Mine Vaganti PB
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DOMENICO PROCACCI presenta MMIINNEE VVAAGGAANNTTII un film di FERZAN OZPETEK con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Ilaria Occhini, con Daniele Pecci, con la partecipazione di Carolina Crescentini e con Elena Sofia Ricci una produzione Fandango in collaborazione con Rai Cinema in collaborazione con Apulia Film Commission una distribuzione Uscita: 12 marzo 2009 Durata: 116’ Ufficio stampa 01 Distribution Studio Nobile Scarafoni Piazza Adriana 12 – 00193 Roma Via della Croce 44 – 00187 Roma 06.684701 - fax 066872141 06.69925096/104 – fax 06.69782905 Ornella Ornato: [email protected] [email protected] Cristiana Trotta: [email protected] Rebecca Roviglioni: [email protected] Materiali stampa disponibili sui siti www.studionobilescarafoni.it - www.01distribution.it - www.fandango.it crediti non contrattuali Mine vaganti CAST ARTISTICO Tommaso Riccardo Scamarcio Alba Nicole Grimaudo Antonio Alessandro Preziosi Vincenzo Ennio Fantastichini Stefania Lunetta Savino Nonna Ilaria Occhini Zia Luciana Elena Sofia Ricci Elena Bianca Nappi Salvatore Massimiliano Gallo Andrea Daniele Pecci Nonna giovane Carolina Crescentini Marco Carmine Recano Teresa Paola Minaccioni Davide Gianluca De Marchi Massimiliano Mauro Bonaffini Patrizia Gea Martire Nicola Giorgio Marchesi Domenico Matteo Taranto Brunetti Giancarlo Montigelli Antonietta Crescenza Guarnieri Giovanna Emanuela Gabrieli crediti non contrattuali 2 Mine vaganti CAST TECNICO Regia Ferzan Ozpetek Soggetto e Sceneggiatura Ivan Cotroneo Ferzan Ozpetek Direttore della Fotografia Maurizio Calvesi Montaggio Patrizio Marone Musiche Pasquale Catalano Scenografia Andrea Crisanti Costumi Alessandro Lai Supervisore alla Produzione Claudio Zampetti Organizzatore generale Gianluca Leurini Direttore di produzione Roberto Leone Suono Marco Grillo Aiuto regista Gianluca Mazzella Prodotto da Domenico Procacci Distribuzione internazionale Fandango Portobello Sales [email protected] Ufficio stampa Studio NOBILE SCARAFONI tel. 06.69925096/104 [email protected] Ufficio stampa FANDANGO Daniela Staffa tel. 06.85218123 [email protected] 01 DISTRIBUTION tel. 06.684701 Ornella Ornato [email protected] Cristiana Trotta [email protected] Rebecca Roviglioni [email protected] crediti non contrattuali 3 Mine vaganti SINOSSI Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre. È il monito che l'anziana nonna rivolge al nipote Tommaso rientrato a casa da Roma deciso ad affermare le proprie scelte personali anche a costo di scontrarsi con la famiglia. Quella di Tommaso, il figlio minore dei Cantone proprietari di un pastificio in Puglia, è una famiglia numerosa e stravagante. In casa c'è molta attesa per il suo ritorno: la nonna ribelle e intrappolata nel ricordo di un amore impossibile, la mamma Stefania, amorosa ma soffocata dalle convenzioni borghesi, il padre Vincenzo deluso nelle aspettative sui figli, la zia Luciana a dir poco eccentrica, la sorella Elena che rifugge un destino da casalinga, il fratello Antonio da affiancare nella nuova gestione del pastificio di famiglia. Insieme a loro Alba, la cui strada incrocia professionalmente quella dei Cantone. Non mancano però sorprendenti rivelazioni e colpi di scena. Ed anche per questo il soggiorno di Tommaso dovrà protrarsi ben più a lungo del previsto… crediti non contrattuali 4 Mine vaganti INTERVISTA A FERZAN OZPETEK Queste Mine Vaganti ondeggiano dentro una grande famiglia che come in altri suoi film costituisce una comunità eccentrica, calorosa, rumorosa e a suo modo solidale. Le cosiddette “famiglie Ozpetek”, quelle conosciute e ambientate nel suo quartiere Ostiense di Roma. Qui invece ha trasferito tutto al Sud d'Italia, scegliendo Lecce, il Salento, la Puglia. Come mai questa svolta ? Per me la famiglia è quella classica e specie in questo film ho sentito la presenza e la forza del rapporto padre, madre e figli. Ci tengo però nello stesso tempo a considerare la famiglia degli amici e degli affetti sinceri al di là dei legami di sangue. La scelta di Lecce risale alla mia prima visita della città, otto anni fa, e ne rimasi subito affascinato. In ogni caso per questo film io volevo il Sud con le sue particolarità, la classicità e le tradizioni. E Lecce ha una splendida atmosfera, dall'estetica dell'architettura agli ambienti naturali, al cibo eccellente, tutto un insieme di cose che da tempo mi spingevano a cercare laggiù la collocazione del mio film. E il risultato è stato meraviglioso, un'accoglienza straordinaria. Devo dire che dopo l'esperienza di Lecce mi sento più forte nell'affrontare la vita, sono entrate tante persone nuove nella mia esistenza, una serie di amici salentini che spero possano rimanere a lungo nella mia vita. Nella gran Commedia della famiglia Cantone che mette in scena, tra ipocrisie sotterfugi e rimpianti, certi tratti rimandano allo sguardo acuto e amaro di autori come Monicelli e Germi. Si tratta di omaggi consapevoli e voluti o di semplici coincidenze, involontarie? Al termine delle primissime proiezioni che ho