Amen – Costa-Gavras (2002)

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Amen – Costa-Gavras (2002) AMEN – COSTA-GAVRAS (2002) Regia: Costa-Gavras Sceneggiatura: Costa-Gavras, Jean-Claude Grumberg, dal dramma teatrale "Il vicario" di Rolf Hochhuth Fotografia: Patrick Blossier Interpreti: Ulrich Tukur, Mathieu Kassovitz, Ulrich Mühe, Michel Duchaussoy, Marcel Iures, Ion Caramitru, Friedrich von Thun, Antje Schmidt, Hanns Zischler, Sebastian Koch, Erich Hallhuber, Burkhard Heyl, Angus MacInnes, Bernd Fischerauer, Pierre Franckh, Richard Durden, Monika Bleibtreu, Justus von Dohnanyi, Günther Maria Halmer Paese: Francia/Germania Anno: 2002 Durata: 132' (colore) Montaggio: Yannick Kergoat Distribuzione: Mikado LA TRAMA Kurt Gerstein è un chimico molto bravo, e da poco è diventato tenente delle SS. Ha realizzato un efficace sistema di depurazione delle acque da portare sul fronte orientale, e sta perfezionando un gas tossico utile a bonificare dai batteri i territori conquistati in guerra. Quando si rende conto che il suo gas viene usato per sterminare gli ebrei, che lui credeva venir semplicemente espulsi dalla Germania, Kurt denuncia il fatto ad un alto prelato della Chiesa Cattolica. Questi però non lo ascolta, non gli crede. Gli crede invece il giovane gesuita Riccardo Fontana, figlio di un ausiliario di Papa Pio XII. Riccardo inizia allora a lavorare per convincere il Santo Padre a prendere posizione a riguardo. LA CRITICA Nel Gennaio del 1933 Adolf Hitler diventa cancelliere della Germania. Nel Febbraio dello stesso anno nasce in Grecia il regista Costa-Gavras (“Z- L’orgia del Potere”, “Missing”). Esattamente un mese dopo in Germania inizia il boicottaggio dei negozi e dei professionisti ebrei. Quello che accadrà in seguito è la Storia che tutti quanti conosciamo restando invece insondabili e misteriosi i percorsi che portano ad incrociare le vite e le storie degli uomini. Ma conoscendo la filmografia di Costa-Gavras, regista attento ai “moti” del mondo e degli uomini e di una lucida e passionale coscienza civile, non stupisce la sua ferrea caparbietà nell'interrogarsi, con il suo nuovo film “Amen”, sul destino di uomini in lotta contro il Sistema Politico. Il film ruota infatti attorno a due grandi apparati di potere: la macchina di morte messa in piedi dai nazisti e la diplomazia vaticana ed internazionale che con il loro silenzio/assenso si resero inconsapevoli complici delle atrocità del Reich. Ed è il racconto di due uomini che combattano questi apparati dall’interno: da una parte, Kurt Gerstein, una figura realmente esistita, un chimico e ufficiale delle SS che mentre si occupa della fornitura ai campi di sterminio del terribile Zyklon B, usato nelle camere a gas, continua a denunciare questi crimini cercando di avvertire gli alleati, il Papa, gli stessi tedeschi mettendo in tal modo a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia. Dall’altra parte, Riccardo Fontana, giovane gesuita, un personaggio fittizio che simboleggia tutti quei preti che hanno avuto il coraggio di lottare contro la barbarie spesso pagando con la propria vita il prezzo della loro sfida. Che arma diabolica a volte possono essere i media con le loro analisi e notizie mirate a solleticare la curiosità morbosa e malsana del loro pubblico! E così ecco il clamore e lo scandalo annunciato a lettere cubitali di un cartellone pubblicitario del film (ideato da Oliviero Toscani) che nel riproporre l’immagine “scioccante” di una svastica con una punta allungata quasi a voler rassomigliare ad un crocefisso istiga e provoca la polemica più sterile e meno adatta per un’opera di alto contenuto “spirituale” ed etico. Così come ci dispiace che la distribuzione italiana del film (Mikado), nascondendosi dietro il sottile e fragile paravento di un’estrema sensibilità nei riguardi dei tragici avvenimenti che stanno sconvolgendo il Medio Oriente ed il mondo intero non tappezzerà la città con il cartellone del film (limitandone la sola diffusione