Greenway dei Laghi Briantei Elaborato Relazione generale 01 Rappresentazione e descrizione della rete ciclabile e degli interventi proposti Marzo 2018

Progetto di ricerca promosso e finanziato da:

Autorità di bacino del Capofila Lario e dei laghi minori Coordinamento tecnico scientifico Fulvia Pinto (responsabile), Andrea Fossati Parco Regionale di Partner Attività di ricerca e redazione degli elaborati Valle del Lambro Erba Fulvia Pinto, Andrea Fossati, Francesco Scarlatti, Virna Maria Nannei Il Greenway dei Laghi Briantei

Sommario

2 1 - Le caratteristiche e gli obiettivi dello studio 4 2 - Il Metodo 8 3 - Le strategie di attuazione 11 4 - Il territorio, i servizi e le risorse ambientali e paesistico culturali 20 5 - Il completamento della rete ciclopedonale e le priorità di intervento 26 Bibliografia

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Il Greenway dei Laghi Briantei

1 Le caratteristiche e gli obiettivi dello studio

Lo studio per la realizzazione del Greenway dei Laghi Briantei è finalizzato a definire principi, criteri e soluzioni di carattere operativo che, partendo dalle progettualità già presenti sul territorio, diano concretezza all’attuazione del progetto. Il Greenway si estende da Alserio a Lecco per una lunghezza di 25,00 km ed attraversa 13 comuni. La dorsale ciclopedonale è integrata da cinque diramazioni principali e da una serie di connessioni secondarie che mettono in rete centri abitati, servizi e risorse ambientali e paesistico culturali. Queste connessioni garantiscono inoltre l’accessibilità al sistema della mobilità collettiva. La rete ciclopedonale prevista dal progetto ha una lunghezza complessiva di 74,50 km ed interessa complessivamente 22 comuni. Elemento caratterizzante del Greenway che collega il Lago di Alserio al Lago di è quello di mettere in rete paesaggi suggestivi e importanti risorse ambientali e paesistico culturali aumentando, in tal modo, l’attrattività turistica dei territori attraversanti. Il territorio interessato dallo studio è situato ai margini dell’area metropolitana milanese ed è attraversato da importanti dorsali ciclabili, di rilevanza regionale, nazionale e 2 internazionale, così come si può rilevare dal Piano regionale della mobilità ciclistica della Regione Lombardia, approvato nel 2014. Nello specifico la dorsale ciclabile del Greenway dei Laghi Briantei coincide in buona parte con il Percorso ciclabile 2 - Pedemontana Alpina e si connette direttamente a Lecco con il Percorso 3 - Adda, entrambi di valenza nazionale. Proseguendo lungo il percorso 2 ci si collega, a sud, con il Percorso regionale 15 - Lambro che prosegue verso il Parco di Villa Reale e ad ovest con il Percorso 5 - Via dei Pellegrini di rilevanza internazionale che collega Londra a Brindisi. Parte dei tracciati del Greenway esistono già, di conseguenza la finalità dello studio è quella di riqualificare e completare la rete ciclabile esistente e valorizzare la fruizione delle risorse ambientali e paesistico culturali, secondo una logica di priorità tesa a risolvere le principali discontinuità presenti lungo il percorso e dare attuazione e continuità alle progettualità già presenti nell’area. È opportuno chiarire che lo scopo dello studio non è quello di realizzare un itinerario ciclabile ma un greenway cioè un percorso ciclopedonale caratterizzato da un’elevata qualità ambientale e dove, in particolare per la dorsale ciclopedonale, l’interferenza con i mezzi motorizzati sia marginale.

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Il fine nel lungo periodo è poi quello di realizzare, attraverso un approccio incrementale degli interventi, una dorsale ciclabile interamente dedicata alla mobilità ciclabile e pedonale.1 Seguendo questi principi, i principali obiettivi dello studio sono: - la definizione di un quadro di riferimento per il completamento della rete ciclopedonale del Greenway, allo scopo di supportare e promuovere la governance del territorio ed i processi partecipativi. - la promozione di una mobilità sostenibile e multimodale tesa a valorizzare il ruolo della bici al servizio della fruizione turistica del territorio e delle mobilità locale; - lo sviluppo dell’attrattività del territorio, attraverso la valorizzazione e la messa in rete delle risorse storico culturali, paesistico ambientali, dei servizi e delle attrezzature turistiche e ricreative; - la definizione di un progetto sostenibile in termini sia di realizzazione degli interventi sia di gestione della rete ciclabile

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1 Per quanto riguarda le caratteristiche dei Greenway si rimanda ai contenuti della Dichiarazione di Lilla, approvata nel settembre del 2000, che ha definito le direttive sulle quali si basa la "Rete europea di Greenways".

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2 Il metodo

Lo studio si pone in continuità con una linea di ricerca sperimentata in altri progetti e tesa a promuovere la mobilità sostenibile e intermodale come forma di fruizione turistico ricreativa del territorio e di promozione e valorizzazione delle risorse ambientali e paesistico culturali. Tra questi studi, in particolare, si citano ITATOUR: Visioni territoriali e nuove mobilità, progetti integrati per il turismo nella città e nell'ambiente e l’Itinerario cicloturistico dell’Adda, in quanto si tratta di lavori sviluppati su più ambiti territoriali ma che hanno riguardato direttamente anche il territorio del Lago di Como e dei laghi della Brianza. Nello specifico la metodologia utilizzata per la descrizione e la rappresentazione della rete ciclopedonale del Greenway dei Laghi Briantei, si pone in continuità con il metodo usato nello studio di fattibilità per l’Itinerario cicloturistico dell’Adda che si sviluppa lungo l’Adda ed il Lago di Como, da Bormio fino al Po, dove si connette con la ciclovia Vento.

La struttura dello studio 4 Lo studio è stato strutturato in modo sistematico e in una dimensione multiscalare, al fine di offrire un quadro di riferimento per le priorità d’intervento alla scala territoriale e per le opere a livello locale. Particolare attenzione è stata rivolta alle modalità di rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale, del sistema delle infrastrutture e delle risorse ambientali e territoriali. Lo scopo è quello di offrire una lettura unitaria e simultanea del Greenway dei Laghi Briantei e delle molteplici interrelazioni che si vengono a generare con il territorio, alle diverse scale territoriali. Il lavoro è stato articolato in due parti. La prima parte è dedicata alla descrizione del Greenway dei Laghi Briantei e del territorio interessato dallo studio, la seconda ad una descrizione analitica della rete ciclabile e degli interventi proposti per il suo completamento, articolata per sei ambiti territoriali, indentificati in relazione ai diversi laghi briantei e alle connessioni con il Lago di Como e con il Lambro. Partendo da Alserio verso Lecco, sono stati definiti i seguenti ambiti territoriali: Lago di Alserio, Lago di , Connessione con il Lambro, Lago del Segrino, Lago di Annone e Connessione con il Lago di Como

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L’articolazione per ambiti offre ad ogni territorio uno strumento specifico per l’attuazione e la governance degli interventi previsti. Il lavoro è stato strutturato in modo omogeneo al fine di consentire una lettura simultanea e trasversale dei diversi ambiti territoriali e l’eventuale lettura aggregata e disaggregata e dei vari dati di analisi e di progetto, in relazione alle specifiche esigenze.

