2017 SANT’ANNA NEWS Newsletter dell’Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore S. Anna –

Numero 45 • 2017 - semestrale www.santannapisa.it/it/collegio/associazione-ex-allievi

unione fa la forza. Perché dunque non Sant’Anna, Normale, Alap: L’ coordinare e unire le Associazioni de- gli ex-allievi del Sant’Anna, della Normale prove di condivisione e sinergie tra Ex-Allievi e dell’Università di Pisa in modo da creare sinergie operative, condivisione di proget- ti e ottenere servizi amministrativi comu- ni? Se ne è parlato all’Assemblea dei Soci del 30 aprile scorso, dove Franco Mosca ha illustrato questa proposta. L’incontro è stato organizzato per elaborare le linee di intervento sinergiche tra le tre associazio- ni pisane e per questo erano stati invitati il Presidente e la Vicepresidente dell’As- sociazione Normalisti. All’Assemblea era Associazione presente come loro delegato Cosimo Pa- Normalisti ravano, rappresentante degli allievi della Scuola Normale. Il Prof. Mosca ha informato l’Assem- blea del suo incontro, avvenuto il 6 apri- Statuto Associazione Normalisti le scorso, con il vicesindaco Paolo Ghezzi in qualità di Presidente dell’ALAP (Asso- ciazione Laureati Ateneo Pisano), il dott. Roberto Cerreto (Presidente dell’Associa- zione Normalisti) e la dott.ssa Elisa Guidi Il presente Statuto, approvato in data 18 giugno 2011 dall'Assemblea dei Soci, aggiorna e sostituisce quello in vigore (vicepresidente dell’Associazione Norma- dal 1997. listi). La proposta in discussione riguarda le sinergie operative tra l’Associazione Ex Allievi della Scuola Superiore Sant’Anna, Art. 1 - Denominazione, durata, sede e rapporti con la Scuola Normale Superiore - L'Associazione Normalisti, l’Associazione Normalisti e l’Associazio- ne Laureati Ateneo Pisano (ALAP). Tra costituitasi nel 1997 come “Associazione Alunni, Ricercatori e Professori della Scuola Normale Superiore di Pisa” i temi affrontati ci sono la condivisione successivamente denominata “Associazione Normalisti” ha durata indeterminata. del Sistema Rete (l’Associazione ex Allie- vi mette a disposizione il proprio Sistema divisi, dell’opportunità di un’unica sede, Franco Masciullo si è dichiarato mol- Rete e propone di integrarlo con allievi ed di incontri di ex allievi con allieviL' delleAssociazione to favorevole ha alla sede creazione presso delle sinergiela Scuola Normale Superiore di Pisa (d'ora innanzi detta la Scuola) e opera di concerto ex Allievi delle altre due Associazioni); la tre Associazioni, del reperimento condi fon la- stessa.che potrebbero A tal garantire fine promuove una massa criti la- stipula di un Protocollo di Intesa per disciplinare forme e modalità della reciproca condivisione del Progetto Hope (Humani- di e della partecipazione sinergica a ban- ca che le singole Associazioni non sono in tarian Organization for People Equality) collaborazione tra le quali le modalità di utilizzo del marchio e del logo della Scuola e tutto ciò sia ritenuto necessario di europei. Il Presidente Franco Mosca ha grado di raggiungere. Vincenzo Di Nubila con la partecipazione a iniziative di Coo- aperto la discussione sull’opportunitàad avviso di ha comunecondiviso questa delle posizione parti. favorevole perazione Umanitaria di allievi e giovani mettere a servizio della sinergia tra le tre alla sinergia tra le Associazioni che potreb- ex allievi dei tre Atenei, missioni all’estero Associazioni le risorse sviluppate dall’As- be arricchire tutti, fermo restando l’auto- e tutoraggio a distanza; iniziative artistico- sociazione Ex Allievi in questi anni,Art. dal 2 – nomiaSoci di– ciascunaSono soci associazione. dell'Associazione Riccardo i soci già membri dell'Associazione alla data di entrata in vigore del presente culturali condivise; l’organizzazione del Progetto Rete al Progetto Hope. Come Varaldo ha suggerito di affiancare alla gior- primo Convegno comune delle tre Asso- Statuto, gli allievi in corso e gli ex allievi (del corso ordinario o del corso di perfezionamento) che abbiano completato primo passo verso la costruzione della si- nata del Convegno condiviso a novembre ciazioni nella seconda decade di novembre nergia il Prof. Mosca ha proposto diil orgacorso- unadegli giornata studi in pressocui la Scuola la ScuolaSant’Anna e che si siano iscritti all'Associazione e i Direttori ed ex Direttori della Scuola. Gli ex 2017. Inoltre si è parlato della creazione di nizzare nella seconda decade di Novembre si possa presentare ai suoi ex allievi, co- servizi amministrativi di segreteria con- allievi che non abbiano completato il corso degli studi presso la Scuola e i ricercatori e docenti che abbiano svolto la 2017 un Convegno promosso dalle tre me opportunità utile ad aggiornare coloro Associazioni e di ricevere il mandatoloro di attività che non presso ne hanno la seguitoScuola l’evoluzione, per almeno e un anno accademico potranno richiedere la ammissione alla Associazione. Su Il giornale in PDF è scaricabile esplorare la possibilità di identificaretale una domanda l’Assemblea delibererà ha approvato la proposta Assemblea all’u- ordinaria dei soci nella prima riunione successiva alla richiesta. da questa pagina: sede cittadina comune alle tre associazio- nanimità. (Ricordiamo che i verbali dell’As- www.santannapisa.it/it/collegio/ ni in cui si possa condividere serviziLa amqualifica- semblea di del socio 30 aprile viene 2017 e menodel Consiglio per decesso, per dimissioni da comunicarsi al Consiglio Direttivo, nonché per gravi santanna-news ministrativi e di segreteria. L’assembleaviolazioni ha Direttivo delle del norme primo maggio dello 2017 Statuto sono repe -sancite dalla Assemblea ordinaria dei soci. approvato le proposte all’unanimità. ribili all’indirizzo www.exallievisantanna.eu) Sono soci sostenitori coloro i quali versino un contributo associativo annuale nella misura stabilita dall'Assemblea. Sono soci vitalizi coloro i quali versino un contributo vitalizio una tantum nella misura stabilita dall'Assemblea.

Art. 3 – Scopi - L'Associazione non ha alcun fine di lucro ed ha per scopo di mantenere vivi il senso di appartenenza, i vincoli culturali e le tradizioni di collegialità tra gli allievi favorendone i reciproci contatti, facendo leva il più possibile sugli strumenti informatici stante la sempre maggiore internazionalizzazione degli interessi professionali dei soci stessi. A tal fine la Associazione, in collaborazione con la Direzione della Scuola e, ove possibile, con l’ Associazione Amici della Scuola Normale Superiore di Pisa e le altre Fondazioni di riferimento della Scuola: a) tiene vivo il data base aggiornato dei normalisti garantendone un ordinato accesso attraverso il sito ufficiale della Scuola secondo le norme di tutela della privacy; b) promuove e facilita la creazione di gruppi omogenei per interessi culturali, professionali o per prossimità geografica; c) assicura la regolare pubblicazione del proprio Bollettino denominato “Normale”, esprimendone il comitato di redazione; d) promuove un incontro annuale nella sede della Scuola preferibilmente in concomitanza con la celebrazione dell’anniversario della fondazione della Scuola; e) assicura un servizio di mentoring rivolto sia agli allievi che agli ex allievi al fine di facilitarne l’ingresso e il progresso professionale nel mondo del lavoro; f) organizza incontri e dibattiti su temi di rilevante interesse scientifico, specialmente sui rapporti tra le scienze umanistiche e le scienze fisiche, matematiche e naturali, e su problematiche attinenti la formazione ed in particolare la formazione di eccellenza; g) sollecita i soci a partecipare attivamente alla diffusione dell'informazione volta ad ottenere la più qualificata partecipazione ai concorsi di ammissione ai corsi ordinari e ai corsi di perfezionamento; h) istituisce borse o premi di studio presso la Scuola.