nelle sale e nei quotidiani) forse timorosa di una reazione dei “padroni di casa” (il Vaticano) il cui Potere continua ad esercitare durature pressioni o di urtare la sensibilità di un’opinione pubblica sempre pronta a cercare “misero” rifugio sotto il Cupolone di menzogne e negligenze che anni di “dittatura papale” hanno eretto nel corso dei secoli. Precauzione inutile però perché “Amen” conferma il talento e lo sguardo vivo e diretto di un regista come Costa-Gavras che di certo non ha bisogno della grancassa pubblicitaria o di articoli ed inchieste televisive che battibeccano sul “falso” problema di un attacco contro la religione cristiana per riuscire a volare alto sulle piccole e quotidiane beghe umane. Partendo dal testo teatrale “Il Vicario” di Rolf Hochhut, che provocò scandalo e clamorose proteste quando la compagnia di GianMaria Volontè cercò di rappresentarlo a Roma nell’inverno del 1965, Costa-Gavras, con la collaborazione dello sceneggiatore Jean Claude Grumberg e degli attori Ulrich Tukur (un ufficiale delle SS di angosciante e solitaria disperazione e coraggio umano) e Matthieu Kassovitz (da “Il favoloso mondo di Amelie” ad “Amen” un percorso d’attore in salita!) punta la sua macchina presa non sugli uomini che gestiscono queste “gioiose” macchine di Potere (Pio XII appare sullo sfondo ed il nome di Hitler è solo evocato) né tantomeno spinge sul pedale delle facili e scontate emozioni mostrandoci gli eccidi nazisti (più potenti sono le immagini dei treni merce vuoti che scorrono a ritmo incalzante sullo schermo) ma rivolge il suo sguardo sulle umane e solitarie coscienze di chi ha avuto il coraggio di ribellarsi all’orrore che lo circondava. Così ricordandoci come non si facciano mai film su qualcosa che è passato ma sul presente anche “Amen” vuole puntare il dito sull’interrogativo “contemporaneo” che si pone sempre nella Storia, in ogni secolo ed in ogni giorno delle nostre vite individuali: “Quand’è che dobbiamo riscoprire la nostra dimensione etica?” E mentre nel 1933 in Germania il regista Max Ophuls appassionava gli spettatori raccontando la storia tragica di un triangolo amoroso in “Amori folli”, in Francia Jean Vigo lasciava la sua impronta con il trasgressivo ed eversivo “Zero in condotta” ed in America ci si divertiva con il piccolo gioiello del cinema fantastico “L’uomo invisibile” di James Whale, nel 2002 Costa- Gavras ci regala con “Amen” l’analisi più spietata, meno “spettacolare” e proprio per questo più potentemente emozionante dei perversi meccanismi che hanno condotto all’immane tragedia dell’Olocausto. E lasciando sempre in primissimo piano le storie di vite e di uomini, come quella di Gerstein e Fontana, che in situazioni così disperate mettono la coscienza davanti alla loro stessa vita dimostrando così il regista un infinito amore per il genere umano... malgrado tutto! Calogero Messina Amen: il sapore amaro dell’impotenza. E una locandina provocatoria... firmata Oliviero Toscani Il crocefisso e la svastica che si confondono sapientemente. ”Amen”, il film scandalo di Costantin Costa-Gravas, uscito sul grande schermo la primavera scorsa, fa intuire già dalla locandina la sua portata polemica. Più che essere una scontata rappresentazione della violenza perpetrata dai nazisti durante l’Olocausto, “Amen” è un film sui silenzi e sull’indifferenza. In particolare, sul silenzio del Vaticano di fronte ai crimini compiuti dalle SS, sulla sua volontà di non vedere, sulla sua mancata presa di posizione e coraggio. Una drastica accusa alla Germania criminale e a coloro che si sono rivelati suoi complici: lo Stato-Chiesa e gli Alleati. Un tema talmente delicato da scatenare la censura contro il discusso manifesto, ideato da Oliviero Toscani, la cui ambiguità non è che la trasposizione attuale dell’ambiguità della politica vaticana di allora. ”Amen” è la storia dell’eccidio degli ebrei nei campi di concentramento (all’inizio del film anche degli handiccapati), visto però dalla prospettiva degli