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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE SIAE per ora La linea top di gamma Samsung, rimborso Sonos One è il più non riaccende LG Signature arriva fino a 500 euro per smart dei diffusori Sillumina: dove anche in Italia 05 chi compra un QLED 07 multiroom 25 sono finiti i soldi? Dal gennaio 2016 La SIAE ha per legge incarico di trattenere il 10% della raccolta dei compensi per copia privata per destinarlo a finanziamenti di progetti di sostengo alla creatività e alla promo- zione di giovani artisti. L’applicazione Netflix aumenta i prezzi di 4K e HD della norma ha dato luogo al progetto “Sillumina”, un bando emesso da SIAE nella seconda metà dello scorso anno con dotazioni per 6 milioni di euro e i cui Per il piano top si passa a 13.99 euro vincitori sono stati comunicati a marzo 2017: i progetti sono in corso e i fondi, come da regolamento, non sono ancora Netflix ritocca i prezzi, l’aumento dovuto ai maggiori stati tutti versati perché il saldo avverrà a conclusione ed avvenuta rendicontazio- investimenti necessari per offrire più contenuti originali ne. I 6 milioni stanziati, inspiegabilmente, sono la metà di quanto SIAE avrebbe dovuto ridistribuire nel corso del 2016 (la e un catalogo più ricco. Invariato il costo del piano base raccolta per copia privata è stabilizzata attorno ai 120 milioni di euro/anno). E poco conta che al momento dell’emissio- 03 ne del bando, SIAE non avesse ancora incassato i 120 milioni di del 2016: anche IN PROVA IN QUESTO NUMERO i pagamenti ai vincitori sono così differiti che il saldo non è ancora avvenuto. Man- cano quindi all’appello 6 milioni di euro del 2016. E soprattutto mancano gli altri Anteprima 2 XL 12 milioni riferibili alla raccolta 2017: di nuovi bandi a oggi non ’è traccia e SIAE, da noi interpellata, non ci ha voluto dare Scatta delle foto incredibili anticipazioni su quando verranno pub- blicati. Ma lo scorso anno di quest’epoca Ottimo feeling e interfaccia velocissima i bandi erano già pubblici e la scadenza della presentazione delle domande XL arriverà in Italia il 15 novembre era fissata per il 15 novembre: tutto fa pensare che si andrà ancora più lunghi, 13 con i conseguenti ritardi nel processo di valutazione e quindi di assegnazione dei fondi. Peraltro neppure si sa a quanto ammonteranno i fondi disponibili: a questo punto, tra le dotazioni residue di Meglio l’iPhone 8 oggi competenza 2016 e quelle di quest’anno, si dovrebbe arrivare intorno ai 18 milioni di euro, ma anche su questo SIAE al mo- o l’iPhone X domani? mento tace. Sarebbe un vero scandalo se il prossimo bando non avesse queste dotazioni e, in tal caso, SIAE dovrebbe Abbiamo messo a dura prova l’iPhone 8 renderne conto al Governo e all’opinione pubblica. Ecco cosa ci è piaciuto e cosa invece no Per fortuna, però, quest’anno SIAE ha 35 ritenuto di mettere a bilancio una conta- bilità separata per il progetto Sillumina (incredibilmente la stessa cosa non viene fatta per l’intera gestione della Copia privata), che evidenzia come i fondi 39 41 44 sinora assegnati e in attesa di distribu- zione siano solo una quota parte di quelli destinati ai giovani autori ed artisti: sarà difficile per SIAE sottrarsi all’obbligo di ridistribuire i 12 milioni all’anno destinati ai giovani creativi, anche se questo av- viene strutturalmente con grandi ritardi. Proprio qui sta la malattia del processo gestionale di SIAE: il sistema sembra congegnato per mantenere più a lungo possibile i quattrini all’interno delle casse SIAE dove, intanto, fruttano interessi attivi che ovviamente la Società ingloba LG Q8 punta dritto Apple TV 4K HDR Huawei Matebook E e non ridistribuisce né ai giovani autori, né agli altri. alla sostanza Qualità super! Piccolo tuttofare

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Una coppia statunitense ha truffato Amazon sfruttando le politiche sulle restituzioni Ikea rivoluziona Troppo facile restituire i prodotti Amazon l’orto domestico Le piante Truffa monstre da 1,2 milioni di dollari crescono I truffatori dovranno restituire il maltolto e passeranno i prossimi vent’anni in prigione tre volte più di Mirko SPASIANO velocemente uccede in Indiana, Stati Uniti: Ama- Ikea presenta zon si è vista truffata per oltre un una soluzione basata Smilione di dollari da due cittadine americane, Erin e Leah Finan, rispettiva- sulla coltura idroponica mente di 38 e 37 anni. La coppia, accu- per coltivare piantine sata lo scorso maggio di frode postale e di insalata ed erbe riciclaggio di denaro, si è dichiarata col- pevole e dovrà restituire tutto il maltolto aromatiche in casa – precisamente 1.218.504 dollari –, oltre a dover trascorrere i prossimi vent’anni di Andrea ZUFFI in prigione. La coppia ha elaborato uno stratagemma alquanto ingegnoso, con la collaborazione di un terzo soggetto, Danijel Glumac, che gli ha consentito pena ricevuto – avendolo dichiarato di- York. Prima di corrispondere alle Finan la di operare indisturbati per molto tempo. fettoso – senza, però, mai restituirlo. È a propria fetta della torta – circa 725.000 Nello specifico, le Finan avevano creato questo punto che entra in gioco Glumac dollari dei 1.218.504 complessivi –, Glu- centinaia di false identità online ed altret- che, oltre a fornire preziosi consigli su mac provvedeva anche a riciclare il de- tanti account Amazon, dai quali provve- come non farsi scoprire dal colosso del- naro, complicando le operazioni di in- Space10 by Ikea, ha progettato devano ad ordinare i più svariati prodotti l’e-commerce, si occupava di smerciare i vestigazione. La task force congiunta di una fattoria in miniatura per la d’elettronica di consumo. Dopodiché, prodotti rubati. polizia postale, polizia statale e agenzia produzione domestica di insalata sfruttando le politiche accomodanti di Le Finan rivendevano sottocosto la finta delle entrate ha scoperchiato il vaso di e erbe aromatiche. Si tratta di un Amazon sulle restituzioni, si facevano “merce difettosa” a Glumac, il quale poi Pandora nel maggio scorso, ma solo ora vero e proprio sistema di coltura recapitare un rimpiazzo per il bene ap- la piazzava presso un esercizio a New la coppia si è dichiarata colpevole. fuori suolo con un processo di cre- scita tre volte più rapido rispetto a quello che si avrebbe in un orto MERCATO tradizionale. Merito della tecnica I disservizi dei giorni scorsi alla fibra Infostrada sono da attribuire al modem Nokia impiegata - la coltura idroponica - che permette di far crescere le Blackout fibra Infostrada: tutta colpa del modem piantine in piccole vasche conte- nenti i necessari nutrienti in forma Purtroppo non è possibile sostituire il modem con un apparato diverso, scelto dall’utente liquida. La possibilità di sfruttare gli spazi in verticale e un fabbisogno di Roberto PEZZALI stato un malwa- di acqua, a parità di raccolto, infe- ind Tre “comunica che, nei re, e gli utenti si riore del 90% rispetto al metodo di giorni scorsi, si è verificato un sono precipitati coltivazione classica fanno della Wguasto tecnico su un apparato nei negozi per coltura idroponica un sistema van- Nokia, in dotazione ad alcune migliaia acquistare un taggioso quando non si dispone di di clienti Infostrada. Wind Tre provvede- altro modem da un giardino esterno. Le vaschette rà a sostituire, nei prossimi giorni, tutti i usare in attesa sono inoltre contenute in teche modem che hanno subìto tale guasto. che l’operatore dotate di lampadine a LED che L’azienda, scusandosi per quanto acca- provvedesse forniscono illuminazione e calore duto, informa che, oltre ad applicare gli alla sostituzione anche in assenza di esposizione indennizzi previsti dalla propria carta dei dell’apparato. diretta alla luce del sole. Il sistema, servizi, avvierà ulteriori iniziative a bene- Una soluzione chiamato Lokal, permetterà a Ikea ficio di tutti i clienti interessati.” che i clienti Infostrada non hanno potu- gancio alla rete. Una scelta questa che stessa di produrre vegetali a chilo- L’apparato “Nokia” è il modem che Wind to attuare per un motivo semplice: non obbliga di fatto ad usare l’apparato che metro zero da utilizzare per il servi- Tre mette nelle case per fruire dei pro- è possibile usare un modem di altri pro- Wind abbina alla sua offerta con tutti gli zio di ristorazione dei propri punti pri servizi di connettività. Difficile dire duttori sulla rete in fibra FTTH Infostrada. svantaggi del caso. Se ci fosse stata la vendita. Space10 sta già lavorando esattamente cosa sia successo, ma la La rete dell’operatore è infatti realizzata possibilità di usare un modem di terzi, per dotare le mini fattorie di sen- sostanza è che migliaia di clienti in tutta con tecnologia Nokia e ogni modem come richiesto dall’emendamento sulla sori per monitorare la crescita dei Italia sono rimasti a piedi. rappresenta un piccolo nodo di rete: libertà di modem promosso dai deputati vegetali attraverso Google Home Una storia che richiama un fatto avve- all’interno degli apparati che Wind met- Bocchino e Catalano, molti clienti Wind e sfruttare il machine learning per nuto in Germania lo scorso anno, con te nelle case oltre al modem c’è anche avrebbero potuto correre ai ripari conti- rendere sempre più efficiente il una differenza sostanziale: allora era una piccola borchia che permette l’ag- nuando a navigare senza problemi. processo di crescita.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Aumento dettato dai maggiori investimenti richiesti per offrire un catalogo più completo Michael Jackson Netflix, aumentano i prezzi anche in Italia Scream unisce Il piano basic resta invariato, 7.99 euro al mese; il piano top è invece passato a 13.99 euro supporto di Roberto PEZZALI fisico e realtà catta l’aumento di prezzo per Net- aumentata flix, e questa volta l’aumento, glo- S bale, tocca anche l’Italia. Il colosso Da provare dello streaming ha deciso di aumentare Acquistando Scream, le tariffe per rendere il servizio ancora la nuova compilation più completo e competitivo sul merca- to, anche perché il prossimo anno sono di successi di Michael stati stanziati, secondo il Chief Content Jackson, sarà possibile Officered T Sarandos, ben 7 miliardi di sbloccare con Shazam dollari per l’acquisizione di diritti e la produzione di contenuti originali. Un alcuni contenuti aumento che impatta solo sui piani esclusivi e vivere HD e 4K: quello Basic, che prevede la al mese si passa a 13.99 euro. Si tratta 207% e che nel 2017 sono stati aggiun- un’esperienza visione a definizione standard su un sostanzialmente di un aumento supe- ti aggiunti più di 1000 ore di contenuti solo dispositivo, continuerà a costare riore al 10%. L’aumento di prezzi è scat- originali. Tra i nuovi contenutie Suburra, in realtà aumentata 7.99 euro mentre quello HD, due dispo- tato il 9 ottobre e riguarda sia i nuovi produzione originale italiana, mentre il sitivi e appunto alta definizione, passa abbonati sia gli attuali abbonati. 27 ottobre arriverà la seconda attesissi- di Gaetano MERO da 9,99 euro a 10,99 euro. Aumento di Netflix per giustificare l’aumento ricor- ma stagione di Stranger Things e a se- due euro per il piano 4K HDR, quattro da che negli ultimi 2 anni il numero di guire Dark, The Crown dal 2 dicembre e dispositivi contemporanei: da 11.99 euro titoli disponibili in Italia è aumentato del Bright a dicembre.

MERCATO Negli Stati Uniti parte la sperimentazione di un servizio di consegna targato Amazon Sony e Shazam hanno collaborato Amazon vuole diventare anche un corriere alla realizzazione di un’esperienza di realtà aumentata (AR) dedicata Il nuovo servizio di consegna di Amazon potrebbe affiancare o sostituire quelli esistenti a tutti i fan di Michael Jackson in occasione dell’uscita del nuovo al- di Candido ROMANO bum Scream. All’interno del CD o del doppio vinile (in arrivo il 27 ot- mazon sta testando un nuovo ser- tobre) è presente un QR Code cir- vizio di consegna autonomo per colare che dà accesso ai contenuti Agarantire le spedizioni Prime in due in AR: basterà avviare Shazam dal- giorni per molti più prodotti, come ripor- lo , posizionare l’obiet- ta Bloomberg: si chiama Seller Flex ed è tivo della fotocamera sul logo del- rivolto ai commercianti di terze parti che l’applicazione e successivamente vendono sulla piattaforma. Di solito la inquadrare il poster interno dell’al- società di Seattle lascia questo compito bum. La sagoma di Jackson sarà finale, quello della consegna, a partner così avvolta da misteriose creatu- di terze parti come UPS, FedEx ed altri re mentre in sottofondo partirà il in base al Paese di consegna. Questa è mashup Blood on the Dance Floor solo l’ultima mossa in una strategia più X Dangerous realizzato da The grande di Amazon per diventare meno White Panda. Scream costituisce dipendente da servizi esterni. logistica? Il programma gestisce la rac- be che di fare determinati sconti ai com- il primo progetto di realtà aumen- Il programma in realtà è cominciato in colta dei prodotti acquistati degli utenti mercianti partner. Dopo il report FedEx tata proposto da Shazam a livello India due anni fa, ma Amazon vuole da tutti i magazzini dei venditori di terze ha anche rilasciato una dichiarazione: globale abbinato a supporti fisici. espanderlo anche agli Stati Uniti, la spe- parti su Amazon.com, che consegna poi “Si continuano a riportare notizie sull’in- Sony e Shazam hanno lavorato a rimentazione sta partendo sulla costa a casa dei clienti. dustria dei trasporti che dimostrano un stretto contatto con lo studio crea- occidentale. Dopo il servizio sperimen- I progetti sperimentali da ricordare in chiaro fraintendimento della scala, delle tivo Flight School per la realizza- tale Amazon Go, una piattaforma video questo senso sono ad esempio Prime infrastrutture e della complessità ne- zione dei contenuti multipiattafor- in streaming, una linea di dispositivi per Air, il servizio di spedizione tramite dro- cessaria a mandare avanti un network ma. Per rendere più coinvolgente la smart home ed aver acquisito Whole ni o la sua flotta di aerei. Con Seller Flex di trasporto globale”, ha detto Patrick l’esperienza anche le locandine Foods, Amazon vuole dimostrare di po- invece Amazon vuole fare quello che Fitzgerald, senior vice president of inte- promozionali di Scream contengo- ter fare tutto. fanno oggi aziende come FedEx e UPS. grated marketing and communications no uno codice che se inquadrato Come funziona questo nuovo servizio di Inoltre gestire la logistica consentireb- di FedEx. sblocca ulteriori contenuti AR.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Una ricerca di un comparatore di prezzi online svela le abitudini e le scelte degli italiani Pay TV Gli italiani cercano il TV a basso prezzo Sequestrata centrale pirata Ma per l’aspirapolvere possono fare follie a Salerno, aveva L’OLED è il TV dei sogni, ma si vuole pagarlo meno. Per lavatrici e aspirapolvere non c’è budget 1.000 clienti Le Fiamme Gialle di Roberto PEZZALI ai prezzi dei televisori (38%) ma siamo na ricerca effettuata dall’Osserva- anche quelli che vogliamo spendere di smantellano torio sui consumi del comparatore meno, una media di 1.260 euro. Seguo- una centrale U di prezzi PagoMeno rivela i desi- no gli inglesi, con una spesa di 1.490 pay TV clandestina deri degli italiani quando si tratta di com- euro i francesi con 1.670 euro e infine gli prare tecnologia per la casa. Nonostante svedesi che possono spendere in media in provincia di Salerno la ricerca sia stata fatta sui grandi e sui 2.150 euro e non perdono troppo tempo Per 15 euro offriva tutta piccoli elettrodomestici è risultato che il a cercare, anche perché forse il budget la programmazione prodotto più cercato online per la casa permette loro di scegliere tra più modelli è sempre il televisore, quindi nel panel senza fare una cernita oculata. Dopo i Sky e Mediaset Premium sono stati inseriti anche alcuni dati legati TV i prodotti più cercati sono gli aspira- ai TV e il risultato è interessante. L’analisi polvere con una media di ricerca dell’8% di Emanuele VILLA è stata condotta su 4 degli 8 mercati in a livello europeo, di cui il 9% in Francia cui è presente il servizio, Italia, Francia, e UK, il 7% in Italia e il 6% in Svezia. In- UK e Svezia, analizzando le ricerche de- teressante anche qui il dato italiano: se gli utenti e comparando i prezzi all’inter- per i TV si cerca il modello più economi- no della sezione dedicata ai prodotti per co per gli aspirapolvere gli italiani sono la casa sulla base dei click-outs, ovvero disposti a fare grandi sacrifici arrivando della propensione all’acquisto. a spendere circa 390 euro per l’ultimo Il televisore, con il 31% delle preferenze modello, il 12% in più rispetto agli inglesi, Da segnalare anche che nella top 5 dei tra i prodotti per la casa, si rivela l’elet- il 19% in più dei francesi e addirittura più prodotti più ricercati esiste per ogni pae- Ennesimo colpo delle Fiamme trodomestico più cercato dagli europei. del doppio degli svedesi. Tutti concor- se una categoria unica: gli svedesi, sarà Gialle alle centrali clandestine di C’è un modello particolare desiderato da dano su una cosa: l’aspirapolvere deve perché viaggiano ad alte velocità in rete, trasmissione delle Pay TV. Come tutti, l’OLED LG. La dimensione preferita essere rigorosamente “senza sacchetto” cercano router (6,3%) Asus, Netgear riporta Il Mattino, i finanzieri han- nelle ricerche è il 55” mentre tra i marchi e preferibilmente un Dyson. e TP-Link mentre il 7% delle ricerche no individuato e messo sotto se- il primo posto è occupato da Samsung, Gli italiani sono disposti a spendere più francesi riguarda i barbecue Weber. Gli questro una centrale clandestina seguito da LG e da Sony. Gli italiani, che degli altri anche per le lavatrici: per l’ac- inglesi cercano impianti home cinema da operante a Scafati e appartenente sognano l’OLED, vogliono comunque quisto del modello migliore hanno un affiancare alle TV, Sony, Yamaha e Sam- a due coniugi con esperienza nel spendere poco per il TV: siamo la popo- budget medio di 767 euro contro una sung mentre in Italia cerchiamo macchi- mondo delle installazioni satellita- lazione più attiva nelle ricerche legate media europea di 500 euro. ne da caffè. ri. Il meccanismo era il consueto: il segnale delle reti Sky e di Media- set Premium veniva decodificato da una batteria di decoder e poi MERCATO In vigore in Francia la legge che obbliga a segnalare le foto digitalmente ritoccate ridistribuito online verso utenti pri- vati o esercizi pubblici, che riusci- vano così a godere della trasmis- Francia: chi pubblica foto ritoccate deve segnalarlo sione Pay sborsando una piccola quota dell’abbonamento regolare. Chi non segnala le foto commerciali ritoccate può incorrere in una multa fino a 37.500 euro Sii stima che i clienti, tra privati e locali, fossero almeno 1.000 e che di Candido ROMANO stare i disordini legati all’alimentazione. le loro pubblicità in vista della New York l’abbonamento privato mensile ve- na legge che sicuramente farà In Francia inoltre è stata approvata an- Fashion Week dello scorso settembre, nisse a costare circa 15 euro per discutere, quella entrata in vigo- che un’altra legge che obbliga la presen- mentre Israele nel 2012 ha completa- tutti i programmi, dal cinema alla U re l’1 ottobre in Francia: tutte le tazione di un certificato di salute delle mente vietato le modelle troppo magre e Champions League. Ovviamente foto per uso commerciale che sono state modelle, sia francesi che europee, per ha regolato l’uso di Photoshop e l’editing il prezzo saliva in modo conside- digitalmente ritoccate con programmi lavorare nel settore. di immagini nella pubblicità e nei media. revole per gli esercizi commerciali. quali Photoshop o simili dovranno esse- Questa iniziativa fa parte di un duplice E l’Italia? Una proposta di legge è arriva- Nel covo dei due coniugi i finan- re etichettate, tentativo dei legislatori di limitare imma- ta da Azzurra Cancelleri del MoVimento zieri hanno rinvenuto 84 decoder, La legge si riferisce alle foto pubblicate gini falsate o rappresentazioni non sane 5 Stelle, che sostanzialmente vorrebbe 3 PC, diversi strumenti di memoriz- sia su cartaceo che online e le multe del corpo delle persone e in Francia è vietare l’impiego nelle sfilate di modelle zazione e 44mila euro in contanti, per chi la viola possono arrivare fino a ormai vietato per gli stilisti esibire model- con un indice di massa corporea inferio- presumibilmente frutto dell’attività 37,500 euro. La legge è stata approvata le in passerella troppo magre. re a 18,5, indicato dall’Organizzazione illecita. Per la coppia, di 40 e 45 per combattere l’immagine irrealistica Compagnie come Christian Dior e Yves Mondiale della Sanità come livello al di anni, si ipotizzano pene come la che spesso viene fornita da media e Saint-Laurent si stanno adeguando, han- sotto del quale si può parlare di malnu- reclusione fino a 4 anni e 15 mila pubblicità e di conseguenza per contra- no rinunciato a modelle ultra-magre nel- trizione. euro di multa.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Top di gamma e prezzi alti: la gamma LG Signature è pensata per chi vuole il meglio senza guardare troppo al prezzo La linea LG Signature è arrivata anche in Italia Quattro prodotti: l’OLED W, una lavasciuga con doppia lavatrice, un frigorifero totalmente in inox e un purificatore d’aria

di Gianfranco GIARDINA i certo non sono la maggioranza degli utenti, ma c’è chi vuole semplicemente il meglio, senza sta- D re troppo a vedere cosa c’è scritto sul cartellino nella casella del prezzo. Un lusso che non tutti si pos- sono permettere; un lusso come quello che contrad- distingue la linea Signature di LG, che ha debuttato in Italia. Si tratta di una gamma trasversale, che travalica le categorie e riguarda prodotti molto diversi tra loro: un TV, ovverosia l’OLED W7; una lava-asciuga doppia; un frigorifero; un purificatore d’aria. Non è una novità: già da due anni LG ha presentato la linea Signature, ma di fatto questa non era mai arrivata sul nostro mercato in maniera strutturata. Certo, sapevamo che l’OLED top di gamma (il G6 dell’anno scorso e il W7 di quest’anno) era parte della linea Signature; sapevamo che c’erano altri prodotti (almeno in teoria), ma in Italia si era visto poco. Ora, invece, la serie Signature esiste, è distribui- una piccola lavatrice con cestello orizzontale: è una ta e in vendita, è una realtà. Ad annunciarlo, dal palco macchina da soli 2 kg, ideale per un piccolo bucato o di una location esclusiva nel centro di Milano, è Paolo semplicemente per lavare i delicati. In più la lavatrice Locatelli, direttore marketing di LG Italia. principale è anche un’asciugatrice a pompa di calore, Non è facile far capire e tenere viva una gamma tra- tecnologia che garantisce alte prestazioni e consumi sversale premium, che va dai TV ai grandi elettrodome- sotto controllo. I detersivi vengono pescati da un ser- stici. Ci aveva provato alcuni anni fa, per esempio, Sony batoio e dosati dalla macchina a seconda del carico. con la linea Qualia, una sorta di fil rouge che avrebbe Il prezzo tiene ben in conto il fatto che si tratti di un dovuto legare tra loro prodotti diversi ma accomunati prodotto pressoché unico ed è ai massimi assoluti per dal fatto di essere “over the top”. LG rilancia il concet- la categoria delle lavatrici: 5000 euro. Anche se, come to, cercando di far breccia soprattutto nel cuore degli abbiamo detto, il prezzo per questa categoria di pro- architetti, un cuore normalmente di pietra quando ha a dotti non conta granché: se li vuoi, devi spendere. che fare con la tecnologia. Il frigorifero è un “americano” side by side, che aveva- biano una qualità dell’aria tra le peggiori in Europa, sia Ed eccoli i quattro assi Signature nel mazzo LG. L’OLED mo già visto al CES: tutto in acciaio inox, dentro e fuori per motivi climatici che per le nostre abitudini al riscal- lo conosciamo bene: è il top di gamma “wallpaper”, sot- (caso unico in un prodotto domestico), ha un design damento a combustibile fossile che per l’alto traffico tile poco più di un foglio di carta, da fissare al muro con rigoroso e squadrato, con una vera e propria finestra veicolare. L’apparecchio è in grado di calcolare la con- un sistema di calamite e collegato alla soundbar (che fa brunita sul frontale. Se di batte la nocca sul vetro, all’in- centrazione di polveri sottili a diversi diametri (PM10, anche di box degli ingressi) con un cavo piatto occulta- terno si accende la luce e si vede cosa c’è all’interno. PM2,5 e PM1) e di catturarle, grazie a un sistema di fil- bile. Praticamente un TV unico per caratteristiche che Se si passa il piede nei pressi dello zoccolo dell’appa- traggio ad acqua, fino al raggiungimento di un’aria del però l’anno prossimo diventerà un grande classico, ci- recchio, la porta si apre automaticamente, dando una tutto pulita. Il prezzo è, se vogliamo, il punto di ingresso sto che LG ha concesso la piattaforma ad altri produtto- libertà operativa inedita a chi arriva al frigorifero con della serie LG Signature: 1900 euro per respirare a casa ri che hanno già mostrato i propri prototipi all’IFA 2017. le braccia occupate. Anche in questo caso prezzo da come se si fosse in un bosco di alta montagna. I prezzi sono quelli già annunciati: 6999 euro per il 65” conto corrente poderoso: viene via con 10mila euro. LG per l’occasione ha aperto a Milano, in via Durini al e 20mila euro per il 77”. Questo modello esclusivo non C’è poi un prodotto che non ci si aspetta: un purificato- 4, un temporary store dedicato unicamente alla linea è disponibile in formato 55”. re d’aria, una categoria che si stava ritagliando un pro- Signature, che resterà aperto fino alla primavera. E poi La lavasciuga Signature è molto più di una lavatrice. prio ruolo fino a qualche anno fa e che sembra meno ha iniziato a reclutare i negozi che tratteranno questi Anche perché, a ben vedere, le lavatrici sono due: di successo nelle ultime stagioni. Ma Paolo Locatelli ha prodotti: al momento 26 store di elettronica distribuiti sotto quella più tradizionale (una poderosa 12 Kg) c’è citato una ricerca che indica come le città italiane ab- un po’ in tutta Italia.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE ENTERTAINMENT Approvato il decreto voluto da Franceschini per spingere il cinema italiano La Rai su Netflix Franceschini gioca d’azzardo: per legge con le sue serie più famose più cinema italiano in TV e in streaming Sono arrivate su Netflix La speranza è che i maggiori investimenti possano portare ad un prodotto di qualità alcune produzioni Rai Mancano ancora tanti di Roberto PEZZALI contenuti ma è un inizio stato approvato, non senza polemi- che, il decreto voluto dal ministro di R. P. È dei Beni Culturali Dario Franceschini per regolamentare le produzioni e gli investimenti nel cinema italiano. Un de- creto con due obiettivi: aumentare gli investimenti nelle produzioni locali e soprattutto fissare obblighi al palinsesto per fare in modo che le produzioni ita- liane non si perdano. Questo è forse il punto più discusso: secondo il decreto, che andrà a pieno regime nel 2020, le televisioni saranno obbligate destinare Cosa ci fa Il Giovane Montalbano parte della programmazione della prima nare alla produzioni italiane il 4.5% che italiane infatti, se di qualità, funzionano: su Netflix? La serie TV prodotta da serata a fiction e opere italiane. Il mo- diventano per la Rai il 5%. Queste norme Gomorra è un esempio di opera apprez- Rai è sbarcata in fatti sulla piattafor- dello di ispirazione è quello francese, e riguardano non solo le TV ma anche i zata in tutto il mondo e lo stesso si può ma di streaming americana insieme viene definita una quota minima pari al colossi dello streaming come Amazon dire di Romanzo Criminale e di tutti gli a molte altre serie prodotte da Rai 55% da destinare alle opere europee e Netflix: per loro non c’è ovviamente altri esempi di eccellenza italiana che Fiction. Una novità per gli utenti ita- (60% dal 2020) e una sottoquota per le obbligo di trasmissione ma viene chiesto vengono ancora oggi trasmessi a livello liani, che potranno così trovare nel opere italiane. Senza entrare troppo nei di avere a catalogo una percentuale di mondiale. Se c’è qualità i contenuti ven- catalogo anche produzioni locali dettagli, le TV private dovranno trasmet- contenuti italiani e di investire pesante- gono visti e apprezzati, non si può dire magari non recentissime ma co- tere nella fascia “prime”, ovvero in prima mente in produzioni locali. C’è da dire altrettanto quando manca la qualità. Ob- munque di un certo interesse. Ol- serata, almeno una volta alla settimana che Netflix lo sta già facendo recependo bligando le emittenti alla trasmissioni di tre a Montalbano infatti sul Netflix un prodotto realizzato in Italia mentre la in anticipo una direttiva UE in fase di ap- contenuti che il sistema ha già rifiutato sono arrivati anche Una Grande Rai avrà l’obbligo di farlo ben due volte provazione che prevede proprio investi- in quanto pessimi non cambierà certo le Famiglia, tre stagioni, Il Paradiso alla settimana. menti nel paese dove il servizio è attivo cose, anzi, c’è il rischio che vengano pro- delle signore, una stagione e tutte Aumentano anche gli investimenti che e una quota minima di produzioni locali dotti più film di qualità peggiore perché e sei le stagioni di Don Matteo. devono essere fatti dalle TV e dalle piat- a catalogo. tanto, in un modo o nell’altro, qualcuno Non solo: spulciando all’interno taforme che operano in Italia sul prodot- Se dalla parte di Franceschini si sono sarà obbligato a trasmetterli. Una cosa del sempre più vasto catalogo ab- to locale: la TV private dovranno desti- schierati molti autori italiani e l’Anica, con- è certa: quella del ministro è una scom- biamo trovato anche i 12 episodi tro la proposta hanno inviato una messa e si fa leva proprio sui maggiori di Non uccidere e tante mini serie lettera al Ministro i maggiori broa- investimenti per cercare di aumentare come Volare - La grande storia di dcaster che operano in Italia, Rai, la qualità del prodotto rendendolo com- Domenico Modugno in due epi- Mediaset, Sky, La7, Viacom, Fox, petitivo all’estero e in Italia. Basta infatti sodi, Ignis, l’operaio che fondò un Disney, Discovery e De Agostini. vedere come è stato accolto l’arrivo di impero, storia dell’omonimo indu- “L’impostazione anacronistica, serie TV italiane su Netflix per capire striale, Adriano Olivetti, la Forza dirigistica (quasi ad personam) e quanto il nostro prodotto, tranne rari di un sogno e Pietro Mennea - La punitiva del ministro Franceschini casi, sia incapace di competere con le freccia del sud. Spazio anche a Lui- è rimasta infatti sostanzialmente serie americane. sa Spagnoli, L’ispettore Coliandro immutata nel testo condiviso dal Gli operatori ne sono consapevoli, e e Lampedusa - Dall’orizzonte in Consiglio dei ministri. Ad essere spesso per loro è meglio spendere po- poi, serie abbastanza recente che danneggiata sarà così l’intera pro- che lire per mettere le mani sui diritti di tratta il tema dell’immigrazione sul- duzione audiovisiva italiana, con una serie americana che “qualcosa por- la piccola isola italiana. pesanti ricadute negative sull’oc- ta a casa” piuttosto che scommettere su Il 6 ottobre è arrivato anche Subur- cupazione del settore.” Da un lato una produzione italiana più onerosa in ra, la prima serie TV prodotta diret- gli operatori contestano le multe termini di costi e dal successo incerto. tamente da Netflix in Italia. salate destinate a chi non rispetta Una cosa è sicura: per produrre un con- il decreto, che vanno dai 100 euro tenuto di qualità servono investimenti e al 3% del fatturato, dall’altra conte- ora il decreto sblocca questi investimen- stano in modello. ti: se saranno usati bene Franceschini Il decreto voluto da Franceschini avrà vinto la sua scommessa, se invece infatti viene visto come una sor- verranno usati per produrre centinaia di ta di imposizione che può avere film e serie tv “trash” sarà stata l’ennesi- diversi risvolti negativi. Le opere ma occasione persa.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TV E VIDEO Interessante iniziativa di Samsung che anticipa il periodo degli acquisti natalizi Sui TV Philips Samsung ti rimborsa fino a 500 euro arrivano Android TV 7 se compri un TV QLED entro il 15 ottobre e tantissime Chi acquista un TV QLED 2017 tra quelli selezionati otterrà un rimborso sul conto corrente altre novità di Emanuele VILLA Philips ci ha confermato amsung anticipa il periodo com- che a breve partirà mercialmente più caldo dell’an- la distribuzione S no. La dinamica in questo caso di Android 7 sui TV è molto semplice: acquistando, dal 2 al 15 ottobre, un TV QLED di ultima del 2016 e del 2017 generazione, Samsung offrirà un rim- Con il sistema operativo borso (il classico cashback) fino a 500 aggiornato tante euro a seconda del modello selezio- nato. altre migliorie Per ottenerlo basta registrare il pro- come il supporto HLG prio TV sul sito dopo l’acquisto e attendere 45 giorni (al massimo) per di Roberto PEZZALI ottenere il bonifico sul conto corrente. Per quanto riguarda i modelli compre- di offerte della Serie 7 Q7C e analo- 55Q7C, QE55Q8F, QE55Q8C il valo- si nell’offerta, sono i QLED del 2017 ga versione curva Q7F. Rimandando re del rimborso sarà pari a € 300,00 e in particolare i modelli Q7F, Q7C, alla pagina dell’iniziativa per ulteriori (trecento/00). A fronte dell’acquisto Q8C, Q9F con i seguenti polliciaggi: dettagli, riportiamo il passo del rego- di un Prodotto Promozionato model- 49”, 55”, 65”, 75”, 88”. Vi rientra quindi lamento che definisce l’ammontare li QE65Q7F, QE65Q7C, QE65Q8C, il modello top di gamma da 65’’ Se- del cashback: “a fronte dell’acquisto QE65Q9F, QE75Q7F, QE75Q8C, QE- rie 9 Q9F così come la versione cur- di un Prodotto Promozionato modelli 88Q9F il valore del rimborso sarà pari Android 7.0 arriva finalmente sui va Q8C, ma anche l’ampio ventaglio QE49Q7F, QE49Q7C, QE55Q7F, QE- a € 500,00 (cinquecento/00)”. TV Philips. Un’ottima notizia per tutti i possessori di un TV Phili- ps del 2016 e del 2017. L’aggior- namento del sistema operativo ENTERTAINMENT Microsoft chiude il suo servizio di streaming porterà prima di tutto un aumento generale delle prestazioni e della stabilità, e chi ha a casa un TV Phi- Microsoft chiude Groove Music lips con Android è consapevole di quanto sia importante riuscire MAGAZINE e consiglia di passare a Spotify ad avere una interfaccia svelta e reattiva anche dopo svariate setti- di Franco AQUINI mane di utilizzo, situazione questa Estratto dal quotidiano online icrosoft chiuderà Groove Music Pass e Spotify brinda. Se la prima ha infatti de- che oggi non si verifica. ’aggiorL - www.DDAY.it ciso di chiudere definitivamente il proprio servizio di musica in streaming, la namento porterà anche novità sul Registrazione Tribunale di Milano seconda godrà del consiglio che Microsoft sta dando spassionatamente (si fa fronte dell’HDR: per le trasmissioni n. 416 del 28 settembre 2009 M per dire) ai suoi utenti. Il servizio musicale di Microsoft infatti smetterà di funzionare TV arriverà il supporto HLG Hybrid il prossimo 31 dicembre, data dalla quale gli utenti dell’applicazione per Windows Log Gamma, mentre per Amazon direttore responsabile Gianfranco Giardina 10, iOS, Android e soprattutto Xbox, dovranno rivolgersi altrove. E quel “altrove” è il supporto HDR10 all’interno del- rappresentato proprio da Spotify, che così potrà contare su una base di utenti che, l’app Prime Video se presente. per quanto contenuta, piove letteralmente dal cielo. L’applicazione non smetterà editing Sempre su Amazon ci sarà anche Claudio Stellari, Alessandra Lojacono, comunque di funzionare, fornirà soltanto la possibilità di ascoltare musica scaricata il supporto Dolby Digital Plus. Phi- Simona Zucca o presente su OneDrive e permetterà di migrare le playlist verso Spotify. Per gli lips promette anche prestazioni utenti che hanno sottoscritto un abbonamento che va oltre il 31 Dicembre sono del browser migliorate, aggiorna- Editore previsti dei rimborsi. Microsoft non è nuova a questo tipo di operazioni nel mondo mento di per suppor- Scripta Manent Servizi Editoriali srl della musica. Chi ha qualche capello bianco sulla testa ricorderà certamente la fase tare il 4K (oggi è solo Full HD) e via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Zune, che vide anche la produzione di un notevole player audio portatile mai sbar- possibilità di gestire più account cato in Italia. Da allora il servizio di streaming musicale è mutato in Groove Music Google sul TV. Nei modelli dotati per supportare l’ecosistema multimediale di Xbox, ma ancora una volta (purtroppo) di doppio tuner dovrebbe arrivare Per informazioni [email protected] non è andata bene. Microsoft continuerà comunque a supportare e a sviluppare il anche il Picture in Picture, funzio- proprio player multimediale per Windows 10, che può riprodurre anch’esso brani sia ne questa naviga di Android 7.0 Per la pubblicità in locale che dal cloud di OneDrive, ma il futuro dello streaming è, almeno per ora, Nougat. I responsabili della filiale [email protected] un’applicazione sviluppata a stretto contatto con Spotify, sia per Windows 10 che italiana di TP Vision ci hanno con- per Xbox. Per chi avesse dei dubbi su come gestire la transizione da un servizio fermato che la distribuzione inizie- all’altro è stata pubblicata una pagina di supporto con tutte le faq del caso. rà in brevissimo tempo.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE ENTERTAINMENT Un tempo ascoltare musica era una scoperta continua grazie alle copertine, ai testi, alle note di produzione La musica liquida ha ucciso copertine, note e artwork. E la colpa è delle case discografiche FIMI risponde:” Una ricostruzione infondata” Le piattaforme digitali hanno moltiplicato le scelte musicali a disposizione ma si sono dimenticate dell’esperienza a contorno

