<<

geopedalando in venezia giulia

una pedalata geologica alla scoperta dei geositi del Carso Classico

Quaderni di geologia del n. 4 A CURA DEL Servizio geologico, Direzione centrale ambiente ed energia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Via Giulia 75/1 - 34126 - [email protected]

RESPONSABILE DEL PROGETTO Fabrizio Fattor Direttore Servizio geologico, Direzione centrale ambiente ed energia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

REFERENTE TECNICO Giancarlo Massari Servizio geologico, Direzione centrale ambiente ed energia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

TESTI Sara Bensi, Giancarlo Massari, Chiara Piano

ARCHIVI FOTOGRAFICI Sergio Laburu (foto ), Giancarlo Massari, Rodolfo Riccamboni

REVISIONE TESTI Sara Bensi, Giancarlo Massari, Chiara Piano

GRAFICA Giancarlo Massari, Rodolfo Riccamboni

STAMPA Centro stampa regionale Servizio logistica, digitalizzazione e servizi generali Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

ottobre 2016 Introduzione

Geopedalando?

edalare con la mountain-bike nel Friuli I geositi e le grotte citate possono insistere su Venezia Giulia può essere un'esperienza proprietà private, pertanto è sempre importan- Pentusiasmante, tra esplorazione e scoperta te il rispetto della segnaletica, delle recinzioni, delle ricchezze culturali e naturali della nostra dei cancelli e dei muretti esistenti. regione. L'esplorazione delle grotte richiede inoltre co- noscenze speleologiche e la loro esplorazione Questa serie di piccoli volumi dal titolo "Geo- dev'essere fatta sempre in sicurezza. pedalando in Friuli Venezia Giulia" vuole pro- I sentieri carsici possono avere un fondo molto porsi quale guida, per tutti gli amanti del peda- variabile, dal morbido sottobosco al rude affio- le, alla scoperta della geodiversità e dei geositi ramento roccioso, perciò si raccomanda l'uso regionali. Con ciò si intendono valorizzare la di mountain bike adeguate e soprattutto del varietà o la specificità delle caratteristiche geo- casco. logiche del territorio, comprensive delle rocce e dei depositi, delle forme e dei processi, di in- E non vergognatevi se in qualche tratto dovrete teresse e importanza per la comprensione del- spingere a mano la bici! la storia e dell’evoluzione della Terra. Per una regione dove il patrimonio geologico è tra i più straordinari d'Italia, la valorizzazione dello stesso, anche attraverso percorsi tematici come questi, rappresenta un modo per ottene- re la sua protezione indiretta, stimolando l'in- teresse per una risorsa che può trasformarsi in un'occasione di sviluppo sostenibile, attraverso il geoturismo.

Nel presente volume, in particolare, vengono proposti quattro itinerari di diversa difficoltà alla scoperta delle perle geologiche del Carso Classico goriziano e triestino, dove sono stati censiti e catalogati ben 57 geositi dei quali 7 a valenza sovranazionale, 11 nazionale, 34 re- gionale e 5 locale, tutti consultabili via web sul sito della Regione (www.regione.fvg.it) e tra- mite app (per Android, iOS, Windows Phone).

Lungo i diversi percorsi vengono inoltre segna- lati anche altri siti interessanti per un escur- sionista appassionato quali grotte (presenti in quantità quasi incredibile nel territorio carsi- co), castellieri e vedette (punti panoramici). Il Lago di Doberdò

Le risorgive del fiume Timavo a San Giovanni di Le cave romane di Aurisina

La Val Rosandra 1

2

3

4

© OpenStreetMap (and) contributors, CC-BY-SA Indice

I percorsi

1. Uno sguardo al lago di Doberdò Una vista dall'alto Doberdò del Lago - Doberdob (GO) 2. Le falesie di Duino, il Fiume Timavo e i dinosauri Un po' in bici e un po' a piedi

Duino Aurisina - Devin Nabrežina (TS)

3. Pedalando tra le grotte 40 km da Prosecco ad Aurisina e ritorno Duino Aurisina - Devin Nabrežina, Sgonico - Zgonik, Trieste (TS)

4. La Val Rosandra e i "soliti sospetti" Le meraviglie "nascoste" di una valle carsica San Dorligo della Valle - Dolina, Trieste (TS) Uno sguardo al lago di Doberdò 1

Doberdò del Lago - Doberdob (Gorizia) GPS

difficoltà: medio-facile lunghezza: 8 km circa scarica il gpx Uno sguardo al lago di Doberdò Uno sguardo

l percorso che ci porterà a visitare uno dei pochi laghi carsici italiani, inizia al posteggio Idel centro visite Gradina, nei pressi di Dober- dò del Lago. Si segue il tracciato pedonale per circa 700 m fino all'ampio spiazzo antistan- te una cava abbandonata, da dove è possibile una ampia visione panoramica. Ritornando sui propri "passi", oltrepassato il centro visite, si fatica un po' sulla salita del sentiero CAI n°77, che ci porta su un facile pianoro alle pendici del Colle Nero. Dopo 1.6 km abbandoniamo la bici per scen- dere lungo il sentiero che conduce a visitare Casa Cadorna. Uno sguardo al lago di Doberdò