Il rilievo ed il progetto della rete ciclabile

I percorsi del Greenway sono stati individuati partendo dall’analisi della rete ciclabile esistente e della relativa programmazione, alla scala territoriale e locale. In relazione a quanto emerso da tali analisi, nelle parti del tracciato dove si sono individuate delle criticità o delle soluzioni migliorative, sono state definite delle alternative progettuali, rispetto a quanto contenuto nel quadro programmatico. Il confronto tra le scelte progettuali ed il quadro programmatico è stato condotto in modo analitico, alla scala territoriale e comunale ed è rappresentato e descritto nella cartografia e nelle schede di analisi e di progetto, elaborate per ogni ambito territoriale interessato dal Greenway. Le caratteristiche tecnico funzionali dei percorsi sono state descritte e rappresentate con lo scopo di fornire uno strumento operativo efficace per l’attuazione degli 5 interventi. A questo fine è stata definita una metodologia che consentisse una lettura simultanea delle principali caratteristiche dei tracciati. L’analisi e la classificazione dei percorsi è stata determinata in relazione ai seguenti criteri: a) categorie tecnico funzionali della rete ciclabile definite dal D.M. 557/1999 Regolamento per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, al fine di verificare la conformità alla normativa dei tracciati esistenti e la fattibilità degli interventi ipotizzati, nonché il livello di sicurezza e di fruibilità di tali percorsi, in relazione alle diverse tipologie di utenti; b) gerarchia dei percorsi, con lo scopo di individuare le priorità di intervento, in relazione alla rilevanza degli itinerari e al contesto territoriale di riferimento; c) attuale stato dei percorsi e tipologia degli interventi previsti (esistente, adeguamenti e interventi minori, da riqualificazione, in costruzione, previsto e proposto) al fine di dare un quadro d’insieme degli interventi previsti e della loro rilevanza e guidare le scelte progettuali. In relazione a questa classificazione i percorsi ciclopedonali sono stati suddivisi in tratti che presentano delle caratteristiche omogenee. Ad ogni tratto è stato attribuito un codice dal quale si rileva la gerarchia del percorso, la provincia, il comune ed il numero progressivo dei tratti presenti nel comune.

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Negli elaborati relativi alla Rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale e degli interventi proposti, predisposti per ogni ambito territoriale, è stata individuata una rappresentazione grafica dei percorsi che consente una lettura simultanea delle caratteristiche precedentemente descritte. Sono inoltre presenti delle tabelle dove, per ogni tratto, sono descritte le caratteristiche dei tracciati e degli interventi previsti, incluse le indicazioni di eventuali alternative progettuali e di previsioni di medio e lungo periodo. Questo sistema consente di avere un quadro analitico e sistematico della rete ciclabile del Greenway (dorsale, diramazioni principali e secondarie) e degli interventi previsti, dove le diverse informazioni sono aggregabili e disaggregabili in relazione alle specifiche esigenze. Un quadro di sintesi con l’indicazione delle priorità di intervento è poi riportato nel paragrafo 7 Il completamento della rete ciclopedonale e le priorità di intervento.

La rappresentazione e la descrizione del territorio e dei poli attrattori

Lo studio dell’area interessata dal Greenway è stato svolto con un duplice scopo. Da una parte, sono state analizzate le condizioni ambientali, insediative e morfologiche del territorio per individuare le scelte progettuali più idonee per il completamento e la valorizzazione della rete ciclopedonale, dall’altra sono stati mappati tutti i servizi, le attrezzature e le risorse ambientali e paesistico culturali che si configurano come attrattori per la fruizione ciclopedonale e turistica del 6 territorio. La metodologia utilizzata per la rappresentazione non è finalizzata solo a fornire un quadro sistematico dei servizi e delle risorse territoriali, organizzato per categorie e sottocategorie, ma anche a far emergere le molteplici sinergie che si vengono a creare tra questi elementi. Questo è stato possibile grazie a una tecnica di rappresentazione grafica che consente una lettura intuitiva del territorio e al contempo permette di sovrapporre molteplici informazioni nelle stesse tavole tematiche. Le informazioni raccolte nell’elaborato “E4 Rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale e del contesto territoriale”, sono supportate da una serie di dati quantitativi, che, grazie all’utilizzo dei GIS, possono essere letti e interpretati in vari modi, in relazione alle specifiche esigenze e alle diverse progettualità individuate dallo studio. Il quadro che è emerso ha consentito di evidenziare i diversi possibili utilizzi della rete ciclabile, esistente e prevista, da parte dei turisti, dei city users e della popolazione residente.

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Il fine è quello di creare sinergie tra i diversi utilizzi della rete ciclabile, coordinare le scelte progettuali alla scala locale e territoriale ed ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili. Nonostante l’utilizzo turistico ricreativo sia l’elemento caratterizzante del progetto, si è posta particolare attenzione anche agli spostamenti della popolazione stanziale (spostamenti casa lavoro, casa scuola, collegamenti con i servizi, …), allo scopo di incentivare l’utilizzo della rete ciclabile e, di riflesso, potenziare gli investimenti sugli interventi prioritari, sia per il completamento del Greenway e delle sue diramazione, sia per la mobilità alla scala urbana. Non sempre le esigenze della mobilità ciclabile di carattere turistico-ricreativo ed urbano coincidono ma, dove possibile, l’individuazione di soluzioni unitarie, consente di razionalizzare le scelte progettuali e l’utilizzo delle risorse e rafforza la possibilità di accedere ai finanziamenti.2

Le interrelazioni con il sistema della mobilità sostenibile ed intermodale

Il Greenway dei Laghi Briantei e le diramazioni sono stati individuati in stretta relazione con il sistema della mobilità sostenibile ed intermodale, come si rileva dalla cartografia, con l’obiettivo, da una parte, di potenziare l’accessibilità dell’itinerario ciclabile e dall’altra di migliorare le sinergie con la ferrovia e la navigazione 7 turistica, che rappresentano non solo un modo sostenibile di muoversi ma anche una forma di fruizione turistico ricreativa del territorio. La sempre più diffusa presenza di bike sharing, tradizionali ed elettrici, inoltre, consente nuove forme di fruizione del territorio e dei paesaggi, basate sull’alternanza tra bici e treno.

2 Come è noto nella mobilità ciclabile turistico ricreativa prevale l’esigenza di avere dei percorsi caratterizzati da un’elevata qualità ambientale e dalla presenza di risorse naturali e paesistico- culturali mentre nella mobilità ciclabile di carattere urbano prevale la necessità di avere percorsi brevi e sicuri per raggiungere servizi, scuole e luoghi di lavoro. In entrambi i casi vanno poi considerati, in relazione alle specificità di ogni singolo contesto, diversi fattori, tra i quali: l’entità dei flussi ciclabili, le caratteristiche della rete, le interferenze con la mobilità pedonale e la presenza dei diversi attrattori.

