Giovanni Battista Viotti: «professione musicista» Sguardo sull’opera, lo stile, le fonti a cura di Mariateresa Dellaborra

SEdM

Saggi [7] © Società Editrice di Musicologia 2017 Lungotevere Portuense 150, 00153 Roma C.F. 97701420586 [email protected] www.sedm.it

Progetto grafi co: Venti caratteruzzi

Impaginazione: Giacomo Sciommeri

#$%&: 978-88-85780-04-0

Volume realizzato con il contributo di

e con il patrocinio di Società Italiana di Musicologia e Istituto per i Beni Musicali in

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Società Editrice di Musicologia : «professione musicista» Sguardo sull’opera, lo stile, le fonti a cura di Mariateresa Dellaborra

Società Editrice di Musicologia

Indice

VII Presentazione

IX Nota della curatrice

1 Introduction Denise Yim

11 Grand détaché porté contro détaché traîné: un punto fondamentale della lezione viottiana Philippe Borer

33 Viotti and the scientists Warwick Lister

41 I duetti per due violini di Viotti fra diletto e stile concertante Paolo Mechelli

73 Le sonate a violino e basso di Viotti Francesco Passadore

99 Concertant, brillant o dialogué? Una ricognizione tra i quartetti di Viotti Mariateresa Dellaborra

141 Su alcuni aspetti ritmici e formali della musica vocale di Giovanni Battista Viotti Pier Giuseppe Gillio

151 La cultura violinistica del notabilato piemontese durante l’età di Viotti Paolo Cavallo 175 Presenze di Viotti in Piemonte: alcuni risultati del recente censimento regionale dei fondi musicali Stefano Baldi

189 Abstract

193 Indice dei nomi Presentazione

La giornata internazionale di studi Giovanni Battista Viotti: «professione mu- sicista». Sguardo sull’opera, lo stile e le fonti, tenutasi a l’8 aprile 2017 presso la sala congressi della scuola musicale “Vallotti”, viene considerata uno tra i più autorevoli ed aggiornati convegni di approfondimento attorno allo stile e all’opera del grande violinista fontanettese mai realizzati. Inserita nel contesto di una variegata serie di azioni celebrative della $ gura storica di Viotti, sotto l’evocativa titolazione «Un violino sull’acqua», la gior- nata internazionale di studi ha prodotto saggi di straordinaria rilevanza che vengono raccolti in questo volume d’atti del convegno che hanno il grande merito di investigare ed approfondire i molti aspetti della produzione artistica viottiana sotto nuove prospettive di indagine, arricchite da informazioni ine- dite sulla presenza del violinista in alcuni fondi musicali in Piemonte. Le azioni celebrative volute dall’amministrazione comunale di Vercelli per- seguono l’obiettivo di ampliare ed approfondire la conoscenza dei moltissimi concittadini illustri di questo territorio: Viotti, tra questi, occupa un posto di massima rilevanza nella storia del Vercellese ed al suo nome sono legati momenti culturali di respiro internazionale come il concorso di musica G.B. Viotti della Società del Quartetto e le rassegne musicali Viotti Festival dell’Or- chestra Camerata Ducale, momenti che queste azioni intendono idealmente accompagnare. Gli autori di questi saggi, preceduti da un’approfondita introduzione di De- nise Yim, docente presso l’università di Sidney, autrice del fondamentale testo Viotti and the Chinnerys. A relationship charted through letters (Ashgate, 2004, ristampato da Routledge, 2016), sono tra i massimi studiosi dell’opera viottiana: Stefano Baldi, musicologo, direttore della Biblioteca di Arte, Musica e Spet- tacolo dell’università di Torino; Philippe Borer, violinista, musicologo, docen- te di violino e viola presso la Société suisse de Pédagogie musicale di Corseaux in Svizzera; Paolo Cav allo, musicologo, dottore in Scienze del testo letterario e musicale; Mariateresa Dellaborra, musicologa, docente di storia della mu- sica al conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, membro del comitato

> VII direttivo della Società Italiana di Musicologia quale responsabile delle Edizio- ni societarie ed autrice del libro Giovanni Battista Viotti (L’epos 2006); Pier Giuseppe Gillio, musicologo, docente di forme del teatro musicale e dramma- turgia musicale al conservatorio “Guido Cantelli” di ; Warwick Lister, violinista, musicologo, autore di Amico (Oxford University Press, 2009), mo- nogra$ a dedicata a Viotti; Paolo Mechelli, musicologo, docente di storia della musica al conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro; Francesco Passadore, musicologo, docente di storia della musica al conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza, presidente della Società Italiana di Musicologia. L’Amministrazione comunale di Vercelli ha a& dato l’edizione di questo im- portante volume al prestigio della Società Editrice di Musicologia e la pubbli- cazione esce con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia e dell’Isti- tuto per i Beni Musicali in Piemonte.

Maura Forte Sindaco di Vercelli

> VIII Nota della curatrice

Glory is like a circle in the water, which never ceaseth to enlarge itself till by broad spreading it disperse to nought.

