Belmonte del Sannio

Castelverrino

PIANO DEI SERVIZI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA INDICE

1. Premessa 3

2. I sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani 5

2.1 Classificazione delle modalità di raccolta differenziata 2.2 Vantaggi e svantaggi dei vari sistemi di raccolta

3. Caratterizzazione del territorio 11

3.1 Inquadramento territoriale 3.2 Aspetti demografici 3.3 Utenze domestiche e non domestiche

4. Produzione rifiuti e obiettivi del progetto 22

4.1 Analisi merceologica e resa di intercettazione

5. Servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti 25

5.1 Dotazioni alle utenze 5.2 Frazioni merceologiche 5.3 Frequenze di raccolta

6. Ecomobile 32

7. Servizi complementari e di igiene urbana 33

7.1 Raccolta rifiuti urbani ingombranti 7.2 Raccolta Raee 7.3 Raccolta scarti verde

8. Servizi di Igiene Urbana 34

8.1 Rimozione rifiuti abbandonati

8.2 Pulizia di Mercati, feste, sagre e manifestazioni

8.3 Servizio di spazzamento stradale

9. Campagna di comunicazione 35

9.1 Censimento e distribuzione dei kit

9.2 Call center

9.3 Calendario dei servizi

9.4 Dizionario dei rifiuti 10. Riepilogo risorse e forniture 38

10.1 Riepilogo del personale necessario per servizio 10.2 Riepilogo dei mezzi necessari e relativo impiego

11. Riepilogo attrezzature e forniture computate nel canone 39

11.1 Contenitori raccolta differenziata

11.2 Forniture frazione organica

12. Piano economico 41

12.1 Costo totale dei servizi

13. Attrezzature e forniture derivanti da finanziamento esterno 42

13.1 Contenitori raccolta differenziata

13.2 Forniture raccolta differenziata 1. PREMESSA

La gestione dei rifiuti è un problema di stampo ambientale tangibile ovunque, sia nei paesi industrializzati e tanto più in quelli in via di sviluppo. Negli ultimi anni si assiste ad una crescente e smisurata produzione di rifiuti indice di una società sempre più orientata verso i consumi e verso la modalità "usa e getta" degli articoli di uso quotidiano. E’ fondamentale di ridurre la produzione di rifiuti urbani per due principali ragioni: primo perché i rifiuti rappresentano una potenziale fonte di inquinamento; in secondo luogo perché i rifiuti contengono alti livelli di materiali riciclabili e riutilizzabili. La gestione dei rifiuti urbani è uno dei problemi più delicati che le Amministrazioni locali devono affrontare: la prevenzione dei rifiuti rimedia allo spreco di risorse naturali e di energia, liberando risorse economiche utilizzabili per scopi sociali. Separare, compostare e riciclare i rifiuti è un approccio più sostenibile rispetto a quello dello smaltimento, in quanto riduce gli impatti ambientali e sanitari, diminuisce i costi di gestione e può creare posti di lavoro. Il favorire comportamenti ambientali virtuosi da parte dei cittadini risulta, infatti, un elemento fondamentale per il mantenimento di elevati standard di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, non solo per quel che riguarda la pulizia del suolo pubblico, ma anche per ottenere risultati efficaci nello sviluppo della raccolta differenziata. A seguito dei rilievi effettuati sui territori comunali di Agnone, , Capracotta, , Pescopennataro e Poggio Sannita viene di seguito presentata la proposta per un piano di attivazione e, laddove già attivo, di miglioramento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti con modalità porta a porta (o domiciliare). Oggetto della presente relazione sono i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Il presente progetto prevede una modifica del servizio attuale verso modalità coerenti con le Linee Guida per la progettazione e comunicazione di sistemi di raccolta differenziata della Regione e l'Accordo Quadro Anci-Conai in modo da raggiungere le migliori performance di raccolta differenziata. L’attuale normativa vigente pone come obiettivo minimo il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata. L’articolo 181 del Dlgs 152/2006 definisce inoltre obiettivi complessivi di recupero e riciclaggio, spostando l’attenzione dalla fase di raccolta a quella della effettiva valorizzazione dei rifiuti. Pur rimanendo in vigore gli obiettivi quantitativi di raccolta, fissati al 65% nel 2012 (art. 205 del DLgs 152/06), le politiche di raccolta differenziata vanno orientate a criteri di effettivo riciclo dei materiali raccolti in modo differenziato. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende, più che dalla quantità, dalla qualità della raccolta e quindi dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato.

Il comma 1 dell’articolo 181 impone alle autorità competenti le misure necessarie per conseguire i seguenti obiettivi:  entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, se sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso;  entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso.

La definizione di una serie di linee guida per l’organizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nel territorio comunale interessato, si situa all’interno del seguente quadro di obiettivi: . invertire la tendenza alla crescita della produzione dei rifiuti urbani, sia agendo sulla prevenzione della produzione di rifiuti, sia sulla corretta allocazione dei flussi; . migliorare la qualità dei rifiuti conferiti agli impianti di trattamento e recupero; . ridurre all’essenziale il posizionamento su suolo pubblico di contenitori per la raccolta dei rifiuti; . ridurre le discariche abusive e l’abbandono di rifiuti; . abbattere la quota di rifiuto residuo non riciclabile; . innalzare il livello di coinvolgimento della cittadinanza, anche adottando modalità operative che consentano una progressiva maggiore responsabilizzazione degli utenti. 2. I SISTEMI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

Si ritiene utile riportare alcune considerazioni sui metodi di raccolta e di selezione dei rifiuti domestici, dalla generazione fino al conferimento ad un sito di selezione o centro di trattamento, accennando alle caratteristiche e all'efficacia di vari metodi già sperimentati in diverse realtà abitative. La raccolta rappresenta lo stadio centrale di una gestione integrata dei rifiuti poiché il modo in cui i materiali di scarto sono raccolti e selezionati influenza fortemente le opzioni di trattamento che possono essere successivamente utilizzate. Esso contribuisce in maniera rilevante a stabilire se metodi quali il riciclo, il trattamento biologico o quello termico sono fattibili in termini di sostenibilità economica e ambientale. Influisce significativamente sulla qualità dei materiali recuperabili o del compost producibile (e di conseguenza sulla possibilità di trovare per essi mercati adeguati) così come sulla quantità di energia che può essere recuperata. Di fatto, o è il metodo di raccolta che determina le opzioni di trattamento successive o sono i mercati, esistenti o potenziali, che definiscono come i materiali devono essere raccolti e selezionati per poter essere poi opportunamente recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo. In ogni caso, è fondamentale far incontrare le necessità del mercato e la qualità dei materiali raccolti e selezionati. La raccolta dei rifiuti è anche il punto di contatto tra i produttori di rifiuti (in questo caso famiglie ed esercizi commerciali) ed i gestori degli stessi. Il collegamento tra queste due entità deve essere curato con attenzione, come un rapporto tra cliente e fornitore, per garantire l’efficacia del sistema. Il cittadino produttore dei rifiuti ed il gestore che li raccoglie hanno esigenze diverse, che possono essere in competizione: il primo desidera avere il minor fastidio possibile dalla raccolta dei rifiuti, mentre il secondo ha bisogno di ricevere i rifiuti in una forma compatibile con i metodi di trattamento pianificati. L’equilibrio tra queste due esigenze è una condizione indispensabile per il successo del sistema integrato di gestione. La realizzazione di una efficiente raccolta differenziata si avvale tipicamente di tecnologie organizzative (e di strumenti di comunicazione) piuttosto che di tecnologie impiantistiche, privilegiando la partecipazione attiva dei cittadini e l’innovazione gestionale. Il riciclo a valle o il recupero di energia, invece, non richiedono la partecipazione del cittadino e privilegiano le innovazioni impiantistiche. Alle raccolte differenziate tradizionali, con le campane della carta, della plastica e del vetro, si stanno affiancando i sistemi di “raccolta differenziata integrata”, basati sulla raccolta domiciliare (o comunque ravvicinata all’utenza) sia delle frazioni secche e degli imballaggi, sia della frazione organica. Lo scopo è quello di aumentare la quantità di materiale raccolto, riducendo i “fastidi logistici” per il cittadino e, se la densità abitativa è sufficientemente elevata, contenendo i costi.

Le principali modalità della raccolta differenziata sono quella domiciliare e quella stradale:  raccolta domiciliare o “porta a porta” (kerbside collection);  raccolta mediante contenitori su strada (bring system: street side containers e materials banks at high density);  raccolta mediante contenitori ubicati presso negozi e grandi utenze commerciali (bring system: materials banks at low density);  conferimento presso le stazioni ecologiche o ecocentri (bring system: central collection site).

I diversi sistemi di raccolta possono essere caratterizzati, poi, da diversi livelli di informatizzazione. Sinteticamente possiamo suddividere tre casistiche relative al livello di informatizzazione:  scarsa o nulla informatizzazione: i contenitori sono consegnati all'utenza o posti su strada senza essere formalmente assegnati, e quindi riconducibili, ad una utenza o a un gruppo di utenze;  media informatizzazione: i contenitori consegnati alle singole utenze sono dotati di transponder permettendo di registrare gli svuotamenti di ciascuna utenza, i contenitori posti su strada consentono l'accesso solo tramite il riconoscimento dell'utenza con strumenti di lettura di tessere magnetiche o altro tipo di accesso;  alto livello di informatizzazione: i contenitori sono dotati di sistemi di riconoscimento dell'utenza, così come tutti gli altri punti di accesso ai servizi (centro di raccolta, punti di distribuzione kit, ecosportello), il sistema di raccolta utilizza ulteriori strumenti informatici quali il rilievo del livello di riempimento dei contenitori, rilievo satellitare degli spostamenti dei mezzi, la pesatura dei rifiuti conferiti.

