Piano Dei Servizi Di Raccolta Differenziata Porta a Porta Indice

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Piano Dei Servizi Di Raccolta Differenziata Porta a Porta Indice Agnone Belmonte Capracotta del Sannio Castelverrino Pescopennataro Poggio Sannita PIANO DEI SERVIZI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA INDICE 1. Premessa 3 2. I sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani 5 2.1 Classificazione delle modalità di raccolta differenziata 2.2 Vantaggi e svantaggi dei vari sistemi di raccolta 3. Caratterizzazione del territorio 11 3.1 Inquadramento territoriale 3.2 Aspetti demografici 3.3 Utenze domestiche e non domestiche 4. Produzione rifiuti e obiettivi del progetto 22 4.1 Analisi merceologica e resa di intercettazione 5. Servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti 25 5.1 Dotazioni alle utenze 5.2 Frazioni merceologiche 5.3 Frequenze di raccolta 6. Ecomobile 32 7. Servizi complementari e di igiene urbana 33 7.1 Raccolta rifiuti urbani ingombranti 7.2 Raccolta Raee 7.3 Raccolta scarti verde 8. Servizi di Igiene Urbana 34 8.1 Rimozione rifiuti abbandonati 8.2 Pulizia di Mercati, feste, sagre e manifestazioni 8.3 Servizio di spazzamento stradale 9. Campagna di comunicazione 35 9.1 Censimento e distribuzione dei kit 9.2 Call center 9.3 Calendario dei servizi 9.4 Dizionario dei rifiuti 10. Riepilogo risorse e forniture 38 10.1 Riepilogo del personale necessario per servizio 10.2 Riepilogo dei mezzi necessari e relativo impiego 11. Riepilogo attrezzature e forniture computate nel canone 39 11.1 Contenitori raccolta differenziata 11.2 Forniture frazione organica 12. Piano economico 41 12.1 Costo totale dei servizi 13. Attrezzature e forniture derivanti da finanziamento esterno 42 13.1 Contenitori raccolta differenziata 13.2 Forniture raccolta differenziata 1. PREMESSA La gestione dei rifiuti è un problema di stampo ambientale tangibile ovunque, sia nei paesi industrializzati e tanto più in quelli in via di sviluppo. Negli ultimi anni si assiste ad una crescente e smisurata produzione di rifiuti indice di una società sempre più orientata verso i consumi e verso la modalità "usa e getta" degli articoli di uso quotidiano. E’ fondamentale di ridurre la produzione di rifiuti urbani per due principali ragioni: primo perché i rifiuti rappresentano una potenziale fonte di inquinamento; in secondo luogo perché i rifiuti contengono alti livelli di materiali riciclabili e riutilizzabili. La gestione dei rifiuti urbani è uno dei problemi più delicati che le Amministrazioni locali devono affrontare: la prevenzione dei rifiuti rimedia allo spreco di risorse naturali e di energia, liberando risorse economiche utilizzabili per scopi sociali. Separare, compostare e riciclare i rifiuti è un approccio più sostenibile rispetto a quello dello smaltimento, in quanto riduce gli impatti ambientali e sanitari, diminuisce i costi di gestione e può creare posti di lavoro. Il favorire comportamenti ambientali virtuosi da parte dei cittadini risulta, infatti, un elemento fondamentale per il mantenimento di elevati standard di qualità dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, non solo per quel che riguarda la pulizia del suolo pubblico, ma anche per ottenere risultati efficaci nello sviluppo della raccolta differenziata. A seguito dei rilievi effettuati sui territori comunali di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro e Poggio Sannita viene di seguito presentata la proposta per un piano di attivazione e, laddove già attivo, di miglioramento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti con modalità porta a porta (o domiciliare). Oggetto della presente relazione sono i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Il presente progetto prevede una modifica del servizio attuale verso modalità coerenti con le Linee Guida per la progettazione e comunicazione di sistemi di raccolta differenziata della Regione Molise e l'Accordo Quadro Anci-Conai in modo da raggiungere le migliori performance di raccolta differenziata. L’attuale normativa vigente pone come obiettivo minimo il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata. L’articolo 181 del Dlgs 152/2006 definisce inoltre obiettivi complessivi di recupero e riciclaggio, spostando l’attenzione dalla fase di raccolta a quella della effettiva valorizzazione dei rifiuti. Pur rimanendo in vigore gli obiettivi quantitativi di raccolta, fissati al 65% nel 2012 (art. 205 del DLgs 152/06), le politiche di raccolta differenziata vanno orientate a criteri di effettivo riciclo dei materiali raccolti in modo differenziato. La quantità di materia effettivamente recuperata dipende, più che dalla quantità, dalla qualità