Introduzione Le Bande Partigiane
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La Resistenza nel maceratese ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Comitato provinciale di Macerata ISREC - Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Mario Morbiducci” - Macerata 25 aprile 2010 - 65 anni dalla Liberazione Il contributo alla Resistenza mace- Introduzione ratese fu dato dai A partire dall’anno 1943 l’Ita- delle zone nelle quali opera- molti giovani che lia si ritrovò divisa in due: vano, sui collegamenti tra for- dopo la caduta nel meridione si riorganizzò mazioni tenute da staffette e del fascismo del il vecchio stato monarchico portaordini mimetizzati tra la 25 luglio 1943 e sotto il controllo degli alleati, popolazione civile e seppero l’armistizio dell’8 mentre a nord risorgeva il fascismo nelle forme della Repubblica sociale, ALCUNI DATI che a fianco dei nazisti (Archivio ISREC, fondo ANPI - Resistenza, Fascismo, RSI, Busta 10, Fascicolo 102) ebbe come unico scopo quello di combattere la PARTIGIANI COMBATTENTI: 5.230 (182 donne) Resistenza. Sotto questa PATRIOTI: 2.156 definizione viene com- PARTIGIANI STRANIERI: 324 preso il vasto movimen- CADUTI: 408 (14 donne) to di partigiani, compo- FERITI: 726 sto da antifascisti vissuti MEDAGLIE D’ORO: 7 nell’ombra durante il re- MEDAGLIE D’ARGENTO: 26 Liberazione di Tolentino (30 giugno 1944) - Archivio ISREC Macerata - Fototeca gime, giovani renitenti MEMBRI DEL CLN Macerata: 23 alla leva della RSI, ufficiali VOLONTARI DEL CVL: 291 mento dell’esercito fascista giani o si unirono alle bande. e soldati dell’esercito che continuarono a servire la pa- Non dimentichiamo inoltre le non vollero consegnarsi tria in nome della giustizia, numerose donne che diede- ai tedeschi, stranieri reclusi tenere in scacco grandi unità settembre decisero di non dell’uguaglianza e della li- ro il loro contributo alla resi- nei campi di internamento tedesche, come la divisio- rispondere alla leva della RSI bertà dagli invasori, metten- stenza maceratese. In quali- del duce e da tutti quelli che, ne Goering che imperversò e scelsero di combattere per do al servizio della guerriglia tà di staffette, collaboratrici, in un momento di sbanda- nel centro Italia, impegnata la libertà del proprio paese la loro competenza militare. collegamenti ma anche di mento e di estrema difficoltà esclusivamente nella repres- e per la nascita di una nuova Un grande contributo alla combattenti armate interne per l’Italia, scelsero di salire sione del movimento parti- democrazia. Resistenza venne dai carabi- alle bande, nella provincia di sulle montagne e di combat- giano, fino alla strage di Mar- Ad essi si affiancarono molti nieri, che come nel caso del Macerata risultano 693 don- tere per restituire la libertà, la zabotto. militari, soprattutto ufficiali, maresciallo Giordano, conse- ne alle quali fu riconosciuta la giustizia e la dignità al pro- Le bande, anche in base che in seguito allo sbanda- gnarono le loro armi ai parti- qualifica di “Partigiano”. prio paese. all’orientamento politico dei Dopo una originaria fase di propri membri, si aggrega- aggregazione spontanea sul- rono in diverse formazioni: le montagne del centro e del le Brigate Garibaldi, in mag- Le bande partigiane nord Italia, che diede origine gioranza composte da co- La provincia di Macerata, di sabotaggio e controllo. Tut- In provincia agirono 27 tra alle prime formazioni armate, munisti, le Brigate Giustizia e subito dopo l’8 settembre tavia l’asperità del territorio gruppi e bande, variamente le bande si organizzarono, Libertà facenti capo al partito 1943, vide il formarsi di un ed il clima rigido resero anche collegati e facenti riferimento dandosi una disciplina, un d’azione, le Brigate Matteot- diffuso movimento resisten- difficoltosi i collegamenti tra al gruppo - divisioni Garibaldi codice di comportamento ed ti, legate al socialismo, oltre a ziale favorito dalla natura bande, l’approvvigionamento Spartaco. Le bande erano at- una organizzazione paramili- formazioni cattoliche, liberali collinare e montuosa del di viveri, i contatti con i CLN tive nell’entroterra montano tare. e monarchiche (i cosiddetti suo entroterra che offriva locali, tantoché l’inverno tra il e pedemontano della provin- Le bande armate si produs- badogliani). nascondigli alle bande ar- ’43 ed il ’44 fu estremamente cia, in particolare sui monti tra sero in azioni di guerriglia, Le azioni della Resistenza si mate e possibilità di azioni difficile da superare. Visso, Serravalle, Pievetorina, sfruttando la particolarità to- intrecciarono con le vicen- nella zona del San Vici- pografica del territorio colli- de dei partiti antifascisti, che no, tra San Severino e nare, montano e pedemon- dopo la clandestinità del ven- Cingoli. tano, basarono le proprie tennio, iniziarono a ricostituir- Nei centri urbani in- azioni sull’estrema rapidità si. Subito dopo l’8 settembre vece agivano i GAP di manovra, sulla conoscenza i rappresentanti dei partiti (Gruppi di Azione Pa- principali si riunirono a Roma triottica), nuclei clan- costituendosi in Comitato di destini composti da liberazione nazionale (CLN), pochi uomini, dediti proponendosi come guida e prevalentemente ad rappresentanza della futura azioni di sabotaggio, Italia democratica, in con- di collegamento, tra- trapposizione agli occupanti smissione di notizie e tedeschi, ai fascisti repubbli- propaganda antifasci- chini, alla monarchia respon- sta e antinazista. sabile della dittatura e della Nel maceratese i GAP guerra e dello stesso gover- più importanti si trova- no Badoglio. vano a Tolentino, San La resistenza in provincia di Severino Marche, Cor- Banda Nicolò Macerata iniziò subito dopo ridonia, Morrovalle, Po- Archivio ISREC Macerata l’8 settembre del 1943 e si tenza Picena, Macerata Fototeca concluse nell’estate del 1944. e Civitanova Marche. 