della Madonna “ad Rupes” MENSILE DEL PONTIFICIO SANTUARIO DI CASTEL SANT’ELIA

in questo numero: Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la celebrazione della XLVI Giornata Mondiale della Pace La celebrazione dell’ordinazione diaconale di Slawek Szarota

Anno 70° - n. 1-2 Gennaio-Febbraio 2013 POSTE ITALIANE s.p.a. - Sped. in A.P. D.L. 385/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - art. 1 Comma 2, DCB La Squilla della Madonna ad Rupes Anno 70° - N. 1-2: Gennaio - Febbraio 2013 Sommario Mensile del Pontificio Santuario di Castel Sant’Elia (VT) – MESSAGGIO DEL SANTO PADRE È edito dai Religiosi BENEDETTO XVI della Congregazione per la celebrazione della di S. Michele Arcangelo XLVI Giornata Mondiale della Pace 1° gennaio 2013 p. 4 Direttore Responsabile: – ORDINAZIONE DIACONALE P. Antonio Pasquarelli La celebrazione dell’ordinazione diaconale Redattore: di Slawek, un grande dono e una grande grazia p. 8 P. Piotr Marcin Burek CSMA – CRONACA DEL SANTUARIO Redazione - Amministrazione: Il presepe artistico Santuario Pontificio all’interno della Basilica di San Giuseppe p. 11 di Maria SS.ma “ad Rupes” È stato bello poterci incontrare, condividere… p. 11 01030 Castel Sant’Elia (VT) Festa della Santa Famiglia tel.: 0761.55.77.29 e Concerto di Fine Anno p. 13 www.mariaadrupes.com [email protected] Matrimoni, Anniversari 2012 p. 14

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BEATI GLI OPERATORI DI PACE 1. Ogni anno mentale, ossia, al dovere-diritto di uno sviluppo in- nuovo porta con sé tegrale, sociale, comunitario, e ciò fa parte del di- l’attesa di un mondo segno di Dio sull’uomo. L’uomo è fatto per la pace migliore. In tale che è dono di Dio. prospettiva, prego Dio, Padre dell’umanità, di con- Tutto ciò mi ha suggerito di ispirarmi per que- cederci la concordia e la pace, perché possano com- sto Messaggio alle parole di Gesù Cristo: « Beati piersi per tutti le aspirazioni di una vita felice e gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli prospera. di Dio » (Mt 5,9). A 50 anni dall’inizio del Concilio Vaticano II, che ha consentito di rafforzare la missione della La beatitudine evangelica Chiesa nel mondo, rincuora constatare che i cri- 2. Le beatitudini, proclamate da Gesù (cfr Mt stiani, quale Popolo di Dio in comunione con Lui e 5,3-12 e Lc 6,20-23), sono promesse. Nella tradi- in cammino tra gli uomini, si impegnano nella sto- zione biblica, infatti, quello della beatitudine è un ria condividendo gioie e speranze, tristezze ed an- genere letterario che porta sempre con sé una buona gosce, annunciando la salvezza di Cristo e notizia, ossia un vangelo, che culmina in una pro- promuovendo la pace per tutti. messa. Quindi, le beatitudini non sono solo racco- In effetti, i nostri tempi, contrassegnati dalla mandazioni morali, la cui osservanza prevede a globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e nega- tempo debito – tempo situato di solito nell’altra vita tivi, nonché da sanguinosi conflitti ancora in atto e – una ricompensa, ossia una situazione di futura fe- da minacce di guerra, reclamano un rinnovato e co- licità. La beatitudine consiste, piuttosto, nell’adem- rale impegno nella ricerca del bene , dello pimento di una promessa rivolta a tutti coloro che sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo. si lasciano guidare dalle esigenze della verità, della Allarmano i focolai di tensione e di contrappo- giustizia e dell’amore. Coloro che si affidano a Dio sizione causati da crescenti diseguaglianze fra ric- e alle sue promesse appaiono spesso agli occhi del chi e poveri, dal prevalere di una mentalità mondo ingenui o lontani dalla realtà. Ebbene, Gesù egoistica e individualista espressa anche da un ca- dichiara ad essi che non solo nell’altra vita, ma già pitalismo finanziario sregolato. Oltre a svariate in questa scopriranno di essere fi gli di Dio, e che forme di terrorismo e di criminalità internazionale, da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale con sono pericolosi per la pace quei fondamentalismi e loro. Comprenderanno che non sono soli, perché quei fanatismi che stravolgono la vera natura della Egli è dalla parte di coloro che s’impegnano per la religione, chiamata a favorire la comunione e la ri- verità, la giustizia e l’amore. Gesù, rivelazione del- conciliazione tra gli uomini. l’amore del Padre, non esita ad offrirsi nel sacrifi- E tuttavia, le molteplici opere di pace, di cui è cio di se stesso. Quando si accoglie Gesù Cristo, ricco il mondo, testimoniano l’innata vocazione Uomo-Dio, si vive l’esperienza gioiosa di un dono dell’umanità alla pace. In ogni persona il desiderio immenso: la condivisione della vita stessa di Dio, di pace è aspirazione essenziale e coincide, in certa cioè la vita della grazia, pegno di un’esistenza pie- maniera, con il desiderio di una vita umana piena, namente beata. Gesù Cristo, in particolare, ci dona felice e ben realizzata. In altri termini, il desiderio la pace vera che nasce dall’incontro fiducioso del- di pace corrisponde ad un principio morale fonda- l’uomo con Dio.

