CENTRO SPORTIVO ITALIANO Comitato Provinciale di Piacenza 29100 Piacenza - via San Sepolcro 15 escur onismo tel. 0523/335882 – fax 0523/300336 camminare in libertà [email protected] www.csipiacenza.it Sabato e Domenica 20-21 Giugno 2015 LA INTERNA APPENNINICA DA BORGOTARO A VILLAFRANCA (PR-MS) QUARTA tappa del progetto pavia-lucca

VILLAFRANCA

Lanterna” si aggira sui 55 €/ persona cui vanno Ritrovo e partenza : Partenza dalla Stazione di aggiunti i costi del treno.(19.55 Eu fra andata e Piacenza alle ore 6.56 di Sabato 20 giugno col ritorno). treno per Borgotaro (Cambio a Parma) e arrivo Per questo trekking è obbligatoria la tessera CSI alle 8.45 alla stazione di Borgo Val Di . (costo 10 Eu). Ritorno previsto da Villafranca-Bagnone col treno delle ore 18.46 e arrivo a Piacenza alle Informazioni: 21.05 di domenica 21 giugno Ruggero Pierotti Difficoltà : EE ( Percorso impegnativo adatto Cell. 338-8576819 Tel.:0523-976188 solo ad escursionisti esperti e allenati ai lunghi e.mail : [email protected] percorsi) Abbigliamento: Equipaggiamento leggero per Il trekking è riservato a 15 p artecipanti max . escursionismo. Sono consigliabili gli scarponcini Iscrizione : Obbligatoria entro Sabato 6 giugno. da escursionismo, anche bassi, maglione o pile, mantella o ombrello., sempre utili i bastoncini L'iscrizione deve essere accompagnata dal telescopici. Per il pernottamento non occorre versamento di una caparra di 50 Eu o presso la lenzuolo nè asciugamano. Ciascuno provvederà ai sede CSI in orario di Ufficio (mattina: pranzi al sacco. dal lunedi al sabato ore 10.00 - 12.00 Costi : Il costo di cena, pernottamento e prima pomeriggio: lunedì-martedì-giovedì pomeriggio colazione all'Agriturismo “Il Glicine e La ore 16.00 – 19.00. Referente Angela Barbieri) o inviata con Bonifico sul CONTO CORRENTE con il Bambino e a fianco S. Rocco intestato a PIEROTTI RUGGERO iban : pellegrino, con bordone, cane, mantellina e IT04R0306234210000001548383 conchiglia. Si scende verso il Tarodine e lo si BIC/SWIFT : MEDBITMMXXX attraversa sul ponte della provinciale per Banca Mediolanum raggiungere l’abitato di Valdena, il cui nome indicando chiaramente in causale: BONIFICO per deriva dai feudatari d’un tempo, gli Hena, Caparra Escursione Borgotaro-Villafranca diramazione dei Platoni. Suppongo che tutti abbiano letto il documento di presentazione di questa iniziativa nella sua fase progettuale e pubblicata sul sito www.csipiacenza.it Il percorso di questa quarta tappa, completa nel primo giorno “La Via degli Abati”. La variante Francigena interna appenninica si innesta qui nella più celebre Via Francigena di Sigerico ed esattamente nella tappa : PONTREMOLI-AULLA che noi abbandoneremo a Villafranca per proseguire sulla Via del Volto Santo.

Tipo di percorso: montagnoso, sentieri, mulattiere, strade bianche, qualche breve tratto su asfalto in prossimità degli abitati. Percorso impegnativo il primo giorno sia per dislivelli che per la lunghezza. Collinare e di Valdena valle il secondo giorno. Seguendo sempre il sentiero 843 in salita si Descrizione del percorso: raggiunge il Passo del Borgallo (m. 965), nei cui pressi, ancora nell’Ottocento, sorgevano i Primo giorno: resti dell’Ospizio di San Bartolomeo. Al di qua del crinale alcuni “termini” segnano gli BORGOTARO-VIGNOLA(Pontremoli) antichi confini tra Ducato di Parma e Granducato di Toscana. Qui giunge il Lunghezza del percorso : km 28 perimetro della Foresta demaniale del Dislivello in salita: m 1175 Brattello, con percorsi naturalistici ed aree Tempo di Percorrenza : 9 ore attrezzate. Sul crinale si incontra il sentiero Segnavia CAI e VA, talvolta Via Francigena . 00, lo si segue sino ad un cippo che ricorda il sacrificio dei partigiani che combatterono su Da un unico itinerario questi monti durante la Resistenza; dopo circa conduce al passo del Borgallo . Ci si avvia 200 metri il sentiero svolta a sinistra lungo la strada per il Cimitero - che conserva abbandonando lo 00, una deviazione a destra all’interno un Sacrario per i Caduti nella ci porta invece a Fontana Gilente , sorgente resistenza, di belle forme - e poco oltre, perenne, poco fuori percorso. percorrendo la strada asfaltata, si raggiungono Scesi nella valle del Verde, in una zona il molino dell’Aglio ultimo mulino ad acqua ricoperta da una fitta boscaglia, ci si imbatte della zona, in gruppi di case come Farfarà e si giunge alla cascatella della Pisciarotta ; si guada il torrente omonimo e, poco oltre, si costeggia il Lago Verde , alimentato da acque sorgive.