1 I personaggi principali Alcuni episodi CADUTI DECORATI dove fu catturato ed ucci- sieme alla sua Banda, l’auto- CON MEDAGLIA D’ORO so dai tedeschi, ai quali si re della liberazione di Mace- significativi consegnò per evitare la rap- rata, il 30 giugno del 1944. Tina Lorenzoni presaglia contro i contadini Il gruppo bande Nicolò sta- Nata a Macerata, operò nelle presso i quali era nascosto. zionava nella zona di Mona- della Resistenza brigate “Giustizia e Libertà” stero. di Firenze come collegamen- Achille Barilatti Le azioni della Resistenza della Guardia Nazionale to con Milano ed il Nord Ita- Studente maceratese, si unì possono essere classifica- repubblicana a Muccia. lia. Fu catturata dai tedeschi alla resistenza ed assunse il te secondo due tipologie, ed uccisa durante un tentati- comando di uno dei distac- quelle finalizzate all’ap- 3 marzo 1944 vo di fuga. camenti del gruppo bande provvigionamento, di armi Attacco ad un automezzo Nicolò, operante a Montalto o di viveri, e quelle pro- del comando tedesco sul- Salvatore Valerio di Cessapalombo. priamente di guerriglia: la strada per Serravalle. Capitano dell’esercito, si unì Catturato durante i rastrella- imboscate, sabotaggi, at- al gruppo Roti, di stanza nella menti che precedettero l’ec- tacchi a nazisti e fascisti, 22 marzo 1944 zona di Matelica, fu ucciso dai cidio di Montalto, il 22 marzo incursioni, liberazione di Battaglia di Monastero tra tedeschi durante la battaglia di del 1944, fu fucilato dai te- prigionieri. la banda Nicolò e reparti Valdiola il 24 marzo del 1944. deschi il giorno successivo a I primi episodi della resi- tedeschi assistiti da pezzi Muccia. stenza maceratese risalgo- di artiglieria. Mario Batà no già all’ottobre del 1943, Tenente di complemento del Pietro Capuzi Achille Barilatti (1921-1944) Archivio ISREC Macerata visto che subito dopo l’ot- 24 marzo 1944 genio militare e studente di Subito dopo l’otto settembre Fototeca to settembre si erano for- Battaglia di Valdiola tra ingegneria, si unì alla banda organizzò i giovani antifascisti mate la banda Nicolò a partigiani del gruppo Ma- Frontale. del proprio paese e costituì la Monastero e la banda Ma- rio e una colonna di tede- Catturato dai fascisti, venne banda Visso, di cui assunse il rio a San Pacifico di San schi e fascisti. Per rappre- fucilato a Sforzacosta il 20 comando. Successivamente Mario Depangher Severino Marche. Entram- saglia i tedeschi ed i fasci- Il comandante Mario era un novembre del 1943. entrò a far parte del coman- be, forti soprattutto della sti compiranno la strage di antifascista di origine istria- do umbro – marchigiano del- preparazione militare di Braccano e l’uccisione di 5 ne a lungo perseguitato dal le Brigate Garibaldi. Fu cat- molti dei propri membri, partigiani sul ponte di Chi- regime; l’otto settembre turato ed ucciso dai tedeschi iniziarono immediatamen- giano. si trovava a San Severino durante una missione. te la guerriglia. Marche in regime di inter- Riassumiamo alcune delle 10 aprile 1944 namento libero. Organizzò Mario Morbiducci più importanti azioni: Attacco da parte dei par- la resistenza nella zona gui- Studente maceratese, ar- 23 settembre 1943 tigiani del distaccamento dando una banda nella qua- ruolato come Sottotenente Liberazione di 1500 pri- Nino ad una colonna di le operarono molti partigia- di Frontiera si trovava in Val gionieri di guerra iugoslavi soldati tedeschi e fascisti ni di origine slava. Varaita (Piemonte) nel mo- dal campo di Colfiorito. che sta rastrellando gio- mento dell’armistizio. Si unì vani in età di leva nel cen- pertanto alla Resistenza pie- Ottobre 1943 tro abitato di Grottacce di montese ed assunse il co- Combattimento tra tede- Cingoli. mando della 15^ Brigata Ga- schi e partigiani della ban- Mario Batà (1917-1943) ribaldi “Saluzzo”. da Mario a San Severino, 12 aprile 1944 Archivio ISREC Macerata Cadde combattendo contro Fototeca a difesa dell’altura di San Seconda battaglia di Mo- una Brigata Nera che lo ave- Pacifico. nastero. va sorpreso nel corso di una operazione di trasferimento. Novembre 1943 19 maggio 1944 Decio Filipponi Assalto al campo di Villa Incursione e scontro a fuo- Studente di legge romano, Spada di Treia da parte co a Sarnano, occupata dopo l’armistizio fuggì da ALCUNI COMANDANTI dei partigiani della banda dai nazisti, delle bande Trieste dove era di stanza PARTIGIANI Mario e del gruppo Roti.