Strategia di cooperazione transfrontaliera

Documento di orientamento strategico 2020-2030

PIANO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO

Sommario

PREMESSA ...... 4 PARTE 1 - DIAGNOSI TERRITORIALE...... 6

INTRODUZIONE ...... 7 Perimetro dell’analisi ...... 7 1. POPOLAZIONE E AMBIENTE DI VITA ...... 14 1.1 Demografia ...... 14 1.1.1.1.1.1 Distribuzione della popolazione ed evoluzione demografica delle aree metropolitane della regione italo-francese ...... 14 1.1.2 Distribuzione della popolazione ed evoluzione demografica del perimetro transfrontaliero di prossimità italo-franco-monegasco ...... 16 1.2 Abitazioni ...... 20 2. QUALE ECONOMIA TRANSFRONTALIERA? ...... 22 2.1 Principali caratteristiche economiche a livello intermetropolitano e transfrontaliero ...... 22 2.1.1.1 L'economia delle aree metropolitane di Nizza, Torino e Genova ...... 22 2.1.2 L'economia su scala locale: Alpi Marittime, , Cuneo e Imperia ...... 27 2.2 Formazione e ricerca ...... 31 2.3 La salute ...... 35 2.3.1 Competenze in campo sanitario ...... 35 2.3.2 L'organizzazione sanitaria nel territorio transfrontaliero ...... 35 2.3.3.3 Accordi di cooperazione transfrontaliera nel settore sanitario ...... 37 2.4 Turismo ...... 38 2.4.1 Questioni legate al turismo per la Metropoli e la Costa Azzurra ...... 38 2.4.2 Interazioni con l'Italia: turisti francesi in visita in Liguria e Piemonte ...... 39 2.4.3 Numeri turistici italiani sul versante francese e monegasco ...... 40 2.4.5 Numeri turistici francesi e italiani a Monaco ...... 40 2.4.6 Numeri turistici monegaschi sul versante francese e italiano ...... 40 2.5 Cultura ...... 42 2.5.1 Questioni culturali per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra ...... 42 2.5.2 Interazioni con l'Italia ...... 42 2.5.3 Interazioni con Monaco ...... 42 3. MOBILITÀ E INTEGRAZIONE TRANSFRONTALIERA ...... 44 3.1 Uso transfrontaliero di servizi e attrezzature e mobilità transfrontaliera in un'area limitata ...... 44 3.2 Integrazione transfrontaliera ...... 46 3.2.1 Interpenetrazione della residenza...... 46 3.2.2 Conoscenza della lingua del vicino di casa ...... 50 3.3 Flussi di lavoratori transfrontalieri tra Francia, Monaco e Italia ...... 52 3.3.1 Flussi di lavoratori transfrontalieri tra Francia e Italia ...... 52 3.3.1 Flussi di lavoratori transfrontalieri a Monaco ...... 52 3.4 Compenetrazione transfrontaliera delle imprese ...... 54 3.4.1 Le imprese italiane sul versante francese ...... 54 3.4.2 Imprese francesi sul versante italiano (province di Imperia e Cuneo) ...... 54 4. ANALISI DELLA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ...... 55 4.1 Coinvolgimento della Metropoli nei programmi di cooperazione territoriale europea 2014-2020 ...... 55 4.2 Analisi degli accordi e delle istituzioni transfrontaliere tra Nizza, l'Italia e Monaco...... 56 4.2.1 Accordi tra Nizza e l'Italia ...... 56 4.2.2. Accordi tra Nizza e Monaco ...... 57 4.2.3 Accordi intergovernativi e di governance...... 57 4.3 Azioni di cooperazione a livello locale ...... 58 4.3.1 Cooperazione tra il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco Naturale Alpi Marittime ...... 58 4.3.2 EUROCIN, cooperazione tra Camere di commercio ...... 59 4.3.3 CCI ALPMED ...... 59 4.4 Il posizionamento europeo e internazionale delle aree metropolitane di Nizza, Monaco, Genova e Torino ...... 59 4.4.1 Il posizionamento europeo e internazionale della Metropoli della Costa Azzurra di Nizza-Costa Azzurra ...... 59 4.4.2 Il posizionamento europeo e internazionale del Principato di Monaco ...... 61 4.4.3 Internazionalizzazione economica di Torino e Genova ...... 61 PARTE 2 – ANALISI SENSIBILE DEL TERRITORIO TRANSFRONTALIERO ...... 64 PARTE 3 - PIANO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO ...... 1 Capitolo 1 - La strategia metropolitana: combinare cooperazione, territori e trasversalità per creare un "Patto transfrontaliero ..... 2 Quali lezioni importanti si possono trarre dalla diagnosi transfrontaliera? ...... 2 Organizzazione in 4 capitoli principali e questioni principali...... 2 L'ambizione di un "Patto transfrontaliero" ...... 4 Capitolo 2 - Le 4 scale della strategia - Orientamenti e azioni prioritarie ...... 6 SCALA DI PROSSIMITÀ : Litorale e zone rurali ...... 9 SCALA DI COOPERAZIONE : Montagna ...... 12 SCALA D’INNOVAZIONE : Intermetropolitana ...... 16 SCALA DI INFLUENZA : Macroregionale ...... 19 ASSE TRASVERSALE : Governance ...... 24 ALLEGATI ...... 27 Analisi della presa in considerazione delle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione ...... 27 1.1 Riferimenti alle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione sul lato francese ...... 27 1.2 Riferimenti alle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione da parte italiana ...... 34 Analisi dell'integrazione della Metropoli di Nizza Costa Azzurra nelle strategie europee...... 37 ELENCO DEGLI INTERVISTATI ...... 39 Interviste condotte in Francia ...... 39 Interviste condotte a Monaco ...... 40 Interviste condotte in Italia ...... 40 TABELLA INCROCIATA DELLE COMPETENZE CHIAVE FRANCIA - ITALIA - MONACO ...... 42

PREMESSA

Prima di adottare il master plan, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra ha inteso assumere un suo ruolo propositivo della cooperazione transfrontaliera nella regione in rifermento alla sua posizione geografica, alle competenze, al territorio, storia, organizzazione e al suo Statuto.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra è un territorio transfrontaliero per ragioni geografiche. Territorio unico nel suo genere, contiguo a due frontiere, una interna all'Unione Europea con l'Italia attraverso il Piemonte e l'altra internazionale con il Principato di Monaco. Questa condizione colloca la Metropoli tra le uniche tre aree metropolitane transfrontaliere riconosciute dallo Stato nella legge MAPTAM, accanto a Lille e Strasburgo. Questa posizione geografica al crocevia tra le Alpi e il Mediterraneo ne fa l'unica Metropoli francese ammissibile ai due programmi europei di cooperazione transfrontaliera Francia-Italia - INTERREG ALCOTRA - lungo il confine alpino - e INTERREG MARITTIMO - lungo il confine mediterraneo.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra è un territorio di progetti e partenariati transfrontalieri. Grazie al suo territorio rurale e urbano, con la città di Nizza come polo economico dell'area transfrontaliera, e dotata di molteplici competenze in gestione diretta, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è un partner in prima linea nei progetti di cooperazione transfrontaliera europea e un partner privilegiato del Principato di Monaco in materia di occupazione e innovazione digitale.

Dal 2015, la città di Nizza e la Metropoli di Nizza Costa Azzurra hanno potuto approfittare di questo posizionamento strategico: 400 partecipanti francesi, italiani e monegaschi presenti alle Giornate europee della cooperazione transfrontaliera a Nizza il 20 e 21 settembre 2016; 26 progetti europei transfrontalieri selezionati tra il 2016 e il 2019 nell'ambito dei due programmi europei su innovazione, salute, turismo sostenibile, cambiamenti climatici, rischi naturali, formazione, ambiente, cultura, mobilità, occupazione e sviluppo sostenibile. Questi progetti rappresentano un importo totale di 39 milioni di euro, di cui 8,9 milioni di euro sono stati assegnati alla Metropoli e alla città di Nizza per realizzare azioni in collaborazione con i soggetti locali, come il Centro ospedaliero universitario di Nizza per la telemedicina, l'Università della Costa Azzurra per gli esperimenti scientifici e la Camera di commercio della Costa Azzurra di Nizza per le relazioni con le imprese; 1 accordo, unico in Francia, tra un'autorità locale e il Principato di Monaco: nello specifico, una convenzione quadro sull'innovazione digitale e lo sviluppo economico firmata il 24 giugno 2015. 1 servizio amministrativo interamente dedicato alla cooperazione transfrontaliera, unico nel territorio: all'interno della Direzione Europa e Finanziamenti esterni, quattro persone sono incaricate del sostegno alle direzioni Mestieri in montagna e Gestione dei progetti transfrontalieri della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, della città di Nizza e della CCAS con i territori italiani e monegaschi.

La storia transfrontaliera del territorio rappresenta una solida base per gli accordi politici. Dal 1789 al 1947, i confini tra gli attuali Stati francesi, italiani e monegaschi subirono diversi cambiamenti di sovranità, tra cui un decennio sotto il regime del Regno di Sardegna (1793-1814).

La Città e la Metropoli hanno mantenuto legami privilegiati con questi territori attraverso accordi politici: Accordi di gemellaggio del Comune di Nizza con il Comune di Cuneo dal 14 luglio 1964 e il Comune di Sorrento dal 14 settembre 1963 e la Carta di partenariato con i comuni di Apricale, Dolceacqua, Isolabona, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina del 26 marzo 2010, Protocollo di partenariato tra la Comunità Urbana Nizza Costa Azzurra e il Comune di Genova dell'11 febbraio 2011 e il Patto di amicizia tra la Città di Nizza, la Metropoli Nizza Costa Azzurra e la Città di Torino del 17 dicembre 2018.

Inoltre, la città di Nizza e la Metropoli hanno affidato entrambe a due propri consiglieri il tema delle relazioni frontaliere con l'Italia e Monaco.

Con questo posizionamento, la sua organizzazione interna e i progetti in corso, la Metropoli ha colto l'opportunità offerta dalla legge MAPTAM per strutturare le cooperazioni transfrontaliere in una strategia territoriale integrata.

Una strategia di cooperazione transfrontalieraper strutturare la cooperazione transfrontaliera tripartita Conformemente alla legge MAPTAM del 27 gennaio 2014, che stabilisce che "la Metropoli elabora un piano di cooperazione transfrontaliera che coinvolge il Dipartimento, la Regione e i Comuni interessati, per le Metropoli confinanti con uno Stato estero", con il sostegno della Caisse des Dépôts et Consignation e dello Stato nel quadro del Pacte Etats-Métropoles (Accordo Stato-Metropoli), nel 2018 la Metropoli di Nizza Costa Azzurra ha avviato i lavori per Una strategia di cooperazione transfrontaliera(SCT).

Il lavoro di sviluppo della SCT, affidato dalla Metropoli alla Mission Opérationnelle Transfrontalière, è stato organizzato per la parte tecnica e strategica come segue: - Analisi del territorio transfrontaliero in materia di popolazione e ambiente di vita, economia, mobilità e cooperazione, che ha dato luogo ad una diagnosi territoriale transfrontaliera, un vero e proprio strumento di lavoro per valutare l'impatto delle azioni in corso e sviluppare progetti futuri; - Interviste con gli stakeholder francesi, italiani e monegaschi, che hanno permesso di individuare i temi e i livelli strutturanti, i progetti esistenti e i soggetti chiave del territorio; - l'organizzazione di visite di studio a Monaco, Genova e Torino da parte di rappresentanti elettivi della Metropoli per comprendere meglio le questioni transfrontaliere e individuare le azioni future di cooperazione - L'organizzazione di un seminario di co-costruzione il 2 luglio 2019, che ha riunito i soggetti francesi, italiani e monegaschi e che ha permesso di identificare le azioni prioritarie della strategia. - La proposta di una strategia di cooperazione articolata in ambiti di lavoro e un livello di governance strutturati intorno a 10 sotto-obiettivi che riflettono le azioni in corso e aprono nuove percorsi d'azione;

Per quanto riguarda la comunicazione, sono state realizzate azioni e prodotti specifici: o la proposta di un kit di comunicazione ai cittadini, al fine di fornire informazioni utili e concrete ai cittadini e ai lavoratori transfrontalieri del territorio; o La proposta di tre guide, presentate nel corso di tre seminari di restituzione nell'ottobre 2019, proposti ai soggetti economici del territorio, ai rappresentanti elettivi e ai funzionari della Metropoli e della Città di Nizza, al fine di garantire la maggiore appropriazione dello Schema da parte dei soggetti direttamente interessati.

Il presente "Documento di orientamento strategico 2020-2030" dello Schema di cooperazione transfrontaliera riunisce gli elementi tecnici e strategici. Tuttavia, i percorsi futuri identificati potranno essere pienamente attuati solo dopo che le azioni saranno state convalidate da tutti i territori interessati e le responsabilità condivise con i partner coinvolti.

PARTE 1 - DIAGNOSI TERRITORIALE

Introduzione

Perimetro dell’analisi

Diverse dualità della Metropoli di Nizza Costa Azzurra: una doppia frontiera e una Metropoli costiero-montana.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra è l'unica Metropoli francese al confine tra due paesi diversi. Da un lato, la Metropoli confina con il Principato di Monaco attraverso il comune di Cap d'Ail. Monaco è una città stato e uno dei due principali poli di concentrazione dell’occupazione sul territorio (40.000 posti di lavoro), insieme a Sophia Antipolis (36.300 posti di lavoro). D'altra parte, la Metropoli confina con l'Italia. La parte settentrionale del suo perimetro confina con la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo. In questo tratto di confine che si trovano il Parco Nazionale del Mercantour sul versante francese e il Parco Naturale delle Alpi Marittime sul versante italiano. Tuttavia, la Metropoli è geograficamente separata dalla Regione Liguria dalla Comunità urbana della Riviera francese. Un'altra duplice dimensione caratterizza la Metropoli di Nizza Costa Azzurra, sia urbana che montana, che le conferisce un'identità specifica rispetto ad altre aree metropolitane francesi.

È importante notare che il perimetro istituzionale della Metropoli di Nizza Costa Azzurra non corrisponde all'area urbana di Nizza1. Infatti, per motivi politici, il perimetro della Metropoli si estende dalla costa della città centrale e dei comuni vicini al confine italiano a nord. Non comprende la parte costiera urbanizzata situata ad est del Principato di Monaco, né la parte situata ad ovest di Cagnes-sur-Mer, che comprende gli enti intercomunali membri del centro metropolitano CAP AZUR2. Ad est del dipartimento, la Comunità di agglomerazione della Riviera francese (CARF), che confina con la costa ligure, fa parte dell'area urbana di Mentone-Monaco. Insieme alla Comunità dei Comuni del Pays des Paillons, la CARF intende anche caratterizzarsi come un polo metropolitano.

Va notato che una terza frontiera, invisibile ma culturale e storica, esiste tra Nizza e l'ovest delle Alpi Marittime, poiché il Var ha segnato il confine storico tra la Contea di Nizza e il Regno di Francia. La sezione seguente ricorda l'evoluzione dei confini nella storia recente.

Evoluzione dei confini dal 1789

La sezione seguente descrive la storia dell'evoluzione dei confini tra Francia, Italia e Monaco dal 1789 al 1947. Mentre la parte occidentale dell'attuale dipartimento delle Alpi Marittime ha subito pochi cambiamenti, la parte orientale ha subito diversi cambiamenti di sovranità. Questi cambiamenti di confine fanno luce su alcune dinamiche territoriali fino ad oggi.

1 Secondo l'INSEE, un'area urbana o "grande area urbana" è un gruppo di comuni, tutti in un unico pezzo e senza enclavi, costituito da un centro urbano (unità urbana) con più di 10.000 posti di lavoro, e comuni rurali o unità urbane (corona suburbana) dove almeno il 40% della popolazione residente con un lavoro lavora nel centro o nei comuni da esso attratti. 2 Le comunità urbane di Cannes Pays de Lérins, Grasse e Sophia Antipolis e il comune di Alpes d'Azur. Fino al 1789, la Contea di Nizza faceva parte del Regno di Sardegna. Il Principato di Monaco aveva un territorio più vasto di oggi, che comprendeva i comuni di Roquebrune e Mentone.

Tra il 1793, in seguito all'invasione della Contea di Nizza, del Principato di Monaco e del Regno di Sardegna da parte della Francia, fu creato il primo dipartimento delle Alpi Marittime. Ad ovest fu delimitato dal Var; a est comprendeva Monaco (sotto il nome di Fort-Hercule) e si estendeva fino a San Remo.

Nel 1814, il Regno di Sardegna comprendeva il Piemonte, la Savoia e la Contea di Nizza. Il Principato di Monaco fu ricostituito e posto sotto il protettorato del Regno di Sardegna (nel 1815). I comuni di Roquebrune e Mentone si separarono dal Principato di Monaco nel 1848 e diventarono città libere sotto il protettorato del Regno di Sardegna.

Nel 1860, la Contea di Nizza e il Ducato di Savoia furono ceduti alla Francia dal Regno d'Italia. Nel 1861, Roquebrune e Mentone diventarono infine francesi, mentre il governo francese riconosceva al Principato di Monaco quattro milioni di franchi d'oro in cambio del trasferimento delle due città alla Francia. Lo stesso anno, il trattato franco-monegasco concede la sovranità di Monaco. Il nuovo dipartimento delle Alpi Marittime, creato con la legge del 23 giugno 1860, fu composto da due distretti dell'ex contea di Nizza e dal distretto di Grasse distaccato dal dipartimento del Var. Nel 1940, Mentone fu occupata dall’Italia che decise di italianizzare la città. Poi, dal settembre 1943 al settembre 1944, la città fu occupata dalle truppe tedesche.

Nel 1947, i comuni di Tenda e Briga, così come parte dei territori dei comuni di Isola, San Salvatore (Saint-Sauveur-sur Tinée), Rimplasso (Rimplas), Valdiblora,, San Martino Lantosca (Saint-Martin-Vésubie) e Belvedere, furono annessi alla Francia.

IN BREVE - Storia

Questo ricordo storico dei successivi cambiamenti di confine mostra come il confine abbia influenzato il territorio delle Alpi Marittime, del Principato di Monaco e delle regioni italiane del Piemonte e della Liguria. Il Dipartimento delle Alpi Marittime ha assorbito l'est del Dipartimento del Var, il Principato di Monaco ha perso parte dei suoi territori storici nel 1848 con cui mantiene collegamenti funzionali, i comuni di Tenda e la Briga sono stati annessi nel 1947 alla Francia ma mantengono un forte legame con la parte italiana. Infine, il territorio della Metropoli di Nizza Costa Azzurra confina a nord con l'Italia sin dalla sua istituzione, nel 2011. Attraverso la sua storia, questo territorio è stato quindi, per diversi secoli, parte di una logica transfrontaliera che la Metropoli vuole rivitalizzare. 1. Popolazione e ambiente di vita

1.1 Demografia

1.1.1.1.1.1 Distribuzione della popolazione ed evoluzione demografica delle aree metropolitane della regione italo-francese

Popolazione delle aree metropolitane3 nell’ambito transfrontaliero italo-francese

Sul versante francese, la popolazione dell'area urbana di Nizza (1.005.891 abitanti) è quasi il doppio di quella della Metropoli di Nizza Costa Azzurra (538.574 abitanti) nel 2014. La Metropoli di Nizza Costa Azzurra si colloca all'8° posto tra le Metropoli francesi per popolazione. A titolo di confronto, la popolazione della Metropoli di Aix-Marsiglia è quasi 3,5 volte quella della Metropoli di Nizza Costa Azzurra e quella di Lione è 2,5 volte quella della Metropoli di Nizza Costa Azzurra. Nella classifica delle aree urbane francesi, Nizza occupa il 7° posto.

Sul versante italiano, la Metropoli di Torino (2.269.902 abitanti) è la quarta città metropolitana italiana per popolazione dopo Roma, Milano e Napoli. Quella di Genova (846.363 abitanti) si trova all'11° posto. L'area urbana della Città metropolitana di Torino interessa 41 comuni (1.505.519 abitanti, da quattro "aree omogenee").

3 In Italia, la "Città Metropolitana" sostituisce la "Provincia" dal gennaio 2015 (o eccezionalmente dal gennaio 2016). Evolution de la population des métropoles 2 000 000

1 800 000

1 600 000

1 400 000

1 200 000

1 000 000

800 000

600 000

400 000

200 000

0 1968 (IT: 1975 (IT: 1982 (IT: 1990 (IT: 1999 (IT: 2011 2015 1961) 1971) 1981) 1991) 2001)

Nice Côte d'Azur Aix-Marseille Grand Lyon Turin Gênes

Fonti: INSEE e ISTAT

L'evoluzione comparata delle tre grandi metropoli francesi e delle due metropoli italiane dagli anni '60 mostra che la popolazione di Nizza Costa Azzurra è stagnante rispetto ad Aix-Marseille e alla Grande Lione e che la popolazione di Torino e Genova è diminuita dal 1971. Le due città italiane sono state4 segnate dalla tradizione operaia, industriale (con la sua dimensione di rappresentanza politica), con una presenza sociale di immigrazione dal sud, e una forte crescita demografica durante l'epoca industriale, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Questa tendenza demografica e sociale ha cambiato direzione negli anni Settanta. La crisi della grande impresa industriale tradizionale ha colpito le due metropoli, mentre altri territori si sviluppavano secondo altri modelli produttivi. Torino sembra tuttavia aver registrato un leggero miglioramento demografico a partire dai primi anni 2000, a differenza di Genova, dove la tendenza demografica rimane in calo. Torino è quindi una città industriale in crisi che ha trovato la sua strada, e Genova è una città industriale in grande difficoltà ma con qualche segno di speranza, intorno al porto e al suo antico patrimonio storico e identitario. Torino, Genova e Milano condividono la specificità di aver conosciuto un afflusso di persone provenienti dal Sud Italia, che si sono via via via integrate, anche modificando taluni aspetti sociali e culturali. Le tre città sono al cuore del "triangolo industriale" dello sviluppo economico italiano, poi esteso al Veneto e all'Emilia.

Sul versante francese, il dinamismo demografico della Metropoli di Nizza Costa Azzurra è più debole di quello delle aree metropolitane di Aix-Marsiglia e Lione. Più in generale, Nizza si colloca all'ultimo posto tra le 10 Metropoli "debolmente dinamiche" (+0,1%/anno; +300 abitanti), nonostante un bilancio naturale positivo, a causa di un bilancio migratorio negativo. Lione è considerata una Metropoli attrattiva con un tasso medio annuo di variazione della popolazione dell'1,1% tra il 2010 e il 2015 (+74.500 abitanti) mentre Aix-Marseille è considerata una Metropoli poco dinamica, con un tasso medio annuo di variazione della popolazione dello 0,4% tra il 2010 e il 2015 (+37.500 abitanti).5

4 Il grafico e l'analisi riguardano le due città centrali di Torino e Genova, e non le rispettive "Città Metropolitana". 5 Observ'Agglo, FNAU, giugno 2019 1.1.2 Distribuzione della popolazione ed evoluzione demografica del perimetro transfrontaliero di prossimità italo-franco-monegasco

Popolazione dei territori del perimetro di prossimità transfrontaliera italo-franco-monegasca

Fonte: INSEE; ISTAT; IMSEE (FR: 2014; IT: 2017; MC:2016).

Su scala transfrontaliera, la popolazione è praticamente equivalente tra il versante francese (1.082.440 abitanti per le Alpi Marittime) e il versante italiano (1.085.073 abitanti per le tre province di Cuneo, Imperia e Savona). Sul versante francese, l'ovest del dipartimento delle Alpi Marittime è più popolato dell'est. La popolazione si concentra tra i territori della Metropoli di Cap Azur (446.000 abitanti) e la Metropoli di Nizza Costa Azzurra (538.000 abitanti). Sul versante italiano, la provincia di Cuneo (589.000 abitanti) è più popolata delle province di Imperia e Savona messe insieme.

Queste disparità demografiche sono in parte dovute a vincoli geografici. Infatti, sia la parte orientale delle Alpi Marittime sul versante francese che le province di Imperia e Savona sul versante italiano sono territori caratterizzati da un rilievo montuoso molto pronunciato e dall'assenza di pianura e di spazio sulla fascia costiera, con limitate possibilità di urbanizzazione.

Densité de population (nombre d'habitants/km²)

18654

367 389 565 116 85 186 181

Fonte: INSEE; ISTAT; IMSEE (FR: 2014; IT: 2017; MC:2016).

La densità di popolazione della Metropoli di Cap Azur è 1,5 volte superiore a quella della Metropoli di Nizza Costa Azzurra. La densità di popolazione della parte italiana è più della metà di quella della parte francese. Infine, l'alta densità di popolazione di Monaco si spiega con le piccole dimensioni del territorio (2,02 km²).

Population par classe d'âge 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 0 à 14 ans 15 à 29 ans 30 à 44 ans 45 à 59 ans 60 à 74 ans 75 ans ou plus

Métropole de Nice Aire urbaine de Nice Monaco Province Cuneo Province Imperia Province Savona

Fonte: INSEE; 2015; ISTAT, 2015; IMSEE*, 2016 *Classi di Monaco: da 0 a 16 anni; da 17 a 34 anni; da 35 a 44 anni; da 45 a 64 anni; da 65 a 74 anni; 75 anni e oltre.

La percentuale di persone al di sotto dei 29 anni è più alta sul versante francese e monegasco che su quello italiano. La percentuale di ultrasessantenni è più alta sul versante italiano che su quelli francese e monegasco, in particolare nelle province di Imperia e Savona. Population par grandes tranches d'âges 70,0 60,0 63 61,1 60,7 59 61,1 59,9 50,0 40,0 30,0 28,5 20,0 25,9 27,5 23,3 23,5 23,2 10,0 15,6 15,8 15 14 11,4 11,5 0,0 Métropole de Aire urbaine Monaco Province Province Province Nice de Nice Cuneo Imperia Savona

0 à 14 ans 15-64 ans Plus de 65 ans

Fonte: INSEE 2014; ISTAT 2014; IMSEE 2016

(* Monaco: 0-16 anni e 17-64 anni)

La struttura per età sul lato italiano è abbastanza simile a quella del lato francese. Tuttavia, le province di Imperia e Savona hanno un'età media della popolazione superiore a quella della provincia di Cuneo (una quota di 0-14 anni in meno e una quota di oltre 65 anni in più).

Variation annuelle de la population 1,5

1,3 1

0,5 0,7 0,5 0,4 0 0,2 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0 Métropole-0,2 de Aire urbaine de Monaco Province-0,26 Cuneo Province Imperia Province-0,1 Savona Nice Nice -0,5 -0,6 -0,58

-1

Variation annuelle de la population 2010-2015 due au solde naturel en % due au solde apparent des entrées sorties en %

Fonte: INSEE 2014; ISTAT 2014; IMSEE 2016

L'area urbana di Nizza è più attrattiva per i migranti rispetto alla Metropoli. La parte italiana nel suo complesso ha tassi di variazione della migrazione netta più elevati rispetto alla parte francese. Questi saldi positivi nelle province di Cuneo, Imperia e Savona si spiegano con gli arrivi dal Sud Italia ma anche dall'estero, in particolare da Romania, Albania e Macedonia. Per contro, il tasso di variazione dovuto al saldo naturale è positivo per la parte francese e negativo per la parte italiana. Monaco ha registrato una variazione della popolazione dell'1,3% tra il 2010 e il 2015 (mancano tuttavia i dati sugli equilibri naturali e migratori).

IN BREVE - Demografia

Le dinamiche demografiche all'opera nelle aree metropolitane dello spazio interregionale italo-francese mostrano una crescita più forte sul versante francese che su quello italiano. Tuttavia, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra ha un peso demografico inferiore a quello delle aree metropolitane di Torino e Genova (anche se il peso dell'area urbana di Nizza supera quello di quest'ultima).

A livello locale, si possono notare alcune similitudini: il peso della popolazione è equivalente tra la parte francese (1 milione di abitanti nelle Alpi Marittime) e la parte italiana (popolazione totale delle province di Cuneo, Imperia e Savona: (1 milione di abitanti); una struttura di età abbastanza vicina tra la parte francese, monegasca e italiana, anche se la proporzione di giovani sembra essere più alta sul versante francese; una crescita demografica assai modesta (tranne che a Monaco) ma con ragioni diverse tra loro (a causa di un saldo naturale negativo sul versante italiano e di un saldo migratorio negativo nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra); un invecchiamento della popolazione in tutto il territorio transfrontaliero franco-italo- monegasco.

Queste caratteristiche demografiche evidenziano l'importanza per il territorio transfrontaliero delle problematiche relative agli anziani (servizi alla persona, silver economy, strutture sanitarie) e al miglioramento dell'attrattività del territorio per i giovani.

1.2 Abitazioni

APPARTEMENT MA I SO N (PRIX M² EN EUROS) (PRIX MÉDIAN EN EUROS) 4 000 500000 420900 396300 3 650 400000 332900 3 000 279200 2 970 300000 200000 2 000 2 233 100000 1 000 1 486 0

0 Métropole Provincia di Provincia di Grand Lyon de Nice Torino Genova

I prezzi degli appartamenti nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra sono superiori a quelli della Metropoli della Grande Lione o delle Province di Torino e Genova. Nelle Alpi Marittime, i prezzi delle case nella Metropoli rimangono più alti che nell'ovest o nell'est del Dipartimento. Inoltre, la quota di alloggi sociali nella Metropoli è relativamente bassa. Il terzo programma locale per l'edilizia abitativa (PLH) prevede di riservare più del 40% delle nuove costruzioni per l'edilizia sociale, sebbene l'area metropolitana resti comunque ancora al di sotto dell'obiettivo del 25% di alloggi sociali per il 2025, fissato dalla legge sulla solidarietà e il rinnovamento urbano (SRU).

Per la propria vocazione turistica, il dipartimento Alpi Marittime dispone di un gran numero di seconde case. Esse rappresentano più del 17% delle unità abitative nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra e quasi il 25% nel dipartimento. Il dinamismo dell'edilizia secondaria contribuisce a una pressione territoriale particolarmente forte nell'area metropolitana e in tutto il dipartimento.

Infine, il prezzo al metro quadrato di un appartamento nel Principato nel 20166 è stato in media di 41.000 euro, il che lo rende la città più costosa del mondo. Tre quarti della popolazione attiva monegasca vive nelle Alpi Marittime, di cui un quarto nei comuni limitrofi (Cap d'Ail, Beausoleil, La Turbie e Roquebrune-Cap-Martin), dove la pressione del mercato e il costo al metro quadro limitano sempre più le opportunità abitative. Il tasso di alloggi sociali in questi comuni è estremamente basso (6,84% a Cap d'Ail; 5,84% a Beausoleil; 2,4% a Roquebrune-Cap-Martin) e la possibilità di offrire alloggi a prezzi accessibili ai lavoratori a Monaco sembra limitata. Tuttavia, il Principato offre alloggi speciali a prezzi interessanti per i dipendenti del settore pubblico (più del 70% dei quali non monegaschi). Inoltre, tra i cosiddetti alloggi sociali, vi sono alloggi di proprietà dello Stato (settore pubblico) e alloggi preferenziali per i dipendenti del settore privato che lavorano a Monaco.

Sul versante italiano, i prezzi sembrano leggermente più accessibili nella provincia di Imperia (circa 3000 euro/m² a Ventimiglia; 2100 euro/m² a San Remo; 2600 euro/m² a Imperia). Mentre le dinamiche di sviluppo residenziale sembrano limitata sul versante italiano, i francesi approfittano dei prezzi interessanti per stabilirsi in Italia mantenendo il posto di lavoro sul versante francese.

6 Fonte: lavieimmo.com

IN BREVE - Abitazioni

L'accesso agli alloggi nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra e più in generale in tutto il territorio transfrontaliero italo-franco- monegasco è problematico. Il dipartimento delle Alpi Marittime è sottoposto alle pressioni del mercato immobiliare a causa dell'alta percentuale di abitazioni secondarie e per la mancanza di alloggi sociali. Il Principato di Monaco deve essere in grado di ospitare le persone attive, quando i prezzi degli immobili ne fanno una delle città più costose del mondo e mentre i comuni limitrofi faticano a offrire soluzioni abitative a prezzi accessibili. Infine, la parte italiana può essere una destinazione per le persone attive francesi o monegasche che vogliono approfittare di prezzi degli immobili che sono leggermente più accessibili rispetto al versante francese o monegasco.

2. Quale economia transfrontaliera?

2.1 Principali caratteristiche economiche a livello intermetropolitano e transfrontaliero

2.1.1.1 L'economia delle aree metropolitane di Nizza, Torino e Genova

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra ha un'economia fortemente orientata verso attività di servizi alla persona, che rispondono ai bisogni delle persone presenti (residenti e turisti). Le posizioni retribuite rappresentano il 78,9% nella sfera dei servizi alle persone, di cui il 27% nel settore pubblico. Il turismo è molto sviluppato a Nizza Costa Azzurra rispetto ad altre città francesi. La Metropoli ha un'importante offerta alberghiera per gli alberghi di categoria superiore (171 alberghi a partire da 3 stelle) ed è molto ben posizionata per tutte le forme di residenze turistiche (residenze turistiche, ostelli della gioventù, seconde case e campeggi)7. Nel segmento delle residenze turistiche, Nice Côte d'Azur è chiaramente al primo posto tra le aree metropolitane con 18 posti letto ogni 1000 abitanti.

I posti di lavoro per i manager nell’ambito metropolitano sono meno numerosi nell'8area metropolitana di Nizza Costa Azzurra che in altri territori comparabili. Quadri, professionisti e professioni intellettuali rappresentano l'8,7% della popolazione della Metropoli di Nizza Costa Azzurra nel 2015 rispetto al 14% della Metropoli della Grande Lione e al 9,8% della Metropoli di Aix-Marsiglia. Tuttavia, tale differenza si spiega in parte con la vicinanza del parco tecnologico Sophia- Antipolis, che non si trova nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra. Il parco scientifico ha più di 36.000 posti di lavoro (di cui il 40% nel settore ICT) e ha generato più di 5,6 miliardi di euro di fatturato nel 2017. La Metropoli di Nizza Costa Azzurra è partner di sette poli di competitività: il “Polo globale delle soluzioni di comunicazione sicura” (Pôle mondial Solutions Communicantes Sécurisées); il polo di competitività Eurobiomed sulla salute; il cluster Capénergies (energie che non generano gas a effetto serra); il Polo a vocazione globale Mer PACA (risorse marine); il Polo Pégase (aerospaziale); il Polo Parfums Arômes Senteurs Saveurs (prodotti chimici) e il Polo Gestione dei rischi e della vulnerabilità dei territori (monitoraggio dei rischi). Tuttavia, la questione transfrontaliera rimane assente in questi progetti ed è una questione da sviluppare in futuro. Nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra, la percentuale di diplomati dell'istruzione superiore è pari al 31,1% della popolazione extrascolastica di 15 anni o più nel 2015. A titolo di confronto, questo tasso è del 39,7% nella Metropoli di Lione e del 31,2% nella Metropoli di Aix-Marseille.

