianificazione territoriale e di una maggiore tutela della naturalità dei corsi d'acqua

.Ricorrenza di eventi calamitosi estremi (alluvioni, siccità) che compromettono la disponibilità delle risorse idriche per l’irrigazione

 Accentuazione delle condizioni di marginalità rispetto al Sistema regionale ed interregionale  Riduzione del presidio umano sul territori

Ambiente

.Tendenza alla monocoltura

.Riduzione delle biodiversità

.Incertezza di disponibilità di risorse ordinarie continue per garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza e di qualità ambientale complessiva del sistema Po attraverso il governo del territorio

Economia

.Marginalizzazione del sistema Po rispetto ad altri sistemi territoriali, regionali e non, maggiormente

competitivi

Governance

.Debole attenzione, nelle strategie economiche e politiche, alle specificità del Sistema Territoriale del

Po e dei Grandi Fiumi

145

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

INDICE

1. LA PIANIFICAZIONE COMUNALE 1.1. Premessa pag. 1 1.2. Natura e contenuti del PGT pag. 2 1.3. Elementi costitutivi del PGT pag. 2 1.4. Natura degli atti del PGT pag. 3 1.5. Caratteri del D.d.P. pag. 5

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE E RAPPORTI TRA IL PGT E I DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE SOVRAORDINATA 2.1. Inquadramento territoriale pag. 7 2.2. Il Comune e le realtà nazionali, regionali, provinciali pag. 7 2.3. I Piani sovraordinati pag 8

2.4 P.T.R. - SINTESI DELLE PREVISIONI pag. 9

2.5 . OBIETTIVI PER LA SOSTENIBILITÀ pag. 10

2.6. ORIENTAMENTI PER L’ASSETTO TERRITORIALE REGIONALE E COERENZE CON LE SCELTE DEL PGT pag. 13 2.6.1 Il Sistema rurale-paesistico-ambientale pag. 13 2.6.2. Policentrismo pag. 14 2.6.3 Elementi ordinatori dello sviluppo e rafforzamento del sistema territoriale polic. pag. 15 2.6.4 La Rete Verde Regionale (ob. PTR 10, 14, 17, 19, 21) pag. 17 2.6.5. Rete Ecologica Regionale (ob. PTR 7, 10, 14, 17, 19) pag. 18 2.6.6. Rete Ciclabile Regionale (ob. PTR 2,3,5,7,10,17,18) pag. 18 2.6.7. Rete Sentieristica Regionale (ob. PTR 2, 6, 10, 19) pag. 19 2.6.8. Rete dei corsi d’acqua (ob. PTR 1, 7, 8, 16, 17, 18,19) pag. 20 2.6.9. Infrastrutture per la mobilità (ob. PTR 2, 3, 4, 12, 13, 24 pag. 21 2.6.10 Infrastrutture per la difesa del suolo pag. 22 2.6.11 Infrastrutture per la produzione e il trasporto di energia (ob. PTR 2, 3, 4, 7, 8, 16) pag. 22

2.7. ORIENTAMENTI PER LA PIANIFICAZIONE COMUNALE pag. 23

2.8. VERIFICA DELLA CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI TEMATICI pag. 24 2.8.1. Ambiente pag. 25 2.8.2. Assetto Territoriale pag. 26 2.8.3. Assetto economico/produttivo pag. 27 2.8.4. Paesaggio e patrimonio culturale pag. 28 2.8.5. Assetto sociale pag. 29 2.8.6. Lettura della cartografia analitica del PTR in rapporto al territorio di Monticelli Pavese pag. 29

2.9 PIANO PROVINCIALE TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI PAVIA (PTCP) pag. 36 2.10 Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) pag. 51 2.11 Piano d’Ambito Ottimale dell’Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Pavia pag. 54 2.12 Programma Regionale di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) pag. 54 146

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

2.13 Piano Regionale di Risanamento Qualità dell’Aria (PRQA) pag. 55 2.14 Programma Triennale per lo Sviluppo del Settore Commerciale 2006-2008(PTSSC) Regione Lombardia pag. 55 2.15 Piano Agricolo Regionale (PAT) pag. 56 2.16 Programma di Sviluppo Rurale Regionale (PSR) pag. 57 2.17 Piano Agricolo Provinciale pag. 57 2.18 Programma Energetico Regionale (PER) pag. 57 2.19 Piano Provinciale per la gestione dei Rifiuti –Pavia –(PPGR pag. 58 2.20 Piano Faunistico Venatorio e di Miglioramento del Territorio della Provincia di Pavia 2006-2010 pag. 59 2.21 Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana – Provincia di Pavia –(PTVE) pag. 60 Il Piano Locale di Interesse Sovracomunale del PO pag. 65

INDAGINE CONOSCITIVA 3.1. Analisi territoriale pag. 66 3.2. Il sistema insediativo pag. 66 3.2.2 Il Tessuto Urbano pag. 72 3.2.3. L’attività edilizia pag. 73

3.3. IL SISTEMA ANTROPICO 3.3.1. L’assetto Demografico pag. 75 3.3.2. L’Assetto Economico e Sociale pag. 84 3.3.3 Settori di attività prevalente pag. 84 3.3.4.. Istruzione pag. 86

3.4. I SERVIZI pag. 87 3.4.1. Servizi alla persona pag. 89 3.4.2. Servizi al cittadino pag. 89 3.4.3 Servizi all’impresa pag. 89