di M. SERVADIO, G. GIARDINA

o ammettiamo: sentiamo la mancanza dei dischi in vinile e di tutte le sensazioni di cui la prepo- L tente diffusione della musica liquida ci ha privato. Non ne facciamo una questione di qualità del suono: il vinile ha sicuramente un’estetica acustica diversa, ma non migliore; per non parlare poi dei fruscii e dei “click” della puntina sul disco: rumori che evocano sì nostalgia ma rovinano la fedeltà della riproduzione. Della bassa fedeltà del vinile non sentiamo la mancanza. Quello che invece manca, più o meno consapevolmente, a tutti è l’esperienza attorno all’ascolto, a partire dalla visione della grande copertina dei 33 giri e delle tal- volta microscopiche note di copertina: tutti leggevano fino all’ultimoringraziamento, scoprendo artisti che dallo streaming; ma in fondo non servono dettagliate La copertina: il volto della musica avevano suonato nel disco, anche solo in una canzo- statistiche per accorgersi che la musica liquida è già dimenticato dalle Case discografiche ne, collaborazioni illustri e magari impensabili, studi di parte della quotidianità. Oggi abbiamo sempre a di- Ok andiamo dritti al punto: niente può battere la sen- registrazione; e così via. E magari godendosi anche i sposizione un gran numero di contenuti, on-demand sazione di estrarre un disco dalla sua custodia, ap- testi in lingua originale e le traduzioni in italiano: intere sulle piattaforme digitali, ci siamo abituati e la musica prezzare i dettagli della copertina, la base di partenza generazioni hanno imparato le lingue straniere più così non può fare eccezione. per costruire tutto l’immaginario che può evocare la che a scuola. Oggi, incredibilmente e stupidamente, Il problema è che nella transizione tra musica “fisica” musica. Queste sono percezioni evidenti che arricchi- tutto questo è stato perso: con le piattaforme digitali e musica “liquida”, le case discografiche, che per anni scono l’esperienza di ascolto e che la musica liquida che potrebbero offrire una libreria infinita di artwork e hanno identificato la rete come il nemico numero uno, semplicemente non è in grado di replicare, perché non note di produzione, paradossalmente si va poco oltre hanno deciso di offrire all’utente il minimo indispensa- esiste una vera corrispondenza. Fin qui si tratta però la semplice copertina frontale, ovviamente in una mi- bile, di non andare oltre al file MP3, anche compres- di sottolineare un’ovvietà: leggere su un ebook reader niatura a risoluzioni bassissime che rendono una lettu- so, senza aggiungere altro, perché questo nella loro non può restituire le stesse sensazioni fisiche di un ra pressoché impossibile. Un vero attentato alla cultura lettura miope delle dinamiche di mercato, avrebbe vero libro, così come cercare una canzone dei Doors della musica e - in tempo di social - all’engagement cannibalizzato il supporto fisico. Cosa che comunque su Spotify non è la stessa cosa che prendere in mano degli utenti, clamorosamente crollato negli ultimi anni. è successa, perché era inevitabile che la comodità un vinile pieno di ricordi. Verrebbe da dire che forse la fruizione “usa e getta” prendesse il sopravvento. Una cosa che il passaggio al digitale non dovrebbe in- della musica, priva di culto e senza durata, non è solo Ai tempi dei 33 giri - ma anche dei CD se è per questo taccare però è la reale importanza della copertina: l’ar- un segno dei tempi ma anche un effetto di una transi- - ascoltare musica significava molto più che premere twork di un album o di un singolo rappresenta il primo zione verso il digitale liquido che l’industria musicale ha un pulsante play. Parte del piacere di ascoltare un di- impatto con la musica che ci sta dentro. È il suo volto, fatto in maniera dissennata, spogliando la musica delle sco era perdersi nei dettagli della copertina, leggere in grado di racchiuderne non solo tutto il significato, informazioni che girano attorno alla sua creazione. attentamente i testi e scoprire ciò che sta dietro ad un ma anche di lanciare un messaggio, di dichiarare le singolo, o alle tracce di un album. Privare la fruizione proprie intenzioni a chi ascolta, un modo per l’artista Non è colpa di Internet “liquida” di questi elementi chiave ha disabituato gli per dire: “questo sono io”. È a tutti gli effetti un modo di Le case discografiche sono state miopi utenti al “rito” dell’ascolto, banalizzandolo, azzerando rappresentare visivamente la musica. No, non ci stiamo abbandonando alla giostra dei ricor- il gusto del possesso e non insegnando alle nuove Come replicare l’effetto della “pagina di giornale” del- di, lamentandoci di cosa sia diventato il mondo della generazioni che c’è altro attorno alla semplice can- la copertina di Thick as a Brick dei Jethro Tull? Non è musica dal punto della qualità di ascolto e degli artisti. zone. Non è colpa della rete, è colpa delle case di- possibile: oggi gli art degli album sono ridotti a riquadri Sarebbe troppo facile e per giunta nemmeno comple- scografiche. Non sarà forse compito delle piattaforme colorati accanto ai titoli delle tracce, o delle playlist, o tamente onesto. La musica liquida è il presente e il e delle etichette insegnare la cultura musicale, ma di degli album stessi e il ruolo che prima rivestivano nel- futuro; per la verità lo era tra la fine degli anni ‘90 e certo sarebbe nei loro interessi; riuscire a farlo avendo l’attaccamento affettivo è, per forza di cose, drastica- gli inizi 2000, ai tempi dell’esplosione di Napster e del a disposizione anche “l’amplificatore” di un catalogo mente sminuito. Eppure la copertina resta un elemento P2P e non può che esserlo ora, nell’era dello strea- pressoché infinto e a portata di mano, avrebbe signifi- di identificazione che gli utenti associano magari incon- ming in cui tutto è multi-piattaforma, interconnesso e cato un vero rilancio della passione musicale. Perché sapevolmente ad una canzone, o un’insieme di canzo- digitale. ascoltare musica è un’attività complessa che ora sem- ni. La prima cosa che le piattaforme digitali avrebbero Lo dicono i dati di Goldman Sachs, che raccontano bra aver perso, o comunque indebolito, due elementi dovuto fare è valorizzare al massimo l’artwork perché di un business della musica destinato entro il 2030 a fondamentali: la visione e la scoperta, ovvero il volto e raggiungere quota 41 miliardi di dollari, di cui ben 34 i segreti della musica. segue a pagina 09 

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ENTERTAINMENT La musica liquida ha ucciso le copertine vece di favorirlo. Spotify, il colosso dello streaming per Diventa quindi fondamentale l’aspetto visivo dell’ar- eccellenza, fa il minimo indispensabile da questo punto twork che finirà per adornare gli scaffali delle librerie segue Da pagina 08  di vista sia da mobile sia su desktop, dove la copertina virtuali dell’iTunes Store, nelle playlist di Spotify, Tidal, degli album è relegata in un angolo in basso a sinistra Deezer, Music, Amazon Music. Nel mo- o poco più grande a fianco del titolo, se la navigazione mento in cui l’album viene pubblicato, sparato a tap- è per album. peto in queste piattaforme, sarà la sua copertina che Ovviamente non è possibile leggere nulla della coper- gli utenti vedranno quando l’applicazione proporrà loro tina, come anche non si può rivivere l’esperienza di consigli e suggerimenti. Sarà quel riquadro colorato a sfogliare il giornale in cui è avvolto il disco. distinguere una canzone di David Bowie da una di Ro- Tidal invece propone qualcosa di originale sulla sua vazzi. applicazione desktop, massimizzando la superficie segue a pagina 10  occupata dall’immagine di copertina con un effetto sfo- cato attorno al player esteso e simulando al centro un disco che ruota su sé stesso. Questo è un modo sicura- mente d’effetto, ma che ci restituisce solo una frazione del gusto della copertina. Google ne ha trovato un altro di curioso con le nuove notifiche dinamiche di , che riprendono l’artwork della copertina all’interno della notifica stessa, oltre a riempire al solito la schermata di blocco. Piccoli dettagli apparentemente da geek che però contano e si possono apprezzare in tantissime applicazioni di sia riconoscibile e quindi non perda ciò che lo distin- terze parti su Android. gue da tutti gli altri; tanto più che mettere a disposi- zione la copertina non è un costo né in termini di carta La copertina ha anche un “lato B” né di stampa. Eppure queste piattaforme non dovrebbero avere al- Le case discografiche, dall’inizio dell’era “liquida” non cun problema tecnico a proporre quantomeno la gal- hanno mai voluto mettere a disposizione le copertine lery con tutti i lati della copertina, compresi gli artwork in alta risoluzione e non sono mai andate oltre l’artwork interni per quelle che si aprono. Il tema è particolar- frontale, dimenticando completamente le copertine in- mente importante per quelle copertine che, aprendosi, terne e il retro. Lo scopo - davvero ingenuo - voleva allargano l’orizzonte della semplice immagine frontale, essere quello di evitare di rendere la vita facile ai pirati rivelando un panorama più ampio. Con il 33 giri in mano e contraffattori di supporti fisici, che avrebbero potuto questo effetto era molto chiaro; nell’era liquida invece utilizzare le immagini in alta definizione per ristampare si perde del tutto, anche se si potrebbe perfettamente le copertine illegali. Come la storia ha dimostrato, in conservare. Gli esempi illustri sono molti, ma ci piace epoca di supporti pirata, la mancanza di immagini in ricordare una copertina dei Gentle Giant (l’immagine alta non ha mai fermato i contraffattori di CD; e ora - fu usata per la cover del disco omonimo e ripresa in anche se non sono passati tanti anni dalle bancarelle di alcune edizioni di Three Friends): il ritratto in primo pia- dischi pirata - un supporto musicale contraffatto appare no del “Gigante Gentile” è in realtà un dettaglio di un come una cosa antica, del tutto superata. disegno a figura intera. Si vede così il gigante tenere in Quello che vediamo oggi sulle piattaforme di acquisto mano i componenti della band. Chi compra lo stesso o streaming musicale è purtroppo l’effetto delle deci- disco in forma “liquida” non lo saprà mai perché vede sioni del mondo discografico di “arginare” il digitale in- solo la parte frontale della copertina. Questo per ribadire che le piattaforme digitali hanno potenzialmente moltissimi strumenti per valorizzare ciò che è anche uno spazio personale dell’artista. Un riquadro colorato fra tanti altri all’interno dell’interfac- cia uniformata che gli utenti usano ogni giorno. Non a caso servizi come SoundCloud e Bandcamp, che of- frono spazi più personalizzabili per chi fa musica, sono una prima scelta dei musicisti indipendenti. Due piatta- forme che, seppur con approcci radicalmente diversi, cercano di valorizzare la copertina come i tradizionali servizi di streaming non riescono a fare. Bandcamp co- struisce attorno all’art un’esperienza legata soprattutto alla scoperta, con note e testi, mentre SoundCloud la- scia alla copertina tutto lo spazio per esprimersi, senza vincolarla ad un quadrato al centro del player, ma la- sciandola scorrere insieme alla musica. Nell’era digitale, in cui è impossibile replicare il posses- so di un disco che genera attaccamento, la copertina può diventare così il ponte tra l’apprezzare una canzo- ne contenuta in una playlist e il cercare di conoscere La copertina di Gentle Giant su vinile e come si meglio l’album da cui è tratta e l’artista o la band che presenta su iTunes. la suona.

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ENTERTAINMENT La musica liquida ha ucciso le copertine Si trovano anche copertine “estese”, ovverosia in ver- con lo slogan “Find your flow”, ma permette anche di sione allargata che comprende la continuazione del- costruire una sorta di percorso musicale con una scelta segue Da pagina 09  l’artwork anche sull’altra anta di copertina. “alla Tinder” degli artisti preferiti. Se poi ci sono anche i testi sempre disponibili durante la riproduzione tanto Nelle note di copertina i segreti meglio. Sempre su Deezer ad esempio si possono in- della musica tegrare altre applicazioni e nello “store” c’è un po’ di La musica però non è fatta solo di audio inciso su disco, tutto: statistiche di ascolto, interviste, info sui concerti, caricato sulle piattaforme in formato digitale e impac- app ufficiali delle etichette discografiche. chettato o catalogato sotto un’immagine che lo rappre- Ancora una volta, è sufficiente un’idea. Come Tidal senti. Ciò che un album, o un singolo racchiude, che sia esso fisico o virtuale, è il risultato di un complesso lavoro creativo e tecnico che spesso e volentieri parte dalla penna dell’artista ma diventa un’opera collettiva, passando attraverso un gran numero di professionisti Come SoundCloud (a sx) e Bandcamp (a dx) per arrivare ad essere confezionato e messo a disposi- trattano la copertina. zione sugli scaffali di un negozio o di uno store digitale. Quando acquistiamo un album portiamo a casa anche La rete e gli utenti si difendono tutto il lavoro che è servito per confezionarlo; un vero I di scambio copertine prodotto che ai tempi del vinile non era certo una bu- Come sempre quando manca un’offerta ufficiale rispet- sta di plastica con dentro il disco. C’era la copertina to a un bisogno sentito, almeno da alcuni utenti, la rete con il suo art, le note fronte e retro, i testi, i credits, si organizza per cercare di soddisfarlo in maniera alter- gli artwork interni delle copertine che si aprivano; i più che ha voluto caratterizzarsi non solo per essere una nativa. Sono così nate alcune community di scambio attenti arrivavano a leggere con attenzione anche le delle poche piattaforme di streaming ad offrire lossless e condivisione copertine in alta qualità, come l’ottimo note sull’etichetta al centro del 33 giri. audio, ma anche con qualche trovata per migliorare la AlbumArtExchange. Si tratta di un sito in cui gli utenti Anche i CD, soprattutto quelli in edizione speciale, han- scoperta della musica, tra la sezione “Tidal Rising” de- possono caricare e condividere le scansioni o le foto- no il loro libricino con le foto e i testi. Tutto questo era dicata agli artisti emergenti e “Tidal X” per rivedere gli grafie (opportunamente risistemate) dei propri dischi e parte integrante non solo del prodotto che si acquista- eventi esclusivi organizzati dalla piattaforma, in strea- scaricare quelle condivise dagli altri. va, ma anche dell’esperienza che garantiva. ming fino a 1080p. Nel caso specifico questo sito offre al momento circa Ascoltare musica era una scoperta continua, che inizia- Apple invece adotta un approccio completamente di- mezzo milione di copertine a risoluzione e qualità di- va nel momento in cui si entrava in un negozio di dischi verso con iTunes Store ed Apple Music, che vengono verse; un sistema di rating permette di identificare ve- e continuava quando si andavano a leggere le note, concepiti più come un hub di intrattenimento, in cui locemente, titolo per titolo, quelle migliori. o ancora i testi, una vera necessità per chi acquistava l’esperienza di ascolto è un tassello di una piattaforma un 33 giri. Spesso le lyrics in inglese erano corredate più ampia. Una piattaforma in cui gli elementi tipici del- anche dalle traduzioni in italiano, il che non solo massi- lo streaming musicale si alternano con show tematici e mizzava la comprensione del significato della canzone, la radio Beats 1. ma funzionava anche come una sorta di poetico corso Lo stesso lancio dello speaker HomePod con la sua di lingua. Oggi la maggior parte delle persone non va pretesa di diventare il proprio “Musicologist”, è la di- più nei negozi per nutrire la propria voglia di scoprire mostrazione che Cupertino ha voluto mettere in piedi nuova musica. Ci sono le playlist automatiche di Spotify un progetto più strutturato. per quello e non che ci sia necessariamente qualcosa di male. Davvero, ci piacciono: sono efficaci, immedia- te, permettono di esplorare i generi musicali preferiti e conoscere nuovi artisti. Esce il nuovo album dei Foo Fighters “Concrete and Gold”? Eccoti la playlist “This is In questa immagine una versione “estesa” della Foo Fighters”. Vuoi ascoltare un altro genere specifico? copertina di Animals dei Pink Floyd scaricabile Eccoti le radio con la loro selezione infinita di tracce. dal sito CoverArtExchange. Le piattaforme digitali conoscono le nostre abitudini di ascolto, “Discovery Weekly” e il “Release Radar” di Spotify ne sono un ottimo esempio, così come lo è la nuovissima “Time Capsule” (sempre di Spotify) che tocca le corde più nostalgiche ripercorrendo i brani della Il risultato è un servizio di streaming più o meno tipico, nostra adolescenza. Tuttavia oggi, se ci con una funzione di connessione con gli artisti più at- pensiamo bene, in realtà non conosciamo tiva, un percorso musicale personalizzato e un iTunes davvero la nuova musica che scopriamo, Store che si espande di conseguenza. Il tutto con un non la possediamo e non possiamo car- approccio più votato all’intrattenimento tematico che di pire molto di più dalla piattaforma che la store musicale e pertanto lontano, o comunque diver- eroga. Certo, chi volesse approfondire, ha so, dal potenziale informativo delle note di copertina migliaia di risorse su Internet, ma manca il perse per strada. “gancio”, lo stimolo, perché le piattaforme Poi certo tutte queste piattaforme forniscono una bio- attraverso le quali ascoltiamo non offrono grafia della band o dell’artista (chi più, chi meno), ma In foto l’edizione speciale di Brian Salad Surgery degli Emerson quasi nulla. non è nulla di lontanamente completo rispetto a quan- Lake & Palmer: il generoso booklet spiega la genesi del disco, le Qualche eccezione c’è: Deezer ad esem- to potrebbe potenzialmente essere, o quanto offrivano note di copertina (sotto riportate) svelano gli strumenti suonati, pio ha sì fatto della riproduzione continua gli studi e tutto lo staff coinvolto. di musica una sua caratteristica distintiva segue a pagina 11 

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ENTERTAINMENT La musica liquida ha ucciso le copertine segue Da pagina 10 

i dischi se è per questo. Spotify sfrutta l’integrazione con Genius proponendo qualche nota storica su alcuni brani e i testi, ma restano pillole sparse; niente di com- plementare al singolo o all’album stesso. Non ne fanno parte e da sole non rendono una traccia unica rispetto ad un’altra. Anche per questo possiamo comprendere l’insofferenza di chi, tra artisti e audiofili, critica da sem- pre le piattaforme di streaming e forse per questo moti- vo realtà come Bandcamp hanno motivo di esistere. Bandcamp come si diceva è una delle prime scelte dei musicisti indipendenti e basta passarci qualche minuto per capirne il motivo. Ogni artista ha la possibilità di decidere come promuovere la propria musica, con una pagina dedicata su cui ha il pieno controllo: biografia, contatti, album in evidenza, merchandising. La piatta- Quello che la musica liquida ci ha dato forti. Gli appassionati troveranno comunque il modo forma trattiene una percentuale dei proventi ricavati e quello che ci ha inutilmente levato su web per godersi la copertina del proprio album sul sito, ma offre una vetrina in cui caricare il proprio Qualcuno potrebbe dire che i servizi di streaming usa- preferito, o di scoprirne tutti i dettagli e il significato lavoro e una rosa di strumenti per valorizzarlo a proprio ti quotidianamente da tutti (anche da chi scrive, ndr.) dei testi, ma la maggior parte delle piattaforme digitali piacimento. siano stati in grado di rendere la musica in un certo esistono soprattutto per il grande pubblico. Se queste L’effetto finale è quello di un negozio di dischi virtuale senso più democratica. Hanno creato una disponibilità sono in grado di offrire una tale libertà di scelta, non in cui si può ascoltare musica gratuitamente e se piace mai vista prima, liberando la musica dai supporti fisici sarebbe forse giusto mettere a disposizione gli stru- è possibile acquistare nei formati che l’artista ha messo e quindi aumentando in modo esponenziale la facilità menti perché tutti possano godersi un’esperienza di a disposizione, tra vinile, CD, digitale o bundle partico- di accesso agli artisti che ci interessano. Tutto questo ascolto completa? E sebbene fino ad ora poco nulla lari. non può che essere motivo di soddisfazione, ma ci si sia stato fatto per recuperare quanto è stato perso, L’approccio non assomiglia a nulla che si possa trova- è dimenticati di quanto abbiamo perso. E non parlia- non vuol dire che non si possa rimediare. re nelle piattaforme di streaming, o su iTunes se è per mo di qualità di ascolto: quello è un altro discorso. Si questo. Gli album in evidenza su Bandcamp sono cor- potrebbe obiettare che lo stesso vale o varrà per i libri Update - FIMI redati da una descrizione, a mo’ di note di copertina e e i film. Tuttavia gli ebook reader sono più lontani dal “Ricostruzione senza fondamento” all’interno, se l’artista l’ha reso disponibile, ogni brano soppiantare i libri cartacei di quanto la musica liquida Riceviamo da Enzo Mazza, presidente di FIMI (la Fe- può espandersi per rivelare i testi. In alcuni casi si tro- lo sia dal ridurre i dischi ad una nicchia di appassionati. derazione Industria Musicale Italiana, che unisce le vano i commenti dei supporter, quasi sempre il collega- Sebbene la sala cinematografica sia ormai lontano dal Case discografiche) una breve nota che volentieri mento alla pagina completa dell’artista, con l’anteprima suo periodo di massimo splendore, le opere televisive pubblichiamo qui di seguito. di altri lavori e del merchandising. e i film non hanno perso la capacità di generare un at- “L’articolo di Dday.it pubblicato si basa su un’assolu- Sono solo alcune delle tante idee che si potrebbero taccamento duraturo negli spettatori. Anzi, certi aspetti ta assenza di approfondimento e scarsa conoscenza applicare alle piattaforme per valorizzare la musica della digitalizzazione, come i contributi extra disponibili del mercato. Sorprende che un giornale serio come liquida quanto si faceva con i 33 giri e anche di più. su DVD e Blu-Ray (e qualche volta anche in streaming) questo abbia costruito un articolo senza nessun Bandcamp è l’esempio di un modello da cui prendere si sono dimostrati un valido ausilio per completare fondamento attribuendo, senza alcuna verifica, la quantomeno spunto per restituire alla musica parte del l’esperienza cinematografica. responsabilità dell’assenza di materiale grafico ed valore lasciato per strada senza fare i conti che dalla La musica invece si presta più facilmente alla disper- informativo sulle piattaforme online all’industria di- digitalizzazione si potrebbe avere molto di più. sione. Per quanto catalogata e organizzata, la musica scografica” Potremmo fare tour virtuali negli studi di registrazio- slegata da un supporto fisico rischia di perdere la sua Le mancanze di verifica cui FIMI fa riferimento riguar- ne direttamente dentro Spotify con un Cardboard da identità, di essere dimenticata quando non più ascolta- dano il fatto che FIMI stessa non sia stata sentita a 10 euro - o anche qualcosa di più pregiato se siete già ta o proposta. Questo, unito alle barricate erette dalle questo proposito, cosa che certamente avremmo po- in viaggio sul treno della VR da un pezzo. In fondo però case discografiche che non hanno mai voluto concede- tuto fare avendo con la Federazione rapporti consoli- potremmo anche “accontentarci” di avere descrizioni re la riproduzione in alta definizione dei propri artwork dati. Speriamo di aver rimediato, almeno in parte, con complete degli album, con la riproduzione sfogliabile e delle note di copertina, ha generato una disaffezione la pubblicazione di questa nota. Peraltro la questione delle copertine e dei booklet, con contenuti aggiuntivi nei confronti delle informazioni accessorie. Come dire pare più formale che sostanziale: le piattaforme non come foto dagli studi e dai live, note, testi obbligatori che la musica da oggetto di culto, come è stato nella offrono o offrono solo in parte materiali aggiuntivi all’interno di ogni applicazione di streaming. seconda metà del ventesimo secolo, si è trasformata rispetto al puro file audio perché ovviamente viene in una mera “commodity”. E questo impatta non solo chiesto loro un sovrapprezzo che ritengono non incon- sul livello culturale ma anche sui bilanci delle major di- tri il favore dei consumatori. La nostra visione è che le scografiche, pericolosamente ridimensionatisi in questi Case discografiche avrebbero avuto tutti i vantaggi a anni, e forse anche su una certa crisi creativa che spin- dare massima accessibilità senza extra-costi e su tutta ge sempre più al ri-lancio di vecchi dischi rispetto alla la library a questi materiali, che una volta erano “com- produzione di nuovi talenti. In più, le case discografiche presi nel prezzo” del disco e che creavano “engage- che con le loro scelte hanno contribuito a anestetizza- ment”. Ricordiamo anche che in diversi passaggi del re la passione per i dettagli della musica, ora si trovano pezzo abbiamo anche dato la corresponsabilità alle in scacco delle piattaforme: l’utente ascolta sempre piattaforme, seppur ovviamente meno interessate a più spesso ciò che gli viene proposto e non ciò che creare un mercato culturalmente sano di quanto non desidera, semplicemente perché non ha più desideri dovrebbero esserlo le Case discografiche.