Tra le principali risorse economiche della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, va citato l'aeroporto di Nizza-Costa Azzurra, con 13,3 milioni di passeggeri all'anno nel 2017, secondo aeroporto internazionale in Francia dopo l'hub aeroportuale di Parigi. Oltre alla linea tranviaria esistente, si segnalano due nuove linee (una consegnata nel dicembre 2018 e l'altra nel novembre 2019) e un nodo multimodale aeroporto- TGV - linea tranviaria. La Metropoli di Nizza Costa Azzurra è anche un'importante destinazione francese per congressi e per le sale nel centro congressi Acropolis, l'Allianz Riviera e il Palazzo Nikaïa. È anche una delle principali destinazioni di crociera in Francia con 766.000 passeggeri nel 2017 (per confronto, Marsiglia ha accolto 1,2 milioni di passeggeri nel 2017).

Infine, nella parte occidentale della Metropoli è in corso il grande progetto di sviluppo della Plaine du Var "Nice Eco-Vallée". Prevede grandi progetti come il Grand Arénas (centro internazionale di business, con un nuovo polo espositivo e congressuale di 65.000 m² nella prima fase), Nice Méridia (tecnopoli urbana dedicato alla R&S) e il Regional Learning Campus. Si prevede di sviluppare più di 75.000 posti di lavoro accogliendo più di 13.000 aziende.

Sul versante italiano, Torino ha iniziato una trasformazione "proattiva" di rinnovamento dal 1993, dopo una ventina d'anni di declino del sistema FIAT e della monocultura industriale. In questa lunga fase, Fiat ha perso 100.000 posti di lavoro e di cui attualmente ne sono salvaguardati 16.000.

Nel 1995 è stato adottato un nuovo piano regolatore, in risposta alle sfide poste da un gran numero di aree dismesse da gestire, di cambiamento nei metodi di gestione (ad esempio, nei trasporti urbani ma anche nei processi amministrativi) e di promozione della diversificazione economica (cultura, turismo, tecnologie, internazionalizzazione). Alcuni Grandi progetti hanno unito nuove energie: le Olimpiadi invernali del 2006, la metropolitana, la creazione di infrastrutture urbane, il sostegno alla linea ferroviaria Lione-Torino (più contrastata) e più recentemente la prospettiva della "Via della Seta" (Belt and Road Initiative) dalla Cina.

Dopo le Olimpiadi del 2006, Torino celebrava i progressi raggiunti: raddoppio del numero di pernottamenti e di turisti, peso economico della cultura, università attrattive con il 10% di stranieri, che raggiungono il 20% al Politecnico. Il PIL pro capite è superiore alla media nazionale del 16% e del 4% rispetto al resto della regione. Torino ospita ancora oggi la sede di

7 Metroscope, FNAU, 2017 8 Un cluster di competitività riunisce imprese, laboratori di ricerca e istituti di formazione in un determinato territorio per sviluppare sinergie e cooperazione. importanti industrie, tra cui FCA (Fiat Chrysler Automobiles), ma anche Italgas, SKF (fatturato di 1 miliardo di euro), Lavazza (1,27 miliardi di euro), Novacoop (1 miliardo di euro). Il Museo Egizio di Torino e la Venaria Reale si collocano al 7° e 8° posto tra i musei più visitati in Italia, con un totale di oltre 1,1 milioni di visitatori all'anno. Torino è il centro economico e geografico del nord-ovest del Piemonte, della provincia e anche della Liguria, anche se la città soffre della concorrenza con Milano.

Tuttavia, la crisi del 2009 è stata più profonda a Torino rispetto alla media italiana. Nel periodo più recente, i fenomeni diventano più contrastati. Alcuni importanti centri decisionali hanno lasciato la città: IntesaSanPaolo per Milano, FCA Fiat Chrysler automobiles si è globalizzata e la sua sede legale è ora in Olanda. Il valore aggiunto è sceso del 17,4%, calo inferiore tuttavia rispetto a Bologna o a Firenze. La città ha reagito alla crisi con una ripresa delle esportazioni, soprattutto verso gli Stati Uniti e più recentemente verso la Cina. La sua internazionalizzazione, rispetto alla Francia, è proseguita. Alcune imprese importanti si trovano in Piemonte e a Torino: per citare solo quelle francesi, Auchan, Carrefour, Alstom, L'Oréal, Valéo, Sagem. Michelin è insediata a Torino dal 1907.

Questa presenza genera una comunità francese a Torino, più grande che a Genova o in altre città italiane. A Torino - dove c'è un liceo francese ben frequentato e dinamico - si stima che la presenza di francesi sia di circa 2.500 persone, di cui un migliaio di persone formalmente residenti.

Il movimento Slow Food da Torino a una rete globale

Nel 1989, a Parigi, un "Manifesto per lo Slow Food" ha dato vita ad un'organizzazione internazionale di cittadini per la salvaguardia del patrimonio alimentare e culturale mondiale. Il movimento è nato a Torino, per contrastare la progressiva scomparsa di alcuni prodotti di antica tradizione, e di specie o specialità alimentari - frutta, verdura, carne - a favore della più redditizia ed efficiente produzione di massa. Questa organizzazione - che opponeva la "lentezza" alla "velocità" nell’alimentazione (Slow/Fast food) - ha dato vita a misure di protezione di questi prodotti, mutuate dai modelli di protezione di specie minacciate animali e vegetali. Tali azioni sono progredite nel tempo, e il movimento globale ha preso slancio. Oggi Slow Food conta 100.000 soci, ha identificato 5007 prodotti da proteggere, di cui 293 in Francia (nell'"Arche du Goût"; 616 sono in lista d'attesa). 507 "Presìdi" (Presìdia, di cui 21 in Francia) assicurano la tutela delle piccole produzioni di qualità o tradizionali. L'organizzazione è stata rafforzata con una rete di Comunità Slow Food (circa 2000 nel mondo) ed di esperti, con la rete "Terra Madre" e con l'Università di Scienze Gastronomiche che ha aperto le sue porte a Bra, in Piemonte, nel 2004. Il movimento si riunisce a Torino dal 2004 ogni due anni con le Assise di Terra Madre. Nel 2018, 7.000 delegati delle comunità locali di 160 paesi si sono riuniti in conferenze, workshop, presentazioni e mercati dei prodotti. Vi partecipano abitualmente organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e la Commissione europea. Il movimento ha generato effetti economici. In primo luogo, ha influito sulla grande distribuzione, in particolare in Europa, sui prodotti locali e sulla diversità, sui prodotti biologici, sul legame tra gusto, territorio e produzione. In secondo luogo, alcuni di questi prodotti, quasi scomparsi o privi di distribuzione (Gazzosa Lurisia, Pasta di Gragnano in Italia) hanno ritrovato un mercato e stanno generando profitti. Nei paesi meno sviluppati - Asia, Africa, Africa, Sud America - le comunità agricole si basano su questo approccio di rilancio economico.

In terzo luogo, questa richiesta di "qualità e gusto", di "territorio e autenticità" ha portato alla nascita di un distributore di prodotti italiani in linea con questa filosofia, Eataly, che ha aperto il suo primo negozio a Torino nel 2007, per poi diffondersi in altre 11 città italiane e negli Stati Uniti (New York con due negozi, Chicago, Los Angeles, Boston, Las Vegas), Giappone (due negozi), Europa (Monaco, Stoccolma), Russia a Mosca, Brasile, Turchia e Dubai, Rhiad, Doha.

Il primo negozio Eataly in Francia è stato inaugurato il 12 aprile 2019 a Parigi, nel Marais, su una superficie di 2500 m2 nell'edificio dei magazzini Lafayette, con sette ristoranti e un fatturato annuo previsto tra i 15 e i 18 milioni di euro.

Genova è stata colpita anche dalla grande crisi degli anni '70. Il tentativo di arrestarne il declino è stato di natura pubblica, attraverso il rinnovamento urbano accompagnato da una serie di eventi internazionali: i Mondiali di calcio del 1990, la celebrazione di Cristoforo Colombo nel 1992, i vertici del G8 nel 2001 e nel 2004.

La ristrutturazione del centro città, degli edifici pubblici storici, delle piazze e del Porto Antico, progettata da Renzo Piano, è stata solo parzialmente accompagnata dal tessuto economico che non ha reagito alla crisi come Milano o Torino. La concentrazione della produzione in grandi imprese, spesso di natura pubblica, nella produzione e nell'ingegneria, non è stata sostituita da imprese più piccole e diversificate. La demografia ne ha subito le conseguenze.

Segnali e talvolta risultati positivi sono stati registrati nel turismo, in alcuni servizi di fascia alta, spesso in relazione con aziende di Milano e Torino. L'istituzione del Parco Scientifico e Tecnologico di Erzelli ne è un esempio: l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) vi si è insediato e la presenza di altri soggetti economici sta creando un centro di sviluppo e ricerca (AI, biomedico) che potrebbe contribuire alla ripresa complessiva della città.

Il Porto di Genova ha riacquistato la sua funzione di volano di sviluppo per tre motivi: a) il posizionamento sul corridoio Reno-Alpi (e la vicinanza di Milano e Torino), b) il basso livello di traffico raggiunto negli ultimi decenni rispetto ai flussi del Nord Europa verso il Nord Italia, c) la riforma del sistema portuale italiano. Quest'ultima ha istituito la gestione congiunta di due gruppi di porti, in un "sistema" che comprende quindi i porti di Genova e Savona.

Il porto di Genova (composto dal porto di Pra-Voltri e dal porto di Genova), lungo 22 chilometri, è direttamente collegato all'aeroporto e alle stazioni ferroviarie, in particolare alla stazione ferroviaria di Genova Principe. E’ stato costruito un porto turistico, accessibile agli yacht più grandi, sulle banchine dell'aeroporto. Questi, con un traffico molto più modesto (1,45 milioni di passeggeri) rispetto a quelli di Milano, Torino e Nizza (Milano Malpensa 24,7 milioni, Nizza 13,3 milioni) ha comunque registrato negli ultimi anni una crescita rilevante (+16,5% nel 2018).

L'attività portuale, che impiega 56.000 persone, come motore della crescita pone notevoli sfide riguardo alle infrastrutture , come quella del "Terzo Valico", il collegamento ferroviario di base sul corridoio Reno-Alpi, che dovrebbe sostituire le due linee ferroviarie storiche, e la circonvallazione nord, la "Gronda", volta a ridurre la pressione del traffico sull'asse autostradale della città. Tuttavia, un dibattito piuttosto contrastato su queste infrastrutture si accompagna a una volontà maggioritaria di raggiungere l'obiettivo a breve e medio termine.

L'intera economia della città, tra segnali di debolezza e ripresa, ospita alcune grandi aziende per giro d’affari: tra gli altri Costa Crociere (3,6 miliardi), IREN (energia, 2,3 miliardi), DUFERCO (1 miliardo), Hitachi Rails (800 milioni), Ansaldo (700 milioni).

Il crollo del ponte Morandi del 14 agosto 2018 ha causato una nuova occasione di rallentamento dell'economia genovese. Nella seconda metà del 2018, dopo un lungo periodo di crescita, le tonnellate di merci in transito nel porto sono diminuite del 3,8%. L'effetto combinato del rallentamento dell'economia mondiale e della domanda interna italiana ha avuto effetti anche sul settore manifatturiero e logistico. Tuttavia, la domanda estera sta sostenendo l'economia della città (gli ordini esteri rappresentano il +2,4% nel primo semestre 2019 rispetto all'anno precedente, con un incremento del fatturato del +4,1%).

Le politiche pubbliche hanno risposto rafforzando le iniziative per i progetti già in corso, come il centro di innovazione e ricerca di Erzelli o il rilancio e la riqualificazione dei Porti di Genova (circa 1 miliardo di euro di lavori sulle infrastrutture portuali) ma anche su progetti a lungo termine: la “Silver economy” (messa in rete dei soggetti, formazione, miglioramento dell'offerta), l'economia del mare (Blue economy, con i settori della pesca, turismo, navigazione e nautica da diporto, di cui Genova organizza da 58 anni un'importante fiera), l'attrazione di investimenti nella riqualificazione degli edifici portuali (es. edificio Hennebique), nella manifattura e nell'innovazione.

Alcuni elementi di confronto tra le 3 metropoli

Posti di lavoro per grandi settori di attività9

9 Fonte: INSEE, ISTAT Nombre d'emplois par grands secteurs d'activités

450000 400993 400000 350000 300000 250000 230400 200000 166378 150000 106573 100000 71301 64484 45957 35511 50000 1288815867 20454 25126 0 Métropole Nice Côte d'Azur Ville métropolitaine de Turin Ville métropolitaine de Gênes (2015) (2016) (2016)

Industrie Construction Commerce, transports, services divers Administration publique, enseignement, santé, action sociale

La distribuzione dei posti di lavoro per grandi settori di attività mostra che le aree metropolitane italiane hanno un profilo industriale più importante di quello della Metropoli di Nizza Costa Azzurra. In particolareè vero per la città metropolitana di Torino, dove i posti di lavoro sono concentrati nelle attività manifatturiere e commerciali legate all'industria automobilistica. Anche gli addetti del settore delle costruzioni sono più rappresentati sul versante italiano che su quello francese. La Metropoli di Nizza Costa Azzurra si differenzia dalle due aree metropolitane italiane per l'elevata percentuale di posti di lavoro nel settore dei servizi (52%) e nel settore pubblico (34%). Il profilo della città metropolitana di Genova mostra una elevata percentuale di posti di lavoro nel settore dei servizi, in particolare nelle attività di trasporto e stoccaggio connesse all'attività portuale.

Tasso di disoccupazione10

Taux de chômage des plus de 15 ans 16 13,8 14 11,9 12 10 9,4 10 9,1 8,3 8 6 4 2 0 Alpes-Maritimes Ville métropolitaine de Ville métropolitaine de Turin Gênes

2015 2017

Il tasso di disoccupazione sul versante francese è leggermente superiore a quello delle città metropolitane italiane. Nel 2015 è del 14,2% per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra, leggermente superiore all'intero dipartimento delle Alpi Marittime. Va notato che la disoccupazione è diminuita tra il 2015 e il 2017 nelle Alpi Marittime e nella Città Metropolitana di Torino ed è

10 Fonte: INSEE, ISTAT aumentata nella Città Metropolitana di Genova. A livello nazionale, il tasso di disoccupazione nel 201711 era del 9,3% in Francia e del 10,9% in Italia. Le metropoli italiane sono quindi al di sotto della media nazionale, mentre il dipartimento Alpi Marittime è leggermente al di sopra.

PIL pro capite12

PIB par habitant 40000 35000 35000 31400 31900 31900 30000 28000 24100 25000 20000 15000 10000 5000 0 Région Torino Cuneo Imperia Savona Genova PACA Il prodotto interno lordo pro capite è un indicatore che riflette il livello di attività economica. Per quanto riguarda la Francia, questo indicatore non è disponibile a livello di dipartimenti o aree metropolitane. Sul versante italiano, è disponibile a livello provinciale. L'analisi del PIL pro capite a livello transfrontaliero mostra che la città metropolitana di Genova ha un livello di ricchezza superiore a Torino, che è vicina alla regione PACA. A titolo di confronto, il PIL pro capite del Principato di Monaco nel 2017 era di 67.786 euro.

In breve - L'economia intermetropolitana

Le principali caratteristiche economiche delle tre aree metropolitane possono essere distinte in tre ambiti.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra sembra essere una Metropoli la cui economia è fortemente dipendente dai servizi, in particolare dal settore del turismo, con un numero ridotto di aziende, una percentuale di laureati inferiore ad altre aree metropolitane francesi e una popolazione che tende a invecchiare. La Metropoli intende posizionarsi sull'alta tecnologia, la Silver economy e il turismo congressuale.

Dopo la crisi industriale, la Metropoli torinese ha scelto di diversificare la propria economia (cultura, turismo, nuove tecnologie, internazionalizzazione). Ha anche beneficiato del successo dei Giochi Olimpici del 2006 e ha un'università attrattiva.

La Metropoli genovese, anch'essa colpita dalla crisi industriale degli anni '70, non è ancora riuscita a rilanciare la propria economia, a differenza di Torino e Milano. Tuttavia, la Metropoli ligure è riuscita a sfruttare l'attività portuale per recuperare una tendenza alla crescita economica, che si affianca a progetti di innovazione e ricerca industriale. Oggi vuole collegarsi al corridoio europeo Rotterdam-Genova.

11 Fonte: Eurostat 12 Fonte: INSEE (2017) e ISTAT (2016) 2.1.2 L'economia su scala locale: Alpi Marittime, Monaco, Cuneo e Imperia

L'economia delle Alpi Marittime è caratterizzata dall'importanza del settore terziario. Così, dei 457.095 attivi occupati, più del 70% è impiegato nel settore dei servizi nel 2016.

Répartition des actifs ayant un emploi par secteur d'activité (en 2016)

Industrie 7% 8% Construction 15% Commerce 70% Services (y compris service public)

Fonte: SIRUS-CCI

Nel 2015, il numero di posti di lavoro nel dipartimento Alpi Marittime (408.143) è inferiore a quello dei lavoratori residenti nel dipartimento (429.820). Questo deficit è compensato dalla vicinanza di Monaco, dove lavorano 40.418 lavoratori residenti nelle Alpi Marittime.

I numerosi posti di lavoro nei servizi delle Alpi Marittime si concentrano nel settore alberghiero e della ristorazione (46.089 posti di lavoro nel 2017), in linea con la forte vocazione turistica del dipartimento. La quota delle attività di servizi alla persona (activités présentielles, secondo la definizione INSEE, ndt), ossia quelle destinate a soddisfare le esigenze della popolazione e dei turisti, è quindi particolarmente elevata.

Oltre al turismo, l'industria ha un peso piuttosto basso nell'occupazione (7%). Le aziende manifatturiere si sono specializzate in attività high-tech a Sophia-Antipolis o a Cannes (il Cannes Space Centre Mandelieu Thalès Alenia Space è il principale produttore europeo di satelliti) o lavorano in settori specifici come l'industria chimica con la produzione di oli essenziali e profumeria, nel territorio di Grasse.

Infine, il dipartimento dispone di posti di lavoro nel settore dei servizi alle imprese. È specializzato nel turismo d'affari (Amadeus Reservation Centre a Sophia Antipolis) e beneficia anche della crescita della green economy, delle scienze della vita (Arkopharma a Carros), delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT a Sophia Antipolis) e dell'industria dei profumi (Mane Group a Bar-sur-Loup vicino a Grasse) che rappresentano circa 20.000 posti di lavoro.

Il settore delle costruzioni fornisce 31.885 posti di lavoro, numero leggermente inferiore a quello industriale. L'82% dei posti di lavoro sono in costruzioni specializzate.

Infine, il settore agricolo è quasi completamente scomparso nelle Alpi Marittime e rappresenta solo il 5% dei posti di lavoro.

Il tasso di disoccupazione nelle Alpi Marittime non è cambiato tra il 2016 e la fine del 2017. È sceso solo dello 0,1% al 10,03%, quasi un punto sopra la media nazionale (9,4%).

A Monaco, i settori di attività maggiormente rappresentati nella composizione del prodotto interno lordo (PIL) sono i seguenti: attività finanziarie e assicurative (16,1%); attività scientifiche e tecniche, servizi amministrativi e di supporto (14,8%); edilizia (14,3%); immobiliare (8,8%); commercio all'ingrosso (8,7%); amministrazione, istruzione, sanità, servizi sociali (6,9%); altre attività di servizi (6,4'%); alloggio e ristorazione (6,2%); commercio al dettaglio (5,8%); industria manifatturiera (3,9%); informazione e comunicazione (4,7%); trasporti (3,3%)13.

Il dinamismo dell'economia monegasca si basa in particolare su un alto grado di flessibilità della manodopera e sui grandi operatori locali (industria, edilizia, immobili, commercio all'ingrosso, alberghi). Particolarmente attivi sono il commercio al

13 Fonte: Monaco in cifre, IMSEE, 2018 dettaglio (1.000 esercizi commerciali; fatturato di quasi 2 miliardi di euro), un settore dei servizi particolarmente vario e un importante settore bancario (3.898 persone, pari al 7% degli occupati del Principato) o i settori dell'edilizia, dell'industria e del turismo.14

Per quanto riguarda il commercio estero (incluso nel territorio statistico francese), la bilancia commerciale è negativa tra il 2016 e il 2017 (-55,3 milioni di euro). Tra il 2016 e il 2017, il volume degli scambi è aumentato, ma la bilancia commerciale ha aumentato il suo deficit (-434 milioni di euro nel 2016 e -570,1 milioni di euro nel 2017). Al di fuori della Francia, i principali partner commerciali di Monaco nel 2017 sono la Germania (cliente principale), l'Italia (fornitore principale) e la Svizzera15.

La Provincia di Imperia, e più in generale la Liguria occidentale, hanno mostrato un debole dinamismo e hanno sofferto di una crisi più pronunciata.

Se si esclude il porto di Savona, l'economia ha subito un moderato declino temperato dalle rendite patrimoniali, in particolare nel settore immobiliare, e ha beneficiato di una relativa stabilità dei flussi turistici locali provenienti dalle conurbazioni di Torino e Milano.

Il settore agroalimentare non ha dato prova di dinamismo e innovazione, pur mantenendo un certo livello di occupazione e di attività (serre e agricoltura), il settore delle costruzioni ha beneficiato della domanda di alloggi turistici. Alcuni progetti hanno avuto difficoltà di realizzazione, a causa di ostacoli amministrativi o di una gestione problematica dell’attività politica, come nel caso di alcuni porti turistici o per la raccolta differenziata dei rifiuti (solo al 38,3% per la provincia di Imperia 38,3 rispetto al 60,7% della provincia di Cuneo).

Tuttavia, sono in corso importanti opere: il trasferimento della linea ferroviaria dal mare all'interno, riqualificazioni urbane e di palazzi storici. Un nuovo dinamismo sta emergendo nei recenti progetti di ripresa economica, a Ventimiglia con un nuovo parco economico, a Imperia con il recupero di aree industriali dismesse e di espansione urbana, a Vado-Savona con nuovi investimenti nel porto merci, nei comuni costieri nel loro rapporto con l'entroterra e nel turismo "soft" del nord Europa. Il paesaggio urbano è stato quindi debolmente influenzato dagli effetti traumatici dello sviluppo in crisi e dell'invecchiamento demografico.

La Provincia di Cuneo, invece, ha subito una recente fase di sviluppo.

Dopo il boom economico del dopoguerra, la provincia ha visto lo sviluppo dell'attività agricola (che non è mai scesa sotto il 15%) e l'emergere di una rete di PMI e attività industriali che ha raggiunto il 38% del PIL.

Questa alleanza tra agricoltura e piccola impresa, su un territorio policentrico, è la fonte della ricchezza relativa della provincia rispetto al resto del Piemonte (PIL pro capite > 2.400 euro rispetto alla media italiana). In termini assoluti, la Provincia è il secondo maggior contributore dell'economia piemontese in materia di esportazioni, occupazione e numero di imprese.

Il turismo ha conosciuto un nuovo boom, in particolare dopo il riconoscimento UNESCO dei Paesaggi vitivinioli del Monferrato; l'agroalimentare ha sviluppato l’area della ricerca anche attraverso la nuova Università di Scienze Gastronomiche di Bra. Alcune medie e grandi aziende sono distribuite in questo territorio: Ferrero (fatturato 2,5 mld), Dimar (0,8 mld), Alstom.

La montagna ha interrotto il proprio declino, dopo un forte e continuo spopolamento. La mancanza di sviluppo ha lasciato un'eredità di paesaggi autentici, che sono diventati attrattivi per il turismo e i prodotti sostenibili e per un mercato di nicchia e nord-europeo.

L'uso "comunitario" delle risorse idroelettriche in montagna (ad esempio, le società miste in Val Maira) ha generato risorse per lo sviluppo. La presenza di aree protette o riconosciute da soggetti internazionali, come il Parco delle Alpi Marittime e il sito UNESCO, ha favorito la comunicazione turistica e lo sviluppo di strategie territoriali.

14 Fonte: Ministero francese dell'Europa e degli Affari Esteri. 15 Fonte: Monaco in cifre, IMSEE, 2018 Alcuni elementi di confronto tra territori su scala locale (Alpi Marittime, Monaco, Cuneo e Imperia)

Distribuzione dei posti di lavoro per settore di attività

Emplois par grands secteurs d'activité 250 000 217 979

200 000

150 000 129 630

100 000 91024

55803

50 000 28 58729 826 31173 28245 15597 19132 14118 2645 4888 4337 5439 4766 0 Alpes-Maritimes Monaco Cuneo Imperia

Industrie Construction Commerce, transports, services divers Administration publique, enseignement, santé, action sociale

Fonte: INSEE (2015), IMSEE (2017), ISTAT (2016)

L'analisi della distribuzione dei posti di lavoro per grandi settori di attività a livello locale permette di distinguere i diversi profili dei territori. Nelle Alpi Marittime si registra un'elevata concentrazione di posti di lavoro nel settore dei servizi e della pubblica amministrazione. Nelle province italiane, la quota di posti di lavoro nell'amministrazione è bassa. La provincia di Cuneo è caratterizzata da un numero significativo di posti di lavoro nell'industria e nei servizi, in particolare nell'industria e nel commercio. La provincia di Imperia condivide un profilo economico con le Alpi Marittime dove i settori dei servizi e del turismo sono forti, in cui la maggior parte dei posti di lavoro sono concentrati in attività commerciali, ricettive e di ristorazione. Infine, a Monaco il settore dei servizi è il più rappresentato, in particolare le professioni della categoria "attività professionali, scientifiche e tecniche" relative ad attività immobiliari e di servizi alle imprese, anche se il Principato ha una limitata attività industriale.

Tasso di disoccupazione

Taux de chômage (en %) 16 14,4 14

12 10,3 10

8 6,1 6

4 2,3 2

0 Alpes-Maritimes Monaco Cuneo Imperia

Fonte: Paca Direccte (2017), IMSEE (2016), ISTAT (2017)

I tassi di disoccupazione variano notevolmente da un territorio all'altro. Sul versante italiano, la provincia di Cuneo ha un tasso di disoccupazione del 6,1% mentre quella di Imperia raggiunge il 14,4%. Il tasso di disoccupazione nelle Alpi Marittime è del 10,3% ed è leggermente superiore alla media nazionale francese (9,3%). Infine, Monaco ha un tasso di disoccupazione estremamente basso (2,3%) ma è legato solo alla popolazione residente, mentre la maggior parte dei dipendenti delle imprese monegasche vive in comuni francesi o italiani.

IN BREVE - Economia su scala locale

L'economia del dipartimento Alpi Marittime è fortemente orientata verso il settore terziario (70% della popolazione attiva con un impiego) in relazione alle attività turistiche e ai servizi alle imprese. I settori industriale e agricolo sono invece relativamente deboli.

Il Principato di Monaco fornisce numerosi posti di lavoro per le Alpi Marittime e la Provincia di Imperia. Oltre ai posti di lavoro legati ai servizi alle imprese, ai servizi immobiliari e ai servizi alberghieri e di ristorazione, Monaco dispone di alcune aziende industriali.

L'economia della provincia di Cuneo è caratterizzata dal mantenimento dell'attività agricola e da una rete di PMI del settore manifatturiero. Sta beneficiando di un recente boom turistico e dello sviluppo del settore alimentare.

Infine, la provincia di Imperia; nonostante un tasso di disoccupazione più elevato rispetto ai territori limitrofi, può contare sulla stabilità delle dinamiche turistiche che va a beneficio in particolare del settore delle costruzioni. Ciò compensa la crisi del settore agroalimentare.

2.2 Formazione e ricerca

Nel 2014, la quota di studenti nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra è relativamente bassa rispetto alle altre aree metropolitane francesi. Dal 2001 al 2013, Nizza ha registrato 7 anni di calo della sua forza lavoro.

Fonte: Metroscope, FNAU 2017

Più del 60% degli studenti della Metropoli di Nizza Costa Azzurra proviene dal dipartimento delle Alpi Marittime.

Fonte: Metroscope, FNAU 2017

Nizza è la terza metropoli più grande dopo Parigi e Strasburgo per quota di di studenti internazionali (tra il 13 e il 16%). Nell'Accademia di Nizza, l'andamento del numero di studenti stranieri è fortemente aumentato (+32,4%) tra il 2013 e il 2016, il più alto aumento della Metropoli. La posizione di frontiera di Nizza svolge un ruolo significativo in questa analisi. La Metropoli di Nizza Costa Azzurra accoglie sul suo territorio più di 36.000 studenti attraverso diversi campus di eccellenza con un approccio multidisciplinare: l'Università di Nizza-Sophia-Antipolis, rinomate scuole di ingegneria (Politecnico di Nizza- Sophia, l'Istituto Eurecom, la Scuola di dottorato STIC dell'Università di Nizza, un istituto dell'Ecole Nationale Supérieure des Mines de Paris a Sophia-Antipolis), il campus sanitario di Nizza, le scuole di business e management: Skema Business School a Sophia-Antipolis, EDHEC e IAE a Nizza.

A Torino, più di 110.000 studenti sono suddivisi tra le due principali università: il Politecnico (Facoltà di Ingegneria e Architettura) conta 33.500 studenti e l'Università ha 76.700 studenti in più di 70 dipartimenti. Gli studenti stranieri sono più numerosi al Politecnico (14,5%) che all'Università (6%). Il Politecnico ha un ruolo importante nell'istruzione superiore tecnica in Italia, la sua reputazione - legata anche alla storia della Fiat - attira il 45% degli studenti italiani provenienti da altre regioni. Altre università o Grandes Ecoles si trovano a Torino: l'École supérieure de commerce de Paris (ESCP), la Scuola di Amministrazione aziendale (SAA), l'International University College of Turin (240 studenti internazionali post-laurea), il Centro Internazionale di Formazione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (CIF-OIT / ITCILO).

L'Università di Torino si è sviluppata anche sul territorio regionale attraverso il progetto "Università del Piemonte Orientale" (Alessandria, Novara e Vercelli) con i suoi 13.300 studenti. Il Politecnico e l'Università di Torino hanno decentrato alcune attività di formazione in 120 siti, tra cui Cuneo. Una piccola università privata, l'Università delle Scienze del gusto, situata a Bra, vicino a Torino, è specializzata nell’agroalimentare. Ha circa 700 studenti ed è ampiamente internazionalizzata.

L'Università di Genova ha 31.400 studenti in cinque scuole e 27 dipartimenti. È inoltre decentrata per alcuni corsi, in particolare a Imperia, Savona e La Spezia. Dal 2013 esiste la Scuola Superiore dell'Università di Genova (IANUA-ISSUGE), che offre un insegnamento specifico e complementare di alto livello in cinque campi, dall'ingegneria alle scienze umane.

La ricerca

Il campus dell'Università di Nizza - Sophia Antipolis ospita 1.351 dottorandi e 52 unità di ricerca: CNRS, INSERM, INRA, CEA, CEA, IRD..... Il campus STIC sviluppa piattaforme e programmi di ricerca ICT in sinergia con le attività del polo sanitario di Nizza e dell'eco-campus - plaine du Var. Vincitore del programma "campus del futuro" 2009 del Ministero dell'Istruzione Superiore, l'Università di Nizza-Sophia Antipolis è alla base dell'ambizioso progetto "Eco-Campus" (con un budget di 10 milioni di euro), che riunisce attorno a temi comuni il Campus STIC (Sophia Antipolis), il progetto Pasteur "Cancro e invecchiamento", la Maison de l'Etudiant (SJA) e IMREDD nella Plaine du Var.

Nel 2016, l'Université Côte d'Azur ha ottenuto il marchio IDEX UCA Jedi dal Future Investment Program. UCA Jedi è organizzata intorno a 5 "Accademie d’Eccellenza" (1 - Reti, informazione e società digitale; 2 - Sistemi complessi; 3 - Spazio, ambiente, rischio e resilienza; 4 - Complessità e diversità della vita; 5 - Persone, idee e ambienti) fondate sull’interdisciplinarietà e 3 centri di riferimento (salute, benessere e invecchiamento, territorio intelligente, prevenzione e gestione del rischio e digitale) che ospitano piattaforme tecnologiche di altissimo livello in partnership pubblico-privato. Questo programma di ricerca garantisce anche l'effettiva connessione e interazione tra ricerca di base e innovazione attraverso i suoi tre centri di riferimento, costituiti per rispondere alle tre grandi questioni sociali legate al territorio e alle sue comunità.

L'Università di Torino ospita oltre 1.650 dottorandi, 650 al Politecnico e circa 1.000 all'Università, a cui si aggiungono i 240 dottorandi del Collegio Internazionale. A Torino la ricerca è stata storicamente forte anche in aziende come il Centro Ricerche Fiat (850 ricercatori), Telecom Italia Lab (TILAB), l'Istituto Italiano di Ricerca Metrologica, o nel settore aerospaziale, con tre centri di ricerca (Argotec, Altec, Thales Alenia Space) in un settore con 10.000 dipendenti. Il Piemonte destina il 2,2% del PIL alla ricerca.

L'Università di Genova nel 2017-2018 ha accolto 1004 dottorandi, di cui 181 stranieri. L'Università dispone di una decina di centri di ricerca specializzati nel campo del mare, dei cetacei, dell'Antartide, della biomedicina e della logistica. A Genova, la ricerca tecnologica sull'intelligenza artificiale (AI) e sulla salute è ora concentrata nel grande campus della collina Erzelli (Parco scientifico e tecnologico di Erzelli: 14.000 dipendenti (oltre 400.000 m2), dove sono stati costituiti il Politecnico, i Central Research Laboratories dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con 11 centri dislocati in particolare a Torino e Milano, più due centri esterni (outstation) negli Stati Uniti, il Center for Human Technologies (CHT) e centri di ricerca dipendenti da aziende come Ericsson e Siemens.