Art . 4 - Patrimonio - Il patrimonio dell'Associazione è costituito: a) dal patrimonio esistente alla data di entrata in vigore del presente statuto; b) dalle quote annuali volontarie dei soci sostenitori e vitalizi;

Associazione Normalisti- piazza dei Cavalieri 7 56126 Pisa Tel. 050509307- Fax 050509010 e-mail: [email protected]@normalisti.sns.it 2017 30 anni eccellenti: cerimonia innovativa e multimediale Al Teatro Verdi di Pisa il robot DoRo ha inaugurato l’anno accademico del Sant’Anna di Daniela Salvestroni

Il robot DoRo, accanto al Rettore Pierdomenico Perata, inaugura il nuovo Anno Accademico l 10 dicembre scorso si è svolta al Te- Sant’Anna da collegio per studenti meri- saluti del presidente Yves Mény e del ret- Iatro Verdi di Pisa l’inaugurazione del tevoli si è trasformato in una delle dieci tore Pierdomenico Perata ha avuto luogo trentesimo anno accademico della Scuola giovani università di successo globale. l’intermezzo musicale: un brano di Cho- Superiore Sant’Anna. Per la prima volta L’inaugurazione dell’anno accademico pin eseguito al pianoforte dall’allievo di la cerimonia è stata aperta alla città per è stata l’occasione per passare in rassegna ingegneria Alessandro di Giovanni. La condividere i successi e per annunciare alcune delle “pietre miliari” dal 1987 a giornalista del Tg1 Rai Alma Grandin ha le nuove sfide in ricerca e formazione che oggi e soprattutto per condividere e an- coordinato i vari momenti della cerimo- guardano al mondo. L’evento ha segnato nunciare il futuro e le prossime sfide che nia. Erano in programma alcuni contri- anche l’inizio delle celebrazioni per i 30 attendono la Scuola. buti filmati realizzati da Zimbravideo di anni dell’ateneo che sono in program- Ad aprire e concludere la cerimonia è Vicopisano (Pisa) per introdurre i capitoli ma per tutto il 2017. Trent’anni in cui il stata la Fanfara dei Carabinieri. Dopo i di una storia italiana di successo globale

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Sopra e nelle pagine seguenti, vari momenti dell’inaugurazione nelle foto di Matteo Del Rosso e Giovanni Bassi com’è quella del Sant’Anna. Nel 2016 la ufficiale dell’apertura dell’anno accade- stri successi. Trovarci in una città dove Scuola è entrata nella Top 10 mondia- mico 2016-2017 ha riservato una sorpresa: qualità di vita e innovazione vanno di le delle università fondate da meno di la frase che ha dato inizio al nuovo anno pari passo, creando un ‘sistema della ri- 50 anni, secondo la rivista inglese “Ti- accademico e alle celebrazioni è stata pro- cerca’ unico in Italia, si è rivelata una del- mes Higher Education”, il cui ranking è nunciata da DoRo, uno dei robot per l’as- le ragioni che hanno agevolato la nostra considerato uno dei più attendibili per sistenza domestica sviluppati con il pro- crescita internazionale. Con questa ce- metodologia e indipendenza di giudizio. getto Robot-Era, coordinato dalla Scuola. rimonia intendiamo restituire una parte L’intervista di Alma Grandin al rettore di quanto Pisa ci ha dato, sottolineando Pierdomenico Perata è stata arricchita “Per inaugurare il trentesimo anno la nostra vocazione di scuola universita- dalle testimonianze dei rappresentanti de- accademico – ha spiegato il rettore Pier- ria superiore che da tempo ha assunto e gli allievi e del personale tecnico ammi- domenico Perata – abbiamo scelto il Te- assumerà sempre più una dimensione glo- nistrativo. Uno dei contributi video pro- atro Verdi per coinvolgere l’intera comu- bale, grazie ad attività di formazione che poneva un’intervista parallela ai quattro nità della Scuola Superiore Sant’Anna e vedono il 30% di allievi stranieri, come rettori – Francesco Donato Busnelli, Ric- per esprimere gratitudine alla città che i corsi di dottorato e perfezionamento, e cardo Varaldo, Paolo Ancilotti e Maria ci ospita e dove abbiamo la nostra sede a ricerche condotte in partnership con le Chiara Carrozza – che hanno preceduto storica. Dal 1987 Pisa ci ha fatto sentire più prestigiose università al mondo. Ri- Perata. In conclusione la proclamazione sostegno e vicinanza e ha condiviso i no- cerche che permettono ai nostri docenti e

3 2017 ricercatori, ma anche agli allievi, di essere degli allievi i collegi ove risiedono sono ne troppo spesso considerata una ‘piccola presenti sulle più importanti riviste scien- nati i centri di ricerca a Pontedera e a Pisa. università’. In realtà è una cosa molto di- tifiche, confermando la competitività del La Sant’Anna è gratuita e i suoi allievi versa. Il nostro ruolo e quello della Norma- sistema Italia, che come Scuola Superiore sono selezionati solo in base al merito. Ma le è di garantire la piena attuazione dell’ar- Sant’Anna vogliamo contribuire ad au- senza attività di ricerca saremmo rimasti ticolo 34 della Costituzione: garantire ai mentare ancora”. un buon collegio di merito ed è così che meritevoli il più elevato livello di studio. “La Scuola – ha sottolineato il rettore inizia il percorso verso il Sant’Anna come Sant’Anna, Normale e Iuss di Pavia, con Pierdomenico Perata – in questi anni ha Research University”. la quale siamo federati, sposano il modello fatto crescere innanzitutto i suoi collegi, “Finora Sant’Anna e Normale hanno Napoleonico delle Grandes Ecoles francesi, con il Collegio Faedo, insieme alla Nor- condotto vite indipendenti – ha aggiunto includendo anche gli allievi undergraduate male, e il collegio Tiziano Terzani, inti- Perata – ma adesso i rapporti tra le due che risiedono nei collegi. È naturale che tolato a uno dei suoi tanti illustri allievi. scuole sono ottimi e sono sicuro che fare- queste scuole facciano squadra. Senza di- Solo dopo aver garantito alla comunità mo grandi cose insieme. La Sant’Anna vie- menticare che siamo a Pisa, a pochi chilo-

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metri da Lucca e quindi collaboreremo an- queste caratteristiche. Ma solo lavorando valorizza i talenti e accetta la sfida del con- che con Imt. E poi c’è il Cnr, che da anni insieme possiamo ottenere dei risultati”. fronto internazionale. La scuola coopera è partner fondamentale per la nostra area “In questi 30 anni – ha affermato il sin- molto con le istituzioni e presta le sue com- di medicina, insieme alla Fondazione Mo- daco di Pisa Marco Filippeschi – la Scuo- petenze anche per la gestione d’importanti nasterio. E l’Università di Pisa con la quale la Sant’Anna è stata anche un motore di politiche regionali. A Pisa collaboriamo in il rapporto è indispensabile: se Pisa vince cambiamento di Pisa e della Toscana, e i particolare a individuare azioni d’innova- vinciamo tutti. Se Pisa è debole perdiamo risultati dimostrati, ai primi posti nel mon- zione urbana e ad arricchire il Piano stra- tutti. Anche la città. Mi piace quindi il do, sono dovuti alla selezione rigorosa fatta tegico dal punto di vista di una città che modello proposto da Maria Chiara Car- per merito, alla qualità eccellente della for- ha una presenza eccezionale di istituzioni rozza: ‘Pisa come Cambridge’. Dobbiamo mazione e della ricerca e alla grande aper- universitarie e della ricerca, come solo po- farla diventare una città ambiziosa, che tura alla società e all’innovazione, in tutti che altre città europee possono vantare”. vive appieno il privilegio di ospitare così i campi. La scuola è esempio e metafora di tante istituzioni universitarie. Solo Pisa ha un’Italia nuova, quella che vorremmo, che Daniela Salvestroni

5 2017 30 anni eccellenti: le celebrazioni con ospiti illustri, come il Presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi e il Premio Nobel per l’economia Joseph E. Stiglitz