La Squilla 3 Messaggio del Santo Padre

La beatitudine di Gesù dice che la pace è dono redenzione conquistataci dal suo Figlio Unigenito. messianico e opera umana ad un tempo. In effetti, Così l’uomo può vincere quel germe di oscura- la pace presuppone un umanesimo aperto alla tra- mento e di negazione della pace che è il peccato in scendenza. È frutto del dono reciproco, di un mutuo tutte le sue forme: egoismo e violenza, avidità e vo- arricchimento, grazie al dono che scaturisce da Dio lontà di potenza e di dominio, intolleranza, odio e e permette di vivere con gli altri e per gli altri. strutture ingiuste. L’etica della pace è etica della comunione e della La realizzazione della pace dipende soprattutto condivisione. È indispensabile, allora, che le varie dal riconoscimento di essere, in Dio, un’unica fami- culture odierne superino antropologie ed etiche ba- glia umana. Essa si struttura, come ha insegnato sate su assunti teorico-pratici meramente soggetti- l’Enciclica Pacem in terris, mediante relazioni in- vistici e pragmatici, in forza dei quali i rapporti terpersonali ed istituzioni sorrette ed animate da un della convivenza vengono ispirati a criteri di potere « noi » comunitario, implicante un ordine morale, o di profitto, i mezzi diventano fini e viceversa, la interno ed esterno, ove si riconoscono sincera- cultura e l’educazione sono centrate soltanto sugli mente, secondo verità e giustizia, i reciproci diritti strumenti, sulla tecnica e sull’efficienza. Precondi- e i vicendevoli doveri. La pace è ordine vivificato zione della pace è lo smantellamento della dittatura ed integrato dall’amore, così da sentire come pro- del relativismo e dell’assunto di una morale total- pri i bisogni e le esigenze altrui, fare partecipi gli mente autonoma, che preclude il riconoscimento altri dei propri beni e rendere sempre più diffusa dell’imprescindibile legge morale naturale scritta nel mondo la comunione dei valori spirituali. È or- da Dio nella coscienza di ogni uomo. La pace è co- dine realizzato nella libertà, nel modo cioè che si struzione della convivenza in termini razionali e addice alla dignità di persone, che per la loro stessa morali, poggiando su un fondamento la cui misura natura razionale, assumono la responsabilità del non è creata dall’uomo, bensì da Dio. « Il Signore proprio operare. darà potenza al suo popolo, benedirà il suo popolo La pace non è un sogno, non è un’utopia: è pos- con la pace », ricorda il Salmo 29 (v. 11). sibile. I nostri occhi devono vedere più in profon- dità, sotto la superficie delle apparenze e dei La pace: dono di Dio e opera dell’uomo fenomeni, per scorgere una realtà positiva che esi- 3. La pace concerne l’integrità della persona ste nei cuori, perché ogni uomo è creato ad imma- umana ed implica il coinvolgimento di tutto gine di Dio e chiamato a crescere, contribuendo l’uomo. È pace con Dio, nel vivere secondo la sua all’edificazione di un mondo nuovo. Infatti, Dio volontà. È pace interiore con se stessi, e pace este- stesso, mediante l’incarnazione del Figlio e la re- riore con il prossimo e con tutto il creato. Comporta denzione da Lui operata, è entrato nella storia fa- principalmente, come scrisse il beato Giovanni cendo sorgere una nuova creazione e una nuova XXIII nell’Enciclica Pacem in terris, di cui tra alleanza tra Dio e l’uomo (cfr Ger 31,31-34), dan- pochi mesi ricorrerà il cinquantesimo anniversario, doci la possibilità di avere « un cuore nuovo » e « la costruzione di una convivenza fondata sulla ve- uno spirito nuovo » (cfr Ez 36,26). rità, sulla libertà, sull’amore e sulla giustizia. La Proprio per questo, la Chiesa è convinta che vi negazione di ciò che costituisce la vera natura del- sia l’urgenza di un nuovo annuncio di Gesù Cristo, l’essere umano, nelle sue dimensioni essenziali, primo e principale fattore dello sviluppo integrale nella sua intrinseca capacità di conoscere il vero e dei popoli e anche della pace. Gesù, infatti, è la no- il bene e, in ultima analisi, Dio stesso, mette a re- stra pace, la nostra giustizia, la nostra riconcilia- pentaglio la costruzione della pace. Senza la verità zione (cfr Ef 2,14; 2 Cor 5,18). L’operatore di pace, sull’uomo, iscritta dal Creatore nel suo cuore, la li- secondo la beatitudine di Gesù, è colui che ricerca bertà e l’amore sviliscono, la giustizia perde il fon- il bene dell’altro, il bene pieno dell’anima e del damento del suo esercizio. corpo, oggi e domani. Per diventare autentici operatori di pace sono Da questo insegnamento si può evincere che fondamentali l’attenzione alla dimensione trascen- ogni persona e ogni comunità – religiosa, civile, dente e il colloquio costante con Dio, Padre mise- educativa e culturale –, è chiamata ad operare la ricordioso, mediante il quale si implora la pace. La pace è principalmente realizzazione del 4 La Squilla Benedetto XVI bene comune delle varie società, primarie ed inter- solo una derivazione del diritto alla libertà reli- medie, nazionali, internazionali e in quella mon- giosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, diale. Proprio per questo si può ritenere che le vie riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni di attuazione del bene comune siano anche le vie a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel pro- da percorrere per ottenere la pace. muoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla Operatori di pace sono coloro che amano, loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più difendono e promuovono la vita nella sua inte- necessaria quanto più questi principi vengono ne- gralità gati o mal compresi, perché ciò costituisce un’of- 4. Via di realizzazione del bene comune e della fesa alla verità della persona umana, una ferita pace è anzitutto il rispetto per la vita umana, consi- grave inflitta alla giustizia e alla pace. derata nella molteplicità dei suoi aspetti, a comin- Perciò, è anche un’importante cooperazione alla ciare dal suo concepimento, nel suo svilupparsi, e pace che gli ordinamenti giuridici e l’amministra- sino alla sua fine naturale. Veri operatori di pace zione della giustizia riconoscano il diritto all’uso del sono, allora, coloro che amano, difendono e pro- principio dell’obiezione di coscienza nei confronti muovono la vita umana in tutte le sue dimensioni: di leggi e misure governative che attentano alla di- personale, comunitaria e trascendente. La vita in gnità umana, come l’aborto e l’eutanasia. pienezza è il vertice della pace. Chi vuole la pace Tra i diritti umani basilari, anche per la vita pa- non può tollerare attentati e delitti contro la vita. cifica dei popoli, vi è quello dei singoli e delle co- Coloro che non apprezzano a sufficienza il va- munità alla libertà religiosa. In questo momento lore della vita umana e, per conseguenza, sosten- storico, diventa sempre più importante che tale di- gono per esempio la liberalizzazione dell’aborto, ritto sia promosso non solo dal punto di vista nega- forse non si rendono conto che in tal modo propon- tivo, come libertà da – ad esempio, da obblighi e gono l’inseguimento di una pace illusoria. La fuga costrizioni circa la libertà di scegliere la propria re- dalle responsabilità, che svilisce la persona umana, ligione –, ma anche dal punto di vista positivo, e tanto più l’uccisione di un essere inerme e inno- nelle sue varie articolazioni, come libertà di: ad cente, non potranno mai produrre felicità o pace. esempio, di testimoniare la propria religione, di an- Come si può, infatti, pensare di realizzare la pace, nunciare e comunicare il suo insegnamento; di lo sviluppo integrale dei popoli o la stessa salva- compiere attività educative, di beneficenza e di as- guardia dell’ambiente, senza che sia tutelato il di- sistenza che permettono di applicare i precetti reli- ritto alla vita dei più deboli, a cominciare dai giosi; di esistere e agire come organismi sociali, nascituri? Ogni lesione alla vita, specie nella sua strutturati secondo i principi dottrinali e i fini isti- origine, provoca inevitabilmente danni irreparabili tuzionali che sono loro propri. Purtroppo, anche in allo sviluppo, alla pace, all’ambiente. Nemmeno è Paesi di antica tradizione cristiana si stanno molti- giusto codificare in maniera subdola falsi diritti o plicando gli episodi di intolleranza religiosa, spe- arbitrii, che, basati su una visione riduttiva e relati- cie nei confronti del cristianesimo e di coloro che vistica dell’essere umano e sull’abile utilizzo di semplicemente indossano i segni identitari della espressioni ambigue, volte a favorire un preteso di- propria religione. ritto all’aborto e all’eutanasia, minacciano il diritto L’operatore di pace deve anche tener presente fondamentale alla vita. che, presso porzioni crescenti dell’opinione pub- Anche la struttura naturale del matrimonio va blica, le ideologie del liberismo radicale e della tec- riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo nocrazia insinuano il convincimento che la crescita e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuri- economica sia da conseguire anche a prezzo del- dicamente equivalente a forme radicalmente di- l’erosione della funzione sociale dello Stato e delle verse di unione che, in realtà, la danneggiano e reti di solidarietà della società civile, nonché dei di- contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscu- ritti e dei doveri sociali. Ora, va considerato che rando il suo carattere particolare e il suo insostitui- questi diritti e doveri sono fondamentali per la bile ruolo sociale. piena realizzazione di altri, a cominciare da quelli Questi principi non sono verità di fede, né sono civili e politici.

