“MEPHITIS: LA FORZA DELL'acqua” Artistico Classe 5
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“MEPHITIS: LA FORZA DELL’ACQUA” Artistico Classe 5^ Sez. A Alunni Classe 5^ Sez. A Lice Artistico Grottaminarda Anno Scolastico 2016/2107 Indice Premessa ........................................................................................................................................................... 3 Introduzione ..................................................................................................................................................... 3 Cenni storici ...................................................................................................................................................... 4 Geologia della zona ........................................................................................................................................... 5 La mefite di Ansanto ........................................................................................................................................ 6 Descrizione del Lago di Ansanto ..................................................................................................................... 7 Fonti storico-culturali ...................................................................................................................................... 8 Le Vie del Carmasciano, alla riscoperta del formaggio delle Mefite ............................................................ 12 Conclusioni ...................................................................................................................................................... 13 Allegati ............................................................................................................................................................ 14 Bibliografia ..................................................................................................................................................... 32 Alunni e Docenti coinvolti nel progetto ........................................................................................................ 33 2 “MEPHITIS: LA FORZA DELL’ACQUA” Artistico Classe 5^ Sez. A Premessa Il progetto “Tesori nascosti della Campania”, proposto dal Ministero dell’Istruzione, intende far conoscere e promuovere alcuni dei più interessanti beni artistici e culturali presenti nelle province campane. IL Liceo Artistico di Grottaminarda, dopo aver ampiamente studiato il territorio, ha individuato nella zona della Mefite, situata tra i comuni di Villamaina, Torella dei Lombardi e Rocca San Felice, il luogo di interesse storico-culturale e paesaggistico da valorizzare e far conoscere agli studenti e ad un pubblico più ampio. Pertanto, dopo aver visitato ed esaminato l’area in oggetto, la mefite e i borghi medievali circostanti, gli allievi coinvolti progetteranno opere multimediali, al fine di promuovere la conoscenza di tali luoghi. In questo percorso saranno valorizzati anche gli aspetti legati alle tradizioni e ai prodotti agro-alimentari tipici della zona in modo da rendere ancora più affascinante un viaggio di conoscenza sulle radici storiche dell’Irpinia. Tale percorso educativo intende stimolare negli studenti la capacità di condivisione, cooperazione e creatività tesa alla promozione della propria identità storico, culturale e territoriale. Introduzione La regione dell’Avellinese compresa nel rettangolo Mirabella- Grottaminarda-Guardia dei Lombardi-Sant’Angelo dei Lombardi è sede di molteplici manifestazioni solfidriche o, comunque, di emissioni gassose che, localmente, sono indicate come “Mefite”. Tutta la regione, poi, è ricca di acque termali terapeuticamente sfruttate dall’uomo a livello locale, in vari modi. Tra queste manifestazioni, senza dubbio, la più importante sia come dimensioni, sia come volume di emissioni, sia come produzione minerogenetica e sia soprattutto come ricchezza di tradizioni e di leggende è la “Mefite di Ansanto”. 3 “MEPHITIS: LA FORZA DELL’ACQUA” Artistico Classe 5^ Sez. A Cenni storici Senza alcun dubbio la “Mefite di Ansanto” è da annoverarsi tra le più antiche, tra le più celebri e conosciute mofete. Oggi il termine “mefite”, sta a significare effettivamente “esalazione cattiva” e nessun vocabolo è più appropriato alla manifestazione gassosa della Valle di Ansanto. Infatti, quando il vento spira in particolari direzioni, come si è potuto constatare di persona, l’accesso alla valle diviene faticoso se non proprio impossibile a causa delle potenti emanazioni solfidriche e carbonatiche che producono, in pochi istanti, fenomeni connessi soprattutto a perdita dell’equilibro e, quindi, dei sensi. L’incomprensione del fenomeno naturale e l’aspetto davvero infernale della località, ispirarono leggende e miti di primitivo contenuto