Dal 29 aprile al primo maggio si è svolto l’incontro di allievi ed ex allievi della Scuola Sant’Anna. “L‘Alumni me- eting’ – spiega il comitato promotore – è stato il ritrovo per festeggiare insieme i trent’anni della nostra istituzione, un’oc- casione per ricordare la strada percorsa e per contribuire a costruire la Scuola Superiore Sant’Anna del domani. Que- sto evento tanto atteso si è svolto nella sede storica”. Il 3 maggio si è tenuta la lezione del presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi dal titolo “La Corte Costi- tuzionale. Una valvola respiratoria per la società italiana”. Sul piano istituzionale la Consulta rappresenta una delle prin- cipali innovazioni della Costituzione promulgata nel 1948. Nel garantire il ri- spetto della superiorità della Costituzio- ne sulle altre fonti del diritto, la Corte è garante della tutela dei diritti di tutti i cit- Uno dei tanti momenti dei festeggiamenti per il trentennale della Scuola, da sinistra: tadini e di un corretto equilibrio tra i poteri Pierdomenico Perata, Franco Mosca, Alessandra Burini, Paolo Rametta e Carlo Favaretto dello Stato. A distanza di sessant’anni l 28 aprile scorso hanno preso il via tiche delle colture. Un milione di euro in dalla sua istituzione, la Corte Costitu- Ile celebrazioni per i trent’anni della tre anni è l’investimento di Valagro per zionale ha contribuito a permeare tutti Scuola Sant’Anna con un doppio ap- lo sviluppo di biostimolanti in grado di i settori del vivere civile adeguandoli ai puntamento: l’evento “TedX Sant’Anna aumentare la resistenza delle colture alla principi costituzionali, consentendone School of Advanced Studies: Frontiers” siccità e la loro capacità di assorbire nu- l’apertura alla dimensione internazionale nell’aula magna della Scuola e l’inaugu- trienti naturalmente presenti nel terre- e alle relazioni fra gli Stati. razione della nuova sede del PlantLab a no. L’impegno di Valagro nel laboratorio “In questi sessant’anni – dichiara il San Giuliano Terme (Pisa). congiunto rientra in un piano di investi- presidente della Consulta Paolo Grossi – Al primo incontro, dedicato alle fron- menti di 6 milioni di euro in 3 anni volto la Corte Costituzionale ha senza dubbio tiere della ricerca, sono intervenuti tra gli a rafforzare ulteriormente la crescita del arricchito il patrimonio giuridico del cit- altri Roberto Battiston (Nano Satellites Gruppo nel mercato mondiale dei biosti- tadino in quanto ha lavorato attingendo and Mega Constellations), Alessandro molanti e delle specialità nutrizionali per a quel substrato costituzionale di valori Fusacchia (EurHope: l’Europa in stallo e le piante. Il nuovo laboratorio può con- e principi fondamentali rimasto ancora da dove ripartire), Cecilia Laschi (Who tare sulla capacità di analizzare oltre 600 inespresso. E se qualcuno dovesse chie- fears (bio)robotics?), Paolo Petrocelli campioni di DNA in un’ora, con un po- dermi se abbiamo mai peccato di servili- (Beauty beyond frontiers), Marco Paolini tenziale di quasi 4 mila analisi al giorno, smo verso il potere politico, la mia rispo- (Technology and me. Il cronico ritardo ed è dotato di 150 metri quadrati di celle sta sarebbe un convinto no”. della cultura sulla tecnologia), Eike Sh- climatizzate con luce LED in grado di ri- L’11 maggio è stato conferito il diplo- midt (Better than digital: eliminating produrre qualsiasi condizione climatica. ma del Ph.D honoris causa in Economics barriers to experience the originals in “Le caratteristiche tecniche del nuovo al Premio Nobel Joseph Eugene Stiglitz, the Uffizi’s new Botticelli’s rooms). laboratorio congiunto, abbinate a uno economista americano, professore alla Nello stesso giorno è stata inaugurata staff di oltre 20 ricercatori, fanno del Va- Columbia University ed economista in via Guidiccioni 8/10, a San Giuliano lagro PlantLab un esempio unico di inte- capo del Roosevelt Institute. Il titolo di Terme, la nuova sede del PlantLab dell’I- grazione tra ricerca scientifica e mondo Ph.D in Economics è stato rilasciato a stituto di Scienze della Vita e del Labo- dell’industria – dichiara Pierdomenico titolo congiunto dalla Scuola Superiore ratorio R&D congiunto con Valagro, Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna e dallo Iuss di Pavia. Erano azienda leader nel settore dei fertilizzanti Sant’Anna e responsabile scientifico del- presenti i rettori Pierdomenico Perata e biostimolanti. la collaborazione con Valagro – Il Joint (Scuola Superiore Sant’Anna) e Michele Il PlantLab svolge attività di ricerca Lab favorirà un’interazione spontanea, di Francesco (IUSS Pavia). sulla fisiologia delle piante, occupandosi trasversale tra i due team di ricercatori, Il professor Stiglitz ha vinto il Pre- in particolar modo dello studio delle basi generando un vero e proprio ‘ecosistema’ mio Nobel per l’Economia 2001 per i molecolari dell’adattamento delle piante di innovazione con il trasferimento tec- suoi fondamentali contributi sull’econo- a un ambiente mutevole e di ricerche mi- nologico e di know-how tra il laboratorio mia dell’informazione. È professore alla rate ad aumentare le proprietà nutraceu- universitario e l’azienda.” Columbia University, co-presidente del

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Il Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi Joseph E. Stiglitz, Nobel per l’economia nel 2001 gruppo di esperti sulla misurazione delle prestazioni economiche e dei progres- si sociali all’OCSE ed economista capo del Roosevelt Institute. È stato senior vice president ed economista capo della Banca Mondiale nonché membro e pre- sidente del Consiglio dei consulenti eco- nomici del presidente degli Stati Uniti. Le sue recenti ricerche si concentrano sulle conseguenze della globalizzazione, sulla distribuzione del reddito, su politi- che macroeconomiche e sviluppo. Nella sua lectio magistralis alla Scuo- la Sant’Anna il professor Stiglitz ha af- frontato il tema dell’Euro, a cui è dedica- to il suo ultimo libro The EURO and its threat to the future of Europe. “L’unione monetaria non è un proces- so irreversibile – afferma Stiglitz – l’euro può finire, niente è per sempre. Nulla è intangibile e immutabile, almeno per ciò che attiene all’uomo. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble ob- bedisce alle regole europee come fossero irreversibili, ma standard come quelli fissati per deficit/Pil non hanno alcun Inaugurazione PlantLab: da sinistra l’amministratore delegato di Valagro Giuseppe Natale, fondamento in economia. L’euro deve il sindaco di San Giuliano Terme Sergio di Maio, il rettore della Scuola Superiore Sant’An- cambiare e non è vero che le istituzioni na Pierdomenico Perata, il presidente della Scuola Superiore Sant’Anna Yves Mény non possono farlo. In Europa le nazioni la crescita. Ma investite poco sull’edu- la Sant’Anna in collaborazione con la ricche si stanno arricchendo, quelle più cazione e i vostri ricercatori fuggono Scuola Normale Superiore e lo IUSS di povere non si sviluppano. Stanno au- all’estero per rimanerci, anche se i costi Pavia. Si tratta di una occasione per stu- mentando le diseguaglianze. La Germa- dell’istruzione sono stati sostenuti dallo denti non laureati e PhD per far cono- nia, dall’entrata nell’euro, ha beneficiato Stato. Sono comunque fiducioso per il scere le loro ricerche. di un tasso di cambio sottovalutato nelle futuro. Le tecnologie possono aumentare Nel mese di dicembre si svolgerà esportazioni. E produce alta tecnologia, la produttività e ridurre le diseguaglian- Italiathon: Giovani idee per il Paese, una non subisce la concorrenza della Cina. ze. Ma i benefici di questa rivoluzione competizione a squadre finalizzata a far La Spagna, con la depressione ha tocca- non devono cadere nelle mani di pochi”. emergere idee giovani per l’Italia. Italia- to il fondo, non poteva che risalire. Per Le celebrazioni per i 30 anni della thon darà ai giovani studenti universitari l’Italia è diverso. Con l’entrata nell’euro, Scuola Sant’Anna prevedono altri due l’occasione di mettere in gioco le proprie il tasso di cambio del vostro paese è sta- appuntamenti. capacità e le proprie idee per lo sviluppo to sopravvalutato, penalizzando l’export. A settembre è in programma Under/ del Paese lavorando con i propri coeta- Fuori dall’euro l’Italia potrebbe attivare Graduate Conference, la prima a livello nei in un contesto altamente collabora- manovre di svalutazione e politiche per nazionale. È organizzata dalla Scuo- tivo. D.S.

7 Quando i robot invaderanno la terra L’economista Robin Hanson e il giornalista Riccardo Staglianò sono stati i protagonisti di un incontro alla Scuola Sant’Anna intervista di Daniela Salvestroni

impatto dirompente del progresso take particular human brains, scan them Abbiamo chiesto a Riccardo Staglianò L’ tecnologico caratterizza la quarta ri- in fine spatial and chemical detail, and quale futuro ci aspetta. voluzione industriale e trasforma la pro- then create computer models that process duzione, il management, la governance, signals in exactly the same way as each ● I robot potrebbero un giorno dominare abbattendo le barriere tra la sfera fisica, original brain. Such a model is an “em”, il mondo, ma come sarebbe una Terra da il mondo digitale e l’area biologica. L’ir- who would act just like the original hu- loro dominata? Alcuni dicono che non è ruzione dei robot come manodopera au- man in the same situation. Once feasi- possibile prevedere il futuro, soprattutto tomatizzata pone problemi etici e inter- ble and cheap, ems could displace pretty nel caso di tecnologie dirompenti come rogativi sui futuri scenari economici e much all humans on jobs. questa, ma Robin Hanson pensa di po- sociali. Si perderanno posti di lavoro? I terli convincere del contrario. Quale è la robot potranno meritare la nostra fiducia ● Which problems will have humans? sua previsione? quando prenderanno delicate decisioni Which is the risk? senza alcun controllo da parte dell’uomo? R. H. Humans would have to retire. All Agiranno per incrementare o per dimi- humans, all at once. Collectively, humans nuire le disuguaglianze tra gli uomini? would own almost all capital in this new L’essere umano sarà in perpetuo ozio cre- world, and since the new economy might ativo oppure sarà costretto ad accettare double very fast, their wealth would also lavori sottopagati e di pura manovalanza? double very fast. So collectively humans Certamente la politica assumerà un ruo- would be rich and getting richer fast. lo fondamentale dal momento che sarà But today for many people the main valu- necessario stabilire nuove forme di equi- able asset that they hold is their ability to librio collettive. earn wages. If such people do not acquire Per cercare di rispondere a tutti que- sufficient assets, insurance, or sharing sti interrogativi nell’ottobre scorso si è arrangements (including charity) before svolto un incontro alla Scuola Superiore robots displace all jobs, such people could Sant’Anna dal titolo “Quando i robot starve. invaderanno la terra”. Prende spunto dal ● What we can do before it will be too libro “The Age of Em: Work, Love and late? Life when Robots Rule the Earth” (Ox- R. H. To avoid this fate, we should en- ford University Press) di Robin Hanson, courage everyone to start to set up suffi- l’economista statunitense che è stato pro- cient arrangements of savings, insurance, tagonista dell’evento insieme al giornalista and sharing. This can, and probably Riccardo Staglianò, autore del volume “Al should, be attempted at all possible scales, posto tuo. Così web e robot ci stanno ru- from individual families to nations and bando il lavoro” (Giulio Einaudi editore). the world. Since the new robot econo- A Robin Hanson abbiamo chiesto come my might be quite unevenly distributed sarà il futuro con l’avvento dei robot. around the globe, these arrangements need to tap into a global distribution of ● How will be the future with robot? assets. Just agreeing to share assets among R. H. For centuries, machines have been people in your neighborhood will not be slowly displacing humans on particular sufficient if your neighborhood doesn’t job tasks, by doing those tasks better and house much of the new robot economy. cheaper. Sometimes that has resulted in whole jobs being displaced. At the rates ● Do you agree about robot take place we’ve seen so far, however, it will take of human on making job as employer, centuries before automation displaces al- assistant in house etc.? When can be most all human jobs. possible and when it’s better not? R. H. You might not like this scenario of So far our approach to automation has robots displacing humans on jobs. But been to watch how humans do things, and preventing it would require a degree of then trying to write software that works global coordination not yet seen in his- similarly. However, in my new book, The tory. It might perhaps become possible in Age of Em: Work, Love, and Life when Ro- the future, but I don’t think you should bots Rule the Earth, I consider a different count on that. Work toward that if you approach. This different approach is to will, but also try to insure against failure.

