Giulio Romano. Repertorio Di Fonti Documentarie. Tomo II, Parte Prima
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PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO FONTI XIV ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA Giulio Romano Repertorio di fonti documentarie II a cura di DANIELA FERRARI Introduzione di AMEDEO BELLUZZI MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI I volumi sono stati realizzati con ilcontributo del Comitato per la mostra "Giulio 1992 Romano", Mantova, settembre-novembre 1989 . UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI DIVISIONE STUDI E PUBBLICAZIONI Comitato per le pubblicazioni: Salvatore Mastruzzi, presidente, Giulia Bologna, Paola Carucci, Antonio Dentoni Litta, direttore della divisione, Cosimo Damia no Fonseca, Romualdo Giuffrida, Renato Grispo, Lucio Lume, Enrica Ormanni, Giuseppe Pansini, Claudio Pavone, Luigi Prosdocimi, Leopoldo Puncuh, !si doro Soffietti, Isabella Zanni Rosiello, Lucia Moro, segretaria. DOCUMENTI (1537-1573) © 1992 Ministero per i beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici ISBN 88 - 7125 - 040 - O Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampato presso lo stabilimento poligrafico della Publi-Paolini, Via R. Zandonai, 9, Mantova, con la consulenza dell'editore Gianluigi Arcari, via L Nievo, 18, Mantova 153 7 febbraio 18, Mantova. Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Benedetto Agnello, ambasciatore man tovano. Dipinti dei "Cesari" di Tiziano. ASMN, A.G., Copialettere, b. 2937, lib. 316, c. 8r.-v. (... ). Andate a ritrovare maestro Titiano et intendete da lui in che ter mino se ritrovino quelle teste de imperatori, se sono principiati, se vi n'è alcuna che sia finita et quando le potremo haver tutte. Et perché desideramo di haverle quanto più presto sia possibile, per ritrovarsi il loco ove hanno da stare come finito, lo solicitareti, da nostra parte, a volervi attendere acciò che presto le possiamo havere ( . ). a.m.!. 15 3 7 febbraio 25, Mantova. Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Benedetto Agnello, ambasciatore man tovano. Dipinti dei "Cesari" di Tiziano. ASMN, A. G., Copialettere, b. 293 7, libro 316, c. 17v. ( ...). Ni è piaciuto haver inteso che Titiano habi finito una de le teste degli imperatori che gli havevamo commisso et haveremo piacer che ne la mandati quanto più presto sia possibile, per il desiderio che havemo di vederla. Medesimamente haveremo piacer che finischa le altre teste ch'el deve fare, essendo noi sempre per reconosere et premiare le fati che sue secondo gli suoi molti meriti ch'el ha con noi. (. ). a.m.!. -713 - 1537 marzo l, Mantova. presentis decreti, vigore nostri arbitrii absolutaeque potestatis, qua pu blice fungimur in hac nostra civitate Mantuae totoque nostro ducatu Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Benedetto Agnello, ambasciatore man et dominio, ex certa quoque nostri scientia et animo bene delib�rato tovano. ( ... ) prefato Gabrieli (... ) auctoritatem et libertatem damus, conced1mus Ritratto del "Turco" di Tiziano. et impartimur quod libere, licite et impune accipere possit, prope eius ASMN, A.G., Copialettere, b. 2937, libro 316, .c. 22r. domum, tantum dicti loci seu spacii quantum capiunt brachia octo in longitudine versus Rivum et tantum in latitudine quantum domus seu Magnifice et cetera, siamo in desiderio di haver il retratto dii Turco che iura ipsius se extendunt et illud muro cingere et suum in usum conver sii naturale, però volemo che usati ogni diligentia per intendere se in tere ac de ilio in futurum disponete ut potest de quacunque alia re sua quella città vi fosse persona che l'havesse et che si tenessi certo che gli (... ). Datum Mantuae, VIII martii 1537. Antonius Tridapaleus, cancel- assimigliassi et, retrovandolo, usareti ogni diligentia per haverlo in pre larius, visa supplicatione signata opportune, subscripsit. stito sino a tanto che lo mandiati in qua et che noi, da quello, ni habbia Hieronymus Lucensis. Nicolaus Aliprandus. Antonius Delphmus. Na mo fatto cavare un altro simile. Et quando, per caso, ditto retratto si zarius Scopulus, consiliarius et auditor. ritrovasse apresso a persona che non volesse compiacerni che lo man lì, a.m. l. dasti qui, vederete almeno con messer Ticiano che egli ni facci un schiz zo in carbone, di sorte che da quello ni possiamo poi fare fare un retrat to qui. Et in ciò non mancareti con ogni diligentia, vedendo sopra il tutto di haver il retratto istesso per mandare qui, perché di questo mol to più ni contentaressimo. Bene valete. Mantua, 11 martii MDXXXVII. 15 3 7 marzo 25, Mantova. a.m.!. Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Benedetto Agnello, ambasciatore man tovano. Ritratto del "Turco" di Tiziano. 