www.edit.hr Anno LXV - N. 24 | 31 dicembre 2017 | Rivista quindicinale - kn 14,00 | EUR 1,89 - Spedizione in abbonamento postale a tariffa intera - Tassa pagata ISSN-0475-6401 sommario Attuiamola! editoriale Una nuova fase 8 Sono trascorsi quindici anni dall’approva- zione della Legge costituzionale sui diritti attualità delle minoranze nazionali in Croazia. La Catalogna si spacca. Dopo le elezio- Imperfetta, rimaneggiata al ribasso, è co- ni per il rinnovo del Parlamento regionale munque uno strumento utile nelle mani 9 delle etnie. Ne parliamo con il deputato Nessuno ti giuro nessuno. Capo- CNI e vicepresidente al Sabor, Furio Radin danno: è il momento dei bilanci per il 5 governo. Sono in molti a chiedersi se sia stato un buon 2017 10 C’è del marcio in Europa! ERCAS. cinemania La storia oggi Il centro europeo di ricerca sull’anticorru- Loveless: circondati dal gelo zione e lo state-building, lancia un severo «Nelyubov» di Andrey Zvyagintsev monito 42 Trieste asburgica 12 RUBRICHE Confini: le parti non si avvicina- l’identità rimossa TRADIZIONI: Riti propiziatori in no. Arbitrato Slovenia-Croazia: nulla giro per il mondo – CURIOSITÀ: di concreto dall’incontro tra i premier In un saggio Marina Silvestri illustra un Capodanno, non per tutti cade il Plenković e Cerar aspetto finora poco studiato, con interes- primo gennaio – COMPORTAMEN- 13 santi approfondimenti sul TO: Propositi anno nuovo regolati società tema delle migrazioni da un gene? – ALIMENTAZIONE: 30 La donna è nobile qual piuma al ven- Cenone di San Silvestro e piatti to. Da Lady D a Meghan Markle: donne, portafortuna – SALUTE: Da domani famose e non, che sono passate per le dieta – TENDENZE: Futuro: robot corti più ambite d’Europa come clienti Anno LXV | n.24 | 31 dicembre 22 44 italiani nel mondo multimedia Redattore capo responsabile Ilaria Rocchi Elezioni politiche 2018: tutte le Google Maps ora rasenta la perfe- [email protected] info per il voto all’estero. Avviata la zione. L’azienda di Mountain View Progetto grafico-tecnico macchina informativa per i connazio- ha rilasciato un nuovo aggiornamento Sanjin Mačar nali all’estero per Android giunto a 9.68 (beta) 56 Redattore grafico-tecnico 26 Sanjin Mačar, Teo Superina territorio Collegio redazionale made in Nerea Bulva, Diana Pirjavec Rameša, Fabio Sfiligoi L’«Oio» dell’umaghese Zubin Il mondo ha fame d’Italia. Il 2018 sarà REDAZIONE nella top 20. «Flos Olei 2018» ricon- [email protected] l’anno dedicato al cibo italiano ferma l’Istria migliore regione olivicola Via re Zvonimir 20a - Fiume, Tel. 051/228-770 58 Telefax: 051/672-128, direttore: tel. 672-153 del mondo Diffusione: tel. 228-766 e pubblicità: tel. 672-146 PASSATEMPI 28 ISSN 0475-6401 Panorama (Rijeka) Cruciverba 59 ISSN 1334-4692 Panorama (Online) in memoriam TIPOGRAFIA Marino Vocci, l’Istria nel cuore Helvetica - Fiume-Rijeka ABBONAMENTI Tel. 228-782. Croazia: annuale­ (24 numeri) kn 300,00 33 (IVA inclusa), semestrale (12 numeri) kn 150,00 (IVA inclusa), una copia kn musica INTERVISTA 14,00 (IVA inclusa). Slovenia: annuale (24 numeri) euro 62,59 , semestrale (12 numeri) euro 31,30, Giuseppe Di Stefano cantore della Generazione una copia euro 1,89. Italia: annuale (24 numeri) euro 70,00, una copia dolce vita. Verso il decimo anniver- euro 1,89. sario della morte del tenore siculo- di fenomeni Versamenti Per la Croazia sul cc. 2340009-1117016175 PBZ Riadria banka d.d. Rijeka. meneghino Per la Slovenia: Erste Steiermärkische Bank d.d. Rijeka 34 7001-3337421/EDIT SWIFT: ESBCHR22. Per l’Italia - EDIT Rijeka 3337421- presso PBZ 70000 - 183044 SWIFT: personaggi PBZGHR2X. Joja Ricov glorificatore della Numeri arretrati a prezzo raddoppiato INSERZIONI: Croazia - retrocopertina 1.250,00 kn, retrocopertina interna poesia italiana. Un ricordo pure di 700,00 kn, pagine interne 550,00 kn; Slovenia e Italia - retrocopertina 250,00 Predrag Matvejević e del prof. Mirko euro, retrocopertina interna 150.00 euro, pagine interne 120,00 euro. Tomašević PANORAMA esce con il concorso finanziario della Repubblica di Croazia e della Repubblica di Slovenia e viene parzialmente distribuita in convenzione 36 con il sostegno del Governo italiano nell’ambito della collaborazione tra mostre Parla Zlatko Dalić, l’allenatore della na- Unione Italiana (Fiume-Capodistria) e l’Università Popolare di Trieste zionale croata di calcio. In tre partite ha Ente giornalistico-editoriale Tra sogno e realtà. L’Adriatico si par- conquistato opinione pubblica e tifosi: al Rijeka - Fiume, Zvonimirova 20A la a colori. Zagabria, l’importanza degli Direttore f.f. influssi tra le scuole croata e italiana nella Mondiale in Russia vuole sor- Errol Superina pittura en plein air e paesaggistica prendere ancora Consiglio di amministrazione 14 Oskar Skerbec (presidente), Roberta Grassi Bartolić (vicepresidente), 39 Roberto Bonifacio, Samuele Mori, Dario Saftich, Borna Giljević

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primo piano

A 15 anni dall’approvazione della Legge «costituzionale» sui diritti delle minoranze nazionali in Croazia. Un iter sofferto, con tanti intoppi e ostacoli, che ripercorriamo insieme con Furio Radin, deputato della Comunità nazionale italiana e vicepresidente del Sabor Non va cambiata ma implementata

di Marin Rogić All’argomento si guardava con grande atten- delle minoranze, con la Repubblica di Croazia zione anche tra le file della maggioranza e al che nell’articolo 1 della Legge “s’impegna a di fuori dei confini dello Stato croato. A centi- rispettare e a tutelare i diritti delle minoranze on un consenso unanime, il 13 di- naia di chilometri di distanza da Zagabria, si nazionali e le libertà fondamentali dell’uomo cembre 2002 il Sabor approvava la seguiva con interesse l’iter procedurale, tanto e del cittadino, lo stato di diritto e tutti gli Legge costituzionale sui diritti delle che qualche giorno prima del voto al Sabor, il altri valori più alti del proprio ordinamento minoranze nazionali. Il documento 6 dicembre, da Bruxelles la Presidenza dell’U- giuridico costituzionale e internazionale”. ha aperto un nuovo capitolo nella nione europea diramò una nota nella quale si Lo scorso 11 dicembre al Sabor sono stati Cstoria dei gruppi etnici in Croazia dando a auspicava che tale legge, a lungo attesa, as- celebrati i 15 anni dalla sua attuazione. Ma questi un quadro legislativo solido (almeno sicurasse “alle minoranze una protezione che come si è arrivati all’attuale Legge costitu- sulla carta) e, allo stesso tempo, permettendo esse considerino utile e legittima. È impor- zionale sui diritti delle minoranze nazionali? loro di rafforzare la propria posizione all’in- tante che sia adottata una buona legge, non C’è voluto molto tempo, altrettante battaglie terno della società croata. L’attesa per la sua una legge qualsiasi...” Non una legge qualsi- politiche, ostacoli e intoppi da superare. Chi attuazione era tanta e non soltanto da parte asi, dunque, ma una legge per le minoranze non si è mai tirato indietro ed è stato sempre degli appartenenti alle comunità nazionali. fatta anche e soprattutto con il contributo in prima linea nella difesa dei diritti delle co-

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munità nazionali, pronto a sostenere le loro cause, a reggere il confronto-scontro indipen- dentemente dal “colore” dell’avversario, è sta- to certamente Furio Radin, ora vicepresidente del Sabor, considerato a livello bipartisan una vera e propria istituzione della politica croata, memoria storica che ha partecipato, spesso indossando la casacca del protagonista, alle varie ondate che hanno attraversato la storia parlamentare del Paese. fAnni di battaglie “L’attuale Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali è nata dopo che per lun- ghi anni ne chiedevamo la modifica – ci spiega l’on. Radin –. Questa segue una Legge costitu- zionale sui diritti dell’uomo e delle minoranze nazionali risalente al 1991, decreto che nel corso degli anni successivi è stato sottoposto a diverse modifiche, prima nel ’92 poi di nuovo nel ’95. Nel 1991 era stata varata per ragioni di riconoscimento della Croazia e, secondo me, è stata una Legge che non si intendeva applicare perché era una norma che prevedeva tutta una serie di proposte, da una parte avanzate, ma per le quali la Croazia era pronta soltanto teori- camente, ma non dal punto di vista dell’atmo- sfera che regnava nel Paese”. “Erano previsti importanti livelli di autonomia – prosegue Radin –, trattamenti specifici per le comunità residenti in zone che hanno vis- suto l’esodo, in particolare tedeschi e italiani. In altre parti era un po’ meno avanzata, in particolare per quanto riguarda la percentuale comunità nazionale serba erano 13 e nel 1995 che occorreva per instaurare il bilinguismo, ma sono scesi a tre. Nel 1999 si è per l’ennesima in ogni caso presa nel suo complesso era una volta messo mano alla Legge e i deputati serbi legge molto buona, soprattutto dal punto di sono stati ridotti a uno. Erano anni pesanti – vista dell’autonomia. Era una legge che oggi la ricorda –, gli anni della politica di Tuđman”. È stata uno dei potremmo inserire tra la Legge costituzionale “In quei tempi io facevo una dura opposizione requisiti per l’in- attuale e quelle che vi sono nell’Alto Adige. Di- a quel regime e, insieme a questa Legge che ciamo che era troppo buona per essere attuata veniva decurtata delle parti più importanti, gresso della Cro- e di fatto nel 1995, subito dopo l’Operazione non si riusciva a fare approvare decreti a favore Tempesta e l’integrazione completa delle re- dell’uso delle lingue delle minoranze: la legge azia nell’Ue. Oggi gioni occupate, è stata modificata. Ma non c’è sull’istruzione nelle lingue delle minoranze. per chi governa è mai stata una sua applicazione reale. Si è fatta Nel 2000 c’è stato quello che venne definito valere la ragione dell’occupazione dei territori il ‘Cambiamento democratico’, spinto da una motivo di vanto. della Krajina”. forte ventata di ottimismo. C’era il pluripartiti- smo, c’era più democrazia, e si è rimesso mano Non è perfetta, ma fClima pesante sulle due leggi specifiche relative alle lingue temiamo che dei minoritarie e all’istruzione. Ma non mancaro- “Dopo l’Operazione Tempesta, quindi, la Legge no i problemi, il dibattito durò un giorno sol- cambiamenti non è stata decurtata di tutti gli articoli positivi che tanto e fu dominato da interruzioni frequenti finalmente sarebbero potuti essere applicati, soprattutto dall’ala destra dei social-liberali e porterebbero altro ma che purtroppo sono stati soppressi, ed è anche naturalmente dall’Hdz. Dopo una lun- che alla diminuzio- stato ridotto anche il numero dei deputati. ghissima gestazione vennero approvate le due Per fare un esempio, nel 1992 i deputati della leggi organiche sull’uso ufficiale delle lingue e ne dei nostri diritti

6 È la nostra «arma» di difesa

bbiamo chiesto al presidente del Consiglio per le minoranze nazionali, Aleksandar Tolnauer, quali sono stati gli effetti positivi concreti per gli ap- partenenti alle minoranze nazionali. A“Innanzitutto, l’ingresso nella vita culturale, po- litica e sociale del Paese, attraverso la nostra rap- presentanza, in primis grazie agli otto deputati al Sabor. In secondo luogo, gli appartenenti alle etnie hanno ottenuto la possibilità di eleggere i propri rappresentanti anche a livello locale e re- gionale. È nato il Consiglio delle minoranze na- zionali come organizzazione primaria grazie alla quale è possibile articolare le questioni relative alla Legge costituzionale”, risponde Tonauer. “Va detto che l’attuazione di questa Legge, in- dipendentemente da come la si giudica – ag- giunge –, ha costituito un importante passo avanti per la Repubblica di Croazia nel settore del rispetto e dell’attuazione dei diritti umani e delle minoranze nazionali. “Questa Legge è Aleksandar il risultato di un compromesso tra Sdp e Hdz, non è un documento ideale – ricorda Tolnauer Tolnauer, –. Ma senza ombra di dubbio ha consentito presidente del alle minoranze di diventare parte attiva della società croata, non vengono più ignorate ed Consiglio per emarginate come avveniva prima”. le minoranze fDiritti in bilico? nazionali dell’istruzione in lingua minoritaria. Per farle “C’è una parte piccola, ma molto rumorosa, del- accettare, anche se non sono costituzionali, la scena politica croata, che tende di continuo a fLe critiche occorrevano i 2/3 dei voti perché riguardavano mettere in dubbio il livello dei diritti acquisiti, i diritti delle minoranze. Le leggi organiche o oppure propone iniziative che puntano a dimi- Le minoranze nazionali si trovano a essere l’ago quadro che riguardano i diritti delle minoranza nuire i diritti delle minoranze, soprattutto per della bilancia nel sostegno ai governi, agiscono devono essere approvate con i 2/ dei voti. Sono quanto riguarda la loro rappresentanza al Sa- da protagoniste della vita politica e parlamenta- state accolte con difficoltà, sintomo che era bor. Noi di certo non permetteremo che si arrivi re. E a certi ciò non va proprio giù, anzi vorrebbero sì finita l’era di Tuđman, ma non la mentalità a ciò. La Legge costituzionale è l’’arma’ che ab- relegare i deputati delle minoranze a un ruolo di predominante di quella politica e non soltanto biamo in pugno e grazie alla quale ci possiamo cornice, una specie di deputati di . Afferano tra le file dell’Hdz. E questa mentalità continua difendere”, ribadisce Tolnauer. che solo in Croazia hanno uno spazio di manovra tutt’oggi a essere presente”, conclude il vice- “Ci tengo a rilevare che la Legge Costituzionale così significativo. presidente del Sabor. è stata adottata non dico sotto la pressione, ma “Ma non è assolutamente così. Ad esempio, il su suggerimento della comunità internazionale. bilancio del Montenegro è stato approvato con fSeggi da mantenere Difatti, è stata uno dei requisiti per l’ingresso del- il voto del deputato della minoranza croata, il la Croazia nell’Unione europea. Nella fase di pre- governo del Kosovo è tenuto in piedi grazie a “Attuate le norme sopra citate, mancava quindi adesione, l’opinione delle minoranze nazionali dieci deputati serbi, in Macedonia i deputati soltanto la Legge costituzionale. Furono creati era ben accolta, aveva rilevanza. Purtroppo, una della minoranza albanese sono fondamentali diversi gruppi di lavoro, del primo feci parte volta completato il processo ed entrati nell’Ue, per la tenuta dell’esecutivo e di casi simili ce ne pure io. Non si andava certo d’accordo – ag- siamo stati messi da parte e per certi versi isolati. sarebbero altri. Ci sono una quindicina di Paesi giunge –, in questo caso con l’Sdp, che voleva In nessun contesto si ricorda che i gruppi etnici che hanno politiche sulla rappresentanza par- a tutti i costi, parlo di Mato Arlović e anche Ivi- hanno giocato un ruolo molto importante per lamentare che sono praticamente sugli stessi ca Račan e altri, eliminare i posti garantiti per l’ingresso della Croazia nell’Ue”. livello della Croazia”. le minoranze e inserirli nelle liste dei partiti,

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EDITORIALE Una nuova fase

ddio a un “annus horribilis”, che ci ha fatto preoccupare per Donald Trump, Aper il terrorismo, per i migranti, per il cambiamento climatico e i disastri natu- rali, per le armi nucleari nordcoreane, per la Brexit, per la crisi catalana, per la marea nazionalpopulista che sta montando in tut- ta Europa, per la diatriba sul Golfo di Pirano, per le violenze sulle donne, per rimpasti di governo che hanno creato ansia, per l’as- senza degli Azzurri dai Mondiali di Mosca... Il 2018 come sarà? Non abbiamo la sfera di cristallo. Probabilmente continueranno ad accompagnarci buona parte dei fatti e fenomeni che vorremmo lasciarci le spalle insieme con il vecchio anno. Alcuni eventi

ŽELJKO JERNEIĆ ŽELJKO però li conosciamo già. Restiamo in ambito Comunità nazionale italiana. Dopo che nel 2017 abbiamo celebrato gli anniversari di cosa che avrebbe soffocato l’autonomia delle per rafforzare l’immagine del Paese, ovvero per tante Comunità degli Italiani e del concor- minoranze. Se oggi delle minoranze si parla è dire che la Croazia ha una legge costituzionale so “Istria Nobilissima”, nel 2018 spegne- perché in parlamento è presente la loro voce, dedicata ai gruppi etnici, anche se in realtà non remo le cinquanta candeline del Centro noi facciamo da megafono alle esigenze degli si tratta di vera e propria materia costituziona- di ricerche storiche di Rovigno: traguardo appartenenti ai gruppi etnici. Chi ancora oggi le – precisa Radin –. Quando nella metà degli importante di un percorso coraggioso, tap- è contrario ai seggi garantiti punta a zittire le anni 2000 inserimmo il doppio voto si creò un pa dalla quale ripartire con rinnovati slanci minoranze a livello politico e rilegarle a livello caso che venne portato davanti alla Corte Co- e propositi storiografici e, più in generale, locale... Insomma, a sbarazzarsi di noi”. stituzionale, e questa con relatore Arlović, ha culturali. “Il primo gruppo si è dunque sciolto e dopo abrogato i cambiamenti togliendoci il doppio Sarà un anno in cui usciremo alle urne ben vari tentativi ne è stato formato un altro, voto. Non hanno detto che è incostituzionale, tre volte. La prima a marzo, per le politiche composto esclusivamente da ministri. Noi, perché non lo è, ma hanno tirato in ballo, un in Italia. Le altre due tra maggio e l’estate: deputati delle minoranze, siamo rimanemmo po’ a caso, altre ragioni, sostenendo che è un un appuntamento riguarderà solo coloro in disparte cercando di capire cosa stessero fa- tipo di elezione che privilegia i partiti etnici. che vivono in Slovenia, ossia il rinnovo del cendo. Alla la fine l’abbiamo capito: tentavano Per avere un giorno il doppio voto bisognerà Parlamento di Lubiana, compreso il seggio di limitare i nostri diritti. Cominciò una batta- cambiare la Costituzione”. garantito agli italiani; il secondo (a fine giu- glia che durò mesi, con scontri molto accessi in “Come si deduce – conclude – la Legge ha gno) interesserà l’Unione Italiana. Si sceglie- tv, sui giornali, in parlamento... Alla fine si è avuto una vita travagliata, è stata concretiz- ranno i consiglieri assembleari e, con suffra- giunti a un compromesso, giudicato positiva- zata in alcuni casi ma in tanti altri la sua ap- gio diretto, il presidente dell’associazione e mente da noi per quanto riguarda il numero di plicazione non è avvenuta. Quando abbiamo quello della Giunta esecutiva. Stando alle deputati e il mantenimento dei seggi specifici, celebrato i suoi 15 anni al Sabor, durante il regole in vigore, né Furio Radin né Maurizio un po’ meno positiva è la parte che riguarda le mio intervento sono stato critico perché que- Tremul potranno ricandidarsi al ruolo rico- prerogative e competenze dei Consigli per le sta Legge, la quale viene portata in giro per il perto finora. Radin ha già anticipato il suo minoranze che, per fare un esempio, non sono mondo come vanto, in molte parti non è all’al- addio ai vertici UI. Per certi aspetti, si chiude né le CAN slovene né le Autonomie territoriali tezza di una norma che deve avere un Paese un’epoca. ungheresi. Questo è stato il prezzo pagato per la cui storia è intrisa di sofferenza, soprattutto Ne scriveremo una nuova, più consona alle mantenere i seggi specifici, il resto è un copia dal punto di vista etnico. La maggior parte dei nostre esigenze, alle aspettative, a risponde- incolla delle due leggi sull’utilizzo delle lingue fatti negativi avvenuti nell’ex Jugoslavia, sono re ai problemi e alle sfide dei nuovi tempi? e sull’istruzione”. successi o per ragioni etniche oppure in modo Dipenderà solo da noi stessi se saremo in collaterale l’etnicità ne è stata coinvolta. Detto grado di farlo, ovvero dalla nostra capacità fMeta: il doppio voto questo, per favore non cambiatecela, perché e volontà di contribuirvi. A cominciare da un quasi ogni volta che ci si mette mano diventa punto fondamentale: esercitare quello che “La Legge costituzionale sulle minoranze na- peggiore! Non è una gran legge, ma teniamo- è un diritto, ma dovrebbe essere un dovere. zionali porta in sé l’aggettivo ‘costituzionale’ cela stretta e applichiamola”. Ilaria Rocchi