E’ evidente che l'utilizzo di strumenti informatici di riconoscimento dell'utenza può avere effetti diretti sulla responsabilizzazione dell'utenza, specie se accoppiati alla tariffazione puntuale. I diversi gradi di idoneità dei sistemi di raccolta differenziata attualmente in uso variano a seconda delle caratteristiche residenziali e della struttura urbanistica. In una regione come il Molise, dove si associano aree ad alta densità, centri storici e zone a vocazione turistica di tipo stagionale, risulta estremamente difficile estrapolare un modello comune alle diverse situazioni. Ma soprattutto risulta difficile pensare che possa esistere un solo sistema ideale nell’ambito di ogni confine amministrativo. Va infine ulteriormente sottolineata la stretta dipendenza tra le operazioni di raccolta e quelle di selezione. La tipologia delle prime (e, quindi, la qualità e la quantità del materiale raccolto) determina l’entità e la complessità della selezione successiva (a sua volta dipendente dai requisiti imposti dai diversi processi di riciclo e di recupero). In alcuni casi, la necessità di preservare da subito le caratteristiche di alcune frazioni merceologiche fa sì che si adottino sistemi di raccolta già comprensivi di un certo, preliminare, livello di selezione.

2.1 CLASSIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

La classificazione delle modalità di raccolta differenziata può essere effettuata secondo vari profili. In base alle modalità di fornitura dei rifiuti agli addetti al servizio di raccolta si distinguono sistemi “a ritiro”, da sistemi a “consegna”.

IL SISTEMA DI RACCOLTA DOMICILIARE I primi sono tipici delle raccolte “porta a porta” o “domiciliari”, nei quali gli addetti passano a ritirare, stabile per stabile, i rifiuti differenziati, a volte entrando direttamente nelle pertinenze (androni, cortili), a volte semplicemente ritirandoli a bordo strada (eventualmente con l’operazione di svuotamento di contenitori rigidi, o sacchi).

IL SISTEMA A CHIAMATA Altro sistema “a ritiro” è quello che prevede il passaggio, a volte sulla base di un calendario prestabilito, previo accordo con l’utente o semplicemente una sua comunicazione. Tale modalità è detta “per appuntamento”. Tale tipologia di conferimento e raccolta è riservata, generalmente a quelle tipologie di rifiuto di cui l'utente si disfa in maniera non costante: rifiuti ingombranti e durevoli (elettrodomestici, RAEE, mobili, etc.)

IL SISTEMA STRADALE E DI PROSSIMITÀ Il sistema “a consegna” più diffuso è quelle delle cosiddette “raccolte stradali”: gli utenti depositano i propri rifiuti in appositi contenitori posizionati permanentemente a bordo strada o comunque su suolo pubblico. I contenitori vengono poi periodicamente svuotati dagli addetti al servizio. La raccolta viene effettuata con compattatori a carico posteriore o compattatori monoperatore a carico laterale. In quest’ultimo caso i cassonetti assumono normalmente notevole volumetria (da 1,7 fino a 3,2 mc). Una variante della raccolte stradali è costituita dalle raccolte “di prossimità”, che prevedono la collocazione sul territorio di contenitori di più piccola dimensione (ad es. bidoni carrellati), con una maggiore densità rispetto alla classica raccolta stradale.

IL SISTEMA STRADALE INFORMATIZZATO Tale sistema utilizza i contenitori standard per la raccolta differenziata stradale con l'aggiunta di elementi meccanici ed elettronici che consentano il riconoscimento dell'utenza e lo sblocco temporizzato dei contenitori. Il sistema permette, generalmente, di fornire informazioni all'utenza in tempo reale tramite display nonché il conferimento tramite calotte o altri sistemi finalizzati alla riduzione dei rifiuti e a un conferimento controllato.

CENTRO DI RACCOLTA Altra modalità è quella che prevede la consegna, a cura dell’utente, in particolari punti, sorvegliati e presidiati, denominati Centri di raccolta o anche “ecocentri”, stazioni (o piattaforma) di conferimento, rifiuterie, riciclerie, ecc. In tali aree il cittadino può conferire qualsiasi tipologia di rifiuto appartenente al circuito urbano rispettando gli orari di conferimento. Generalmente i Centri di raccolta sono dotati di sistemi di riconoscimento dell'utenza ed eventualmente pese per garantire il rispetto dei limiti di conferimento e la successiva contabilizzazione. Una variante del centro di raccolta fisso è il “centro di raccolta mobile”. Il servizio viene svolto in orari prestabiliti con la presenza di un mezzo attrezzato per ricevere varie tipologie di rifiuto. Il mercato offre al momento varie tipologie di mezzi che assicurano il conferimento di rifiuti urbani pericolosi e non pericolosi con una grossa flessibilità sul posizionamento dell'ecomobile e orari di servizio.

In sintesi, il punto distintivo è che nelle raccolte stradali i cittadini trasportano i materiali dalla loro abitazione, mentre nella raccolta domiciliare i materiali sono ritirati dal gestore presso le abitazioni dei cittadini. Questi due criteri rappresentano solo i due estremi di uno spettro di metodi di raccolta, come sintetizzati nella seguente figura. Le raccolte domiciliari, quando ben organizzate e gestite, sono le più efficaci, grazie alla possibilità di responsabilizzare l’utente ed alla possibilità di applicare sistemi tariffari puntuali. Essendo attività ad elevata intensità di manodopera (labour intensive) sono evidentemente caratterizzate da maggiori costi unitari, rispetto agli abitanti serviti. Le raccolte stradali sono abbastanza economiche, ma sono caratterizzati da basse prestazioni ambientali, poiché permettono di intercettare in modo differenziato solo i rifiuti provenienti dalla fascia di utenza maggiormente attenta e sensibile. Inoltre non consentono di erogare servizi personalizzati, spesso necessari per le utenze non domestiche. L'introduzione di sistemi informatizzati e meccatronici per l'accesso vincolato al conferimento presso i cassonetti sta rapidamente rappresentando una soluzione integrabile ai sistemi domiciliari poiché la necessità del riconoscimento nella fase di conferimento dei rifiuti incrementa il livello di responsabilizzazione dell'utente, che è una delle proprietà vincenti dei sistemi domiciliari. Le raccolte per appuntamento hanno ambiti di elezione abbastanza circoscritti, quali il ritiro dei rifiuti ingombranti e dei beni durevoli, dei rifiuti verdi, o di quantitativi importanti di altri rifiuti riciclabili, presso grandi utenze. I Centri di raccolta svolgono un ruolo importante per la raccolta di alcuni rifiuti dei quali gli utenti devono disfarsi in tempi brevi (rifiuti ingombranti, inerti, rifiuti verdi ecc.), di rifiuti per i quali non sono previste destinazioni alternative (es. accordo con i commercianti per gli imballaggi in alcune realtà in cui non è possibile effettuare raccolte maggiormente intensive), o di rifiuti per i quali la consegna presso di esse è incentivata mediante sconti tariffari, fornitura di gadget, concorsi a premi. Tali strutture, se ben “animate”, possono svolgere un ruolo rilevante nella sensibilizzazione della popolazione locale. La tabella seguente confronta le caratteristiche principali dei diversi sistemi di raccolta rifiuti, quali domiciliare, stradale, informatizzati, su appuntamento, ecc.

2.2 VANTAGGI E SVANTAGGI DEI VARI SISTEMI DI RACCOLTA MODALITÀ VANTAGGI SVANTAGGI

ottimi risultati di intercettazione differenziata in costi abbastanza elevati, in funzione della termini di quantità e qualità, e drastica riduzione intensità di manodopera dei rifiuti destinati a smaltimento DOMICILIARE occupazione di spazi interni ai condomini, nel caso di raccolte con contenitori rigidi (PORTA A PORTA) possibilità di “direzionare” i comportamenti virtuosi agendo su frequenze di raccolta e disagi per gli utenti legati alla necessità di dimensione dei contenitori esporre i contenitori all’esterno in migliore controllo sui flussi impropri di rifiuti occasione dei passaggi (quando ciò è speciali previsto) facilità di personalizzazione in aree ad alta disagi per gli utenti che abitano in intensità terziaria e commerciale condomini, per la necessità di tenere nell’alloggio (sul balcone) i rifiuti, nel caso possibile anche in aree a viabilità ridotta di raccolte a sacchi maggiore visibilità e controllo del servizio rischio migrazione ed abbandono rifiuti

STRADALE / risultati quali-quantitativi di raccolta PROSSIMITÀ differenziata bassi ingombro della sede stradale e quindi intralcio alla viabilità economicità del servizio di raccolta punti di accumulo di altri rifiuti occupazione stradale permanente e disagio estetico (soprattutto per i frequenti conferimenti a lato dei contenitori)

STRADALE responsabilizzazione dell'utenza con possibilità INFORMATIZZATA CON di applicazione della tariffa al comportamento ACCESSO VINCOLATO del singolo investimento in attrezzature rilevante assenza di calendari di conferimento, utile rischio migrazione ed abbandono rifiuti specie in contesti turistici necessità di incrementare le attività di disponibilità in continuo di dati sull'andamento comunicazione e informazione, specie in della raccolta contesti turistici riduzione dei costi legati al personale rispetto al sistema domiciliare

PER APPUNTAMENTO

funzionale per particolari tipi di rifiuto, originati non generalizzabile in quantità apprezzabile da ogni singola utenza

CENTRO DI RACCOLTA

costi di investimento elevati grande flessibilità d’uso rischio di conferimenti impropri fuori orario impatto positivo sulla popolazione all’esterno della recinzione MODALITÀ VANTAGGI SVANTAGGI

ECOCENTRO MOBILE elevato impatto comunicazionale costi di investimento elevati rispetto alle potenzialità di intercettazione possibilità di quantificazione del singolo comportamento possibilità di conferimento solo ad orari prefissati possibilità di posizionamento in aree differenti del territorio, in base agli spostamenti dei limitato ad alcune tipologie di materiali con cittadini volumi ridotti 3. CARATTERIZZAZIONE DEL TERRITORIO

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Fonte: Google Earth

Il territorio, prevalentemente collinare e montuoso, si presenta ricco di boschi, di fiumi, di sorgenti e, grazie alle sue caratteristiche ambientali, ospita particolari tipi di fauna e flora. I piccoli centri storici sono di particolare interesse storico-culturale; essi, arroccati sulle pendici delle montagne in posizione dominante, costituiscono una delle attrazioni turistiche più importanti dell’area, insieme alla natura e all'archeologia. All'interno dell’area si distinguono alcuni territori a vocazione turistica, altri caratterizzate da una più elevata vocazione naturalistica e altri ancora caratterizzati soprattutto da una vocazione storico-culturale ed archeologica, oltre che naturalistica. Si riporta di seguito l’inquadramento territoriale e storico dei Comuni oggetto della presente relazione. AGNONE

