CSV FC - ASSIPROV Domenica, 23 settembre 2018 CSV FC - ASSIPROV Domenica, 23 settembre 2018

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23/09/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 23/09/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 23/09/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile

23/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 7 Corso della Repubblica, famiglie in festa E oggi a Forlimpopoli il "Pranzo... 4 23/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 46 I miti di Star Wars atterrano a "Festinval" con le spade laser 5 23/09/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 50 Caminetti, bus e rifiuti: un mare di polemiche 6 23/09/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 56 Protezione Civile e Cri unite nella... 8 23/09/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 63 "Festinval", oggi la seconda giornata tra eventi, spettacoli e la... 9 csv e scenario locale

22/09/2018 Cesena Today Con CNA chiarezza sulla riforma del terzo 10 22/09/2018 Cesena Today Museo dell' Ecologia, il presidente Bazzocchi: "Via Terrea non lo ha mai... 11 23/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 12 Polemiche sulla gara per il museo «La vera storia è diversa:... 12 23/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 41 Centrale del Latte in festa per la prima volta alla fiera 13 23/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 42 Aperaduno alla festa parrocchiale 14 22/09/2018 Forli Today E' partito da Castrocaro il memorial Pantani. Il sindaco: "Grazie di cuore... 15 23/09/2018 Forli Today Il Festival dell' Incontro, la Notte Verde dei Bambini e Cristicchi... 16 23/09/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 49 VISITE A LONGIANO 17 23/09/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46 Pranzo Solidale a Forlimpopoli 18 volontariato

23/09/2018 Avvenire Pagina 5 di Leonardo Becchetti CIÒ CHE SI PUÒ FARE PIÙ E MEGLIO DI JACK MA 19 23/09/2018 Avvenire Pagina 22 Fare del bene all' Italia Si può. Così il dono è a... 21 23/09/2018 Avvenire Pagina 27 Gli studenti dello Juventus College a scuola di «gestione del... 22 23/09/2018 Avvenire Pagina 31 IGOR TRABONI , cioce e fantasia 23 23/09/2018 Avvenire Pagina 33 di Emanuele Lombardini Terni, il calcio «gratis» per superare le barriere 25 23/09/2018 Avvenire Pagina 34 ANDREA D'??AGOSTINO Senzatetto, obiettivo: superare l' emergenza 26 23/09/2018 Avvenire Pagina 37 «Ciò che esiste merita un premio» 28 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 7 Giovani, 103 progetti finanziati dalla Regione 30 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 11 Il ricordo del sociologo Ardigò: «Interpretò le svolte... 32 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 39 Due bandi a sostegno dell' agricoltura sociale 34 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 44 Conferenze episcopali europee, il vescovo Spreafico in Polonia 36 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 45 Insieme contro il tumore al seno, parte da Minturno il «Nastro... 37 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 47 Caritas. Attivo li bando 2018-19 per il Servizio civile nazionale 38 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 49 La nuova sede Mcl è stata inaugurata a Rieti 39 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 58 «Protagonisti della vita» L' arcivescovo a Bresso 40 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 58 Alla Fondazione Don Gnocchi 54 posti in ambito assistenziale 42 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 58 Servizio civile con la Caritas, esperienze in Italia e all' estero 43 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 59 Una camminata ecumenica da Chiaravalle al Nocetum 44 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 60 Servono astucci e quaderni per 140 studenti in difficoltà 46 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 66 Assistenza in casa, convegno medico il 29 a Barbassolo 48 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 68 Festa alla Casa del Sole Open day con gli amici 49 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 73 A Monte Sacro un incontro con il volontariato 50 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 73 A Sant' Eustachio nasce la Casa della Misericordia 51 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 78 La protesta Psichiatria, ¨ l'??ora della mobilitazione 53 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 78 Regione, stringere per la Riforma 54 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 78 Terzo Settore in ginocchio «Anno zero» 55 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 La Piccola Opera cerca volontari a Reggio e Melito 57 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 81 Nel volto dei «pazzi» si nasconde Gesù 58 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 87 «Scatti di Valore», obiettivo sul volontariato 60 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 87 Alleanze educative, rete tra associazioni e scuole 61 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 87 Parola d' ordine: formazione 63 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 87 Uno spazio condiviso di cittadinanza attiva 65 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 99 A Lama Mocogno la banda è una «cosa da giovani» 67 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 101 I «veri princìpi» e la cultura del nostro tempo 69 23/09/2018 Avvenire (Diocesane) Pagina 102 Il chiosco ex Principe è «Punto città sicura» 71 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 7 D. Ill. Non solo letti Per i clochard centri aperti anche di giorno 73 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 12 P. Ca. Gualazzi, Matia Bazar e Minghi per Mimì 74 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 20 ELISABETTA SOGLIO Un anno di BuoneNotizie 75 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 29 PAOLO CONTI «A nove anni sognai l' inferno: ero destinato all' archeologia Ora... 77 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 53 Michele Massimo Gulizia Ma esercizio e dieta valgono per tutti 81 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 61 Raccolta fondi a favore della ricerca 83 23/09/2018 Corriere della Sera Pagina 61 Un Villaggio dedicato anche al primo soccorso 84 22/09/2018 Redattore Sociale ROMA - Si chiama "Junker" ed è una applicazione gratuita per... 85 23 settembre 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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ambiente e protezione civile

Corso della Repubblica, famiglie in festa E oggi a Forlimpopoli il "Pranzo solidale" Cultura, teatro, arte, musica, sport, giochi e creatività hanno animato la strada del centro L' appuntamento a tavola si sposta in piazza Garibaldi con centinaia di commensali

FORLÌ Laboratori, conferenze, mostre, spettacoli, concerti, allestimenti lungo tutta lastrada, ispirati a sei gruppi tematici: cultura, teatro, arte, musica, sport, giochi e creatività. Per una giornata corso della Repubblica ha chiuso le sue porte al traffico aprendole al divertimento e all' allegria con il "Festival dell' Incontro", promosso dalla cooperativa sociale "Paolo Babini". Sei aree tematiche e sei i colori mostrati sul corso e sulle magliette degli organizzatori per identificare i punti dedicati, per un totale di oltre cinquanta momenti di animazione a partire dalle 9 del mattino, chiusi con lo spettacolo gratuito di Simone Cristicchi "Concerto in miniatura" nella cornice del San Giacomo. Tutti a tavola Oggi dalle 12, intanto, torna il "Pranzo solidale", quest' anno nell' inedita cornice della piazza Garibaldi di Forlimpopoli. Il centro artusiano si animerà delle centinaia di persone che saranno presenti per la quarta edizione dell' evento, quest' anno intitolato "Un luogo chiamato solidarietà" e il cui ricavato sarà interamente devoluto all' Emporio della Solidarietà di Caritas Forlì e Comitato per la Lotta contro la Fame nel mondo che sostiene 500 famiglie del territorio attraverso il progetto "Emporio della Solidarietà, la solidarietà spesa bene" promosso nella Diocesi di Forlì-Bertinoro. Con 10 euro a persona (gratis per i bimbi sotto i 6 anni) sarà possibile consumare un menù composto da un piatto di pasta, un secondo, contorno, frutta e dolce più acqua e vino. Il "Pranzo solidale ha il patrocinio del Comune di Forlimpopoli mentre l' organizzazione è in capo a Formula Servizi, Protezione Civile Volontariato di Forlimpopoli, Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, Caritas di Forlì e Bertinoro ed è promosso dalla Diocesi di Forlì- Bertinoro. Stamattina, a partire dalle 10, tutti i bambini potranno giocare con il Ludobus "Scombussolo". Alle 11, invece, partirà dalla Cittadella del Buon Vivere a Forlì, una pedalata organizzata da Fiab con direzione Forlimpopoli.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4 23 settembre 2018 Pagina 46 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

ambiente e protezione civile

I miti di Star Wars atterrano a "Festinval" con le spade laser

SAN PIERO IN BAGNO Tra gli eventi della giornata nell' ambito di "Festinval", la rassegna di prodotti e sapori della Valle del Savio promossa dalla Pro Loco, ce ne sono di curiosi, come l' ambientazione ispirata a "Guerre stellari" e dalle ore 16 alle 19 la parata in costume con i personaggi di "Star Wars", con tanto di lezioni sull' utilizzo delle spade laser, per sentirsi per un giorno un vero Jedi. Si svolgerà in Largo Moutiers, dove presso gli infopoint della Protezione civile e dei volontari Alto Savio, in mattinata i vigili del fuoco del distaccamento di Bagno di Romagna saranno presenti con una e sposizione di mezzi antincendio e nel pomeriggio ci sarà l' UnitàcinofiladellaProtezione civile di Cesena. Completa il programma uno spettacolo di "Body Art". Dalla mattina, mostra -mercato, con la "Cittadella del Gusto" in piazza Allende aperta dalle 11 e le Pro Loco dell' Appennino Tosco -Romagnolo. Alle 15, esibizione itinerante della Banda Santa Cecilia, insieme alla Filarmonica Brazzini di Pieve Santo Stefano. In serata, musica e cena con Andrea Vasumi, comico da "Zelig".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5 23 settembre 2018 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

ambiente e protezione civile

Caminetti, bus e rifiuti: un mare di polemiche Consiglio comunale acceso a Castrocaro. Attacchi anche all' Unione dei Comuni

CAMINETTI e bus, Alea e Unione dei Comuni hanno tenuto banco nel consiglio comunale di venerdì a Castrocaro Terme e Terra del Sole. Sui primi due temi il sindaco Marianna Tonellato ha respinto le accuse ricevute sui social network. «La difesa dei propri cittadini si fa con la schiena curva sulle carte e il telefono bollente all' orecchio, non con i post 'acchiappa like'». Una frecciata rivolta ai colleghi sindaci dell' Unione, spesso inclini a fare proclami alla ricerca di consensi. Ad esempio in merito al piano regionale antismog che limita l' uso di stufe e caminetti. Un divieto legato a «una normativa europea volta a tutelare la salute pubblica e già recepito da 4 Regioni», ha spiegato la fascia tricolore. In caso di inerzia l' Italia, deferita dalla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto delle norme anti-inquinamento, rischia una sanzione a molti zeri. «Non dovranno essere i sindaci a rendere esecutiva una normativa dai contorni nebulosi», ha proseguito Tonellato, in continuo contatto con la Regione e l' assessore all' ambiente Gazzolo per chiedere la modifica di una normativa che discrimina alcuni paesi rispetto ad altri. SINDACO polemico con i colleghi dell' Unione anche in merito al rincaro degli abbonamenti del trasporto pubblico. «L' aumento è frutto di una politica regionale, per gli studenti del nostro comune si tratta di 30 euro annui. I sindaci avrebbero dovuto agire congiuntamente contro un provvedimento che ritengo illegittimo perché prescinde dall' Isee». L' Amministrazione termale sta ancora valutando se intervenire in aiuto delle famiglie. «Purtroppo la coperta è corta, quest' anno però sarà possibile detrarre dalle tasse parte del costo dell' abbonamento». Caldo pure il dibattito sulla delega all' Unione dei Comuni della Romagna forlivese di altre due funzioni ritenute non fondamentali (a scelta tra sismica, centro unico di committenza, gestione del personale e assetti finanziari) oltre alle quattro già delegate (protezione civile, sistemi informatici, polizia municipale, sportello unico telematico per la attività produttive). Secondo la maggioranza una scelta quasi imposta dalla Regione, pena la perdita di contributi. Decisione contestata dall' opposizione, che ritiene l' Unione un fallimento soprattutto in merito alla gestione della Polizia Municipale, come sottolineato da Ferrini di Casa Civica e Turchi della Lega. Concordi su alcune criticità anche Tonellato e Sanzani, soddisfatti tuttavia della gestione del servizio di protezione civile. «L' UNIONE è un ente di secondo livello che si perde in schermaglie politiche piuttosto che interessarsi al territorio», le parole di Ferrini mentre Turchi ha parlato addirittura di accanimento terapeutico. Acceso

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6 23 settembre 2018 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed.

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ambiente e protezione civile

anche il dibattito sul porta a porta. «Non si discute della necessità di differenziare ma sulla disorganizzazione di Alea - ha dichiarato Vallicelli di Casa Civica -. Sono stati addirittura eliminati i cassonetti quando alcuni cittadini non avevano ricevuto i contenitori». Sulla stessa linea d' onda Turchi: «Prima si fa un piano industriale poi si entra sul mercato e non viceversa». Francesca Miccoli © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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ambiente e protezione civile

SARSINA UN CAMPO STUDIO A METÀ OTTOBRE Protezione Civile e Cri unite nella formazione di volontari

LA CROCE ROSSA Italiana regionale si addestrerà a Sarsina con lo svolgimento di un campo di protezione civile, il 'Cri Training Camp'. Una coinvolgente iniziativa che vedrà impegnate l' Amministrazione del comune plautino, assieme alla Croce Rossa Emilia Romagna e all' Agenzia Regionale di Protezione Civile, in collaborazione con la Società Sportiva Sarsinate e la Misericordia di Sarsina. IN PARTICOLARE dal 12 al 14 ottobre saranno proposte diverse attività di formazione e addestramento per i volontari della Croce Rossa Emilia Romagna, impegnati nelle attività di risposta alle emergenze nel sistema di protezione civile. Le attività si terranno nel centro sportivo di via Ambrola, limitrofo al centro operativo comunale di Sarsina. Oltre ai corsi di formazione per i volontari Cri, si terranno anche workshop e attività dimostrative aperte alla cittadinanza e alle scuole territoriali per sensibilizzare le persone rispetto ai comportamenti da tenere in caso di emergenza. LE ATTIVITÀ proposte saranno gestite in collaborazione con il Coordinamento Provinciale di Protezione Civile Forlì-Cesena, le organizzazioni dell' Unione dei Comuni, e in particolare i Volontari della Misericordia di Sarsina, il Saer (Soccorso Alpino Emilia Romagna) Stazione Montefalco, le Forze dell' Ordine e le Autorità Locali. Spiegano il sindaco Enrico Cangini e il vicesindaco e assessore alla protezione civile Gianluca Suzzi: «E' motivo di orgoglio per la nostra comunità ospitare un evento di rilevanza regionale che coinvolge le forze volontarie di protezione civile, l' ossatura fondamentale che sorregge e gestisce le situazioni di pericolo e di emergenza. Si presume, indicativamente, un' affluenza di più di 200 volontari che alloggerano in tende ed alcuni all' interno delle strutture comunali, come la palestra delle scuole medie. L' obiettivo delle tre giornate di campo è quello di migliorare la preparazione dei volontari che intervengono nelle situazioni di emergenza sul territorio, specializzando la loro formazione e approfondendo le competenze sino ad ora acquisite attraverso speciali addestramenti». L' iscrizione e la partecipazione devono essere comunicate al Coordinamento Cri Forlì-Cesena». gi. mo.

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SAN PIERO IN BAGNO "Festinval", oggi la seconda giornata tra eventi, spettacoli e la mostra-mercato

SECONDA giornata a San Piero in Bagno del primo fine settimana dedicato al 'Festinval. Tradizioni e Sapori della Val di Savio', organizzato dalla Pro Loco di San Piero in Bagno. Numerose le iniziative, gli eventi e gli spettacoli che prenderanno il via già da questa mattina alle 8 con la mostra-mercato per le vie di San Piero e l' esposizione di moto d' epoca. Altre iniziative sono previste in piazza Allende, piazza San Francesco, Largo Moutiers dove dalle 9,30 alle 18 ci sarà anche un InfoPoint dei Volontati Alto Savio della Protezione Civile, in collaborazione col comando provinciale Vigili del fuoco di Forlì e del distaccamento dei Vigili del fuoco di Bagno di Romagna.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9 22 settembre 2018 Cesena Today

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Con CNA chiarezza sulla riforma del terzo settore La riforma è in pieno corso ed in attesa di ulteriori delibere e decreti ma intanto ci si può preparare al futuro scenario

Il mondo non profit è cambiato negli ultimi 15 anni ed è destinato ad ulteriori mutamenti, legati alla recente Riforma del Terzo Settore, alle novità contenute nella Legge di Bilancio 2018 ma anche a nuove prospettive di mercato. Basti pensare ai recenti campi di azione, come la produzione di valore sociale e le società che iniziano ad operare in settori del welfare aziendale, per capire come il vecchio modello basato quasi esclusivamente sulle attività religiose e filantropiche, si sia evoluto. Per aiutare le Associazioni - 2.700 solo nella nostra provincia - del nostro territorio a comprendere lo scenario del prossimo futuro ed orientarle nelle loro scelte, CNA Est Romagna ha organizzato, in collaborazione con Bsocial e con il patrocinio del Comune di Savignano sul Rubicone, un apposito incontro che si terrà lunedì 24 settembre 2018, alle ore 15.00 presso la Sala Galeffi in Piazza Borghesi 9, a Savignano sul Rubicone. I lavori saranno aperti dai saluti di Marco Gasperini, presidente di CNA Est Romagna, cui seguiranno gli interventi di Nicola Dellapasqua, vicesindaco di Savignano sul Rubicone con delega a volontariato e associazionismo, di Luca Feliciotto, referente non profit di CNA Forlì- Cesena e di Andrea Romboli, amministratore unico di Bsocial. Per Dellapasqua, "il terzo settore è un patrimonio prezioso per la nostra comunità, che dobbiamo sostenere e potenziare: per Savignano è storicamente una grande risorsa. CNA, che ringrazio, ha organizzato un momento di formazione molto utile per fare chiarezza sulle novità fiscali e cogliere appieno le opportunità offerte dalla nuova normativa. Insieme, vogliamo quindi affiancare le associazioni in questo loro percorso di crescita fornendo strumenti pratici e nuove idee". "Il terzo settore - afferma Marco Gasperini - è ormai diventato una componente importante del tessuto economico. Lo dimostrano i dati dell' Istat, che lo rappresentano come un comparto che risponde ai bisogni emergenti delle comunità e che anche nel periodo della lunga recessione, ha saputo creare posti di lavoro. Ormai la logica volontaristica di 30 anni fa, è stata completamente sostituita da quella imprenditoriale ed anche per questo CNA è pronta per rispondere alle necessità di queste organizzazioni". La partecipazione all' incontro è particolarmente consigliata alle associazioni culturali, sportive e di promozione sociale.

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Museo dell' Ecologia, il presidente Bazzocchi: "Via Terrea non lo ha mai gestito" Il Comune di Cesena torna sulla vicenda dopo che sabato mattina ha scritto loro Pier Luigi Bazzocchi, presidente dell' Associazione per il Parco Naturale del fiume Savio

Dopo aver chiarito la loro posizione in merito al nuovo affidamento per la gestione del Museo dell' Ecologia , il Comune di Cesena torna sulla vicenda dopo che sabato mattina ha scritto loro Pier Luigi Bazzocchi, presidente dell' Associazione per il Parco Naturale del fiume Savio, esprimendo una serie di considerazioni al riguardo. "Bazzocchi sa di quel che parla, dal momento che il Museo era affidato proprio all' Associazione per il Parco del Savio, e crediamo che le sue parole diano un utile contributo a dare una quadro più esatto della situazione", spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l' Assessore alle Politiche Ambientali Francesca Lucchi. Scrive Bazzocchi: "Le polemiche comparse in merito all' assegnazione della gestione del Museo di Scienze Naturali, condite da informazioni quanto meno parziali, se non inesatte, hanno fatto apparire l' Associazione Via Terrea come gestore del Museo stesso mentre in realtà non lo è mai stata. Da più di 10 anni il museo è gestito dall' Associazione per il Parco Naturale del Fiume Savio con l' impegno, tanto concreto quanto silenzioso, di "servitori civili", di decine di volontari che hanno sempre operato gratuitamente. Via Terrea è stata unicamente una delle tante associazioni che hanno trovato accoglienza all' interno del Museo per svolgervi proprie attività afferenti agli scopi del Museo stesso. L' Associazione per il Parco del Savio ha gestito il Museo, anzi lo ha creato, avendo avuto in eredità quella che era unicamente una struttura, pur molto ben curata, per la raccolta di reperti donati da privati. Ha costruito un sistema di visita e svolto tantissime attività collaterali, rendendolo il museo più visitato della città. Tutto questo senza aver mai ricevuto contributi specifici, ma unicamente introiti da bigliettazione e sponsorizzazioni, oltre che attingendo dal bilancio per la gestione del Parco del Savio". "Per quanto ci riguarda - concludono sindaco e assessore - conosciamo bene, per averlo sempre seguito con attenzione, il lavoro svolto negli anni dall' Associazione per il Parco del Savio e proprio per questo vogliamo ringraziare calorosamente Bazzocchi e i tantissimi volontari che si sono impegnati in tutto questo tempo, rendendo possibili risultati impensabili".