8 eventi

Dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento regionale. Urna a sorpresa, Rajoy: dura sconfitta

La Catalogna si spacca

na decina di giorni fa i catalani hanno lane prendendo direttamente il controllo della nata dall’articolo 155 e dal commissariamento votato per rinnovare il Parlamento re- Generalitat. Nonostante i 70 seggi secessionisti, della Generalitat: Junts per Catalunya avrà 34 gionale, sciolto dal governo spagnolo il primo partito è il centrista unionista Ciudada- seggi, la Sinistra repubblicana ne avrà 32 e la il 27 ottobre dopo che era stata appro- nos (Cittadini) con 37 seggi. Dietro di lui, a quota Cup solo quattro. Sul fronte unionista, invece, a vata la dichiarazione d’indipendenza 34, l’indipendentista Junts per Catalunya dell’ex nulla serve la grande affermazione di Ciudada- Uunilaterale presentata dal governo di Carles presidente Carles Puigdemont. nos, movimento nato per contrastare proprio le Puigdemont. La decisione del premier spagnolo spinte secessioniste in Catalogna: è, come detto, Mariano Rajoy di convocare elezioni anticipate fIndipendentisti, giù il partito più votato. sembrava fosse catalogabile come una mossa intelligente. Infatti, il voto avrebbe permesso I partiti indipendentisti perdono voti fermando- fLe prossime mosse? di risolvere democraticamente il muro contro si al 47,5% e anche due seggi, ma si conferme- muro fra indipendentisti e unionisti; questo ranno alla guida del governo regionale, con il La sconfitta dei Popolari di Rajoy è durissima e negli intenti. Inoltre, avrebbe messo fine dopo sostegno della Cup, la sinistra estrema. Sempre costringerà gli unionisti all’opposizione con 57 meno di due mesi al commissariamento delle che sappiano ricomporre le divisioni emerse in seggi così distribuiti: Ciudadanos 37, Popolari istituzioni catalane imposto da Madrid con l’ap- questa anomala campagna elettorale domi- 3 e Socialisti 17. La leader di Ciudadanos Ines plicazione dell’articolo 155 della Costituzione. Arrimadas ha parlato dal palco di Barcellona per Gli unionisti speravano che andare subito alle commentare il risultato del voto. “Dopo que- urne avrebbe penalizzato gli indipendentisti, sto risultato – ha affermato – nessun partito messi in imbarazzo dal fiasco della secessione e nazionalista potrà ora permettersi di parlare a dalla fuga di Puigdemont in Belgio. nome di tutti i catalani. Noi ci sentiamo catalani, Quello che è uscito dalle urne è un risultato spagnoli ed europei. E continuerà a essere così”. che di fatto sceglie di insistere ancora, peren- Da Bruxelles, dove si trova, come lui stesso dice toriamente, nel processo d’indipendenza dalla in “esilio”, Puigdemont ha controbattuto affer- Spagna. I partiti del fronte secessionista hanno mando che con una “partecipazione record c’è conquistato la maggioranza con 70 seggi sui 135 un risultato che nessuno può mettere in discus- del Parlamento catalano. In un voto decisivo per sione”. “La Repubblica catalana ha battuto la il futuro, la Catalogna adesso risulta spaccata in monarchia sull’articolo 155”. due, ma gli elettori hanno confermato la fiducia Ora la principale domanda è cosa faranno gli nel blocco dei partiti che ha guidato Barcellona indipendentisti. È stato ammesso che la dichia- allo scontro frontale con Madrid e che sembrava razione unilaterale d’indipendenza era stata essersi sfaldato dopo l’intervento del governo di prematura con l’impegno di intraprendere un Mariano Rajoy che per contrastare la ribellione ccCarles Puigdemont, okay da Bruxelles dopo i dialogo con il governo di Madrid per avviare un nazionalista aveva azzerato le istituzioni cata- risultati per il “Parlament” processo consensuale. FaS

9 attualità

Il governo croato rimane in piedi grazie anche al supporto delle minoranze. Ma il loro non è un appoggio incondizionato. E a fine anno arriva il momento dei bilanci. Sono in molti a chiedersi se sia stato un buon 2017 Nessuno ti giuro nessuno sentenza dell’Aja. Ciò rappresenta un grande perché colto dall’emozione, il premier Andrej di Diana Pirjavec Rameša problema il quale potrebbe incidere sui futuri Plenković aveva dichiarato la sua profonda equilibri e i giochi di potere all’interno della insoddisfazione per il verdetto in appello dei n questo anno che se ne va è difficile tro- compagine che attualmente, grazie al sup- giudici dell’Aja. Poi è tornato sui propri passi, vare una notizia che ci possa rallegrare, porto di partiti minori e delle minoranze, si rilevando che Zagabria riconosce e accoglie la che ci aiuti a sperare che le cose possa- trova nella situazione di poter governare. sentenza. Un gesto che la destra nazionalista no migliorare, soprattutto in politica. In Bisogna rilevare pure che questa maggio- non perdonerà, ma ciò non significa che smet- Croazia, infatti, da alcuni mesi, stando ranza è piuttosto “stretta” e che l’appoggio terà di votare per lui. all’istituto di ricerca Crodemoscop, il per- delle minoranze è vincolato da un accordo Va ricordato che il Tribunale dell’Aja ha stabili- Isonaggio politico che ottiene maggiori con- (di cui in realtà si sa poco, forse troppo poco) to che i sei generali e i politici croati di Bosnia sensi si chiama “Nessuno”. Seguono nella lista e da una serie di iniziative a favore delle co- erano parte di un’azione criminale associata delle preferenze l’HDZ con il 31,3 (con rating munità etniche che vanno realizzate quanto con l’obiettivo di creare un’entità croata in in discesa di 2,2 punti percentuali) e l’SDP prima. Come la piena attuazione del bilin- Bosnia-Erzegovina fondata sulla dominazione nella medesima situazione con il 22,9 p.c. guismo, una legge elettorale in cui si ve- etnica e quindi sulla “pulizia” della popola- di consensi e un problema in più: una classe drebbe “recuperato” il diritto al doppio voto, zione musulmana attraverso un sistema di dirigente in aperto conflitto. negato dalla Corte Costituzionale, e l’im- deportazione forzata, uccisioni arbitrarie, di- Non che all’interno dell’HDZ non ci siano pro- piego di appartenenti alle minoranze nelle struzione di istituzioni religiose, culturali e di blemi. Ce ne sono e grandi, soprattutto dopo strutture della pubblica amministrazione. proprietà individuali, prigionia e lavori forzati la sentenza a carico dei sei generali croato- Se ciò venisse a mancare il coinvolgimento in centri di detenzione, e altri crimini contro erzegovesi della Bosnia, emessa dalla Corte minoritario non avrebbe alcun senso. l’umanità. Questi i fatti. dell’Aja e il suicidio del generale Praljak, Le reazioni in Croazia hanno toccato i due ma vengono tenuti lontano dall’opinione fDestra in ebollizione estremi. Si è sentito chiedere la revoca delle pubblica. Per quanto ciò sia possibile. L’ala onorificenze conferite ai generali, mentre destra dell’HDZ non perdona al premier la re- Ma veniamo al conflitto che sta minando la una parte ha cercato di presentarli come trocessione in merito alle sue posizioni sulla serenità dell’HDZ. In un primo momento, forse vittime, o ancor più, martiri della causa cro-

10 sioni consulente della Dieta Democratica Istriana, ha lavorato pure per il governo guidato da Ivica Račan, nonché per impor- tanti aziende nazionali e internazionali. Ma la sua specialità resta vincolata alla politi- ca. L’ingresso a “Palazzo” potrebbe aggiu- stare l’”immagine” del premier. Sempre che abbia la pazienza di ascoltarlo. f Ladri di prosciutto La maretta in politica è stata rafforzata dalle assenze del Primo ministro Plenković e del Capo dello Stato, Kolinda Grabar Kitarović, alla commemorazione del generale Praljak organizzata a Zagabria dall’Associazione degli ufficiali nella capiente sala-concerti “Vatroslav Lisinki”: oltre ai discorsi di cir- costanza sono stati scanditi alcuni versi di William Shakespeare. Alcuni alti esponenti dell’Associazione dei generali croati hanno dichiarato che la mancata presenza delle due più alte cariche dello Stato sarebbe sta- ta penalizzata dal voto degli elettori. Tale dichiarazione ha creato non poco sconcerto. Il problema è che a questa cerimonia han- no presenziato pure alcuni ministri e qual- che parlamentare. Una brutta faccenda, che altro dire. Ma la politica come sempre riga dritto per la sua strada. Dopo le feste tutto ciò verrà ricordato soltanto come uno spiacevole incidente in cui “pervasi da forti Emblematica la triste vicenda della emozioni” i nostri governanti, o alcuni di loro, non hanno potuto agire diversamente. commessa licenziata a Zara dopo esser Ma ritorniamo alla domanda che ci siamo posti nelle prime righe di questo artico- stata ripresa mentre rubava due fette di lo. Ci chiedevamo se in questi giorni sia prosciutto! Bene, ha trovato un nuovo successo qualche cosa di buono, in grado di accendere un bagliore di speranza in lavoro, vive in Austria ed è felice... tutti noi. E allora alla fine ci viene da rac- contare una vicenda triste dal lieto fine, emblematica per la situazione nel Paese: ata. Web e social, nei giorni successivi alla a quanto successo, le strutture di potere ci la commessa del supermercato zaratino, sentenza e al suicidio in diretta di Praljak, hanno impiegato diversi giorni. Come se per licenziata mesi fa perché ripresa dalle te- è letteralmente impazzita. Sono partite an- condannare violenze del genere si dovesse lecamere mentre si appropriava in modo che pesanti minacce e altrettante denunce ricorrere a lunghe pause di riflessione. In indebito di due fettine di prosciutto, ha penali. Nel mirino dei sostenitori del gene- ogni caso, meglio tardi che mai. lasciato la sua città ed è partita. Ha trova- rale suicida sono finiti così l’ex ministro de- to lavoro in Austria. Guadagna una paga gli Esteri oggi parlamentare di Glas, Vesna fArriva quattro volte superiore a quella recepita Pusić, il deputato Goran Richemberg pure di al supermercato e si dichiara felice. Ora Glas (una frazione di fuoriusciti dall’HNS). il comunicatore potrà pagare i suoi debiti. La felicità di Minacce di morte sono state rivolte pure alla A gennaio, così, il governo dovrebbe as- questa signora, che ha raggiunto il suo giornalista della rete televisiva N1, un’affi- sumere un consulente per le Publiche re- sogno, quello di vivere una vita dignitosa, liata della Cnn, Nataša Božić e all’ex capo lazioni. Il candidato, unico a quanto pare, inzia con un viaggio lungo una comodis- dello Stato, Stipe Mesić. sembra sia Krešimir Macan, uno tra i più sima autostrada. Quella che lei potrebbe Purtroppo, prima di esprimere solidarietà agili comunicatori pubblici che abbiano liberamente chiamare l’autostrada della o abbozzare un qualsiasi tipo di reazione mai operato nel Paese. È stato in più occa- felicità.

11 eventi L’ERCAS, Centro europeo di ricerca sull’anticorruzione e lo state-building, lancia un severo monito

C’è del marcio in Europa

a libertà di stampa e quella com- corruzione più ampia che include, tra altre I cambiamenti positivi più apprezzabili sono merciale, due parametri basilari ai cose, l’attribuzione ad amici dei politici stati registrati nella riduzione delle pratiche fini del controllo della corruzione, di contratti o di finanziamenti pubblici. Il amministrative (burocrazia) e nel rafforza- stanno regredendo nella maggior punteggio assegnato va da 1 (il più basso) mento dell’e-cittadinanza (che tiene conto parte dei Paesi dell’Ue: lo attesta a 10 (il più alto), sia per l’Indice finale sia dell’accesso a internet, del numero degli l’ultimo rapporto dell’Indice di in- per ogni parametro preso in considerazio- account su Facebook su base nazionale, e di Ltegrità pubblica (IPI) pubblicato da ERCAS, ne e che lo compone. per sé illustra bene la richiesta dal basso di il Centro europeo di ricerca sull’anticor- Secondo la professoressa Mungiu-Pippidi, una buona governance in un dato paese). ruzione e lo state-building, il 9 dicembre il 2017 “è stato un anno ambivalente per L’indipendenza della magistratura e la scorso in occasione della giornata interna- l’anticorruzione. Da un lato la Francia ha trasparenza fiscale non sono cambiate in zionale contro la corruzione. preso decisamente le distanze dall’ipocri- misura significativa, mentre l’Europa è re- L’indice IPI usa big data apertamente di- sia – negli ultimi tempi associata spesso gredita un po’ per quanto riguarda la libertà sponibili relativi a sei ambiti fondamen- ai Paesi sviluppati – e ha dato battaglia ai di stampa e la burocrazia commerciale, due tali che i ricercatori Victoria Dykes e Ramin conflitti di interesse nei quali è coinvolta la elementi fondamentali. La trasparenza fi- Dadasov di ERCAS hanno individuato per sua classe politica”. scale e la riduzione delle procedure burocra- misurare la corruzione: indipendenza giu- tiche per il commercio (il tempo necessario diziaria, oneri amministrativi, apertura del fCambiamenti ad aprire un’impresa e a pagare le imposte) mercato, trasparenza del budget, accesso a nello stesso periodo hanno evidenziato Internet e libertà di stampa. Si tratta di pa- “La richiesta di buona governance è aumen- qualche miglioramento (per esempio in rametri considerati in ugual misura deter- tata in molti Paesi di tutto il mondo, ma Macedonia), pur sempre insufficiente però minanti, e nel contempo deterrenti, ai fini dall’altro lato si è constatato che in alcuni a controbilanciare la perdita di libertà della della capacità di una data società di tenere Paesi autorità e opinioni pubbliche sono stampa, che preoccupa la maggior parte dei sotto controllo la corruzione. rimaste assai silenziose quando sono stati Paesi europei e la Francia in particolare. svelati comportamenti corrotti. In seguito ai fCasistica variegata ‘Paradise Papers’, per esempio, non si è vista fStallo insostenibile gente scendere in piazza per protestare con- I parametri sono stati selezionati sulla tro la sistematica evasione fiscale da parte Per quanto riguarda l’indipendenza della base di un modello teorico di riferimento delle élite nei Paesi sviluppati. E così pure, magistratura, in alcuni casi il miglioramen- messo a punto da Alina Mungiu-Pippidi, in Germania alle rivelazioni sul cartello tra to è stato vanificato dal peggioramento professoressa della Hertie School of Go- case tedesche produttrici di camion diesel di altri parametri e, invece di rafforzare il vernance e team leader presso ERCAS. I non ha fatto seguito una reazione di indi- sistema giudiziario, l’anticorruzione spesso ricercatori usano anche una definizione di gnata protesta da parte della popolazione”. ha finito per indebolirlo, a causa delle lotte

12 attualità Confini: le parti non si avvicinano

Arbitrato: la Slovenia ha deciso di attuare a partire dal 29 dicembre quelle iniziative per cui si sta preparando già da mesi. Dalla Croazia un secco «no» ad atti unilaterali

roazia e Slovenia si trovano in una della sentenza rappresenta una chiara infra- situazione tale da dover trovare una zione delle leggi internazionali ed europee”. via di mezzo, un compromesso, per la Il primo ministro sloveno ha ricordato pure soluzione del contenzioso confinario che “lo stato di diritto è un valore di civiltà. nel nord Adriatico. L’unico modo pos- Tutti noi dobbiamo impegnarci a rispettarlo Csibile per superare questo ostacolo è dialogare, se vogliamo attenerci ai principi della buona dialogare a tutti i costi e trovare una soluzione convivenza”. Cerar ha annunciato pure che condivisibile. Ma di fatto le posizioni dei due la Slovenia, nel rispetto di quanto stabilito premier, quello croato Andrej Plenković e quel- dall’arbitrato, ha deciso di attuare a partire dal lo sloveno Miro Cerar, all’incontro di Zagabria 29 dicembre quelle iniziative per cui si sta pre- qualche giorno prima di Natale, non si sono parando già da mesi. discostate di molto da quelle precedenti. Nel dettaglio – scrive Il Piccolo – Lubiana met- Le dichiarazioni a seguito dell’incontro sono terà nero su bianco quanto stabilito dai giudici state intessute da contenuti di alta diplo- della Corte permanente di arbitrato lo scorso infuocate per metterlo sotto controllo una mazia ma nulla di concreto, di palpabile, è 29 giugno, ovvero l’assegnazione alla Slovenia volta passata la bufera (come dopo “Mani emerso. E intanto Lubiana va avanti per la dei due terzi della baia più la concessione. pulite” in Italia, in Ucraina o di recente in sua strada, mentre Zagabria sta tentando Romania). L’evoluzione del peso che l’indi- di guadagnar tempo mettendo sul tavolo la fZagabria: parliamone pendenza della magistratura ha ai fini della proposta di una cornice giuridica per arrivare determinazione dell’Indice, per esempio, a una soluzione condivisa. Perché, come so- “Desideriamo che il dialogo che abbiamo av- dimostra che Paesi che sembravano essere stiene Plenković, sul 90 p.c. degli argomenti viato a Zagabria, a Lubiana e a margine di nu- all’avanguardia in fatto di cambiamento esiste il consenso. Ma l’idea non non è stata merosi Forum internazionali, continui e che i (come la Romania) fanno tuttora fatica a presa in considerazione dalla parte slovena. nostri esperti seguano questo percorso. Siamo dare segnali tangibili di miglioramento. fermamente intenzionati ad evitare qualsiasi “Le conseguenze dello stallo nel controllo fLubiana va avanti atto unilaterale che potrebbe innescare qual- della corruzione non potrebbero essere che incidente tra i nostri Paesi”. maggiori”, dice Mungiu-Pippidi, aggiun- per la sua strada Questa la posizione di Plenković. Nella sua di- gendo che “la mancata creazione da parte Cerar è rimasto sulle sue e ha ribadito: “La chiarazione alla stampa ha rilevato pure che il dei governi di sistemi meritocratici all’inter- Slovenia rispetta l’arbitrato e crede che controllo dei confini ha favorito gli ottimi risulta- no delle loro società pregiudica l’innovazio- questa sia vincolante per ambedue i Paesi. ti economici e un’altrettanto eccellente stagione ne, la fonte più sostenibile di crescita eco- L’unica via legale da percorrere è quella che turistica sia in Croazia che in Slovenia. “E proprio nomica, e le capacità dello Stato di agire, il passa attraverso l’accordo di arbitrato, l’unica sulla scia di questi ottimi risultati ci aspettiamo che conduce a instabilità politica e sfiducia soluzione vincolante”, riporta l’emittente N1. che il dialogo prosegua fino ad arrivare ad una nei confronti del governo. Le società con il Per Lubiana inoltre “la mancata attuazione soluzione per la questione del confine”. più alto indice di corruzione cadono vittime di defezioni di massa, e i giovani istruiti par- tono per l’estero in cerca di lavoro”. Nella tabella ERCAS al primo posto in quan- to a libertà e buoni risultati nella lotta alla corruzione si trova la Norvegia che ottiene 9,79 punti su 10 possibili. Seguono Da- nimarca, Finlandia e Olanda. La Slovenia viene collocata a 22.esimo posto mentre l’Italia al 27.esimo posto. La Serbia viene collocata al 40.esimo posto mentre la Cro- azia è 41.esima. D. P. R.

