Pieghevole Con 8 Film
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
LÕINNOCENZA DEL PECCATO Anno 2007 Titolo Originale La fille coupŽe en deux Durata 115Õ - Origine FRANCIA - Genere DRAMMATICO Produzione ALICƒLƒO, RHïNE-ALPES CINƒMA, FRANCE 2 CINƒMA, INTEGRAL FILM, CANAL+, CINƒ CINƒMAS Distribuzione MIKADO - Data uscita 08-02-2008 - Regia Claude Chabrol Attori Ludivine Sagnier Gabrielle Deneige Beno”t Magimel Paul Gaudens Fran•ois BerlŽand Charles Saint-Denis Mathilda May Capucine Jamet Caroline Sihol Genevi•ve Gaudens Marie Bunel Marie Deneige Valeria Cavalli Dona Saint-Denis Etienne Chicot Denis Deneige Thomas Chabrol Lorbach Jean-Marie Winling GŽrard Brian•on Sceneggiatura Claude Chabrol, CŽcile Maistre - Fotografia Eduardo Serra - Musiche Matthieu Chabrol Montaggio Monique Fardoulis - Scenografia Fran•oise Beno”t-Fresco - Costumi Mic Cheminal - Effetti Guillaume Bauer Trama Una ragazza di provincia, che in tv presenta un programma sulle previsioni del tempo, si innamora di uno scrittore famoso e presuntuoso, ma sceglie poi di sposarsi con lo squilibrato erede di una famiglia di miliardari. Tuttavia per lei non sarˆ cos“ semplice... Critica Dalle note di regia: ÒLa perversitˆ • lÕarte di trasformare il bene in male.Ó ÒUn abile studio dei caratteri, un ritratto degli snob di provincia ricostruito con graffi amarissimi, una progressione drammatica che a poco a poco fa vincere il male: nei gesti, nei cuori. Con un linguaggio cinematografico duro e secco ma prodigo di immagini patinate quasi per beffa. Condividono i meriti gli interpreti, Ludivine Seigner, Beno”t Magimel, Fran•ois BerlŽand, un trio che sa di zolfo, spesso per˜ sfiorato da un sarcasmo dÕautore.Ó (Gian Luigi Rondi, ÔIl TempoÕ, 3 settembre 2007) Note - PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 64A MOSTRA INTERNAZIONALE DÕARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2007) NELLA SEZIONE ÔVECCHI MAESTRIÕ. SIGNORINAEFFE Anno 2007 - Durata 95Õ Origine ITALIA - Genere DRAMMATICO Produzione DONATELLA BOTTI PER BIANCAFILM IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA Distribuzione 01 DISTRIBUTION (2008) Data uscita 18-01-2008 Regia Wilma Labate Attori Filippo Timi Sergio Valeria Solarino Emma Sabrina Impacciatore Magda Fausto Paravidino Antonio Clara Bindi Nonna Martano Soggetto Wilma Labate, Francesca Marciano, Carla Vangelista Sceneggiatura Domenico Starnone, Wilma Labate, Carla Vangelista - Fotografia Fabio Zamarion Musiche Pasquale Catalano - Montaggio Francesca Calvelli - Scenografia Gian Maria Cau - Costumi Nicoletta Taranta Trama Torino, settembre 1980. Emma Martano, proveniente da una famiglia operaia di origine meridionale, ha davanti a sŽ un ottimo futuro: laureanda in matematica, ha giˆ un impiego nel settore informatico della Fiat ed • in procinto di sposare Silvio, un suo collega dirigente, vedovo con una bambina. Tuttavia, lÕondata di scioperi e gli scontri tra la classe operaia e i dirigenti della Fiat per scongiurare il licenziamento di quindicimila dipendenti, porteranno Emma a vivere esperienze lavorative e sentimentali che le faranno mettere in discussione i suoi progetti per il futuro. Critica ÒNella migliore tradizione del cinema italiano, Wilma Labate sceglie una storia