Interazioni con l'Italia L'Università della Costa Azzurra16 ha firmato diversi accordi con le università italiane dalla fine degli anni Novanta.

Accords signés entre l'université de Nice et des universités italiennes (nombre d'accords par ville universitaire) entre 1998 et 2018 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Turin Rome Naples Gênes Milan L'Aquila Bologne Padoue Venise Catane

Accord cadre Accord spécifique Accord Erasmus

Fonte: Università di Nizza

La maggior parte degli accordi quadro e degli accordi specifici sono stati sottoscritti con le università di Torino e Genova, in linea con una logica di prossimità. Anche gli accordi Erasmus danno priorità alle università torinesi (21 accordi) ed esistono anche con università più lontane come quelle di Roma, Napoli o Bologna. L'Università degli Studi di Genova ha firmato solo 3 accordi Erasmus con l'Università di Nizza. Per Torino, l'Università degli Studi collabora con l'Università della Costa Azzurra. Gli accordi quadro siglati con Torino sono prevalentemente multidisciplinari e gli accordi specifici riguardano le seguenti discipline: biologia, chimica, psicologia, storia, economia e management, giurisprudenza, ecc. Gli accordi specifici firmati con Genova riguardano principalmente le lingue straniere e la comunicazione.

Si segnala inoltre che l'Università della Costa Azzurra ha partecipato a 35 tesi di laurea internazionali in co-tutela con le università italiane tra il 2014 e il 2018, di cui 4 con l'Università di Torino e 3 con l'Università di Genova. Tuttavia, il numero complessivo di co-relatori con l'Italia è in costante diminuzione dal 2014.

Infine, nell'ambito del programma Erasmus per il periodo 2014-2018, l'Università della Costa Azzurra ha inviato in Italia 107 studenti (81 laureandi e 26 master) e ha accolto 530 studenti italiani.

IN BREVE - Formazione e ricerca

Nizza è una Metropoli che accoglie un gran numero di studenti internazionali tra i suoi 35.000 studenti e beneficia di un campus multidisciplinare collegato al parco scientifico Sophia-Antipolis. Nel 2016, l'Université Côte d'Azur (UCA) ha ottenuto il marchio IDEX nell'ambito di un programma di investimenti nella ricerca. L'UCA ha inoltre sviluppato interazioni con le università italiane, in particolare con quelle di Torino e Genova con le quali ha firmato la maggior parte degli accordi quadro.

Torino ospita oltre 110.000 studenti suddivisi tra il Politecnico e l'Università. L’insegnaento accademico nella regione si articola in un progetto di decentramento su 120 siti, tra cui Cuneo. L'attività di ricerca è storicamente legata all'industria automobilistica (Fiat) e ad altre aziende industriali.

L'Università di Genova conta più di 31.000 studenti e una dozzina di centri di ricerca specializzati in ambiente marino, biomedicale e logistica.

16 L'Università della Costa Azzurra è una comunità di università e istituzioni (ComUE) creata il 1° marzo 2015. Al momento della sua creazione, i membri dell'Università Costa Azzurra sono: l'Università di Nizza Sophia Antipolis; l'Observatoire de la Côte d'Azur; il Centre national de la recherche scientifique; l'Institut national de recherche en informatique et en automatique; SKEMA Business School; EDHEC Business School; il Centre hospitalier universitaire de Nice; il CIRM (Centre National de Création Musicale); Villa Arson; l'école supérieure de réalisation audiovisuelle; la Sustainable Design School; l'École supérieure supérieure; l'École supérieure de réalisation audiovisuelle; la Sustainable Design School; l'École supérieureeure; il Centre national de la recherche scientifique; l'Institut national de recherche en informatique et en automatique; lo SKEMA Business School; il Centre hospitalier universitaire de Nice; il CIRM (Centre National de CIRM).

2.3 La salute

2.3.1 Competenze in campo sanitario

FRANCIA ITALIA MONACO

Assistenza Comune: Comune: politiche sociali Comune: sostegno agli sanitaria e protezione generale della (anziani, mobilità ridotta, anziani sociale salute pubblica isolamento, povertà) CCAS: Aiuto domiciliare, Dipartimento degli EPHAD affari sociali e della sanità: medicina del Città metropolitana: lavoro; Metropoli: politica promozione del urbana, edilizia abitativa, benessere individuale e Assicurazioni sociali nel integrazione, collettivo, sicurezza settore privato e sociale, lotta alla povertà, pubblico; sanità accesso ai servizi pubblica; azione sociale; Dipartimento: infanzia, sociali..... famiglia, anziani e disabili, anziani, persone con disabilità; assistenza sociale supervisione del Centro (gestione RSA), Regione: organizzazione ospedaliero Princesse contributo alla riduzione ospedaliera; medicina, Grasse e dell'Ufficio della precarietà ticket, prevenzione, della protezione sociale. energetica. farmaci, cure veterinarie, Regione: Politiche di assistenza, ricovero innovazione e ospedaliero, ASL; formazione Azione sociale: disabilità, Stato: Organizzazione politiche abitative, pari del sistema sanitario opportunità, misure contro pubblico, sicurezza la violenza, terzo settore, sociale Decentramento: immigrazione Agenzia sanitaria regionale

2.3.2 L'organizzazione sanitaria nel territorio transfrontaliero

La regione delle Alpi Marittime beneficia di un'offerta di medicina generale relativamente ampia ma distribuita in modo disomogeneo. Nel 2017, 1.248 medici generici privati erano in esercizio nel dipartimento Alpi Marittime, ovvero 115,2 medici per 100.000 abitanti. Tuttavia, i medici sono concentrati principalmente sulla fascia costiera e nelle tre maggiori città del dipartimento di Nizza, Antibes e Cannes. I comuni dell'Haut-Pays, in particolare quelli del Mercantour e dell'alta valle Roya, sono i più lontani dall'offerta professionale specializzata. Al 31 dicembre 2015, il dipartimento Alpi Marittime contava 78 strutture sanitarie, di cui tre quarti (75,6%) appartenenti al settore privato. Inoltre, mentre la maggior parte delle strutture sanitarie del dipartimento, sia pubbliche che private, sono situate sulla fascia costiera e in particolare nelle grandi città, i Paesi del Medio e Alto Adige sono serviti da dalla rete degli ex ospedali locali17.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra beneficia di un importante ecosistema di ricerca e cura costituito attorno all'Ospedale Universitario di Nizza, a est del suo territorio. Approfittando della prossimità geografica di questi diversi soggetti, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra intende creare un Centro di ricerca sanitaria e biomedica, la Città Europea della Salute, capace di riunire i migliori specialisti. Questo "bio-cluster" rafforzerà il sistema esistente con nuove infrastrutture mediche all'avanguardia, tra cui un centro di ricerca sul cancro e sull'invecchiamento e un istituto per l'Alzheimer. Lo sviluppo di progetti di ricerca nel campo delle biotecnologie sanitarie sostenuti dalla cooperazione con il mondo industriale porterebbe infine alla creazione di imprese (incubatori, incubatori, incubatori, incubatori, business center....), derivanti dalla Facoltà di

17 Fonte: Observatoire régional de la Santé Provence Alpes-Côte d'Azur, 2018. Medicina e dai laboratori di ricerca. Questa politica di partenariato proseguirà in parallelo in seno all'ospedale universitario di Nizza in alcune discipline, in stretta collaborazione con la medicina professionale ambulatoriale, gli ospedali universitari della Costa Azzurra e quelli della vicina18Italia.

Nell'ambito della Città Europea della Salute, vale anche la pena di notare la creazione nel 2015 del 27 Delvalle, un edificio completo e un living-lab dove si sviluppa un ecosistema composto da professionisti della salute, fornitori di soluzioni, pazienti, finanziatori, autorità locali e associazioni che insieme creano programmi di formazione, sensibilizzazione e sostegno, progetti di valutazione e sperimentazione. Questo progetto, il 27 Delvalle, sostenuto dalla Metropole, dal consiglio dipartimentale e dal consiglio regionale, è riconosciuto come Living Paca Lab di livello 3. È gestito dalla Città di Nizza e dal suo Dipartimento Innovazione e Prospettive nella Salute, che sviluppa workshop e programmi per promuovere l'innovazione e la sanità digitale a vantaggio dei cittadini di Nizza e non solo. Gli obiettivi del 27 Delvalle sono i seguenti: sensibilizzare i cittadini sull'impatto positivo delle nuove tecnologie sulla salute e sull'autonomia; offrire ai creatori l'opportunità di sperimentare con gli utenti le loro innovazioni sanitarie; indirizzare il settore della Silver economy d'argento, promuovere la creazione di start-up (30-40 entro il 2020) e generare occupazione locale; creare benessere per gli anziani e fare di Nizza un riferimento europeo in materia di salute connessa.

Inoltre, l'Università di Nizza Sophia Antipolis offre un diploma universitario transfrontaliero in diritto internazionale umanitario. Il suo insegnamento è fornito congiuntamente dall'Istituto di Diritto della Pace e dello Sviluppo dell'Università di Nizza- Sophia Antipolis e dall'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo. Fornisce formazione a personale specializzato negli aspetti giuridici dell'assistenza umanitaria, al fine di soddisfare le esigenze del settore pubblico e privato locale, nazionale o internazionale.

Nel territorio della Comunità della Costa Azzurra vale la pena menzionare l'esistenza del Centre Périnatal de proximité transfrontalière di Mentone. E' una struttura italo-francese di cura pre e post-natale la cui competenza territoriale si estende da Roquebrune a Sanremo. Si occupa dei pazienti francesi e italiani dalla nascita alla fine del primo anno e funge da struttura di collegamento tra la medicina professionale e le strutture ospedaliere. Il suo obiettivo principale è la creazione di un centro di preparazione al parto e l'individuazione di gravidanze ad alto rischio. Soddisfa quindi un'importante domanda, poiché né Mentone né Ventimiglia hanno un reparto maternità o un centro di riferimento, offrendo alle madri un'assistenza medica durante la gravidanza. Questo centro transfrontaliero completamente bilingue fornisce anche un sostegno finanziario ai pazienti (il centro di Imperia ha accettato di rimborsare i pazienti italiani che si sono consultati nel centro) e l'applicazione di pratiche mediche in entrambi i paesi.

Il Principato di Monaco investe nell'e-health e nel 2019 ha lanciato un portale della salute in cui utenti e professionisti avranno accesso alle informazioni sanitarie e che offrirà un elenco di professionisti della salute, nonché una piattaforma di prenotazione online. La Metropoli e Monaco stanno riflettendo insieme sull'innovazione sanitaria.

Recentemente adottata in Francia, la cartella clinica personale19 (PMF) è già utilizzata in Italia. A questo proposito si potrebbero organizzare scambi con la Francia e il Principato di Monaco. Una piattaforma di telemedicina sarà testata a livello transfrontaliero nell'ambito del PITEM Pro-Sol.

18 Fonte: Sito web della Metropoli di Nizza Costa Azzurra. 19 Il principio della cartella clinica condivisa è quello di raccogliere tutte le informazioni del paziente nello stesso luogo. 2.3.3.3 Accordi di cooperazione transfrontaliera nel settore sanitario

Nel 2017, la Francia ha firmato un accordo di cooperazione con il Principato di Monaco sulla sicurezza sanitaria e un secondo accordo sulla lavorazione dei prodotti sanguigni. L'obiettivo principale dell'accordo quadro di cooperazione in materia di sicurezza sanitaria è quello di formalizzare gli scambi franco-monegaschi preesistenti in materia di sorveglianza sanitaria, di fornitura di strutture sanitarie di emergenza e di condivisione delle strutture di prevenzione e di cura. Permette inoltre di integrare il Principato di Monaco nel meccanismo di crisi sanitaria della regione PACA, in modo che il Principato possa impegnarsi pienamente nel regolamento sanitario internazionale dell'Organizzazione mondiale della sanità. Questi due accordi dovrebbero consentire di garantire la sostenibilità della cooperazione transfrontaliera nel settore della sicurezza sanitaria20.

Al momento non esiste un accordo di cooperazione sanitaria tra Francia e Italia.

IN BREVE - Salute

Per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra, la salute rappresenta un'area d'azione con un significativo potenziale transfrontaliero, in particolare attraverso la creazione del biocluster Cité Européenne de la Santé. Tuttavia, la Francia e l'Italia non hanno firmato un accordo di cooperazione sanitaria transfrontaliera. Gli accordi di cooperazione nel settore sanitario sono stati firmati solo con il Principato di Monaco. Il tema della cartella clinica condivisa potrebbe tuttavia costituire un argomento di condivisione transfrontaliera. Va inoltre rilevato, al di fuori della Metropoli, il carattere transfrontaliero del centro perinatale di Mentone, che si occupa delle pazienti francesi e italiane.

20 Fonte: Principato di Monaco 2.4 Turismo

2.4.1 Questioni legate al turismo per la Metropoli e la Costa Azzurra

L'economia della Metropoli di Nizza Costa Azzurra è fortemente orientata al turismo. Nizza è una delle principali destinazioni turistiche in Francia con 4,3 milioni di turisti all'anno. La Metropoli ha 2,65 milioni di notti in hotel di provenienza estera e 1,85 milioni di notti in hotel di origine francese. Nella fascia costiera, i comuni situati ad est del territorio metropolitano sono fortemente influenzati dal turismo e hanno un numero crescente di seconde case. I comuni dell'entroterra sono caratterizzati anche dalla presenza di un'economia turistica, la cui crescita è simboleggiata dalle stazioni sciistiche di Auron (Saint- Etienne-de-Tinée) e Isola 2000.

La Metropoli offre quindi un'offerta legata al mare e alla montagna (stazioni sciistiche, Parco Nazionale del Mercantour), nonché un ricco e diversificato patrimonio culturale e storico. Nel 2018 si è quindi deciso di trasferire le competenze di "promozione turistica" dei comuni alla Metropoli e di creare un ufficio del turismo metropolitano sotto forma di EPIC (établissement public à caractère industriel et commercial, ente pubblico a vocazione industriale e commerciale).

Le cifre relative alle presenze per territorio confermano che il 33% dei soggiorni è realizzata a Nizza.

Séjours par lieu d'hébergement (en milliers) 4 000

3 500

3 000

2 500

2 000

1 500

1 000

500

0

Fonte: CRT Costa Azzurra21

Le principali attrazioni turistiche si estendono oltre il perimetro della Metropoli e coprono l'intera costa della Costa Azzurra.

21 I dati rispettano la disaggregazione territoriale effettuata dalla CRT Costa Azzurra. Principaux sites touristiques de la Côte d'Azur (en nombre de visiteurs en 2018) 900 000 800 000 700 000 600 000 500 000 400 000 300 000 200 000 100 000 0

Fonte: CRT Costa Azzurra 2.4.2 Interazioni con l'Italia: turisti francesi in visita in Liguria e Piemonte

I dati raccolti non consentono di identificare l'esatta provenienza dei turisti francesi nelle province italiane: ci si riferisce alla clientela francese nel suo complesso nel 2017. In Liguria, la quota di francesi rappresenta il 9,4% del totale degli arrivi e l'8% dei soggiorni stranieri. La città metropolitana di Genova è la meta più ambita dai turisti francesi (131.114 arrivi) davanti alla provincia di Imperia (103.768 arrivi) e alla provincia di La Spezia (99.592 arrivi). Quest'ultima, tuttavia, è prima per numero di soggiorni (280.824), davanti a Genova (265.259).

In Piemonte, la quota dei francesi è pari al 6,9% del totale degli arrivi e al 5% del totale dei soggiorni provenienti dall'estero. La città metropolitana di Torino è la meta più visitata dai turisti francesi (123.972 arrivi), davanti a Verbano-Cusio-Ossola (92.704) e a Cuneo (49.702).

Touristes français en Italie en 2017 (en nombre d'arrivées) 140000 120000 100000 80000 60000 40000 20000 0

Source : Osservatorio nazionale del Turismo

2.4.3 Numeri turistici italiani sul versante francese e monegasco

La parte francese, in Costa Azzurra, è particolarmente visitata dagli italiani, che hanno un ruolo di primo piano nella nazionalità dei turisti stranieri. La clientela italiana è fortemente fidelizzati, anche semi-residenziale, con circa 20.000 residenti permanenti e 25.000 seconde case. I soggiorni sono brevi o lunghi e, per la popolazione di prossimità, frequenti. Il suo contributo alla presenza straniera è significativo, anche se è in calo dall'inizio degli anni '90. Le principali regioni di origine sono la Lombardia (33%), il Piemonte (17%), la Liguria (16%), Roma-Lazio (8%) e la Toscana (6%). Le principali aree di residenza nel 2012-2014 sono: Nizza (28% dei soggiorni e 46% dei viaggi aerei) seguita da Cannes- Mandelieu (21% e 15%), Monaco (14% e 16%) e Antibes-Sophia Antipolis (13% e 6%). Mentone beneficia di una quota dell'11% dei pernottamenti. Nizza è scelta per il 70% dei soggiorni commerciali, prima del Principato di Monaco (16%) e per il 40% dei soggiorni non commerciali. Per i soggiorni d'affari, Nizza ne accoglie il 36%, Monaco il 22% e Cannes-Mandelieu il 20%.

Costa Azzurra: evoluzione del numero di visitatori turismo di clienti italiani 700 000

600 000

500 000

400 000

300 000

200 000

100 000

0 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020

Fonte: CRT Costa Azzurra

La frequentazione turistica degli italiani sulla Costa Azzurra è esplosa tra il 1986 e il 1992, ma ha vissuto diverse crisi e un calo significativo fino al 2012. Attualmente si stabilizzata in attesa di un nuova ripresa. Tuttavia, è importante distinguere tra l'Italia settentrionale, vicino e orientata alla riviera ligure, e l'Italia meridionale, per la quale tale attrattività è meno importante.

2.4.5 Numeri turistici francesi e italiani a Monaco

Il Principato di Monaco è una destinazione turistica internazionale e accoglie ogni anno 9 milioni di turisti. Tuttavia, si può notare che la prossimità influisce sul numero di turisti. Nel 2017, i francesi rappresentano il 24% degli arrivi e gli italiani il 13,2%, seguiti da inglesi -11,2%), americani (8,2%), tedeschi (4,1%) e russi (3,9%)22.

Tuttavia, la maggior parte dei turisti francesi e italiani che si recano a Monaco vi trascorrono solo poche ore. Rappresentano la maggior parte dei visitatori del Museo Oceanografico, il principale sito turistico di Monaco con più di 600.000 visitatori all'anno.

La clientela francese ha rappresentato il 20,8% del totale dei pernottamenti a Monaco nel 2017 e quella italiana il 12,1%.

2.4.6 Numeri turistici monegaschi sul versante francese e italiano

I turisti monegaschi sono presenti nelle Alpi Marittime, in particolare nelle stazioni sciistiche della Metropoli (Saint-Etienne de Tinée, Auron, Saint-Delmas e Isola 2000).

22 Fonte: Monaco in cifre 2018, IMSEE, Inoltre, il Principato di Monaco organizza alcuni eventi nei comuni francesi limitrofi che accolgono una clientela internazionale, come il torneo di tennis di Monte-Carlo, che si tiene ogni anno dal 1897 presso il Monte-Carlo Country Club di Roquebrune-Cap-Martin.

Sul versante italiano, il Principato di Monaco investe nel turismo. Oltre all'acquisizione del porto turistico di Ventimiglia, gestito dalla Société d’exploitation des ports de Monaco (SEPM), che dovrebbe essere inaugurato nel 2020, Monaco sta effettuando anche investimenti immobiliari come la residenza di lusso a Capo Mortola, sempre a Ventimiglia.

I dati relativi ai numeri turistici monegaschi sul versante italiano non sono al momento disponibili.

IN BREVE - Turismo

La Costa Azzurra è una destinazione turistica internazionale ed è la seconda destinazione turistica italiana più visitata in Francia dopo Parigi. Gli italiani sono al primo posto per numero di soggiorni in hotel e residence della Costa Azzurra con 326.000 soggiorni, tra cui Monaco, che rappresenta il 15%.

Sul versante italiano, le province più visitate dai francesi non sono le più vicine al confine: Torino, Genova e la Spezia rappresentano ciascuna più di 265.000 soggiorni nel 2017. Nello stesso anno la provincia di Imperia ha ospitato 195.000 soggiorni di francesi contro i 105.000 della provincia di Cuneo. Monaco è una destinazione di breve durata per i clienti francesi, anche se è al primo posto per il numero di soggiorni in hotel e residence nel 2017.

2.5 Cultura

2.5.1 Questioni culturali per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra

La cultura e gli eventi rappresentano un'importante area di influenza per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra e per l'intera costa della Costa Azzurra.

Numero di musei delle Alpi Marittime 16

14 14 12

10

8 9 6 6 4 5 4 4 4 4 2 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0

La città di Nizza ha il maggior numero di musei (14), davanti ad Antibes (9) e Grasse (6). Inoltre, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra rappresenta il 41% del numero di musei delle Alpi Marittime di fronte alle comunità urbane di Sophia Antipolis (28%) e Cannes Pays de Lérins (13%). Nizza beneficia anche di importanti strutture culturali come il Teatro dell'Opera di Nizza, il Teatro Nazionale di Nizza e il Théâtre de la Cité. La carta "French Riviera Pass" permette ai visitatori individuali di visitare numerosi siti turistici di Nizza e della Costa Azzurra, nonché siti monegaschi. Tuttavia, non dà accesso a siti culturali situati in Italia, in particolare nella provincia di Imperia. 2.5.2 Interazioni con l'Italia

Cultura e patrimonio sono temi al centro dei partenariati di Nizza con i suoi partner italiani (patto di cooperazione tra Nizza e Torino o carta di partenariato tra la Città di Nizza e i comuni della provincia di Imperia).

La cultura italiana è molto presente a Nizza ed è oggetto di eventi come la Settimana della lingua italiana organizzata ogni anno nell'ambito della Settimana della cultura italiana nel mondo. Un altro esempio è la "Società Dante Alighieri", un'organizzazione internazionale fondata a Roma nel 1889 per promuovere la lingua e la cultura italiana nel mondo, che ha un comitato a Nizza. Organizza corsi di lingua italiana focalizzati sulla conversazione, formazione in azienda, eventi culturali e viaggi in Italia. L'architettura di Nizza è anche la testimonianza della storia italiana (modernizzazione di Nizza secondo il Consiglio d'Ornato che si ispira al modello torinese del 1832, il palazzo dei Duchi di Savoia che divenne la prefettura delle Alpi Marittime, l'opera di Nizza costruita secondo il modello del Teatro San Carlo di Napoli....).

Tra i progetti finanziati dal programma Interreg ALCOTRA, il progetto Jardival realizzato nel 2016-2017 ha permesso di valorizzare i notevoli giardini della Riviera italo-francese, promuovendo un turismo sostenibile e diversificato. Più recentemente, il programma PITEM Heritage, finanziato dal programma ALCOTRA, prevede azioni di promozione e professionalizzazione del patrimonio culturale. Il progetto TERRACT (2018-2020) si propone di promuovere le risorse culturali e naturali del territorio alpino tra Torino, Cuneo e Nizza attraverso Masterclass, spettacoli, eventi partecipativi che mescolano diversi linguaggi artistici ed espressivi. 2.5.3 Interazioni con Monaco

I siti culturali del Principato di Monaco sono integrati nell'offerta turistica della Costa Azzurra. I siti emblematici più visitati sono il Museo Oceanografico e il giardino esotico. Le entità culturali del Principato sono rinomate a livello internazionale e hanno un ricco programma: Les Ballets de Monte-Carlo, l'Opera di Monte-Carlo, il Teatro della Principessa Grace, il Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo, ecc.

Inoltre, vale la pena menzionare la presenza di siti storici dei Grimaldi a Monaco23 in tutte le Alpi Marittime, in particolare nell'area metropolitana.

IN BREVE - Cultura

L'offerta culturale della Metropoli di Nizza Costa Azzurra e della Costa Azzurra è molto importante. Comprende i siti culturali del Principato di Monaco, alcuni dei quali di fama internazionale. L'offerta culturale di Nizza attira clienti monegaschi e italiani. Mentre Nizza è fortemente influenzata dall'Italia nella cultura e nel patrimonio, l'offerta culturale transfrontaliera di prossimità non è ancora strutturata al di fuori di alcuni progetti ALCOTRA e rappresenta una sfida importante per il futuro.

23 http://www.sitesgrimaldimonaco.fr/ 3. Mobilità e integrazione transfrontaliera

3.1 Uso transfrontaliero di servizi e attrezzature e mobilità transfrontaliera in un'area limitata

3.1.1. Aeroporto di Nizza Costa Azzurra

L'aeroporto di Nizza è il secondo aeroporto più grande della Francia dopo quello di Parigi. Il traffico commerciale ha raggiunto i 12,42 milioni di passeggeri nel 2016. Oltre ai clienti francesi, questa infrastruttura è utilizzata anche da clienti monegaschi e italiani ed è una infrastruttura metropolitana transfrontaliera.

Tuttavia, l'uso dell'aeroporto da parte dei residenti della zona di frontiera italiana è relativamente basso. Rappresenta 345.000 passeggeri, ovvero il 2,6% del numero totale di passeggeri nel 2017. I principali comuni di origine di questi passeggeri frontalieri sono: San Remo (23,7%), Ventimiglia (16,1%), Imperia (13,4%), Bordighera (8,9%) e Genova (8,90%). I passeggeri cuneesi rappresentano solo il 4,4%24.

Il 9 gennaio 2012 è stato ratificato un memorandum d'intesa tra gli aeroporti di Nizza e Genova. Sono previste diverse azioni per collegare le due strutture di confine, come la fornitura di regolari navette stradali per i passeggeri tra i due aeroporti, nonché per chi atterra a Nizza e si reca a Genova o Savona per una crociera.

La compagnia privata Flixbus opera da 5 a 6 collegamenti giornalieri tra Genova e l'aeroporto di Nizza.

Per il momento, non ci sono servizi di trasporto pubblico che collegano l'aeroporto di Nizza al lato italiano o monegasco.

Infine, diversi voli per l'Italia sono operati dall'aeroporto di Nizza. Easyjet serve le città di Cagliari, Catania, Catania, Napoli, Olbia, Roma e Venezia, soprattutto durante i mesi estivi. Solo Roma, Napoli e Venezia sono servite tutto l'anno da Easyjet e Alitalia25.

Il Principato di Monaco ha l'ambizione di diventare una destinazione aerea a pieno titolo. Ha un hangar all'aeroporto Nice Côte d'Azur (di cui è azionista al 12,5%) e voli giornalieri in elicottero tra l'aeroporto e Monaco con MONACAIR (Eliporto). Va notato che saranno anche più numerosi a breve termine.

3.1.2 La linea TER Cannes-Ventimiglia

Il TER, che collega Cannes a Ventimiglia (tempo di percorrenza circa 1 ora e 45 minuti) via Nizza e Monaco, è la tratta transfrontaliera più frequentata della Francia. Il servizio transfrontaliero è garantito dai treni SNCF TER e Trenitalia. Fino a poco tempo fa, la linea era gestita esclusivamente da veicoli francesi, ma il Principato di Monaco stesso ha finanziato nuovi treni e piattaforme TER per migliorare il servizio sul suo territorio. RFI è infatti il gestore della rete ferroviaria sulla parte italiana della linea che arriva fino a Ventimiglia. Ai sensi dell'accordo intergovernativo del 29 gennaio 1951, il tratto della linea che va dal confine francese alla stazione di Ventimiglia è gestito esclusivamente dalla SNCF; concretamente, è ora gestito dalla SNCF Réseau. Per quanto riguarda le operazioni, il contratto di servizi può essere prorogato senza gara d'appalto per un periodo di tempo limitato. L'offerta di servizio si conclude alla stazione di Ventimiglia. Da questa stazione fino al confine francese, la SNCF gestisce il servizio ferroviario regionale ai sensi dell'articolo 26 di un accordo intergovernativo concluso tra il governo francese e quello italiano il 29 gennaio 1951 relativo alle stazioni internazionali di Modane e Ventimiglia. A Monaco, l'SCNF gestisce il servizio ferroviario regionale in base all'accordo di concessione del 22 febbraio 2005.26

Tuttavia, questa linea è interessata da interruzioni dovute rotture di carico a Ventimiglia (i passeggeri devono cambiare treno per continuare il viaggio) e alla presenza di migranti sui treni o sui binari. La questione dei migranti è un tema delicato che interessa l'insieme delle Alpi Marittime e talvolta causa tensioni tra le autorità francesi e italiane.

3.1.3 La linea Nizza-Cuneo TER

La linea TER, nota come "Treno delle Meraviglie", che collega Nizza a Cuneo (tempo di percorrenza circa 4 ore) via Breil- sur-Roya e il tunnel del Col di Tenda è stata inaugurata nel 1928 e riaperta nel luglio 2018 dopo i lavori di ammodernamento. Offre 4 collegamenti giornalieri di andata e ritorno tra Nizza e Cuneo e 2 collegamenti giornalieri di andata e ritorno delle ferrovie italiane. Tuttavia, vi è incertezza su questa linea a causa della mancanza di manutenzione, del

24 Dati Aeroporto Nizza Costa Azzurra 2018 25 Dati Aeroporto di Nizza 2018 26 Studio di animazione della cooperazione istituzionale tra la Regione Liguria, la Regione PACA e il Principato di Monaco per gestire e definire l'offerta transfrontaliera di trasporto ferroviario passeggeri tra Nizza e Imperia, MOT e EY, 2014. traffico insufficiente e dell'eliminazione delle biglietterie nelle stazioni. Ci sono regolari dimostrazioni di protesta degli utenti su entrambi i lati del confine. Insieme agli eletti locali, vogliono rilanciare la dimensione europea della linea con l'obiettivo di collegare Nizza a Torino in meno di 3 ore, senza dimenticare il servizio alle piccole stazioni dei centri minori.

3.1.4 La linea THELLO

Thello, interamente di proprietà di Trenitalia dal giugno 2016, gestisce la tratta Marsiglia-Milano via Nizza e Ventimiglia (tre collegamenti giornalieri di andata e ritorno). Due collegamenti diretti Nizza-Milano (tempo di percorrenza 4h50 circa) completano l'offerta. I treni Thello sono utilizzati anche per il trasporto dei lavoratori che sono impiegati a Monaco.

3.1.5 Servizio ferroviario ad alta velocità

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra non è ancora collegata alla rete ferroviaria ad alta velocità. Tuttavia, nel settembre 2018, il governo francese ha dato il via libera alla costruzione della Ligne Nouvelle Provence Côte d'Azur senza specificare il calendario di apertura. Per il 2020 sono previsti una nuova stazione nel parco tecnologico Sophia-Antipolis e un hub multimodale all'aeroporto di Nizza.

Sul versante italiano, la linea ferroviaria ad alta velocità Genova-Ventimiglia (200 km/h), attualmente in fase di sviluppo, dovrebbe collegare Nizza a Genova in un'ora. Tuttavia, questo progetto richiede preliminarmente il completmaento del raddoppio della linea ferroviaria tra Finale e Andora. Inoltre, la linea ad alta velocità Genova-Milano dovrebbe essere operativa nel 2019 e potrebbe consentire a Nizza di collegare il capoluogo lombardo in 3 ore (rispetto alle attuali 5 ore circa). La Metropoli di Nizza Costa Azzurra ha tutto l'interesse a impegnarsi per l’ammodernamento del tratto verso Monaco e Ventimiglia per essere collegata alla rete ferroviaria italiana ad alta velocità. Inoltre, Monaco partecipa finanziariamente a studi e lavori di riqualificazione.

3.1.6 Linee di autobus transfrontaliere

Le linee di autobus della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (rete Zou ! Alpi Marittime) collegano Nizza a Monaco: linea n°100 (Nizza-Monaco-Mentone), linea n°100X (Nizza-Monaco Express) e linea n°112 Nizza-. Tuttavia, il Principato non è servito dalla rete di linee espresse regionali.

3.1.7. Biglietteria transfrontaliera

Il 15 marzo 2019, il Consiglio regionale Sud Provenza-Alpi Costa Azzurra ha votato la realizzazione di un pass unificato di trasporto per le Alpi Marittime e Monaco per treni, autobus e tram provenienti dai vari territori urbani, dalla Regione e dal Principato.

3.1.8 Progetto di collegamento marittimo transfrontaliero

Il Principato di Monaco desidera migliorare il suo servizio sviluppando i collegamenti marittimi con Nizza e Mentone. È previsto anche un servizio per la parte italiana. Questo nuovo tipo di trasporto potrebbe essere utilizzato dai pendolari che si recano ogni giorno a Monaco e attualmente causano congestione sulle strade e sui trasporti pubblici.

3.1.9 Il problema dei pendolari e del trasporto stradale in area limitata

Per quanto riguarda le infrastrutture stradali, i principali punti di attraversamento stradale sono concentrati sulla fascia costiera dove si trovano le strade di servizio europee (autostrada E80-E74) e più strade di servizio locali (2 strade dipartimentali sulla costa, una strada nazionale e una strada dipartimentale nell'entroterra nizzardo: Col di Tenda). È a livello costiero che si possono osservare i flussi di frontiera più importanti. Da Nizza, il tempo di percorrenza per Monaco è di almeno 30 minuti (tranne nei periodi di punta) e di un'ora per Imperia.

Il numero limitato di punti di attraversamento e l'orientamento est-ovest delle strade costituiscono un ostacolo all'attraversamento transfrontaliero in generale e a una maggiore integrazione su entrambi i lati del confine nelle zone di montagna. I tempi di percorrenza su strada tra i principali centri economici dell'area interregionale sono quindi molto lunghi: Nizza-Genova: 2h15 e Nizza-Torino: 3 ore.

Inoltre, la coesistenza del servizio transfrontaliero locale con il servizio internazionale, in particolare per gli automezzi pesanti, sta causando congestione stradale, soprattutto sull'autostrada costiera, rendendo più complicati e dispendiosi in materia di tempo i brevi tragitti transfrontalieri. Per i pendolari, l'accesso a Monaco nelle ore di punta è particolarmente difficile.

3.1.10 Impatto ambientale per l'area transfrontaliera

Secondo l'indagine Ménages Déplacements des Alpes-Maritimes (2011), l'automobile è il mezzo di trasporto preferito da più della metà degli abitanti delle Alpi Marittime. I lavoratori realizzano quasi la metà di tutti i viaggi in auto, compresi molti lavoratori transfrontalieri a Monaco. Così, per recarsi al lavoro, il 45% dei pendolari preferisce l'auto, il 26% dei trasporti pubblici (principalmente in treno), il 22% le due ruote e il 21% il percorso a piedi27.