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Polemiche sulla gara per il museo «La vera storia è diversa: eccola»

CESENA Il presidente dell' Associazione per il Parco Naturale del Fiume Savio si inserisce nella polemica che sta divampando in questi giorni attorno alla gara per la gestione del Museo di scienze naturali. Lo fa per puntualizzare che in realtà, a differenza di quanto detto da più parti, «l' associazione "Via Terrea" non è mai stata gestore del museo. Da più di 10 anni - ha sottolineato Pieluigi Bazzocchi in una lettera inviata ieri al sindaco - il museo è gestito dall' Associazione per il Parco Naturale del Fiume Savio, con l' impegno, tanto concreto quanto silenzioso, di servitori civili, di decine di volontari, che hanno sempre operato gratuitamente. "Via Terrea" è stata unicamente una delle tante associazioni che hanno trovato accoglienza all' interno del museo, per svolgervi proprie attività afferenti agli scopi del mu seo stesso». Poi il presidente Bazzocchi entra nel merito dell' attività svolta in questi anni: «L' Associazione per il Parco del Savio ha gestito il museo, anzi lo ha creato, avendo avuto in eredità quella che era unicamente una struttura, pur molto ben curata, per la raccolta di reperti donati da privati. Ha costruito un sistema di visita e svolto tantissime attività collaterali, rendendolo il museo più visitato della città. Tutto questo senza aver mai ricevuto contributi specifici, ma unicamente introiti da bigliettazione e sponsorizzazioni, oltre che attingendo dal bilancio per la gestione del Parco del Savio». Queste parole pronunciate con umiltà ma allo stesso tempo orgoglio non hanno lasciato indifferente Paolo Lucchi, che in una nota scritta diffusa poche ore dopo ha pubblicamente ringraziato «i tantissimi volontari che hanno lavorato con passione in questi anni e loro stesso Bazzocchi». evidenziando che hanno «reso possibili risultati impensabili». Ora si volterà pagina, con un percorso di co -progettazione mirato a sviluppare il Museo di scienze naturali, trasformandolo in un Museo dell' ecologia, con al timone l' associazione "Orango", che al termine della valutazione delle proposte dei soli due partecipanti al bando pubblico ha vinto la concorrenza di "Via Terrea".

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12 23 settembre 2018 Pagina 41 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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Centrale del Latte in festa per la prima volta alla fiera

CESENA È arrivato il giorno del festoso appuntamento annuale della Centrale del Latte di Cesena, con balli, gastronomia, prodotti genuini, spettacoli e molto altro. Con una novità assoluta: per la prima volta la tradizionale iniziativa si terrà all' interno della fiera. Come negli anni passati, l' ingresso è gratuito. Dalle ore 16 alle 22 di oggi, un ricco programma, prodotti genuini, balli e spettacoli terrà compagnia a tutti i visitatori che si presenteranno a Pievesestina. Musica e danze saranno assicurati, a partire dalle ore 18, dall' orchestra Vincenzi, con tanto di pista da ballo a disposizione per chi vorrà lasciarsi trasportare. Il clima allegro sarà alimentato anche da Sgabanaza (alle ore 17.45), dagli sciucaren e da un gruppo degli "Amici della danza", che alle ore 19 e alla 20.30 si esibirà in uno spetta colo folk, latino e moderno Per i bambini, oltre a un' area giochi pensata per loro, ci saranno uno show di Bimbobell (alle ore 16), gonfiabili, truccabimbi, sculture di palloncini, mostre e laboratori didattici. Ovviamente uno spazio apposito sarà riservato alla degustazione di latte, formaggi e gelato, con raccolta fondi a favore di associazioni del territorio: Acistom, Arci, Arrt, Ail, Avis, Ior e Isal. Verranno inoltre presentati e fatti assaggiare in anteprima nuovi prodotti. Da quest' anno sarà possibile gustare tutte le novità in assaggio e i piatti della tradizione romagnola anche per cena, tutti con la genuinità e garanzia dei prodotti a km zero della Centrale del Latte di Cesena: latte, gelato soft e gelato in coppetta, formaggi freschi e stagionati, passatelli asciutti con squacquerone Dop, crudo e rucola o con crema di formaggio di Fossa di Sogliano Dop e pepe, ma anche piadina fritta con stracchino.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13 23 settembre 2018 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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Aperaduno alla festa parrocchiale

SANT' ANGELO DI GATTEO In pieno svolgimento la festa della comunità parrocchiale di Sant' Angelo in Salute. Oggi le Messe sono in programma alle 9,30 e alle 11. Alle 15,30 è prevista l' unzione degli infermi alla casa di riposo "Fracassi". A mezzogiorno ci sarà invece il pranzo comunitario presso il salone parrocchiale. Alle 15 avrà luogo la quattordicesima edizione dell'"Aperaduno di Sant' Angelo ". Alle 20,30 si esibirà l' orchestra "Edmondo Comandini". Come già durante la serata di ieri, alle 19,30 apriranno i battenti lo stand gastronomico, la pesca di beneficenza e il banco libri. La festa proseguirà anche sabato prossimo, 29 settembre, con la festa liturgica di San Michele arcangelo, che è il patrono della parrocchia.

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E' partito da Castrocaro il memorial Pantani. Il sindaco: "Grazie di cuore a tutti" E' partito da Castrocaro il 15esimo Memorial Marco Pantani, che terminerà a Cesenatico nel pomeriggio. Raggiante il sindaco di Castrocaro, Marianna Tonellato: "Grazie di cuore a chi ha reso possibile questa giornata"

E' partito da Castrocaro il 15esimo Memorial Marco Pantani, che terminerà a Cesenatico nel pomeriggio. Raggiante il sindaco di Castrocaro, Marianna Tonellato: "Grazie di cuore a chi ha reso possibile questa giornata: l' assessorato al Turismo della Regione di Andrea Corsini e Romagna Acque con il suo presidente Tonino Bernabé per il supporto; la Polizia Municipale dell' Unione, Prefettura e Questura, Polizia di Stato e Carabinieri per l' organizzazione straordinaria in concomitanza con Ironman. Grazie anche a tutti i volontari che hanno reso questa giornata possibile: Borgo Romano, Borgo Fiorentino, Ente Palio, Pro loco di Terra del Sole, gli Sbandieratori, Castrumcari. Grazie ai supermercati Conad e Ecu, Forno di Terra del Sole, Forno Biondi. Grazie a tutti i collaboratori che non ho citato ma che hanno contribuito a questo evento. Grazie a GSEmilia che ha portato il Memorial Pantani nel nostro Comune".

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Il Festival dell' Incontro, la Notte Verde dei Bambini e Cristicchi animano il centro Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Simone Cristicchi ha aperto al pubblico la sua valigia di "Ricercautore"

Un sabato per famiglie e bambini in Piazza Saffi e Corso della Repubblica, con attività, laboratori, performance artistiche, concerti, mostre, workshop, itinerari guidatie iniziative di ogni tipo, in sintonia con le finalità dell' evento: è stata la "Terra" il tema centrale della Notte Verde dei Bambini 2018. Terra come Natura, Terra come Tesoro, Terra come Ambiente e Mondo da scoprire facendosi guidare dalle "teorie ingenue eppur scientifiche" dei bambini. Attività originali e curiose, spettacoli, esperienze di riciclo, riuso e tutela dell' ambiente, hanno regalato a tutti un tempo prezioso per stare insieme, condividere e continuare a stupirsi. La Notte Verde dei Bambini in Piazza Corso della Repubblica ha chiuso al traffico, animandosi di iniziative con un unico comune denominatore: l' incontro. Sono stati 50 gli spazi di animazione dedicati alla cultura, al teatro, all' arte, alla musica, allo sport e alla creatività. Hanno sposato il Festival dell' Incontro 14 fotografi, 5 pittori, 2 documentaristi, 2 scuole di musica, il liceo artistico musicale di Forlì, musicisti locali, 15 associazioni sportive, 5 Compagnie teatrali, Università, Scuole, realtà e associazioni di promozione sociale e del terzo settore. E in serata si è svolto un grande evento nella meravigliosa cornice del San Giacomo. Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Simone Cristicchi ha aperto al pubblico la sua valigia di "Ricercautore": storie e canzoni raccolte in 10 anni di intensa attività teatrale e musicale. Simone Cristicchi al San Giacomo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16 23 settembre 2018 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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VISITE A LONGIANO

PER le Giornate Europee del Patrimonio anche oggi la Fondazione Tito Balestra Onlus a Longiano rimarrà aperta con orario continuato dalle 10 alle 19. Sarà possibile visitare il Castello Malatestiano. Biglietto: 3 euro.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17 23 settembre 2018 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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L' INIZIATIVA Pranzo Solidale a Forlimpopoli

È TUTTO pronto per il Pranzo Solidale, in programma oggi in piazza Garibaldi a Forlimpopoli. Il ricavato sarà interamente devoluto all' Emporio della Solidarietà di Caritas Forlì e Comitato per la lotta contro la Fame nel mondo, che sostiene 500 famiglie del territorio attraverso il progetto 'Emporio della solidarietà, la solidarietà spesa bene', promosso nella diocesi di Forlì-Bertinoro. In programma alle 11 anche una pedalata, organizzata da Fiab Forlì, dalla Citadella del Buon Vivere fino a Forlimpopoli. Dalle 10 ludobus per bambini. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18 23 settembre 2018 Pagina 5 Avvenire

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La vita, il successo e quello che li rende pieni CIÒ CHE SI PUÒ FARE PIÙ E MEGLIO DI JACK MA

«Voglio morire in spiaggia non in ufficio» e «dedicarmi all' insegnamento». Jack Ma è uno degli uomini più ricchi del pianeta, fondatore e presidente di Alibaba, il colosso del commercio elettronico cinese. A 54 anni (4 anni prima di Bill Gates il fondatore di Microsoft che lo ha fatto a 58) annuncia la transizione dal profit al non profit, un passaggio che interessa una quota tutt' altro che limitata di professionisti e non solo chi è tra piccolissimo club degli uomini più ricchi del pianeta. Facile per lui dedicarsi alla beneficenza, con tutti quei soldi e senza il rovello di dover lottare per guadagnare il necessario per vivere, hanno commentato ironicamente molti. Vero, ma tanti altri sono arrivati alla conclusione anche prima e con molti meno soldi di lui. In una famosa storiella, due individui sono insieme a pescare in una bellissima spiaggia. Il primo racconta che lui ha lavorato sodo tutta la vita, messo da parte importanti risorse per potersi permettere di venire a trascorrere l' ultima parte della sua vita in quel paradiso. 'E tu ?' L' altro gli risponde seraficamente che è stato sempre lì. La tradizione cristiana (molto prima della 'scuola di Francoforte'), le vite dei santi e quelle degli uomini più venerati dalle altre religioni ovviamente ci ricordano che la scoperta che l' essere è più importante dell' avere è una costante nella vita di tante persone illuminate e la vicenda di Ma può persino apparirci banale. È il nostro destino in questa generazione di 'nuovi barbari' che sembra aver dimenticato riferimenti e radici del passato riscoprire l' acqua calda, spesso tramite i nuovi 'stregoni' dei nostri tempi che sono gli scienziati che, dati alla mano, finiscono per riscoprire e avvalorare tesori di saggezza già posseduti dalle passate generazioni. Eppure, non tutto si ripete e qualcosa di nuovo sotto il sole c' è. Se non altro perché la partita tra l' essere e l' avere e la sfida del discernimento si gioca su un campo di battaglia nuovo e diverso. Nella storia di Jack Ma c' è qualcosa che stride. La consapevolezza non può essere appannaggio solo di pochissimi eletti che la scoprono dopo aver raggiunto le vette della ricchezza, e la produzione di valore economico e la sua distribuzione non possono essere due fasi quasi contrapposte: l' una vista quasi negativamente e con sensi di colpa e l' altra idilliaca e angelicata. La logica dell' incarnazione è l' opposto della contrapposizione tra spirito e materia. Gli studi sulla soddisfazione e sul senso della vita ci dicono che tre quarti delle differenze tra Paesi sono spiegate da reddito, istruzione, libertà d' iniziativa, assenza di corruzione, qualità delle relazioni e gratuità. La componente principale nascosta che spiega ancora più sinteticamente questi dati la possiamo chiamare generatività. Cosa sia ce la

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19 23 settembre 2018 Pagina 5 Avvenire

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fanno capire meglio di ogni astrazione due fulminanti citazioni. La prima è dell' abate Genovesi, fondatore dell' economia civile e della prima cattedra di economia politica quando afferma: «Fatigate per il vostro interesse, niuno uomo potrebbe operare altrimenti, che per la sua felicità sarebbe un uomo meno uomo: ma non vogliate fare l' altrui miseria, e se potete e quando potete studiatevi di far gli altri felici. Quanto più si opera per interesse, tanto più, purché non si sia pazzi, si debb' esser virtuosi. È legge dell' universo che non si può far la nostra felicità senza far quella degli altri». Gli fa eco dal Regno Unito uno dei fondatori del mainstream econonomico John Stuart MIll quando afferma che «sono felici solamente quelli che si pongono obiettivi diversi dalla loro felicità personale: cioè la felicità degli altri, il progresso dell' umanità, perfino qualche arte, o occupazione perseguiti non come mezzi, ma come fini ideali in se stessi. Aspirando in tal modo a qualche altra cosa, trovano la felicità lungo la strada». A livello sociale e politico la nostra tradizione spirituale, la saggezza delle generazioni passate, i dati empirici concordano nel suggerirci che l' orizzonte ideale dell' agire politico e sociale deve essere quello di costruire società al cento per cento generative per realizzare i dettami dell' art. 3 della Costituzione che recita che il compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli alla realizzazione della persona. A livello individuale si può essere contemporaneamente (in piccolo o in grande) Jack Ma nelle sue diverse fasi della vita. Quando in un processo d' incarnazione e creazione di valore economico e sostenibilità sociale e ambientale esse si integrano e non si contrappongono ne guadagnano, in sequenza, i singoli e la comunità. RIPRODUZIONE RISERVATA.

di Leonardo Becchetti

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 20 23 settembre 2018 Pagina 22 Avvenire

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L' evento. Fare del bene all' Italia Si può. Così il dono è a portata di clic

Si chiama "Il giorno del dono", si svolgerà il 4 ottobre. La ricorrenza è stata istituita a livello nazionale nel 2015. L' Istituto italiano della donazione (Iid) è in prima fila nell' organizzazione dell' evento e ha programmato una serie di iniziative in tutta Italia. Così le "due settimane del dono" sono cominciate con una tappa milanese promossa in collaborazione con Fondazione Cariplo. Allo Spazio Oberdan il 21 settembre scorso il tema del dono è stato declinato nel programma di recupero e valorizzazione dei Beni Comuni, dal 2016 uno dei filoni prioritari del bando Emblematici Provinciali e, dunque, dell' impegno di Fondazione Cariplo. Un dono ai territori, raccontato dai suoi protagonisti: gli enti coinvolti e le rispettive Fondazioni di Comunità hanno presentato alcuni degli interventi realizzati in questi anni. L' incontro di Milano è stata anche l' occasione per il lancio ufficiale del 3° Giro dell' Italia che dona. «Anche quest' anno - commenta il presidente di Iid, Edoardo Patriarca - abbiamo chiamato a raccolta scuole, Comuni, associazioni e imprese. La risposta è stata ancora più generosa degli anni scorsi. Sono più di 350 gli enti partecipanti a #Dono-Day2018, con tantissime iniziative organizzate nelle due settimane del dono. Sul nostro sito è possibile consultare la mappa di questa Italia capace di fare del bene e trovare gli eventi più vicini cui partecipare, dando così il proprio contributo a questa grande manifestazione». Le stesse iniziative sono anche oggetto di un voto online: fino a martedì prossimo su 'giornodeldono.org' è possibile sfogliare tutti i programmi e dare un like agli eventi preferiti. I vincitori dei rispettivi contest #DonareMiDona Comuni, Non Profit e Imprese saranno premiati il 4 ottobre al Teatro Ghione di Roma. Con loro, saliranno sul palco anche gli studenti autori dei video e dei lavori artistici più votati dei contest per le scuole, già realizzati da Iid e Miur nei mesi scorsi. Il programma dell' Iid non si esaurisce qui: il 28 settembre il Giorno del Dono incontra gli studenti di Catania in un evento realizzato con Fondazione Èbbene. Il 3 ottobre a Roma verrà invece presentato il progetto di un Osservatorio Permanente sul Dono in Italia e si potranno conoscere i dati della XVI indagine dell' Istituto sugli andamenti delle raccolta fondi nelle organizzazioni non profit italiane. RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21 23 settembre 2018 Pagina 27 Avvenire

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UBI BANCA Gli studenti dello Juventus College a scuola di «gestione del denaro»

La banca attenta al territorio e non solo dal punto di vista strettamente finanziario, ma anche con un occhio rivolto all' educazione e al Terzo settore. È il messaggio che arriva anche da UBI Banca che a Torino ha appena chiuso un percorso di formazione dedicato a cento studenti dello Juventus College con un obiettivo: educare alla corretta gestione del denaro. Missione non facile avviatata già in altre aree in cui l' istituto è presente con sportelli e attività di credito. «Abbiamo fornito ai ragazzi - ha spiegato Vincenzo Algeri, responsabile dell' Area UBI Comunità di UBI Banca -, gli strumenti concettuali e le nozioni base per avvicinarsi all' uso consapevole del denaro, in risposta alla crescente domanda di competenza finanziaria, ormai necessaria ad ogni età. È un percorso che si innesta in un più ampio programma che vede UBI Banca operare creando partnership con Uffici Scolastici Provinciali, Università e Docenti». Formazione quindi, che si aggiunge alla più vasta attività di responsabilità sociale d' impresa. Dal 2012 infatti sono stati sostenuti circa 90 progetti del Terzo settore che hanno beneficiato di un miliardo di euro attraverso il meccanismo dei social bond: strumenti di investimento per i risparmiatori e di finanziamento per le onlus impegnate sul territorio, con la banca a fare da garante per entrambi. Progetti dei quali la banca si occupa pure di misurare l' impatto sociale. (A.Zag)

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 22 23 settembre 2018 Pagina 31 Avvenire

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FROSINONE Calcio, cioce e fantasia