Centro montano di antica origine, famoso per la produzione di campane. Presenta un assetto economico in cui prevalgono le attività terziarie, in particolare commercio, servizi ed amministrazione pubblica. Il comune si fregia del titolo di Città dal 1395, per concessione regia. Gli agnonesi si distribuiscono, oltre che nel capoluogo comunale, posto sul crinale di un colle, in

DESCRIZIONE numerose altre località. Il profilo geometrico del territorio comunale è vario ed a tratti aspro, con rilievi collinari e montuosi che raggiungono la quota massima di 1.386 metri; il fiume Verrino si fa strada tra questi rilievi in spazi quasi sempre angusti. Una parte considerevole del territorio è costituita da altipiani che offrono allo sguardo ampi orizzonti, grazie anche alla modesta quota dei rilievi circostanti. In posizione fortemente decentrata rispetto alle principali direttrici di traffico, il centro si trova lungo la statale 86 Istonia e non è raggiungibile in treno. Un servizio di autolinee lo collega ai centri vicini ed al capoluogo di provincia ma la qualità dei collegamenti risente a volte, nei mesi invernali, delle CENNI sfavorevoli condizioni meteorologiche. L'Autostrada del Sole A1 si imbocca ai caselli di San Vittore, GEOGRAFICI in direzione nord, a 81 chilometri, e di Caianello, verso sud, a 87 chilometri. La stazione ferroviaria più vicina si trova a 27 km, lungo la linea -Sulmona. Oltre all'aeroporto di naturale (FONTE WEB) riferimento a 147 km, la cittadinanza utilizza anche il "Leonardo Da Vinci" di Roma/Fiumicino a 247 km. Lo scalo merci cui si fa normalmente riferimento dista 152 km. Punto di riferimento per molti centri vicini grazie alla sua rete commerciale e di servizi, fa a sua volta capo ad . Di probabile origine sannita, secondo alcuni sarebbe questa l'antica Aquilonia di cui parla Tito Livio; Aquilonia si sarebbe trasformato in Anglona e poi in Agnone (la tesi, tuttavia, é molto controversa). La località è comunque menzionata in documenti del X secolo che la riportano soggetta all'autorità dei conti di Isernia; nel corso dei secoli conoscerà le dominazioni dei Borrello di , CENNI STORICI dei Carbonara di Napoli, degli angioini, dei Carafa di Forlì, dei Gonzaga di Mantova, dei Caracciolo (FONTE WEB) di Castel di Sangro. Assegnata al dipartimento del Sangro ed eretta a capoluogo di cantone nel 1799, fu inserita nel 1806 nel distretto di Vasto. Nel 1811 tornò a far parte del contado del Molise e venne inserita nel distretto di Isernia come capoluogo di mandamento con autorità sui comuni di Belmonte del Sannio, Castelverrino, Pietrabbondante e Caccavone (oggi Poggio Sannita).

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BELMONTE DEL SANNIO

E’ un Comune agricolo montano di origine medievale caratterizzato da un indice di vecchiaia elevato. La comunità si distribuisce, oltre che nel capoluogo comunale, anche nelle località di Castellana, Cordari, Difesa, Santa Maria la Noce, Serra Carpini. Il profilo geometrico del territorio comunale, attraversato dai torrenti Carcano e Sente, è tipicamente collinare: le ondulazioni del terreno sono generalmente dolci, senza improvvise variazioni di quota. Il DESCRIZIONE centro abitato si trova sulla cima e lungo le pendici di un colle ed è costituito da abitazioni a due o tre piani in pietra, spesso ricoperte da intonaci che suggeriscono la falsa impressione di uno sviluppo edilizio recente anche nel centro storico: in effetti l'area abitativa di più recente insediamento si trova nella parte più bassa ed è caratterizzata da tipi architettonici che ne testimoniano inconfondibilmente l'origine contemporanea. Si trova inserita in un sistema viario fatto di strade provinciali che la collegano ad Agnone, Castelverrino e Poggio Sannita e che conducono dopo un breve tratto anche alla statale 650 Fondo valle ; la stazione ferroviaria di più facile accesso è posta a trenta chilometri di CENNI GEOGRAFICI distanza, più lontana è l'Autostrada del Sole A1. Il collegamento con le grandi reti di traffico (FONTE WEB) non è immediato anche per quel che riguarda i collegamenti aerei e marittimi. Agnone è il primo riferimento per il commercio, le esigenze di studio e di ordine amministrativo della popolazione; altro importante polo di attrazione è Isernia. Reperti casualmente venuti alla luce indicano che la zona fu teatro di insediamenti sannitici, soprattutto in seguito alla distruzione di Aquilonia da parte dei romani; le origini dell'attuale comune vengono invece fatte risalire all'età normanna. Nel Quattrocento la regione fu per un breve periodo controllata dai Sangro di Casacalenda, poi dai Caracciolo fino alle riforme del 1799 che inserirono il circondario nel dipartimento del Sangro insieme a tutto il cantone di CENNI STORICI Agnone; di questa seguì le sorti passando nel distretto di Vasto e poi, nel 1811, in quello di (FONTE WEB) Isernia, all'interno del Contado di Molise. Nel 1836 al toponimo originario venne aggiunto "del Sannio" per distinguere la località da altre con nomi consimili; dal 1928 al 1934 costituì un'unica entità amministrativa con il comune di Agnone. L'unico monumento che presenti elementi di interesse è la chiesa parrocchiale, probabilmente di epoca angioina, più volte rimaneggiata fino all'attuale aspetto, frutto di restauri che risalgono al 1805.

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CAPRACOTTA

DESCRIZIONE Comune montano di origine medievale, che sta prendendo sempre maggiore coscienza della propria vocazione turistica. La comunità, concentrata nel centro storico, presenta un indice di vecchiaia elevatissimo; il territorio montuoso ha un profilo accidentato e presenta quote che superano quasi sempre i mille metri. I tratti paesaggistici più aspri e rocciosi si alternano agli altipiani (Prato Gentile) e ai morbidi rilievi alto-collinari, spesso ricoperti di vegetazione boschiva; l'orizzonte è segnato dalle creste dell'Appennino con i rilievi del Parco Nazionale d', quelli della catena della Maiella e, più vicina, la valle del Sangro. Completano il quadro il tratturo Celano-Foggia e le sorgenti del torrente Verrino. Sorge sul crinale del Monte Capraro, spartiacque tra i corsi dei fiumi Sangro e Trigno, ed è raggiungibile attraverso le strade provinciali che la collegano a Pescopennataro, , alla statale 86 Istonia e alla statale 652 Fondo Valle Sangro. I tracciati viari CENNI GEOGRAFICI sono resi infidi, nei mesi invernali, dalle abbondanti precipitazioni nevose che in più di una (FONTE WEB) occasione hanno raggiunto il secondo piano delle case nel centro abitato, isolandolo completamente. Per il commercio, i servizi e le esigenze di natura amministrativa la popolazione fa riferimento al vicino centro di Agnone e ad Isernia. La presenza di un insediamento in epoca sannitica pare ormai accertata; l'attuale comunità ritrova, però, le sue radici nell'alto Medioevo, quando ad esercitare la signoria su queste terre era la famiglia comitale dei Borrello di Agnone. Restano poche tracce della cinta CENNI STORICI muraria che proteggeva il centro nel periodo medievale; tra i monumenti di maggior rilievo si distingue invece la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in Cielo, sorta insieme al (FONTE WEB) primo nucleo abitato. A questa chiesa se ne aggiungono altre sei, tutte di epoca più recente, alcune ampiamente rimaneggiate; tra gli edifici civili si segnala la casa baronale, edificata nel primo Cinquecento dai nobili Gualtieri-Budone.

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CASTELVERRINO

Piccola comunità agricola montana di origine medievale i cui abitanti, concentrati nel centro storico, presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato. Il centro storico è posto sul fianco di una collina ed è costituito da abitazioni in pietra nella parte più antica, a due o

DESCRIZIONE tre piani, cui si sono aggiunte costruzioni di foggia più moderna con muratura ad intonaco. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico abbastanza regolare, dolcemente ondulato, senza brusche variazioni altimetriche. I tipi paesaggistici sono quelli alto-collinari con estese coltivazioni di foraggio, olivo e vite.

CENNI GEOGRAFICI Il paese è posto sul versante destro della valle del Verrino ed è raggiungibile esclusivamente attraverso la strada provinciale che la collega ad Agnone e Pietrabbondante; a breve (FONTE WEB) distanza corre inoltre il tracciato della statale 650 Fondo valle Trigno che collega Isernia alla costa adriatica. La qualità dei collegamenti, specialmente dopo la realizzazione della statale 650, consente ai castelverrinesi di raggiungere senza eccessive difficoltà Agnone e Isernia, i principali centri di riferimento per il pendolarismo, il commercio ed i servizi. L'attuale comunità è frutto della fusione dei due borghi di Castelluccio (d'Agnone) e Santa Lucia in Verrino, ma solo il primo è menzionato nei documenti già fin dall'epoca normanna; del secondo si hanno tracce solo a partire dal Trecento. La località, che si trova nei registri del XII secolo come Castelluczum, cambiò il toponimo in Castelluccio d'Agnone e Castelluccio in Verrino fino al 1795, ed ha assunto il nome attuale per effetto del Regio CENNI STORICI Decreto 29 ottobre 1893. Del passato restano pochissime tracce. Innanzitutto è scomparso il (FONTE WEB) borgo di Santa Lucia (si ritiene che in seguito ad eventi esterni di eccezionale rilevanza tutta la popolazione si sia trasferita a Castelluccio, ma non ve n'è prova documentale); in secondo luogo al vertice della collina, ove doveva sorgere il castello che dava il nome al nucleo originario, vi sono invece oggi un palazzo signorile e la parrocchiale dei Ss. Simone e Giuda, l'unico monumento degno di nota.