13 Zlatko Dalić GENERAZIONE DI FENOMENI merita qualcosa di grande

di Fabio Sfiligoi

na disponibilità di voli, prima però test con Perù o questo genere è da Costarica negli Usa. Poi quando Parla l’allenatore signori campio- finirà la stagione per club an- della nazionale ni, anzi campioni cora altrettanti test con forma- signori. Zlatko zioni che hanno caratteristiche croata di calcio. Dalić lo troviamo, come con- tecniche simili a quelle (dal 14 In tre partite Ucordato una settimana prima, giugno al 15 luglio) degli avver- al cellulare nella sua Varaždin, sari che andremo ad affrontare ha conquistato al ritorno dal sorteggio per il nel gruppo D”. Mondiale del 2018 in Russia. opinione Ritiene che sia possibile una A Mosca, come testimonia il fase dei collegiali nella nostra suo profilo Twitter, Dalić (il pubblica e tifosi: Regione? cui nome, tradotto in italiano, al Mondiale in magari nasconde un “karma” “Non lo escludo anche perché aureo) ha incontrato tanti amici a Kaliningrad, sede del debutto Russia vuole conosciuti durante la sua per- con la Nigeria, la temperatu- manenza in Arabia Saudita. ra media varia fra 10 gradi di sorprendere “No, no, nessuna stanchezza, minima e 20 di massima. E c’è ancora in accordo con la Federcalcio un’alta media di piovosità...” stiamo iniziando a stilare in All’estrazione del nome della linea di massima quale sarà il Nigeria in tv l’abbiamo vista programma di avvicinamento pensieroso. La squadra afri- della nazionale alla kermesse cana è quella variante pazza pallonara. E quale sarà la sede che nel girone può metterti il del nostro ritiro durante la per- bastone fra le ruote. Più cono- manenza in Russia. Ora che sciute le altre due Argentina e sappiamo avversari e sedi degli Islanda. I tifosi hanno già ini- incontri è più facile. Io sono ri- ziato a fare i loro calcoli e ab- entrato, ma altre persone sono binare negli ottavi la Croazia rimaste in Russia a risolvere alla Francia... questa faccenda – ci dice –. In marzo ho previsto due amiche- ‘’Beh, è vero, gli africani sono

14 intervista GENERAZIONE DI FENOMENI merita qualcosa di grande

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Vita e carriera Un uomo tutto calcio e famiglia

Zlatko Dalić è nato il 26 ottobre 1966 a Livno, alla fidanzata Davorka Propadalo (anche lei di Al-Faisaly, Hilal B, Hilal e Al-Aine. Nonostante le in Bosnia e Hercegovina, figlio di Kate e Ivan: Livno) che in seguito diventerà la signora Dalić. comprensibili barriere linguistico-tecniche an- ha un fratello di nome Miran e una sorella più La coppia oggi ha due figli, Toni e Bruno, il primo che a quelle latitudini Dalić ha lasciato il segno. anziana, Mladenka. Anche Miran, ha intrapre- nato a Varaždin, l’altro il più giovane a Spalato. Oltre ai risultati basta dare un’occhiata al suo so la carriera calcistica ed è stato uno dei primi Anche se a tutt’oggi la famiglia allargata risiede profilo Twitter, tempestto i messaggio da amici allenatori a ottenere nella BiH la licenza Uefa a Livno. Il ct risiede stabilmente a Varaždin, dove che ha lasciato in Arabia. Nel 2010-2011 è stato di categoria “A”, che gli ha permesso di essere ha trovato tanti amici fra i quali il più affidabile eletto allenatore dell’anno nel campionato sau- al timone del Troglav di Livno. Un’avventura è Davor Vugrinec, un altro he ha lasciato il segno dita. Il 3 maggio 2012 Dalić firma un contratto di non lunga durata dopodiché Miran si è dato nel Rijeka (Dalić vi ha trascorso la stagione 2007- on l’Al-HIlal accettando di guidare la formazione all’attività commerciale in veste di responsabi- 2008 chiudendo quarto). B. È il 9 febbraio 2013 quando l’attuale ct croato le all’acquisto di una ditta. Si può dire che l’hobby preferito del ct sia proprio debutta sulla panchin dlla prima squadr dopo il Calcisticamente i due fratelli Dalić sono divisi dal la famiglia, il modo migliore per rilassarsi, tra un licenziamento di Antoine Kombouaré: caso vuo- fatto di simpatizzare per due squadre, in Croa- caffè on gli amici e le immancabili partite i calcio le che arrivi proprio con la sua ex squadra, l’Al- zia, acerrime rivali sul campo: Hajduk (Zlatko) in tv. Vien però il giorno in cui a questa famiglia Faisaly nella semifinale della Coppa della Corona e Dinamo (Miran), Uno di sogni dell’attuale ct bisogna garantire sicurezza nel futuro. All’estero del Principe saudita (2012–13). Dalić porta l’Al- era quello di sedersi sulla panchina del club spa- il primo lavoro (2008–2009) è con la Dinamo Hilal al titolo, il sesto consecutivo, per Dalić è il latino. Nel 1992 Zlatko Dalić, mediano di ruolo Tirana, che porterà al trionfo nella Supercoppa secondo risultato di spicco. come calciatore, si trasferisce a Varaždin per in- di quel Paese. Segue quindi la lunga parentesi Nel marzo del 2014, dopo l’esonero di Quique dossare la casacca del Varteks. Vi arriva insieme saudita: sette anni in cui cambierà tre squadre Flores, il “nostro” accetta di passare all’ Al Ain

16 intervistaeventi

forti, ma non è che noi siamo da scacchi biancorossi il 9 ottobre buttare, anzi, siamo forti pure scorso andando a vincere in noi, eccome, in rosa ho calciato- Ucraina una partita decisiva. ri che militano nei più forti club Poi nello spareggio europeo di d’Europa: Barcellona, Real Ma- qualificazione in due partite (il Dobbia- drid, Juventus, Inter. In quan- 9 e 12 novembre ha guidato la Croazia contro la Grecia: un’af- to ai tifosi non mi sorprende, fermazione netta al Maksimir mo avere succede in Croazia così come 4-1 e uno 0-0 controllato fuori dappertutto. Specie dopo che la in mente casa). Guadagnata la fiducia nazionale ha ritrovato il calore un’ambizio- della Federcalcio, adesso c’è del suo pubblico. Dobbiamo tanta attesa riposta in lei e nel- ne definita. avere bene in mente un traguar- la nazionale... do, un’ambizione ben definita, Senza paura senza timori di dire che puntia- “È vero, ma sono cose che ca- di dire che mo a un traguardo per modo di pitano in Croazia quando l’eu- dire storico: ma prima di tutto foria prende piede. Di fronte a puntiamo a è nostro compito fare quanto noi ci sono sei mesi di intenso un traguardo è nella nostra capacità, dare il lavoro. L’unica promessa che mi massimo. Il primo obiettivo è sento di fare è quella di impe- storico. passare agli ottavi, ossia esse- gnarmi al massimo sotto tutti i re fra le prime due nel girone profili compresi dal mio lavo- Primo D. Poi vivremo di giornata in ro di ct. Vale per il sottoscritto come per i calciatori che saran- giornata. Certo è che saremo un obiettivo: gli no convocati per il raduno pre- osso duro per tutti gli avversari, mondiale. L’Argentina è un test ottavi Messi e Argentina compresi”. dal quale capiremo quali sono Lei ha debuttato sulla panca a le nostre possibilità. Le altre

Un uomo tutto calcio e famiglia

(negli Emirati) con cui vince subito il girone della Coppa dei Campioni della confedera- zione AFC,storico risultato pe il club essendo stata la in assoluto la prima volta. La società gli dà fiducia per altri due anni e negli ottavi l’Al-Ain se l vede con l’Al Jazira Club di Walter Zenga: un doppio 4-2 è il visto per i quarti, tra il delirio dei tifosi. Ma non finisce qui visto che nel maggio del 2014 arriva il successo con l’Al Ahli (1–0) nella Coppa del Presidente degli Eau (Emirati arabi unitiI). È il secondo trofeo in due anni trascorsi nel Medio Oriente, la 12.esima vittoria conse- cutiva dall’arrivo dell’attuale ct (complessiva- mente con l’Al-Ain, Dalić conta 107 partite, 67 viitorie 25 pareggi e 15 sconfitte). Se tanto mi dà tanto, i tifosi a scacchi biancorossi hanno un ricco bagaglio di speranze, in vista del prossi- mo Mondiale. Auguri...

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due nazionali sono le princi- pali contendenti all’altro posto a disposizione che garantisce il passaggio della prima fase, con la differenza che l’Islanda la conosciamo bene dal girone di qualificazione, ma è sempre un osso duro. Con gli elementi che ci ritroviamo in squadra, il più di classe, sopraffina non dob- biamo temere nessuno”. Dando un’occhiata ai giocatori che ha convocato nelle partite in cui è stato alla guida del- la nazionale e sapendo che ai Mondiali le rose conteranno 23 calciatori, Lei si trova nell’in- gloriosa posizione di dover lasciare a casa qualcuno d’im- portante... “Purtroppo è vero. Ecco vede, Bradarić si è fatto male ed è out fino a fine stagione. Davvero un peccato. La speranza è che da qui a fine stagione ci sia il minor numero possibile di infortuni gravi o tali da compromettere la partecipazione ai Mondiali”. Stagione lunga, coppe euro- pee, nazionale: il raduno do- vrebbe servire a recuperare le

Parla Boris Pučić, coach del Rijeka impegnato in Africa

Prima di sapere che il sorteggio le avrebbe collocato insieme nello stesso girone, Argentina e NIgeria si sono incontrate in un test a Krasnodar. 90 minuti che hanno dimostrato due cose: di quanto sia ancora in fase speri- mentle l’albiceleste del ct Sampaoli e di quanto siano pericolose le “super- aquile”. È stata una serata da dimenticare per l’Argentina. avanti 2-0, si è fatta rimontare dai nigeriani, che hanno trionfato 4-2. Protagonista Iwobi con una doppietta, a segno anche Iheanacho e Idowu. Di Banega e Agüero le reti per la squadra sudamericana. Amico e avversario di tante sfide a calcetto sui campi di Fiume, Boris Pučić è stato inviato dal Rijeka calcio a istruire i giovani nigeriani più talentuo- si nel camp di Abuja in Nigeria (parte del progetto Mišković-Volpi), e da poco, dopo aver guidatol’Enh de Vilankulo, in Mozambico è diventato ct

18 Kaliningrad, dove inizierà il mondiale di Modrić e Co. è una città della Rus- Esordio nella terra sia, capoluogo e centro principale dell’omonimo “oblast”, enclave russa tra Polonia e Lituania con accesso al mar Baltico, di cui è uno dei maggiori porti. La città, che si trova in Prussia Orientale, un tempo territorio sotto di Immanuel Kant sovranità tedesca, ha tale nome dal 4 giugno 1946; originariamente si chiamava Königsberg ed è patria del filosofo Immanuel Kant. Nel 1992 passò alla Russia dall’Urss, che l’aveva annessa nel maggio 1945. È nota anche con gli esonimi Królewiec (in polacco) e Karaliaučius (in lituano), prima di ricevere il nome attuale in russo fu nota come Kenigsberg.

Argentina-Croazia 21 giugno ore 20 Croazia-Nigeria 16 giugno ore 21 Programma Islanda-Croazia GRUPPO D 26 giugno ore 20

Nigeria? Non deve farci paura della nazionale di quel Paese. Facebook azzera le distanze e facilita la solo la brutta copia di quella squadra che tempo fa veniva chiamata il comunicazione. “Victor Moses del Chelsea di Conte è l’unica stella al mo- ‘Brasile africano’”. mento: la formazione attuale non può assolutamente venir comparata Nonostante le parole del tecnico fiumano la Nigeria (dopo il 4-2 dull’Ar- con le nazionali del 1994 e 1998 che hanno dato lustro a elementi come gentina) è quella che può esser definita la mina vagante del girone D. A Nwankwo Kanu e Austin Okocha. L’opinione pubblica in Nigeria non è Krasnodar nel test con l’Argentina il tedesco Rohr ha schierato: Akpeyi del tutto soddisfatta di ritrovarsi la Croazia nel girone; del resto chi lo (Uzoho); Aina (Idowu), Awaziem, Balogun (Omeruo), Ekong, Shehu sarebbe?” – commenta il popolare ‘Pučo’ –. Nonostante tutto credono (Ebuehi); Ogu, Mikel, Ndidi; Iheanacho (Musa), Iwobi (42’ st Kayode). In di potercela fare. Obiettivamente ritengo non ci siano motivi attendibili panchina: Ezenwa, Etebo, Agbo, Nwakali, Onyekuru, Nwakaeme. Nomi per avere timore di questa squadra. Obi Mikel gioca in Cina – continua che i tifosi scacchi biancorossi faranno ben a memorizzare fin d’ora... Pučić –, Moses è stato a lungo fuori ed è rientrato da poco in prima squa- Intanto la Federcalcio nigeriana ha reso noto di aver raggiunto l’accordo per dra. Iheanacho e Musa sono più in panchina che nell’11 di partenza del il rinnovo contrattuale con Gernot Rohr, confermato nel ruolo di commis- Leicester, mentre Iwobi nell’Arsenal gioca di più, ma la Nigeria di oggi è sario tecnico: ufficializzato il nuovo legame valido fino al 30 giugno 2020.

19 BARCELLONA L’HNS incassa quasi dieci milioni di dollari Mascherano, Messi>Rakitić La Fifa ha approvato i numeri per i contributi economici alle squadre dei Mondiali 2018. Il JUVENTUS totale ammonta a 791 milioni di dollari, 40% in più rispetto all’ edizione 2014. La maggior Higuain>Mandžukić parte, 400 milioni di dollari, è riservata alle 32 squadre finaliste in Russia. In particolare, si Dybala>Pjaca andrà dagli 8 milioni di dollari come premio minimo per le squadre eliminate nella fase a gironi fino ai 38 milioni di dollari per la squadra che alzerà la Coppa; la finalista avrà 28 INTER milioni, la terza classificata 24. Poi ogni squadra riceverà 1,5 mln di dollari per coprire i co- Icardi>Brozović, sti di preparazione: in questo modo, ogni Federazione tra le squadre qualificate è già sicura Perišić di poter incassare 9,5 milioni di dollari. Per le altre spese, la FIFA stanzierà 209 milioni di MILAN dollari per il Club Benefit Programme, ossia il programma per rimborsare i club in base al numero di giocatori che concederanno alle nazionali in campo. Altri 134 milioni saranno Biglia>Kalinić invece destinati al Club Protection Programme e serviranno come eventuale risarcimento FIORENTINA ai club in caso di infortuni dei propri giocatori durante il Mondiale. Pezzella>Badelj

forze, più che a migliorare la condizione atletica... Il suo modulo preferito è il “Sì esatto. La nazionale è for- 4-2-3-1, ma come c.t. ha la mata da elementi che milita- fortuna di poter contare su ristiche, dei calciatori a det- no in società che recitano un una rosa con dei giocatori il tare la tattica e non viceversa. ruolo importante nelle coppe cui profilo tecnico-tattico è e i campionati in cui giocano, tale da consentirle altre alter- Può accadere in una partita di vedi Italia, Germania e Spa- native o di cambiare più volte cambiare modulo in corsa. Ma gna, prevedono un grande di- modulo nel corso di una par- sono fatti singolari, dettati dal spendio di forze fisiche. È vero tita. È d’accordo? risultato dall’andamento della il recupero delle energie sarà “In parte, perché sono dell’o- partita, dal momento. Il mo- determinante”. pinione che sono le caratte- dulo di partenza è quello...”

20 intervista quanti derby tra «amici» Le rose ai Mondiali conteranno 23 elementi e Dalić avrà il difficile compi- Leovac (PAOK), Nižić (Hajduk), Jedvaj (Bayer Leverkusen), Ćaleta-Car to di scegliere senza danneggiare nessuno. Il ct croato ha la “fortuna” di (Red Bull Salzburg) avere calciatori polivalenti con un sisterma di gioco in cui elementi appa- CENTROCAMPISTI: Modrić (Real Madrid), Rakitić (Barcellona), Kovačić rentemente difensori fanno letteralmente parte del centrocampo se non (Real Madrid) Badelj (Fiorentina), Brozović (Inter), Rog (Napoli), dell’attacco. Poi Dalić dovrà distribuire la rosa mondiale per reparti; solo Bradarić (Rijeka), Pašalić (Spartak), Vlašić (Everton), Brekalo (Stoccarda/ i portieri sono al sicuro con i classici tre posti. Il resto dipenderà dall’evol- Wolfsburg) versi delle cose (infortuni, stanchezza) da qui a giugno. Ecco un’ipotesi di ATTACCANTI: Mandžukić (Juventus), Perišić (Inter), Kalinić elenco allargato di papabili iridati fra i quali Dalić potrà pescare i 23 per (Milan), Kramarić (Hoffenheim), Rebić (Eintracht), Pjaca il Mondiale. (Juventus),Čop(Standard),Marko Livaja (AEK) PORTIERI: Subašić (Monaco), Kalinić (Gent) e Livaković (Dinamo) Ipotizzando gran parte di questi nomi a giugno verranno a crearsi DIDENSORI: Vida (Dynamo Kijev), Lovren (Liverpool), Vrsaljko (Atletico “pericolosi” incroci-sfida fra coloro che nei club di appartenenza remano Madrid), Pivarić (Dynamo Kijev), Mitrović (Besiktas), Strinić (Napoli), dalla stessa parte in match di campionato e coppe europee.

 La squadra mandata in campo con la Grecia il 12 novembre allo stadio Karaiska- kis al Pireo. In piedi da sinistra: Kalinić, Lovren, Mandžukić, Strinić, Subašić, Ivan Perišić. “Pie- gati”, da sinistra: Rakitić, Vida, Vrsaljko, Brozović, Modrić (Pixsell)

Il caso Kramarić dimostra che lei è un tecnico che sa valoriz- qualcuno. Decisioni ingrate, zare i giovani. E poi ce ne sono ma che vanno fatte e... direi ri- ancora diversi che aspettano spettate. Da qui al giorno delle generazione merita qualcosa come Rog, Pjaca e Livaja... convocazioni può capitare di di grande, lavoreremo in quel “Sì, come abbiamo detto prima, tutto: l’augurio è che non ac- senso”. mi spetterà l’ingrato compito di cada. Ma se dovesse succedere Da parte nostra tanti auguri e scegliere i 23, lasciando fuori le alternative ci sono. Questa buon, anzi ottimo, 2018.

21 eventi

Da Lady D a Meghan Markle: donne, famose e non, che sono passate per le corti più ambite d’Europa

22 società

Da Lady D a Meghan Markle: e Lady D ha segnato un’e- giornalista. I suoi genitori hanno poca diventando simbo- divorziato nel 1999; ha una sorel- donne, famose e non, che lo di come le cose stiano la vivente, mentre la più giovane è cambiando in un’istituzio- deceduta. sono passate per le corti più ne così obsoleta e legata alle tradizioni come Buckingham fModerna Cenerentola SPalace. Nel tempo, anche i “reali” ambite d’Europa sembrano essersi adeguati all ge- L’ultima arrivata alla “corte delle nerazione 2.0: e così alle corti più corti” è Meghan Markle. Da set- a cura di Fabio Sfiligoi ambite d’Europa e sui troni del timane Inghilterra ormai non si mondo si sono seduti lati B non parla d’altro. Meghan a nozze il 19 propriamente nobili, in cui il san- maggio con quella “birba” di Har- gue blu si conta a gocce. Abituarli ry è stata dipinta come una mo- alle ferree regole del galateo reale derna Cenerentola. Il Daily Mail non sempre risulta facile.La stam- non ha usato mezzi giri di parole, pa rosa è attenta a ogni capello scrivendo: “Ecco come Meghan è fuori posto. passata da una squallida casa di Los Angeles a Buckingham Palace” fSua «altezza» Lety O con una una bella dose di spocchia anglosassone nei confronti di tutto Dieci sono gli anni (di nascita) che ciò che è yankee. separano Diana Spencer da Le- Di 3 anni più grande del principe tizia Ortiz, regina di Spagna e al- Harry, attrice, americana e, soprat- trettanti sono quelli che separano tutto, divorziata. Harry,al contra- Lety O dalla morte di Lady D: le rio del pacato William, restando chiamano sua altezza, ma nel caso fedele al suo carattere burrascoso, di Letizia il caso è diametralmen- ha deciso di rivoluzionare la Casa te opposto, poco più di 1,60. Lady Reale. “Non accetteremo una di- Diana, principessa dalle relazioni vorziata americana come moglie pericolose, regina degli scandali e del futuro re” scrivevano i giornali di beneficenza; Letizia Ortiz è la inglesi nel 1936 quando Edoardo reginetta onsort di Felipe VI dalle VIII scelse di rinunciare al trono misure “tascabili” – potenzialmen- per poter sposare un’altra divorzia- te – difficoltose. Con diversi “effet- ta americana, Wallis Simpson. Ma ti speciali” da Oscar, più o meno da allora è cambiato tutto. ingegnosi, però può sembrare più alta. Letizia sa esattamente come fSballati d’amore camminare, quasi un militaresco “spalle dritte-pancia in dentro- Nata a Los Angeles nel 1981 da ma- glutei (o quelli che dovrebbro esse- dre afroamericana e padre di ori- re tali) in fuori”. gini irlandesi e olandesi, Meghan I vestiti della padrona di casa di Markle si è laureata alla Northwe- Palazzo della Zarzuela hanno stern University e ha seguito un un’unica regola, ma ferrea: non su- tirocinio all’ambasciata americana perare il ginocchio. Non estendersi di Buenos Aires. Ha avuto picco- verso la caviglia, non “ammazzare” li ruoli al cinema in “Remember il polpaccio. E poi la regina ha abo- me” e in “Sballati d’amore”. Secon- lito il nero, via i look total black (e do il “Mail”, Meghan ha ereditato tutti i colori scuri). Per non appari- l’ambizione dal padre e il lato più re très petite, troppo piccola...E poi “hippie” dalla madre. Meghan le scarpe, ah, quelle sì sono fonda- era sposata dal settembre 2011 al mentali, tacchi a spillo “must” da 2013 con il produttore cinemato- 10 cm, così si sale, un po’... Cre- grafico Trevor Engelson. Definita sciuta in una famiglia progressi- femminista dopo un discorso alle sta e repubblicana, Letizia è un’ex Nazioni Uniti nel 2015, alla rivi-