Agriturismo Mulino dell'Aglio e La Galoppina: il nome deriva dal fatto che questo era l'ultimo tratto in cui poter spronare i cavalli prima della salita sull'Appennino. Si giunge a San Vincenzo: qui, vicino alla chiesa, una maestà in marmo Lago Verde bianco , datata 1606, rappresenta la Vergine Attraversato un vecchio castagneto ecco di strada) e troveremo l’imbocco della strada apparire Cervara : lungo la strada, di tanto in privata dell’agriturismo Il Glicine e La tanto, si affacciano da pilastrini bianchi Lanterna sulla nostra destra. bassorilievi devozionali in marmo, a ricordare che si è ormai prossimi alle cave delle Apuane. In paese la chiesa, dedicata a San Giorgio, rimanda forse ad origini longobarde; si conserva memoria di un ospitale, costruito nel Trecento e si rinvengono tracce di culti apotropaici nei facion, mascheroni d’arenaria che dalle facciate delle case sembrano ancora oggi sfidare il tempo ed allontanare il male.

Secondo giorno:

VIGNOLA(Pontremoli)-VILLAFRANCA IN LUNIGIANA

Lunghezza del percorso : km 22 Dislivello in salita: m 400 Tempo di Percorrenza : 6-7 ore Segnavia CAI , Via Francigena .

Dall'Agriturismo raggiungiamo in breve I Facion Pontremoli, la cosiddetta “città dei campanili”, definita nel Medioevo “Porta Superato il paese ed il cimitero attraversiamo della Toscana” Il centro si è subito sviluppato il torrente Darnia e risaliamo verso Barca , in modo da poter accogliere viandanti e punto panoramico da dove si possono pellegrini, dominato dal possente Castello del ammirare la catena dell’Appennino dal Piagnaro, costruito intorno al X secolo Molinatico all’Orsaro e le Alpi Apuane, per proprio con l’intento di proteggere e difendere giungere poi a Pra’ del Prete . Proprio di i suoi abitanti. Oggi il Castello ospita il fronte s’erge la torre del castello di Grondola Museo delle Statue Lunigianesi, delle a controllare, dalla cima di un colle, i percorsi misteriose sculture in pietra che rappresentano che si snodano lungo la valle. Il castello, nel la più antica testimonianza della presenza medioevo, fu oggetto di aspre contese tra umana sul territorio. Piacentini, Parmigiani, Pontremolesi e Malaspina. Oltrepassate le case di Pra' del Prete, continuiamo in discesa sulla strada asfaltata fino ad incontrare il segnale di sentiero sulla destra che più avanti diventa un'ampia strada forestale. Si oltrepassano numerosi torrentelli e una zona franosa è continuiamo sulla carareccia con vari saliscendi. A un bivio la abbandoniamo per tagliare un tornante e ormai siamo sopra le case d Vignola. Si passa sotto il ponte della ferrovia pontremolese e si transita fra le case del Borgo di Casa Corvi. Di fronte al bar, si Il castello di Pontremoli gira a a sinistra, direzione Bassone (1 minuto Si procede a piedi seguendo l’apposita segnaletica; si supera Ponticello. borgo medievale risalente al XIV-XV sec, caratterizzato da archi a sesto acuto, a tutto tondo e a botte, che collegano vie ed abitazioni; all'interno vi è una casa torre risalente al X-XII secolo.. si giunge poi all’elegante Pieve di Sorano nel comune di Filattiera costruita con pietre “povere”, provenienti dal fiume Magra, uno dei migliori esempi di arte romanica della Lunigiana. La Chiesa ha rivestito grande importanza come luogo di culto e verso la fine del VI secolo, Il Castello di Filattiera ricevette il suo primo e stabile edificio. All'interno del paese si possono vedere le Da Filattiera ci dirigiamo a Ponte di Sotto ed tracce dell'ospitale di S. Giacomo entriamo nella valle del torrente Monia. d'Altopascio, ordine noto per la protezione e Passiamo per Mocrone, Malgrate (castello), l'ospitalità che offriva ai pellegrini che Orturano e giungiamo al fantastico abitato percorrevano la via Francigena.. Proprio di Bagnone, una della piazze mercantili più dalla Pieve di Sorano, cominciava la Via del fortunate del Quattrocento: un punto di Volto Santo . riferimento per i produttori agricoli, sarti, calzolai ma anche giocatori d’azzardo e usurai. Il moderno e vivace castello di Bagnone è stato a lungo sede di una delle enclave fiorentine e toscana in Lunigiana.