La Squilla 5 Tra i diritti e i doveri sociali oggi maggiormente delle proprie capacità intellettuali, della propria in- minacciati vi è il diritto al lavoro. Ciò è dovuto al traprendenza, poiché lo sviluppo economico vivi- fatto che sempre più il lavoro e il giusto riconosci- bile, cioè autenticamente umano, ha bisogno del mento dello statuto giuridico dei lavoratori non ven- principio di gratuità come espressione di fraternità gono adeguatamente valorizzati, perché lo sviluppo e della logica del dono. Concretamente, nell’attività economico dipenderebbe soprattutto dalla piena li- economica l’operatore di pace si configura come bertà dei mercati. Il lavoro viene considerato così colui che instaura con i collaboratori e i colleghi, una variabile dipendente dei meccanismi economici con i committenti e gli utenti, rapporti di lealtà e di e finanziari. A tale proposito, ribadisco che la dignità reciprocità. Egli esercita l’attività economica per il dell’uomo, nonché le ragioni economiche, sociali e bene comune, vive il suo impegno come qualcosa politiche, esigono che si continui « a perseguire che va al di là del proprio interesse, a beneficio delle quale priorità l’obiettivo dell’accesso al lavoro o del generazioni presenti e future. Si trova così a lavorare suo mantenimento, per tutti ». In vista della realizza- non solo per sé, ma anche per dare agli altri un fu- zione di questo ambizioso obiettivo è precondizione turo e un lavoro dignitoso. una rinnovata considerazione del lavoro, basata su Nell’ambito economico, sono richieste, special- principi etici e valori spirituali, che ne irrobustisca mente da parte degli Stati, politiche di sviluppo in- la concezione come bene fondamentale per la per- dustriale ed agricolo che abbiano cura del progresso sona, la famiglia, la società. A un tale bene corrispon- sociale e dell’universalizzazione di uno Stato di di- dono un dovere e un diritto che esigono coraggiose ritto e democratico. È poi fondamentale ed impre- e nuove politiche del lavoro per tutti. scindibile la strutturazione etica dei mercati monetari, finanziari e commerciali; essi vanno sta- Costruire il bene della pace mediante un bilizzati e maggiormente coordinati e controllati, in nuovo modello di sviluppo e di economia modo da non arrecare danno ai più poveri. La sol- 5. Da più parti viene riconosciuto che oggi è ne- lecitudine dei molteplici operatori di pace deve cessario un nuovo modello di sviluppo, come anche inoltre volgersi – con maggior risolutezza rispetto un nuovo sguardo sull’economia. Sia uno sviluppo a quanto si è fatto sino ad oggi – a considerare la integrale, solidale e sostenibile, sia il bene comune crisi alimentare, ben più grave di quella finanzia- esigono una corretta scala di beni-valori, che è pos- ria. Il tema della sicurezza degli approvvigiona- sibile strutturare avendo Dio come riferimento ul- menti alimentari è tornato ad essere centrale timo. Non è sufficiente avere a disposizione molti nell’agenda politica internazionale, a causa di crisi mezzi e molte opportunità di scelta, pur apprezza- connesse, tra l’altro, alle oscillazioni repentine dei bili. Tanto i molteplici beni funzionali allo svi- prezzi delle materie prime agricole, a comporta- luppo, quanto le opportunità di scelta devono essere menti irresponsabili da parte di taluni operatori eco- usati secondo la prospettiva di una vita buona, di nomici e a un insufficiente controllo da parte dei una condotta retta che riconosca il primato della di- Governi e della Comunità internazionale. Per fron- mensione spirituale e l’appello alla realizzazione teggiare tale crisi, gli operatori di pace sono chia- del bene comune. In caso contrario, essi perdono la mati a operare insieme in spirito di solidarietà, dal loro giusta valenza, finendo per assurgere a nuovi livello locale a quello internazionale, con l’obiet- idoli. tivo di mettere gli agricoltori, in particolare nelle Per uscire dall’attuale crisi finanziaria ed econo- piccole realtà rurali, in condizione di poter svolgere mica – che ha per effetto una crescita delle disugua- la loro attività in modo dignitoso e sostenibile dal glianze – sono necessarie persone, gruppi, punto di vista sociale, ambientale ed economico. istituzioni che promuovano la vita favorendo la creatività umana per trarre, perfino dalla crisi, Educazione per una cultura di pace: il ruolo un’occasione di discernimento e di un nuovo mo- della famiglia e delle istituzioni dello economico. Quello prevalso negli ultimi de- 6. Desidero ribadire con forza che i molteplici cenni postulava la ricerca della massimizzazione del operatori di pace sono chiamati a coltivare la pas- profitto e del consumo, in un’ottica individualistica sione per il bene comune della famiglia e per la giu- ed egoistica, intesa a valutare le persone solo per la stizia sociale, nonché l’impegno di una valida loro capacità di rispondere alle esigenze della com- educazione sociale. petitività. In un’altra prospettiva, invece, il vero e Nessuno può ignorare o sottovalutare il ruolo duraturo successo lo si ottiene con il dono di sé, decisivo della famiglia, cellula base della società dal