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*Rispetto ai pannelli LG OLED 2016. I dati si basano su una ricerca interna LG Il migliore OLED TV Il migliore OLED TV

OLED TV sul mercato OLED TV sul mercato

n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Presentata la nuova versione del Pixel: secondo Google è lo smartphone con la miglior fotocamera al mondo 2, il modello top arriva il 15 novembre La versione XL da 6” arriverà anche in Italia. Negli Stati Uniti costa 849 dollari, nel nostro Paese potrebbe costare 1000 euro

di Roberto PEZZALI ixel 2 e Pixel 2 XL sono stati presentati ufficial- mente e sono ovviamente identici ai due smar- P tphone che le numerose indiscrezioni delle ulti- me settimane ci hanno mostrato. Scocca con doppio colore per essere più “pop”, hardware di primo livello e per la prima volta anche un po’ di italianità, visto che il modello XL verrà venduto anche nel nostro paese sia tramite il sia tramite operatore Wind Tre nella esclusiva colorazione bianco e nera. Difficile pensare ai Pixel come all’ennesimo smartphone basato su Android: da una parte è vero che il cuore è sempre Android, per la precisione Android 8.0 Oreo, ma il Pixel è la massima integrazione dei servizi e dell’ecosistema Google all’interno di uno smartphone. Un po’ quello che fa Apple con i suoi iPhone, e che gli altri produttori non nominato Advanced x-axis Haptic Sensor: basta “strizza- gle sfrutta poi la stabilizzazione ottica insieme a quella possono fare per non concedere troppo a Big G. Google re” lo smartphone per richiamare Google . Pixel elettronica per i video: il risultato sembra davvero effi- con i nuovi Pixel promette la soluzione ai tanti proble- è stato apprezzato lo scorso anno per la qualità fotogra- cace. Spazio anche alla realtà aumentata: la fotocamera mi che oggi devono sostenere coloro che hanno uno fica soprattutto in condizioni di luminosità difficili, Pixel è stata calibrata per la realtà aumentata e grazie ad una smartphone prodotto dai partner: spazio limitato sul di- 2 con un processore dedicato dovrebbe fare ancora serie di applicazioni, inclusi divertenti stickers, è possi- spositivo, brutte foto, soprattutto la sera, aggiornamen- meglio. Crispin Lowery, Director, EMEA Hardware Part- bile aggiungere elementi “virtuali” alle scene reali. Tra ti legati agli operatori e non sempre assicurati e tanta nerships di Google ci racconta che il Pixel 2 ha raggiunto gli elementi in comune ai due modelli anche la scocca autonomia. il massimo punteggio mai ottenuto da uno smartphone in alluminio waterproof IP67 e il singolo slot SIM, anche Pixel 2 e Pixel 2 XL condividono parte delle caratteristi- su DXO Mark, 98, e che grazie all’intelligenza artificia- se tecnicamente ci troviamo di fronte ad un dispositivo che tecniche: il processore sarà infatti lo Snapdragon le è in grado di trasformare il singolo scatto in una foto dual sim: all’interno c’è infatti una embedded SIM (sim 835 di Qualcomm, ci saranno 4 GB di RAM e 64 GB di totalmente diversa. È il caso per esempio del de-focus, elettronica) che gli operatori abilitati possono sfruttare. memoria interna, ma a fare la differenza sono i dettagli. ovvero della modalità ritratto: il Pixel 2 riesce a farlo con In Italia questa funziona non sarà attiva. Il modello più in- Come un sensore per rilevare la pressione sui bordi, de- una singola foto e il risultato, come abbiamo avuto modo teressante è senza dubbio il Pixel 2 XL, anche perché è di vedere, è abbastanza sbalorditivo. Grazie a Lens e ai quello che verrà distribuito nel nostro mercato. Se la ver- servizi di Google è possibile poi identificare elementi di sione piccola ha uno schermo 5”, la versione XL ha uno una foto: uno scatto ad una pianta ci dice a che specie schermo OLED da 6” in formato 18:9 e risoluzione 2880 appartiene, una foto ad un monumento ci racconta la x 1440. Sostanzialmente ci troviamo di fronte allo stesso storia. La fotocamera principale di Pixel 2 ha un senso- schermo che LG ha usato sul suo V30, elevatissima defi- re da 12 megapixel F1.8 che sfrutta la velocità di scatto nizione, HDR, wide color gamut e luminosità elevata con per realizzare scatti perfetti. Ogni pressione del tasto di uno strato protettivo Gorilla Glass 5 curvo ai bordi. scatto equivale infatti ad uno scatto di una raffica di -fo Lo schermo è dotato anche di un filtro polarizzatore cir- tografie che vengono posino usate per creare la singola colare, per poter essere usato con gli occhiali da sole. foto. Grazie al processore dedicato e allo stabilizzatore Non manca l’Always On Display, per avere notifiche e ottico Google riesce a ridurre il rumore vide, eliminare il informazioni importanti a portata di mano anche a dispo- micromosso e aumentare la dinamica delle foto. Goo- sitivo bloccato. Qui Google ha aggiunto qualche chicca: la nuova funzione Now Playing, esclusiva di Pixel, rico- nosce e mostra sul display la musica che sta suonando nell’ambiente in cui vi trovate. Google ha deciso di to- gliere dal Pixel 2 il jack audio e di non usare la ricarica wireless: nel primo caso verrà dato nella confezione un adattatore, anche se con il bluetooth 5.0 l’obiettivo è spingere le cuffie wireless e Google ha presentato insie- me agli smartphone un set di cuffie wireless denominate , disponibili da novembre a 159$. Per quanto riguarda la ricarica wireless Google pensa che sia già comoda la ricarica rapida, e il Pixel 2 in 15 minuti assicura 7 ore di autonomia con il caricatore in dotazione. Il prezzo di lancio di Pixel 2 XL è di 849$ al quale vanno ovviamente aggiunte le tasse: il prezzo italiano dovreb- be essere di 999 euro ma non abbiamo avuto ufficialità. Insieme al Pixel 2 arriva anche una nuova versione del visore DayDream View può confortevole e con lenti migliorate.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo provato a fondo il nuovo Pixel 2 XL di Google. Ecco cosa ci è piaciuto e cosa invece non ci ha convinto del tutto Anteprima Google Pixel 2 XL. Il video e le foto Ottimo feeling, l’interfaccia è velocissima e le foto ci hanno lasciato a bocca aperta. Sarà disponibile dal 15 novembre

di Roberto PEZZALI no smartphone Google arriva in Italia: Pixel 2 XL, con i suoi 6” di schermo e una scocca in allu- U minio bianco e nera arriverà nei negozi del- l’operatore Tre e sul Google Store il 15 di novembre a 989 euro. In Italia arriverà solo una versione: bicolore black & white e taglio di memoria da 64 GB, anche video se lo spazio illimitato per l’archiviazione di video e foto su Google Photo dovrebbe eliminare del tutto la necessità di una espansione di memoria. Pixel 2 XL è decisamente particolare come prodotto: Google ha curato in modo maniacale la Google Experience la- sciando in secondo piano quelli che sono gli aspetti puramente tecnici. “Non ci interessa troppo parlare di processore e memoria”, ci dice Crispin Lowery, Di- rector, EMEA Hardware Partnerships di Google, anche di ricarica veloce non è quello base di Qualcomm, il video perché oggi la maggior parte dei top di gamma con- QuickCharge 3.0, ma è stato ottimizzato da Google. In lab dividono la stessa base. “Noi però siamo convinti di ogni caso funziona con ogni caricabatteria, dagli ali- poter dare di più, sfruttando da un lato l’intelligenza mentatori dei Samsung a quelli dei Macbook. artificiale e dall’altra la perfetta integrazione tra hard- ware e software” conclude il manager. Lo schermo OLED è un must Con a bordo Android 8.0 Oreo nella sua forma più su un prodotto di questo livello lab pura Google promette per i suoi Pixel aggiornamenti Bello lo schermo: pOLED, 2880 x 1440 in formato frequenti e rapidi, una interfaccia rapida e snella, tan- 18:9, due quadrati perfetti contornarti da una sottile ta autonomia e una qualità fotografica mozzafiato. cornice. Lo schermo come abbiamo detto è lo stesso Google Pixel 2 XL del V30 di LG, wide color e HDR, ma le cornici sul Anteprima video Uno smartphone ben costruito Pixel 2 sono leggermente più ampie per permettere Il look “panda” può non piacere l’alloggiamento dei due speaker stereo frontali. Otti- ma è particolare mo nero, buon angolo di visione e buona luminosità: stata in basso, e ci sono sfondi animati piacevoli e ben Tenendo tra le mani il nuovo Pixel la percezione è il vetro protettivo, Gorilla Glass, è curvato ai bordi per fatti. L’interfaccia è velocissima, nulla da dire, ma ci quella di uno smartphone ben costruito: il design è creare un effetto di avvolgimento e si fonde perfetta- saremmo stupidi del contrario. particolare, la doppia colorazione potrebbe non pia- mente con la scocca lungo il profilo. cere a tutti ma almeno è diverso. La scocca in allumi- Profilo che, nella parte basse, è “sensibile” alla pres- La fotocamera sembra eccezionale nio ha subito una lavorazione multistrato per resistere sione: Google ha infatti integrato un sensore simile a Il vero punto di forza del Pixel 2 XL è però la fotoca- ai graffi, il risultato è un prodotto con un buon grip, un quello che ha usato HTC per il suo U11 che rileva la mera. Google ha fatto una scelta particolare deciden- effetto setoso al tatto e un peso contenuto nonostan- pressione lungo la cornice e attiva una funzione, in do di non puntare su una doppia fotocamera come te le dimensioni. questo caso . tutti ma di usare un singolo sensore velocissimo nel Nella parte alta un vetro Gorilla Glass 5 nasconde le Il tasto di accensione e spegnimento è laterale, men- leggere i dati. Sono solo 12 megapixel con un obiet- antenne e integra la fotocamera, creando il contrasto tre il sensore di impronte è sul retro: è solo un lettore tivo F1.8 stabilizzato, ma quello che Google fa è scat- cromatico. La presenza di uno scocca in alluminio da biometrico, non è un tasto fisico, ma può essere usato tare al posto di una sola foto una raffica di foto per una parte mette il Pixel al riparo dalle cadute, dall’altra con una serie di gesture anche per semplici operazio- poi, grazie ad un processore fotografico e al machine però impedisce di usare la ricarica wireless. Google ni come l’apertura del pannello notifiche. learning, unire questi scatti in un’unica posa eliminan- non la ritiene fondamentale: grazie alla ricarica veloce Google ha inserito sui Pixel qualche feature “unica”: lo do rumore, micro-mosso e migliorando la resa dina- bastano 15 minuti per avere 7 ore di autonomia. Lowe- smartphone ad esempio si sveglia se sente la musica mica. Volendo essere precisi i pixel del sensore sono ry puntualizza che il caricabatterie nella confezione è musica e mostra, sullo schermo Always On, il titolo leggermente più piccoli di quelli usati sul modello già “fast”, e ci tiene anche a sottolineare che il sistema della traccia e l’artista. C’è poi la barra di ricerca, spo- precedente, ma la colpa è della soluzione DualPixel che unisce due singoli fotoricettori in una sola unità. Google, in ogni caso, sfrutta i dati di entrambi per il suo HDR+ automatico. Chi scatta non deve fare nulla: se viene rilevato un volto entra automaticamente in funzione la modalità ritratto che sfoca lo sfondo, mentre se le condizioni di luce non sono sufficienti viene inserita la riduzione del rumore. Google punta sulla facilità e l’obiettivo è mettere nelle mani di tutti uno smartphone che, alla pressione di un tasto, riesce a catturare l’attimo con la miglior qualità possibile.

segue a pagina 15 

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TEST La stessa cosa si può dire di questa stoffa: notare la della sorella “virtuale”. Ci è piaciuto invece Lens, ovve- Google Pixel 2 XL trama del tessuto, pochissimo rumore e tanto dettaglio ro l’uso di Assistant integrato con la videocamera: Lens nonostante l’ambiente sia illuminato da tre lampade a è un po’ come Bixby Vision di Samsung ma dalle poche segue Da pagina 14  bassa potenza. demo che abbiamo visto funziona meglio ed è più velo- ce. Una foto ad un monumento e ci dice cos’è, una foto ad una pianta e la riconosce. L’utilizzo forse più utile è E dobbiamo dire che il risultato sorprende: le foto il riconoscimento automatico di indirizzi email e di siti che ci ha mostrato Google, realizzate da un fotografo all’interno di volantini e opuscoli: basta fare una foto e professionista, sono senza dubbio convincenti ma noi Lens estrapola automaticamente i dati. Come per i mo- stessi abbiamo voluto scattare alcune fotografie e il delli precedenti viene data l’archiviazione illimitata per risultato è incredibile. Questo ritratto, ad esempio, è foto e video su Google Foto in qualità originale: un bo- stato fatto in condizioni di luce precarie: pochissimo nus di notevole valore che rende superflua la necessità rumore, ottima dinamica e soprattutto uno sfuocato di una estensione di memoria, essendo foto e video i convincente senza l’aiuto del flash. maggiori responsabili della memoria piena. Manca il jack audio Ma l’adattatore è di qualità Pixel 2 XL ha bluetooth 5.0, copre tutte le bande LTE Lo scorcio qui sotto, infine, è illuminato solo da una con il modem CAT16 integrato e supporta tutte le co- luce artificiale e se si guarda alle etichette dei libri ci stellazioni satellitari, Galileo incluso. La SIM è singola: si rende conto come il lavoro fatto da Google sotto il anche se all’interno c’è pure una e-sim Google ci ha profilo fotografico è, almeno ad una prima impressione, comunicato che questa funzionalità sarà disattivata davvero sorprendente. per il nostro mercato, nessun operatore al momento le supporta. Una nota infine sull’audio: Google ha tolto il jack audio perché da una parte lo ritiene sorpassato e dall’altra sarebbe stato un ulteriore possibile punto di ingresso per l’acqua, cosa da considerare con atten- zione essendo lo smartphone waterproof IP67. L’iPhone 8 Plus, per scattare la stessa foto in modalità Una pillola difficile da ingerire per molti, e Google per ritratto, ha dovuto chiedere aiuto al flash e il risultato facilitare la “digestione” avrebbe potuto dare in rega- è quello visibile qui sotto. lo i nuovi auricolari Pixel Buds, che abbiamo provato e suonano davvero bene. Invece, ma non per l’Italia, verrà dato solo un Google Home Mini a chi effettua il pre-order. C’è tuttavia un piccolo dettaglio da conside- rare: l’adattatore che viene dato in dotazione con i Pixel nella scatola integra un piccolo DAC hi-res: tenendolo Qui sotto lo stesso soggetto ripreso con un iPhone 8 sempre attaccato al cavo delle cuffie o degli auricolari Plus. non dovrebbe far sentire troppo la mancanza del jack audio, anche se ovviamente si perde la possibilità di ricaricare lo smartphone mentre si ascolta la musica. Cosa ci è piaciuto e cosa no Nel complesso, per quanto il design “panda” sia molto soggettivo, si può dire che il Pixel 2 XL è allo stesso livello degli altri top di gamma, anche se sulla sezione Per quanto l’iPhone, anche a nostro avviso, abbia una fotografica sembra davvero staccare il gruppo. Pollice delle migliori fotocamere mai viste su uno smartpho- su per la qualità fotografica, abbiamo fatto poche foto ne non c’è paragone. ma lo avremmo volentieri nascosto in tasca per portarlo Questa ragazza stava saltando: nonostante la scena in giro per Londra e saggiarne a pieno le potenzialità, poco luminosa il dettaglio che il Pixel 2 è riuscito a pollice giù per i timori che un Google Assistant troppo catturare è davvero notevole. Cliccando sulla foto si presente si faccia un po’ gli affari nostri. riesce ad apprezzare a pieno il dettaglio del viso. Google Pixel 2 XL dovrebbe stupire anche nei video: La funzione che mostra ad esempio il titolo e l’artista di Google ha mostrato gli effetti combinati della stabiliz- una canzone sullo schermo Always On anche a smar- zazione ottica e elettronica e il risultato sorprende. Ab- tphone bloccato ci fa capire che il Pixel ascolta sempre. biamo realizzato qualche video ma non siamo riusciti a Si spera che non ascolti tutto. Infine c’è il prezzo: i 989 trasferirlo, peccato, ci sarà l’occasione per metterlo alla euro sono tanti ma pongono il Pixel nella stessa fascia prova quando Google ci darà un campione in test. degli altri smartphone top. Un prezzo più basso pro- Come per l’iPhone 8 anche la camera del Pixel XL è babilmente avrebbe sminuito questo smartphone by stata calibrata per la realtà aumentata: Google ha rila- Google in negozio: se tutti costano 1000 euro perché sciato CoreAR e si aspetta che gli sviluppatori possano questo costa meno? Non è lui che costa tanto, è tutto il presto proporre app di realtà aumentata da usare con segmento smartphone top che sta raggiungendo cifre i Pixel. Nel frattempo ha aggiunto sui suoi prodotti gli folli salvo poi trovare gli stessi smartphone dopo po- Stickers, adesivi “virtuali” e animati da aggiungere a che settimane al 20% in meno. Tuttavia, come in ogni scene reali riprese con la videocamere. Nulla di scon- settore, il prezzo non lo fa l’azienda ma il cliente: se gli volgente, ma servono giusto a tener viva l’attenzione smartphone costano 1000 euro è perché ci sono milio- sulla realtà aumentata che corre il rischio di far la fine ni di persone disposti a spenderli.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Una ricerca basata su stime e dati privi di fondamento, confusione tra profitto e fatturato Microsoft dopo Samsung non guadagna di più con iPhone X il fallimento nel mobile che con il Galaxy S8. È una bufala nata male va alla conquista Dati interpretati male, Samsung guadagna più con S8 che con iPhone X. Questo è certo di Android e iOS Con una mossa un po’ di Roberto PEZZALI a giorni si legge che Samsung a sorpresa, Microsoft guadagnerebbe di più con la allarga la sua presenza D commessa per i componenti del sulle piattaforme prossimo iPhone X rispetto a quanto mobile concorrenti guadagna con il suo Galaxy S8. La storia, arrivata come mille altre notizie dagli Sta- tes, più precisamente dal Wall Street di Mirko SPASIANO Journal, non solo era leggermente di- I tempi in cui Microsoft contava di versa ma è pure frutto di una indagine insinuarsi nel duopolio di iOS e An- mal interpretata e con principi discutibili. droid sono morti e sepolti. L’azien- Increduli di fronte alla facilità con cui una da ha abbracciato il nuovo corso, notizia è diventata quasi virale, abbiamo rendendo di fatto i sistemi operativi deciso di ripercorrere le tappe al contra- di Google e di Apple la sua nuova rio risalendo fino a Tom Kang, l’analista casa sui dispositivi mobili. Tra le di Counterpoint, azienda alla quale il stime degli analisti sulle vendite, ven- nell’iPhone 8 le memorie sono Hynix, lo applicazioni a firma Microsoft che WSJ avrebbe commissionato la ricerca. gono calcolati esclusivamente i fatturati storage è Toshiba e il processore è fatto si trovano sul Play Store, oran fi- Una analisi che si basa sostanzialmen- e non i profitti: se Apple paga davvero da TMSC: non c’è un solo componente gura Arrow Launcher, un launcher te su due dati: i prezzi degli schermi 110$ ogni schermo è semplicemente per- Samsung. Tom Kang ci dice che viste altamente personalizzabile per An- del e il prezzo che ché lo schermo è complesso da fare e il le quantità Apple potrebbe rivolgersi a droid. Sebbene sia ancora in fase Apple pagherebbe a Samsung per ogni margine potrebbe essere decisamente Samsung come secondo o terzo fornito- di anteprima, mostra già tutto il suo schermo OLED dell’iPhone X. ridotto. Inoltre, cosa da considerare, 110$ re per memorie e RAM, ma anche que- carattere, con la prima manifesta- Partiamo dalle due basi sulle quali poi è il prezzo dell’intero display che integra ste sono ipotesi. Lo stesso analista però zione del Fluent Design – il nuovo vengono formulati i risultati: secondo il pannello OLED Samsung, il vetro rinfor- ci conferma che secondo le loro stime design language di Windows 10 – al Counterpoint Apple paga ogni schermo zato agli ioni prodotto da un altro sup- Samsung ricava per ogni Galaxy S8, solo di fuori del suo sistema operativo. Il dell’iPhone X a Samsung Display, la di- plier, il 3D Touch, il controller 3D Touch e di componenti, 202$ a pezzo mentre per nuovo launcher mostra un feed visione di Samsung Electronics che pro- chissà quale altre parte. Il costo del solo ogni Galaxy S8 ricava globalmente, tolti i rinnovato, con una panoramica dei duce i pannelli, ben 110$. Il costo dello pannello OLED potrebbe essere ben più costi di marketing e i margini dei rivendi- principali eventi di giornata, delle schermo OLED del Galaxy S8, invece, basso, e Samsung fornisce solo l’OLED. tori, 650$ circa. Samsung, vendendo 50 notizie più importanti, delle attività sarebbe di circa 50$ (ma il ricambio uffi- Tom Kang ci fa comunque presente che milioni di Galaxy S8, fatturerebbe molto recenti, dei contatti preferiti e delle ciale costa 299$, 600% di margine?) la “notizia” si poteva riassumere con “la di più di quanto la divisione display fat- applicazioni più utilizzate. Al debut- L’altra base sono le stime di vendita: nei commessa degli schermi dell’iPhone X tura con gli schermi dell’iPhone X, e se to anche Microsoft Edge al di fuori prossimi 20 mesi iPhone X dovrebbe farà fatturare di più a Samsung di quan- prendiamo i profitti sono probabilmente del recinto di Windows 10. Il brow- vendere 130 milioni di pezzi mentre il Ga- to faccia fatturare la commessa del Ga- anche loro più alti. No, Samsung non ser di casa Redmond infatti è stato laxy S8 solo 50 milioni in tutto il mondo. laxy S8”, anche se pure qui, per essere guadagna di più con l’iPhone X, anche lanciato, esclusivamente negli Stati Il resto è una moltiplicazione: Samsung precisi, manca una componente base se indubbiamente la divisione semicon- Uniti – ma trattasi di un fatto tempo- guadagna più con l’iPhone che con il Ga- ovvero il calo di prezzo con l’aumentare duttori che produce componenti (ma non raneo –, in anteprima su iOS, con la laxy. Ma non è proprio così. delle quantità. Oggi fare un display OLED i display) per terzi è una di quelle che versione per Android attesa nelle Prima di tutto, prendendo per buone le costa tanto, ma tra 20 mesi produrre lo più contribuisce come profitti al bilancio prossime settimane. Edge è ancora stesso display con la produzione avviata di Samsung. Ma anche quella consumer acerbo, mancando caratteristiche e gli scarti ridotti costerà sensibile meno. non scherza: le vendite dell’S8 hanno fat- chiave che ci si attende da un vero E la stima è sui prossimi 20 mesi. to schizzare i profitti verso l’alto. browser cross-platform.La caratte- La stessa Samsung, nel bilancio rilascia- L’iPhone X? Pesa sicuramente sul bilan- ristica comune del Microsoft Laun- to a luglio per il secondo trimestre, si cio Samsung e la prossima settimana, cher e di Edge, poi, è la possibilità di aspetta per Samsung Display un calo dei con l’uscita del Q3, vedremo quando, ma continuare la propria esperienza sul profitti dovuto alla messa in opera di nuo- sicuramente non pesa quanto il fatturato proprio PC Windows 10: visualizzan- ve linee di produzione necessarie quasi del Galaxy S8 attuale e futuro. La com- do una pagina web su smartphone, sicuramente a sostenere le richieste ar- messa dell’iPhone X è servita sostanzial- la condivisione su PC è immediata, rivate da Cupertino. Gli OLED di Apple mente a creare nuove linee di produzio- necessitando un singolo tap. Presto rappresentano per Samsung una sorte di ne per quei display che tutti, nel mondo, questa funzionalità verrà estesa a investimento, gli pagano linee di produ- invidiano alla multinazionale coreana. documenti e presumibilmente alle zione che saranno poi usate anche per Sempre che, altro dato che Counterpoint immagini, con la possibilità di com- altro. Tornando alle stime bisogna anche non prende in considerazione, Apple piere anche il “percorso inverso”: Lo schermo di ricambio del Samsung calcolare che l’unico componente che non trovi in 20 mesi un altro fornitore per continuare la propria esperienza da Galaxy S8 costa 299$. Samsung fornisce a Apple è il display: i pannelli. PC verso lo smartphone.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Oltre alle novità, iOS 11 ha portato anche qualche bug di troppo. Come risolvere BlackBerry iOS 11, troppi bug e la batteria dura poco ci riprova Gli utenti iPhone lamentano problemi al Wi-Fi, al Bluetooth e rallentamenti al 3D Touch con Motion di Roberto PEZZALI Un Android entre Apple indaga su due pre- elegante e senza sunti casi di batteria gonfiate (e tastiera “fisica” M non esplose come hanno scritto molti) sui nuovi modelli di iPhone 8 mi- Il solito evleaks gliaia di utenti stanno cercando in qual- ha svelato in anteprima che modo di risolvere i numerosi pro- blemi e bug che hanno colpito la nuova una foto del prossimo versione di iOS. device BlackBerry Nonostante le numerose beta “pubbli- e ne ha svelato anche che”, rivolte proprio agli utenti finali e le il nome. Quello che “beta” riservate agli sviluppatori, iOS 11 sembra aver portato sugli iPhone molti era conosciuto come più problemi e grattacapi di quanti ne Krypton si chiamerà abbiano portati i suoi predecessori. Il nesia di provare la nuova release, ha ag- di iCloud attivato, e sono moltissimi ad Motion rilascio di un nuovo sistema operativo giornato ad iOS 11 potrebbe trovarsi ora averlo, non potrà usare il suo backup non è del tutto esente da bug (le beta in difficoltà. una volta tornato alla versione 10.3: i vengono fatte proprio per questo) ma Va detto comunque che la maggior par- backup sono incompatibili. di Massimiliano ZOCCHI iOS 11 sembra averne troppi e qualcuno te delle persone non ha riscontrato pro- La soluzione migliore è quindi un ripristi- anche piuttosto grave, tanto che i forum blemi di sorta e continua ad usare il suo no totale dell’iPhone, sempre ad iOS 11: di supporto della stessa Apple sono pie- iPhone o il suo iPad con soddisfazione: l’iPhone viene prima configurato come ni di richieste di soluzioni per problemi noi stessi abbiamo riscontrato solo al- un nuovo dispositivo e successivamen- che vanno dalla scarsa autonomia alla cuni crash di app di terze parti su iPad, te, ripristinando il backup, vengono im- impossibilità di collegarsi ad una rete mentre su iPhone nessun problema rile- portati tutti i dati personali. wi-fi passando ad app che si chiudono vante. Apple ha già rilasciato un aggior- Un ripristino totale dell’iPhone è un toc- o si bloccano al Touch 3D che scatta e namento software per risolvere un noio- casana: l’aggiornamento fatto tramite Evan Blass, il noto esperto di ru- diventa inutilizzabile. so problema legato alla connessione “Aggiornamento software” in Wi-fi si li- mor tecnologici, ha pubblicato sul Secondo questo grafico iOS 11 ha un se- ai server di posta, iOS 11.01, ma questa mita infatti a sostituire parte dei file del suo profilo Twitter una foto di quel- rio problema di autonomia. In realtà per stessa versione che doveva risolvere an- sistema operativo con i file della nuova lo che pare sarà il prossimo device molti utenti non è così che svariati bug sembra aver peggiorato versione ma qualche volta qualcosa po- della rediviva BlackBerry, antici- Si dice sempre di “aspettare ad aggior- ulteriormente le cose. trebbe andare storto. L’utente non si ac- pandone anche il nome: Motion. nare”, e chi ha seguito questo saggio Come risolvere questi problemi? In molti corge di nulla durante l’aggiornamento, Secondo Blass il terminale è quel- consiglio può dormire sonni tranquilli casi viene suggerito il downgrade alla l’iPhone parte correttamente aggiornato lo che in fase prototipale era cono- con iOS 10. Chi invece, preso dalla fre- versione precedente: sfruttando iTunes alla nuova versione, ma basta un file che sciuto come Krypton e se dal lato infatti è possibile scaricare la versione non si è sovrascritto o un file rimasto in puramente tecnico non si conosce 10.3 di iOS e tramite una procedura si una cartella per creare disguidi davvero ancora molto (se non la resistenza può caricare sullo smartphone. Questa difficili, anche per Apple, da identificare. all’acqua) dall’immagine possiamo soluzione ha il vantaggio di tornare ad Esistono due modi per ripristinare inte- già vedere alcuni dettagli estetici. un sistema operativo rodato, ma ha an- ramente l’iPhone: scegliere “ripristino Niente tasti fisici a parte un tasto che lo svantaggio di non poter usare i dati e impostazioni di fabbrica” dal menu home con il logo aziendale, jack backup fatti con iOS 11. Chi ha il backup dello smartphone oppure tramite iTunes, delle cuffie sempre presente e ov- procedura che consigliamo. La guida viamente a bordo sempre Android, ben fatta per seguire questa strada è come da nuovo corso BlackBerry- sul sito di Apple (https://support.apple. TCL. L’azienda avrebbe dunque com/it-it/HT201252). Durante la fase di deciso, dopo il lancio di KeyOne, beta abbiamo avuto diversi problemi di di orientarsi verso uno smartphone consumo anomalo di batteria sull’iPhone classico, senza tastiera fisica. 7, e in molti casi con un ripristino totale Stona un po’, dopo aver visto gli del sistema operativo e un successivo ultimi top di gamma dei principali ripristino del backup per non perdere i marchi, la presenza di due cornici dati la situazione si è normalizzata. dallo spessore rilevante. Sappia- Apple ha già rilasciato la prossima beta mo che la forza di BB sono sempre (riservata a chi accede al programma De- i servizi e la sicurezza del software, veloper) di iOS eci è apparsa più stabile ma ha senso presentare un pro- e veloce. Si spera che questa beta, che dotto nuovo che - almeno all’appa- arriverà tra qualche settimana su tutti gli renza - non mostra caratteristiche Secondo questo grafico iOS 11 ha un serio problema di autonomia. In realtà iPhone, chiuda tanti altri piccoli bug sen- distintive rispetto alla massa dei per molti utenti non è così. za aggiungerne di nuovi. dispositivi Android?