privata per parlare di quella pubblica, stringe lÕobbiettivo sui personaggi per allargarlo sui paese. E ad ulteriore merito, decide di usare una giovane donna come perno dellÕintera costruzione narrativa e filmica. La stessa macchina da presa sembra muoversi assieme alle emozioni della giovane, alle sue impennate di passione, alla carnalitˆ dei suoi ventÕanni. Restano fuori terrorismo e pistole, ma trova invece corpo la fabbrica, anche se poco inquadrata. Quella delle presse, del rumore assordante, del grasso. La Fiat come cittadella medioevale del fordismo, con le sue scale, i passaggi, le gerarchie, i corridoi, i cancelli. Ancora pi• bella, lÕatmosfera umana che Labate riesce a ricreare, restituendoci unÕepoca oscura dove per˜ alla tavola della domenica sedevano famiglie assieme a sconosciuti e dove per le strade dÕItalia ci si amava felici, e con orgoglio. Per quellÕItalia, s“, che nostalgia ...Ó (Roberta Ronconi, ÔLiberazioneÕ, 18 gennaio 2008) IL MIO AMICO GIARDINIERE Anno 2007 Titolo Originale Dialogue avec mon jardinier Durata 109Õ Origine FRANCIA Genere COMMEDIA Tratto da romanzo omonimo di Henri Cueco Produzione LOUIS BECKER PER ICE3, K.J.B. PRODUCTION, STUDIO CANAL, FR2, RHïNE-ALPES CINƒMA, CANAL+, CINƒ CINƒMAS, CNC Distribuzione BIM Data uscita 23-11-2007 Regia Jean Becker Attori Daniel Auteuil Il pittore Jean-Pierre Darroussin Il giardiniere Fanny Cotten•on HŽl•ne Alexia Barlier Magda Hiam Abbass Moglie del giardiniere ƒlodie Navarre Carole Soggetto Henri Cueco (romanzo) Sceneggiatura Jean Becker, Jean Cosmos e Jacques Monnet Fotografia Jean-Marie Dreujou Montaggio Jacques Witta Scenografia ThŽr•se Ripaud Costumi Annie PŽrier Effetti Pascal Laurent Trama Un pittore affermato, stanco di vivere a Parigi e prossimo al divorzio, decide di trasferirsi in campagna nella casa di famiglia. LÕabitazione e il terreno sono in grave stato di abbandono e per questo il pittore, non avendo voglia nŽ tempo di occuparsene, decide di cercare un aiuto. La scelta cade direttamente sul primo candidato, un ex-ferroviere in pensione che • stato suo compagno di scuola. Le conversazioni e i giorni trascorsi con il suo amico giardiniere aiuteranno il pittore a ritrovare un mondo che credeva perduto per sempre. Critica ÒEÕ chiaro che quello che interessava al regista dei ÔRagazzi del MaraisÕ e, prima, dellÕÕEstate assassinaÕ era una prova di attori mattatori, capaci di rendere la complessitˆ, le sfumature di un rapporto quasi dÕamore inteso in senso di partecipazione, fedeltˆ, assimilazione dellÕaltrui filosofia. EÕ altrettanto chiaro che • questa la virt• del film in cui si parla di Botero, di Satie e si ascolta il coro del Nabucco, ma dove valgono le mezze tinte, le mezze parole, i mezzi sguardi di cui sono detentori straordinari due attori che modulano due ben note sensibilitˆ: Daniel Auteuil, certo, • lÕartista integrato ma sofferente della sua integrazione, vicino al divorzio; Jean-Pierre Darroussin, interprete magnifico che in Italia non • riconosciuto come merita, • lÕuomo semplice che si accontenta della pesca. E poichŽ entrambi sono anche simpatici • facile entrare in sintonia con questa parlatissima amicizia virile, genere principe del cinema che fu, anche se la storia vive meglio nella parte brillante, nel gusto della conversazione intelligente e casual delle cose della vita, tipica dello stile francese alla Sautet, che nel sentimentalismo coatto del finale spinge troppo su una telecomandata commozione.