COMUNE DI SEGGIANO

PROVINCIA DI

R E L A Z I O N E PAESAGGISTICA

VARIANTE AL PROGETTO: REALIZZAZIONE LAGO DI PESCA SPORTIVA ALL’INTERNO DEL PARCO URBANO DI PESCINA

INDIRIZZO: Loc. Pescina - 58038 SEGGIANO (GR)

COMUNE DI SEGGIANO PROPRIETA’ Via Trento e Trieste 58038 SEGGIANO (GR)

R.U.P. : Dott. Agr. Fabio Menchetti P.O. Area Gestione del territorio PROGETTISTI

Dott. Agr. Fabio Menchetti

Geom. Andrea Arezzini

Dott.ssa Geologa Simona Petrucci

Seggiano 20/08/2016 Il redattore relazione paesaggistica PO AREA LAVORI PUBBLICI Dott. Agr. Fabio Menchetti 1-Premessa Il sottoscritto Dott. Agr. Fabio Menchetti, PO area Gestione del territorio del Comune di Seggiano, in qualità di ente proprietario dei terreni censiti nella particella catastale n° 199 e 503 del foglio di mappa 30 del Comune di Seggiano, ha eseguito la presente relazione Paesaggistica, ai sensi dell’Art. 3 del D.P.C.M. del 12 Dicembre 2005, inerente la variante al progetto di realizzazione di un lago per la pesca sportiva, con lo scopo di motivare ed evidenziare le qualità dell'intervento e fornire una base di riferimento per la verifica, da parte dell'ente competente, della compatibilità paesaggistica dell'intervento stesso ai sensi dell'art. 136 del D. Lgs 42 del 22 gennaio 2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. La presente relazione paesaggistica individua gli elementi necessari alla verifica della compatibilità dell’intervento, con specifico riferimento alle motivazioni del vincolo paesaggistico gravante sull’area interessata; inoltre, mediante opportuna documentazione, descrive lo stato dei luoghi, le caratteristiche dell’intervento in progetto compreso il relativo impatto sul paesaggio, nonché gli eventuali elementi di mitigazione e compensazione. L’opera ha già due autorizzazioni paesaggistico ed autorizzazioni varie: Autorizzazione Vincolo paesaggistico - Autorizzazione vincolo idrogeologico - Parere Ufficio Idraulica della Provincia per la messa in sicurezza idraulica del fosso dei Nocchieti/Ripolaia; - Parere Demanio idrico della Provincia per lo spostamento del tracciato del Fosso Nocchieti/Ripolaia; - Concessione demaniale per attingimento acqua - Deposito sismico al Genio Civile

La autorizzazioni in materia paesaggistiche/ambientali acquisite sul progetto originario sono: - Aut paesaggistica 16/2011rilaSCIATA DAL Comune di Seggiano in data 12/07/2011; - Autorizzazione Vincolo idrogeologico rilasciata dall’unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana prot.3897 del 31/05/2012; Il progetto iniziale fu approvato con delibera GC 14/2012 Autorizzazione paesaggistica n° 16/2011 del 12/07/2011. Segue una VARIANTE AL PROGETTO approvata in conferenza di servizi indetta dal comune di Seggiano: - Lettera convocazione del 01/06/2015 prot. 2169. Enti coinvolti all’espressione del parere: 1) AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO - AREA PIANIFICAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO - SERVIZIO CONSERVAZIONE NATURA - U.P. ATTIVITA’ ITTICHE IN ACQUE INTERNE 2) UNIONE DEI COMUNI MONTANI AMIATA GROSSETANA UFF. VINCOLO PAESAGGISTICO Uff. VINCOLO IDROGEOLOGICO 3) SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DI E GROSSETO Verbale conferenza servizi 23/06/2015. Approvazione variante al progetto con delibera di Giunta 58 del 21/08/2015.

2- Inquadramento territoriale e vincolistico

L’area esaminata è cartograficamente compresa nel Foglio 320 Sezione Iª “Seggiano” (Fig.1) della Carta Topografica d’Italia (1:25.000) ed in dettaglio nell’Elemento 320080 (Fig.2) della nuova Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000.

L’area esaminata è soggetta a Vincolo Idrogeologico ai sensi del R.D.L. n° 3267/1923 (Vincolo Idrogeologico) (Fig.3).

Ai sensi del P.A.I. (ex Sarno L. 1212/99) l’area in esame ricade in parte all’interno del Dominio Geomorfologico ed Idraulico Forestale, al di fuori delle aree soggette a Pericolosità Idraulica elevata e/o molto elevata (Fig.4).