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3 Strategie di attuazione

La metodologia ed i contenuti dello studio per la realizzazione del Greenway sono stati definiti ed articolati con lo scopo di supportare un’azione di coordinamento e di governance delle progettualità e degli interventi da realizzare, secondo tre principali strategie di attuazione di seguito riportate. 1) Attuare in modo incrementale gli interventi, secondo una logica di priorità che privilegi le opere tese a dare continuità alla rete ciclopedonale e priorità alla dorsale ed ai collegamenti tra i principali attrattori. La possibilità di attuare in modo incrementale gli interventi, migliorando progressivamente la continuità e la fruibilità della rete ciclopedonale, è supportata nello studio dall’individuazione di alternative progettuali di breve periodo e da previsioni di medio e lungo periodo. L’individuazione delle alternative progettuali di breve periodo, che si affiancano alle tradizionali alternative progettuali, è finalizzata ad offrire delle opportunità di completamento della rete ciclopedonale, attraverso l’utilizzo di infrastrutture già esistenti, eventualmente intervenendo con adeguamenti e interventi minori. 8 Si tratta di “soluzioni temporanee” costituite da itinerari ciclabili adatti prevalentemente ad utenti esperti che però consentono di dare continuità e visibilità alla rete ciclopedonale del Greenway, in attesa che si attuino gli interventi individuati dallo studio. Gli interventi di medio e lungo periodo sono invece finalizzati ad un progressivo miglioramento della fruizione dei percorsi fino al raggiungimento di situazioni ottimali. Sono opere complesse che per loro natura possono trovare attuazione nel medio periodo (tra i 5 e i 10 anni) o nel lungo periodo (oltre i 10 anni). Si tratta di interventi che, in alcuni casi, non sono strettamente necessari ma che se attuati possono avere un ruolo incisivo nella fruizione e nell’attrattività del Greenway. Le priorità di intervento vanno articolate secondo due azioni sinergiche ma distinte che possono essere portate avanti parallelamente, in relazione agli investimenti degli enti territoriali, alle trasformazioni urbane e alle diverse opportunità di finanziamento che possono emergere, in modo differenziato, nelle diverse realtà territoriali. La prima azione prioritaria riguarda il completamento e la valorizzazione della dorsale del Greenway che si sviluppa da Alserio a Lecco e coincide in buona parte con il percorso regionale 2 - Pedemontana Alpina di rilevanza nazionale.

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La seconda di rilievo territoriale è relativa alle diramazioni principali e più precisamente al completamento degli anelli ciclabili lungo i Laghi di Alserio, Pusiano e di Annone, alla connessione con il Lambro, all’anello ciclabile del Lago del Segrino e al relativo collegamento con la dorsale. Nel paragrafo 7 Il completamento della rete ciclopedonale del Greenway e le priorità di intervento vengono fornite delle indicazioni specifiche sulle priorità d’intervento. Sia per la dorsale che per le diramazioni e vengono privilegiate azioni progettuali tese a dare continuità alla rete ciclopedonale e a connettere i principali attrattori del territorio e le stazioni ferroviarie. 2) Promuovere azioni sinergiche tra il completamento della rete ciclopedonale del Greenway e le altre progettualità presenti sul territorio È importante nell’attuazione degli interventi promuovere azioni sinergiche tra il completamento della rete ciclopedonale ed altre progettualità, tese a migliorare la fruizione turistico ricreativa del territorio e la mobilità sostenibile. A questo fine nella descrizione e rappresentazione del territorio sono stati mappati, in modo sistematico, per categorie e sottocategorie, il sistema infrastrutturale e le risorse del territorio, le aree di trasformazione urbana e le previsioni di nuovi sevizi ed attrezzature.3 3) Agire in modo sinergico alla scala locale e territoriale per il finanziamento e l’attuazione degli interventi 9 La realizzazione del Greenway può essere attuata tramite molteplici forme di finanziamento degli interventi proposti, che vanno dalla partecipazione ai bandi (Interreg, Bandi regionali, Fondazione Cariplo, …), alla richiesta di finanziamenti agli enti territoriali, fino ad includere l’inserimento dei diversi tracciati del Greenway in progetti di riqualificazione urbana e territoriale, previsti dai piani urbanistici (perequazioni e compensazioni urbanistiche, standard urbanistici qualitativi/prestazionali, utilizzo di oneri di urbanizzazione, monetizzazione degli standard, …). In questi termini due sono le linee di intervento: • la prima riguarda gli interventi di maggiore importanza per il completamento della dorsale ciclabile e delle principali diramazioni. In questo caso la rilevanza degli interventi giustifica l’accesso ad importanti fonti di finanziamento. In particolare la presenza del Percorso ciclabile 2 Pedemontana Alpina, il cui tracciato coincide in buona parte con la dorsale del Greenway dei Laghi Briantei, facilita la possibilità di accedere ai finanziamenti.

3 Si vede l’elaborato E04 Rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale e del contesto territoriale.

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In questi termini diventa prioritaria la richiesta alla Regione Lombardia di ridefinire parte del tracciato del Percorso ciclabile 2 Pedemontana Alpina facendolo coincidere, nel tratto tra Lecco ed Alserio, al Greenway dei Laghi Briantei. • la seconda riguarda le azioni alla scala locale. In questo caso l’obiettivo dello studio è quello di dare uno scenario di riferimento ai comuni per indirizzare gli interventi alla scala locale verso il completamento e la valorizzazione della rete ciclopedonale del Greenway.

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4 Il territorio, i servizi e le risorse ambientali e paesistico culturali

Elemento caratterizzante del Greenway che collega i Laghi Briantei con il Lambro ed il Lago di Como è quello di mettere in rete paesaggi suggestivi e importanti risorse ambientali e paesistico culturali aumentando, in tal modo, l’attrattività turistica dei territori attraversanti. Come già indicato, in relazione alle caratteristiche ambientali e paesaggistiche dell’area, sono stati individuati sei ambiti territoriali che riguardano rispettivamente il Lago di Alserio, il Lago di Pusiano, la connessione con il Lambro, il Lago del Segrino, il Lago di Annone e la connessione con il Lago di Como.

Il Lago di Alserio

Il primo ambito territoriale attraversato dal Greenway è caratterizzato dal Lago di Alserio e riveste un notevole interesse naturalistico per la presenza di una vasta area umida e di numerose varietà di specie vegetali e animali. Il Lago di Alserio in origine costituiva un unico bacino con il Lago di Pusiano, separato in seguito dall’accumulo dei sedimenti, trasportati dal fiume Lambro che ha formato la Piana d’Erba, un’area di elevato pregio naturalistico per le risorgive che riforniscono 11 le aree umide ed i canneti che caratterizzano il paesaggio di questo territorio. Il punto di partenza del Greenway è costituito dai Giardini a Lago, un parco attrezzato che si affaccia sul Lago di Alserio, in un ambito di elevato valore naturalistico, caratterizzato da un paesaggio particolarmente suggestivo. Il parco è dotato di un punto di ristoro, di attrezzature per il gioco e lo sport e di un’area per eventi. All’interno del parco è presente un laghetto artificiale ed è conservata la ruota idraulica di un antico mulino, a testimonianza della cultura materiale del luogo. Sulle rive del parco è presente l’antico imbarcadero dove è possibile prendere il battello elettrico che consente di visitare il lago. In fregio ai giardini sono presenti diversi servizi (biblioteca, spazi polifunzionali, scuola materna e primaria, …) che insieme al centro storico di Alserio, rafforzano il ruolo del Greenway come elemento di connessione sia per la fruizione turistico ricreativa sia per gli spostamenti della popolazione residente. Dopo il centro storico di Alserio, l’itinerario prosegue verso sud, fino ad addentrarsi, dopo il cimitero di Alserio, all’interno del Bosco della Buerga. Dal cimitero seguendo il Percorso ciclabile regionale 2 - Pedemontana Alpina per circa 3,00 km è possibile raggiungere il centro storico di Alzano del Parco e Villa Carcano. La villa neoclassica realizzata su una collina, alla fine del XVIII secolo, su progetto dall'architetto neoclassico Leopoldo Pollack è circondata da un grande