Ó (Maurizio Porro, ÔCorriere della SeraÕ, 23 novembre 2007) ÒGirato con una semplicitˆ che sconfina nel semplicistico per il modo ovvio in cui contrappone mondo rurale (autentico) e mondo cittadino (artefatto), il film si affida alla bravura di due interpreti che si amalgamano perfetta- mente rendendo credibile e sempre godibile il loro duetto.Ó (Lietta Tornabuoni, ÔLa StampaÕ, 23 novembre 2007) ÒAnche la cinepresa di Becker guarda con calma i suoi piccoli eroi quotidiani, che si chiamano a vicenda Delprato e Delquadro, lasciandoci il tempo di diventarne amici. Signorilmente, Auteuil si mette al servizio della finissima performance del giardiniere Darroussin.Ó (Roberto Nepoti, Ôla RepubblicaÕ, 23 novembre 2007) ÒOmicidi in provincia? Claude Chabrol. Compagnoni in campagna? Jean Becker. Dopo il successo de ÔI ragazzi del MaraisÕ, il regista un tempo anche cattivello (ÔLÕestate assassinaÕ, ÔOmicidio in paradisoÕ) spinge con ÔIl mio amico giardiniereÕ lÕacceleratore sui buoni sentimenti facendoci stare 110 minuti accanto al pittore (Daniel Auteuil) e al giardiniere (Jean-Pierre Darroussin), due ex compagni di scuola che non si vedono da quarantÕanni riuniti nello stesso orto dai casi della vita. Elogio della filosofia bucolica, inquadrature inondate di luce, il canto dei grilli in colonna sonora e due mostri della recitazione che si scambiano la palla con grazia. Vi siete innamorati dei non meglio definiti abitanti del fiume di ÔCentochiodiÕ del maestro Olmi? Allora troverete il pittore e il giardiniere degni della vostra simpatia e partecipazione emotiva. Viene voglia di andare a vivere con loro. Subito.Ó (Francesco Al˜, ÔIl MessaggeroÕ, 14 dicembre 2007) LÕASSASSINIO DI JESSE JAMES PER MANO DEL CODARDO ROBERT FORD Anno 2007 Titolo Originale The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford Durata 155Õ Origine USA Genere DRAMMATICO, PSICOLOGICO, WESTERN Tratto da romanzo omonimo di Ron Hansen Produzione WARNER BROS. PICTURES, JESSE FILMS INC., SCOTT FREE PRODUCTIONS, PLAN B ENTERTAINMENT, ALBERTA FILM ENTERTAINMENT, VIRTUAL STUDIOS Distribuzione WARNER BROS. PICTURES ITALIA Data uscita 21-12-2007 Regia Andrew Dominik Attori Brad Pitt Jesse James Mary-Louise Parker Zeralda James Zooey Deschanel Dorothy Evans Casey Affleck Robert Ford Sam Rockwell Charley Ford Jeremy Renner Wood Hite Sam Shepard Frank James Ted Levine Sceriffo James Timberlake Garret Dillahunt Ed Miller Paul Schneider Dick Liddil Soggetto Ron Hansen Sceneggiatura Andrew Dominik Fotografia Roger Deakins Musiche Nick Cave, Warren Ellis Montaggio Dylan Tichenor Scenografia Patricia Norris Costumi Patricia Norris Effetti Dick Edwards, James Paradis, Tinsley Transfers Inc., Hatch Production Trama Il celebre fuorilegge americano Jesse James • sempre alla ricerca di un nuovo colpo da compiere e di un modo per sfuggire ai numerosi cacciatori di taglie che lo inseguono per intascare il lauto compenso messo in palio dalle autoritˆ. Jesse per˜ non si rende conto che la vera minaccia potrebbe nascondersi tra le fila dei suoi