FROSINONE Ivenditori ambulanti di magliette per le strade di Frosinone da giorni stanno facendo affari raddoppiati: oltre a quelle del centravanti e gloria locale Daniel Ciofani, che vanno via come il pane, in molti hanno già preso quella di Cristiano Ronaldo, in vista del big match di stasera al "Benito Stirpe". Di scena in Ciociaria ci sarà infatti la Juventus - e non è neppure la prima volta - ma è chiaro che l' attesa è tutta per CR7. Un campione che i frusinati fino a pochi anni fa non si sarebbero mai sognati di veder correre a dieci metri di distanza, figuriamoci il resto dell' Italia pallonara che per una ottantina di anni (i 90 anni dalla fondazione il club ciociaro li ha festeggiati giusto martedì scorso) è stata abituata a vedere i giallazzurri barcamenarsi tra la e tanta serie D, sempre con quel solito ritornello di Rino Gaetano e del fratello figlio unico «perché è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone». Ma l' 11 giugno 2006 la storia del football in questa provincia del Lazio inizia a cambiare: il Frosinone batte il Grosseto nei play-off e per la prima volta approda in . E sulla panchina dei toscani sedeva un certo Massimiliano Allegri. Proprio l' attuale tecnico juventino che con il Frosinone ha sempre visto le streghe, come quelle che si materializzarono nella notte del 23 settembre 2015, quando a Torino arrivò il Frosinone fresco di promozione in A e ancora a secco di punti dopo cinque giornate: ma al 92' Blanchard di testa la mette dentro e ammutolisce lo "Stadium". Questa sera nel salotto rinnovato del "Benito Stirpe" il Frosinone - partito maluccio in questa seconda stagione in , 1 solo punto all' attivo, nessun gol segnato e 10 subiti - cerca un altro miracolo sul campo. Ma intanto continua a cullarsi il miracolo "del" campo. Che è per l' appunto questo stadio-bomboniera da 16mila posti, intitolato al papà del presidente Maurizio, quel Benito Stirpe che la serie A non è riuscito a vederla di persona, ma che chiese al figlio di raggiungerla. Una tenacia trasmessa per l' appunto da padre in figlio: il nuovo stadio, al posto del caro ma obsoleto "Matusa", pensarono di farlo per i Mondiali del '90, ma tirarono su solo una tribuna malconcia, su un campo più adatto alla coltivazione di tuberi; inadatto per gli allenamenti se veniva giù un po' di pioggia e inutilizzabile con il mercato del giovedì nei pressi, quando l' allora allenatore Moriero non voleva sentire puzza di pesce tra un giro di campo e l' altro. Però allo scoccare della serie A, Maurizio Stirpe - imprenditore con varie aziende dell' indotto auto in Italia e all' estero, ma con il core business nelle fabbriche in Ciociaria - ha deciso che il Frosinone e la città meritavano di più e, con caparbietà e trovando sponda nel sindaco Nicola Ottaviani, in men che non si dica ecco il nuovo stadio. Bello, funzionale con tutti i 16mila posti a sedere e una visibilità perfetta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 23 23 settembre 2018 Pagina 31 Avvenire

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da ogni angolo, con tanto di salottini e box in tribuna. E soprattutto all' inglese, senza barriere: esperimento riuscito perché lo scorso anno il club, a parte la pacifica invasione nella partita vinta col Palermo per la promozione in A, non è stato multato neppure per una cicca in campo. Certo, restano da risolvere alcuni problemi, come i parcheggi, ma qui è in corso un contenzioso Comune-Regione Lazio per realizzare una strada riservata ai tifosi ospiti e sbloccare l' impasse. Certo, il Matusa era un fortino pressoché inespugnabi-le, con diecimila fiati sul collo degli avversari. Ma lo "Stirpe" non si sta dimostrando da meno: la Nord è sempre calorosa, anche l' altra curva si va adeguando (entrambe esaurite con gli abbonamenti, nonostante prezzi non proprio per tutte le tasche) e i tifosi sono sempre vicini alla squadra. Come otto giorni fa, quando il Frosinone è stato sepolto dai 5 gol della Sampdoria: altrove la gente sarebbe andata via contestando, lo "Stirpe" invece prima ha applaudito Quagliarella al momento della sostituzione («mai successo nella mia carriera » ha detto l' attaccante campano») e poi a fine gara i giocatori di casa sono stati chiamati sotto la Nord che li ha incoraggiati con lo striscione Con questa gente non avrai paura di niente. Proprio come accadde tre anni fa, nel gior- no della matematica retrocessione dalla A: i giocatori sotto la curva in lacrime ma la Nord a cantare a lungo, ringraziando comunque la truppa di Roberto Stellone che in due anni dalla C aveva regalato il sogno della A. E un certo Fabio Capello dalla Spagna sentenziò: «Mai vista una cosa così bella ». A Frosinone questi gesti da libro Cuore sono così di casa che ai tifosi non va giù quel bonus di simpatia che è andato un po' perduto dopo la famosa sfida play-off col Palermo di due mesi fa, con la storia dei due palloni tirati in campo dalla panchina. Ma Stirpe e i suoi collaboratori vanno avanti, sul campo (dove come detto le difficoltà non sono poche, con mister Longo chiamato ad amalgamare ben 16 nuovi giocatori) e fuori dal campo, dove spicca il progetto "Experience": oltre alla promozione del brand Frosinone all' estero - il precampionato ad esempio è stato svolto in Canada, dove è presente una grande comunità ciociara - notevole è l' attenzione per il sociale, tanto che una quota degli incassi viene destinata per aiutare onlus, no profit e fondazioni del territorio. In questa città di provincia, dalla crescita urbanistica caotica ma dai valori rimasti saldi, è sempre il cuore a comandare. E i giocatori che arrivano da fuori hanno fatto proprio il segno distintivo di quella che è diventata una sorta di "ciociarità". Nella terra delle cioce (tipica calzatura del frusinate) Danilo Soddimo, ad esempio, romano di San Basilio, trascorre il tempo libero tra i detenuti del carcere di Frosinone e ha regalato loro l' occorrente per giocare al calcio. E non c' è festa comandata che i giocatori "forestieri", anziché tornare a casa, non trascorrano tra i bambini del reparto di pediatria. E anche quei piccoli che poi vanno a scuola con la maglietta di Daniel Ciofani, con questa gente che gioca al calcio non si sentono mai soli. Comunque vada contro CR7 e i marziani della Juve, questo Frosinone tutto "calcio, cioce e fantasia", ha già vinto parecchie delle sue sfide. RIPRODUZIONE RISERVATA Città nel pallone Il centro ciociaro è in fermento: oggi arriva la Juventus di CR7 Allo stadio "Benito Stirpe", piccolo gioiello da 16mila posti, il tifo,caldissimo, ormai è assurto a modello esemplare di fairplay La neopromossa è penultima ma punta tutto sulla generosità in campo e fuori Soddimo nel tempo libero va dai detenuti Danilo Soddimo, bandiera del Frosinone LA CASA DEL FROSINONE. Lo stadio Benito Stirpe, una "bomboniera" da 16mila posti, riammodernato per la Serie A.

IGOR TRABONI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24 23 settembre 2018 Pagina 33 Avvenire

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dulcis in fundo L Terni, il calcio «gratis» per superare le barriere

a sfida è semplice: costruire integrazione fra persone e culture attraverso lo sport più popolare in Italia, vale a dire il calcio. E allo stesso tempo, renderlo veramente 'per tutti', senza alcuna differenza. Così da lunedì, per due mesi e mezzo, istruttori di calcio professionisti insegneranno gratis i rudimenti del pallone a 20 ragazzi in difficoltà dai 18 ai 25 anni. L' iniziativa arriva dalla Polisportiva Ternana, una realtà multidisciplinare della città di Terni (che nulla c' entra con la squadra cittadina) e dalla Associazione di Volontariato San Martino, che gestisce le opere segno della Caritas diocesana. «Presso la nostra struttura - dice Maurizio Sciarrini, presidente della polisportiva - accoglieremo dieci ragazzi italiani di famiglie con particolari difficoltà economiche e sociali ed altrettanti ragazzi ospiti dei nostri progetti Sprar. La nostra idea è dare la possibilità di fare sport anche a chi non può permettersi di pagare una retta. Allo stesso tempo, crediamo che lo sport sia un ottimo veicolo per integrarsi nella società, per abbattere le barriere e mettere in comunicazione le persone italiane e straniere fra di loro». Un progetto formativo di 200 ore, nato da una idea della Caritas: «Uno dei nostri obiettivi è quello di superare le barriere della intolleranza - dice Valter Galvani, consigliere della Caritas diocesana - e speriamo che il calcio svolga in questo senso possa tornare a svolgere anche quella funzione sociale che nel tempo forse è andato un po' perdendo». RIPRODUZIONE RISERVATA.

di Emanuele Lombardini

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 25 23 settembre 2018 Pagina 34 Avvenire

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Senzatetto, obiettivo: superare l' emergenza Dal Comune, insieme, al terzo settore, impegno da 7 milioni per progetti abitativi

Con l' autunno ormai alle porte (nonostante il caldo intenso di questi ultimi giorni), il Comune sta riorganizzando i servizi per i senza fissa dimora, per uniformare e potenziare l' offerta. Per questo è stata approvata ieri dalla giunta una delibera che, insieme ad una serie di avvisi pubblici, prevede la cogestione di progetti con il terzo settore per un impegno di circa 7 milioni di euro. Il nuovo piano metterà a disposizione - ogni giorno e per tutto l' anno, ad eccezione del periodo più rigio- quello del cosiddetto 'piano freddo' - quando continueranno ad essere disponibili per i clochard oltre 2.700 posti su 7.000 dedicati a tutte le emergenze sociali - 300 posti in più nelle strutture milanesi, dedicati a progetti speciali che saranno dedicati ai senza fissa dimora più fragili o ai cosiddetti 'irriducibili' della strada. Oltre all' ampliamento dell' offerta in termini quantitativi, ci sarà anche un miglioramento in termini qualitativi: il concetto di centro di accoglienza esclusivamente notturno diverrà marginale, e sarà man mano sostituito da soluzioni più efficaci. L' obiettivo, in sintesi, è di andare oltre la logica emergenziale. Tre le nuove soluzioni che sono state lanciate venerdì tramite un bando da oltre 2,4 milioni di euro. La prima è 'Cohousing first e housing led', accoglienza dedicata agli irriducibili che hanno sempre rifiutato l' ospitalità nei centri e che da molto tempo vivono in strada. Questa soluzione identifica la casa come punto di partenza per avviare un percorso di inclusione sociale: in sostanza, la persona verrà ospitata in un appartamento (50 i posti che verranno messi a disposizione) e inquadrato all' interno di un progetto personale che prevede che venga seguita da un tutor che lo accompagni nel prendersi cura della casa e nel reinserimento lavorativo. La seconda, 'Microstrutture collettive', riguarda luoghi di accoglienza di piccole e medie dimensioni dove però, pur non essendoci l' autonomia di un appartamento vero e proprio, i senza fissa dimora saranno accolti in maniera continuativa, non solo la notte. La struttura, dunque, rappresenterebbe per loro una sorta di casa da gestire in comunità e con l' aiuto degli operatori presenti in maniera fissa; saranno 60 i posti messi a disposizione. 'Macrostrutture collettive' prevede che le strutture esistenti - con circa 500 posti - modifichino completamente il loro funzionamento, trasformandosi da semplici dormitori a luoghi aperti tutto il giorno e che coinvolgano gli ospiti in diverse attività, comprese quelle di manutenzione e cura degli ambienti. C' è infine una quarta iniziativa: con un bando che uscirà entro fine anno, l' amministrazione metterà a disposizione 80 posti per senza fissa dimora con particolari vulnerabilità di tipo fisico, psichico o relative

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26 23 settembre 2018 Pagina 34 Avvenire

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alla dipendenza. Saranno seguiti da personale specializzato in strutture di seconda accoglienza, con l' obiettivo che seguano un percorso positivo di recupero per poi rientrare nell' accoglienza ordinaria e andare avanti nel percorso di inclusione sociale. RIPRODUZIONE RISERVATA.

ANDREA D'??AGOSTINO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 27 23 settembre 2018 Pagina 37 Avvenire

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«Ciò che esiste merita un premio»

DI CLAUDIA GIARRATANO Chi si prende cura dei giovani è un eroe. Queste parole di Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, spiegano l' origine profonda dell' omonimo premio. Il bando, che si rivolge alle associazioni sportive dilettantistiche e ai gruppi sportivi di Milano e di tutta l' area metropolitana, ha lo scopo di valorizzare e sostenere concretamente coloro che, attraverso un' opera di volontariato in ambito sportivo, contribuiscono all' educazione, alla formazione e alla crescita dei giovani. Da questa mission nasce lo slogan della Fondazione: «Ciò che esiste merita un premio». 205 associazioni sportive hanno partecipato alla seconda edizione del bando e ben 99 sono associazioni operanti all' interno di oratori. Questi numeri sono la dimostrazione dell' importanza che riveste l' attività sportiva, in particolare quella amatoriale rivolta ai giovani, sul nostro territorio. I volontari della Fondazione hanno incontrato gli operatori delle associazioni e hanno visitato tutte le strutture. Un lavoro immenso che ha permesso di conoscere realmente le società, di andare a casa loro, di ascoltare i loro bisogni e di dare attenzione al popolo dello sport di base. Partendo da questa esperienza, la Fondazione ha un nuovo obiettivo all' orizzonte: instaurare un legame capace di andare al di là del premio. Il primo passo è stato creare un network delle associazioni sulla pagina facebook del progetto, un gruppo dove è possibile condividere opinioni, consigli, esperienze e suggerimenti. Sabato 15 settembre 2018, al teatro Carcano, si è tenuta la cerimonia di premiazione per i vincitori del bando Costruiamo il Futuro Milano, città metropolitana. Una serata ricca di testimonianze di una vita vera vissuta insieme con gioia e gratuità. Sono stati consegnati 23 contributi in denaro e 6 forniture sportive per un totale di 54.500 euro. I 29 gruppi sportivi sono stati selezionati dal Comitato d' onore, presieduto dal professor Lorenzo Ornaghi. Sono 11 le società sportive del Csi Milano che hanno ricevuto un contributo economico: gs Diavoli Rossi, Nord Ovest asd, as Oro, Orpas asd, RPG Precotto asd, Spes San Protaso Esa- gono Sport asd, polisportiva Ardor, us Speranza - oratorio Pio XI, Centro Sportivo Linea Verde Ospitaletto di Cormano, oratorio San Carlo Casoretto, polisportiva Oratorio Maria Regina e Ussa Rozzano. Hanno ricevuto un buono per l' acquisto di materiale sportivo, invece, le società Tnt Pratocentenaro e San Luigi Villapizzone. Questi finanziamenti permetteranno di portare avanti progetti nell' ambito della disabilità e lo sport, di sostenere le quote di ragazzi e bambini con difficoltà economiche familiari, di avviare attività Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28 23 settembre 2018 Pagina 37 Avvenire

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sportive in quartieri difficili e di contribuire alla sistemazione delle strutture sportive. «Le associazioni sportive sono luoghi di educazione, formazione e accoglienza». - ha dichiarato Maurizio Lupi, presidente della fondazione. «Attraverso il premio Costruiamo il Futuro vogliamo valorizzare questi luoghi. Abbiamo scelto di dare un contributo a coloro che avevano un progetto bello, utile e urgente, per aiutare concretamente gli eroi veri del quotidiano che sono i volontari degli oratori, delle associazioni sportive, i genitori e tutti gli educatori». Il bando, dedicato alle associazioni sportive dilettantistiche ed alle associazioni non profit socio- assistenziali della zona di Monza e Brianza, ha aperto il 1 settembre 2018 ed è possibile presentare la domanda fino al 31 ottobre 2018. Per scoprire come partecipare consultare il sito www.costruiamoilfuturo.it. È lo slogan della Fondazione Costruiamo il futuro, che si propone di valorizzare e sostenere coloro che contribuiscono all' educazione e alla formazione dei giovani con un' opera di volontariato in ambito sportivo. Sino al 31 ottobre possono presentare domanda le associazioni della zona di Monza e Brianza.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 29 23 settembre 2018 Pagina 7 Avvenire (Diocesane)

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Giovani, 103 progetti finanziati dalla Regione

DI FEDERICAGIERI SAMOGGIA Dalle webradio a nuovi spazi per coworking e fablab: sono ben 103 i progetti che si suddivideranno il 1 milione e 200 mila euro con cui la Regione ha finanziato il bando legato alla legge regionale «Norme in materia di politiche giovanili». Tra i Comuni, è Bologna a giocare la parte del leone con ben 22 progetti sovvenzionati per oltre 265 mila euro. Nel complesso, i progetti vincitori vanno da quelli che mettono in campo azioni di orientamento per avvicinare i giovani al mondo del lavoro ai servizi tesi a sostenere l' imprenditoria giovanile. Tra questi due poli di intervento, troviamo iniziative tese promuovere la partecipazione attiva dei giovani nelle comunità in cui vivono, percorsi di formazione e, per la prima volta, sono previsti contributi per la riqualificazione e l' apertura di nuovi spazi polifunzionali. Oltre ai 22 progetti bolognesi, ben 32 interessano gli spazi per i giovani. Con un contributo complessivo di 500 mila euro la Regione sosterrà l' apertura di nuovi laboratori artistici e multimediali, sedi attrezzate per la creazione di webradio, spazi di coworking e fablab, sale prove e studi di registrazione, centri di aggregazione in particolari contesti urbani segnati da fragilità sociali, e, in più, contribuirà all' acquisto di nuove attrezzature tecnologiche e di nuovi arredi per il potenziamento delle strutture esistenti. «In Emilia-Romagna abbiamo una realtà già viva - spiega l' assessore regionale alle Politiche giovanili Massimo Mezzetti - che conta circa 350 spazi di aggregazione, 120 Informagiovani, 150 sale prova, circa 50 coworking e fablab e una ventina di webradio giovanili nate anche grazie al sostegno della Regione. Una ricchezza diffusa che abbiamo scelto di valorizzare e sostenere con un capitolo di spesa specifico all' interno del bando regionale». Certo è, osserva Mezzetti, che i giovani «oggi non vogliono vivere solo di connessioni virtuali». La riprova sono «i 55 mila giovani tra i 14 e i 29 anni che hanno scelto di aderire alla comunità regionale di youngERcard e di partecipare a progetti di volontariato e protagonismo giovanile». Per fare questo, «hanno bisogno di spazi che offrano progettualità e stimolino la loro creatività. Con questo intervento vogliamo aiutare gli Enti locali a rispondere a questa richiesta. È un primo inizio e contiamo di aumentare il contributo per l' anno prossimo». Nell' area metropolitana, tra i progetti vincitori, c' è l' apertura di una webradio giovanile a Dozza e un nuovo spazio di aggregazione, con sale adibite a coworking e fablab, nel comune di Medicina. Il Comune di Bologna realizzerà un nuovo laboratorio multimediale nella sede di FlashGiovani a Palazzo D' Accursio, mentre il centro di aggregazione Pianoro Factory avvierà una ristrutturazione degli spazi per ampliare il coworking e lo studio di registrazione e acquisterà arredi e attrezzature per dare vita ad Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30 23 settembre 2018 Pagina 7 Avvenire (Diocesane)

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un fablab. Il comune di Castiglione dei Pepoli dove è aperto da tempo il fablab Officina 15; l' Unione Reno Lavino Samoggia e il Circondario Imolese utilizzeranno i contributi regionali per acquistare nuove attrezzature per le sale prova, per potenziare i laboratori audio/video, per aprire spazi per spettacoli e per qualificare in generale le realtà esistenti. Tra i comuni, è Bologna a giocare la parte del leone con ben 22 progetti sovvenzionati con 265mila euro Gli interventi vogliono sostenere l' imprenditoria giovanile La sede della Regione.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31 23 settembre 2018 Pagina 11 Avvenire (Diocesane)

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Il ricordo del sociologo Ardigò: «Interpretò le svolte della storia»