8 Robin Hanson (St. Charles, Illinois, Stati Uniti, 1959) è profes- sore associato di econo- mia alla George Mason University e ricerca- tore associato all’Università di Ox- ford. Ha conseguito un dottorato in scienze sociali al California Institute of Technology e un master in fisica e filosofia all’Università di Chicago. Ha inoltre nove anni di esperienza come programmatore di ricerca alla Lockheed e alla NASA.

Riccardo Staglianò (Viareggio, 1968) è in- viato di “Repubblica”. Ha iniziato la sua car- riera come corrispon- dente da New York per il mensile “Reset” per poi passare al “”. Ha vinto il Premio Ischia di giornalismo (sezione giovani). Per dieci anni ha insegna- to nuovi media alla Terza università di Roma. È autore di numerosi libri, tra cui: “Bill Gates. Una biografia non autorizzata” (Feltrinelli, 2000), “Grazie. Ecco perché senza immigra- ti saremmo perduti” (Chiarelettere, 2010) e “Occupy Wall Street” (Chia- relettere, 2012). È stato il curatore del TEDxReggioEmilia e del TEDxPisa.

R.S. Lascio il territorio della fantascien- colletti blu. Ora sostituiscono il lavoro devo moltissimo al web. Ma questo non za ai professionisti come Philip K. Dick dei colletti bianchi. In passato l’aumento mi esime dal far notare, a una generazio- (di cui consiglio caldamente la strepitosa della produttività dato dalla tecnologia ne di distanza, il lato oscuro della forza, biografia di Emmanuel Carrère appena ri- si trasformava in più ricchezza per la so- soprattutto in termini di impoverimento editata) e mi concentro sul futuro prossi- cietà: se uno perdeva il lavoro in mani- della classe media, il motore primo della mo, quello che è già iniziato. E allora non fattura ne trovava un altro nei servizi. ricchezza delle nazioni. Che fare quindi? posso non notare, al termine di cinque Ormai le macchine corrono troppo forte Nel libro racconto due esempi alternativi. anni di viaggi soprattutto nell’epicentro e distruggono più posti di quanti non ri- Da una parte una fabbrica tedesca che, californiano di questa rivoluzione silen- escano a creare. Web e robot, dunque, adottando la tecnologia, ha aumentato ziosa, che l’invasione è già arrivata. La do- dopo globalizzazione e finanza, stanno esponenzialmente la qualità, resisten- cumento nei singoli capitoli del mio libro: uccidendo la classe media. Perché più le do alla crisi senza licenziare nessuno e i portantini che Amazon sostituisce con i macchine diventano a buon mercato, più anzi facendo crescere i salari. Dall’altra robot Kiva, gli autisti di camion fatti fuori gli esseri umani sembrano cari in con- Foxconn, il gigante taiwanese dell’elettro- da Google e dagli altri sistemi di driverless fronto. Quindi questo libro vuole essere nica di consumo che ha annunciato il li- car, ma anche i giornalisti soppiantati per un viaggio in un futuro che è già arri- cenziamento di 60 mila operai rimpiazzati le brevi di finanza e sport da Automated vato, a cui – secondo lei - stiamo pagan- dai robot. Ecco, basta scegliere l’esempio Insights e i radiologi fatti fuori software do un prezzo cruento, ma dall’esito non giusto. Oltre a questo bisogna pretendere Enlitic, per non dire del grosso del corpo inevitabile. A patto che ce ne rendiamo che i giganti tecnologici, campioni olim- docente universitario in via di proletariz- conto, prendendo delle radicali contro- pionici di elusione fiscale, paghino le tas- zazione ad opera delle piattaforme online misure. Quali? se come tutti, fino all’ultimo centesimo, e gratuite. Non succederà domani. Succe- magari rivedere la tassazione in maniera de oggi. E se pensate solo ai robot è facile R.S. Certo, il bello del futuro è che è tutto più progressiva. Se questo non dovesse dire: non mi riguarda. Il problema è infi- da scrivere. E ci tengo a sgombrare il cam- bastare bisognerebbe prendere in seria nitamente più ampio. po da facili argomenti ad hominem: pro- considerazione anche il reddito universale babilmente non sarei qui se non ci fosse che sta vivendo nel mondo una seconda ● Nel suo libro si ricorda che le macchi- stata internet e se non avessi intuito per giovinezza. ne hanno sempre rimpiazzato gli uomi- tempo di che colossale rivoluzione socia- ni, ma per i compiti pesanti, colpendo i le stessimo parlando. Professionalmente Daniela Salvestroni 9 San Rossore, un Parco rivolto al futuro intervista a Giovanni Maffei Cardellini

