Progetto Esecutivo Linea Ferroviaria Bari-Taranto
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COMMITTENTE: APPALTATORE: A.T.I. PROGETTAZIONE: DIREZIONE DEI LAVORI: PROGETTO ESECUTIVO LINEA FERROVIARIA BARI-TARANTO RADDOPPIO IN VARIANTE DEL TRATTO DI LINEA FERROVIARIA BARI S.ANDREA – BITETTO ARCHEOLOGIA Relazione archeologica Verificato Data Approvato Data SCALA: - COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC.OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. L 0 2 5 0 0 E Z Z R G A H 0 0 0 0 0 0 1 A Revis. Descrizione Redatto Data Verificato Data Approvato Data Autorizzato / Data E.Vitale R.V.Loliva G.Loliva A Emissione 23/07/2012 23/07/2012 23/07/2012 C. Listorti File: L02500EZZRGAH0000001A : n. Elab.: RADDOPPIO BARI - TARANTO TRATTA BARI S. ANDREA – BITETTO PROGETTO ESECUTIVO TITOLO COMMESSA LOTTO FASE CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO RELAZIONE ARCHEOLOGICA L025 00 E ZZ RG AH0000001 A 2 DI 70 I N D I C E 1 PREMESSA ................................................................................................. 3 2 INQUADRAMENTO STORICO .................................................................... 4 2.1 VIABILITÀ IN ETÀ PREROMANA E ROMANA ................................................................. 10 2.2 LA CENTURIAZIONE IN ETÀ ROMANA ........................................................................ 16 3 CATALOGO DEI SITI SEGNALATI ............................................................. 20 3.1 SEGNALAZIONI ARCHEOLOGICHE ............................................................................ 20 3.2 ANALISI TOPONOMASTICA E NOTIZIE STORICHE ...................................................... 30 3.3 LA RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA DEL PROGETTO DEFINITIVO ............................. 34 3.4 LA LETTURA DELLE FOTO AEREE ................................................................................. 42 3.5 GLI IPOGEI ................................................................................................................ 44 4 LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ARCHEOLOGICO ............................... 51 4.1 VALUTAZIONE DI RISCHIO ASSOLUTO ....................................................................... 53 4.2 VALUTAZIONE DI RISCHIO RELATIVO ......................................................................... 54 5 ARCHIVI CONSULTATI E BIBLIOGRAFIA CITATA .................................. 64 5.1 ARCHIVI CONSULTATI ................................................................................................ 64 5.2 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................ 64 RADDOPPIO BARI - TARANTO TRATTA BARI S. ANDREA – BITETTO PROGETTO ESECUTIVO TITOLO COMMESSA LOTTO FASE CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO RELAZIONE ARCHEOLOGICA L025 00 E ZZ RG AH0000001 A 3 DI 70 1 PREMESSA Il progetto per il tratto di linea ferroviaria che va da Bari S.Andrea a Bitetto rientra nel progetto di completamento della linea ferroviaria Bari-Taranto. Superata la Stazione di Bari S.Andrea la linea prevista si distacca dall’attuale asse ferroviario Bari-Taranto e, attraversando l’area artigianale di Bari e terreni agricoli, si dirige verso Bitetto dove, prima dell’ingresso in stazione, si raccorda alla linea esistente. La realizzazione prevede un’alternanza di tratti in trincea e gallerie artificiali ed un viadotto dalla km 10+500,63 a 10+818,63 (Viadotto della Cava). Al fine di raccordare la nuova linea con l’esistente, gli scavi previsti vanno da una profondità minima in occasione dei tratti in rilevato ad una profondità massima in occasione dei tratti in galleria artificiale. La seguente relazione generale ripropone l’impostazione, i contenuti e i risultati di analisi della Relazione Archeologica del Progetto Definitivo. Essa è suddivisa in diversi capitoli. Il capitolo 2 riguarda l’inquadramento storico; il capitolo 3 esamina le segnalazioni nell’area in esame, descrivendo: - i rinvenimenti archeologici sulla base della documentazione bibliografica e dalle ricerche effettuate presso l’Archivio della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Taranto, - i toponimi individuati nell’area in esame in gran parte sulla base di notizie bibliografiche, - i risultati dell’analisi delle ortofoto e quelli della ricognizione archeologica, - gli ipogei che caratterizzano il territorio. A seguito della raccolta di tutti i dati sono state redatte due planimetrie: • la prima mostra i siti localizzati nell’area in esame; • la seconda analizza il grado di rischio relativo, cioè rispetto alla tipologia di tracciato previsto, alle aree di cantiere e alle viabilità interferite. Le planimetrie riguardanti i potenziali rischi archeologici assoluto e relativo sono analizzate in dettaglio nel capitolo 4. A questo capitolo sono anche allegate le tabelle riassuntive. Il capitolo 5 presenta la