Nei giorni scorsi un convegno ha ricordato i 10 anni dalla morte del sociologo Achille Ardigò. Pubblichiamo alcuni brani dell' intervento della nipote Annamaria Bertazzoni, che a nome della famiglia ha delineato i tratti principali della figura di Ardigò. Padre Alessandro Piscaglia, priore dei cappuccini di San Giuseppe e amico di Achille da decenni, nel giorno del suo funerale ricordava come «ha vissuto da profeta, interpretando momento per momento l' evoluzione della società, della Chiesa e del mondo». Tutta la sua biografia testimonia di un impegno al contempo come studioso, come cristiano, come esponente politico. Poco più che ventenne, alla fine del '43, mentre frequenta l' Università, aderisce alla Resistenza assieme ad un gruppo di cattolici bolognesi, fra cui appunto il cugino Giovanni Galloni, Giovanni Battista Cavallaro, poi marito di Francesca. Vi partecipa attivamente come staffetta, curando al contempo il giornale clandestino «La Punta». All' indomani della fine della guerra è uomo del confronto, convinto sostenitore della scelta repubblicana, esponente di spicco dell' area dossettiana e di quella che convenzionalmente viene poi indicata come «sinistra» democristiana. Ardigò ha avuto sempre un rapporto molto intenso con Bologna dove ha vissuto fin da ragazzo e dove si è sviluppata larga parte della lunga carriere accademica, a lui si deve appunto la stesura del Libro bianco che nel '56 fu il programma di Giuseppe Dossetti, candidato a sindaco di Bologna. Ardigò rappresenta anche negli ultimi decenni del secolo scorso un punto di riferimento per tante esperienze di volontariato che si sviluppano in città e che faticano a trovare interlocutori istituzionali ed al contempo a dare dignità scientifica al lavoro intrapreso. Mai benevolo verso i potenti, è stato un interlocutore per molti non facile. Achille Ardigò evitava con cura la pur minima aurea confessionale, ricercando e sviluppando sempre proficui confronti e collaborazioni con tutti, pur essendo intimamente e profondamente cristiano, terziario francescano ed in osservanza a questo austero, con un tenore di vita assai sobrio. Negli anni sessanta protagonista del confronto che trasformerà significativamente la Chiesa, nel Concilio prima, che aveva intimamente condiviso e nel ventennio post conciliare poi, è stato spesso critico con i tentativi di chi voleva minimizzare o ridurre la svolta conciliare ad una semplificatrice soluzione nazional-cattolica alle difficoltà crescenti della coesione sociale. La fede era esperienza quotidiana di Achille, meditazione delle letture e studio della mistica che, come scrive monsignor

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32 23 settembre 2018 Pagina 11 Avvenire (Diocesane)

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Giovanni Catti è «cardine e radice dei suoi impegni e delle sue responsabilità». A dieci anni dalla morte il ritratto del professore a cura dalla nipote Annamaria Bertazzoni A sinistra la Meridiana di Cassini sul pavimento della basilica di San Petronio.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 33 23 settembre 2018 Pagina 39 Avvenire (Diocesane)

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Due bandi a sostegno dell' agricoltura sociale

DI GIOVANNI SALSANO F are impresa in agricoltura rappresenta, al tempo stesso, un ritorno al passato e un passo nel futuro, visto lo sviluppo che da anni interessa il settore. Fare impresa in agricoltura sociale, oltre a ciò, porta a compiere un passo deciso verso l' altro (principalmente se in situazione di disagio), puntando a valori quali solidarietà, integrazione e valorizzazione delle relazioni. Per sostenere questo modello imprenditoriale e accompagnare lo sviluppo di attività in grado di coniugare sostenibilità e innovazione, sono stati pubblicati nei giorni scorsi due bandi, istituiti da Confagricoltura e onlus Senior- l' età della saggezza, con Intesa Sanpaolo e Fondazione Snam. In entrambi i casi è prevista la partecipazione attiva della "Rete fattorie sociali" e la collaborazione dell' università di Roma Tor Vergata. Domenica 30 settembre è il termine ultimo per partecipare al bando "Tesori- Terre solidali in reti inclusive", che si rivolge a enti del terzo settore, società benefit, imprese agricole sociali, enti pubblici e start-up innovative a vocazione sociale e ha l' obiettivo di realizzare progetti in grado di generare impatti positivi per i territori in termini di sviluppo locale e sostenibilità ambientale ed economica. Per i vincitori è in palio la concessione di terreni di proprietà di Snam nei comuni di Rimini, Palù e Ronco all' Adige, in comodato d' uso gratuito per dieci anni, contributi in denaro, attività di "mentoring" e borse di studio per il master on-line in agricoltura sociale organizzato dall' università di Roma Tor Vergata. Lunedì 15 ottobre, invece, scadrà il concorso "Coltiviamo agricoltura sociale", in cui i partecipanti dovranno proporre progetti a valenza nazionale e concorrere a tre premi da 40mila euro ciascuno, più 8 borse di studio per il master interdisciplinare sull' agricoltura sociale. Tali progetti dovranno distinguersi per innovazione, capacità di risposta a criticità del territorio, esempi concreti di integrazione e dovranno riguardare i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo. «L' agricoltura sociale - spiegano i promotori del concorso - può contribuire a innovare in modo efficace l' approccio e i paradigmi dell' intervento educativo e sociale nei confronti degli adolescenti, dei giovani, degli anziani e di altri gruppi sociali in difficoltà, sia in termini di prevenzione sia di riduzione del disagio». I concorsi, a carattere nazionale, sono dedicati a imprenditori e cooperative agricole e sociali per sviluppare il potenziale dell' agricoltura nell' ambito sociale, con attenzione al rafforzamento e allo sviluppo di servizi socio- educativi e socio-assistenziali già esistenti e alla sperimentazione di nuovi, attraverso la costruzione di reti e partenariati tra diversi attori territoriali. Per informazioni www.coltiviamoagricolturasociale.it Un momento di coltivazione della terra, occasione d' integrazione e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 34 23 settembre 2018 Pagina 39 Avvenire (Diocesane)

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di lavoro.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 35 23 settembre 2018 Pagina 44 Avvenire (Diocesane)

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Conferenze episcopali europee, il vescovo Spreafico in Polonia

La città di Poznan, in Polonia, dal 13 settembre a lunedì scorso ha ospitato l' annuale assemblea plenaria delle Conferenze episcopali europee (Cee), che si è aperta con l' intervento del presidente, il cardinale Angelo Bagnasco: «siamo consapevoli che, se l' Europa perdesse il senso della solidarietà tra singoli, popoli e Stati, sarebbe tradire il messaggio cristiano e andrebbe incontro a un impoverimento della civiltà, una diminuzione del civis europeo». Il vescovo Spreafico (nella foto), presidente della Commissione episcopale per l' ecumenismo e il dialogo interreligioso, vi ha preso parte quale delegato della Conferenza episcopale italiana. Tra i vari temi trattati, anche la presentazione di una indagine sul volontariato cattolico in Europa.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 36 23 settembre 2018 Pagina 45 Avvenire (Diocesane)

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Insieme contro il tumore al seno, parte da Minturno il «Nastro rosa»

DI SANDRA CERVONE Ottobre è il mese del «Nastro Rosa», campagna mondiale per la prevenzione dei tumori alla mammella. Anche quest' anno la Sezione provinciale di Latina della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) ha invitato tutte le amministrazioni civiche ad illuminare di rosa un monumento cittadino, al fine di richiamare l' attenzione sulla «necessità della prevenzione come buona prassi nella vita delle donne, affinché tutte si sottopongano a visite senologiche periodiche, per una diagnosi precoce che salvi loro la vita». La prevenzione, infatti, resta l' unica vera arma per sconfiggere il cancro visto che, nonostante i passi da gigante compiuti dalla ricerca e dalla medicina, ancora troppe donne perdono la vita o devono sottoporsi ad interventi chirurgici devastanti. La diagnosi precoce può impedire tutto questo così come l' attenzione ad alcune regole da seguire per una prevenzione efficace e mirata. Quest' anno c' è una novità per l' intero sudpontino: il Nastro Rosa della Lilt e dell' Asl provinciale si aprirà infatti nel comune di Minturno, precisamente nell' aula consiliare, alle 10.30 di domenica 30 prossima. Un' occasione per fare il punto della situazione in questo territorio dove, fra l' altro, opera da tre anni una delegazione della Lilt, con sede in via Firenze a Gaeta. Oltre al sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e agli assessori Mimma Nuzzo e Francesco Paolo Esposito, sarà presente il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano. Al tavolo dei relatori: oltre il presidente della Lilt provinciale, Alessandro Rossi, ci saranno il direttore clinico della Breast Unit di Latina, Fabio Ricci e i rappresentanti della Asl e dell' Università La Sapienza (Polo Pontino). Invitate tutte le associazioni del volontariato perché «il cancro si sconfigge solo tutti insieme». Istituita nel 1992 negli Stati Uniti da Evelyn Lauder e promossa in tutto il mondo, la campagna Nastro Rosa coinvolge 70 nazioni e, in Italia, le varie regioni italiane dove opera la Lilt. Nell' aula consiliare si ritroveranno istituzioni, associazioni e cittadini per dare il via, anche nella provincia pontina, alla campagna annuale in favore della prevenzione e della diagnosi precoce, sotto lo slogan: «Prevenire è vivere. Insieme si vince» La sala consiliare di Minturno.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 37 23 settembre 2018 Pagina 47 Avvenire (Diocesane)

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Caritas. Attivo li bando 2018-19 per il Servizio civile nazionale

DI CLAUDIO MATTOGNO* Anche quest' anno la Caritas diocesana propone per i giovani dai 18 ai 28 anni un' esperienza di volontariato nel servizio civile, il bando 2018-19 scadrà venerdì alle 18. Il volontariato è uno strumento di educazione ad uno stile solidale in tutti gli ambiti di vita. Serena Baldassarri, Beatrice Carletti ed Eleonora Mattogno, impegnate nel servizio civile in Caritas, raccontano il loro percorso: «A maggio 2017 tutte e tre abbiamo deciso di fare il servizio civile nazionale e ci siamo inoltrate nelle mille informazioni del sito www.serviziocivile.gov.it, non è stato per niente semplice, c' erano tantissimi bandi di progetti entusiasmanti, dato che tutte e tre volevamo impegnare il nostro anno per essere utili a qualcuno, ci siamo imbattute nel bando della Caritas diocesana: "Ascolta e accompagna anche tu- Palestrina". Sul sito www.personevive.it abbiamo scaricato tutti gli allegati per fare la domanda. Siamo tre ragazze totalmente diverse: chi di noi è partito con anni di esperienze di volontariato e chi invece era alla sua prima volta, ma eravamo disposte a metterci a disposizione dell' altro. Nei vari incontri di selezione abbiamo stretto amicizia con diversi ragazzi ma l' 11 ottobre ci siamo ritrovate solo noi tre ed è partito subito questo legame molto forte; tra i vari benefici del servizio civile si dovrebbe parlare anche di questo. Oltre ad essere un' occupazione giovanile, un percorso per apprendere al meglio il vero significato della solidarietà e dell' utilità sociale nei servizi resi, è un itinerario in cui un giovane può essere aiutato a capirsi, a maturare e ad aprirsi con gli altri stringendo amicizie che si porterà per sempre nel cuore. Svolgere un servizio, qualunque esso sia, alla nostra età, è un' esperienza che ti cambia la vita, conoscere nuove persone guardandole negli occhi al giorno d' oggi, in cui è più semplice stare con lo sguardo rivolto ad un display, può essere cosa rara. Quando si esce dal liceo si è un pò spiazzati dalla vita, anche se intraprendiamo l' università o ci immettiamo subito nel mondo del lavoro ci sembra sempre di essere dei pesci fuor d' acqua; in base al nostro vissuto all' interno della Caritas diocesana, il servizio civile può aiutare a capire la strada giusta da intraprendere, in quanto questo anno per noi, è stata una vera e propria esperienza di vita. Ci auguriamo quindi che, come noi, altri ragazzi facciano questa esperienza». * responsabile Caritas per il servizio civile Le volontarie in Caritas.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 38 23 settembre 2018 Pagina 49 Avvenire (Diocesane)

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La nuova sede Mcl è stata inaugurata a Rieti

Nuovi locali per il Movimento Cristiano Lavoratori, che ha inaugurato la sede del nucleo provinciale di Rieti in via Comotti (nella foto). A dare il saluto ai presenti, il presidente provinciale Cristiano Figorilli, erede del padre Nazzareno che del Mcl è stato tra i fondatori in Italia (anche presidente nazionale) e del movimento reatino da sempre l' anima. Sono ampi e funzionali i nuovi spazi per le attività sociali, i servizi di assistenza fiscale e previdenziale e per le varie realtà collegate: la Sesta Opera san Fedele Rieti, associazione di volontariato penitenziario, il Forum Internazionale Civiltà dell' Amore per l' ecumenismo e il dialogo interreligioso, la Als- Associazione Lavoratori Stranieri; e poi la Fondazione Amici del Cammino di Francesco, per promuovere l' itinerario naturalistico e religioso che lega nella Valle Santa i luoghi francescani. E' stato il presidente di quest' ultima, padre Marino Porcelli, a presidere il rito di benedizione della nuova sede.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 39 23 settembre 2018 Pagina 58 Avvenire (Diocesane)

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«Protagonisti della vita» L' arcivescovo a Bresso

«Ciao tutto bene? Volevo dirti che il 27 settembre verrà a Bresso Delpini per incontrare i giovani. A breve ci sarà il Sinodo e il nostro arcivescovo è stato chiamato dal Papa come padre sinodale. Vogliamo darti la possibilità di porre a lui domande e questioni su cui è bene che la Chiesa rifletta! Per preparare l' incontro ci si trova il 23 settembre dalle 17 alle 19 in oratorio San Giuseppe (via Galliano, 6). Credo sia importante la tua presenza. Prova a vedere se riesci ad esserci e magari allarga l' invito a quei giovani che non sono proprio dentro l' oratorio ma che potrebbero essere interessati. Ok? Grazie». Questo è il messaggio che, volutamente con un tono colloquiale, è circolato in questi giorni su WhatsApp attraverso i telefonini dei giovani di Bresso. «Con il passaparola e un invito personale a ciascuno è più facile sentirsi coinvolti», spiega don Andrea Carrozzo, responsabile della Pastorale giovanile della Comunità pastorale «Madonna del Pilastrello», che comprende le tre parrocchie della città di Bresso per un totale di 26 mila abitanti. L' appuntamento con l' arcivescovo è giovedì 27 settembre, alle ore 21, nel cinema San Giuseppe (via Isimbardi, 14), in apertura della Sagra della Madonna del Pilastrello che quest' anno è dedicata ai giovani sul tema «Protagonisti della vita» che si ispira alla frase di san Giovanni Paolo II: «Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro». Monsignor Mario Delpini arriverà a Bresso alle ore 20.30 per inaugurare presso la Sala L. Conti (via Roma, 16) la mostra «Paolo VI santo: l' uomo, l' arcivescovo, il papa», a cura della Diocesi di Milano e dell' Issr Beato Paolo VI (prenotazioni e visite, e-mail: [email protected]). L' incontro dell' arcivescovo con i giovani di Bresso, incentrato su esperienze e domande, è a ingresso libero ed è rivolto a tutta la città. «Ma il dialogo con Delpini è riservato ai giovani - precisa don Carrozzo - ed è in preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi sulla fede e il discernimento vocazionale. Su questo abbiamo pensato di metterci seriamente in ascolto dei giovani e confrontarci con l' arcivescovo che tra l' altro è Padre sinodale. È stato organizzato un primo momento oggi pomeriggio dalle 17 alle 19 in oratorio. Sono invitati tutti i giovani, quelli che frequentano la parrocchia e coloro che magari si spendono sul territorio, per esempio in attività di volontariato o nell' impegno politico. Faremo emergere esigenze, domande, perplessità, dubbi che i giovani bressesi portano con sé. E chissà se, attraverso le loro diverse esperienze di servizio nella città, si riesca a capire se vivono la fede e il discernimento vocazionale. L' intento è comunque quello di riflettere insieme sulle domande da porre giovedì prossimo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 40 23 settembre 2018 Pagina 58 Avvenire (Diocesane)

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all' arcivescovo, non solo interrogativi ma anche obiezioni e questioni personali. Saranno gli stessi ragazzi a prendere la parola, poi interverrà l' arcivescovo, che alla fine entrerà anche in dialogo più liberamente con i giovani presenti». (N.P. ) Il volantino.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 41 23 settembre 2018 Pagina 58 Avvenire (Diocesane)

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Alla Fondazione Don Gnocchi 54 posti in ambito assistenziale

La Fondazione Don Gnocchi ha visto riconosciuti dall' Ufficio per il Servizio civile nazionale due progetti in ambito assistenziale per complessivi 54 posti in proprie strutture in Lombardia e nelle Marche. Un' esperienza di crescita e formazione che si svolgerà prevalentemente nel 2019 per un impegno complessivo di 1.400 ore comprensive anche delle attività formative. Si ha diritto a un compenso di 433,80 euro mensili e si potrà usufruire di un pasto gratuito al giorno. Un progetto è rivolto agli anziani e vede coinvolti l' Istituto «Palazzolo» e il Centro «Girola» di Milano, il Centro «Ronzoni Villa» di Seregno e il Centro «S. Maria al Monte» di Malnate. L' altro è invece rivolto alle persone con disabilità (e loro famiglie) e vede coinvolti il Centro «S. Maria al Castello» di Pessano con Bornago, il Centro «Ronzoni-Villa» di Seregno, il Centro Multiservizi di Legnano, il Centro Irccs «S. Maria Nascente» e il Centro «Vismara» di Milano, e il Centro «Bignamini» di Falconara Marittima (Ancona). Per partecipare alla selezione occorre compilare la modulistica predisposta sul sito del Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale (domanda di ammissione, dichiarazione dei titoli posseduti e informativa sulla privacy). Il tutto deve essere presentato entro il 28 settembre. Per maggiori informazioni: Servizio Volontariato - Servizio civile Fondazione Don Gnocchi (piazzale Rodolfo Morandi, 6 - Milano; tel. 02.38264696; e-mail: [email protected]); orari: da lunedì a venerdì, dalle ore 9 alle 17.30; referente: Marina Simoncini. Una delle immagini simbolo che annuncia la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (3-28 ottobre) su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale»

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Servizio civile con la Caritas, esperienze in Italia e all' estero

È stato pubblicato il bando, con scadenza il 28 settembre, per il Servizio civile nazionale: è un' esperienza di cittadinanza attiva che propone ai giovani italiani e stranieri, dai 18 ai 28 anni, di dedicare un anno di servizio alla comunità in un progetto, in Italia e all' estero. Sono disponibili posti anche nell' ambito di Caritas ambrosiana, l' organismo della Chiesa che ha come compito l' educare il singolo e la comunità cristiana a testimoniare la carità evangelica, a promuovere la pace e la giustizia. Le parole chiave che racchiudono l' esperienza del Servizio civile in Caritas sono: servizio, formazione, dimensione comunitaria, animazione e sensibilizzazione. Caritas ambrosiana è presente in questo bando con diversi progetti. «Impronte di pace 2018»: 16 posti in 7 sedi. «Mi sta a cuore 2018»: 17 posti in 14 sedi. «La città che vorrei 2018»: 15 posti in 12 sedi. «Sconfiniamoci 2018»: 18 posti in 11 sedi. «Teniamoci per mano 2018»: 20 posti in 14 sedi. Coloro che sono interessati possono consultare il sito internet www.serviziocivile.caritasambrosiana. it: qui si trovano tutte le informazioni per intraprendere il percorso. Oppure ci si può rivolgere direttamente a Caritas ambrosiana (Settore Volontariato Area Servizio civile), via San Bernardino, 4 - Milano; orario di apertura uffici: lunedì - giovedì: 913 e 14-18; venerdì: 9-13. Telefono: Servizio civile in Italia (02.76037303); Servizio civile all' estero (tel. 02.76037270). E-mail: serviziocivile@caritasambrosiana. it.