Questi flussi transfrontalieri locali coesistono con il traffico autostradale internazionale sull'autostrada A8, spesso saturata nelle Alpi Marittime. 2,5 milioni e mezzo di automezzi pesanti attraversano ogni anno il dipartimento Alpi Marittime e bypassano Nizza, ovvero 6.800 al giorno. Queste cifre sono aumentate dell'8% dal 2010. Questo sovraffollamento si spiega con il costo dei pedaggi e dei tunnel: un viaggio di ritorno attraverso il tunnel del Monte Bianco, che collega l'Alta Savoia in Francia con la Valle d'Aosta in Italia, può costare fino a 522 euro per un veicolo a tre o più assi e con un'altezza totale superiore ai 3 metri. Il passaggio attraverso la A8 costa solo 120 euro (costo dei pedaggi).

Il trasporto su strada causa un notevole inquinamento ambientale nelle Alpi Marittime. Christian Estrosi, sindaco di Nizza e presidente della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, vuole ripensare il trasporto transfrontaliero e per questo fine attuare misure, che devono essere oggetto di consultazione transfrontaliera, per ridurre l'impatto del trasporto stradale sull'ambiente.

IN BREVE - Mobilità

Il territorio transfrontaliero è ben attrezzato con infrastrutture di trasporto a livello regionale (TER), nazionale (servizio TGV di Nizza), europeo (Thello Nizza-Milano) e internazionale (aeroporto di Nizza Costa Azzurra). Esse di confrontano con un servizio locale transfrontaliero concentrato sulla fascia costiera, relativamente limitato e saturo: le linee TER Cannes-Nizza- Monaco-Ventimiglia e Nizza-Cuneo e alcune linee di autobus interurbani che servono il Principato. È allo studio un progetto di navetta marittima tra Nizza e Monaco. L'automobile rimane il mezzo di trasporto preferito per i viaggi transfrontalieri. Tuttavia, sono allo studio misure per ridurre l'impatto ambientale del traffico stradale internazionale sulle Alpi Marittime. 3.2 Integrazione transfrontaliera

3.2.1 Interpenetrazione della residenza

L'interpenetrazione delle residenze corrisponde alla quota di abitanti del Paese limitrofo residenti su entrambi i lati del confine. L'analisi dell'interpenetrazione residenziale dovrebbe consentire di determinare se la presenza della popolazione del paese vicino è correlata all'esistenza di flussi di lavoratori transfrontalieri tra i due Paesi.

27 Fonte: Sempre più abitanti delle Alpi Marittime lavorano a Monaco, INSEE, 2019. La compenetrazione residenziale al confine italo-francese è reale anche se sbilanciata e in parte distorta dalla data di installazione di individui italiani sul versante francese. Sul versante francese, si stima che 22.875 persone siano nate in Italia e si siano poi stabilite nelle Alpi Marittime: è un numero che corrisponde principalmente a persone che si sono stabilite in Francia dall'inizio del XX secolo (immigrati) e che hanno trasmesso la nazionalità italiana ai loro discendenti. Nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra, si stima che 10.706 dei propri abitanti siano nati in Italia, dato che rappresenta quasi il 47% della popolazione italiana che vive nelle Alpi Marittime.

Métropole Nice Côte d'Azur: Population née en Italie par catégorie socioprofessionnelle

Agriculteurs exploitants

4% Artisans, commerçants, 6% chefs d'entreprise 0% 19% 7% Cadres et professions intellectuelles supérieures Professions intermédiaires 9%

Employés 6% Ouvriers 49% Retraités

Autres personnes sans activité professionnelle

Fonte: INSEE 2015

Secondo le statistiche INSEE, il 49% dei nati in Italia che vivono nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra è in pensione e il 19% non ha un'attività professionale.

Il numero di persone di nazionalità italiana è di 16.773 nel dipartimento delle Alpi Marittime, di cui 7.645 nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

Nombre d'Italiens par classe d'âge 18000

16000

14000 7400 12000

10000

8000

6000 3345 6313

4000 2738 1092 2000 666 1967 896 0 Nice Côte d'Azur Alpes-Maritimes

Moins de 15 ans 15 à 24 ans 25 à 54 ans 55 ans ou plus

Fonte: INSEE 2015

Si può notare che la maggior parte degli italiani nella Metropoli e nelle Alpi Marittime sono generalmente persone in età pensionabile. La maggior parte di loro ha acquistato una seconda casa prima di venire a vivere in età pensionabile o sono immigrati che vivono sul versante francese da diversi decenni.

Per quanto riguarda l'Italia, i dati disponibili a livello provinciale mostrano che il numero di francesi è maggiore nella città metropolitana di Torino (1693 nel 2018, pari al 54,8% del totale dei francesi residenti in Piemonte) che nelle province di Imperia (1152, pari al 61,9% dei francesi residenti in Liguria) e Cuneo (607, pari al 19,7% dei francesi residenti in Piemonte). La vicinanza della Francia non sembra influenzare la logica di localizzazione residenziale dei francesi sul versante italiano, dove i prezzi degli immobili e dei terreni sono essenzialmente uguali a quelli del versante francese. L'insediamento francese nella fascia di confine italiana si spiega più con la ricerca di uno stile di vita che con la motivazione professionale. È interessante notare che tra il 2004 e il 2018 la popolazione francese sembra aver registrato un leggero calo in Piemonte (- 89 residenti francesi), in particolare nella città metropolitana di Torino (-70) e che è leggermente aumentata in Liguria (+132), in particolare nella provincia di Imperia (+91). Nonostante la vicinanza della Francia, la popolazione francese cresce molto più lentamente rispetto ad altre popolazioni straniere e negli ultimi dieci anni28ha persino mostrato una tendenza all'invecchiamento.

All'interno del perimetro transfrontaliero locale sono 398 a Ventimiglia, 153 a San Remo, 112 a Bordighera, 65 a Imperia e solo 47 a Cuneo29.

A Monaco, la percentuale di abitanti dei paesi vicini è relativamente alta nella popolazione residente. Il numero di francesi è pari a 9.286, ovvero il 24,8% della popolazione totale e il numero di italiani è pari a 8.172, ovvero il 21,9% della popolazione totale. I monegaschi rappresentano solo il 22,5% della popolazione totale del Principato30.

28 Dati ISTAT 29 Dati ISTAT 30 Dati IMSEE 2016 Nombre de Français et d'Italiens résidant dans le pays voisin 18000

16000 16 773

14000

12000

10000

8000 9286 8172 7645 6000

4000

2000 1152 138 432 607 1693 0

Français Italiens

Fonte: INSEE (2015), ISTAT (2018), IMSEE (2016)

IN BREVE - Interpenetrazione residenziale

La compenetrazione residenziale italo-francese all'interno del territorio studiato è relativamente sbilanciata, limitata in termini geografici e per alcuni di essi antica. Oltre a questa presenza italiana sul versante francese, ce n'è un'altra, quella di italiani di condizione agiata, di varia provenienza, che dispongono di numerose seconde case nelle Alpi Marittime o che risiedono a Monaco. Per quanto riguarda l'Italia, il numero di residenti francesi è molto più basso e il loro insediamento non sembra essere legato ad una logica di lavoro transfrontaliero.

3.2.2 Conoscenza della lingua del vicino di casa

Imparare l'italiano sul lato francese

L'Académie de Nice accoglie più di 366.000 alunni delle Alpi Marittime e del Var. La percentuale di alunni che imparano l'italiano nelle scuole secondarie pubbliche è del 23,1%, e del 21,9% nel settore privato sotto contratto. L'evoluzione positiva di queste cifre si è verificata per diversi anni, in particolare con l'insegnamento della seconda lingua moderna in quinta elementare dall'inizio dell'anno scolastico 2016. L'italiano viene insegnato principalmente come LV2, in 196 scuole pubbliche/private dell'Accademia, con il 98% delle scuole secondarie di secondo grado che offrono corsi di lingua italiana. L'italiano è insegnato anche in LV3 nella scuola superiore, è il primo della LV3 (insegnamento opzionale, o terza lingua) insegnato nell'Accademia di Nizza. L'italiano rappresenta il 35% della scelta degli alunni del settore pubblico, seguito da cinese 22%, russo 16%, arabo 12%, giapponese 6%, tedesco 5%, spagnolo 4%. L'italiano viene insegnato anche in diversi corsi post-baccalaureato: corsi preparatori per le Grandes Ecoles, Università di Nizza Sophia Antipolis - Dipartimento di italiano presso la Facoltà Carlone di Nizza - IUT - BTS31.

Inoltre, l'Académie de Nice e l'Ufficio scolastico regionale, equivalente al rettorato per la Liguria, hanno firmato nel 2015 un accordo per rafforzare le azioni transfrontaliere di cooperazione educativa tra scuole primarie, secondarie e professionali. Essa mira in particolare a:

● Sviluppare gli scambi e le sinergie tra le scuole delle due regioni ● Favorire l'emergere di progetti educativi innovativi, in particolare attraverso la tecnologia digitale (piattaforma europea eTwinning). ● Sviluppare l'apprendimento e la diffusione delle lingue e delle culture nei territori transfrontalieri ● Valorizzare il patrimonio naturale e culturale ● Promuovere le relazioni culturali e storiche e gli scambi di esperienze e di buone pratiche per una migliore conoscenza dei due sistemi educativi32.

Un doppio diploma italo-francese (ESABAC - Baccalaureato e Esame di Maturità) è stato istituito congiuntamente dal 2009 dai due Stati, italiano e francese, con l'obiettivo di fornire un livello di conoscenza linguistica del francese e dell'italiano di livello B1. In Piemonte e Liguria ci sono 57 scuole superiori ESABAC, 7 in provincia di Imperia e 9 in provincia di Cuneo. 7 scuole superiori partecipano al programma ESABAC di Nizza.

Per quanto riguarda l'offerta di formazione linguistica italiana per adulti, non daremo qui una panoramica delle offerte che sono essenzialmente private, ma citeremo i centri riconosciuti presenti sul territorio: l'Istituto italiano di cultura (presso l'Università di Nizza-Sophia Antipolis, l'associazione Dante Alighieri (Nizza e Cannes), il Centre de formation agréé della Camera di Commercio italiana, che offre corsi di lingua italiana, anche specialistici (italiano commerciale, immobiliare, turismo, medicina) e rilascia i corrispondenti certificati.

Apprendimento del francese sul lato italiano

Sul versante italiano, diverse scuole offrono corsi di francese: il liceo francese Jean Giono a Torino, il liceo francese Stendhal a Milano (AEFE, Agence pour l'enseignement français à l'étranger), l'Alliance Française di Torino, Genova e Ventimiglia. Quest'ultima, denominata Alliance française "Riviera dei Fiori", si propone in particolare di operare per la diffusione della lingua di prossimità e del bilinguismo italo-francese e per l'integrazione scolastica del territorio Nizza-Cuneo- Imperia. Ha inoltre firmato un accordo con la provincia di Imperia e l'Università di Nizza Sophia Antipolis. Questo accordo consente in particolare un'esenzione automatica dall'esame preliminare di francese per gli studenti della provincia di Imperia che desiderano iscriversi all'Università di Nizza-Sophia Antipolis. Da notare l'esistenza di una scuola francese a Ventimiglia, che dipende dal comune di Mentone.

I dati relativi all’Italia, meno reperibili, indicano comunque che in Piemonte, nel 2008, il francese era prima lingua straniera per il 9,3% degli studenti della scuola secondaria mentre il 62,7 la sceglie come seconda lingua e il 13,3% come terza lingua. L’introduzione dell’insegnamento di almeno due lingue straniere avviene in Italia a partire dall’età di 11 anni.

IN BREVE - Conoscenza della lingua del vicino di casa

L'apprendimento dell'italiano sul versante francese rappresenta una percentuale significativa di studenti dei collegi e licei dell'Académie de Nice (oltre il 23% del pubblico). Inoltre, nel 2015, l'Académie de Nice ha firmato un accordo con l'Ufficio

31 Dati Camera di Commercio Italiana Nizza, Sophia Antipolis, Costa Azzurra 32 Dati Accademia di Nizza scolastico regionale della Liguria per rafforzare le attività transfrontaliere di cooperazione educativa tra scuole primarie, secondarie e professionali.

Sul versante italiano, diverse scuole o istituzioni offrono una formazione interamente in lingua francese, tra cui il Liceo francese Jean Giono di Torino (AEFE) oppure corsi di francese, come l'Alliance française "Riviera dei Fiori" che promuove la diffusione della lingua locale e del bilinguismo scolastico nella regione Nizza-Cuneo-Imperia.

Il diploma binazionale Bac / Maturità (ESABAC) produce un sempre maggiore numero di studenti con competenze lingustiche B1 in francese e in italiano.

3.3 Flussi di lavoratori transfrontalieri tra Francia, Monaco e Italia

3.3.1 Flussi di lavoratori transfrontalieri tra Francia e Italia

Il numero di lavoratori transfrontalieri residenti in Francia diretti in Italia è estremamente basso rispetto alle altre frontiere. Nel 2012, 290 lavoratori transfrontalieri residenti nelle Alpi Marittime che lavorano in Italia, 157 dei quali risiedono nel bacino di occupazione di Nizza, 51 nel bacino di occupazione Cannes-Antibes e 82 in quello di -Vallée de la Roya.

In direzione Italia-Francia, i dati ISTAT del 2001 identificano 378 lavoratori transfrontalieri che viaggiano da Imperia alle Alpi Marittime. I dati più recenti, forniti dai Servizi per l'Impiego della provincia di Imperia, indicano un numero di 1500 lavoratori frontalieri italiani. I dati EUROSTAT33 indicano che 8200 persone residenti in Liguria nel 2017 lavoravano in un paese straniero, ma non specificano quale. Mentre si stima che alcune di queste persone lavorino a Monaco (vedi sotto), l'altra parte lavorerebbe in Francia, cioè circa 4000 persone. Tuttavia, è molto difficile ottenere dati recenti dai servizi statistici francesi e italiani. Tuttavia, la conoscenza di questi flussi è una questione importante.

3.3.1 Flussi di lavoratori transfrontalieri a Monaco

Il Principato di Monaco, Paese terzo, è il secondo centro per l'occupazione nell'area transfrontaliera. È una delle principali fonti di occupazione, con un gran numero di lavoratori francesi (3434.613 nel 2017) e italiani (circa 6.000 nel 2017). Nel 2017 a Monaco lavorano 44.711 lavoratori frontalieri, 40.745 dei quali risiedono in Francia (91% del totale) e circa 4.000 in Italia. Tra i residenti in Francia, 40.418 risiedono nelle Alpi Marittime, che rappresentano il 99% del totale dei lavoratori transfrontalieri residenti in Francia. Tra il 2003 e il 2017 si è registrato un aumento del +8,7% dei flussi dalla Francia e del +3,6% dei flussi dall'Italia.

Monaco è quindi un centro per l'occupazione molto interessante per i lavoratori transfrontalieri. L'offerta esistente a Monaco è effettivamente maggiore (54.303 posti di lavoro) e molti posti di lavoro sono disponibili per i lavoratori che vivono in Francia o in Italia. La classificazione per categoria socio-professionale dei frontalieri residenti in Francia che lavorano a Monaco è la seguente: dipendenti (32%), professioni intermedie (26%), dirigenti e professioni intellettuali superiori (20%) e operai (20%), artigiani, commercianti e dirigenti d'azienda (2%)35. Il profilo dei frontalieri destinati a Monaco è simile a quello dei frontalieri che lavorano in Svizzera.

Inoltre, il differenziale salariale, maggiore per gli italiani, rimane interessante per i francesi, per i quali è mediamente superiore del 10-15%, grazie in particolare alla diversa regolamentazione dei contributi sociali nel Principato: il tasso dei costi salariali non supera il 12,5% rispetto al 22% in Francia, ma per un orario di lavoro settimanale di 39 ore invece di 35. A parità di salario lordo, il salario netto è quindi più attraente a Monaco. Anche gli assegni familiari rappresentano un vantaggio significativo, con un premio da 146 a 306,50 euro per figlio (rispetto ai 129 euro del secondo figlio in Francia).

Monaco beneficia inoltre di un collegamento di trasporto pubblico molto migliore di molti altri territori di confine alle frontiere francesi (linea TER, la più frequentata in Francia nel traffico transfrontaliero, più alcune linee di autobus interurbani).

Inoltre, vi sono agevolazioni concesse ai residenti dei comuni francesi limitrofi che hanno facilitazione all’accesso al posto di lavoro, a differenza dei residenti dei comuni più remoti.

Infine, i frontalieri italiani che lavorano a Monaco hanno beneficiato di un'agevolazione fiscale di 7 500 euro dal 2015. Per i cittadini francesi con residenza fiscale in Francia, il reddito da lavoro dipendente a Monaco è tassato come reddito francese.

IN BREVE - Occupazione transfrontaliera

Il Principato di Monaco è il principale polo occupazionale transfrontaliero. Ogni giorno attrae più di 44.000 lavoratori transfrontalieri dalla Francia (91%) e dall'Italia (9%). L'interesse dei posti di lavoro offerti, gli alti salari e la fiscalità favorevole sono elementi che spiegano l'attrattività del Principato di Monaco per i lavoratori che, per la maggior parte, non riescono a trovare un alloggio nel Principato dove i prezzi degli immobili sono estremamente elevati.

33 Secondo l'indagine sulle forze di lavoro, EUROSTAT 34 Fonti: Monaco in cifre 2017, IMSEE 35 INSEE, 2013

3.4 Compenetrazione transfrontaliera delle imprese

3.4.1 Le imprese italiane sul versante francese

La presenza di imprese artigiane italiane è relativamente elevata nelle Alpi Marittime. Nel territorio di Nizza, 734 imprese italiane sono iscritte alla Camera delle Professioni e 630 alla Camera di Commercio. La maggior parte di queste aziende operano nel settore della ristorazione. A Nizza, dei 350 ristoranti della città, il 70% dei proprietari sono di origine italiana.

Nelle Alpi Marittime, nel 2010 c'erano solo 25 aziende di proprietà italiana con più di 10 dipendenti36. Sono concentrate principalmente nelle conurbazioni di Nizza e Cannes-Antibes. Tra queste vi sono molte aziende operanti nei settori dell'edilizia, dell'agroalimentare e dell'abbigliamento. Tali aziende comprendono ristoranti, alberghi (Plaza, Atlantic e Park hotel a Nizza), banche (Banca Monte Paschi) e società del settore editoriale (Panini France a Saint-Laurent-du-Var). Le maggiori aziende commerciali e industriali italiane sul versante francese hanno più di 60 dipendenti e si trovano nei comuni di Nizza, Carros, Valbonne e Saint-Laurent-du-Var per i più grandi (Meccanocar Francia, 100 dipendenti). La città di Mentone, pur essendo più vicina al confine, ha un'unica azienda italiana con più di 10 dipendenti, si tratta di un negozio di ferramenta (Verrando SAS).

Dal 2016 anche la società italiana Azzura, costituita dalle società italiane Atlantia SpA e Aeroporti di Roma SpA e dalla francese Electricité de France (EDF Invest), detiene una partecipazione di maggioranza (51,5%) in Aéroports de Nice. Le altre azioni sono detenute dalla Camera di Commercio e dell'Industria di Nizza-Costa Azzurra (25%), dal Principato di Monaco (12,5%), dalla Regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra (5%), dalla Metropoli Nizza-Costa Azzurra (5%) e dal Dipartimento Alpi Marittime (1%).

3.4.2 Imprese francesi sul versante italiano (province di Imperia e Cuneo)

Le imprese francesi sono presenti sul territorio locale nei settori della distribuzione e della finanza, delle assicurazioni o dell'industria, nell'ambito della compenetrazione economica dei due Paesi nel loro insieme. È il caso di Edison, società controllata da EDF, con punti vendita ad Imperia o a Cuneo: non ci sono quasi nessuna piccola impresa di prossimità situata nelle province italiane limitrofe.

Sono 18 i punti vendita del gruppo Carrefour in provincia di Imperia e 8 in provincia di Cuneo: questa è la conseguenza dell'acquisizione nel 2000 del gruppo GS (supermercati ora Carrefour Market) e Di per Dì (una sorta di Superette nel nord- ovest dell'Italia, ora Carrefour Express). Ci sono anche un negozio Auchan a Cuneo e distributori specializzati, come Décathlon ad Albenga e Cuneo. Presente anche il settore bancario e assicurativo: Findomestic (Groupama), BNP Paribas (che ha acquisito BNL nel 2006) e altri.

Anche se le grandi aziende sono localizzate vicino ai più importanti centri urbani - Torino, Genova - è importante notare la loro presenza anche lungo gli assi di comunicazione: è il caso di Vectorys, che opera nella logistica e nei trasporti verso il Nord Africa, situata a Novi Ligure, sull'asse Savona-Genova-Torino-Milano.

36 Dati Missione di sviluppo economico regionale Provence-Alpes-Côte d'Azur 4. Analisi della cooperazione transfrontaliera

Introduzione: La Metropoli di Nizza Costa Azzurra nella fase del proprio coinvolgimento transfrontaliero

Pur confinando con due Stati, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra non è integrata in una struttura di governance transfrontaliera e fino a poco tempo fa non si era impegnata in un approccio strategico specifico in materia. Il suo coinvolgimento transfrontaliero si è sviluppato concretamente attraverso progetti Interreg a diversi livelli, sia a livello costiero, montano e marittimo (in particolare nei Piani Integrati Territoriali o Tematici di Interreg IV e V), e attraverso accordi bilaterali firmati con città italiane e con il Principato di Monaco, dando luogo a varie forme di cooperazione, eventi o incontri, senza tuttavia integrarli in una visione d'insieme.

La non contiguità della Metropoli con la Liguria non facilita le cose e il fatto che Monaco sia uno Stato sovrano complica anche i rapporti tra la Metropoli e il Principato. L'obbligo di elaborare una Strategia di cooperazione transfrontaliera (SCT) è infatti una grande opportunità per assicurare la coerenza delle cooperazioni esistenti e di quelle nuove, in una visione globale strategica e operativa, in linea con le eccezionali potenzialità che caratterizzano la Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

4.1 Coinvolgimento della Metropoli nei programmi di cooperazione territoriale europea 2014- 2020

Nel precedente periodo di programmazione Interreg 2007-2013, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è stata coinvolta solo occasionalmente in progetti transfrontalieri. Dal luglio 2018 è stata coinvolta in numerosi progetti finanziati nell'ambito del programma Alcotra 2014-2020 ma anche nell'ambito di altri programmi di cooperazione territoriale europea (Interreg Marittimo, Interreg MED e Interreg Spazio Alpino). La Metropoli e la città di Nizza sono coinvolte in 26 progetti transfrontalieri per un bilancio totale di 39 milioni di euro.

Nell'ambito del programma INTERREG V FRANCIA-ITALIA ALCOTRA 2014-2020, la Metropoli partecipa a diversi PITER e PITEM. - I Piani Integrati Territoriali (PITER) presentano una strategia globale su un territorio limitato e riguardano diversi temi. Possono essere attuate in un territorio costituito da un massimo di tre unità territoriali contigue (dipartimenti/province). - I piani tematici integrati (ITP) si concentrano su un tema specifico in un'area più ampia.

La Metropoli è coordinatore di PITER "ALPIMED". L'obiettivo è quello di collegare e incoraggiare le migliori pratiche nel cuore delle Alpi mediterranee in modo sostenibile, al fine di rafforzare l'attrattività e l'accessibilità del territorio e rendere i suoi soggetti responsabili del suo sviluppo. Il PITER ALPIMED è composto da 5 semplici progetti: "Innov"; "Patrim"; "Mobil" e "Clima". Oltre al ruolo di coordinatore, la Metropoli partecipa come capofila al progetto "Clima".

La Metropoli è partner del progetto PITER "Pays sages" sullo sviluppo di prodotti agricoli per la promozione turistica (progetto "Pays aimable") e la realizzazione di un "Erasmus" transfrontaliero per gli apprendisti dell'industria alimentare ("Pays capable").

La Metropoli è partner del Piano Integrato Tematico (PITEM) "CLIP" di cui è coordinatore la Regione Liguria. Tale PITEM si focalizza sullo sviluppo di una rete di terzi posti e l'istituzione di una rete dei luoghi di telelavoro e la realizzazione di postazioni di telelavoro nelle aree interne e entroterra con il Centro europeo per le imprese e l'innovazione (CEEI) nell'ambito del progetto "Circuito" e sulla sperimentazione e convalida di tecnologie innovative per individuare e prevenire la fragilità degli anziani nelle zone rurali nell'ambito del progetto "E-Santé Silver Eco", di cui è capofila.

La Metropoli è anche partner del PITEM "PROSOL" sullo sviluppo di servizi socio-sanitari, con lo sviluppo da parte del Centro ospedaliero universitario (CHU) di una piattaforma di telemedicina (progetto "Prossimità"), lo sviluppo di una politica di aiuto ai giovani in difficoltà nell'ambito del progetto "Giovani", il mantenimento della buona salute degli anziani nell'ambito del progetto "Seniors" e la facilitazione dell'equilibrio tra vita familiare e professionale nell'ambito del progetto "Donne" di cui è capofila.

La Metropoli partecipa in qualità di delegato del Consiglio Regionale Provenza-Alpi Costa Azzurra al PITEM "Mito" sulle attività all'aperto al fine di promuovere l’avvio delle Vie del sale e promuovere itinerari (Outdoor Experience) e al PITEM "Biodivalp" al fine di costruire percorsi sostenibili per la continuità ecologica e proseguire l'azione "raccogli dal tuo prato" a Isola per far rifiorire le piste da sci in estate.

Possiamo anche menzionare la partecipazione del Comune di Nizza come capofila del progetto "Far conoscere" sulla realizzazione di strumenti digitali per la messa in rete di archivi e biblioteche nell'area transfrontaliera e come partner del progetto sulla valorizzazione dei prodotti transfrontalieri nel Centre d'interprétation de l'architecture et du patrimoine ("Scoprire per promuovere") del PITEM "Pace". Inoltre, il Comune di Nizza partecipa come delegato della Metropoli al PITEM "Clip" e al PITEM "Prosol".

Nell'ambito del programma INTERREG V FRANCIA-ITALIA MARITTIMA "MARITTIMO" (2014-2020), la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è partner in quattro progetti. - "Destinazione intelligente" volta a sviluppare un'infrastruttura digitale per lo scambio di dati turistici tra territori transfrontalieri in modo che il turista in viaggio riceva informazioni continue e le imprese possano sviluppare offerte e prodotti transfrontalieri. - RUMBLE per impostare sensori per misurare l'inquinamento acustico nei porti e testare le misure di mitigazione. - "Proterina3Evolution" mirava a testare con i cittadini soluzioni innovative per la previsione dei rischi naturali e nuove pratiche di cultura del rischio, come il rischio di alluvione. - AER NOSTRUM per sviluppare un osservatorio transfrontaliero della qualità dell'aria nei porti.

Nel quadro del programma Interreg MED37, - la città di Nizza è capofila del progetto "MedNice" (in qualità di presidente della rete "Euromed") il cui obiettivo è rafforzare le capacità dei gestori del patrimonio edilizio al fine di sviluppare e attuare migliori pratiche di efficienza energetica, capitalizzare e comunicare i risultati dei progetti di efficienza energetica nel Mediterraneo, diffondere e trasferire messaggi per sostenere specifiche politiche di efficienza energetica MED e integrarli in strategie appropriate. - La Metropoli è partner associato al progetto "ACT4LITTER" che mira a facilitare gli sforzi per combattere i rifiuti dispersi in mare nelle aree marittime protette del Mediterraneo attraverso misure volte a raggiungere i loro obiettivi di conservazione.

Nell'ambito del programma Interreg Spazio Alpino, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è partner del progetto "AlpSib" che intende sviluppare politiche di investimento a impatto sociale, collaborando con partner italiani, sloveni, tedeschi e austriaci. Queste politiche vengono attuate con contratti "Social Impact Bond" (SIB) su due obiettivi individuati nei territori interessati: da un lato i NEETS, giovani non occupati, né in formazione, né a scuola dall’altro gli anziani. I contratti a impatto sociale consentono di finanziare azioni sociali da parte di investitori privati per produrre risparmi a lungo termine per le collettività territoriali.

4.2 Analisi degli accordi e delle istituzioni transfrontaliere tra Nizza, l'Italia e Monaco

4.2.1 Accordi tra Nizza e l'Italia

● La Carta di partenariato tra la città di Nizza e i comuni di Apricale, Dolceacqua, Isolabona, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina.

Questa carta di partenariato, firmata il 26 marzo 2010, tra Nizza e 6 Comuni italiani della provincia di Imperia, già facenti parte della Contea di Nizza fino al 1860, ha i seguenti obiettivi:

- Rinnovare solennemente i legami di amicizia

37 Il programma Interreg MED riunisce 13 paesi europei della sponda settentrionale del Mediterraneo. Il programma sostiene progetti che promuovono un uso ragionevole delle risorse e sviluppano concetti e pratiche innovative. - Intensificare gli scambi nei settori della cultura, del turismo, dell'economia e in tutti gli altri campi di utilizzo e creazione. - Mettere in comune tutte le ricchezze, le conoscenze e il know-how in un progetto che è sia alpino che mediterraneo. - La conservazione, la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio linguistico e culturale del territorio - Lo sviluppo del turismo transfrontaliero basato sui beni culturali e ambientali - Sostegno alla cooperazione tra le università di Nizza, Imperia, Genova e Torino - L’incontro delle giovani generazioni per promuovere la conoscenza reciproca del territorio transfrontaliero e, attraverso questo insegnamento, incoraggiarle a andare oltre la nozione di frontiera e aprirle al dialogo multiculturale.

● Il protocollo di partenariato tra il Comune di Genova e la Comunità urbana di Nizza Costa Azzurra (ora Metropoli).

Il protocollo del 2011 mira a rafforzare la coesione e l'attrattività dei territori transfrontalieri interessati e a promuovere un progetto comune di sviluppo economico. Tale cooperazione intende rafforzare gli scambi e i progetti di partenariato transfrontaliero tra soggetti istituzionali, accademici, economici e della società civile. Questa cooperazione dovrebbe consentire alle due Metropoli di espandere il loro perimetro di attività e di sviluppare una politica attiva di scambi, reti e cooperazione metropolitana in Europa. Con questo protocollo, i due partner desiderano concentrare le loro azioni di cooperazione su temi considerati prioritari che possono essere oggetto di sviluppo di progetti ammissibili ai programmi europei:

- Collegamento ferroviario tra Nizza e Genova - Autostrade del mare - Innovazione digitale - Cooperazione e lobbying

● Il patto di amicizia tra la Città di Nizza e la Città di Torino

Il patto, firmato nel dicembre 2018, riguarda questioni culturali, ambientali, tecnologiche e di sicurezza. Si basa su nuovi progetti di cooperazione da sviluppare tra le due città, in particolare il progetto europeo "Pactesur" sulla sicurezza urbana. 4.2.2. Accordi tra Nizza e Monaco

● La Convenzione quadro di partenariato tra il Governo del Principato di Monaco e la Metropoli di Nizza Costa Azzurra sull'innovazione e lo sviluppo economico. Nel 2015, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra e il Principato di Monaco hanno firmato un accordo quadro di partenariato per l'innovazione e lo sviluppo economico. Le linee principali della partnership sono le seguenti: creazione di uno spazio digitale transfrontaliero; scambio di esperienze e ricerca di soluzioni "smart city"; cooperazione in materia di sviluppo economico e attrattività dei due territori digitali.

4.2.3 Accordi intergovernativi e di governance

Tra Francia e Italia

● Commissione intergovernativa per il miglioramento dei collegamenti italo-francesi nelle Alpi del Sud. Il suo compito è di condurre gli studi e le consultazioni necessarie per preparare le scelte dei due governi in merito allo sviluppo multimodale dei collegamenti italo-francese nelle Alpi del Sud tra il Colle del Fréjus e il Mediterraneo.

● Il progetto di Trattato del Quirinale Il Trattato del Quirinale è un accordo in preparazione tra Italia e Francia che, pur con un percorso e contenuti diversi, si inserisce nel processo di rafforzamento dei legami bilaterali nel contesto europeo, come nel caso del Trattato di Aquisgrana38 firmato il 22 gennaio 2019 con la Germania.

38 https://www.diplomatie.gouv.fr/IMG/pdf/traite.aix-la-chapelle.22.01.2019_cle8d3c8e.pdf La lettera di missione del Presidente Macron e la lettera di missione dell'allora Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Paolo Gentiloni, al Gruppo ad alto livello incaricato della sua preparazione e redazione,individuato tra le priorità da analizzare le questioni connesse a: - Cooperazione economica, industriale e per l'innovazione; - Istruzione, cultura, ricerca e istruzione superiore. La prima riunione del Gruppo di lavoro ad alto livello si è tenuta il 16 febbraio 2018 a Roma. Era composto da Sylvie Goulard, Pascal Cagni e Gilles Pécout, per la Francia, e da Paola Severino, Franco Bassanini e Marco Piantini per l'Italia. L'obiettivo era quello di mettere a punto il testo del Trattato in occasione del vertice italo-francese previsto in Italia nella seconda metà del 2018. Nel nuovo quadro politico italiano dopo le elezioni del 4 marzo 2018, il mandato è stato rinviato e i lavori sono stati interrotti. Il rafforzamento della cooperazione aveva tre obiettivi: - la definizione delle priorità del sistema esistente e, di conseguenza, la ridefinizione della cooperazione e l'individuazione delle priorità e delle attività da rafforzare; - la definizione di soluzioni a questioni considerate in sospeso, sulla base di questioni specifiche e tecniche in diversi settori, ad esempio nel campo della cooperazione universitaria e dei diplomi; - La proposta di nuovi metodi di lavoro, e successivamente di relazioni, che combinano la cooperazione istituzionale ai vertici del potere esecutivo e legislativo, la cooperazione tra le amministrazioni nazionali in relazione con l'amministrazione europea, con azioni di formazione comune e con scambi e, infine e soprattutto, con il coinvolgimento della società civile.39 All'inizio dei lavori del Gruppo ad alto livello non era stato previsto un capitolo dedicato alla dimensione frontaliera. I diversi temi e approcci affrontavano tuttavia alcune questioni puntuali relative alle frontiere; ma nelle due priorità di studio non erano presenti altri temi come i trasporti e le infrastrutture.

