Rivista N. 06.1.1995
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A mio padre Te ne sei andato sconfitto da quel consentivano di gioire delle grandi vittorie maledetto male, che hai saputo affrontare ma anche delle piccole, come quando con quel coraggio battagliero, che ti vincesti un girone della serie B, consentiva di giocartela sempre fino entusiasmandoti come fosse stata la tua all’ultima carta, con la dignità di chi, prima competizione; e nell’ultima, a cosciente, sa di disputare una partita Stoccolma, rimasi colpito dalla tua impari. Abbiamo commentato, appena umanità, quando, sentendo il boato dei poco tempo prima, i bollettini di tifosi italiani che affollavano il bridgerama Salsomaggiore che avevi voluto per per l’avvenuto sorpasso a poche mani dalla essere partecipe, anche se non presente, fine, sei stato vittima dell’emozione, all’evento bridgistico di quel momento; nonostante la tua non più giovane età proprio così, il bridge era la tua vita, il tuo avrebbe dovuto far pensare alla saggezza modo di essere, l’avevi nel sangue, tanto ed alla freddezza di chi non aveva ormai che il tuo istinto ti faceva talvolta sfidare più nulla da dimostrare. il calcolo delle probabilità. Ricordo quel tuo pianto dirotto, la tua Non me lo hai mai detto, ma forse, disperazione... ma ora sorridi, papà, le leggendo il tuo nome su quei bollettini persone a cui sei caro non ti ricorderanno come C.n.g. della squadra, hai capito che solo tra “gli immortali del bridge”, ti era finita. ricorderanno soprattutto come uomo; Ho sempre stimato in te l’umiltà, la per me sei stato un padre esemplare che si è passione, la trasparenza, che ti solo allontanato dal tavolo... Renato Belladonna N. 6 - GIUGNO 1995 ABBONAMENTO OMAGGIO PER I TESSERATI DELLA F.I.G.B. Rivista Mensile In copertina: “Blue Team Story: Miami Twice della Federazione Italiana 1967-1972”. Composizione grafica di Franco Fraschini. Gioco Bridge Editoriale Dummyquiz di Ugo Saibante 4 di Franco Broccoli 50 Direttore Editoriale: Gianarrigo Rona Garozzo’s corner Direttore: Bruno Sacerdotti Coen ࡔ CRONACA di Benito Garozzo 52 Responsabile di testata: Massimo Ruggeri Assoluti a squadre Open e Ladies Passo a passo Direttore Amministrativo: Filippo Palma di Franco Broccoli, Dino Mazza, di Pietro Forquet 54 Comitato di redazione: Giancarlo Bernasconi, Ida Pellegri 6 Riccardo Cervi, Franco Di Stefano, Federigo Il 1° Torneo Nazionale di Taormina ࡗ SCUOLA BRIDGE Ferrari, Ugo Saibante di Ida Pellegri 22 Segretario Esecutivo: Niki Di Fabio Giocate con me Coppe Italia di Jan Wohlin 60 Capo Redattore: Franco Broccoli di Franco Broccoli 26 Collaboratori: Phillip Alder, Giorgio Bridge a scuola: a Milano... Belladonna, Marina Causa, Luigi Filippo Il Nazionale a coppie di Perugia di Manuela Ponce de Leon 64 D’Amico, Franco Di Stefano, Paolo Frendo, di Valerio Giubilo 30 Benito Garozzo, Carlo Grignani, Erik Kokish, ... e a Palermo di Enzo Riolo 64 Dino Mazza, Camillo Pabis Ticci, Ida Pellegri, ࡕ VITA FEDERALE George Rosenkranz, Frank Stewart, Jan Unicità didattica Wohlin, Philip Brunel, Miro Grgona, Nino Ghelli, Club Azzurro di Toni Mortarotti 65 Claudio Rossi, Pietro Forquet. di Dino Mazza 32 Accomodatevi al mio tavolo Direzione e redazione: Via C. Menotti, 11 - scala C - 20129 Milano Blue Team Story: di Camillo Pabis Ticci 68 Telefono 02/70000483 r.a. Miami Twice 1967-1972 Telefax 02/70001398 di Franco Broccoli 35 ࡖ RUBRICHE Videoimpaginazione: Addio, Giorgio Romano Pacchiarini Accade all’estero di Gianarrigo Rona 38 di Dino Mazza 70 Copertina e Concetti Grafici: Franco Fraschini Ad memoriam di Nino Ghelli 40 ࡕ DOCUMENTI Studi fotografici: Romano Grazioli Calendario Europeo 57 ࡗ TECNICA Stampa: Giudice Arbitro Nazionale 72 Bertieri Istituto Grafico Sfida ai Campioni Deliberazioni del Consiglio Federale 73 Via A. Cazzaniga, 29 - 20047 Brugherio (MI) a cura di Paolo Frendo 42 Telefono 039/2872918-19 Campionati e Tornei 79 Smazzate in libertà Autorizzazione del Tribunale di Milano Calendario agonistico 80 N. 2939 del 7 gennaio 1953 di Carlo Grignani 47 Responsabile: Massimo Ruggeri Spedizione in abbonamento postale / 50% Finito di stampare: 12 giugno 1995 Pubblicità: Le molte strade del nostro futuro: Bridge a Scuola ono anni che la Federazione Bridge, basandosi Ad oggi abbiamo circa 50 Istituti impegnati con Ssu esperienze condotte con successo in Fran- oltre 60 Corsi per circa 1.200 allievi tesserati. cia, Olanda, Danimarca e Svezia, per non parlare di Abbiamo predisposto una organizzazione peri- Stati Uniti e Gran Bretagna, cerca un dialogo con ferica scarna ma efficiente. il mondo della Scuola. Realizzeremo, all’inizio di questa estate, una Abbiamo chiesto e trovato attenzione, sul finire competizione nazionale per rappresentative di del 1993, presso il competente Ministero. Istituto, unitamente ad un seminario di didattica