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Una camminata ecumenica da Chiaravalle al Nocetum

«Attingerete con gioia l' acqua dalle fonti della salvezza (Isaia 12,3)». A partire dal tema dell' acqua, domenica 30 settembre, con ritrovo alle ore 15 presso l' Abbazia di Chiaravalle, si terrà la «Camminata ecumenica per il tempo del creato». L' ecumenismo milanese si mette dunque in cammino per la salvaguardia del creato. Il periodo che si estende dal 1° settembre, Giornata per la custodia del creato nel calendario delle Chiese ortodosse e cattolica, al 4 ottobre, memoria di san Francesco, cantore della bellezza e bontà delle creature e del Creatore, è per tutte le Chiese cristiane il «tempo del creato», un mese - non a caso collocato alla ripresa delle attività lavorative - in cui lodare il Signore per la sua creazione e insieme impegnarci a difenderla dall' avidità e dall' egoismo di una delle creature, l' essere umano, posto dal Creatore a custodire e coltivare la sua creazione, ma capace di distruggerla. In questo contesto si colloca la camminata ecumenica di domenica prossima, organizzata dal Sae (Segretariato attività ecumeniche) insieme al gruppo Gallo Verde della Chiesa valdese e all' associazione Nocetum Onlus, con il sostegno del Cccm (Consiglio delle Chiese cristiane di Milano) e della sua commissione Jpic (Giustizia, pace, salvaguardia del creato). Centro Nocetum, luogo di spiritualità, accoglienza e condivisione alle porte del Parco agricolo Sud Milano, in zona Corvetto, da qualche mese ospita la seconda Chiesa ortodossa romena di Milano; per questa felice circostanza ecumenica, oltre che per far conoscere e promuovere un territorio forse non familiare a tutti i milanesi, la camminata - della lunghezza totale di circa 1,5 chilometri - si svolgerà nella Valle dei Monaci. Si partirà dall' Abbazia di Chiaravalle, splendido testimone della millenaria dedizione cistercense per un' antropizzazione rispettosa della natura. Dopo un momento di preghiera ci si sposterà, attraverso la marcita e il frutteto antico nel Parco della Vettabbia, alla seconda tappa di preghiera, Cascina S. Bernardo, in cui è in via di sviluppo un progetto di formazione su agricoltura e innovazione. La camminata proseguirà, passando lungo le vasche di fitodepurazione, fino al laghetto del depuratore di Nosedo, il maggiore degli impianti di depurazione di Milano e uno dei più grandi a livello nazionale: qui si terrà la terza tappa di preghiera; infine si raggiungerà la sede di Nocetum, Cascina Corte S. Giacomo, con la sua struttura di accoglienza per donne con bimbi in difficoltà, la city farm, i progetti di valorizzazione territoriale e la stupenda chiesetta paleocristiana: sarà la sede, verso le 18, dell' ultimo momento di preghiera, seguito da una visita al complesso di Nocetum e da una

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merenda, a offerta libera, a cura de La Cucina di Nocetum, servizio di ristorazione con inserimento lavorativo di persone fragili. Si raccoglieranno fondi per il progetto Recup, Associazione che opera per la promozione della cultura della solidarietà, della lotta allo spreco, del riciclo e del riuso, e per la tutela dell' ambiente nel rispetto delle risorse (www.associazionerecup.org). L' iniziativa rientra nel palinsesto di Cascine aperte 2018, a cura di Associazione Cascine Milano, e nell' ambito di Milano Green Week (www.associazionecascinemilano. org). Si raccomandano scarpe comode per camminare e un abbigliamento adatto a ripararsi dal sole. In caso di maltempo il percorso si ridurrà a due tappe: Abbazia di Chiaravalle e Nocetum. Informazioni e iscrizioni (gratuite): tel. 333.7423235; e-mail: sae.gruppomilano@ gmail.com;.

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Servono astucci e quaderni per 140 studenti in difficoltà

Scuola e minori in difficoltà, la Fondazione Somaschi lancia un appello: servono astucci quaderni, penne e matite colorate per i 140 ospiti dei nostri centri. Nel mese di settembre raccolta aperta presso la sede milanese della Onlus. Il materiale scolastico potrà quindi essere consegnato ancora per una settimana perché questi oggetti non bastano mai. La Onlus si appella quindi alla generosità dei milanesi invitando chi può a donare anche solo uno di questi materiali scolastici di prima necessità ai bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni (per le diverse comunità di Milano e Lombardia) che vivono nelle sue strutture di accoglienza perché allontanati dai genitori o vittime di situazioni familiari particolarmente disagiate. Le donazioni andranno consegnate o spedite presso la sede di Milano della Fondazione Somaschi (piazza XXV Aprile 2), dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17. Per informazioni telefonare allo 02 62911975 o scrivere a donatori@fondazionesomaschi. it. «La ripresa scolastica è un momento molto importante per i bambini e ragazzi ospiti nelle nostre strutture. Nelle aule ritrovano amici, insegnanti e una preziosa consuetudine che li aiuta a sentirsi uguali agli altri e a superare i momenti di difficoltà che stanno vivendo», afferma Valerio Pedroni, portavoce di Fondazione Somaschi Onlus. Da oltre 500 anni, sull' esempio di San Girolamo Emiliani, i padri Somaschi offrono accoglienza e aiuto alle persone più vulnerabili. Attiva dal 2012, la Fondazione Somaschi Onlus raccoglie l' eredità somasca accorpando le opere sociali e assistenziali della provincia lombardo-veneta e ligure-piemontese attraverso la collaborazione di religiosi e laici che lavorano insieme con passione e professionalità. La Onlus accoglie chi ha bisogno e vive ai margini della società con diverse modalità di intervento, per strada e nelle proprie case, che vanno dai servizi di bassa soglia alla residenzialità. I beneficiari sono minori abbandonati, donne vittima di violenza e di tratta, sole e con figli, migranti, persone fragili e con dipendenze, malati di Hiv, persone senza dimora, gruppi rom. A ogni persona è riservata un' attenzione esclusiva e un percorso adatto a ogni specifica esigenza e potenzialità, con particolare attenzione al reintegro sociale e lavorativo. Oggi in Fondazione Somaschi operano circa 250 operatori (educatori, psicologi, assistenti sociali, mediatori culturali) e altrettanti volontari. La Onlus gestisce, principalmente in Lombardia, ma anche in Liguria, Piemonte e Sardegna, 28 comunità, 35 appartamenti di housing sociale, 20 appartamenti per l' autonomia, 5 centri di accoglienza per migranti (per un totale di 160 posti letto), 1 centro diurno per

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persone senza dimora. Sono inoltre 5 le unità di strada settimanali organizzate a Milano e nell' hinterland per offrire aiuto alle donne vittima di sfruttamento sessuale. I padri Somaschi lanciano un appello per raccogliere materiale scolastico La Fondazione Somaschi Onlus accoglie nelle case di Milano e Lombardia minori in difficoltà dai 3 ai 18 anni.

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Assistenza in casa, convegno medico il 29 a Barbassolo

I medici e gli operatori socio-sanitari si danno appuntamento a Barbassolo di Roncoferraro nella mattinata di sabato 29 settembre: dalle ore 9 alle 12.30, per iniziativa della Consulta per la pastorale della salute della diocesi di Mantova, si terrà il tradizionale convegno (diciannovesima edizione) su un tema di attualità. Alla luce delle riforme in atto su scala nazionale e regionale - per le quali non si nasconde una certa preoccupazione -, l' argomento scelto quest' anno è: "L' assistenza domiciliare nel nuovo Servizio sanitario regionale lombardo. Un aiuto alla famiglia, luogo di cure alla persona". Nel salone accanto alla chiesa romanica dei Santi Cosma e Damiano ("santuario della salute" dal 2006), il tema verrà approfondito grazie alle relazioni di Maurizio Tedoli, Angela Bellani, Giada Lonati, Federico Baruffaldi, Chiara Baraldi e Camillo Barbisan. Coordinerà gli interventi Massimo Foglia, docente di Diritto privato all' Università di Bergamo. Sono previsti i saluti di Stefano Bernardelli, presidente dell' Ordine dei medici della provincia di Mantova, insieme alle testimonianze di rappresentanti di associazioni di volontariato ("Sherpa", "Non ti scordar di me", Unitalsi e altre), impegnate sul territorio mantovano. Organizzata nel ricordo di don Ezio Foglia (1922- 2017), parroco di Barbassolo, iniziatore dei convegni medico-sanitari, la manifestazione è stata predisposta insieme al Comune di Roncoferraro e gode del patrocinio dell' Ats Valpadana, Asst Mantova, Ordine dei medici di Mantova. Offrono la loro preziosa collaborazione le parrocchie di Barbassolo e Roncoferraro, la Pro loco e il Comitato di paese. In ricordo di don Foglia verrà celebrata una Messa domenica 30 settembre, alle ore 11. Per ulteriori informazioni si può telefonare al numero 0376.663178. (G.Ca. ) Barbassolo di Roncoferraro, la chiesa.

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Festa alla Casa del Sole Open day con gli amici

L a Casa del Sole di San Silvestro di Curtatone, fondata da Vittorina Gementi nel 1966, si apre a una giornata di festa e accoglienza per conoscere nuovi amici e reincontrare i vecchi. È un' opportunità che permette alla struttura di esprimere la propria riconoscenza e di dare un volto all' associazione, una onlus che porta lo stesso nome. A tutti sarà offerta la possibilità di toccare con mano l' impegno a favore dei bambini disabili. L' open day si terrà domenica 30 settembre dalle ore 14.50 alle 18, presso la sede dell' associazione, in via Vittorina Gementi, 52. Sono invitati i bambini e i ragazzi di oggi e di ieri, le loro famiglie, il personale, i volontari, i soci, i benefattori e tutte le persone che vogliono conoscere la struttura che da quarantaquattro anni opera a San Silvestro. Durante la festa è prevista la partecipazione ai laboratori (stimolazione basale, argilla, danzaterapia, quotidianità in classe, attività creativa). L' iscrizione ai laboratori si potrà effettuare all' arrivo. Alle 15 è in programma la celebrazione della Messa. Per informazioni: tel. 0376.479710. Sito Internet: www.casadelsole.org (A.G. )

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dal territorio A Monte Sacro un incontro con il volontariato

T ermina oggi la tre giorni de «Il volontariato incontra Monte Sacro» che a piazza Sempione ha messo insieme più di 30 associazioni di volontariato anche grazie alla parrocchia dei Santi Angeli Custodi. Alle 10, il parroco padre Mario Aceto celebrerà la Messa, cui seguirà alle 11 il concerto bandistico della Gendarmeria vaticana. Alle 15.30 «In cammino con Santi e animali», incontro con l' autore del libro «Animals creature di Dio» (San Paolo Edizioni), Giuseppe Scarlato, veterinario e animal blogger. L' idea del libro, unica nel suo genere, è nata dopo un incontro privato con Benedetto XVI. Scarlato racconta sei animali a partire dalle caratteristiche fisiologiche e comportamentali fino al loro rapporto con l' uomo, compiendo anche un originale excursus su come sono rappresentati nella Bibbia. Alle 17.30 il comico Pierluigi Bartolomei presenterà «I cinque linguaggi dell' amore in famiglia». Alle 21, infine, incontro con don Sergio Ghio su «Realtà e giovinezza. La sfida».

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 50 23 settembre 2018 Pagina 73 Avvenire (Diocesane)

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A Sant' Eustachio nasce la Casa della Misericordia

«D ignità. Queste persone hanno il diritto di essere trattate con dignità». È la "stella polare" dell' azione a favore dei poveri di don Pietro Sigurani, rettore della basilica di Sant' Eustachio dove ieri, alla presenza del vescovo ausiliare per il settore Centro Gianrico Ruzza, è stata inaugurata la Casa della Misericordia. Ricavata nei sotterranei della chiesa, tra i palazzi della politica e i ristoranti dei turisti, mette a disposizione una sala che servirà da centro di ascolto e dove saranno forniti assistenza legale e consigli medici («non un ambulatorio», sottolinea don Pietro). Poi un centro di accoglienza dove i poveri potranno trovare riparo dalle intemperie, insieme a un caffè caldo: «Ci ha pensato la Provvidenza - spiega il sacerdote -. Non sapevamo come fare, poi una ditta ci ha regalato la macchina per le bevande e la fornitura di caffè». Infine l'«Università degli scartati», intitolata a Giulia Carnevale, la studentessa di Ingegneria originaria di Arpino morta nel terremoto dell' Aquila. Un centro culturale perché, spiega il rettore, ai poveri non bisogna dare solo il pane materiale ma anche sollevarne lo spirito. Per questo ci tiene tanto al fatto che ai bisognosi che ogni giorno da cinque anni si recano a mangiare a Sant' Eustachio siano serviti non solo piatti ben preparati e abbondanti, ma anche dolce e caffè: «Perché se un piatto di pasta riempie la pancia, il caffè scalda il cuore». Come nasce l' idea della Casa? «Qui secondo la tradizione c' era la casa dove la famiglia di sant' Eustachio aiutava i bisognosi. È stata la prima diaconia di Roma. E ne abbiamo ripreso la tradizione. Serviamo pranzi in tre turni da 40, le persone si conoscono, fanno amicizia. È importante il calore umano». Lo stesso vale per i volontari: non manca mai chi si mette a disposizione. Ci sono romani che tra un servizio e l' altro si fermano a pregare in chiesa, giovani musulmani e persone che non credono. E il clima che si respira è davvero gioioso. Come si va avanti? «Con la Provvidenza e la preghiera - spiega don Pietro -. Senza contributi pubblici ma con l' aiuto dei fedeli». Anche di politici? «Qualcuno ma a titolo personale ». E non ci sono confraternite, onlus o cooperative: «Lo devo al cardinale Vallini: ho una lettera in cui mi ribadiva che questa è un' opera di Sant' Eustachio ed è stato illuminato in questo. Tutto si fa con la carità. Abbiamo speso 150.000 euro e ne dobbiamo pagare altrettanti ma sono sicuro che arriveranno. Io ho 83 anni, l' opera non è mia, è della diocesi. Ho avuto un grande sostegno da monsignor Zuppi (l' ex ausiliare di Roma Centro, ora arcivescovo di Bologna, ndr) e da don Angelo (il cardinale De Donatis, ndr). Siamo amici da quando era parroco a San Marco». Nella Casa si stanno completando i lavori per docce, barberia e lavanderia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 51 23 settembre 2018 Pagina 73 Avvenire (Diocesane)

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Saranno inaugurate a novembre, per la Giornata del povero. «Stiamo preparando una sorpresa con i ristoratori della zona», dice sornione don Pietro. E chissà che non possa ricevere una visita del Papa, che ha già donato 15.000 euro attraverso l' elemosineria. Andrea Acali La basilica di Sant' Eustachio si trova nella piazza omonima, nel centro storico.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 52 23 settembre 2018 Pagina 78 Avvenire (Diocesane)

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La protesta Psichiatria, ¨ l'??ora della mobilitazione

P sichiatria, è il tempo della protesta. Mercoledì 19 settembre, dalle 11.30, si è tenuta una manifestazione voluta da un cartello di associazioni, enti e organizzazioni che operano nella gestione della residenzialità psichiatrica. Una rivendicazione pubblica, alla presenza degli operatori dell' informazione, che si è tenuta in via Diana, sede dell' Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. I motivi? «La gravissima situazione di incertezza in cui versano i pazienti psichiatrici in virtù - si legge in una nota diffusa dal Comitato "Diritti Psichiatria" - dell' ingiustificabile inerzia da parte dell' Asp e della Regione Calabria, che non hanno inteso dare risposte alle esigenze degli utenti, lasciando il settore in mano a gestione funzionale a interessi ben diversi». Un' accusa grave, quella mossa dai soggetti coinvolti nella protesta del 19 settembre, che evidenziano come siano state fornite dagli Enti preposti, sino a oggi «rispote atte a infierire sulla condizione dei pazienti, dei familiari e dei lavoratori del settore». I soggetti fondatori del Comitato "Diritti Psichiatria" di Reggio Calabriasono: la Caritas diocesana, l' Unasam, ossia l' unione nazionale delle associazioni per la salute mentale; le associazioni Libera, Agape, Legambiente, Arci e Insieme per la disabilità; i sindacati Usb e Ggil oltre che i forum del Terzo Settore per l' area dello Stretto, Reggio Calabria e Piana di Gioia Tauro. Lo stesso Comitato auspica un nuovo atteggiamento dal Commissario alla Sanità, Massimo Scura che - secondo i firmatari della protesta di via Diana - «ha il dovere di intervenire nell' immediatezza, bloccando gli scellerati propositi dei predecessori, al contempo adottando quei provvedimenti che possano consentire il prosieguo dei servizi nei canoni di legittimità, con le maggiori tutele per i pazienti, in troppe circostanze gravemente disattese». Il comitato composto da 19 realtà ha stazionato davanti alla sede dell' Asp in via Diana.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 53 23 settembre 2018 Pagina 78 Avvenire (Diocesane)

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IL DOCUMENTO Regione, stringere per la Riforma

I Forum territoriali del Terzo Settore hanno diffuso un documento a margine della conferenza stampa dei giorni scorsi. Tanti gli interlocutori interpellati: la Regione Calabria, i comuni capofila dell' area metropolitana di Reggio Calabria, l' Asp reggina. Il tema sono le politiche sociali, all' indomani della sentenza del Tar Calabria che annulla la riforma regionale del 2016, e i servizi sanitari. Ma quali sono le richieste del Terzo Settore reggino? Alla Regione Calabria i portavoce chiedono di attivare con immediatezza tutte le procedure per approvare una nuova riforma del welfare entro la fine dell' anno; ai comuni capofila degli ambiti della provincia di Reggio Calabria chiedono di costituire e convocare con immediatezza, ove non ancora fatto, gli Uffici di Piano e, infine, a Massimo Scura, nella doppia veste di Commissario per il piano di rientro e di soggetto attuatore per l' Asp di Reggio Calabria, i Forum chiedono di procedere con propri provvedimenti ad approvare la rete territoriale nella versione già definita dalla delibera del 30 maggio scorso. Luciano Squillaci.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 54 23 settembre 2018 Pagina 78 Avvenire (Diocesane)

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PALAZZI & DIRITTI Terzo Settore in ginocchio «Anno zero»

DI FEDERICOMINNITI « L a pigrizia cammina così lenta che la povertà non fa grande fatica a raggiungerla ». Seppur dal lontano Oriente, il filosofo Confucio sembra aver fotografato un' istantanea quantomai contemporanea alle Politiche sociali in Calabria nel profondo Mediterraneo. Ci sia consentito questo prologo di natura estetica, prima di addentrarci nel rovo di spine che è il welfare calabrese. Ad alzare la voce, questa volta, sono i rappresentanti dei Forum territoriali del Terzo Settore dell' intera area metropolitana di Reggio Calabria. Per rendere pubblico il proprio disappunto (e stiamo usando un eufemismo, ndr) hanno scelto la sede «ecumenica» del Centro d' ascolto "Monsignor Ferro" della Caritas diocesana reggina. Uno spazio che, per gran parte del tempo, è occupato proprio dai cittadini più poveri del territorio. Quì i portavoce del no-profit locale hanno deciso di denunciare «lo stato di abbandono in cui versano i servizi socio- sanitari» alle latitudini del Parallelo 38. Il quadro che emerge è drammatico e individua nella mancanza di programmazione e organicità degli interventi istituzionali le cause decisive che hanno determinato un contesto di estrema precarietà sul piano dell' esigibilità dei diritti di cittadinanza. Un contesto paradossale in cui pesa enormemente la recente vicenda dell' annullamento da parte del Tar della delibera 449/2016, che avrebbe dovuto istituire, riformandolo, il nuovo modello di welfare calabrese, in attuazione della legge 328 del 2000. «Siamo tornati ancora più indietro di quando si era cominciato - ha precisato Pasquale Neri, uno dei portavoce del Terzo settore reggino - perché al momento il sistema regionale è governato dalla legge 5 del 1987». Un dispositivo legislativo "vecchio" di 31 anni per un settore, quello delle politiche sociali, che chiede un costante aggiornamento rispetto ai bisogni emergenti. Il rischio, più che concreto, è che «tutto il comparto si collassi». Ma di cosa stiamo parlando? Potrebbero non resistere, alla negligenza della burocrazia, le comunità di recupero per i tossicodipendenti e gli alcolisti; potrebbero chiudere i centri dedicati alle persone con disabilità nonché le case per i pazienti psichiatrici. Insom- ma, gli ultimi resterebbero ancora più ultimi. Sul caso si è voluto pronunciare anche don Nino Pangallo, direttore della Caritas diocesana, che, ricordando la recente lettera scritta dell' arcivescovo Morosini e indirizzata al Ministro della Sanità, ha evidenziato il lavoro di supporto svolto dalla Caritas nei confronti del mondo del Terzo Settore in attuazione del principio di sussidiarietà della dottrina sociale della Chiesa. «La realtà del volontariato -