Tra la Francia e Monaco40

● Commissione per la cooperazione tra il Principato di Monaco e la Repubblica francese

Co-presieduta dal Segretario Generale del Ministero per l'Europa e gli Affari Esteri e dal Ministro di Stato del Principato di Monaco, tale Commissione è la pietra angolare dell'intenso rapporto bilaterale tra la Francia e Monaco. I temi trattati sono: il processo di avvicinamento all'UE avviato dal Principato di Monaco, la cooperazione in materia sanitaria, le questioni economiche di interesse comune e le questioni internazionali.

● La Commissione locale transfrontaliera per la cooperazione franco-monegasca

Tale commissione è stata creata nel 2005 e riattivata nel 2013. Il suo scopo è quello di affrontare le questioni pratiche di vicinato tra il Principato e la Francia (trasporti; rifiuti, sviluppo e ambiente; affari sociali, regolamenti, ecc.) nello spirito della "comunità del destino" tra i due paesi. (Estratto del documento ufficiale)

Vi sono anche altri due tavoli di lavoro franco-monegaschi: la Commissione bilaterale per il controllo della Convenzione di sicurezza sociale (questioni sanitarie) e la Commissione congiunta sulla fiscalità (controllo della Convenzione fiscale del 1963 e in particolare della ripartizione dell'IVA).

4.3 Azioni di cooperazione a livello locale

4.3.1 Cooperazione tra il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco Naturale Alpi Marittime

Il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco Naturale Alpi Marittime, al confine italo-francese, rappresentano un territorio di 96.500 ettari (68.500 in Francia e 28.000 in Italia) che si estende per quasi 80 km tra il Dipartimento delle Alpi di Alta Provenza, il Dipartimento delle Alpi Marittime in Francia e la Provincia di Cuneo in Italia.

39 Audizione alla commissione per gli affari europei dell'Assemblea nazionale, il 14 giugno 2018, di Gilles Pécout, rettore dell'Accademia di Parigi, membro del gruppo di lavoro italo-francese sul Trattato del Quirinale, e di Marc Lazar, professore a Sciences Po. 40 Tutti i trattati e gli accordi bilaterali tra il Principato di Monaco, la Francia e l'Italia: https://www.gouv.mc/Action-Gouvernementale/Monaco-a-l- International/Les-accords-et-Traites/Traites-et-accords-bilateraux/Themes/Traites-bilateraux-avec-la-France Le due aree naturali condividono un confine comune di quasi 33 km. Il sito riguarda 28 comuni francesi e 4 comuni italiani. Caratterizzato come unità geografica coerente, il complesso copre i due versanti del massiccio dell'Argentera-Mercantour, la catena più meridionale delle Alpi francesi e italiane. Accoglie ogni anno un milione di visitatori.

La cooperazione tra i due Parchi è particolarmente avanzata in molti settori: turismo sostenibile, sentieri transfrontalieri, segnaletica e comunicazione comune, istruzione e formazione, cooperazione scientifica, ecc. L'introduzione dei piani transfrontalieri integrati nel programma Alcotra 2007-2013 ha permesso di approfondire e rafforzare questa dinamica di cooperazione.

Inoltre, al fine di fornire un quadro giuridico stabile per queste azioni, i due parchi hanno costituito un Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT). In tal modo, il primo Parco naturale europeo è stato creato il 23 maggio 2013, dopo 30 anni di cooperazione transfrontaliera e 26 anni di gemellaggio.

4.3.2 EUROCIN, cooperazione tra Camere di commercio

EUROCIN è un gruppo europeo di interesse economico (GEIE) creato nel 1994 dalle Camere di commercio di Cuneo, Imperia e Nizza. Il suo obiettivo è quello di favorire l'integrazione economica, culturale e scientifica sviluppando i flussi transfrontalieri e promuovendo congiuntamente la sua immagine sia all'interno che all'esterno della regione transfrontaliera. Oggi il GEIE comprende i seguenti membri: la Camera di Commercio Italiana di Nizza- Sophia Antipolis- Costa Azzurra, la Camera di Commercio Italiana di Alessandria, l'Autorità Portuale di Savona Vado, il Comune di Cuneo e l'Unione delle Camere di Commercio del Piemonte.

4.3.3 CCI ALPMED

Creata nel 2006, associazione belga senza scopo di lucro con sede a Bruxelles, la CCI ALPMED è un laboratorio di idee e progetti che riunisce le Camere di commercio delle seguenti regioni italiane e francesi: Auvergne-Rhône-Alpes; Corsica; Liguria; Piemonte; Regione Sud-Paca; Sardegna e Valle d'Aosta. L'obiettivo dell'associazione è quello di creare uno spazio economico condiviso in grado di generare una concreta opportunità di sviluppo per le imprese locali.

4.4 Il posizionamento europeo e internazionale delle aree metropolitane di Nizza, Monaco, Genova e Torino

4.4.1 Il posizionamento europeo e internazionale della Metropoli della Costa Azzurra di Nizza-Costa Azzurra

A livello europeo, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è coinvolta in diverse reti di rappresentanza di interessi tematici.

Salute/sociale

Metropoli è membro della rete "AGE Platform Europe", una rete europea di organizzazioni senza scopo di lucro di / per persone di età superiore ai 50 anni che ha lo scopo di esprimere e promuovere gli interessi dei 190 milioni di cittadini di età superiore ai 50 anni nell'Unione Europea e di sensibilizzarli sulle questioni che li riguardano maggiormente.

È membro della Convenzione europea sui cambiamenti demografici (CECD). L'associazione ha un obiettivo educativo, scientifico e filantropico: aiutare le autorità locali, regionali e nazionali europee e qualsiasi istituzione interessata a promuovere soluzioni innovative per creare una società adatta a tutte le età, per far fronte all'invecchiamento della popolazione europea.

Fa parte dell'Alleanza ECH, un'organizzazione no-profit che facilita le connessioni internazionali multi-stakeholder intorno agli ecosistemi, promuovendo il cambiamento sostenibile e intervenendo sulle difficoltà nell’erogazione di servizi di assistenza sanitaria e sociale.

È membro dell'EIT Health, una rete che riunisce le principali aziende sanitarie di diversi settori industriali, centri di ricerca pubblici e privati e le migliori università per creare una potente rete di partner con una chiara missione: accelerare l'imprenditorialità e l'innovazione per una vita sana e un invecchiamento attivo con nuove opportunità e risorse, a beneficio di tutti i cittadini.

Partecipa al Partenariato europeo per l'innovazione per l'invecchiamento attivo e in buona salute (EIP on AHA), un'iniziativa pilota lanciata dalla Commissione europea per incoraggiare l'innovazione nel campo dell'invecchiamento attivo e in buona salute. La mobilità

La Metropoli partecipa alla European Electric Road Vehicle Association (AVERE), che ha lo scopo di incoraggiare e promuovere l'acquisizione e l'uso di veicoli elettrici e ibridi, in particolare stimolando e sostenendo lo sviluppo della mobilità elettrica tra enti locali e aziende. Riunisce i soggetti dell'ecosistema della mobilità elettrica, in campo industriale, commerciale, istituzionale o associativo.

Partecipa all'Unione Internazionale del Trasporto Pubblico (UITP), un'associazione internazionale che si occupa di mobilità urbana sostenibile. È l'unica rete globale che riunisce tutti i soggetti del trasporto pubblico e tutte le modalità di trasporto sostenibile. Sviluppo economico

Il Centro europeo per le imprese innovative (CEEI) nella Metropolit è certificato dall'European Business Network (EBN), che promuove e sviluppa centri di innovazione e centri d'impresa dedicati alle PMI innovative in Europa.

Ambiente, energia

La Metropoli è membro della rete Energy Cities, un'associazione europea delle autorità locali in transizione energetica. L'associazione è stata creata nel 1990 e rappresenta oggi più di 1000 città in 30 paesi. Ricerca e innovazione

La Metropoli è membro della European Network of Living Laboratories (ENoLL), la federazione internazionale dei Living Labs di riferimento in Europa e nel mondo. La governance urbana

La Metropoli è membro di Eurocities, una rete di grandi città europee i cui membri sono i rappresentanti eletti locali e comunali delle principali città europee. Attraverso sei forum tematici, un'ampia gamma di gruppi di lavoro, progetti, attività ed eventi, Eurocities offre ai membri una piattaforma per condividere le loro conoscenze e scambiare idee. L'obiettivo è rafforzare il ruolo dei governi locali nella governance multilivello.

Sicurezza urbana

La Metropoli partecipa al Forum europeo per la sicurezza urbana (EFUS), una rete europea di enti locali e regionali dedicati alla sicurezza urbana. Riunisce quasi 250 città e regioni di 16 paesi.

Inoltre, coordinerà il nuovo partenariato dell'Agenda urbana dell'Unione europea dedicato alla sicurezza urbana e sarà sostenuto nella sua missione dall'EFUS. Il partenariato comprenderà le città di Bruxelles, Madrid, Helsinki, Riga, Riga, Mechelen, Lille, l'Unione dei comuni italiani della Romagna Faentina, la Regione Toscana, Torun in Polonia, il Ministero dei trasporti della Repubblica Ceca, il Ministero delle costruzioni e dell'assetto territoriale dell'Ungheria, nonché la Banca europea per gli investimenti. L'obiettivo di questo partenariato per la sicurezza urbana sarà quello di riunire le autorità locali, gli Stati membri e le istituzioni europee per affermare il ruolo delle città nella politica di sicurezza europea, rafforzare la condivisione delle conoscenze e lo scambio di buone pratiche, proporre iniziative legislative e nuovi schemi di finanziamento a livello europeo.

Dimensione euromediterranea

A livello internazionale, la Metropoli presiede la rete Euromed, che ambisce ad avviare un dialogo concreto e interattivo tra le città della sponda nord, sud e est del Mediterraneo, al fine di realizzare progetti, azioni e programmi tra i suoi membri, con un approccio istituzionale.

La Metropoli è anche membro dell'Agenzia per le città e i territori mediterranei sostenibili (AVITEM). Creata nel 2012, a seguito della Conferenza ministeriale dell'Unione per il Mediterraneo di Strasburgo sullo sviluppo urbano sostenibile, AVITEM è un Gruppo di interesse pubblico (GIP) che riunisce lo Stato (Commissione generale per l'uguaglianza dei territori, Ministero dell'Europa e degli affari esteri), le autorità locali (Regione Sud-Provenza-Alpi-Costa Azzurra e Metropoli Nizza- Costa Azzurra) e l’ente pubblico di sviluppo del territorio Euroméditerranée.

La Metropoli partecipa all'Università euromediterranea (EMUNI) creata nel 2008 ed è diventata un'istituzione internazionale che riunisce le conoscenze e le esperienze dei Paesi euromediterranei e contribuisce in modo significativo alla creazione di un sistema unificato, di uno spazio integrato euromediterraneo di istruzione superiore e di ricerca.

Dimensione internazionale La città di Nizza è gemellata con le seguenti città:

● Alicante (Spagna), dal 1968 ● Bruges (Belgio), dal 1954 ● Cuneo (Italia), dal 1964 ● Edimburgo (Regno Unito), dal 1958 ● Danzica (Polonia), dal 1999 ● Houston (Stati Uniti), dal 1973 ● Locarno (Svizzera), dal 1954 ● Miami (Stati Uniti), dal 1963 ● Norimberga (Germania), dal 1954 ● Rio de Janeiro (Brasile), dal 1978 ● Sorrento (Italia), dal 1963 ● Szeged (Ungheria), dal 1969 ● Salonicco (Grecia), dal 1984 ● Venezia (Italia), dal 1954 ● Yalta (Ucraina), dal 1960

4.4.2 Il posizionamento europeo e internazionale del Principato di Monaco

A livello europeo, Monaco fa parte della zona euro ma non è membro dell'Unione Europea. Questa specificità non le impedisce di partecipare allo sviluppo del continente e di stringere stretti legami con molti paesi europei. Lo Stato monegasco ha comunque stabilito relazioni permanenti con l'UE accreditando un ambasciatore a Bruxelles nel 1999. Dal 18 marzo 2015, il Principato di Monaco ha avviato ufficialmente negoziati con l'Unione europea (UE) al fine di raggiungere un accordo equilibrato che consenta la più ampia partecipazione possibile al mercato interno dell'UE, nel rispetto degli interessi essenziali del Principato, tenendo conto delle sue dimensioni territoriale, demografica ed economica.

Nel 2004, Monaco è diventato membro del Consiglio d'Europa, dimostrando così la volontà del Principato di allineare il diritto monegasco alle norme sui diritti umani e sul rispetto delle libertà individuali, nel rispetto delle specificità che uniscono la sua comunità.

A livello internazionale, la voce del Principato di Monaco si fa sentire attraverso le azioni e le visite ufficiali del suo sovrano, il Principe Alberto II, in particolare nel campo dello sviluppo sostenibile. Monaco è molto sollecitata da organismi internazionali come le Nazioni Unite (di cui è membro dal 1993) o il Forum mondiale dell'acqua, su temi come il cambiamento climatico, la conservazione delle specie e degli oceani. Nell'ambito dell'agenda delle Nazioni Unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, l’Obiettivo 14 sulla conservazione degli oceani è stato proposto da Monaco. Questo tema viene promosso da due soggetti: il Governo e la Fondazione Principe Alberto II di Monaco.

Il Principato di Monaco ha una rete di ambasciate e consolati, è presente in numerose conferenze internazionali, si unisce a numerosi organismi ufficiali e ha firmato numerose convenzioni bilaterali per affermare la propria sovranità a livello internazionale.

Monaco dispone inoltre di un modello di sviluppo economico conforme ai requisiti internazionali in materia di trasparenza fiscale e di equità raccomandati dall'OCSE41.

4.4.3 Internazionalizzazione economica di Torino e Genova 45,0

Il Piemonte e la Lombardia insieme 40,0 controllano quasi la metà dell'attività delle imprese italiane all'estero infatturato, confermando il ruolo centrale 35,0 del nord-ovest nel sistema Italia. 30,0

25,0 entreprises italiennes à l'étranger (en % sur CA) 20,0 entreprises étrangères en Italie (en % sur CA) 41 15,0 Fonte: Governo regnante, Principato di Monaco 10,0

5,0

- Piémont Ligurie Lombardie La sede legale delle società estere per l'intero paese è preferibilmente a Milano (44%), ma il triangolo industriale con Torino e Genova nel suo complesso ospita la metà di tutte le società straniere in Italia.

Il Piemonte controlla un numero significativo di imprese italiane all'estero, per fatturato, quasi quanto la Lombardia. La Liguria, invece, è meno orientata all'estero rispetto ai piemontesi, che lavorano al 37% per l'esportazione (Lombardia > 40%).

Nonostante la differenza della Liguria, che tuttavia ha un porto internazionale, tali zone di confine con la Francia sono pienamente integrate nel mercato unico e nella globalizzazione.

Non disponendo di dati sul commercio locale (ISTAT e INSEE forniscono solo statistiche sulle importazioni regionali verso l'intero territorio dell'altro paese), tuttavia, possiamo notare un dinamismo piemontese nel commercio e una ridotta capacità ligure in questo campo. La Francia è il principale partner commerciale del Piemonte (seguita dalla Germania): quest'ultimo importa dalla Francia per 4 miliardi di euro e esporta per circa 5 miliardi di euro, pari a circa il 13% del totale delle esportazioni italiane verso la Francia. Gli importi per la Liguria sono più modesti, circa 700 milioni di esportazioni e 500 milioni di importazioni. Fornisce solo l'1,8% delle esportazioni italiane verso la Francia.

Per la Liguria, la Francia è il secondo paese esportatore più importante dopo la Germania. La Francia è in testa agli altri paesi, in particolare Germania, Cina e Stati Uniti, in termini di importazioni: si tratta degli effetti della sua attività portuale.42

Politiche pubbliche italiane

In Italia, alcune politiche pubbliche sono orientate a livello internazionale. Genova, Torino e tutti i territori hanno strategie di internazionalizzazione (Torino Internazionale, Liguria International, programma "Sprint"). Porti e aeroporti, aziende e università si stanno posizionando a livello internazionale, attraverso progetti, collaborazioni e convenzioni europee.

Dal 2002 al 2016, l'Associazione Torino Internazionale, composta da enti locali e guidata dal Comune di Torino, ha contribuito al processo di internazionalizzazione nel coordinamento e promozione delle politiche pubbliche e ha prodotto nel 2015 una relazione sui risultati ottenuti43. Le strategie internazionali della città sono ancora in fase di promozione e discussione. Il Forum mondiale delle Città della Via della Seta (Road&Belt Initiative) si è riunito per la prima volta a Torino nel 2015.

L'approccio internazionale ha saputo riunire le energie dei territori per ottenere l’iscrizione dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato nell’elenco del patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Su impulso di un progetto nazionale - S.I.S.Te.M.A." del Ministero dei Lavori Pubblici - il Comune di Cuneo ha adottato un documento strategico transfrontaliero (Cuneo come porta transfrontaliera), che era focalizzato sul raddoppio del tunnel stradale di Tenda e sulle strategie di sostegno e sviluppo economico.

Il documento prevedeva progetti per la diffusione di entrambe le lingue, la cooperazione nei servizi alle imprese, la complementarità degli aeroporti e delle ferrovie, la sostenibilità del traffico nella Valle della Roya44.

Le politiche pubbliche in materia di internazionalizzazione restano più incentrate sulla dimensione globale ed europea e meno sulle questioni transfrontaliere.

Gli enti locali e le province - che per decenni sono stati soggetti a una crisi - hanno avuto un approccio più proattivo alle questioni transfrontaliere, come dimostrato da una serie di documenti e incontri, tra cui l'ipotesi di un territorio transfrontaliero Nizza-Ventimiglia-Cuneo o il GECT Parc européen / Parco europeo Alpi Marittime Mercantour.

In relazione ai Comuni, imprese ed enti di istruzione superiore, il ruolo delle due Regioni e dello Stato italiano è stato meno proattivo e si è invece concentrato sull'attuazione di politiche europee o intergovernative: ad esempio in campo ambientale (Convenzione RAMOGE per la protezione della costa, Convenzione delle Alpi), programmi Interreg, cooperazione di polizia e doganale (Accordo di Chambéry del 1997, Accordo di Prüm del 2005, Accordo italo-francese del 2012). D'altro canto, alcune direzioni statali e regionali sostengono l'internazionalizzazione come motore di sviluppo e modernizzazione: ad esempio nel campo dell'innovazione industriale, della cultura e della formazione.

42 Données Istat et Insee. Voir aussi Secondo rapporto sulle relazioni economiche tra le regioni francesi e italiane dell’AlpMed, Camera di Commercio di Torino, 2010 https://goo.gl/JYeqBr 43 Istituto per la Ricerca Sociale, Internazionalizzazione della Metropoli di Torino, Turin 2015 44 Comune di Cuneo, Cuneo come porta transfrontaliera tra il sistema territoriale del Piemonte meridionale, il territorio di Nizza e l’arco ligure, Cuneo 2007 Il programma ESABAC, istituito dai governi francese e italiano, è un percorso di studio e che consente l’attribuzione simultanea del diploma di maturità francese (Baccalauréat) e dell'Esame di Stato italiano, e si svolge dal 2009 in scuole superiori con sezione binazionale, con l'obiettivo di raggiungere un livello di conoscenza linguistica a livello europeo B1.

Nel 2018, 30.000 studenti in tutta Italia sono stati coinvolti in 240 scuole superiori. In Piemonte e Liguria ci sono 57 scuole superiori ESABAC, 7 in provincia di Imperia e 9 in provincia di Cuneo. Sette scuole superiori ESABAC esistono a Nizza45. Per le nuove generazioni rappresenta un potenziale di cooperazione economica e produttiva, ma anche culturale e, in generale, europea.

Nel complesso, le politiche di internazionalizzazione hanno favorito un approccio di iniziativa interna, con le imprese che svolgono un ruolo predominante, più a livello globale ed europeo che transfrontaliero.

La vocazione internazionale dei territori italiani

Infine, è necessario esaminare la percezione del posizionamento internazionale di questi territori. Mentre da un lato si ha l'impressione di essere "provinciali", lontani dalle capitali più importanti, i territori di Cuneo, le città di Torino e Genova hanno visto svilupparsi una coscienza più globalizzata e assertiva.

C'è un senso di appartenenza internazionale dovuto alle Olimpiadi del 2006, al ruolo della Fiat e delle aziende. Alcuni premi Nobel sono nati in Liguria e Piemonte: Rita Levi Montalcini (Torino, dove ha studiato anche Salvatore Edoardo Luria), Giulio Natta (Porto San Maurizio / Imperia), Riccardo Giacconi (Genova). Gli anni del terrorismo degli anni '70 vedono l'emigrazione dei figli di famiglie benestanti per assicurarne la protezione: ci sono personaggi che fanno ormai parte dell'immaginario collettivo di questi territori, come Sergio Marchionne e Carla Bruni.

Con lo spirito imprenditoriale che anima questi territori, questo è un atteggiamento e una vocazione che incoraggia gli investimenti all'estero, anche in termini di prossimità, e che si ritrova, ad esempio, nella presenza italiana nel settore immobiliare in Costa Azzurra e a Monaco o nei trasporti in Valle Roya. Ciò si riflette anche nella disponibilità italiana ad apprendere la lingua francese, che è particolarmente evidente nelle zone vicine alla Francia: più scuole superiori italiane hanno aderito al programma ESABAC che in Francia (240 contro 66 nel 2017).

45 Decreto n. 2014-1210 del 20 ottobre 2014 che pubblica l'accordo tra il Governo della Repubblica francese e il Governo della Repubblica italiana sul doppio rilascio del diploma di maturità e dell'Esame di Stato, firmato a Roma il 24 febbraio 2009.

PARTE 2 – ANALISI SENSIBILE DEL TERRITORIO TRANSFRONTALIERO

Messaggi chiave delle interviste condotte in Francia, Monaco e Italia

Questa parte riassume i commenti dei soggetti francesi, monegaschi e italiani durante le interviste condotte dalla MOT nell'ambito della sua missione (vedi elenco degli intervistati in allegato).

Messaggi chiave dei funzionari eletti

I sindaci e gli eletti della parte francese hanno descritto le relazioni transfrontaliere sviluppate con la parte italiana, in particolare per quelle sul territorio della Comunità della Costa Azzurra (CARF) e con il Principato di Monaco.

Le questioni transfrontaliere sollevate sono principalmente di ordinaria amministrazione e riguardano i seguenti settori. Nel campo della mobilità, sono stati menzionati i progetti di navetta marittima, la linea TGV, il ripristino della linea Nizza-Torino, l'attuazione del telelavoro o dei centri di telelavoro in particolare per i lavoratori transfrontalieri che lavorano a Monaco. Nell'ambito dello sviluppo sostenibile sono state discusse le questioni relative alla protezione dell'ambiente e alla gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda la salute, si è discusso dell'accesso agli ospedali, in particolare nella zona di prossimità costiera transfrontaliera. Nel settore turistico, alcuni funzionari eletti desiderano promuovere le loro stazioni sciistiche (Auron, Isola. ) presso i clienti italiani e monegaschi. Si è discusso anche di temi relativi allo sviluppo economico (il Comune di Tenda vorrebbe ospitare imprese monegasche non ad alta tecnologia) e alla gestione del territorio in tema di agricoltura.

Tuttavia, alcuni soggetti interessati hanno sottolineato la difficoltà di lavorare con i partner italiani nei progetti finanziati dai programmi Interreg, in particolare perché l'atteggiamento degli italiani è talvolta troppo concentrato sulla ricerca di finanziamenti a fini interni.

Inoltre, la mancanza di una struttura di governance transfrontaliera è vista come un ostacolo allo sviluppo della cooperazione. Sono state proposte diverse strade, come la creazione di una regione transfrontaliera da Saint- Raphaël alla Liguria, la creazione di un'Euroregione Milano-Genova-Marsiglia, la sede di un'Euroregione a Nizza o il segretariato tecnico congiunto del programma Interreg ALCOTRA.

Per quanto riguarda l'Italia, la maggior parte dei sindaci e dei funzionari eletti ha menzionato le questioni relative alla mobilità e ha fatto del trasporto transfrontaliero una priorità. Essi desiderano inoltre sviluppare percorsi di cooperazione nei settori del turismo, dell'istruzione superiore e della sanità. Sul piano economico, sembra importante sviluppare i legami tra le Metropoli di Nizza e Torino e rafforzare la cooperazione tra Nizza e Genova.

Per quanto riguarda la governance transfrontaliera, alcuni raccomandano la creazione di un organo decisionale transfrontaliero comune o almeno di un forum informale transfrontaliero per sviluppare gli scambi interpersonali e facilitare il flusso di informazioni. Una delle sfide è anche quella di rafforzare la cooperazione nelle Alpi occidentali creando, ad esempio, un'euroregione che affronti le sfide relative al mare, alla montagna e al commercio.

Come i loro omologhi francesi, i soggetti italiani rilevano le difficoltà incontrate dai programmi Interreg ALCOTRA e MARITTIMO. La maggior parte di essi ritiene che la scarsa intensità della cooperazione transfrontaliera italo- francese possa essere spiegata da ostacoli fisici o geografici, dalla distanza tra i centri decisionali e dalle differenze tra i sistemi amministrativi e politici.

Messaggi chiave degli operatori economici

Gli operatori economici francesi hanno espresso la necessità di comprendere meglio il mercato italiano, di sviluppare sinergie con Torino e Monaco, con i quali è ancora difficile realizzate progressi. Auspicano un feedback dai progetti Interreg a cui hanno partecipato e una valutazione dei progressi del programma. Alcuni soggetti notano la competizione che esiste tra i territori (Monaco, Cannes, Marsiglia, Torino e Genova). Deplorano inoltre la mancanza di uno strumento di sviluppo economico transfrontaliero, ruolo che potrebbe essere svolto, ad esempio, dalla futura agenzia di attrazione metropolitana. Alcuni intervistati desiderano sviluppare filiere comuni in sinergia e complementarietà transfrontaliera: turismo d'affari, bluetech, audiovisivo/cinema/media, nuova mobilità, salute, individuando un luogo simbolico (totem) sul territorio metropolitano. Ma la debolezza in materia di costruzione di queste nuove filiere dovrebbe incoraggiare a mantenere i talenti sul territorio. A livello di delle Camere di commercio, le relazioni con l'Italia si svolgono principalmente attraverso i programmi Interreg Alcotra, Marittimo e MED. Ci sono aree di cooperazione con Torino attraverso il polo “Immagine – Media” e con Monaco attraverso la cooperazione tra i porti. È stato inoltre ricordato che Monaco dispone di magazzini presso il PAL (Parc d’activités logistique) e il MIN. Infine, alcune parti interessate ritengono che la mancanza di una visione sul tema del mare da parte del dipartimento Alpi Marittime costituisca un ostacolo allo sviluppo della cooperazione portuale con Genova.

I soggetti monegaschi ritengono che si debbano trovare soluzioni agli ostacoli giuridici esistenti con l'Italia e la Francia. Sono state discusse le questioni relative alla tassazione e alla creazione di una zona franca nella parte orientale delle Alpi Marittime. Per alcuni soggetti, il Principato dovrebbe far parte dell'Unione europea. Per quanto riguarda la questione della mobilità e dell'occupazione, la sfida consiste nel migliorare le condizioni di viaggio sviluppando la pratica del telelavoro e del coworking. Sarebbe inoltre vantaggioso beneficiare di un business center transfrontaliero per ospitare congiuntamente delegazioni internazionali e installare i "campioni". È importante lavorare in tutto il dipartimento Alpi Marittime, la Regione Sud, con l'Italia e a livello internazionale per aprirsi a nuovi mercati. A lungo termine, il Principato dovrebbe essere in grado di partecipare ai programmi Interreg se vi sono vantaggi economici per le imprese,

I soggetti intervistati italiani vogliono rafforzare la cooperazione tra Nizza e Genova sul tema delle infrastrutture portuali, creando un osservatorio comune dell'economia e creando reti professionali di enti (Camere di commercio, ecc.). Nel settore agroalimentare, ad esempio, si tratta di sviluppare la vendita di prodotti della provincia di Cuneo in collaborazione con la Costa Azzurra. Inoltre, la cooperazione tra gli aeroporti di Nizza e di Cuneo potrebbe essere rafforzata nel quadro del progetto di creazione di un polo logistico e aeronautico a Cuneo. La cooperazione tra gli aeroporti di Nizza e Genova è inattiva e dovrebbe essere rilanciata. Dovrebbe inoltre essere incoraggiata la cooperazione portuale tra le due città. Infine, ci sono molte opportunità di sviluppo nei campi dell'innovazione, della Silver economy, del turismo, delle crociere e della mobilità sostenibile.

Messaggi chiave dei soggetti territoriali

Sul versante francese, a livello universitario, è suggerito di avere l'Università di Nizza Costa Azzurra come partner capofila per i progetti derivanti dal "SCT" che la riguardano. Potrebbe partecipare al processo di monitoraggio delle relazioni transfrontaliere, in collaborazione con il Centro scientifico di Monaco, pur deplorando che gli ultimi progetti sviluppati nell'ambito del programma Alcotra abbiano scarsa rilevanza scientifica. Nel campo del turismo, le persone intervistate hanno voluto concludere il loro coinvolgimento transfrontaliero, in particolare a causa dell'eccessivo opportunismo finanziario di alcuni partner e di una reale mancanza di strategia. Un'offerta congiunta tra la riviera ligure e la parte francese avrebbe potuto esistere, ma i partner italiani non hanno mostrato un atteggiamento comune su questo punto. Non ci sono itinerari turistici transfrontalieri, Monaco ha una propria strategia turistica. Nel campo dell'edilizia, l'esperienza monegasca è ricercata nelle pratiche di sviluppo (BIM Building Information Modeling, edilizia), nell'uso ottimizzato dello spazio terrestre, spazi pubblici, eco-esemplare, sicurezza energetica per le imprese, energie rinnovabili, e la ricerca di rapporti con le controparti italiane. Ci sono opportunità nei seguenti settori: rifiuti, energia, settore floreale transfrontaliero MIN, logistica e trasporti. Alcuni soggetti desiderano rilanciare il lavoro della strategia alpina e cercano informazioni sugli scambi Monaco- Nizza-Mentone.

I soggetti monegaschi ritengono che l'accordo di associazione del Principato con l'Unione europea sia una sfida per il futuro, a condizione che il Principato possa mantenere le sue prerogative economiche e fiscali. La diversità tra il Principato e i vicini territori francesi e italiani si spiega con il suo status di Stato, che gli conferisce un livello di rappresentanza internazionale completamente diverso. Nel quadro di una strutturazione più avanzata della governance transfrontaliera italo-francese e monegasca, il Principato è favorevole a un ruolo di osservatore. Il Principato dispone di un piano di misure governative. Per quanto riguarda i rapporti con l'Italia, il Principato mantiene soprattutto rapporti di buon vicinato senza cercare un più forte avvicinamento. Tuttavia, si potrebbe prevedere un'apertura verso Genova e Torino. Le relazioni con la Francia sono più importanti, in particolare attraverso le questioni trattate nell'ambito delle commissioni locali e nazionali franco-monegasche. In questo contesto, il ruolo di sostegno e di accompagnamento dell'Ambasciata di Francia a Monaco è essenziale. In particolare, il Principato ha strutturato la cooperazione nel campo dell'innovazione con la Metropoli di Nizza Costa Azzurra e i due partner desiderano rafforzare questa cooperazione estendendola a nuovi temi e sperimentazioni (mobilità, salute, audiovisivi, ambiente, sviluppo sostenibile, sicurezza dello spazio pubblico, ecc.) È stata evidenziata la mancanza di una governance efficace nel campo dello sviluppo economico tra la Metropoli di Nizza Costa Azzurra, Monaco e l'Italia. L'accordo di associazione tra l'Unione europea e il Principato di Monaco è in preparazione e potrebbe interessare le imprese monegasche.

PARTE 3 - PIANO DI ORIENTAMENTO STRATEGICO

Capitolo 1 - La strategia metropolitana: combinare cooperazione, territori e trasversalità per creare un "Patto transfrontaliero

Quali lezioni importanti si possono trarre dalla diagnosi transfrontaliera?

Mentre la Metropoli di Nizza Costa Azzurra confina formalmente con l'Italia dalla sua creazione il 1° gennaio 2012, a causa della sua storia e dei successivi cambiamenti di frontiera, da diversi secoli fa parte di una dinamica transfrontaliera, all'interno di un'area italo-francese e monegasca. Organizzazione in 4 capitoli principali e questioni principali

Il presente inventario della cooperazione transfrontaliera si concentra innanzitutto su diversi temi: popolazione e ambiente di vita (1), economia transfrontaliera (2), mobilità e integrazione transfrontaliera (3), analisi della cooperazione transfrontaliera (4). Nell'allegato viene descritta la trattazione delle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione e del posizionamento della Metropoli nelle strategie europee.

1.1 Popolazione e ambiente di vita

Questo vasto territorio, con grandi città come Nizza, Torino e Genova e un Paese economicamente importante, il Principato di Monaco, con più di 4 milioni di abitanti, si trova oggi ad affrontare una certa atonia demografica. Se da parte italiana questa atonia è legata principalmente ad un bilancio naturale negativo, la spiegazione della tendenza sul versante della Metropoli di Nizza Costa Azzurra si spiega ponendo attenzione al saldo migratorio.. Questo quadro costituisce una sfida e il rilancio della crescita demografica deve essere una questione prioritaria per la Metropoli nei prossimi anni.

Le condizioni di accesso alla casa nella Metropoli e nell'intera area transfrontaliera sembrano essere parte della spiegazione. Mentre Monaco è, per prezzo al metro quadrato, la città più costosa del mondo, il dipartimento Alpi Marittime è sottoposto a una forte pressione territoriale, dovuta in particolare all'importanza delle sue seconde case, alla mancanza di alloggi sociali e all'attrattività monegasca per i comuni di prossimità. In quanto tale, il territorio italiano, a prezzi immobiliari più accessibili, costituisce un'alternativa credibile per i lavoratori francesi e monegaschi (il suo saldo migratorio positivo lo attesta) e dà vita a una relativa competizione sul tema residenzale, che ci invita a sviluppare una strategia transfrontaliera.