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parco di particolare interesse dal punto di vista botanico e paesaggistico. Il parco, visitabile su prenotazione, è caratterizzato dalla presenza di numerosi sentieri e diversi elementi d'arredo tra cui edicole, un teatro di verzura e una ghiacciaia. È inoltre presente un laghetto, popolato da ninfee e da fauna selvatica che fino alla metà del XX secolo era usato per produrre ghiaccio, conservato in una delle diverse ghiacciaie della proprietà e venduto nella stazione estiva. Il Bosco della Buerga, attraversato dalla dorsale del Greenway per circa 2,50 km, si estende sulla costa meridionale del Lago di Alserio ed è caratterizzato dalla presenza di un itinerario botanico, dotato di appositi cartelli che illustrano i caratteri delle diverse essenze arboree e arbustive presenti nel bosco. Lungo la costa è presente la Casa del Lago, antica casa ed imbarcadero di pescatori, sede del Centro di Educazione Ambientale “Bambini di Beslan” di Casin del Lago, in cui si svolgono esperienze di laboratorio e attività ludico-didattiche legate allo studio dell'ambiente naturale. Adiacente alla Casa del Lago è inoltre presente l’attracco della barca elettrica “Amicizia”. Usciti dal Bosco della Buerga, la dorsale del Greenway prosegue verso il Lago di Pusiano mentre la diramazione si sviluppa verso nord all’interno della Piana di Erba. Da qui la diramazione prosegue in direzione sud-ovest fino a raggiungere i Giardini a Lago e chiudere l’anello cicloturistico del Lago di Alserio. Dal Bosco della Buerga al cimitero di Erba, l’itinerario è caratterizzato dalla presenza di sentieri che si sviluppano lungo il paesaggio agrario della Piana di Erba. Dal cimitero 12 di Erba ai Giardini a Lago è prevista la creazione di un nuovo percorso che si estende tra i campi agricoli ed in prossimità dei canneti. Il percorso che si sviluppa in pianura potrà essere attuato attraverso il recupero e la ricucitura di sentieri preesistenti e la realizzazione di nuovi tracciati. Un’alternativa a monte, percorribile a piedi o in bicicletta da utenti esperti, è rappresentata dall’itinerario paesaggistico, individuato dal Piano del Parco Regionale della Valle del Lambro, che collega il cimitero di Erba ai borghi storici di Carcano Inferiore e di Alserio. Si tratta di un percorso costituito da sentieri e strade locali che consente di fruire di suggestive viste panoramiche sul Lago di Alserio.

Il Lago di Pusiano

Il Lago di Pusiano, delimitato a nord dalle pendici del Monte Cornizzolo e a sud da basse colline, anch’esse di origine morenica, è ricco di risorse naturalistiche e paesistico culturali. Tra i Laghi Briantei, il Lago di Pusiano è quello più noto, apprezzato da diversi artisti, tra i quali Parini, Monti, Porta, Manzoni, Stendhal e Segantini. Significativi, in questi termini, è la presenza dei Luoghi Pariniani e di numerosi dipinti che Segantini ha dedicato a questo territorio. I primi insediamenti palafitticoli attorno al lago risalgono all’età del bronzo, testimoniati dai ritrovamenti effettuati nelle zone del “Pascolo” e della “Comacina”. Gli studi effettuati dallo

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Stoppani nel 1863 testimoniano inoltre la presenza di un villaggio su palafitte presso l’Isola dei Cipressi. Il Lago di Pusiano è importante anche sotto il profilo ingegneristico per i diversi studi effettuati per la regolamentazione delle acque del lago e del Lambro che portarono alla realizzazione, tra il 1809 ed il 1811, del Cavo Diotti, la prima diga realizzata in Italia. Nel 1820 sul Lago di Pusiano è stato inoltre sperimentato il primo battello a vapore in Italia. La prima parte della dorsale del Greenway, in questo ambito territoriale, si estende dal Lago di Alserio al Lago di Pusiano, utilizzando per un breve tratto delle strade locali a basso traffico, per poi continuare su un nuovo percorso ciclopedonale che si prevede di realizzare, prevalentemente attraverso l’adeguamento di marciapiedi preesistenti e l’uso di aree verdi residuali. Raggiunto il cimitero di , la dorsale ciclopedonale prosegue attorno al Lago di Pusiano. Qui attraverso il recupero di tracciati preesistenti è possibile raggiungere il Cavo Diotti e la Chiesa della Madonna del Rosario di Pompei. Dal Cavo Diotti alla spiaggia della Moiana, in linea con quanto individuato dal PGT di Merone, è prevista la realizzazione di un ponte e di un nuovo percorso ciclopedonale, che si sviluppa in fregio ai canneti, in un’area particolarmente suggestiva sotto il profilo paesaggistico e naturalistico. La spiaggia della Moiana, rappresenta un importante attrattore turistico ricreativo per il Greenway sia per il contesto paesistico ambientale sia per le attrezzature presenti. Oltre alle aree di sosta e alle attrezzature per la balneazione, l’area è dotata di un attracco per la navigazione da diporto e di un punto di ristoro. Sempre sulla costa è presente un ristorante ed è previsto il recupero del vecchio 13 fabbricato del lido a servizio della fruizione della costa. La spiaggia della Moiana è inoltre collegata all’omonima stazione da una diramazione secondaria. Dalla spiaggia della Moiana è possibile raggiungere la punta di Casletto, tramite due percorsi alternativi già esistenti ma che richiedono entrambi alcuni interventi per essere idonei alla fruizione ciclabile. Il primo percorso, situato lungo la costa, presenta un’elevata attrattività sotto il profilo turistico ricreativo ma in prossimità della spiaggia della Moiana presenta delle discontinuità per la fruizione ciclabile, in particolare per l’interferenza con alcune proprietà private. Il secondo percorso che si sviluppa a monte, caratterizzato dalla presenza di un’area boschiva e di un itinerario botanico, richiede alcuni interventi di adeguamento del tracciato per essere pienamente fruibile dalle biciclette. Dalla punta di Casletto la dorsale ciclopedonale prosegue lungo la costa fino all’omonima spiaggia attrezzata. La spiaggia dotata di spazi per la sosta, di un attracco per la navigazione da diporto e di un’area attrezzata per il noleggio delle canoe è collegata al centro storico e alla stazione di Casletto, attraverso una diramazione secondaria del Greenway. Più a nord, lungo la costa occidentale del Lago di Pusiano, è presente il “parco lineare” di Bosisio Parini, caratterizzato dalla presenza di diverse aree di sosta, di zone relax e di un’area giochi per i bambini. In prossimità del centro storico è situato l’attracco della motonave elettrica Enigma.

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Bosisio Parini rappresenta una centralità turistico ricreativa, oltre che per le attrezzature presenti sulla costa, per il suo patrimonio culturale ed in particolare per i Luoghi Pariniani, tra i quali la Casa Museo del Parini. Nel territorio comunale ha inoltre sede il Centro Studio Pariniano. La presenza di diversi servizi, in buona parte localizzati in prossimità della costa (scuole elementari e medie, sale multimediali, spazi espositivi, biblioteca, …) rafforzano il ruolo del Greenway come elemento di connessione anche per gli spostamenti della popolazione residente. La dorsale ciclopedonale prosegue a nord del centro storico di Bosisio Parini, parallelamente alla costa occidentale del lago, lungo un sentiero situato all’interno di un’area boschiva che deve essere oggetto di un intervento di riqualificazione. Da qui fino all’area industriale di Cesana Brianza è prevista la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale, che si sviluppa lungo via Parini, parallelamente alla costa del lago. In prossimità dell’area industriale la dorsale del Greenway prosegue verso il Lago di Annone mentre la diramazione si sviluppa attorno al Lago di Pusiano, fino a chiudere l’anello cicloturistico del lago, in prossimità del cimitero di Merone. Dall’area industriale di Cesana Brianza al centro di Pusiano è prevista la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale che si estende in fregio alle aree agricole ed ai canneti, situati lungo la costa. All’interno del centro storico di Pusiano, l’itinerario prosegue lungo la strada, dove è prevista l’istituzione di una zona 14 30, perché la conformazione morfologica dell’abitato e della costa non consentono, se non nel lungo periodo, la realizzazione di un percorso ciclopedonale dedicato. Il centro storico di Pusiano rappresenta un importante attrattore per il Greenway dal punto di vista sia turistico ricreativo sia urbano. Nel centro storico lungo il percorso sono presenti diversi servizi, bar, ristoranti ed attività ricettive. Lungo la costa c’è inoltre l’attracco della motonave elettrica Enigma che consente di visitare il lago e l’Isola dei Cipressi. Sotto il profilo culturale di particolare rilievo è la presenza del Palazzo Carpani Beauharnais, residenza estiva del principe Eugenio Beauharnais, viceré d’Italia durante l’epoca napoleonica. Il nucleo originario del palazzo realizzato nel XV è stato oggetto di diversi rimaneggiamenti ed ampliamenti, durante il corso della storia, e conserva ancora un giardino all’italiana, caratterizzato dal susseguirsi di vialetti in ghiaietto, delimitati da siepi di bosso. Il palazzo oltre ad ospitare il comune è sede di attività culturali e didattiche ed è accessibile con visite guidate su appuntamento. Nell’ala ottocentesca del palazzo hanno sede il Centro studi e la foresteria. Gli spazi del Centro studi sono utilizzabili per corsi di formazione, laboratori, seminari e giornate di studio.