6 La Squilla punto di vista demografico, etico, pedagogico, eco- un’atmosfera di rispetto, di onestà e di cordialità. nomico e politico. Essa ha una naturale vocazione a Bisogna, allora, insegnare agli uomini ad amarsi e promuovere la vita: accompagna le persone nella a educarsi alla pace, e a vivere con benevolenza, loro crescita e le sollecita al mutuo potenziamento più che con semplice tolleranza. Incoraggiamento mediante la cura vicendevole. In specie, la famiglia fondamentale è quello di « dire no alla vendetta, di cristiana reca in sé il germinale progetto dell’edu- riconoscere i propri torti, di accettare le scuse senza cazione delle persone secondo la misura dell’amore cercarle, e infine di perdonare » , in modo che gli divino. La famiglia è uno dei soggetti sociali indi- sbagli e le offese possano essere riconosciuti in ve- spensabili nella realizzazione di una cultura della rità per avanzare insieme verso la riconciliazione. pace. Bisogna tutelare il diritto dei genitori e il loro Ciò richiede il diffondersi di una pedagogia del per- ruolo primario nell’educazione dei figli, in primo dono. Il male, infatti, si vince col bene, e la giusti- luogo nell’ambito morale e religioso. Nella famiglia zia va ricercata imitando Dio Padre che ama tutti i nascono e crescono gli operatori di pace, i futuri suoi figli (cfr Mt 5,21-48). È un lavoro lento, per- promotori di una cultura della vita e dell’amore. ché suppone un’evoluzione spirituale, un’educa- In questo immenso compito di educazione alla zione ai valori più alti, una visione nuova della pace sono coinvolte in particolare le comunità reli- storia umana. Occorre rinunciare alla falsa pace che giose. La Chiesa si sente partecipe di una così promettono gli idoli di questo mondo e ai pericoli grande responsabilità attraverso la nuova evange- che la accompagnano, a quella falsa pace che rende lizzazione, che ha come suoi cardini la conversione le coscienze sempre più insensibili, che porta verso alla verità e all’amore di Cristo e, di conseguenza, il ripiegamento su se stessi, verso un’esistenza atro- la rinascita spirituale e morale delle persone e delle fizzata vissuta nell’indifferenza. Al contrario, la pe- società. L’incontro con Gesù Cristo plasma gli ope- dagogia della pace implica azione, compassione, ratori di pace impegnandoli alla comunione e al su- solidarietà, coraggio e perseveranza. peramento dell’ingiustizia. Gesù incarna l’insieme di questi atteggiamenti Una missione speciale nei confronti della pace nella sua esistenza, fi no al dono totale di sé, fino a è ricoperta dalle istituzioni culturali, scolastiche ed « perdere la vita » (cfr Mt 10,39; Lc 17,33; Gv universitarie. A queste è richiesto un notevole con- 12,25). Egli promette ai suoi discepoli che, prima o tributo non solo alla formazione di nuove genera- poi, faranno la straordinaria scoperta di cui ab- zioni di leader, ma anche al rinnovamento delle biamo parlato inizialmente, e cioè che nel mondo istituzioni pubbliche, nazionali e internazionali. c’è Dio, il Dio di Gesù, pienamente solidale con gli Esse possono anche contribuire ad una riflessione uomini. In questo contesto, vorrei ricordare la pre- scientifica che radichi le attività economiche e fi- ghiera con cui si chiede a Dio di renderci strumenti nanziarie in un solido fondamento antropologico ed della sua pace, per portare il suo amore ove è odio, etico. Il mondo attuale, in particolare quello poli- il suo perdono ove è offesa, la vera fede ove è dub- tico, necessita del supporto di un nuovo pensiero, di bio. Da parte nostra, insieme al beato Giovanni una nuova sintesi culturale, per superare tecnicismi XXIII, chiediamo a Dio che illumini i responsabili ed armonizzare le molteplici tendenze politiche in dei popoli, affinché accanto alla sollecitudine per il vista del bene comune. Esso, considerato come in- giusto benessere dei loro cittadini garantiscano e sieme di relazioni interpersonali ed istituzionali po- difendano il prezioso dono della pace; accenda le sitive, a servizio della crescita integrale degli volontà di tutti a superare le barriere che dividono, individui e dei gruppi, è alla base di ogni vera edu- a rafforzare i vincoli della mutua carità, a compren- cazione alla pace. dere gli altri e a perdonare coloro che hanno recato ingiurie, così che in virtù della sua azione, tutti i Una pedagogia dell’operatore di pace popoli della terra si affratellino e fiorisca in essi e 7. Emerge, in conclusione, la necessità di pro- sempre regni la desideratissima pace. porre e promuovere una pedagogia della pace. Essa Con questa invocazione, auspico che tutti pos- richiede una ricca vita interiore, chiari e validi rife- sano essere veri operatori e costruttori di pace, in rimenti morali, atteggiamenti e stili di vita appro- modo che la città dell’uomo cresca in fraterna con- priati. Difatti, le opere di pace concorrono a cordia, nella prosperità e nella pace. realizzare il bene comune e creano l’interesse per la Dal Vaticano, 8 Dicembre 2012 pace, educando ad essa. Pensieri, parole e gesti di pace creano una mentalità e una cultura della pace, BENEDICTUS PP XVI