sterminatori. E’ il racconto della lotta solitaria di due uomini. Un ufficiale delle SS Kurt Gerstein (Ulrich Tukur), personaggio realmente esistito, che di fronte alla scoperta dello Zyklon B (la sostanza chimica usata per le camere a gas da lui fornito) ne denuncia l’uso al Vaticano, ed un prete cattolico, padre Riccardo Fontana (Mathieu Kassovitz), personaggio di fantasia che, dopo aver inutilmente cercato di spingere il Papa a condannare la carneficina, decide di non diventare complice del massacro e sceglie volontariamente la reclusione in un lager. Tratto da Il Vicario di Rolf Hochhuth e tacciato da gran parte della critica cinematografica di eccessiva superficialità nel racconto dei fatti, l’ultima opera di Costa-Gravas riesce però ad insinuarsi nella coscienza popolare alimentando i dubbi sugli ancora oscuri giochi di potere tra Chiesa e Stati durante la persecuzione nazista. E lo fa in modo sottile, quasi accennato, evitando l’orrore e la sua spettacolarizzazione, conducendo gli spettatori lungo i percorsi dei treni che ininterrottamente, per tutto il lungometraggio, fanno la spola tra le terre da cui vengono strappate le vittime e i campi di concentramento dove andranno a morire. Il dramma e il suo senso sono vissuti in maniera intima, personale. Non si assiste nemmeno per un momento a scene raccapriccianti, perché viene lasciato spazio all’interiorizzazione della brutalità e dell’ingiustizia, al punto che diventa automatico pensare che il silenzio e la lentezza della pellicola siano finalizzate a questo scopo. E’ il sapore amaro dell’ingiustizia che pervade lo spettatore alla fine del film. Una sorta di impotenza, la stessa che anima i protagonisti increduli di fronte all’indifferenza e al sadismo dei rispettivi sistemi. Lo sgomento nell’accorgersi che non sempre si riescono a cambiare le cose, nemmeno quando, a trionfare sull’egoismo, sono l’altruismo e la coerenza dei propri ideali. Giorgia Zamboni Il film è tratto da un'opera teatrale, "Il Vicario", di Rolf Hochhuth. Kurt Gerstein è realmente esistito, Riccardo Fontana è totalmente inventato. Qui sta, forse, la chiave del film: "Amen.”. non è un documentario, non è granché attendibile dal punto di vista storico, ma purtroppo per noi qualche pretesa in tal senso ce l'ha.
Recommended publications
  • Es Ist Eine Ungerechtigkeit Der Natur, Dass Ein Mensch Nur 80 Jahre Alt Wird
    4. Februar 2021 DIE ZEIT No 6 24 UNTERHALTUNG »Feiger Rückzug der Hormone« Das Älterwerden ist Kampf, sagt Ulrich Tukur – ein Kampf, der sich nur mit Poesie ertragen lässt. Begegnung mit einem hochaktiven Künstler, der gerade einen zwiefachen Lockdown überstehen muss es passierte in der Folge noch mehr Unheil. Irgendwann ZEIT: Wo war der wunde Punkt bei Zadek? dachte ich: Vielleicht hat Gott Gerstein wirklich fallen ge- Tukur: Wenn man sich wehrte. Wenn man in der Probe an lassen, und wir kriegen das jetzt auch noch ab! die Rampe ging und sagte: »Wenn von dir noch ein Mal so ZEIT: Weshalb sind gerade Gerstein und Bonhoeffer für was kommt, dann hau ich dir eins aufs Maul.« Er hatte eine Sie so wichtig? Heidenangst vor Leuten, die ihm physisch zu nahe traten. Er Tukur: Sie sind wie zwei Brüder, die die Pole des Mensch- hat das eigentlich gesucht, den Widerspruch. Nur: Die meis- seins verkörpern: das Helle und das Dunkle, das Maßvolle ten haben sich das nicht getraut, sie hatten Angst vor ihm. und das Faustische. Ich frage mich: Wie und warum sind ZEIT: Sie hatten Kontakt mit noch autoritäreren Kunst- sie gescheitert? Wo haben sie gewonnen? Was kann ich systemen – mit Hollywood. Wie war das? daraus lernen? Tukur: Unheimlich. Furchtbar viel Geld, aber gekocht wird ZEIT: Haben Sie auch Menschen gespielt, die grundlos auch nur mit Wasser. Am kuriosesten war folgendes Erleb- böse handeln? nis: Ich bekam eines Tages einen Anruf von einer Wiener Tukur: Nein, die würde ich auch nicht spielen. Das ist Agentur, jemand in den USA wolle mich gerne kennen­ krank – und deshalb uninteressant.