sulla gestione di San Rossore, trascurando ci si istruisce con la storia dei luoghi, resi che l’eccezionalità della propria presenza unici dagli usi e dalla cultura delle comu- sta proprio nell’essere il cuore e il motore nità che li vivono. di un ‘area urbanizzata che va da Viareggio, a Pisa, a Livorno. Si è parlato addirittura Il Parco delle Tenute e delle Fattorie e il di un’area metropolitana, cosa forse giu- Parco delle Acque. Per questo è il Parco sta se pensiamo non tanto alla dimensione delle Tenute e delle Fattorie, sulla base del- (metro), quanto alla funzione di mater, in- le quali furono disegnati i confini attuali, sita nel termine metropolitano (mater-po- modificati rispetto alla legge istitutiva. Te- lis): madre di città – Viareggio, Massarosa, nute e fattorie che già nel XV secolo han- Vecchiano, San Giuliano, Pisa e Livorno – no cominciato a formarsi: la tenuta di San che acquisiscono un valore e un significa- Rossore, la tenuta di Coltano, la tenuta di to speciale proprio perché connesse da un Migliarino, la fattoria di Vecchiano, la te- territorio pensato come un parco. Un lusso nuta Borbone, la tenuta di Arnovecchio, la quindi che le comunità si permettono (nei tenuta di Tombolo. Si sono evolute fino ai parchi vivono i ricchi), e che rappresen- nostri giorni con vicende particolari e co- ta un certificato di qualità, svolgendo un muni, consegnandoci monumenti edilizi e l Presidente dell’Ente Parco Migliarino grande ruolo di comunicazione sociale. Un naturali, una cultura e un’arte di stare sul ISan Rossore Massaciuccoli Giovanni territorio a parco rappresenta un elemento territorio che non dobbiamo perdere, ma Maffei Cardellini (foto sopra) illustra alla di riferimento assoluto nella rete mondiale. studiare e riuscire a valorizzare. Il Parco si nostra rivista la relazione programmatica Dimostra che le Comunità che lo hanno salva non con i divieti, ma con l’organizza- relativa al Parco di Migliarino San Rossore voluto tengono la qualità al centro della zione. E l’organizzazione era ed è pensata Massaciuccoli. propria attenzione. Rappresenta la capa- in modo da conoscere le Tenute, la storia e cità delle comunità stesse di fare scienza, la natura che le caratterizza: ingressi, per- ● Presidente, quali i problemi dell’Ente corsi, centri visita, musei, ristori, foresterie, Parco e cosa occorre per risolverli? cultura, economia, alimentazione, com- mercio, salute, industria. Il Parco ha an- osservatori, centri biciclette, centri canoe, I temi da affrontare per il Parco di Miglia- che un’altra caratteristica: quella di creare sono le strutture che avrebbero dovuto e rino San Rossore Massaciuccoli sono di tre invidia in chi non ce l’ha. Dunque il Par- dovranno costituire i riferimenti, i luoghi livelli: la visione strategica, specifici aspetti co si salva non rinchiudendosi in un’oasi ricettivi e organizzativi del Parco, capaci territoriali e i problemi dell’Ente. assediata. Piuttosto con la sua capacità di di delineare un’economia propria, integra- tiva di quella presente sul territorio. Oltre Per quanto riguarda la visione strategica è esportare una visione al di fuori dei propri confini, insieme alle comunità che ci vivo- al parco delle Tenute è anche il Parco delle necessario rilanciare un’idea del Parco che Acque. È possibile visitare l’intero territo- vada oltre la mera conservazione e contri- no e che lo devono sentire proprio, orgo- gliose della eccezionalità dei propri luoghi, rio del Parco per giorni con una canoa da buisca a consolidare e diffondere obiettivi diporto o un barchino. Si può partire dal culturali ed economici chiari. Non si tratta anche quando mostrano segni di degrado. Le città e i territori sono fatti dalla natura e Quartiere Apuania in città, a Viareggio, e di ricominciare tutto da capo; piuttosto di risalire la Burlamacca fino alle Quindici. portare avanti, con i dovuti aggiornamen- dalle convinzioni umane, ma quest’ultime hanno molto più peso. Il Parco dunque è Qui si capisce cosa voleva dire Tobino con ti, esperienze consolidate, nel bene e nel l’espressione Viareggio più bella dell’orien- male, in oltre 30 anni, assicurando con- un’opportunità, un valore aggiunto e non un vincolo vuoto. te: sembra di essere nel Vietnam. Si risale tinuità alla gestione di un parco regiona- fino al lago, lungo i vari canali, le bilance le che rappresenta un’ormai affermata pre- Il Parco della natura e della storia. Un e il falasco e si possono vedere le sponde senza nel quadro nazionale e regionale. parco all’interno di un’area metropolita- pucciniane, Torre del Lago e Massaciucco- Il parco è attualmente una componente na non può che essere fatto di natura e li, le dimore che vi si affacciano. Da qui si essenziale del “sistema” toscano delle aree di storia. È costituito da monumenti na- entra nella Barra-Barretta e si scende verso protette e in tale contesto privilegiato in- turali, (boschi, lame, cotoni, dune, aree il Serchio, nel territorio di Vecchiano, con tende riconoscersi chiedendo il prioritario umide) distanti uno dall’altro ma stretta- sosta da Menotti per rifocillarsi. Il Serchio coordinamento di tutte le politiche regio- mente connessi da un territorio che va- è un fiume bellissimo, naturale, che può es- nali – territorio e ambiente, ma anche cul- lorizza queste oasi inserendole al centro sere navigato fino alla Bocca Ecco( la sab- tura, turismo, agricoltura e foreste – per la di un proprio contesto di riferimento, bia tra i ginepri rari, vergine d’orme come nei definizione di progetti e il reperimento di valorizzandoli e facendone comprendere deserti ...), vedere San Rossore dal mare ed risorse comunitarie, statali, regionali, per il significato globale. Elementi peculiari entrare in Arno. Si va verso Pisa oppure si investimenti privilegiati, a terra e a mare, uniti da una storia comune che è la sto- sceglie il Canale dei Navicelli che ci por- nei perimetri sottoposti al regime speciale ria secolare delle comunità che ne han- ta fino al Calambrone dove molte ancora sancito dalla legge quadro nazionale e da no garantito la formazione, l’uso e la loro sono le alternative. Un’esperienza unica diretti ve internazionali. conservazione. Un Parco quindi nel qua- e anche filosofica perché ci fa capire che le ci si stupisce e ci si istruisce. Ci si stu- vedere le stesse cose da un diverso punto Motore dell’area metropolitana. In an- pisce della meraviglia della natura che di vista è molto innovativo e che le nuove ni recenti il Parco si è molto concentrato c’è e di quella da rigenerare e restaurare e frontiere sono anche quelle sotto casa.

10 Il progetto della manutenzione. Il Parco lavorano, si svagano in questo territorio, vità di repressione. Gli obiettivi, elaborati si attua realizzando questo disegno scritto credono nei valori profondi che sono con- in accordo con gli stessi, sono i seguenti: nella natura e nella storia di questi luoghi, tenuti nell’idea di parco e lo sentono pro- ma ha bisogno di partire da una rivoluzione prio, contribuendo alla sua manutenzione – recupero e sviluppo della tutela specifi- culturale. Progetto non deve più significare e diventandone i primi protagonisti atti- ca dei riferimenti strutturali, ambientali e trasformazione, come comunemente si cre- vi. Ecco che prende significato l’espressio- infrastrutturali che caratterizzano le Tenu- de, ma il progetto è quello della manuten- ne non un parco dei divieti, ma un parco te e le Fattorie, in particolare concretizzan- zione, della rigenerazione e del restauro del dell’organizzazione. do forme di collaborazione con i soggetti, territorio. Un tempo la manutenzione era associati o singoli, che, anche attraverso il lavoro di tutti i giorni. Le persone si al- È incredibile constatare anche come sia forme organizzate di gestione delle attivi- zavano e andavano nei campi, nei boschi, trattato male il Parco. In uno dei posti più tà e delle strutture, utilizzino il parco come nei paduli a lavorare, secondo una propria belli e rari, (purtroppo è solo uno dei tanti “valore” specifico, quindi da difendere; cultura consolidata: arte di stare sul terri- esempi che si potrebbero fare), le dune del- – elaborazione e svolgimento di iniziati- torio e capacità di convivere con i carat- la Bufalina, ogni cespuglio è una discari- ve di educazione ambientale che, attraver- teri naturali. In questo modo si è prodotto ca. Non un parco dei divieti, ma nemmeno so un preliminare recupero delle proprie un paesaggio che possiamo ritrovare nelle un parco dove ognuno fa come gli pare. È conoscenze, siano tradotte in attività spe- foto degli anni 50, solo in parte conserva- necessario distinguere fra comunità loca- cifiche per raggiungere gli obiettivi prima to, costituito da un fitto mosaico di tesse- li e utenti che usano il Parco in modo di- esposti; re paesaggistiche che hanno determinato struttivo o che ne sfruttano malamente la la qualità di questi luoghi. Per l’evoluzione condizione di luoghi appartati. È una delle – priorità alle attività che contribuiscono dei tempi, tutto ciò oggi non avviene più e contraddizioni che ci troviamo di fronte: alla soluzione di problemi patiti dalla col- molti sono i segni dell’abbandono. La ma- superare l’idea di un parco che dice sempre lettività del Parco, quali il degrado ambien- nutenzione diventa allora un’operazione no, ma anche organizzare un parco che tu- tale e la insicurezza dei fruitori (per esem- necessaria, da studiare, per imparare tec- tela il proprio territorio. Da qui è sembrato pio, ampliando il controllo dell’abbandono niche e usi da tramandare. Un progetto da importante mettere a fuoco il ruolo delle di rifiuti o di forme d’inquinamento am- attuare giorno per giorno, tanto semplice guardie del parco. bientale); da non riuscirsi a fare e per questo rivolu- Il ruolo aggiornato dei Guardiaparco. I zionario. Il progetto quindi diventa anche – nel controllo del territorio prevenire la Guardiaparco rappresentano il primo im- descrizione, conoscenza e interpretazione trasformazione d’uso dei suoli e delle acque patto dell’Ente con i cittadini e spesso le creativa dello stato attuale dei luoghi. intervenendo prioritariamente sulle modi- opinioni che si formano sono legate ad es- fiche illecite degli ambienti naturali e sui Il ruolo delle comunità. Questo proget- so. Per questo, per attuare il disegno strate- caratteri paesaggistici; to non può attuarlo il parco da solo o la gico prima indicato, è importante definire pubblica amministrazione, ma si può re- indirizzi tali da fare prevalere la funzione di – particolare e costante prevenzione e alizzare solo se le comunità che vivono, educazione e sorveglianza rispetto alle atti- tutela delle riserve naturali e di tutti gli

11 quello della trasformazione, accanto a uno dove il progetto è quello della manuten- zione. È nostro compito portare un contri- buto con il quale si riescano ad armoniz- zare le diverse esigenze e gli interventi di trasformazione siano occasione per inver- tire la tendenza erosiva, anche attraverso la messa in opera di attività sperimentali in grado di garantire un ripascimento del- la costa sabbiosa e un ripopolamento della fauna ittica.