La Squilla 7 Ordinazione Diaconale

La celebrazione dell’ordinazione diaconale di Slawek, un grande dono e una grande grazia

“…o Padre, ascolta la risce nel cammino dell’Anno della fede, voluto for- nostra preghiera: guarda temente e indetto dal Santo Padre Benedetto XVI, con bontà questo tuo figlio come tempo favorevole con “lo scopo di illustrare a che noi consacriamo tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede” (Porta come diacono perché Fidei). serva al tuo altare nella santa Chiesa. Ti suppli- chiamo, o Signore, effondi in lui lo Spirito Santo, che lo fortifichi con i setti doni della tua grazia, perché compia fedelmente l’opera del ministero…”. Queste parole, sono state pronunciate in modo solenne da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Romano Rossi, sabato 8 dicembre, durante la Santa Messa nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Madre di Gesù e della Chiesa, nella Basilica di San Giuseppe, mentre imponeva le mani sopra il seminarista michelita Slawomir Sza- rota (Slawek) per consacrarlo diacono. La solenne Concelebrazione Eucaristica, durante la quale Slawek è stato ordinato diacono è iniziata La solennità dell’Immacolata Concezione è per alle ore 18.30; forte la presenza di numerosi sacer- tutti noi di grande conforto e di grande fiducia, oggi doti concelebranti così come quella dei tantissimi entriamo nel mondo dell’innocenza, della bellezza, fedeli che con affetto e amicizia si sono radunati at- della grazia, abbracciamo e festeggiamo Colei che torno al caro Slawek. Come sempre, la parola presa è stata resa innocente da Dio. È come se tornassimo dal Rettore del Santuario P. Pietro Burek, trasmette al primo istante della creazione. Ecco Maria: una ai presenti un senso di profonda e calorosa acco- Donna, una Madre, una Creatura umile, semplice e glienza, nonché di una comprensione maggiore del che è proclamata “Beata” perché “ha creduto” e momento che tutta l’assemblea sta per vivere. Ha alla quale il Santo Padre ha affidato il cammino del- posto in evidenza l’importanza della giornata e della l’Anno della Fede.” celebrazione affermando che: “In primis, la solen- nità che oggi celebriamo è una festa posta all’ inizio dell’Avvento, al quale dà valore e ne mette in risalto l’importanza. In questo anno inoltre, la festa si inse-

8 La Squilla Padre Pietro ha calorosamente salutato Sua Ec- cellenza Mons. Romano Rossi che ha presieduto la concelebrazione eucaristica, ringraziandolo per tutto ciò che fa per il Santuario, soprattutto per la Sua co- stante presenza, per la benevolenza di Pastore e Guida della diocesi di , per l’affetto paterno, la stima e l’amicizia che in ogni occasione manifesta ai consacrati della Congregazione di San Michele Arcangelo.

Padre Pietro continuando il suo discorso ha sot- tolineato che la solennità dell’Immacolata, come tutti gli anni così anche in questo anno, “è speciale per- ché oggi in tutta la nostra diocesi, si celebra la “Giornata del Seminario”, durante la quale pre- ghiamo per coloro che sono chiamati dal Signore, riflettiamo sull’importanza della vocazione al sacer- dozio e doniamo loro sostegno di preghiera e soste- gno materiale”. Ed infine, ma non per questo meno importante, Il Rettore ha rivolto uno speciale saluto al Su- un ulteriore motivo di im- periore Generale della Congregazione di San Mi- portanza della celebra- chele Arcangelo Padre Kazimierz Radzik, zione della solennità all’Economo Generale Padre Jerzy Sosinski, en- dell’Immacolata Beata trambi presenti alla solenne celebrazione, i quali Vergine Maria di que- pochi giorni prima hanno iniziato ufficialmente la st’anno, in quanto rende visita canonica nella Vice-Provincia Italo-Elvetica. visibile la gioia e la grazia I saluti sono stati estesi al Superiore e a tutto il Con- del Signore nell’attuarsi siglio della Vice-Provincia Italo-Elvetica: P. Bogdan un progetto di vita da Lui Kalisztan, P. Boguslao Turek, P. Ladislao Suchy e scritto, proprio in questo tutti i sacerdoti concelebranti. giorno, quello dell’ordi- Uno speciale saluto ed un sentito ringraziamento nazione diaconale di Sla- per il prezioso aiuto e per l’armoniosa e amichevole womir. Afferma infatti che: “…oggi è un giorno solenne per tutta la Con- gregazione di San Michele Arcangelo, un giorno di festa e di gioia immensa perché, nella cornice delle celebrazioni già menzio- nate, si inserisce la celebrazione dell’ordinazione diaconale di Slawek, un vero grande dono e di im- mensa grazia”. Davvero, abbiamo moltissimi motivi per ringra- ziare. Questo anno infatti, anno di giubileo per tutta la Congregazione di San Michele Arcangelo, indetto in occasione del 1 Centenario della morte del Beato Bronislao Markiewicz, partecipiamo alla seconda ordinazione diaconale, avvenuta in pochi mesi, si potrebbe dire in poche settimane, proprio in questa basilica dedicata a San Giuseppe.”