W. Shakespeare, Henry VI, I, *

Dal *++/, anno del duecentocinquantesimo anniversario della nascita, ad oggi il nome di Giovanni Battista Viotti è ripetutamente comparso su vari suppor- ti cartacei e multimediali per i motivi più disparati. Ora oggetto di meticolose ricerche scienti$ che relativamente alla produzione musicale, al catalogo, alla biogra$ a, ora protagonista di concerti, di incisioni discogra$ che o di edizioni critiche a stampa e online, ora in$ ne $ gura di spicco in scoop degni della più consolidata stampa scandalistica. Tra tutti, senza dubbio, quest’ultimo ambito ha appassionato maggiormente i lettori perché attinente a un argomento cu- rioso e avvincente: Viotti implicato in torbide vicende politiche di epoca rivo- luzionaria e compositore della Marseillaise già $ n dal 5<=5, con ben otto anni di anticipo sulla rivoluzione e undici sulla creazione della composizione comu- nemente attestata al 5<>* e attribuita, sebbene non concordemente, a Rouget de Lisle. Su questa questione si è scatenata un’autentica bagarre nella quale si sono accalorati musicisti e musicologi e il grande pubblico è rimasto dapprima sorpreso e quindi attonito per la veemenza della discussione nonché incapace di distinguere dove fosse, se non proprio il vero, almeno il verosimile del dibattito. In questo libro non si parlerà di Marseillaise – si a@ ronteranno tutt’altri temi non ancora approfonditi nella letteratura musicologica più recente, ponen- do l’attenzione su diversi aspetti della produzione viottiana, focalizzando la riH essione su repertori e ambiti speci$ ci, talora inediti, del catalogo – ma in questa sede introduttiva forse vale la pena di so@ ermarsi sull’hymne ou air des Marseillais soltanto per evidenziarne alcuni elementi e magari anche per of- frire un nuovo motivo di dibattito. Non interesserà certamente disquisire sulla paternità o meno di Rouget de Lisle, argomento ancora controverso e vivo nell’ambito della etnomusicologia e musicologia francese, ma semplicemente riH ettere su alcuni dati concreti relativi all’attività, al modus operandi di un musicista tra XVIII e XIX secolo e al contesto in cui Viotti si trovò ad operare. Innanzitutto qualche coordinata temporale che permetta di seguire me- glio la vicenda. Giovanni Battista Viotti è attivo a Parigi tra la $ ne del 5<=5 e il luglio del 5<>*. In questo lasso di tempo tiene concerti e compone, per i

> IX primi due anni, per il pubblico del Concert spirituel e di altre associazioni culturali della città, in seguito esclusivamente per la regina (che gli assicura una pensione) e per altre istituzioni aristocratiche esclusive. Dal 5<=> diviene impresario d’opera, gestendo le sorti del K éâtre de Monsieur e quindi del K éâtre Feydeau, strettamente legati all’ambiente della corte. La grave situa- zione politica sviluppatasi con lo scoppio della rivoluzione francese gli arreca innanzitutto un grave dissesto $ nanziario, in secondo luogo umano perché il suo nome viene iscritto nel «livre rouge» dei sostenitori della monarchia e il musicista con una certa fretta è costretto a partire per l’Inghilterra tra il *5 e il ** luglio del 5<>*. Nel 5<=5 dunque Viotti debutta a Parigi con l’esecuzione, stando alle crona- che u& ciali, di composizioni interamente originali, ma non è escluso che si fosse $ n da subito interessato a variare ed elaborare brani altrui o di prove- nienza popolare, come era d’uso al tempo. Si trattava infatti di un sistema sicu- ro sia per accondiscendere il gusto del pubblico – che ascoltava così temi noti, ma sotto una nuova veste –, sia per mostrare la propria abilità e padronanza tecnica grazie alle variazioni sulla melodia prescelta nelle quali si potevano in- trodurre tutte le bizzarie e i giochi funambolici più congeniali. Tra queste arie è assolutamente plausibile che ci fosse l’air des Marseillais. Manca uno studio sistematico recente e aggiornato sul repertorio popolare francese; l’unico esi- stente risale al 5>+\ e riferisce di oltre ]/+ airs, timbres, refrains, hymnes, senza però annoverare la Marseillaise.1 Non si può tuttavia escludere che essa rien- trasse nel grande corpus musicale folclorico, non necessariamente proveniente da Marseille, ma da un altro ambiente geogra$ co, quale ad esempio l’Alsace (ora Grand est), dal momento che nella notte tra il */ e il *] aprile 5<>*, Rouget de Lisle a Strasbourg avrebbe creato, in un momento di impetuosa ispirazione, parole e musica di un brano in seguito intitolato Marseillaise. Era infatti uno stratagemma molto e& cace e in vigore già dall’epoca medie- vale quello di utilizzare musiche conosciute dal popolo per far penetrare con più facilità e immediatezza pensieri e concetti nuovi, assicurando loro una trasmissione quanto più vasta e prolungata. La musica non era che un acces- sorio, un elemento secondario per ricordare con più agio e precisione le parole e non ci si turbava di impiegare airs persino molto antichi, senza preoccuparsi della loro origine, purché fossero ben popolari.2 Anche gli autori del periodo rivoluzionario adottarono lo stesso accorgimento per raggiungere il loro sco-

1] I numeri sul repertorio si trovano in Constant Pierre, Les hymnes et chansons de la révolution, Paris, Imprimerie nationale, 5>+\, p. /+, mentre una disamina puntuale del Chant de guerre pour l’armée du Rhin, ascritto senza ombra di dubbio a Rouget de Lisle, a pp. **^-*

> X po: far intonare da tutta la comunità testi inediti su musiche note, rendendo dunque tutti immediatamente partecipi e consapevoli. È celebre, ad esempio, la constatazione di Felix Nogaret, uno dei padri di quell’ora: «se non avessi composto questo brano su un air conosciuto, nessuno l’avrebbe cantato» per- ché inevitabilmente «si canta ciò che si conosce» ed è proprio il popolo a non voler modi$ care questa prassi: «quando il popolo permetterà di arricchire il repertorio, mostrandosi meno sdegnoso delle novità, allora il poeta comporrà liberamente e le note si conformeranno perfettamente alla lunghezza e agli accenti delle sillabe».3 Rouget de Lisle potrebbe allora aver adottato una melodia famosa, even- tualmente anche modi$ candola in parte, per soddisfare l’esigenza del suo committente, il sindaco di Strasbourg Dietrich, trovando un canto che sinte- tizzasse per tutta la cittadinanza (aristocratici e popolo minuto) l’importanza del momento che la Francia stava vivendo all’indomani della dichiarazione di guerra all’Austria. Quale sistema più e& cace se non applicare un testo nuovo, composto ad hoc, su una musica locale già ben impressa nella mente di tutti? E il testo, allora intitolato Enfants de la patrie, rendeva speci$ co omaggio al battaglione di volontari indigeni, essendo proprio quell’incipit il nome del reg- gimento capeggiato dal $ glio di Dietrich, chiamato alla guerra. Da quella città, nel giro di poco tempo, la melodia arrivò anche a Parigi dove fu cantata in particolare da plotoni di marsigliesi4 e per questo denominato air (o hymne o marche o chant o chanson) des Marseillais.5 Dalla prima esecuzio- ne pubblica il *] luglio 5<>* (dunque una settimana circa dopo la partenza di Viotti per l’Inghilterra), davanti alla Bastille ben presto il brano fu eseguito al K éâtre Feydeau, divenuto luogo antimonarchico per eccellenza. Dall’agosto al dicembre 5<>* la Chanson marseillaise, come allora fu nuovamente intitola- ta, vi risuonò ripetutamente e Modest Grétry, scrivendo a Rouget de Lisle, si rallegrava che le strofe di Allons enfants de la patrie! fossero cantate in tutti gli spettacoli e in tutti gli angoli della città, ben conosciute sia dal popolo che dai cantanti professionisti.6

