A Roscigno Dall'1 Al 5 Maggio Appuntamento Con Roscigno Fest
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Condannati Canfora e Di Nesta, tagliola Severino per il sindaco di Sarno di Andrea Pellegrino Due anni per l’ex presidente: ora c’è il rischio Severino. Per l’allora dg comminata una pena a un anno e 4 mesi di Andrea Pellegrino Sono stati condannati Giuseppe Canfora e Bruno Di Nesta, rispettivamente ex presidente della provincia di Salerno (attuale sindaco di Sarno) ed ex direttore generale di Palazzo Sant’Agostino. Condannati per tentata concussione nei confronti di Gigi Cassandra, all’epoca dei fatti presidente dell’Asi di Salerno. Pressioni sulle nomine del Cgs, società partecipata proprio dell’Asi. Due anni per Giuseppe Canfora (difeso dall’avvocato Raffaele Franco) e un anno e quattro mesi per l’ex dg Bruno Di Nesta (assistito dall’avvocato Massimiliano Marotta), le pene inflitte dal Tribunale di Salerno. IL FATTO. La vicenda ha inizio il 12 ottobre del 2014, pochi giorni dopo la proclamazione di Canfora alla presidenza della Provincia di Salerno. L’Asi aveva provveduto ad indicare i nomi per il collegio dei revisori del Cgs (società partecipata dell’Asi) per il rinnovo dell’organo scaduto. Nomi non graditi a Canfora che, da presidente eletto, avrebbe voluto “mettere le mani” sulla partecipata. Tant’è che Cassandra riceve la prima telefonata: è Di Nesta che gli passa il presidente. Canfora chiede che le nomine siano sospese o revocate. Cassandra rispedisce al mittente la richiesta e chiede un appuntamento, fissato per qualche giorno dopo. La mattina dell’assemblea che avrebbe dovuto ratificare le nuove nomine è sempre Di Nesta a contattare Cassandra. Questa volta attraverso un sms: «Buongiorno Gigi, mi riferiscono che questa mattina il consigliere Gambardella parteciperà all’assemblea Cgs per completare il processo di nomina del Collegio sindacale. Ti rinnovo, dunque, l’invito del presidente Canfora a sospendere tali nomine, per ragioni di correttezza istituzionale. Saluti Bruno Di Nesta». Invito che cade nel vuoto anche stavolta con la ratifica, poi, delle nomine. Tant’è che nel pomeriggio arriva il secondo sms di Di Nesta: «Il presidente Canfora non ritiene più necessario l’incontro di domani mattina. Saluti, Bruno Di Nesta». è il 16 ottobre del 2014. Giorno precedente a un decreto di Canfora che sospende tutte le nomine e le designazioni del Consiglio generale e del comitato direttivo. Da qui l’apertura del contenzioso amministrativo che, nel corso del tempo, ha dato ragione a Cassandra e torto all’amministrazione provinciale. Condotte, queste, che hanno portato a processo Canfora e Di Nesta. IL RISCHIO SEVERINO. Ora rischia la sospensione dalla carica Giuseppe Canfora, attuale sindaco del comune di Sarno. La condanna in primo grado per tentata concussione potrebbe mettere in moto nelle prossime ore la macchina per la sospensione, per diciotto mesi, dalle funzioni di primo cittadino per effetto della legge Severino. «Battipaglia non può essere la pattumiera della Piana del Sele» di Erika Noschese Il “caso” Battipaglia approda a Palazzo Sant’Agostino. Nella giornata di ieri, infatti, in occasione del consiglio provinciale è stata portata all’attenzione dei consiglieri di maggioranza e di minoranza la delibera inerente ai fattori di pressione del comune guidato dalla sindaca Cecilia Francese. Il presidente Michele Strianese, nel corso del suo intervento, ha infatti sottolineato come la Provincia stia lavorando – anche in virtù di un accordo sotto – scritto con l’Asi e con la sindaca Francese – per salvaguardare non solo il territorio di Battipaglia ma tutti quelli della provincia di Salerno che trattano aziende delicate. Infatti, è in programma questa mattina presso la sede della Regione Campania la conferenza di servizi istruttori che darà, di fatti, inizio alla fase istruttoria mentre spetterà all’ente Provincia seguire i provvedimenti amministrativi. «A nome mio, dei consiglieri di maggioranza e di minoranza esprimo solidarietà alla sindaca di Battipaglia e a tutti quei sindaci della Piana del Sele», ha dichiarato il presidente Michele Strianese. A fare il punto della situazione il consigliere provinciale Antonio Sagarese secondo cui il problema Battipaglia trascina dietro di sé una serie di scelte fatte in passato. «Battipaglia quest’anno è stata colpita da una serie di incendi – ha detto il consigliere – Bisogna ora capire se dietro c’è o meno un disegno criminale» proprio in virtù della sua posizione strategica nella Piana del Sele. «Bisogna fare qualcosa di concreto e dare delle risposte ai cittadini», ha poi aggiunto Sagarese che parla di un «territorio già saturno» ragion per cui chiede l’intervento della Provincia e della Regione Campania affinché si strutturino delibere mirate alla tutela del territorio. Intanto, proprio nella mattinata di ieri il