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PESCOPENNATARO

Piccola comunità agricola di montagna, recentemente apertasi ad un turismo residenziale di dimensioni interessanti. La comunità, caratterizzata da un indice di vecchiaia decisamente elevato, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale. Il territorio, presenta un profilo geometrico alto-collinare e montano, con quote comprese tra i 900 ed i 1.300 metri, caratterizzato da frequenti, brusche variazioni altimetriche: aspri rilievi rocciosi si alternano a spazi pianeggianti nei quali si formano a volte specchi d'acqua come il lago di Marco ed i DESCRIZIONE laghi dell'Anitra. Proprio a ridosso di uno sperone roccioso, che si affaccia sulla valle del Sangro, sorge il capoluogo comunale, o ciò che è rimasto del borgo più antico dopo i bombardamenti e gli incendi che lo hanno devastato durante l'occupazione tedesca nel 1945; l'espansione edilizia del secondo dopoguerra ha portato alla nascita di una parte nuova, disposta nella piana che si sviluppa a sud del nucleo originario, molto regolare nella struttura urbanistica e nella tipologia costruttiva delle abitazioni.

CENNI GEOGRAFICI Una rete di strade provinciali collega il centro a Capracotta, alla statale 652 Fondo valle Sangro e alla statale 86 Istonia che raggiunge Agnone. Il collegamento con le principali (FONTE WEB) direttrici di traffico è piuttosto difficoltoso: le strade, tortuose ed impegnative, diventano pericolose e difficilmente praticabili in inverno, quando solo l'opera dei mezzi spartineve consente di mantenere i collegamenti con i centri vicini. Agnone e Capracotta costituiscono i principali punti di riferimento per il commercio, i servizi ed i rapporti con la pubblica amministrazione. Si ritiene che il comune sia stato fondato in età normanna, nell'XI secolo; il toponimo si CENNI STORICI riferisce con ogni probabilità alla roccia (pesculum) che protegge il borgo antico. Da segnalare: il palazzo baronale; un torrione che costituiva probabilmente un punto di (FONTE WEB) osservazione e presidio della valle del Sangro; la chiesa parrocchiale, edificata nel 1654.

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POGGIO SANNITA

Comune agricolo montano di origine medievale. La comunità presenta uno degli indici di vecchiaia più alti dell'intera provincia e si distribuisce in numerose località oltre che nel capoluogo comunale, disteso sul crinale di un colle da cui domina la valle del torrente Verrino, tributario del Trigno. Nel nucleo di più antico insediamento conserva ancora

DESCRIZIONE abitazioni in pietra a vista murate a secco con tetti coperti da lastre di pietra; le costruzioni più moderne sono generalmente più alte, anche fino a quattro piani, e mostrano una maggiore regolarità. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario, con quote altimetriche comprese tra i 300 ed i 700 metri, più scosceso in prossimità del Verrino, più omogeneo verso il confine con l'Abruzzo. E' posta lungo la provinciale che collega Agnone a ; attraverso quest'ultima si raggiunge poi il tracciato della statale 650 Fondo valle Trigno, la principale CENNI GEOGRAFICI arteria stradale di questa parte della regione. La qualità dei collegamenti, non eccellente, è migliorata solo di recente con l'apertura al traffico della statale 650. Il centro di gravitazione (FONTE WEB) più vicino per il commercio, i servizi ed i rapporti con alcune amministrazioni è Agnone, che dista solo una decina di chilometri.

CENNI STORICI Dai reperti storici rinvenuti, i colli del Comune di Poggio Sannita furono abitati in età preromana da gruppi ed accampamenti di pastori Saraceni, dediti alla pastorizia. (FONTE WEB) L’agro fu colonizzato in epoca romana, con la presenza di piccoli accampamenti militari e ville agricole, che diedero una fisionomia ben chiara alla zona.

Le origini di Poggio Sannita, possono ricondursi al periodo medievale, e precisamente al tempo delle invasioni saracene. L’antico feudo di Caccavone, fino all’anno 1000, pur non avendo rapporti documentati con gli ordini religiosi, presentava un territorio di culto, con presenza di piccoli monasteri e cappelle rurali. All’inizio del ‘700, con l’avvento dell’Illuminismo, l’abitato del feudo di Caccavone fu costituito in “Università”, o meglio in municipio o comune. Nel corso del tempo, per le condizioni economiche mai floride soprattutto a causa dell’asprezza della sua terra, Poggio Sannita ha avuto uno sviluppo urbano sofferto e il suo primo nucleo si riduceva ad un piccolo gruppo di case ristrette attorno ad un castello.

GALLERIA

FOTOGRAFICA

(FONTE WEB)

3.2 ASPETTI DEMOGRAFICI

Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro e Poggio Sannita sono sei paesi confinanti della provincia di Isernia il cui numero di abitani è ripartito come segue:

Tabella 1: N. abitanti per comune

COMUNI N. ABITANTI

AGNONE 5.112

BELMONTE DEL SANNIO 786

CAPRACOTTA 903

CASTELVERRINO 112

PESCOPENNATARO 285

POGGIO SANNITA 702

TOTALE 7.900

Di seguito vengono riportati i grafici relativi all’andamento demografico rilevato tramite i censimenti della popolazione. I censimenti hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e del 1941 per difficoltà finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.

Grafico 1: Andamento demografico nel Comune di Agnone dal 1871 al 2011

11.615 12.000 10.637 10.832 10.189 10.106 10.142 9.337 9.579 9.664 9.000 8.187 6.749 6.324 6.207 5.842 6.000 5.240

3.000

0 1 1 1 1 1 1 1 6 1 1 1 1 1 1 1 6 7 8 0 1 2 3 3 5 6 7 8 9 0 1 8 8 8 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2

Fonte: Istat

Dopo il picco di espansione demografica che ha portato a contare 11.615 abitanti nel 1871, il comune ha conosciuto una lenta e costante fase di declino.

Grafico 2: Andamento demografico nel Comune di Belmonte del Sannio dal 1871 al 2011 1.000 2.000 3.000 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 Grafico5 1.000 2.000 3.000 Grafico4 Grafico3 0 0 0 3.737 1.778 927 1861 1861 1861 4.264 : 1.879 866 Andamento demografico Comune nel Pescopennataro di dal 1871 al 2011 :

1871 Andamento demografico nel Comunedi Castelverrinodal 1871 2011 al 1871 : 1871 Andamento demografico nel Comunedi Capracottadal 1871 2011 al 3.902 1.787 790 1881 1881 1881 4.502 1.409 749 1901 1901 1901 4.268 1.293 619 1911 1911 1911 4.706 1.244 592 1921 1921 1921 4.504 1.264 Fonte: IstatFonte: Fonte: IstatFonte: IstatFonte: 512 1931 1931 1931 3.934 1.365 534 1936 1936 1936 1.497 3.628 495 1951 1951 1951 1.537 3.201 401 1961 1961 1961 1.346 2.163 311 1971 1971 1971 1.188 1.612 256 1981 1981 1981 1.048 1.314 177 1991 1991 1991 1.122 921 130 2001 2001 2001 810 124 950 2011 2011 2011 livello massimo nei comuni di Pescopennataro e PoggioSannita.nei diPescopennataro massimo livello comuni il raggiunge che vecchiaia di dell’indice aumento costante il accompagna si cui di spopolamento fenomeno un’accentuato mostra riportati sopra comuni nei demografico trend del L’analisi 1.000 2.000 3.000 1.000 2.000 3.000 Grafico6 0 2.737 0 1.244 1861 1861 2.907 1.394 : Andamento demografico Comune nel Poggio di Sannitadal 1871 al 2011 1871 1871 2.588 1.470 1881 1881 2.540 1.533 1901 1901 2.440 1.571 1911 1911 2.446 1.245 1921 1921 2.492 Fonte: IstatFonte: Fonte: IstatFonte: 974 1931 1931 2.402 940 1936 1936 2.624 837 1951 1951 2.284 816 1961 1961 1.933 749 1971 1971 1.605 608 1981 1981 1.217 502 1991 1991 387 940 2001 2001 300 764 2011 2011 3.3 UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE

Il dato di partenza necessario al corretto dimensionamento del servizio è relativo alla popolazione presente sul territorio. Nella tabella seguente si mostrano i dati complessivi delle utenze domestiche e non domestiche.

Tabella 2: Popolazione e utenze: dato di progetto

UTENZE UTENZE NON COMUNI ABITANTI FAMIGLIE DOMESTICHE DOMESTICHE

AGNONE 5.112 2.222 3.362 338

BELMONTE 786 384 383 12

CAPRACOTTA 903 505 1.557 66

CASTELVERRINO 112 65 137 1

PESCOPENNATARO 285 151 350 18

POGGIO SANNITA 702 371 774 18

TOTALE 7.900 3.698 6.563 453

Le attività commerciali, di servizi, artigianali e industriali, sono state analizzate attraverso lo studio delle banche dati dei ruoli Tarsu. L'analisi condotta ha rilevato la presenza di n. 453 utenze totali commerciali e produttive (Non Domestiche) ai fini di un prudenziale calcolo delle attrezzature e del dimensionamento del carico di lavoro. 4. PRODUZIONE RIFIUTI E OBIETTIVI DEL PROGETTO

Nella tabella sottostante si riporta la produzione rifiuti del 2015 nei comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro, Poggio Sannita.