1537 marzo 8, Mantova. ASMN, A.G., Copialettere, d. 2937, lib. 316, c. 55r. Federico II Gonzaga, duca di Mantova. Magnifice et cetera, havemo haute le littere vostre de' XXI et XXIII dii presente et per esse visto li avisi che ce significati de Elissa et delli Concessione edilizia a favore di Gabriele de Muchis. progressi dii Turco: dii che vi commendamo et laudamo assai et se si ASMN, A.G., Decreti, lib. 40, cc. 170v.-171r. intendarà altro più oltre, non mancareti de darcine aviso. ( ...). Federicus et cetera. Cum dilectus civis noster Gabriel de Muchis, tinc a.m.l. tor, eius supplicationibus nobis significaverit esse prope domum, quam habet apud pontem Sancti Francisci, quoddam spacium parvum versus Rivum quod sibi valde commodum esset ad tinctoriam exercendam pe tieritque ut illud sibi concedere velimus, affirmans hoc nemini damno 1537 marzo 26, Mantova. aut incommodo fore, id cognoscendum mandavimus spectabili Iulio Ro mano, fabricarum nostrarum prefecto, qui viso et diligenter loco exa Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Tiziano. minato, retulit nobis supplicanti concedi posse tantum loci prefati quan Ritratti dei "Cesari" di Tiziano. tum capiunt brachia octo in longitudine, versus Rivum prefatum, et in ASMN, A.G., Copialettere, b. 2937, lib. 316, c. 56r. latitudine quantum se extendit domus prefati Gabrielis, cum id nemini D'Arco 1857, II, p. 123, doc. 161; Hartt 1958, I, p. 326, doc. 194. damnum, sed potius civitati decorem et utilitatem afferat. Annuentes igitur precibus dicti Gabrielis predictaeque relationi inherentes, tenore Messer Ticiano, mio amico carissimo, perché le stantie che facio fare -714 - -715 - nove, qui in castello, sonno in termine che a questo mazo proximo sa stra signoria. La casacha è piaciuta molto a messer Ticiano et l'ha havu ranno fornite, né altro vi poterà manchar che li quadri che fatti per tali ta gratissima, ma dice non sapper che farne, ch'egli non è Ianusbei am lochi et, desideroso di vederle de tuto ponto finite et ornatedi ditti quadri, bassator del Turco che vadi in casacha, che bisognaria che 'l signor no anchor che me renda certo che vi sforzareti de fare che li habbi che in stro gli havesse anche donato una cappa et una beretta alla livrea de la ditto tempo passino essere in opera, non di meno m'è parso, per la pre casacha, che a questo modo patria godere del dono. ( ...). Subito havute sente, darvine uno recordo acciò che conoscate in quanta [espettatione] che habbia le misure di quadri sollicitarò messer Ticiano che finisca le sono de esse, con pregarvi che vogliate esser contento di sforzarvi de teste de gli imperatori che l'ha da fare per il signor nostro. (. ..). farmeli havere quanto più presto potreti ( ... ). d.f a.m.!. 1537 marzo 26, Mantova. 1537 aprile 6, Venezia. Tiziano a Federico II Gonzaga, duca di Mantova. Federico II Gonzaga, duca di Mantova, a Benedetto Agnello, ambasciatore man tovano. Ritratti dei "Cesari" di Tiziano. Ritratti dei "Cesari" di Tiziano. ASMN, Autografi, b. 7, c. 580r. ASMN, A.G., copialettere, b. 2937, libro 316, c. 56v. Braghirolli 1881, p. 141. Per la alligata scrivemo a messer Ticiano per li nostri quadri, acciò che Illustrissimo et excellentissimo signor mio signore et patron observan ce li facia havere più presto che può, però che non disideramo altro che dissimo. Non era de bisogno che vostra excellentia col mezzo de' sue vederli in opera. Volemo che gli la facciate havere, et in nome nostro littere et del dono de la ricchissima casacca mi desse memoria de li suoi gli diate, la casacha che vi mandiamo per questo correro, qual li dona quadri, non gli potend'io haver più a core di quello me habbia, cono ma, con dirgli che haveremo piacere che la acceti et la godi per amore scendo molto bene in quanto obligo le sia per gli tanti benefici; ma poi nostro, dandogli puoi voi qualche ricordo de essi quadri. ( ...) . che a lei è piaciuto di così voler fare, et del favore et de la mercede fat tami, la ringratio quanto più posso, et le ne baso mille volte le mani. a.m. l. Già sono più giorni, diedi uno de li quadri all'ambass atore che lo man dasse a vostra excellentia; dui altri ne ho in buon termine, gli quali fini rò subito che intenda se il primo gli haverà satisfatto, o in qual parte non le sarà piaciuto, che mi sarà regula a li altri, et de mano in mano 153 7 aprile 3, Venezia. seguirò senza intermissione di tempo, sin tanto che gli finisca tutti, e spero dover fare di sorte che vasta excellentia resti di me servita, alla Benedetto Agnello, ambasciatore mantovano, a Giovanni Giacomo Calandra ' quale quanto prima fusse commodo de liberarmi il beneficio da la pen castellano e segretario. sione, la mi farebbe la maggior mercede et gratia del mondo a farlo che Ritratti del "Turco" di Tiziano. oltre il danno che ne ho de li dinari, che pago ogn' anno, me ne siegue ASMN, A.G., b. 1470, c. 114r. ancho non poco fastidio et disturbo, per causa de le persone con le qua Braghirolli