La Tua Casa Atlante Del Patrimonio Residenziale Pubblico Del Comune Di Milano Volume Terzo Con Il Catalogo Dei Beni Dei Municipi 6 E 7

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La Tua Casa Atlante Del Patrimonio Residenziale Pubblico Del Comune Di Milano Volume Terzo Con Il Catalogo Dei Beni Dei Municipi 6 E 7 La tua casa Atlante del patrimonio residenziale pubblico del Comune di Milano Volume terzo con il catalogo dei beni dei Municipi 6 e 7 Maria Antonietta Breda Abitare la contraddizione l terzo Atlante che abbiamo tra le mani plurale, discontinuo. È il territorio (insieme al secondo e al quarto ed metropolitano, che modifica i confini ultimo, che sarà pubblicato il prossimo dominanti di Milano aprendoli al suo Ianno) esplora l’ultima cerchia di Milano intorno, che scompone il quadro noto, che ha seguito l’espansione della città a che prova a costruire nuove e diverse partire dalla prima rivoluzione industriale gerarchie, che introduce timidamente di fine Ottocento. Ai quartieri popolari, presenze e materiali che hanno e che incasellati con ordine nel tessuto disegnato avranno sempre più a che fare con la città dai piani regolatori Beruto, Pavia Masera di domani. e Albertini, e che oggi potremmo definire Abitare in queste “terre di passaggio” pienamente urbani, si sono affiancate significa abitare le contraddizioni e le operazioni immobiliari pubbliche che, incertezze proprie di un campo di azione progressivamente, hanno impegnato parti per molti aspetti ignoto e sconosciuto. della città non facilmente raggiungibili, I quartieri popolari realizzati negli anni separate dalla maglia delle prepotenti del secondo dopoguerra, fino agli anni infrastrutture. Spazi di risulta incastrati 2000, sono parte della nuova città, sono all’interno di una edificazione sempre più le residenze dei nuovi abitanti e dei complicata da comprendere. nuovi servizi. Sono dentro al presente- Un mosaico, quello di Milano, non così futuro che è un tempo e uno spazio Copyright 2019 MM Spa facile da comporre e riordinare. carico di questioni da affrontare e il cui A cura dell’Ufficio Comunicazione MM Gli ultimi quartieri popolari occupano contorno appare ancora impreciso, molle, Immagini e documenti posizioni strane; hanno dimensioni più modificabile. Archivio della Fondazione Corriere della Sera contenute e introducono una città diversa Anche le storie di chi è arrivato da Archivio della Società Umanitaria rispetto a quella che abbiamo conosciuto. poco risultano difficili da comprendere Archivio di Stato di Milano Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana In alcuni casi partecipano alla costruzione e avvicinano alla città parti di mondo Cittadella degli Archivi e Archivio Civico di Milano di relazioni forti con i Comuni di prima prima distanti. Portano “dentro le mura” Civico Archivio Fotografico di Milano cintura, quasi voltando le spalle al centro, tradizioni, linguaggi, culture, volti Servizio S.I.T. e Toponomastica, Comune di Milano in altri casi si appoggiano a nuove polarità che non conosciamo e che, in alcune provando a diventarne parte. Oltre la situazioni, sembrano minacciare le Realizzazione editoriale: Ufficio Comunicazione MM Stampa: Tikiservice Srl circonvallazione della 90-91, il sistema si sicurezze di una identità che si è costruita Codice ISBN: 978-88-908224-5-2 apre e incontra un territorio sfrangiato, nel tempo, appoggiandosi a un passato prevalentemente fatto dalla “Milano dei capaci di affiancare ai compiti propri del inserimento e di accompagnamento ai l’allontanamento e l’eliminazione degli milanesi” e con cui, negli anni, abbiamo property e del facility management (già nuovi abitanti; il richiamo alle regole della ospiti sgraditi. Oppure possiamo provare familiarizzato. di per loro tutt’altro che scontati) quelli vita comune e della civile convivenza, a considerare le sue contraddizioni dando A rendere più complicate le nuove più sociali (a partire dal rapporto con le ai diritti e ai doveri di chi abita e di spazio alle esperienze positive, abilitando convivenze e coabitazioni, che vedono famiglie, dalla relazione con i comitati chi è proprietario e gestore di una casa le risorse sommerse e concentrando lì popolazioni e genti diverse abitare gli inquilini e con le autogestioni, che popolare; la ricerca di contatti con i tutte quelle disponibili, lavorando insieme stessi luoghi (piazze, strade, cortili, svolgono un ruolo fondamentale per la custodi sociali, con i vigili di quartiere a progetti di riscatto comune e favorendo scuole…), contribuiscono le etichette tenuta delle comunità di abitanti) fino ad e con gli operatori che intervengono sul lo scambio tra il dentro e il fuori, negative che ancora pesano su alcuni arrivare a mettere in campo azioni dirette territorio per rafforzare le presenze, i rendendo possibile e interessante per chi quartieri. Nell’itinerario proposto da alla promozione culturale, economica ed presidi e la loro visibilità. Così i murales risiede altrove