3.6. INFRASTRUTTURE PRIMARIE. pag. 90 3.6.1. Acquedotto pag. 90 3.6.2. Fognatura pag. 90 3.6.3. Gas pag. 91 3.6.4. Rete elettrica pag. 90 3.6.4. Piano Regolatore di illuminazione pubblica pag. 91

3.7 MOBILITÀ pag. 92 3.7.1. Trasporto urbano ed extraurbano pag. 92 3.7.2. Assetto viario, condizioni d’uso delle infrastrutture e sicurezza stradale pag. 93 3.8. Punti di criticità pag. 94 3.8.1. Percorsi Urbani pag. 95 3.8.2. Viabilità minore pag. 96

4 SISTEMA ECOLOGICO E PAESISTICO-AMBIENTALE 4.1. Il paesaggio pag. 96 4.2 Aree protette pag. 97 4.3. Aree Rete NATURA 200 pag. 97 4.4. Studio d’incidenza ambientale pag. 98

147

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

5 FATTORI AMBIENTALI 5.1 Il clima pag. 99 5.2 Aria pag. 100 5 .3 Acqua pag. 100 5 .4. Inquinamento acustico pag. 101 5 .5. Inquinamento elettromagnetico pag. 102 5 .6. Rifiuti pag. 103

6. VALUTAZIONE DEI RISCHI e DELLE CRITICITA’ 6.1. Premessa pag. 103 6.2. Normativa di riferimento pag. 104 6.3. Rischio Idrogeologico pag. 104 6.4. Rischio antropico pag. 105 6.5 Area oggetto di bonifica pag. 105 6.6. Fonti d’inquinamento pag. 106 6.6.1 Attività agricola pag. 107 6.6.2. Insediamenti industriali pag. 108 6.6.3.Traffico urbano ed extraurbano pag. 108 6.6.4.Impianti di riscaldamento pag. 108 6.6.5 Particolato atmosferico pag. 109

7 INDIRIZZI DI PIANO 7.1 Premessa pag. 109 7.2.- La Tutela del Paesaggio. pag. 109 7.2.1. La tutela di aree di valore storico ambientale e testimoniale. pag. 110 7.2.2. Individuazione e tutela dei centri e nuclei storici. pag. 112 7.2.3 Risposte al fabbisogno per insediamenti residenziali pag. 112 7.2.4. Potenzialità edificatorie residenziali – Calcolo della Capacità insediativa pag. 112 7.2.4. Lotti liberi ed Ambito di Trasformazione pag. 113

7.5. TURISMO pag. 114

7.4. SISTEMA PRODUTTIVO

7.5. SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO AGRICOLO E DELLA RETE DEL VERDE 7.5.1 Il riconoscimento e la tutela della viabilità storica e d’interesse paesaggistico. pag. 115 7.5.2. Valorizzazione del sistema idrografico naturale ed artificiale. pag. 116 7.5.3 Vincolo idrogeologico pag. 116 7.5.4. Tutela paesaggistica ai sensi del D. Lgs. 42/2004 pag. 116 7.5.5. Il sito ZPS IT 2080702 pag. 117 7.5.6.. La rete irrigua. pag. 117 7.5.7. La rete verde pag. 117 7.5.8. La rete dei luoghi di percezione e osservazione del paesaggio pag. 118

7.6. LA DEFINIZIONE DI INDIRIZZI DI SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO AGRICOLO. pag. 119

148

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

7.7 . MOBILITÀ E INFRASTRUTTURE VIARIE pag. 119 7.7.2. Percorsi Urbani pag. 119 7.7.3. Viabilità minore pag. 120 7.7.4 Servizi a rete pag. 120

7.8.VERIFICA DELLE CONDIZIONI DEI SERVIZI ED IMPLEMENTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE pag. 120

8- OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE 8.1. Miglioramento della Qualità della Vita pag. 121 8.2. Promozione delle occasioni di Incontro e Sviluppo pag. 121

8.3. RIDUZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE 8.3.1. Riduzione delle fonti d’inquinamento pag. 122 8.3.2 Aria e Fattori Climatici pag. 123 8.3.3. Acqua pag. 123 8.3.4. Inquinamento Acustico pag. 123 8.3.5. Inquinamento Elettromagnetico pag. 123 8.3.6. Rifiuti pag. 124

9. SINTESI degli OBIETTIVI E delle SCELTE 9.1 Contesto Urbano pag. 124 9.2. .Contesto Extraurbano pag. 126 9.3 Ambiti di Valenza Ambientale e paesaggistica pag. 126 9.4. Servizi ed Infrastrutture pag. 127

10 MISURE E SCENARI ALTERNATIVI POSSIBILI RISPETTO ALLE SCELTE EFFETTUATE 10.1 Alternative di Piano pag. 128 10.2 – MONITORAGGIO pag. 129 10.2.1. Misure di Monitoraggio Previste pag. 129 10.2.2. Modalità e periodicità del monitoraggio pag. 129 10.2.3.Sistema di monitoraggio unificato pag. 129

10.3 TEMATICHE, INDICATORI E FONTI INFORMATIVE pag. 132

10.4 DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI DI VALUTAZIONE pag. 135

10.5. ANALISI SWOT pag. 140

INDICE pag. 146

149

COMUNE DI MONTICELLI PAVESE DOCUMENTO DI PIANO

150