Neoneli, Sardegna)
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L’INDUSTRIA DEI TAGLIENTI DI MONTE S. VITTORIA (NEONELI, SARDEGNA) The lithic flaked industry of Monte S. Vittoria (Neoneli, Sardinia) La industria lítica tallada de Monte S. Vittoria (Neoneli, Cerdeña) CINZIA LOI * y VITTORIO BRIZZI ** RIASSUNTO: Nel corso degli studi sull’industria litica rinvenuta nel sito di S. Vittoria, individuato all’interno dell’Oasi naturalistica di Assai, nel territorio di Neoneli (Or), sono stati esaminati finora 357 strumenti e 51 cuspidi. Queste ultime, frammentarie e perciò non più riutilizzabili, studiate sia da un punto di vista funzionale che sperimentale, hanno rivelato tracce diagnostiche di impatto. Ad eccezione dei foliati, i restanti reperti si caratterizzano per l’assenza di ritocco nel senso classico del termine. Tale complesso materiale risulta perciò contraddistinto dalla produzione rapida e opportunistica di manufatti a margini taglienti (schegge), non ravvivati successivamente con stacchi minuti (ritocco). La funzione di questi reperti, di cui sono state analizzate dimensioni e angoli di taglio, potrebbe essere stata quella di utensili atti al de- pezzamento della selvaggina. Sulla base di ciò, nel presente lavoro si verificano soprattutto gli elementi che hanno portato ad escludere per essi altri possibili utilizzi. La collocazione geografica dell’insediamento, situato in posizione dominante, unitamente ai dati scaturiti dalle sopraccitate analisi, suggeriscono di considerare questo sito come un luogo in cui, oltre ad osservare la selvaggina ed i suoi spostamenti, venivano effettuate le operazioni di macellazione successive all’attività venatoria praticata nel territorio. Parole chiave: Sardegna, neolitico recente, caccia di gruppo, depezzamento della selvaggina, grattatoi, taglienti. ABSTRACT: During the analyses of the lithic industry found at the site of St. Victoria, located within the natural oasis of Assa, in the territory of Neoneli (Or), authors have been examined so far 357 instruments and 51 arrowheads. The latter, more fragmented and therefore not reusable, studied both from a functional and experimental point of view, have revealed traces of diagnostic impact. Except for leaf-shaped manufacts, the remaining specimens are characterized by the absence of retouch in the classic sense of the word. This complex material is therefore characterized by rapid and opportunistic production of manufacts with sharp edges (chips), not revived later with minute detachment (retouching). The function * Dipartimento di Storia. Università di Sassari-Paleonworking Sardegna. [email protected] ** Dipartimento di Biologia ed Evoluzione, Università di Ferrara – Paleoworking - [email protected] Fecha de recepción; 17-12-09. Fecha de aceptación: 30-12-09 CPAG 19, 2009, 307-325. ISSN: 0211-3228 307 CINZIA LOI y VITTORIO BRIZZI of these artefacts, which were analyzed by dimensions and cutting angles, may have been for butchering game. On this basis, in this work, the factors which led to excluding other possible uses for them are examinated. The geographical location of the settlement, situated in dominant position, together with the data generated during the above-mentioned analysis, let us to consider this site as a place where, in addition to observe the game and its move- ments, butchering subsequent to hunting was made. Key words: Sardinia, Late Neolithic, Collettive Hunting, Butchering Site, Scrapers, Lithic Scatters. RESUMEN: En el curso de los estudios sobre la industria lítica recuperada en el yacimiento de S. Vittoria, localizado al interior de la reserva natural de Assai, en el territorio de Neoneli (Oristano), se han examinado hasta ahora 357 instrumentos y 51 puntas de flecha. Estas últimas, frag- mentarias y por ello no reutilizables, estudiadas sea del punto de vista funcional sea del punto de vista experimental, han revelado trazas que indican impactos. A excepción de los foliáceos, los restantes hallazgos se caracterizan por la ausencia de retoque en el sentido clásico del término. Tal complejo material resulta por ello característico de la producción rápida y opurtunística de artefactos con bordes cortantes (lascas), no reavivados sucesiva- mente con extracciones concretas (retoque). La función de estos elementos, de los que se han analizado las dimensiones y los ángulos de corte, podría haber sido la de utensilios dedicados al desmembramiento de las piezas cazadas. Basándonos en esto, en el presente artículo se analizan sobre todo los elementos para los que se ha podido excluir cualquier otro tipo de utilización. La ubicación geográfica del asentamiento, situado en una posición dominante, junto con los datos obtenidos de los análisis citados, sugieren considerar este yacimiento como un lugar en el que, además de observar los