L’Arno. Collegato a quello precedente, ma con una sua forte specificità è il tema dell’Arno, con motivi ambientali, culturali ed economici. Qualità delle acque, tradi- zioni culturali profonde con le attività pro- duttive e sportive svolte lungo il suo corso, ma anche navigabilità: dagli storici navi- celli ai mezzi più recenti. Un museo a cielo aperto, (come indicato in un recente convegno alla sala Gronchi di Cascine vecchie) ma anche da collocare in Riserva naturale “Il Paduletto” qualche edificio partendo dalle riflessioni ambienti non urbanizzati; specifica priori- ti balneari e dell’uso sociale delle spiagge, in occasione del cinquantenario delle allu- tà dovranno avere le aree boschive (anche per cui è opportuno verificare ed eventual- vioni del 1966. Anche un luogo ricco di at- in riferimento all’attività antincendio), le mente rivedere il sistema delle regole dei tività economiche e di insediamenti in go- aree umide, le configurazioni paesaggisti- bagni, semplificandole partendo da chiari lena, che devono essere garantite in modo che costiere (comprese le dune sabbiose) e obiettivi di tutela, in modo che sia garanti- qualificato e bene inserito nel quadro pae- agricole. to il lavoro, qualificata l’accoglienza turisti- saggistico, secondo le esigenze dettate dagli ca, rispettate le caratteristiche dei luoghi e standard odierni. Su queste è già stato fatto ● Il secondo ambito da lei individuato ri- la loro pulizia. In questo quadro già è sta- un lavoro amministrativo, ma ora si tratta guarda gli specifici temi territoriali. Qua- to svolto un lavoro importante, in accordo di garantire l’attuazione degli interventi di li sono e quali soluzioni possono essere con i comuni di Vecchiano e San Giulia- riqualificazione. adottate? no Terme, per la fruizione di Bocca di Ser- Per quanto concerne gli specifici temi ter- chio. Attraverso assemblee e incontri con i La golena termina nel nuovo porto di Ma- ritoriali, sulla base di primi incontri effet- residenti che si sono impegnati nella puli- rina di Pisa, un’opera a suo tempo discussa, tuati con le amministrazioni comunali, as- zia e in un controllo dei luoghi, si è definita ma realizzata con notevole impegno per il sociazioni di categoria, gruppi organizzati la realizzazione regolamentata degli appro- migliore inserimento paesaggistico e am- vari e cittadini, sono emersi alcuni temi di dei barchini e le modalità di accesso alle bientale. Oggi deve funzionare e svolgere territoriali, articolati e complessi, da af- spiagge. Un primo modello di rapporto con il proprio ruolo nel migliore dei modi, per frontare in via prioritaria: il tema della pri- le comunità da migliorare e portare avan- cui devono essere ricercate tutte le siner- ma fascia costiera, l’Arno, il lago e il padule ti anche in relazione alla massiccia utenza gie con le attività circostanti in modo da del Massaciuccoli, l’assetto boschivo. domenicale e di chi ha un approccio poco garantire la migliore qualità del paesaggio, dell’ambiente e dei servizi offerti. La prima fascia costiera. In questa fascia attento alle ragioni del Parco. si ritrovano temi di importanza ambienta- Infine, altro tema relativo alle spiagge è Il tema del lago. Il terzo tema da appro- le, paesaggistica e di assetto insediativo. Il quello dell’erosione ancora piuttosto attiva fondire in via prioritaria è quello del lago primo è quello della qualità delle acque e nel litorale pisano con punte proprio nel di Massaciuccoli e delle aree palustri. An- del mare, considerando anche che la Ri- tratto che va da San Rossore fino alla Ma- che in questo caso si ha il problema della serva naturale marina delle Secche della rina di Vecchiano. Le ancora ambiental- qualità delle acque, che sembrano miglio- Meloria fa parte del Parco. La qualità del- mente prestigiose Lame di fuori, dove nel rare per motivi naturali, indotti dal cam- le acque deve essere monitorata e garantita salso strame, fra le brune giuncaie oziano a bio delle condizioni climatiche. Una serie partendo da un’azione di stimolo nei con- branchi le cavalle baie e saure di San Rossore, di segnali portano indicazioni positive, ma fronti delle attività e delle città che, fuo- che D’Annunzio vedeva da Marina di Pisa, certo non escludono di continuare un’atti- ri dal Parco, inviano i propri scarichi non sono in parte un ricordo letterario, essen- vità di valutazione e di ricerca di soluzio- depurati nel territorio del Parco e in mare. do la linea di costa in quel punto arretra- ni che garantiscano la qualità, senza per- Come si diceva il Parco si salva anche in- ta di qualche centinaio di metri. La previ- seguire progetti faraonici costosi e di esito fluenzando le attività esterne ad esso. Per sione di una diga foranea protesa in mare non certo. Meglio sarebbe spostare even- questo si deve collaborare con le istituzio- per quasi due chilometri, a stretto contat- tuali risorse disponibili al completamento ni territoriali per sollecitare chi dovrebbe to con il Calambrone, a protezione della della rete fognaria di località che si affac- finanziare gli interventi di qualificazione nuova darsena Europa a Livorno, desta un ciano sul lago. Il lago è un luogo di ecce- delle infrastrutture. qualche allarme. Segno della complessità zionale importanza storica, paesaggistica e Il secondo tema è quello degli stabilimen- dei tempi: uno sviluppo dove il progetto è ambientale. Sono gli ambienti di Puccini,

12 ma soprattutto sono luoghi di comunità che hanno costruito una civiltà (documen- tata per esempio dalle foto Alinari) e un sistema di attività che devono essere stu- diate e possibilmente recuperate. Diventa quindi importante trovare il modo di re- cuperare una tradizione del falasco, delle canne, di metodi costruttivi usati per re- alizzare bilance, barchini e il loro ricovero e altre strutture tipiche del paesaggio del lago. Un corto circuito fra Enti: Soprinten- denza, Autorità di bacino, Comuni, Parco ha reso molto difficile il loro recupero. È quindi necessario superare questi aspetti e tramite un sistema di regole semplici e di esempi su come fare gli interventi, trovare il modo di recuperare la presenza di manu- fatti tradizionali. Il lago è anche un luogo di eccellenza, con la riserva del Chiarone gestita dalla Lipu e con il porto di Massa- ciuccoli dove sì impegnano la Pro loco e altre organizzazioni di cittadini, con i quali è necessario discutere i temi del lago. Altre attività veliche e di canoa fanno riferimen- Vista aerea del lago di Massaciuccoli to al porticciolo di Torre del Lago, dove è dei consuntivi 2014 e 2015 secondo questo progettare strumenti complessi di gestione importante realizzare un nuovo punto in- nuovo metodo. Nel 2016 quindi l’obiettivo territoriale, sia in grado di seguire le pro- formativo del Parco, dal quale partire per è ritornare a un corretto regime finanzia- cedure di approvazione e abbia la compe- organizzare il circuito delle acque come in- rio, cosa che sarà possibile anche inserendo tenza per affrontare tecnicamente e pro- dicato nella precedente parte strategica. fra i collaboratori una figura professionale ceduralmente i temi delle valutazioni che I boschi. Con la crisi economica e gli at- di sicuro affidamento per capacità ed espe- accompagnano la modifica degli strumenti tacchi portati da più parassiti soprattutto rienza, che sia in grado di garantire la cor- di pianificazione. rettezza delle procedure e la formazione di ai pini, si sono visti interventi che hanno Il patrimonio immobiliare della Tenu- modificato paesaggi importanti del Par- capacità professionali in grado di svolgere tale ruolo in futuro. ta di San Rossore. Infine il terzo tema è co. È urgente una riflessione con la quale quello della gestione del patrimonio immo- si tengano insieme le ragioni di una sel- Il sistema delle regole. La legge regiona- biliare della Tenuta di San Rossore, per il vicoltura a carattere produttivo con quel- le 30/2015 indica che il Parco deve fare il quale è necessario avere una visione strate- li della conservazione degli habitat e delle nuovo Piano integrato, che dovrebbe sosti- gica del loro uso, in modo da scegliere con vedute paesaggistiche, che contribuiscono tuire il Piano territoriale di coordinamen- chiarezza funzioni e utenti. A San Rossore alla identità e alla riconoscibilità dei luo- to, ormai datato 1989, ma anche cambiare non si può fare tutto e il contrario di tutto, ghi. Nel caso di conflitto deve prevalere il il Regolamento d’uso e lo Statuto, per ade- a seconda delle varie richieste che sul mo- tema della salvaguardia ambientale e pae- guarlo alle nuove disposizioni normative. mento si presentano sul tappeto. saggistica, dando corpo al concetto di pa- Una vera emergenza sono però i Piani di trimonio enunciato nella legge regionale Gestione, gli strumenti con i quali si go- Il patrimonio edilizio in parte dovrà esse- 65/2014, rispetto a quello di una risorsa che verna il territorio. Realizzati in epoche va- re sistemato continuando un tradiziona- produce un immediato guadagno. È giusto rie, con stili non sempre omogenei, diversi le uso residenziale, in parte dovrà essere porsi la domanda di quanto vale l’aria puli- riferimenti normativi, sono complicati da restaurato sulla base di destinazioni che ta, o potere passeggiare, riflettere, contem- più varianti, per cui sono di difficile lettu- rispondano a chiari criteri che il Consi- plare una cattedrale boschiva, rispetto al ra e talvolta interpretazione non univoca. glio di amministrazione dovrà elaborare, prezzo (200 euro) di un pino stramazzato. Ci possiamo trovare nella stranezza che a insieme al Comitato di San Rossore. Si- poca distanza su edifici simili si· applichi- curamente ci sarà spazio per rilanciare il ● Infine ci sono i problemi dell’Ente. no norme diverse o che siano ancora in vi- centro studi sul tema dei Parchi, intitolato Quali sono i più importanti secondo lei? gore, in quanto mai modificati, riferimenti a Tiziano Raffaelli e Valerio Giacomini, che accoglierà la biblioteca specialistica I problemi delle Ente sono numerosi, ma a leggi ormai abrogate da anni. Dunque è urgente mettere mano a tutta questa mate- da riordinare e le attività culturali, da svi- tre sono quelli da affrontare in via prio- luppare insieme al Gruppo di San Rosso- ritaria. ria, costituendo un ufficio di piano, consi- derando che i vari strumenti hanno diversi re, con il quale già in essere è un proto- La gestione finanziaria. Come noto l’En- tempi procedurali, per cui sarà necessa- collo d’intesa. te sta riemergendo da una stagione difficile ria una programmazione molto attenta di Infine è necessario rilanciare i rapporti con culminata nel commissariamento della ge- queste operazioni. Considerando la neces- il mondo scientifico dell’Università, con stione finanziaria. Siamo ora impegnati nel sità di continuare con l’attività di rilascio l’obiettivo di sviluppare ricerche finalizzate passaggio dalla gestione finanziaria a una di nulla osta è necessario rafforzare l’Ente a temi gestionali e problematici del Parco. economico-patrimoniale, come previsto con una figura professionale che abbia l’e- dalle leggi regionali. È in corso la redazione sperienza e la capacità di programmare e a cura di Daniela Salvestroni