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Significativa è anche la presenza dell’Isola dei Cipressi, una piccola isola di forma ovale, situata a breve distanza dal borgo storico di Pusiano. L’isola di proprietà privata ospita al suo interno una villa e si contraddistingue per la ricca fauna presente, costituita tra altro da volatili di rara bellezza, scoiattoli, germani, cigni e perfino canguri. L’isola fortificata in epoca medievale e residenza nell’ottocento del viceré d’Italia Eugenio Beauharnais è attualmente accessibile con visite guidate. Dopo il centro storico di Pusiano, in prossimità del cimitero, è prevista la realizzazione di un percorso ciclopedonale dedicato che si sviluppa parallelamente alla costa del lago fino al Centro Remiero per proseguire, sempre lungo la costa, fino al campeggio ed al Lambrone. Da qui il percorso prosegue lungo sentieri preesistenti e nuovi tracciati in progetto, all’interno della Piana di Erba, tra aree boscate, prati e canneti, fino a raggiungere la dorsale del Greenway, all’altezza del cimitero di Merone e completare l’anello ciclabile del Lago di Pusiano. In prossimità del Lambrone sono state individuate due diramazioni che consentono di collegare il Greenway con il centro storico e la stazione ferroviaria di Erba ed importanti servizi di rilevanza territoriale. In particolare, quest’area rappresenta un importante attrattore dal punto di vista turistico ricreativo per la presenza del Centro Sportivo Lambrone, del Centro Remiero e del Centro Espositivo e Congressuale di Lario Fiere. La connessione con il centro storico consente inoltre di accede ad un’area urbana dotata di servizi, 15 attrezzature ricettive e risorse paesistico culturali di rilievo. Nello specifico la diramazione ciclopedonale del centro storico arriva fino alla piazza del mercato dove, oltre all’antico porticato, è presente la chiesa romanica di sant'Eufemia, una delle chiese plebane più antiche del Triangolo Lariano, il cui nucleo originale risale al V secolo. A fianco della chiesa c’è l’imponente campanile, costruito nell'XI secolo con impegno di materiale di spoglio di epoca romana. Il campanile, in epoca medievale, svolgeva anche la funzione di torre di avvistamento e di difesa per tutta la pieve.

La connessione con il Lambro

Il territorio attraversato dalla connessione ciclopedonale con il Lambro si contraddistingue per la presenza dei paesaggi naturali lungo il fiume e per l’Ecofrazione di Baggero. L’ecofrazione non rappresenta sono un’attrazione di carattere turistico ricreativo ma anche un’esperienza concreta di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali e paesistico culturali, oltre che di diffusione di forme di turismo sostenibile. L’antico nucleo di Baggero è caratterizzato degli antichi mulini, ancora oggi funzionanti ed in grado di produrre energia a servizio della “Casa del Mulino”, un Eco Hotel adiacente. I mulini di Baggero che risalgono al 1722 sono stati trasformati in museo, a testimoniare della memoria storica e della cultura materiale del luogo.

Il Greenway dei Laghi Briantei

Vicino ai Mulini è presente lo storico Zoccolificio Sangiorgio, dove gli artigiani sapientemente esprimono ancora la propria arte ed il Fly Center, un bike caffè che offre servizi per i ciclisti, compresi il noleggio e la riparazione delle bici. In prossimità dell’Ecofrazione c’è l’Oasi di Baggero che rientra nello stesso progetto di recupero e valorizzazione ecosostenibile del territorio. L'Oasi di Baggero è una riserva protetta, caratterizzata dalla presenza di due laghetti artificiali ed è il risultato di un importante progetto di recupero ambientale di una cava dismessa. L’Oasi è liberamente accessibile ed è caratterizzata dalla presenza di un Eco Ostello, di servizi di ristoro ed attrezzature per la fruizione delle aree verdi, della sede della Proloco di Merone e di un Centro del Parco della Valle del Lambro.

Il Lago del Segrino

La principale attrattiva di quest’ambito territoriale è costituita dall’anello ciclabile del Lago del Segrino che consente di fruire di paesaggi naturali incontaminati e particolarmente suggestivi. Il Lago del Segrino, di origine glaciale, è il più piccolo e il più settentrionale dei laghi briantei e si trova incuneato tra i ripidi rilievi del Monte Pesone e del Monte 16 Cornizzolo a est e del Monte Scioscia a Ovest. Compreso nei territori dei comuni di , e , il lago è originato da sorgenti sotterranee e ha un solo emissario, un torrente che parte dalla costa meridionale e si inserisce nel Lago di Pusiano. Secondo quanto emerge dall’osservazione della cartografia storica, la superficie del lago è in via di riduzione, a favore dell’ampliamento delle aree palustri; un’ulteriore cambiamento della morfologia del territorio si riscontra nella scomparsa di una piccola isola che compare nella cartografia ottocentesca presso la riva orientale e di cui non vi sono più tracce. L’ambiente naturale, protetto con l’istituzione del PLIS del Segrino, è caratterizzano da una grande biodiversità, grazie alla presenza di condizioni ambientali e climatiche molto varie, con una vegetazione che passa da quella montana delle pendici dei rilievi, a quella lacustre, caratterizzata da specie che necessitano di contatto con l’acqua. La fauna locale comprende alcune specie caratteristiche di rettili e anfibi e circa 90 specie di uccelli. L’Anello ciclabile del Segrino è caratterizzato dalla presenza del Lido, uno stabilimento balneare realizzato agli inizi degli anni duemila che costituisce un interessante esempio di architettura contemporanea, al quale sono stati conferiti premi e riconoscimenti anche a livello internazionale. Nel Lido oltre alle attrezzature per la balneazione sono presenti servizi di ristoro ed è possibile noleggiare bici, canoe e imbarcazioni. In prossimità del Lido è situato il centro visitatori del Parco Lago Segrino, superato il quale il percorso si sviluppa tra la SP 41 e la riva occidentale del lago, in un contesto naturale alle pendici del Monte Scioscia.

Il Greenway dei Laghi Briantei

All’estremità settentrionale del lago il tracciato attraversa una breve porzione del comune di Canzo, incontrando una piccola area di sosta, per poi piegare verso sud; l’estremità nord-orientale del lago è dominata dalla presenza dello Chalet Segrino, una struttura attualmente in disuso, per il quale il PGT del comune di Eupilio prevede un recupero a fini ricettivi. Il percorso lungo la riva orientale, caratterizzato per buona parte dalla presenza di una fitta vegetazione boscosa, si conclude ricongiungendosi al percorso che proveniente dal centro di Eupilio e che conduce verso il Lago di Pusiano.

