Atti Del Museo Civico Di Storia Naturale Di Trieste

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Atti Del Museo Civico Di Storia Naturale Di Trieste ISSN: 0365-1576 ATTI DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE VOL. 50 - 2003 TRIESTE 2003 DIRETTORE RESPONSABILE: dott. Sergio Dolce Autorizzazione del Tribunale di Trieste, 16.02.1976 N. 491 Reg. Periodici INDICE BETIC A., BERNARDINI F. - Reperti archeologici provenienti da San Canziano del Timavo (Slovenia) ritrovati nel Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (studio preliminare) . pag. 7 CAPASSO L. - Embryos and trophonems in Cenomanian rays from Lebanon (Batomorphii, pisces) . »23 GENZO C. - Altezze dal suolo e cromatismi degli apparati fiorali in due biocenosi del Carso Triestino (Friuli-Venezia Giulia, Italia) » 41 TOMASI E. - Indagine cecidologica nella foresta di Tarvisio (Friuli-Venezia Giulia, Italia) I - contributo . »59 DE MATTIAW. - I molluschi ipogei del Carso Triestino (Friuli-Venezia Giulia, Italia) (Gastropoda: Prosobranchia, basommatophora, styllommatophora; Bivalvia: Pterioida). Check-list delle specie, tassonomia, sistematica, ecologia e biogeografia . »89 COLLAA., GOMY Y.,VIENNAP. - Su Parabraeus tarsalis Müller, 1944 (Insecta, Coleoptera, Histeridae) . » 219 BUCUR R., KOSUCH J., SEITZ A. - Molecular phylogenetic relationships of Romanian cave Leptodirinae (Coleoptera: Cholevidae) . » 231 VICIDOMINI S. - Sistematic and distribution of Xylocopini (Hymenoptera: Apidae: Xylocopinae): New and rare records for Africa (part III) and description of two new taxa . » 267 Contributo breve TOMASI E. - I fito-zoocecidi dell’area di Muggia e dei laghetti delle Noghere (Friuli-Venezia Giulia, Italia) I - contributo . » 287 Atti Mus. Civ. Stor. Nat., Trieste 50 7-22 31.12.2003 ISSN: 0365-1576 REPERTI ARCHEOLOGICI PROVENIENTI DA SAN CANZIANO DEL TIMAVO (SLOVENIA) RITROVATI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE (STUDIO PRELIMINARE) AMBRA BETIC, FEDERICO BERNARDINI Via Commerciale 156/1, 34100 Trieste, Italia - [email protected] Via di Romagna 141, 34100 Trieste, Italia - [email protected] Abstract - Archaeological remains from the San Canziano del Timavo Area rediscovered in the Natural Hi- story Museum of Trieste (preliminary report) - Some archaeological remains and human bones are studied and re- ferred to their original appurtenance. The material was rediscovered in the collections of the Natural History Museum of Trieste, partly published and thought lost since and partly unpublished. The specimens considered, mostly discove- red by Carlo Marchesetti, came from the San Canziano del Timavo area, particularly from the Tominz cave, the Osca Spila cave, the Castelliere di San Canziano and the Breœec necropolis. It was possible to assign to the latter some bu- rial objects adding fresh data to the Breœec archaeological frame. Key words: Natural History Museum of Trieste, Carlo Marchesetti, archaeological remains from the San Canziano del Timavo area, Breœec necropolis. Riassunto breve - Vengono presi in esame e ricondotti al loro contesto di origine alcuni reperti archeologici e resti ossei umani riscoperti nelle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, in parte pubblicati e poi ritenuti dispersi, in parte del tutto inediti. I materiali, per la gran parte frutto delle ricerche di Carlo Marchesetti, provengono dalla zona di San Canziano del Timavo e in particolare dalla grotta Tominz, dalla grotta Osca Spila, dall’area del ca- stelliere di San Canziano e dalla necropoli di Breœec. È stato possibile riferire con certezza a tale sepolcreto alcuni corredi tombali che apportano nuovi dati al quadro archeologico di Breœec, fornendo l’attestazione di tipologie di ma- nufatti bronzei particolarmente rari o attestati per la prima volta a San Canziano. Per questi materiali vengono propo- sti, in via preliminare, confronti e cronologia. Parole chiave: Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, Carlo Marchesetti, reperti archeologici provenienti da San Canziano del Timavo, necropoli di Breœec. 1. - Introduzione La storia del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste è legata alla nascita e allo sviluppo delle prime indagini archeologiche in Carso e in Istria. Carlo Mar- chesetti, direttore del museo triestino dal 1876 al 1921, fu il protagonista di questa fase delle ricerche: effettuò numerosi scavi e ricognizioni di superficie, registran- do in modo rigoroso i risultati della sua attività di studio. In tal modo contribuì in maniera determinante a gettare luce sulla preistoria del Caput Adriae. La sua attività fu intensa nell’attuale area del Parco delle grotte di San Canziano (Slovenia) – Park Ækocjanske jame (Slovenija)1, che sin dalle prime esplorazioni si rivelò ricca di siti di grande interesse. I resti che egli raccolse vennero depositati nel museo di cui era direttore. Negli anni Venti il Comune di Trieste deliberò il trasferimento dei reperti ar- cheologici dal Museo Civico di Storia Naturale nell’attuale Museo Civico di Sto- ria e Arte. La difficile separazione dei manufatti dai resti umani e faunistici, non- 1 La sua attività nell’area di San Canziano del Timavo si colloca tra il 1886 e il 1905. 