    [Show full text]
  • MICHAEL HANEKE SONY WRMI 02Pressbook101909 Mise En Page 1 10/19/09 4:36 PM Page 2
    SONY_WRMI_02Pressbook101909_Mise en page 1 10/19/09 4:36 PM Page 1 A film by MICHAEL HANEKE SONY_WRMI_02Pressbook101909_Mise en page 1 10/19/09 4:36 PM Page 2 East Coast Publicity West Coast Publicity Distributor IHOP BLOCK KORENBROT SONY PICTURES CLASSICS Jeff Hill Melody Korenbrot Carmelo Pirrone Jessica Uzzan Ziggy Kozlowski Lindsay Macik 853 7th Avenue, #3C 110 S. Fairfax Ave, #310 550 Madison Ave New York, NY 10019 Los Angeles, CA 90036 New York, NY 10022 212-265-4373 tel 323-634-7001 tel 212-833-8833 tel 323-634-7030 fax 212-833-8844 fax SONY_WRMI_02Pressbook101909_Mise en page 1 10/19/09 4:36 PM Page 3 X FILME CREATIVE POOL, LES FILMS DU LOSANGE, WEGA FILM, LUCKY RED present THE WHITE RIBBON (DAS WEISSE BAND) A film by MICHAEL HANEKE A SONY PICTURES CLASSICS RELEASE US RELEASE DATE: DECEMBER 30, 2009 Germany / Austria / France / Italy • 2H25 • Black & White • Format 1.85 www.TheWhiteRibbonmovie.com SONY_WRMI_02Pressbook101909_Mise en page 1 10/19/09 4:36 PM Page 4 Q & A WITH MICHAEL HANEKE Q: What inspired you to focus your story on a village in Northern Germany just prior to World War I? A: Why do people follow an ideology? German fascism is the best-known example of ideological delusion. The grownups of 1933 and 1945 were children in the years prior to World War I. What made them susceptible to following political Pied Pipers? My film doesn’t attempt to explain German fascism. It explores the psychological preconditions of its adherents. What in people’s upbringing makes them willing to surrender their responsibilities? What in their upbringing makes them hate? Q.
    [Show full text]
  • Helmut-Käutner-Preis Für Ulrich Tukur
    15052713_168 29. Mai 2015 pld – Pressedienst der Landeshauptstadt Düsseldorf Helmut-Käutner-Preis für Ulrich Tukur Herausgegeben vom Amt für Kommunikation Rathaus - Marktplatz 2 Düsseldorfer Filmpreis wurde bei einer Feierstunde im Rathaus Postfach 101120 zum 14. Mal verliehen 40002 Düsseldorf Telefon: +49. 211/ 89-93131 Fax: +49. 211/ 89-94179 Der Film- und Theaterschauspieler Ulrich Tukur wurde am Freitag, 29. [email protected] www.duesseldorf.de/presse Mai, mit dem Helmut-Käutner-Preis der Landeshauptstadt Düsseldorf www.facebook.com/duesseldorf www.twitter.com/duesseldorf ausgezeichnet. Der Preis ist mit 10.000 Euro dotiert und wurde zum 14. Redaktionsteam: Mal vergeben. Oberbürgermeister Thomas Geisel überreichte den Preis mb - Michael Bergmann - 97298 bla - Manfred Blasczyk - 93132 bei einem Festakt im Rathaus. Er würdigte Tukur als "Mimen von be- bu - Michael Buch - 93134 fri - Michael Frisch - 93115 sonderer Art". "Einen Charakterdarsteller zeichnen wir mit der Vergabe jäk - Kerstin Jäckel - 93131 vm - Valentina Meissner - 93111 des Käutner-Preises der Landeshauptstadt Düsseldorf aus, der uns in mun - Angela Munkert - 97018 pau - Volker Paulat - 93101 seinen Filmen, im Fernsehen als Tatort-Ermittler und auf den Brettern, arz - Dieter Schwarz - 93138 die die Welt bedeuten, zu begeistern weiß. Persönlichkeiten stellt Ulrich Tukur eindringlich vor, die uns unversehens ins Phantasieren und Nach- denken führen. Wie scheinbar leicht ihm das von der Hand geht, offen- bart seine große Kunst", sagte das Stadtoberhaupt. Die Laudatio hielt der Regisseur Dr. Michael Verhoeven. Ulrich Tukur reagierte erfreut auf den Preis: " Was für eine Freude eine Auszeichnung zu erhalten, die sich mit dem Namen eines der größten deutschen Film- regisseure verbindet! Als einer der wenigen hat sich Käutner selbst während der nationalsozialistischen Diktatur eine erstaunliche künst- lerische Unabhängigkeit bewahrt und noch in der Apokalypse des zu Ende gehenden Krieges filmische Meisterwerke von großer Menschlich- keit geschaffen.