Tabella 3: Produzione rifiuti – anno 2015

PRODUZIONE TOTALE DI PRODUZIONE PRO CAPITE COMUNI PROGETTO (T/ANNO) (KG/AB. ANNO) AGNONE 1.952,67 381,98 BELMONTE DEL SANNIO 174,86 227 CAPRACOTTA 514,11 569,34 CASTELVERRINO 30,04 268,21 PESCOPENNATARO 131,82 462,53 POGGIO SANNITA 220,11 313,54

L’attuale servizio di raccolta ed il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge in termini di raccolta differenziata obbligano le amministrazioni a rivedere nel complesso la struttura del servizio di raccolta dei rifiuti urbani cercando soluzioni che possano maggiormente responsabilizzare i comportamenti delle singole utenze. Per raggiungere tale obiettivo risulta necessario costruire una responsabilità di tipo “tecnico”, più classica, attraverso l’attuazione di servizi di raccolta domiciliare, associando ad essa la possibilità, in futuro, di sviluppare una responsabilità di tipo “economico”, che permetta all’utente di associare costi tariffari ai propri comportamenti ed alle proprie scelte. Per sviluppare una responsabilità economica è indispensabile l’attivazione di un progetto che preveda la totale scomparsa dal territorio di contenitori a libero accesso, in modo che ogni singolo conferimento possa essere individuato, monitorato e contabilizzato. Il progetto è stato pensato per raggiungere tre obiettivi principali: . AMBIENTALE attraverso la riduzione dell’impatto ambientale nella gestione dei rifiuti, non solo in termini di riduzione della produzione a monte e del rifiuto destinato a discarica a valle, ma anche di contenimento degli impatti legati al movimento dei mezzi di raccolta ed al conseguente consumo delle risorse energetiche; . ECONOMICO attraverso la possibilità di contenere i costi dei servizi da parte dell’utenza, permettendo in futuro l’associazione del concetto di “consumo di servizio” al costo della tassa o della tariffa; . SOCIALE l’utente non è più soggetto passivo nel sistema rifiuti, ma, attraverso una maggiore trasparenza del valore economico dei servizi di raccolta, ha la possibilità di scegliere il servizio in base alle proprie esigenze, diventando così soggetto attivo, responsabile e consapevole delle opportunità e delle criticità nella gestione dei propri rifiuti. In questo contesto, il progetto proposto prevede il raggiungimento di un obiettivo ambientale di raccolta differenziata del 65%. Una gestione efficiente dei rifiuti urbani sul territorio richiede la conoscenza delle quantità prodotte e della loro composizione merceologica. 4.1 ANALISI MERCEOLOGICA E RESA DI INTERCETTAZIONE

L’analisi merceologica dei rifiuti consente di avere una visione completa sul rifiuto raccolto in un determinato territorio, allo scopo di programmarne in maniera più specifica la relativa gestione, dalle attività di raccolta e trasporto a quelle di trattamento, recupero e smaltimento. In particolare permette di valutare e programmare il corretto andamento delle raccolte differenziate e a fornire elementi utili per la messa a punto di sistemi per l’intercettazione di frazioni differenziabili ancora presenti nel rifiuto indifferenziato. Tabella 4: Analisi Merceologica e Obiettivi di Intercettazione

OBIETTIVO % DI ANALISI PR. RIFIUTI RD RESIDUO FRAZIONE DI RIFIUTO INTERCETTAZION RD (KG/A) MERCEOLOGICA (KG/ANNO) (KG/AB.A) (KG/A) E FRAZIONE ORGANICA UTENZE 28,00 846.608 75 634.956 80,37 211.652 DOMESTICHE FRAZIONE ORGANICA UTENZE 3,00 90.708 75 68.031 8,61 22.677 NON DOMESTICHE VERDE 8,50 257.006 90 231.305 29,28 25.701

CARTA UTENZE DOMESTICHE 15,00 453.540 80 362.832 45,93 90.708

CARTA PUBBLICI UFFICI 2,00 60.472 80 48.378 6,12 12.094

CARTONE COMMERCIALE 6,00 181.416 80 145.133 18,37 36.283

PLASTICA 12,00 362.832 40 145.133 18,37 217.699

VETRO 9,00 272.124 80 217.699 27,56 54.425

ALLUMINIO 1,00 30.236 80 24.189 3,06 6.047

TESSILI 2,00 60.472 70 42.330 5,36 18.142

METALLI 2,50 75.590 70 52.913 6,70 22.677

LEGNO 3,00 90.708 70 63.496 8,04 27.212

INGOMBRANTI VARI 2,00 60.472 - - - 60.472

NEON E LAMPADE 0,05 1.512 70 1.058 0,13 454

FRIGORIFERI 0,50 15.118 70 10.583 1,34 4.535

TELEVISORI/PC 0,50 15.118 70 10.583 1,34 4.535

PILE ESAUSTE 0,05 1.512 70 1.058 0,13 454 RIFIUTI CHIMICI DOMESTICI (T/ 0,05 1.512 70 1.058 0,13 454 F) INERTI 1,00 30.236 70 21.165 2,68 9.071

ACCUMULATORI AL PIOMBO 0,60 18.142 70 12.699 1,61 5.442

OLI ESAUSTI 0,40 12.094 70 8.466 1,07 3.628

MEDICINALI SCADUTI 0,05 1.512 70 1.058 0,13 454

SCARTI INFORMATICI 0,50 15.118 70 10.583 1,34 4.535

PNEUMATICI USATI 0,10 3.024 70 2.117 0,27 907

SOTTOVAGLIO ED ALTRI 2,20 66.519 - - - 66.519

TOTALE 100,00 3.023.600 70 2.116.822 267,95 906.778 Nella tabella sovrastante è stata riportata una stima della composizione merceologica dei rifiuti, effettuata su dati derivanti da ipotesi di letteratura riferite alla zona di interesse. Sono inoltre indicati gli obiettivi di intercettazione auspicabili nei Comuni. La resa di intercettazione è un buon indice della performance di raccolta differenziata. E’ un parametro calcolato per ogni frazione merceologica raccolta in maniera differenziata. Essa è definita come il rapporto tra la quantità della frazione in esame raccolta in modo differenziato e la quantità totale della frazione in esame contenuta nel rifiuto complessivamente prodotto. Come si può notare la frazione a maggior impatto in termini di peso (oltre che a maggior impatto ambientale) è la frazione organica, vale a dire gli scarti di cucina e il verde (sfalci di potatura e giardino) con un complessivo 39,5% del rifiuto prodotto, contro il 23% della carta, il 12% della plastica e il 9% del vetro. 5. SERVIZIO DI RACCOLTA DOMICILIARE DEI RIFIUTI

Il problema dello smaltimento dei rifiuti sta diventando una priorità nell'agenda degli amministratori a livello globale: discariche, inceneritori e abbandono indiscriminato sul territorio di ogni tipo di rifiuto sono diventati vere e proprie emergenze sociali oltre che ambientali. Un problema davvero grave di fronte al quale sembra esserci una via d'uscita obbligata: differenziare i rifiuti. La raccolta differenziata domiciliare è il metodo più sostenibile dal punto di vista ambientale di gestire i rifiuti. Il suo indotto crea occupazione sul territorio, valorizza ciò che scartiamo veicolando anche un messaggio sociale importante, inquina poco, è facilmente controllabile dai cittadini stessi e, cosa molto importante, permette di recuperare dal 65 al 85% dei RSU (rifiuti solidi urbani).

Nei Comuni di Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino e Poggio Sannita il progetto prevede l’attivazione dei servizi di raccolta domiciliare “porta a porta” per le principali frazioni di rifiuto (secco residuo, frazione organica, carta, cartone, vetro, plastica e metalli). Nelle aree scarsamente abitate è previsto un aumento della volumetria dei contenitori destinati alle utenze e una conseguente riduzione delle frequenze di ritiro. Nei Comuni di Agnone e Pescopennataro, ove la raccolta domiciliare è già attiva, si persegue l’obiettivo di revisionare e ottimizzare il servizio. Il progetto, oltre a produrre benefici ambientali sotto il profilo del recupero e della valorizzazione dei rifiuti, genererà anche benefici dal punto di vista economico per effetto della riduzione dei costi di smaltimento in discarica e della valorizzazione delle frazioni secche umide. La raccolta domiciliare sarà integrata dal cosiddetto servizio Ecomobile per il conferimento di tutti quei rifiuti che per volume e tipologia non possono essere smaltiti e/o recuperati tramite il normale sistema di raccolta porta a porta.

Alle utenze domestiche e non domestiche saranno forniti contenitori, in comodato d’uso gratuito, di diverse capacità per la separazione interna e per il conferimento differenziato. Tali contenitori dovranno essere esposti, secondo un calendario di raccolta definito, nei giorni e negli orari prefissati; Ad ogni giorno della settimana corrisponderanno delle specifiche tipologie di materiali conferibili: secco residuo, organico, carta, cartone, vetro, plastica e metalli. Il Calendario dei rifiuti, rivolto alla cittadinanza e alle utenze non domestiche, è lo strumento quotidiano in dotazione a famiglie e attività commerciali, utile per la verifica dei turni di raccolta, per le informazioni sui rifiuti da conferire e per le modalità alternative e i servizi disponibili. Per garantire la massima partecipazione dei cittadini al progetto di raccolta differenziata dei rifiuti, la linea ARCOLT DIFENZPVUHd’intervento sarà accompagnata da campagne di sensibilizzazione Tale sistema risulta essere, ad oggi, l’unico che permette il raggiungimento di elevate performance ambientali garantendo, al contempo, un’adeguata sostenibilità economica. Il successo deriva dalla caratteristica peculiare di consentire un elevato coinvolgimento della cittadinanza nell’opera di differenziazione dei rifiuti, grazie alla contestuale responsabilizzazione dei comportamenti individuali, ottenuta per mezzo di un più semplice e diretto controllo dei conferimenti. Infatti, nel caso in cui l’operatore addetto alla raccolta riscontrasse delle non conformità del rifiuto esposto da una certa utenza, sarà sua cura lasciare un apposito adesivo recante la segnalazione della non conformità del materiale e segnalare l’accaduto al competente ufficio comunale. I fattori cruciali per una buona riuscita del progetto ruotano intorno a un’attività di comunicazione efficace e a un'organizzazione del servizio puntuale, ma con elementi di flessibilità che permettono l’aggiustamento in corso di alcune situazioni sulla base delle esigenze dell’utenza e dell’Amministrazione. Particolare attenzione dovrà essere prestata nella fase di avvio del servizio e nelle attività preparatorie, ossia nel ritiro dei contenitori e nella distribuzione dei kit alle utenze. È ritenuta altresì fondamentale la comunicazione con la cittadinanza e la disponibilità degli operatori nel raccogliere le indicazioni dell’utenza durante tutto l’anno solare. La sostenibilità economica dei nuovi servizi di raccolta, che significa, sempre più spesso, il contenimento dei prevedibili incrementi dei costi dei servizi, viene raggiunta attraverso:  la riduzione dei conferimenti abusivi ed impropri di rifiuti (meglio controllabile con la raccolta domiciliare del secco residuo);  la riduzione delle frequenze di raccolta del secco residuo (introducendo comunque frequenze adeguate di raccolta differenziata ed in particolare della frazione organica);  una forte spinta alla differenziazione del rifiuto da parte delle utenze, traducibile in una minor quantità di rifiuti destinati alla discarica;  la conseguente, drastica, riduzione dei costi di smaltimento. 5.1 DOTAZIONI ALLE UTENZE

Di seguito si riporta un riassunto indicativo di tipologia e volumetria delle attrezzature necessarie per lo svolgimento del servizio di raccolta domiciliare. La stima della volumetria dei contenitori da associare a ciascun tipo di utenza è stata ottenuta considerando le densità delle varie tipologie di rifiuto. Tali stime saranno poi adeguate alle esigenze riscontrate dalle utenze nella fase di avvio del servizio, nonché ai contenitori effettivamente disponibili.