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Samantha Markle, parla malissimo della sorellastra. Il «Sun» annuncia un libro che conterrebbe rivelazioni scioccanti: la futura sposa di Harry (nozze 19 maggio) viene accusata di averla abbandonata dopo che le è stata diagnosticata la sclerosi multipla

sta “Elle Uk” disse che essere “bi- razziale” le ha ostacolato la carrie- ra: “Durante i casting ero bollata come ‘etnicamente ambigua’. Non ero abbastanza nera per i ruoli da nera e non ero abbastanza bianca per i ruoli da bianca. Una via di mezzo, un camaleonte etnico che non avrebbe mai potuto avere un lavoro”. Tutto ciò non le ha impe- dito di recitare in una scena molto hot di sesso, che ha sconvolto più di un nobile della famiglia reale di Buckingham Palace, facendo sob- balzare dal trono perfino la pro- verbialmente tranquilla Regina. La scena in questione è stata girata dalla promessa sposa del principe in uno degli episodi della serie tv “Suits”. La prorompente Rachel, praticamente seminuda, fa sesso con Mike in un archivio tra gli scatoloni: la scena erotica che non è piaciuta ai benpensanti di corte con la puzza al naso; finiti di stor- cere i nasi, solo la simpatia di Har- ry l’ha fatta digerire a Elisabetta II, meglio di un Alka Seltzer. “Sono molto orgogliosa di quella scena”, ha detto l’attrice, pronta però a dare l’addio alla carriera per assu-

24 mere un nuovo ruolo nella fami- University adottò il nome di Nūr del 2015). All’epoca l’annuncio del glia reale britannica. al-Hussein quando si convertì all’I- fidanzamento fece scalpore, visto il La sorellastra di Meghan ne par- slam e sposò il Re Hussein di Gior- passato da modella erotica e da con- la malissimo. Samantha Markle dania (15 Giugno 1978). corrente di reality show di Sofia. Ma sul “Sun” annuncia un libro rive- Ma sotto i riflettori c’è da qualche i due non si sono fatti intimidire. lazione in cui accusa Meghan di anno Charlène Wittstock, in Gri- Dalla loro unione, nel 2016 è nato il averla abbandonata dopo che le maldi, moglie del principe Alberto primogenito Alexander Erik Huber- fu diagnosticata la sclerosi multi- II di Monaco, ex nuotatrice e mo- tus Bertil, duca di Södermanland. Il pla. Samantha vive in Florida su della. I due erano legati dal 2006; il secondogenito si chiama Gabriel. una sedia a rotelle. “Hollywood fidanzamento ufficiale è stato an- Sempre in Scandinavia Mette-Ma- l’ha cambiata – ha detto al Sun –. nunciato il 23 giugno 2010. Il 1.mo rit di Norvegia ha ottenuto il tito- La sua ambizione è diventare prin- luglio 2011 ha sposato Alberto nella lo di principessa ereditaria dopo le cipessa. La famiglia reale potreb- Sala del Trono del Palazzo dei Prin- nozze nel 2001, in quanto consorte be risultarne sconvolta nel sapere cipi a Monaco Vecchia, diventando di Haakon di Norvegia. Prima di cosa ha fatto alla sua famiglia”. Na- ufficialmente principessa consorte quel momento era una mamma sce ora a Londra un dualismo con (la prima a ricoprire tale titolo dalla single (di Marius, avuto dal rappor- Lady K, moglie di William. morte di Grace Kelly nel 1982). to con un ex spacciatore di droga). Per questo motivo inizialmente i fMade in USA fScandinavia sudditi non videro di buon occhio il fidanzamento a corte. Dalle noz- Prima di Meghan Markle, ben nove A Nord, in Svezia Sofia Hellqvist è ze col principe sono nati altri due americane hanno sposato membri diventata principessa dopo le nozze bambini, la principessa Ingrid Ale- di famiglie reali: fra queste Alice con il principe Carl Philip (giugno xandra e il principe Sverre Magnus. Heine, prima donna Usa a dire sì a un sovrano regnante europeo; Nancy Stewart Worthington Leeds, vedova americana di un produtto- re di stagno di Cleveland: dovette attendere sei anni prima di unirsi in matrimonio al principe Cristo- foro di Grecia e Danimarca, Wallis Simpson, duchessa di Windsor è stata la moglie di Edoardo VIII, nel 1949, solo un anno dopo il loro pri- mo incontro a Cannes, la diva hol- lywoodiana Rita Hayworth si unì in matrimonio al principe Ali Salman Aga Khan; il matrimonio fra Gra- ce Kelly e il Principe Ranieri III di Monaco il 19 Aprile 1956 fu defi- nito “una moderna favola d’amore”. La sorella minore di Jackie Kenne- dy, Caroline Lee Bouvier Canfield, sposò il principe Stanislas Radziwill di Polonia il 19 Marzo 1959, men- tre Marie-Chantal Miller incontrò il suo “reale”, Paolo, principe della Co- rona di Grecia a un appuntamento A corte e nelle apparizioni pubbliche è al buio organizzato da un amico. E poi La modella di Seattle Kendra d’uopo un galateo preciso. Una scena Spears ha sposato il principe Rahim piccante di Meghan Markle in «Suits» ha Aga Khan nel 2013 presso il Castel- lo Bellerive a Ginevra. L’aveva co- fatto sobbalzare dal trono Elisabetta II. nosciuto grazie a Naomi Campbell, L’attrice ha rinunciato alla carriera: tutti felici a un party. Nata Elizabeth “Lisa” Halaby, ex alunna della Princeton e contenti a Buckingham Palace

25 italiani nel mondo

Avviata la macchina informativa per i connazionali all’estero

n vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamen- to italiano, previste nel marzo 2018, la Farnesina ha messo in moto la macchina informati- va per gli italiani residenti all’estero, Iche a partire dalle consultazioni del 2006, grazie alla legge Tremaglia, hanno l’opportunità di esprimere il loro voto (in realtà, anche prima dell’introduzione della legge Trema- glia potevano votare nei collegi elet- torali dei comuni in cui risultavano iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero – AIRE, ma solo presentandosi in questi comuni). La nuova Legge elettorale non ha altera- to l’impianto del voto all’estero previ- sto dalla 459/2001, anche se apporta alcune modifiche con riguardo alla presentabilità di candidature nella circoscrizione Estero e in Italia, non- ché di accesso alla rappresentanza dei candidati che siano espressione della minoranza linguistica slovena. È inoltre ampliato il termine per l’op- zione dei temporanei per l’esercizio del diritto di voto all’estero. Si ricorda che il voto è un diritto tutelato dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge n. 459 del 27 dicembre 2001, i cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali della circoscrizione estero, possono farlo per posta (sarà op- portuno controllare e regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio Con- solato). È possibile in alternativa quelli della Circoscrizione Estero. scegliere di votare in Italia presso il La scelta (opzione) di votare in Ita- proprio Comune, comunicando per lia vale solo per una consultazione iscritto la propria scelta (opzione) al elettorale. Consolato entro i termini di legge. Chi desidera votare in Italia deve Gli elettori che scelgono di votare darne comunicazione scritta al uno scioglimento anticipato delle in Italia in occasione delle prossime proprio Consolato entro il 31 di- Camere, l’opzione può essere in- elezioni politiche, ricevono dai ri- cembre dell’anno precedente a viata o consegnata a mano entro il spettivi Comuni italiani la cartolina- quello previsto per la scadenza decimo giorno successivo alla indi- avviso per votare presso i seggi elet- naturale della legislatura (marzo zione delle votazioni. In ogni caso torali in Italia per i candidati nelle 2018), quindi entro il 31 dicembre l’opzione deve pervenire all’Ufficio circoscrizioni nazionali e non per 2017. In caso intervenga invece consolare non oltre i dieci giorni

26 Il voto è un DIRITTO TUTELATO dalla Costituzione Italiana e che, in base alla Legge n. 459 del 27 dicembre 2001

I cittadini italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali della circoscrizione estero, possono VOTARE PER POSTA. A tal fine, si raccomanda quindi di controllare e regolarizzare la propria si- tuazione anagrafica e di indirizzopresso il proprio consolato.

È possibile in alternativa scegliere di VOTARE IN ITALIA PRESSO IL PRO- PRIO COMUNE, comunicando per iscritto la propria opzione al compe- tente Consolato

modalità ed entro gli stessi termini previsti per l’esercizio dell’opzione. La Legge non prevede alcun tipo di rimborso per le spese di viaggio sostenute, ma solo agevolazioni tariffarie all’interno del territorio italiano. Solo gli elettori residenti in Paesi dove non vi sono le condi- zioni per votare per corrisponden- za (Legge 459/2001, art. 20, comma 1 bis) hanno diritto al rimborso del 75 per cento del costo del biglietto di viaggio, in classe economica. Saranno chiamati a scegliere i propri rappresentanti alla Camera dei De- putati e al Senato della Repubblica Italiana, rispettivamente i candidati che si presenteranno nella Circo- scrizione estero, circa cinque mi- lioni di persone, attorno al 7-8% di tutto il corpo elettorale italiano; ma il numero in teoria potrebbe anche aumentare, visto che il diritto è stato esteso anche a coloro che si trovano “temporaneamente” all’estero, per motivi di lavoro, studio o cure medi- che, o gli appartenenti alle Forze Ar- mate e di Polizia cinvolti in missioni internazionali. Secondo la Fonda- municazione si può anche utiliz- zione Migrantes, riferisce il senatore zare l’apposito modulo disponibile Aldo Di Biagio componente del Co- presso il Consolato, i Patronati, le mitato per le questioni degli italiani associazioni, il COMITES, oppu- all’Estero ed eletto nella ripartizione re scaricabile dal sito web del Mi- Europa, gli italiani iscritti all’AIRE successivi a quello dell’indizione nistero degli Esteri (www.esteri. sono 4.811.163. Di questi, quelli re- delle votazioni. Tale comunicazio- it) o da quello del proprio Ufficio sidenti in Europa sono 2.588.764, in ne può essere scritta su carta sem- consolare. La scelta di votare in Asia 271.105, in America del Nord plice e – per essere valida – deve Italia può essere successivamente 403.000, in Sud America 1.540.000. contenere nome, cognome, data, revocata con una comunicazione I cittadini italiani residenti all’estero, luogo di nascita, luogo di residen- scritta da inviare o consegnare iscritti nelle specifiche liste elettorali, za e firma dell’elettore. Per tale co- all’Ufficio consolare con le stesse votano per corrispondenza.

27 territorio L’«Oio» dell’umaghese Zubin nella top 20

ra i “20 the best” secondo la rivista 61 lo scorso anno); quattro produttori – Ipša di hanno dimostrato grande maturità produttiva Flos Olei 2018, c’è anche l’uma- Portole, Mate di Salvore, Olea B. B. di Porto Albo- e tecnologica riuscendo a lavorare in campo e ghese Enio Zubin, con il suo “oro na e Zubin di Umago – con uno score di 97 punti soprattutto in frantoio e nella composizione dei verde” ricavato dalla specie carbo- su 100. Ma in generale quasi tutti si mantengono blend per avere prodotti migliori”. nazza. Infatti, il suo “oio de Buščina” ai livelli dello scorso anno, così i dignanesi Mat- Non è stata un’annata semplice: sotto l’aspet- T è stato proclamato “migliore olio teo Belci e Tonin, nonché Stanzia Meneghetti di to fitosanitario, è stata la migliore degli ultimi extravergine di oliva monovarietale, fruttato Valle, tutti con 96/100 punti, mentre ottiene un anni, senza grandi attacchi di mosca olearia, ma medio”. La nona edizione della guida internazio- punto in più Zigante di Levade. Sempre a quota il clima non è stato ideale portando alcuni pro- nale (in doppia lingua, italiano e inglese), curata 95/100 l’olio di Chiavalon (Dignano), quello di blemi soprattutto nelle fasi di vegetazione più da Marco Oreggia e Laura Marinelli, raccoglie i Basiaco (Buie) e di Buršić (Verteneglio). Gli altri delicate: l’allegagione, quando avviene il pas- migliori prodotti della scorsa campagna olearia viaggiano più o meno sugli stessi valori. saggio da fiore a frutto, e la maturazione delle 2017/2018. E se anche in quanto a palmarès La guida consente ad assaggiatori e consuma- olive. Inoltre, in diverse zone c’è stata una forte continua il predominio delle aziende italiane e tori di avere un quadro generale sulle aziende siccità, mentre in altre si sono verificate forti spagnole – l’Italia guida la classifica con 12 pre- d’eccellenza provenienti dai cinque continenti, grandinate primaverili e cambiamenti climatici mi, seguita a ruota dalla Spagna (con 6 premi), per un totale di 51 Paesi, dall’Europa alle Ame- repentini; entrambi i fenomeni hanno creato che vince per volumi e sta comunque facendo riche, dal Nord Africa al Medio Oriente. Sono problemi nell’allegagione. Questo ha determi- registrare notevoli miglioramenti qualitativi 778 gli oli recensiti per l’edizione 2018, che è il nato soprattutto una minore presenza di olive sia nella fascia media sia nei prodotti di altissi- frutto di mesi di lavoro e si riferisce dunque ai sulle piante, quindi i dati quantitativi sono rima- ma qualità, a fronte di quantitativi maggiori e prodotti della scorsa campagna olearia. “Abbia- sti comunque sotto la media nazionale. Le olive, prezzi più concorrenziali –, l’Istria, per la quarta mo assaggiato comunque degli ottimi prodotti però, sono state quasi ovunque belle e sane e stagione consecutiva, si riconferma migliore re- – spiega Oreggia –. Certo ci sono stati meno anche ricche d’olio: con minore carico, le piante gione olivicola del mondo. ‘picchi’ ed è stato più semplice stilare la lista dei si sono “concentrate” sui frutti esistenti che han- Ben 77 gli oli istriani inseriti nel volume (erano ‘Best’ dell’anno, ma sono diverse le aziende che no raggiunto pezzature maggiori del solito.

28 L’«Oio» dell’umaghese Zubin nella top 20

a cura di Ilaria Rocchi Presentata a Roma la guida «Flos Olei 2018». Per il quarto anno consecutivo, l’Istria si riconferma migliore regione ccEnio Zubin (a sin.) con Marco Oreggio (foto Barbara Ban/Jutarnji list). Economista, passa dalla piattaffor- olivicola del ma petrolifera alla grafica-stampa e all’agricoltura (rigorosamente biologica). I suoi oliveti si estendono su mondo una quarantina di ettari, coltivati a più specie, tra cui le autoctone carbonazza e bianchera. Figura in Flos Olei dal 2010; in precedenza (dal 2007) era inserito nella rivista L’extravergine

Azienda dell’anno – Azienda Agri- Migliore olio extravergine di oli- Paolo Bonomelli Boutique Olive Farm, cola Biologica Americo Quattrociocchi va, qualità/packaging – Aceites TreFórt (Italia); Migliore olio extra- (Italia); Azienda emergente – Cru- Finca La Torre, Finca La Torre - One, da vergine di oliva blended, fruttato do-Schiralli, Frontiera-Cominciolie agricoltura biologica (Spagna); Mi- intenso – Oliveto Fonte di Foiano, (Italia); Azienda del Cuore “Made gliore olio extravergine di oliva, Fonte di Foiano - Grand Cru (Italia); With Love” – Donato Conserva (Ita- qualità/prezzo – Aceites San Anto- Migliore olio extravergine di oliva lia); Migliore olio extravergine di nio, Cortijo La Torre, Cortijo La Torre Dop/Igp, fruttato leggero – Fran- oliva dell’anno – Castillo de Canena - Premium (Spagna); Migliore olio toio Bonamini, Bonamini - Dop/Pdo Olive Juice, Castillo de Canena Reserva extravergine di oliva monovarie- Veneto - Valpolicella (Italia); Migliore Familiar - Picual (Spagna); Migliore tale, fruttato leggero – Hacienda olio extravergine di oliva Dop/Igp, olio extravergine di oliva da agri- Queiles, Abbae de Queiles, da agri- fruttato medio – Frantoio Franci, coltura biologica – Rafael Alonso coltura biologica (Spagna); Migliore Franci - Igp/Pgi Toscano, da agricol- Aguiler, Oro del Desierto, da agricoltu- olio extravergine di oliva mono- tura biologica (Italia); Migliore olio ra biologica (Spagna); Migliore olio varietale, fruttato medio – O.P.G. extravergine di oliva Dop/Igp, extravergine di oliva da agricol- Enio Zubin, Oio de Buščina - Črnica, fruttato intenso – Casas de Hualdo, tura biologica e Dop/Igp – Azien- da agricoltura biologica (Croazia); Casas de Hualdo - Cornicabra - Dop/ da Agricola Tommaso Masciantonio, Migliore olio extravergine di oliva Pdo Montes de Toledo (Spagna); Pre- Trappèto di Caprafico (Italia); Miglio- monovarietale, fruttato intenso – mio Importatore dell’anno – Hein- re olio extravergine di oliva, meto- Azienda Agraria Viola, Sincero (Italia); rich & Karin Zehetner, ZES - Consulting do di estrazione – Fattoria Rameri- Migliore olio extravergine di oliva GmbH (Austria); Premio Ristorante no, frantoio da agricoltura biologica blended, fruttato leggero – Olivos dell’anno – Daní Maison, Ischia (Italia); Migliore olio extravergine Ruta del Sol, Deleyda - Premium (Cata- (Italia); Premio speciale Cristina di oliva, qualità/quantità – Fran- logna); Migliore olio extravergine Tiliacos – Oil Bar Caffè del Mercato

CLASSIFICA toio Gaudenzi, Quinta Luna (Italia); di oliva blended, fruttato medio – Centrale di Livorno (Italia)

29 L’identità rimossa della Trieste asburgica

di Fulvio Salimbeni

a bibliografia sulla storia di Trieste mo- derna e contemporanea è vastissima, ma, a esaminarla con attenzione, si nota che buona parte d’essa è dedicata alla componente letteraria, data la presenza di personalità quali Svevo, Saba, Giotti, LBenco, Quarantotti Gambini, Slataper, Tomizza, mentre quella più propriamente storica – date le In un drammatiche vicende del capoluogo giuliano nel saggio “secolo breve” – è quasi esclusivamente incentra- ta sulla dimensione politica, diplomatica, militare, Marina istituzionale, quella sociale sinora essendo stata scarsamente considerata. Va, perciò, accolta con Silvestri favore la pubblicazione di Lassù nella Trieste illustra un asburgica. La questione dei regnicoli e l’iden- tità rimossa, di Marina Silvestri (LEG, Gorizia, pp. aspetto finora 356, euro 28), che affronta uno degli aspetti più significativi della vita triestina dagli esordi teresia- poco studiato ni al trauma della Grande Guerra.