13 Dallo scavo archeologico di un’abbazia medievale allo studio paleopatologico dei resti umani: il caso di Badia Pozzeveri di Antonio Fornaciari* e Valentina Giuffra*

Fig. 1, la copertina di Science con una delle sepolture legate all’epidemia di colera del 1855

chi oggi percorre la via Fran- cigena da Lucca in direzione A di Roma, all’approssimarsi di Altopascio non sfuggirà la presenza di un cantiere brulicante di giovani archeologi e antropologi che si affannano intorno ad un’antica chiesa. L’edificio religioso, che nasconde sotto gli intonaci cadenti la sua preziosa veste romanica, è ciò che resta dell’abbazia camaldolese di Pozze- veri (XI-XIV secolo), mentre il personale Fig.2, sopra: scavo archeologico di Badia Pozzeveri, visione generale dell’area di scavo impegnato nei lavori di scavo è costitui- Fig.3, sotto: studenti al lavoro nello scavo archeologico to da studiosi e studenti della Fieldschool Pozzeveri in Medieval Archaeology and metodo di scavo stratigrafico e con lo enorme di informazioni per ricostruire lo Bioarchaeology, un campo scuola inter- studio dei reperti osteologici umani. stile di vita e le vicende dei gruppi umani nazionale organizzato dall’Università di Il progetto di scavo di San Pietro di del passato. La bioarcheologia e la pale- Pisa. A partire dal 2011, in seguito ad un Pozzeveri costituisce ad oggi un unicum opatologia considerano i resti scheletrici accordo siglato con la Ohio State Uni- nel panorama della ricerca archeologica come veri e propri archivi biologici da in- versity, la Divisione di Paleopatologia italiana non solo per questioni di metodo terrogare per ottenere risposte, concrete dell’Ateneo pisano conduce un campo e di didattica, ma anche per diversi mo- e dirette, sull’ambiente umano naturale scuola che vede coinvolti annualmente tivi di ordine puramente scientifico, che e sociale, attraverso la ricostruzione del- 35 studenti (laureati, laureandi e dotto- nel 2013 hanno valso la copertina della le caratteristiche fisiche, della paleodieta, randi) provenienti dagli USA e da altri prestigiosa rivista Science. L’indagine del dell’ergonomia e soprattutto delle malat- paesi. Il progetto è stato generosamen- sito di Pozzeveri, noto dalle fonti scritte tie, fino ad arrivare allo studio moleco- te sostenuto in questi anni dalla Fonda- a partire dal X secolo, poi sede di una ca- lare dei campioni biologici. Lo scheletro zione Cassa di Risparmio di Lucca e dal nonica nell’XI e quindi di un monaste- umano diventa una fonte essenziale per Comune di Altopascio, concessionario ro tra i maggiori della diocesi lucchese, comprendere condizioni sociali, attività per il Ministero dei Beni e delle Attività è condotta a partire da un punto di vi- lavorative, accesso alle risorse alimenta- Culturali delle operazioni archeologiche. sta del tutto peculiare, quello dello stu- ri, condizionamenti ambientali e cultura- Sotto la guida di archeologi, antropologi dio dei resti umani. Studiare i resti ossei li. Le acquisizioni bioarcheologiche sono e paleopatologi dell’Ateneo pisano i ra- provenienti dallo scavo archeologico di però significative solo se strettamente le- gazzi portano progressivamente in luce i sepolture non significa soltanto ricavare gate alle informazioni di contesto, vale a resti del monastero camaldolese di Poz- dati di carattere paleodemografico, qua- dire se fermamente ancorate ai dati strati- zeveri con le sue ricche stratificazioni ci- li il sesso o l’età di morte degli individui, grafici di scavo, che permettono di datare miteriali e imparano a confrontarsi col ma significa avere a disposizione una mole le diverse fasi di vita del sito, di associa-

14 re manufatti ai reperti osteologici, di col- legare la “cultura materiale” ai resti degli stessi fruitori e protagonisti di quella cul- tura. In quest’ottica lo scheletro umano non è un reperto indipendente dal con- testo in cui è rinvenuto, ma ne fa parte a tutti gli effetti come prodotto e risultato di un processo biologico-culturale che ne condiziona i caratteri fisici e, naturalmen- te, le patologie.

Lo scavo di Badia Pozzeveri offre allo studio bioarcheologico un vastissimo cam- pione di resti umani. A partire dal X-XI se- colo, intorno alla primitiva chiesa di San Pietro si estendono le prime inumazioni in fossa semplice. Con l’erezione del mo- nastero camaldolese, tra XI e XII secolo, il sito si monumentalizza e si dota di tut- ti gli ambienti necessari alla vita di un’im- Fig.4, l’area di scavo portante comunità monastica: una chiesa abbaziale a croce commissa, lunga oltre 30 lo del terreno sacro che circonda la chiesa, suddivise in varie epoche e fasi dal X-XI al metri, ingloba la primitiva chiesa altome- sempre all›esterno del monastero. Dopo XIX secolo. Questa ampia diacronia costi- dievale mentre a sud si edifica il chiostro la soppressione dell›abbazia nel 1408, de- tuisce una risorsa unica per la ricostruzione del monastero circondato dagli ambien- caduta per motivi politici ed economici, dei mutamenti patologici e ambientali nel ti del capitolo, del refettorio, delle cucine l’attività cimiteriale riprende vigorosa- lungo periodo, permettendo ad esempio di e dei laboratori dei monaci. Tutto il com- mente nel XVI secolo, quando la vecchia apprezzare la comparsa e il successivo affie- plesso di edifici è circondato da un pos- chiesa abbaziale, ridotta di dimensioni, di- volirsi di alcune patologie che hanno avu- sente muro di cinta. Le aree cimiteriali si venta la chiesa parrocchiale della comuni- to un impatto “epocale”, come ad esempio differenziano: ai monaci è consentito di tà rurale di Pozzeveri. Abbiamo pertanto la malaria o la tubercolosi. essere seppelliti all’interno dei corridoi del ben documentate tutte le fasi del cimitero chiostro, mentre ai laici, che elargiscono postmedievale, fino ad arrivare alle sepol- Lo studio dei resti scheletrici, dopo le generose donazioni all’abbazia, è riservato ture delle vittime della devastante pande- analisi macroscopiche antropologiche più lo spazio del sagrato e l’area a nord della mia colerica del 1855. Si tratta di individui classiche, si sta muovendo verso la ricer- chiesa. Le tombe dei laici non sono però sepolti sbrigativamente in fosse profon- ca molecolare su più fronti: dall’analisi tutte uguali: solo ai più facoltosi è conces- de sotto potenti strati di calce, nel rispet- isotopica del 13C e del15N presenti nel- so di erigere i propri sepolcri in muratu- to delle norme igieniche del tempo. Dopo la componente organica dell’osso, trami- ra addossandoli alla facciata dell’abbazia, sei campagne di scavo il totale gli indivi- te spettrometria di massa convenzionale per gli altri lo spazio da utilizzare è quel- dui recuperati ammonta a circa 300 unità, (IRMS) per la determinazione dell’alimen- tazione, all’analisi del microbioma orale attraverso lo studio del tartaro dentario.

In particolare è in corso una collabo- razione con il Politecnico della California (Prof. Raul Cano) per la tipizzazione mo- lecolare degli organismi batterici e dei vi- rus che hanno lasciato tracce nel tartaro dentario, prelevato direttamente dai denti degli individui scheletrici. La campionatu- ra, che prevede di analizzare il microbioma di gruppi umani appartenenti a epoche e a livelli sociali diversi, costituisce il primo tentativo italiano in tal senso, e permette- rà di riscrivere la storia “patologica” e am- bientale della Toscana tra Medioevo ed età Contemporanea.

Informazioni approfondite sul progetto di ricerca e il diario quotidiano di scavo sono consultabili sul sito www.paleopatologia.it.