3] Pierre, Les hymnes et chansons, p. \>: «si je n’avais composé ce morceau sur un air connu, personne ne l’aurait chanté. […] On chante plus volontiers ce qu’on sçait. [….[ Quand le peuple permettra qu’on enrichisse son répertoire, quand il se montrera moins dédaigneux de nouveau- tés, le poète composera librement, et les notes, d’accord avec les longues et les brèves, ne feront pas récrier le chanteur». 4] Julien Tiersot, Histoire de la Marseillaise, Paris, Librairie Delagrave, 5>5/, pp. //-/]. 5] Le titolazioni cambiarono frequentemente già nel corso del 5<++: da Chant de guerre pour l’armée du Rhin a Chant patriotique dédié à l’armée de Biron sino a Marche des Marseillais. cfr. Pierre, Les hymnes et chansons, pp. **>-*^+. 6] Tiersot, Histoire de la Marseillaise, p. ]^.

> XI Infatti da quel momento, ora per questioni politiche, ora per motivi sempli- cemente e strettamente musicali, il canto attirò l’attenzione di diversi musicisti (solo per citarne alcuni: Charpentier, Cousineau, Cambini, Gossec7) che lo utilizzarono per variazioni ed elaborazioni. In attesa pertanto di visionare un catalogo aggiornato di temi popola- ri francesi e trovare conferma di queste ipotesi, si può trarre come parziale conclusione l’idea che Rouget de Lisle abbia usato una melodia folcloristica, dal piglio stentoreo e marziale, di@ usa nei suoi territori, per disporre versi incitatori e toccanti ben adatti alla circostanza e far sì che tutti, senza alcuna di& coltà e dilazione di tempo, partecipassero al grande evento politico. La stessa melodia, spogliata dei versi di natura bellica e sociale, avrebbe potuto prestarsi a mille altri adattamenti e intonazioni di argomenti disparati. Che Viotti la conoscesse già nel 5<=5 è dunque molto probabile e che pure se ne fosse avvalso per farsi conoscere e ammirare, sfruttando una prassi ricorrente, è altrettanto verosimile. Che invece fosse interessato a questioni di governo o volesse essere protagonista di episodi rivoluzionari è assolutamente impossi- bile. Non solo le circostanze cronologiche dimostrano la sua assenza da Parigi nei momenti post rivoluzionari più accesi e violenti, ma anche e soprattutto ha valore la testimonianza diretta che l’autore lascia nel Précis, quando a@ erma categoricamente di non essersi mai mischiato alla rivoluzione né alla politica in modo diretto o indiretto,8 e quando prende le distanze dalla composizione del quartetto sull’aria della Marseillaise annotando di suo pugno, sul frontespi- zio dell’edizione André conservata a London, British Library, di non aver mai composto quel pezzo.9 Altri erano i suoi interessi e i suoi ambiti d’azione: le sale da frequen- tate da un pubblico attento e consapevole; i salotti privati in cui fare amabilmen- te musica con amici; uno studio dove accogliere allievi da istruire e formare. Una personalità molto riservata e timida, ma con un estro inventivo e una tec- nica che destarono grande ammirazione tra i contemporanei e servirono come modello a diversi musicisti, non soltanto italiani, della generazione successiva.

7] Ma la lista è ben più lunga e si può leggere in Pierre, Les hymnes et chansons, pp. **\-**] 8] Précis de la vie de J.B. Viotti depuis son entrée dans le monde jusqu’au # mars $%&(, memo- ria scritta durante il soggiorno forzato a Schönfeldz . La traduzione completa del Précis si legge in Mariateresa Dellaborra, Giovanni Battista Viotti, Palermo, L’epos, *++], pp. 5//-5]+. «Je dois declarer ici comme je l’ai déjà declaré que jamais je ne me suis melé de revolution ni de politique directement ou indirectement». 9] «Je n’ai jamais composé les quatuors ci dessous, J.B.Viotti». La scritta è apposta sul frontes- pizio del premier livre dei Trois quatuors d’airs connus dialogués et variés pour deux violons, alto et violoncelle ouvre )*me, O@ enbach, André, n. di lastra === che contiene al terzo posto «Air de l’hymne des Marseillois».

> XII Le opere di Viotti sono a@ ascinanti e interessanti anche senza episodi ecla- tanti, coups de théâtre o boutades. Esse hanno bisogno piuttosto di studi ap- propriati e approfonditi che aiutino a metterne in luce i tratti distintivi e a comprenderne il peso e il signi$ cato all’interno di un contesto geogra$ camen- te molto ampio (corti europee, Parigi, Londra), permettendo nel contempo di apprezzare il ruolo del compositore-virtuoso nel panorama contemporaneo. Solo in questo modo gli interpreti potranno avvicinarle e proporle in modo consapevole e conveniente. I saggi qui allineati tendono a questo scopo.