Il Lago di Annone

L’ambito territoriale che interessa il Lago di Annone è caratterizzato dalla presenza di un percorso ciclabile attorno al lago che risulta già fruibile da parte di pedoni e ciclisti, con la sola esclusione del tratto compreso tra Sala al Barro ed Il Lago di Annone è il più vasto dei laghi briantei ed è costituito da due bacini separati dalla penisola di Isella e comunicanti tra loro mediante un canale largo poche decine di metri. Il bacino orientale, più ampio, è noto come Lago di Oggiono, mentre quello occidentale, di dimensioni più ridotte, è chiamato Laghetto. Il lago è alimentato da sorgenti presenti sul fondale e da alcuni torrenti e ha un unico emissario, il Rio Torto, che attraversa la valle di Valmadrera e affluisce nel Lago di 17 Como a Malgrate. Il bacino lacustre è incuneato tra i rilievi del Monte Cornizzolo e del Monte Barro a nord-est e i più modesti rilievi collinari di Annone e Oggiono a meridione, mentre la fascia di territorio occidentale, caratterizzata da un paesaggio rurale con presenza di fasce boschive, riveste un’importanza strategica nella struttura delle reti ecologiche di collegamento tra i laghi di Annone e di Pusiano. Le zone umide tipiche del sistema ambientale lacustre caratterizzano quasi l’intero perimetro del bacino: la loro continuità si interrompe solo in corrispondenza del nucleo insediativo di Sala al Barro e del centro sportivo di Oggiono, mentre i principali centri abitati, Oggiono e Annone, non arrivano a lambire le sponde dello specchio d’acqua, sebbene nella parte settentrionale abbiano un’estensione particolarmente ridotta per la presenza della SS 36, che costituisce un elemento di forte cesura con il centro abitato di . Elemento caratterizzante di questo contesto territoriale è a nord la Penisola di Isella, costituita da una striscia di terra, lunga poco meno di un chilometro e mezzo e larga fino a un massimo di 400 m. La penisola è caratterizzata dalla presenza di un lido attrezzato, dotato di servizio di ristoro, alla sua estremità nord-occidentale, da un piccolo nucleo abitato e da un campeggio nella porzione centrale e da un territorio non antropizzato, di grande rilevanza paesistico-ambientale, nella parte meridionale. Il progetto del Greenway prevede un percorso secondario che costeggia il lido e la frazione di Isella, dove è possibile visitare il piccolo Oratorio di S. Andrea, per poi risalire verso nord, lungo la sponda orientale della penisola.

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In un possibile scenario futuro di sviluppo del Greenway si prevede la possibilità di costruire un ponte ciclopedonale tra la punta della penisola di Isella e la sponda di Annone, dove la presenza di resti archeologici sul fondale, testimoniano la presenza di un ponte, probabilmente realizzato sul tracciato della strada romana, che fu distrutto dagli Spagnoli nel XVII secolo. Superata la penisola di Isella, dalla dorsale del Greenway, che si dirige a nord verso Lecco, si diparte una diramazione che percorre tutto il perimetro del Lago di Annone, ricongiungendosi al tracciato principale, pressappoco in corrispondenza della passerella ciclopedonale sulla SS 36 prevista all’altezza della stazione di servizio di . Lungo la sponda orientale del lago, nel territorio di , il percorso è caratterizzato dalla presenza della stazione ferroviaria di Sala al Barro e di alcune aree di sosta e servizi di ristoro; all’estremità sudorientale, nel territorio di Oggiono, è presente un importante centro sportivo, lo Stendhal Sport Club, dotato di palestre, campi all’aperto, piscine, parco estivo, bar e ristorante. Il percorso prosegue a sud ai piedi delle colline di Oggiono, che separano la riva del lago dal centro abitato; un percorso pedonale panoramico mette in connessione il Greenway con il belvedere situato su queste alture, che consente di apprezzare una caratteristica veduta del Lago di Annone ed eventualmente raggiungere il centro storico di Oggiono scendendo la scalinata che si dirige verso la piazza su cui si affacciano la seicentesca chiesa di Santa Eufemia e il battistero di S. 18 Giovanni, edificio romanico di origine paleocristiana. Per raggiungere in bicicletta il centro di Oggiono, la stazione ferroviaria e quella degli autobus, è necessario percorrere un percorso secondario, che si diparte dal Greenway in corrispondenza della settecentesca Darsena del Guardialago. Proseguendo lungo una fascia boscata che costeggia il lago, in direzione nord, si giunge nel Parco di Annone, un’area verde attrezzata in cui il comune prevede l’insediamento di un area di ristoro e di un nuovo attracco a supporto delle attività turistiche. Il centro storico di Annone è connesso al Greenway mediante un percorso secondario che termina in corrispondenza del parco pubblico di Villa Annoni Cabella, il principale elemento di interesse storico-architettonico del borgo.

Connessione con il lago di Como

La connessione con il Lago di Como rappresenta un elemento strategico per la fruizione del Greenway perché consente di mettere in rete i Laghi Briantei con il territorio lariano, particolarmente importante, in termini di attrattività turistica e noto a livello internazionale per i suoi paesaggi, le località turistiche e le sue attrattive naturalistiche e paesistico culturali.

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Importante in questi termini è la connessione tra il Greenway ed il Lido di Parè, dove oltre ad attrezzature ricreative e di ristoro è presente l’attracco della navigazione che consente di raggiungere importati località turistiche come Bellagio, Varenna e . A breve distanza dal Lido di Parè, sempre servito dal percorso ciclopedonale, è presente il Centro sportivo intercomunale di Rio Torto, caratterizzato dalla presenza di numerose attrezzature sportive e di un parco urbano con un laghetto artificiale. Particolarmente significativa sotto il profilo paesistico culturale è il centro storico di Malgrate e l’omonima rocca. In particolare nel centro storico sono presenti importanti palazzi ed interessanti architetture religiose, tra questi solo per citarne alcuni Palazzo Agudio, la Chiesa di San Antonio Abate e la Chiesa di S. Leonardo. La connessione con la sponda lecchese, consente infine di accedere ad importanti servizi e significative risorse culturali, tra le quali i luoghi manzoniani, oltre a collegarsi con il Percorso ciclabile regionale 3 Adda.

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5 La rete ciclopedonale del Greenway e le priorità di intervento per il completamento

Il Greenway dei Laghi Briantei si sviluppa per 25,00 km su percorsi ciclopedonali, in parte già esistenti. Ai 25,00 km della dorsale, si vanno ad aggiungere i 34,14 km delle cinque diramazioni dei Laghi di Alserio, Pusiano, Segrino e Annone, e della connessione con il Lambro. Sono inoltre presenti delle diramazioni secondarie che collegano la dorsale ciclopedonale con le principali stazioni ferroviarie, i centri abitati e le risorse ambientali e paesistico culturali che misurano complessivamente 15,35 km. Considerando la dorsale e le diramazioni principali e secondarie, i percorsi ciclabili interessati dal progetto hanno una lunghezza complessiva di 74,50 km. Come si rileva dalla cartografia, completano il quadro della rete ciclabile, le alternative progettuali, le alternative progettuali di breve periodo e gli interventi di medio e lungo termine. Dei 74,50 km della rete ciclabile, 22,24 km risultano in buone o discrete condizioni, 17,09 km sono da riqualificazione, 10,59 km devono essere oggetto di interventi minori o di adeguamento, 112 m sono attualmente in fase di realizzazione, 11,80 km sono interessati da progetti o programmati dagli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, 12,67 km sono stati indicati dal presente studio.