Ai sensi del Regolamento Urbanistico di Seggiano, (approvato con Del. C.c. n°2 del 10/02/2014) la zona in esame ricade nelle seguenti pericolosità:

-Carta microzonazione sismica 1° livello: ricade in zone suscettibili di instabilità, liquefazione ( Fig.6); - Carta della Pericolosità Sismica: pericolosità sismica locale molto elevata s3 (Fig.7) ; - Carta adeguamento P.A.I. Ombrone: pericolosità geologica elevata (Fig.8);

Ai sensi del Piano Strutturale di Seggiano la zona in esame ricade nelle seguenti pericolosità: - Carta della Pericolosità Idraulica: pericolosità irrilevante o non classificato (Classe 1) (Fig.9); -Carta della Vulnerabilità Idrogeologica: vulnerabilità elevata complesso idrogeologico a permeabilità elevata per porosità (Fig.10); - Carta della Pericolosità Geologica: pericolosità irrilevante (Fig.11); -Carta adeguamento P.A.I.: non ricade in pericolosità geomorfologica elevata (Fig.12). Visionato il P.T.C. della Provincia di Grosseto si può dichiarare che il lotto in esame ricade: -Tavola 2.2 “Aria, acqua e suolo”: aree con elevata propensione al dissesto per frana (Fig.13); -Tavola 3.2 “Morfologia territoriale”: cono dell’Amiata (Fig.14),; -Tavola 4 “Infrastrutture e insediamenti”: territori ed elevato rischio di abbandono, estensione massima (Fig.15),; -Tavola 5 “Azioni strategiche”: non ricade in nessun ambito (Fig.16).

Ai sensi del PIT della Regione Toscana l’area in esame ricade negli usi civici (D.Lgs42/2004 art. 142 lett. h) usi civi, comuni con accertamento di conformità non eseguita (Fig.17).

Il Comune di Seggiano, ai sensi della nuova normativa in materia di rischio sismico, Del. di

Giunta Regionale n. 431 del 19 giugno 2006 e Ord. P.C.M. n° 3519 del 28 aprile 2006 della Presidenza del Consiglio dei Ministri “Riclassificazione sismica del territorio regionale”, è classificato come “zona 3” per la quale s’individua un valore d’accelerazione orizzontale con probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni da 0,05 a 0.15. Ai sensi della Del. C.R. n° 791 del 29/12/1981 e D.M. 19/3/1982, lo stesso comune rientrava tra le zone non classificate sismiche. Ad oggi si può asserire che:

- vista la Del. GRT n° 604 del 16/06/2003 con la quale è stata recepita la riclassificazione sismica preliminare contenuta nell’all. 1 all’Ord. OPCM 3274/03, - vista la Del. GRT 751 del 28/07/2003 con la quale veniva data la possibilità ai cittadini dei comuni prima non sismici poi classificati tali con l’ordinanza 3274/03 di utilizzare quale normativa sismica, per presentare i progetti presso gli uffici regionali, quella del DM 16/01/1996, - vista la Del. CR n° 169 del 08/10/2003 con la quale la Regione Toscana rendeva obbligatoria la progettazione con criteri antisismici delle costruzioni anche nelle zona 4, - visto che l’emanazione del DM 14/09/2005 “Norme tecniche per le costruzioni” apporta delle importanti modifiche anche per ciò che concerne i criteri di classificazione sismica del territorio nazionale ed infatti vengono rivisti i valori di ancoraggio dello spettro di risposta elastico tranne che per la zona “4” visti i bassi valori di accelerazione,

- vista la Del. 19/06/2006 n° 431 “Riclassificazione sismica del territorio regionale in attuazione del D.M. 14/09/2005 e O.P.C. 3519 del 28/04/2006 pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’11/05/2006, - visto il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni” pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’04/02/2008, il Comune di Seggiano rimane nella “Classe 3” della nuova classificazione sismica.