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Disponibile un documento di sei pagine che descrive privacy e sicurezza del Face ID Scherzetto Apple Apple spiega il funzionamento del Face ID a chi ha riparato Dal riconoscimento del volto agli errori e alla sicurezza garantita dal metodo di sblocco l’iPhone di Candido ROMANO dai cinesi pple ha pubblicato una nuova pa- Con iOS 11 non gina dedicata alla privacy, che in- va più il touch Atroduce diverse nuove informazioni su Face ID, dettagli che non sono erano Si moltiplicano stati rivelati durante la presentazione di le segnalazioni iPhone X. Arrivano in particolare da una nuova pagina di supporto e un white di chi ha perso l’uso paper sulla sicurezza e tutela della pri- del touch screen dopo vacy di Face ID e iOS 11, già menzionato l’aggiornamento durante il keynote di presentazione. a iOS 11: i driver In sei pagine vengono illustrate tutte le misure adottate per proteggere la del touch screen privacy all’interno del sistema di rico- non gestiscono alcuni noscimento facciale, inclusi dettagli cru- ID aumenta nel tempo, in maniera in- ricambi low cost ciali su come funziona il nuovo sistema. crementale, la sua rappresentazione La cosa più importante Innanzitutto sul come (e dove) iPhone X matematica: una volta che riesce a ri- La sicurezza memorizza tutto ciò che estrapola dalle conoscere il viso e sboccare il telefono, Il documento Apple descrive anche di Roberto PEZZALI nostre facce. Face ID usa la rappresentazione mate- una delle paure più sentite fin dopo Chi ha fatto riparare di recente matica appena calcolata per altri sbloc- la presentazione, cioè la possibilità di un iPhone 6s o un iPhone 7 e ha Come funziona Face ID chi successivi prima di scartare i dati. sblocco tramite Face ID contro la pro- scelto un riparatore non ufficiale Face ID funziona esattamente come Ovviamente se Face ID fallisce si passa pria volontà, e soprattutto le protezioni potrebbe trovarsi davanti ad una Touch ID: il sistema “legge” la faccia del- all’inserimento del proprio codice d’ac- contro questo tipo di sblocco. Viene brutta sorpresa. Si stanno moltipli- l’utente e poi crea una versione parziale cesso, ma comunque il sistema cattura sottolineato che gli occhi devono esse- cando i casi di schermi touch non per compararla con future versioni della una nuova rappresentazione, insomma re aperti (quindi nessuno potrà sbloc- funzionanti dopo l’aggiornamento stessa faccia. Si tratta di un’immagine una nuova foto: se la corrispondenza è care il vostro telefono mentre dormite) ad iOS 11. I modelli più colpiti sono incompleta del volto ed è così intenzio- simile a quella originale questa nuova e puntati sul telefono per permettere a gli iPhone 6s, e una analisi fatta da nalmente, in questo modo si possono immagine viene salvata e usata per fu- Face ID di attivare il sistema. In questo alcuni “riparatori” ha stabilito che anche estrarre i dati ma sarebbe impos- turi riconoscimenti. Questo serve a Face caso Face ID può essere disattivato tutti i modelli con il touch blocca- sibile, almeno secondo Apple, ricostruire ID di stare al passo con i cambiamenti, premendo due volte il tasto laterale, to sono quelli dove il riparatore ha la faccia di una persona. Il sistema poi anche importanti, del viso, minimizzando subito dopo sarà richiesto il codice di usato schermi Hancai e Tianma. introduce anche un elemento casuale gli errori. accesso. Questi schermi utilizzano un con- in queste informazioni, rendendo ancora Face ID è stato pensato per essere troller del touch screen che è in- più difficile predire e “fregare” sia il Face I possibili errori usato con Apple Pay, chiaramente per compatibile con i driver di iOS 11: ID che il Touch ID. Nel white paper si parla anche di “Face autorizzare una transazione non sarà una volta avviato l’iPhone il driver La registrazione iniziale è solo l’inizio di ID Diagnostics”, cioè i momenti quando sufficiente solo guardare l’iPhone X. va in “crash” rendendo insevibile un processo: una volta registrato il vol- interviene la stessa Apple in caso di mal- Una conferma dovrà essere data con il dispositivo. Difficile pensare che to su iOS, Face ID aggiornerà il modello funzionamento del sistema in iOS. Que- doppio click sul tasto laterale del di- Apple abbia volutamente bloccato creato prendendo occasionalmente altre sto permette agli utenti di reimpostare il spositivo, per evitare transazioni acci- questi componenti, anche perché immagini da login successivi. Apple insi- processo di iscrizione. In questa modalità dentali. se volesse potrebbe bloccare ogni ste sul fatto che queste immagini aggior- l’utente sarà in grado di inviare immagini E per quanto riguarda il “gemello catti- componente non originale, ma è nate non lasceranno il proprio telefono, registrate ad Apple che cercherà di com- vo”? Apple durante la presentazione ne altrettanto difficile pensare che anche se verranno conservate per un prendere perché il sistema non funziona. ha parlato, anche perché c’è la probabi- Apple venga in aiuto degli utenti ri- dato periodo di tempo. Apple insiste nel documento che questo lità che qualcuno molto simile all’utente lasciando una versione aggiornata Successivamente per migliorare le pre- processo fa parte del supporto clienti, riesca a sbloccare il suo telefono: “Le di iOS capace di risolvere il proble- stazioni di sblocco e mantenere il passo anche se in questo caso a essere inviati probabilità che una persona a caso ma. Ad oggi le soluzioni nel caso di coi cambiamenti naturali del viso, Face sono i dati del proprio viso. tra la popolazione potrebbe sbloccare iPhone e bloccato sono due: o si il proprio telefono sono di 1 su un mi- sostituisce il vetro presso un Apple lione, contro 1 su 50.000 del Touch ID. Store o presso un rivenditore che La probabilità statistica è diversa per i utilizza componenti di un certo li- gemelli, per i fratelli che si somigliano vello qualitativo, oppure si effettua molto e per i bambini sotto i 13 anni, l’operazione di “downgrade” ripri- perché le loro caratteristiche distin- stinando la versione precedente tive del viso potrebbero non essersi di iOS tramite iTunes. Questa solu- sviluppate del tutto. Se avete dubbi su zione, è bene avvisare prima, com- questo raccomandiamo di usare solo il porta però la perdita dei dati di un codice di accesso”, si legge nella pagi- eventuale backup fatto con iOS 11: na di supporto. sono incompatibili.

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OLED TV sul mercato OLED TV sul mercato

n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE HMD Global ha annunciato l’arrivo della versione 3G dell’iconico telefonino Nokia Microsoft entro Nokia 3310 ora con 3G, Facebook e Twitter il 2019 chiuderà Grazie al 3G su questa versione del Nokia 3310 si potranno usare anche Facebook e Twitter la divisione

di Candido ROMANO Surface? ome ci si poteva aspettare, HMD Microsoft pronta ha annunciato la variante 3G del a fare un passo C Nokia 3310, l’iconico telefono cel- indietro nel segmento lulare che è tornato alla ribalta durante gli ultimi mesi. L’annuncio ufficiale è hardware. Ma quanto arrivato via Twitter: questa variante del ci sarà di vero? feature phone aggiunge la connettività 3G al pacchetto, dato che quella 2G è di Mirko SPASIANO praticamente inutilizzabile in Australia e Stati Uniti. Disponibile anche un video a Secondo quanto emerso alla corredo dell’annuncio, che mostra an- conferenza Channels Forum di che una sorpresa: grazie al fatto di esse- Canalys la linea Surface non avrà re compatibile con la connettività 3G, su vita lunga. Steve Brazier, ammi- questa versione di Nokia 3310 si potran- quel punto il Nokia 3310 3G potrebbe razioni tra le quali scegliere saranno 4: nistratore delegato di Canalys no usare anche Facebook e Twitter. Lo davvero diventare un best seller. Un’altra giallo, rosso, azzurro e charcoal, ma per è solo uno dei sostenitori della si legge chiaramente nel testo a corredo novità è il nuovo sistema operativo, chia- ora non sono stati indicati i mercati dove teoria che i Surface subiranno la del video, che recita “Talk and text, tweet mato Feature OS, sviluppato apposita- potrà essere acquistato dal mese pros- medesima sorte dei Lumia e del and Facebook, if you must!”. mente per questa variante 3G e diverso simo. Lo comunicherà Nokia nelle pros- Microsoft Band. Secondo Brazier, Queste informazioni portano a diverse da quanto visto nel primo modello uscito sime settimane. Secondo HMD l’autono- Satya Nadella è, letteralmente, “un domande sul futuro, tra cui il probabile nel 2017. L’uscita è prevista entro la metà mia sarà ancora molto alta, nonostante il tipo da software, da cloud”. Tutta- arrivo di WhatsApp, sicuramente un’ap- di ottobre al prezzo di 69 euro, 10 euro modulo 3G: fino a sino a 6.5 ore in con- via, la motivazione principale del- plicazione più leggera di Facebook. A in più rispetto al primo modello. Le colo- versazione e a 27 giorni in stand-by. la presunta prossima dismissione della linea Surface sarebbe, come sempre in questi casi, economica: MOBILE L’iPhone 8 viene pubblicizzato da Apple come compatibile HDR ma non ha uno schermo HDR “[…] non ci stanno guadagnando. Non ha senso che rimangano in questo business.” Perché l’iPhone 8 è HDR senza avere il display HDR? Alcuni dirigenti di note aziende, come Lenovo e Dell, sembrano Sembra che Apple sia caduta in una contraddizione, ma forse c’è una spiegazione logica condividere il pensiero di Brazier. Nonostante questi pareri sostan- di Roberto PEZZALI ma. Come è possibile che Apple zialmente concordi, è alquanto im- dichiari che l’iPhone 8 supporta probabile che Microsoft dismetta li iPhone 8 e iPhone 8 Plus sono contenuti HDR quando allo stesso del tutto la divisione hardware nel o non sono dispositivi HDR? La tempo non ha uno schermo “HDR” giro di un anno o due. Basti pensa- Gdomanda è legittima, anche per- ? Una spiegazione logica c’è. Un re che, solo nell’ultimo anno, con il ché l’HDR è uno dei punti di forza dei po’ come i TV di fascia media, Laptop e lo Studio si è assistito al dispositivi su cui si è soffermata Apple compatibili HDR ma con schermi debutto di due nuove categorie in fase di presentazione. Lo stesso sito LCD capaci al massimo di visualiz- di Surface. L’ipotesi paventata da web è ambiguo da questo punto di vi- zare immagini a 400 nits, lo scher- Marius Hass sembra quella più sta: iPhone 8 e iPhone 8 Plus secondo le mo IPS Full HD dell’iPhone 8 con i suoi lore Rec709 e a 8 bit, un contenuto HDR realistica. In effetti, Microsoft ha specifiche supportano la riproduzione di 650 nits di luminosità non è il display su Netflix o iTunes è codificato a 10 bit già abbracciato questa filosofia: contenuti HDR10 e Dolby Vision ma allo perfetto per mostrare l’intera gamma nello spazio colore P3: più informazioni basti pensare ai due anni trascorsi stesso tempo sono privi di display HDR, di un film HDR. Se si alza la luminosità cromatiche e sfumature più convincen- dal debutto del Surface Book sen- caratteristica questa che appartiene in- si alza anche il livello del nero, se si tie- ti sugli schermi che supportano il wide za che vi sia stato un successore. vece all’OLED di iPhone X. ne la luminosità bassa si hanno neri più color gamut, e quello di iPhone 8 è un Lo stesso dicasi per il prodotto Netflix nei giorni scorsi ha aggiornato la convincenti ma immagini non brillano. display a 10 bit wide color. più apprezzato in casa Microsoft, sua applicazione aggiungendo la cer- Su una dimensione di schermo così ri- Una sorta di HDR dimezzato, dove si il Surface Pro: il nuovo modello si tificazione per i nuovi iPhone e per gli dotta solo un display OLED è in grado di perde il vantaggio della dinamica del- è fatto attendere oltre un anno e iPad Pro, ma all’atto pratico provando a generare in pochi centimetri alti picchi di l’immagine ma resta il guadagno della mezzo. riprodurre sui nuovi iPhone (abbiamo il luminosità e neri profondi, ed è per que- gamma cromatica estesa. Per concludere, poi, nel corso modello 8 Plus) contenuti in HDR non si sto che lo schermo dell’iPhone X viene C’è però un’altra cosa che abbiamo del prossimo anno – qualcuno percepisce alcuna differenza nella ge- descritto come “HDR Display”. Tuttavia chiesto ad Apple: iPhone 8 e iPhone 7 sostiene in quello successivo – è stione della dinamica. Non solo: è pure un contenuto HDR, sia quelli di Netflix condividono lo stesso schermo, True atteso finalmente anche il tanto possibile regolare il livello di luminosità, sia quelli disponibili su iTunes, non è Tone a parte, eppure solo l’iPhone 8 chiacchierato Surface Phone, o parametro questo che con i contenuti solo dinamica dell’immagine. Rispetto ai supporta l’HDR. Scelta di marketing o qualunque sarà il nome col quale HDR dovrebbe essere gestito dal siste- contenuti HD, codificati nello spazio co- c’è qualcosa che ci sfugge? verrà commercializzato.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE PC Google ha presentato i nuovi portatili . Hardware maturo e potente, un gran design e un sistema operativo e più evoluto Pixelbook: finalmente un rivale per Mac Book e SurfaceBook Per Google è arrivato finalmente il momento di entrare in competizione con Apple e Microsoft anche in questo settore?

di Franco AQUINI portatili che rappresentano la vera eccel- oogle fa sul serio. Più che con i lenza del design e della progettazione, Pixel 2, il vero cambiamento si Google si è concentrata su un prodotto Gvede dai nuovi Pixelbook, un ta- differente, sia per concezione che per glio netto col passato. I nuovi notebook design e soprattutto per sistema opera- convertibili sono portatili potenti che tivo. ChromeOS è infatti capace ormai di non hanno nulla da invidiare rispetto alla far girare le applicazioni Android e l’in- migliore offerta della concorrenza. Com- tegrazione del tasto dedicato a Google presa la Pixelbook Pen, non certo una Assistant aggiunge un valido supporto novità ma un’aggiunta graditissima. alle ricerche. Sul fronte del design siamo ChromeOS è stato fino ad oggi sinonimo di fronte finalmente a qualcosa di nuovo. di scuola e istruzione. È infatti l’unico am- Un aspetto solido, ricercato, con i parti- bito in cui Google è riuscita a fare brec- colari in plastica che ricordano il retro di cia nel mercato, quasi esclusivamente Pixel 2. I materiali sono al top: silicone per statunitense per giunta. Tuttavia è stato appoggiare i polsi, vetro per il trackpad e e inclinazione. Il tutto fa da contorno a 1.199$. La terza invece, di certo la più in- sempre associato a computer portatili alluminio per il resto. Mentre i cornicioni, un hardware di primo livello. Pixelbook vitante, monterà 16GB di ram, un disco low-budget. Ora invece, facendo una poco gradevoli a livello estetico, sono uscirà infatti in diverse configurazioni. La da 512GB NVMe un processore Core i7 mossa puramente strategica, Google ha stati pensati per una migliore ergonomia prima con Core i5 (settima generazione), e verrà venduta a 1.649$. Google insom- deciso di proporre un hardware maturo, in modalità tablet. Già, perché Pixelbook 8GB di RAM, 128GB di storage e display ma cambia direzione. Chissà che non dedicato agli studenti che nel frattempo è anche un convertibile e può essere da 12,3 pollici con risoluzione 2400 x sia proprio arrivato il momento di dover sono cresciuti. D’altronde i tempi sono usato in modalità touch anche con la 1600 verrà proposta a un prezzo finale cominciare a ragionare, nel mondo dei maturi. Mentre Apple e Microsoft hanno Pixelbook Pen che, al pari della concor- di 999$. La seconda monterà un disco sistemi operativi desktop, su un terzo sfornato negli ultimi due anni computer renza, è capace di rilevare pressione più generoso da 256GB per un costo di concorrente con pari potenzialità.

PC Moleskine e Microsoft annunciano il frutto della loro partnership: Moleskine Notes App. Sarà disponibile da metà Novembre Il taccuino “magico” di Moleskine ora anche su Windows È la prima applicazione hardware-software per Windows in grado di trasferire in tempo reale tutto quello che viene scritto

di F. A. zionale per fedeltà della cattura (anche oleskine e Microsoft hanno stret- di singoli puntini o piccoli dettagli) e, to un accordo che ha già dato i ovviamente, per naturalezza: abbiamo M primi frutti. Si chiama Moleskine semplicemente scritto con la penna sul Notes App e si occupa di trasferire istan- taccuino, salvo avere in tempo reale taneamente sul PC tutto quello che viene tutto quanto appuntato direttamente di- scritto o scarabocchiato su un taccuino. gitalizzato sul PC. Solo i tratti realizzati Attenzione, non un taccuino qualsiasi, senza fare pressione sulla penna (come bensì il Paper Tablet, il tablet di carta le potrebbero essere quelli dei dettagli più cui pagine sono in grado di creare una leggeri di un disegno) vengono trascu- sorta di reticolo che consente al compu- rati: l’obiettivo del sistema, però, non è ter di sapere in ogni istante dove si trova quello “artistico” ma semplicemente il la punta della penna che sta scrivendo. fato di trasferire degli appunti dal domi- La tecnologia che c’è dietro si chiama nio analogico a quello digitale. E su que- nel corso di una riunione. System. Precedentemente infatti erano NcodeTM e serve proprio a creare un sto fronte non perde un colpo. Il sistema, Il contesto business è comunque uno state rilasciate le app per iOS e Android, perimetro di riferimento per captare tutti tra le altre cose, registra automaticamen- degli obiettivi di questa nuova famiglia ma la nuova app per Windows 10 sanci- i movimenti della Pen+. Il Paper Tablet, lo te il cambio di pagina (anche saltando) e di prodotti Moleskine, tant’è che la nuo- sce la nascita di una collaborazione tra Smart Planner e la Pen+ fanno parte di ricostruisce fedelmente tutta la struttura va applicazione per Windows 10 vede le due aziende che si svilupperà durante una serie di oggetti smart che Moleskine del taccuino. l’introduzione di una nuova funzionalità tutto il 2018. L’applicazione sarà disponi- ha chiamato Moleskine Smart Writing Sy- Una funzionalità non solo utile per tra- chiamata Collaborative Ideation, che bile da metà Novembre, mentre lo Smart stem col quale si può scrivere liberamen- sferire i propri appunti scritti a mano o consente a 7 penne (e persone) diffe- Writing System (che comprende Paper te sulla carta e vedere il tutto trasferito le bozze di disegni (tecnici o artistic che renti di collaborare sullo stesso foglio e Tablet e Pen+) e lo Smart Planner sono in tempo reale sull’applicazione Notes sianoi), ma anche in ambito lavorativo. lavorare quindi sullo stesso progetto. disponibili per l’acquisto sullo store onli- App. Nella veloce prova che abbiamo Per esempio per proiettare su un grande Moleskine Notes App è solo l’ultima del- ne di Moleskine al costo rispettivamente fatto, il sistema è risultato davvero ecce- schermo uno schema disegnato a mano le implementazione dello Smart Writing di 229€ e 29,90€.

 torna al sommario 20 Il migliore OLED TV sul mercato OLED TV

Philips OLED TV. Looks better. www.philips.it/tv n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE GAMING Finalmente Microsoft ha svelato nel dettaglio i suoi piani per la Mixed Reality Il visore Windows Mixed Reality arriva il 17 ottobre Samsung Arriverà con Fall Creators Update ed acquisterà peso sempre maggiore nel mondo Windows per Windows 10 di Mirko SPASIANO è realtà Samsung presenta ncalzata da Apple e Google con ARKit e ARCore, Microsoft ha tenuto un “il suo” Oculus Rift I evento a San Francisco per presen- o HTC Vive, ma non avrà tare alla stampa Windows Mixed Reality. bisogno di componenti Sebbene non sia certo una novità dell’ul- tima ora, la piattaforma per la realtà mista aggiuntivi nella stanza di casa Microsoft è sempre stata un po’ “fumosa”. Microsoft, però, ha finalmente di Candido ROMANO svelato nel dettaglio in cosa consisterà Windows Mixed Reality. Innanzitutto, arriverà per tutti il 17 otto- bre, contestualmente al rilascio del pros- simo aggiornamento per Windows 10. I visori per la Windows Mixed Reality – anche noti come Head Mounted Di- in VR, illustrando splay (HMD) –, annunciati già lo scorso tutte le principali autunno, sono finalmente disponibili al novità di Win- Samsung HMD Odyssey è il primo preordine sul Microsoft Store (non anco- dows Mixed Reali- visore per Mixed Reality della casa ra in Italia). Il prezzo di questi HMD parte ty. Per cominciare, sud coreana, annunciato durante da 449 euro e include due appositi con- tutti i possessori un evento Microsoft. troller. Agli HMD già noti di Acer, ASUS, di un visore po- Sono molti i concorrenti con Dell, HP e Lenovo, si è aggiunto anche tranno entrare un visore in catalogo per quello di Samsung, con la sua offerta nella cosiddetta Windows 10, ma quello Samsung premium. Clip House, un sembra decisamente il più avan- Ma entriamo nel merito: cos’è di preci- ambiente virtua- zato grazie al doppio display so la Windows Mixed Reality? In effetti le interamente personalizzabile che utilizzando i controller, assumendo au- AMOLED da 3.5 “ con una riso- il nome potrebbe ingannare, ma la so- ricorda un’abitazione di design. In giro tomaticamente anche particolari pro- luzione più alta, 1.400x1.600 per luzione sviluppata da Microsoft, di fatto per la Clip House si potranno sistemare spettive che consentano di godere al ognuno, oltre a gestire un campo è quella più completa, abbracciando tutte le proprie applicazioni preferite, meglio dell’app prescelta. visivo di 110 gradi. I concorrenti realtà virtuale, realtà aumentata “sem- creando anche dei veri e propri angoli Grandi novità anche per il gaming. invece offrono una risoluzione di plice” e quelli che il colosso di Redmond tematici, come una sala cinema o una Sebbene gli HMD non siano – ancora 1.400x1.400 per un campo visivo definisce ologrammi. Se nel primo caso sala giochi. Ad esempio, agganciando – compatibili con l’Xbox, i possessori di 95 gradi. Insomma Samsung sembra tutto chiaro, bisogna fare una ad una parete l’app Film & TV – o altre di un visore avranno modo di divertirsi ha fatto “il suo” Oculus Rift o HTC precisazione sul secondo e sul terzo. applicazioni analoghe – si potrà seguire con numerosi titoli che sbarcheranno Vive, con la differenza che Odys- Per realtà aumentata semplice Microsoft la propria serie TV preferita da quello sul Windows Store questo autunno e sey non richiederà l’installazione di intende quella che si può sperimentare che è l’equivalente di un televisore dal- l’intero catalogo di SteamVR entro la diversi componenti all’interno della attraverso il display di uno smartpho- la diagonale di 300 pollici. fine dell’anno. Tra questi, oltre all’im- stanza, dato che i sensori di trac- ne, di un PC o di un tablet; viceversa, Gli spostamenti nell’ambiente virtuale mancabile Minecraft, spicca anche un ciamento sono inseriti all’interno per ologrammi s’intendono esperienze della Clip House verranno riproposti in nuovo capitolo della fortunata saga di del visore. Il refresh rate si attesta analoghe a quelle offerte da dispositivi scala 1:1 con quelli compiuti nella realtà. 343 Studios, Halo Recruits. tra i 60 e i 90 Hz e, come Oculus come gli HoloLens. Tuttavia, per evitare di percorrere “chi- Ultimo annuncio degno di nota da parte Rift, gli utenti potranno regolare Alex Kipman, a capo del progetto lometri” per spostarsi da un punto all’al- di Microsoft è l’acquisizione di Altspace- la distanza interpupillare. Presenti HoloLens, ha tenuto l’intera conferenza tro, sarà anche possibile teletrasportarsi VR, il social per eccellenza nella realtà anche un accelerometro a sei assi, virtuale. Nello specifico, con Altspace- una bussola a tre assi, giroscopio VR si potranno creare degli eventi a a sei assi, sensore di prossimità tema o semplici conferenze nel mondo e due microfoni per parlare con virtuale, nei quali i singoli partecipanti altri utenti mentre si gioca o chie- saranno incarnati da avatar, che seguo- dere qualcosa a Cortana. Si parla no fedelmente i movimenti compiuti nel di realtà mista ma le funzioni di mondo reale. realtà aumentata arriveranno in un Come se non bastasse, Kipman ha fatto secondo momento, ora possono espressamente riferimento al prossimo essere fruiti contenuti solo in realtà arrivo di una nuova categoria di dispo- virtuale. Samsung HMD Odyssey sitivi: visori in grado di far sperimentare uscirà il prossimo 6 novembre al sia gli ologrammi che la realtà virtuale. prezzo di 499 dollari e arriverà per Che sia un teaser per la seconda itera- ora in questi mercati: Stati Uniti, zione di HoloLens? Cina, Corea, Brasile e Hong Kong.

 torna al sommario 22 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE GAMING Il nuovo C64 Mini può vantare 64 giochi e si può collegare a moderne tastiere USB Ataribox sarà Il mito ritorna: pronti per il Commodore 64? potente come Il PC che ha segnato una generazione è pronto per un grande ritorno... In versione mini un PC di gamma media al costo di Francesco FIORILLO ramite l’immancabile comunicato di 250 dollari stampa e un primo trailer di pre- Chi si aspettava Tsentazione, Retro Games Ltd. ha una mini-console per annunciato una nuova riedizione lega- ta all’iconico computer degli anni ‘80 il retro-gaming rimarrà firmatoCommodore. Caratterizzato da deluso (o sorpreso, a dimensioni ridotte (esattamente la metà seconda del punto rispetto a quelle dell’originale), il C64 Mini potrà essere connesso ai moderni di vista): Ataribox sarà televisori tramite HDMI, verrà distribui- una console “moderna” to insieme a un joystick classico, da e non costerà un occhio collegare a una delle due porte USB disponibili e permetterà di riscoprire della testa ben 64 titoli legati alla “preistoria” del videogioco. Tra i tanti giochi inclusi spic- Super Nintendo Mini, la riedizione del utilizzarlo sia come un classico C64, di Mirko SPASIANO cano perle a dir poco leggendarie come Commodore 64 si distingue però anche digitando i comandi base “alla vecchia Quando sono spuntate in rete le Speedball 2: Brutal Deluxe, Paradroid e per la possibilità di collegare, tramite maniera”, sia per programmare dei veri prime voci su una console Atari, il Impossible Mission, senza dimenticare USB, una tastiera tradizionale. In tal e propri nuovi giochi. THEC64 Mini sarà verdetto è stato unanime: si tratte- l’immortale California Games. Al con- modo, ha specificato Retro Games Ltd., disponibile all’inizio del 2018 a un prez- rà di una sorta di NES Mini bis per il trario di Nes Mini e del nuovo arrivato i vecchi e nostalgici giocatori potranno zo consigliato di 79.99 €. retro-gaming dei titoli Atari. In una mossa un po’ a sorpresa, invece, è stato Feargal Mac - ideatore di Ataribox - a smentire questi rumor con un’intervista a VentureBeat. Il drone che GAMING CUH-ZVR2 sarà disponibile in Giappone dal 14 ottobre Ataribox sarà una console moder- na e competitiva, anche se forse consegna il meno potente delle omologhe di La nuova versione di Playstation VR “ultimissima” generazione di casa pacco tra le mani Microsoft e Sony. Dovrebbe avere DelivAir promette di consegnare i sarà più confortevole ed evoluta un prezzo di listino compreso tra pacchi tra le mani dei consumatori. i 250 e i 300 dollari, a fronte del Il progetto è stato sviluppato da quale offrirà specifiche di tutto Cambridge Consultants, azienda che si di Francesco FIORILLO rispetto e quello che sembra un occupa di sviluppo e progettazione di ony Interactive Entertainment Japan Asia ha annunciato tramite un comuni- set top box a tutto tondo. Nello prodotti innovativi e consulenza tecno- cato stampa apparso sulle pagine virtuali del PlayStation Blog, l’arrivo di una specifico, si parla di un processore logica e si basa sull’idea di scavalcare S nuova versione di Playstation VR, contraddistinta dalla dicitura CUH-ZVR2. custom AMD, con una non meglio la necessità che i clienti si trovino in un Disponibile nella terra del Sol Levante a partire dal prossimo 14 ottobre, la “nuova” specificata grafica Radeon ad ali- dato indirizzo per ricevere il prodotto. periferica legata alla Realtà Virtuale introduce alcuni miglioramenti rispetto alla ver- mentare un’esperienza basata su Il primo step consiste nel comunicare sione originale, quali la presenza di una porta jack per le cuffie nel retro del visore Linux e con un’interfaccia ottimiz- al velivolo la posizione GPS del proprio (con auricolari che si integrano ora in maniera perfetta per il massimo comfort), un zata per i TV. Non mancheranno smartphone e, una volta partito, il cavo più sottile che connette la Processing Unit all’headset e il supporto all’HDR applicazioni di terze parti, browser drone richiederà periodicamente pass through. Grazie a quest’ultima implementazione non sarà più necessario web e la possibilità di riprodurre aggiornamenti sulla localizzazione fino scollegare l’unità di elaborazione per godere dei contenuti in HDR, rendendo così musica in streaming. Secondo a che non sarà in vista del destinatario. l’utilizzo del visore una pratica meno laboriosa. L’immagine presente sulla confezio- quanto riportato da VentureBeat, A quel punto l’utente dovrà puntare ne del “nuovo” PlayStation VR cambierà leggermente quando il modello arriverà l’Ataribox dovrebbe essere in gra- la torcia dello smartphone al cielo, nei negozi, in modo da rendere più semplice l’acquisto della versione aggiornata, do di far girare i titoli più svariati, lampeggiando un codice che il drone mentre i possessori della periferica, ha precisato il colos- eccezion fatta per quelli da tripla A dovrebbe riconoscere per portare a so nipponico, non potranno sostituire la vecchia che richiederebbero troppe risor- termine la consegna, impiegando un argano per calare il pacco e deposi- unità di elaborazione con quella aggiornata. se. A giudicare da queste informa- tarlo tra le mani del consumatore. La I cavi della versione CUH-ZVR1 e quelli zioni ricorda molto le non troppo possibilità di ricevere spedizioni in della CUH-ZVR2 sono infatti diversi e compiante Steam Machines. Il lan- qualsiasi luogo non è solo una como- dispongono di connettori differenti. Il cio è previsto per la prossima pri- dità ma può davvero rispondere a reali modello CUH-ZVR2, che non presente- mavera, a valle di una campagna necessità come la consegna del kit di rà comunque alcuna differenza a livello su Indiegogo. A differenza delle primo soccorso a un escursionista o di risoluzione e lenti, arriverà anche in Steam Machines, l’Ataribox potrà beni di prima necessità alle vittime di occidente, ma al momento nessuna data puntare su costi più contenuti e catastrofi naturali. d’uscita è stata divulgata. sull’effetto nostalgia.