Infine, si passa per Filetto, le origini del borgo murato sono da ricondurre alla difesa bizantina contro i Longobardi, che nei secoli VI e VII impegnò la Lunigiana. Il borgo ospita il Palazzo dei Marchesi Ariberti, Qui infatti il pellegrino aveva due possibilità edificio seicentesco unito al borgo e alla per raggiungere Lucca e proseguire poi per chiesa da due eleganti passaggi aerei di Roma: o proseguire per Aulla lungo la valle collegamento, e il Convento dei Frati del Magra, o dirigersi verso la Garfagnana Ospitalieri, vasto complesso del XVII ,superando il Passo di Tea. Giunti a secolo, con un chiostro interno. Infine la Filattiera, che è stato un punto essenziale di chiesa parrocchiale, opera del XIX secolo, ricovero dei pellegrini , si può ammirare il con una grande torre campanaria. Nelle maestoso castello dei Malaspina, storica vicinanze si trova l'Oratorio di San residenza di Opizzino. Avvicinandosi al Genesio del XVI secolo, nella misteriosa centro storico di Filattiera si può notare il selva di Filetto, nella quale sembra si castello dei Malaspina, storica residenza di svolgessero feste e incontri tribali già nella Opizzino protostoria e dove sono state rinvenute numerose statue-stele. Si giunge infine a Villafranca, una “Libera Villa” come valle del Magra, con tutto il circondario di ricordano gli scritti di Filippo Augusto re di Sarzana e il tratto finale della val di Vara, in Francia, proprio perché esente da dazi e provincia della Spezia. tributi. I confini della Lunigiana ben delineati nel loro tratto settentrionale, si fanno incerti e meno netti nella parte che dà verso Mezzogiorno.

L'unità di questo più vasto territorio riconduce, dunque, la sua origine alla grande cultura megalitica delle Statue stele il museo che oggi le raccoglie è a (Pontremoli) ma la loro diffusione è nel medio bacino del fiume Magra e nella Lunigiana Orientale. Questo è il più importante fenomeno di megalitismo Territorio ricco in cui prosperavano scambi e antropomorfo d'Europa e, successivamente, commerci, l’antico borgo era ideale per riconosciuta come regione ben definita anche accogliere e dar riparo ai pellegrini. Oggi è lungo l'intero corso della lunghissima e possibile visitare anche il Museo Etnografico complessa stagione feudale, comprendendo le della Lunigiana: un’esposizione che consente Cinque Terre, la Val di Vara, il Golfo dei di scoprire la cultura contadina delle Poeti, l'intera Val di Magra e le Alpi Apuane. generazioni antiche. In senso ristretto si dirà che la Lunigiana La Lunigiana nella storia confina con il parmense, la Garfagnana (Forum Clodii), con la Val di Vara e la bassa valle del Magra. In senso storico, essa La Lunigiana (in Latino Lunensis Ager) è confina invece con il parmense e il una regione storica italiana, suddivisa dal genovesato di Chiavari e sconfina nella punto di vista amministrativo tra Liguria e Garfagnana e nella Versilia. Toscana. Trae il proprio nome dall'antica città romana di Luni, situata alla foce del Note: fiume Magra, non lontano da dove oggi – I coordinatori delle escursioni del CSI sorge Sarzana: l'influenza della città, prestano la loro collaborazione a titolo divenuta il porto più importante del mar volontario e gratuito Ligure, fu tale da connotare col proprio – La partecipazione alle escursioni implica il nome l'intero territorio circostante. La pieno rispetto di tutte le decisioni che il Lunigiana è il territorio corrispondente al Coordinatore riterrà opportune . I partecipanti all’escursione, anche se bacino idrografico del fiume Magra. La conoscono il percorso, non dovranno mai Lunigiana storica corrisponde invece ai lasciare il gruppo e/o percorrere itinerari possedimenti facenti capo dal punto di vista diversi se non concordati amministrativo e/o ecclesiastico all'antica – Nessuno dovrà mai essere lasciato solo ( Il sede vescovile di Luni la quale controllava problema anche di un solo escursionista è il nella loro interezza le attuali province della problema di tutto il gruppo ) Spezia e di Massa-Carrara, l'alta Garfagnana fino circa a Camporgiano e la Versilia fino a Anticipazione sulle prossime tappe: Ponte Strada, presso Pietrasanta nell'attuale provincia di Lucca, oltre ad un minuscolo A Villafranca si lascia la Francigena di Sigerico o di Monte Bardone e ha inizio il tratto della Via del territorio ubicato nel comune di , Volto Santo in Lunigana (Terza uscita di quest'anno attualmente in provincia di Parma. in programma il 26-27 settembre) che dirige verso Fivizzano e Casola in Lunigiana. Resteranno ancora Ai giorni nostri, si suole distinguere tra una due uscite nel 2016 per percorrere la Via del Volto Lunigiana Interna corrispondente al Santo in Garfagnana e concludere così la Via territorio dell'alta e media valle del fiume Francigena interna appenninica da Pavia a Lucca . Magra, fino ad Albareto e a Minucciano, e la Lunigiana Esterna comprendente la bassa