2.1 PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04): Estremi del provvedimento di tutela e motivazioni in esso indicate: Decreto di Vincolo D.M. 22/05/1959 pubblicato sulla G.U. n.129 del 01/06/1959 di seguito riportato: Zona del – delimitazione: dalla quota 1738, vetta del Monte Amiata, in direzione NORD seguendo il confine con la Provincia di Siena, fino ad incontrare in prossimità del Podere Canuova la strada per Seggiano. Lungo detta strada, in direzione SUD-OVEST, attraverso gli abitati di Seggiano, Casteldelpiano, e , fino trovare la citata vetta del Monte Amiata. “…..ha notevole interesse pubblico perché con il fitto manto boschivo costituisce un quadro naturale di non comune bellezza panoramica ed offre altresì dei punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere un ampio e profondo panorama fino al mare ed all’arcipelago toscano”

Figura 1. Estratto della carta dei vincoli paesaggistici, in rosso l’individuazione dell’ambito di intervento ricadente all’interno di una zona tutelata ex lege 1497/39.

3-Contesto geomorfologico

L’area esaminata, in cui è ubicato il Fosso dei Nocchieti (Ripolaia), ricade nel territorio comunale di Seggiano, circa 2,2 Km ad Est/Sud-Est del paese di Seggiano e più precisamente all’interno del parco comunale dell’agglomerato urbano di Pescina, al fianco dell’area cimiteriale del paese. Alla zona in questione si accede attraverso una strada vicinale che si diparte dalla Strada Provinciale di Pescina (n° 107) in corrispondenza del Km 3,300.

La zona in studio è ubicata nel territorio comunale di Seggiano, su una superficie sub- pianeggiante, limitrofa all’area cimiteriale del piccolo centro abitato di Pescina e più precisamente lungo le pendici nord-occidentali dell’alto morfologico su cui si trova il Rifugio Cantore (1423 m s.l.m.) o meglio ancora del Monte Amiata che con i suoi 1733 m s.l.m. costituisce il rilievo più alto dell’intera zona.

Nel complesso l’area esaminata presenta caratteri tipici della zona continentale in cui dominano alti morfologici caratterizzati da pendenze comprese tra il 10%-30%, separati tra loro da valli molto incise.

Nel dettaglio la zona in cui ubicare il lago per la pesca, è compresa tra una quota di 746 e 741 m sl.m., priva di vegetazione e ricade all’interno di una superficie debolmente immergente verso Nord-Ovest con pendenze comprese tra 3 e 5%. Si tratta di una zona in precedenza adibita a vivaio forestale ed ora destinata ad opere di urbanizzazione primaria.

Foto da lati cimitero (sud)

In rosso il perimetro dell’area di intervento. Ortofoto e CTR

3.1 FORME LEGATE ALLE ACQUE CORRENTI SUPERFICIALI:

 Corsi d’acqua. Il principale corso d’acqua presente nella zona in esame è il Fosso Ripolaia o dei Nocchieti, un piccolo fosso di erosione superficiale che delimita il confine sud- occidentale della particella catastale n° 199. Si tratta di un fosso caratterizzato da: un asse vallivo orientato SE-NO, un alveo debolmente inciso, scarpate di altezza inferiore a 1,20 metri e margini esterni completamente ricoperti da vegetazione di tipo, prevalentemente, arbustivo. Il tracciato è rettilineo, il regime è permanente ed il deflusso superficiale; vista la presenza continua di acqua nell’alveo (anche durante i mesi estivi), il lago in progetto sarà alimentato (mediante un’opera di presa) proprio con l’acqua defluente in tale fosso, allo stesso tempo il troppo pieno dei laghetti tornerà, mediante un opera di scarico nel Fosso dei Nocchietti/Ripolaia, al fine di mantenere il deflusso minimo.

 Ruscellamento superficiale. La circolazione idrica superficiale è scarsa nella parte più occidentale dell’area in quanto la maggior parte dell’acqua meteorica tende ad infiltrarsi nello strato superficiale del terreno, costituito da limi localmente, mentre nella porzione centro orientale dell’area esaminata, l’acqua meteorica una volta saturo il terreno superficiale spesso circa 0,5 m tende ad accumularsi causa la presenza sotto il livello di limi superficiali di una falda acquifera.

3.2 FORME DI NATURA ANTROPICA:

 Canalette idraulico-agrarie. Perimetralmente all’areale sede di quanto in progetto, sono state individuate delle canalette in grado di raccogliere e smaltire le precipitazioni; una volta saturato il suolo, le acque tendono a ruscellare superficialmente secondo la linea di massima pendenza. Nella porzione di terreno sede del lago in progetto, le acque tendono ad accumularsi nelle aree depresse.

