IL COMPARTO APISTICO IN PROVINCIA DI NAPOLI di Alfredo Trinchillo e Angela Perenze

LOCALIZZAZIONE DELLE AZIENDE APISTICHE

Raggruppando le aziende apistiche della provincia di Napoli per aree omogenee (L.R. 7/85), si evidenzia che il maggior numero di apicoltori, circa il 70%, operano nella zona flegrea, (35%) e in quella sorrentina (31%), mentre nella zona di e Visciano abbiamo la più bassa percentuale di presenza di apicoltori (1,37%). Il dettaglio è riportato nella tabella n° 1 e nei relativi grafici.

Tabella 1: Distribuzione delle aziende apistiche per aree omogenee

Aree omogenee Totale % sul totale VESUVIANA 7 9,59 PENISOLA SORRENTINA E CAPRI 23 31,51 MONTI LATTARI 4 5,48 FLEGREA ISOLE D'ISCHIA E 26 35,62

GIUGLIANESE 5 6,85

ACERRANO - NOLANO 7 9,59

COLLINE DI ROCCARAINOLA E VISCIANO 1 1,37

TOTALE COMPLESSIVO PROVINCIALE 73 100,00

1 Distribuzione % delle aziende apistiche

1% 10% 10%

7%

32%

35%

5%

VESUVIANA PENISOLA SORRENTINA E CAPRI MONTI LATTARI FLEGREA ISOLE D'ISCHIA E PROCIDA GIUGLIANESE ACERRANO - NOLANO COLLINE DI ROCCARAINOLA E VISCIANO

Distribuzione delle aziende apistiche per aree omogenee

7 1 7

5

23

26

4

VESUVIANA PENISOLA SORRENTINA E CA PRI MONTI LA TTA RI FLEGREA ISOLE D'ISCHIA E PROCIDA GIUGLIANESE A CERRA NO - NO COLLINE DI ROCCA RA INOLA E V ISCIA NO

2 Analizzando il numero degli alveari per aree omogenee (tab. n. 2) si rileva che il 60% di essi sono localizzati nella zona flegrea e solo il 17% in quella sorrentina, ciò è legato, probabilmente, alla presenza nella zona flegrea di aziende con un elevato numero di alveari.

Tabella 2: Distribuzione degli alveari per aree omogenee

Aree omogenee Totale % alveari sul totale VESUVIANA 562 6,76 PENISOLA SORRENTINA E CAPRI 1.472 17,71 MONTI LATTARI 257 3,09 FLEGREA ISOLE D'ISCHIA E PROCIDA 5.026 60,45 GIUGLIANESE 365 4,39 ACERRANO - NOLANO 625 7,52 COLLINE DI ROCCARAINOLA E VISCIANO 7 0,08 TOTALE COMPLESSIVO PROVINCIALE 8.314 100,00

ALVEARI PER AREE OMOGENEE

6000

5026 5000

4000

3000 N° ALVEARI

2000 1472

1000 562 625 257 365 7 0 VESUVIANA PENISOLA MONTI LATTARI FLEGREA ISOLE GIUGLIANESE ACERRANO - COLLINE DI SORRENTINA E D'ISCHIA E NOLANO ROCCARAINOLA E CAPRI PROCIDA VISCIANO AREE OMOGENEE

3 Nella tabella n° 3 si riporta, invece, la distribuzione delle aziende apistiche per comune della provincia di Napoli. Dall’esame della distribuzione delle aziende si evidenzia una marcata presenza delle stesse nei comuni in cui è forte sia la presenza dell’Associazione degli Apicoltori, che la domanda dei prodotti (miele, pappa reale, propoli ecc.).

Tabella n° 3 – Distiribuzione aziende apistiche per comune.

COMUNE TOTALE COMUNE TOTALE COMUNE TOTALE 2 1 1 3 Ischia 3 Quarto 1 Barano d’Ischia 1 1 Sant’Agnello 1 1 1 Sant’Antonio Ab. 1 1 5 Somma Vesuv. 3 Castellammare di S. 8 5 2 1 Napoli 13 8 1 Nola 1 1 d’Ischia 2 Piano di 1 Visciano 1 Giugliano 2 1

CARATTERISTICHE DELL’IMPRESA APISTICA

L’attività apistica (Tab. 4 ) è svolta per circa il 65 % da imprenditori agricoli e per il rimanente 35 % da altre figure professionali ( insegnanti, professionisti, impiegati ed altri); inoltre il 93 % degli alveari è posseduto dagli addetti in agricoltura.