comitato “Battipaglia dice no” ha chiesto, per la prima volta dopo due anni di amministrazione Francese, le dimissioni della sindaca per poi inviare al presidente di Palazzo Sant’Agostino e ai consiglieri una serie di indicazioni che andrebbero seguite. Parla di unità, ma solo nel documento finale per tentare di dare delle risposte ai cittadini, il consigliere provinciale di Forza Italia Roberto Celano: «la Piana del Sele è la pattumiera d’Italia a causa di un presidente della Regione che di rifiuti non ne capisce nulla», ha detto il forzista secondo cui De Luca avrebbe cambiato il piano regionale dei rifiuti nonostante ci sia come unico impianto funzionante solo quello di Acerra. Attacchi anche da parte del consigliere Dante Santoro secondo cui «la provincia di Salerno non può essere un immondezzaio. Si parlava di rivoluzione ma dopo 10 anni si parla di nuovo di emergenza rifiuti». Santoro infatti si dice pronto alle barricate per tutelare i cittadini. Difende, invece, il lavoro dell’ente ambito il consigliere socialista Giovanni Guzzo che propone di censire le aziende che smaltiscono i rifiuti. Secondo la maggioranza, inoltre, spetterebbe al Comune trovare un accordo con l’Asi relativo alla zona Pip. Per Giuseppe Ruberto, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Sant’Agostino, «la città in questo momento è messo a dura prova e non si parla più solo di problematica ambientale ma sociale». Per Strianese però il Comune – dal punto di vista urbanistico – può fare qualcosa, senza attendere la delibera dell’ente provinciale che impediva nuovi ingressi nello Stir di Battipaglia. Intanto, in merito ai roghi tossici che si sono sviluppati nelle scorse settimane l’avvocato Paola Contursi, nella giornata di lunedì, scortata all’Ufficio del Comandante del nucleo investigativo interprovinciale ha depositato denuncia per “disastro ambientale” per conto dell’onorevole Paolo Bernini, ex portavoce parlamentare del M5S, salernitano d’adozione. Obiettivo della denuncia a carico di Comune, Provincia e Regione è quello di arginare -con l’ausilio della Magistratura- il susseguirsi di roghi tossici nella città di Battipaglia. I roghi, sembrano versosimilmente tutti di natura dolosa ed è ancora sconosciuta la matrice di tali azioni. Si pretendono quindi chiarezza su tutta la vicenda, oltre che punizioni severe per tutti coloro che, anche con condotte omissive, si sarebbero dimostrati incapaci di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente. I roghi all’attenzione della Magistratura sono quelli che hanno interessato negli anni Sele Ambiente – Nappi – New Rigeneral Plast ed Mgm. La denuncia riguarda anche gli affidamenti diretti fatti dal Comune nei confronti di queste società. «È inaccettabile che la gente continui ad ammalarsi per via delle esalazioni tossiche perché nessuno ha il coraggio di opporsi a tutto ció. Basta con gli slogan sui social e le sceneggiate, è il momento dei fatti concreti e dei risultati concreti», ha dichiarato infatti Paolo Bernini. “La vita e la ceramica”, a Vietri sul Mare l’omaggio ad Antonio Moscariello “Le vite e la ceramica”, omaggio ad Antonio Moscariello. Giovedì sera alle 19.00 – presso la sala consiliare di Palazzo di Città – l’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Giovanni De Simone, alla presenza del presidente del Consiglio comunale delegato alla ceramica Daniele Benincasa e dell’assessore al turismo, comunicazione, cultura e spettacolo, Antonello Capozzolo, consegnerà al maestro decoratore “Tonino” Moscariello un omaggio alla lunga carriera a difesa della cultura ceramista, vocazione indiscussa della città di Vietri Sul Mare porta d’ingresso della Divina Costiera. Dall’età di undici anni “Tonino” Moscariello ha coltivato il rapporto con la ceramica e la sua decorazione nel classico stile vietrese, dapprima presso la Ceramica di Raffaele Pinto, poi presso il maestro Giovannino Carrano per poi ritornare alla base, alla Ceramica Pinto. Decano dei ceramisti vietresi ancora oggi si diletta a decorare, avendo tramandato la passione ai nipoti che in città mantengono vive diverse botteghe artigiane. Tra i colleghi, anche se più giovane, di Moscariello spicca il maestro Franco Raimondi che dal maestro ha potuto carpire le particolari tecniche di decorazione che tutt’oggi rappresentano uno dei maggiori tratti distintivi della ceramica vietrese. L’appuntamento è quindi per le 19.00 al Comune per la grande festa riservata a “Tonino”. Festival Internazionale delle Mongolfiere di Paestum: il comune sposa l’iniziativa di Antonio Iovino Il comune di Capaccio Paestum sposerà quello che è definito tra i cinque festival di mongolfiere più suggestivi al mondo: questa è forse la più grande novità che caratterizzerà l’undicesima edizione del Festival Internazionale delle Mongolfiere di Paestum, manifestazione dedicata al volo in aerostato che si svolgerà