Considerando lo stesso sistema di percorsi e facendo riferimento alla classificazione funzionale del D.M. 557/1999 Regolamento recante norme per la definizione delle 20 caratteristiche tecniche delle piste ciclabili, dei 74,50 km di lunghezza complessiva dei percorsi, 57,20 km sono su percorsi promiscui pedonali e ciclabili e 1,71 km su piste ciclabili in sede propria. I percorsi promiscui ciclabili e veicolari su strade locali, senza traffico o a basso traffico, hanno una lunghezza complessiva di 14,75 km. Completano il quadro i 446 m interessati dagli attraversamenti ciclopedonali, i 41 m di attraversamenti ciclabili e i 353 m di percorsi pedonali, dove è previsto il passaggio con la bici a mano. 4 Negli elaborati Rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale e degli interventi proposti è stata fornita una descrizione analitica della rete ciclopedonale del Greenway e degli interventi individuati. Di seguito, in relazione alla gerarchia della rete ciclopedonale del Greenway e agli ambiti territoriali, vengono descritti gli elementi caratterizzanti della rete ciclopedonale ed i principali interventi previsti per il completamento della dorsale e delle diramazioni. Come già indicato nel paragrafo 3 Le Strategie di attuazione, le priorità di intervento vanno articolate secondo due azioni sinergiche ma distinte, che possono essere portate avanti parallelamente, in relazione agli investimenti degli enti territoriali, alle trasformazioni urbane e alle diverse opportunità di finanziamento che possono emergere, in modo differenziato, nelle diverse realtà territoriali.

4 Per un’analisi dettagliata dei percorsi, in relazione alle tipologie ed alle sottotipologie funzionali e più in generale alle caratteristiche dei tracciati, si rimanda all’elaborati E05,E06,E07,E08,E09, E10 Rappresentazione e descrizione della rete ciclopedonale e degli interventi proposti , redatti per ciascun ambito territoriale individuato dal presente studio.

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La prima azione prioritaria riguarda il completamento e la valorizzazione della dorsale del Greenway che si sviluppa da Alserio a Lecco e coincide in buona parte con il percorso regionale 2 - Pedemontana Alpina di rilevanza nazionale. La seconda di rilievo territoriale è relativa alle diramazioni principali e più precisamente al completamento degli anelli ciclabili lungo i Laghi di Alserio, Pusiano e di Annone, alla connessione con il Lambro, all’anello ciclabile del Lago del Segrino e al relativo collegamento con la dorsale. Le priorità di intervento sono state individuate con lo scopo di risolvere le principali discontinuità della dorsale e delle principali diramazioni, tenendo in considerazione la complessità degli interventi individuati e la presenza di opere già previste e finanziate. Gli altri interventi, individuati dallo studio, si configurano come complementari rispetto a quelli prioritari e sono finalizzati a migliorare le condizioni di fruibilità e di sicurezza della rete ciclopedonale, fino al raggiungimento di una situazione ottimale. La realizzazione degli interventi prioritari, oltre a dare continuità e visibilità alla rete del Greenway, può fare da volano per l’attuazione degli interventi minori, accelerando in tal modo il completamento del progetto.

La dorsale del Greenway

Per il completamento della dorsale ciclopedonale sono state individuate tre priorità di intervento che riguardano rispettivamente le connessioni tra il Lago di Pusiano ed il Lago 21 di Annone, tra il Lago di Pusiano ed il Lago di Alserio e tra il Lago di Annone e di Como. La connessione tra il Lago di Pusiano ed il Lago di Annone risulta la più semplice da attuare, sia per la minore complessità delle opere da realizzare sia perché i principali interventi previsti sono in parte oggetto di progettazione ed in parte sono inclusi e finanziati all’interno di in un’area di trasformazione urbana per la realizzazione di una nuova stazione di servizio. L’intervento da realizzare riguarda il percorso ciclopedonale compreso tra Bosisio Parini e la stazione di servizio della SS 36 a Suello. Le opere da attuare per realizzare la connessione tra i due laghi sono tre e riguardano rispettivamente: - la riqualificazione ed il completamento di un sentiero situato in fregio al centro storico di Bosisio Parini; - la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale tra il centro di Bosisio Parini e l’area industriale di Cesana Brianza. Questo percorso è oggetto di un progetto che inizialmente prevedeva la realizzazione di un marciapiede e che ora, in fase di revisione, prevede l’attuazione di una pista ciclopedonale;

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- la riqualificazione ed il completamento dei sentieri, compresi tra l’area industriale di Cesana Brianza e l’anello ciclabile del Lago di Annone, e la realizzazione di un ponte ciclopedonale sulla SS 36. La costruzione del ponte e parte delle opere sui percorsi sono inclusi nell’intervento di trasformazione urbana per la realizzazione della nuova stazione di servizio. Il secondo intervento, in ordine di priorità, riguarda il completamento della dorsale ciclabile tra il Lago di Alserio ed il Lago di Pusiano. Le opere prioritarie da attuare per la realizzazione della connessione sono: - la creazione di un collegamento ciclopedonale tra via Roma ed il cimitero di Merone, da attuarsi prevalentemente attraverso l’adeguamento e la riqualificazione dei marciapiedi preesistenti ed il recupero di reliquati stradali e aree residuali; - la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra il cimitero di Merone ed il Lido della Moiana e la costruzione di un ponte ciclopedonale sul Cavo Diotti; Complementari a queste opere ma altrettanto importanti, in ordine di priorità, perché consentono di completare la continuità tra il Lago di Alserio ed il Lago di Annone sono: - la realizzazione di una pista ciclopedonale, in prossimità della frazione di Garbagnate Rota, che permette di collegare il percorso ciclabile su marciapiede con il lungolago di Bosisio Parini; - una nuova connessione ciclabile tra i Giardini a Lago di Alserio e via Don Guanella che consente di dare continuità al Greenway, senza passare all’interno del centro storico 22 e più precisamente da via Carcano che costituisce un percorso critico per la mobilità ciclabile sia per la sua morfologia sia per il traffico. La terza priorità di intervento è relativa al collegamento tra il Lago di Annone ed il Lago di Como e comporta la realizzazione di tre principali opere, quali: - una nuova connessione ciclopedonale tra l’anello ciclabile del Lago di Annone, in prossimità dello svincolo della SS 36 “Civate-Oggiono-Lecco Lago”, ed il passaggio a livello in località Fornaci Villa. L’intervento comporta la realizzazione di un ponte ciclopedonale sulla SP 51, in prossimità dello svincolo e la realizzazione di una nuova pista ciclopedonale. Il nuovo percorso ciclopedonale che dovrebbe essere attuato in una fascia di terreno, compresa tra la SS 36 ed il tracciato ferroviario, riveste un ruolo strategico per il completamento del collegamento tra i due laghi, in un’area particolarmente complessa per la morfologia del territorio e la presenza delle infrastrutture ma richiede degli approfondimenti di carattere tecnico e normativo, per la vicinanza della ferrovia. Le verifiche tecniche devono riguardare le eventuali interferenze con impianti connessi al tracciato ferroviario con particolare attenzione a quelli interrati. L’approfondimento normativo è relativo alla legge che disciplina le fasce di rispetto ferroviario DPR 753/1980, alla corretta interpretazione della norma in relazione alle tipologie di intervento, e alla disciplina sulle deroghe, definita a livello regionale (Delibera della giunta regionale N° X / 3284 del 16/03/2015);

