LO SPORT 21 venerdì 23 giugno 2006 PARTITE MONDIALI

Cuore azzurro tiepido, qui l’Italia è così Allo stadio d’Amburgo il nostro tifo è condizionato dallo scandalo e l’entusiasmo è contenuto

■ di Roberto Cotroneo inviato ad Amburgo / Segue dalla prima anni sono stati terribili per l’Ita- Esplode la festa lia, dunque anche per il suo cal- nelle città italiane cio, e oggi ad Amburgo si è vi- QUESTO CALCIO ITALIANO C'era l'azzur- sto assai bene. Bastava scrutare Festeggiamenti nel centro le espressioni dei tifosi, ma an- ro, ma era dovuto di più alle sedie azzurre del- delle principali città italiane che dei giornalisti, che non li ve- per la vittoria di Amburgo. So- dono mai i nostri giocatori, blin- lo stadio (molti stadi tedeschi hanno sedie az- no cominciati subito dopo la dati in un modo quasi imbaraz- fine della partita che ha per- zante nel castello vicino a Dui- zurre) che alla forte presenza italiana. Mi dico- Foto di Matteo Bazzi/Ansa messo agli azzurri di finire al sburg. Oggi questi ragazzi han- primo posto il loro girone di no fatto una media partita. E no che anche in Italia i rotoli, e i deferimenti non scon- qualificazione. Auto a clac- hanno passato il turno. Il tabello- volgeranno nessuno. E in molti son spiegato con a bordo tifo- ne degli ottavi e dei quarti si caroselli di auto per pensano di essere stati inganna- si che sventolano bandiere tri- mette bene, ora. Ma la tiepida ti. E che il calcio non è una cosa colori sono transitate soprat- accoglienza dovrebbe far riflet- una qualificazione a 7 pulita. tutto nel centro di Roma, Mila- tere tutti. Perché il tiepido tende- E allora c'è poco da stupirsi se lo no, Perugia, Bolzano, Napoli, rà al freddo se si avrà la sensa- punti non ci sono stadio era attendista, e nemme- Aosta, Torino, Palermo, Ca- zione che non si vuole fare puli- no al primo gol si è fidato, la- gliari, e in altri centri minori. Le zia nel calcio, se una qualche im- stati, o ce ne sono stati pochi. E sciandosi andare. C'è poco da città, che per novanta minuti punità arriverà a confermare ieri un ristoratore di Amburgo, stupirsi se gli italiani allo stadio si erano svuotate, si sono im- che dalle nostre parti non paga italiano di Germania da quasi non fanno gruppo, ma tifano in provvisamente riempite di mai nessuno veramente. trent'anni, notava che gli italiani una forma individuale. Due o tre traffico e di gente: dappertut- Se avverrà questo, per gli azzur- non erano poi tanti. Ci si augura alla volta. Mentre gli altri stan- to gioia, rumore, bandiere az- ri saranno tempi duri, anche in che le cose migliorino. Ma le co- no a fare le ole. zurre e tricolori. questo mondiale, perché sia in se per migliorare devono andare E c'è poco da stupirsi se qui ad Numerosi i cortei di scooter e Germania che in Italia i tifosi si in un modo un po’ diverso. Per- Amburgo, dove c'è una grande di auto con bandiere sventola- defileranno quanto basta. Com- ché, mettiamola come voglia- comunità ghanese, i caroselli si te, molti i drappi tricolori an- plice tra l'altro un gioco non pro- mo, ma questo non è un mondia- fanno proprio per i giocatori del che appesi alle finestre o ai prio irresistibile. le come gli altri. Ghana, che conquistano una balconi. Grande successo an- Anche perché i conti, alla fine, Questo è il mondiale che arriva qualificazione storica, a 6 punti, che nelle riunioni nei locali tornano sempre. E questa è una dopo Moggi, dopo il commissa- e aspettano il Brasile. Ma la pubblici dove la gente si è ri- partita che nessuno può pareg- rio Guido Rossi, la caduta di spiegazione sta in una cosa che i trovata per seguire la partita. giare. O si vince o si perde. Le Galliani e i deferimenti di quelle tedeschi conoscono bene, ed è Alla fine, della gara, nei locali notizie clamorose che ci si aspet- che erano le «grandi» dellla se- quello che viene chiamato lo è cominciata la festa. tava alla fine di Italia-Repubbli- rie A. Quei club che rischiano ca Ceca sono assai poco clamo- concretamente di passare dalla rose e non depongono bene. Ci Scala del calcio agli angusti tea- Questo è il mondiale si aspettava 45 deferimenti e in- tri di provincia . Questo per