> XIII

Abstract

Philippe Borer Grand détaché porté contro détaché traîné: un punto fondamentale della lezione viottiana (Grand détaché porté vs. détaché traîné: a fundamental point in Viotti’s teaching) For all its brevity and sketchiness Viotti’s un$ nished violin method contains precious mate- rial and striking pedagogical concepts. From the outset the pupil is expected to raise the bow from the string a‚ er each note. For Viotti the free vibration phase was just as impor- tant as the phase of bowing itself. In connection with Viotti’s rule Habeneck used the term ‘grand détaché porté’, observing that to achieve a large sound that carries well «one must let the string breathe». Endorsing Habeneck’s analysis, Hector Berlioz stated that «the grand détaché porté aims to impart to the string as much sonority as possible by permitting it to vibrate freely». Yet, it was the ‘airtight’ on-the-string détaché with constant pressure in bow changes that gained general acceptance, notably under the inH uence of Louis Spohr. Such bowing, known as détaché traîné (‘dragged détaché’) or détaché à la corde, almost completely superseded Viotti’s traditional articulated stroke. K e source material under scrutiny and supporting documents include F. Galeazzi, Ele- menti teorico-pratici di musica (5<>5); C. Guhr, Über Paganinis Kunst die Violine zu spielen (5=*>); F. Habeneck, Méthode théorique et pratique de violon (5=\+); A. Lvov, Sovety nachina- yuschemy igrat’ na skripke (5=/>); Ch. Dancla, Oeuvres choisies de Viotti, (5=<\); E. Dworzak von Walden, Il Violino (5==^); E. Deldevez, La Société des Concerts (5==<); C. V. Raman, 1 e Motion of Bowed Strings (5>5\); F. A. Steinhausen, Die Physiologie der Bogenführung (5>5]); C. Flesch, Die Kunst des Violinspiels (5>*=); G. Ubertone, I Principi Fondamentali della Tecnica dell’Arco (5>^*); H. Keller, Phrasierung und Artikulation (5>//); R. Stowell, Violin Technique and Performance Practice (5>=/); L. Breton, L’instrument à cordes dans l’occident chrétien (5>>/); M. Dellaborra, Giovanni Battista Viotti (*++]); T. Berford, Nicolo’ Paganini: Stilevye istoki tvorchestva (*+5+).

Warwick Lister Viotti and the scientists In this essay I bring forth four quotations, one from an early biographical article on Viotti, the other three from treatises by physicists and a theoretician, who concern themselves with two aspects of Viotti’’s violin playing: tempo and tuning or temperament. Since there is a degree of ambiguity and disagreement among the observations of these commentators,

> 189 perhaps the precision required for scienti$ c measurement in these areas was insu& cient, or at least too inconclusive, for us at present to be able to form a clear idea of Viotti’s practice in the areas of tempo and of tuning. I tentatively conclude that the physicists and the theoreti- cian were somewhat misguided in their e@ orts to force Viotti’s practice into the procrustean beds of, on the one hand, ‘strict tempo’, and on the other, just (syntonic) intonation, mean- tone temperament, equal tempered intonation, or even Pythagorean tuning, since most players, probably including Viotti, were using a pragmatic compromise incorporating ele- ments of all these tuning systems.

Paolo Mechelli I duetti per due violini di Viotti fra diletto e stile concertante (Viotti’s violin duets between pleasure and stile concertante) K e purpose of this article is to investigate the role and importance of the violin duets by Giovanni Battista Viotti. K is is the genre in which the Piedmontese composer produced the most compositions: ^] originally for two violins and *5 arrangements of previous compositions (cello duets, H ute quartets, or trios) dating roughly from the period 5<=> to 5=5+. Beginning with the unanimous public and critical consensus and the strikingly favourable reception that these duets have always received, an attempt will be made to shed light on their di@ usion and on their di@ erent uses (unsurpassed didactic vehicles, attractive public and private concert repertory). K e article concentrates on the $ rst collection of duets (WIV: 5-], known as op. 5, published in about 5<=>), focusing on the most relevant aspects, concerning the brilliance of the musical writing, the formal aspects, as well as the fame and di@ usion of these works.

Francesco Passadore Le sonate a violino e basso di Viotti (Viotti’s sonatas for violin and bass) Viotti’s violin and bass production consists of $ ‚ een sonatas, a small collection of variations and a group of manuscripts. To these we can add six sonatas, reworked in the duets for cellos op. ], from which the composer will draw some versions for di@ erent ensembles, in order to satisfy the audience of amateurs, but also to meet the requirements of the musical publish- ing market in the late eighteenth-century. Two books, each including six sonatas – the $ rst marked with opus \ – were published in Paris in the late eighteenth century and a book with three sonatas was published twenty years later. It is de$ nitely a quantitatively limited corpus within Viotti ‘s catalog, and despite this it enjoyed thirty-year-long popularity, judging by the Parisian and Anglo-Saxon re-editions of the $ rst two books; the third book was only published once, perhaps because the genre was beginning to be supplanted by the repertoire that combined the stringed instrument with the piano. K ese compositions met the demands of the di@ erent, and sometimes contrasting, trends that coexisted at the end of the eighteenth century: from the galant one, which was then developed by epigones, to the pre-Romantic one. K e variety of writing, both at a technical and at an expressive level, makes these works an interesting and pro$ table teaching tool, as well as a musical heritage which is de$ nitely worthy of being performed in concert for a present-day audience.

190 > J%$*+J=* Mariateresa Dellaborra Concertant, brillant o dialogué? Una ricognizione tra i quartetti di Viotti (Concertant, brillant or dialogué? A reconnaissance of Viotti’s quartets) K e presentation and analysis of Viotti’s quartets derived from the transcription of other works by the author (Quatuor en sol mineur WIIa: 5; Quatuor en mi mineur WIIa: *; Trois quatuors WIIa: ^-/ and Six quatuors d ‘airs connus dialogués et variés, WIId: 5-]), is com- pared with the formal and stylistic features of the original works (quartets op.5, ^ without opus number) in order to identify concertant, brillant and dialogué attitudes. Besides bring- ing back to an identical ideational matrix and proving interesting works, they contribute to delineate the author’s musical portrait with more accuracy.

Pier Giuseppe Gillio Su alcuni aspetti ritmici e formali della musica vocale di Giovanni Battista Viotti (On some rhythmic and formal aspects of Giovanni Battista Viotti’s vocal music) Of the twelve chamber vocal compositions, for one or two voices, recently published in the critical edition by Mariateresa Dellaborra, seven are on a French text and $ ve on an Italian one. We highlight some rhythmic di@ erences imposed by the two di@ erent metric systems. Indeed, a‚ er Metastasio’s normalization, Italian melic poetry is subjected to a selective re- duction of the metric verse schemes, to the advantage of simple and regular rhythms. For this reason it uses a seven-syllable line with only two forms, instead of the three forms of the corresponding French verse, and excludes nine-syllable lines and hendecasyllables. However, even Viotti’s compositions on Italian texts may include texts that are unusually more irregular than contemporary ones, thus so‚ ening the di@ erences with the intonation of the French lines.