    [Show full text]
  • A Film by MICHAEL HANEKE DP RB - Anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 2
    DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 1 A film by MICHAEL HANEKE DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 2 X FILME CREATIVE POOL, LES FILMS DU LOSANGE, WEGA FILM, LUCKY RED present THE WHITE RIBBON (DAS WEISSE BAND) PRESS WOLFGANG W. WERNER PUBLIC RELATIONS phone: +49 89 38 38 67 0 / fax +49 89 38 38 67 11 [email protected] in Cannes: Wolfgang W. Werner +49 170 333 93 53 Christiane Leithardt +49 179 104 80 64 A film by [email protected] MICHAEL HANEKE INTERNATIONAL SALES LES FILMS DU LOSANGE Agathe VALENTIN / Lise ZIPCI 22, Avenue Pierre 1er de Serbie - 75016 Paris Germany / Austria / France / Italy • 2H25 • Black & White • Format 1.85 [email protected] / Cell: +33 6 89 85 96 95 [email protected] / Cell: +33 6 75 13 05 75 in Cannes: Download of Photos & Press kit at: Booth F7 (Riviera) www.filmsdulosange.fr DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 4 A village in Protestant northern Germany. - 2 - - 3 - DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 6 1913-1914. On the eve of World War I. - 4 - - 5 - DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 8 The story of the children and teenagers of a church and school choir run by the village schoolteacher, and their families: the Baron, the steward, the pastor, the doctor, the midwife, the tenant farmers. - 6 - - 7 - DP RB - anglais - VL 12/05/09 10:46 Page 10 Strange accidents occur and gradually take on the character of a punishment ritual.
    [Show full text]
  • Friday Film Fest Series
    Thomas Thieme (Minister Bruno Hempf) Volkmar Kleinert (Albert Jerska) THE GERMAN SOCIETY’S Length: 137 Minutes Country: Germany Year: 2006 Friday Film Fest Series Language: German with English subtitles Awards: Oscar 2007 for Best Foreign Language Film Deutscher Filmpreis 2006( 7 awards) Barrischer Filmpreis 2006 (4 awards) Europaischer Filmpreis 2006 (3 awards) Coworkers we have known – Karl Moehlmann In America there were once fellow travelers. In the German Democratic Republic (GDR), there were once Inoffizielle Mitarbeiter . The former were typically naive but ideologically committed amateurs who were not all that effective in their efforts to usher in the socialist paradise. The latter were an extensive network of very effective civilian informants driven by more earthly motivations such as greed or fear. These IMs, as they came to be known by their despised acronym, were recruited and controlled by the Stasi, which was the main security and intelligence organization of the GDR. Das Leben Der Anderen portrays the human consequences of such inhumane surveillance practices by a totalitarian and paranoid state. The Stasi was Das Leben der Anderen ambitious, hoping to control almost every aspect of life in the GDR. By the time the GDR collapsed in 1989, it was The lives of others estimated that 90 000 full-time employees and 300 000 2006 informants were employed or connected to the Stasi. With a population of 15 million, about one in fifty East Germans collaborated with the Stasi, a remarkable ratio Director: Florian Henckel von Donnersmarck that Homeland Security can only dream of. Screenplay: Florian Henckel von Donnersmarck Producer: Max Wiedemann, Quirin Berg, Dirk Hamm, Florian Henckel von Donnersmarck Anyone who disagreed with the official party line became Cinematography: Hagen Bogdanski a suspect and thus a target of surveillance.
    [Show full text]