Abbiamo elaborato un programma didattico teso Bridge per insegnanti degli stessi, con notevole più che a far apprendere i complessi meccanismi impegno finanziario della Federazione. del gioco, a fornire i mezzi più elementari per pra- Abbiamo stipulato, con la Mursia Editore, una ticarlo, ponendo tuttavia ogni attenzione ad evi- convenzione che ci permetterà di realizzare un denziare i processi di logica, di sintesi, di deduzio- volume sull’interattività della didattica del Bridge ne e di comunicazione che ne costituiscono la ba- con la didattica delle materie tradizionali, fruendo se. dei contributi scientifici di noti e rilevanti esponen- Abbiamo collazionato i vari provvedimenti am- ti del mondo accademico, scientifico e letterario. ministrativi e regolamentari che ne permettono Ed altro ancora, ma l’elencazione finisce per es- l’introduzione ed il sostegno da parte dei singoli sere noiosa. Istituti. Piuttosto, perché tutto questo? Abbiamo stabilito fermamente che la didattica Affermare che nella società di oggi è presente e del Bridge nella Scuola non può che essere posta da pressante un problema relativo al mondo giovanile Insegnanti di ruolo nella Scuola stessa ai loro allie- mi sembra ovvio e scontato. vi. Ritengo tuttavia utile e interessante riportare qui Abbiamo censito, in modo artigianale ed incom- di seguito uno stralcio dalla “Relazione sulla si- pleto, gli Insegnanti di Scuola che conoscendo il tuazione sociale del Paese” presentata di recente al gioco sono anche disposti, col supporto dei nostri Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro Istruttori, ad insegnarlo ai loro ragazzi: ne abbia- dal suo (e mio) Presidente, Giuseppe De Rita. mo registrati circa 500. “Dietro alle apparenze fatte di consumi virtuali e Abbiamo caldamente raccomandato a tutti i Pre- benessere ed al di là di una visione emergenziale sidi con cui abbiamo avuto contatti di istituire, in da rotocalco, la realtà dell’universo giovanile ap- parallelo con i Corsi di Bridge, delle Commissioni pare tanto complessa, quanto distante ed autorefe- di Insegnanti estranei all’iniziativa che periodica- rente. mente potessero misurare in termini scolastici l’in- ... non si può fare a meno di cogliere, tra le tante cremento, la stasi o la regressione del rendimento antinomie che presenta l’universo giovanile, una scolastico dei ragazzi che seguono i Corsi. solitudine latente, valoriale, ancor più che sociale. 4 Una solitudine che non necessariamente significa gioco. emarginazione, che non denota rifiuto ma che assu- È uno strumento per ragionare, per esercitare, me piuttosto il tono di una risposta, per certi versi potenziare e conservare la memoria, per socializ- evoluta e consapevole, di fronte al disimpegno ed zare, per comunicare. A differenza di altri giochi alla superficialità con la quale la società adulta in- della mente, ad esempio gli Scacchi, il Bridge non terpreta e risponde ai fabbisogni valoriali e sociali ha nulla di autistico, di sola introspezione, ma è un delle giovani generazioni. veicolo ludico per valutare situazioni, analogie, psi- ... diminuiscono i tradizionali consumi culturali cologie tecniche e caratteriali, codici di linguaggio. (visitare mostre e musei) e di abbigliamento rispet- E in questo spettro generale di comunicazione to a quelli più propriamente di socializzazione (di- diviene normale il rapporto con “altri” diversi per scoteche, bar, birrerie). Segnali questi che sembra- età, per stato sociale, per razza e professione, tutti no indicare proprio fra i più giovani, la crescita di denominatorizzati da una filosofia applicata ad un un bisogno di socializzazione, soddisfatto tuttavia comune universo di speculazione, di apprendimen- in termini autoreferenti (“con noi e tra noi”). to, di sviluppi logici, di competizione. ... Se si escludono le politiche educative per la for- Ciò che sto tentando di dire è che il Bridge forni- mazione rispetto alle quali peraltro il volume com- sce a tutti, come la musica, la possibilità di comu- plessivo di risorse investite è rimasto negli ultimi nicare su comuni basi di linguaggio e reciproca due anni quantomeno costante (non si dimentichi comprensione. che circa il 98% del bilancio del Ministero della Ma se ciò è vero, e noi riteniamo che lo sia, sia- Pubblica Istruzione è assorbito dalla voce “perso- mo in grado di portare un concreto contributo, non nale” e quote altrettanto patologiche si registrano esaustivo ma certamente significativo, al miglio- nel sistema universitario e in quello di formazione ramento del rapporto tra i giovani e la società in professionale) anche gli investimenti sociali desti- cui essi vivono. nati a sviluppare soprattutto a livello locale le poli- Questo credo, è il “perché” della nostra iniziati- tiche integrate per la gioventù... hanno subìto una va; questa è la giustificazione