l’ingresso nei quartieri un questo Atlante compare la Barona, educativa. Nei nuovi quartieri diventa e le opere d’arte sulle facciate cieche tempo dimenticati e isolati. Giambellino, San Siro, Baggio- molto più chiaro perché parliamo (e ci dei palazzi, i progetti con le scuole Questa è la strada che abbiamo scelto Nikolajevka, Fleming-Pastonchi; i occupiamo) di edilizia ‘sociale’, di edilizia o le biblioteche di zona, i laboratori e che riteniamo di dover percorrere, quartieri su cui la cronaca tornava con popolare, quindi di case abitate. Il contatto di quartiere, rappresentano azioni, spingendoci oltre le mura delle case per frequenza negli anni Settanta e Ottanta e l’avvicinamento a queste case e ai nuovi spesso nascoste, attraverso cui stiamo riuscire a incrociare lo sguardo di chi le parlando di terrorismo, di droga, di quartieri ha portato Comune ed MM cercando, oggi più di ieri, di abitare la abita. Questo è quello che chiamiamo malaffare, che torna d’attualità quando a interrogarsi prima e a progettare poi contraddizione. edilizia sociale. si affrontano i temi delle occupazioni interventi e iniziative “non ordinarie”: Il percorso di miglioramento delle città abusive, del racket e della criminalità musica, teatro, animazione per i più deve attraversare e considerare anche le “Le case sono un po’ come le persone. diffusa, del disagio giovanile e della piccoli, sono diventate occasioni per zone d’ombra, i territori dimenticati, i Ce ne sono di allegre e di tristi, di ospitali disoccupazione. richiamare gli abitanti e restituire senso e quartieri fragili, gli spazi difficili. Tenerli e di respingenti, di solari e di cupe, di Qui, più che altrove, il lavoro sulla vivacità ai cortili e agli spazi comuni. fuori significa spaccare la città, inasprire avvolgenti e di gelide, di normali e di casa supera gli aspetti della gestione In diversi modi stiamo provando il conflitto, aumentare le tensioni e la fuori norma, di belle e di brutte, di solo immobiliare e della conduzione a interpretare questo compito “più contrapposizione. apparentemente insignificanti. Come per condominiale, intesa in senso stretto, sociale”: l’attenzione rivolta alla Possiamo provare a dimenticarci della le persone anche con le case non mi fermo e richiede competenze più sofisticate e comunicazione, come strumento che città scomoda, della città che chiede, mai alla facciata” attenzioni ulteriori. Nei ‘quartieri ghetto’ trascende il perimetro esclusivamente della città irriconoscente e che sembra (G. Bassanini, “I miei spazi” in Smallhome Abitare l’approccio tecnico, pur necessario, appare tecnico-amministrativo; lo sforzo teso non fare altro che domandare e creare nelle famiglie a geometria variabile, 2016) insufficiente. La sfida lanciata dai nuovi ad instaurare una relazione strutturata e problemi. Possiamo provare a illuderla quartieri popolari ha bisogno di modelli periodica con i comitati inquilini e con promettendo a chi la abita più ricchezza, Gabriele Rabaiotti di gestione più articolati e innovativi, le autogestioni; le prime esperienze di più agio, più qualità e sicurezza e anche Assessore alla Casa e ai Lavori Pubblici Comune di Milano Le case di Milano 3 4 Le case di Milano La cura della città a serie di volumi, avviata con successo due anni or sono, volge alla conclusione. Questo è il Lpenultimo, dedicato ai Municipi 6 e 7. Nello sfoglio si apprezza ancora una volta l’evoluzione del patrimonio residenziale pubblico di questa città, la cui comunità politica, nel corso dei decenni, ha rinnovato la scelta di formulare un’offerta di residenzialità che tanto vale agli occhi delle generazioni di cittadine e cittadini. Non solo per Milano. Il Paese intero – lo ricordo – ha fatto di questa politica continuativa dell’abitare pubblico un esempio di sforzo pianificatorio che è divenuto prassi amministrativa, dote urbanistica visionaria e… accoglienza. Una bella visione, non c’è dubbio. Una bella sfida che, nella gestione ordinaria di questi alloggi, ha finito con lo sviluppare uno spirito di servizio di prossimità che ci interpella, ci sfida, ci obbliga a essere migliori di quanto sperammo un tempo. La casa è di tutti, vero. Ma molto di più – di tutti – è la sua cura. Davide Corritore Presidente MM Spa Le case di Milano 5 6 Le case di Milano L’ingegneria per la città n queste pagine prosegue il racconto rigenerazione, di gestione responsabile, di come fu possibile la realizzazione di ingegneria sociale. Solo accenni, dell’edilizia residenziale pubblica in senza particolare enfasi, per un impegno Iuna città in continua trasformazione che ogni giorno deve progredire, ma, al contempo, si avvia una riflessione perfezionarsi, determinarsi in ragione più ampia che terminerà nel prossimo di vere e proprie nuove emergenze, volume, quello che chiuderà l’Atlante prima tra tutte quella della casa. Una nel suo complesso. Mi riferisco al nostro nota a margine che potrebbe facilitare la ruolo
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