Alcuni dei soggetti intervistati hanno confermato la volontà dei soggetti locali di rendere il costo della casa più accessibile, in particolare nell'area dell'Eco-Vallée di Nizza. Altri hanno ricordato che il Principato di Monaco investe nei comuni francesi limitrofi per fornire alloggi ai suoi dipendenti. Ma alcuni di questi comuni, che sono obbligati a costruire abitazioni, si trovano di fronte alla mancanza di servizi pubblici in risposta all’arrivo di nuovi abitanti.

1.2 Economia

L'altro fattore è la mancanza di dinamismo economico generale del territorio transfrontaliero sul versante francese e su quello italiano, quando potrebbero avere reali complementarità su scala transfrontaliera. In primo luogo, Monaco, con quasi 45.000 lavoratori interessati, è il principale fornitore di posti di lavoro transfrontalieri per il territorio francese (la quota è del 91%) ma anche per l'Italia, e la sua attrazione continua senza interruzioni, grazie in particolare agli alti salari e ad una fiscalità favorevole. Inoltre, l'Italia è un paese con un'economia davvero diversificata. Sulla costa ligure, e nonostante le concrete difficoltà economiche, la provincia di Imperia ha potuto contare sul suo dinamismo turistico per mitigare il declino, mentre più in là sulla costa, la città metropolitana di Genova ha approfittato dell'attività portuale per recuperare un po' di sviluppo economico. Al confine settentrionale della Metropoli, la provincia di Cuneo sta vivendo un certo boom economico, grazie non solo al suo turismo dinamico, ma soprattutto al mantenimento di un'importante attività agroalimentare. La città metropolitana di Torino si è affidata in parte a questa nuova scelta agroalimentare per diversificare la propria economia, aggiungendo nuove dimensioni culturali e nuove tecnologie e quindi uscire da una "mono-economia industriale", colpita da anni di crisi.

2

Questa diversità economica transfrontaliera rappresenta chiaramente una reale opportunità per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra. Infatti, l'economia della Metropoli attualmente dipende in larga misura dai servizi, e in particolare dal settore turistico (estivo), il che spiega la mancanza di sedi centrali o addirittura di laureati, a differenza di altre aree metropolitane. Attraverso il suo territorio transfrontaliero, la Metropoli ha ulteriori opportunità di concentrarsi sull'alta tecnologia e la ricerca, la Silver economy e il turismo d'affari.

I soggetti interessati si sono trovati d'accordo sulla sfida di diversificare l'economia della Metropoli per uscire dall'economia di rendita basata sul turismo, anche se rappresenta un vantaggio competitivo per il territorio. Da parte italiana, l'auspicio è quello di creare un osservatorio economico transfrontaliero per comprendere meglio le opportunità economiche e di sviluppo. La difficoltà consiste nello sviluppare settori economici che interessano tutte e tre le parti (francese, italiano e monegasco) e che non sono soggetti a concorrenza.

Riguardo alta tecnologia e più in generale in termini di ricerca, le strutture educative metropolitane sono una risorsa importante. Inoltre, se la Metropoli ha circa 36.000 studenti sul suo territorio metropolitano, ha più di 180.000 studenti su scala intermetropolitana, Nizza-Torino- Genova (lo stesso numero di Lione-St-Etienne). La situazione di confine della Metropoli è quindi una vera opportunità, soprattutto perché l'Università Costa Azzurra ha sviluppato da molti anni una cooperazione con Genova e Torino, e Nizza già ospita per molti studenti stranieri.

Gli intervistati da parte francese hanno sottolineato l'importanza della nuova economia creativa (audiovisivo, cinema) nell'attrarre gli studenti. Per quanto riguarda l'Italia, viene incoraggiato lo sviluppo degli scambi di studenti e insegnanti all'interno dell'area transfrontaliera. E' stata anche menzionata la volontà di avvicinare Sophia Antipolis al centro tecnologico Erzelli di Genova, che conta 1500 ricercatori specializzati in nanotecnologie, robotica e nano-robotica.

La Silver economy può anche costituire un'opportunità transfrontaliera di diversificazione economica per la metropoli, in particolare attraverso la creazione del biocluster europeo Health City, che implementa e promuove le innovazioni tecnologiche nella Silver economy e più in generale nella salute (salute connessa, esperimenti....). D'altro canto, la mancanza di un accordo quadro sulla cooperazione sanitaria tra Francia e Italia potrebbe costituire un freno, che andrebbe corretto.

I soggetti intervistati dalla parte italiana vorrebbero lavorare con Nizza sulla Silver economy per formare professionisti e creare posti di lavoro. Anche il Principato di Monaco è molto progredito in questo campo.

Per quanto riguarda il turismo, se la Costa Azzurra è una destinazione turistica internazionale e la seconda destinazione "francese" (dopo Parigi) per i turisti italiani, il settore turistico potrebbe diversificare la propria attività sfruttando le opportunità transfrontaliere legate al turismo d'affari, in particolare tra le aree metropolitane di Nizza, Torino e Genova, e puntando non solo sull'aeroporto di Nizza (secondo aeroporto nazionale) ma anche sul futuro centro espositivo e congressuale. Come parte integrante del progetto Grand Arenas, potrebbe ospitare congressi "misti" in collaborazione con partner italiani e monegaschi.

I partner italiani incontrati invitano la Metropoli a partecipare a fiere o congressi nell'industria automobilistica, aerospaziale e agroalimentare organizzati a Torino. Sul versante francese, il desiderio è quello di lavorare su congressi che possano riportare nella Metropoli i congressisti italiani e monegaschi nonostante la concorrenza sul turismo d'affari con Cannes, Monaco, Marsiglia......

Questi assi di progetto sono tutte prospettive che potrebbero rafforzare l'integrazione transfrontaliera tra la Metropoli di Nizza Costa Azzurra e i suoi vicini italiani (Monaco si trova in una configurazione totalmente diversa), piuttosto in sofferenza negli ultimi anni. Infatti, se la Metropoli ha più di 10.000 residenti italiani, la maggior parte di loro sono presenti da decenni, che induce ad un flusso recente relativamente basso. Tuttavia, l'apprendimento della lingua del vicino rimane molto dinamico (23% degli studenti dell'Académie de Nice in particolare), grazie in particolare ad un accordo firmato nel 2015, che dimostra un certo interesse e un'aspettativa "transfrontaliera" da parte dei francesi e degli italiani per un rafforzamento dei loro legami.

3

1.3 Mobilità

Una mobilità transfrontaliera efficiente è anche una delle condizioni per rafforzare l'integrazione transfrontaliera. Tuttavia, mentre il territorio transfrontaliero è dotato di infrastrutture regionali, nazionali, europee e internazionali (aeroporto di Nizza), il servizio transfrontaliero locale è attualmente particolarmente fragile: congestione stradale per accedere a Monaco, congestione (Cannes-Ventimiglia del trasporto ferroviario regionale TER) o, al contrario, sottoutilizzazione (Nizza- Cuneo TER) delle linee TER,..... La prospettiva di un futuro collegamento marittimo transfrontaliero costituirebbe una prima risposta a tali problemi.

La maggior parte dei soggetti intervistati sul versante francese deplora i problemi di mobilità sulla litorale della Costa Azzurra. Vengono citate le possibili soluzioni, come l'importanza di sviluppare il nuovo settore della mobilità con auto collegate e autonome. La mobilità è un tema prioritario anche per i partner del PITER Alpimed. Dal lato monegasco, il problema della mobilità è un tema ricorrente per gli intervistati e si stanno studiando soluzioni per risolverlo: telelavoro, car sharing, veicoli elettrici, navette marittime, ecc. Viene anche menzionata la logistica, in particolare per quanto riguarda l'aumento degli ordini via Internet e l'ottimizzazione della consegna dell'ultimo miglio. Per quanto riguarda l'Italia, si criticano gli scarsi progressi nella risoluzione dei problemi di mobilità, in particolare nel contesto dei progetti ALCOTRA. Inoltre, mancano linee transfrontaliere di autobus tra l'Italia e la Francia.

1.4 Cooperazione transfrontaliera

Questa diagnosi dimostra che l'obbligo per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra di elaborare un programma di cooperazione transfrontaliera rappresenta piuttosto una grande opportunità per affrontare queste diverse sfide, o addirittura per strutturare nuovi progetti di cooperazione, sulla base della recente partecipazione transfrontaliera della Metropoli ai programmi Interreg Alcotra e Marittimo (circa venti progetti presentati per un bilancio totale di 39 milioni di euro, 21 progetti già selezionati, mentre gli altri sono in corso di valutazione). Inoltre, la Metropoli desidera rafforzare la sua posizione all'interno dei programmi Interreg Spazio Alpino e MED e delle strategie macroregionali come EUSALP o l'iniziativa West Med.

I soggetti intervistati da parte francese e italiana hanno deplorato la pesantezza amministrativa dei programmi MARITTIMO e ALCOTRA. Mentre alcuni ritengono che i progetti transfrontalieri siano utili per consentire il dialogo tra istituzioni e cittadini, altri auspicano numerosi miglioramenti, in particolare per quanto riguarda l'equilibrio finanziario dei progetti, la pertinenza scientifica dei progetti di ricerca, la gestione e il monitoraggio dei progetti, ecc. L'ambizione di un "Patto transfrontaliero"

Il legislatore non si è dilungato sui contenuti dello “Schema di cooperazione transfrontaliera”. Sebbene denominato "schema", non è destinato ad essere applicabile agli altri versanti frontaliere dei due paesi confinanti, ma deve essere coerente con gli altri documenti strategici pertinenti in materia di cooperazione transfrontaliera (SRDEII, SRADDET). Il documento da elaborare è quindi meno uno schema - del genere di un documento di pianificazione - perché non rientra in nessuna gerarchia di norme, se non di una strategia di cooperazione transfrontaliera della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, cioè di una roadmap comune.

E' un'opportunità per darne coerenza e per un approccio politico e strategico sulle questioni transfrontaliere. Può e deve avere un effetto a catena su una comunità di soggetti francesi e transfrontalieri. Nel 2019, la Metropoli avrà quasi 30 progetti Interreg presentati negli ultimi 3 anni. Questo impegno transfrontaliero, sebbene recente, è sufficientemente forte da dimostrare che la Metropoli di Nizza-Costa Azzurra desidera adottare un posizionamento strategico transfrontaliero: in questo senso, lo “Schema di cooperazione transfrontaliera” deve costituire la pietra angolare di questa strategia. Con l'elaborazione di un "Patto transfrontaliero" attivo e durevole, in grado di riunire tutte i livelli territoriali interessati e, ovviamente, tutti i soggetti interessati, e capaci di elaborare prospettive concrete di cooperazione, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra si pone come soggetto motore del suo territorio transfrontaliero.

4

● Una strategia rivolta ai funzionari eletti e agli agenti della Metropoli, ai cittadini e alle imprese Questa strategia è rivolta: - ai funzionari eletti e i loro partner territoriali al fine di conoscersi meglio e di realizzare le azioni individuate a livello politico - ai funzionari della Metropoli incaricati dell'attuazione dello Schema in materia di azioni e di strategia di comunicazione - alle imprese per sensibilizzarle sulle opportunità transfrontaliere - ai cittadini per mostrare loro la politica transfrontaliera della Metropoli e come beneficiare delle opportunità del territorio transfrontaliero.

● Un documento a 4 livelli, orientato a progetti operativi e con un asse trasversale. Il lavoro di analisi documentale, di analisi socioeconomica, l’inventario della cooperazione transfrontaliera e le interviste con le parti interessate hnnoa permesso di individuare 4 livelli territoriali su cui si basa la strategia: - Livello di prossimità: Paese costiero e aree interne - Livello di cooperazione: la montagna - Livello intermetropolitano dell'innovazione - Livello di relazione macroregionale, alpina e mediterranea, europea.

Per ogni scala di relazione, un'analisi SWOT ha permesso di identificare le problematiche e i possibili percorsi di sviluppo. Ad ogni livello sono stati individuati orientamenti e obiettivi strategici e sono stati proposti Linee d’azione con partner italiani e monegaschi durante il seminario di co-costruzione del 2 luglio 2019. Le azioni in corso che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi sono incluse nella strategia.

Oltre a questi quattro livelli, esiste un asse trasversale sulla conoscenza, il dialogo e la governance dei soggetti del territorio.

● Una strategia sostenibile a medio termine che sia viva e vegeta La strategia deve consentire alla Metropoli di attuare la propria politica transfrontaliera a medio e lungo termine. Per la Metropoli essa costituisce un documento di posizionamento strategico nel contesto della negoziazione del futuro periodo di programmazione dei fondi europei 2021- 2027. Pertanto, il 2030 sembra essere un orizzonte temporale rilevante per la strategia. La sua attuazione può iniziare ai primi del 2020 dopo un evento di lancio con carattere politico. Le linee d'azione proposte potrebbero essere tradotte in risultati concreti attraverso l'azione della Metropoli, ma anche con la partecipazione dei partner francesi, italiani e monegaschi interessati. La strategia può essere oggetto di una valutazione periodica, i cui risultati potrebbero essere presentati in occasione di un evento transfrontaliero.

La strategia è “viva” perché il "Patto" è un impegno reciproco che resta da costruire. La Metropoli è impegnata, ha mobilitato molti soggetti durante il processo di elaborazione, ma ora deve lavorare con i suoi partner per tradurre il loro impegno in realtà, organizzando incontri regolari come il seminario di co-costruzione del 2 luglio 2019.

5

Capitolo 2 - Le 4 scale della strategia - Orientamenti e azioni prioritarie

Questo capitolo ha lo scopo di descrivere in dettaglio le diverse scale della strategia, di specificare gli obiettivi e gli orientamenti dati a ciascuno di essi e di formulare linee d'azione prioritarie.

Queste sono legate alle priorità dei programmi di cooperazione territoriale in cui è coinvolta la Metropoli.

Indirizzi strategici 2020-2030

Gli orientamenti strategici derivano in particolare dalle proposte di azioni transfrontaliere risultanti dalle interviste condotte dalla MOT e dai percorsi di lavoro individuati in occasione del seminario di co- costruzione del 2 luglio 2019.

Per ciascun sotto-obiettivo, occorre distinguere tra le "azioni in corso", che riguardano progetti già avviati che coinvolgono la Metropoli e le "linee d'azione 2020-2030" (o idee progettuali) che sono stati sviluppati nell'ambito di questo lavoro di sviluppo dello Schema di cooperazione transfrontaliera..

6

SCALA DI PROSSIMITÀ : Litorale e zone rurali

OBIETTIVO STRATEGICO 1: Promuovere l'emergere e la strutturazione di una zona residenziale transfrontaliera e metropolitana di un milione di abitanti, fattore di attrattività.

Analisi SWOT del livello di prossimità - Paesi costieri e centrali

Vantaggi Punti di debolezza - territorio che si estende da Cannes a - Saturazione delle vie di trasporto, in Imperia particolare per l'accesso a Monaco - destinazione turistica globale - Saturazione e scarsità di spazio - aeroporto internazionale e un hub terrestre multimodale - Debole bilinguismo su entrambi i lati del - Monaco, polo economico confine transfrontaliero (oltre 40.000 lavoratori - Mancanza di un organismo di transfrontalieri) cooperazione transfrontaliera territoriale - Una cultura storica italo-francese - Un organismo di cooperazione interstatale Francia-Monaco

Opportunità Minacce - La volontà politica condivisa dai tre - Progetti specifici tra il Principato di paesi di migliorare le infrastrutture e i Monaco e l'Italia o la Francia senza una servizi stradali, ferroviari e marittimi visione territoriale comune - avvio dei contesti giuridici e delle - Azioni locali per risolvere i problemi che abitudini a nuovi strumenti, come il interessano l'intera area transfrontaliera, telelavoro. in particolare quelli relativi all'ambiente. - contesti giuridici europei e nazionali che - Dispersione dei finanziamenti promuovono la mobilità e lo sviluppo sostenibile - Politiche europee a favore dei centri urbani - Negoziati in corso tra il Principato di Monaco e l'Unione europea - Progetti europei in corso come SMART DESTINATION o PROTERINA3 EVOLUTION. - Inserimento dell'asse Genova-Marsiglia nel corridoio mediterraneo TEN-T - Territorio ammissibile ai programmi INTERREG MARITTIMO e MED

Nella classifica delle 22 aree metropolitane francesi46, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra occupa generalmente un posto relativamente positivo (tasso di posti vacanti più elevato, 16° in termini di reddito mediano....), mentre alcuni indicatori di cambiamento rimangono poco dinamici (20° im materia di andamento demografico).

Tuttavia, se consideriamo il territorio costiero transfrontaliero, da Cannes a Imperia passando per Monaco, la percezione è molto diversa: con ben oltre un milione di abitanti, quest'area metropolitana funzionale sarebbe al quarto posto a livello nazionale in termini di popolazione e potrebbe vantare una diversità economica molto maggiore, grazie alle attività e ai posti di lavoro offerti a Sophia-Antipolis, Monaco e Imperia. Inoltre, l'area di impiego della Metropoli viene estesa anche al Var, poiché molti pendolari vi lavorano quotidianamente, in particolare utilizzando l'accesso autostradale.

Inoltre, la Metropoli si è posta l'ambizione, a questo livello di prossimità, di strutturare una vera e propria area abitativa transfrontaliera e metropolitana, in particolare:

46 Cfr. Metroposcope, 50 indicatori chiave per le Metropoli francesi, giugno 2017, FNAU, ADCF, France Urbaine e CGET.

10

- Facilitando l'accesso all’impiego su base transfrontaliera, sia l'accesso fisico al posto di lavoro che la conoscenza delle opportunità su entrambi i lati della frontiera, - Aumentando l'attrattività economica attraverso la sua diversificazione e le sue complementarità transfrontaliere - Sviluppando risposte comuni ai pericoli naturali e alle situazioni di crisi.

Sottobiettivo 1.1: Facilitare l'accesso all'occupazione transfrontaliera, sia l'accesso fisico all'occupazione che la conoscenza delle opportunità su entrambi i lati della frontiera.

Azioni in corso ● Facilitare l'uso transfrontaliero dei veicoli elettrici self-service ● Installazione di un servizio sperimentale di navetta marittima per pendolari e turisti tra il porto di Monaco e il porto di Nizza. ● Aumentare le competenze transfrontaliere dei giovani, degli apprendisti e delle imprese attraverso la mobilità e la formazione: PITER Pays Sage e ERASMUS+

Linee d'azione 2020-2030 ● Creare un centro d'informazione transfrontaliero italo-franco-monegasco per facilitare l'accesso all'occupazione e alla formazione. ● Creare un gruppo di lavoro FR-IT-MC per promuovere la mobilità e la non-mobilità (telelavoro e co- working) sulla costa.

Sottobiettivo 1.2: Aumentare l'attrattività economica attraverso la sua diversificazione e le sue complementarità transfrontaliere

Azioni in corso ● Creare un polo totem transfrontaliero che promuova l'eccellenza nella salute e nella sanità elettronica; ● Sviluppare il settore della biotecnologia marina ● incoraggiare l'uso transfrontaliero dell'idrogeno per il materiale rotabile e le infrastrutture e sviluppare la produzione e la distribuzione dell'idrogeno ● Facilitare l'uso transfrontaliero dei dati sul turismo per le imprese: DESTINAZIONE SMART ● Valorizzare la destinazione turistica attraverso i suoi paesaggi produttivi e agricoli del litorale e dell’entroterra: PITER PAYS SAGES

Linee d’azione 2020-2030 ● Sviluppare la conoscenza transfrontaliera dei settori economici comuni

Sottobiettivo 1.3: Sviluppare risposte comuni ai pericoli naturali e alle situazioni di crisi

Azioni in corso ● Sviluppare strumenti di gestione del rischio da inondazioni: progetto PROTERINA3Evolution ● Sviluppare politiche pubbliche condivise sulla sicurezza degli spazi pubblici, PACTESUR Linee d’azione 2020-2030 ● Sviluppare la cooperazione con i Vigili del Fuoco di Monaco e realizzare simulazioni/esercizi, in particolare sui rischi sismici.

11

SCALA DI COOPERAZIONE : Montagna

OBIETTIVO STRATEGICO 2: Sfruttare i punti di forza della zona di montagna per rafforzare la coesione territoriale e farne un'area di sviluppo.

12

ANALISI SWOT DEL LIVELLO TERRITORIALE

Vantaggi Punti di debolezza

-Un territorio con un patrimonio naturale - mancanza di accessibilità dovuta alla preservato particolarità geografica del territorio

-Vari prodotti turistici: cultura, natura, sport, -Impatti altamente visibili dei cambiamenti sport, gastronomia. climatici: scarse precipitazioni nevose, cambiamenti nella biodiversità..... - Riserva di biodiversità: il 60% del territorio è occupato da aree naturali protette. limitato carattere transfrontaliero delle offerte e dei prodotti turistici - varietà dei paesaggi: il territorio va da un'altitudine di 100 a quasi 3000 metri -debole attività economica durante sull’insieme dell'anno -Accordi esistenti: accordo di gemellaggio tra Nizza e Cuneo, carta di partenariato tra Nizza e -Esodo rurale e invecchiamento della 10 comuni della provincia di Imperia. popolazione -debole conversione del territorio alle energie rinnovabili Una struttura di cooperazione transfrontaliera tra aree naturali: GECT Parco Europeo Alpi Marittime Mercantour

-Forte solidarietà tra territori di montagna

Opportunità Minacce

-volontà comune per lo sviluppo di attività -Diminuzione dei servizi pubblici economiche montane rispettose dell'ambiente. -La mobilità ferroviaria locale minacciata -Interesse del Principato di Monaco per lo sviluppo sostenibile -Diminuzione del numero di soggiorni turistici in zone di montagna -Negoziati in corso tra il Principato di Monaco e l'Unione europea -dinamismo economico debole nella zona montana (produttività e redditività delle imprese) - Numerosi progetti transfrontalieri in corso, in particolare il PITER ALPIMED coordinato dalla -Politiche europee più rivolte a favore dei centri Metropoli urbani

-Territorio ammissibile ai programmi INTERREG ALCOTRA e ESPACE ALPIN e POIA (programma interregionale del massiccio alpino)

- Strategia dell'Unione Europea per la Macro Regione Alpina - EUSALP - e Presidenza francese nel 2020.

L'area di cooperazione montana è un territorio molto meno densamente popolato rispetto al vicino Littorale- Moyen Pays. In quanto tale, essa dispone beni intrinseci, da un lato e/o dall'altro del confine italo-francese, che possono costituire punti di supporto allo sviluppo di questo territorio specifico al suo contesto (ecoturismo, cortocircuiti, patrimonio naturale preservato....).

I beni legati al carattere naturale di questo territorio possono talvolta essere fonte di un certo isolamento in Francia o in Italia. Tuttavia, su scala bilaterale, questi potenziali "vicoli ciechi" possono diventare punti di incontro transfrontalieri, purché la loro accessibilità sia una preoccupazione condivisa e concertata.

13

Inoltre, la Metropoli si è prefissata l'ambizione, su questo livello di cooperazione, di rafforzare la coesione territoriale e lo sviluppo:

- Facilitando l'accesso ai servizi pubblici per le persone che vivono o lavorano nella zona, - Sviluppando settori economici adeguati al contesto montano, specifici del territorio e rispettosi dell'ambiente. - Proteggendo, conservando e valorizzando il patrimonio naturale transfrontaliero.

Sottobiettivo 2.1: Facilitare l'accesso ai servizi pubblici per le persone che vivono o lavorano nella zona.

Azioni in corso Nell'ambito del PITEM PROSOL: ● Facilitare l'accesso alle cure mediche attraverso una piattaforma di telemedicina per le popolazioni vulnerabili nei paesi a medio e alto reddito. ● Migliorare la gestione delle malattie attraverso una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica a favore delle donne nei paesi a quote medie e alte ● Facilitare l'equilibrio lavoro-famiglia modellando centri multiservizi in zone rurali e montane al fine di facilitare il telelavoro, l'assistenza all'infanzia, la formazione, altre attività...... ● Creare una rete di professionisti (farmacisti, infermieri, medici....) e formarli all’identificazione e alla prevenzione della violenza contro le donne. ● Riflessione sui modelli organizzativi dei servizi medici e sociali nelle aree rurali e montane Nell'ambito del PITEM CLIP ● Incoraggiare nuovi protocolli di assistenza con nuove tecnologie per individuare e prevenire la fragilità degli anziani nei paesi a quote medie e alte a casa e nelle strutture collettive. ● Facilitare l'imprenditorialità e il telelavoro attraverso la creazione di siti multiservizi nelle valli della Tinée e della Vésubie: PITEM CLIP. Nell'ambito del PITER ALPIMED ● Migliorare le condizioni di vita e facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani in difficoltà nelle zone rurali e montane ● Migliorare la mobilità sostenibile e i servizi di trasporto pubblico per i cittadini, i lavoratori transfrontalieri e i visitatori delle zone montane.

Linee d’azione2020-2030 ● Progettare un modello di organizzazione economica e di funzionamento per lo sviluppo dei servizi pubblici

Sottobiettivo 2.2: Sviluppare le filiere di montagna tipiche del territorio e rispettose dell'ambiente.

Azioni in corso Nell'ambito del PITER ALPIMED: ● Proporre un'offerta di percorsi turistici transfrontalieri ● Creare un prodotto di percorsi transfrontalieri "Vie del sale". ● Proporre un'offerta transfrontaliera per la mountain bike ● Sviluppare la destinazione transfrontaliera Alpi del Mediterraneo ● Migliorare l'accesso a strumenti innovativi per le imprese rurali e montane ● Aiutare le attività economiche montane ad adattarsi ai cambiamenti climatici

Linee d’azione2020-2030 ● Sviluppare la filiera dell'ecoturismo

14

Sottobiettivo 2.3: proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio naturale transfrontaliero.

Azioni in corso

Nell'ambito del BIODIVALP PITEM - Proteggere la biodiversità coltivando sementi autoctone - Sviluppare corridoi ecologici sviluppando l'approccio "strade sostenibili" per la fauna e la flora.

Nell'ambito del PITER ALPIMED: - Sperimentare soluzioni innovative per la gestione dei consumi di elettricità, acqua e combustibili fossili nelle attività di montagna; - Sviluppare strategie locali partecipative e attuare un piano d'azione transfrontaliero per la lotta ai cambiamenti climatici. - organizzare campagne di sensibilizzazione innovative con le scuole, il pubblico in generale e le imprese per la tutela del patrimonio culturale

Linee d’azione2020-2030 ● Sviluppare un piano climatico transfrontaliero

15

SCALA D’INNOVAZIONE : Intermetropolitana

OBIETTIVO STRATEGICO 3: Promuovere la cooperazione inter-metropolitana tra Nizza-Monaco-Torino-Genova con il Principato di Monaco nello spazio europeo.

16

Analisi SWOT del livello inter-metropolitano dell'innovazione

Vantaggi Punti di debolezza - Centri urbani comparabili e - Complessità amministrativa: 3 Stati, 1 complementari tra Genova, Torino e area metropolitana e 2 città Nizza-Monaco metropolitane con competenze diverse. - Accordi di cooperazione esistenti: - Centri urbani a 3 ore di strada, Metropoli di Nizza, Costa Azzurra-Città difficilmente raggiungibili in treno di Genova, Nizza-Città di Torino e - Scarsa comunicazione regolare Metropoli Nizza-Costa Azzurra- - Pochi approcci condivisi in settori Principato di Monaco. strategici come l'innovazione, la ricerca - Cooperazione universitaria e sviluppo, i trasporti, gli aspetti della - Cooperazione tra camere di commercio, sicurezza, l'invecchiamento, l'attrattività. GEIEI EUROCIN - Nessun accordo intergovernativo o organo di governo tra la Francia, l'Italia e il Principato di Monaco.

Opportunità Minacce - Disponibilità condivisa a sviluppare la - Approccio dominante di concorrenza cooperazione, in particolare in materia territoriale di sviluppo economico, trasporti, - Isolamento dell'asse costiero nelle reti di innovazione, ricerca e sviluppo. trasporto europee e nelle politiche - Politiche nazionali ed europee che nazionali promuovono il ruolo delle metropoli - Isolamento delle aree metropolitane - Negoziati in corso tra il Principato di - Insicurezza urbana, declino economico Monaco e l'Unione europea - Fenomeni estremi dovuti al - Politiche europee a favore dei centri cambiamento climatico urbani e sensibili verso condizioni comuni - Progetti europei in corso come PACTESUR e il coordinamento del programma di sicurezza urbana da parte della Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

Di medie dimensioni tra quelle francesi, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è ancora meno grande su scala europea, dove, oltre alle città-globali di Parigi e Londra, ci sono città come Milano (6,5 milioni di abitanti), Barcellona (5 milioni) e Francoforte (4 milioni). Tuttavia, le aree metropolitane di Nizza, Torino, Genova e il Principato di Monaco hanno una popolazione complessiva di oltre 3,5 milioni di abitanti e offrono una diversità territoriale ed economica molto ampia.

Inoltre, molti soggetti italiani e monegaschi (funzionari eletti, società, ecc.) si sono incontrati durante il processo di formazione dello Schema di cooperazione transfrontaliera e hanno chiaramente espresso l’intenzione di sviluppare una nuova cooperazione metropolitana e transfrontaliera con la Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

Inoltre, la Metropoli si è posta l’obiettivo, in questo ambito dell’innovazione, di intensificare la cooperazione inter- metropolitana con Torino, Genova e Monaco in particolare:

- Sviluppando l'innovazione territoriale nell'istruzione superiore e nella ricerca, - Rafforzando la cooperazione economica tra le 4 Metropoli.

17

Sottobiettivo 3.1: Sviluppare l'innovazione territoriale nell'istruzione superiore e nella ricerca

Azioni in corso

● Cooperazione tra le università e i centri di ricerca di Nizza, Torino e Genova il : o salute: PITEM CLIP o cambiamento climatico: PITER ALPIMED o mobilità: PITER ALPIMED

Linee d’azione 2020-2030

● Rafforzare la cooperazione e l'integrazione transfrontaliera delle università e dei centri di ricerca

Sottobiettivo 3.2: Rafforzare la cooperazione strategica tra le tre aree metropolitane e il Principato di Monaco.

Azioni in corso ● Creare una un fondo digitale documentale transfrontaliero, condiviso per le biblioteche francesi e italiane, PITEM PACE ● Organizzazione di eventi di innovazione collaborativa con aziende, start-up e studenti nel campo della cultura e della salute, PITEM PACE /PITEM CLIP.

Linee d’azione 2020-2030 ● Creare un'agenzia di attrattività transfrontaliera ● Partecipare con partner italiani e monegaschi a reti di metropoli

18

SCALA DI INFLUENZA : Macroregionale

OBIETTIVO STRATEGICO 4: Rafforzarsi all'interno del partenariato delle macroregioni, al fine di posizionarsi strategicamente in progetti finanziati in particolare da programmi europei.

19

Oltre ai due programmi transfrontalieri italo-francesi (INTERREG ALCOTRA lungo il confine alpino e INTERREG MARITTIMO lungo il confine mediterraneo), l'Unione Europea sta implementando programmi di cooperazione transnazionale nell'area alpina e mediterranea (INTERREG SPAZIO ALPINO PER LE ALPI e INTERREG MED al confine mediterraneo europeo), un programma di vicinato (IEV CT MED, sulla sponda mediterranea europea e internazionale), nonché una strategia macroregionale per la regione alpina (EUSALP) e una strategia regionale sul "Mediterraneo del futuro".

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra, ai piedi delle Alpi e nel cuore del Mediterraneo, è ammissibile a tutti questi programmi. Al di là del project financing, in queste strategie territoriali si pone la questione del posizionamento della Metropoli con i suoi vicini.

La Commissione europea invita47 i soggetti, a monte dei programmi, a formulare una visione integrata dei loro principali territori di appartenenza e del necessario coordinamento tra strategie, legislazione e finanziamenti nazionali.

Questo approccio complessivo è in linea con l'approccio dal basso verso l'alto dello Schema di cooperazione transfrontaliera della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, che mira a precisare la propria strategia di cooperazione a diversi livelli, in coordinamento con i suoi vicini. I lavori preparatori hanno permesso di identificare le sfide della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, in quanto Metropoli alpina e mediterranea:

● Integrazione fisica ed economica di Nizza nei corridoi transeuropei (Alpi del Reno, Arco mediterraneo) ● Innovazione e cooperazione interuniversitaria (intraeuropea e nord-sud) ● Questioni ambientali, climatiche e di rischio a livello alpino e mediterraneo ● Inclusione e cittadinanza

Infine, la Metropoli di Nizza Costa Azzurra è coinvolta in progetti paneuropei su temi quali la sicurezza urbana.

Questa parte si basa sugli elementi menzionati durante la tavola rotonda del seminario di co-costruzione del 2 luglio 2019, che ha permesso di discutere questi temi in un momento chiave (preparazione dei programmi post- 2020; presidenza francese della Convenzione delle Alpi e di EUSALP; Vertice delle due Rive) con i principali soggetti ai diversi livelli interessati, al fine di produrre una roadmap anche su questa scala.

47 Cfr. in particolare il documento d'orientamento Border Orientamento Francia Italia, nonché i progetti di regolamento.

20

Analisi SWOT del livello di relazione macroregionale ed europea

Vantaggi Punti di debolezza - Un territorio ad alto valore aggiunto - Un territorio fortemente influenzato dai ambientale ed economico cambiamenti climatici - Un territorio che unisce aree montane, - Un territorio prevalentemente rurali, agricole, turistiche ed economiche dipendente dall'attività turistica con grandi centri urbani. - Un territorio con grandi disparità di - Un'area alpina con aree naturali protette reddito - Un'area mediterranea popolata da - Un territorio con problemi irrisolti di giovani con una forte dinamica trasporto passeggeri e merci economica e importanti centri di ricerca. - Un'area alpina che invecchia, di difficile - La Metropoli di Nizza Costa Azzurra, è accesso l’unica metropoli alpina e mediterranea. - Un'area mediterranea saturata e infrastrutture invecchiate

Opportunità Minacce - Negoziati in corso tra il Principato di - Assenza di partecipazione alla Monaco e l'Unione europea soluzione dei problemi globali delle Alpi - Nuova programmazione 2021-2027 e del Mediterraneo - Strategia dell'Unione Europea per la - Assenza di cooperazione mediterranea Macro Regione Alpina EUSALP per diversificare l'economia e rispondere - Partecipazione attiva della regione Sud insieme alle questioni ambientali e alla Provenza-Alpi Costa Azzurra al gruppo mobilità delle persone e delle merci. di lavoro sui trasporti di EUSALP. - Assenza di cooperazione alpina per - La presidenza francese di EUSALP nel proteggere l'ambiente, adattare le 2020 attività economiche ai cambiamenti - La volontà della Metropoli di Grenoble di climatici e mantenere i servizi alle creare un gruppo di Metropoli alpine popolazioni delle zone montane. - Convenzione delle Alpi: Presidenza - assenza delle aree metropolitane nelle francese 2019-2020 dinamiche macroregionali - Programmi INTERREG ALPINE SPACE - frammentazione di progetti in molte e INTERREG ALCOTRA direzioni senza strategia - Buona esperienza di progetto SPAZIO ALPINO, ALPSIB - 22 progetti ALCOTRA in corso di realizzazione - Strategia Nazionale Mediterranea "Vertice delle due Rive". - Strategia regionale per il Mediterraneo - Reti EUROMED e AVITEM - Programmi INTERREG MED e INTERREG MARITTIMO e IEVCT MED - Progetto in corso: MEDNICE

21

Roadmap di marcia per la Metropoli di Nizza Costa Azzurra e i suoi vicini a livello macroregionale alpino, mediterraneo ed europeo.