fatto qualcuno mi ha citato in effetti questi autori, nomi eccellenti come pure Petri. Per me naturalmente è un grande onore venire accostato a certi cineasti e in tutta sincerità la cosa mi mette un po’ a disagio, provo un certo imbarazzo. Dietro al mio lavoro ci sono sicuramente autori che mi hanno influenzato ed elementi che mi porto dentro. Del resto mi sono formato e sono cresciuto con il loro e tanto altro cinema italiano. Dunque è motivo di orgoglio avere questi accostamenti anche se sono involontari, una cosa di cui non ho coscienza al momento di girare. Mine vaganti è una sua sceneggiatura originale firmata insieme ad Ivan Cotroneo. Da quali spunti o suggestioni siete partiti nell'elaborazione dello script e quanto è fedele il girato alla scrittura? Infatti da certi dialoghi tra gli interpreti sembra emergere una buona dose di improvvisazione creativa… È esattamente così, è proprio vero. Sono partito da una idea che riguardava un fatto vero accaduto ad un mio amico, all'inizio c'èra una crediti non contrattuali 5 Mine vaganti confessione-rivelazione tra due fratelli, una cosa da cui il mio amico è uscito quasi distrutto. Poi ho steso la sceneggiatura con Ivan Cotroneo che ha continuato a frequentare il set mentre si girava, giù in Puglia, e insieme cambiavamo dialoghi e modificavamo le scene a seconda dell'atmosfera del set. Ci sono stati in effetti vari interventi e trasformazioni. Un cast ricco ed importante che ha miscelato tra nomi già familiari al suo cinema (Grimaudo, Fantastichini, Savino) e scelte inedite (Scamarcio, Preziosi, Pecci, la Ricci, la Occhini). Quali idee ci sono dietro le scelte degli interpreti per i ruoli principali e non? Con Scamarcio e Preziosi volevo lavorare da tempo, diciamo che li avevo nel mirino. Elena Sofia Ricci mi sembrava perfetta per il ruolo. Ho apprezzato molto Pecci che ha accettato un ruolo così particolare e insolito nella sua carriera ancora prima di leggere la sceneggiatura, come è stato del resto per tutti gli altri attori. Poi sulla sceneggiatura abbiamo fatto tutti insieme come al solito una bellissima lettura iniziale ed altre più specifiche sui singoli ruoli nelle settimane successive una volta giù nel Salento. Con Ennio e Lunetta si è rafforzata la bella collaborazione che avevamo già sperimentato e Nicole Grimaudo mi ha dato ancora una volta grandi soddisfazioni. Con il cast abbiamo stabilito un rapporto alchemico molto costruttivo, felice, positivo. Non più di due mesi fa in una lunga intervista televisiva Madonna ha definito "Ferzan Ozpetek un regista semplicemente geniale". È un buono spunto per parlare allora della musica di questo film che specie per certe atmosfere mélo si manifesta con canzoni appassionate e divertenti motivi pop-dance oltre che con accenti ritmici del folk meridionale. Senza dimenticare il finale con l'inedita Patty Pravo. Che lavoro ha fatto con autori e compositori? Quando mi hanno riferito di Madonna sono stato molto contento, felice ed anche orgoglioso ma ho recitato la parte con distacco, non dando a vedere la mia soddisfazione, come se la cosa non mi avesse colpito più di tanto. Con Patty Pravo è andata molto bene fin dal momento in cui mi ha inviato il suo splendido brano Sogno . Poi ho inserito nel film altre canzoni che piacciono a me e che ho amato in diversi periodi della mia vita. Infine ci sono le composizioni originali di Pasquale Catalano che io ritengo veramente un grandissimo musicista. crediti non contrattuali 6 Mine vaganti FERZAN OZPETEK (Regia e co-sceneggiatura) Dopo aver collaborato con il Living Theatre, Ferzan Ozpetek inizia nel 1982 la sua attività di aiuto regista che per quindici anni lo vede accanto a Troisi, Ponzi , Tognazzi, Bava, Nuti, Citti, Veronesi e Marco Risi. Debutta alla regia nel 1996 Hamam - Il Bagno Turco , che l’anno dopo viene presentato alla Quinzaine Des Realizateurs di Cannes ottenendo un grande successo internazionale. Nel 1999 realizza il suo secondo film, Harem Suare' , sulla caduta dell’Impero Ottomano. Il 2001 è l’anno de Le Fate Ignoranti , in Concorso al Festival di Berlino, campione d’incasso in Italia e vincitore di quattro Nastri d’Argento, tre Globi d’Oro e del Premio come Miglior Film al New York Gay and Lesbian Film Festival. Nel 2003 La Finestra Di Fronte riscuote un enorme successo sia in Italia che all’estero, ottiene cinque David di Donatello, quattro Ciak d’Oro e tre Globi d’Oro. Trionfali accoglienze anche al Karlovy Vary International Film Festival con tre dei cinque premi a disposizione (film, regia e miglior attrice) oltre ai due del Seattle Film Festival. Nel 2005 Cuore Sacro conquista due David Di Donatello e il Globo d’Oro alla regia mentre Saturno Contro nel 2007 raccoglie un grande favore di pubblico e prestigiosi riconoscimenti. L’anno successivo, Un giorno perfetto , tratto dall’omonimo romanzo di Melania Mazzucco, è selezionato in concorso alla 65° Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2008 è uno dei pochi registi italiani a cui il MoMa di New York dedica una retrospettiva dal titolo Filmmaker in Focus: Ferzan Ozpetek .