bibliografia citata e gli archivi consultati. RADDOPPIO BARI - TARANTO TRATTA BARI S. ANDREA – BITETTO PROGETTO ESECUTIVO TITOLO COMMESSA LOTTO FASE CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO RELAZIONE ARCHEOLOGICA L025 00 E ZZ RG AH0000001 A 4 DI 70 2 INQUADRAMENTO STORICO Il territorio nel quale si inserisce il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Bari-Taranto, nel caso specifico la tratta tra Bari S.Andrea e Bitetto, si estende nell’area nota con la definizione di “Conca di Bari” a SW della città stessa e ricade nella fascia costiera delle Murge. In particolare il raddoppio della linea ferroviaria attraversa la zona industriale della città di Bari ed il territorio dei Comuni di Modugno e di Bitetto, ed insiste su di un’area geologicamente definita Calcarenite di Gravina, risalente al Pleistocene Inferiore “… una formazione costituita da strati e banchi di rocce calcaree granulari, porose, in genere poco cementate e quindi tenere, con abbondanti resti fossili, comunemente conosciuta col termine locale di tufo calcareo”1 e che affiora nella Conca di Bari formando coperture tabulari, in strati orizzontali, spesse fino a 20 m. Proprio al Pleistocene Inferiore risale lo scheletro fossilizzato di una balenottera trovato lungo il canale deviatore Lama Sinata in località Balsignano (nel territorio del Comune di Modugno), noto localmente come “Canalone” e scavato artificialmente nel 1968 per lo smaltimento delle acque dell’omonima lama. Questa presenza si inserisce nel più ampio contesto di una serie di rinvenimenti di resti di pachidermi da Torre a Mare (Bari) e nel Salento2. Il più antico popolamento umano in Puglia è documentato da una diafisi femorale destra rinvenuta nella Grotta di S. Croce, presso Bisceglie (Bari) nel 1955 e risalente alla fine del Wurm I- inizio Wurm II3. Per il Paleolitico Inferiore le testimonianze più cospicue provengono da Forchione, dal Gargano e dalla Foresta Umbra, ove sono stati individuati manufatti riferibili all’Acheuleano arcaico4; ugualmente numerosi sono i siti attribuiti nell’area pugliese al Paleolitico Medio, in particolare nel Salento, nel Gargano e nel territorio di Bari. Al Paleolitico Superiore è riconducibile la frequentazione della Grotta delle Mura e della 1 ANDREASSI-RADINA 1988, p.8, fig.2. 2 GUIDI-PIPERNO 1992, p.80. 3 CARDINI 1955, p.312; MALLEGNI et al. 1987 pp. 421-429. 4 GUIDI-PIPERNO 1992, pp.152-154. RADDOPPIO BARI - TARANTO TRATTA BARI S. ANDREA – BITETTO PROGETTO ESECUTIVO TITOLO COMMESSA LOTTO FASE CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO RELAZIONE ARCHEOLOGICA L025 00 E ZZ RG AH0000001 A 5 DI 70 Grotta di S. Croce (Bari), in cui sono state rinvenute tracce di industria litica dell’Epigravettiano finale5; nelle più celebri Grotta Paglicci, Grotta Romanelli e Grotta di Parabita, in seguito detta “delle Veneri”, frequentate sin dal Paleolitico Inferiore, compaiono le prime espressioni di arte parietale e di scultura antropomorfa6. Per il Mesolitico non esistono attestazioni in area pugliese mentre proprio in quest’area sono state localizzate le prime testimonianze di insediamenti di altura risalenti al Neolitico, alternativi alle grotte, tra i quali è da segnalare, per la straordinaria importanza, il sito di Coppa Nevigata, dal quale provengono numerosissimi frammenti di ceramica impressa. Sempre in località Balsignano, presso il canale Lamasinata, il rinvenimento di un villaggio neolitico documenta la frequentazione umana dell’area sin dal V millennio a.C. Tale insediamento sembra testimoniare un tipo di occupazione territoriale che interessa anche aree più interne e la cui natura potrà essere precisata solo da ulteriori ricerche. La successiva età del Bronzo presenta due modelli insediativi: l’uno costiero su punti e promontori facili all’approdo e l’altro nella fascia più interna fino ai primi rilievi murgici, i cui siti sono caratterizzati da una frequentazione circoscritta ad un arco cronologico più breve, che in taluni casi si riduce ad un’unica fase, come accade nell’insediamento di Bitetto, Cantiere Lapalombella, che rappresenta un aspetto evoluto del Protoappenninico7. Una notevole omogeneità culturale connota la facies appenninica e sub-appenninica della Media e Tarda Età del Bronzo (XVI – XII sec.), durante la quale si riscontrano contatti con la civiltà micenea8. 5 GUIDI-PIPERNO 1992, p.212. 6 GUIDI-PIPERNO 1992, p.218; pp. 220-222. 7 RADINA 1985, pp. 37-44. 8 VAGNETTI 1982, pp.233-237. RADDOPPIO BARI - TARANTO TRATTA BARI S. ANDREA – BITETTO PROGETTO ESECUTIVO TITOLO COMMESSA LOTTO FASE CODIFICA DOCUMENTO REV. FOGLIO RELAZIONE ARCHEOLOGICA L025 00 E ZZ RG AH0000001 A 6 DI 70 Fig. 1 La fine del XII sec., caratterizzata dall’abbandono e dalla distruzione degli abitati e dalla formazione di nuovi insediamenti, segna la scomparsa della civiltà appenninica e l’inizio della cultura regionale iapigia documentata dai villaggi all’interno della città di