animales salvajes y sus des- plazamientos, se efectuaban las operaciones de carnicería sucesivas a la actividad cazadora practicada en sus inmediaciones. Palabras clave: Cerdeña, Neolítico Reciente, caza de grupo, desmembramiento de las piezas, raspadores, piezas cortantes. IL SITO L’insediamento di S. Vittoria, ubicato sulla sommità tabulare dell’omonimo monte (Lám. I), in posizione dominante (824m s.l.m.), al confine fra i territori comunali di Neoneli e Nughedu S. Vittoria, nel Barigadu (Sardegna centrale), ricade all’interno dell’Oasi naturalistica di Assai. L’ambiente, in un’area compresa nel raggio di 2 km, è caratterizzato da una morfo- logia aspra, di alta collina (601-800m s.l.m.), composta geologicamente da formazioni paleozoiche. Il substrato del monte S. Vittoria è caratterizzato anch’esso da rocce granitiche su cui poggiano però suoli ignimbritici. La vegetazione è costituita in prevalenza da macchia mediterranea, caratteriz- zata da arbusti sclerofillici sempreverdi e, più raramente, da elementi arborescenti. La fauna, ricca e varia, comprende —oltre al daino e al cervo sardo— numerosi cinghiali e, tra i carnivori, il gatto selvatico e la martora; tra le specie ornitiche ricordiamo l’aquila. Allo stato attuale delle ricerche non è emerso alcun elemento che documenti, nella zona circoscritta attorno al nostro sito, l’esistenza di altri insediamenti di epoca preistorica (Loi in corso distampac). Un dolmen è stato individuato in località Nole, a circa 3 km in direzione S del sito in esame (Loi, in corso di stampa b). Nella stessa 308 L’INDUSTRIA DEI TAGLIENTI DI MONTE S. VITTORIA (NEONELI, SARDEGNA) località si trovano i resti dell’omonimo nuraghe e di un villaggio ad esso pertinente (Loi in corso di stampa a). Sempre in direzione S, a poco più di 2 km dal nostro insediamento, sulla sommità del monte Olisezzo, si trovano i resti di un secondo nu- raghe. Del villaggio medievale di Santu Iaccu, segnalato ai piedi del monte S. Vittoria (Terrosu Asole, 1974: 12), in località omonima, l’unica testimonianza sono oggi gli scarsi resti di una chiesetta campestre. STORIA DEGLI STUDI La prime fonti relative al monte S. Vittoria risalgono ai decenni centrali del XII secolo (CSMB, doc. 36). Intorno al 1580, lo storico Fara, nella sua De Rebus Sardois, riferisce di una Turris Montis Sancti (Fara, 1992: 152-3). L’Angius, nel curare la voce Neoneli per il Dizionario del Casalis scriveva “Sull’ampia e deliziosa pianura del colle di S. Vittoria esistono ben cospicui, come già notai, i ruderi del castello e gli avanzi di tre torri, due cilindriche, l’altra poligona, che sorgeano sul sito che dicono Sa iscala dessas cadenas” (Angius, 1843: 460). Diversi autori riprenderanno le notizie proposte a suo tempo dall’Angius. Fu solo negli anni 1970/71 che il sito cominciò ad essere esplorato scientificamente da Fer- ruccio Barreca, il quale vi riconobbe un insediamento punico. Tuttavia, sulla base di quanto documentato in loco e in assenza di dati di scavo, si preferisce tenere sospesa la valutazione del Barreca e interpretare le rovine presenti nel sito come ciò che re- sta dell’insediamento giudicale di Sancte Victorie de Montesancto, documentato nel Condaghe di S. Maria di Bonarcado e donato dai Giudici di Arborea al medesimo monastero (Zucca, 2003: 119-130). Le prospezioni di superficie effettuate da chi scrive hanno permesso di individuare diverse fasi di frequentazione, in un arco cronologico molto ampio, il cui limite inferiore sembra collocabile alla metà del IV mill a.C., nel contesto della cultura di Ozieri. Sono riconducibili alla prima fase cronologica, cioè a quella individuata come probabile epoca di insediamento e sulla quale si sono concentrati i nostri studi, i nu- merosi elementi di industria litica che affiorano in superficie. L’industria di S. Vittoria, costituita da vari elementi, è caratterizzata dall’impiego quasi esclusivo di ossidiana, nelle varietà opaca e traslucida. Gli strumenti sono rappresentati da grattatoi, raschia- toi, lame, taglienti indifferenziati e da numerose punte di freccia. Gran parte di esse mostra una serie di danneggiamenti più o meno significativi nella parte distale e alcune presentano fratture nel codolo e nelle spalle. MODALITA’ DI RACCOLTA L’area in cui si è svolta la nostra ricerca, limitata alla porzione meridionale del pianoro, (42.000mq pari al 32.9% della superficie totale), ricade attualmente nel ter- ritorio del comune di Neoneli (Lám. II). Essa, dal profilo grossomodo rettangolare, 309 CINZIA LOI y VITTORIO BRIZZI Fig. 1.—Suddivisione della raccolta preliminare cuspidi 36 56% grattatoi/raschiatoi 25 39% indifferenziati 3 5% totale 64 100% Tab. 1.—Dati raccolta preliminare comprende anche la superficie in cui – negli anni ’60 del Novecento, durante i lavori di installazione di una vedetta antincendio