Tornati al nostro velocipede, proseguiamo pedalando ancora per circa 300 m, dove il sentiero diventa impercorribile, ma la vista sul geosito del Lago di Doberdò [a] è impagabile. Bisogna nuovamente tornare indietro, fino all'incrocio con il sentiero CAI n°72, che dopo una se- rie di tornanti incrocia la strada del Vallone (SS55) che utilizzeremo per rientrare verso Doberdò del Lago, deviando a destra al seguente incrocio. Dopo circa 3.5 km, nei pressi del paese omonimo, per chi non volesse ritornare al punto di par- tenza, si può svoltare a sinistra, scendendo velocemente verso lo sterrato che ci porterà fino alla passerella sul lago. Appagati dalla vista, si ritorna a pedalare lungo le strade appena percorse, risalendo a Doberdò del Lago e da qui al centro visite Gravina, da dove eravamo partiti.

ercorso alternativo [a] Lago di Doberdò PSe si volesse fare un giro più breve, magari Il Lago di Doberdò occupa il fondo di un evitando il traffico delle strade asfaltate, si può polje ed è uno dei pochi laghi carsici in seguire il percorso lungo e, una volta arriva- Italia, l’unico in Friuli Venezia Giulia, si- ti alla fine del sentiero CAI n°77, ritornare al curamente uno dei più grandi a livello in- centro visite. Esiste anche la possibilità di un ternazionale. É citato da tutti i libri di geo- giro attorno al lago, ma un tratto del percorso grafia come esempio classico di lago carsico, (sentiero dei Castellieri, CAI n°78) passa in un nonché uno dei pochi esempi in Europa di prato attualmente di proprietà privata. lago-stagno. Inserito in un eccezionale am- biente carsico caratterizzato dalla presenza di una serie di inversac o sorgive-inghiottitoi e del vicino Lago di Pietrarossa, rappresen- ta un panorama unico in tutte le stagioni. I due laghi formano un ambiente unico di chiara impronta carsica. Rientrano nella Riserva Naturale Regionale dei “Laghi di Doberdò e Pietrarossa” e sono un Sito di In- teresse Comunitario della rete Natura 2000. La falesia di Duino, il fiume Timavo e i dinosauri L foglie sempreverdi escure (črno insloveno è dalle quercialecci, tipicamente mediterranea infatti Citroviamo di inunvero bosco slovena. inlingua lecceta che significa Črničje ovvero za pia stradasterrata all'interno- Cerniz del bosco all'imboccoun piccolo porta strappo, della am- ilcentro per che passa abitatoasfaltata edopo il sentiero Rilke.Daqui sipercorre lastrada "ufficialmente" doveinizia diDuino, alle porte èilposteggio Il punto proposto dipartenza (Štivan). ni diDuino del Fiumealle risorgive Timavo- aSanGiovan con "pochi" fino colpi porterà, dipedale, ino ci lunghezza: 8kmcirca difficoltà: medio-facile Duino Aurisina -Devin Nabrežina (Trieste) e idinosauri Le falesiediDuino, ilfiume Timavo livello medio-facile, che dall'abitatolivello medio-facile, - diDu ' itinerario proposto prevede unpercorso di prevede proposto itinerario GPS scarica ilgpx 2 La falesia di Duino, il fiume Timavo e i dinosauri - [b] Risorgive del fiume Timavo Risorgive[b] fiume del parte fanno Timavo RisorgiveLe del Fiume del Carso sorgentifero areale Clas dell’esteso da provengono acque che di tratta Si sico. ove acquiferi ma interconnessi: diversi l’area ha caratteristiche geologi luce alla vengono - particolari favoritoche hanno nel tempo che la localizzazione e la genesi del complesso risorgive.ipogeo delle [a] Dinosauri del Villaggio[a] del Pescatore pressi del VillaggioNei del Pescatore- (Trie sono stati rinvenuti, perste) la prima volta affioramento. in Italia, dinosauri in di fossili ritrovamento clamoroso è statoIl più quello perfetta in - ancora connessio scheletro uno di tratta si adulto: adrosauro di ne anatomica rinve- e antico completo più dell’esemplare esposto attualmente è che al Europa in nuto Trieste. di Civico StoriaMuseo di Naturale possa i resti contenere di l’area che stima Si ulteriori ed altri- re interessanti dinosauri perti fossili. - - il colore nero, da cui il nome), che