Paolo Cavallo La cultura violinistica del notabilato piemontese durante l’età di Viotti (1 e violinistic culture of the Piedmontese notables in Viotti’s time) K is article begins with the models of musical training adopted during the second half of the eighteenth century by notable Savoy families to complete the education of their o@ - spring; it will then focus on the manuscript and printed compositions, mostly of a didactic or recreational nature, intended for a string trio (two violins and cello), compiled there- from. Proceeding through Viotti’s youthful years spent in the Torinese palace of the Dal Pozzo della Cisterna family (5<]]-5<

J%$*+J=* > 191 letteratura e arti by Gaspare De Gregory, issued in 5=*\, «con$ rmed that he had learned theory from the books of our Testori») could be related to the pages that several composers – mostly of rigorous, ecclesiastic training, but by no means strangers in the homes of the nobility – intended for the “conversations” that periodically were held in the salons of the provincial nobility of the Savoy state (for example the Twelve Trios by the above-mentioned Carlo Giovanni Testori, the Trattenimenti armonici (Harmonic Entertainments) by Michele Alberto Ottone of Casale and the Trios of Giacinto Calderara of Asti and those of Giuseppe Demachi of Alessandria).

Stefano Baldi Presenze di Viotti in Piemonte: alcuni risultati del recente censimento regionale dei fondi musicali (1 e presence of Viotti in : some results of the recent regional census of music collections) Probably the most important Piedmont-born composer of all time, Viotti had le‚ very few traces of his works and biography in his native region. A‚ er a recent musical census by Regione Piemonte and Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, some less known sources have came to light: a letter to french banker Perregaux in I-Trt, an autograph referring to the singers Mr. and Mrs. Debegnis in I-Tc, some musical prints in I-Tf not listed in RISM A/I and a very important $ nding - an unknown handwritten version of the piano concert WIa:*+, complete with Adagio movement, bearing the name of the Marchioness Clementina Della Rovere Guasco (call number Mus. Ms. 5>^ in I-Tci, but actually in I-Tc). Besides, the presence in Turin libraries of the Milan edition of the Anecdotes sur Viotti by Ange-Marie Eymar calls upon Baldi to establish the date when each of the three editions of the pamphlet was printed: on September 5<>= in «La Décade Philosophique, Littèraire et Politique» (not 5<>*, as o‚ en said), 5<>> the Milan edition and 5=++ the Geneva edition. Finally, two parts of Viotti’s Duets for two violins in I-VCc are pointed out, probably belonged to a local music amateur, testifying early interest for the music of the famous com- patriot, as well as a late 5=th-century manuscript copy of the Quartets op. 5 in an important private collection of a noble family in Giarole (), I-GRLSannazzaro. A drawing of Viotti by Clementina Pregliasco – seemingly a new iconography of the com- poser – is held in the Archivio Storico Comunale at ().

192 > J%$*+J=* Indice dei nomi

Adolphus Frederick, duca di Cambridge, Barizza Andrea, *=n \*, /+n, 5+*, 555 Baron John Herschel, \/n, 5*>n Agawu Ko$ , <+n Barosi Bruno, */n Aglio Roberta, 5\\n Barth editore, /< Alard Delphin, 5/, 5] e n, **, *^, \^n Barthélemont François-Hippolyte, \*n Albanese Egide Joseph Ignace Antoine, >* Bashford Christina Margaret, /+n, /*n Albinoni Tomaso, 5]* Basso Alberto, 5/*n, 5/\n, 5/] e n, 5//, >] Benny Jack, *]n Andreoli Giuseppe, 5<< Benton Rita, <\n Anet Jean Baptiste, \*n Berardi Laura, 5=/n Angelelli vedi Correr Augusta Berford Tatiana, 55n Antolini Bianca Maria, ^>n Bériot Charles Auguste de, ** e n, *^, *=, Apel Willy, 5]*n *>n, \^n, /5n Applebaum Samuel, *5n Berlioz Hector, 5/ e n Artaria editore, /<, 5=\ Bertaut Jean, >* Aubert Jacques \*n, \/ Besozzi Alessandro, 5/], 5=\ Bacciagaluppi Claudio, /^n Béthizy Jean-Laurent de, \] e n Bach Carl Philipp Emanuel, \*n Bianchi Antonia, /]n Bach Johann Sebastian, \*n, \= e n Bianchi Francesco, ], ^^, ^=, ^> e n, \+, /+n Bachaumont Louis Petit de, *n, ^ e n Bianchi Paola, 5/*n Bailleau editore, /< Bianchini Gigliola, 5=+n Baillot Pierre Marie François de Sales, ^ e n, Bianco Carla, 5]5n /, =, 5\, 5=n, 5> e n, *+ e n, *^, ^^, ^\ e n, Bianconi Lorenzo, >>n ^=, \^n, /5n, /^ e n, /\, //, <5 e n, 5++ e n, Bignami Carlo, <5 5+5, 5+*n, 5*^ e n Bingham Carlo, 5/< Balbi Ignazio, 5/= Bini Pasquale, \*n Baldi Stefano, >, 5/]n, 5/=n, 5]5n, 5 Banti Brigida, <* Bissone Giovanni Ambrogio, 5]* Barbella Emanuele, \*n Boccherini Luigi, \*n, <+n, 5*^, 5/>, 5]+ e Barbieri Patrizio, ^^ e n, ^\n, ^]n, ^=n, ^> e n n, 5]/n