  • Séraphine Materialien Zu Einem Film Von Martin Provost Martin Von Film Einem Zu Materialien Schule.At KINO Macht SCHULE
    www.kinomachtschule.at Séraphine Materialien zu einem Film von Martin Provost schule kino macht KINO macht SCHULE INHALTSVERZEICHNIS STAB UND BESETZUNG . 3 SYNOPSIS . 4 INTERVIEW MIT REGISSEUR MARTIN PROVOST . 5 YOLANDE MOREAU (Séraphine) . 10 ULRICH TUKUR (Wilhelm Ude) . 11 SÉRAPHINE LOUIS – BIOGRAFISCHE ECKDATEN . 12 STIMMEN ZUM WERK VON SÉRAPHINE LOUIS . 13 Impressum: Herausgeber, Medieninhaber: Filmladen Filmverleih Mariahilferstraße 58/7 1070 Wien Tel: 01/523 43 62-0 [email protected] Redaktion und Layout: Michael Roth Internet: www.kinomachtschule.at www.seraphine-derfilm.de www.filmladen.at SÉRAPHINE 2 KINO macht SCHULE Martin Provost SÉRAPHINE Regie: Martin Provost Drehbuch: Martin Provost, Marc Abdelnour Kamera: Laurent Brunet Schnitt: Ludo Troch Musik: Michael Galasso Ton: Philippe Van den Driessche Tonschnitt: Ingrid Ralet Tonmischung: Emmanuel Croset Ausstattung: Thierry François Kostüme: Madeline Fontaine Produktion: TS Productions, France 3 Cinéma, Climax Films, RTBF Produzenten: Miléna Poylo, Gilles Sacuto Mit: Yolande Moreau (Séraphine), Ulrich Tukur (Wilhelm Uhde), Anne Bennent (Anne Marie), Geneviève Mnich (Madame Duphot), Nico Rogner (Helmut), Adélaïde Leroux (Minouche), Serge Larivière (Duval), Françoise Lebrun (Mère Supérieure), u. a. Frankreich/Belgien 2008, 125 Minuten, Farbe, 35 mm/1 : 1,85/Dolby Digital Verleih in Österreich: FILMLADEN FILMVERLEIH Ein Augenblick Freiheit 3 KINO macht SCHULE SYNOPSIS 1912 zieht der deutsche Kunstsammler Wilhelm Uhde (Ulrich Tukur) in das Städtchen Senlis, um sich dem Schreiben zu widmen und sich vom hektischen Leben in Paris zu erholen. Als Haushälterin stellt er die widerborstige und unscheinbare Séraphine (Yolande Moreau) ein. Eines Tages entdeckt er bei Nachbarn ein kleines auf Holz gemaltes Bild, das ihn sogleich fasziniert. Zu seiner großen Überraschung stellt sich heraus, dass das Bild von seiner Haushälterin Séraphine gemalt worden ist.
    [Show full text]
  • German Videos Use the Find Function to Search This List
    German Videos Use the Find function to search this list Aguirre, The Wrath of God Director: Werner Herzog with Klaus Kinski. 1972, 94 minutes, German with English subtitles. A band of Spanish conquistadors travels into the Amazon jungle searching for the legendary city of El Dorado, but their leader’s obsessions soon turn to madness.LLC Library CALL NO. GR 009 Aimée and Jaguar DVD CALL NO. GR 132 Ali: Fear Eats the Soul Director: Rainer Werner Fassbinder. with Brigitte Mira, El Edi Ben Salem. 1974, 94 minutes, German with English subtitles. A widowed German cleaning lady in her 60s, over the objections of her friends and family, marries an Arab mechanic half her age in this engrossing drama. LLC Library CALL NO. GR 077 All Quiet on the Western Front DVD CALL NO. GR 134 A/B Alles Gute (chapters 1 – 4) CALL NO. GR 034-1 Alles Gute (chapters 13 – 16) CALL NO. GR 034-4 Alles Gute (chapters 17 – 20) CALL NO. GR 034-5 Alles Gute (chapters 21 – 24) CALL NO. GR 034-6 Alles Gute (chapters 25 – 26) CALL NO. GR 034-7 Alles Gute (chapters 9 – 12) CALL NO. GR 034-3 Alpen – see Berlin see Berlin Deutsche Welle – Schauplatz Deutschland, 10-08-91. [ Opening missing ], German with English subtitles. LLC Library Alpine Austria – The Power of Tradition LLC Library CALL NO. GR 044 Amerikaner, Ein – see Was heißt heir Deutsch? LLC Library Annette von Droste-Hülshoff CALL NO. GR 120 Art of the Middle Ages 1992 Studio Quart, about 30 minutes. Masterpieces of the Hermitage – Museum of St.