rappresenta rappresenta che il nome), da cui nero, il colore in Carso, unico dove normalun fenomeno - dal trio il bosco roverella, è dominato mente frassino e carpino minore nero. Dopo neanche si arriva 200 m ad un ampio sentieri ed ben otto spiazzo dove convergono troviamo grandidue in coperture centro al grotta della legno dell'ingresso a protezione lungo continua Si (Jama Terezina). Fioravante diven- il cui fondo Alpina", "Via della il sentiero più dissestato, ma mai impossibile, ta a tratti proseguendo per circa ad incrociare 700m fino sassoso quota,di ci fa che tratto un scendere arrivando Villaggio al geosito dei Dinosauri del [a]. Pescatore del pochi a Ancora metri e siamo praticamente piazzalequota 0 m slm, nel , da di una ex-cava - nel addentrandosi continua dove il percorso Pescatore, del località Villaggio piccola la del proseguendo i canali Bocadin- Peschie della e ra,foci il fiume canale delle fino a lambire del sterra- fondo strappo con piccolo Un Timavo. e si arriva Risor al geosito delle to/cementato Timavo [b], dove in località San give fiume del Giovanni di Duino, ritornano a giorno, dopo - sotto 35 km nascoste nel oltre percorso aver "invisibile". fiume di questo suolo, le acque passeggiandoDopo di fiato, ripreso un po' aver azzurre acque tra alberie frondosi, ammiran- ed i resti di San Giovannido la chiesa in Tuba ripartirepuò si romani, ritor manufatti di ma deviandonando in parte sui nostri "passi" ci aveva che fatto a sinistra doposubito l'erta soffrire prima.poco qui si prosegue Da lungo lastricato a tratti di pietre, a tratti un sentiero, scorrevole, fino ad incrociare dopo 800 m la la Invece Pescatore. del strada per il Villaggio proseguendo nel nuovamente attraversiamo, bosco Cernizza, fino a sulle strade ritornare asfaltate di Duino. Alcuni sensi ci invitano, unici volen- obbligati al mare. do, a scendere proseguire fino al Ma possiamocomunque di partenza a visitare andare il o anche punto Risorgive del fiume Timavo P risorgive del fiume risorgive Timavo. alle losterratoe daqui sfruttare che riporta NE (SP33) verso che risale la stradaasfaltata prendere gere per deiDinosauri, poi algeosito mavo edel Villaggio del Pescatoregiun- ,finoa inverso del lungopercorso insenso icanali Ti- del fiume le risorgive Timavo,percorrendo il presso diDuino, diSanGiovanni posteggio si dal consigliadipartire difficoltà, minori Per econ un tragitto chi piùbreve volesse di Sistiana. delle Da qui la passeggiata lungo il sentiero Rilke si sviluppa per circa 2 km epercorre 2km tutto circa lungo per ilsentiero ilgeosito Rilkesisviluppa Da qui lapasseggiata città di finoalla diDuino losguardo dalCastello spaziando ed a tutto Trieste ilsuo golfo. ammirare tuttadiDuino, dadoveèpossibile lafalesia adunbelvedere portano ci passi pochi l'ingresso apiedi imbocchiamo del sentiero ed allebiciclette); lebici Rilke(vietato Lasciamo Vecchio). (Castello elaRocca diDuino Castello ercorso alternativo Falesie [c] diDuino sopra labaia , finoa pochi metri il passaggio Cretacico-Terziario. ilpochi passaggio metri “Grotta dell’Ultimo Dinosauro”, di precedono denominata cretacica di una paleocavità agours concrezionari soliti edepositi vadose edi rarissime di pi- bauxiti amarrone, sea ro- da Lenti discontinue calcarea di breccia condensata. co-paleocenica successione litostratigrafica- tardo cretaci la merita attenzione speciale ultime, queste fra petrografico; punto dal di vista ticolari fiorarericcamente fossiliferepar di rocce e ècontraddistintaInoltre falesia dall’af la esviluppo. superficiali di rarabellezza carsiche forme quali ti di interesse grande elemen- offre falesia Anche la scala a piccola conlocalibante solchi sommersi. di battente strapiom aspetto un- caratteristico lometri, scono adun tratto di di un di costa paio chi- gliDuino, strati calcarei- subverticali conferi Tra di el’antica Sistiana Baia la di rocca [c] Fa di Duino lesie - - Pedalando tra le grotte