> 193 Boggio Enrico, 5/]n Cavour Camillo Benso conte di, 5=+n Böhm Joseph, *5n, \^n Cecchinelli Paolo, 55n, *5n Böhme Johann August, 55 e n, /< Celionati Ignazio, 5/*, 5/\ Boieldieu François-Adrien, >/ Centorio Marco Antonio, 5]* Boismortier Joseph Bodin de, \/ Chaplin Joseph, \* Bonaventura da Bagnoreggio, *]n Charles Jacques-Alexander-César, ], ^^ e n, Bongiovanni Carmela, 5]5n ^\ e n, ^/ e n, ^] e n, ^<, ^= e n, \+ Bordenave Jean de, \n Charpentier Marc-Antoine, XII Borer Philippe, ^, *]n, *=n Charron Edmond, */n Borghi Luigi, \*n, /=n, 5=\ Chédeville Nicolas de, \/ Borra Giovanni, 5/= Cherubini Luigi, /+n, /*, /^ e n, >/, 5+*n, Borromeo famiglia, 5/]n 555, 5\] Bouquet Marie-K érèse, 5/*n Chevalier de Saint Georges Joseph Boulo- Bourlot, 5=*n gne, \*n Boutet de Monvel Jacques-Marie, >* Chinnery Caroline, = e n, ^> Boyd Malcom, 5*=n Chinnery famiglia, <, >, /5, /*, >]n, 5+* e n, Boyer editore, //, /<, , \*, /+, Brijon Emile Robert, 5> e n, *+ /5 e n, //, >] e n, 555, 5*< Brossard Sébastien de, \/, \] e n, 5++n Chinnery Matilda, 5*=n Brotbeck Roman, /^n Chinnery William Bassett, ^>, \*, /+ e n, Brown Clive, *^n /5n, >], 555 Brunetti Gaetano, \*n Chirio e Mina editori, 5=/ Bruni Antonio Bartolomeo, \*n, /=n Chladni Ernst Florens Friedrich, ^]n Brusa Marco, 5/=n Choron Alexandre Etienne, 5++ e n Buompastore Angela, 5/\n Churchill John, >^ Ca$ ero Rosa, ^>n Cimarosa Domenico, 5<< Calderara Giacinto, 5/<, 5/> e n, 5]+ Clementi Muzio, >]n, 555 Cambini Giuseppe Maria Gioacchino, XII, Colturato Annarita, 5/>n, 5 e n, *+ e n, \*n, 555, 5/=n Contadin Cristiano, \/n Campagnoli Bartolomeo, \*n Cooper editore, e n, \*n Capodieci Pietro, 55n Correr Augusta, <* Capron Nicolas, \*n Corrette Michel \*n Carducci Giosuè, 5\=n Cotelle editore, 5=+ Carpo Patrizia, 5=\n Cousineau Jacques-George, XII Cartier Jean-Baptiste, \^n Cozio Ignazio Alessandro conte di Salabue, Cary Joseph, \* 5/\ e n Cascio Paolo, 5<]n Cramer Wilhelm, 5^ e n, *n, 5

194 > #&;#=? ;?# &/)# Dale editore, /< Ficker Franz, <5 e n Dancla Charles, *^, *\ e n, */, \^n Filippo di Spagna, 5/= Danzi Franz, 5++ Finscher Ludwig, >>n David Ferdinand, *^, *\n, */, \^n Fioré Andrea Stefano, 5/\ De Gregory Gaspare, /, 5/5 e n, 5=/, 5=< Fiorillo Federigo, \*n De Maria Enrico, 5<]n Fischer Klaus, >>n Debegnis Giuseppe, 5<< Fleischmann Hugo Robert, \^n Debegnis Ronzi Giuseppina, 5<< e n Flesch Carl, 5<, 5= e n, *^ e n, */ Deldevez Edouard Marie Ernest, 5], 5/ 5/n, >]n, >>n, Fux Johann Joseph, 5]^ e n 5*n Demachi Giuseppe, 5/\n, 5/], 5/< e n, 5/=n, Gai Giuseppe, 5/>n 5/>, 5]+ e n, 5]5, 5]^, 5]/, 5]], 5]=, 5=\ Galamian Ivan, *5n, */n, *]n Demarchi Giuseppe, \*n Galeazzi Francesco, 5* e n, 5^ e n, 5\, 5/, *> Demaria M. C. 5=*n Gallo Alberto, >>n Devriès Anik, <\n, >\n, 5+*n Gallo Denise, >n Dezède Nicolas-Alexandre, >* Gandellini Laura, 5=^ Disertori Benvenuto, 5/\n Garcia Manuel, /5 Ditters von Dittersdord Carl, \*n Gasparini Quirino, 5/], 5/< Dizi François, /+n Gautier Eugène, 5 e n DoH ein Erich, \* e n Gavigliani Alessandro, 5/> Donington Robert, *5n Gavigliani Carlo, 5/> Donolato Walter, 55n Gavigliani famiglia, 5// Dont Jakob, \^n Gaviniés Pierre, *>n, \*n Dostoevskij Fëdor Michajlovič, **n Gebauer Jean François, \\n Dragonetti Domenico, /+n, <* Geminiani Francesco, 5^n, \*n Drietrich Philippe-Frédéric de, XI Gerardin editore, 5/< Du Puy Edouard, \*n Gerhard Anselm, /^n Dunstable John, \/ Germi Luigi Guglielmo, /]n Duport Jean Pierre, /+n Gerold Carl, <5n Duport Jean-Louis, ^\ e n, ^/ e n, 5+*n Gervasoni Carlo, 55n, *< e n, *> e n Duranowski August Fryderyk, \^n Ghebart Paolo Giuseppe, /]n Dutilleu Pierre, \*n Ghione Emilio, 5<= Eichberg Julius, \^n Ghione Franco, 5<= Erskine K omas Alexander, \*n Gialdroni Teresa M., ^>n Eymar Ange-Marie, 5=*, 5=^ Gianella Luigi, \\n, >/ Falter Makarius editore, 5++ Giardini Felice, 5^ e n, \*n, /+n, 555 Fayolle François, *>n Giazotto Remo, 55 e n, \5n, /=n, <^ e n, <\, Ferretti Pietro Giovanni, 5/= * e n, >/ e n, 5==n Fertonani Cesare, 5/=n Gillio Pier Giuseppe, =, >, 5\\n Fesch Willem de, \*n Giorgio III, duca di Cambridge, <, /+n, <+