La Metropoli è integrata nella macroregione alpina, che ha una strategia macroregionale (EUSALP), e nella macroregione mediterranea (Unione per il Mediterraneo e strategia WestMed). La sfida consiste innanzitutto nel dare slancio alla Metropoli nell'ambito del partenariato di queste macroregioni, al fine di posizionarsi strategicamente in progetti finanziati in particolare da programmi europei (Interreg transfrontaliero e transnazionale, strumento di vicinato, ecc.)

Sembra inoltre legittimo che la Metropoli si collochi nel contesto mediterraneo in linea48 con il forte impegno nazionale espresso dal Presidente Macron in occasione del "Vertice delle Due Rive, Forum del Mediterraneo" del giugno 2019 e sia in grado di relazionarsi con la strategia "Mediterraneo del futuro" della Regione Sud. Diversi temi potrebbero quindi costituire opportunità per Nizza, ma anche per Torino e Genova:

- Ambiente terrestre e lotta al riscaldamento globale a livello marittimo: il territorio della Metropoli è un territorio con sfide complesse (incendi boschivi, trattamento dei rifiuti, rischi, cementificazione delle coste, lotta contro le “isole di calore”, ecc.) Sembra importante cooperare con i vicini italiani e con i partner del Sud su questi temi.

- innovazione e smart city: carattere esemplare delle azioni condotte dalla Metropoli e dalla città di Nizza nel campo dell'innovazione e della città intelligente sono punti di eccellenza da diffondere presso i partner del Sud.

- Università, territori dell'intelligenza (smart city): da gennaio 2020 vi è una sola università, l'Università della Costa Azzurra. Si tratta di un tema importante per il futuro. IMRRED a Nizza è un centro di eccellenza nell'innovazione con un significativo potenziale di sviluppo. L'obiettivo è quello di stabilire una cooperazione e sviluppare reti di cooperazione intorno all'Università di Nizza. Questa azione avrebbe un peso maggiore rispetto alla Commissione europea se fosse presentata congiuntamente a Torino, Genova e Monaco.

Sottobiettivo 4.1: Affermare la voce metropolitana di Nizza, Torino e Genova nelle strategie alpine.

Azioni in corso

● Definire il posizionamento della Metropoli in relazione alle strategie alpine regionali, nazionali ed europee. ● Istituire azioni comuni di lobby a livello europeo per difendere le azioni transfrontaliere e la governance, PITEM CLIP / PITER ALPIMED.

Linee d’azione 2020-2030

● Proporre progetti comuni nell'ambito del programma INTERREG ESPACE ALPIN. ● Creare una rete di metropoli alpine

Sottobiettivo 4.2: Affermare la voce metropolitana di Nizza, Torino e Genova nelle strategie per il Mediterraneo.

Azioni in corso ● Definire il posizionamento della Metropoli in relazione alle strategie regionali, nazionali ed europee per il Mediterraneo.

48 https://www.diplomatie.gouv.fr/IMG/pdf/presentation_ge_2__cle8417b2.pdf

22

● Partecipare insieme alle reti del Mediterraneo ● Sviluppare un programma di diplomazia territoriale transfrontaliera ● Istituire azioni comuni di lobby a livello europeo per difendere le azioni e la governance transfrontaliere PITEM CLIP / PITER ALPIMED

Linee d’azione 2020-2030

● proporre posizioni comuni nelle strategie europee e internazionali per il Mediterraneo ● Proporre progetti comuni nei programmi INTERREG MED, MARITTIMO e IEVCT MED.

Sottobiettivo 4.3: Strutturare il trasporto transfrontaliero sulla costa mediterranea

Azioni in corso

● Partecipare insieme alla regione PACA alla politica della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) e alla Connecting Europe Facility (CEF – Meccanismo per collegare l’Europa) ● Facilitare la cooperazione tra Francia-Italia-Monaco nel settore dei trasporti

Linee d’azione 2020-2030

● Organizzare scambi strategici tra i funzionari eletti

23

ASSE TRASVERSALE : Governance

OBIETTIVO STRATEGICO 5: Conoscere meglio reciprocamente per capirsi meglio e lavorare insieme.

La Strategia di Cooperazione Transfrontaliera metropolitanadeve essere l'occasione per avviare una collaborazione a lungo termine tra i vari soggetti coinvolti nella cooperazione transfrontaliera su entrambi i lati delle frontiere. Lo Schema non è fine a se stesso, ma è un nuovo passo avanti nella governance territoriale transfrontaliera. La questione è trasversale e, in quanto tale, è oggetto di un capitolo specifico.

Gli orientamenti iniziali sono stati presi in considerazione durante le interviste con gli stakeholder francesi e italiani, ma anche durante il seminario di co-costruzione. Queste proposte, alcune delle quali sono incluse nei progetti di cui sopra, creano un nuovo spazio per un dialogo transfrontaliero liberamente articolato con una notevole bisogno di ingegnerizzazione per organizzare e gestire in tutto o in parte di questo processo.

La Metropoli si prefigge anche l’ambizione, su questo obiettivo trasversale, in particolare di :

- Promuovere i legami tra i soggetti del territorio transfrontaliero, i cittadini, i funzionari eletti, le imprese, i funzionari - Dotarsi degli strumenti per conoscersi, capirsi e agire - Disporre di luoghi fisici o digitali, che fanno da simbolo e rendono formale la cooperazione transfrontaliera.

Sottobiettivo 5.1: promuovere i legami tra i soggetti del territorio transfrontaliero, i cittadini, gli eletti, i funzionari, le imprese, gli agenti.

Azioni in corso

● Creazione di un gioco da tavolo transfrontaliero per divulgare le azioni realizzate nell'ambito dei progetti PITER ALPIMED. ● Promuovere la partecipazione dei cittadini allo sviluppo di strategie ambientali PITER ALPIMED ● Adottare dei documenti di intesa tra i territori transfrontalieri in materia di parità di genere e l’ambiente PITEM PROSOL ● Organizzare eventi culturali ed educativi comuni per i giovani PITER ALPIMED / PITEM PACE ● Organizzare eventi e accoglienza di delegazioni congiunte dedicate alle imprese nei settori della e- health / silver economy, innovazione, sviluppo economico, cultura e ambiente PITEM CLIP / PITEM PACE ● Organizzazione di riunioni di funzionari eletti metropolitani a Monaco, Genova, Torino PITER ALPIMED ● Sensibilizzazione e formazione dei funzionari sulle questioni transfrontaliere

Linee d’azione 2020-2030

● Organizzare regolarmente le Giornate europee della cooperazione transfrontaliera. ● Garantire l'animazione dello Schema di cooperazione transfrontaliera ● Istituire un comitato di monitoraggio transfrontaliero

24

● Istituire un gruppo di lavoro FR-IT-MC (in relazione al sotto-obiettivo 1.1).

Sottobiettivo 5.2: dotandoci degli strumenti per conoscerci, comprenderci e agire l'uno sull'altro.

Azioni in corso ● Cooperazione tra la Mtropoli di Nizza Costa Azzurra e l'INSEM per individuare i flussi di lavoratori transfrontalieri ● Analisi della domanda e dell'offerta delle imprese e dei soggetti nel campo della salute e dell'innovazione PITEM CLIP / PITEM PROSOL / PITER ALPIMED ● Creare e diffondere un catalogo di progetti transfrontalieri ● Diffondere guide transfrontaliere per funzionari eletti, funzionari e società

Linee d’azione 2020-2030 ● Elaborare un repertorio dei soggetti della cooperazione transfrontaliera ● Sviluppare la conoscenza reciproca delle competenze istituzionali su entrambi i lati del confine ● Istituire un sistema transfrontaliero di osservazione e pianificazione ● Proporre la firma di un patto transfrontaliero

Sottobiettivo 5.3: Disporre di sedi fisiche o digitali, che siano da simbolo e rendano formale la cooperazione transfrontaliera.

Azioni in corso ● Creare un polo “simbolico” transfrontaliero che promuova l'eccellenza nella salute e nella sanità digitale (e-health);

Linee d’azione 2020-2030 ● Disporre di un sito simbolo nell'area transfrontaliera (collegato all'azione in corso) ● Creare una pagina dedicata alla cooperazione transfrontaliera sul sito web della Metropoli ● Creare una sede transfrontaliera a vocazione professionale e civica con strumenti di informazione come gli Euro.Institut e Infobest (in linea con il sotto-obiettivo 1.1). ● Avviare un monitoraggio strategico delle politiche, della legislazione, dei programmi e degli strumenti della politica di coesione e della cooperazione territoriale europea.

25

Schema dell'asse trasversale

ALLEGATI

Analisi della presa in considerazione delle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione

1.1 Riferimenti alle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione sul lato francese

Comune Nizza Mentone Contes Antibes Cannes Grasse

Intercomunità Metropoli Comunità CC Pays des CA Sophia CA Pays de CA Pays de Nizza Costa della Costa Paillons Antipolis Lérins Grasse Azzurra Azzurra (CASA) (CARF)

Intercomunale PLU CARF SCOT SCOT del SCOT di SCOT'Ouest des Alpes- Metropolitan in esame Pays des CA Sophia Maritimes in fase di Nice Côte Paillons Antipolis in elaborazione dal 2016 d'Azur votato approvato il revisione il 21 28 settembre dall'11 dicembre 2011 - luglio 2011. 2018 attualmente in fase di revisione.

Dipartimentale Direttiva sulla pianificazione territoriale delle Alpi Marittime approvata il 2 dicembre 2003.

Regionale SRDEII PACA adottato il 17 marzo 2017.

SRADDET PACA in fase di elaborazione

Livello intercomunale

PLU Metropole Nizza Costa Azzurra :

Il PLU della Metropoli di Nizza Costa Azzurra (PLUm) è stato interrotto alla fine del 2018. I documenti qui analizzati sono documenti di lavoro (versione settembre 2016). Nella diagnosi territoriale del PLUm, la dimensione transfrontaliera non è menzionata direttamente, tranne che per descrivere la posizione di confine della Metropoli Nizza Costa Azzurra con l'Italia e il Principato di Monaco.

La vicinanza del confine italiano e di Monaco rende l'accessibilità internazionale del territorio una questione chiave. Uno dei principali orientamenti del PLUm è quello di affermare la dimensione internazionale della Metropoli di Nizza Costa Azzurra posizionando la Metropoli della Costa Azzurra come parte di un sistema transfrontaliero e rafforzando i partenariati (abitazioni, spostamenti) verso l'Italia e il Principato di Monaco; è anche quello di consentire la creazione della "Ligne Nouvelle Provence Côte d'Azur" (LNPCA), in concertazione con i comuni interessati, nonché il collegamento con l'Italia, in particolare Liguria e Piemonte. Il PLUm prevede anche la creazione di abitazioni per i lavoratori frontalieri che lavorano a Monaco.

Schema di sviluppo economico metropolitano, innovazione e internazionalizzazione (SMDEII) della Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

La SMDEII è la strategia di sviluppo economico della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, adottata nel giugno 2017. Questa strategia intende essere una versione metropolitana del Piano regionale di sviluppo economico, innovazione e internazionalizzazione (SRDEII) 2017-2021 della regione Sud Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Questo documento, che fornisce un quadro di riferimento per la politica economica metropolitana fino al 2020, permette di declinare le caratteristiche specifiche della Metropoli e i segmenti differenzianti della sua attività economica sul contesto nazionale ed europeo. Il documento è strutturato in quattro parti principali:

- 1. L'innovazione e la città intelligente come motore dello sviluppo economico della Metropoli di Nizza Costa Azzurra;∙ - 2. Grandi progetti al servizio della dimensione metropolitana;∙ - 3. Nuove dinamiche universitarie e imprenditoriali al servizio di un ecosistema performante∙ - 4. Rinnovate strategie per l'attrattività e la cooperazione territoriale

Questo quarto asse comprende Linee d’azione per migliorare lo sviluppo internazionale ("Nice World") e transfrontaliero:

- La strategia di marketing territoriale (e il ruolo della Maison de la Métropole di Parigi) con i seguenti obiettivi: costruire una governance economica metropolitana pubblico-privata; sviluppare una strategia di marca attraverso la messa in rete dei soggetti interessati; esportare una immagine capace di valorizzare la Metropoli in Francia e nel mondo. - L'accordo quadro di cooperazione franco-monegasca in materia di innovazione digitale e sviluppo economico con i seguenti obiettivi: stabilire un collegamento digitale permanente e sicuro tra le due entità territoriali; rafforzare l'attrattività digitale intorno a questi due territori; migliorare la qualità dei transiti sull'asse stradale metropolitano Nizza Costa Azzurra /Monaco. - Cooperazione transfrontaliera con i seguenti obiettivi: risolvere i problemi comuni individuati congiuntamente nelle aree di confine; migliorare il processo di cooperazione per lo sviluppo armonioso dell'Unione europea; sfruttare il potenziale inutilizzato delle zone di confine. - La rete delle città Euromed con i seguenti obiettivi: valorizzare il patrimonio comune di know-how e conoscenze delle città membri; sviluppare scambi di esperienze e progetti di cooperazione economica; proporre strategie e azioni per contribuire all'influenza della rete. - Cooperazione internazionale multipartner con i seguenti obiettivi: aumentare l'influenza internazionale e la visibilità del territorio metropolitano; federare i soggetti locali verso una strategia condivisa di relazioni internazionali; creare solidi legami economici e attrarre nuovi investitori. - Favorire le collaborazioni formative internazionali stimolando la creazione di programmi integrati con partner stranieri di alto livello. - Partenariati europei e internazionali per individuare soluzioni comuni e innovative in settori quali lo sviluppo urbano sostenibile, lo sviluppo delle relazioni economiche, la sicurezza, la messa in rete delle PMI..... - Innovative City, la fiera internazionale dell'innovazione urbana, con i seguenti obiettivi: presentare soluzioni digitali già operative sul territorio; fare luce su programmi internazionali ad alto potenziale di sviluppo; fare di Nizza un crocevia di riferimento per le ultime innovazioni urbane.

SCOT della CARF

Nella versione operativa della diagnosi territoriale, il territorio della CARF è descritto come il cuore di un'area transfrontaliera italo-francese e monegasca, la Riviera del Mediterraneo. Una parte descrive il processo di sviluppo di un progetto territoriale transfrontaliero iniziato con la firma di un "Memorandum di intenti sulla cooperazione frontaliera di prossimità" tra i Sindaci di Mentone e di Ventimiglia nel 1991. Nel 1993 è stato poi delineato un ambito di studio sul piano transfrontaliero con la creazione del Syndicat Intercommunal pour le Développement Local Transfrontalier, che si estende da Villefranche-sur-Mer al confine e conduce una riflessione informale con i comuni italiani di confine. Le relazioni si sono accelerate con la

28 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 creazione, nel 2002, della Communauté d'Agglomération de la Riviera Française nei dintorni di Mentone. Tuttavia, si indica che non esiste una struttura comune per la consultazione tecnica o politica, né uno strumento comune di gestione o di pianificazione all'interno di questo perimetro transfrontaliero. Tuttavia, sono stati individuati alcuni progetti transfrontalieri: - cooperazione interospedaliera tra Mentone e la provincia di Imperia - progetto LiRiCa (miglioramento della gestione dell'offerta nel trasporto pubblico transfrontaliero) - estrazione di acqua dolce marina al largo della costa

Inoltre, l’analisi indica che il territorio delle Alpi Marittime non ha investito molto nelle questioni transfrontaliere, a parte alcune iniziative universitarie o regionali puntuali realizzate su questo tema e alcuni lavori nell'ambito dei programmi europei.

Un punto riguarda l’andamento demografico del territorio transfrontaliero italo-francese monegasco, un altro sul mercato del lavoro transfrontaliero ("Monaco è un territorio che alimenta truppe quotidiane di lavoratori transfrontalieri attratte da un lavoro meglio retribuito"), e una sezione sulle principali caratteristiche delle province italiane e del Principato di Monaco.

Nella sezione Prospettiva e sfide, la cooperazione transfrontaliera con Monaco è caratterizzata dall'asimmetria istituzionale esistente tra il Principato e i territori francesi limitrofi. "La particolarità del territorio SCoT è che è privato del suo cuore economico: Monaco. È quindi ovvio che la coerenza del territorio dipende da strategie concertate, le cui modalità restano da inventare. »

Nella sezione "I principali settori di attività dello SCoT", un passaggio riguarda il turismo estivo e l'inserimento nel patrimonio mondiale dell'UNESCO del Parco Naturale Europeo Alpi Marittime - Mercantour. Il passaggio dedicato all'economia mostra il significativo dislocamento commerciale verso Nizza, Monaco e l'Italia. I residenti del territorio SCoT si recano in Italia per acquistare cibo o beni strumentali. Anche chi lavora nel Principato di Monaco vi fa acquisti. Inoltre, molti commercianti italiani si recano nei mercati di Breil-sur-Roya, Tenda o Mentone per acquistare prodotti più economici o più facili da reperire (medicinali).

Nella sezione "Attività economiche strutturali", si sottolinea che il settore del legno da energia ha molte difficoltà di sviluppo perché soffre di una forte concorrenza italiana (stoccaggio, quantità, trasporti).

Tra i progetti transfrontalieri citati, va notato che il progetto di collegamento pubblico in fibra ottica per le telecomunicazioni tra La Trinité e Monaco è considerato strategico per il territorio del CARF.

Per quanto riguarda l'accessibilità, l'aeroporto di Genova situato a 170 km da Mentone (2h15 su strada) è considerato un bene per il territorio dello SCOT. Per quanto riguarda la rete di trasporto, la RD 6204 è considerata una via di transito "italo-italiana" da Cuneo a Ventimiglia attraverso la Valle Roya. La stazione ferroviaria di Mentone è servita dalla linea Nizza-Monaco-Ventimiglia TER; le stazioni di Breil-sur-Roya, Fontan- Saorge, Briga e Tenda sono servite dai treni TER PACA che collegano le stazioni di Nizza-Ville e Tenda. Sono serviti anche da treni italiani che collegano Ventimiglia a Cuneo.

Un capitolo riguarda la pianificazione territoriale da parte italiana. Il territorio dello SCOT viene paragonato con le province di Cuneo e Imperia.

SCOT del Pays des Paillons

Lo SCOT Pays des Paillons è stato adottato nel 2011. Questo territorio si trova tra la CARF e la Metropoli di Nizza Costa Azzurra. La dimensione transfrontaliera è praticamente inesistente nella relazione di presentazione. Nel documento di revisione della PADD (settembre 2016) si legge: "Il Pays des Paillons è un territorio a cui i suoi abitanti sono molto legati e fedeli, e che gode di un'eccellente attrattività grazie alla sua posizione privilegiata vicino a importanti bacini occupazionali (Principato di Monaco, Metropoli della Costa Azzurra di Nizza) poveri di risorse territoriali". "Lo sviluppo previsto mira a preservare queste forti caratteristiche: la crescita non deve danneggiare la qualità della vita, il territorio deve rimanere a misura d'uomo e favorire le relazioni locali, il Pays des Paillons deve preservare i suoi rapporti con la costa (Nizza, Monaco) e con le montagne

29 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 (Mercantour), con i territori vicini ad est (valli di Bevera e Roya, e l’Italia poco più lontana) e ad ovest (altopiano di Levens e, oltre, valle del Var), con un ruolo rivendicato di collegamento. "».

Il Pays des Paillons è, per la qualità della vita che vi si trova, una scelta diffusa tra i lavoratori che lavorano nelle località di impiego sulla costa (principalmente Nizza e Monaco). Lo SCOT deve promuovere lo sviluppo del trasporto pubblico per servire Nizza, Monaco e la Riviera.

Nel documento di revisione relativa al commercio (ottobre 2015) si afferma che "il Pays des Paillons beneficia della vicinanza dell'agglomerato costiero di Cannes a Monaco, che è dotato di stabilimenti commerciali di prim'ordine. »

SCOT della Comunità di agglomerazione Sophia Antipolis (CASA)

Lo SCOT CASA è stato adottato nel 2008. È attualmente in fase di revisione. Il suo territorio si trova ad ovest della Metropoli di Nizza Costa Azzurra. Nel rapporto di presentazione dello SCOT 2008, l'Italia è considerata il primo Paese di provenienza tra i turisti stranieri in termini di numero di soggiorni (24%), prima del Regno Unito (20%). Il resto del documento non contiene nessun'altro richiamo al tema transfrontaliero, all'Italia o a Monaco.

Livello dipartimentale

Direttiva di pianificazione territoriale per le Alpi Marittime

Nel documento approvato nel 2003, la parte relativa allo sviluppo del porto di Nizza fa riferimento al progetto di un servizio regolare di cabotaggio marittimo a livello regionale, che servirebbe i porti italiani (Genova, La Spezia, Livorno) e spagnoli (Barcellona, Valencia).

Per quanto riguarda il rafforzamento del ruolo delle ferrovie, il raddoppio della tratta ferroviaria italiana è previsto per circa il 2005 nella parte orientale del dipartimento.

Nel capitolo "Principali collegamenti stradali e autostradali" si afferma che i rapporti con le Alpi settentrionali francesi e italiane sono assicurati dalle strade nazionali 85, 202 e 204, che servono anche l'Haut Pays. Inoltre "Saranno adottate tutte le misure per evitare che il traffico internazionale di automezzi pesanti entri nella Valle di Roya: sono preferibili altre vie di transito a lunga percorrenza, in particolare le autostrade italiane il cui completamento non è ancora assicurato, con i trafori alpini settentrionali e le linee ferroviarie. »

Nella sezione "Sviluppo dell'Università di Nizza", si indica che l'Osservatorio della Costa Azzurra, con il progetto italo-francese “Virgo”, rafforzerà la sua attività scientifica e si affermerà come leader nazionale nell'interferometria e la sua competenza nel campo della gravitazione. A medio e lungo termine si dovrebbero creare o rafforzare diversi istituti universitari: a Mentone si dovrebbe sfruttare la posizione geografica della città situata al centro di una regione transfrontaliera. Lo IUT deve essere rafforzato con la prospettiva di accogliere studenti francesi e italiani.

Nel capitolo "Cooperazione delle collettività", una parte è dedicata alla cooperazione transfrontaliera: "La posizione di frontiera delle Alpi Marittime implica considerazioni specifiche riguardo ai territori situati da una parte e dall'altra del confine con l'Italia e con il Principato di Monaco. I confini di questi territori variano a seconda dell'ampiezza delle tematiche affrontate, tra le quali rivestono particolare importanza l'armonizzazione delle politiche dei trasporti e la gestione dei servizi pubblici locali. Nel settore della cooperazione transfrontaliera, i servizi decentrati dello Stato hanno il compito di promuovere le iniziative delle autorità locali e, in particolare, di consentire l'attuazione di progetti a favore delle popolazioni dei bacini interessati e di facilitare l'informazione reciproca delle autorità locali di questi bacini in merito alle diagnosi e agli orientamenti in materia di assetto territoriale.

Inoltre, l'università deve svolgere un ruolo importante nella cooperazione transfrontaliera: incoraggerà l'apprendimento delle lingue, l'armonizzazione dei programmi di studio, gli scambi scolastici e la formazione italo-francese in settori di interesse comune. »

30 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

Livello regionale

Schema regionale di sviluppo economico, innovazione e internazionalizzazione (SRDEII) della regione Sud-Provence-Alpes-Côte d'Azur.

Lo SRDEII è stato elaborato in concertazione con le regioni di confine della Liguria e del Piemonte e del Principato di Monaco per individuare possibili aree di cooperazione economica e rafforzare i forti legami storici tra questi territori e la regione PACA. Nell'asse 2: "Costruire una catena del valore territoriale per garantire uno sviluppo economico equilibrato", una parte di essa riguarda i principali assi di sviluppo dei diversi territori che compongono la regione. Una delle sfide è quella di sviluppare il turismo e l'economia locale e in particolare di sviluppare l'offerta turistica collegandola con i paesi dell’entroterra e le regioni transfrontaliere. Nei territori del Pays de Paillon e della Costa Azzurra, i servizi alle imprese sono considerati una priorità e le sfide consistono nel mettere in rete le diverse attività economiche, attraverso la reaizzazone di spazi di lavoro e di nuove infrastrutture e sviluppando le dinamiche transfrontaliere, in particolare con Monaco.

Programma regionale per lo sviluppo sostenibile e l'uguaglianza dei territori (SRADDET) della regione Sud-Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

La Relazione SRADDET PACA, adottato il 18 ottobre 2018 e attualmente in fase di consultazione pubblica, è suddiviso in tre linee guida che includono obiettivi qualitativi e quantitativi per il 2030. Ci sono elementi strategici riguardanti la Metropoli di Nizza Costa Azzurra in diverse parti del documento.

La linea guida 1 "Rafforzare e sostenere l'attrattività del territorio regionale" si divide in un asse 1 "Rafforzare l'influenza del territorio e attuare la strategia di sviluppo economico" e un orientamento 1 "Un territorio collegato e più accessibile a livello nazionale, europeo e internazionale".

o L'obiettivo 1 di questo orientamento comprende la volontà di "rafforzare le porte di accesso al territorio regionale" migliorando l'accessibilità degli aeroporti (compreso quello di Nizza Costa Azzurra) e dei porti (compreso quello di Nizza), dando la priorità al completamento del progetto Ligne Nouvelle Provence Côte d'Azur (LNPCA) per migliorare il trasporto quotidiano e aprirsi all'est della regione. o L'obiettivo 2 "Definizione e attuazione di una strategia portuale e fluviale regionale" prevede lo sviluppo di una strategia costiera mediterranea che integra i porti, tra cui Nizza (collegamenti marittimi passeggeri: Corsica, Sardegna) e l'inserimento dell'asse Marsiglia-Ventimiglia-Genova, lungo il corridoio merci europeo mediterraneo e sostenuto dai suoi porti regionali, nella politica della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).

Nell'orientamento 2 "Poli economici, accademici, culturali e turistici di eccellenza che promuovono l'influenza regionale":

o L'obiettivo 4 "Rafforzamento dei grandi centri economici, turistici e culturali" riguarda in particolare l'accessibilità del territorio metropolitano (EcoVallée Plaine du Var, Sophia Antipolis Technopole, Festival di Cannes, Juan-les-Pins Festival....); o L'obiettivo 5 "Definire e attuare la strategia di sviluppo economico regionale" pone la Plaine du Var come uno spazio con un forte potenziale di sviluppo economico; o L'obiettivo 6 "Sostenere l'influenza del territorio in materia di università, ricerca e innovazione" mostra un sostegno all'offerta di istruzione superiore e alla qualità di siti universitari come Nizza, incoraggia la promozione di iniziative nell'ambito della rete French Tech come la French Tech Costa Azzurra e di progetti finanziati nell'ambito del Programme des Investissements d'Avenir (PIA), iniziative di eccellenza come l'IDEX UCA Jedi (Università della Costa Azzurra) e gli ecosistemi di innovazione, in particolare i progetti di ricerca iscritti presso il CPER come l'Istituto mediterraneo per il rischio, l'ambiente e lo sviluppo sostenibile (IMREDD) gestito dall'Ecocampus dell'OIN ÉcoVallée Plaine du Var (Università della Costa Azzurra).

31 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 Nell'orientamento 3 "La dimensione europea della regione rafforzata nel cuore del bacino del Mediterraneo, progetti di collaborazione rafforzata con i territori di confine", obiettivo 7 "Consolidare i legami con i territori vicini e rafforzare l'arco del Mediterraneo":

o 1. ribadisce il carattere essenziale dell'attuazione della nuova linea Provenza-Costa Azzurra (LNPCA), collegata alla linea ferroviaria esistente, per rispondere alle molteplici sfide della mobilità su scala regionale o sostiene l'inclusione del collegamento Marsiglia-Ventimiglia-Genova nella carta europea dei corridoi TEN-T, al fine di creare un asse ferroviario continuo che colleghi Barcellona, Perpignan, Marsiglia, Nizza e Genova, in modo da ridurre la congestione delle infrastrutture esistenti e promuovere il trasferimento modale o Sottolinea che l'importanza delle frequenze sulla linea Nizza-Italia (80 treni al giorno) non deve mettere in secondo piano la necessità di passare a servizi più diretti di attraversamento a Ventimiglia per migliorare la competitività del trasporto ferroviario su un asse in cui il trasferimento modale è essenziale per alleggerire l'autostrada A8 e rafforzare la base di clienti potenziali dell'aeroporto di Nizza. o Specifica che la linea della Valle Roya (Breil-Tenda sulla linea Cuneo-Ventimiglia) è oggetto di recupero per garantire la continuità del servizio necessario alla rottura dell’isolamento, in particolare per lo sviluppo turistico e per il mantenimento dei servizi interregionali Piemonte-Liguria, che consentono anche di garantire collegamenti internazionali italo-francesi. o In questo obiettivo si specifica inoltre che il SRADDET intende definire i percorsi e gli assi che costituiscono itinerari di interesse regionale attraverso lo Schema di itinerari di interesse regionale (SIIR). Quest'ultimo fa parte di un sistema coordinato di collegamenti strutturanti stradali, ciclabili e ferroviari in grado di collocare la regione nei collegamenti europei e interregionali con le regioni francesi e i territori confinanti (Monaco, Italia, Spagna).

Con l'obiettivo 8 "Sostenere progetti metropolitani internazionali e progetti di cooperazione transfrontaliera" che lo SRADDET intende sia rafforzare l'internazionalizzazione delle aree metropolitane regionali e dei programmi di cooperazione transfrontaliera (ALCOTRA e MARITTIMO) sia fornire un contesto per i progetti metropolitani al fine di sostenere i progetti internazionali delle aree metropolitane, in particolare nel caso di Nizza Costa Azzurra, prendendo in considerazione l'elaborazione di un programma di cooperazione transfrontaliera tra Nizza, la provincia di Cuneo e il Principato di Monaco. L'azione dovrebbe contribuire direttamente al consolidamento dell'internazionalizzazione della Metropoli di Nizza Costa Azzurra, vera e propria vetrina turistica della regione.

L'obiettivo 9 "Affermare il potenziale di attrattività dello spazio marittimo regionale e sviluppare la cooperazione europea, mediterranea e internazionale" afferma che lo SRADDET mira a preservare il fragile equilibrio tra la conservazione delle aree naturali, l'accoglienza della popolazione ai margini delle coste e lo sviluppo delle attività marittime e costiere e intende contribuire alla strategia dell'Unione europea per la regione mediterranea WESTMED49.

Lo SRADDET ha definito diverse aree territoriali, tra cui la Costa Azzurra, che comprende la Metropoli di Nizza Costa Azzurra. Le principali sfide in questo ambito sono le seguenti:

o Ripristinare il contributo della Costa Azzurra a livello regionale per favorire lo sviluppo e rafforzare la sua influenza sull'arco del Mediterraneo. o Strutturare il sostegno allo sviluppo attorno alle tre aree caratteristiche della Costa Azzurra (costiera / entroterra/entroterra Alte Valli). o Sviluppare un sistema di trasporto pubblico su gran parte dell'area come quadro di riferimento per l’attrazione allo sviluppo. o sostenere e conservare delle aree naturali e agricole come fattore di attrattività residenziale ed economica o Rinnovare dell'offerta turistica intorno al marchio Costa Azzurra o Costruire una strategia territoriale per lo sviluppo economico nell’ambito della Costa Azzurra.

49 L'obiettivo è affrontare i principali effetti ambientali del sottomarino marittimo, trasformare le attività economiche esistenti per renderle meno inquinanti e più prospere e promuovere opportunità di crescita blu. Il 32 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 o Includere il territorio tra queli capaci di produzione di energia rinnovabile per compensare, in particolare, la situazione di “penisola elettrica”.

Tuttavia, l’articolazione in dettaglio di tali “sfide” non presenta una dimensione transfrontaliera.

L'obiettivo 44 "Accelerare la costruzione della nuova linea ferroviaria Provenza-Costa Azzurra per rafforzare l'offerta quotidiana di trasporto" dà la priorità ai nodi ferroviari di Marsiglia e della Costa Azzurra che devono essere decongenstionati. Per quanto riguarda il territorio della Costa Azzurra, le disfunzioni incidono ancora di più sulla qualità della rete di trasporto pubblico ferroviario e sulla qualità della vita quotidiana dei 5 milioni di abitanti della regione, in quanto la tratta Costa Azzurra Cannes-Nizza-Monaco ha da diversi anni il maggior numero di passeggeri TER in Francia (esclusa l'Île-de-France). Tuttavia, i lavori sulla tratta Nizza-Monaco- Mentone-Ventimiglia non sono considerati prioritari nell'ambito di SRADDET, in quanto sono previsti dopo il 2030.

Patto per l'innovazione Stato-Metropoli

Nel Patto per l'innovazione tra lo Stato e la Metropoli di Nizza Costa Azzurra, solo il titolo del progetto di realizzazione del "Schema di cooperazione transfrontaliera" contiene una dimensione transfrontaliera. Gli obiettivi dello Schema da raggiungere nel 2018 sono i seguenti:

- Fare il punto della situazione attuale della cooperazione transfrontaliera nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra ed effettuare un'analisi tecnica preliminare approfondita su entrambi i lati del confine. - Rimuovere gli ostacoli alla cooperazione, identificare il potenziale transfrontaliero e affermare il posizionamento strategico transfrontaliero della Metropoli al servizio della suo perimetro di azione. - Rafforzare la presenza delle autorità nazionali garanti della concorrenza nei progetti di cooperazione transfrontaliera Francia-Italia finanziati dall'UE (in particolare nell'ambito dei programmi Alcotra e Marittimo). - Posizionare la Metropoli di Nizza Costa Azzurra nei confronti delle istituzioni europee come laboratorio per la cooperazione transfrontaliera con un paese al di fuori dell'UE (nel contesto dei negoziati su un accordo di partenariato tra il Principato di Monaco e l'UE).