 All’interno dell’area a vivaio, e nell’area adiacente, sono presenti linee aree di MT e BT, per la quali è previsto l’interramento delle satesse con eliminazione dei pali, sia ai fini della sicurezza per gli utenti del lago e degli sopazi del Parco, che ai fini del miglioramento paesaggistico;

4-Contesto paesaggistico

L’area in esame è ubicata all’interno di una zona facente parte del Parco urbano nell’abitato di Pescina in ex un’area destinata a vivaio forestale, poi abbandonato. La zona è caratterizzata da un pianoro irriguo, dato dalla presenza del Fosso dei Nocchieti, ed è circoscritta da una recinzione delimitata a nord da due campi sportivi (calcio e tennis) e dall’agglomerato di case dell’abitato di Pescina, a sud da una zona a verde mentre al centro viene attraversata dal Fosso dei Nocchieti. La

zona circostante è caratterizzata da un ambiente montuoso dove sono presenti specie arboree, in scarsa presenza, ed arbustive tipiche dell’ambiente di alta quota; il progetto del lago e della zona a verde dove saranno impiantati nuove specie arboree, servirà a ridare valore visivo e paesaggistico all’area allo stato attuale, visto che ne è in uno stato di abbandono, e dare vita ad un’ambiente didattico ricreativo vista la realizzazione di nuove vasche didattiche per la visita di bambini e scolaresche.

5- Cenni di Geologia dell’area

Le caratteristiche geologiche della zona in studio sono state dedotte dalla documentazione ufficiale del Servizio Geologico d’Italia in scala 1:100.000 (Foglio n°127 – Grosseto, CASELLA et al., 1968) e da altre pubblicazioni e trattati geologici relativi al comprensorio; le informazioni bibliografiche sono state verificate e approfondite tramite un rilevamento geologico, utilizzando la base topografica in scala 1:10.000 e soprattutto uno studio di campagna mediante saggi con escavatore della profondità massima di 1,80 m dal p.c..

Nell’area esaminata affiorano a partire dall’alto:

- un livello di limi marroni a discreta permeabilità ascrivibile al Sottogruppo SC a media permeabilità, di spessore variabile da 0,5 m (scavo 4) a 0,8 m (scavo 1),

- un livello di argille inorganiche marroni-grigie ad elevata plasticità e argille con limi a bassissima permeabilità ascrivibili al Sottogruppo CL, con potenza variabile da 0,6 m (scavo 3) a 1,0 m (scavo 1),

- un deposito di ghiaia limosa a discreta permeabilità ascrivibile al sottogruppo GM (sistema U.S.C.S.). Nel complesso questo livello presenta un angolo d’attrito = 33° una coesione c=0,20 Kg/cm2, un nat= 1,6 gr/cm3, sat=1,85 gr/cm3.

Il substrato roccioso Flysch carbionatico (FC) (Cretaceo sup.-Eocene), presenta un aspetto relativamente uniforme anche se, ad un esame dettagliato, i litotipi che la compongono appaiono numerosi e di varia costituzione; infatti, l’insieme appare come la ripetizione di sequenze ritmiche monotone originate dal susseguirsi di onde di torbida sottomarine. Al suo interno si possono trovare: calcareniti gradate, arenarie fini e silts laminati, calcari a grana fine debolmente silicei, calcari marnosi, marne ed argilliti di colore grigio chiaro sulla superficie alterata e grigio scuro sul taglio fresco. La componente argillitica e quella marnosa sono di norma predominanti sulle altre facies. La giacitura rilevata all’interno dell’area in esame, è a reggipoggio.

La formazione di in esame (FC) si presenta molto alterata in superficie, tanto che in alcuni punti (soprattutto nei pressi dei campi coltivati) è possibile osservare un deposito superficiale che

pedologicamente può essere classificato come un orizzonte B, che si distingue dalla roccia madre intatta perché visibilmente interessato dai processi di formazione del suolo.

Dal punto di vista litotecnico, nell’area in cui ubicare i laghetti, non è stato rinvenuto il substrato roccioso. Poco più a valle è stato possibile effettuare un rilievo per la caratterizzazione geomeccanica dello stesso. Si tratta di un ammasso roccioso costituito da livelli argillitici e siltitici che si alternano a banchi calcarei/marnosi; questo in superficie e nei primi metri presenta livelli argillitici fortemente alterati (R1-Roccia molto debole-La resistenza a compressione uniassiale è 1/5 Mpa; un campione si frammenta con un colpo deciso dato con la punta del martello), per poi passare in profondità ad una massa rocciosa leggermente alterata (R2/R3- Roccia da debole a mediamente resistente. La resistenza a compressione uniassiale varia da 5 a 50 Mpa; un campione può essere rotto con un unico colpo dato con il martello da geologo).