La Squilla 9 collaborazione, è stato indirizzato da Padre Pietro al Sindaco di Ca- stel Sant’Elia, Rodolfo Mazzolini, alla giunta comunale e al Luogo- tenente Davide Querci, convenuti alla cerimonia per attestare ancora una volta la loro vicinanza e amicizia a tutta la Congregazione di San Michele Arcangelo. Dopo la proclamazione della Parola di Dio è stato chiamato e pre- sentato ufficialmente il candidato al diaconato, Slawomir Szarota, al quale poco istanti dopo Mons. Romano Rossi, durante la sua omelia ha indirizzato delle parole intense, belle e significative, sottolineando l’importanza e il significato del dono che stava per accogliere. “Nella fede, alla luce che proviene dall’incarnazione e dalla risurrezione, abbiamo ogni risposta, anche sul significato del diaconato di Sla- wek. Una vocazione religiosa e sacerdotale passa attraverso varie tappe. Slawek ne ha percorse diverse. Oggi mentre taglia questo tra- guardo riceve la grazia sacramentale dal Signore per i passi ulte- riori. Questo evento nella chiesa, non è la consegna della medaglia al valore, oggi Slawek non riceve un diploma per il cammino che ha fatto, riceve la forza e la luce che orienta il suo percorso nel futuro immediato e remoto. Lui oggi non riceve semplicemente delle facoltà… ma oggi Slawek ri- ceve dal Signore la chiamata e la grazia per una dimensione co- stitutiva, decisiva, del suo futuro di sacerdote religioso.” Il Vescovo, parlando della vocazione religiosa, del ministero diaconale, della vocazione sacerdotale, indicando Slawek ha pro- seguito: “Lui è un’entusiasta del vangelo, lui è un consacrato al Signore, casto povero, obbediente. Lui da oggi è servo, servo del Signore”. Mons. Romano ha parlato di un grande problema, di un dramma che riguarda il modo di operare, di fare, di servire: “Ve- dete, il dramma della nostra vita è che l’inquinamento del cuore non avviene soltanto quando siamo spinti a fare il male, ma l’inquinamento del cuore e della chiesa, è quando nel fare del bene cerchiamo noi stessi, e mettiamo noi stessi al centro e tutto deve avvenire a modo nostro.” Ha presentato una figura da seguire, una figura per eccellenza, una figura che incarna perfettamente lo spirito di servizio e che è modello non solo per il servizio diaconale ma per tutto il popolo di Dio: Maria Santissima. Sono parole importanti che portano ciascuno di noi ad una pro- fonda riflessione: “Guardate che è favolosa la risposta di Maria come serva. In fondo Lei dice non io ma Tu, anticipa la risposta del suo Figlio, servo del Signore…Non è una sottigliezza, è decisivo, perché si può cercare noi stessi anche in una cornice sacrale, anche al servizio di un grande ideale, anche fondamental- mente connessi nell’osservanza della professione religiosa… Quanto soffre la Chiesa, dal capriccio, dall’ostinazione, dall’arbitrio, dall’atteg- giamento di chi anziché mettersi in ginocchio per ob- bedire alla volontà del Signore… vuole fare a modo suo.” Al termine dell’omelia Mons. Romano Rossi si è rivolto a Slawek e a tutti i fedeli con un appello, un in- vito che partiva dal profondo del suo cuore: “Aiutateci a servire il Signore, e Lui solo e… solo Lui e tutto Lui sarà la vostra ricompensa e anche la nostra.” Al termine della Solenne Concelebrazione, il dia- cono Slawek, ha rivolto un commovente saluto e ringra- ziamento a tutti i presenti.

10 La Squilla Cronaca del Santuario

Il presepe artistico all’interno della Basilica di San Giuseppe

Nel nostro Santuario, nel mese di novembre come ogni anno, nella Basilica di San Giuseppe gli artisti Bruno Dei, Enrico Graziani, Enzo Adolini e Maurizio Galletti iniziano ad allestire il presepe artistico, giorno per giorno, fino al 24 dicembre, Vigilia del Santo Natale. Con grande dedizione e passione, allestiscono le parti del presepe, da almeno 34 anni. Si può dire che il grande presepe che tante persone hanno potuto ammirare, a partire dalla Vigilia del Santo Natale, quando dopo la Santa Messa di Mezza- notte, il Rettore P. Pietro Burek l’ha inaugurato uffi- cialmente, è frutto di tanti giorni di paziente lavoro, di tanta creatività, dedizione ed amore per Nostro Signore. Ringraziando tutti coloro che hanno partecipato al la- voro, presentiamo alcune foto del Presepe, rievoca- zione della Natività.