 torna al sommario 23 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Google lancia due nuove versioni di Google Home: Mini (49$) e Max (399$) Google Assistant Mini e Max, due nuovi smart speaker Google ora è anche Mini è piccolo ed economico; Max è un diffusore hi-end con sistema di correzione acustica negli auricolari di Roberto PEZZALI Google si lancia anche nel mercato arrivo di Google Assistant in italia- no è imminente: entro fine anno degli auricolari L’ l’assistente virtuale di Google, con Pixel Buds, che da oggi ha anche una voce maschi- perfetto completamento le, sarà pronto a rispondere alle nostre richieste e a fare da “maggiordomo” di degli smartphone Pixel famiglia. Alla versione Home lanciata lo scorso anno Google affianca ora le ver- di Candido ROMANO sioni Mini e Max. Il primo è più piccolo, più economico e sarà disponibile in tre colori, rosso corallo, grigio e nero. La scelta di Google è dettata ovvia- mente dalla situazione americana dove Amazon, la prima a proporre con Echo un dispositivo per la casa basato su Alexa, grazie al piccolo Echo Dot sta Google Home Max invece sembra la in viva voce usando il numero di cellu- guadagnando rapidamente quote di risposta da una parte ad HomePods di lare della persona che lo usa, in modo mercato. Google Home Mini ha tutte le Apple dall’altra a tutti gli speaker audio tale da non avere telefonate “anonime” Pixel Buds e sono i primi aurico- funzioni del modello maggiore ma co- di qualità che stanno uscendo con a in uscita. lari bluetooth prodotti da Google. sterà solo 49$: meno di 8 centimetri di bordo Google Assistant come quelli di Tra le altre migliorie anche la possibi- L’azienda di Mountain View ha diametro e un design accattivante do- Sony e Panasonic. Google Home Max lità di rispondere a domande più com- dato l’annuncio durante l’evento vrebbero bastare per competere con il è un vero diffusore audio hi end, con plesse del tipo “Ok Google, telefona annuale di presentazione hardwa- prodotto Amazon. doppio woofer e doppio tweeter e do- alla pizzeria in corso Roma”, senza la re. Di forma circolare e collegati tato di un sistema AI denominato Smart necessità di ricordarsi il nome preciso. tra loro con un cavo in tessuto, Sound e pensato per adattarsi alla con- Tra le altre integrazioni anche quella sono dotati di controlli gestuali formazione di una stanza. con Nest, dove l’assistente di Google come ad esempio lo swipe e tou- Google, infatti, ha registrato la risposta diventa un vero hub per gestire termo- ch per cambiare brano musicale, in frequenza in oltre mille ambienti per stato smart, videocamere, campanello rispondere alle telefonate o rego- addestrare il sistema di machine lear- e i nuovi accessori che Nest ha lanciato lare il volume. ning integrato, sistema che sarà in gra- di recente. Presente anche Google Assistant, do anche di adattarsi dinamicamente ai Per finire c’è spazio anche per la fami- si potrà attivare toccando l’aurico- suoni ambientali come una lavatrice in glia: Google ha pensato che anche i lare destro. La durata della batteria funzione o una finestra aperta. bambini possono interagire con Goo- è di 5 ore con una singola carica Google Home Max può funzionare an- gle Home e ha preparato una serie di (24 ore invece con il case, che fa che come dispositivo audio multiroom funzioni uniche. C’è ad esempio “Rac- da stazione di ricarica). Come ac- e include anche un abbonamento a contami una storia”, dove grazie alla cade su iPhone, chiunque usi uno Google Music. Il prezzo è allineato a partnership con Disney vengono rac- smartphone Android con Nougat quello degli altri diffusori smart di fascia contate storie di Topolino, Star Wars e o successivi può accoppiare gli alta: 399$, e sarà disponibile a dicem- di altri personaggi del mondo Disney. auricolari semplicemente apren- bre per il momento solo negli States. Nonostante l’arrivo di Google Assistant do il case, questa funzionalità vie- Interessanti le novità di Google Assi- in italiano, Google Home Mini non ar- ne chiamata “Fast Pair”. stant abbinate a Google Home: grazie riverà in Italia ufficialmente ma sarà I Pixel Buds possono funzionare a Voice Match l’assistente è in grado disponibile in Germania, in Francia e con qualsiasi dispositivo. Una del- di dare informazioni precise ad ogni in Inghilterra. Comprandolo all’estero le funzioni che ha più colpito è la componente del nucleo famigliare rico- e impostando la lingua in italiano sarà traduzione simultanea delle con- noscendo il timbro di voce e da oggi è possibile usarlo senza problemi anche versazioni tramite Google Transla- anche in grado di effettuare chiamate nel nostro paese. te. L’utente può parlare all’aurico- lare toccandolo e la traduzione si potrà ascoltare in viva voce dallo speaker del telefono nella lingua scelta. Tutto questo con 40 lingue, tra cui l’italiano. Google Pixel Buds Potranno esse- re acquistati in tre colori differenti: bianco, nero e blu al prezzo di 159 dollari. Nessuna indicazione sul- l’arrivo in Italia.

 torna al sommario 24 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA I sistemi multiroom Sonos sono ora controllabili con la voce: la musica si potrà anche “chiamare” Sonos sposa Alexa, Google Assistant, AirPlay 2 e lancia One: il più smart dei diffusori multiroom Sonos One sostituisce il Play:1. Simile per dimensioni e prestazioni, ha una serie di microfoni per i ricevere i comandi vocali

di E. VILLA, R. FAGGIANO

onos ha presentato alla stampa americana le ul- time novità in fatto di musica smart. Il noto pro- S duttore di sistemi multiroom, vero apripista nel mondo della musica 2.0, ha innanzitutto annunciato l’apertura della propria piattaforma di musica “con- nessa” all’assistente virtuale di casa Amazon, Alexa. La notizia, importante a livello strategico poichè dota la piattaforma Sonos di controllo e assistenza vocale, non ha purtroppo immediate ripercussioni da questa parte dell’Oceano dove Alexa non è ancora disponi- bile. Ma quando imparerà l’italiano, noi e l’ecosiste- ma Sonos saremo ben felici di accoglierla. A livello pratico, l’apertura di Sonos ad Alexa porta a interes- santi semplificazioni: gestione delle playlist, accesso a un particolare servizio/app, controlli di riproduzione e di gestione della musica negli ambienti domestici possono essere gestiti tramite comandi vocali e non all’interno di Sonos One e degli speaker futuri: la tuire il Play:1, riprendendone in gran parte i contenuti: solo con le classiche app. All’evento di New York, So- cosa a quel punto ci riguarderà da vicino, visto che le dimensioni e il peso sono identici mentre varia la nos ha poi presentato il suo primo smart speaker con l’assistente di Google è prossimo allo sbarco anche finitura che è ora completamente bianca o nera. microfoni integrati, il Sonos One, che potrà gestire i nel Belpaese. Identiche anche le connessioni che comprendono il comandi di Alexa senza bisogno di dispositivi ulte- wi-fi o la presa di rete cablata mentre non ci sono riori; considerando l’enfasi data al controllo vocale, E poi ci sarà anche Siri ingressi ausiliari e non c’è la batteria. Nel diffusore scommettiamo che tutti i futuri speaker Sonos saran- Altra notizia interessante riguarda il rapporto della sono stati integrati diversi microfoni in modo da poter no dotati di array di microfoni. Nel frattempo chi di- piattaforma Sonos con quella Apple. Tra i vari an- raccogliere gli ordini vocali da ogni posizione. Al mo- spone di un dispositivo Sonos dell’attuale generazio- nunci, uno ha catturato l’attenzione degli utenti iOS mento viene supportato solo Alexa ma nel prossimo ne - quindi sprovvisto di input vocale - deve dotarsi di in modo particolare: nel 2018 i componenti Sonos anno arriverà anche la compatibilità con il sistema di un ulteriore device abilitato ad Alexa, come un Echo saranno compatibili con AirPlay 2. La notizia svela in- Google e con quello di Apple. di Amazon, col quale controllare l’ecosistema Sonos. teressanti scenari: per prima cosa l’integrazione degli Dalle prime immagini disponibili sembra invece cam- speaker AirPlay con la piattaforma Sonos, compreso biato il tweeter, che ora appare molto simile a quello Non solo Alexa, nel 2018 arriva il recentissimo HomePod di Apple. Ma soprattutto utilizzato sui Play:5. Un’altra differenza importante è Google Assistant arriverà anche Siri: nel 2018 sarà dunque possibile nel pannello superiore, dove i tasti di controllo sono Sonos ha dunque stretto un importante accordo con controllare la piattaforma domestica Sonos con Siri stati sostituiti da un sistema touch come sul modello Amazon. Ma l’obiettivo dell’azienda, ripetuto più vol- tramite dispositivo mobile o anche HomePod, a ulte- Play:5. Rimangono invariate tutte le possibilità opera- te in conferenza stampa, è aprire il più possibile la riore testimonianza del tentativo di unificare piatta- tive rispetto al precedente Play:1, come l’abbinamen- piattaforma a servizi esterni di modo tale da renderla forme, standard ed ecosistemi. to in stereofonia con un altro One, l’utilizzo in moda- il più possibile universale. Per esempio è notizia di lità surround con Playbase e Playbar, l’abbinamento oggi l’estensione del controllo diretto del sistema Sonos One è il più smart con il subwoofer Sub e l’inserimento in un sistema non solo tramite l’app di Spotify ma anche (prossima- dei diffusori multiroom multiroom. Sempre disponibile anche la calibrazione mente) di Tidal, Pandora, Audible e iHeart Radio, ma Come abbiamo accennato, Sonos ha presentato an- automatica Trueplay, ma su questo punto si annuncia- soprattutto l’arrivo - nel 2018 - di Google Assistant che un nuovo speaker, il modello One, che va a sosti- no novità perchè nelle specifiche del nuovo diffusore viene segnalata la presenza di due microfoni “per fu- turi miglioramenti della calibrazione Trueplay”. Tramite l’app rimangono disponibili tutti i servizi di streaming che già fanno parte del bagaglio di conte- nuti di Sonos, ma proprio l’applicazione beneficerà di importanti aggiornamenti il prossimo anno, probabil- mente anche prendendo atto che con i nuovi coman- di vocali, i diffusori non saranno più così strettamente legati a smartphone e tablet. Riguardo la disponibilità del nuovo diffusore per il mercato italiano, la commercializzazione è prevista per il 24 ottobre e il diffusore si può già ordinare per 229 euro nelle versioni bianca e nera.

 torna al sommario 25 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Si allarga la famiglia Alexa con tre speaker Echo, la nuova Fire TV e due prodotti a marchio Echo Amazon lancia i nuovi speaker Echo e Fire TV Presentati in totale sei dispositivi con Alexa a bordo. Potrebbero arrivare anche nel nostro Paese all’inizio del 2018

di Matteo SERVADIO ei dispositivi, di cui cinque portano il marchio Echo e uno è la nuova Fire TV. Sei prodotti che SAmazon ha svelato nel corso di un evento in cui ha esposto la propria gamma hardware; Ormai appare sempre più chiaro che il colosso di Jeff Bezos abbia intenzione di portare il proprio (anzi la propria) personal assistant Alexa letteralmente ovunque vi sia un essere umano pronto a impartire ordini. Come in ogni film che si rispetti, il progetto di “domi- nazione mondiale” è iniziato dagli States, dove hanno già accettato di udire la voce di Alexa provenire pra- ticamente da qualunque dispositivo; Gran Bretagna e Germania sono gli altri paesi dove la nuova gamma verrà commercializzata. Mentre l’Italia è per il momen- to esclusa dai piani di conquista, per evidenti incom- prensioni linguistiche: ma si tratta di uno stop solo temporaneo, dato che intorno a fine anno/inizio 2018 te in USA, Canada e Messico. In più è disponibile la Amazon Echo Plus sarà commercializzato al prezzo di è atteso l’arrivo di Alexa anche nella nostra lingua, con funzionalità “Drop In” introdotta con Echo Show, che 149,99$ (149,99€) con una lampadina Philips Hue in- il conseguente lancio anche delle diverse declinazioni consente di effettuare chiamate istantanee che potran- clusa nella confezione. di Echo. no essere rifiutate o abilitate in solo audio nell’ordine di 10 secondi. Amazon Echo Spot Amazon Echo (2017) Amazon Echo sarà disponibile negli Stati Uniti, in Ger- Il più innovativo e interessante Squadra che vince si cambia poco mania e UK a partire dal 31 ottobre 2017 al prezzo di Amazon Echo Spot unisce l’approccio unico di Echo Tre anni dopo l’annuncio della prima generazione, 99,99$ (99,99€ il prezzo di lancio tedesco) in sei co- Show basato sul display, al form-factor compatto di Amazon svela l’aggiornamento dello speaker Echo. lorazioni diverse. Echo Dot. Il risultato è una sorta di piccola radiosveglia All’epoca in molti pensavano si trattasse di un prodotto senziente con la voce di Alexa e il volto di uno Show. singolare e un po’ assurdo. È stato invece un grande Amazon Echo Plus Il design semicircolare, che può essere dipinto di bian- successo, ben oltre le più rosee aspettative, soprattutto L’ibridazione verso la Smart Home co o nero, racchiude l’attrazione principale dello Spot: negli Stati Uniti. Oggi invece sembra che non si possa Anch’esso disponibile in preordine in vista del lancio il display da 2.5” che permette di mostrare pratica- fare a meno dell’interazione con gli assistenti vocali e atteso per il 31 ottobre, Echo Plus è molto simile all’ori- mente tutte le informazioni che l’assistente vocale di relativi smart speaker e Alexa è oramai compatibile con ginale nel design, ma quest’anno è dotato di uno Smart Amazon potrebbe altrimenti solo riferire a voce. Poter migliaia di prodotti e con molti ecosistemi di home au- Home Hub per impostare rapidamente altri dispositivi contare su uno schermo, seppur molto più piccolo di tomation. In questi anni Amazon ha ampliato la gamma IoT e controllarli. È sufficiente chiedere ad Alexa di cer- quello montato su Echo Show, significa non solo poter affiancando al classico Echo anche altri dispositivi, tra care i device compatibili. Al suo interno, Amazon Echo vedere le previsioni meteorologiche, il news briefing, cui Echo Dot e Echo Show, il primo dotato di display. Plus è dotato di un woofer da 2.5” e un tweeter da 0.8”, i testi delle canzoni con Amazon Music, ma anche ef- Ora invece Amazon ci presenta il nuovo Echo, la nuo- anche in questo caso powered by Dolby, più sette mi- fettuare videochiamate verso altri Echo Spot, Show o va edizione del capostipite, con il suo design rinno- crofoni per il riconoscimento vocale migliorato nascosti i propri contatti con applicazione Alexa. Per il resto è vato, più compatto della prima generazione e la cui sotto il classico anello luminoso. La vera anima di Echo un vero dispositivo Echo compresso in dimensioni più superficie è disponibile in varie finiture, tra cui alcune Plus è ovviamente Alexa che può rispondere alle con-

in tessuto che lo fa sembrare molto più a suo agio in suete tasks e ancora una volta effettuare chiamate vo- segue a pagina 27  ambiente domestico. Oltre a sette microfoni per il rico- cali. Compatibile con più di 100 dispositivi Smart Home, noscimento vocale, lo speaker è dotato di un subwoo- fer da 2.5” e un tweeter da 0.6” curati da Dolby e può riprodurre musica dai principali servizi disponibili sul mercato: Amazon Music (ovviamente), Spotify, Pan- dora, iHeartRadio, TuneIn e altri. Con la piattaforma di Amazon è inoltre possibile chiedere a Echo di riprodurre una canzone ripetendo parte del testo, o di un determinato periodo storico. Oltre all’integrazione con vari dispositivi Smart Home, tra cui Philips Hue, prodotti Nest, Sony, Logitech, con Echo è possibile effettuare chiamate vocali gratui-

 torna al sommario 26 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Bowers & Wilkins presenta la cuffia PX con cancellazione del rumore e il rarissimo Bluetooth aptX HD B&W lancia la sua prima cuffia con cancellazione del rumore La cancellazione del rumore è selezionabile su tre diversi livelli tramite app. Autonomia fino a 22 ore con circuito NC attivato di Roberto FAGGIANO selezionare tre diverse modalità NC: ella gamma di cuffie di B&W c’era nella posizione Città la cuffia riduce di una sola lacuna, la mancanza di poco il rumore, lasciando passare i ru- N un modello con sistema di cancel- mori del traffico e non facendo perdere lazione del rumore. Lacuna ora colmata il contatto dalla realtà. In modalità Uffi- con la PX, un modello da 399 euro che cio il rumore viene filtrato in modo in- riprende i trasduttori della top di gamma termedio, in modo da poter comunque P9 in una veste estetica sempre molto ascoltare eventuali richiami da parte elegante, con finitura disponibile in colo- dei colleghi. In modalità Flight invece la re argento oppure oro. cancellazione dei rumori esterni è totale Il circuito di riduzione del rumore è di per potersi completamente concentrare ultima generazione, capace di interagi- sulla musica. re con chi indossa la cuffia tramite l’ap- Musica che è sempre al primo posto plicazione dedicata, in modo da poter per i progettisti B&W, anche per questo modello, dove si è fatto in modo che il circuito NC spositivi trasmettitori con la stessa codi- automaticamente non appena si indos- non abbia mai effetti nega- fica: gli smartphone LG G5, G6 e i V20 sano nuovamente; se invece si solleva tivi sull’ascolto musicale. e V30, i Sony Xperia XZ1 e XZ1 Compact un solo padiglione si attiva la modalità Sempre nel rispetto della oltre ai riproduttori portatili Astell & Kern vivavoce per le conversazioni telefoni- musica è stato adottato e i walkman NW- A40 e NW-ZX300 di che e si mette in pausa al musica. il sistema di trasmissione Sony. Dal punto di vista dell’autonomia la casa senza fili bluetooth aptX Sulla nuova PX sono stati anche monta- dichiara 22 ore in modalità wireless e HD, in grado di restituire ti sensori “intelligenti” che riconoscono circuito NC attivo mentre si arriva a ben senza danni l’audio a 48 alcuni movimenti dell’utente: se si porta 33 ore utilizzando il cavo. Come sempre kHz/24bit. Al momento la cuffia sul collo la riproduzione musica- molto curate le finiture con archetto e purtroppo sono pochi i di- le si mette in pausa per poi riprendere padiglioni rivestiti in pelle.

HI-FI E HOME CINEMA Amazon Echo e Fire TV

segue Da pagina 26 

compatte, con il beneficio di uno schermo che si rivela particolarmente utile per avere subito sott’occhio un live footage di una videocamera di sorveglianza, ad esempio. Echo Spot arriverà sul mercato a partire dal 19 dicem- bre negli Stati Uniti a 129,99$, con il lancio in UK e Ger- mania previsto per l’inizio del 2018.

Amazon Echo Connect e Echo Buttons Ecco gli Alexa Gadget Oltre ai tre principali nuovi dispositivi Echo, Amazon ha presentato due prodotti pensati per funzionare accan- Gli Echo Buttons invece sono essenzialmente dei ga- è fatta per sfidare la recente Apple TV 4K in quanto to agli smart speaker con Alexa, ovvero Echo Connect dget che portano il brand Echo principalmente perché a rapporto qualità-prezzo. Amazon ha sostanzialmente e Echo Buttons. Echo Connect verrà venduto a parti- richiedono uno dei dispositivi Alexa per funzionare. Ar- utilizzato l’approccio della sua Fire TV Stick, per realiz- re dal 13 dicembre negli USA (inizio 2018 per Gran riveranno nel periodo delle vacanze natalizie a 20$ per zare il rimpiazzo del non più disponibile omonimo set- Bretagna e Germania) a circa 35 dollari e permette di una confezione da due e saranno i primi di una serie di top box in un form-factor compatto alla effettuare chiamate con il proprio numero di telefono “Alexa Gadgets” pensati per giocare con amici e fami- più un telecomando e ovviamente l’integrazione con attraverso gli speaker Echo. Ora, Amazon già permette liari usando gli speaker Echo. Alexa. La nuova Fire TV supporta riproduzione 4K di effettuare chiamate vocali tra i suoi dispositivi, ma 60fps e HDR10, mentre sul fronte audio c’è la com- Connect si appoggia direttamente alla linea telefonica La nuova Amazon Fire TV patibilità con Dolby Atmos, che invece manca alla già di casa e sincronizza i propri contatti attraverso l’app Chromecast Ultra in salsa Amazon citata Apple TV. All’interno WiFi 802.11ac Dual-Band e Alexa. Echo Connect è compatibile con lo speaker Il prodotto che arriverà sul mercato a partire dal 25 ot- processore quad-core da 1.5GHz, più 2GB di memoria Echo di prima e seconda generazione, Echo Dot di tobre a 69,99 $ (79,99€ in Germania e 69,99 sterline) RAM e 8GB di storage. Come detto Fire TV sarà di- prima e seconda generazione, lo Show, il nuovo Echo è una nuova versione della Fire TV che all’esterno ap- sponibile verso fine ottobre, con vari bundle opzionali Spot e il nuovo Echo Plus. pare come una Chromecast più squadrata e all’interno dedicati al mercato statunitense.

 torna al sommario 27 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE VIDEO CREATIVO GoPro ha annunciato la sua action cam più potente di sempre ma il prezzo da pagare è alto: 569,99 € GoPro Hero 6 Black: video 4K a 60 fps. È il nuovo riferimento Spazio anche per la videocamera a 360° Fusion e novità anche per il drone Karma, già pronto per la nuova Hero 6 Black

trasferire le clip allo smartphone, che se- di Candido ROMANO condo la compagnia è tre volte più velo- ero 6 Black ed è l’action cam più ce rispetto al passato. Con Hero 6 Black potente mai realizzata da GoPro. e le App GoPro, grazie a QuikStories si H Presentata a San Francisco, è possono trasformare automaticamen- il prodotto di fascia alta del listino, di- te le proprie avventure in video pronti sponibile da subito al prezzo di 569,99 per essere condivisi con tutti. Inoltre è euro. Cosa cambia rispetto al modello stato introdotto un nuovo zoom digitale, precedente?Il design appare uguale ri- migliorato anche l’intervallo dinamico e spetto alla Hero 5 ed è resistente all’ac- la stabilizzazione che rimane comunque qua e immersioni fino a 10 metri: quello digitale, non ottica. Il sensore scatta foto che cambia è un frame rate più alto, mi- a 12 megapixel in JPG e RAW, offrendo lontanandosi dai chip Ambarella, diven- fino a 5 metri. In vendita a 749,99 euro. gliore qualità delle immagini e velocità prestazioni migliori con poca luce ri- tati quasi lo standard del settore. Novità anche per il drone Karma, che di cattura grazie a un nuovo processore. spetto al passato. Rimangono poi tutte Un processore custom come il GP1 può è pronto per Hero 6 Black: sono state Il più grande vantaggio di questa nuova le caratteristiche mutuate dalle passate fare la differenza rispetto alla competi- introdotte due nuove caratteristiche di versione è sicuramente la possibilità di generazioni: a parte la resistenza all’ac- zione. auto-shot, cioè Follow e Watch. Grazie girare video in 4K a 60 frame per secon- qua integra il GPS, uno schermo LCD da al GPS Karma segue automaticamen- do. Se il 4K non è di certo una novità per 2 pollici sul retro e controlli vocali. Tutte Ci sono anche Fusion e Karma te il suo controller mentre l’utente lo GoPro, i 60 fps lo sono, molto richiesti queste novità sono per la maggior parte Non solo la nuova Hero 6, GoPro ha impugna e si muove, mentre la secon- da professionisti e atleti che usano que- da imputare al nuovo processore, quel dato un ritocco anche alla videocame- da funzione guarda il controller Karma sti prodotti, perché permettono di creare GP1 creato appositamente per GoPro da ra a 360° Fusion, in mentre volteggia sul posto. Il prezzo è di filmati in slow motion di qualità. I filmati a Socionext e ha richiesto 3 anni di svilup- grado di girare video 1,499,99 euro. rallentatore potranno essere catturati a po. Hero 6 Black e è un prodotto impor- con risoluzione 5.2K 120 fps in 2.7K e 240 fps a 1080p. Chia- tante per GoPro, che vuole distanziarsi Inoltre scatta foto sfe- ramente rimane la possibilità di girare dalla foltissima concorrenza, soprattut- riche a 18 megapixel, con i classici 24 e 30 fps. La GoPro Hero to cinese che offre soluzioni molto più cattura l’audio a 360° 6 Black utilizza un Wi-Fi a 5 GHz per scarse ma a prezzi ultra competitivi, al- ed è impermeabile

VIDEO CREATIVO è una fotocamera in grado di girare clip video in automatico grazie l’intelligenza artificiale Google Clips, l’intelligenza artificiale diventa fotografo Ha un sensore da 12 Megapixel, un campo visivo molto ampio di 130 gradi e registra video fino a un massimo di 15 fps

di C. R. tificiale e machine learning, basta posi- tipo di questo prodotto è un genitore o un sensore da 12 megapixel con apertu- i chiama Clips ed è un prodotto ine- zionarla in un punto specifico e il lavoro chi ha un cane e che vorrebbe concen- ra f/2,4 e un campo visivo molto ampio dito presentato da Google insieme avviene in automatico. Il sistema, grazie trarsi nell’interagire con i membri della di 130 gradi, registrazione di video a un Sai Pixel 2, Pixelbook, Home Mini e a una funzione chiamata “Moment IQ”, propria famiglia ma nello stesso tempo massimo di 15 fps e un peso piuma di Max e le Buds: si tratta di una fotocame- avvia la registrazione di piccole clip avere ricordi visivi, come viene mostra- 60,5 grammi. Comprende una porta ra, non chiamatela action cam, utile a cat- video quando “nota qualcosa” di in- to nei video rilasciati da Google. USB Type-C e la durata della batteria turare momenti intimi che una persona teressante per esempio mentre rileva Quando la fotocamera è pronta per ri- si attesta a 3 ore. Ci sono diverse fun- difficilmente riuscirebbe a immortalare, o l’espressione di una persona che rico- prendere un piccolo LED si accende, zioni smart tra cui il sistema automatico almeno così la presenta Google. nosce o un movimento di un bambino avvisando in questo modo le persone di rilevamento di determinati ingombri Clips scatta foto e gira brevissimi video che gattona. Sceglie quindi autonoma- che stanno per essere riprese o foto- davanti all’obiettivo, che invia una no- in automatico grazie all’intelligenza ar- mente il momento giusto per scattare e grafate. Potrà essere utilizzata anche in tifica sullo smartphone quando questo riprendere clip della vita manuale, senza far decidere nulla all’in- avviene. Si possono poi trasferire le clip di ogni giorno. L’audio telligenza artificiale, ma darà il meglio con il protocollo Wi-Fi Direct sotto forma non viene catturato e di sé accoppiandolo a uno smartphone di foto, video o GIF e il collegamento al vengono registrati solo Google Pixel e al servizio Google Foto telefono avviene tramite Bluetooth Low pochi secondi di video, per lo storage delle clip. Il sistema che Energy. Per ora questi sono i dispositivi che l’utente potrà sce- comprende quando registrare, dice compatibili: i Pixel, Galaxy S7 e Galaxy gliere di tenere sul cloud Google, è completamente offline, avvie- S8 da Nougat in poi, iPhone 6, 6s e 7 e o scartare (c’è anche ne tutto in locale, questo per risponde- varianti Plus con iOS 10 in poi. In USA è una memoria interna da re a coloro che si interrogano sul tema già partito il preordine al prezzo di 249 di 16 GB e il supporto a della privacy. dollari, per l’uscita italiana ancora non ci Google Cast). Il cliente Parlando di specifiche tecniche troviamo sono informazioni.