Pedalando tra le grotte 3

Duino Aurisina - Devin Nabrežina; Sgonico - Zgonik (Trieste) GPS difficoltà: impegnativo lunghezza: 40 km circa scarica il gpx

uesto percorso vuole esplorare il Carso Classico triestino tra Prosecco e Aurisi- Qna, un territorio geologicamente affascinante, caratterizzato da vari geositi, grotte e altri ele- menti di particolare interesse. In alcuni tratti le capacità ciclistiche richie- dono una buona tecnica di guida in moun- tain bike, eventualemente compensabile con la possibilità di portare la bici a mano ove il terreno richiedesse un impegno superiore alle proprie capacità. Ma le difficoltà incontrate saranno sicuramen- te ripagate dall'ambiente geologico e naturale attraversato. Lasciata l'auto al posteggio nei pressi di Borgo Pedalando tra le grotte del Carso. conCastelliere a 360° diSlivia unapanoramica il verso 600 m devia circa n°33) che dopo (CAI masubito riprendiamo unsentiero di Slivia, dell'abitato prima poco una stradaasfaltata lungo lo sterrato su Proseguendo ritorniamo triestina. perstrada averdopo attraversato con lasu- unsottopasso laGrottaper Torri che diSlivia raggiungiamo la segnaletica seguiamo Sistiana, 1 verso ciale Percorsa tratto unbreve per laStrada- Provin romana. in epoca estratto [a] ove il pregiato era già risina calcare ammirare delle ilgeosito Cave romane diAu- dallastrada possiamo della ferrovia, topasso ilsot un'area edadove,utilizzando artigianale rapidamente ad porta discesaci seguente La Weiss. finoallavedetta 1km per seguiamo Tiziana Da qui, ancora lungo unsentiero sterrato, pro- che conducekm ci finoall'abitato di Aurisina. ampio sentiero ed 2.5 piacevole di circa Salvia, laStrada sulladestra della imboccando ovvero rimettere sullo sterrato, 800 m per le ruote ca cir dopo Strada (SR14), Costiera lasciandola che scendela mo sullastradaprincipale verso - proseguia tra le mille stradine del paese, persi il centro abitato essersi diSanta Croce. Dopo comunque raggiungerà asfaltata in unattimo allastrada percorso, altrimenti, ritornando sterrata il consiglio il tracciato è di seguire del Per lungo unadiscesa divertirsi chi volesse costiera triestina. monte dadovesipuòammirare SanPrimo la duce contratto di unbreve allavedetta insalita che con ci - adunastradaasfaltata spazio scia il sentiero la- dalla partenza, 5 km circa Dopo asperità. particolari za - sen sempreSan Primo, facilmente pedalabile, dapprima Fornace nel bosco nel bosco e poi n°1)che siaddentrala sterrata (sentiero CAI Dal monumento lungo si prosegue ai caduti finoall'abitatola stradache porta diProsecco. (Prosecco -Trieste),San Nazario sipercorre - - te dall'agriturismo omonimo. direttamen- gestite turistiche blico, convisite Grotta delle Torri al pub- di èaperta Slivia la oggi nome, illonnari a cuiproprio deve co- legrandioseformazioni eper estensione dall'altroNota fin la considerevole per secolo TorriGrotta di Slivia delCarso. tacica cre- carbonatica di rampa Piattaforma della livelli etorbiditi zona della calcaree gradati tempestiti, ritmiti, osservare sicava possono Sulleseghe acatena). di deifronti pareti lisce diamantato,pneumatico,filo filo elicoidale, più (martello recenti tecniche di escavazione dell’evoluzione testimonianza che ela delle le tracce anti delle- rudimentali escavazioni dile pareti ancora si cava possono osservare volumi unitari di grandi dimensioni. Lungo si ottengono spesso quale edal te compatto - di calcare particolarmen orizzonti sfruttano romana epoca che da numerose afossa, cave del ciglione Triestinotà del Carso si aprono In un tratto di pochi chilometri in prossimi- di romane Aurisina [a] Cave del colle. a dimostrare "strategica" l'importanza oggi si 1500al ergeancora dal abitate 400a.C.), che al sorgevano suo (probabilmete interno muraria protostoriche cinta delle costruzioni Un muraglione vera epropria imponente, di Slivia Castelliere Pedalando tra le grotte - - Caverna Pocala La Caverna Pocala nome deriva cui dalla (il ossia "ai toponomastica locale "Pod-Kalam", nota è come grottaprei- rocce") delle piedi restistorica animali di con abbondantissimi particolarepleistocenici (in spelaeus). Ursus Grotta Lesa da è costituito larga una e bassa L'ingresso galleria; terreno il scende con lieve declivio, mentre la volta, progressivo dopo un abbas samento, si eleva si gradatamentesamento, a formare il grande e pittoresco portale, largo quasi 20 m, quale con il la dolina caverna una in sbocca crollo. di Caverna Caterina spazioso antro prosegue iniziale Un una in riducono pro- si galleria dimensioni le cui gressivamente.archeologici Studi palete nologici evidenziato ne hanno sin l'utilizzo dalla preistoria. , - - (con (con CavernaPocala Grotta Lindner [b] Grotta