E’ stato bello poterci incontrare, condividere…

Come ogni anno, anche quest’anno subito dopo la so- lennità del Santo Natale, e cioè la sera della festa di Santo Stefano, al nostro san- tuario sono iniziati ad arri- vare i nostri confratelli: sacerdoti, fratelli laici e semi- naristi che operano in alcune parrocchie e santuari in Ita-

La Squilla 11 lia e in Svizzera. Il motivo? L’incontro annuale di tutti i confratelli della Vice-provincia Italo-Elvetica. Tale incontro si è aperto ufficialmente il 27 dicembre e si è concluso il 29 dicembre, giorno in cui tutti i partecipanti hanno lasciato il nostro convento per tornare alle loro case di appartenenza. L’incontro quest’anno ha avuto un carattere particolare, perché coincideva con la con- clusione della visita canonica nella nostra Vice-provincia. E così il primo giorno, tra mo- menti di preghiera e di riflessione, è stato interamente dedicato alla relazione, alle riflessioni e alle considerazioni circa la visita canonica. In questo modo gli illustri “visi- tatori”, il Superiore Generale Padre Kazimierz Radzik e l’Economo Generale Padre Jerzy Sosinski, hanno condiviso con tutti i partecipanti le loro osservazioni e i loro suggeri- menti. Il secondo giorno invece è stato dedicato alla discussione di temi di attualità e alle iniziative che riguardano la nostra presenza e il nostro lavoro sul territorio della Vice- provincia. Il momento centrale della giornata è stata la Concelebrazione Eucaristica, che è stata presieduta da un ospite d’onore, Sua Eccellenza Mons. Edward Nowak, Canonico della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e Assessore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E così, questi due giorni sono volati ed anche il 2012, come hanno sottolineato tutti i confratelli: è stato bello poterci incontrare, condividere, parlare, arricchirci reciproca- mente. Augurando a tutti loro un Buon Anno, diciamo: “Arrivederci al prossimo appun- tamento!”

12 La Squilla Festa della Santa Famiglia e Concerto di Fine Anno

La festa della Santa Famiglia è una ricorrenza molto importante perché aiuta a riflettere sul mistero dell’Incarnazione avvenuta per opera dello Spirito Santo e che ha una sola causa: l’infinito Amore di Dio per l’uomo. Questa festa indica nella “ Famiglia di Nazareth il modello di ogni famiglia cristiana, dove nel nascondimento del lavoro quo- tidiano, nella preghiera, nella fede, nella comprensione reci- proca, nelle gioie e nelle preoccupazioni di ogni giorno, si costruisce efficacemente la Chiesa”, come ci ha detto Padre Pie- tro Burek, Rettore del nostro Santuario. In occasione di questa importante Festa, domenica 30 dicembre, nella Basilica di San Giuseppe alle ore 21.00 si è tenuto un Concerto di Fine Anno organizzato dal- l’Amministrazione Comunale e dal Sindaco di Castel Sant’Elia Rodolfo Mazzolini, nonché dal San- tuario Maria SS “ad Rupes”, ed eseguito dal Coro Vejentano e dal Coro San Filippo Neri, diretti dal Maestro Romeo Lipperi. Nella prima parte del programma sono stati presentati brani di Antonio Vivaldi, sacerdote, chiamato “il prete rosso” a causa della sua ca- pigliatura fulva, grande musicista, la cui ori- ginalità melodica lo ha portato ai vertici della musica del ‘700 e al cui nome è legata la na- scita del pianoforte. Nella seconda parte del programma sono stati eseguiti brani molto famosi tratti dal folklore afro-americano, con arrangiamenti del Mae- stro M. Sofianopulo, che vi ha inserito una componente folk europea. Al termine della serata ha preso la parola Padre Pietro per ringraziare “i due cori, la cui perfetta esibizione si inserisce nel quadro dei festeggiamenti della Festa della Santa Famiglia, nell’Ottava di Natale …e che è iniziata con l’inno di lode della Vergine Maria: il Magnificat, al quale ci siamo uniti tutti noi……E’ una serata da tempo programmata e che finalmente si è rea- lizzata stasera, grazie anche alla collabora- zione di Mary Morelli….Siamo sempre molto felici di ospitare in questo Santuario avveni- menti di così alto valore artistico”. Grazie di cuore ai coristi, agli strumentisti e al Direttore d’orchestra Romeo Lipperi, che con la loro bellissima esibizione hanno saputo creare un’atmosfera magica tutta natalizia, in cui si sono unite musica e preghiera, facendoci glorificare Dio per tanta sublime bellezza e maestosità. Questa serata è stata una vera dimostra- zione che attraverso la musica, la sua bellezza e la sua grandezza, si può costruire un mondo di amore e di pace, quello che Gesù, con la sua nascita, è venuto a portare sulla terra. Cronaca del Santuario a cura del Seminarista Paolo Zagorski