noi «spirito del tempo». Ogni nazio- la che vinse i mondiali del 1982. quale spirito del tempo? Certo i patici e li vorremmo in finale. vece sono soltanto 30. Ora spe- italiani è il mondiale figlio di dopo Moggi e Giraudo nale è stata figlia dei suoi anni. Era figlia dei creativi e persino giocatori non c’entrano nulla, Molti di loro, anzi tutti, hanno riamo che il cinico opportuni- questo calcio italiano. E questo La vorremmo in finale Era figlia, ormai grandicella, frivoli anni Ottanta quella di però il loro mondo è quello dei proprio subìto questa melma smo del calcio italiano e dei gio- calcio italiano non era mai cadu- del boom economico quella del- Schillaci di Italia 90 e poi di Ro- contratti ipermilionari, è quello che è affiorata negli ultimi anni, chi di potere vada a rovinarci to così in basso: per i tifosi, per ma di chi è figlia lo stadio Azteca che vinse con- berto Baggio del campionato degli arbitri corrotti, è quello ma la melma rimane, c’è ed è vi- questa avventura di Germania. gli abbonati dei club, per quelli tro la Germania 4-3. Era figlia di Usa 1994. E questa volta che na- dell'ossessione calcio, è quella sibile. E non è che si può impu- Proprio tiepida, troppo tiepida che seguivano le moviole pen- questa nazionale? un mondo liberato dal plumbeo zionale abbiamo di fronte? Di dell'autismo. I ragazzi ce la stan- tare tutto e soltanto al «mariuo- per scaldarci il cuore. sando fossero scienze quasi esat- terrorismo e dalle tensioni quel- chi è figlia questa nazionale? Di no mettendo tutta, ci stanno sim- lo» Moggi. Questi ultimi dieci [email protected] te e invece erano tutt’altro. Questo è il mondiale in cui si è dovuto ritirare l’arbitro designa- to, perché pesantemente impli- GRUPPO F A 4-1 per i verdeoro. Doppietta di Ronaldo GRUPPO E Un rigore concesso generosamente: africani agli ottavi cato nella rete di corruzione di Moggi e soci. E questo è il mon- diale dei tifosi che alla fine non sono partiti, né per Amburgo, né La Seleçao passeggia verso gli ottavi «Omaggio» dell’arbitro Merk per altre località. Perché sarà re- torica, sarà banale dirlo, sarà an- che ingenuo e infantile, ma il Ai nipponici l’illusione del vantaggio Essien & C. ringraziano, Usa ko calcio vuole cuore e passione. E il cuore il nostro calcio lo ha fer- mato. ■ Anche la pratica Giappone è ri- GIAPPONE 1 altissima, dove anche il (presunto) ■ Non a caso lo chiamano il Brasi- GHANA 2 messo la gara sul piano dell’equili- Ieri ad Amburgo il cuore era solta. Con un netto 4-1 (doppietta difensore è dotato di un palleggio le d’Africa. Certo, della mitica Se- brio, che era stato inizialmente spez- davvero brachicardico. Qualche di Ronaldo che, con 14 reti, diven- BRASILE 4 finissimo (vedi la riserva , leçao il Ghana non ha i numeri, la STATI UNITI 1 zato dal ghanese Draman (22’), cen- applauso per una partita salvata ta il più grande realizzatore mon- o il centrale titolare Lucio). Chiun- classe, il talento. Ma il senso della trocampista in versione Arsenio Lu- soprattutto da quel fenomeno di diale di sempre insieme al tedesco Giappone: Kawaguchi, Kaji, Tsuboi, que è in grado di arrivare al tiro, e storia sì, quello ai ghanesi non man- Ghana: Kingston, Pantsil, Mensa, Shil- pin, bravo a pressare Reyna e a ru- Gigi Buffon. E insidiata dallo ju- Muller) la nazionale verdeoro fi- Nakazawa, Alex, Ogasawara, Nakata il portiere nipponico Kawaguchi ca: prima apparizione sulla scena la, Mohamed, Essien, Draman (35' st bargli un prezioso pallone da spedi- ventino Nedved, che dall'anno nalmente si presenta al Mondiale, (11’ st Ogasawara), Inamoto, Nakamu- se ne accorge a sue spese. Tanto iridata, passaggio al turno successi- Tachie Mensah), Boateng (1 st Addo O.), re con morbido tocco sul secondo prossimo dovrà trovarsi un'altra e allontana le polemiche nate do- ra, Tamada, Maki (15’ st Takahara; che , Ronaldo, Kakà mi- vo raggiunto in carrozza. Con tanti Appiah, Amoah (13 st Addo E.), Pim- palo. Primo tempo avviato verso la squadra. Qualche applauso per po le gare con Croazia e Australia. 