religioso che, tramandati di generazione in generazione, vennero ripresi dai grandi poeti dell’età classica. La mofete di Ansanto erano considerate come uno “Spiraglio di Dite” . Tale opinione era diffusa anche presso uomini illustri come Cicerone, Plinio il Vecchio, Servio. Dopo questi dobbiamo attendere la fine del Cinquecento per ritrovare scritti e memorie sul lago di Ansanto, in conseguenza del risvegliarsi dell’interesse scientifico in tutta l’Europa. Monaci, dotti, cortigiani descrissero nuovamente il fenomeno senza però alcun fondamento o speculazione scientifica, ma solo come sforzo letterario neo-classico, rifacendosi, o addirittura parafrasando, gli scritti romani. Nella metà del secolo diciottesimo però, con Leonardo da Capua la “mefite” fu ridimensionata a fenomeno naturale e, abbandonato il mito di Dite fu oggetto dell’attenzione dei naturalisti. Tra i maggiori di questi e degno di essere citato Vincenzo Maria Santoli, il quale dette nel 1783 una descrizione molto dettagliata della “mefite” e dei suoi fenomeni. Successivo al lavoro di Santoli, la monografia più importante scritta sul lago di Ansanto risale al 1820 ed è opera di Brocchi. L’autore, dopo una descrizione geologica della zona,esamina per la prima volta, le condizioni fisiche delle emanazioni; riconosce sulla riva destra del vallone, il “vado mortale” ove rinvenne carogne di pecore, lepri, uccelli. Brocchi riporta anche voci degli abitanti di Frigento e cioè come talvolta dalla “mefite” si sviluppassero fiamme, fenomeni che inducevano a supporre la presenza intermittente di gas idrocarburi. Una comunicazione apparsa nel 1973, sul Bollettino del R. Comitato Geologico Italiano definisce la “mefite” uno “stagno crateriforme”. Testualmente la descrizione dice: “il lago di Ansanto è una mofete che sorge da un arenaria bianca quarzosa racchiudente grossi granuli di quarzo e rognoni di argilla sopra la quale si distende ed ha l’apparenza di un tufo vulcanico, con numerose sublimazioni di zolfo e gesso”. Questa massa fangosa non è che il risultato delle materie emesse dal lago, il quale nei tempi di pioggia si dilata tutto intorno e riempie le spaccature dell’arenaria. Le esalazioni gassose si compongono di acido borico e, probabilmente, anche di idrogeno solforato. 4 “MEPHITIS: LA FORZA DELL’ACQUA” Artistico Classe 5^ Sez. A La storia della mefite fu riepilogata ancora una volta nel 1889 da Michele Iannacchino. Tale autore,riprendendo ancora una volta il mito di Ansanto nota che, in qualche occasione, siccità e venti particolari prosciugarono completamente la mefite, caso che evidentemente non era mai avvenuto ai tempi di Santoli. Egli riporta, poi, interessanti osservazioni personalmente eseguite sull’influenza dei fenomeni atmosferici. Geologia della zona Tutta la regione è rappresentata secondo Selli da “terreni caotici” e da “zolle inglobate”, costituite da calcari organogeni a Rudiste e Nerine, affioramenti di rocce eruttive, evaporiti e principalmente dalle formazioni di S. Croce e S. Giorgio. I terreni caotici sono rappresentati da argille, argille marnose, calcari cristallini, scisti bituminosi, manganesifere. La graduale subsidenza della piattaforma carbonatica portò alla formazione di un geotumore nell’area della Tirrenide. Causa l’inclinazione del fondo marino, si ebbe un movimento di grandi masse che dettero luogo alla formazione attuale delle “coltri sannitiche”. Terminata la transazione, si ebbe l’impiantarsi di numerosi bacini lacustri. Di tali bacini si ebbero laghi salati e lagune salmastre i cui depositi costituirono la formazione gessoso-solfifera. Si è voluto sottolineare questo punto della paleogeografia dell’Avellinese perché serve a chiarire la genesi di molte manifestazioni termali ed esalative dell’Avellinese. 5 “MEPHITIS: LA FORZA DELL’ACQUA” Artistico Classe 5^ Sez. A La mefite di Ansanto "Est locus Italiae medio sub montibus altis, nobilis et fama multis memoratus in oris, Ampsancti valles..." "Vi è un luogo al centro dell'Italia circondato da alte montagne, famoso e celebre in ogni posto: la valle d'Ansanto…. Versi 563-565 del VII Canto dell'Eneide di Virgilio La Mefite è un laghetto di origine solfurea situato tra il territorio dei comuni di Villamaina, Torella dei Lombardi e Rocca San Felice. Tale denominazione ha origine dalla popolazione degli Hirpini che, accasatesi nei pressi del lago, chiedevano alla Dea Mefite, venerata dalla maggior parte delle popolazioni dell'Italia meridionale, ricchezza e protezione. Le fu dedicato anche un santuario, eretto intorno al VII secolo a.C. Sono stati rinvenuti, nei pressi del tempio, numerosi oggetti provenienti da varie civiltà tra cui anfore, terrecotte e l'altare della Dea Mefite, conservato in parte nel Museo Irpino di Avellino in parte nel Museo di Capodimonte. Il laghetto, invece, è costituito da una pozza d'acqua profonda