30 la storia oggi

ccTrieste, agli inizi del Novecento, era un caso singolare: una città di immigrati arrivati per la maggioranza dalle regioni contermini, il Goriziano e la Carniola, l’Istria, la Dalmazia e il Regno d’Italia. L’identità rimossa La storiografia indica per i regnicoli un dato che oscilla fra le 38.000 e le 50.000 presenze allo scoppio della Grande Guerra, su una popolazione di 243.000 abitanti. Erano facchini e operai, impiegati, caffettieri, osti, camerieri, molti i sarti e i barbieri; marinai, capitani e armatori, ma anche tipografi e della Trieste asburgica giornalisti, proprietari di opifici, negozianti, agenti di commercio, di cambio, banchieri e possidenti. La componente più numerosa proveniva da Friuli, Carnia, Cadore e Veneto; significativi gli arrivi da Venezia e Chioggia, dall’Emilia e dalla Romagna, in particolare da Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, e dalla costa marchigiana, Pesaro, Senigallia e Ancona; molti gli arrivi dalla Puglia costiera e dalle Murge; inoltre dalla Calabria, dallo stretto di Messina, da Catania e Castellammare; pochi gli arrivi da Liguria, Piemonte, Lombardia; sporadici da Toscana e Campania. Uomini, donne, e intere fami- glie che avevano scelto di emigrare per necessità, spinti da migliori opportunità economiche o per ragioni politiche. Ci sono fra i regnicoli garibaldini e mazziniani, socialisti e anarchici, ma la maggio- ranza resterà estranea alla politica e agli scontri nazionali. L’Europa fino alla fine dell’Ottocento è la prima destinazione della grande emigrazione italiana post-unitaria, e l’Impero austro-ungarico è la seconda meta. Da Trieste, inoltre, si salpava per le Americhe. Prefazione di Cristina Giudici

L’autrice in questo lavoro riprende e sviluppa un levantini e tedeschi, ma nessuno finora aveva stu- ambito locale è favorita e sollecitata pure dalle at- tema già messo in evidenza nel saggio dedicato diato in maniera così approfondita la questione. tuali migrazioni dal Nord-Africa e dal Medio Orien- ad Aurelia Gruber Benco. Trieste, l’identità europea L’autrice, infatti, utilizzando al meglio la biblio- te, che hanno proposto all’attenzione dell’opinione e la politica della cultura (Ibiskos, 2009), nella cui grafia esistente e compiendo per anni indagini pubblica una delle maggiori tragedie d’inizio secolo parte centrale ci si sofferma sul ruolo particolare nei principali Archivi di Stato nazionali – e setac- con tutte le sue implicazioni economiche, politiche, di Trieste e sulla complessità e le contraddizioni ciando a fondo le carte, da questo punto di vista sociologiche, religiose, tant’è vero che in questo delle sue vicende. È da notare, inoltre, che pochi preziosissime, del Consolato del Regno d’Italia a periodo sono stati promossi convegni, pubblicazio- mesi fa la Biblioteca dell’Immagine ha dato alle Trieste dagli anni Sessanta dell’Ottocento, dopo ni, inchieste per mettere a fuoco tale drammatico stampe Storia di Fiume. Dalle origini ai giorni no- l’instaurazione di regolari rapporti diplomatici con fenomeno, in primo luogo provocato dal confronto stri, di Giovanni Stelli, che narra una storia per più l’impero asburgico, alla cesura del 1915 –, ma in tra grandi potenze, ma anche da carestie, crisi clima- versi analoga, dato che entrambe le città fiorirono qualche caso pure esteri, ha raccolto una messe di tiche ed economiche, come già ricordato in questa dall’età teresiana in poi, rivendicando sempre la informazioni di prim’ordine, che le ha consentito sede (n. 22, 2017) parlando di Capire il conflitto, propria peculiarità di “città immediate” e nazio- di delineare un affresco chiaroscurato della situa- costruire la pace, della Bartolucci e di Gallo. A ra- nalmente italiane, pur se fedelissime al sovrano, zione demografica cittadina nel tempo, che trova gione Silvestri nel sottotitolo ha parlato di “identità dovendo il loro successo alla primaria importanza piena conferma nell’appendice al saggio, in cui rimossa”, dal momento che la storiografia triestina e assunta dai rispettivi porti grazie alla nuova poli- sono puntualmente elencati per singole località i su Trieste finora aveva preso in considerazione quasi tica asburgica, il che consente di storicizzare ancor migranti ricordati nella trattazione e di cui s’è po- soltanto personalità di rilievo per le sorti della città, più l’indagine della Silvestri. tuta raccogliere documentazione. come von Bruck o le grandi famiglie ebraiche, tra- Ovviamente, si sapeva che il decollo delle fortune Poiché l’analisi è incentrata sul fenomeno mi- scurando completamente le classi subalterne, che triestine era stato dovuto all’arrivo di imprendito- gratorio, è evidente che tale attenzione per un qui, invece, trovano adeguato rilievo. ri, uomini d’affari, mercanti, banchieri ebrei, greci, argomento sinora quasi del tutto ignorato in Silvestri, dopo aver fornito le coordinate essenziali

31 la storia oggi

della storia triestina dal decollo in età teresiana in poi, si sofferma sul versante economico, ponendo in evidenza come la crescita accelerata della città in seguito all’affermarsi del suo ruolo portuale – a parte il temporaneo arresto durante il ventennio napoleonico – richiedesse un numero sempre maggiore di braccia per far fronte alle nuove esi- genze. Da qui il flusso crescente di immigrati dal retroterra sloveno sia carsolino sia della Carniola, così come dall’Istria, dalla Dalmazia e dal Friuli veneto, in particolare dopo la caduta della Sere- nissima nel 1797, di cui Trieste avrebbe ereditato le funzioni e il ruolo nell’Adriatico e nel Mediterra- neo, ciò in particolare dopo l’apertura del Canale di Suez, cui i capitali triestini avevano largamente concorso. Tenendo sempre presente il quadro ge- nerale di riferimento storico ed economico, l’au- trice lumeggia con efficacia quella che a ragione WWW.GAMBRINUSTRIESTE.IT definisce “la questione dei regnicoli”, il termine ccMarina Silvestri (Trieste, 1953) è una giornalista e scrittrice italiana. La sua produzione conta con cui erano abitualmente indicati gli immigrati opere di prosa, lavori di saggistica e divulgazione scientifica. Tra i suoi romanzi, “Miralegra” provenienti dal regno d’Italia, dopo la sua procla- (Campanotto, 1993), “Amadiel” (Campanotto 1997), pubblicati entrambi con lo pseudonimo mazione nel 1861. di Marina Vessel, “Ambraverde” (su una vicenda lunga più di un secolo ricostruita attraverso Se in precedenza il flusso di lavoratori originava in ricerche storiche e d’archivio che si snoda fra Gorizia, Trieste, Catania e Isola d’Istria, Palombi, prevalenza dai territori contermini, aree nel com- 2013). Trieste è protagonista di racconti e altri contributi, usciti anche in volumi collettanei; si plesso depresse e, oltre tutto, nella prima metà è occupata pure di cosmogonie e mitologia legata alle acque del XIX secolo colpite più volte, e duramente, da carestie, che provarono la popolazione e di cui v’è l’America Latina, che necessitava di contadini per messo in luce nella parte centrale del volume, memoria pure nelle novelle di Caterina Percoto, mettere a cultura i territori che la colonizzazione, è quello di natura politica, che vede democratici dopo il 1861, in seguito al nuovo contesto inter- procedendo dalla costa verso l’interno, poneva mazziniani, anarchici e socialisti affluire nume- nazionale il flusso migratorio venne coinvolgendo progressivamente a disposizione. Dall’area vene- rosi in una città governata dal partito liberal-na- sempre più l’intera penisola, con punte più elevate ta, allora comprendente pure il Friuli, partirono, zionale – ma parte d’uno Stato nel quale forte dalla pianura padana e dalla costa adriatica – da quindi, centinaia di migliaia di lavoratori, non po- era la socialdemocrazia, fautrice d’una trasfor- tempo abituata a vedere in Trieste e nel suo porto chi dei quali s’orientarono verso la finitima Trieste, mazione in senso federale della Duplice Monar- un naturale punto di riferimento per i suoi com- dove l’integrazione, data l’italianità della città e la chia –, nella quale dagli anni Ottanta in poi (l’e- merci –, ma con significativi apporti anche dal normalizzazione dei rapporti tra madrepatria e secuzione di Oberdan è del 1882) incominciano Mezzogiorno tirrenico, dal Lazio e dalla Toscana, Austria-Ungheria, era più agevole. a svilupparsi anche correnti irredentiste, prima il che è ben illustrato da utili cartine geografiche Il capoluogo giuliano aveva bisogno di manova- in prevalenza d’impegno soltanto culturale, poi, che corredano il testo. A favorire il fenomeno mi- lanza per la costruzione dei nuovi edifici così come invece, d’ispirazione sempre più nazionalistica, gratorio s’aggiunse, inoltre, la crisi finanziaria ed di maestranze qualificate per l’industria cantieri- in parallelo con quanto stava avvenendo pure economica che colpì l’intero continente a partire stica, allora in crescita accelerata sia per far fronte tra le altre componenti del variegato impero dal 1873, in seguito al crollo della Borsa di Vienna, alle esigenze del Lloyd Austriaco, in fase di piena plurinazionale, che l’avrebbero portato alla saldamente interconnessa con il sistema interna- espansione internazionale, sia come risposta alla dissoluzione ben più che la sconfitta militare sul zionale, causa avventate speculazioni finanziarie soppressione (1891) del porto-franco, richiesta campo nel 1918. (nulla di nuovo sotto il sole dunque!), e che si pro- esaudita dal flusso costante di immigrati, non Infine giunse la guerra, che portò fame e miseria trasse sino all’ultimo decennio del secolo. pochi dei quali, sistematisi convenientemente, a tutta la popolazione, mentre le famiglie degli si facevano raggiungere anche dalle famiglie o immigrati furono rimpatriate tramite la neutrale fFlussi migratori almeno dalle loro donne, molte delle quali trova- Svizzera e gli uomini abili alle armi non riusciti vano lavoro in qualità di domestiche, governanti a rientrare in patria in tempo furono internati in Tutto ciò innescò un fenomeno migratorio di e cameriere nei pubblici esercizi, talora pure nei campi di concentramento sino alla conclusione dimensioni sino allora inimmaginabili, poiché bordelli. Vi furono, altresì, casi non infrequenti di del conflitto, che proiettò Trieste in una nuova dall’Europa – in particolare da quella centro- richieste di cittadinanza dello stato ospite, che, stagione, connotata da gravi problemi economici, orientale e dall’arretrata Italia, ancora scarsamen- peraltro, negli ultimi anni del governo asburgico sociali e nazionali, che sarebbero tragicamente te industrializzata – milioni di migranti partirono furono accolte con difficoltà, per timore di raffor- conflagrati nel secondo conflitto mondiale, e su in via definitiva per gli USA, bisognosi di braccia zare la componente nazionale italiana e, di conse- questo drammatico scenario si conclude la tratta- per la colonizzazione del Far West e per lo svilup- guenza, l’irredentismo. zione, destinata a costituire un punto fermo negli po industriale degli States nord-orientali, e per Un altro flusso migratorio non indifferente, studi sulla Trieste moderna.

32 in memoriam Marino Vocci l’Istria nel cuore n questo periodo sto pro- ambientalista convinto (con l’amore per il prio male, quasi sempre Carso e l’Alto Adriatico confluito negli oltre in ospedale, mi dispiace vent’anni di lavoro al Laboratorio di biolo- ma non riesco proprio a gia marina di Grignano). Ma, soprattutto, scrivere. Appena lo posso è stato un interprete critico e al contempo «Ifare, scrivo». È l’ultimo messaggio che sensibile del presente, nel quale ha cercato ha scambiato per posta elettronica, il 27 di leggere le storture. Per vedere sprazzi di novembre scorso, con la nostra redazio- felicità futura. Figlio di questa terra, è stato ne. Agli inizi di luglio avevamo ripreso la un cantore del microcosmo istriano, del- collabrazione provvisoriamente sospe- l’“anima” composita, tormentata, spesso sa (per cause di forza maggiore) e che inafferrabile dell’Istria. Ha contribuito a ri- andava avanti da diversi anni. Stava già leggerla affinché venisse finalmente capita male, ma lottava come un leone. Scri- e, in parte, “riscoperta”. Assieme all’Istria, vere – ci disse – gli avrebbe fatto bene. gli altri grandi amori di Vocci sono stati la E riprese a farlo con l’entusiasmo che lo natura, il paesaggio, l’ambiente, il mare, contraddistingueva, felice di poter con- la cucina; e con essi le tradizioni e i legami dividere i suoi pensieri, le sue riflessioni, degli uomini, il vincolo col territorio. Avvin- le sue passioni. Con l’Istria, l’Adriatico, la cente il racconto di Marino Vocci, presentato Mitteleuropa sempre nel cuore. Marino e stimolato da Franco Juri, nel raccontare Vocci si è spento 67 anni dopo una breve la sua Istria nel volume “Fughe ed approdi” malattia. Troppo presto. pubblicato da “Il ramo d’oro” di Trieste in Era nato nel 1950 in Caldania, presso collaborazione con l’EDIT di Fiume. Buie, ed era arrivato a Trieste nel 1954. È stato presidente del Gruppo 85 – Sku- Trasferito nel Carso triestino, viveva a pina, fondato da alcuni illustri intellet- Opicina. Già sindaco del Comune di Duino tuali di quest’area (fra cui Fulvio Tomizza, Aurisina/Devin Nabrežina, si era fatto ri- Claudio Magris e Boris Pahor), allo scopo conoscere per il suo impegno volto a uni- di favorire la convivenza. È stato anche re le genti al di là delle frontiere e delle tra i fondatori del Circolo di Cultura istro- Intellettuale diversità. Ha ricoperto numerosi incarichi veneta “Istria”, associazione nata nel 1982 pubblici e in qualità di opinionista politi- proponendosi una ricomposizione della impegnato co ed esperto di enogastronomia ha par- cultura istriana dopo i traumi ad essa in- tecipato a diverse trasmissioni e scritto ferti dalla seconda guerra mondiale dal a «costruire numerosi articoli. Negli ultimi anni aveva dopoguerra. Uomo di confine, ha lavorato ponti», in una lavorato al Museo del Mare di Trieste, pri- tutta la vita nell’intento di “costruire pon- ma di andare in pensione. ti”, in una prospettiva territoriale da “Cher- prospettiva Personaggio poliedrico, dai mille interessi, so al Carso” e di una macroregione europea è stato principalmente un giornalista cul- pluriculturale. territoriale da turale, un esperto di enogastronomia (tra Ci mancheranno la profondità del suo pen- «Cherso al l’altro, dal 2004 curava per TV Capodistria siero, il suo entusiasmo, i suoi sogni, la vo- la rubrica “La barca dei sapori”, trasmessa glia di viaggiare e scoprire nuovi percorsi, Carso» e di una da nell’ambito di “Istria e Dintorni” molto i suoi toni amorevoli e pacati, la positività seguita dal pubblico) e di tradizioni (orga- (rincorreva la condivisione, la pace, l’amici- macroregione nizzava con “Marevivo”, in collaborazione zia) e quell’aria bonaria che sprigionavano i europea con Gruppo 85 e il quotidiano “Primorski suoi profondi e sorridenti occhi scuri, i baffi Dnevnik”, la serie di appuntamenti “Adria- grossi e le sopracciglia folte. Ci mancherà. pluriculturale tico, una storia scritta sull’acqua”) e un Grazie, Marino.

33 musica GIUSEPPE DI STEFANO cantore della dolce vita

di Marina Petronio tenore di grazia, nella quale sembrava rias- sumersi l’antica tradizione italiana, il celebre l critico musicale triestino e storico della mu- cantante italiano nasce in Sicilia, in un paeset- sica Gianni Gori ha pubblicato per Zecchini to in provincia di Catania nel 1921 da un’umile Editore (Varese) nella Collana Grandi Voci, la famiglia che poi emigrò nel nord Italia. Un biografia Giuseppe Di Stefano. Voglio una amico appassionato d’opera – Danilo Fois – ne vita che non sia mai tardi (170 p., ill.), che scopre le doti e lo incoraggia in ogni modo a Ianticipa il decimo anniversario della morte del te- nore, avvenuta in maniera tragica nel marzo 2008 ee“Al Museo Teatrale di Triese in cordiale ricordo”: in Kenya. Dopo il ritiro dalle scene, passava alcuni firmato Giuseppe di Stefano, anno 1952 (foto mesi dell’anno in una piccola proprietà a Diani in Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl). È stato uno Kenya, a sud di Mombasa, dove il 7 dicembre 2004 dei tenori più amati dal pubblico di tutto il mondo fu vittima con la moglie di un’aggressione perpe- per la bellezza della voce ma anche per la straor- trata da un gruppo di rapinatori. Le lesioni, che dinaria capacità comunicativa, l’innata simpatia, lo a una prima valutazione non sembrarono gravi, slancio istintivo e temerario: un eccentrico cantore causarono invece danni cerebrali irreparabili e lo della “dolce vita”. Il suo nome e il suo grande costrinsero all’infermità nella sua casa presso Lec- talento sono legati anche al sodalizio artistico e co. Si spense quattro anni dopo. affettivo con Maria Callas (nella foto sopra), con la Dotato di una stupenda, inimitabile voce di quale ebbe una relazione dal 1972 al 1975

34 Un estratto del libro (p. 80) Dicotomie Corre su una specie di doppio binario la fortuna del giovane Di Stefano: il binario dello stupefat- to consenso popolare, che ne scopre le qualità straordinarie; e il binario della critica, allora molto vivace, che come è suo dovere rizza le antenne ma frena e non si lascia suggestionare. Anche la stampa americana per il suo debutto al Met. Con il che si dimostra che la parallela dicotomia di giudizio accompagna Pippo fin dall’inizio e lo accompagnerà fino al tramonto. Le cronache sulle maggiori testate, per esem- pio, dopo il trionfo in “Rigoletto” sembrano concordi nel registrare l’entusiasmo delle ac- coglienze (qualcuno riporta anche il grido ‘‘Sei un angelo!’’ che perfora il fragore degli applausi); convengono nel riconoscere che Di Stefano ha una voce di lusso, da angelo di prima classe, ma – come scrive il “New York Times” (riassumo il discorso) – ‘‘è molto lon- Verso il decimo anniversario tano dall’essere un grande artista e se prevales- se l’adulazione che ha salutato il suo debutto, della morte del grande c’è il rischio che non progredisca e continui a tenore siculo-meneghino. cantare come fa ora. Il suo canto è proiezione di una voce ben impostata e ben educata, di Il critico musicale triestino qualità ricca e dorata, ma non ha ancora il sen- so dello stile, della raffinatezza, della musicali- e storico della musica tà vera’’. Insomma una mezza stroncatura; altri Gianni Gori ne ripercorre diranno sensata e preveggente, dal momento che il tenore continuerà su quella strada con l’avventura umana e artistica soddisfazione generale. O quasi. dedicarsi al canto e già a diciassette anni vince Richard Tauber non meno celebre e il preferito cruciale e grigio del Novecento, ha incarnato il il concorso di canto di Firenze. da Franz Lehar. senso e l’ebbrezza della rigenerazione”. Dopo le vicissitudini della guerra, riprende lo La biografia si legge piacevolmente perché non Quella di Giuseppe Di Stefano è stata una vita co- studio e continua nella carriera che è sempre ha il taglio del saggio storico, ma ripercorre le stellata di successi ma anche di profondo dolore più ricca di soddisfazioni, e nel 1947 debutta tappe di vita di Giuseppe Di Stefano in una sorta per la morte della giovanissima figlia. Certo è che trionfalmente alla Scala con “Manon”. Una foto di amarcord, dal momento che l’autore ha avuto la purezza e la duttilità della sua voce restano a giovanile riportata in copertina mostra un bel l’opportunità di conoscere personalmente il te- testimonianza dell’arte del canto italiano. Scrive ragazzo dalle caratteristiche mediterranee: nore il quale si esibì a Trieste nel dopoguerra: “in a tale proposito Gianni Gori: “[...] Giuseppe Di Ste- capelli neri e folti, sopraccigli scuri che om- una Trieste ancora nell’occhio del ciclone”, nel fano arriva ad avere oggi un seguito non inferiore breggiano gli occhi dallo sguardo profondo. ruolo di Nadir nei “ Pescatori di Perle” di Bizet. a quello che lo aveva accompagnato in vita. Non L’innata prestanza fisica lo renderà affasci- Non soltanto: Gianni Gori durante i suoi inca- è solo un entourage nostalgico di loggionisti o di nante durante tutta la sua carriera. Aveva una richi di lavoro ha potuto seguire Di Stefano sui ‘vedovi’ come un tempo si diceva per il dopo-Callas, voce poliedrica in grado d’interpretare egre- palcoscenici in Italia ed all’estero pure nelle me- ma un seguito di nuovi fan che qualcosa di nuovo giamente non solo i ruoli del melodramma ma morabili esecuzioni insieme a Maria Callas a cui e di diverso riscopre, sotto la patina del tempo, in anche quelli dell’operetta che, contrariamente era legato da un sodalizio professionale e, per quella voce che nulla aveva fatto – anche perché a quanto si pensa, richiede un impegno ana- un periodo, sentimentale. “In questa trasvolata nulla avrebbe potuto fare – per ‘accomodare’ il pro- logo all’opera lirica. I suoi toni appassionati in veloce – scrive l’autore – spero che il lettore tro- prio istinto di tenore, di metterlo al passo del tempo “Il Paese del Sorriso” di Franz Lehar, infatti, ri- vi o ritrovi, con tutte le peculiarità ed i limiti, il e del ‘gusto’[...]”. Il libro è corredato dalla discogra- specchiano la stessa bravura del suo omologo ritratto di un artista che, nato proprio in un anno fia consigliata e dall’elenco dei suoi repertori.