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ha sottolineato - è insieme unita e sta stimolando le Istituzioni pubbliche per un' assunzione di responsabilità ». Ma tutto questo può bastare? Ha qualche dubbio Luciano Squillaci, presidente nazionale della Fict, la Federazione italiana delle comunità terapeutiche, che ha parlato - nel corso della conferenza stampa - di «macelleria senza precedenti» e «lenta agonia dello stato sociale». «In vent' anni, senza regole - ha stigmatizzato Squillaci - i servizi si sono aperti e distribuiti in ragione delle prebende politiche». La denuncia dei Forum territoriali Rischio paralisi per i servizi erogati Affondo della Fict Luciano Squillaci: «Fatte prebende politiche coi fondi Distribuiti senza alcuna logica» Il Tar boccia la nuova legge sulle politiche sociali, Neri: «Siamo tornati indietro di almeno tre decenni» I portavoce dei Forum del Terzo Settore di Reggio in conferenza stampa: da sinistra Neri, Barresi, Nunnari.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 56 23 settembre 2018 Pagina 81 Avvenire (Diocesane)

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L La Piccola Opera cerca volontari a Reggio e Melito

a Piccola Opera Papa Giovanni Onlus ha ricevuto l' approvazione e il finanziamento del progetto intitolato "Oltre 2018", ottenendo un totale di 20 posti da assegnare ai volontari e da riparrtirsi su 5 sedi operative: 3 a Reggio Calabria e 2 a Melito Porto Salvo. La domanda dovrà pervenire mediante deposito presso la sede dell' Ente o invio attraverso posta elettronica entro e non oltre le 18 del 28 settembre 2018.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 57 23 settembre 2018 Pagina 81 Avvenire (Diocesane)

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PERCORSI DI SERVIZIO Nel volto dei «pazzi» si nasconde Gesù

Di seguito la testimonianza di un giovane che ha svolto il proprio Servizio civile nel Centro di ascolto «Monsignor Italo Calabrò» di Archi. DI GAETANOVERSACE I n seguito ai miei studi universitari volti al sociale, ero convinto di voler operare nel Terzo settore. Mi sembrava quasi di dover scegliere qualcosa che desse "maggior luce" al mio curriculum vitae. Invece, su consiglio inaspettato del mio parroco decisi di presentare la mia domanda alla Caritas Diocesana, anche per conciliare la voglia di fare questa esperienza con l' impegno e l' appartenenza alla Chiesa da cattolico praticante e impegnato in Azione cattolica. Quando fui selezionato, dopo la gioia dei primi momenti e di soddisfazione mi accorsi di essere stato assegnato alla sede di servizio forse a me meno congeniale. Infatti, prima delle selezioni si da la possibilità ai giovani, per prassi, di visitare le sedi in cui poi verranno attuati i progetti di servizio civile in Caritas. Visitammo così il Centro di ascolto Monsignor Italo Calabrò di Archi gestito dalle Suore Francescane Alcantarine, Casa Cassibile e Casa Corigliano. Tra le tre sedi la mia preferenza andava verso il Centro di Ascolto di Archi in quanto già inserito nell' ambiente francescano in seguito a varie esperienze con i frati minori di Calabria ed essendo educatori Acr in parrocchia da anni la consideravo l' opzione migliore e soprattutto più facile. Ma così non fu. Iniziai con tanta paura la mia esperienza di servizio presso la casa per disabili mentali Casa Corigliano sita in Villa San Giovanni e Opera Segno della Caritas diocesana di Reggio Calabria. Insomma mi sono ritrovato in una casa di cosiddetti «pazzi ». Iniziai ad andare ogni giorno da loro e insieme agli operatori e alla collega, giovane come me in servizio civile, ogni giorno dedicavamo il nostro tempo a loro. I primi tempi furono traumatici. Non riuscivo ad avere con gli ospiti alcun tipo di rapporto, provavo disgusto nel vedere alcune abitudini, alcuni loro atteggiamenti. Avevo paura perfino, a volte, di rivolgere loro la parola, pensavo a qualcosa da poter fare con loro ma subito venivo bloccato dal timore di sbagliare e dalla possibile reazione che loro, i pazzi, potessero avere. Mi sono scontrato con la realtà della vita, delle situazioni che pur facendo tutti gli studi del caso, pur studiando una vita intera, non si può conoscere e capire totalmente. Dopo questo primo periodo di crisi però mi accorsi che queste persone con cui ogni giorno condividevo cinque ore del mio tempo, una volta tornato a casa e alla mia quotidianità affollavano i miei pensieri. Insomma queste persone dal farmi

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paura iniziavano a essere parte integrante della mia vita, non solo nel servizio. Tutto ciò divenne ancor più evidente quando un ospite, in seguito a un' operazione chirurgica e a una breve degenza in ospedale morì. Nei turni in ospedale con lui, nell' imboccarlo durante i pasti, nel coccolarlo nei suoi momenti di stanchezza capii quanto lui e gli altri erano diventati importanti per me. Quando Nino morì mi ritrovai a scegliere l' ultimo abito da fargli indossare nel suo armadio, mi ritrovai a piangere in un ascensore per uno sconosciuto, per uno considerato da tutti pazzo. Lì ho capito realmente che questa esperienza di servizio civile mi ha stravolto l' esistenza, mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto incontrare prima di tutto persone. L' ingrediente principale è stato ed è aver intessuto relazioni con delle persone speciali. Aver incrociato sguardi, aver visto in quegli occhi, in quel volto il Volto di Cristo. Non è un banalità, o un pensiero di circostanza, è la realtà. In questa casa, io ho visto realmente quel Gesù in cui ho sempre creduto. L' ho visto e toccato realmente in questo anno ancor di più di quanto l' abbia sentito in migliaia di attività ed incontri ecclesiali. Il «disgusto», la diffidenza, la chiusura lasciano spazio all' attenzione all' altro, al più povero. Ecco la sintesi di un anno di Servizio civile in Caritas diocesana Al fianco di chi soffre per ritrovare il senso di tutto L' esperienza di Gaetano al Centro di ascolto di Archi «Quelle persone con cui ogni giorno condividevo cinque ore del mio tempo, una volta tornato a casa e alla mia quotidianità affollavano i miei pensieri» Una suora e una volontaria servono pasti caldi agli ospiti del Centro Monsignor Italo Calabrò.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 59 23 settembre 2018 Pagina 87 Avvenire (Diocesane)

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«Scatti di Valore», obiettivo sul volontariato

DIMARIAGRAZIAMANTI S i è conclusa con successo la due giorni della mostra fotografica "Scatti di Valore: sguardi sui valori del volontariato", inserita nel cartellone degli eventi in occasione delle recenti festività mariane e articolata in 30 scatti, selezionati tra centinaia di fotografie realizzate da giovani studenti nell' ambito di più edizioni dell' omonimo contest fotografico ideato e promosso dal Centro servizi al volontariato dei Due Mari. Ospitato nel Chiostro della Parrocchia di San Giorgio al Corso, ora anche Chiesa degli Artisti, l' evento - lungi dall' essere una mera esposizione di fotografie - ha permesso ai visitatori di compiere un vero e proprio percorso visivo ed evocativo alla scoperta e riscoperta dei valori del volontariato quali valori umani universali. Valori che, come ci raccontano le opere fotografiche dei nostri giovani artisti, sono le basi fondanti di ogni comunità: valori essenziali e quotidiani, che riguardano tutti coloro che hanno a cuore il bene comune e che possono ispirare e guidare le scelte e le azioni di ognuno di noi. Allo stesso tempo, l' iniziativa ha anche avuto il merito di svelare agli occhi dei visitatori una generazione di giovani capaci di sorprenderci per profondità e sensibilità. Un bilancio positivo, dunque, che induce il Csv a mettere ulteriormente a frutto questo "capitale", questa antologia di parole e immagini generate dalla creatività e dalle riflessioni dei ragazzi della nostra terra, facendolo diventare strumento itinerante di ispirazione e di testimonianza. «Infatti - come spiega il presidente del CsvIgnazio Giuseppe Bognoni - confortati dal buon esito di questa prima esperienza pilota, abbiamo deciso di trasformare la mostra di "Scatti di Valore" in un vero e proprio servizio gratuito a disposizione della comunità e delle associazioni, che possono dunque chiedere di utilizzarla nell' ambito dei loro eventi e iniziative». Un' opportunità, questa, già colta al volo dal MoVI Nazionale, che inaugura il nuovo servizio promosso dal Csv reggino portando la mostra a Roma, nell' ambito dell' Assemblea Nazionale che si terrà l' 1 e 2 dicembre. L' iniziativa Grande successo per la raccolta delle fotografie che immortalano l' impegno profuso con il progetto del Csv nei vari istituti scolastici Una foto della mostra.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 60 23 settembre 2018 Pagina 87 Avvenire (Diocesane)

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Alleanze educative, rete tra associazioni e scuole

DIMARIONASONE C irca 130 tra insegnanti e rappresentanti delle associazioni si sono incontrati il 13 settembre, lavorando fianco a fianco per l' intera giornata, per programmare, attraverso i gruppi di lavoro tematici e poi con un momento di restituzione in plenaria, il nuovo percorso della rete Alleanze Educative per la comunità educante. Una aggregazione che vede 19 scuole e 45 associazioni della città che si sono impegnate a cooperare per costruire dei progetti educativi condivisi in grado di ampliare le opportunità formative che ogni presidio scolastico è tenuto a prevedere. Diversi i temi affrontati e che rappresentano le sfide educative che l' alleanza intende raccogliere: il disagio dell' età evolutiva, la famiglia, l' inclusione sociale, l' orientamento e la formazione, l' educazione alla cittadinanza e alla legalità. Per ogni ambito, partendo da una riflessione di gruppo sulla situazione esistente, sono stati individuati i punti di forza e di debolezza delle azioni messe in campo e sono state formulate tante proposte di miglioramento. L' esperienza dell' Alleanza Educativa ha vissuto la sua prima fase di sperimentazione positiva durante il precedente anno scolastico e ora viene rilanciata con il coinvolgimento di altre scuole, associazioni e di importanti istituzioni come la Questura, la sezione reggina dell' Associazione nazionale magistrati, l' arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, l' Asp, il Parco dell' Aspromonte, con il Comune e la Città Metropolitana quali co- promotori istituzionali. Un' esperienza straordinaria e ricca di potenzialità che dimostra ancora una volta quanto valore aggiunto si riesce ad ottenere quando, uscendo dalla logica della "cura del proprio orticello", si mettono al centro i ragazzi scegliendo di lavorare insieme in umiltà, integrando risorse e competenze. Nel contesto difficile in cui la scuola si trova ad operare, potendo contare su scarse risorse e pochi investimenti, è importante un' esperienza come quella dell' Alleanza, soprattutto perché permette una presa in carico congiunta dei minori in difficoltà, affiancando gli insegnanti che spesso si trovano da soli ad affrontare situazioni complesse. Uno spazio che vede protagonisti tanti insegnanti motivati, gli stessi giovani e le associazioni che si sono messi in gioco per dare ascolto e risposte ai bisogni dei ragazzi. Una rete fatta di tanti tasselli, di relazioni ,di ascolto di relazioni tra persone, di concretezza e che ora può contare su una cornice e dei contenuti più definiti. Lo strumento di programmazione approvato il 13 settembre dall' assemblea degli aderenti sarà recepito e inserito nella proposta triennale dell' offerta formativa che i diversi collegi dei docenti stanno attivando. In quest' esperienza va evidenziato il ruolo delle associazioni che garantiranno un servizio gratuito che ha i suoi limiti ma anche la sua valenza etica e la sua forza di innovazione. Tra Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 61 23 settembre 2018 Pagina 87 Avvenire (Diocesane)

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queste, il Centro Servizi al Volontariato, che da anni è presente nel mondo della scuola e che, con l' adesione alla rete Alleanza Educativa, potrà offrire un importante contributo sia attraverso il percorso di sensibilizzazione e di avvicinamento dei giovani al volontariato denominato "Scatti di Valore", sia supportando le associazioni attraverso un servizio di coordinamento e garantendo percorsi formativi. L' incontro Il 13 settembre si è rinnovato l' impegno corale della comunità educante reggina Un percorso nato l' anno passato e che si propone nuovi traguardi.

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Parola d' ordine: formazione

P rotezione civile: un volontariato aperto a tutti, ma sempre più qualificato. Sono queste le direttive di Carlo Tansi, dirigente dell' Unità operativa della Protezione civile della Regione Calabria e che, da diversi anni Capo della struttura regionale, ha cambiato il volto della protezione civile. «Nel 2016 abbiamo cambiato il Regolamento della Protezione Civile e abbiamo così reso il volontariato di protezione civile libero e aperto a tutti. Non più appannaggio di pochi, in alcuni casi asserviti alle logiche della politica, bensì un volontariato affrancato e competente. Ciò che solo richiediamo a tutti, infatti, è che i volontari si impegnino da subito in corsi di formazione che li specializzino nel soccorso. Quando si interviene ci sono in gioco le vite di chi viene soccorso e di chi soccorre e non ci si può permettere improvvisazioni di sorta» Insiste molto il geologo Tansi sugli aspetti formativi e, a seguito del secondo campo- raduno del volontariato di Protezione civile, incontrando il presidente Bognoni e il direttore Pericone, del Centro servizi al volontariato "Dei Due Mari" di Reggio Calabria, sono emerse interessanti piste di lavoro comune. «A breve - sottolinea Tansi- avvieremo un importante progetto di Scuola di Protezione Civile che prevede interventi formativi a più livelli. Un primo livello riguarderà i volontari che vogliamo, sempre di più, specializzati. Lo abbiamo visto l' ultima volta a Civita. Grazie anche all' intervento specialistico dei volontari di Protezione civile sono state salvate le vite di più di trenta persone. Un' altra linea di attività della Scuola sarà indirizzata ai Comuni e ai tecnici comunali nel merito delle competenze che, in materia, sono proprie di ogni ente locale. Un terzo ambito di intervento, a mio avviso importantissimo, è quello della prevenzione e informazione a scuola. Abbiamo previsto di entrare nelle scuole e realizzeremo del materiale didattico personalizzato e tarato sui diversi gradi di istruzione, perché la cultura della protezione civile e delle prevenzione è anche cultura della legalità. Come dico sempre non è il terremoto ad uccidere, bensì le case abusive e fuori norma». Proprio sulle azioni formative si potrebbe avviare un' interessante sinergia tra il Dipartimento di protezione civile regionale e i Centri di servizio della Calabria, sia implementando la formazione dei volontari con dei percorsi specifici sui valori e sulle motivazioni all' agire volontario, sia favorendo le azioni pensate dentro le istituzioni scolastiche dove i Csv hanno già da tempo rapporti e collaborazioni strutturati. «Oggi - a detta di Tansi - la Protezione Civile può contare su una rete capillare fatta di più di 4.000 volontari ». Uomini e donne a cui è chiesta un' attenzione al territorio, tanto necessaria soprattutto in una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 63 23 settembre 2018 Pagina 87 Avvenire (Diocesane)

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regione dalle caratteristiche orografiche particolari, come quelle della nostra regione. I volontari non sono solo quelli che possono intervenire nelle emergenze ma anche coloro che presidiano il territorio e con il loro essere "sentinella" possono segnalare preventivamente l' insorgere di eventuali reali criticità nelle diverse allerte diramate dagli organi preposti. In questi anni, per fortuna, abbiamo dato dignità alla Protezione Civile anche sdoganandola da funzioni che non le appartengono (come per esempio occuparsi della viabilità o del servizio d' ordine durante manifestazioni sportive o religiose, ecc.). Parlare di dignità del volontariato con il Centro servizi è come sfondare una porta aperta. Il presidente Bognoni, infatti, ha raccontato a del trascorso impegno del Csv di Reggio Calabria «nel mettere insieme le diverse associazioni di protezione civile, anche nel tentativo di farle fuoriuscire dai personalismi e dalle gelosie che anche nel mondo associativo, a volte, non mancano». Anche su questo terreno Tansi è molto esplicito e diretto: «La protezione Civile, negli anni passati è stata anche terra di clientelismi politici e di sprechi. Permangono ancora elementi di preoccupazione per la situazione nella provincia di Reggio Calabria poiché sono ancora esercitate dalla Città metropolitana e con logiche che appartengono al passato, funzioni che non hanno motivo di essere se poste in autonomia dal sistema regionale. Oggi, anche intervenendo con il taglio di prebende e privilegi, abbiamo ottenuto risparmi per oltre un milione e duecentomila euro. Questi soldi noi li vogliamo reinvestire sul volontariato in termini di supporto tanto alle grandi quanto alle piccole organizzazioni. Presto avremo in dotazione nuovi mezzi e attrezzature che daremo in dotazione alle associazioni secondo criteri oggettivi. Ma non solo. Anche nella nuova sede di Protezione civile che inaugureremo a breve, il volontariato sarà di casa e avrà uno spazio proprio. Avrà una sua sede stabile la Consulta del volontariato di Protezione civile, reale organismo di partecipazione e di confronto che abbiamo fortemente voluto. La Consulta si riunisce almeno due volte al mese e con essa operiamo scelte condivise». Un incontro quello tra Tansi e il Csv di Reggio Calabria ricco di spunti di lavoro comune che potranno tradursi in attività concrete anche con la sottoscrizione di accordi formali con tutti i Csv della Calabria. L' intervento di Carlo Tansi durante l' incontro con i volontari della Protezione Civile.