Tabella n° 4 – Azienda e Figura professionale

numero di % Numero di % Figura professionale aziende sul totale alveari sul totale

Imprenditore agricolo 48 65,75 7742 93,12 Altro 25 34,25 572 6,88 TOTALE COMPLESSIVO 73 100,00 8314 100,00

Inoltre l’attività apistica viene realizzata per oltre l’83% nell’ambito della propria azienda.

Tabella n° 5 –Aziende e Luogo di attività

LUOGO DI ATTIVITA' % totale sul totale Propria azienda agricola 61 83,56 Azienda agricola altrui 12 16,44 TOTALE COMPLESSIVO 73 100,00

4 Dall’analisi della tabella n° 6 e relativo grafico si può osservare che tra le forme di attività apistica, prevale nettamente quella stanziale, vale a dire quella che prevede la collocazione delle arnie in territori ben individuati, con conseguente produzione di miele caratteristico delle essenze della zona crcostante.

Tabella n° 6 - Aziende e Forma di attività

totale % FORMA DI ATTIVITA' sul totale Stanziale 57 78,08 Transumante 5 6,85 Mista 11 15,07 TOTALE COMPLESSIVO 73 100,00

TIPO DI ATTIVITA'

120

100,00 100

78,08 80 73

totale 60 57 % sul totale

40

20 15,07 11 5 6,85

0 STANZIALE TRANSUMANTE MISTA TOTALE COMPLESSIVO ATTIVITA'

Le tabelle di seguito (n.7 e 8) riportano le aziende che all’intervista hanno fornito indicazioni circa le comunicazioni presentate alle proprie ASL di competenza ai sensi della vigente normativa. E’ facile notare che solo il 41% delle aziende hanno effettuato detta comunicazione, di contro il numero di arnie denunciate alla ASL di competenza è pari all’80% del totale. Il dato reale che traspare è che le aziende che si interessano a titolo principale di tale attività hanno osservato per la quasi totalità l’obbligo della comunicazione. La tabella n° 8 evidenzia la distribuzione per aree omogenee, delle aziende che hanno effettuato la comunicazione alle ASL competenti per territorio.

5 Tabella n° 7-: Autorizzazioni sanitarie

COMUNICAZIONI ASL Totale % numero di % sul totale arnie sul totale

Aziende che hanno presentato comunicazione 30 41,10 6644 79,91 all'ASL

Aziende che non hanno presentato 43 58,90 1.670 20,09 comunicazione all'ASL

Totale 73 100,00 8.314 100,00

Tabella 8 : Comunicazione ASL per aree omogenee

% delle aziende Aziende che hanno che hanno Aziende presentato presentato Aree omogenee Totali denuncia alla ASL denuncia alla ASL

VESUVIANA 7 5 71,43 PENISOLA SORRENTINA E CAPRI 23 4 17,39 MONTI LATTARI 4 1 25,00 FLEGREA ISOLE D'ISCHIA E PROCIDA 26 15 57,69 GIUGLIANESE 5 1 20,00 ACERRANO – NOLANO 7 4 57,14 COLLINE DI ROCCARAINOLA E VISCIANO 1 0 0,00 TOTALE PROVINCIA 73 30 41,10

STRUTTURE

Nelle tabelle 9, 10, 11 e 12 sono descritte le situazioni strutturali delle aziende del comparto apistico in provincia di Napoli. I dati prodotti con l’indagine fanno affermare che: ! circa il 70% delle aziende sono dotate di laboratorio di smielatura ! il 67% di locali adibiti all’invasettamento del prodotto risultano autorizzati: ! il 28% dei laboratori di smielatura ! il 25% dei locali di invasettamento.