La Squilla 13 MATRIMONI, ANNIVERSARI 2012

MATRIMONI 15 aprile Palamides Luca – Pepe Federica () 21 aprile Grandicelli Stefano – Carletti Francesca (Castel Sant’Elia) 05 maggio Pignoli Luca () – Piacenti Vincenza (Castel Sant’Elia) 06 maggio Stramazzotti Emanuel – Guerrini Veronica () 12 maggio Petrongari Alessandro (Fabrica di R.) – Paternesi Glenda (C. Castellana) 19 maggio Marini Paolo (Assisi) – De Gaetano Alessandra (Roma) 19 maggio Brozzi Ugo – Cimaglia Simona (Nepi) 26 maggio Scarcella Sergio – Di Fermo Alessia (Nepi) 2 giugno Mariani David (Zagarolo) – De Rosa Rosalba (Roma) 9 giugno Pagliaro Federico – Giannini Manuela (Roma) 23 giugno Silipo Gianluca Amedeo – Blasco Sabrina (Catanzaro) 24 giugno Sardina Vincenzo – Iosca Veronica (() 29 giugno Marcozzi Walter – Ronquillo Huacon Gardenia Milecta (Roma) 28 luglio Iamundo Salvatore (Bologna) – Altissimi Valentina () 17 agosto Romano Alberto – Patacchiola Roberta (Roma) 18 agosto Salvatori Domenico – Bermeo Ramon Sonia Diana (Bracciano) 25 agosto Ludovici Pierluigi – Tolli Federica (Roma) 25 agosto Krebel Hoenigmann Alberto (Trieste) – Angius Piera (Viterbo) 01 settembre Casini Jacopo (Roma) – Alessi Eleonora (Fabrica Di Roma) 15 settembre Cimini Giampiero – Mollica Daniela (Ciampino) 16 settembre Labruna Bruno Pasquale (Monterotondo) – Casini Simonetta (Monterosi) 16 settembre Ferruzzi Stefano – Gallo Veronica (Roma) 22 settembre Dascalu Daniel Eugen – Balint Iuliana Cecilia (Castel Sant’Elia) 29 settembre Mordacchini Emanuele (Nepi) – De Carolis Francesca () 30 settembre Clementini Giuseppe () – Pacelli Jessica (Calcata) 06 ottobre Battaglia Umberto– Martoni Francesca (Monterosi) 07 ottobre Ricciardi Domenico – Nania Edwige (Roma) 12 dicembre Zito Fernando – Stefanini Annalisa (Rignano Flaminio)

NOZZE D’ARGENTO 21 aprile Vino Antonio – Grieco Vincenza (Monterosi) 24 giugno Guerriero Maurizio – Celoni Paola 30 giugno Bernardini Gianpaolo – De Leo Giovanna (Bracciano) 20 agosto Bracci Giuseppe – Scarselletti Bruna (Ronciglione) 07 settembre Feliciotti Aldo – Gemmiti Daniela (Faleria) 23 settembre Goracci Roberto – Petri Daniela (Mazzano Romano) 13 ottobre Calamanti Mauro – Pilotti Carla (Civita Castellana)

ANNIVERSARI DI NOZZE 40.mo 01 dicembre Mondella Pasquale – Carello Natalina (Nepi) 48.mo 29 ottobre Brunelli Umberto – Iannilli Maria Gianna (Nepi)

14 La Squilla NOZZE D’ORO 25 aprile Piacenti Pietro – Ciferri Maria Pia (Castel Sant’Elia) 25 aprile Nunzi Franco – Neri Alfonsa (Castel Sant’Elia) 28 aprile Orsini Vittoria – Tonnarini Pasquale (Calcata) 29 aprile Sachetti Gianfranco – Mancini Luigia (Civita Castellana) 29 aprile D’Abbondanza Emidio – Ridolfi Ada Lucia (Civita Castellana) 06 maggio Cattaruzza Adriano – Conti Mirella (Frascati) 13 maggio Papaniani Mario – Bosco Anna Maria (Formello) 27 maggio Barbieri Alvante – Cimarra Gina (Calcata) 02 giugno Carpenti Carlo – Chiavari Luigina (Roma) 24 giugno Purchiaroni Aurelio – Rossetti Vittoria (Civita Castellana) 29 agosto Brunetti Giancarlo – Gregori Graziella (Nepi) 09 settembre Gomiero Aldo – Succhiarelli Adriana (Civita Castellana) 29 settembre Vitali Umberto – Dei Fausta (Castel Sant’Elia) 01 dicembre Vocino Leonardo – Galasso Anna Sofia (Nepi)

NOZZE DI DIAMANTE 08 settembre Rosellini Antonio – Brozzetti Iolanda (Calvi dell’Umbria)

BATTESIMI 10 marzo Lucarelli Matteo Sebastian (Palombara Sabina) 21 aprile Troiani Vittoria (Roma) 21 aprile Grandicelli Marco (Castel Sant’Elia) 29 aprile Vita Maria Carola (Nepi) 05 maggio Pignoli Federico (Castel Sant’Elia) 06 maggio Rynkal Andrea () 20 maggio Scarcella Valerio Maria (Castel Sant’Elia) 26 maggio Felici Viola (Monterosi) 02 giugno Irlando Flavio (Bruxelles) 09 giugno Pagliaro Angelica (Roma) 16 giugno Tomassetti Alessia (Castel Sant’Elia) 08 luglio Costanzi Matteo (Nepi) 04 agosto Mariottini Alisia (Nepi) 18 agosto Fontana Matteo (Castel Sant’Elia) 01 settembre Rossi Francesco (Campagnano Di Roma) 15 settembre Casini Francesco (Roma) 15 settembre Pasqualini Diletta Maria (Venezia) 16 settembre Garavini Luce (Nepi) 22 settembre Nesta Adriano (Castel Sant’Elia) 23 settembre Stefanini Samuele (Magliano Romano) 30 settembre Marcatili Giulia (Mazzano Romano) 07 ottobre Paglia Giulio (Trevignano Romano) 08 dicembre Genovesi Filippo (Magliano Sabina) 08 dicembre Tomei Federico (Civita Castellana)

La Squilla 15 Gli agenti postali sono pregati di restituire al Santuario i Bollettini non recapitabili, specifi- cando il motivo con una X al quadratino corrispondente: ❒ deceduto ❒ trasferito ❒ indirizzo insufficiente ❒ rifiutato ❒ sconosciuto La redazione si impegna a rimborsare all’amministrazione P. T. di Castel Sant’Elia, il prescritto diritto dal tariffario vigente.

Coloro che desiderano sostenere l’impegno di carità e le necessità del Santuario di Maria SS. “ad Rupes” con donazioni in denaro possono attenersi alla seguente modalità:

Conto Corrente Postale prestampato inviato dal Santuario, oppure quello in bianco da compilare personalmente intestando l’offerta al

SANTUARIO DI MARIA SS. AD RUPES, C.C.P. n. 12018016

Per ulteriori notizie riguardanti l’attività, la vita e la storia del Santuario, si può consultare il nostro sito

www.mariaadrupes.com