Parco Delta Del Po
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Parco Delta del Po Carta d’Identità Superficie: 12.000 ha Il Delta del Po è la più vasta zona umida d’Italia e una fra le Provincia: Rovigo maggiori d’Europa, un delicato equilibrio fra terra e mare Istituzione: 1997 creato dal fiume e difeso dall’uomo. Come arrivare Terra ancora in buona parte sconosciuta, da percorrere In auto: SS Romea 309 (E55); lentamente scoprendo la dolcezza del paesaggio, l’acco- Autostrada A13, uscita Rovigo; glienza calda della gente, l’emozione dei ponti di barche, il miste- Autostrada Adriatica A1, uscita Ravenna ro dei folti canneti, i vasti orizzonti, le attività In treno: Linea Venezia- nelle lagune, fino al selvaggio fascino della Bologna, fermata Rovigo; linea foce. Rovigo-Chioggia, fermata Ambiente naturale e ambiente ospitale: spiag- Adria, Loreto e Rosolina; linea Mestre-Adria, fermata Adria ge, porti turistici, itinerari organizzati che van- Sede: Via G. Marconi, 6 no dall’osservazione scientifica all’avventura, 45012 Ariano nel Polesine con una gastronomia insolita, ricca di sapori Rovigo e gusti nuovi, tutti legati alle materie prime del 0426.372202 [email protected] luogo: pesci, mitili, cereali e verdure. www.parcodeltapo.org Il paesaggio è un alternarsi di ambienti diversi che si susseguono dalla terraferma al mare: dopo la campagna troviamo le dune fossili, vi- sitabili, che corrispondono alle antiche linee di costa. Sono stati individuati otto cordoni litoranei, ciascuno associabile a un’epoca, dalla Preistoria Belluno al 1600. Poi ecco gli argini, le golene, le valli da pesca, le la- gune, gli scanni, in buona parte percorribili, ricchis- Treviso Vicenza simi di avifauna, con oltre 350 specie di uccelli Verona Padova fra stanziali e migratori e, nei tanti bracci di mare Venezia e di fiume, di decine e decine di specie acquatiche, alcune delle quali uniche. Rovigo Quanto alla flora del Delta, essa costituisce un raro esempio di commistio- ne tra vegetazione di pianura, di ambienti umidi e di ambienti marini. Si alternano dunque paesaggi ricchi di vegetazione rigogliosa, soprattutto boschi e pinete, e altri spogli e bruciati dalla salsedine, quindi distese di pioppi, di canneti o di salicornia che in autunno tinge di rosso intere lagune, fino a incontrare rare specie di orchidee. Parco Delta del Po Isola della Donzella Ultimi tratti del Po di Venezia, di Tolle e di Gnocca verso l’Adriatico: l’isola della Donzella tra acqua Tolle 1 e terra, un ambiente sotto il livello del mare, da sempre minacciato dalle alluvioni e salvaguardato grazie alla continua opera delle idrovore. Intorno all’ampia insenatura della Sacca degli Scardovari sorgono gli abitati di Scadovari e Bo- nelli, dalle tipiche case dei pescatori che nelle tranquille acque salmastre “coltivano orti di von- gole”, l’oro del delta, dalla semina alla raccolta. 8 Ca’ Mello Scardovari Oasi di Ca’ Mello 7 5 Sacca di Non procedete Gnocca Scardovari affiancati Dai la precedenza4 a chi sale Mani sempre Porta sempre il 2 sul manubrio casco ben allacciato Bonelli Non infastidire gli animali Saluta chi incontri Porto Avverti della tua e condivide la natura Barricata intenzione di superare Rispetta la proprietà privata 3 Non lasciare tracce del tuo passaggio S. Giulia 6 Rispetta la proprietà privata Scegli percorsi adatti alle tue capacità Info percorso Lunghezza anello Richiudi i cancelli55 km circa dopo il tuo passaggioTempo medio percorrenza Tieni conto delle 3,5/4 ore previsioni meteo Partenza/Arrivo Libera il sentieroTolle da sassi o rami Condizionicaduti del percorso Precedenza a pedoni Strade asfaltate MAP DATA © 2012 GOOGLE ed animali Parcheggio auto il 118 che ti Viasoccorre Damiano Chiesa, potrebbe costartiTolle, nei caro pressi della chiesa Tieni controllata la tua bicicletta Percorri solo sentieri dove è permesso circolare in bici Non dimenticare acqua ed indumenti adatti Modera la velocità e guida con prudenza nei tratti difficili Rispetta chi cammina Evita le derapate (bloccaggio della ruota posteriore) Programma le uscite senza avventure su sentieri ignoti ISOLA DELLA DONZELLA in evidenza Sacca degli Scardovari Tra le foci del Po di Gnocca e del Po di Tolle, è il più grande “Orto” d’Italia per l’allevamento di vongole e cozze. Le case dei pescatori con i colori vivaci ed i loro camini a dado sembrano messe lì appositamente per essere fotografate. Si prende l’argine del Po di Venezia verso destra, partendo dalla chiesa di Tolle 1 . Lasciato il Po di Venezia per il Po di Tolle, si vedono a destra l’abitato di Ca’ Dolfin e a sinistra il ponte che collega l’isola della Donzella con l’isola di Camerini, dove si trova la centrale termoelettrica. Percorriamo l’argine del Po di Tolle, verso Scadovari, dalle case colorate e verso Bonelli 2 , con la sua fila di case rosse. Superato il porto turistico di Barricata 3 Biotopo Valle Bonello in corrispondenza di una curva a destra, è possibile svoltare nel- Nella parte