    [Show full text]
  • Das Leben Der Anderen)
    The Lives of Others (Das Leben der Anderen) Directed by Florian Henckel von Donnersmarck Starring: Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch and Ulrich Tukur. 2006 Academy Award Winner for Best Foreign Language Film 2006 Los Angeles Film Critic Award for Best Foreign Language Film 2006 European Film Award for Best Film, Best Actor – Ulrich Mühe and Best Screenwriter Winner of 7 Lola Awards (the German equivalent of the Academy Awards) 2006 for Best Film, Best Director, Best Screenplay, Best Actor, Best Supporting Actor and Best Production Design and Best Cinematography Official Selection 2006 Telluride Film Festival Official Selection 2006 Toronto International Film Festival Running time: 137 minutes A SONY PICTURES CLASSICS RELEASE EAST COAST: WEST COAST: EXHIBITOR CONTACTS: SOPHIE GLUCK & ASSOCIATES BLOCK-KORENBROT SONY PICTURES CLASSICS SOPHIE GLUCK MELODY KORENBROT CARMELO PIRRONE SYLVIA SAVADJIAN ZIGGY KOZLOWSKI LEILA GUENANCIA 124 WEST 79th STREET 110 S. FAIRFAX AVE, STE 310 550 MADISON AVENUE, NEW YORK, NY 10024 LOS ANGELES CA 90036 NEW YORK NY 10022 PHONE: (212) 595-2432 PHONE (323) 634-7001 PHONE (212) 833-8833 FAX : (212) 595-4295 FAX: (323) 634-7030 FAX (212) 833-8844 PLEASE DOWNLOAD PHOTOS ON THE SONY PICTURES CLASSICS SITE AT: http:/www.press.sonyclassics.com Login: press Password: sonyclassics The Lives of Others – press booklet 1 The Lives of Others (Das Leben der Anderen) Cast Christa-Maria Sieland MARTINA GEDECK Captain Gerd Wiesler ULRICH MÜHE Georg Dreyman SEBASTIAN KOCH Lieutenant Colonel Anton Grubitz ULRICH TUKUR
    [Show full text]
  • 51. Grimme- Preis 2015
    grimme 51. GRIMME-PREIS 2015 51. 51. Grimme- Preis 2015 grimme_titel_2015_final.indd 1 09.03.2015 16:15:45 Anspruchsvolles Fernsehen erkennt man an der Farbe. Wir gratulieren allen Preisträgern und wünschen gute Unterhaltung. 14032-00-182 | Kunde: ZDF | Motiv: Gehirn, Grimme-Preis 2015 | Format: 210 x 297 mm | Beschnitt: 3 mm | Farbprofil: ISO Coated v2 (ECI) (CMYK) Titel: Grimme Publikation 2015, U2 | Bearbeitet: marcoreuke | Stand: 05.03.2015 51. GRIMME-PREIS 2015 1 Die Krise zur Krise? Vertrauensverlust der Medien in Zeiten der Krise(n) von Frauke Gerlach Publikum hält es kaum noch auf den Rängen. Die Heftigkeit und der mitunter diffamierende Ton, der dabei in Teilen angeschlagen wurde und wird, ist indes nicht nachvollziehbar. Muss man ihn im Kontext der generellen Institutionenkritik sehen? Oder zeigt die Auseinandersetzung nur, dass mit Medien heutzutage einfach selbstbewusster und öffentli- cher umgegangen wird? Der Frage des Vertrauens in die Medien und ihrer Systeme will das Grim- me-Institut im Rahmen seines Mediendiskurses nachgehen – ohne die „Umgangsformen“ zu vernachlässigen. Es gilt, Ursachen zu beleuchten und zu analysieren. Dass das Fernsehen das Vertrauen der Zuschauer- innen und Zuschauer verdient, zeigt dabei nicht zuletzt das vergan- gene Fernsehjahr 2014 – was in der Stärke der Kategorie „Information & Kultur“ und in der „Besonderen Ehrung“ für Dietmar Ossenberg und Ina Ruck deutlich wird. Weiterhin wollen wir bei Grimme der Frage nachgehen, wie die Statuten des Preises so weiterentwickelt werden können, dass die Kommissionen und Jurys auch im digitalen Zeitalter ihr Augenmerk auf das Endschei- dende richten können: auf Qualität und Innovation. Die Nominierungen in der Kategorie „Unterhaltung“ waren nicht nur in dieser Hinsicht viel- versprechend.