[b] Campi[b] solcati San di Pelagio e Grotta Lindner Il geosito si apre al centro del Carso al apre Classico geosito si Il sviluppatesono si cui in triestinoun'area in e peculiariinteressanti - formesu carsiche perficiali- in funzioneevolute caratte delle dei calcariristiche litologiche e strutturali a- monocli cretacici affiorano che giacitura a reggipoggio.nale solcati campi Comprende variegati e complessi, la presso apre i quali si cavità sottoposta a vincolo Lindner, Grotta per alta valenza geomorfologica. Continuando lungo il sentiero, che diventa più diventa che il sentiero, lungo Continuando impegnativo, troviamo il geosito dei Campi e solcatiPelagio San di - Pe i suoi 3 ingressi rintracciabili). facilmente piut un terreno causa attenzione, dalando con la lambisce dissestato,si tosto prima di sbucare nell'abitato di San Pelagio. di San Pelagio. prima nell'abitato di sbucare seguiremoDa qui escursionististipercorso il - Gemina,co dopo abbandonandolo 500 m per alla strada asfaltatascendere porta che verso Stazione, seguendolaAurisina per 400 m ed subito imboccando diventerà una strada che sterrata, facendoci alla Ca passando accanto Lesaverna Caterina alla Grotta ed ai vitigni a sud di Prepotto. Pedalando tra le grotte va guardando l'entratava guardando stessa. fondodella dal il suo deve nome alla luce che si ossergrotta del bronzo edelferro. del bronzo riconducibilirinvenuti alcuni all'età oggetti, All'internoun piccoloambiente. sonostati verso appena il passaggio che lasciano colate il fondoappaiono verso massicce più estesa; molto un tempo certo grotta, della fluviale un canale un'origine marcato che testimonia da èmodellata volta mentrela crezionate, con - ha le pareti interna sala La vegetazione. dalla nascosto conun dolina, ingresso desta si apre caverna di sul NE La una mo- lato di Bristie aNNW [e] Caverna durantetilizzo I la fino earrivano mesolitico all'u dal partono - dell'uomo dell'utilizzostimonianze parte da lunga Le unadiparte te- galleria circa 60m. di dove principale da sala della pianeggiante un dopo base raggiunge centinaio la di metri tiero, che lungo si snoda si il pendio detritico, un sinuoso d'ingresso eseguendo sen- portale Sul fondodi unasi dolina, apre un ampio Azzurra [d] Grotta di un grande sistema sotterraneo scavato da un corso d'acqua undi corso un sotterraneo da sistema scavato grande di proporzioni. notevoli indubbiamente rappresenta Essa il relitto e frequentata. è molto nota cavità la sottostanti, rie di alcuni voragine della d'accesso grandiosità trattiPer la bellezza delle galle spettacolare - ela Noè Grotta a Guerra Mondiale. La - Caverna a NNW di Bristie [e] diBristie . dellageosito aNNW Caverna nell'abitatopoi doveèpresente diBristie, il della Grotta,sbucando verticale Noè pozzo l'ampio masfuggente, sipuòosservare segnata Più avanti, facendo attenzione adunatraccia [d] . Grotta Azzurra della algeosito neldestra sentiero che porta ci a dovesisvolta sinoadunincrocio ro Gemina, nuovamenteRitroviamo iltracciato del sentie - ci condurrà finoall'abitatoci Gabrovizza. di nuando, che sbuchiamo sullastradaasfaltata edella Grotta Ercole. Conti- [g] [f] Cristalli dell' nei pressi dei geositi giamo - n°19,giun lungo ilsentieroProseguendo CAI sca colata calcitica. colata sca una- gigante costituiti da pendenza, di varia degli per scivoli si discesa quale continua la inclinato èun ripiano vi dal incastrati, massi si incontrano nelquale dei tratto verticale, un Dopo struttura moltocomplessa. dalla all'inizio porta di un pozzo porzioni, grande pro- salti di ecollegate da modeste crescente di grandezza caverne successione di quattro una una grata, protettoda un ingresso Dopo Abisso Cristalli dei [f] Abisso dei Pedalando tra le grotte Percorriamo per 2.3 km uno scorrevole sen- tiero ed una strada bianca fino ad incontrare la strada che porta alla Stazione ferroviaria di Prosecco da dove si prosegue verso il geosito della Grotta Gigante [h], cavità naturale inseri- ta nel Guinness dei Primati come “Grotta turi- stica con la sala più grande al mondo”. Dopo poche pedalate, si lascia la strada asfalta- ta nei pressi dei campi sportivi per addentrarsi nel geosito dei Campi solcati di Borgo Grotta Gigante [i]. [g] Grotta Ercole La cavità si apre sul fondo di una vasta do- lina situata a ridosso della linea ferroviaria. Un grande masso divide il portale dal quale si sviluppa una lunga galleria detritica che, dopo alcuni scivoli di moderata inclinazione, termina su di un largo ballatoio limitato da grandi gruppi di colonne. Da qui, scenden- do per una parete inclinata e costellata di ripiani, si giunge al fondo costituito da una spianata argillosa al di sopra della quale la volta si innalza a formare un grande duomo.