SECCO RESIDUO

Mastello grigio da 40/50 lt Bidone carrellato da 240/360 lt Cassonetto da 660 lt

FRAZIONE ORGANICA

Pattumiera ecologica Mastello da 40 lt Bidone carrellato da 120 lt Sacchi biodegradabili e sotto lavello da 10 lt antirandagismo compostabili da 12 e 120 lt

COMPOSTAGGIO DOMESTICO Composter 200 lt

CARTA

Mastello da 40/50 lt Bidone carrellato da 240/360 lt PLASTICA E METALLI

Mastello da 40/50 lt Bidone carrellato da 240/360 lt Cassonetto da 660 lt

VETRO

Mastello da 40/50 lt Bidone carrellato da 240/360 lt 5.2 FRAZIONI MERCEOLOGICHE

È la frazione residuale del rifiuto destinata allo smaltimento.

Le utenze conferiranno tale frazione in contenitori rigidi antirandagismo da SECCO RESIDUO 40/50 litri, in bidoni da 240/360 litri e cassonetti da 660 litri.

La dotazione varierà a seconda della produzione del rifiuto.

È costituito dalla parte umida dei rifiuti, soprattutto scarti e residui alimentari. La caratteristica principale di questa frazione è la biodegradabilità: tali rifiuti sono trasformabili direttamente dalla natura.

L’organico sarà chiuso in sacchi biodegradabili e compostabili e conferito in contenitori rigidi antirandagismo da 40 litri. Inoltre, ad ogni utenza verrà fornita UMIDO in aggiunta una biopattumiera sottolavello da 10 litri, ossia un cestello aerato che grazie alla sua struttura consentirà di ridurre al minimo i disagi relativi a cattivi odori e alla formazione di liquidi.

Alle utenze non domestiche, previa indagine volumetrica, saranno forniti contenitori di dimensioni adatte alla frequenza e alla volumetria di rifiuto prodotta (bidoni carrellati da 120 litri o mastelli da 40 litri)

Per una gestione più intelligente del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, i contenitori del secco residuo e dell’umido da 40 litri saranno dotati di transponder, ossia un piccolo chip apposto al mastello che consente di marcare e identificare in modo univoco l’oggetto con l’utente a cui è associato il servizio. Il transponder consentirà di fatto, il conteggio degli svuotamenti permettendo la razionalizzazione del sevizio e il passaggio a tassazioni eque (contabilizzazione puntuale basata su quantitativi effettivamente prodotti).

Frazione cellulosica dei rifiuti, principalmente giornali e imballi primari in cartone. Comprende anche la carta prodotta dagli uffici.

Tale frazione sarà conferita dalle utenze domestiche in contenitori rigidi CARTA E CARTONE antirandagismo da 40/50 litri o in bidoni carrellati da 240/360 litri e cassonetti da 660 litri, a seconda del tipo di utenza e della produzione del rifiuto. La carta, non plastificata e non unta, va inserita sfusa (e non in sacchetti di plastica) nell’apposito contenitore. Fanno parte di questa tipologia di rifiuto i contenitori in vetro come bottiglie, barattoli per alimenti, boccette per cosmetici, bicchieri non in cristallo e piccole lastre di vetro.

Il vetro sarà conferito a cura delle utenze in contenitori rigidi antirandagismo da VETRO 40/50 litri o in bidoni da 240/360 litri.

La necessaria dotazione per le utenze non domestiche sarà individuata in seguito ad un’apposita indagine volumetrica in funzione della produzione dei rifiuti e degli spazi disponibili .

Rifiuti che hanno la funzione di imballaggio, cioè i contenitori e le confezioni delle differenti merci, sia di tipo alimentare che non.

La plastica verrà conferita insieme ai metalli in mastelli da 40/50 litri. Previa indagine volumetrica ad alcune utenze potranno essere distribuiti anche bidoni PLASTICA E METALLI da 240/360 litri e cassonetti da 660 litri.

È importante assicurarsi che gli imballaggi non contengano residui evidenti del contenuto (ma, se svuotati, non è di norma necessario lavarli). Inoltre, per ridurre il volume e ottimizzare così conferimento e raccolta, occorre, quando è possibile, schiacciare bottiglie e contenitori. 5.3 FREQUENZE DI RACCOLTA

PORTA A PORTA AGNONE BELMONTE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOP. POGGIO S. U.D.

ALTA 1G/SETT 1G/SETT 1G/SETT 1G/SETT 1G/SETT 1G/SETT SECCO DENSITÀ RESIDUO AREA 2G/MESE 2G/MESE 2G/MESE VASTA

ALTA 3G/SETT 2G/SETT 2G/SETT* 2G/SETT 2G/SETT* 2G/SETT FRAZIONE DENSITÀ ORGANICA AREA 2G/SETT VASTA

ALTA 2G/MESE 2G/MESE 1G/SETT 2G/MESE 2G/MESE 2G/MESE CARTA E DENSITÀ CARTONE AREA 1G/MESE 1G/MESE 1G/MESE VASTA

ALTA 1G/SETT 2G/MESE 1G/SETT 2G/MESE 2G/MESE 2G/MESE PLASTICA DENSITÀ E METALLI AREA 2G/MESE 1G/MESE 1G/MESE 1G/MESE VASTA

ALTA 2G/MESE 2G/MESE 1G/SETT 2G/MESE 2G/MESE 2G/MESE DENSITÀ VETRO AREA 1G/MESE 1G/MESE 1G/MESE VASTA

* 3g/sett nel periodo estivo (3 mesi)

PORTA A PORTA AGNONE UND

CARTA E CARTONE 3G/SETT

PLASTICA E METALLI 2G/SETT

VETRO 2G/SETT 6. ECOMOBILE

Il piano dei servizi di raccolta differenziata prevede per i cittadini il cosiddetto “Servizio Ecomobile” ossia un mezzo itinerante, che in assenza di un Ecocentro, consentirà alle utenze il conferimento di tutti quei rifiuti che per volume e tipologia non possono essere smaltiti e/o recuperati tramite il normale sistema di raccolta porta a porta.

Obiettivo dell’ecomobile è quindi aiutare i cittadini a conferire separatamente tutti quei rifiuti che non possono essere raccolti nei normali contenitori porta a porta o stradali (mastelli o bidoni) al fine di dare vita ad un processo di smaltimento e recupero controllato.

Le tipologie di rifiuto che possono essere conferite sono molteplici: oggetti e materiale ingombrante, RAEE ossia apparecchiature elettriche ed elettroniche di varie dimensioni (lavatrici, frigoriferi, tv..), ferro e metalli, legno, lampadine, farmaci scaduti, oli minerali e vegetali, materiale e sostanze pericolose quali contenitori vuoti di prodotti tossici e/o nocivi (es. solventi), cartucce stampa e toner, batterie auto etc.

Per uno svolgimento corretto del servizio è necessario che i contenitori non contengano residui di prodotti o liquidi. Un corretto utilizzo dei servizi ambientali è fondamentale per la tutela dell’ambiente e per dare al territorio un servizio di qualità e un futuro migliore 7. SERVIZI COMPLEMENTARI E DI IGIENE URBANA

7.1 RACCOLTA RIFIUTI URBANI INGOMBRANTI

I rifiuti ingombranti sono rifiuti di origine domestica e non, di dimensioni e di ingombro tali da non poter essere smaltiti nei contenitori adibiti alla raccolta dei rifiuti urbani (materassi, divani, mobili e altri oggetti di grosse dimensioni). Per evitare il fenomeno degli abbandoni sul suolo pubblico o sui cigli delle strade, motivo di degrado ambientale e di costi che ricadono sul bilancio dei comuni, si prevede di avviare un servizio di ritiro a domicilio su chiamata. È previsto che il ritiro venga eseguito direttamente presso l’abitazione dell’utente a piano strada, se raggiungibile dai mezzi di raccolta. Qualora per problemi legati all’orario del servizio non fosse possibile reperire l’utenza, verrà richiesto il deposito dell’ingombrante sul suolo stradale in adiacenza all’abitazione, senza che ciò comporti comunque intralcio alla circolazione. Per informazioni e prenotazioni relative al servizio, dovrà essere messo a disposizione dell'utenza un numero telefonico, disponibile in determinati giorni e orari. Il rifiuto ingombrante raccolto verrà successivamente selezionato nelle diverse componenti (ferrosi, mobili, materassi, apparecchiature elettroniche, altri ingombranti, etc.) e stoccato in distinti container scarrabili, presso il Centro Comunale di Raccolta (CCR). Dal CCR il rifiuto sarà poi indirizzato verso impianti adeguati al suo trattamento.

7.2 RACCOLTA RAEE

I RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), sono rifiuti che presentano spesso dei componenti particolarmente tossici per l’ambiente, il cui ritiro necessita di un attento e rigoroso processo per un corretto recupero. Per evitare il loro abbandono sul suolo verrà stipulata una convenzione con il Centro di Coordinamento RAEE (CDC), che consentirà il ritiro gratuito dei rifiuti elettronici. I cittadini potranno pertanto conferire qualsiasi RAEE presso l’Ecomobile. Il trasporto, il trattamento e il recupero saranno a carico dei Sistemi Collettivi di Produttori che operano sotto la supervisione del CDC RAEE nazionale.