#&;#=? ;?# &/)# > 195 Giornovici (Giornovichi) Giovanni Mane Joly editore, e n Grétry André Ernest Modest, XI Kovalëva Irina Vladimirovna, 55n Grigoriev Vladimir, *5n Kramer vedi Cramer Grünwald Adolf, \^n Kreutzer Rodolphe, 5> e n, *+ e n, *]n, \^n, Guasco della Rovere Clementina, 5<=, 5=+e n /^, /\n, >/, 5+5 Guasco di Castelletto Carlo, 5=+ e n Krommer Franz, \^n Guasco di Castelletto Leopoldina, 5=+n Kruse Johann, *^n Guasco Luigi, 5=+n Kühnel editore, /< Guenin Marie Alexandre, \*n L’Abbé le $ ls vedi Saint Sevin Guérillot Henri, <\n La Chevardière editore, 5/] Guhr Carl, *>n La Fage Adrien, 5++n Guignon Jean-Pierre, \*n Labarre Trille, *+n Guillemain Louis-Gabriel, \*n Lachnith Ludwig Wenzel, 5<= Guynemer Charles, 5+*n Lafont Charles-Philippe, *5n Habeneck Corantin, \ Le Blanc Hubert, *= e n Habeneck François, ^, \, 55 e n, 5* e n, 5\ e n, Le Clerc Charles-Nicolas, 5^n 5/ e n, 5], *^, *>, ^+ e n, ^5 Le Duc editore, /< Halle Rowen Ruth, \/n Le Duc Pierre, \*n Hauptmann Moritz, \^n Le Duc Simon, (l’ainé), \*n Haydn Franz Josef, \*n, \^ e n, <*, 5+5, 5+*, Le Gros Joseph, >*n 5*<, 5*=n, 5]5 Leclair Jean-Marie, 5^, \5n, \= e n, <5 Heinse Wilhelm, *n, \5n, /+ e n, Hotteterre Jacques-Martin, \/ /5 e n, /*n, <5, <*n, ==n, 555n, 5/5 e n, 5/^n, Hubay Jenö, *^ 5] Jarnowick, Jarnowitsch vedi Jarnovik Lorenziti Bernardo, *+n Joachim Joseph, 5=, *^ e n, *\ e n, */ e n Lucca editore, 5=+

196 > #&;#=? ;?# &/)# Lunch C. editore, >n Lvo@ Alexei, *5 e n, ** e n, *^ Mussini Natale, 5=/, 5=< Lyser Johann Peter, ** e n Nachez Tivabar, *^ Maelzel Johann Nepomuk, ^\ Naderman editore, n Marpurg Friedrich Wilhelm, \<, \= e n Nogaret Felix, XI Marsh John, /*n Nomis di Cossilla Luigi, 5<< Marteau Henri, \*n Norblin Louis-Pierre, 5+*n Martinotti Sergio, 5/\n, 5// Pacchiarotti Gaspare, *>n Mendelssohn Bartholdy Felix, *<, /+n Paganini Niccolò, 5\n, 5], *5n, *^ e n, *=n, Merlotti Andrea, 5/*n, 5/^n, 5/\n *>n, \*n, /+ e n, //, /] e n, /=n, />, ]+, Mersenne Marin, */n, *] <5 e n, 555n Metastasio Pietro, 5\* e n, 5\<, 5\=n Panialis Giuseppe, 5]^n Meucci Renato, \/n Parker Mara, >>n, 5+5n Meyerbeer Jakob, 5\* Passadore Francesco, <, /=n Michaud Joseph François, /, ^^n Patetta Federico, 5=* e n Miel Edme-François-Antoine-Marie, 5n, / e Peregeaux vedi Perregaux n, ], ^^ e n, ^\ e n Perregaux Jean-Frédéric, 5<] Miggiani Maria Giovanna, 5\*n Peters editore, /< Milanollo sorelle [Teresa e Maria], *^ Petri Henri, *\n Milsom David, *^n Piatti Ermenegildo, 5/= Mo@ a Rosy, <\n, 5// e n Piave Francesco Maria, 5\=n Molino Luigi, 5/= Pièce Bernard, 55n Molique Wilhelm Bernhard, *^, \^n Pierre Constant, Xn, XIn, XIIn, 5n Montbeillard Philippe Guéneau de, 5*^n Pincherle Marc, 55, <5 e n Montgeroult Hélène de, < Plattner editore, /< Morabito Fulvia, *=n, \5n Pleyel Ignaz Joseph, \*n, \^ e n, /*n, /=n, Mori Nicolas, \, /+n, /5 e n >], 5=/ Moser Andreas, *\n, */n, <+ e n Poliakin Miron, *=n Motta Avogadro della, 5]\ Polledro Giovanni Battista, \*n, /]n Mozart Leopold, ^^ Pompilio Angelo, >>n Mozart Wolfgang Amadeus, \*n, \^ e n, Ponchio Alberto, \/n 5+5, 5*<, 5*=n, 5\], 5]5, 5<