35 personaggi

Predrag Matvejević era «un fratello»: in Croazia Mirko Tomašević si è speso per l’affermazione della letteratura romanza Joja Ricov glorificatore della poesia italiana

di Giacomo Scotti Qui mi limiterò a ricordare almeno l’opera San Gregorio (presso Goli Otok) nell’arcipe- di Ricov dedicata alla letteratura italiana, lago di Arbe. Ne uscì dopo pochi mesi grazie in particolare alla poesia del Novecento. all’intervento presso le autorità jugoslave i anno in anno va sempre più Joso, o Brepe come solevo chiamarlo io, era del poeta italiano Salvatore Quasimodo, assottigliandosi il numero di un uomo sempre sorridente, di gran cuore. Premio Nobel per la letteratura. scrittori, poeti e letterari in ge- Prolifico poeta in proprio (dal 1968 al 2010 Nonostante i travagli sofferti, Ricov rimase nere, miei amici, coetanei e con- pubblicò una quindicina di raccolte di versi) un grande umanista e, soprattutto, un gran- temporanei. Purtroppo questa è era grande amico dell’Italia e degli italiani, de amico della letteratura italiana. Non a la legge della vita. Così è stato anche se proprio dagli italiani sotto il fasci- caso il ragazzo, al quale nel 1941 avevano Danche nel 2017, l’anno che volge alla fine. smo subì i primi torti nella vita: fu espulso voluto imporre di scrivere e parlare soltanto In particolare ricordo due italianisti croati: dal Seminario arcivescovile di Zara per es- in italiano e che fu espulso dalla scuola per il Joja Ricov e Predrag Matvejević. sersi rifiutato di italianizzare il proprio co- suo “no” all’imposizione, pubblicò in edizio- Del secondo, nato nel 1932 a Mostar e spen- gnome, di ripudiare la propria origine croata ne bilingue una delle sue raccolte di poesia tosi il 2 febbraio scorso a Zagabria, dirò poco e la lingua dei suoi avi. da lui autotradotta in italiano: “Raport Ko- o nulla. Quel che potevo dire di Predrag lumbu/Rapporto a Colombo” (1992-1994). Matvejević l’ho scritto nel libro “Matvejević fUn grande umanista Il suo impegno per l’affermazione in Croazia ed io, due marinai” apparso a Modena (edi- della poesia italiana cominciò sin da quan- zioni Infinito) nel luglio di quest’anno, dun- Aveva meno di sedici anni quando, sotto do era studente universitario a Zagabria, que pochi mesi dopo la morte di colui che è l’occupazione tedesca della Dalmazia, si unì diventando sempre più intenso e profondo stato per me più che un fratello da quando ci ai partigiani combattento nella Resistenza, nei successivi decenni. Nel 1957 pubblicò la conoscemmo, da giovani, fino alla fine. finendo per cadere prigioniero ed essere rin- sua prima “Antologia della poesia italiana Dedicherò più spazio, invece, a Joja (Joso) chiuso in un lager germanico. Anche nel do- del Novecento” (“Antologija talijanske poe- Ricov nato a Kali sull’isola di Ugljan nell’ar- poguerra subì, purtroppo, persecuzioni dal zije XX stoljeća”), seguita l’anno successivo cipelago zaratino nel marzo del 1929 e nuovo regime: per il suo atteggiamento cri- dal volume “A večer je već tu” (“Ed è subito spentosi a Zagabria il 23 gennaio 2017. tico nel 1959 fu condannato senza processo sera”) una scelta accurata di poesie di Salva- Anche su di lui si potrebbe scrivere un libro. a due anni di internamento sull’isolotto di tore Quasimodo con ampio saggio critico. Nel

36 eePredrag Matvejević (1932-2017)

Joja Ricov glorificatore Si sta assottigliando il numero di scrittori, poeti e in generale della poesia intellettuali contemporanei. Nel 2017 si sono spenti alcuni italiana italianisti che merita ricordare ccMirko Tomašević (1938-2017)

1972 apparve una seconda edizione ampliata L’Italia e l’Europa non hanno dimenticato pubblicato anche sonetti in lingua italiana), dell’”Antologia della poesia italiana del No- Joja Ricov premiandolo con questi riconsci- Tomašević spese i suoi giorni per l’afferma- vecento” nella quale inserì pure alcuni poeti menti: Premio internazionale “Europa Arte” zione in Croazia della letteratura romanza e della minoranza italiana di Fiume. (Parigi-Zurigo-Milano) nel 1964; Diploma di nelle traduzioni dalle lingue italiana, spa- Anche nel nostro secolo Ricov tornò ad Gran Merito dell’Istituto italiano di cultura gnola, portoghese, francese, provenzale. occuparsi della poesia italiana dedicando di Zagabria nel 1996; Premio internazionale Dall’italiano tradusse il poema epico “Geru- un nuovo corposo volume a Quasimodo, “Partenope Aurea” dell’Accademia Univer- salemme liberata” di Torquato Tasso, e per- stavolta bilingue: “Poesie scelte – Izabrane sale Neapolis di Napoli nel 1997. Forse meri- ciò va ringraziato per questa lodevolissima pjesme” (Zagabria, 2003), al quale seguì tava dall’Italia un cavalierato, un’insegna di fatica non a caso affrontata. nel 2004 l’antologia “Talijanski futurizam s commendatore, qualche altra onorificenza. L’opera poetica del Tasso ha, infatti, influen- predcima i potomstvom” (“Il futurismo ita- Io lo ringrazio per tutto l’affetto manifesta- zato le origini stesse della letteratura croata, liano con antenati e discendenti”). Nel 2007 tomi nei numerosi incontri – e furono nu- a cominciare da quella ragusea. Basti pensare pubblicò un’antologia della poesia erotica merosi a Zagabria e altrove – e per avermi al poema “Osman” di Gundulić che sembra italiana del XX secolo dal titolo “Eros, Orfej inserito nelle sue antologie. una riscrittura in croato del poema tassiano, Novečenta”, vale a dire “Eros, l’Orfeo del No- o alla pastolare “Ljubomir” di Dinko Zlatarić vecento”, e ancora una volta vi inserì alcuni fAmante del Tasso (edita in croato a Venezia nel 1580) che è una poeti italiani in Croazia. Nello stesso anno vera e propria versione dell’”Aminta” del Tas- apparve l’opera bilingue “Dall’altra spon- Non eravamo amici, non ci siamo mai incon- so compiuta da un manoscritto, precedente da. Poesia italiana del Novecento - S obale trati, una ci siamo perfino scontrati in una dunque alla prima pubblicazione dell’origi- sučelice. Talijansko pjesništvo XX stoljeća” polemica a distanza, ma voglio ricordarlo nale. Oltre ai due ragusei altri poeti croati, con testi originali e traduzioni a fronte. L’ul- ugualmente: ci ha lasciati Mirko Tomašević per lo più dalmati ma anche di allre regioni, tima opera di Ricov relativa alla nostra po- (Spalato, 1938 –- Zagabria, 2017). Oltre a hanno tradotto circa duemila rime, specie esia apparve nel 2008, “Jarboli Novečenta“ dedicare molti dei suoi studi al “Dante cro- madrigali, oltre 700 lettere, la tragedia “Re (“Alberatura del Novecento”), con antolo- ato” Marko Marulić (del quale io sottolineai Torrismondo” (pubblicata nel 1587) e perfino gia, orizzonti, versioni, note biobibliogafi- il nome italianizzato, Marco Marulo, scelto il poema “Gerusalemme Conquistata” appar- che e saggi sui singoli poeti inseriti. dallo stesso e il fatto che aveva scritto e so in croato nel periodo 1587-1592.

37 eventi

38 mostre

ccGiovanni Fattori, “L’uliveta a Careggi”, 1880-1890, olio su tela incollata su cartoncino, 39 × 69,5 cm, (foto gentile concessione della Società di Belle Arti di Viareggio)

TRA SOGNO E REALTÀ l’Adriatico si parla a colori

enezia e la sua Laguna, piazze e an- nelli (che circa tre anni fa a Rovigo, nell’ambi- all’interno dell’arte europea) e da Biserka goli di città, il mare con i suoi venti to della rassegna “Il demone della modernità. Rauter Plančić, direttrice della Galleria zaga- e le bonacce, la campagna, la mon- Pittori visionari all’alba del secolo breve” pro- brese, con l’apporto di Franca Lugato e Lada tagna, la neve: luoghi della memoria Bošnjak Velagić, nonché dell’Istituto Italiano e della contemplazione sublimati di Cultura di Zagabria – e con il supporto del Vdalla pittura, esaltati dalla luce e dal colore, Zagabria: Ministero croato della Cultura, della Città e raffigurati in un’affascinante sequenza di sug- dell’Ente turistico di Zagabria, oltre che della gestive vedute. È un itinerario dentro la pittura l’importanza Privredna banka –, dopo la capitale croata, paesaggistica italiana; un genere che – oltre a nel corso del 2018 è destinata a viaggiare in descrivere il clima di rinnovamento e la meta- degli influssi tra Italia, a Trieste per la precisione, suggellando morfosi in atto tra Ottocento e Novecento – ha le scuole croata la collaborazione tra i due Paesi in campo contribuito a scrivere una pagina nuova dell’ar- culturale. Sarà un’occasione davvero speciale te moderna, segnando la svolta di un percorso e italiana nella per far conoscere al pubblico internazionale strutturale dell’espressione artistica secondo la scuola pittorica croata en plein air, dimo- un differente “punto di vista”. pittura en plein strando quanto essa si inserisca a pieno titolo La mostra Sulle sponde dell’Adriatico. pit- air e paesaggistica nella pittura europea del XIX e XX secolo. tura di paesaggio tra “Otto” e Novecento, Un grande progetto espositivo, che vede a in visione fino al 21 gennaio 2018 presso la fianco le opere di pittori italiani, provenienti Galleria d’Arte moderna di Zagabria, indaga il pose 17 capolavori di pittori croati come Bu- da importanti musei e gallerie dello Stivale “dialogo” tra la scuola italiana e quella croata, kovac, Čikoš Sesija, Job, Rački, Jurkić e altri) e – Istituto Matteucci e Società di Belle Arti, le tendenze, le influenze reciproche. Curata poi questi lavori nella selezione di un illustre Viareggio; Galleria Internazionale d’Arte dallo storico dell’arte Giandomenico Roma- teorico visivo italiano sono contestualizzati Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia; Collezione

39 mostre

Fondazione di Venezia; Galleria Nuova Arca- dia, Padova; Collezione Fondazione CRTrieste; Collezione Assicurazioni Generali e Società Alpina delle Giulie, Trieste –, assieme a ca- polavori di artisti croati che nei loro viaggi in Italia hanno incontrato i protagonisti della scuola dei Macchiaioli e sono stati influenzati da loro. Molte delle opere croate appartengo- no alla collezione della Galleria d’Arte Moder- na; altre sono prestito da gallerie croate (Gal- leria d’Arte, Spalato; Museo d’Arte moderna e contemporanea, Fiume; Galleria “Branislav Dešković”, Bol, isola di Brazza), bosniache e dell’Erzegovina (Galleria d’Arte della Bosnia ed Erzegovina, Sarajevo; Museo francescano Gorica con la Galleria Gabriel Jurkić, Livno; Galleria dei Frati Francescani, Široki Brijeg). Nomi come Milo Bortoluzzi, Guido Cadorin, Giu- glielmo Ciardi, Giovanni Fattori, Gennaro Favai, ccCesare Laurenti (Mesola, 1854-Venezia, 1936), “Foglie cadenti”, 1892, olio su tela, Ugo Flumiani, Pietro Fragiacomo, Cesare Lauren- cm 131 x 171, Venezia, Sede della Fondazione di Venezia ti, Giovanni N. Pellis, Gino Rossi, Francesco Sar- torelli, Telemaco Signorini, Teodoro Wolf Ferrari, tori e Silvestro Lega –, che vogliono rompere gli scambi culturali con il resto dell’Italia rimar- Vettore Z. Zilla e altri trovano una “corrisponden- molti schemi convenzionali, ridando dignità al ranno limitati, nei primi anni Sessanta toccherà za” dall’altra parte del “mare nostrum” in Vlaho colore, svincolandolo dalla forma, accomunati a un terzetto di giovani pittori quasi coetanei, Bukovac (Biagio Faggioni), Nikola Mašić, Mate C. dallo spirito di ribellione verso il sistema acca- Guglielmo Ciardi, Federico Zandomeneghi e Medović, Menci Clement Crnčić, Oton Iveković, demico e dalla volontà di dipingere il senso del Napoleone Nani il compito di agitare le ormai Emanuel Vidović, Ferdo Kovačević, Gabriel Jurkić, vero. A Firenze, all’Esposizione Nazionale del stagnanti acque dell’ambiente pittorico laguna- Vladimir Becić, Jerolim Miše, Ljubo Babić, Mari- 1861, mostrano i primi quadri. Diego Martelli re. Negli anni ’50, Domenico Bresolin (Padova, no Tartaglia, Ignjat Job, Vladimir Varlaj... In que- è il loro teorico: la sua villa a Castiglioncello di- 1813- Venezia,1900), pittore padovano e inse- sto “dialogo” un ruolo centrale l’ha avuto il pitto- venta una sorta atelier. Un momento storico e gnante di passaggio all’Accademia di Belle Arti, re, storico d’arte e politico croato Isidor Kršnjavi, culturale molto vivace. avvia alla pittura en plein air i suoi studenti. Se che si formò a Vienna e Monaco e che trascorse A Venezia, invece, esauriti i fasti della grande Zandomeneghi e Ciardi, anche grazie al fonda- cinque anni in Italia, rendendo poi possibile pure tradizione del vedutismo settecentesco, con mentale apporto di Domenico Morelli e Michele ad altri da – ministro di Fede e istruzione (1891- la fine della Repubblica e il passaggio sotto il Cammarano, entrambi attivi a Venezia in quel 95) – l’esperienza del Grand Tour. dominio austriaco si inaugura per Venezia un torno d’anni, saranno i portavoce delle rivolu- Partiamo dalla “rivoluzione” dei macchiaioli, periodo politicamente instabile e travagliato zionarie teorie dei Macchiaioli toscani, Nani si un gruppo di pittori italiani attivi in Toscana che terminerà soltanto con la definitiva annes- farà promotore di un nuovo tipo di pittura d’in- negli anni ’50 e ’60 dell’800 – i principali espo- sione al Regno d’Italia avvenuta nel 1866. Ma terno, antiaccademica e di carattere aneddotico nenti sono Telemaco Signorini, Giovanni Fat- se per tutta la prima metà dell’800, i contatti e e sentimentale, subito assimilata da molti altri

ccGuglielmo Ciardi (Venezia, 1842-1917), “Temporale sulla laguna vene- ccEmanuel Vidović, “Giudecca”, 1898, olio su tela, 92,3 × 131 cm, Zagabria, ta”, ca. 1905-1910, olio su tela, 45 x 78 cm, Padova, Galleria Arcadia Moderna galerija (foto: Goran Vranić©Moderna galerija)

40 ccEmanuel Vidović (Spalato, 1870-1953) “Chioggia”, 1898, olio su tela, Zagabria, Moderna galerija

ccGiovanni Fattori (Livorno, 1825-Firenze, 1908), “La strada bianca”, ca. 1885, ccPaesaggio con campi di papaveri di Oton Iveković(Klanjec, 1869-1939), 1923, Viareggio, Istituto Matteucci olio su tela, 150 × 200 cm, Zagabria, Moderna galerija

pittori veneti tanto da divenire vera e propria ma influenzati dalla medesima scuola, l’Ac- tempesta, i fiumi, il vento, le barche dei pesca- cifra stilistica di nuovo orientamento pittorico a cademia di Belle Arti di Monaco, che rappre- tori, la vita urbana, la natura, le grotte... La mo- livello regionale. sentava un punto di riferimento importante stra consente di seguire l’evoluzione: si passa per tutti e che diedero l’avvio a una fase deci- da un atteggiamento realistico, solare, en plein fIl circolo di Trieste siva per la modernizzazione del gusto locale: air a una pittura cromatica dai toni smorzati, Francesco Sartorelli (Cornuda, 1856-Udine, inquietanti, paesaggi più intimi che spostano I viaggi in Europa, l’incontro diretto con i col- 1939), anima inquieta, Ugo Flumiani (Trieste, dall’esterno all’interno la visione introspetti- leghi, le polemiche tra i gruppi artistici e so- 1876-1938), pittore emblematico della Trie- va dell’uomo, complice anche l’interesse per prattutto le grandi mostre e i salotti saranno ste dell’epoca, Eugenio Scomparini (Trieste, l’inconscio con l’affermarsi (a Vienna) di una fondamentali. È in questo periodo magico tra 1845-1913), autore di grandi cicli decorativi, nuova disciplina: le emozioni si rincorrono, la fine dell’Ottocento e gli anni ‘30 del Nove- Umberto Veruda (Trieste,1868-1904), Carlo alternando la serenità all’inquietudine, l’incer- cento, che la pittura veneziana – con paesaggi Wostry (Trieste, 1865-1943) – “pittore dotato tezza. Trascorrendo periodi di vita e di studio lagunari, con paesaggi delle regioni collinari di attitudini meravigliose”, come lo definì Sil- nella laguna, gli artisti croati assimilieranno venete fino alle Dolomiti innevate – raggiunge vio Benco –; e poi ancora Gino Parin (Trieste, le medesime esperienze. Emblematica la fi- uno dei suoi momenti più felici. Che si riflette 1876- Bergen-Belsen, 1944), Italico Brass gura di Emanuel Vidović, la cui pittura dalle anche sulla riva opposta dell’Adriatico. Un’area (Gorizia, 1870-Venezia, 1943), Guido (Trieste, prime vedute della laguna di Venezia e Chiog- che subisce però pure l’influsso delle tendenze 1885- Gorizia, 1972) e Piero Marussig (Trieste, gia nella maniera dei macchiaioli italiani, si fa che arrivano da Vienna, da Monaco di Baviera e 1879-Pavia, 1937) Glauco Cambon (Trieste, più raffinata, visionaria, di chiara ispirazione dall’Europa centrale; un’area di confine molto 1875-Biella, 1930), Marcello Dudovich (Trieste, simbolista, fino ad approdare a un’astrazione dinamica e affascinante. 1878-Milano,1962)... ante litteram della sua ultima fase. E Trieste è uno dei riferimenti nel “triangolo” mit- Questi e altri autori segnano il percorso espo- La rassegna offre al visitatore una singolare teleuropeo. Negli ultimi decenni del secolo XIX, sitivo, con le loro vedute lagunari, le isole, i immersione nell’avventura adriatica, in questo l’attività artistica a Trieste divenne più intensa. porticcioli, la costa istriana e quella dalmata, mare che è alla base delle nostre considerazioni Tra il 1880 e il 1914 vi operava un folto circolo le docili colline friulane e del Veneto, il Carso, critiche e mentali, psicologiche e linguistiche, di artisti, caratterizzati da personalità diverse, le Dolomiti e persino le Alpi; il mare calmo e in storiche e di civiltà; un mare che ci qualifica.

41 cinemania

«Nelyubov» (Senza amore) di Andrey Zvyagintsev racconta di come possono essere freddi i rapporti in una famiglia anche nella Grande Madre Russia Loveless: circondati dal gelo

n film cupo, attraversato da una visione caso il panorama è diverso, ma non poi così tan- la società russa) totalmente anestetizzata dalla nel suo insieme negativa e inquietante. to. In una sconfinata, gelida periferia di Mosca, il miriade di piccoli schermi e dispositivi portatili È così che si può definire “Loveless”, film 12.enne Alyosha torna a casa da scuola, passando che mediano l’esperienza e bloccano i sentimen- di Andrey Zvyagintsev, regista russo, per una specie di boschetto, fermandosi a gio- ti. Zvyagintsev è impietoso nel riprendere i corpi classe 1964. Premiato col premio della cherellare lungo il percorso. A casa il clima non è nudi dei due giovani genitori come zombie senza UGiuria all’ultima edizione del Festival di Cannes e meno gelido. meta. Lei è segnata da un’infanzia difficile, insof- candidato ai Golden Globes 2018 come miglior Con “Loveless” (in originale “Nelyubov”, Senza ferente nei confronti di un figlio non voluto. Lui è film straniero (è stato selezionato per rappresen- amore) il suo sguardo continua a non aver spe- l’immagine di un conformista e codardo che fugge tare la Russia ai premi Oscar 2018 nella categoria ranza sul futuro del suo Paese, ma penetra di più da ogni responsabilità creandosi una nuova (dif- dei film stranieri). Con questo movie si torna nella nellla sfera del privato, nelle questioni di una cop- ficile) famiglia. Insomma ad Alyosha non rimane Russia spietata e inospitale di Zvyagintsev, già pia piccolo-borghese (Zhenya e Boris) in procinto che sparire, fuggire nel fuori campo del film e teatro di Leviathan firmato nel 2014. In quel caso di separarsi: rabbia e odio accumulato l’una contro rimanere come traccia perturbante che tutti cer- si parlava di vicende allucinanti, dure e tristi in l’altro, sono palpabili da subito, così come colpisce cheranno invano. Intanto, fuori e dentro la casa, riva al mare di Barents, un posto assurdo, vuoto, la totale indifferenza dei due genitori per il desti- regna ancora il gelo. ideale per mostrare piccole e grandi meschinità no del loro figlio. Il piccolo è testimone impotente Una famiglia in cui nessuno si fa scrupolo di am- affondare nell’angoscia e nella vodka. IN questo delle macerie di una famiglia (e per metafora del- mettere la loro indifferenza sul proprio futuro,

42 eventi IL CAST

Titolo originale: “Nelyubov” Regia: Andrey Zvyagintsev Interpreti: Mariana Spivak, Alexey Rozin, Matvey Novikov, Marina Vasilyeva, Andris Keishs Distribuzione: Academy Two Durata: 126 minuti Origine: Russia,Francia,Belgio,Germania (2017) Sceneggiatura: Oleg Negin, Andrej Zvyagintsev Produttori: Gleb Fetisov, Sergey Melkumov, Alexan- der Rodnyansky Casa di produzione: Arte France Cinéma, Why Not Productions Fotografia: Michail Krichman Montaggio: Anna Mass Musiche: Evgueni e Sacha Galperine

ccIl regista Andrey Zvyagintsev

ognuno preoccupato di pianificare il proprio di quasi da tirare un sospiro di sollievo perché quel vivono nelle fogne di Bucarest). Tornando al film destino. Lui impiegato in una società retta da un povero adolescente, abbandonato nel gelo clima- la ricerca di Alyosha diventa un “viaggio” dentro direttore ultraortodosso a cui non sa come an- tico e sentimentale, si è “salvato” da quell’inferno una Russia ostile, proprio come la nonna che vive nunciare l’imminente divorzio, visto che aspetta di famiglia. L’agghiacciante verità è che queste nell’hinterland moscovita. La donna per la quale già un figlio da un’ insignificante amante. Lei, fughe/sdparizioni, sono molto comuni nella vita si sperava avesse dato alloggio al bimbo, scaglia invece, direttrice di un salone di bellezza, donna della “nuova Russia”. Lo si deduce dalla gelida addosso alla figlia odio e rancore: ma lo fa anche di un qualche nuovo ricco oligarca, più anziano di quanto scocciata reazione di un funzionario di contro il mondo, la società, gli uomini, tutti col- lei. E il povero Alyosha non può che piangere in polizia che raccoglie la denuncia della scomparsa: pevoli. È tutto andato a farsi friggere: Zvyagintsev silenzio senza nemmeno farsi vedere, come rac- “Non facciamo niente perché nel 70 p.c. dei casi i fa ottimo uso delle luci per aumentrare il senso conta la scena clou del film che penetra nel cuore figli tornano a casa dopo qualche giorno”. E come di freddezza: toni grigi e plumbei pervadono lo dello spettatore: la madre chiude una porta e un punteruolo di ghiaccio nel cuore: “Non la porto schermo, praticamente ogni scena del film, Al svela il ragazzo in favore della macchina da presa, in commissariato perché questo non mi sembra buio o in penombra, creano un distacco anche al buio e con le lacrime ma incapace di emettere il tipico caso in cui i genitori uccidono i loro figli visivo e accentuano la freddezza nei rapporti, un singhiozzo. Quando la donna scopre che Alyo- e poi li denunciano come scomparsi”. Conoscenfo aumentando il disagio che si avverte nel vede- sha è sparito si ha l’impresssione che la sorpresa un po’ di cronaca si sa quanto ciò sia viciono alla re questo film asssolutamente da non perdere. sia più dei genitori che dello spettatore. Anzi, c’è verità (un altro caso amaro sono i ragazzi che Fa.S.