[h] Grotta Gigante Ampissima cavità ad andamento prevalen- temente verticale, la “Grande Caverna pres- so Briščiki”, segnata in catasto come 2/2VG è una delle grotte che hanno fatto la storia della Speleologia. E' la più importante delle cavità turistiche del Friuli Venezia Giulia e si apre a Sgoni- co (Carso Classico triestino). È attrezzata e aperta al pubblico dal 1908 ed è inserita nel Guinness dei Primati come grotta turistica [i] Campi solcati di Borgo Grotta Gigante più grande al mondo. Sono una delle aree in cui si sviluppano le Ha una capacità volumetrica di 600.000 m più interessanti forme carsiche superficiali quadri, è lunga 130 m, alta 110 m, larga 65 al mondo in ambiente marino-continentale m. e mediterraneo. Sufficientemente estesi offro- Si compone principalmente di una grande no, per dimensioni, tipologia, frequenza uno sala cui si accede per due ampie gallerie, splendido esempio di quanto la dissoluzione ultimi resti di un grosso sistema idrografico carsica può su superfici calcaree suborizzon- carsico sotterraneo che migliaia di anni fa tali poco suddivise. In particolare le kameni- inghiottiva due torrenti di notevole portata. tze hanno dimensioni che rendono quest’area Varie gallerie, non aperte alla visita del pub- l’emblema della carsificazione superficiale. blico, si dipartono dagli ambienti principali, Sono presenti inoltre praticamente tutte le mentre la Sala dell'Altare, ampio antro posto piccole forme carsiche possibili. Ai bordi si all'estremità dell'antro principale, costituisce apre una delle più ampie e profonde doline ora il punto di sosta durante la visita. del Carso triestino. Pedalando tra le grotte

Ormai l'escursione volge al termine, ad 1.5 km c'è il punto da dove eravamo partiti, ma prima di concederci il meritato riposo dopo 40 km di fatiche, approfittiamo della strada sotto le pareti verticali della Napoleonica, pedalando blandamente fino alla terrazza che permette un'ampia panoramica sul golfo di Trieste e una vista dall'alto sul geosito della Frana sottomarina (Olisto- stroma) di Miramare [l].

ercorsi alternativi

PAlternativa 1 (23 km - difficoltà: media): utiliz- zando lo stesso punto di partenza a Borgo San Nazario (Prosecco) si segue tutto il percorso già descritto, fino a Santa Croce, dove si devia verso NE, passando accanto alla Grotta delle Margherite e proseguendo poi a ricongiunger- si al giro completo lungo il sentiero CAI n°19 nei pressi dell'Abisso dei Cristalli. [l] Frana sottomarina (Olistostroma) di Miramare Il promontorio sul quale sorge il Castello di Miramare è costituito da enormi massi cal- carei (olistoliti) dell’Eocene inferiore più an- tichi del flysch eocenico che li ingloba. L’insieme di Flysch e olisotliti forma un oli- stostroma, che condiziona la geomorfologia della costa e rappresenta un elemento geo- logico strutturale di grande interesse scien- tifico.

Alternativa 2 (23 km - difficoltà: media): la partenza è fissata presso il parcheggio della zona artigianale di Aurisina, da dove si segue il percorso lungo, intersecandolo presso il geo- sito delle Cave romane di Aurisina, fino alla località di Bristie. Da qui si ritorna, grazie ad una veloce strada asfaltata, a Santa Croce da dove si riprende il giro completo, lungo la Stra- da della Salvia. Val Rosandra e i "soliti sospetti" 4 scarica il gpx GPS -

a Val Rosandra (Dolina è una Glinščice) a Val dagli escur amata zona particolarmente

sionisti triestini e non; unisce tratti alpinistici sionisti triestini tratti e non; unisce pa- un percorribili, sentieria facilmente con norama vario di vista dal punto e suggestivo geodiversità,sia geologico, grazie all'elevata La valle scava naturalistico. sia classicamente - unico, Rosandra ambiente un è tadal torrente dove il carsismo impera. La pedalata alla scoperta peculiarità delle geo- naturalistico didattico logiche parte dal Centro Regione Corpodi Basovizza, del Forestale proseguendo sulla strada asfaltata foiba della di Basovizza e verso paese il di San Lorenzo (Jezero). difficoltà: medio-facile difficoltà: lunghezza: 10 km circa San Dorligo della Valle - Dolina (Trieste) della Valle San Dorligo La Val Rosandra e i "soliti sospetti" "soliti i e Rosandra Val La L Val Rosandra e i "soliti sospetti" Val [a] Val Rosandra La Val Rosandra è una valle carsica profondamente incisa in calcari terziari. La sua origine è legata all’idrografia del settore e ad un intreccio fra fattori litologici, strutturali e climatici: pieghe, faglie e sovrascorrimenti hanno guidato l’erosione e la corrosione selettive di calcari, marne ed arenarie, creando un esempio spettacolare di forme influenzate da litologia e tettoni- ca. Inoltre, i rilievi sono interessati da estesi e maturi fenomeni carsici ipogei così da creare una singolare idrostruttura. La valle è decisamente peculiare per quanto riguarda la vegetazione, condizionata dalle particolari condizioni climatiche, per la fauna e per l’interesse storico-cul- turale legato alla sua posizione. L’interazione fra fisicità, vegetazione e locazione geografica contribuisce a farne un geosito di valenza sovranazionale.