8 AMBRA BETIC, FEDERICO BERNARDINI ché il laborioso trasferimento, crearono confusioni che ebbero come conseguenza la permanenza di reperti dimenticati nei depositi del Museo Civico di Storia Natu- rale di Trieste. Il recente lavoro di riordino e catalogazione dei reperti archeologici del mu- seo suddetto ha permesso di scoprire materiali inediti e di individuarne altri, già pubblicati in precedenza, ma considerati dispersi (BERNARDINI, BETIC, 2000)2. Un gruppo cospicuo di questi proviene dagli scavi che Marchesetti condusse nella zo- na di San Canziano. 2. - I reperti provenienti dalla grotta Osca Spila, dalla grotta Tominz e dal castelliere di San Canziano Uno dei primi siti indagati fu la grotta Stretta o Osca Spila (Roæka æpilja), una cavità non molto ampia situata sulla scoscesa parete nord-occidentale della Gran- de Voragine ad un’altezza considerevole rispetto alla grotta Tominz. Nei depositi del Museo Civico di Storia Naturale è stato individuato un unico manufatto prove- niente dalle ricerche condotte da Marchesetti in questa piccola grotta: un raschia- toio di selce nera (Fig.1) ritrovato frammisto ad altri reperti con un cartellino alle- gato che riporta il nome del sito. Esso è riprodotto in una delle tavole della rela- zione degli scavi praticati da Marchesetti nel 1889 (MARCHESETTI, 1889a - tav.I, fig. 19)3. Nelle collezioni del museo triestino si conservano inoltre pochi resti di fauna provenienti dalla medesima località. Altro sito di grande interesse, indagato da vari studiosi nel corso della storia delle ricerche, è la caverna Preistorica o grotta Tominz (Tominåeva jama). La maggior parte dei cartellini che accompagnano i reperti e i resti ossei dell’area di San Canziano giacenti nei depositi del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste fanno riferimento proprio a questa grotta. Non sempre però tali indicazioni si sono rivelate affidabili: è il caso di una lama di coltello in ferro, una piccola lamina in bronzo con due fori all’estremità ed un occhiello di ferro che fungeva probabil- mente da attacco per un manico mobile di un contenitore (Fig. 2), che, secondo quanto era riportato sul foglietto di carta allegato, sarebbero dovuti provenire pro- prio dalla grotta Tominz. In un primo momento, analizzando il materiale biblio- grafico riguardante la stratigrafia della caverna, abbiamo quindi ritenuto opportu- no attribuire provvisoriamente tali manufatti allo strato romano. Marchesetti infat- ti riferisce di aver ritrovato molto copiosi coltelli forniti di codolo proprio all’in- terno di questo livello (MARCHESETTI, 1889a - p. 13). In seguito a un più attento esame abbiamo riscontrato che tali materiali non provengono dalla grotta Tominz, 2 Si sta provvedendo a pubblicare i risultati più significativi di tale lavoro, tra i quali va annoverato il presente contributo. Un articolo su un nucleo di reperti scoperti da L. K. Moser è già stato pubblicato: BERNARDINI F., BETIC A., 2001 - I reperti di L. K. Moser scoperti nel Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. Annales: Annali di studi istriani e mediterranei, series historia et sociologia. 11: 181-186. 3 Probabilmente non si tratta di uno strumento ma solo di una scheggia di calcare nero lamellare senza ritocchi o tracce d’usura. Fig. 1, Tavola tratta da Marchesetti (1889, tav. I.) in cui è rappresentata la scheggia di calcare nero lamellare (n. 19) ritrovata nelle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. 10 AMBRA BETIC, FEDERICO BERNARDINI Fig. 2, Oggetti di metallo (BATTAGLIA, 1942 - fig. 4, p.46), rinvenuti presso la sepoltura dell'individuo Q, fondo Cerqueni, area del castelliere di San Canziano (scala 1:2). bensì da una sepoltura a inumazione scoperta nel fondo Cerqueni, nell’area del ca- stelliere di San Canziano (BATTAGLIA, 1942 - p. 47). Durante il lavoro di riordino abbiamo constatato frequenti casi analoghi, do- vuti allo stato di disordine dei reperti. Alla luce dei dubbi espressi, non è del tutto sicuro il luogo di rinvenimento di un bracciale in bronzo (Fig. 3) che, se l’indicazione fosse corretta, sarebbe riferi- bile alla grotta Tominz, ma che potrebbe essere parte di un corredo di una delle necropoli della zona. Fig. 3, Bracciale in bronzo proveniente probabilmente dalla grotta Tominz (scala 1:1; disegno di M. Mondo). Diverso invece dovrebbe essere il caso di alcuni frammenti combacianti di un pettine in osso (Fig. 4), ritrovati assieme a resti faunistici della grotta Tominz: tale associazione spiega il motivo per cui non sono stati trasferiti nel Museo Civico di Storia
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