Saladdays13 Web.Pdf
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Cover Refused Pic Rigablood Below Show no mercy Pic Rigablood WHAT’S HOT 4 Library 6 Paper Toy BACKSTAGE 8 Danny Way Editor In Chief/Founder - Andrea Rigano Art Director - Alexandra Romano, [email protected] 12 Chob Advertising - Silvia Rapisarda, [email protected] 18 Don’t Sweat The Technique Traduzioni - Chiara Zetti 22 Social Distortion Photographers - Luca Benedet, Nicolas Büchi, Mattia Cabani, Angela Datre 28 Giù a Nordest Kreator, Lance 404, Augusto Lucati, Alex Luise, Enzo Mazzeo, Andrea Nunzio, Patrizia Pastore, Andrea Penco, Mike Pireddu, Alex Ruffini, StreetBoxVideoLab, Federico Vezzoli 36 Zero Boys 38 ASG Illustrators - Santana Electric Tattoo - santanaworks.wordpress.com 40 Negazione Dillinger Escape Plan Contributors - Milo Bandini, Maurice Bellotti/Poison For Souls, 44 The Metal Hand tour Ph. Rigablood Marco Capelli, Mat The Cat, Matteo Cavanna, Yari Copt, Boris Dietschi, Paola Dal Bosco, Fabrizio De Guidi, SECSE, Giangiacomo De Stefano, Flavio Ignelzi, Fra, Andrea KNGL 54 Family Album Longo, Max Mbassadò, Angelo Mora(donas), Noodles, Eros Pasi, Davide Pettenuzzo, 66 Gianmarco Moschin Alex ‘Wizo’, Marco ‘X-Man’ Xodo, Alberto Zannier 68 Fabio Limonta Stampa - Tipografia Nuova Jolly 72 This is Polorama Viale Industria 28 35030 Rubano (PD) 76 Napalm Death 78 Everytime I Die Salad Days Magazine è una rivista registrata presso il Tribunale di Vicenza, N. 1221 del 04/03/2010. 82 Max Cavalera 84 Gallo VS Rino Get in touch - www.saladdaysmag.com [email protected] 86 Those Furious Flames - Tour report facebook.com/saladdaysmag 88 D.I.Y. Chronicles twitter.com/SaladDays_it 90 Highlights L’editore è a disposizione di tutti gli interessati nel collaborare 94 Saints & Sinners con testi immagini. Tutti i contenuti di questa pubblicazione sono soggetti a copyright, é vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto 96 Pelican senza l’autorizzazione dell’editore. 3 4 5 LIBRARY SPECIALE GLEN E. FRIEDMAN Txt Marco Capelli Recognize Fuck You Too, The Idealist Dogtown - The Fuck You Heroes, Keep Your Eyes Open Glen E. Friedman, 60 pagine, The Extras + More Glen E. Friedman, 148 pagine, Legend of the Z-Boys Glen E. Friedman Glen E. Friedman, 112 pagine, Burning Flags Press, inglese Scrapbook Burning Flags Press, inglese Glen E. Friedman & C.R. Stecyk photographs 1976- Burning Flags Press, inglese Glen E. Friedman, 180 pagine, III, 240 pagine, Burning Flags 1991 www.burningflags.com Burning Flags Press, inglese Press, inglese Glen E. Friedman, 148 pagine, Burning Flags Press, inglese a 4 anni aspetto inutilmente il giusto pretesto nel campo più affine segnalo l’ingresso di SSD, Necros, tramonti dall’alto, “una missione” per citare Svenonius, per menzionare Glen E. Friedman sulle pagine Reagan Youth, degli ultraminorenni Mad Society – che “una responsabilità. Le immagini sono scattate con il ri- di Salad Days. Un nuovo libro, una mostra, un in epoca youtube avrebbero spopolato –, anche se tra le spetto di un servo per i fondamenti del fotografare”. Bel- piccolo revival, ma niente; non che lui non si mie preferite c’è uno spiritato Tony Cadena. Rap e skate le, ironicamente attuali in tempi di #clouds, #cloudporn sia dato da fare, le sue opere sono entrate in qualche affollano le pagine come non mai, qualcosa è un po’ e #cloudstagram, ma difficili da consigliare come punto museo e lui è finito nella Skateboarding Hall of Fame, sacrificato, ma d’altro canto di scrapbook si parla. Una di partenza per chi si avvicina a Friedman. Keep Your ma non è quel che cercavo. Quindi, prima che sia troppo doppia va anche ai Make Up di Ian Svenonius, ex Nation Eyes Open è il capitolo finale di questa storia ed è anche tardi, ecco IL fotografo, l’uomo che ha ispirato mille dopo of Ulysses, che per Friedman scriverà poi introduzioni il definitivo tributo ai Fugazi, persino i numeri di pagina di lui – inclusa questa rivista –, e anche l’uomo giusto al chilometriche, tra cui quella di The Idealist, che esce nel sono rimpiazzati dai titoli dei loro pezzi. Che Washing- posto giusto nel momento giusto per eccellenza. Nella 1998, contemporaneamente alla nascita di una mostra ton DC avesse un posto d’onore nel cuore di Friedman e seconda metà degli anni 70 Friedman documenta la rivo- itinerante, basata sui primi due libri, che passa anche che Ian MacKaye avesse con lui un rapporto privilegiato luzione dello skateboard chiamata DogTown, poco dopo per il Leoncavallo (e si segnala in buona forma ancora era ben chiaro da Fuck You Heroes, e qui se ne vedono i è testimone del primo hardcore statunitense (per questo nel 2010, a Dublino e San Francisco). Friedman abban- risultati sulla lunga distanza. Il fotografo segue la band si veda anche la sua vecchia fanzine My Rules) e in dona ma non dimentica il retaggio del suo passato, e vi dai suoi