20’st Oguro). All.: Zico rano più volte alla porta nipponi- meriti propri, con un pizzico di col- pong. All.: Dujkovic 7. parità, se non fosse stato per l’errore una partita cinica e opportuni- La formazione allenata da Parrei- Brasile: Dida (37’ st Rogerio Ceni), Ci- ca. Fino a quando non sale in catte- laborazione altrui. Perché non era Usa: Keller, Bocanegra, Lewis (29 st di Merk, che ha fatto pendere la bi- sta, contro un avversario per nul- ra, infatti è apparsa un altro piane- cinho, Lucio, Juan, Gilberto, Gilberto, dra Ronaldo, che dopo aver tenta- facile reagire al difficile debutto, Convey), Onyewu, Cherundolo (15 st lancia in favore del Ghana. Non fa- la irresistibile, e un po' ingenuo ta. Con il sorriso sulle labbra la Se- Silva, Juninho Pernambucano, Kakà to il tiro dal vertice sinistro del- una sonora sconfitta contro l’Italia. Johnson), Dempsey, Reyna (40 pt Ol- cile cercare nella ripresa la nuova ri- nel finire presto in dieci, ma che leçao dà spettacolo. L’avversario (26’ st Ze’ Roberto), (26’ st l’area di rigore (una delle sue zolle Invece, ecco il Ghana che non sen), Conrad, Beasley, Donovan, McBri- monta per gli statunitensi, copia avrebbe potuto per buona parte di turno, se non si chiama Argenti- Ricardinho), Ronaldo, Robinho. All.: Par- preferite) incorna di testa un assist t’aspetti: due successi di fila, ceki e de. All. Arena 6. sbiadita della squadra capace di im- della gara, pareggiare. Così i ti- na, Olanda, Spagna (forse l’Italia) reira di Cicinho (suo compagno di squa- statunitensi battuti, secondo posto porre il pari agli azzurri di Lippi: fosi italiani sembravano nella non può che inchinarsi o sperare dra al Real Madrid). Pareggio ine- nel girone messo in cassaforte. Ma Arbitro: Merk (Ger) tanta buona volontà, poche idee, un condizione di chiedere di più di incontrare la giornata magica in Arbitro: Poulat vitabile, legittimato con la ripresa non è dato sapere come sarebbe an- Reti: nel pt 22’ Draman, 43’ Dempsey e accenno di forcing, poche chance, prima di sbilanciarsi, tifosi diffi- cui è possibile imbrigliare undici Reti: 34’ pt Tamada; 47’ pt Ronaldo; 8’ da un maggiore cinismo in fase re- data senza la clamorosa topica di 47’ Appiah (rigore) tra cui un palo. Ghana ben chiuso in denti persino. Solo dopo il gol di giocolieri. Altrimenti sono dolori. st Juninho Pernambucano; 14’ st Gilber- alizzativa. All’8’ Juninho Pernam- Markus Merk, arbitro tedesco che Ammoniti: Essien, Lewis, Mensah, difesa, rapido a ribaltare l’azione di Inzaghi si è vista qualche esul- È la volta del dignitoso Giappone to; 36’ st Ronaldo. bucano infila con un destro terrifi- dall’aria di casa non sembra ricava- Shilla. Appiah rimessa, spesso scellerato in zo- tanza, e qualche «Italia... Italia», allenato dal verdeoro Zico, che nel Ammoniti: Kaji, Gilberto cante e, sei minuti dopo, Gilberto re buone sensazioni. Un autentico na-gol. Ma basta e avanza per con- ma chi è pratico di stadi sa bene primo tempo è anche andato in no definiti per grandi linee. Difen- dalla sinistra, calcia sull’angolo regalo il calcio di rigore fischiato dire che solo pochi istanti prima gli quistare il secondo posto e il passag- che erano più dovuti che voluti. vantaggio con un bel gol di Tama- dere è un verbo da non declinare. opposto e mette dentro. La partita nel tempo di recupero della prima Usa avevano rilanciato la propria gio del turno, roba che ha a che fare Perché in molti pensano che da su assist di Alex (un brasiliano Tutti e undici partecipano all’azio- finisce qui, c’è solo il tempo per frazione: un veniale contatto tra candidatura agli ottavi, grazie al- con la storia. Essien e compagni, so- questi mondiali potrebbero di- naturalizzato). Una goccia in un ne con sovrapposizioni e movi- annotare il secondo gol di Ronal- Onyewu e Pimpong punito con la l’abile tocco a centro area di Demp- no loro il volto felice del calcio afri- sturbare la giustizia sportiva. E mare all’interno di uno show ac- menti a palla lontana. Il tutto, ov- do. massima punizione, trasformata da sey, imbeccato alla perfezione da cano. che magari finisce che va tutto a quatico. Dove i ruoli in campo so- viamente, aiutato da una tecnica Franco Patrizi par suo dall’ex juventino Appiah. E Beasley (43’). Quel gol aveva ri- Ivo Romano