    [Show full text]
  • Quarterly 1 · 2006
    German Films Quarterly 1 · 2006 AT BERLIN In Competition ELEMENTARTEILCHEN by Oskar Roehler DER FREIE WILLE by Matthias Glasner REQUIEM by Hans-Christian Schmid PORTRAITS Gregor Schnitzler, Isabelle Stever, TANGRAM Film, Henry Huebchen SHOOTING STAR Johanna Wokalek SPECIAL REPORT Germans in Hollywood german films quarterly 1/2006 focus on 4 GERMANS IN HOLLYWOOD directors’ portraits 12 PASTA LA VISTA, BABY! A portrait of Gregor Schnitzler 14 FILMING AT EYE LEVEL A portrait of Isabelle Stever producer’s portrait 16 BLENDING TRADITION WITH INNOVATION A portrait of TANGRAM Filmproduktion actors’ portraits 18 GO FOR HUEBCHEN! BETWEEN MASTROIANNI AND BRANDO A portrait of Henry Huebchen 20 AT HOME ON STAGE AND SCREEN A portrait of Johanna Wokalek 22 news in production 28 AM LIMIT Pepe Danquart 28 DAS BABY MIT DEM GOLDZAHN Daniel Acht 29 DAS DOPPELTE LOTTCHEN Michael Schaack, Tobias Genkel 30 FC VENUS Ute Wieland 31 FUER DEN UNBEKANNTEN HUND Dominik Reding, Benjamin Reding 31 HELDIN Volker Schloendorff 32 LEBEN MIT HANNAH Erica von Moeller 33 LIEBESLEBEN Maria Schrader 34 MARIA AM WASSER Thomas Wendrich 35 SPECIAL Anno Saul 36 TANZ AM UFER DER TRAEUME Cosima Lange 36 TRIP TO ASIA – DIE SUCHE NACH DEM EINKLANG Thomas Grube new german films 38 3° KAELTER 3° COLDER (NEW DIRECTOR’S CUT) Florian Hoffmeister 39 12 TANGOS – ADIOS BUENOS AIRES Arne Birkenstock 40 89 MILLIMETER 89 MILLIMETRES Sebastian Heinzel 41 AFTER EFFECT Stephan Geene 42 BLACKOUT Maximilian Erlenwein 43 BUONANOTTE TOPOLINO BYE BYE BERLUSCONI! Jan Henrik Stahlberg 44 CON GAME Wolf
    [Show full text]
  • Introduction Costa-Gavras and Microhistoriography: the Case of Amen. (2002)
    1 Introduction Costa-Gavras and microhistoriography: the case of Amen. (2002) Homer B. Pettey I think the next step for the cinema will be to go to that new kind of fi lm, one which tries to explain the historical situation and all the connections which lead to that kind of history. Costa-Gavras 1 Exactness – accuracy – is impossible, given the time and space in which historical events take place and the time a fi lm has available. But faithfulness to the ethic, to the human meaning, to the social signifi cance of the historical events depicted in a fi lm is absolutely necessary. Costa-Gavras 2 The political dimensions of Costa-Gavras ’ s fi lms constitute the main body of criticism and analysis about this world-renowned auteur and his cinematic agenda. Grounding Costa-Gavras ’ s fi lms within a historical context also opens up the kind of dialogue with history that the director desires. Both approaches remain necessary for uncovering the meaning of his melodramatic narratives of personal, emotional history. Additionally, Costa-Gavras experiments with cinematic forms in order to present new perspectives on historical moments of totalitarian grabs, and methods, for maintaining ideological power. Many of his best-known fi lms rely upon adaptations of actual events, often by reinterpreting romans à clef , such as Vassilikos ’ s retelling of the assassination of the Greek socialist Lambrakis in Z , culling from journalistic accounts, such as in Missing , or Dan Mitrione’ s kidnapping and death by Uruguayan guerrillas in State of Siege , reframing autobiography, such as Artur London ’ s The Confession , or the director ’ s own interpretation of confl icts, as in Hanna K.
    [Show full text]
  • Das Leben Der Anderen
    CINEMIEN Film & Video Distribution Amsteldijk 10 1074 HP Amsterdam t. 020 – 577 6010 www.cinemien.nl [email protected] presenteert : Das Leben der Anderen Een film van Florian Henckel von Donnersmarck Persmappen en beeldmateriaal van al onze actuele titels kunnen gedownload van onze site: www.cinemien.nl of www.abc-distribution.be Link door naar PERS om een wachtwoord aan te vragen. Das Leben der Anderen – synopsis Oost-Berlijn, 1984. Glasnost is nog heel ver weg, de bevolking wordt onder de duim gehouden door het Ministerium für Staatssicherheit (Stasi), de Oost-Duitse geheime politie. De Stasi wordt alom gezien als een van de meest effectieve inlichtingendiensten ter wereld. Het doel van de Stasi: alles te weten komen. De succesvolle toneelschrijver Georg Dreyman (Sebastian Koch) en zijn geliefde, de actrice Christa- Maria Sieland (Martina Gedeck), zijn populaire intellectuele sterren in de DDR. Maar hun acties en vooral gedachten zijn niet altijd in lijn met de ideologie van de socialistische heilstaat. De minister van Cultuur is érg geïnteresseerd in Christa-Maria en geeft Stasi-agent Wiesler (Ulrich Mühe) opdracht de twee af te luisteren. Zoals gewoonlijk begint de bureaucratische Wiesler plichtsgetrouw aan deze taak. Boven hun appartement, op zolder, luistert hij dag en nacht hun leven af. Maar hoe meer hij in hun leven wordt gezogen, des te meer moeite heeft hij zijn loyaliteit naar de staat te behouden. Das Leben der Anderen 137 min. / 35mm / Kleur / Dolby Stereo / Duits gesproken / Duitsland, 2006 Nederlandse theatrale distributie:
    [Show full text]