#&;#=? ;?# &/)# > 197 Porro Pierre-Jean, <\ e n, /n, >>n Porta Baldesarre, 5]\ Salazar dei Conti di Romanengo Francesca, Potur Oana Vasilica, \/n 5=+n Pougin Arthur, 5=n, <+, <5n, , Pugliese Annunziato, ^>n 5]+n Pugnani Gaetano, *, ^, /, ], 55, 5^ e n, * e n, \*n, //n, 5//, 5/], 5=\ 5/] Quantz Johann Joachim, ^^, \< e n, /\ e n Sannazzaro famiglia, 5//, 5/<, 5/=, 5=^ Radicati Felice, /]n Sannazzaro Federico, 5/\ Ramacciotti Tullio, *^ e n Sannazzaro Giacinto V, 5=^ Ratner Leonard, <+n Sannazzaro Giovanni Battista IV, 5=^ Reichardt Johann Friedrich, ^/ e n Sannazzaro Natta di Giarole Giuseppe, 5>n 5=^n, 5=\n Ricci Ruggiero, *=n Sarasate Pablo de, 5/ Ricordi editore, <5 Sauret Émile, \^n Ricuperati Giuseppe, 5/\n Sauzay Eugène, 5<, 5= e n, *^ Riehl Wilhelm Heinrich, \*, \^ e n, <* e n Savart Félix, ^< Ries Pieter Hubert, \^n Scaramelli Alessandro, //, /]n Rimonda Guido, 5]^n, 5 e n, *+ e n, Schmidt Tobie, ^< *^, \^n, >/, 5+5 e n Schram Christopher, 5+* Roger Etienne editore, 5]* Schubert Franz, <] Rolla Alessandro, **n, \*n, 5/\n Schwarz Boris, //n Rolla Antonio, \*n Sciolla Gianni Carlo, 5=/n Rolli Paolo, 5\= e n Ségur Joseph Alexandre Pierre de, 5\5 Romberg Andreas Jakob, \^n Sestié Luc editore, 5=* Rônez Marianne, /^ e n Sherrer editore, 5/< Roregno Francesco di Rorà, 5/* Siboni Giorgio Federico, 5=\n Rossetti Francesco Antonio, \*n Sieber editore, /<, 5+5, 5//, 5/<, 5]5, 5<= Rossi Attilio, 5/=n Sieber Jean Georges, <\ e n, * e n, >\ Rossi Luigi Felice, 5=* Simon Moritz, 5=^ Rossini Gioacchino, /+n, /5, 5\* Simrock editore, 5*^n, 5^< Rostal Max, *5n, *]n Sirch Licia, 5\*n Rouget de Lisle Claude Joseph, IX, X, XI Soderini Giuseppe, 5/< Rousseau Jean-Jacques, 5>n, \], \, \*n, 5/\ Rovedino Carlo, <* Somis Lorenzo, 5^ e n Ruggeri Marco, 5\\n Sor Fernando, >\ Sabia Serena, 5]/ e n Spagnoletti Paolo, 555 Sadie Stanley, \5n Spencer Charles, /+n Saint-Sevin Joseph-Barnabé, 5> e n, *+, \*n Spencer William Robert, /+n

198 > #&;#=? ;?# &/)# Spohr Louis, 5>, *+ e n, *5 e n, ** e n, *^, *\, Viguerie Bernard editore, ] \*n, \^n, /^, /\n, /]n, <+, 5*>n Vinay Gianfranco, \/n Spontini Gaspare Luigi Paci$ co, 5\] Viotti Felice, 5/5 Spreti Vittorio, 5=+n Viotti Gian Andrea (André), 5+*, 555 Stamitz Anton, \*n Viotti Giovanni Battista, IX, X, XI e n, XII, Stamitz Carl Philipp, 5^ e n, \*n XIII, 5 e n, * e n, ^ e n, \, / e n, ] e n, <, = e Stamitz Johann Wenzel Anton, \*n n, >, 55 e n, 5* e n, 5^ e n, 5\, 5/, 5< e n, 5=, Ste@ an Carlida, 5\*n 5>n, **, *^n, *\ e n, *< e n, *= e n, *> e n, Steibelt Daniel Gottlieb, <* ^+, ^5, ^^, ^\ e n, ^/ e n, ^] e n, ^=, ^>, \+, Steinhausen Friedrich Adolf, *n \5 e n, \*n, \^ e n, \\ e n, /+ e n, /5 e n, /* Stellovski Fëdor editore, ** e n e n, /\ e n, // e n, /] e n, /<, /=n, />, ]5, ]/ Stowell Robin, ^> e n e n, ]], <+, <5 e n, <* e n, <^ e n, <\ e n, , >+, >5, >* e n, >^, >\, >/ e Tardif Guillaume, 55n, \5n, \*n n, ><, >> e n, 5+* e n, 5+^, 5+], 555, e n, 55*, Tariot Antoine-Alexandre, 5+*n 55<, 55=, 5*5, 5*^ e n, 5*\, 5*<, e n, 5*= e n, Tartini Giuseppe, 5^ e n, 5], *+n, *5 e n, *] e 5*> e n, 5^+, 5^^, 5\5 e n, 5\\, 5\], 5\<, 5\=, n, * e n, ^+ e n, ^5, ^=, \*n 5\>, 5/5 e n, 5/*, 5/^n, 5/\, 5// e n, 5]5, 5, 5=+, 5=5, 5=*, 5=^, Telemann Georg Philipp, \*n, \= e n 5=\ e n, 5=/, 5=], 5=<, 5==n Tessarini Carlo, \*n Viotti Marcello, 55n Testori Carlo Giovanni, /, 5/5n, 5//, 5/=, Viotti Maria Maddalena, 5/5 5]+n, 5]^ e n, 5]\, 5]/n, 5]] Vivaldi Antonio, 5^n, \*n Tiersot Julien, XIn Walden Eusebio Dworzak von, 5] e n, ^+n, Tinctoris Johannes de, \/ e n ^5n Tommaseo Niccolò, 5\] e n Weaver Robert L., 5*^n Torelli Giuseppe, 5^n Wheatstone editore, /< Tremais de, \*n White Chappell, \5 e n, \\n, /]n, <^ e n, <\, Tua Teresina, 5=+n, 5=* e n, *+ Vibert Nicolas, \*n Wood$ eld Ian, \/n Vidal Antoine, \ Wranitzky Pavel, \*n Vieuxtemps Henri François Joseph, *^ e n Yim Denise, 5n, ]n, =n, >]n, 5+*n, 555n, 5*=n Viganoni Giuseppe, <* Ysaÿe Eugène, \^n Vigée Le Brun Elisabeth Louise, 5=/ Ziino Agostino, ^>n Vigée Louis Jean-Baptiste Etienne, 5\* Zschinsky-Troxler Margherita, *>n

#&;#=? ;?# &/)# > 199

Finito di stampare nel mese di dicembre 2017 per conto della Società Editrice di Musicologia da UniversItalia di Onorati s.r.l. Via di Passolombardo 421, 00133 Roma Tel: 06/2026342 - email: [email protected] www.universitaliasrl.it

Il volume intende porsi come Società Editrice di Musicologia il punto più aggiornato degli Saggi: 7 approfondimenti attorno allo stile 3456: 978-88-85780-04-0 e all’opera di Giovanni Battista www.sedm.it Viotti. Composizioni per vari organici (duetti, sonate, quartetti, euro 12,00 composizioni vocali) sono oggetto di studio, molteplici aspetti della sua produzione vengono investigati o affrontati da prospettive nuove, questioni di tecnica esecutiva diventano argomento di indagine e non mancano informazioni inedite sulla presenza di sue composizioni in alcuni fondi musicali in Piemonte.