IN BREVE

A livello intercomunale, i documenti esistenti (SCOT) o in corso (PLUm), la dimensione transfrontaliera è presente in modo discontinuo. La vicinanza del Principato di Monaco è considerata un vantaggio (polo di attrazione internazionale, datore di lavoro) ma anche una fonte di problematiche (congestione stradale, concorrenza commerciale, abitazioni per i lavoratori transfrontalieri) difficili da risolvere a causa dell'asimmetria istituzionale tra il Principato e i territori francesi limitrofi. Per quanto riguarda la dimensione italo-francese, alcuni documenti, in particolare quelli dell'est del dipartimento, fanno riferimento ad accordi o progetti transfrontalieri realizzati in passato, ma deplorano l'assenza di una struttura comune di consultazione transfrontaliera. La cooperazione con l'Italia non sembra costituire un argomento di interesse nella parte occidentale del dipartimento.

A livello dipartimentale, la DTA Alpes-Maritimes è un vecchio documento (2003) le cui tematiche potrebbero non essere più attuali. Essi riguardano principalmente le relazioni con l'Italia (cabotaggio marittimo, mobilità ferroviaria e stradale, cooperazione scientifica, cooperazione universitaria, ecc.) Il rapporto con Monaco si concentra sulla mobilità e sulla gestione dei servizi pubblici.

A livello regionale, la SRDEII si riferisce allo sviluppo transfrontaliero del turismo e dell'economia di prossimità con l'Italia, in particolare nelle zone montane di confine. Con Monaco, ci sono sfide legate allo sviluppo dei servizi alle imprese in un contesto transfrontaliero nei territori limitrofi (Pays des Paillons, CARF). Lo SRADDET ha una dimensione transfrontaliera piuttosto limitata nell’analisi dell'area della Costa Azzurra, ma è il riferimento frontaliero è più articolato negli orientamenti sull'accessibilità regionale (aeroporto, porto) e sul

33 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 miglioramento della rete ferroviaria (LNPCA, Nizza-Cuneo) e la partecipazione della città a progetti internazionali o transfrontalieri nell'ambito dei programmi ALCOTRA o MARITTIMO, della strategia WESTMED o della sua inclusione nell'asse Marsiglia-Ventimiglia-Genova, lungo il corridoio merci europeo mediterraneo e collegato ai suoi porti regionali, nella politica della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). 1.2 Riferimenti alle questioni transfrontaliere nei documenti di pianificazione da parte italiana

Documenti di pianificazione: una visione "interna Le Regioni italiane hanno obblighi di pianificazione che derivano da leggi nazionali o da competenze proprie. Essi sono tenuti, tra l'altro, a redigere un piano territoriale regionale o piano di coordinamento territoriale, un piano paesaggistico regionale, un piano regionale per la mobilità e i trasporti. Le regioni costiere devono inoltre adottare un piano di coordinamento territoriale costiero. Anche i comuni e le province hanno obblighi di pianificazione: per i comuni lo strumento principale, con i piani che ne derivano, è il Piano Regolatore Generale.

REGIONE PIEMONTE ● Piano Territoriale Regionale approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 122- 29783 del 21 luglio 2011 ● Piano paesaggistico regionale (Ppr) approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 233- 35836 del 3 ottobre 2017, adottato nel 2009 e poi nel 2015 in regime transitorio. ● Piano regionale della mobilità e dei trasporti, approvato il 16 gennaio 2018 dal Consiglio Regionale.

CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO ● Documento di inquadramento socioeconomico e territoriale per il piano strategico della Città Metropolitana di Torino (PsCMTO)

REGIONE LIGURIA ● Piano territoriale di coordinamento paesistico (Ptcp) ● Piano territoriale di coordinamento della costa ● Piano forte territoriale regionale - (in elaborazione) ● Infrastrutture e sistemi di trasporto (in elaborazione)

CITTÀ DI GENOVA E CITTÀ METROPOLITANA ● Piano per l’assetto del territorio della città metropolitana

L'approccio dei documenti analizzati è essenzialmente interno e non guarda all'esterno. Questo approccio deriva dagli obiettivi di pianificazione, in quanto è competenza degli enti locali e delle Regioni pianificare all'interno delle loro competenze e del loro territorio; la competenza di coordinamento o visione d'insieme (dello Stato o dell'Europa) è assegnata al livello istituzionale superiore.

Infatti, il piano paesaggistico del Piemonte non tiene conto di alcun corridoio ecologico nel Parco del Mercantour e nelle Alpi Marittime, né dei valichi transfrontalieri. Non si tratta di una chiusura strettamente tema transfrontaliero, perché questa "visione di pianificazione interna" (che non tiene conto dei territori vicini) viene applicata anche al confine con la Liguria e la Valle d'Aosta, ad esempio per quanto riguarda il Parco del Gran Paradiso50. Inoltre, nella sua relazione generale, cita solo una volta l'aspetto transfrontaliero, riferendosi alla contaminazione delle culture in montagna, negli Escartons e nei Walser.

50 Regione Piemonte, Piano paesistico regionale. Tav. 5 Rete di connessione paesistica https://goo.gl/3HdNLG, Per i documenti di cooperazione si veda il sito web della Regione Veneto http://ptrc.regione.veneto.it/tavolo-interregionale e per i documenti di pianificazione il sito web della Regione Piemonte http://www.regione.piemonte.it/territorio/pianifica/tavoloInterregionale.htm 34 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 Anche il documento "InfrastrutturE e sistema dei trasporti" non tiene conto del collegamento con la Costa Azzurra, e si limita a prendere in considerazione la "parte ligure" della ferrovia Cuneo Ventimiglia. Analogamente, il Documento di inquadramento socioeconomico e territoriale per il Piano strategico della città metropolitana di Torino inserisce la città in un benchmarking con altri sistemi urbani europei comparabili, ma non ha anche un approccio transfrontaliero.

Pur considerando che questa visione come una "monade di Leibniz" limita la capacità strategica delle Regioni e degli enti locali impegnati nella pianificazione, va anche notato che le Regioni hanno messo in atto strumenti per superare tale approccio isolazionista negli oggetti dell'analisi.

Ad esempio, le Regioni del Nord Italia collaborano orizzontalmente dal 2007, quando si sono incontrate a Venezia con gli Assessori allo sviluppo territoriale delle Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta e Veneto e delle Province autonome di Bolzano e Trento. I lavori successivi hanno permesso di mettere in relazione le azioni di pianificazione, in particolare per i Sistemi dei poli urbani, lo Schema della rete infrastrutturale, il sistema delle infrastrutture ambientali e l'uso dei suoli. Trai documenti prodotti, la carta più interessante è quella delle reti infrastrutturali, che è l'unico documento che proietta questi territori nella loro dimensione europea, inquadrandoli nel sistema europeo dei corridoi e aprendo alcune porte transfrontaliere.

Documenti strategici italiani: l'approccio proattivo

Nei documenti di natura più politica e strategica, esiste una dimensione transfrontaliera. Tuttavia, questi documenti hanno un impatto più limitato, a seconda del contesto politico o della situazione dei problemi. A volte la loro nascita è dovuta a soggetti territoriali o associativi. Tuttavia, offrono idee e visioni. Tra questi documenti di strategia transfrontaliera "unilaterale" figura il Cuneo Porta del Mediterraneo. . Il documento strategico è stato elaborato su impulso dell’amministrazione centrale e dei programmi nazionali.

Il programma S.I.S.Te.M.A., approvato con Decreto Ministeriale n. 988 del 10 luglio 2003, ha tratto insegnamento dai programmi nazionali di riqualificazione urbana PRU e PRUSST, e ha tracciato due gruppi di azioni: uno per il nord Italia e uno per il sud51. Il programma tiene conto delle direttive transfrontaliere più significative.

Il documento di programma S.I.S.Te.M.A. "Cuneo come porta transfrontaliera verso la Francia meridionale" del 2006 si52 basa sul progetto di raddoppio del tunnel stradale di Tenda, e mira a : ● individuare progetti di sviluppo per migliorare il posizionamento di Cuneo sul corridoio Torino-Nizza ● individuare le ricadute economiche e di sviluppo, con azioni di accompagnamento per rafforzare tali effetti ● stabilire una cooperazione permanente per gestire gli effetti del collegamento ● utilizzare le tecnologie digitali per facilitare il controllo e la gestione del traffico stradale ● rafforzare il turismo e lo sviluppo sostenibile e ridurre l'impatto e il disturbo del traffico ● rilanciare l'infrastruttura ferroviaria ● promuovere la complementarità dell'aeroporto di Cuneo Levaldigi ● coordinare i centri multiservizi nei comuni montani ● promuovere lo sviluppo delle imprese transfrontaliere attraverso la comunicazione digitale e l'innovazione ● rafforzare i mezzi di comunicazione (apprendimento delle lingue) e le competenze (mercato unico del lavoro)

51 Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Progetto S.I.S.TE.M.A.. Sviluppo integrato sistemi territoriali multi azione - centro-nord, Rome 2006 https://goo.gl/nXHRP7 52 Comune di Cuneo, Cuneo come porta transfrontaliera verso la Francia meridionale, Cuneo 2006

35 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

36 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

IN BREVE

I documenti programmatici italiani dei diversi livelli amministrativi - Regioni, Comuni e Città Metropolitane - non tengono conto della dimensione transfrontaliera. I documenti più importanti (Piano Paesistico 2017, Piano Territoriale Regionale 2011 e Piano Regionale Mobilità e Trasporti 2018 per il Piemonte, Piano di Coordinamento del Paesaggio, Piano di Coordinamento Costiero per la Regione Liguria) si limitano ad un approccio interno, anche se le questioni di confine hanno impatto negli ambiti del paesaggio e dell'ambiente o dei trasporti. Analogamente, i documenti di pianificazione per le città metropolitane riguardano principalmente strategie interne, nonostante vi sia uno sforzo nel confrontarsi con altre città europee, ma senza visione transfrontaliera. Anche i documenti in preparazione in Liguria (Piano Territoriale Regionale e Sistema Infrastrutture e Trasporti) si limitano ad una visione interna, anche se un cambiamento di approccio è ancora possibile. D'altra parte, altri documenti più strategici e operativi, spesso di natura interregionale o territoriale, tengono conto, con un approccio proattivo, del tema transfrontaliero. La cooperazione delle regioni del Nord Italia, istituita nel 2007, ha quindi permesso di "collegare" i documenti di pianificazione, ad esempio producendo uno "Schema di reti infrastrutturali" a dimensione transfrontaliera. Infine, il programma nazionale "Sistema" 2003 ha dato origine a diversi documenti strategici in Italia, tra cui quello del 2006 relativo al posizionamento della provincia di Cuneo rispetto alla città di Torino e alla zona costiera da Nizza a Savona.

Analisi dell'integrazione della Metropoli di Nizza Costa Azzurra nelle strategie europee.

Strategia macroregionale dell'UE per la regione alpina (EUSALP)

La Strategia dell'Unione Europea per la Regione Alpina (EUSALP) è la quarta strategia macroregionale dell'UE, adottata dalla Commissione Europea nel 2015 e approvata dal Consiglio Europeo nel 2016.

Questa strategia è strutturata attorno a tre obiettivi, suddivisi in nove azioni concrete:

● Obiettivo 1: parità di accesso all'occupazione, sulla base della forte competitività dell’area:

o Creare un vero ecosistema di innovazione e ricerca; o Aumentare il potenziale economico dei settori strategici; o Migliorare l'importanza dell'istruzione e della formazione in settori strategici per il mercato del lavoro.

● Obiettivo 2: accessibilità interna ed esterna sostenibile per tutti:

o Promuovere l'intermodalità e l'interoperabilità nel trasporto passeggeri e merci; o Garantire il l’accessibilità digitale tra le persone e facilitare l'accesso ai servizi pubblici.

● Obiettivo 3: un contesto ambientale più inclusivo per tutti e soluzioni energetiche rinnovabili e affidabili per il futuro:

o tutelare e valorizzare le risorse naturali, compresa l'acqua, nonché le risorse culturali; o Sviluppare la connettività ecologica in tutto il territorio EUSALP; o Migliorare la gestione dei rischi e gestire meglio i cambiamenti climatici, anche attraverso la prevenzione dei pericoli naturali su larga scala; o Fare del territorio dell’area alpina un modello di efficienza energetica e di energie rinnovabili.

● Obiettivo 4: questa strategia comprende inoltre un obiettivo trasversale per costruire un modello di forte governance macroregionale per l’area.

La Francia presiederà EUSALP nel 2020. In questo contesto, le Metropoli di Nizza o di Grenoble potrebbero ospitare un grande evento. A questo livello macroregionale si stanno creando reti di Metropoli (esempio di una rete sulle continuità ecologiche e le infrastrutture verdi a cui partecipa Grenoble).

Convenzione delle Alpi

37 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale per lo sviluppo sostenibile e la protezione delle Alpi ratificato dai paesi alpini (Austria, Francia, Germania, Italia, Liechtenstein, Monaco, Slovenia e Svizzera) e dall'Unione Europea. Dall'aprile 2019 alla fine del 2020, la Francia subentrerà dall'Austria alla presidenza della Convenzione delle Alpi. Le nuove priorità della presidenza francese sono la qualità dell'aria, la biodiversità e l'acqua.

L'iniziativa marina di Westmed

L'iniziativa riunisce 10 paesi mediterranei (Algeria, Francia, Italia, Libia, Malta, Mauritania, Marocco, Marocco, Portogallo, Spagna, Italia, Tunisia, Tunisia e Libia) intorno a tre obiettivi comuni principali: uno spazio marittimo più sicuro e più in sicurezza (safe and secure); una blue economy intelligente e resiliente entro il 2022; e una migliore governance del mare. La Commissione europea ha istituito un meccanismo di assistenza tecnica per sostenere i paesi partecipanti e le parti interessate nell'attuazione di questo sforzo congiunto.

La Metropoli di Nizza Costa Azzurra potrebbe posizionarsi per ospitare un evento nell'ambito dell'iniziativa Westmed.

L'Unione per il Mediterraneo

L'Unione per il Mediterraneo (UpM) è un'organizzazione intergovernativa che riunisce 43 Paesi dell'Europa e del bacino del Mediterraneo: i 28 Stati membri dell'Unione europea e 15 paesi partner mediterranei dell'Africa settentrionale, del Medio Oriente e dell'Europa sudorientale. La Segreteria generale si trova a Barcellona. L'UpM è stata fondata il 13 luglio 2008, durante il vertice di Parigi per il Mediterraneo. L'organizzazione ha lo scopo di rafforzare il partenariato euromediterraneo (Euromed), istituito nel 1995 con il nome del processo di Barcellona. L'organizzazione mira a promuovere la stabilità e l'integrazione in tutta la regione mediterranea.

Un Vertice delle due Rive si è tenuto a Marsiglia nel giugno 2019. Il Verice si è concluso con un'importante consultazione della società civile mediterranea organizzata dai Paesi del dialogo 5+5 (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Malta, per la sponda nord; Mauritania, Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, per la sponda sud). L'Unione per il Mediterraneo condivide l'ambizione di "rilanciare le dinamiche di cooperazione nel Mediterraneo occidentale" attuando progetti concreti per lo sviluppo sociale, economico e sostenibile della regione.

Nel corso di questo evento, l'UpM ha organizzato un forum dal titolo "Scambi di opinioni sulle questioni prioritarie nel Mediterraneo" che ha riunito oltre 140 rappresentanti della società civile e delle organizzazioni giovanili, delle istituzioni e delle organizzazioni internazionali dell’area per proporre congiuntamente iniziative volte a rafforzare la cooperazione su questioni trasversali: ambiente, acqua, energia, integrazione economica, istruzione e rafforzamento della partecipazione delle donne e dei giovani. La rete delle città euromediterranee, presieduta dalla Metropoli di Nizza Costa Azzurra, ha presentato all'UpM un progetto per una rete euromediterranea di centri di innovazione per la città intelligente, che propone la riproduzione e l'adattamento, nel Mediterraneo, di un'innovazione sviluppata nella Metropoli di Nizza Costa Azzurra.

Il progetto è stato approvato dall'UpM nell'ottobre 2018, consentendo di avviare una prima fase di sperimentazione in tre città pilota, prima di passare alla fase di sviluppo per l’area. L'obiettivo è quello di sviluppare tre piattaforme nei territori di Alessandria (Egitto), Tunisi (Tunisia) e Fez (Marocco). La rete delle città euromediterranee è già in trattative con l'Agenzia francese di sviluppo per l'attuazione della piattaforma di Alessandria.

38 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 ELENCO DEGLI INTERVISTATI

Interviste condotte in Francia

Università della Costa Azzurra ● Jeanick BRISSWALTER, vicepresidente della commissione di ricerca, Jeanick.BRISSWALTER@univ- cotedazur.fr ● Sara-Anna COMEL, Ingegnere del progetto di ricerca, [email protected]

CCI Nizza Costa Azzurra ● Laurent SOULIER, capo dell'unità Finanze pubbliche e Europa, [email protected] ● Marie-Laure MAZEAU, Public Partnerships and Project Engineering Manager, Marie- [email protected] ● Cécile COMTE, Capo del Dipartimento di Pianificazione Urbana e Cooperazione Portuale, Ports Riviera, [email protected]

CRT Nizza Costa Azzurra ● Éric DORE, ex direttore generale, [email protected] ● Patrick VECE, capo del Dipartimento Osservatorio del turismo, [email protected] ● Manuel HARBRETEAU, Marketing Manager dell'offerta, [email protected]

Parco Nazionale del Mercantour ● Christophe VIRET, Direttore, [email protected] ● Guillaume CHAFFARDON, segretario generale aggiunto, guillaume.chaffardon@mercantour- parcnational.fr ● Violaine TIRONI, incaricato del progetto di ingegneria finanziaria, GECT, violaine.tironi@mercantour- parcnational.fr

EPA Nizza Eco-Vallée ● Monique CASON, direttore della pianificazione e della strategia territoriale, monique.cason@epa- plaineduvar.com ● Stefano OGLIANI, vice-responsabile del DAF - Affari Territoriali e Finanziamenti, stefano.ogliani@epa- plaineduvar.com

Aeroporti della Costa Azzurra ● Jacques HERISSON, direttore delle relazioni istituzionali e dell'ambiente, Jacques.HERISSON@cote- azur.aeroport.fr

Banque des Territoires / Caisse des Dépôts ● Georges FAIVRE, Direttore dell'Agenzia CDC del Territorio della Costa Azzurra, [email protected] ● Quentin BERINCHY, responsabile dei progetti regionali e dei partenariati, Direzione regionale Regione Sud, [email protected]

Municipio di Beausoleil ● Gérard DESTEFANIS, vicesindaco, [email protected] ● Anne-Laure THERISOD, Direttore Generale dei Servizi, [email protected]

Municipio di Mentone ● Jean-Claude GUIBAL, sindaco di Mentone e presidente della Comunità della Riviera francese (CARF), [email protected]

Municipio di Tenda ● Jean-Pierre VASSALLO, sindaco di Tenda, [email protected]

Municipio di Nizza / Metropoli Nizza Costa Azzurra ● Agnès RAMPAL, vicesindaco di Nizza incaricato delle relazioni con Monaco, [email protected] ● Laurence NAVALESI, Consigliere comunale e metropolitano incaricato delle relazioni italo-francesi, Città di Nizza e Metropoli di Nizza Costa Azzurra, [email protected]

39 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 ● Grégory DUBOIS, direttore dello sviluppo economico e dell'impiego, Metropoli di Nizza Costa Azzurra, [email protected]

Municipio di Roquebrune Cap Martin ● Patrick CESARI, sindaco, [email protected] ● Richard CHIOCCETTI, vicesindaco, [email protected] ● Olivier JONQUET, Direttore di Gabinetto; Comune di Roquebrune Cap Martin, [email protected]

Municipio di Saint-Etienne sur Tinée ● Colette FABRON, sindaco di Saint-Etienne sur Tinée, [email protected]

Prefettura della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra ● Julien CHENIVESSE, consulente diplomatico, [email protected]

Municipio di Cannes ● Magalie THABUIS, responsabile delle relazioni internazionali, [email protected]

Municipio di Saint-Dalmas-le-Selvage ● Jean-Pierre ISSAUTIER, Sindaco, [email protected]

Municipio di Isola ● Edmond CLARY, Vicesindaco di Isola, [email protected]

DREAL Provence Alpes Côte d'Azur ● Corinne TOURASSE, Direttore Regionale, [email protected] ● Pierre FRANC, vicecapo del dipartimento dei trasporti, [email protected]

French Tech Côte d’Azur ● Jessica PELLEGRINI, French Tech Côte d'Azur, [email protected]

Regione Sud ● Marie MARTIN-RAGET, responsabile del progetto SRADDET, [email protected] ● Véronique VOLLAND, Dipartimento di pianificazione regionale e territoriale, [email protected]

Interviste condotte a Monaco

Governo del Principato ● Jean-Marie VERAN, Consigliere speciale del Ministro-Consigliere, Dipartimento per le relazioni esterne e la cooperazione, [email protected]

Segretariato generale del Governo ● Serge ROBILLARD, Capo Divisione, Unità Strategia, Coordinamento e affari legali, Delegazione interministeriale responsabile della transizione digitale, [email protected]

Ambasciata di Francia a Monaco ● Marine DE CARNE-TRECESSON, Ambasciatore francese a Monaco, marine.de- [email protected] ● Jean LOHEST, Primo consigliere, [email protected]

Monaco Côte d'Azur Business Hub ● Yannick QUENTEL, Presidente, [email protected]

Interviste condotte in Italia

Municipio di Ventimiglia ● Enrico IOCULANO, Sindaco

Municipio di Perinaldo ● Francesco GUGLIELMI, Sindaco

40 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 Camera di Commercio di Torino ● Vincenzo ILOTTE, Presidente ● Guido BOLATTO, Segretario generale

Municipio di Pieve di Teco ● Alessandro ALESSANDRI, Sindaco

Municipio di Bordighera ● Vittorio INGENITO, Sindaco

Municipio di Vado Ligure ● Monica GIULIANO, Sindaco

Provincia di Savona ● Pierangelo OLIVIERI, Presidente

Camera di Commercio delle Riviere liguri ● Luciano PASQUALE, Presidente

Convitto Umberto I, Torino ● Giulia GUGLIELMINI, Rettore

ANCI Piemonte ● Alberto AVETTA, Presidente e Sindaco di Cossano Canavese

Consolato Onorario di Francia a Torino ● Emanuele MENOTTI CHELI, Console Onorario

CNA Cuneo (Camera di Commercio) ● Patrizia DALMASSO, Presidente CNA Cuneo e Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto di Cuneo Levaldigi

Comune di Cuneo e Provincia di Cuneo ● Federico BORGNA, Sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia di Cuneo

Municipio di Saluzzo ● Mauro CALDERONI, Sindaco

Municipio di Carmagnola ● Ivana GAVEGLIO, Sindaco

Aeroporto di Cuneo ● Giuseppe VIRIGLIO, Presidente

Parco Naturale Alpi Marittime ● Paolo SALSOTTO, Presidente ● Giuseppe CANAVESE, Direttore

Aeroporto di Genova ● Paolo ODONE, Presidente

Regione Liguria ● Andrea BENVEDUTI, Assessore per lo sviluppo economico

Sistema portuale della Liguria Occidentale ● Paolo Emilio SIGNORINI, Presidente

Municipio di Genova ● Stefano BALLEARI, Vice Sindaco ● Matteo CAMPORA, Assessore all'Ambiente e Rifiuti, Servizi Civici e Informatica

41 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 TABELLA INCROCIATA DELLE COMPETENZE CHIAVE FRANCIA - ITALIA - MONACO

FRANCIA ITALIA MONACO Metropoli Nizza Costa Città metropolitana: Comune: Azzurra: creazione, sviluppo informazioni turistiche e organizzazione di feste e gestione di aree turistiche; culturali. comunali e animazione

Turismo Ufficio del turismo della città metropolitano Regione: organizzazione del turismo; monitoraggio Dipartimento di Regione: leader nella dello sviluppo del sistema Finanza ed Economia: politica turistica locale di informazione, Turismo accoglienza e promozione del turismo locale

Comune: organizzazione di eventi, promozione

FRANCIA ITALIA MONACO Metropoli di Nizza Costa Provincia: pianificazione Dipartimento delle Azzurra: organizzazione del dei servizi di trasporto nella infrastrutture, trasporto urbano; trasporto provincia; regolamentazione ambiente e scolastico dei trasporti urbanistica: (immatricolazione dei veicoli a motore) e manutenzione Trasporti terrestri, delle strade provinciali. marittimi e aerei; Dipartimento: servizi controllo delle speciali di trasporto per Regione: organizzazione concessioni di servizio studenti disabili verso le dei trasporti; rete ferroviaria, pubblico scuole; sicurezza stradale, logistica e navigazione

Trasporti Regione: organizzazione del Città Metropolitana: trasporto regionale, gestione pianificazione di strutture e delle stazioni ferroviarie infrastrutture di comunicazione.

Pianificazione, in linea con

la pianificazione territoriale, della rete di trasporto pubblico sul territorio.

Promuove tutte le forme di mobilità sostenibile, compresi l'intermodalità, la bicicletta, il car pooling e il trasporto pubblico.

Comuni più grandi: trasporto pubblico, gestione delle vie di trasporto pubblico. Piste ciclabili

42 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

FRANCIA ITALIA MONACO Comune: Città metropolitana: Comune: sostegno agli Registrazione delle vaccinazioni, promozione del anziani controllo dei vettori e igiene benessere individuale e pubblica collettivo, sicurezza Nizza: + Innovazione e sociale, lotta alla Dipartimento degli lungimiranza povertà, accesso ai affari sociali e della servizi sociali..... Centro comunale d'azione sanità: medicina del

Assistenza sanitaria e sociale sanitaria Assistenza sociale: Analisi dei bisogni lavoro; sociali, partecipazione all'esame delle domande di assistenza Regione: previdenza nel settore sociale e domiciliazione. organizzazione privato e pubblico; Nizza: + aiuto per disabili, ospedaliera; medicina, sanità pubblica; azione donne, anziani, aiuto domiciliare, ticket, prevenzione, sociale; famiglia, EPHAD farmaci, servizi anziani e persone con veterinari, assistenza, disabilità; supervisione Metropoli Nizza Costa Azzurra: ricovero ospedaliero, del Centro ospedaliero politica urbana, alloggi, ASL; Principessa Grace e integrazione, uguaglianza di dell'Ufficio della genere, innovazione sociale Azione sociale: protezione sociale.

disabilità, casa, pari Dipartimento: bambini, disabili, opportunità, contrasto anziani, assistenza sociale (gestione della RSA), contributo alla violenza, terzo alla riduzione della fuel poverty. settore, immigrazione

Regione: Politiche di

innovazione e formazione Comune: politiche sociali (anziani, persone Stato: Organizzazione del con mobilità ridotta, sistema sanitario pubblico, isolamento, povertà) sicurezza sociale Decentramento: Agenzia sanitaria regionale

43 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 FRANCIA ITALIA MONACO Comune : Costruzione, Provincia: pianificazione Comune: asili nido per manutenzione e gestione di del sistema scolastico (in la cura della prima asili nido, scuole materne ed linea con la pianificazione innanzia elementari regionale); gestione dell'edilizia scolastica Dipartimento: Costruzione e

Educazione manutenzione dell'istituto Dipartimento universitario; Gestione dei dell'Interno: istruzione funzionari tecnici Regione: scuola, università, primaria e secondaria corsi di formazione, Regione: costruzione e apprendistato, tirocini, manutenzione di scuole stage, buoni servizi superiori; apprendistato e

formazione professionale

Stato: Funzionari nazionali Comuni: gestione degli dell'istruzione / edifici scolastici a livello Coordinamento comunale dell'istruzione superiore

FRANCIA ITALIA MONACO Metropoli di Nizza Costa Città metropolitana: Dipartimento Azzurra: creazione, sviluppo e promuove la creazione dell'Interno: sicurezza gestione di aree industriali, di nuove imprese e digitale Sviluppo Economico Sviluppo commerciali, terziarie, artigianali, attività produttive; turistiche, portuali o aeroportuali; incoraggia l'innovazione, azioni di sviluppo economico; Dipartimento di Strategia di sviluppo economico Finanza ed Economia: (SMDEEI) Regione: innovazione, Economia e internazionalizzazione, Commercio; imprese, territori, Innovazione e nuove Regione: aiuti diretti alle energia, artigianato e tecnologie imprese, SRDEII, commercio

Comune: sviluppo di aree di innovazione e industriali

44 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

FRANCIA ITALIA MONACO Comune : Protezione civile Città metropolitana, Stato– Missione per la comuni in rete (ATO): transizione energetica Metropoli di Nizza Costa gestione dell'acqua e dei Azzurra : risanamento rifiuti; coordinamento delle

Acqua, energia elettrica, rifiuti, rifiuti, elettrica, energia Acqua, ambientale e acqua; reti energetiche e della creazione, estensione e distribuzione del cambiamento climatico cambiamento trasferimento di cimiteri e siti teleriscaldamento; lotta ai di cremazione, nonché cambiamenti climatici; tutela creazione ed estensione di della biodiversità e crematori; macelli, mercati e valorizzazione delle aree mercati di interesse protette. nazionale; servizi antincendio e di soccorso; raccolta, smaltimento e recupero di rifiuti domestici e assimiliti; Regione: prevenzione dei controllo dell'inquinamento rischi naturali, sismici e atmosferico - controllo geologici, protezione del dell’inquinamento acustico; suolo; biodiversità, sostegno ad azioni di ambiente, zone montane, controllo della domanda di foreste, paesaggi.

energia. Comuni: partecipazione alla Dipartimento: Servizio rete per la prevenzione e la provinciale di incendio e gestione dei rischi soccorso

45 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 FRANCIA ITALIA MONACO

Occupazione, Abitazioni e politiche e politiche Abitazioni Occupazione, Metropoli di Nizza Costa Comuni: gestione delle Dipartimento affari Azzurra: Programma locale sovvenzioni pubbliche e sociali : occupazione, per l'edilizia abitativa; politica degli assegni per l'edilizia relazioni del lavoro di proprietà delle case; popolare, nonché inventario miglioramento del patrimonio del patrimonio Dipartimento di edilizio costruito, Finanza ed Economia: riabilitazione e riduzione pubblico residenziale politiche abitative degli alloggi non conformi; accordi contrattuali per lo urbane sviluppo urbano, lo sviluppo Regione: organizzazione e locale e l'integrazione principi generali di economica e sociale; accordi ripartizione dei contributi per locali per la prevenzione le politiche urbane. Legge

della criminalità. sull’urbanistica e procedimento decisionale Regione: finanziamento delle strutture di sostegno e di inserimento professionale dei giovani, finanziamento del rinnovamento urbano e dei contratti cittadini

FRANCIA ITALIA MONACO MNCA : Politique d’aide aux Regione: PSR, jeunes agriculteurs, Plan agroambiente, caccia,

Agriculture Agricole territorial fitosanitario, qualità, viticoltura, allevamento del Département : équipement bestiame. rural, le remembrement, l’aménagement foncier, la gestion de l’eau et de la voirie rurale,

46 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030

FRANCIA ITALIA MONACO Metropoli di Nizza Costa Città metropolitana: piano Comune: Azzurra: schema di territoriale generale denominazione di coerenza territoriale e metropolitano; gestione strade pubbliche;

Sviluppo, gestione di grandi infrastrutture di grandi gestione Sviluppo, schema settoriale; piano delle infrastrutture stradali a gestione del patrimonio urbanistico locale e livello metropolitano; immobiliare comunale; documenti di pianificazione promuove forme di mobilità organizzazione di urbana al suo posto; sostenibile (intermodalità, servizi comunali; creazione e attuazione di sistemi di bike sharing e car creazione, sviluppo o zone di sviluppo concertate; sharing, uso della bicicletta eliminazione di aree creazione di riserve e trasporto pubblico). verdi; cimitero; territoriali; considerazione di un programma globale di Provincia: pianificazione Dipartimento di sviluppo e determinazione locale e zonizzazione del attrezzature, ambiente dei settori di sviluppo ai sensi territorio provinciale; presa e urbanistica: del codice della in carico dello sviluppo strategico del territorio e Strutture pubbliche; pianificazione urbana; strade Pianificazione urbana; dipartimentali. della gestione dei servizi in forma associata per le zone Costruzioni immobiliari; Regione: SRADDET; porti montane; costruzione e Ambiente; Sviluppo fluviali, aeroporti gestione di strade provinciali urbano, spazi verdi e e regolazione del traffico ambiente abitativo; stradale relativo; Manutenzione del organizzazione di servizi demanio statale; antincendio. Regione: organizzazione di pianificazione urbana, paesaggio, clima, foreste, montagne, parchi, bonifiche,

risorse idriche; opere pubbliche, rischio sismico, protezione civile.

47 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030 FRANCIA ITALIA MONACO MNCA : Organismo Regione: FSE, FESR, PSR, Dipartimento per le Intermediario Piano Locale programmi e progetti relazioni esterne e la

Gestione dei programmi programmi dei Gestione d’Inserzione ed Occupazione europei, FSC, FAMI, cooperazione: (PLIE ESF), e Investimento FEAMP. Territoriale Integrato (FESR Negoziato di un –ITI) accordo con l'Unione europea

europei Régione : Autorità di Provincia: può svolgere gestione dei fondi europei funzioni relative alla (FESR, FEASR e parte del preparazione dei documenti FSE); pilota per le politiche di gara, ai procedimenti di agricole e di sviluppo rurale a gara, al monitoraggio dei livello regionale. contratti di servizio e all'organizzazione di concorsi e procedure di selezione, all'assistenza e al coordinamento delle attività finalizzate all'accesso e all'utilizzo dei fondi europei.

48 SCT_Strategia di Cooperazione Transfrontaliera_Metropoli Nizza Costa Azzurra 2020-2030