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C70_it_EISA.indd 1 27/07/17 15:57 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Marchionne ha parlato di auto elettriche definendole una meraviglia tecnologica Colonnine Marchionne (per ora) frena sull’elettrico di ricarica Per Marchionne le auto elettriche non servono se non si trova il modo di produrre energia pulita nei distributori

di Roberto PEZZALI Shell amministratore delegato di FCA, Il cambiamento Sergio Marchionne, durante la L’lectio magistralis per la laurea incombe ad honorem a Rovereto ha parlato del- Shell ha iniziato l’elettrico e il suo intervento ha fatto l’installazione discutere. “Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, di colonnine di ricarica soprattutto per abbattere i livelli di emis- fast per veicoli elettrici sione nei centri urbani, ma si tratta di nei suoi distributori un’arma a doppio taglio perché forzare l’introduzione dell’elettrico su scala glo- europei. È arrivato bale, senza prima risolvere il problema il cambiamento? di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia elettriche ad oggi non sono totalmente - il più virtuoso e più pulito in termini di di M. Z. all’esistenza stessa del nostro pianeta.” green: se l’autovettura non ha emissioni emissioni”. Quello che ha detto Marchionne, duran- la produzione di energia necessaria al Scetticismo anche sulla transizione ver- te la lectio magistralis per la laurea ad suo funzionamento e alla costruzione so l’elettrico imposta dalla legge: in molti honorem a Rovereto, è sacrosanto. Da hanno un impatto sull’ambiente non in- Paesi si parla di “divieto di circolazione una parte c’è l’energia elettrica, che an- differente. Secondo Marchionne sareb- per motori termici a favore di auto elet- cora oggi viene prodotta soprattutto in be più utile concentrarsi da una parte triche ma questa transizione dev’essere Italia da fonti non rinnovabili, dall’altra sui miglioramenti dei motori tradizionali naturale, cercando di sfruttare i benefici ci sono le batterie al litio, al centro del- riducendo consumi e emissioni e dall’al- delle altre tecnologie e attendendo che i l’attenzione sia per le emissioni legate tra lavorare alla diffusione di carburanti tempi siano maturi. Quando le auto elet- A inizio anno vi avevamo parlato proprio alla costruzione degli accumula- alternativi, e in Fiat si guarda soprattut- triche saranno più convenienti e gestibili della volontà dello storico produt- tori sia per le attività minerarie necessa- to al metano, che “per la sua origine e di quelle termiche non ci sarà bisogno di tore di carburanti Shell di iniziare a rie per estrarre il prezioso litio. Le auto le sue qualità è - secondo Marchionne una legge per forzare il passaggio”. installare nelle proprie stazioni di servizio anche colonnine di rica- rica per veicoli elettrici. Dopo una prima fase di studio, sembra arri- AUTOMOTIVE James Dyson: “È il momento giusto, abbiamo tutte le conoscenze necessarie” vato il momento dell’installazione vera e propria come testimoniato È ufficiale: Dyson al lavoro su un’auto elettrica dalle immagini diffuse da electrek. co che a sua volta le ha ricevute Un team di 400 dipendenti è già al lavoro; il veicolo Dyson sarà in vendita entro il 2020 da un lettore che casualmente ha individuato una colonnina in fase di Massimilano ZOCCHI tive. Le competenze acquisite di montaggio nella zona a sud di yson è al lavoro su un’auto elettri- studiando tutte le sfaccettature Londra. Le intenzioni di Shell era- ca, la conferma arriva dallo stes- del motore elettrico possono es- no infatti di iniziare da Inghilterra D so James Dyson: la Dyson-car si sere utili per sviluppare un mez- e Olanda per poi allargare la diffu- farà. In una lettera ai dipendenti, il n.1 zo a batteria all’avanguardia. sione delle colonnine a tutti i paesi dell’azienda ha spiegato il suo punto di “In questo momento abbiamo dove è presente. Il punto di ricari- vista e chiarito che da sempre per lui l’in- l’opportunità di mettere insieme ca porta come lecito aspettarsi i tre quinamento è un problema a cui vorreb- tutte le nostre tecnologie in un standard diffusi sulle vetture. be porre rimedio, o almeno contribuire a unico prodotto. Anziché filtrare Troviamo infatti due cavi DC in tec- migliorare la situazione attuale. le emissioni allo scarico abbiamo nuovo progetto: “ci sono sul piatto 2.7 mi- nologia Chademo oppure Combo James Dyson nel suo comunicato cita gli l’abilità di agire alla fonte. Così voglio che liardi di dollari e un team di 400 persone CCS a 50 kW, oppure il cavo in studi preliminari intrapresi dalla sua azien- voi lo sappiate direttamente da me: Dy- tra ingegneri e impiegati vari già al lavoro AC con spina Tipo 2 a 43 kW di da già venti anni fa, con la progettazione son sta lavorando a un veicolo elettrico, da settimane”. Al momento l’azienda non potenza. I costi al momento sono di una speciale marmitta ciclonica in gra- con lancio previsto nel 2020”. vuole rilasciare altre dichiarazioni, nem- di 0,28 euro al kWh, un prezzo più do di assorbire le polveri sottili dei motori Il CEO quindi conferma tutti i rumor recen- meno sul possibile impiego della tecno- che discreto che tuttavia potreb- diesel, specialmente nei mezzi pesanti. ti, senza però citare direttamente una au- logia di Satik3, startup esperta di batterie be salire entro fine anno a circa All’epoca nessuna casa costruttrice si di- tovettura, ma usando solo il termine “vei- allo stato solido, acquisita per 90 milioni 0,55 euro. Il marchio Shell si trova mostrò interessata e Dyson accantonò il colo”. Non è quindi detto che si tratti di ormai due anni fa. Certo le intenzioni in 25.000 stazioni di servizio in tut- progetto. Oggi il genio dietro ai potentis- una automobile, o non necessariamente sembrano assolutamente serie anche se to il mondo, se ognuna dovesse simi aspirapolvere - ma non solo - si dice nel senso convenzionale del termine. Ja- resta da vedere come Dyson intenderà avere una colonnina sarebbe un sicuro che sia il momento opportuno per mes Dyson nella stessa lettera conferma destreggiarsi in un mondo complicato incremento notevole, siamo a una scendere in campo nel settore automo- anche l’impegno strutturale per questo come quello del settore automotive. svolta epocale?

 torna al sommario 30 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Enel mantiene la promessa: sono disponibili per gli utenti di auto elettriche le prime 30 postazioni di ricarica Fast Enel EVA+ ha attivato le prime 30 ricariche Fast Da Milano a Roma “in elettrico” senza pensieri Installate a ridosso della direttrice autostradale Milano-Roma, permetteranno a chiunque di effettuare viaggi lunghi

di Alessandro CUCCA omenica primo ottobre 2017 sono state attivate le prime 30 postazioni di ricarica per auto elet- D triche del progetto EVA+ (Electric Vehicles Arte- ries). ENEL, in qualità di coordinatore del progetto, ha mantenuto la promessa e le prime 30 postazioni Fast Recharge Plus sono realtà. Il progetto EVA+, forte di un budget di 8,5 milioni di euro finanziati per metà dalla UE, prevede la creazione di una infrastruttura di ricarica completa, efficiente e ad alte prestazioni lungo i principali assi viari di Italia e Austria. Sono in- fatti partner in questa iniziativa ENEL e la corrispettiva Verbund (principale utility austriaca) insieme ad alcuni tra i principali costruttori automobilistici di veicoli elet- trici a livello mondiale come Renault, Nissan, BMW e Volkswagen Group Italia (rappresentata dalle marche Volkswagen e Audi). Queste prime 30 sono solo l’inizio di una rete che prevede in totale l’installazione di 200 stazioni (180 in Italia e 20 in Austria) entro i prossimi 3 anni che, gra- trasmissione (auto e stazione dialogano continuamen- la ricarica direttamente sulla stazione, avvicinandola al zie alla notevole potenza erogata (fino a 120 kW totali), te durante la ricarica…) delle varie auto di marchi diversi lettore e poi scegliendo il tipo di connettore da usare, permetteranno di affrontare lunghi viaggi senza porsi il esistenti, ma ENEL ci assicura che oggi tutti i problemi in maniera molto simile a quello che facciamo al self- problema dell’autonomia. Con queste nuove stazioni sono stati superati e le ricariche possono essere effet- service dei carburanti. Con la app invece, dopo aver infatti, collocate strategicamente ogni circa 60 km, si tuate senza intoppi. Anche noi abbiamo avuto modo di selezionato sulla mappa la stazione giusta, si attiva di- potrà fare il “pieno” alle batterie in circa 20-30 minu- provarle con una VW e-Golf (batteria da 37 kWh e con- rettamente la ricarica cliccando sull’icona del connetto- ti massimo, permettendo quindi con una breve sosta nettore ComboCCS) e abbiamo caricato in pochi minuti re prescelto procedendo poi a collegarlo all’auto. ogni 200-300 km di godersi lunghe gite fuori porta grazie ai 50 kW erogati senza problemi. Per quello che riguarda la tariffa, per le ricariche effet- senza preoccuparsi della limitata autonomia della pro- Oggi queste prime 30 sono collocate al di fuori delle tuate sulle prese con potenza disponibile superiore ai pria auto elettrica. Ad oggi questa possibilità era solo rete autostradale (tranne un paio) e sono comunque 22 kW (Type2 a 43 kW, CCS Combo2, CHAdeMO), appannaggio dei possessori di auto Tesla, i quali pos- in prossimità dei caselli autostradali, raggiungibili in sarà in promozione con il 40% di sconto fino al 15 Gen- sono usufruire di una capillare rete di ricarica veloce, pochi minuti dall’uscita. Enel ha infatti stretto accordi naio 2018. Sarà quindi possibile ricaricare a 0,217€ al i Tesla Supercharger appunto, costruita dalla stessa con Comuni (Trivolzio, Tortona, Carpi, ecc), che hanno minuto (IVA e imposte incluse) invece che a 0.366€. Tesla e riservata ai clienti. fornito suolo pubblico, catene di Supermercati o Outlet Altra novità molto interessante è il Servizio di prenota- Le infrastrutture installate sono le nuove Enel Fast Re- (Valdichiana, Franciacorta, Mantova, ecc), che hanno zione della presa, che sarà offerto in esclusiva sull’app charge Plus, progettate e realizzate da ENEL e sono reso disponibile spazio all’interno dei loro parcheggi, E-go Ricarica e in promozione gratuitamente sempre Made in Italy. Giunte alla loro seconda generazione, e anche qualche hotel e ristorante. Anche le stazioni di fino al 15 Gennaio 2018. La prenotazione potrà esse- sono compatibili con tutti i veicoli elettrici in commer- stazioni di servizio Total Erg e API/IP hanno permesso re effettuata per un massimo di 15 minuti e la presa cio; su ogni stazione sono infatti presenti vari tipi di l’installazione all’interno dei loro spazi. Nel futuro ci do- nel periodo della prenotazione risulterà occupata al connettori, per erogare corrente sia in forma continua vrebbero essere nuove installazioni anche all’interno pubblico, allo scadere dei 15 minuti la presa tornerà che alternata, con potenze che variano, a seconda de- della rete autostradale. L’unico timore degli utenti è che ad essere libera. Questa nuova tariffazione al minuto, gli standard installati nelle auto in carica, da 22 a 50 kW. questi parcheggi, fin troppo comodi, possano quindi risulta ovviamente molto conveniente per le auto che Nella fattispecie, troveremo in ogni stazione due attac- far gola anche agli utenti di auto standard, con il rischio dispongono di caricatore interno ad alta potenza, dato chi di Tipo 2 ( da 22 o 43 kW), uno ChaDeMo (utilizzato di vedere occupati gli stalli di ricarica da auto “abusive” che possono caricare molti più kWh in minor tempo, principalmente da Nissan) e un Combo CCS (adottato rendendo impossibile l’accesso a chi ne ha bisogno anche se è pur sempre più cara di quella regolata sui da VW e BMW, e che è ufficialmente lo standard Euro- per poter concludere il proprio viaggio. Per l’elenco kWh effettivamente erogati. Caricare Fast costa insom- peo per le ricariche fast in corrente continua). completo delle stazioni presenti ad oggi potete consul- ma un po’ di più (quando sarà finita la promozione) ma Attualmente sono quindi due le tipologie di stazioni in- tare il sito www.eneldrive.it e fare un’opportuna ricerca ci pare giusto in virtù del miglior servizio offerto e della stallate, quelle da 120 kW e quelle da 95 kW. Le prime nella mappa. comodità maggiore del poter ripartire in tempi brevi: un consentono fino a tre cariche contemporaneamente piccolo lusso che si paga. Ad oggi queste stazioni non (rispettivamente da 50, 43 e 22 kW) mentre le seconde Ma quanto si paga? hanno sistemi di pagamento sul posto con carta di cre- permettono di caricare insieme solo due auto, una a 50 Per accedere e attivare la ricarica presso queste sta- dito o altri sistemi simili e questo potrebbe complicare e una 43 kW. In ogni caso, la potenza massima erogata zioni ENEL ci sono due modalità. Si può usare infatti la vita a viaggiatori stranieri che non hanno potuto sot- da ogni singolo connettore è sempre di 50 kW. una tessera, che va sottoscritta presso un punto Enel, toscrivere la tessera o che non hanno installato la app In fase di installazione e collaudo non sono mancati per oppure la app gratuita per smartphone Enel E-go Rica- sullo smartphone. Un aggiornamento in tal senso, trat- loro alcuni problemi riguardanti i diversi protocolli di rica. Usando la tessera, che ha un chip RFID, si attiva tandosi di un progetto europeo, sarebbe auspicabile.

 torna al sommario 31 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE In un evento a Oslo Nissan ha svelato la versione per l’Europa dell’elettrica Leaf General Motors Nuova Nissan Leaf, in vendita a 37.490 euro Altre 2 elettriche Offre Allestimento speciale 2.ZERO, guida assistita e promette fino a 378 km di autonomia subito, 20 entro

di Massimiliano ZOCCHI il 2023 già ordinabile la nuova Nissan Leaf, General Motors con consegne previste per inizio spinge sulla strada È 2018, disponibile al momento un dell’elettrico unico allestimento per l’Italia denomina- to 2.ZERO. Per la prima volta un veicolo senza troppi indugi Nissan in Europa sarà equipaggiato con il La Chevrolet Bolt sistema avanzato di assistenza alla guida presto avrà 2 sorelle ProPILOT 1.0 oltre alla tecnologia e-Pedal, che consente al guidatore di partire, ac- celerare, rallentare e fermarsi solo rego- di M. Z. lando la pressione sul pedale dell’accele- ratore. Il prezzo, in linea con altre vetture che renderebbe il tutto molto più appe- la prima volta un’auto Nissan avrà sistemi del segmento, è di 37.490 euro. Come già tibile, ma non è ancora chiaro se sarà un avanzati di guida assistita, con manteni- comunicato inizialmente la nuova Leaf accessorio aperto a tutti o solo ad azien- mento di corsia e cruise control, Traffic sarà disponibile nella sola versione con de e flotte industriali. Jam Pilot, per seguire automaticamente il batteria da 40 kWh per una autonomia Si tratta certamente di un veicolo costo- traffico in corsia singola. Quando il flusso dichiarata in ciclo NEDC di 378 km, il che so, ma con un pacchetto degno di nota. di auto riparte, Leaf si riavvia da sola e se- significa una più ragionevole aspettativa Troviamo infatti cerchi in lega da 17”, fari gue le auto che precedono. Non poteva di 300 km reali. LED autolivellanti, sportello di ricarica con mancare ovviamente il ProPilot Park e General Motors non sembra certo Poche novità sul fronte tecnico per quan- illuminazione e vernice metallizzata. Sul l’avviso angolo cieco. Nuova Leaf non è intenzionata a tirarsi indietro nel to riguarda la ricarica, con il sistema in fronte degli interni non manca la tecno- solo un’automobile ma in pratica un siste- settore della mobilità elettrica, tan- corrente continua Chademo da 50 kW logia con un display da 7” dotato di na- ma d’accumulo mobile grazie alla tecno- to che ha annunciato nuovi ambi- (40 minuti fino all’80%) e la possibilità di vigatore, e Apple Car Play, logia V2G (vehicle-to-grid) tramite la qua- ziosi piani. ricarica anche in AC fino 6.6 kW, per co- il collaudatissimo e ottimo Around View le il veicolo può scambiare l’energia delle Nel giro di soli 18 mesi metterà sul lonnine lente o comuni prese di corrente. Monitor (una sorta di vista virtuale dall’al- batterie con la casa, l’ufficio o la rete. In mercato altre due vetture a batte- In realtà in fase di presentazione è stato to del veicolo che sfrutta 4 telecamere nei Italia la normativa ancora non permette ria, ed è solo l’inizio di quella che citato anche un caricatore AC opzionale quattro lati della vettura), sistema audio a questo utilizzo nonostante Enel sia uno sembra essere una delle miglio- da 22 kW (come la cugina Renautl Zoe) 6 altoparlanti con USB e Bluetooth. Per dei principali attori internazionali. ri proposte, con i veicoli plug-in che saranno addirittura 20 entro il 2023. L’immagine in alto è un teaser evocativo realizzato proprio AUTOMOTIVE L’alleanza Renault-Nissan, che include anche Mitsubishi, punta forte sull’elettrico per l’occasione, con la Bolt come capostipite di una nuova genera- zione ancora da scoprire. Renault: 8 modelli elettrici e 12 ibridi entro il 2022 Attualmente GM oltre alla compat- Nel nuovo piano quinquennale Renault sono previsti 8 nuovi modelli elettrici e 12 ibridi plug-in ta monovolume ha in produzione solo la Volt, un’ibrida plug-in che però percorre quasi 100 km con di M. Z. una singola carica, decisamen- l gruppo Renault-Nissan circa un te sopra la media delle proposte anno fa ha acquisito Mitsubishi, di- della concorrenza, mai presentata I ventando di fatto un colosso delle però al di fuori degli Stati Uniti. vetture elettriche e ibride. E il nuovo In Europa GM non ha più un mar- piano industriale “Drive The Future” per chio gemello, dopo la vendita di il quinquennio 2017-2022, reso noto da Opel al gruppo Peugeot-Citroen. poco, punta decisamente a un aumen- Proprio la Bolt nel vecchio conti- to dell’offensiva sul fronte delle vetture nente è proposta come Opel Am- elettriche e ibride plug-in. pera-e, e nell’accordo tra le due Per la precisione si parla di 8 nuovi mo- case c’è la continuità di fornitura delli elettrici al 100% e 12 ibridi ricarica- per questo modello (poiché già in bili. Senza scordare che il gruppo ha già commercio al momento del pas- 4 veicoli a batteria a marchio Renault, 2 saggio di proprietà del marchio), da Nissan e 2 dalla new entry Mitsubishi piatto ci sono già diversi fondi derivanti motorizzazione ma anche l’equipaggia- ma nessun dettaglio per auto fu- (uno ibrido, l’Outlander PHEV). Una da 18 miliardi di euro già stanziati, oltre mento tecnologico. Renault-Nissan in- ture. In Europa rischiamo quindi di gamma più che completa. a notevoli risparmi derivanti dalla pro- fatti sempre all’interno di questo piano perderci ben 20 modelli elettrici? Ovviamente questi piani saranno sup- duzione congiunta con i marchi giappo- prevede di lanciare ben 15 automobili Oppure GM troverà un accordo portati da adeguati investimenti e sul nesi. Le novità non riguardano solo la dotate di guida autonoma o assistita. con PSA?

 torna al sommario 32 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Proseguono i preparativi per portare in pista la categoria MotoE, le moto elettriche Tesla, consegne MotoE si avvicina: testate le moto elettriche record nel terzo Iniziati i test per scegliere quale azienda fornirà le moto, Capirossi ha provato la Saroléa trimestre ma

di Massimiliano ZOCCHI solo 260 Model 3 n primavera vi abbiamo parlato del- Nuovo record l’intenzione di Dorna e del patron di produzione per Tesla I Carmelo Ezpeleta di creare una nel terzo trimestre nuova categoria nel motomondiale dedicata alle moto elettriche, che po- Più di 26.000 vetture trebbe chiamarsi MotoE. Sembra ormai consegnate ai clienti. sicuro che la stagione inaugurale sarà C’è però una nota nel 2019, così fervono i preparativi, so- prattutto per scegliere chi sarà il fornito- dolente: solo 260 re delle moto. Model 3, molte meno Questo perché non si tratterà di un cam- delle previsioni pionato aperto, ma sostanzialmente di un monomarca in cui le moto verranno di M. Z. fornite agli stessi team privati di MotoGP GP, e quindi candidatura confermata con eventuali pezzi di ricambio, mentre (Tech3, Aspar, Pramac, Avintia, LCR, per la casa iberica. Altre scelte papabili i concorrenti più “racing” sono aziende Marc VDS) che probabilmente mette- sono l’americana Lighting e l’italiana poco più che artigianali, con volumi di ranno in sella gli stessi piloti impegnati Energica. La realtà nostrana tra le tre produzione bassissimi, quasi solo su or- nella categoria regina. Dopo l’ultimo GP potenziali scelte è quella che offre un dinazione, e sarebbero chiamati a uno di Aragon è sceso in pista il nostro Loris prodotto meno estremo, e quindi con sforzo notevole per supportare tutte Capirossi proprio per testare una delle una impostazione forse meno adatta le tappe europee (cioè le uniche dove candidate, la spagnola Saroléa. alle gare. È altresì vero però che è l’uni- si pensa di disputare la MotoE). Forse Voci vicine al paddock riportano di pri- ca con alle spalle una struttura indu- Energica può tirare fuori dal cilindro una me impressioni positive per l’attuale striale solida e preparata a determinati variante più estrema della sua Ego per Tesla ha comunicato i dati relativi membro della Direzione Gara di Moto- volumi produttivi e sostegno ai team vincere la corsa all’ultima curva? alla produzione del trimestre appe- na trascorso che ha fatto segnare per l’azienda di Musk un nuovo record di vetture consegnate. Nel AUTOMOTIVE Sarà Mediaset a trasmettere le gare del campionato delle monoposto elettriche dettaglio nel terzo trimestre sono state consegnate 14.065 Model S, 11.865 Model X, il che rappresenta Mediaset: la Formula E su Italia 1 e Italia 2 un incremento del 4.5% sui pre- cedenti tre mesi, e un +17.7% sullo Con l’arrivo dei più importanti costruttori e una gara a Roma cresce anche l’attenzione della tv stesso periodo dello scorso anno. C’è però anche una nota dolente di M. Z. rappresentata dalla Model 3: solo urante i test delle squadre di For- 260 sono uscita dagli stabilimenti mula E a Valencia è circolata una e di queste 220 sono arrivate nelle D voce secondo cui Mediaset si sa- mani dei proprietari. Se dal punto di rebbe assicurata i diritti di trasmissione vista delle ammiraglie la situazione delle gare per l’Italia. Subito dopo è ar- è ottima - la proiezione sarebbe di rivata la conferma: vedremo le sfide tra circa 100.000 veicoli consegnati in monoposto elettriche su Italia 1 e Italia 2. un anno - per quanto riguarda inve- Mancano ancora i dettagli su come ver- ce “l’economica” Model 3 le cose ranno gestite le tappe tra i due canali, so- stanno andando a rilento, soprat- prattutto per quanto riguarda la formula, tutto considerando la stima iniziale che è abbastanza particolare. Al venerdì’ di 1.500 pezzi al mese durante la prove libere mentre al sabato in un’unica Inizialmente fu Fox Sports a occuparsi costruttori importanti, oltre che la gara no- prima fase. Tesla è sottolinea come giornata si svolgono qualifiche e gara, di Formula E, per poi passare la mano a strana di Roma, ha spinto per un maggior non ci sia nessuno specifico pro- in alcune location anche due manche RaiSport. Sebbene questi ultimi abbia- interesse. Ci sono nomi nuovi anche tra blema in catena di montaggio, ma aggiungendo la domenica. Anche per no svolto un servizio decoroso, non si i piloti, tra cui l’Italiano ed esperto Luca solo colli di bottiglia dovuti a pro- questo in passato non abbiamo mai visto possono dimenticare le gare totalmente Filippi, che correrà per NIO, uno dei team blemi già individuati che saranno a in TV qualifiche o servizi di altro genere, cancellate dal palinsesto (in virtù di even- migliori del circus elettrico. Dopo le disav- breve corretti. A margine di questo nemmeno con RAI che avrebbe avuto a ti di certo non imperdibili) o gli orari con venture della squadra guidata da Jarno risultato già notevole, ci sono altre disposizione numerosi canali. differite non propriamente giustificabili. Trulli e l’abile Michela Cerruti si tratta del 4.820 Model S e X già assemblate Per il campionato fortemente voluto da La speranza è che Mediaset, da sempre primo italiano dopo un po’ di purgatorio. e pronte al trasferimento, che ver- Alejandro Agag e Jean Todt si tratta del attenta agli sport emergenti, faccia un Tutti in griglia di partenza per le prime due ranno quindi conteggiate nell’ulti- terzo operatore nel panorama italiano. lavoro migliore. Probabilmente l’arrivo di gare il 2 e 3 dicembre a Hong Kong, mo quarto del 2017.

 torna al sommario 33 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE La mobilità sostenibile ha un nuovo alleato, l’e-bike Alpha di Pragma Industries Mobike e Ofo Ecco la bici a idrogeno: ricarica in 2 minuti Da concorrenti La bicicletta a pedalata assistita spinta da celle a idrogeno ha un’autonomia di 100 km a fratelli di Andrea ZUFFI Secondo Bloomberg le società di bike ento Km di autonomia e due minu- ti per una ricarica completa: sono sharing Mobike e Ofo Cquesti i “numeri” di Alpha e-bike, sono in trattativa per la prima bicicletta a pedalata assistita una fusione. Entrambe con propulsione a idrogeno pronta per essere commercializzata. A realizzarla da poco sbarcate anche Pragma Industries, azienda francese a Milano, potrebbero che è riuscita a integrare nel telaio del- dare origine a un super la propria e-bike un cella a combustibile gruppo da 4 miliardi da 150 W con tecnologia PEM (Proton Exchange Membrane) capace di alimen- tare un motore elettrico Brose 36V che di M. Z. fornisce assistenza elettrica alla peda- lata permettendo di viaggiare con poco un impatto ambientale nullo, senza cioè dalle biciclette alimentate con batterie sforzo alla velocità di 25 km/h. alcuna emissione di CO2 sia nella fase di tradizionali perché mantiene costanti le La ricarica avviene in soli due minuti tra- produzione del combustibile che duran- proprie performance in qualsiasi condi- mite apposita stazione di ricarica Spring te l’utilizzo del mezzo. Il livello di auto- zione climatica. Al momento non è nota che, una volta prodotto idrogeno dall’ac- nomia residua è consultabile in qualsiasi la data in cui il prodotto sarà disponibile qua mediante elettrolisi, lo comprime e momento grazie a una valvola di preci- e nemmeno il prezzo ufficiale di vendita. lo tiene immagazzinato in attesa di tra- sione che rileva costantemente la quan- Ipotizzando che sia comunque in linea sferirlo nel serbatoio da 2 litri nascosto tità di idrogeno ancora presente nel ser- con quello di altri modelli di bicicletta Recentemente sono sbarcate an- nel telaio della e-bike. L’azienda dichiara batoio. Il propulsore di Alpha si distingue elettrica e quindi intorno ai 2000 euro. che a Milano le due realtà regine del bike sharing a flusso libero, ov- vero Mobike e Ofo. Diversamente AUTOMOTIVE da altre soluzioni, le loro bici non EasyJet ha siglato un accordo con Wright Electric per realizzare un aereo elettrico hanno stalli predisposti ma posso- no essere sbloccate via app, utiliz- EasyJet mostra l’aereo elettrico: autonomia 540 km zate, e poi parcheggiate ovunque in attesa dell’utilizzo da parte del L’aereo elettrico è dedicato ai voli a corto raggio. Potrebbe coprire il 20% delle tratte cliente successivo. Gli affari pare vadano bene un po’ in tutto il mon- di Massimilano ZOCCHI do e nei giorni scorsi è circolata la l mondo dei trasporti va verso la mo- notizia - diffusa originariamente da torizzazione elettrica e anche il mon- una nota di Bloomberg - che le due I do aeroportuale non vuole essere società siano in trattativa per una da meno. Durante l’EasyJet Innovation eventuale fusione. Day a Londra è stato presentato il primo Tra le due Mobike è la più anziana prototipo di aeromobile completamente con 30 milioni di biciclette utiliz- elettrico. zate ogni giorno in circa 180 città Non si tratta certo di un modello reale, ma nel mondo, e un valore comples- solo delle prime immagini e della prima sivo di 3 miliardi di dollari. La più stesura del progetto. Il partner seleziona- giovane Ofo, nata nel 2014, vale to per questa nuova avventura è Wright invece “solo” 1 miliardo ed è nata Electric, azienda che è già stata capace dal gigante del commercio online di mettere in volo un biposto e che nei Alibaba. Insieme quindi divente- prossimi anni si dedicherà ad aumentare rebbero una forza nel settore, ma la scala, passando dapprima a 10 posti a EasyJet si appresta a mettere in servizio - verra testato a Londra-Gatwick ed è in non è dato sapere se la cosa an- sedere, per arrivare infine entro 10 anni i nuovi Airbus A320neo e A321neo che grado di eseguire fino a 20 spostamenti drà effettivamente in porto, poiché ad una capienza simile agli attuali modelli già ora consentirebbero una diminuzione per singola carica eliminando il consumo per ora si tratta solo di uno studio dedicati al corto raggio. delle emissioni di CO2 pari al 15% nonché di diesel. preliminare. Anche nel capoluogo Il traguardo è quello anche per quanto il 50% in meno di inquinamento acustico. Nell’aeroporto di Tolosa invece partirà la lombardo gli affari (complici anche riguarda l’autonomia. In attesa di nuovi Contemporaneamente partirà una fase sperimentazione di mezzi forniti da Safran le promozioni di inizio servizio) sviluppi nel mondo delle batterie si punta di test per veicoli elettrici e a idrogeno con tecnologia a idrogeno e dedicati al stanno andando bene, ed è facile ad un range di 540 km, che consentireb- anche all’interno degli aeroporti, in par- rullaggio. La flotta di 279 aerei consuma imbattersi nelle tipiche bici, aran- be di usare l’elettro-aereo per circa il 20% ticolari per le fase di spostamento degli circa il 4% del carburante annuo per que- cioni e grigie per Mobike e gialle dei voli di EasyJet. aeromobili e di rullaggio. Il rimorchiatore sta fase, e i mezzi a zero emissioni ne po- per Ofo: al momento a Milano sono In attesa di questo salto tecnologico TLD TPX100e - completamente elettrico tranno far risparmiare 55.000 tonnellate. circa 12.000 le bici disponibili.