esordi fino alle affollatissime date di fine anni seguito si trova di fronte l’esplosione hip-hop. Questi tre affianca paesaggi, ritratti e città. Si mostra fotografo in 90, la musica è facile da reperire, la storia la si legge me- momenti sono il fulcro di Fuck You Heroes, tuttora il suo senso più ampio, e più soggettiva diventa la valutazione glio altrove (Dance of Days), ma qui le foto trasmettono titolo chiave, edito nel 94 e ristampato più volte. Se ave- del suo lavoro; non c’è più la sola efficace testimonianza l’intensità della band come raramente accade. Più che te in mente degli scatti memorabili di Jay Adams, Tony diretta di fenomeni più o meno underground, ci sono musicisti, i quattro paiono spesso manichini disarti- Alva, Stacy Peralta, Black Flag, Bad Brains, Minor Threat, molti suoi viaggi, “cartoline” e curiosità. È il 2000 e colati buttati sul palco e se conoscete parte della loro Run DMC, Beastie Boys, Public Enemy, è facile che esca- Friedman torna a collaborare estesamente con il mentore discografia sarà più facile capire come e perché possano no da questo volume. Non ci crederete fino al momento C.R. Stecyk III per DogTown-The Legend of the Z-Boys, nascere certe posizioni. I Fugazi sono ritratti sul palco, in cui ne sfoglierete le pagine. La trattazione si spinge titolo che ispira il successivo documentario. Chi invece nei backstage e in diversi posati, con l’aggiunta di qual- fino al1991 e sfiora nel finale un argomento che sarà poi arriva in ritardo, con il film Lords of Dogtown, dovrebbe che nota e di una bella apertura del solito Svenonius, importantissimo, i Fugazi. Che si parli di skateboard o ricominciare da qui: i due autori sono i primi a fotogra- che tocca alcune delle scelte storiche della band, come concerti, Friedman è sempre a pochi centimetri da quel fare e a scrivere della Zephyr crew e delle diverse perso- il rifiuto di produrre merchandise e la scelta di tenere che sta succedendo e inquadra quelli che, citando una nalità che Catherine Hardwicke (poi regista di Twilight) l’entrata ai propri concerti il più bassa possibile. Strano sua intervista, sono stati “i miei eroi, eroi per innumere- ha tenuto a evidenziare nella produzione hollywoodiana peraltro che uno dei più importanti gruppi degli anni 90 voli altre persone per la loro capacità di dire FUCK YOU a (pure scritta da Peralta). È l’inizio di tutto, i primi articoli (ormai fermo dal 2003) sia paradossalmente tra i più chi tentava di soffocarne la creatività, le idee e gli ideali, risalgono al 1975, e l’archivio di Friedman (all’epoca spesso dimenticati negli anni più recenti. Un paio d’anni di sbattersene delle ripercussioni, eroi per aver detto 14enne!) fornisce un infinito e prezioso commentario fa Friedman ha dichiarato di non avere più la medesima FUCK YOU, e quindi Fuck You Heroes”. Fuck You Too: The visuale che occupa, ininterrotta, la seconda metà del ispirazione e urgenza documentativa del passato e con- Extras & More esce un paio di anni dopo con la evidente volume. Quel che segue è piuttosto inatteso, per quanto segnava virtualmente questo compito alle generazioni esigenza di pubblicare le decine e decine di immagini anticipato in piccola parte in The Idealist, e si chiama più giovani. Inutile dire che sia un suo cambiamento di che non hanno trovato posto nel primo volume. Mi pare Recognize: 60 pagine – in formato decisamente genero- opinione che l’avvento di un valido successore sarebbe- riduttivo parlare di scarti o seconde scelte e rimanendo so – unicamente dedicate alle nuvole. Nuvole, cieli, cirri, ro ottime notizie! 6 7 p i c . b y M o k a U l t r a p o p D e s i g n k k musi K & musiK apparel www.kreativeklan.com 8 9 parte importante della cultura Mi piace la varietà e mi piace skate. Gruppi come Agent Orange, pressoché ogni genere per una Peter and The Test Tube Babies, qualche sua caratteristica. Quando Dead Kennedys, Black Flag, Minor però sono “up there” c’è solo Threat… Quando sono diventato un silenzio mentre mi concentro. poco più vecchio, abbastanza da andare ai concerti, Bad Religion, Txt by Marco Capelli // Pics by Rigablood DANNY WAY Slayer e Green Day suonavano SD: Un’ultima domanda di spesso in zona, andavo a vederli a derivazione musicale. Jim Lindberg, Tijuana, in Messico, o all’USCD. Punk ex Pennywise, ha realizzato un domande a Danny Way, uno dei pochi skater che e skateboard erano incredibilmente documentario in cui affronta il potreste conoscere anche se aveste tra le mani Salad intrecciati in quegli anni. Se ascolti la dualismo di essere un cantante punk Days Mag per puro caso, o se il tiro al piccione fosse la vostra colona sonora del primo video Plan rock con fuck you attitude e anche B sentirai tutti quei gruppi prima il padre di tre bambine che vanno in attività preferita, o se foste appena rientrati da un giro con i del loro successo commerciale.