7.3 RACCOLTA SCARTI VERDE

Il Gestore del servizio provvederà all’asporto dei rifiuti dai cimiteri, organizzando il servizio in modo da permettere la separazione della frazione verde dei rifiuti dalla frazione non recuperabile. A tal fine saranno forniti contenitori di tipo e volumetria adeguati. La frazione verde sarà raccolta tramite bidoni carrellabili; i bidoni saranno posizionati all’esterno del cimitero a cura del personale di custodia e svuotati con cadenza settimanale. Sarà fornito un bidone e/o cassonetto per la raccolta del verde e uno per la raccolta dei rifiuti non recuperabili dove gli addetti alla custodia dei cimiteri svuoteranno i rifiuti raccolti; i contenitori verranno vuotati con frequenza settimanale, nell'ambito del servizio raccolta rifiuti solidi urbani, ad eccezione di particolari periodi che avessero a verificarsi nel corso dell'anno per cui si rendesse necessaria una frequenza maggiore (ad esempio, in corrispondenza del 1° Novembre). La richiesta dell’utenza per singolo ritiro non potrà eccedere il numero di quattro sacchi da 100 litri cadauno o 400 litri complessivi per gli scarti verdi. 8. SERVIZI DI IGIENE URBANA

8.1 RIMOZIONE RIFIUTI ABBANDONATI

È prevista la raccolta dei rifiuti abbandonati composti di cumuli costituiti da materiale inerte, piccoli rottami, materiale cartaceo, materiale vegetale, varie. Il soggetto gestore dovrà provvedere alla rimozione di rifiuti ingombranti e di qualunque altro rifiuto abbandonato sul suolo pubblico, classificato come urbano ai fini della raccolta, entro un tempo minimo da stabilire a decorrere dalla segnalazione da parte del Comune. Spetteranno al gestore anche la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di carcasse riconducibili a qualsiasi tipo di animale, domestico e non, giacenti su aree pubbliche o su strade e aree private comunque soggette ad uso pubblico, con smaltimento delle stesse a norma di legge nelle modalità indicate dal Comune.

8.2 PULIZIA DI MERCATI, FESTE, SAGRE E MANIFESTAZIONI

Sia i mercati periodici (settimanali, mensili o altro), sia le festività cittadine, comportano un aumento temporaneo della produzione di rifiuti ed è importante che siano gestiti in maniera tale da massimizzare la raccolta differenziata e ridurre al minimo la quota di rifiuto non recuperabile. A tal fine, dovranno essere individuati per ogni evento o manifestazione tutti i soggetti produttori di rifiuto, che saranno dotati di idonei contenitori che saranno collocati e rimossi ad inizio e fine di ogni evento, senza oneri aggiuntivi per il Comune.

8.3 SERVIZIO DI SPAZZAMENTO STRADALE

Per il Comune di Agnone il progetto prevede il servizio di spazzamento che sarà effettuato manualmente e meccanicamente con ausilio di una spazzatrice, nelle pubbliche strade e piazze, con pavimentazione permanente, secondo le frequenze minime indicate di seguito. Le operazioni di spazzamento stradale saranno effettuate sull’intera larghezza della carreggiata composta da corsie di marcia, cunette e marciapiedi compresi. Nello svolgimento del servizio, gli addetti avranno cura di non sollevare polveri, e in ogni modo non recare alcun disagio alla cittadinanza. Qualora nelle strade o piazze oggetto di spazzamento non siano presenti i marciapiedi dovrà essere effettuata la pulizia a partire dai fabbricati e dai muri di recinzioni eventualmente presenti che prospettano sulla pubblica via. Il servizio di spazzamento consisterà essenzialmente in:  raccolta di qualsiasi rifiuto, compresi i vari detriti prodotti dagli utenti o dagli agenti naturali, quali cartacce, foglie, escrementi degli animali, etc., giacenti su strade, piazze, parcheggi ed aree pubbliche, nonché nelle fioriere e aiuole eventualmente dislocate in dette aree; pulizia delle fontane comunali;  pulizia e disinfezione degli scarichi, pozzetti, tombini e caditoie; raccolta di terriccio e fango depositati dalle acque piovane in cunette e canali di scolo; rimozione di foglie ovunque siano sparse o accumulate;  pulizia, svuotamento e manutenzione dei cestini porta rifiuti e sostituzione dei sacchi in polietilene, con cadenza periodica o comunque tale da evitare il verificarsi di situazioni di disagio per il servizio; 9. CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Gli obiettivi della campagna di comunicazione prevista per l’avvio dei nuovi servizi di raccolta possono essere sintetizzati come segue:  informare gli utenti sulle modalità di consegna dei contenitori per la raccolta: chiarire alle utenze le modalità di approvvigionamento dei contenitori e sacchetti per poter praticare la raccolta differenziata domiciliare;  illustrare il nuovo servizio di raccolta: comunicare esattamente le nuove modalità del servizio: giorni di raccolta, contenitori per i rifiuti riciclabili e non, modalità di esposizione dei materiali;  promuovere efficacemente l’utilizzo delle strutture informatizzate: abituare i cittadini ad utilizzare tali strutture in modo continuativo, facendolo entrare quale forma di conferimento nelle proprie abitudini quotidiane;  far conoscere ai non residenti le modalità di raccolta dei rifiuti: fare in modo che i proprietari di seconde case e le utenze turistiche e fluttuanti, anche se fruitori del servizio di raccolta solo per brevi periodi, siano al corrente delle corrette modalità di conferimento.

I target della campagna di comunicazione sono costituiti da tutte le utenze presenti nel territorio ossia: - famiglie residenti (distinte in: residenze mono e bifamiliari, condomini); - utenze stagionali; - utenze non domestiche (negozi, uffici pubblici e privati, laboratori artigianali, industrie, utenze commerciali); - utenze sensibili (scuole, strutture pubbliche, etc.)

La strategia comunicativa, adottata nel progettare gli interventi, segue le seguenti linee guida:  ciascun target deve essere coinvolto ed informato mediante una apposita campagna informativa, caratterizzata da interventi e materiali in grado di garantire l’efficacia del coinvolgimento, in funzione delle caratteristiche del target stesso;  deve essere assicurata, per tutti gli utenti coinvolti dalla comunicazione, la visibilità della campagna nel territorio, anche attraverso l’utilizzo di diversi e molteplici strumenti informativi;  deve essere assicurata la capillarità della campagna, cioè l’attitudine della stessa a veicolare le informazioni a tutte le utenze coinvolte dal servizio;  essenzialità del messaggio e priorità di lettura: tutti i messaggi devono essere veicolati attraverso una forma grafica semplice e di immediata ed inequivocabile lettura;  le campagne devono utilizzare diversi mezzi di comunicazione in modo da raggiungere gli obiettivi di capillarità e visibilità , i diversi mezzi devono essere adottati in modo integrato. 9.1 CENSIMENTO E DISTRIBUZIONE KIT

Durante la fase di avvio dei servizi di raccolta domiciliare l’impatto con i cittadini riveste un ruolo chiave per il buon funzionamento del servizio. Infatti, se positivo, questo permette una celere fidelizzazione della cittadinanza e il raggiungimento in tempi brevi di ottimi risultati di raccolta differenziata. Oltre, quindi, alla comunicazione effettuata attraverso manifesti, lettere alla cittadinanza, brochure, assemblee, e gli altri media pianificati, la consegna dei kit rappresenta un'utile opportunità di contatto tra i responsabili del servizio (gli operatori) e i cittadini. Grazie all'indagine sulle utenze che sarà svolta su tutto il territorio, sarà possibile definire in maniera molto precisa il totale delle consegne da effettuare, nonché conoscere in anticipo i casi “difficili” e i problemi logistici cui si potrebbe andare incontro. Questo renderà più agevoli le operazioni di consegna e l'organizzazione delle stesse. La consegna avverrà principalmente attraverso il contatto diretto con il cittadino (casa per casa). Si garantisce infatti il passaggio presso tutte le utenze; contemporaneamente, se attivati in tempi adeguati, si potranno utilizzare anche i contatti mediante incontri pubblici; Nel caso in cui le utenze non siano presenti al momento della consegna, si provvederà alla comunicazione tramite avviso cartaceo (da noi predisposto) del luogo deputato alle operazioni di consegna. Sarà quindi possibile ritirare il materiale presso la sede operativa del gestore, dove un operatore provvederà alla registrazione della consegna. Infine nel caso di soggetti anziani o diversamente abili si concorderanno modalità di consegna specifiche.

9.2 CALL CENTER

Al fine di agevolare le utenze nella fruizione dei servizi di raccolta differenziata, di monitorare in modo ottimale lo svolgimento del servizio e di creare una cultura diffusa sulla differenziazione dei rifiuti e sui comportamenti corretti da seguire, il soggetto gestore istituirà e gestirà, per tutta la durata dell’appalto, un apposito Numero Verde al quale i cittadini e tutti gli interessati potranno richiedere qualsiasi informazione riguardante:  Tipologia e caratteristiche dei rifiuti;  Modalità di conferimento dei rifiuti;  Orari di raccolta;  Assegnazione o sostituzione di contenitori;  Servizio Ecomobile;  Destinazione dei diversi flussi;  Compostaggio domestico;  Aggiornamento su iniziative di interesse pubblico (incontri, convegni, eventi);  Segnalazione disservizi, reclami, suggerimenti e chiarimenti. Attraverso il Numero Verde, inoltre, gli utenti potranno comunicare particolari esigenze legate a situazioni contingenti e prenotare i servizi a chiamata per il ritiro dei rifiuti ingombranti. Il tele-operatore dovrà essere adeguatamente formato sulla normativa vigente in materia ambientale, sui metodi di raccolta rifiuti (con particolare riferimento a quelli che verranno avviati nel territorio di ), sui servizi oggetto dell’appalto, sulla gestione dei rapporti con le utenze.

9.3 CALENDARIO DEI SERVIZI Il Calendario dei Servizi (denominato anche “Calendario dei Rifiuti”), rivolto alla cittadinanza e alle utenze non domestiche, è lo strumento quotidiano per la verifica dei turni di raccolta, per le informazioni sui rifiuti da conferire e per le modalità alternative disponibili. Nel Calendario dei Servizi saranno divulgate le seguenti informazioni: - Giorni e orari di raccolta per tipologia di rifiuto; - Modalità di conferimento dei rifiuti; - Elenco tipologie di rifiuti; - Informazioni utili all'utenza: Numero Verde, Eco sportello.