Attraversato il paese ci aspetta la vedetta di San Lorenzo da dove si ha una prima ampia panoramica del geosito complesso della Val Rosandra [a]. Da qui la strada presenta una discesa piuttosto pendente, con i freni al limite del surriscalda- mento, che ci porterà all'incrocio con la strada [b] Marne transizionali a circolazione limitata verso l'abitato di Herva- Le marne calcaree ed i calcari marnosi rap- ti sulla sinistra. presentano l'annegamento della Piattafor- Per 1 km si susseguono saliscendi dal fondo in ma carbonatica all'inizio dell'Eocene. Note anche come "Marne a Fucoidi", indicano il cemento, con qualche rampa più impegnativa. progressivo aumento della componente ter- Prendiamo fiato osservando sulla nostra sini- rigena che modifica progressivamente la lito- stra il geosito delle Marne transizionali [b]. logia da calcari purissimi a calcari marnosi Ancora 400 m e prima di scendere alla cicla- e, successivamente, a marne calcaree. L'oriz- bile della Val Rosandra approfittiamo di un zonte è minutamente suddiviso, in quanto sperone roccioso per ammirare da vicino, da coinvolto nelle vicissitudini strutturali della est a ovest, i geositi della Cascata [c] e della Valle quale "lubrificante tettonico". La strati- Forra del torrente Rosandra [d], della Sorgente ficazione, praticamente suborizzontale, e la Bukovec [e], della Paleofrana [f] e della Faglia fratturazione favoriscono forme di alterazio- ne e di erosione di tipo calanchivo che confe- del crinale [g]. riscono all'affioramento caratteri geomorfo- logici particolarmente interessanti. Val Rosandra e i "soliti sospetti" - - - a, spettacolare poco uno salto prima di orra del torrente Rosandra te, cascatelle, meandri incassati e vasche. d'acqua di oltre 30 metri. oltre di d'acqua [d] F Dopo la cascata, forme con interessanti sotto di pro- escavazione,retro e una incide Rosandra il fonda roccia, in forra ricca rapide, marmit di [c] Cascatadel torrente Rosandra torrente laIl che formaprende origine dalla sorgenti d'acqua, le cui confluenzadue corsi di , in trovano riosi il Grisa torrente ed il Glinščic [e] Sorgente[e] Bukovec La particolarità sovrastante- un apparentemente non avere raccol della bacino sorgente è di di del derivi condensazione da fenomeno di l'acqua un all'interno è che che L'ipotesi ta dell'acqua. a nel sottosuolo causa sovrasta che ghiaione non può infiltrarsi generata così la sorgente: l'acqua dellasorgente. livello scorre ad della a presenzafino uscire e quindi impermeabile strato uno di [f] Paleofrana ver destra al conferendo strutturale: in i calcari incide seguendo l'assetto Rosandra Torrente Il sante un assetto un sante a gradoni condizionato dai sovrascorrimenti adattan- sinistra faglie, e dalle in Monte Carso. del Questo anticlinale assetto fiancodel dell’ampia giacitura alla strati dosi degli favorito hanno morfologico del corso erosiva d'acqua e lo scalzamento piede legato al all'attività scivolamento gravitativouno blocco spessore calcareo una un dello di ha coinvolto profondo che metri, di largoquarantina 200 metri circa 250. Dello ed scivolamento alto restano nella tracce distacco di evidenziata del versante.nicchia corpo naturale Il frana, di integro, dall'evoluzione chiesettaapice. suo dalla votiva costruita sul è reso "affascinante" [g] Faglia del crinale Poco imboccare la prima di risulta forra piano di un molto evidente destra sinistra ed in in ha condizionato la che morfologia NNW-SSE ad andamento faglia del versante settentrionale metri parete di decine una alcune di Con un'altezza Moccò. di Carso e della Vedetta del Monte marne arenarie, ed affiorano faglia, piede pianocalcarea di talora caratterizza cui di al una stretta la prosecuzione incisione solcati ed cui del ver i campi perde fra le doline verso si Sud Carso Slovenia). orientale (in sante del Monte Val Rosandra P trario la strada appena percorsa. lastradaappena trario al con- seguendo avviene Il ritorno 5 km. circa figiunge noall'abitato diDraga Sant'Elia dopo abbordabile della Chiusa e conpe si pendenza diSanGiusep- Si dalposteggio parte to facile scoprire laVal con Rosandra unpercorso mol- ciclabile lapista Cottur èpossibile Utilizzando partenza diBasovizza. partenza alpunto esiritorna di pedalate Ancora poche [i]. Bac silambisce della ilgeosito grotta sulla sinistra, Poco diraggiungere 14, lastradastatale prima della fondo asfaltato SP22.scorrevole masullo piùimpegnativa, disalita 1.8km ca d'acquarifornirci diintraprendere prima cir- dove una fontanellaSant'Elia, di permette agilmente all'abitatote diarrivare diDraga "dolce"La del permet- percorso ci pendenza tina). GrottaFerroviaria, deiPipistrelli egrotta Mar- Gualtierota Savi, Grotta deiPipistrelli, Grotta [h], con lesuegrotte (Fessura del Vento, Grot- del monte delgeosito ipogeo Complesso Stena accorgercene senza mo quasi neipressi del ciato della ex-ferrovia Trieste-Erpelle, passia- laciclabile, cheRaggiunta corre lungo iltrac- ercorsi alternativi con le marne noncarsificon lemarne cabili. faglie icalcari che inverse mettonoacontatto e di di una sovrascorrimenti serie presenza dalla ècondizionata loroevoluzione ela ri Si terzia- aprono nei calcari 110 e 77 metri. di rispettivamente eFerroviaria Pipistrelli di infi 2km sviluppo ed quasi grotte dei nele Martina Cucchi con grotta dikm sviluppo, la Fessura dikm sviluppo, la delVento con2.6 1 Grottaluppo, delle conquasi la Gallerie di con oltre 4 km svi- Gualtiero Savi grotta la idrogeologica: ed geomorfologica valenza di principalmente particolare ta di 6 cavità Si trat- Classico. complessi ipogei delCarso unosviluppa interessanti traed ipiù estesi stra orografica del Torrente Rosandra, si delMonteNel calcareo in de- rilievo Stena, Stena delmonte ipogeo Complesso [h] nella parte basale, da concrezioni calcitiche. concrezioni da basale, parte nella consolidata, di piccole dimensioni,triti già in un ultimo vano chiuso una frana da di de- Unmiti cunicoloporta ecolonne. ascendente un'altra ed passaggio stalag- contozze sala uno stretto da che èseguita caverna prima si apre quale al della una di là strozzatura, in una si marcata esaurisce galleria La stalagmitiche. formazioni e massicce neggi appaiono imponenti si pan- innalza, volta delpendio la in Alla declivio. base galleria Il tratto una primo spaziosa è costituito da Bac [i] Grotta Info utili