43 RITI PROPIZIATORI in giro per il mondo

a cura di Nerea Bulva tre per sapere se l’anno nuovo porterà for- giare nella notte di San Silvestro la zuppa di pi- tuna si scioglie del piombo in un cucchiai- selli. Inoltre, per tradizione, è di buon auspicio no, poi lo si versa dentro un contenitore di tenere 7 chicchi di melograno o una foglia di l giro del mondo attraverso le tradizioni di acqua fredda. A seconda della forma che alloro nel proprio portafogli Capodanno è quanto mai vario e pieno di assumerà se ne deduce il futuro. Spagna – la tradizione vuole che, durante il stravaganze. Ci sono alcune credenze che Grecia – ci sono due usanze più comuni: conto alla rovescia nell’attesa della mezzanot- accomunano tutti i paesi per accogliere a da un lato appendere una cipolla davanti te, si mangino 12 chicchi di uva, uno per ogni braccia aperte il nuovo anno, che si spera alla porta nel giorno del Capodanno come rintocco dell’orologio della Puerta del Sol di Ma- sia sempre migliore rispetto al precedente. simbolo di rinascita dell’anno nuovo e drid. Questa usanza affonda le radici nel 1909 IDi particolarità comunque in giro per il pianeta prosperità; dall’altro canto si usa per gli quando i coltivatori di Alicante dovettero disfar- non ne mancano. adulti rompere un melograno, simbolo si dell’eccessivo raccolto. Italia – per il cenone di Capodanno l’intimo di fedeltà e prosperità, buttandolo a terra Romania – si usa “parlare” agli animali che si di color rosso è d’obbligo per entrambi i sessi. sempre davanti la porta di casa incontrano per augurare anche a loro un felice Inoltre, allo scoccare della mezzanotte del 31 Polonia – nella notte di San Silvestro si inizio di anno nuovo. dicembre si festeggia mangiando zampone e usa indossare della biancheria intima nuo- Russia – l’usanza di Capodanno vuole che si lenticchie, con l’augurio che possa arrecare pro- va, ma è fondamentale non staccare l’eti- scriva un proprio desiderio su un foglio che sperità per il nuovo anno. chetta! La biancheria nuova auspica tanta verrà poi bruciato e buttato in un bicchiere di Germania – l’ultimo dell’anno ci si usa ma- fortuna in amore per l’anno che verrà. champagne, bevuto poi tutto d’un fiato durante scherare e lasciare sulla tavola un piatto di cibo Portogallo – chi vuole essere baciato il brindisi per il nuovo anno. come simbolo di prosperità e abbondanza. Inol- dalla fortuna nel nuovo anno dovrà man- Estonia – si devono mangiare ben sette pasti

44 tradizioni

Lasciato alle spalle un turbolento 2017, diamo il via a un nuovo anno, come sempre ricco di aspettative e desideri

a cavallo tra l’ultimo dell’anno e il primo di doni, come una moneta, pane, sale, carbone in giro per il mondo. quello nuovo. e whisky. Perù – gli abitanti bruciano a mezzanotte Turchia – a mezzanotte vengono aperti tutti Stati Uniti – è tradizione baciare il proprio una muñeco, un pupazzo simile a uno spa- i rubinetti in casa. L’acqua che scorre è sinoni- partner allo scoccare della mezzanotte, o ventapasseri che simboleggia l’anno vecchio, mo di benedizione e ricchezza per le famiglie almeno la persona che si trova più vicina in imbottito di fuochi d’artificio. nell’anno nuovo. quel momento! A Times Square dal 1907 si dà Argentina – qui distruggono della carta in Regno Unito – si fanno giochi di società, il benvenuto al nuovo anno con 1 milione di piccoli pezzi e li gettano dalla finestra, libe- come saltare in un cerchio composto da 13 persone che scende in piazza. randosi così di tutto ciò che è inutile. È un candele rosse senza spegnerne nemmeno Cile – la notte di Capodanno si può dormire gesto propiziatorio al nuovo anno. una oppure mangiare una mela sospesa ad nel cimitero per trascorrere il proprio tempo Giappone – il nuovo anno inizia a mezza- un filo senza spegnere la candela inserita con i defunti e sempre folcloristica è la tradi- notte con 108 rintocchi di campane. Questo nell’altra estremità. Nulla deve essere lasciato zione che il 31 dicembre si pulisca la casa a simboleggia 108 desideri e 108 cose brutte in casa il primo giorno dell’anno, neanche la fondo per eliminare energia negativa. accadute nell’anno passato che vengono spazzatura, inoltre si dice che la prima perso- Brasile – da sempre si chiede una mano alla cancellate una ad una ad ogni rintocco di na di sesso maschile che entrerà dalla porta di dea bendata saltando sulle prime sette onde campana. casa porterà fortuna. ricevute dall’Oceano. Sud Africa – il nuovo anno viene inaugurato Scozia – appena smettono di suonare le Colombia – curiosa l’usanza ai limiti del co- il 2 gennaio con l’inizio del Carnevale. In que- campane è tradizione che parta una corsa per mico: uscire dalla propria casa e fare un giro sta data si commemora il “Giorno dell’eman- arrivare primi alla soglia di casa di un amico del quartiere con una valigia vuota con sé cipazione“, in cui furono liberati in Sud Africa o un parente. In premio infatti ci sono tanti porterà fortuna e promette un anno di viaggi 1830 schiavi.

45 Capodanno, non per tutti cade il primo gennaio

Per i cinesi inizia a febbraio, per gli iraniani a marzo, per i musulmani a ottobre e in Italia in antichità accadeva il 25 marzo

anti anni fa il Capodanno tradizio- nalmente non cadeva nel passaggio tra il 31 dicembre e il 1° gennaio: queste date derivano dal calenda- rio giuliano, adottato nel 46 a.C. da TGiulio Cesare, dal quale prende il nome e che riprende e modifica il calendario egizio. Una delle modifiche è l’adozione del 1° gennaio come inizio dell’anno, mentre in precedenza cadeva il 1° marzo. Nel 1582 questo calenda- rio è stato sostituito dal calendario gregoria- no ed entrato in vigore con la bolla papale Inter Gravissimas del papa Gregorio XIII, dal quale prende il nome. Il calendario gregoria- no compensa lo scarto tra anno solare e anno del calendario adottando l’anno bisestile ogni 4 anni. L’adozione dell’1 gennaio come data di Capodanno si deve quindi ai romani.

Spumante: ma a che ora si stappa

Dall’Oceania alle Hawai ecco quando si festeggia la fine d’anno nel mondo

46 curiosità Capodanno, non per tutti cade il primo gennaio

Per i cinesi inizia a febbraio, per gli iraniani a marzo, per i musulmani a ottobre e in Italia in antichità accadeva il 25 marzo

Ma in precedenza non era così, come non lo è con la domenica di Pasqua. La Spagna invece Una variante è in Iran, dove l’inizio dell’anno oggi per tanti popoli. ha mantenuto fino al 1600 circa come data coincide con l’equinozio di primavera. Le tracce più antiche arrivano dagli antichi di Capodanno il giorno di Natale. Per porre Procedendo con i mesi dell’anno, nel sud est babilonesi: si narra che cominciarono a fe- fine a tutte queste differenze locali, nel 1691 asiatico sono diversi i paesi che festeggiano steggiarlo circa 4000 anni fa, e il Capodanno il Papa Innocenzo XII decretò che dovesse ini- tra il 13 e il 15 aprile. C’è chi festeggia ancora cadeva in corrispondenza della prima luna ziare per tutti il 1° gennaio (detto anche della in concomitanza con il Capodanno inca: la fe- nuova dopo l’equinozio di primavera. Circoncisione). sta mapuche cade il 24 giugno. Dopo l’estate I celti invece festeggiavano nella notte tra il Nel resto del mondo invece sono ancora è il turno del Capodanno ebraico che si fe- 31 ottobre e il 1° di novembre, ossia Hallo- tante le date utilizzate come inizio e che steggia a settembre, così come quello etiopi- ween, per celebrare il periodo in cui la terra sono estranee alla storia religiosa cristiana: co, per poi concludere con il Capodanno indù, si preparava per tornare poi a ridare i suoi l’esempio più famoso è il calendario cinese, che si festeggia a metà novembre. frutti. Poco prima dell’autunno invece in al- che non inizia in un giorno preciso bensì nel Insomma, quasi ogni mese dell’anno una cune zone della Calabria e della Puglia si fe- giorno della seconda luna piena dopo il 21 popolazione del mondo sta festeggiando il steggiava il Capodanno il 1° di settembre, se- dicembre (solstizio d’inverno), e quindi in un suo Capodanno. Se vi dimenticate di fare gli guendo il calendario bizantino. In Inghilterra giorno compreso tra il 21 gennaio e il 21 feb- auguri... non disperate, e mandate un sms e Irlanda si festeggiava nel giorno dell’in- braio. Il Capodanno islamico si festeggia in- nel giorno in cui lo festeggiano i cinesi o gli carnazione, il 25 marzo (usanza mantenuta vece tra la fine di gennaio e l’inizio di febbra- indiani: sarete così originali e sempre in ora- fino al 1752), mentre in Francia coincideva io, nel primo giorno del mese di Muharram. rio! Buon anno!

Complice il fuso orario a Capodanno ci sono state potenzialmente 24 ore le, e Auckland, la sua più grande città, sono stati i due primi grandi centri per brindare consecutivamente all’arrivo del nuovo anno. Logicamente urbani al mondo a celebrare l’anno nuovo. Da qui in poi un frenetico sus- tutto va in base al fuso orario di appartenenza di una località o di una na- seguirsi di festeggiamenti nelle più grandi città del mondo. zione. La terra è suddivisa in 24 fusi orari che comprendono 15 meridiani ORE 14: SYDNEY ciascuno, anche se degli aggiustamenti sono stati fatti dagli stati per ov- ORE 16: TOKYO viare a differenze di questa convenzione. Se prendiamo come riferimento ORE 17: HONG KONG e SINGAPORE il nostro fuso orario, le terre che per prime hanno visto il passaggio al ORE 18: BANGKOK e HANOI, capitale del Vietnam nuovo anno sono state le Isole Caroline, un atollo dell’Oceano Pacifico ORE 19.30: NUOVA DELHI, India appartenente alle Kiribati e per questo definita anche Millennium Island, ORE 21: MOSCA seguita a ruota da Kiritimati, anch’essa appartenente alle Kiribati e uffi- ORE 21.30: TEHERAN, capitale dell’Iran cialmente conosciuta anche come Christmas Island, poiché scoperta dal ORE 22: BAGHDAD e NAIROBI, rispettivamente capitali di Iraq e Kenya capitano James Cook il 25 dicembre 1777. Questo arcipelago, apparte- MEZZANOTTE: ROMA, PARIGI, BERLINO, BARCELLONA, PRAGA, MADRID e nente alla lontanissima Oceania, si trova infatti proprio sulla cosiddetta STOCCOLMA linea internazionale del cambiamento di data: una linea immaginaria ORE 1: LONDRA, DUBLINO e LISBONA sulla superficie terrestre istituita nel 1884. ORE 3: RIO DE JANEIRO Rientrano nello stesso orario, ma geograficamente arrivano dopo, Apia, ORE 4: BUENOS AIRES la capitale delle Samoa, e Fakaofo, un atollo del gruppo delle Tokelau. A ORE 6: NEW YORK seguire è stato l’arcipelago delle Chatham Island a celebrare il 2018 con ORE 7: CHICAGO solo un quarto d’ora di differenza. E finalmente, dopo un’ora (alle 12:00 ORE 9: LOS ANGELES, SAN FRANCISCO e LAS VEGAS del 31 dicembre), siamo sbarcati in Nuova Zelanda: Wellington, la capita- ORE 11: HAWAII, gli ultimi a brindare insieme all’Alaska.

47 comportamento Propositi anno nuovo regolati da un gene?

hi vorrebbe dimagrire, chi iniziare cologiche. Il gene è associato a un recettore dell’Hertfordshire, nonostante le promesse ad andare in palestra, chi cambiare dell’ossitocina, ormone protagonista nella di impegno, il 78% delle persone non riesce o trovare finalmente un nuovo lavo- relazione mamma-bambino, che può avere a portare avanti i propri buoni propositi, co- ro, chi smettere di fumare e chi più due varianti. Una delle due è associata a sen- minciando a trasgredire quasi allo scoccare ne ha più ne metta... L’inizio di un sibilità allo stress, a minori capacità sociali e della mezzanotte. Cnuovo anno porta sempre con sé desiderio di un più debole stato di salute. I ricercatori Non riusciamo a mantenere i nostri buoni cambiamento, rinascita e di un nuovo inizio hanno messo in luce che la stessa variante è propositi principalmente “perché un propo- e si apre con una sfida quasi impossibile: fare presente in coloro che hanno scarsa autosti- sito non è un obiettivo e dunque, per sua (e rispettare) una lista dei buoni propositi. Le ma e che in generale non sentono di avere in natura, ha meno possibilità di diventare difficoltà però sono due: la prima è quella di mano il proprio destino. realtà”. Un obiettivo è infatti strutturato in trovare degli obiettivi realizzabili, ma al con- modo tale da massimizzare le chance di re- tempo validi e importanti; l’altro ostacolo è fPerché sono alizzazione e, essendo specifici, sono sempre quello di riuscire a mantenere la promessa espressi in termini positivi. Sarebbe questa che si è fatti a se stessi. destinati la ragione principale che ci spinge ad abban- al fallimento donare i propositi appena dopo le festività. fLa genetica Tra le scuse più adottate c’è la mancanza fLe strategie dei propositi di tempo a causa dei molteplici impegni Cosa ci può aiutare nel mantenere fede alle quotidiani. Di sicuro però è nella scelta del più efficaci promesse che ci siamo fatti nei primi giorni proposito che cominciano i problemi. Il pro- Sulla base di queste premesse vediamo di di gennaio? Sicuramente alcune caratteristi- ponimento espresso in negativo (non fare...) capire come mai è così difficile portare a che sono d’aiuto, come l’ottimismo e l’auto- è più difficile da mantenere, così come im- compimento i buoni propositi e come fare stima che aumentano la percezione di avere pegni al di fuori della nostra portata che si per realizzarli. il controllo sulla propria vita. Un gruppo di avvicinano più a un sogno che a un obiettivo. Secondo il risultato incoraggiante di uno ricercatori dell’Università della California ha Secondo un recente studio condotto dal studio, pubblicato nel 2014 sul New York Ti- pubblicato uno studio che rivela un gene gruppo di ricerca del dr. Richard Wiseman, mes, che si basa sulla sintesi di tutti gli studi alla base di queste importanti risorse psi- docente e ricercatore presso l’Università condotto da un gruppo di ricercatori, medici,

Come adempiere agli obiettivi formulati a gennaio senza che diventino una vuota tradizione? Scrivere una lista è un primo passo, ma ci vengono in aiuto anche i nostri geni e qualche consiglio organizzativo: vediamo insieme come fare per iniziare con il piede giusto

48 psicologi ed economisti comportamentali, sono state tratte alcune fondamentali stra- tegie utili a mantenere i buoni propositi fino alla loro realizzazione . Eccole: - definire obiettivi raggiungibili e stilare un piano d’azione concreto. Più dettagliato e specifico è il piano, più vi è la possibilità che questo sia portato a compimento. Secondo diversi studi empirici si è potuto constatare che qualora ai partecipanti di una ricerca ve- nisse richiesto di compiere una determinata azione a un certo orario o in un certa data, questi avevano il 13% in più di possibilità di portare compimento l’impegno preso rispet- to ad altri soggetti che non avevano ricevuto istruzioni specifiche; - aggiungere una “posta in gioco”, dal valore reale. Da una ricerca condotta dall’American Medical Association, e durata 16 settimane su due categorie di individui il cui obiettivo era la perdita di peso, coloro che erano vin- colati al pagamento di una multa in caso di insuccesso al termine avevano perso in media 7 kg in più rispetto al gruppo di con- trollo che non era stato vincolato da alcuna condizione; - associare uno stimolo positivo ai buoni pro- positi. Cercate di trovare un’attività che sia per voi piacevole e provate a svolgerla du- rante il compimento del vostro proposito. Se ad esempio, siete amanti della lettura e tra i vostri propositi per l’anno nuovo c’è quello di iscrivervi in palestra, provate a leggere un libro solo durante l’allenamento, in modo da permettere l’associazione del vostro propo- sito a uno stimolo per voi positivo e signifi- cativo; - fare affidamento sul supporto delle persone care. Anche in questo caso si è giunti all’evi- denza che il supporto emotivo di chi ci vuole bene aiuta e nutre la nostra motivazione a perseguire un obiettivo. - fare una lista dei possibili ostacoli così da essere preparati ad affrontarli senza lasciarsi abbattere. La voglia di cambiamento e di un nuovo inizio ci rende fin troppo ottimisti e finiamo con elencarci mentalmente tutta una serie di obiettivi spesso fin troppo vaghi o ambiziosi che vorremmo portare a termine salvo poi demotivarci o dimenticarcene non appena ricomincia la routine quotidiana... Ricapitolando, grazie a queste semplici ma efficaci strategie, perché un proposito smet- ta di essere un semplice desiderio deve ne- cessariamente essere: realistico, alla nostra portata e descritto dettagliatamente. Prova- re per credere!