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- un percorso ciclopedonale lungo il torrente Inferno, tra il mercato di Valmadrera e via Gavazzi. In alternativa a questo intervento può essere realizzato un percorso ciclopedonale all’interno dell’area di trasformazione urbana, dove è previsto il nuovo multisala; - un collegamento ciclopedonale tra il lungolago di Malgrate ed il Ponte Kennedy. Intervento quest’ultimo che è oggetto di un progetto, in corso di redazione, commissionato dal Comune di Malgrate. Inquadrato nel lungo periodo, in una logica di ottimizzazione e valorizzazione del Greenway è stato inoltre individuato un tracciato per la realizzazione di un percorso ciclopedonale in fregio al lago, tra Parè ed il centro storico di Malgrate, che si estende per circa un chilometro. Si tratta di un intervento complesso per la natura del luogo ma strategico in termini di attrattività turistico ricreativa. Prioritario nella realizzazione dell’opera è l’integrazione con il paesaggio. Completamento dell’anello ciclabile del Lago di Alserio Per l’ambito territoriale interessato dal Lago di Alserio, completata e resa fruibile la dorsale ciclabile, prioritario sarà chiudere l’anello attorno al Lago di Alserio, attraverso la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra il cimitero di Erba ed il Giardino a Lago di Alserio. Nell'intervento, che prevede in parte il recupero di alcuni sentieri preesistenti, si dovrà prestare particolare attenzione all’inserimento ambientale dell’opera per la presenza del SIC del Lago di Alserio. Completamento dell’anello ciclabile del Lago di Pusiano e connessione con il centro e la stazione di Erba 23 Il completamento della diramazione principale, che consente di chiudere l’anello ciclabile attorno al Lago di Pusiano, richiede la realizzazione di sei principali interventi. Si tratta di opere che nel loro complesso hanno una certa rilevanza perché la rete ciclopedonale attorno al lago, in questa zona, risulta particolarmente frammentata. Le principali opere previste riguardano nello specifico: - la realizzazione di una nuova connessione ciclopedonale tra la zona industriale di Cesana Brianza ed il centro di Pusiano, da realizzarsi prevalentemente, ai margini di aree agricole e di rilevanza naturalistica e, nell’ultimo tratto, sulla costa del lago; - la creazione di una zona 30 nel centro di Pusiano. In questo caso, si è individuata anche una previsione di medio e lungo termine finalizzata a portare ad una progressiva riduzione dell’itinerario ciclabile su strada e ad un estensione dei percorsi ciclopedonali, fino ad arrivare, nel lungo periodo, al completamento di un percorso interamente dedicato. - la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra il centro di Pusiano ed il Centro Remiero di Eupilio, da attuarsi in fregio alla strada, attraverso il recupero di aree residuali, e nell’ultimo tratto lungo la costa del Lago. - la creazione di una connessione ciclopedonale in fregio alla costa, tra il Centro Remiero ed il campeggio;

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- la costruzione di un ponte ciclopedonale sul Lambrone e la realizzazione dei relativi raccordi con i percorsi ciclabili già presenti sulle due sponde; - la realizzazione di un percorso ciclopedonale nella piana di erba, tra l’area industriale ed il cimitero di Merone. In quest’ambito territoriale importante è anche il completamento della connessione con il centro e la stazione di Erba. A questo fine sono stati individuati degli interventi per garantire la connessione, nel breve periodo, tra il Lago di Pusiano, la stazione ed il centro di Erba. In modo analogo, sono state individuate delle opere, da realizzarsi nell’ambito delle aree di trasformazione urbana, che consentono la creazione, nel medio e lungo periodo, di un percorso ciclopedonale interamente dedicato.

Connessione con il Lambro e la stazione di Merone

La realizzazione di questa connessione ciclopedonale, compresa tra il cimitero di Merone e l’Ecofrazione di Baggero, prevede la realizzazione di due principali interventi. Il primo finalizzato a creare un collegamento tra la dorsale del Greenway e la stazione di Merone prevede: - la costruzione di un ponte ciclopedonale sul Lambro e la creazione di un percorso in fregio al fiume che arriva fino al ponte della ferrovia; - la realizzazione di un percorso ciclopedonale lungo la ferrovia che si sviluppa dal ponte ferroviario sul Lambro al passaggio a livello di via Volta; 5

- la creazione di un raccordo ciclopedonale tra il passaggio a livello di via Volta e la stazione ferroviaria, da attuarsi prevalentemente attraverso l’adeguamento e la 24 riqualificazione di marciapiedi preesistenti. Il tratto compreso tra la rotonda stradale di via Volta e la stazione ferroviaria è già stato oggetto di un progetto preliminare. Il secondo intervento riguarda la realizzazione di una pista ciclopedonale, prevista in fregio alla strada, tra la stazione di Merone e l’Ecofrazione di Baggero. Il progetto che comprende anche la realizzazione di un sistema di piazze è stato presentato ad un bando europeo per un finanziamento ed attualmente è in fase di valutazione. Questo progetto comprende anche il tratto di percorso ciclopedonale, incluso tra la stazione e la rotonda stradale, citato nel punto precedente. Significativa anche la previsione di un percorso ciclopedonale naturalistico, lungo il Lambro che costituisce una diramazione secondaria del Greenway. L’attuazione di tale percorso, individuato dal PGT di Merone, risulta complessa nel tratto situato in prossimità della frazione Maglio, per la presenza di un versante roccioso particolarmente ripido. La realizzazione del resto del tracciato, da attuarsi in parte attraverso il recupero di sentieri preesistenti, non risulta complessa ed il percorso si sviluppa in pianura, in un ambito naturale suggestivo.

5 In questo caso è opportuno chiarire che la vicinanza del tracciato ferroviario, richiede degli approfondimenti e delle verificare tecniche, in particolare sotto il profilo normativo. Più specificatamente in relazione a quanto indicato dalla legge che disciplina le fasce di rispetto ferroviario DPR 753/1980, alla corretta interpretazione della norma e alla disciplina sulle deroghe, definita a livello regionale (Delibera della giunta regionale N° X/3284 del 16/03/2015).

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L’anello ciclabile del Segrino e la connessione con la dorsale del Greenway

Gli interventi significativi in questo caso sono limitati, in quanto sia l’anello ciclabile del Segrino sia la connessione con il Lago di Pusiano sono già esistenti. Le opere previste per risolvere le discontinuità, presenti esclusivamente lungo la connessione tra i due Laghi, riguardano: - la realizzazione di un percorso ciclopedonale tra il centro remiero e via Francesco d’Assisi; - la creazione di un nuovo attraversamento ciclopedonale sull’ex SS 639 e dei relativi raccordi ciclopedonali; - il completamento e la riqualificazione della connessione ciclabile, compresa tra la SP41 ed il Lago del Segrino.

Completamento dell’anello ciclabile del Lago di Annone

Il tratto che manca per completare l’anello ciclabile del Lago di Annone è compreso tra l’inizio dell’abitato di Sala al Barro ed il Lungolago di Oggiono. Due sono gli interventi necessari per chiudere l’anello. Il primo riguarda il completamento e la riqualificazione del percorso ciclopedonale che si sviluppa parallelamente all’abitato di Sala al Barro fino alla connessione con la stazione ferroviaria. In questo caso, ad esclusione di un primo breve tratto, il percorso esiste già ma è necessario riqualificarlo, in quanto è troppo stretto e non presenta le caratteristiche 25 tecniche per una fruizione ciclopedonale. Il secondo intervento riguarda la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale, compreso tra la connessione con la stazione ferroviaria di Sala al Barro ed il Lungolago di Oggiono. In questo caso, seguendo la conformazione del terreno e delle proprietà, è stato individuato un tracciato che in parte corre in fregio alla costa ed in parte alla strada. Nel territorio di Oggiono il percorso segue gli indirizzi del Piano di Governo del Territorio. Nel PGT di Galbiate invece non sono presenti indicazioni sulle previsioni del tracciato.

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