La componente argillitica è caratterizzata invece da un grado di alterazione minore; in particolare nei primi metri d’affioramento si presenta alterata (R3 a tratti R2 Roccia mediamente resistente, un campione può essere rotto con un unico colpo dato con la punta del martello. Resistenza a compressione uniassiale 10/50 Mpa), mentre in profondità è presente una massa rocciosa fresca, raramente alterata (R4 Roccia resistente con resistenza a compressione uniassiale 50/100 Mpa, è necessario più di un colpo di martello per rompere il campione).

Nel complesso il substrato roccioso presenta i seguenti parametri geotecnica: angolo d’attrito= 26° una coesione c=1,90 Kg/cm2, un nat= 1,8 gr/cm3, sat=2,10 gr/cm3.

Grazie all’elaborazioni dei dati ricavati dal sopralluogo in sito, è stato possibile ricostruire la stratigrafia locale del sito; in particolare in tutta la zona interessata dall’intervento è presente un orizzonte superficiale di colore marrone-beige spesso circa 1 m, costituito da sabbie e limi (il cui stato d’addensamento varia da sciolto a medio) cui sottostanno delle ghiaie di spessore valutabile intorno ai 2/4 metri ed un substrato (affioramento visibili poche centinania di metri a Sud-Ovest del sito investigato) con strati disposti prevalentemente a reggipoggio.

Il livello alterato delle argilliti, nei primi due metri di affioramento, si presenta molto friabile e, ove bagnato, quasi assimilabile ad un fango compatto. La permeabilità stimata è bassa.

VERIFICA CONFORMITA’ URBANISTICA L’area oggetto di intervento ricade all’interno dell’UTOE di Pescina, nel Comparto Tn 2.6 “Ex vivaio”, comprende le aree inedificate dell’ex Vivaio forestale ubicate a cavallo del fosso della Ripolaia, all’interno di un’area soggetta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico. Il Regolamento Urbanistico per tale area prevede le seguenti finalità: Ex Vivaio Forestale. L’intervento, anche in sinergia con quanto previsto per il comparto Tn 2.6 “Parco”, prefigura la creazione di una struttura urbana compiuta, funzionalmente dedicata alla ricreazione e alle attività ludiche, prima fra tutte un lago per la pesca sportiva , lungo il bordo occidentale del centro abitato e contribuisce a realizzare attraverso la nuova viabilità di accesso alle aree sportive, il by- pass carrabile delle aree centrali.

Stralcio norme Regolamento urbanistico

5-Descrizione sintetica dell’intervento e delle caratteristiche dell’opera LA VARIANTE AL PROGETTO proposta, sul progetto precedentemente autorizzato, è inerente una serie di modesti interventi di tipo idrogeologico ed idraulico, nel rispetto della normativa vigente ed in particolare sulla normativa degli invasi DPGR 25/02/2010 n°18 e regolamento di attuazione dell’art14 LR 5/11/2009 n°64 e smi, di prossima variazione, quali la realizzazione di drenaggi perimetrali aggiuntivi, con posizionamento due serbatoi interrati (fuori terra è visibile solo il coperchio del pozzino), la messa in opera di uno scarico di fondo del lago, di cui è visibile il solo pozzino per la cabina di manovra della saracinesca di regolazione, la modifica dello superficie di sfioro sul lato a valle, e la modifica della larghezza e altezza dell’argine, al fine di garantire le norme di sicurezza idrauliche. La riduzione di una vasca didattica con modifica delle sistemazioni dell’area circostante. Tutte queste opere non sono visibili dal lato paesaggistico. Unici interventi visibili, di modifica rispetto al progetto precedente sono: 1) leggero rialzamento della corona dell’argine di circa 40cm, al fine di garantire una maggior tenuta idraulica, come da indicazioni delle verifiche idrauliche dell’ingegnere; 2) lieve spostameto a monte della vasca didattica con conseguiente modfica delle aree di pertinenza; 3) eliminazione della doppia vasca didattica, ridotta ad una, con diversa dislocazione di pochi metri a monte del lago, con variazione delle quote dell’area adiacente al fine di

adeguare i piai e ridurre le scarpate. 4) Modifica della larghezza dello sfioro su lato a valle 5) Modifica, con sua semplificazione dell’opera di presa, che avrà un ingresso diretto nel lago, invece che un attingimento.