della raccolta e quindi dalla percentuale di frazioni estranee presenti nel rifiuto differenziato. Il comma 1 dell’articolo 181 impone alle autorità competenti le misure necessarie per conseguire i seguenti obiettivi: entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, se sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso; entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70% in termini di peso. La definizione di una serie di linee guida per l’organizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani nel territorio comunale interessato, si situa all’interno del seguente quadro di obiettivi: . invertire la tendenza alla crescita della produzione dei rifiuti urbani, sia agendo sulla prevenzione della produzione di rifiuti, sia sulla corretta allocazione dei flussi; . migliorare la qualità dei rifiuti conferiti agli impianti di trattamento e recupero; . ridurre all’essenziale il posizionamento su suolo pubblico di contenitori per la raccolta dei rifiuti; . ridurre le discariche abusive e l’abbandono di rifiuti; . abbattere la quota di rifiuto residuo non riciclabile; . innalzare il livello di coinvolgimento della cittadinanza, anche adottando modalità operative che consentano una progressiva maggiore responsabilizzazione degli utenti. 2. I SISTEMI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Si ritiene utile riportare alcune considerazioni sui metodi di raccolta e di selezione dei rifiuti domestici, dalla generazione fino al conferimento ad un sito di selezione o centro di trattamento, accennando alle caratteristiche e all'efficacia di vari metodi già sperimentati in diverse realtà abitative. La raccolta rappresenta lo stadio centrale di una gestione integrata dei rifiuti poiché il modo in cui i materiali di scarto sono raccolti e selezionati influenza fortemente le opzioni di trattamento che possono essere successivamente utilizzate. Esso contribuisce in maniera rilevante a stabilire se metodi quali il riciclo, il trattamento biologico o quello termico sono fattibili in termini di sostenibilità economica e ambientale. Influisce significativamente sulla qualità dei materiali recuperabili o del compost producibile (e di conseguenza sulla possibilità di trovare per essi mercati adeguati) così come sulla quantità di energia che può essere recuperata. Di fatto, o è il metodo di raccolta che determina le opzioni di trattamento successive o sono i mercati, esistenti o potenziali, che definiscono come i materiali devono essere raccolti e selezionati per poter essere poi opportunamente recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo. In ogni caso, è fondamentale far incontrare le necessità del mercato e la qualità dei materiali raccolti e selezionati. La raccolta dei rifiuti è anche il punto di contatto tra i produttori di rifiuti (in questo caso famiglie ed esercizi commerciali) ed i gestori degli stessi. Il collegamento tra queste due entità deve essere curato con attenzione, come un rapporto tra cliente e fornitore, per garantire l’efficacia del sistema. Il cittadino produttore dei rifiuti ed il gestore che li raccoglie hanno esigenze diverse, che possono essere in competizione: il primo desidera avere il minor fastidio possibile dalla raccolta dei rifiuti, mentre il secondo ha bisogno di ricevere i rifiuti in una forma compatibile con i metodi di trattamento pianificati. L’equilibrio tra queste due esigenze è una condizione indispensabile per il successo del sistema integrato di gestione. La realizzazione di una efficiente raccolta differenziata si avvale tipicamente di tecnologie organizzative (e di strumenti di comunicazione) piuttosto che di tecnologie impiantistiche, privilegiando la partecipazione attiva dei cittadini e l’innovazione gestionale. Il riciclo a valle o il recupero di energia, invece, non richiedono la partecipazione del cittadino e privilegiano le innovazioni impiantistiche. Alle raccolte differenziate tradizionali, con le campane della carta, della plastica e del vetro, si stanno affiancando i sistemi di “raccolta differenziata integrata”, basati sulla raccolta domiciliare (o comunque ravvicinata all’utenza) sia delle frazioni secche e degli imballaggi, sia della frazione organica. Lo scopo è quello di aumentare la quantità di materiale raccolto, riducendo i “fastidi logistici” per il cittadino e, se la densità abitativa è sufficientemente elevata, contenendo i costi. Le principali modalità della raccolta differenziata sono quella domiciliare e quella stradale: raccolta domiciliare o “porta a porta” (kerbside collection); raccolta mediante contenitori su strada (bring system: street side containers e materials banks
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