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Uno spazio condiviso di cittadinanza attiva

DI ANNA ROSSI « L' appartenenza è avere gli altri dentro di sé» cantava Gaber mentre, più o meno negli stessi anni e in un' altra parte di mondo, lo psicologo Arthur Aron dimostrava come quattro minuti di contatto oculare inducono le persone a sentirsi vicine le une alle altre più di ogni altra cosa. Due suggestioni che il Centro servizi al volontariato "Dei Due Mari" ha raccolto e fatto proprie nell' ideare e promuovere, insieme a 19 associazioni cittadine di volontariato, i Salotti Urbani. Un' iniziativa che si propone quale esperimento di partecipazione comunitaria avvalendosi, come il nome lascia intuire, di una cornice relazionale assolutamente informale. Un' occasione per volontari e cittadini, di diversa provenienza, età ed estrazione, per incontrarsi, per mettere a confronto le proprie personali visioni su temi di interesse collettivo e per, a partire da tutto ciò, ripensare il proprio essere persone e cittadini. In salotto per fermarsi un attimo, prendere respiro, dedicarsi un momento di leggerezza e recuperare una dimensione di socialità che faccia della presenza tangibile, e non solo virtuale, lo strumento attraverso cui superare le distanze relazionali e creare nuove e più inclusive identità. Un modo per cominciare a "sentirsi parte" del tessuto cittadino, per favorire reciproche identificazioni e riconoscimenti, per creare legami fiduciari e far emergere quel "noi" che è depositario di una pluralità di voci e fondamento di una società accogliente. Di una sorta di agorà spesso dimenticata. L' iniziativa è articolata in un itinerario in quattro tappe che esploreranno temi di volta in volta diversi. "In partenza dai sogni. Con i piedi a terra e negli occhi il possibile" il tiolo del primo incontro, già realizzato nel mese di luglio e dedicato all' esplorazione della dimensione motivazionale del sogno, motore di un cammino verso la realizzazione di un mondo più "bello". Non sogni campati in aria, ma ben piantati a terra, la stessa in cui ci sono le nostre radici. Sogni che non sono tanto punti di arrivo quanto piuttosto punti di partenza per realizzare cose concrete. "Quel posto chiamato presenza. L' arte di coltivare la consapevolezza di sé", è il titolo della seconda tappa, prevista per fine settembre e dedicata a quella dimensione "personale" e intima che ognuno di noi è chiamato a coltivare continuamente per essere presenza significativa nella vita degli altri. Per non perdere di vista la nostra interiorità, ma anche per misurarci con i nostri limiti e possibilità, con i nostri talenti e fragilità. "Oltre no, ri-guardo noi. Incontrarsi nella terra di mezzo" il titolo della tappa di novembre rivolta a esplorare l' incontro con l' altro. Quella "terra di mezzo" che è lo spazio e il tempo della relazione, quella in cui lasciamo e prendiamo qualcosa, in cui cambiamo e siamo cambiati. Quella che ci permette di andare oltre noi stessi, protendendoci verso l' altro, e al tempo stesso di ritrovarci o riscoprirci proprio grazie all' altro. L' ultima tappa, quella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 65 23 settembre 2018 Pagina 87 Avvenire (Diocesane)

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che chiuderà i salotti, sarà volta a esplorare le possibilità di abitare il mondo, la terra e il tempo come la propria casa. Accorgendoci dei cambiamenti e avendo il coraggio di cambiare. "Il coraggio di essere vento. Per un' ecologia dell' abitare la vita" il titolo di quest' ultimo incontro che suona un po' come un invito a viaggiare e, detta con De Andrè, a «saper leggere il libro del mondo con parole cangianti e nessuna scrittura». I temi di ogni incontro sono il risultato di un percorso lungo e articolato, tuttora in corso, di ricerca, scoperta, esplorazione ed elaborazione condiviso dai volontari delle associazioni coinvolte. I salotti saranno ospitati da diverse realtà, anche commerciali del territorio, sperimentando un binomio tra profit e non profit tanto inconsueto quanto costruttivo e ricco di reciproche opportunità. A condurre il dibattito e il confronto tra volontari, cittadini e ospiti ci penserà Anna Briante, giornalista attenta e sensibile ai temi di rilevanza sociale, mentre il talentuoso attore Gaetano Tramontana della compagnia Spazio Teatro porterà in salotto alcuni contributi scenici per arricchire, attraverso un linguaggio "altro", lo stare insieme, ma anche per evocare ulteriori significati e riflessioni intorno al tema di volta in volta esplorato. Un' iniziativa, quella di Salotti Urbani, che si muove contemporaneamente nella direzione della promozione del volontariato, consentendo ai volontari di ritrovarsi intorno ai valori che li accomunano, e dello sviluppo dei territori, creando occasioni di incontro e confronto tra le associazioni e le molteplici realtà e personalità che il contesto comunitario esprime. Il primo appuntamento dei "Salotti urbani"

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 66 23 settembre 2018 Pagina 99 Avvenire (Diocesane)

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A Lama Mocogno la banda è una «cosa da giovani»

DI FRANCESCO GHERARDI «Questa è la sede della banda, con la sala prove e l' ufficio per le riunioni», spiega il presidente Luca Zecchini, facendo strada della ex scuola di Lama Mocogno, divenuta sede dell' archivio storico comunale e casa delle associazioni di volontariato. Fra di esse, un posto speciale lo occupa la realtà associativa più antica del territorio, il Corpo bandistico «Gioacchino Rossini», attivo senza soluzione di continuità dal 1890, quando in Italia regnava Umberto I e governava Francesco Crispi. La banda di Lama Mocogno ha 128 anni, ma non li dimostra: il presidente è uno studente universitario, così come buona parte dei componenti del consiglio direttivo. Li affiancano alcuni veterani, come Rino Bonacci, che racconta:«Ormai suono nella banda da quasi mezzo secolo e tante cose sono cambiate: il modo di studiare, il repertorio, gli strumenti stessi. Non è cambiata la voglia di stare insieme e di fare musica». La «Rossini» conta attualmente una quarantina di elementi, la cui età media è di trent' anni. Sono giovani anche le responsabili della scuola di musica, Silvia Torri -recentemente subentrata al maestro Giuliano Rossi- e Daniela Ballocchi: a loro compete la formazione dei nuovi «suonatori» e la diffusione della cultura musicale in queste aule che accolgono studenti non solo dal comune di Lama- Mocogno, ma anche da Serramazzoni, Polinago, Pavullo e Montecreto. In un Appennino caratterizzato dal declino demografico, l' amore per la musica è un ottima occasione per unire le forze, lasciandosi alle spalle i campanilismi di un tempo: i rapporti con i complessi vicini -quelli di Fanano, Montefiorino e Pavullo- sono ottimi e improntati alla collaborazione. Quali sono gli impegni dei «suonatori» della banda? Il presidente Zecchini li riassume così:«Prima lo studio, poi i "servizi" in occasione di sagre e processioni - ventidue quest' anno, soprattutto d' estate- e gli eventi, come il concerto di Natale e il Memorial Barbieri, spettacolo estivo dedicato a Giuseppe Barbieri, maestro della banda per oltre 50 anni». Il Corpo bandistico «Gioacchino Rossini» si sta preparando ad animare alcuni momenti caratteristici degli ultimi mesi dell' anno a Lama, come l' inaugurazione della quindicesima edizione della rassegna Parmigiano Reggiano da gustare, alle 9 di sabato prossimo in piazza Battisti. In autunno avrà luogo la tradizionale Messa di Santa Cecilia, patrona dei musicisti, la cui memoria cade il 22 novembre, mentre il classico concerto natalizio si svolgerà il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre. la storia Attivo dal 1890, il complesso oggi è un luogo di studio e di socializzazione per molti ventenni Il corpo bandistico «Rossini» durante un concerto nella stagione estiva. Il complesso, che ha 40 elementi, in gran parte giovani, è stato impegnato durante l' estate in una ventina di «servizi» per sagre ed eventi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 67 23 settembre 2018 Pagina 99 Avvenire (Diocesane)

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 68 23 settembre 2018 Pagina 101 Avvenire (Diocesane)

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I «veri princìpi» e la cultura del nostro tempo

DI PAOLOTOMASSONE Proprio nell' anno in cui il Festival della Filosofia dedica il tema centrale alla verità, a molti era sembrato che fosse dedicato pochissimo spazio alla verità rivelata, a Gesù attraverso il quale si può conoscere il Padre, la Verità ("Io sono la via, la verità e la vita"). Gli organizzatori, ad essere sinceri, avevano chiamato a Carpi il fondatore della comunità di Bose, Enzo Bianchi, che in una lezione magistrale domenica scorsa ha concentrato la sua riflessione su "verità e menzogna: non pronunciare falsa testimonianza". Per fortuna c' è stata un' altra iniziativa - promossa dalla onlus Ho Avuto Sete e dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari - "Etty Hillesum: testimone per il nostro tempo" che è sembrata essere molto apprezzata dal momento che in pochi istanti si è riempita la sala del meraviglioso teatro San Carlo di Modena e decine di persone non hanno potuto accedervi. La giovane olandese morta ad Auschwitz nel 1943 appartiene ai grandi testimoni del 900 come Primo Levi, p. Massimiliano Kolbe, Dietrich Bonhoeffer, Odoardo Focherini, Teresa Olivelli quei grandi profeti che hanno avuto la capacità di dimostrarci che un' altra storia è possibile, quelle persone che - come diceva il filosofo tedesco Karl Jaspers - fanno fare i grandi passi alla società, cioè elevano la qualità della convivenza a un livello superiore. Lo ha spiegato bene il presidente di Ho Avuto Sete, Andrea Ballestrazzi, autore del volume "Compassione e verità di sé nelle opere di Etty Hillesum": questa ragazza, che ha deciso volontariamente di andare in un campo di concentramento per condividere pienamente il distino del suo popolo (la sua famiglia era infatti ebrea), dopo un profondo cammino spirituale, di fede e di trasformazione, ha avuto un' enorme capacità di trasformare il male del suo tempo in bene. Questo è stato possibile attraverso la compassione: «è una capacità straordinaria che in pochissimi hanno, che nasce da un fortissimo attaccamento alla vita e alla consapevolezza che il male, per quanto grande sia, non ha mai l' ultima parola. Quella di Etty è la grande "verità di sé", di qualcuno che fa un' esperienza profonda sul senso da dare alla propria esistenza, lo scopre e vive di conseguenza». La figura di Hillesum, controcorrente per molti versi, ha anche un' attualità. «Viviamo tempi in cui il rancore e l' odio sono all' ordine del giorno - ha ricordato Pierluigi Castagnetti, presidente della Fondazione ex-Campo Fossoli - lei ci ricorda che per cambiare la storia bisogna sradicare l' odio dentro le persone, che ognuno deve guardare dentro di sé, la propria anima, la propria coscienza, perché se continuiamo a fare guidare la storia dall' odio domani, a parti invertite, noi saremo carnefici come gli altri che lo sono oggi. Forse anche noi oggi dovremmo fare un po' di ginnastica e pensare quali sono i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 69 23 settembre 2018 Pagina 101 Avvenire (Diocesane)

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principi che vanno contro la cultura dominante di questo tempo». Questa compassione, secondo il vicesindaco di Modena, Gianpietro Cavazza, «non si può limitare solo al contesto del privato, delle relazioni interpersonali; ha una forza tale che può diventare, anzi deve diventare un progetto politico». Come possiamo comprendere dalle sue Lettere e dal suo Diario, Etty si interessa di Dio gradualmente, soprattutto nell' ultimo anno e mezzo della sua vita, nel momento in cui scopre di essere ebrea, non solo come stirpe ma come senso di appartenenza di un popolo che era oppresso e sempre più emarginato. «Scopre Dio dentro di sé - spiega il vescovo don Erio Castellucci - e forse nell' ultima parte della sua vita scopre anche un Dio fuori di sé, un Dio alla maniera della bibbia degli ebrei, un Dio con il quale parla e che non incolpa mai delle atrocità che stanno accadendo. Etty rovescia la domanda che di solito ci si è fatta davanti alla Shoah cioè "Dov' era Dio" e si chiede cioè dov' era l' uomo. Arriva addirittura a dire che lei vuole proteggere e salvare Dio, salvare la parte migliore dell' umanità, questo Creatore che rischiando ha dato una così grande responsabilità agli uomini. In questo senso lei arriva vicina a un' idea cristiana, non perché abbracci la fede cristiana ma perché intuisce che Dio non è l' onnipotente distaccato, il principio primo, il motore immobile, ma si coinvolge nelle vicende umane, si coinvolge, si fa debole, si svuota». Anche il vescovo Castellucci ha partecipato all' incontro al teatro San Carlo dal titolo «Etty Hillesum: testimone per il nostro tempo» e ha visto diverse voci riflettere sulla giovane olandese morta ad Auschwitz nel 1943 che appartiene ai grandi testimoni del '900 Il vescovo Erio Castellucci nel suo intervento al teatro San Carlo.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 70 23 settembre 2018 Pagina 102 Avvenire (Diocesane)

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Il chiosco ex Principe è «Punto città sicura»

Nuova vita per il chiosco di viale Caduti in Guerra 161, nei pressi dell' ex cinema Principe, che diventa «Punto Città sociale e sicura». L' inaugurazione ufficiale avverrà a mezzogiorno di oggi, ma l' edificio è già allestito per ospitare materiali informativi e la presenza di volontari e operatori della Municipale. L' iniziativa si inserisce tra quelle, come i Volontari della Sicurezza e il Controllo di vicinato, che già vedono l' impegno dell' amministrazione comunale di Modena sul fronte della sicurezza e della vivibilità integrarsi con quello del terzo settore e dei cittadini singoli o organizzati per fare sicurezza insieme. Il chiosco di viale Caduti in Guerra, a due passi da piazzale Natale Bruni e dalla stazione ferroviaria, quindi in una zona strategica, a ridosso del centro storico ma anche caratterizzata da fenomeni complessi ed episodi di illegalità, vuole essere un punto di riferimento per cittadini, pendolari e turisti, con una presenza fissa garantita dal volontariato e dalla Polizia municipale. Dopo il bar Arcobaleno, che ha riaperto i battenti nel parco XXII aprile, è questo il secondo «Punto Città sociale e sicura», marchio che intende valorizzare la partecipazione dei cittadini e dei volontari per una comunità coesa, individuando una serie di luoghi dove, avvalendosi del sostegno delle istituzioni, la presenza di pezzi della società civile è determinante per la vivibilità del territorio. L' obiettivo del progetto, promosso dal Comune di Modena attraverso una convenzione con Avpa Croce Blu di Modena che coinvolgerà anche altre associazioni, come Via Piave & Dintorni, è rafforzare le azioni di prevenzione e le attività di informazione rivolte ai cittadini, promuovere il senso civico e il rispetto delle regole per una migliore convivenza e, al tempo stesso, facilitare il contatto con l' amministrazione e la Municipale negli ambiti dello spazio pubblico, oltre che con i servizi del territorio e tra i cittadini stessi. Da lunedì 1 ottobre i volontari della Croce Blu saranno presenti nel chiosco dalle 16 al 20, e potranno alternarsi con i volontari di altre associazioni del territorio. Identificabili dalla divisa, i volontari saranno disponibili a fornire ascolto e informazioni e potranno costituire un punto di riferimento per abitanti della zona o frequentatori di passaggio. A partire da domani, dalle 14.45 alle 16 e dalle 17 alle 18.30, dal lunedì al venerdì, la Polizia municipale svolgerà il servizio di presidio fisso garantendo la propria presenza nel «Punto Città sociale e sicura». In orario serale e notturno, così come nel fine settimana, sono previsti stazionamenti temporanei delle pattuglie della Municipale. Negli spazi del chiosco saranno inoltre disponibili diversi materiali sulla prevenzione dei reati e il Fondo di aiuto alle vittime. (L.B. ) L' iniziativa si affianca ai volontari della sicurezza e al controllo di vicinato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 71 23 settembre 2018 Pagina 102 Avvenire (Diocesane)

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Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 72 23 settembre 2018 Pagina 7 Corriere della Sera

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Palazzo Marino Non solo letti Per i clochard centri aperti anche di giorno

Più fondi, più posti letto, assistenza diurna. Il Comune cambia il sistema di accoglienza dei senzatetto. Il primo nodo da affrontare è la questione «casa», per cui Palazzo Marino stanzia 2,4 milioni. Verranno messi a disposizione 50 posti letto in appartamenti per i senza fissa dimora, che verranno accompagnati da un tutor nel percorso di reinserimento lavorativo. Altri 60 posti saranno allestiti in microstrutture collettive, aperte anche di giorno. Più spazio nei grandi centri, che alla mattina e al pomeriggio organizzeranno attività per coinvolgere i clochard. Quarta chance, 80 posti dedicati a persone con vulnerabilità dal punto di vista fisico e psichico o con dipendenze: saranno seguite da personale specializzato. Avere una dimora «formale» è fondamentale anche per far sì che i senzatetto abbiano una carta d' identità e la tessera sanitaria, così da accedere alle cure. Il Comune ha indetto una gara rivolta a soggetti del terzo settore che lavorino per garantire la residenza anagrafica a chi ne avesse bisogno. Si punta a creare uno sportello in ogni Municipio, a cui i senza fissa dimora si possano rivolgere per richiedere la «residenza fittizia». Un altro bando è destinato alla formazione di squadre mobili composte da operatori sociali, personale Amsa e polizia locale che intervengano nelle situazioni di difficoltà. L' ultima gara (base d' asta 4,2 milioni) servirà a individuare realtà che forniscano ai centri d' accoglienza vestiti, prodotti per l' igiene e cibo. In totale i fondi ammontano a 7 milioni, 300 i posti letto in più. Per l' assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino si tratta di un «passo ulteriore» per superare la logica emergenziale.

D. Ill.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 73 23 settembre 2018 Pagina 12 Corriere della Sera

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Teatro Nuovo Gualazzi, Matia Bazar e Minghi per Mimì

Per mantenere vivo il ricordo di Mia Martini (foto), scomparsa nel maggio del 1995 a causa di un arresto cardiaco per overdose, il Teatro Nuovo le dedica una serata che vedrà salire sul palco, in sua memoria, alcuni tra i più famosi nomi della musica italiana, come Raphael Gualazzi, Alexia, Amedeo Minghi, Chiara Galiazzo, Pupo, Anna Tatangelo, Alessio Bernabei e i Matia Bazar, invitati dall' associazione Minuetto-Onlus e Leda Bertè, sorella maggiore della cantante calabrese. Lo spettacolo, dal titolo «Buon compleanno Mimì» (Piazza S. Babila, ore 21, ing. 55/33 e), presentato da Elenoire Casalegno, sarà arricchito da racconti e immagini esclusive della vita dell' artista.

P. Ca.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 74 23 settembre 2018 Pagina 20 Corriere della Sera

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Un anno di BuoneNotizie Domani il numero specialedell' inserto del «Corriere»con i dodici premi del Comitato

Per il nostro primo compleanno, un inserto sulle «Economie della fiducia». Perché la fiducia genera futuro: consente di vedere il mondo da un' altra prospettiva, produce valore, crea circuiti di positività. Fa bene, insomma, e allarga il cuore. E forse abbiamo tutti bisogno di poterci fidare un po' di più di chi ci sta vicino e del mondo in cui viviamo. Non in maniera superficiale, ma con cognizione di causa. Un anno fa, il 19 settembre, è cominciata l' avventura dell' inserto Buone Notizie-L' impresa del bene ed eravamo sicuri di andare incontro a una richiesta precisa dei nostri lettori: «Raccontateci anche qualche buona notizia». Perché siamo tutti un po' straziati dalle tragedie di ogni giorno; e perché, lo avevamo detto con le parole del giurista dell' Ottocento Giacinto Dragonetti, è doveroso valorizzare le buone pratiche e l' energia di chi cerca soluzioni invece di fermarsi alla lamentela. «Economie della fiducia» è questo. Non è difficile riconoscersi nell' esercito del «mezzo pieno». A fronte di ciò, però, esiste una crisi di fiducia, appunto, che ha colpito tante organizzazioni del Terzo settore. L' effetto più immediato è stato il calo nelle donazioni: «Chissà come usano i soldi, chissà chi li controlla», il refrain ascoltato molte volte. Con il Comitato scientifico che vigila su Buone Notizie abbiamo così avviato una inchiesta che da metà luglio e in 10 puntate ha cercato di fare chiarezza sul mondo delle Organizzazioni non governative, oggi spesso confuso con «quelli che salvano i barconi del mare». E che è molto, molto di più. Abbiamo seguito alcuni loro progetti ripercorrendo il percorso della donazione, andando a vedere i risultati ottenuti in villaggi africani e comunità italiane, scoprendo fra l' altro che le Ong sono diventate (anche) una prospettiva occupazionale per molti giovani. «Economie della fiducia» è questo. Sempre con il Comitato abbiamo pensato di individuare alcune realtà, diverse per ambito di azione e collocazione geografica, da premiare. Un riconoscimento che è un po' il nostro sigillo di garanzia su esperienze che testimoniano i valori di trasparenza, innovazione, coraggio, efficacia, replicabilità. Domani, durante la festa di compleanno di Buone Notizie, distribuiremo dieci premi e due menzioni speciali per associazioni, fondazioni, cooperative, persone che il Comitato ha individuato all' unanimità valutando una rosa di tantissime storie che avrebbero ugualmente meritato. Li raccontiamo nelle pagine dell' inserto speciale in edicola domani, e vorremmo che idealmente il premio andasse a tutti quelli di

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 75 23 settembre 2018 Pagina 20 Corriere della Sera

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cui abbiamo parlato in questo anno di Buone Notizie e di cui ancora parleremo. «Economie della fiducia» è anche questo. Per la copertina di questo speciale ci siamo rivolti a Bros, un artista diventato famoso per la sua street art un po' provocatoria e attenta all' interesse collettivo. Gli abbiamo chiesto di tradurre in immagine l' idea di «Economie della fiducia» e lui ci ha spiazzati portando in redazione un segno semplice, che ha aperto a una riflessione: uno smile a rovescio. Oppure no, a rovescio va messa la copertina. Ed ecco il punto: dipende da come lo guardi e dipende da quanto ti metti in gioco. La copertina, ma anche ogni cosa che capita e ogni cosa che viene proposta: economie della fiducia è il nostro bicchiere mezzo pieno (e Bros realizzerà un' opera che metteremo all' asta e l' intero ricavato andrà alla Fondazione Domus De Luna). Nell' inserto abbiamo dato la parola a persone che sono state fondamentali nel cammino. Il presidente della Fondazione Corriere, Piergaetano Marchetti, che sostiene Buone Notizie, sceglie la parola «resistenza» da unire a quella di fiducia. Giuseppe Guzzetti, il presidente dell' Acri che raggruppa le fondazioni di origine bancaria, punta sui giovani come baluardo contro l' odio. Il professor Stefano Zamagni, del nostro Comitato scientifico, si appella al governo perché c' è ancora aperta la partita per la Riforma del Terzo settore: migliorabile ma assolutamente necessaria. E poi alcune delle storie scritte dai lettori, che continuano ad arrivare: perché ciascuno, se ci pensa bene, ha una buona notizia da condividere.