 torna al sommario 34 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo messo a dura prova l’iPhone 8 Plus e le sue fotocamere, ecco cosa ci è piaciuto e cosa dev’essere migliorato Meglio l’iPhone 8 oggi o l’iPhone X domani? Il design non è nuovo e la dotazione non eccelle; tra i punti di forza la qualità fotografica, le prestazioni e la ricarica wireless

di Roberto PEZZALI uando si dice “nuovo iPhone” ormai tutti pensa- no ad iPhone X: design tutto schermo, potente, Q innovativo e con una fotocamera eccezionale. Se iPhone X è il futuro di Apple, iPhone 8 è il presen- te: il primo rivoluziona quello che l’iPhone è stato negli ultimi anni, i secondi rappresentano una naturale evo- video luzione di un prodotto che continua ad essere apprez- zato per le sue funzionalità, per il sistema operativo e per l’immediatezza di utilizzo. C’è chi dice che iPhone 8 e iPhone 8 Plus non hanno troppo senso con iPhone X alle porte, eppure dopo una settimana di utilizzo crediamo che un senso ci sia. iPhone 8 soprattutto la versione Plus, può diventare il modello preferito da chi non vuole rischiare di trovarsi con un troppo innovativo Face ID ma non ha intenzione di rinunciare a quello che la nuova generazione porta in dote, primo tra tut- lab ti la nuova fotocamera. L’iPhone 7 Plus era ed è uno smartphone eccellente e l’unica ragione per passare al nuovo modello è il miglioramento che Apple ha ap- Apple iPhone 8 Plus portato alle due fotocamere posteriori, capaci secondo DUBBIO AMLETICO: COMPRARLO O NO? 949,00 € Apple di “miracoli” grazie al modulo di intelligenza arti- iPhone X avrà una fotocamera ulteriormente migliorata: la stabilizzazione ottica sul modulo tele, quello usato per i ritratti, permetterà un ficiale integrato nel nuovo processore A11 . ulteriore guadagno in termini di resa quando si scatta un ritratto in condizione di luce non perfette. iPhone X, oltre a costare di più, è però Ed è proprio sulla fotocamera che abbiamo deciso di anche una scommessa: il sistema Face ID sicuramente funzionerà bene ma non tutti potrebbero trovarlo così comodo. E la stessa cosa vale concentrare questa prova, dopo una breve carrellata per il particolare formato di schermo, appariscente ma non certo adatto ai video. L’iPhone 8 Plus è invece una certezza: ha un design che di impressioni sul nuovo iPhone 8 Plus: fanno davvero può apparire datato ma è ormai un classico che non passa mai di moda, funziona bene quanto l’iPhone 7 ma è più potente, ha finalmente la ricarica wireless e ha nuove funzioni legate ai ritratti e al video. Nulla che renda obsoleto il modello dello scorso anno, che continua ad essere miracoli le nuove fotocamere? un eccellente smartphone, ma comunque miglioramenti importanti per chi ritiene la fotocamera una delle caratteristiche da considerare quando si deve comprare uno smartphone. Tra i punti di forza mettiamo sicuramente la qualità fotografica, le prestazioni, la ricarica wireless Davanti è identico, cambia il lato “b” e il sistema operativo iOS, tra le cose che ci sono piaciute meno il design e il packaging. Il design perché, fatta eccezione per la versione nera, iPhone 8 sembra una copia di iPhone 7: stesse dimen- sembra ormai datato, con quelle cornici spesse e un look che ha un forte sapore di già visto, mentre il packaging perché dopo aver speso 900 euro non è possibile trovarsi senza un caricatore fast e un cavo USB Type C. Ed è un peccato che l’iPhone 8 piccolo, il 4.7”, resti senza la sioni, stesso frontale e stessi tagli di schermo. Eppure, doppia fotocamera che si è dimostrata il vero valore aggiunto di questa ultima generazione di iPhone. grazie al retro in vetro, riesce a trasmettere un feeling differente. E’ più pesante, colpa del vetro e della rica- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo rica wireless, ma è anche meno scivoloso e quindi più 8.7 9 9 8 10 8 8 facile da gestire. La versione Plus, con le sue cornici spesse e gli ampi spazi sopra e sotto lo schermo, non COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE può competere a livello di design con iPhone X e con Ricarica wireless Il design ha un po’ stancato gli altri smartphone full screen, tuttavia nella sua versio- Qualità fotografica Vetro posteriore a rischio rottura ne nera, dove le cornici non risaltano, l’impatto esteti- Prestazioni generali Assenza cavo USB Type C e caricatore rapido nella confezione co è notevole. Il vetro nero ricorda molto la finitura jet black di iPhone 7, ma ovviamente si rovina di meno. L’unica nota legata al doppio vetro, frontale e posterio- è il vetro più resistente mai usato su un iPhone e non La scelta di usare il vetro ha sostanzialmente due van- re, riguarda la fragilità: oggi con iPhone 7 si può rompe- ce la siamo sentita di provare, ma c’è chi ha provato e taggi: nasconde le bande delle antenne e soprattutto re solo lo schermo mentre con l’iPhone 8, un po’ come non sembra poi così robusto. Se cade male si rompe, e permette la ricarica wireless, con la bobina celata sotto accadeva con iPhone 4 e 4S, si può rompere anche il se si rompe son dolori: costa di più di quello anteriore lo strato protettivo. vetro posteriore. Apple ci assicura che il nuovo vetro perché è un blocco unico che integra anche la bobina. Miglioramenti anche per lo schermo: come sull’iPad Pro anche sull’iPhone 8 c’è il True Tone, e grazie ad un sen- sore aggiuntivo la temperatura colore dello schermo varia al seconda della temperatura della luce ambien- te. La differenza è minima, ma l’immagine appare de- cisamente più naturale. L’iPhone 8 è compatibile HDR, ma con i contenuti così codificati l’unica vantaggio che si ottiene è la visualizzazione in Wide color Gamut. Nonostante una batteria leggermente più piccola l’au- tonomia ci è sembrata analoga a quella del modello precedente: il processore consuma leggermente meno. C’è comunque la ricarica rapida, e c’è anche

segue a pagina 36 

 torna al sommario 35 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE

TEST Apple iPhone 8 Plus segue Da pagina 35 

quella wireless su standard Qi: abbiamo provato con un caricatore dell’Ikea da trenta euro e funziona be- nissimo oltre ad essere pratico. Non è una ricarica ve- locissima, ovvio, ma è perfetta per la notte e salutare per la batteria. Usando il caricatore del MacBook o un altro caricatore che capace di erogare tanta corrente si può attivare invece la ricarica veloce, meno di 30 minuti per tornare 7 non ha è la nuova unità di calcolo neurale, che Ap- al 100%: è fastidioso che Apple non fornisca il caricato- ple sfrutta per i calcoli computazionale legati al reparto re rapido nella scatola e soprattutto che il cavo incluso fotografico. E’ questa la vera novità di iPhone 8, ed è sia ancora quello USB classico - lightning: chi ha un questo l’aspetto che abbiamo messo alla frusta. MacBook Pro o un MacBook, dopo aver speso più di mille euro, deve pure acquistare un cavo a parte. Alla ricerca della fotocamera perfetta Piccole novità sulla parte di connettività e GPS: c’è il Oltre a processore e ricarica wireless, la novità più in- bluetooth 5 e c’è il supporto a Galileo. Ottima la qualità teressante di iPhone 8 è la nuova fotocamera. Sono delle chiamate, e nel nostro esemplare non abbiamo sempre 12 megapixel, ma il sensore è leggermente più avuto i problemi durante la chiamate che invece qual- grande e soprattutto c’è un nuovo processore dedica- che altro utente si è trovato davanti e per i quali Apple to. Questo ISP, Imaging Signal Processing, legge i dati sta per rilasciare un aggiornamento correttivo. del sensore più velocemente ed è in grado di applicare Qualche parola anche sul processore A11: siamo da- una riduzione del rumore tramite un processore hard- vanti ad un processore avanzatissimo dove i sei core, ware al posto del filtro software usato su iPhone 7. Ap- videre le foto automaticamente vengono convertite in due ad alte prestazioni e quattro ad altra efficienza, ple su iPhone 8 ha curato più i dettagli, anche perché Jpeg senza un degrado della qualità percepibile. possono infatti essere usati in contemporanea da ap- stravolgere l’hardware è sostanzialmente impossibile. C’è poi la modalità HDR sempre attiva (va disattivata da plicazioni che gestiscono le code e i thread in modo ot- In uno smartphone esiste un limite fisico, che è lega- menu se si vuole) che aiuta a restituire fotografie più timale. Uno sviluppatore capace, sfruttandolo a pieno, to alla dimensione del sensore e della lente utilizzata: cariche cromaticamente e più d’impatto e ci sono nuovi ha a disposizione la potenza di un desktop. Le app di oggi Apple con il suo sensore da 12 megapixel e con la effetti per le Live Photos, un po’ difficili da raggiungere iOS sono già ottimizzate, dove possibile, per sfruttare al sua lente a sei elementi F1.8 ha raggiunto questo limi- ma in qualche caso utili. meglio e contemporaneamente i core del processore. te. Una lente più luminosa comporta necessariamente Tra questi troviamo infatti “Long Exposure”, che non è Nell’utilizzo normale è difficile percepire le differenze o un sensore più piccolo o uno spessore maggiore, propriamente un effetto: applicando esposizione lunga di velocità: l’iPhone 7 Plus ha ancora oggi prestazioni e usare un sensore più risoluto dei 12 megapixel non ad una Foto Live i fotogrammi della foto vengono fusi elevatissime in ogni condizione e la stessa cosa si può porterebbe vantaggi tangibili. Oggi sono moltissimi gli in un unico scatto dando l’impressione di una foto con dire dell’iPhone 8, rapido e veloce, per una esperienza smartphone che possono vantare buone lenti e un ot- un secondo di posa. La fusione è intelligente, in quanto d’uso davvero piacevole. I 3 GB di RAM sono sufficienti, timo sensore, ma il segreto di Apple è tutta la parte di vengono presi solo gli elementi che realmente si muo- iOS è decisamente più ottimizzato di Android. Difficile elaborazione software e analisi della scena pre-scatto vono: questo vuol dire che si può usare anche in pieno percepire miglioramenti rispetto ad iPhone 7 dal punto che riesce, anche nelle occasioni più difficili, a tirar fuo- giorno senza il rischio di ottenere una foto totalmente di vista grafico: anche se per la prima volta Apple usa ri una buona foto senza dover impostare nulla, basta sovraesposta. Questa modalità, tuttavia, richiede ne- una GPU fatta in casa al posto delle PowerVR prodotte premere il bottone. cessariamente l’uso di un treppiedi. da Imagination Technology le prestazioni durante un iOS 11 porta in dote molte migliorie per la fotocamera, Qui sotto alcune foto scattate con iPhone 8, dove si uso standard non sembrano poi così diverse, ma anche alcune invisibili, nel senso che funzionano senza che può notare come i colori siano decisamente più carichi qui non c’era assolutamente bisogno di migliorare nul- l’utente sue ne accorga e altre invece gestibili e con- rispetto al classico scatto naturale dell’iPhone. Il merito la. La differenza la faranno probabilmente le applica- figurabili. Un esempio è il nuovo formato immagine ad è dell’HDR, e la resa come primo impatto ricorda molto zioni legate alla realtà aumentata, ma per approfondire alta efficienza (HEIF) che riesce a ridurre le dimensioni quella dei Samsung Galaxy. questo aspetto stiamo preparando un articolo a parte. di ogni foto della metà: salvando le foto in questo for- Quello che però il processore A10 Fusion dell’iPhone mato si risparmia spazio, e quando si devono condi- segue a pagina 37 

Alcune foto scattate con iPhone 8, l’intervento della modalità HDR è evidente. Selezionare la foto con il mouse per visualizzare l’ingrandimento.

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TEST Apple iPhone 8 Plus segue Da pagina 36 

Se parte della novità dopo l’aggiornamento sono di- sponibili anche per l’iPhone 7 Plus ce ne sono alcune che richiedono il processore A11 Bionic, e il riferimento va alle nuove funzioni di gestione luce della modalità ritratto. Apple ha lanciato la modalità ritratto lo scorso anno in beta e dopo qualche piccolo ritocco l’ha resa disponibile sugli iPhone 7 Plus riscontrando subito un incredibile successo: la qualità dello sfuocato, asso- La riduzione del rumore viene svolta da un processore dedicato. Ecco alcuni scatti notturni. lutamente naturale, e la resa in condizioni di elevata luminosità sono a dir poco eccellenti. Quest’anno, sempre in beta, alla modalità ritratto viene la luce scenografica mostra tutti i suoi limiti. La gestio- aggiunta tutta la gestione della luce. Una cosa che può ne della luce è uno degli aspetti più complessi della video sembrar banale, ma è proprio la gestione della luce fotografia e Apple crede di riuscire a gestirla in modo che spesso riesce a cambiare radicalmente una foto- semplice sfruttando un processore: se ci riuscirà giù grafia, soprattutto un volto, e quello che Apple è riusci- il cappello, ma allo stato attuale mostra diversi limiti. ta a fare sfruttando il Machine Learning è notevole. La Questa funzione è disponibile solo ed esclusivamente sezione “neural engine” del processore A11 è stata ad- su iPhone 8: richiede infatti il una componente hard- destrata con migliaia di fotografie di volti per insegnare ware del processore. Le informazioni di de-focus e la lab al “chip” come diversi tipi di luce, dal riflesso su carta maschera che viene creata per separare il soggetto in dorata alle classiche luci di riempimento, si possono primo piano dallo sfondo possono essere poi usati an- riflettere su volti di ogni tipo. Il risultato non è un filtro che da app di terze parti, aprendo la via ad applicazioni iPhone 8 ma una rielaborazione in tempo reale dello scatto che di foto-ritocco decisamente complesse. Video girato a 240 fps e 1080p cambia, spesso anche drasticamente, il risultato. Nulla Altra piccola e piacevole novità è lo slow sync del flash, di distruttivo, la versione originale della foto resta, ma ovvero la possibilità di tenere aperto l’otturatore per un applicando diversi filtri luce il risultato, se si parta da istante dopo aver usato il flash come luce di riempi- all’HEVC si può impostare la fotocamera di default in una bella foto, può essere notevole. mento. Una tecnica questa che usano molti fotografi, 4K. La Apple TV è 4K, le TV sono 4K e non c’è dav- Veniamo alle note dolenti: per la modalità ritratto di usa e che permette di tenere, oltre al soggetto in primo vero ragione per continuare a riprendere a risoluzione la camera “tele” che è anche quella meno luminosa, e piano illuminato dal flash, anche i dettagli dello sfondo bassa, lo spazio occupato dai file è lo stesso. L’aggior- durante gli scatti con poca luce il rumore video è note- illuminati dalla luce naturale. L’iPhone applica questo namento in chiave video dell’iPhone 8 strizza l’occhio vole. Inoltre la funzione è in beta e si vede: per poter modalità di scatto in automatico se si accorge che esi- agli sportivi: ripresa 4K a 60 frame al secondo e slow sfruttare le modalità “luce scenografica” e “luce sceno- stono le condizioni adatte, ma attenzione a tenere per motion a 240 frame al secondo in 1080p pongono grafica singola” si deve partire da una foto già espres- saldo lo smartphone perché il rischio di sfondo mosso l’iPhone al vertice della categoria. Apple ha ottenuto siva e scattata in certe condizioni, perché questo filtro è concreto. questo risultato sviluppando un encoder particolare applicato ad un normale ritratto può fare anche disastri. Non si può poi dimenticare la parte video: si passa al per la lettura dei dati del sensore, da non confondere Inoltre particolari fini, come i capelli al vento, mettono codec HEVC, e se oggi tutti hanno sempre registrato ovviamente con il codec HEVC che si occupa invece in seria difficoltà il filtro: il ritratto standard è notevole, video in formato 1080p per risparmiare spazio grazie della compressione del file.

Slow sync del flash, i dettagli dello sfondo sono A sinistra la foto originale, a destra la foto con l’applicazione dei filtri luce. illuminati dalla luce naturale.

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n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Venduto in esclusiva da Amazon, il Q8 è uno smartphone con display secondario che punta ad inserirsi tra i top di gamma LG Q8, uno smartphone che punta alla sostanza Le specifiche non sono all’ultimo grido ma non manca nulla. Il prezzo di listino di 599 euro non gioca però a suo favore

di Vittorio Romano BARASSI icordate LG V10? Fu il primo smartphone ad es- sere equipaggiato con il “second screen”, lo pro- R vammo e ci piacque molto. Ci sarebbe piaciuto provare anche il successore, il V20, ma LG ha deciso di non importarlo dalle nostre parti ed ora eccoci al co- spetto di Q8, smartphone che alla fine dei conti non è video altro che un V20 con display più piccolo. Il dispositivo è nelle nostre mani da diverse settimane ormai, durante le quali lo abbiamo messo sotto torchio come al nostro solito. Bella la monoscocca metallica Ma le finiture non sono da top di gamma Una volta estratto LG Q8 dalla confezione ci si rende immediatamente conto di due cose: lo smartphone è leggero (146 grammi davvero ben distribuiti) e le di- lab mensioni sono abbastanza compatte (149 x71,9x8 mm). Il dispositivo è caratterizzato da una monoscocca in metallo verniciata in grigio scuro con bordi e angoli LG Q8 molto arrotondati; superiormente ed inferiormente al TANTE QUALITÀ E QUALCHE PECCATO VENIALE 599,00 € display vi sono due porzioni plastiche che nascondo- Non è uno smartphone perfetto e non è certamente lo smartphone per gli ossessionati della scheda tecnica, ma LG Q8 è senza ombra di no le antenne e che si inseriscono nel telaio metallico, dubbio un dispositivo completo. Non ha reali punti deboli e non si sente mai la mancanza di qualcosa; lo smartphone, pur con l’hardware di un le quali stonano un po’ con l’aspetto generale. Il ve- anno fa del V20, ha prestazioni di tutto rispetto e la doppia fotocamera - nell’interpretazione di LG - è una chicca non da poco. Considerando tro frontale non presenta l’ormai onnipresente finitura la concorrenza i 599 euro di listino non sono il miglior biglietto da visita possibile ma Amazon, che detiene l’esclusiva per l’Italia, spesso 2.5D (ai lati ci sono due bande nere plastiche) e la rea- lo propone in offerta a circa 100 euro in meno; al momento in cui si scrive siamo a 399 euro, un prezzo più che accettabile, oscillazioni permettendo. lizzazione generale non sembra essere al livello di altri dispositivi destinati alla fascia medio-alta del mercato; Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo l’allineamento tra le diverse porzioni del dispositivo non è precisissimo e qualche scricchiolio, ogni tanto, 7.2 7 8 8 8 7 6 lo si sente. Sul lato destro vi sono i tasti del volume COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE mentre il lato sinistro è caratterizzato solamente da un Ottima fotocamera principale Prezzo di listino alto pratico carrellino estraibile sul quale posizionare na- DAC audio eccezionale Ricezione telefonica sotto la media noSIM e microSD (fino a 2 TB); la porzione superiore Certificato IP67 (nonostante la costruzione) Autonomia non soddisfacente presenta un microfono secondario e il trasmettitore IR (Q8 può fungere da telecomando) mentre la porzione posizionamento. Detto questo, considerando le dimen- microfono secondario. Un parere sul design di Q8? Sin- inferiore può vantare la porta USB Type-C (la plastica sioni piuttosto contenute del dispositivo, raggiungerlo golare. Non è bellissimo ma le dimensioni sono quelle intorno è fin troppo “tagliente” al tatto, ad alcuni può non è mai un grosso problema e facendoci l’abitudine giuste e la costruzione, seppur non ai livelli di smar- risultare fastidiosa) con ai lati jack da 3,5mm, microfono si potrebbe arrivare addirittura a considerarlo comodo. tphone Android che viaggiano sulle stesse quotazioni, principale e altoparlante. Al di sopra del sensore vi è una corposa porzione di assicura comunque la piena resistenza ad acqua e pol- Posteriormente spicca il logo Q8 nel centro e poco so- dispositivo dedicata al comparto fotocamere: è legger- vere. LG Q8, infatti, è certificato IP67. pra vi è il tasto di sblocco, il quale funge pure da senso- mente in rilievo e in LG hanno deciso di non far nulla re di riconoscimento biometrico; funziona bene come per nasconderlo. Il logo dell’azienda è posto sempre Schermo particolare da tradizione LG e semmai si potrebbe discutere sul posteriormente ma in basso, poco al disopra di un altro La porzione extra alla fine serve a poco Come per V10 e il successivo V20, LG ha deciso di equipaggiare Q8 con un display del tutto particolare. Si tratta di un pannello LCD “tagliato” nell’angolo su- periore sinistro (dove sono state sistemate fotocamera frontale e sensori) il cui “effetto complessivo” fa pensa- re a due display posti uno sopra l’altro; in realtà non è così poiché si tratta di un pezzo unico, la cui porzione superiore da 160x1040 pixel è gestita da un controller realizzato ad hoc. Il resto del pannello ha le dimensioni di 5,2 pollici di diagonale e offre una risoluzione QHD di 1440x2560 pixel (564 pixel per pollice); è un buon LCD IPS, con una buonissima luminosità massima che

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TEST LG Q8 segue Da pagina 39  permette la facile lettura anche sotto la forte luce del sole. I colori sono ben riprodotti, i neri sono nella media e la visibilità laterale è più che buona; complice l’in- stallazione del tasto di sblocco/sensore nella porzione posteriore, LG non ha potuto fare a meno di inserire la tipica possibilità di accensione del display con dop- pio tap sullo schermo. Molto preciso ed estremamente qui in versione 5.0, sempre chiara e fruibile, senza mai veloce è il sensore di luminosità ambientale, il quale è dare la sensazione di appesantire il sistema e influire probabilmente uno dei migliori cui ci siamo imbattuti sulle prestazioni generali del dispositivo. Poche le ap- nel 2017. Sul display secondario appaiono le notifiche plicazioni, oltre alle Gapps, installate da LG: c’è l’app (alcune permettono l’accesso rapido), vengono visua- per la gestione delle funzioni di telecomando, ci sono lizzate le app recenti e quelle preferite (selezionabili LG Backup, LG Friends Manager, LG Health, LG Smar- dalle impostazioni) e si può selezionare tra uno degli tWorld, un registratore audio HD (in formato FLAC con “strumenti rapidi”. Molte applicazioni visualizzano sul qualità fino a 24bit / 192KHz), QuickMemo+ ed Ever- “second display” pulsanti aggiuntivi così come stru- note. Presenti anche una galleria e un file manager menti secondari e/o informazioni tipicamente riservate davvero ben fatto. all’area notifiche; il display secondario è pensato per La GPU Adreno 530 è tranquillamente in grado di ge- Q8 è un modulo assolutamente da top di gamma (e rimanere sempre attivo, assicurando sempre la visua- stire la grafica di giochi 3D di ultima generazione, così si può anche decidere di scattare in RAW). Meno sod- lizzazione dell’orario, della data e delle notifiche; al come non ci sono problemi neppure con filmati in 4K disfacente è il sensore da 8 megapixel pensato per buio e con il resto dello schermo spento è impossibile codificati in H.264. Ok anche la riproduzione di video stare dietro all’ottica grandangolare: le fotografie non non notare una sorta di alone derivato dall’accensione HEVC a 1080p. sono memorabili ma la comodità di avere un campo del solo second display. Non c’è, ovviamente, un LED visivo così ampio (135 gradi) su uno smartphone è im- per le notifiche; a proteggere il pannello c’è un Gorilla Due fotocamere: una per la qualità pareggiabile. Davvero niente male i video registrati in Glass 4 di Corning. l’altra per i…panorami UltraHD a 30fps (con possibilità di scegliere il bitrate) Sono molte le interpretazioni che i vari produttori han- mentre scendendo di risoluzione (da 1080/30p in giù) Hardware del 2016, ma più che sufficiente no voluto dare all’idea delle “due fotocamere” e quella si perde un po’ di qualità ma si guadagna in versatilità, A spingere LG Q8 ci pensa un SoC Snapdragon 820 di di LG è forse la migliore: una fotocamera “tradizionale” poiché viene resa possibile l’attivazione del tracking Qualcomm, componente che i più informati non faran- affiancata da una con ottica grandangolare. degli oggetti e si può sfruttare la stabilizzazione otti- no fatica a ricondurre a diversi smartphone top di gam- La prima è basata su un sensore da 13 megapixel posta ca (non disponibile a 60fps). Sufficiente la fotocamera ma… della scorsa annata. Alla base c’è una CPU quad alle spalle di un obiettivo f/1.8 stabilizzato otticamente frontale da 5 megapixel: fa foto decenti e ha dalla sua core (2x2.15 GHz e 2x1.6 GHz) e al fianco di questa vi con focale 28mm, la quale assicura un campo visivo di un’ottica f/1.9 con angolo di visione di 120°. sono 4 GB di memoria RAM LPDDR4; lo storage fisico 78°, mentre la seconda, invece, è composta da un sen- è assicurato da “soli” 32 GB di memoria UFS di cui 9,57 sore da 8 megapixel e da una lente f/2.4 da 10mm che Audio ai massimi livelli, autonomia sono occupati da file di sistema. garantisce un angolo di visuale pari a 135°. La modalità e ricezione non eccezionali Come è facile intuire dalla scheda tecnica, le presta- di messa a fuoco del sensore principale è a 9 punti con Uno degli aspetti che ci sono piaciuti meno di LG Q8 è zioni non sono mai un problema; lo smartphone si de- tracciamento degli oggetti e differisce dal sistema a l’autonomia generale. Se sotto copertura Wi-Fi la bat- streggia bene in praticamente ogni contesto e dà qual- fuoco fisso offerto dal modulo con ottica grandangola- teria (non rimovibile) da 3000mAh non fa mai mancare che piccolo segno di incertezza solamente quando re. C’è un flash dual LED abbastanza potente. il suo supporto (senza strabiliare), è quando si passa stressato in maniera particolare con aperture e chiusu- Una volta aperta l’applicazione dedicata alle fotocame- alla rete dati che iniziano i problemi: con l’utilizzo tipi- re di app consecutive, oppure quando in background re, operazione che a volte richiede qualche istante di co delle nostre giornate di test siamo sempre arrivati a vi è qualche installazione/aggiornamento dallo store. troppo, si ha accesso ad un mondo nuovo fatto di tre sera, ma con pochissima carica ancora a disposizione. Segnaliamo anche il non proprio rapidissimo passag- modalità: Automatica, Foto manuale e Video manuale. La modalità di risparmio energetico aiuta a salvare il gio tra la fotocamera e la galleria: quando si scatta una La prima è fatta per gli amanti del punta e scatta: si salvabile e come ultima spiaggia si può anche disat- foto e la si vuole subito rivedere, spesso si va incon- inquadra, si mette a fuoco e lo smartphone si occupa tivare il “second display”. Considerando l’hardware a tro a qualche rallentamento di troppo. Nell’utilizzo più di fare tutto il resto, ottimizzando i parametri di scatto. disposizione forse una batteria più capiente sarebbe intenso lo smartphone scalda in maniera abbastanza Sono però le modalità manuali a spiccare: con LG Q8 stata più gradita. percepibile, senza però mai diventare fastidioso. si ha libero accesso a praticamente ogni tipologia di Leggermente sotto la media la ricezione telefonica - si Il sistema operativo installato a bordo di LG Q8 è An- impostazione e gli utenti più consapevoli possono poteva lavorare meglio sotto questo aspetto - mentre droid Nougat 7.0, aggiornato alle patch di sicurezza di sbizzarrirsi nel tentativo di ottenere foto e/o video di più che buona è la qualità delle chiamate; la connettivi- giugno 2017; l’interfaccia grafica è la classica LG UX, qualità superiore. All’inizio bisognerà familiarizzare tà è completa: ci sono Wi-Fi “ac” dual band, Bluetooth sulle potenzialità delle fotocamere ma una volta co- 4.2 LE, NFC, GPS, GLONASS e non manca la radio FM. nosciute le componenti ci si potrà togliere più di una Davvero ottimo il Quad DAC che LG ha deciso di instal- soddisfazione. lare a bordo dello smartphone: la qualità del suono dal Volendo parlare di qualità è senza dubbio la fotocame- jack da 3,5mm è certamente di gran lunga superiore ra da 13 megapixel quella con cui si riesce a spuntare i alla media della categoria, riuscendo a far sembrare risultati migliori; le foto diurne sono sempre dettagliate, ottime - ma non lo sono - anche le cuffie in dotazione la messa a fuoco è precisa e difficilmente il sistema di con cavo in tessuto anti-groviglio. Per ottenere il mas- bilanciamento del bianco sbaglia. Anche di sera non simo però ci vogliono delle cuffie davvero buone, con ci si può lamentare: il livello di dettaglio scende ma il le quali si riesce ad esplorare un mondo fatto di note di rumore non è mai esasperato e la gestione delle luci assoluta qualità; un plauso ad LG che, sin dal V10, conti- è sempre abbastanza precisa. Quello installato su LG nua a non dimenticare gli amanti della buona musica.

 torna al sommario 40 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo messo le mani sul nuovo modello di Apple TV e abbiamo guardato alcuni contenuti 4K e HDR: la qualità è super Apple TV 4K, qualità con qualche compromesso La qualità è eccezionale, ma qualche scelta di Apple lascia l’amaro in bocca a chi aspettava da tempo questo media player

di Roberto PEZZALI è una nuova Apple TV ed è sia 4K che HDR. Quello che fino ad oggi era un ottimo set top C’box si candida a diventare il miglior set top box per la fruizione non solo di app e giochi ma anche di contenuti video. Ci troviamo infatti davanti all’unico pro- dotto capace non solo di gestire senza problemi giochi video e video in 4K, ma anche di gestire contenuti HDR sia nel formato HDR10 sia in Dolby Vision, opzione questo che rende Apple TV la compagna idea dei TV OLED LG e Sony. Se il look resta identico, unica differenza è la sparizione dell’USB type C sul retro, sotto la scoc- ca la Apple TV 4K è tutta nuova. tvOS, giunto alla sua versione 11, può contare sul supporto processore A10X Fusion, lo stesso dell’iPad Pro, per gestire al meglio un televisore Ultra HD di nuova generazione e permettere ovviamente il rapida espansione. E’ possibile scaricare la riproduzione fluida di giochi e applicazioni. in locale una copia della versione HD, anche con HDR, lab Oltre al processore cambia anche la connessione di ma la versione 4K è fruibile solo in streaming, crediamo rete: al posto della porta di rete da 100 Mb/s c’è una più per una ragione di spazio occupato che per una porta a 1 Gbit. Nonostante il sistema operativo sia questione di diritti. In ogni caso, visti il numero di titoli flessibile e ci sia un AppStore abbastanza fornito, per disponibili, è lecito pensare che Apple stia ancora chiu- Apple la “TV” resta un dispositivo votato al video e con dendo alcuni accordi con le major. l’arrivo di 4K e HDR si chiude finalmente il cerchio. Tra La qualità dei contenuti su iTunes, soprattutto quelli gli ultimi prodotti lanciati da Apple, la Apple TV è quel- 4K, è decisamente superiore rispetto a ciò che offrono la che ha catalizzato fin da subito la nostra attenzione. molti altri servizi di streaming. Per i video in 4K serve convinto che la qualità del disco fisico sia irraggiungibi- Da tempo si aspettava questo salto verso l’Ultra HD e ovviamente una buona connessione, ma grazie alla ge- le, ma onestamente crediamo che sia davvero difficile soprattutto avevamo un sacco di dubbi che solo una stione intelligente dello streaming 15-20 Mbps posso- vedere a occhio, e con una sequenza in movimento, prova approfondita poteva toglierci. no bastare, anche se Apple ne chiede 25. Dopo qual- differenze dello stesso contenuto in streaming su Ap- Apple TV 4K arriva in Italia in due versioni: 32 GB di che secondo di buffering, tempo variabile a seconda ple TV e su disco. memoria interna, 199 euro, e 64 GB di memoria a 219 della connessione, il video arriva sul TV con la qualità Un utente con la Apple TV può vedere i contenuti HDR euro: vista la differenza di costo esigua consigliamo massima disponibile. anche tramite Netflix, ma serve il profilo da 12.99 euro ovviamente di puntare sul modello con il taglio di me- Abbiamo provato a guardare, acquistando il contenuto al mese, e tra qualche mese anche con l’app di Ama- moria maggiore. su iTunes, Heart of The Sea, Batman v Superman e zon Prime Video. Logan e dobbiamo dire che la qualità è decisamen- Dall’AppStore si possono anche scaricare app di terze Come spremere al meglio la Apple TV te elevata, si avvicina molto a quella di un Blu-ray parti per vedere video: c’è VLC, c’è Plex per chi ha un Una volta collegata Apple TV 4K ad un fiammante te- Ultra HD. Apple ci ha comunicato che i contenuti sono Plex Server ma la nostra preferita resta Infuse nella sua levisore Ultra HD compatibile HDR (quasi tutti i modelli codificati in DCI-P3 e che il formato HDR dipende mol- versione 5 per Apple TV. recenti) una domanda nasce spontanea: “Che conte- to dal fornitore: l’HDR10 ovviamente è disponibile per Questo player di rete, che nella versione Pro può ac- nuti posso guardare in 4K per vedere le differenze con ogni film HDR, stanno insistendo per avere anche il cedere anche alle cartelle dai servizi cloud, è in grado la versione precedente?” Dolby Vision. di riprodurre ogni tipo di file video anche con bit rate Su iTunes, anche in Italia, Apple ha iniziato a popolare I contenuti 4K costano quanto costavano gli stessi film elevatissimi, come filmati demo HEVC a 200 Mbps. Il la sezione con i video in 4K e HDR. Se nove film sono in versione HD e, se un utente ha già acquistato un risultato è godimento puro, e se si considera che Infuse disponibili solo in 4K, la maggior parte, circa quaranta, contenuto ora disponibile in 4K, il suo acquisto viene supporta anche Dolby Vision e HDR 10 ci troviamo da- sono disponibili anche con HDR e nella maggior parte convertito automaticamente nella versionecon qualità vanti ad una applicazione indispensabile per chi oltre dei casi con Dolby Vision. I prezzi vanno dai 3.99 euro migliore. La resa come abbiamo detto è ottima, c’è defi- ai servizi in streaming ha anche tanti contenuti video per il noleggio ai 7,99 euro per l’acquisto. Al momento i nizione, artefatti praticamente nulli e anche la dinamica sulla rete locale. video disponibili non sono tantissimi, ma è un catalogo è decisamente convincente. Ci sarà sempre qualcuno C’è infine YouTube, ma non è in 4K: Apple non sup- porta il formato VP9 di Google e i contenuti in 4K di- sponibili su YouTube sono codificati in VP9. Ci troviamo di fronte ad una questione che vede Google da una parte contro Apple dall’altra, V9 contro HEVC, e fino a quando nessuno dei due “colossi” farà un passo avanti YouTube su Apple TV continuerà ad essere disponibile solo ed esclusivamente a 1080p. Un peccato, perché su YouTube ci sono moltissimi contenuti 4K, anche se non tutti a dire il vero hanno una qualità esemplare.