Tabella n° 9 - Laboratori di smielatura

LABORATORIO DI SMIELATURA Totale % sul totale Presenza laboratorio di smielatura 50 68,49 Assenza laboratorio di smielatura 23 31,51 TOTALE 73 100,00

6 Tabella n° 10 - Locali di invasettamento

LOCALE DI INVASETTAMENTO Totale % sul totale Presenza del locale di invasettamento 49 67,12 Assenza del locale di invasettamento 24 32,88 TOTALE 73 100,00

Tabella n° 11- Autorizzazione laboratorio di smielatura

% sul totale Laboratorio di smielatura Totale

Autorizzato 14 28,00 Non autorizzato 36 72,00 TOTALE 50 100,00

Tabella n° 12 - Autorizzazione locale di invasettamento

% Locale di invasettamento Totale sul totale

Autorizzato 12 24,49 Non autorizzato 37 75,51 TOTALE 49 100,00

PRODUZIONI

Dall’esame delle tabelle relative alle produzioni, dalla n° 13 alla n° 16, il dato evidente è l’assenza, in provincia di Napoli, di produzione di miele biologico nell’anno 2001: l’intera produzione si ripartisce tra miele millefiori e miele momoflora. Inoltre, sempre nell’anno 2001, si rileva una produzione media per alveare di circfa Kg 22 di miele. Un altro dato significativo è rappresentato dall’elevato numero di aziende che svolgono il servizio di impollinazione. Basti pensare che in provincia di Napoli risultano esercitare tale attività n° 45 aziende, pari al 62% circa del totale.

Tabella n° 13 : Produzione di miele

Miele % Miele % Biologico % Totale millefiori sul totale monofora sul totale sul totale Miele (Kg) (Kg) (Kg) 103.925 56,50 80.010 43,50 0 0 183.935

Tabella n° 14 - Altri prodotti dell'alveare

7 Propoli Pappa reale Cera (Kg) (Kg) (Kg) 363 150 7.192

Tabella n° 15 Sciami Regine (n.) (n.) 2.603 1.061

Tabella n° 16 Aziende e impollinazione

% Impollinazione Totale sul totale

Aziende che svolgono servizio di impollinazione 45 61,64

Aziende che non svolgono servizio di impollinazione 28 38,36 Totale 73 100,00

DESTINAZIONE DELLA PRODUZIONE

Le tabelle n° 17 e 18 descrivono la destinazione della produzione e la relativa allocazione sul mercato. Dall’analisi dei dati, risulta che, in provincia di Napoli nell’anno 2001, solo l’1% del miele prodotto è destinato all’autoconsumo, la maggior parte viene assorbita dalla vendita al dettaglio. Delle 73 aziende attive, ben 58 distribuiscono la propria produzione sui mercati locali e solo 4 su quelli esteri.

Tabella n° 17 - Destinazione della produzione

Vendita al Vendita Vendita a ditte Altra Autoconsumo dettaglio all'industria specializzate destinazione Totale (Kg) (Kg) (Kg) (Kg) (Kg)

1.775 74.836 43.078 58.554 5.692 183.935

Tabella n° 18 – Aziende, distribuzione del prodotto e tipo di mercato

Mercato locale Mercato Regionale Mercato Nazionale Mercato Estero

58 22 9 4

CONCLUSIONI L’indagine statististica sul comparto apistico ha prodotto una serie di dati che hanno permesso di descriverlo in modo dettagliato. 8 L’indagine è stata realizzata attraverso la somministrazione alle aziende apistiche di un questionario (73 in provincia di Napoli) da parte dei tecnici della struttura statistica in servizio presso i CeSA. Dall’analisi dei dati prodotti è stato possibile mettere in evidenza la cospicua presenza sul territorio di aziende apistiche, 8.314 alveari produttivi e oltre 800 arnie non utilizzate, a fronte di una provincia che non ha grandi estensioni di superfici agricole. Bisogna, inoltre sottolineare che il citato comparto presenta una notevole variabilità rispetto: ! al numero di aziende ! alla struttura aziendale. Riguardo al primo punto trattasi di aziende di tipo hobbistico che sono fuori dal canale commerciale; La struttura delle aziende è funzione di molteplici fattori (sanitari, climatici, di mercato), questi fanno sì che da un anno all’altro si possono verificare rilevanti cambiamenti che si traducono in quantità e qualità dei prodotti del comparto.

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