ELISABETTA SOGLIO

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 76 23 settembre 2018 Pagina 29 Corriere della Sera

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«A nove anni sognai l' inferno: ero destinato all' archeologia Ora racconterò la borghesia» Il presidente Fai: la mia educazione familiare fu durissima

A ndrea Carandini, 80 anni, archeologo e divulgatore, conosce ogni metro quadrato del Palatino dopo averlo scavato per decenni. Ha firmato, con Paolo Carafa e col suo gruppo di lavoro dopo più di vent' anni di studi e ricerche, lo sterminato «Atlante di Roma antica», ormai punto di riferimento accademico internazionale.

Cosa vuol dire per lei «essere italiano»? «Sono legato all' idea dell' Unità d' Italia, così come la immaginarono i miei avi, perché ci avevano creduto. È essenziale per me l' antifascismo. Mio nonno paterno, Francesco Carandini, perse nel 1924 il suo posto di prefetto perché antifascista. Mio nonno materno, Luigi Albertini, direttore del Corriere della Sera, venne cacciato da Mussolini... E poi c' è un altro legame».

Quale? «Non c' è altro luogo al mondo, come l' Italia, in cui affondino così le radici della civiltà occidentale. Ovviamente Roma, poi il cristianesimo. Le stesse prime forme di capitalismo sono nate sia a Roma che a Venezia. In più è un luogo di strepitosa bellezza. Ecco perché vogliono venire tutti qui. In troppi».

Troppi chi? «Troppi immigrati, troppi turisti, troppi barbari dal basso».

Intende noi stessi che abitiamo in Italia? «Purtroppo anche noi ci stiamo imbarbarendo. Insomma, sono tante le ragioni che mi legano al mio, al nostro Paese».

Le radici ricordano l' idea di scavo. Dunque l' archeologia. È qui, nelle radici, il senso della sua scelta di vita? «Come motivazione generale forse sì... In realtà verso i miei 9 anni ebbi due sogni che poi si rivelarono profetici moltissimo tempo dopo. In uno cercavo mio padre, non lo trovavo, affrontavo una discesa agli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 77 23 settembre 2018 Pagina 29 Corriere della Sera

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inferi, in uno scenario di fatto archeologico. Ho trovato la mia strada tardi: prima volevo laurearmi in filologia, poi in arte antica. Solo nei primi anni 60 ho individuato la mia via. Sono riuscito, a fatica, a riconquistare un' unità complessiva del mio essere. E quindi, lo ammetto, ad approdare alla felicità». Da giovane archeologo lei si soffermò sulle immondizie rintracciate negli scavi, suscitando l' ironia di molti... «Nella mia ottica, trasmessa alla mia scuola, l' archeologia si basa sull' idea di contesto, di sistema, di insieme. Perché tutto si tiene. L' immondizia, lo vediamo anche oggi, è testimonianza involontaria di una civiltà: quali merci si consumano, le abitudini alimentari e igieniche, il gusto di un' era. Una discarica è una lezione di economia».

Lei è un Grande Borghese, viste le sue radici familiari. Le sue origini sono state un peso o una scorciatoia? «L' educazione familiare mi ha pesato moltissimo. Era concepita come un continuo allenamento, un lavoro massacrante in vista di un futuro risultato che poteva arrivare o meno, come avviene per gli atleti. L' apprendistato fu durissimo. Questo mirare in alto, oggi non esiste più. L' uomo massa è soddisfattissimo di ciò che è. Per questo inneggia alla volgarità e all' insipienza. Provo una grande tristezza...

» Nel vedere cosa, dopo tanto allenamento? «Non si tutela e si imita più il buono del passato e, insieme, non c' è l' aspirazione a puntare più in alto, a cercare un "nuovo" migliore. Se manca una simile tensione, una civiltà decade proprio perché è il frutto di continui sforzi secolari, millenari. Oggi rischiamo di allontanarci a grandi passi dalla civiltà moderna senza abbracciare un nuovo modello. Vedo sintomi allarmanti. L' uomo massa appare sempre più forte nel mondo e di fatto dice: "La civiltà crolla? Facciamone a meno!". E facciamo anche a meno della mediazione dell' offerta politica, basta con i dibattiti, i compromessi. Meglio le azioni immediate. Meglio chi non ha nemmeno la più pallida idea di cosa sia una Costituzione liberaldemocratica, che tempera e impedisce la dittatura della maggioranza. Perché c' è anche quella, di dittatura...

» Santo cielo. Sta per caso alludendo all' Italia di oggi? «Io sto rileggendo con attenzione "La ribellione delle masse" che il grande filosofo spagnolo José Ortega y Gasset scrisse nel 1929 quando erano al potere Primo de Rivera e Benito Mussolini. Lì già c' è tutto ciò che stiamo vivendo e vedendo negli Stati Uniti, in Europa, o in Italia. Una descrizione profetica strepitosa. Insomma, il discorso vale per tutti nel mondo: non esistono "democrazie illiberali". O una democrazia è liberale, e anche per certi versi socialista, o semplicemente non è».

Se una civiltà crolla, cosa accade? «Si torna indietro nella Storia. A uno stadio anteriore. Siamo sommersi dalle immagini, ci si fotografa anche nei momenti più intimi, privati, perfino - almeno un tempo - imbarazzanti. La scrittura e la lettura, dunque l' apprendimento e lo studio, sembrano non avere più senso. Nel Medioevo si era ricchi di immagini proprio perché erano tutti analfabeti».

Andiamo verso un Neo-Medioevo supportato dalla Rete? «Temo di sì. Diciamo un VII-VIII secolo dopo Cristo ma on line, senza l' alba di una nuova civiltà».

Lei sta scrivendo un nuovo saggio. Il titolo? «Eccolo: "L' ultimo della classe". Intendo l' ultimo della classe borghese, cioè io. Nessuno leggerà più i Buddenbrook di Thomas Mann... o le conversazioni di Eckermann con Goethe... Proverò a ricapitolare un pezzo di storia personale perché il nesso col passato non si spezzi. Racconterò le vicende di quel

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gruppo quasi gentilizio di famiglie borghesi, una è la mia, che non si piegò al fascismo nemmeno in nome dei propri interessi».

A chi pensa? «Ovviamente ai Croce, ai Cattani, ai Ruffini, a noi Carandini... tutti poi confluiti nella tribù de "Il mondo" nell' ambito del liberalismo di sinistra e del primissimo Partito radicale. È una ricapitolazione importante per me, ma penso lo possa essere anche per molti altri».

Lei ha recentemente firmato per Laterza il fortunato «Io, Agrippina». Perché calarsi nei panni di una donna? «Ho studiato talmente a lungo Roma e il Palatino da sapermi muovere in quei luoghi come nemmeno gli imperatori forse sapevano fare, perché ignoravano l' esistenza di tanti ambienti... A quel punto mi sono chiesto: perché non mettere in scena i racconti di Tacito lì dove si sono svolti? Ma occorreva un punto di vista. E quale migliore prospettiva di quella di una donna nipote, moglie e madre di imperatori, un unicum in tutta la Storia?

» Non c' è il pericolo che la fiction prenda la mano? «Tutte le mie considerazioni nascono dalle fonti e dai fatti. Agrippina scrisse dei Commentari, veri e propri diari e resoconti che poi vennero appunto usati come fonte, per esempio, da Tacito. Poi, certo, ci sono le narrazioni: una libertà non immaginabile in un articolo scientifico ma che apre spazi di ricerca critica. Ogni tanto l' abbandonarsi all' interpretazione può essere magari pericoloso ma anche lungimirante...

» Il prossimo 3 novembre lei avrà 81 anni. Che rapporto ha con l' età? «Da una parte è una fatica improba dal punto di vista fisico: il corpo ti sorregge meno, ti stanchi più facilmente. Però in compenso si maneggiano le cose umane con maggiore sapienza, minore intemperanza e dunque si evitano numerosi errori che in passato si sarebbero commessi. E per fortuna c' è la passione del lavoro, dello studio che arriva lì dove i muscoli meno possono... » Dal 2013 lei è presidente del Fondo Ambiente Italiano ed è stato da poco confermato per il prossimo quinquennio. Una bella scommessa, vista l' età... «Io non so se riuscirò a completare il secondo mandato fino alla fine ma trovo esaltante accompagnare il Fai nella sua riforma, nel mettere a punto il nuovo piano strategico, unendo la managerialità alla cultura. Sembra una contraddizione, un po' come addomesticare uno scoiattolo, ma è possibile aziendalizzare un' offerta culturale: è una scommessa altamente civile, appassionante, possibile solo in una realtà privata non profit che può liberamente sperimentare. E poi amo i momenti di incontro con la rete dei volontari, quando posso immergermi in quella élite diffusa nel Paese che ama e sostiene il nostro Patrimonio culturale».

Lei prima parlava di felicità. È anche questo? «Certo! È una gioia pari a quando, per esempio, pochi anni fa, proprio scavando sul Palatino, vinsi la mia personale scommessa scientifica: sapevo che sotto un tempio del II secolo dopo Cristo c' era altro, ben più antico. E trovammo capanne, con tombe di bambini, dell' VIII secolo avanti Cristo. In pochi metri, individuammo le tracce dell' inizio della nostra Storia. Una gioia immensa».

E cosa la rattrista? «La condizione complessiva dell' Italia. Non si merita tutto questo. Anzi: non ce lo meritiamo. A partire dal decadimento della scuola, dove non si insegna più l' Educazione civica. Ovvero le fondamenta del nostro stare insieme: del nostro Stato...

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PAOLO CONTI

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 80 23 settembre 2018 Pagina 53 Corriere della Sera

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Educazione Ma esercizio e dieta valgono per tutti

Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di morte in Italia e la prevenzione cardiovascolare è la prima arma per combatterle. Il 50 per cento degli italiani è in sovrappeso o francamente obeso, in maggioranza si tratta di uomini: consumano più grassi che verdura, hanno un colesterolo più elevato e si muovono meno rispetto a diverse altre nazioni europee. E questo vale per tutte le classi sociali e per le differente scolarità. È il quadro che emerge dai risultati del «Progetto Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare Banca del Cuore», ideato e portato avanti dal 2015 dalla «Fondazione per il Tuo cuore onlus» dei cardiologi ospedalieri italiani (Anmco). La Banca del Cuore è di fatto il primo grande registro permanente nazionale di elettrocardiogrammi, di dati sanitari e di stili di vita degli italiani in area cardiovascolare. I cittadini che vi aderiscono ricevono gratuitamente la BancomHeart, una speciale card che, tramite una password segreta conosciuta solo dall' utente, permette di connettersi dall' Italia e dall' estero e scaricare i propri dati clinici in qualsiasi momento. Questo Progetto innovativo nel 2017 è stato implementato realizzando un' ulteriore Campagna nazionale di prevenzione cardiovascolare, il «Truck Tour Banca del Cuore» che, includendo la Banca del Cuore, ha messo in movimento un veicolo appositamente allestito per raggiungere il cuore dei cittadini nelle più importanti piazze italiane eseguendo screening cardiologici completi e gratuiti. Il Truck Tour Banca del Cuore si è rivelato un' importante operazione di cultura preventiva in ambito sanitario e sociale. Sono state 33 le città raggiunte lo scorso anno e 34 quelle coinvolte negli 8 mesi previsti dal Tour 2018. Grazie a questa presenza capillare in due anni sono state rilasciate oltre 36 mila BancomHeart ad altrettanti cittadini e una prima analisi dei dati raccolti ha permesso di identificare un importante aumento della presenza di alcune malattie cardiovascolari, come fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, nei giovani maschi di età compresa tra i 18 e i 40 anni, con percentuali quadruple e triple rispetto ai dati finora conosciuti in letteratura scientifica. La diffusione della cultura della prevenzione è dunque uno dei principali servizi sociali realmente in grado di collaborare a una buona sanità nel nostro Paese, poiché gli italiani si interessano di

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 81 23 settembre 2018 Pagina 53 Corriere della Sera

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prevenzione se stimolati opportunamente. La sensibilità dei nostri connazionali è alta nei confronti della prevenzione ma occorrono campagne educazionali continue, che aiutino il cittadino a preservare il proprio sistema cardiocircolatorio. Se si può dire che un elevato valore di pressione arteriosa e un eccessivo consumo di sale sono fattori di rischio ormai discretamente noti, non altrettanto si può dire per colesterolo troppo alto, obesità, fumo e uso di sostanze eccitanti, insieme a un' inadeguata attività fisica, che dati alla mano, risultano ancora, sorprendentemente sottovalutati. L' opera di prevenzione più efficace è quella che si svolge tutti i giorni, insistendo sulla formazione e sull' educazione sociale per ridurre i fattori di rischio modificabili, come, appunto obesità, ipercolesterolemia, abitudine al tabacco in tutte le sue forme, e sedentarietà, favorendo una costante attività fisica, anche di breve durata, e un elevato consumo di frutta, verdura e cereali.Poche e semplici nozioni che però sono davvero salvavita.

Michele Massimo Gulizia

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 82 23 settembre 2018 Pagina 61 Corriere della Sera

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FONDAZIONE cuore domani Raccolta fondi a favore della ricerca

Finanziare la ricerca scientifica è l' obiettivo della raccolta fondi attivata da Cuore domani, Fondazione onlus della SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca), attraverso la campagna solidale 45587: si possono donare da 2 a 5 euro con un sms da cellulare o una chiamata da rete fissa (info su www.cuoredomani.org). Primo atto della Fondazione, l' erogazione di 10 borse di studio di 15 mila euro ciascuna. La campagna proseguirà sino al 29 settembre, Giornata mondiale del cuore. Cinque borse saranno devolute ad altrettanti giovani ricercatori per sviluppare ricerche innovative sui meccanismi molecolari alla base della patologia coronarica, valvolare o aortica. Le altre cinque borse di studio invece, serviranno a chi effettuerà un periodo di training per il trattamento transcatetere della patologia valvolare o aortica.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 83 23 settembre 2018 Pagina 61 Corriere della Sera

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torino heart week Un Villaggio dedicato anche al primo soccorso

L' Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Onlus organizza «Torino Heart Days» (giornatamondialedelcuore.aicr.eu) una settimana di eventi che dal 25 al 30 settembre sulla prevenzione cardiovascolare. In questo contesto saranno donati alcuni defibrillatori e inaugurato un laboratorio cardiologico mobile. Gli studenti sono stati coinvolti con un concorso a premi. Il 29 e 30 settembre, in via Roma (tra Piazza San Carlo e Via Battisti, nel centro di Torino) , aprirà il Villaggio del Cuore dove si potranno eseguire controlli per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e conoscere i progetti che AICR Onlus promuove ogni giorno sul territorio. Saranno allestite in collaborazione con i partner e aree con dimostrazioni di rianimazione cardiopolmonare, utilizzo del defibrillatore e disostruzione delle vie aeree al fine di sensibilizzare i cittadini al primo soccorso.

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 84 22 settembre 2018 Redattore Sociale

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ROMA - Si chiama "Junker" ed è una applicazione gratuita per differenziare correttamente i ...

ROMA - Si chiama "Junker" ed è una applicazione gratuita per differenziare correttamente i rifiuti: basta inquadrare con lo smartphone il codice a barre del prodotto e sul display apparirà l' indicazione su come smaltire l' imballaggio. È stata creata dalla società Giunko e ha un database di circa 1,5 milioni di prodotti che sono stati mappati anche grazie alle segnalazioni degli utenti. La storia di questa app raccontata da Silvia Zamboni è una delle 20 più votate tra le 118 candidate al concorso " Storie di economia circolare " rivolto a giornalisti, videomaker, fotografi, scrittori, storyteller e a chiunque voglia raccontare storie di cambiamento nel mondo dell' economia in Italia . La votazione on line si è aperta il 9 luglio e si è conclusa il 20 settembre: le 5 storie più votate (sono stati più di 16 mila i votanti) di ogni categoria (scrittura, audio, foto, video) sono passate alla fase successiva, quella in cui sarà una giuria tecnica di qualità a scegliere i vincitori. I nomi dei finalisti saranno pubblicati a novembre e la premiazione si terrà l' 11 dicembre a Roma. In "Una zuppa contro lo spreco" , Lorenzo Ci racconta la nascita di "Disco Soupe", eventi durante i quali a ritmo di musica si cucina e si mangia insieme cibo perfettamente commestibile che altrimenti sarebbe stato buttato via. A Firenze "Disco Soupe" arriva nel 2017 grazie a SenzaSpreco e dis.forme che, ispirandosi all' omonimo movimento internazionale, propone eventi di questo tipo nel territorio provinciale. Gli alimenti sono gli invenduti degli esercenti dell' area intorno a quella in cui si tiene l' evento, i partecipanti scelgono il menù, cucinano e offrono il pranzo a tutti gli avventori. Davide Lanzilao e Veronica Di Benedetto Montaccini hanno scelto di raccontare la storia di "Panta Rei", associazione che si occupa di bioedilizia, educazione ambientale e sviluppo sostenibile a Passignano sul Trasimeno all' interno di 2 strutture agricole recuperate secondo i principi della bioarchitettura. Nei 162 ettari del centro di educazione allo sviluppo sostenibile Panta Rei lavora per diffondere buone prassi nella gestione dei beni comuni e stili di vita ecocompatibili. Altra storia è quella raccontata da Kami Fares: un' oasi di bioarchitettura spuntata a Corviale, borgata di Roma. L' idea a cui hanno dato vita Massimo e Clio è il calcio sociale. Così è nato il "Campo dei miracoli", un' oasi inclusiva completamente costruita in bioarchitettura e premiata come la più ecosostenibile d' Italia. Tra le storie più votate ci sono anche "La spa dei lombrichi" (raccontata da Filippo Bellantoni e Francesca Della Giovampaola) ovvero il sistema che grazie ai lombrichi trasforma il letame di cavallo dei centri ippici in

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 85 22 settembre 2018 Redattore Sociale

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fertilizzante ricco di nutrienti per la terra, "Batteri in fermento" in cui Giancarlo Capodieci racconta la nascita di Biofaber, un materiale ecosostenibile prodotto dai batteri che si alimentano con scarti alimentari, "Oh mio oblò" in cui Roberto Vietti ed Emma Ramacciotti indagano sul consumo e lo smaltimento delle lavatrici, e tante altre. Tra gli obiettivi di "Storie di economia circolare" c' è anche la realizzazione dell' Atlante italiano dell' economia circolare ovvero una piattaforma web interattiva che censisce e racconta le esperienze delle realtà economiche e associative impegnate ad applicare in Italia i principi dell' economia circolare. Sono già 160 le esperienze raccolte e mappate: in cima alla classifica c' è la Lombardia con il 20,6% delle esperienze censite, seguita dal Lazio (20%), Toscana (19%), Emilia-Romagna (10%), Veneto (5,3%). Roma è la città più virtuosa con 24 storie, seguita da Milano con 18, Bologna e Firenze con 7, Brescia, Genova e Pisa con 5, Catania, Salerno e Vicenza con 4. L' Atlante è promosso da Ecodom, il principale Consorzio italiano per il recupero dei Raee e Cdca, il primo Centro di documentazione sui conflitti ambientali in Italia. (lp)

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