9.4 DIZIONARIO DEI RIFIUTI

Il dizionario dei rifiuti è un’applicazione gratuita, messa a disposizione dei cittadini, che consente di risolvere i dubbi sulla giusta differenziazione dei rifiuti e sul loro corretto conferimento, consultare telematicamente il calendario della raccolta, prenotare un ritiro a domicilio. Si tratta di un servizio innovativo e tecnologico in grado di fornire informazioni utili soprattutto ai cittadini dei comuni che hanno attivato un sistema innovativo di raccolta differenziata come la porta a porta. Con tale strumento di comunicazione si mira ad abbattere i costi della comunicazione cartacea e instaurare un rapporto diretto con i cittadini, i principali fruitori del servizio. 10. RIEPILOGO RISORSE E FORNITURE

10.1 RIEPILOGO DEL PERSONALE NECESSARIO PER SERVIZIO

ORE PERSONALE OPERATIVO SERVIZIO Livello 3B Livello 2B

Servizi di raccolta 1.095 9.203

Ecomobile 782 -

Servizi Raccolta Complementari 0 886

Servizi Igiene Urbana 909 1.101

Totale 2.786 11.191 Totale Unità personale equivalente 2,00 7,00

10.2 RIEPILOGO DEI MEZZI NECESSARI E RELATIVO IMPIEGO

TIPOLOGIA AUTOMEZZO ORE MEZZI ANNUALE ORE RINFORZO ESTIVO

Compattatore 2 assi 1.095

Costipatore 224

Mezzo vasca 9.203 306

Spazzatrice compatta 4 mc 626

Porter vasca 1.043

Autocarro grù 469

Autocarro con pianale 945 11. RIEPILOGO ATTREZZATURE E FORNITURE COMPUTATE NEL CANONE

11.1 CONTENITORI RACCOLTA DIFFERENZIATA

FAZIONI MERCEOLOGICHE TIPOLOGIA CONTENITORE QUANTITÀ

CASSONETTO 660LT 16

BIDONE CARRELLATO 240 LT 8 SECCO RESIDUO PATTUMIERA 40 LT 568

TRANSPONDER 592

BIDONE CARRELLATO 120 LT 7

PATTUMIERA 40 LT 362 UMIDO PATTUMIERA SOTTO LAVELLO 10 LT 362

TRANSPONDER 6.686

BIDONE CARRELLATO DA 240 LT 5 CARTA PATTUMIERA 40 LT 631

BIDONE CARRELLATO DA 240 LT 6 VETRO PATTUMIERA 35-40 LT 362

CASSONETTO 660LT 20

PLASTICA E METALLI BIDONE CARRELLATO DA 360 LT 56

PATTUMIERA 40 LT 6.905

La volumetria dei contenitori da associare ad ogni tipo di utenza andrà adeguata alle loro esigenze (in modo particolare per le utenze non domestiche) ed eventualmente questa fornitura potrebbe essere soggetta a integrazione nel caso in cui le quantità (o le volumetrie) non fossero sufficienti. 11.2 FORNITURE FRAZIONE ORGANICA

RACCOLTA ORGANICO FORNITURA QUANTITÀ

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 78.671 AGNONE SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 11.232

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 12.026 BELMONTE SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 936

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 23.978 CAPRACOTTA SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 3.744

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 2.603 CASTELVERRINO SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 156

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 6.300 PESCOPENNATARO SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 1.560

SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 12 LT 14.861 POGGIO SANNITA SACCHI BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI DA 120 LT 1.560 Comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro, Poggio Sannita Piano dei servizi di raccolta differenziata porta a porta

12. PIANO ECONOMICO

12.1 COSTO TOTALE DEI SERVIZI

SERVIZIO PERSONALE MEZZI ATTREZZATURE ED ALTRO TOTALE Servizi di raccolta 317.478,93 99.659,52 22.900,03 440.038,48 Ecomobile 10.265,04 7.398,06 - 17.663,09 Servizi Raccolta Complementari 20.768,30 5.406,62 1.119,66 27.294,58 Servizi Igiene Urbana 31.673,47 11.238,86 774,70 43.687,03 TOTALE COSTI DIRETTI 380.185,74 123.703,06 24.794,39 528.683,18 Costi indiretti, spese generali e utili d’impresa 90.784,06 Costi Smaltimento e Trattamento 58.449,58 Ricavi Materiali - 48.372,06

TOTALE GESTIONE RIFIUTI URBANI 629.544,76

TOTALE GESTIONE RIFIUTI URBANI IVATO 692.499,23

42 Comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro, Poggio Sannita Piano dei servizi di raccolta differenziata porta a porta

13. ATTREZZATURE E FORNITURE DERIVANTI DA FINANZIAMENTO ESTERNO

13.1 CONTENITORI RACCOLTA DIFFERENZIATA

BELMONTE DEL ATTREZZATURE AGNONE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOPENNATARO POGGIO SANNITA SCORTE SANNIO

PATTUMIERA ECOLOGICA 0 479 2.474 176 0 1.080 102 SOTTOLAVELLO

MASTELLI RD – UD 0 1.685 8.708 620 0 3.802 6

KIT PER CONFERIMENTO 0 5 51 1 0 6 14 INTERNO RD (ENTI/SCUOLE)

COMPOSTER UD 200 LT 70 31 158 11 0 69 12

BIDONI CARRELLATI UND 700 19 205 3 0 22 9 (240/360 LT)

13.2 FORNITURE RACCOLTA DIFFERENZIATA

BELMONTE DEL FORNITURE AGNONE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOPENNATARO POGGIO SANNITA SCORTE SANNIO

BUSTE BIODEGRADABILI PER FRAZIONE ORGANICA 0 58.350 306.450 21.300 0 130.650 625 10 LT

43 COMUNE DI AGNONE (CAPOFILA) PIANO DEI SERVIZI -V6-

Attrezzature Totale (iva BASE D'ASTA A REGIME Personale Mezzi Totale ed altro inclusa) Servizi di raccolta 317.478,93 99.659,52 22.900,03 440.038,48 484.042,32 Ecomobile 10.265,04 7.398,06 - 17.663,09 19.429,40 Servizi raccolta complementari 20.768,30 5.406,62 1.119,66 27.294,58 30.024,04 Servizi igiene urbana 31.673,47 11.238,86 774,70 43.687,03 48.055,73 complementari Totale costi diretti 380.185,74 123.703,06 24.794,39 528.683,18 581.551,50 Costi indiretti e spese generali ed 90.784,06 99.862,47 utili impresa Costi smaltimento e trattamento 58.449,58 64.294,54 Ricavi materiali - 48.372,06 - 53.209,27 Totale gestione rifiuti urbani 380.185,74 629.544,76 692.499,23

Costi iva esclusa CANONE PRIMI TRE BASE D'ASTA SETTE BASE D'ASTA COMUNE CANONE 81 MESI MESI (FASE A REGIME) ANNI ANNUO A REGIME (FASE TRANSITORIA) Agnone € 71.700,00 € 2.729.847,97 € 2.801.547,97 € 404.421,92 Belmonte del Sannio € 8.400,00 € 298.566,90 € 306.966,90 € 44.232,13 Capracotta € 17.700,00 € 639.666,14 € 657.366,14 € 94.765,35 Castelverrino € 2.700,00 € 89.315,13 € 92.015,13 € 13.231,87 Pescopennataro € 4.800,00 € 182.229,97 € 187.029,97 € 26.997,03 Poggio Sannita € 7.200,00 € 309.801,01 € 317.001,01 € 45.896,45 Totale € 112.500,00 € 4.249.427,12 € 4.361.927,12 € 629.544,76 CANONE SERVIZIO BELMONTE DEL TOTALE AGNONE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOPENNATARO POGGIO SANNITA TOTALE SANNIO (IVATO) ANNO 1 € 375.016,44 € 41.574,10 € 88.774,02 € 12.623,90 € 25.047,77 € 41.622,33 € 584.658,57 € 643.124,43 ANNO 2 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23 ANNO 3 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23 ANNO 4 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23 ANNO 5 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23 ANNO 6 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23 ANNO 7 € 404.421,92 € 44.232,13 € 94.765,35 € 13.231,87 € 26.997,03 € 45.896,45 € 629.544,76 € 692.499,23

COSTI DI SMALTIMENTO SECCO RESIDUO BELMONTE DEL TOTALE AGNONE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOPENNATARO POGGIO SANNITA TOTALE SANNIO (IVATO) ANNO 1 € 35.431,20 € 5.104,80 € 6.242,40 € 734,40 € 1.843,20 € 4.500,00 € 53.856,00 € 59.241,60 ANNO 2 € 31.002,30 € 4.466,70 € 5.462,10 € 642,60 € 1.612,80 € 3.937,50 € 47.124,00 € 51.836,40 ANNO 3 € 28.787,85 € 4.147,65 € 5.071,95 € 596,70 € 1.497,60 € 3.656,25 € 43.758,00 € 48.133,80 ANNO 4 € 26.573,40 € 3.828,60 € 4.681,80 € 550,80 € 1.382,40 € 3.375,00 € 40.392,00 € 44.431,20 ANNO 5 € 24.358,95 € 3.509,55 € 4.291,65 € 504,90 € 1.267,20 € 3.093,75 € 37.026,00 € 40.728,60 ANNO 6 € 22.144,50 € 3.190,50 € 3.901,50 € 459,00 € 1.152,00 € 2.812,50 € 33.660,00 € 37.026,00 ANNO 7 € 22.144,50 € 3.190,50 € 3.901,50 € 459,00 € 1.152,00 € 2.812,50 € 33.660,00 € 37.026,00

COSTO TOTALE GESTIONE RIFIUTI BELMONTE DEL TOTALE AGNONE CAPRACOTTA CASTELVERRINO PESCOPENNATARO POGGIO SANNITA TOTALE SANNIO (IVATO) ANNO 1 € 410.447,64 € 46.678,90 € 95.016,42 € 13.358,30 € 26.890,97 € 46.122,33 € 638.514,57 € 702.366,03 ANNO 2 € 435.424,22 € 48.698,83 € 100.227,45 € 13.874,47 € 28.609,83 € 49.833,95 € 676.668,76 € 744.335,63 ANNO 3 € 433.209,77 € 48.379,78 € 99.837,30 € 13.828,57 € 28.494,63 € 49.552,70 € 673.302,76 € 740.633,03 ANNO 4 € 430.995,32 € 48.060,73 € 99.447,15 € 13.782,67 € 28.379,43 € 49.271,45 € 669.936,76 € 736.930,43 ANNO 5 € 428.780,87 € 47.741,68 € 99.057,00 € 13.736,77 € 28.264,23 € 48.990,20 € 666.570,76 € 733.227,83 ANNO 6 € 426.566,42 € 47.422,63 € 98.666,85 € 13.690,87 € 28.149,03 € 48.708,95 € 663.204,76 € 729.525,23 ANNO 7 € 426.566,42 € 47.422,63 € 98.666,85 € 13.690,87 € 28.149,03 € 48.708,95 € 663.204,76 € 729.525,23