LA GENESI (Zecharia Sitchin)
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Z E e H A R I A S I T C H I N ■- y. '.• La Genesi Una nuova interpretàiione dimostra che gli antichi possedevano straordinarie conoscenze tecnològiche ""................r.......... LIBRI SULL'ONDA DEL TERZO MILLENNIO collana a curai Giorgio Cerquetti e Giulia Amici La Genesi Una nuova interpretazione dimostra che gli antichi possedevano straordinarie conoscenze tecnologiche ZECHARIA SITC HI N &!■■■■■■■■■■■■■■■■■ iiiiiiiiiii ■ ■ ■ ■ ■f^^^B» IIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIII fi] Grappo Futura Titolo originale Genesis Rivisited Copyright per l'edizione originale inglese © 1990 Zecharia Sitchin Pubblicato in lingua inglese negli Stati Uniti dall'editore Avon Books Copyright per la traduzione in lingua italiana ; © Jackson Libri - 1995 •[' ■ ' Traduzione ' • ■ Giulia Amici . Copertina Silvana Corbelli Progetto grafico Roberto Del Balzo . '■ * L'Editore è a disposizione degli aventi diritto, con i quali non è stato possibile comunicare, per eventuali involontarie omissioni * o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani e delle illustrazioni riprodotte nel presente volume. ■ Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, memorizzata in sistemi d'archivio, o trasméssa in qualsiasi forma . o mezzo, elettronico, meccanico, fotocopia, registrazione o altri, senza la preventiva autorizzazione scritta dell'editore. ■ "■ ■ ■ " . ' ' • I Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati i o registrati dalle rispettive case produttrici. i Gruppo Futuraè un marchio registrato Jackson Libri . e . Prima edizione 1995 \, Ristampa | ■■■-'■■ . ' l 6 5 4 3 2 1. ■ ■ 1 2000 1999 1998 1997 1996 1995 Sommario 1. Le Schiere Celesti.)............................................. 1 2. È venuto dallo spazio esterno.............................23 3. Al principio......................................................43' 4. I messaggeri della Genesi.................................. 67 5. Gaia-, il pianeta spezzato.........,.........................97 6. Un testimone della Genesi.............................. 119 7. llseme della vita............................................,,149 8. Adamo-, uno schiavo fatto, su misura..................177 9. La madre chiamata Èva....................*.............207 10. Quando la sapienza discese dai cieli.................231 11. Una base spaziale su Marte............................. 259 12. Phobos: guasto o incidente da guerre stellari?..................,....................... 303 13. In segreta attesa.............................................335 A. Un aggiornamento: la perdita delMars Observer ;..........................375 ìndice III Prefazione Gli ultimi decenni del ventesimo secolo ci hanno mostrato uno stupefacente sviluppo del sapere umano. I nostri progressi in ogni campo della scienza e della tecnologia non si misurano più in secoli o decenni, ma in anni o addirittura in mesi, e i successi e le mete degli scienziati sembrano superare tutto ciò che l'uomo aveva raggiunto in passato. È possibile che l'umanità sia uscita dal Medioevo e dai secoli bui, che abbia prodotto l'Illuminismo, abbia generato la rivoluzione industriale è sia entrata nell'era dell'ingegneria genetica, dell'alta tecnologia e dei voli spaziali, soltanto per ritrovare la conoscenza degli antichi? Per molte generazioni la Bibbia e i suoi insegnamenti sono stati l'ancora della conoscenza per un'umanità alla ricerca, ma la scienza moderna sembra averci gettato alla deriva, specialmente per quanto riguarda il confronto tra teorie evoluzioniste e creazioniste. In questo volume vedremo che tale conflitto non ha ragione di esistere, e che il Libro della Genesi e le sue fonti riflettono i più alti livelli di conoscenza scientifica. È possibile dunque che quanto sta scoprendo oggi la nostra civiltà sul pianeta Terra e su ciò che si trova nel nostro angolo di universo, e i nostri cieli, sia soltanto una rappresentazione scenica che potrebbe essere intitolata "La Genesi sotto una nuova luce"? Semplice--mente una riscoperta di ciò che era noto ad lina civiltà molto più antica, sulla Terra e su un altro pianeta? La domanda non tratta una semplice curiosità scientifica, ma penetra il cuore stesso dell'esistenza umana, della sua origine e del suo destino: Riguarda il futuro Prefazione V I della Terra come pianeta vitale, perché tratta di eventi del suo passato; ci dice dove siamo diretti, perché ci rivela da dove veniamo. E le risposte, come vedremo, portano a conclusioni inevitabili, che alcuni considerano troppo incredibili per poterle accettate, e altri troppo stupefacenti perché possano anche solo essere prese in considerazione. vi La Genesi 1. Le Schiere Celesti Al principio Dio creò il Cielo e la Terra. Il concetto stesso di un principio di tutte