occidentale dell’isola della Donzella, lo sterrato a sinistra per raggiungere la foce del fiume. Di fianco relitto dell’omonima valle da pesca, il biotopo al porto si può accedere alle spiagge sull’isola della Barricata, è caratterizzato da acque salmastre, da antichi dossi (bonelli) ricchi di vegetazione che deli- attraverso un ponte a pagamento. Si torna sulla strada asfaltata mitano le peschiere e da tratti di acque dolci che costeggia per 24 chilometri la Sacca degli Scardovari 4 e si seguono sempre le indicazioni per Santa Giulia. Lungo il “ramo perduto” del Po di Mello si è creata l’Oasi di Ca’ Mello 5 , dove si trova una torre d’osservazione per bird-watching. Subito dopo, il biotopo Valle Bonello: una valle da pesca che ri- produce gli ambienti antecedenti alle bonifiche. Su- derivanti dai canali di scolo delle bonifiche. perata la pineta di Cassella e, più oltre, un diroccato magazzino di riso immerso nella laguna, si percorre Oasi di Ca’ Mello una curva a gomito a ridosso della bocca del Po È una palude d’acqua dolce situata a ridosso di Gnocca, quindi si arriva a S. Giulia 6 . Qui un del mare, a Porto Tolle, “un’aula a cielo aperto”, suggestivo ponte di barche collega l’isola della Donzella a quella di Ariano. Si continua a risalire il ramo del fiume fino a Gnocca, 7 dove si svolta a destra sulla strada Scoetta, attraverso un paesaggio uniforme di campi separati da canali rettilinei, verso Ca’ Mello 8 . Proseguendo per la campagna si rientra a Tolle 1 . un vero e proprio mosaico di ambienti naturali attorniato da verdi risaie, dove si possono co- noscere gli ecosistemi, la flora, la fauna e gli aspetti morfologici e storici del Delta del Po. Parco Delta del Po Isola di Ariano Polesine 6 Corbola 7 Taglio di Po Non procedete S. Maria in Punta Dune affiancati 5 fossili Dai la precedenza a chi sale Mani sempre Porta sempre il sul manubrio casco ben allacciato Non infastidireAriano gli animali 3 4 S. Basilio Rivà 1 Saluta chi incontri Avverti della tua Ca’ Vendramin e condivide la natura intenzione2 di superare Rispetta la proprietà privata Non lasciare tracceI meandri e le golene del Po di Venezia del tuo passaggio e del Po di Goro racchiudonoRispetta l’isola ladi Ariano, una sconfinata estensioneproprietà di privata Scegli percorsi adattiterreni bonificati e resi produttivi ed abi- alle tue capacità tabili alla fine dell’800, come testimonia il grande complesso idrovoroRichiudi di Ca’ Ven-i cancelli dramin, che ospita il Museodopo regionale il tuo passaggio Tieni conto delledella bonifica. Il tratto del Po di Goro è previsioni meteoil più antico fra quelli ancora percorribili, in un territorio silenzioso cheLibera conserva il sentiero da vecchie fornaci, nobili dimore,sassi edifici o rami caduti Precedenza areligiosi, pedoni ma anche offre rifugio a nume- Info percorso Lunghezza anello ed animali rose specie di pesci ed uccelli, quindi di 56 km circa + 12 km con variante Rivà notevole interesse storico, archeologico Tempo medio percorrenza il 118 che ti soccorre 3 ore e naturalistico. potrebbe costarti caro Tieni controllata Partenza/Arrivo la tua bicicletta Ca’ Vendramin, Taglio di Po Condizioni del percorso Percorri solo sentieri dove Strade asfaltate MAP DATA © 2012 GOOGLE è permesso circolare in bici Parcheggio auto Non dimenticare acqua Museo della Bonifica Ca’ Vendramin ed indumenti adatti Modera la velocità e guida con prudenza nei tratti difficili Rispetta chi cammina Evita le derapate (bloccaggio della ruota posteriore) Programma le uscite senza avventure su sentieri ignoti ISOLA DI ARIANO POLESINE in evidenza Ca’ Vendramin Museo regionale della bonifica, al cui interno è installata un’imponente idrovora, utilizzata nel corso dei secoli, per opere di bonifica, dai romani, monaci benedettini, Estensi e nobili ve- neziani. Punto nevralgico del sistema idraulico Si parte dal Centro Visitatori di Ca’ Vendramin 1 , ben visibile garantì lo sviluppo agricolo ed economico della per l’alta ciminiera, in direzione di Rivà 2 , in vista del Castello zona del Delta. di Mesola, sulla riva ferrarese del Po di Goro. Poche case sparse, cascine abbandonate, un piccolo campanile senza la sua chie- sa. Si prosegue per S. Basilio 3 , sito archeologico con museo, frutto di scavi recenti; sopra una duna sabbiosa fossile, la chie- setta di S. Basilio, romanica, costruita secondo la leggenda dai paladini di Francia. Allungando il percorso di 12 chilometri, si po- Zona archeologica di S. Basilio trebbero percorrere vecchie vie sopra le antiche dune costiere, La pieve di S. Basilio, situata su una duna fossi- le, relitto del litorale costiero di epoca protosto- da Rivà a Piano di Rivà, fino a Bosco Rosada e S. Basilio. Sulla rica; all’interno della Tenuta Fornello sono visibi- ciclabile, si passa vicino alla quercia che conta più di cinque li i resti di un grande complesso architettonico secoli; alcuni invece sostengono che già Dante l’abbia ammira- paleocristiano; alla base dell’argine del Po di ta.