Il progetto del lago rimane pressochè invariato nelle sue dimensioni, con leggera riduzione di circa due metri di lunghezza, con la realizzazione di una vasca per la pesca sportiva avente dimensioni dello specchio d’acqua pari a 41,00 ml. nella parte a monte e di 34,30 ml. nella parte a ridosso del cimitero, lunghezza pari a 184ml (nello stato approvato era 186ml.), superficie di circa 7000 mq, oltre a una piccola vasca didattica a monte (prima era una a monte e una a valle), alimentate tramite l’attingimento dal fosso dei Nocchieti/Ripolaia, come da concessione demaniale. La terra utilizzata per le arginature deriva dagli scavi fatti in loco, totalmente riutilizzata, come da calcoli progettuali. Perimentralmente al lago era e rimane prevista una viabilità sterrata, in parte esistente da tempo (centro vivaio) e in parte di nuova realizzazione (confine est). Tutto il complesso è inserito in un’area a verde attrezzato di circa 4ha con panchine, cestini, tavoli e staccionata in plastica riciclata simil legno (progetto finanziato dalla Regione Toscana), con pista ciclabile, e nella sua versione definitiva collegato all’altro parco urbano attrezzato di castagneto ed all’area sportiva adiacente. Il tutto è meglio evidenziato negli elaborati grafici prodotti allegati ala relazione paesaggistica. Tutti gli impianti e le strutture saranno oggetto di progettazione esecutiva e dettagliata.

STATO APPROVATO Rendering e fotoinserimento stato approvato

Inquadramento opera dall’alto

Inserimento su carta catastale

STATO DI VARIANTE Rendering e fotoinserimento stato di variante Inquadramento opera dall’alto

Inserimento su carta catastale

Cono visivo da lato vasca (sud)

6-Alterazione percettiva del paesaggio e mitigazione dell’impatto Come evidenziato in relazione, le opere della variante sono minimali, e sono finalizzate a migliorare la sicurezza idraulica del lago in adempimento alla normativa vigente, e non vanno a modificare quanto già autorizzato dagli enti preposti. Le finalità del progetto rimangono quindi le stesse. Come si può vedere dall’inquadramento fotografico e dall’ortofotocarta in allegato alla presente relazione, l’area esaminata, si inserisce nel contesto paesaggistico ed ambientale di Seggiano tipico della zona montuosa, situato su un’area pianeggiante, limitrofa ad un agglomerato di case dell’abitato di Pescina circondate da una vegetazione tipica del bosco ceduo dell’ambiente di alta montagna ed abitazioni isolate poste in adiacenza della viabilità provinciale. Il progetto va a recuperare un’area degradata di circa 2ha su 4ha totali, ed abbandonata da anni, quale l’ex vivaio forestale regionale. La struttura sportiva si va a ricollegare alle proprietà comunale adiacenti dell’area sportiva (campo calcetto, campo da tennis e bocce) e del parco dei castagni, sfruttando l’area parcheggi esistenti, poi da potenziare, come da previsione del regolamento urbanistico. L’altra porzione acquistata recentemente dal tribunale fallimentare da un privato è destinata ad area verde attrezzata. Le opere di mitigazione del progetto saranno: la realizzazione di un parco urbano dove la presenza di acqua è garantita dal fosso dei Nocchieti che attraversa l’area, alimentato da due

sorgenti che nascono a monte a Nord dell’area, e che nei tempi passati garantivano l’acqua all’ex vivaio forestale; realizzazione di opere di messa in sicurezza idraulica del Fosso dei Nocchieti, impianto di nuove specie autoctone di latifoglie quali acero, castagno ippocastano, faggio, tipiche dell’ambiente montano così da schermare la visuale della Strada Provinciale S.Biagio, in quanto il panorama migliore è quello interno al parco.

Si può asserire che gli interventi, così come realizzati vanno a recuperare e migliorare l’area verde posta all’interno della frazione di Pescina a vocazione turistica, garantendo il recupero di un’area a vivaio dismesso a favore di un parco urbano.

Allegati alla relazione paesaggistica: relazione tecnica tav1 stato approvato tav 2 stato di progetto variante tav 3 sovrapposto relazione geologica tav 1 e 2 relazione geologica

Seggiano 20/08/2016 Il redattore relazione paesaggistica P.O. Area lavori pubblici Dott. Agr. Fabio Menchetti