>> Centro didattico naturalistico >> Centro visite della Riserva Naturale Regionale del Corpo Forestale Regione della Val Rosandra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Bagnoli della Rosandra-Boljunec, 507 Loc. Basovizza 224 34018 - San Dorligo della Valle-Dolina (Trieste) 34149 Basovizza - Trieste T. +39 040 8329237 T. +39 040 3773677 [email protected] [email protected] www.riservavalrosandra-glinscica.it

>> Centro visite della Riserva Naturale Regionale >> Museo Civico di Storia Naturale dei laghi di Doberdò e Pietrarossa Comune di Trieste Via Vallone, 32 Via dei Tominz, 4 34070 - Doberdò del Lago - Doberdob (Gorizia) 34139 Trieste T. +39 0481 784111 T. +39 040 6758658 [email protected] www.museostorianeturaletrieste.it www.riservanaturalegradina.com Itinerari per GPS

Uno sguardo al lago di Doberdò Le falesie di Duino, il fi ume Timavo 1 2 e i dinosauri

gpx kml gpx kml

Pedalando tra le grotte La Val Rosandra e i "soliti sospetti" 3 4

gpx kml gpx kml

>> Geositi del Friuli Venezia Giulia, Per saperne di più a cura di F. Cucchi, F. Finocchiaro & G. Muscio Servizio Geologico, Direzione Centrale Ambiente ed Energia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, pp. 383, Tipografi a Arti Grafi che Friulane/Imoco Spa, Udine.

Scaricalo gratuitamente all'indirizzo web

www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/ambiente-territorio/ tutela-ambiente-gestione-risorse-naturali/FOGLIA201/FOGLIA18/ La Regione Friuli Venezia Giulia vanta uno tra i patrimoni geologici più aff ascinanti d’Italia sia per numero di geositi sia per l’importanza che questi rivestono a livello internazionale. Questa guida, rivolta agli amanti della mountain-bike, condurrà alla scoperta dei geositi del Carso Classico attraverso schede di approfondimento e immagini.

eologia