49 alimentazione

Abbondanza, buona sorte, salute, soldi e allegria. I cibi della tradizione di Capodanno nascondono spesso una complessa simbologia, nata con i popoli indoeuropei e che arriva fino al cristianesimo

er chiudere in bellezza il 2017 e ini- ziare bene il Cenone di San Silvestro 2018, esiste una miriade di cibi Pportafortuna. Simboli oltre che veri e propri la fortuna si serve a tavola riti superstiziosi, per- ché ogni piatto ha un significato e un mes- saggio, e quelli del ce- Riso none di San Silvestro Sarà per il nome che più che in ogni altra evoca gioia e risate è occasione. Niente ba- da sempre conside- nalità, dunque, ma rato un portafortuna. manifestazioni di una Utilizzato, non a caso, “scienza sacra” oggi come buon augurio perduta che i nostri anche durante i antenati conoscevano matrimoni. Il risotto bene, e che ancora oggi portafortuna per troviamo impressa nei eccellenza: quello con nostri monumenti e – la melagrana... senza saperlo – perfi- no nei nostri compor- tamenti e modi di fare. Maiale Vediamo, dunque, al- Perché il salvadanaio ha in genere la cuni dei cibi portafor- forma di un maialino? Il suino è simbolo tuna o di buon augurio di quella civiltà contadina in cui “non si per un fantastico anno. butta via nulla”: rappresenta l’immagine di abbondanza e di progresso materiale. fCosa non Facile da allevare e dalle carni a buon mercato, per i contadini era una vera mangiare prelibatezza. Nel Medioevo cristiano Ci sono invece dei cibi venne considerato animale diabolico per che non andrebbero lussuria e impudicizia: diabolico nello messi a tavola a Capo- spirito, ma benedetto nella materia danno in quanto porta- tori di sventura: 1) carne di pollame: in- Uva dica che la fortuna vola La tradizione di mangiarne via. Quindi evitate pollo un chicco per ogni rintocco e tacchino a Capodanno dell’orologio allo scoccare della 2) aragosta e gamberi: mezzanotte è di origine spa- visto che camminano gnola. L’orologio, in questione, all’indietro, significa- è infatti quello della Real casa no un’involuzione della de zorreos a Puerta del Sol, fortuna, un arresto del una delle piazze più famose miglioramento e quin- di Madrid. Spagna a parte, di non vanno bene con l’uva è comunque considerata l’Anno Nuovo tradizionalmente un simbolo d’abbondanza e di allegria

50 Abbondanza, buona sorte, salute, soldi e allegria. I cibi della tradizione di Capodanno nascondono spesso una complessa simbologia, nata con i popoli indoeuropei e che arriva fino al cristianesimo Cenone di San Silvestro la fortuna si serve a tavola Peperoncino È il portafortuna per eccellenza (Napoli

Lenticchie docet). Le origini di questa credenza sono Una storia arcinota. Fin dai più “hot” che mai: per i Romani, come per tempi dei Romani erano gran parte dei popoli sia indoeuropei che considerate di buon auspicio non, la simbologia fallica era utilizzata per la loro somiglianza come augurio di fertilità, sia familiare alle monete. Oltre che nel che economica legata all’agricoltura. Da piatto, il buon augurio si può qui deriva il cornetto rosso usato come esprimere anche sotto forma portafortuna, spesso costruiti in preziosis- di sacchettini da regalare, simo corallo rosso. Appeso nelle case e nei da appendere sotto l’albero negozi serviva per difendersi dal malocchio; o da utilizzare per simpatici sotto il cuscino dell’amato, per scongiurare segnaposto. le infedeltà coniugali. Collane di peperon- cini venivano poi regalate agli sposi dai Bietola genitori. Avrete capito, ora, da cosa deriva e cavoli la moda dell’intimo rosso... Nei Paesi legati al dollaro il verde della bietola, come quello del cavolo, richiama a quello dei bigliettoni. Ma il verde è anche il colore della speranza e del rispetto per l’ambiente: più verde per tutti, allora. Se non foste dotati di bietole o cavoli cospargete tutto di prezzemolo

Frutta secca È considerata portafortuna specie in Francia, dove si devono mangiare ben 13 tipi di frutta secca. La tradizione italiana ne richiede sette: noci, nocciole, arachidi, uvetta, mandorle, Mandarini fichi e datteri. Il motivo? Per i Romani la Per il Feng Shui cinese, il mandarino è frutta secca era un simbolo ben augurante, uno dei portafortuna per eccellenza. La soprattutto durante i matrimoni (le famose sua forma quasi perfettamente sferica nozze coi fichi secchi). Frutta secca dal guscio richiama l’infinito. Per il Capodanno duro e dall’interno morbido come mandorle, cinese, non a caso, si regalano mandarini. noci e nocciole divennero in seguito simboli Un simbolismo positivo, quello del man- cristiani di interiorità e di misticismo, l’opposto darino e degli agrumi, presente anche del maiale nella tradizione occidentale

51 salute

Dopo le feste la bilancia segna qualche chilo in più rispetto al peso forma? Colpa di bagordi e maratone alimentari di Natale e Capodanno. Per molti adesso arriva il momento di correre ai ripari Da domani DIETA e è vero, come recita un popolare Qualcuno sarà sicuramente uscito indenne giro sul web. Sono tanti i consigli, i suggeri- proverbio, che “l’epifania tutte le fe- da cenoni, dolci e champagne, vuoi per un menti, le regole da seguire per perdere peso ste porta via” altrettanto vero è che, metabolismo da far invidia, vuoi per la forza in maniera sana. per la stragrande maggioranza delle di volontà che gli ha impedito di fare “strap- Scrivendo su Google “dieta feste” i risultati persone, a “pesare”, dopo Natale, San pi” alla regola. Ma per la maggior parte delle sfiorano il milione e mezzo. Leggerli tutti è Silvestro e Capodanno sono i chili di persone il giorno della Befana si trasforma in quasi impossibile ed allora cosa fare? Il primo Stroppo accumulati nonostante i buoni proposi- una data da segnare in rosso sul calendario. La suggerimento da seguire è nessun regime ti di non esagerare a tavola. A dirlo non è solo parola da scrivere a caratteri cubitali è solo una: punitivo o digiuno. Per smaltire gli eccessi ali- la bilancia ma anche jeans, pantaloni e vestiti dieta. E ferrea, anche. In fondo, “anno nuovo, mentari è sufficiente orientarsi su cibi leggeri che iniziano a tirare un po’, soprattutto sui fian- vita nuova” no? Alzi la mano chi nella lista dei e bere molta acqua o tisane. Fare movimento, chi. Dati alla mano, i numeri non sono molto buoni propositi si è posto, anche per il 2018, consumare i dolci rimasti solo sporadicamen- incoraggianti: statistiche ufficiali parlano in l’obiettivo di dimagrire. E poco importa se la te, fare incetta di frutta e verdure, sono gli media, di 2/3 kg in più a causa dell’assunzione motivazione finisce poi per scemare. L’impor- altri principi da rispettare quotidianamente. di 15-20mila calorie in eccesso rispetto al fab- tante è non rimandare a domani, un domani Banditi alcool e frutta secca. E iscriversi in pa- bisogno quotidiano. E se prenderli non costa che non arriverà mai. lestra, se possibile. Inoltre, visto che durante nemmeno tanta fatica, altrettanto non si può Per capire l’importanza che riveste rimettersi il periodo natalizio lo smartphone è stato un dire quando, invece, tocca perderli. in forma dopo le feste per i più basta fare un compagno immancabile per scattare foto a

52 Dopo le feste la bilancia segna qualche chilo in più rispetto al peso forma? Colpa di bagordi e maratone alimentari di Natale e Capodanno. Per molti adesso arriva il momento di correre ai ripari Da domani DIETA pietanze e piatti allora perché non consultarlo Ecco allora gli alimenti consigliati dagli esperti cotti che aiutano a smaltire le scorie accumula- per rimettersi sulla retta via? Negli store di- per disintossicare l’organismo: te durante il periodo delle feste. gitali sono tante le applicazioni utili anche in Anzitutto è bene ridurre – se non eliminare Fondamentale è anche bere molta acqua per questi giorni post festa. Perché se mangiare è del tutto – cibi ricchi di grassi, quali carne di depurare sia reni che intestino, affaticati dalle un rito ancora manuale, dimagrire può essere maiale, di agnello e insaccati vari. È importante libagioni dei giorni scorsi. Accompagnare l’ac- tecnologico. consumare molta verdura, legumi e frutta che qua con del limone è ancora più indicato per aiutano a reidratare l’organismo. Tra le verdu- depurare l’organismo dalle tossine. Riguardo fLe pietanze «sì» re sono da prediligere quelle a foglia verde, alle tisane si consigliano quelle al tè verde, ma ad esempio insalata, spinaci e sedano, che vanno bene anche quelle al gelsomino o al fi- Un’alimentazione a base di pietanze partico- servono a disintossicare l’organismo da scorie nocchio. larmente ricche di grassi sovraccarica il fegato, e metalli pesanti. Sono molto indicati anche i Inoltre bisogna sottolineare che la sola alimen- che deve lavorare molto di più per smaltire broccoli e le barbabietole che hanno un’elevata tazione, di per sé, non basta per eliminare le questi eccessi. Lo stesso dicasi per lo stomaco capacità depurativa. calorie in eccesso. Alla dieta va accompagnata e per tutto l’apparato digerente. Dopo queste I carciofi, invece, vengono consigliati per il loro anche una moderata attività fisica, l’impor- maratone alimentari, dunque, il nostro organi- effetto diuretico e per l’azione protettiva che tante è che sia costante nel tempo. In questo smo ha bisogno di purificarsi per eliminare le svolgono nei confronti del fegato. In questi senso, si rivela utile allo scopo fare una passeg- scorie accumulate. giorni possono rivelarsi utili anche tisane e de- giata quotidiana di circa 20 minuti.

53 tendenze Elenco semiserio delle professioni che andranno di moda tra gli umani quando le macchine ci avranno soppiantato

e lo sentiamo ripete- passi di danza e interessanti con- ritocchino col bisturi. In un futuro re quasi ogni giorno: versazioni. con robot sempre più personaliz- prima o poi, i robot zati, serviranno figure professio- ci ruberanno il lavo- fChirurgo plastico nali che sappiano aggiustare gli ro. Ma non buttia- androidi per potenziarne gli arti, moci giù: con le macchine a fare Gli umani sono già capaci di varie o sveltirne i processori. Alcuni Cla parte del leone nelle mansioni forme di upgrade fisico: vanno in robot offrono già la possibilità di più faticose e ripetitive, le prossi- palestra per scolpire i muscoli, si continui upgrade del software per me generazioni di umani avran- truccano per coprire le occhiaie e rendere l’interazione con essi il più no parecchio tempo libero da in qualche caso, si concedono un gradevole possibile. dedicare a hobby e interessi cre- ativi. E visto che siamo una spe- cie adattabile, troveremo nicchie di competenze esclusive anche in quel tipo di mercato. Hector Gonzalez-Jimenez, un ricercato- re dell’Università di York che stu- dia le relazioni tra uomo e robot sociali con le loro implicazioni su consumi, ha ipotizzato – con una buona dose di ironia – cin- que figure professionali riservate agli umani che torneranno molto utili per gestire personale robo- tico. fInsegnante di canto Il futuro non ci riserva soltanto androidi-ope- rai. Saranno sempre di più le aziende che svi- lupperanno softwa- re e hardware per rendere le macchine più creative, e capa- ci di cantare, ballare, cucinare, intavolare conversazioni arti- colate. Qualcuno FUTURO dovrà insegnarglie- lo (o almeno for- nire gli elementi iniziali: sanno apprendere ve- robot locemente anche da sole). Pepper, il robot umanoide della compagnia te- lefonica giapponese come Softbank, sa già in- trattenere la nostra specie con canzoni, clienti 54 Elenco semiserio delle professioni che andranno di moda tra gli umani quando le macchine ci avranno soppiantato

fInfermiere per umanoidi diverranno sempre loro trasporto, assicurandosi che più personalizzate ed empatiche. non vengano sballottati e danneg- Proprio come gli umani, gli an- giati nella stiva di un aereo, procu- droidi avranno bisogno di conti- fAgente di viaggio rando valigie adeguate per le loro nui check-up per ovviare a piccoli componenti e assicurandosi che “malfunzionamenti”. Il profilo del Quando i robot saranno ormai di abbiano sistemi di alimentazione e tecnico robotico esiste già, ma è famiglia, è probabile che sviluppe- batterie anche lontano da casa. finora rimasto confinato all’ambito remo con essi uno stretto legame, industriale: con robot sempre più e che vorremo portarli in vacanza fOrganizzatori e avvezzi alle relazioni sociali, le cure con noi. Servirà chi si occupi del giudici di concorsi Alcune ricerche hanno stabilito che parte del legame che svilup- piamo con gli animali da compa- gnia, o con le auto, sia nel fatto che li consideriamo estensioni della nostra personalità. Anche i robot diventeranno estensioni del sé umano, e le occasioni per metterli in mostra e farli com- petere – dando sfoggio dell’ingegno di chi li ha progettati – aumente- ranno. Occorrerà or- ganizzarle, e garantire giudici imparziali.

FUTURO robot come clienti 55 amata e odiata (consumo batteria) nella periferia dove risiedo, smartphone alla presto per sostituirsi all’ufficio del catasto: Google Maps è una delle app che mano. Gli ho chiesto se avesse bisogno d’aiu- difficile dire oggi cosa ci porterà il futuro... La ha cambiato più di una abitudi- to. ”Mi arrangio con Google Maps”, e via, zai- nuova versione sfoggia anche un nuovo sche- ne, ed è entrata di prepotenza no in spalle e smartphone alla mano in cerca ma di colori e icone inedite per aiutare l’u- nelle nostre vite di viaggiatori/ di un’uscita dal dedalo in cui s’era trovato... tente a identificare esattamente che genere L’ smanettatori di smartphone: pro- Google ha dimostrato che l’azienda e i suoi di punto d’interesse (point of interest) si trovi babilmente è una delle applicazioni più ap- sviluppatori sono pronti a introdurre novità nelle vicinanze. Posti come caffè, chiese, mu- prezzate tra quelle firmate Big G e vale non finora inesplorate, capaci di migliorare anco- sei e ospedali avranno i propri colori e le pro- solo per gli automobilisti. Google è riuscita a ra di più l’uso di Maps e rendere l’app utilis- prie icone, per non sbagliarsi mai. I punti d’in- fare delle critiche una virtù, apportando tut- sima al fruitore. La nuova versione prodotta teresse relativi a cibo e bevande, per esempio, te le modifiche necessarie al fine di rendere dall’azienda di Mountain View integra nuove saranno arancioni, quelli per lo shopping blu, Maps quasi perfetta e ha rilasciato un nuovo funzionalità ed è prossima a essere ulterior- quelli d’intrattenimento e culturali verde aggiornamento per Android, giunto alla nu- mente implementata con alcuni servizi inedi- hiaro, i servizi viola, la salute rossi, quelli merazione 9.68 (beta). ti già annunciati e con altri già presenti ma relativi alle attività all’aperto verdi e così via. Un sistema di navigazione sempre aggiorna- più accurati. In quanto alla precisione un’altra novità è il to con la possibilità di molteplici funzionalità La prima significativa novità riguarda le stra- supporto della funzione “picture in picture” e interazioni specie con la possibilità di utiliz- de. Finora gli edifici erano stati sempre dei cioè la visione di una finestra video all’interno zare non solo l’auto come mezzo di trasporto, parallelepipedi “vuoti” all’interno dei reti- dell’applicazione, che finora non era abilitata. ma la contemplazione dei mezzi di trasporto colati di strade. Adesso cambierà tutto visto La nomenclatura regionale, inoltre, consenti- pubblici oltre alla bicicletta o la camminata a che Maps sarà anche in grado di visualizzare rà di marcare le differenze tra diverse zone in piedi. Ricordo quest’estate un turista disperso le mappe interne degli edifici. Forse è un po’ modo più facile e più preciso. Se una strada GOOGLE MAPS ora rasenta la perfezione

L’azienda di Mountain View ha rilasciato un nuovo aggiornamento per Android, giunto alla numerazione 9.68 (beta) multimedia chiude, un nuovo locale apre o un evento si storante alla lista dei preferiti, Google Maps la nuova opzione per gestire le proprie crono- sta svolgendo nella tua zona, Google Maps lo rifletterà queste informazioni.I pendolari, logie degli spostamenti. segnalerà. Se si programma un appuntamen- oppure gli habituè di spostamenti regolari Chi si muove tramite trasporto pubblico fra to usando Google Calendar, si riceverà una e più o meno fissi, tutti quelli che compiono le novità di Google Maps non disdegnerà di conferma su Gmail o si aggiungerà un ri- tragitti ripetitivi avranno modo di apprezzare sicuro le nuove notifiche dei trasporti pubblici che consentono di sapere prima le indicazioni per le fermate dei bus e per i percorsi, anche attraverso notifiche e senza aprire l’app. Sa- ranno poi indicati avvisi sui costi dei servizi di noleggio (Uber), con particolare attenzione alle promozioni. Per chi viaggia in auomobile è importante sa- pere che la connessione può variare. Adesso però la potenza dei segnali GPS sarà indicata più chiaramente e con maggior precisione, fornendo anche un tempo stimato di ricon- nessione. Inoltre, le reti Wi-Fi verranno moni- torate e segnalate nell’App per non sprecare dati nel caricamento di foto o video di grandi dimensioni. Riguardo invece alle mappe off- line, queste saranno sempre più importanti in termini di spazio occupato all’interno della memoria dello smartphone. L’appilca- zione Maps è stato lanciato dall’azienda di Mountain View l’8 febbraio 2005. FaS

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Volontà di valorizzare e mettere a sistema le tante eccellenze del Bel Paese, un grande investimento per la sua immagine: il 2018 sarà l’anno dedicato al cibo italiano Il mondo ha fame d’Italia

a cura di Ilaria Rocchi artistiche e paesaggistiche, rappresentando Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una uno dei migliori biglietti da visita dell’Italia scelta tutt’altro che banale. Significa porre an- nel mondo. Il cibo, insieme all’arte, racconta cora una volta l’accento su parole chiave come opo quello dedicati ai Cammini la storia del territorio e delle comunità che le qualità, eccellenza e sicurezza che rendono uni- (2016) e ai Borghi (2017), il 2018 abitano. Un valore immenso, che il Governo ci i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro sarà l’Anno Nazionale del Cibo ita- italiano continua a promuovere e tutelare con di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, liano. L’obiettivo sarà valorizzare e iniziative in campo nazionale e internazionale. artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha mettere a sistema le straordinarie Per il ministro Dario Franceschini (Mibact) sarà fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export produzioni agricole del Bel Paese. un modo “per valorizzare e mettere a sistema in continua crescita, che ha superato i 38 miliar- DL’impegno congiunto del Ministero dei beni e le tante e straordinarie eccellenze italiane e di di euro”, rileva il ministro, che non dimentica delle attività culturali e del turismo (Mibact), fare un grande investimento per l’immagine di citare i risultati positivi della Settimana della del Ministero delle Politiche agricole alimen- del nostro Paese nel mondo. L’Italia deve pro- cucina italiana nel mondo (nel 2017 alla secon- tari e forestali (Mipaaf) e di tutte le istituzioni muoversi all’estero in maniera integrata e in- da edizione), promossa in collaborazione con il locali e regionali si concentrerà sulla promo- telligente: valorizzare e promuovere l’intreccio Ministero degli Esteri e della Cooperazione in- zione del turismo agroalimentare e sulla co- tra cibo arte e paesaggio è sicuramente uno ternazionale e le Ambasciate e i Consolati di più noscenza delle produzioni agricole locali. Tra strumento molto utile per quest’obiettivo”. di cento Paesi, che hanno risposto con entusia- l’altro, l’interesse verso le esperienze enoga- “Grazie ad Expo Milano– afferma il ministro smo all’iniziativa. “Perché, quando raccontiamo stronomiche è in forte aumento e la combi- Maurizio Martina (Mipaaf) – abbiamo raffor- il cibo, raccontiamo anche la storia di chi lo ha nazione di cibo, arte e turismo può diventare zato la promozione della cultura del cibo, inteso realizzato, del territorio dal quale provengono una leva anche per l’innovazione. come strumento di democrazia e di uguaglian- le materie prime. Anche in questo consiste il Un patrimonio, quello del Made in Italy agro- za, come chiave per la tutela della biodiversità saper fare italiano. La nostra forza, il nostro alimentare, che coniuga saper fare, bellezze e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. orgoglio”, conclude Martina.

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ORIZZONTALI: 1. Comune sardo in provin- VERTICALI: 1. Città portoghese, noto centro cia di Nuoro - 5. Affermazioni cretine - 12. di villeggiatura - 2. Le vergini del Paradiso Poste in profondità - 15. Secco, arido - 17. islamico - 3. Il Di Caprio attore - 4. Città del Il denaro del Messico - 18. Il Federer ten- Belgio - 5. I mobili più mobili - 6. Rendono i nista - 20. Un giorno della settimana - 22. serbi superbi - 7. Preposizione... moltiplicante Genere musicale degli anni Settanta - 23. - 8. Il fiume di Monaco in Baviera - 9. La prima Sono donne per metà - 24. Avversa, contra- parte del pomeriggio - 10. Isernia su targa ria - 26. Formaggio dolce della Valsassina - d’auto - 11. Bene ventilate - 12. La dea della 28. Se ridono sono da buttar via - 30. Sono salute - 13. Uomini inglesi - 14. Spetta ai suc- con tanto talento - 32. Afferrato o acciuffato cessori - 16. Lo prevede il meteorologo - 19. Il - 33. Chiedere senza cedere - 34. Ridotto in bordo ricucito - 21. Formica senza forma - 23. cenere - 35. Rimuovere il punteggio - 37. Parte liquida del sangue - 25. Fa disperare chi Il Garrett che uccise Billy the Kid - 38. Tra- ha voglia di dormire - 27. Ardono senza fiam- sformava in oro qualsiasi cosa toccasse - 39. ma - 29. Fu il primo fratricida - 31. Il Pound Capeggiò una rivolta di schiavi - 40. Rende poeta - 33. Città dell’Etiopia - 35. Sospensione lucidi i pavimenti - 41. Fu la seconda moglie del respiro - 36. Era chiamato Mongibello - 37. di Atamante - 42. La somma di quattro lustri Lo è la Torre di Pisa - 38. Un ordigno scagliato - 43. Quella pescatrice ha la coda - 44. Son- a distanza - 39. Accigliato... in Lombardia - 40. drio su targa d’auto - 45. È bassa col riflusso Gli Stati della Confederazione elvetica - 42. Si - 46. Le estremità dell’alfabeto - 47. Gelida compiacciono stoltamente di sé - 43. L’insala- Soluzione del numero precedente regione circumpolare - 49. Un tipo che può ta... di Mosca - 45. Le alza chi s’arrende - 47. essere pericoloso - 51. Rette quando sono L’alcaloide delle five o’ clock - 48. Comune in probe - 53. Proprio quello che serve! - 55. Il provincia di Milano - 49. Otello era quello di verso della cornacchia - 57. Grosso mammi- Venezia - 50. Città russa sul fiume Oka - 52. fero... della strada - 59. Il Capirossi centauro Il simbolo del niobio - 54. L’acronimo per vini - 60. L’esultante può toccarlo... con un dito pregiati - 56. Le aveva il cavallo Pegaso - 58. - 62. Città francese sulla Loira - 63. L’autore Preceduto dal nine - 60. Mutano la suocera in de Il nome della rosa - 64. Sognatore istintivo suora - 61. Stone regista (iniz.). - 65. Sono macchiate e ridono. Pinocchio

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