le cose è la base dell'astronomia e dell'astrofisica moderne. Affermare che prima dell'ordine esistevano il vuoto e il caos si conforma alle più recenti teorie secondo cui è il caos,' e non la stabilità permanente, a governare l'universo. È poi c'è l'affermazione sul lampo di luce che diede inizio al processo della creazione. Si tratta forse di un riferimento al Big Bang, la teoria secondo cui l'universo sarebbe stato creato da un'esplosione primordiale, uno scoppio di energia in forma di luce, che ha scagliato in tutte le direzioni la materia che è andata a formare stelle, pianeti e rocce, e esseri" umani, creando le meraviglie che vediamo nei cieli e sulla Terra? Alcuni scienziati, affascinati dalle implicazioni della nostra maggiore fonte d'ispirazione, l'hanno ritenuto possibile. Ma allora, come faceva l'uomo antico a conoscere la teoria del Big Bang così tanto, tempo fa? O forse la narrazione della Bibbia tratta dei fatti più vicini, cioè di come si sono formati il nostro piccolo pianeta Terra e la zona celeste definita "firmamento", ó il "bracciale cesellato"? Anzitutto, come poteva l'uomo dell'antichità aver formulato una cosmogonia? Quanto sapeva veramente, e in che modo l'aveva appreso? Le Scfiiere Celesti 1 È del tutto naturale che cominciamo a cercare le risposte là dove gli eventi cominciarono a svilupparsi, cioè nei cieli, dove da tempo immemorabile l'uomo sente di dover ricercare le proprie origini e i valori più alti, Dio, se volete. Per quanto siano emozionanti le scoperte fatte grazie all'uso del microscopio, è proprio quello che ci permettono di vedere i telescopi a riempirci di consape- volezza della grandiosità della natura e dell'universo. Tra tutte le conquiste moderne, le più impressionanti sono senza dubbio i successi nell'esplorazione dei cieli attorno al nostro pianeta. E che incredibili progressi sono stati ! In pochi decenni noi terrestri abbiamos piccato il volo dalla superficie del nostro pianeta, abbiamo perlustrato 1 cieli della Terra per centinaia di chilometri di altezza,. siamo giunti sul suo satellite solitario, la Luna, e abbiamo inviato una lunga serie di sonde spaziali automatizzate per esplorare i nostri vicini di spazio, scoprendo mondi attivi e vibranti, meravigliosi per colore, aspetto, caratteristiche, satelliti e anelli. Forse per la prima volta possiamo afferrare il significato e la ragione delle parole dei Sajmi: I cielicantano la gloria del Signore e la volta del firmamento rivela l'opera della Sua mano. II punto culminante di una fantastica era di esplorazio-, hi planetarie è stato raggiunto nell'agosto 1989, quando l'astronave spaziale senza equipaggio chiamata Voyager 2 passò oltre il lontanò Nettuno, rimandando alla Terra fotografie e altri dati. La sonda, che pesava soltanto una tonnellata, ma era piena zeppa di telecamere, sensori, misuratori, antenne trasmittentfè minuscoli computer, il tutto funzionante a energia nucleare (fig. 1), trasmise impulsi sommessi che, persino alla velocità della luce; impiegarono più di quattro ore per raggiungere la Terra, dove vennero catturati da una rete di radiotelescopi, la Deep Space Network della NASA (National Aeronautics and Space Administration). Poi i deboli segnali furono 2 La Genesi : Disegni IPL/NASA Figura 1 ' tradotti dai marchingegni elettronici in fotografie, mappe e altre categorie di dati, nei sofisticati laboratori del JPL-(Jet Própulsion Labofatory) a Pasadena, in California, che-seguiva l'operazione per la NASA. Lanciati nell'agosto 1977, dodici anni prima di raggiungere la destinazione finale — cioè, la visita di Nettuno — il Voyager 2 e il suo compagno Voyager 1, in origine erano stati progettati per raggiungere ed esplorare soltanto Giove e Saturno, e accrescere la quantità dei dati che erano stati già «, ottenuti in precedenza su questi due giganti gassosi dal Pioneer 10 e dal Pioneer 11, anch'esse astronavi senza equipaggio. Ma con notevole abilità e ingegnosità, gli scienziati e i tecnici del JPL approfittarono di un raro allineamento dei pianeti esterni e, usando la loro forza gravitazionale come una specie di fionda, riuscirono a spedire il Voyager 2 prima da Saturno a Urano, e poi da Urano a Nettuno (fig. 2). Fu così che per diversi giorni, alla fine dell'agosto 1989, i titoli delle prime pagine si occuparono di un altro mondo, riuscendo a far dimenticare le solite notizie di conflitti armati, sconvolgimenti politici, risultati sportivi e movimenti di mercato, che occupano la vita quotidiana dell'uomo. Per qualche giorno il mondo che chiamiamo Terra si preseil tempo di osservare un altro mondo; noi terrestri siamo stati incollati davanti alla televisione, a osservare Le Schiere Celesti i \ \ / » . \ ■ . \ Nettuno 1989' agosto ù Terra settembre 1977 >1y \ \ .'■ 1 Vjerra agosto 1977 . \ m ì V GioveMS Giove ! marzo"J979 \Jùfifio'l979 S^iJ^