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TEST Apple TV 4K HDR segue Da pagina 41 

Audio 7.1, ma manca il Dolby Atmos Apple TV supporta l’audio multicanale fino a 7.1 canali ma purtroppo, al momento, non supporta nessuno for- mato audio ad oggetti come Dolby Atmos o il meno diffuso TS:X.D Una scelta che crediamo sia dovuta alla difficoltà di gestione dell’audio a oggetti e di Siri. Siri, l’assistente vocale di Apple, dev’essere sempre in gra- do di parlare e gestire il Dolby Atmos con Siri vorrebbe dire decodificare il segnale audio, aggiungere la voce di Siri e ricodificare l’Atmos oppure inviarlo decodifica- il telecomando Apple TV Remote un campo di testo ar- to in PCM. Operazione decisamente onerosa a livello riva una notifica sull’iPhone abbinato che permette di di calcolo. Questo riguarda ovviamente i modelli dove usare il dispositivo per l’inserimento del testo. Siri è attiva: in Italia ancora non è possibile usarlo per Chi ha provato a usare una Apple TV è consapevole di cercare nella library e chiedere suggerimenti persona- quanto la tastiera disposta su una singola linea di tvOS lizzati. Un problema simile lo ha già affrontato Microsoft sia indisponente e lenta, con un iPhone (o un iPad) goritmi e filtri di upscaling di eccezionale qualità e ef- su Xbox One S e anche Apple troverà una soluzione, cambia tutto: il telecomando è comodo per navigare ficacia: con la Apple TV il processore del TV non vie- anche perché l’Atmos sta diventando il formato audio tra i contenuti, ma se si tratta di inserire testi la praticità ne praticamente usato. Tutto il lavoro viene fatto dal predefinito delle nuove uscite cinematografiche e -an viene un po’ meno. La nuova unità di controllo sembra processore A10X Fusion e Apple ci ha detto che viene che dei contenuti su Netflix, non si può ignorare. Abbia- identica a quella della versione attualmente sul merca- migliorato costantemente, ma azienda come Sony han- mo chiesto ovviamente lumi su questa mancanza e ci to, ma Apple ha aggiunto un piccolo cerchio attorno no sicuramente un bagaglio di esperienza maggiore in è stato detto che oggi è così ma che la cosa potrebbe al tasto del menu per dare più importanza al tasto più questo settore. essere sistemata con un upgrade software in una delle usato e ha cambiato il giroscopio interno adottando In secondo luogo c’è la questione HDR: se il TV sup- prossime versioni di tvOS. una versione più precisa. Se non si trova il piccolo tele- porta i formati ad alta dinamica l’HDR è sempre attivo, Nonostante manchi l’Atmos, come il video anche l’au- comando, perché magari è nascosto tra le pieghe dei e questo come vedremo non è sempre un bene. Nel dio dei contenuti presenti su iTunes è decisamente di cuscini o finito dietro il divano, si può usare un iPhone: menu di impostazioni è possibile ovviamente scegliere alto livello anche se non è costante: in qualche caso con una Apple TV configurata e Apple TV Remote in- la modalità di uscita forzando a mano le varie opzioni, bisogna alzare leggermente il volume, in altri casi va stallato all’interno del nuovo control center di iOS 11 c’è ma è fastidioso che non sia la Apple TV a cambiare leggermente abbassato. un widget per il controllo totale del set top box. dinamicamente, come ogni sorgente al mondo, la mo- Segnaliamo la possibilità di sfruttare gli AirPods o un Spendiamo qualche parola riguardo alle app: oltre ai dalità a seconda del contenuto. paio di cuffie wireless come le ultime Beats Studio vari giochi presenti e a diverse app localizzate le uni- Apple ci ha spiegato nel corso di un meeting che la come dispositivi di uscita: tenendo premuto il tasto che due app per la fruizione di contenuti video italiani scelta è stata fatta per offrire all’utente non solo la mi- “play” vengono visualizzati i dispositivi di uscita sulla sono Rai Play e Serie A TIM, che permette di acquistare glior resa possibile ma anche per una questione “este- rete o connessi tramite iCloud e si può passare dal- una delle tre partite i cui diritti sono della lega calcio a tica”: ogni volta che si cambia formato, passando ad l’ascolto ad alto volume tramite TV o sistema home ci- 1.99 euro. Mancano all’appello tantissime app italiane, esempio da un 4K HDR ad un Full HD, il TV sgancia il nema ad un silenzioso e personale ascolto in cuffia. da quelle di La 7 e Mediaset per la catch up TV, l’app di segnale, visualizza qualche secondo di schermo nero DPlay, le app di Mediaset Premium, Infinity, Now TV e e esce in sovrapposizione l’on screen display del tele- l’app di Sky Go. Un peccato, davvero. visore. Questo per Apple è poco elegante e disturba l’esperienza degli utenti che dev’essere fluida, senza Gestione di 4K e HDR in perfetto interruzioni e senza stacchi. Questa decisione fa ca- stile Apple. Ma un appassionato pire quali sacrifici sia disposta a fare Apple in favore non la può accettare dell’eleganza e dell’usabilità: addirittura Apple stessa La nuova Apple TV è pensata esclusivamente per colo- consiglia, in caso di TV incapace di agganciare il Dolby ro che hanno in casa un televisore Ultra HD, meglio se Vision a 50 Hz (come alcuni modelli LG 2016), di im- HDR. Si collega tramite connessione HDMI 2.0, anche postare l’uscita su 1080p al posto di 4K. Così facendo nel caso di TV Dolby Vision Apple consiglia di usare un non si perderà l’HDR e l’interfaccia a 50 Hz risulterà cavo Belkin compatibile HDMI 2.1 per evitare problemi ugualmente fluida. con contenuti di questo tipo. Se lo scaling dall’HD al 4K viene fatto comunque bene TvOS, la vera novità è il rapporto L’utente, in perfetto stile Apple, non deve fare nulla: la la stessa cosa non possiamo dire per la conversione da con l’iPhone Apple TV, esattamente come avevamo annunciato un SDR a HDR: alcuni contenuti che abbiamo sul NAS, an- Privo di molte funzionalità disponibile negli altri Paesi, mese fa, esce sempre nella miglior qualità possibile a che di ottima qualità, sono risultati decisamente scuri tvOS in versione “italiana” resta in ogni caso uno dei prescindere dal tipo di contenuto riprodotto: se la TV è mentre per altri abbiamo trovato luminosità sbilanciata sistemi operativi meglio disegnati per Smart TV. L’ulti- 4K ogni contenuto, dai giochi ai film, viene scalato in 4K e alte luci bruciate. Inoltre, soprattutto con contenuti in ma versione integra una serie di chicche interessanti, dal processore A10X Fusion e se la TV è HDR l’uscita è streaming da Netflix, la conversione in HDR tende a come il passaggio automatico al tema “dark” nelle ore sempre HDR. Questa scelta ha diversi effetti collaterali: aumentare il rumore video percepito. Certo, tutte cose notturne e una completa integrazione con un iPhone o selezionando una modalità di uscita 4K viene tolto al sulle quali il 90% degli utenti passa sopra senza nep- un iPad. Oltre alla configurazione iniziale, immediata se televisore tutto il lavoro di scaling, ovvero quell’opera- pure accorgersi di cosa stia succedendo, ma chi riesce si passa tramite un altro dispositivo iOS, è possibile in- zione necessaria per portare contenuti SD o HD alla a distinguere un buon video da un video modesto lo fatti sfruttare lo smartphone per inserire ad password o risoluzione del pannello. testi nei campi di ricerca. Non appena si seleziona con Ci sono televisori, come i Sony Bravia, che hanno al- segue a pagina 43 

 torna al sommario 42 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE ENTERTAINMENT Sony Music annuncia la rimasterizzazione di 60 brani dell’artista tratti dalle registrazioni analogiche originali Lucio Battisti Masters, restauro completo a 192kHz/24 bit Disponibile in tre versioni, in vinile e compact disc, arricchite da contenuti esclusivi, immagini e interviste a musicisti e produttori sione deluxe che comprende o i quattro di R. FAGGIANO, G. GIARDINA CD o otto LP in pasta colorata e libretto on poteva che essere il di 12 pagine. Un nota negativa va alla 29 settembre la data scelta per qualità delle buste che ospitano i vinili N l’uscita di “Lucio Battisti Masters”, che, purtroppo, di “deluxe” hanno ben proprio come una delle più famose can- poco. Peccato che siano stati trascurati zoni di Battisti. lanciate dall’Equipe 84. Il supporti e anche distribuzione “liquida” cofanetto di Sony Music riporta a nuo- di file hi-res audio: sarebbe stato un bel va vita 60 canzoni del celebre cantan- regalo per gli audiofili. Ma soprattutto il te, riprese restaurate direttamente dai restauro a 192 Khz e 24 bit sembra un master originali analogici verso master non del tutto utile dimostrazione di for- digitali ad alta risoluzione. Il recupero za per poi finire su un supporto come è partito dai nastri originali (non multi- il CD a 44,1 Khz e 16 bit. Il vinile poi, da traccia ma già mixati) sui quali è stato par suo, pur essendo analogico, può fatto prima un lavoro di grande pulizia offrire per certo solo una frazione della Dopo questo si è passati alla conversio- si è sentito un respiro molto più ampio, e quindi una nuova digitalizzazione ad gamma dinamica di un contenuto hi-res ne in digitale e all’eliminazione di frusci con il vinile evidentemente più morbido 192 KHz e 24 bit. audio come il master restaurato. e disturbi e alla produzione del nuovo e il CD super-analitico. Non sappiamo Il disco è disponibili in tre diverse ver- Per contro va riconosciuto che i prezzi master per realizzare CD e vinile. dire quanto il chiaro miglioramento sioni: un cofanetto con quattro compact sono accessibili: la versione in 4 CD è Nelle ore precedenti al lancio ci è sta- dipenda dal buon lavoro fatto dagli in- disc e libretto di 24 pagine con intervi- disponibile a poco più di 20 euro ; la to possibile assistere a un ascolto dei gegneri del suono del restauro attuale ste a Geoff Westley, Alessandro Colom- versione in vinile da 3 dischi costa circa nuovi dischi supportati da un impianto e quanto dal lavoro forse imperfetto bini, Franz Di Cioccio e Alberto Radius, 26 euro; l’edizione deluxe da 8 vinili co- di vera eccellenza: giradischi giradischi di chi curò a suo tempo la masterizza- artisti e ai produttori che collaborarono lorati si attesta a circa 80 euro. Kronos Pro da 45mila euro, CD Player zione dei dischi. Può essere che più con Battisti all’epoca delle registrazioni Il processo di restauro è partito dai na- Esoteric K-03X, casse Bowers&Wilkins avanti vengano commercializzati anche originali; per chi preferisce il vinile sono stri magnetici originali, riscaldati in un serie 800 Diamond, e amplificazione i singoli dischi dei cofanetti in maniera disponibili le versioni con triplo LP nero apposito forno per sciogliere la colla tra Classé. Il risultato è eccellente e, rispet- separata: al momento, però, non c’è al- con i brani più importanti oppure la ver- i diversi strati e rendere fruibile il nastro. to a come ricordiamo i dischi originali, cuna conferma in questo senso.

TEST Apple TV 4K HDR

segue Da pagina 42 

vede e non lo può tollerare. Altra questione è poi quel- la del framerate: anche questo è fissato sull’uscita sele- zionata, quindi niente 24p, sempre che non si scelga di forzare l’uscita a mano. In questo caso, però, l’interfac- cia scatta e i giochi diventano inutilizzabili. Il consiglio che possiamo dare, ma capiamo che è fru- strante, è di tenere la Apple TV fissa su un’uscita 4K SDR e di spostarsi, manualmente passando da menù, al 4K HDR 24p solo quando si sta riproducendo un contenuto cinematografico. Speriamo che Apple trovi una soluzione: apprezziamo l’eleganza, ma una opzio- ne di “scelta del formato automatica” nel menu opzioni video farebbe contenti tutti, gli appassionati che non vogliono cambiare a mano e tutti gli utenti che invece preferiscono che sia Apple a scegliere per loro, anche a costo di perdere qualcosa. intenzione di dotarsi di un player blu ray Ultra HD e diventano alla portata di tutti. soprattutto non hanno idea di quali siano gli standard Il prezzo non è basso, e purtroppo bisogna fare conti 4K e HDR per tutti. Ma con pro e contro HDR, di cosa sia lo scaling e delle differenze tra 25 Hz con due fattori che ci penalizzano come italiani: manca Poteva essere il set top box definitivo per l’appassio- e 50 Hz. La nuova Apple TV è plug and play, collega, Siri, ma questo è il meno, e soprattutto molti provider di nato alla ricerca di un prodotto affidabile e di qualità configura e goditi contenuti alla migliore qualità possi- contenuti (Sky, Mediaset, Discovery) non hanno ancora da abbinare ad un TV di ultima generazione, ma Apple bile. I contenuti di iTunes infatti si vedono di gran lun- capito che per loro la Apple TV è una opportunità. E ha pensato invece di realizzare un prodotto destina- ga meglio di molti contenuti di Netflix e dell’HD delle poi, ma questo lo abbiamo spiegato bene, c’è la que- to ad un pubblico più ampio, quelli che sanno di aver pay TV, e se si calcola che il prezzo di un noleggio è stione dell’HDR sempre attivo: per molti è un bene, per comprato una TV 4K e HDR ma non hanno la minima di 4 euro si capisce che con la Apple TV il 4K e l’HDR altri è difficile da digerire.

 torna al sommario 43 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo trascorso qualche giorno con il nuovo 2-in-1 di casa Huawei integrandolo nella nostra routine lavorativa e di svago Huawei Matebook, davvero un piccolo tuttofare È pensato per la leggerezza e non manca nulla. Il resconto è positivo, a patto di conoscerne le potenzialità e qualche limite

di Emanuele VILLA atebook E è l’ultima soluzione Huawei in ambi- to di PC 2-in-1. Niente di rivoluzionario, s’inten- M de, ma pur sempre una soluzione interessante per chi vuole coniugare la versatilità del notebook con la comodità del tablet. Nella fattispecie, quello con cui abbiamo convissuto per una decina di giorni è un video 2-in-1 dall’aspetto curato e rifinito, un tablet da 12’’ con caratteristiche tecniche interessanti e una tastiera ag- giuntiva a isola che svolge molto bene il suo lavoro e che, anzi, rappresenta un serio punto di forza dell’ap- parecchio. Matebook E, chi era costui? Due parole per descrivere il prodotto, prima di passare alla prova vera e propria: come anticipato, Matebook E è un 2-in-1 composto da un tablet Windows 10 da 12’’ lab con schermo IPS da 2160 x 1440 pixel di risoluzione e una tastiera con aggancio magnetico, un prodotto mol- to sottile e che, grazie alla cover con tastiera, assume Huawei Matebook E un look molto professionale. UN BUON “2 IN 1”, PER CHI PREDILIGE LA LEGGEREZZA 1.199,00 € Ciò che per primo colpisce l’utente è lo spessore de- Matebook E si è rivelato un prodotto in linea con le aspettative: un 2-in-1 dalle caratteristiche invitanti, che non punta sulla potenza ma può cisamente ridotto, anche quando Matebook E assu- garantire prestazioni più che degne sia per uso professionale che di svago. Il monitor del tablet è valido, la potenza adeguata e l’autonomia me la conformazione a notebook: il tablet è spesso - pur non facendo gridare al miracolo - riesce a gestire una “comune” giornata di lavoro senza troppo affanno. Ottima la tastiera, comoda e 6,9 millimetri ma dà una buona sensazione di robu- un touchpad molto sensibile e di alta qualità. Non gli si può chiedere troppo, questo no: non è un prodotto nato per giocare o per fare editing video professionale, casi in cui è necessario optare per una dotazione tecnica superiore, ma un notebook 2-in-1 pensato per la leggerezza. stezza grazie alla scocca in lega di alluminio; quando Leggerezza in tutti i sensi, sia strutturale che lavorativa. Il prezzo di listino non è dei più abbordabili e su questo si potrebbe lavorare un po’, invece si trova all’interno della sua custodia, assume le ma probabilmente la legge del mercato lo abbasserà un po’ portandolo in prossimità dei 1.000 euro. sembianze di un libro dalla copertina in pelle o simile. Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo Anche la porzione posteriore della cover è magnetica per evitare cadute accidentali del tablet, mentre a li- 8.0 8 8 9 8 9 7 vello di connessioni troviamo unicamente un USB-C e il jack per le cuffie: presente il sensore biometrico per COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Buon display Prezzo di listino un po’ elevato l’accesso via impronta digitale e un doppio speaker Ottima tastiera Autonomia migliorabile sulla parete superiore, oltre al classico pulsante del- Leggero e facilmente trasportabile lo stand by. Insieme al prodotto, Huawei offre an- che la Matedock 2, che una volta connessa all’unico nosità dichiarata di 400 nits e angolo di visione di 160 di lavoro e tempo libero come il laptop tradizionale.A USB-C dell’apparecchio vi aggiunge un USB standard, gradi in entrambi i versi. livello estetico, Matebook E è promosso a pieni voti: un’uscita VGA e un’HDMI per la connessione a un mo- leggero, sottile, con questa cover che lo rende anche nitor esterno. Bello da vedere, con un’ottima tastiera raffinato e molto “portatile” (pesa esattamente 1 Kg -in La dotazione hardware lo rende un prodotto di livello Come anticipato, abbiamo trascorso più di una setti- sieme alla tastiera). Da notare che l’uso con la cover, medio alto, ma in linea con le sue finalità (che non sono mana in compagnia di Matebook E, integrandolo nella quindi con il tablet saldamente agganciato alla tastiera, l’hardcore gaming, tanto per dirne una): il modello in routine quotidiana. L’ipotesi era quella di sostituire in offre un senso di stabilità notevole. La struttura, sia pur questione è dotato di SSD da 256 GB, RAM LPDDR3 tutto e per tutto il fidato notebook che ci fa compagnia molto sottile, non ondeggia, non si sposta, non si in- da 4GB e, soprattutto, un SoC Intel Core i5-7Y54 Kaby da anni: un po’ per verificare le prestazioni di questo clina anche se soggetta a una leggera pressione: per Lake con grafica integrata Intel HD615. Il tutto, come dispositivo, un po’ per capire se effettivamente i 2-in-1 cambiare l’assetto, abbassare lo schermo o inclinarlo anticipato, su un monitor touch da 12’’ IPS 2K con lumi- siano arrivati a maturità tale da sostituire un riferimento di più bisogna agire con vigore. Nella routine quotidiana l’uso della dock compresa nel prezzo si rivela quasi essenziale per il lavoro da ufficio: lavorare per otto (o più) ore con un display da 12’’ è un’impresa titanica ed è consigliabile collegare il tutto a un monitor esterno. Per quanto concerne la tastiera, invece, si può tranquillamente usare quella della cover di Matebook E senza limitazioni, in quanto di ottima qualità: l’escursione dei tasti è sufficiente per rendere spedita e comoda la digitazione, è presente una retroil- luminazione a più livelli e il touchpad funziona molto

segue a pagina 45 

 torna al sommario 44 n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Il solito Evan Blass ha pubblicato su Twitter un’immagine che ritrae il Mate 10 Pro, nuovo top di gamma Huawei Sorpresa rovinata: ecco le foto del Huawei Mate 10 Pro Il Mate 10 Pro Huawei ha un carattere tutto suo, grazie ad alcune scelte stilistiche che lo differenziano dalla concorrenza essere, la versione “Pro” del Mate 10, e di Franco AQUINI i colori sottolineano il carattere sobrio anca poco alla presentazione e professionale di questo modello. Gri- ufficiale e l’ormai puntualeEvan gio scuro, Blu scuro e marrone, colori M Blass pubblica su Twitter un molto eleganti rivolti a un’utenza pro- probabile rendering del Mate 10 Pro, fessionale. uno dei possibili modelli della famiglia Sulla parte frontale invece nessuna del nuovo top di gamma Huawei. sorpresa, il display è senza cornici A caratterizzare il Mate 10 , dopo tanti come ormai quasi tutta la gamma di modelli accusati di eccessiva somi- smartphone a cui Huawei vuole dare glianza alla concorrenza, troviamo fi- battaglia. Dai rumors dovrebbe trattar- nalmente qualche tratto distintivo che si di un 5.9 pollici con risoluzione QHD sembra donare al Mate 10 Pro un carat- (1440x2880) e rapporto di forma 18:9, tere tutto suo. Si comincia dalla doppia quasi certamente AMOLED. fotocamera Leica disposta in verticale, Nessuna certezza invece sul fronte certamente già vista, ma che grazie alla hardware e prezzi, ma è quasi certo fascia più chiara che la racchiude dona che verrà proposta una doppia versio- quasi certamente 64GB e 128GB), il già ampiamente superato da iPhone X, allo smartphone una sua matrice iden- ne con 6GB e 8GB di memoria Ram (e che potrebbe portare a superare facil- a cui questo Mate 10 Pro si oppone di- titaria. Tuttavia questa è, o dovrebbe relativi quantitativi di memoria statica, mente il muro psicologico dei 1000€, rettamente.

TEST La stessa dotazione hard- Huawei Matebook E ware è in grado di garantire segue Da pagina 44  prestazioni di livello medio- alto, abbondanti per una bene, sia nei semplici spostamenti del cursore che con tipica routine quotidiana le gesture di Windows 10: la sensibilità è ottima, appe- ma inadatte ad applicazioni na ci si abitua si può dimenticare serenamente il mou- impegnative come appunto se che ci ha accompagnato per anni su Windows. l’hardcore gaming o l’editing video di livello professiona- Prestazioni adeguate allo scopo le. Notevole comunque la Il display è estremamente definito per questo polliciag- reattività di fronte all’aper- gio. L’impostazione di base offre colori piuttosto saturi tura delle applicazioni: una e molto vivaci, con una luminosità percepita non delle giornata fatta di Word, Excel, più elevate e un impatto “da cartolina” affascinante ma Power Point, Photoshop di poco rispondente a un criterio di naturalezza. Resta livello medio, svariate sche- comunque uno spettacolo per gli occhi e d’altronde de Chrome, Spotify e molto questo display non è nato per gestirvi progetti di gra- altro, non sembra mai mettere in difficoltà il SoC scelto fica professionale: un dettaglio tagliente e colori vivaci da Huawei e i 4GB di memoria RAM, che riescono a ga- possono risultare vincenti per rendere più avvincente rantire una buona reattività ad ogni applicazione usata un video o una presentazione. nella routine di tutti i giorni. La luminosità percepita è più che sufficiente per un -uf Da notare che l’SSD da 256GB (divisi in 2 unità, di cui ficio luminoso, ma potrebbe mostrare dei limiti in caso una da 80GB per Windows 10) non è un fulmine di si lavori all’aria aperta in una giornata di sole. Ottimo guerra, a testimonianza di una configurazione che non l’angolo di visione e soprattutto la definizione, davvero punta tanto sulle performance quanto sulla “leggerez- cristallina: a rigor di logica potrebbe dare ottime soddi- za” e versatilità della soluzione. Punto di forza invidia- sfazioni anche ai gamer, non fosse che questo non è bile è invece la temperatura media, sempre sotto con- un prodotto nato per giocare. Lo vediamo molto bene trollo anche in situazioni di carico importante, mentre nella routine lavorativa, magari quando si è in trasferta, l’autonomia, altro aspetto centrale di un prodotto come per trascorrere una serata di svago con l’ultima puntata questo, è in grado di gestire la routine quotidiana ma di The Walking Dead o Narcos 3, per fare un fotoritoc- non senza qualche sforzo. co al volo ma certo non per una competizione serale in Durante una giornata-tipo, che non comporta l’uso multiplayer. A proposito di doti multimediali, gli speaker costante e continuo di tutte le potenzialità del prodot- posizionati sul bordo superiore offrono una pressione to, arrivare a sera con un 25% di autonomia residua sonora notevole: la qualità non può essere eccelsa per è un’ipotesi verosimile, ma se la giornata comprende risce perfettamente in una generazione di prodotti che evidenti vincoli strutturali, ma il livello è molto alto. Ot- svariati video, multitasking, continuo uso della connet- tiene in massimo conto l’autonomia ed è strutturalmen- timo dunque per vedere un film prima di dormire o per tività di rete, streaming e simili, meglio tenere a portata te adatto a gestire una giornata di lavoro fuori sede, ma una presentazione in video in sala riunioni. di mano una presa. Riassumendo: Matebook E si inse- meglio non esagerare.

 torna al sommario 45 133_bw_P5w_pgp_ddy.qxp:- 19-09-2016 14:13 Pagina 1

P5 Wireless. Abbiamo eliminato il cavo ma il suono è rimasto lo stesso.

P5 Bluethooth, musica in mobilità senza compromessi con 17 ore di autonomia e ricarica veloce per performance allo stato dell'arte. La solita qualità e cura nei materiali di Bowers & Wilkins adesso senza fili grazie alla nuova P5 S2 Bluetooth.

www.audiogamma.it n.164 / 17 9 OTTOBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo provato la piccola console Super Nintendo che replica in tutto e per tutto l’originale edizione datata 1990 Super Nintendo Mini per rivivere gli anni ’90 Riusciranno Super Mario Kart, Donkey Kong Country e Street Fighter 2 Turbo a far breccia nel cuore dei nostalgici?

di Francesco FIORILLO uella del NES Mini può essere considerata a tut- ti gli effetti come la classica storia di un amore Q inaspettato. Nata come una sorta di esperimento nostalgico destinato a una ristretta cerchia di videogio- catori, la minuscola console legata ai tempi che furo- no, fatti di TV a tubo catodico e sprite bidimensionali, video è riuscita invece nel difficile intento di fare breccia nel cuore di tantissimi appassionati. Le scorte sono andate esaurite nel giro di qualche giorno e la riedizione del Nintendo a 8 bit si è vista protagonista di veri e propri fenomeni di “sciacallaggio”, con prezzi pronti a schiz- zare alle stelle sui più noti siti di aste online e non solo. La società che ha dato i natali all’idraulico baffuto può famoso ha deciso così di riprovarci, pubblicando la suc- cessiva home console: il Super Nintendo. Ancora una volta caratterizzata da dimensioni ridottissime (parlia- lab mo di 132x106x37mm) e impreziosita da una cura per i dettagli semplicemente maniacale, anche la piccola console Super Nintendo mantiene un aspetto sempli- funzione Rewind, che permette di riavvolgere fino a cemente irresistibile. Ci troviamo di fronte a una repli- cinque minuti di gioco dell’ultimo salvataggio, migliora ca fedele dell’originale, in tutto e per tutto. I due tasti la precedente gestione dei punti di sospensione, men- presenti sulla parte superiore, proprio come nell’edi- tre l’immancabile opzione legata alla visualizzazione zione datata 1990, permettono l’accensione e il reset dei titoli presenti incontrerà i gusti di qualsivoglia video- del sistema, due porte posizionate sulla parte frontale, giocatore. Oltre alla classica modalità 4:3, i giochi SNES nascoste questa volta da uno sportellino che replica il possono essere infatti avviati in risoluzione originale vecchio aspetto, offrono la possibilità di collegare due “pixel perfect”, che riproduce pixel quadrati della stessa pad (entrambi inclusi nella confezione), mentre sul retro dimensione di elaborazione del vecchio SNES o con un trovano posto due ingressi: uno dedicato al cavo HDMI, filtro CRT in grado di replicare le linee di scansione tipi- indispensabile per il collegamento ai moderni TV e uno che dei vecchi televisori a tubo catodico. Grazie a una per l’alimentazione. Quest’ultimo, grazie al cavo micro nuova funzione, infine, è possibile scegliere anche una usb-USB in dotazione, permette di alimentare la con- simpatica cornice da mostrare attorno alle immagini dei sole tramite una semplice porta USB abilità alla ricarica. giochi, al fine di evitare quello sgraziato effetto legato Il Nintendo Classic Mini: Super Nintendo Entertainment alla presenza dalle bande nere. Indipendentemente a sfrecciare a folle velocità sulle piste di F-Zero restan- System è inoltre compatibile anche con il Controller del dalla modalità di visualizzazione selezionata, l’uscita do comodamente seduto sul divano di casa. Proprio NES Mini e con quelli commercializzati in epoca Wii. video rende comunque giustizia ai titoli originali, gra- come il suo predecessore dunque, anche lo SNES Mini zie anche a una risoluzione di 720p: più che sufficiente deve restare letteralmente a portata di mano, ma una per mostrare la magia di quegli anni. Il Super Nintendo volta trovata la giusta posizione la piccola scatola grigia Classic Mini propone quindi la stessa esperienza del riaprirà la porta a tutta una serie di esperienze magari suo predecessore e anche questa volta la selezione sbiadite dall’inevitabile scorrere del tempo. Dotati di un dei giochi non dà adito a particolari lamentele. Nono- magnetismo unico, impreziositi da un comparto grafi- stante l’ovvia assenza di qualche nome illustre, i capo- co ancora in grado di stupire, basti pensare alle tinte lavori dell’epoca non hanno mancato l’appuntamento pastello che dipingono Super Mario Word 2: Yoshi’s con tale nostalgica riedizione. Si parte dallo storico Island e caratterizzati da una giocabilità cristallina, i gio- Super Mario World, si passa per il duo Metroid- Kirby, chi racchiusi in questo piccolo e “stiloso” scrigno non ci si sofferma sullo splendido Super Castelvania IV o possono che impressionare pupille e polpastrelli. Oggi, sull’indimenticabile j-rpg Secret of Mana e si finisce con come allora. Proprio come nel precedente esperimento “Mini”, il il mai pubblicato Star Fox 2, che si traduce di fatto in menù che accompagna l’utente nella selezione dei un’esperienza completamente inedita. È bene ribadire ventuno titoli pre-istallati risulta semplice e intuitivo e, che anche lo SNES Mini non offre alcun collegamento fortunatamente, mette in mostra ancora una volta tutta a Internet e la possibilità di scaricare e giocare ad al- una serie di trovate in grado di rendere la navigazione tri titoli, oltre ai 21 già presenti nella memoria interna, una pratica addirittura piacevole. Ogni spostamento viene preclusa. Dopo le aspre lamentele ricevute con della croce digitale viene accompagnato, ad esempio, il precedente NES, il colosso nipponico ha deciso di da un effetto audio quasi gracchiante e anche opera- incrementare saggiamente la lunghezza del cavo che zioni tediose come la creazione di un punto di salvatag- collega il controller alla console, ma anche in questa gio strappano sempre un sorriso, grazie a icone buffe circostanza (dai precedenti e miseri 70 cm si è passati a e caratterizzate da animazioni riuscitissime. La nuova un ben più comodo metro e quaranta) nessuno riuscirà

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