Antonio Fornaciari e Valentina Giuffra *Ordinario di Anatomia Patologica Fig. 5, sepoltura del XVIII secolo Fig. 6, sepolture del XIII secolo in corso di scavo *Dottore di ricerca in Paleopatologia

15 Primo giorno di scuola per “e-Rob” Il progetto della Fondazione Stella Maris e della Scuola Superiore Sant’Anna entra nelle classi di 250 bambini di Daniela Salvestroni

al settembre scorso “e-Rob” è entra- Il progetto, in collaborazione con la di esperienze concrete atte a favorire e Dto nell’attività didattica di 13 prime Fondazione Telecom Italia, è stato re- sostenere, in tutti i bambini, l’apprendi- classi delle scuole primarie di Pisa. Com- alizzato dal Laboratorio di tecnologie mento curriculare, lo sviluppo cognitivo, plessivamente l’iniziativa coinvolge 250 robotiche e biomeccatroniche in riabili- la collaborazione e il lavoro di gruppo, la bambini, di cui 20 con disabilità/BES. Il tazione guidato da Giovanni Cioni, di- motivazione al compito e la regolazione Comune di Pisa ha dato un contributo rettore scientifico dell’IRCCS Fondazione emotiva”. significativo al progetto, interessando la Stella Maris. Al progetto collaborano il “Il primo obiettivo del progetto – pro- maggior parte degli istituti comprensivi gruppo di ricerca di robotica educativa segue la dottoressa Sgandurra – è quello pubblici – 6 su 8 presenti in città – e una dell’Istituto di BioRobotica della Scuola di valutare l’efficacia della Robotica Edu- scuola paritaria, consentendo ai “primini” Superiore Sant’Anna, coordinato da Pao- cativa sullo sviluppo di alcune operazioni di promuovere funzioni cognitive superio- lo Dario, per l’adattamento dei robot alle cognitive che ci permettono di prendere ri giocando con i robot. esigenze dei bambini, e il Comune di Pisa, decisioni, di selezionare quali processi at- Principali obiettivi di “e-Rob” sono l’u- che contribuisce alla pianificazione pro- tivare al fine di mettere in atto compor- tilizzo delle nuove tecnologie e della ro- gettuale per favorire il buon andamento tamenti coerenti diretti verso uno scopo botica come mezzi efficaci per potenziare del progetto. specifico, come ad esempio la pianifica- l’apprendimento scolastico e lo sviluppo “La Robotica Educativa – spiega Giu- zione di un compito e l’ inibizione di una cognitivo-relazionale nella scuola prima- seppina Sgandurra, neuropsichiatra infan- risposta automatica, la memoria di lavoro ria e lo sviluppo della didattica inclusiva tile della Stella Maris – prevede l’impiego e la flessibilità cognitiva (ossia la capacità dei bambini con disagio o disabilità, sfrut- di robot come strumento per la promozio- di adattare una risposta a nuove situazio- tando la flessibilità dei sistemi tecnologi- ne dell’apprendimento disciplinare e del- ni) e sugli aspetti socio-relazionali, come ci, oltre a dimostrare il valore e il ruolo lo sviluppo cognitivo e socio-relazionale. ad esempio il lavoro di gruppo e la rego- educativo della robotica e dell’e-learning. Ai bambini coinvolti saranno proposte lazione emotiva e comportamentale. Se- L’innovatività del progetto consiste nella attività di gioco specifiche, disegnate condariamente ci si propone, sfruttando possibilità di potenziare l’apprendimento ad hoc da un team di esperti psicologi e l’adattabilità delle interfacce e delle piat- scolastico e le abilità cognitivo-relazionali neuropsichiatri, che prevedono l’impiego taforme tecnologiche, di facilitare l’inclu- degli studenti attraverso attività di pro- del simpatico gioco-robot. Queste attivi- sione dei bambini con bisogni educativi grammazione robotica in classe. tà saranno utilizzate come catalizzatore speciali (BES) o disabilità nei programmi

16 Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) 2011-2014: la Scuola Sant’Anna vede confermato il livello della sua ricerca

La Scuola Superiore Sant’Anna vede confermato il livello eccellente della sua ricerca scientifica dai dati del rapporto sulla Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) per il periodo 2011-2014 presentato a Roma dall’ANVUR. Per quanto riguarda la fascia degli atenei di piccole dimensioni, la Scuola Superiore Sant’Anna consolida il posizionamento per Scienze della Vita (pri- ma posizione in Italia per Scienze Biologiche e Scienze Agrarie) e mantiene il Nella pagina a fianco: il team dell’IRCCS primato per Ingegneria Industriale e dell’Informazione, con riferimento a Ro- Fondazione Stella Maris con il prof. Giovan- botica, Informatica, Telecomunicazioni. Nella fascia alta della graduatoria (top ni Cioni; sopra, alcuni momenti dell’incontro 3) anche Economia e Management e Medicina. “La Robotica educativa nelle scuole primarie Il commento sui dati della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) di Pisa: un ponte tra la ricerca scientifica e 2011-2014 del rettore Pierdomenico Perata (nella foto) è arrivato mentre si tro- l’intervento educativo”, con la partecipazione vava in Cina con il Presidente della Repubblica per la visita di tutti i protagonisti di “e-Rob”. di Stato. Dopo i saluti delle assessore Cristina Grieco “I risultati della VQR 2011-2014 da parte di ANVUR – afferma Perata – e Maria Luisa Chiofalo (rispettivamente con confermano il livello eccellente della ricerca scientifica svolta dalla Scuola Su- delega a Istruzione Formazione e Politiche so- periore Sant’Anna. Abbiamo migliorato il nostro posizionamento nell’ambito cio-educative e scolastiche), sono intervenuti delle Scienze della Vita, con la prima posizione a livello nazionale sia per l’area il prof. Paolo Dario e l’ing. Francesca Cecchi di Scienze Biologiche sia per quella di Scienze Agrarie. E si è confermato il dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Su- posizionamento al vertice della graduatoria per l’area di Ingegneria Industriale periore Sant’Anna di Pisa sul tema “La rete e dell’Informazione, da anni leader nella Robotica, Informatica, Telecomunica- della robotica educativa”; hanno successiva- zioni. Ottimo il posizionamento per Economia e Management e Medicina nella mente preso la parola i componenti dell’équi- fascia alta della graduatoria, nella top 3. Siamo quindi molto soddisfatti. È un pe del IRCCS Fondazione Stella Maris, il risultato che conferma l’efficacia della strategia messa in atto da anni: recluta- prof. Giovanni Cioni, la dr.ssa Giuseppina re i migliori ricercatori per aumentare la massa critica e per ottenere risultati Sgandurra e la dr.ssa Emanuela Inguaggiato sui contenuti del “Progetto e-Rob”. scientifici di altissimo livello”. “Puntiamo a migliorare in misura ulteriore – aggiunge il rettore – anche mi- di apprendimento. Si vuole quindi pro- gliorando le infrastrutture. Il Sant’Anna compie 30 anni dalla sua fondazione, muovere, in una fascia di età dove l’uso avvenuta nel 1987, ed è ancora incompiuto il processo di costruzione di labo- della tecnologia è talvolta considerato ratori e centri di ricerca. Nei prossimi anni contiamo di poter offrire ai nostri non funzionale, un uso consapevole delle ricercatori infrastrutture di ricerca di livello ancora più alto, per proseguire nel nuove tecnologie valorizzandone il ruolo percorso di crescita della Scuola Superiore Sant’Anna come realtà di eccellenza formativo nel processo educativo anche scientifica non soltanto in Italia, ma anche e soprattutto a livello internaziona- come supporto alle situazioni di disagio, le. Peraltro i risultati del ranking Times Higher Education confermano questa come nel caso dei bisogni educativi spe- tendenza. Il Sant’Anna si colloca tra le prime 10 giovani università al mondo”. ciali (BES). Infine, sfruttando un sistema “Il lavoro svolto all’ANVUR in questi anni – conclude il rettore della Scuola di e-learning, il progetto si propone di Superiore Sant’Anna – contribuisce a far crescere la cultura della valutazione diffondere la cultura tecnico-scientifica nel sistema universitario italiano, tra i pochi, se non l’unico, comparto della raggiungendo un numero ampio di bene- pubblica amministrazione a essere valutato regolarmente e con conseguenze ficiari”. significative sul finanziamento erogato alle singole università”. Daniela Salvestroni

17 «Ricordati che il buon Dio ti ha dato un dono, e di questo dono tu non hai nessun merito» Andrea, la Fondazione, la vita intervista a Veronica Berti Bocelli

Veronica Berti Bocelli tra Maria Lucia Benaglia (alla sua destra) e Aurora Patti eronica Berti Bocelli non vive di luce ri- la mia testimonianza potesse apportare corda, è l’ammonimento della sua mae- Vflessa avendo un marito molto impor- qualcosa di buono al tema della discus- stra elementare che, quand’era bambi- tante. Brilla per la spiccata personalità e per sione. Il Palazzo di Vetro è luogo al cui no, gli disse: «ricordati che il buon Dio le capacità manageriali. Di Andrea condivi- interno si respira la storia, è uno straor- ti ha dato un dono, e di questo dono tu de intensamente i valori morali e l’impegno dinario amplificatore di idee e riflessio- non hai nessun merito». Tutti i talenti pieno e convinto nel combattere la povertà ni che, ritengo, possano fungere da sti- dell’uomo sono doni, concordo. E simi- nel mondo. È di esempio e di riferimento per molo e da esempio, nel mondo. L’energia li doni non possono che portare bellez- le giovani donne capaci: da qui l’intervista che ho percepito, la forza e la concretezza za e bene al mondo, a meno che l’uomo effettuata da due di esse, Maria Lucia Bena- delle idee che ho inteso da tante donne non decida di suo libero arbitrio di fare glia e Aurora Patti. Franco Mosca meravigliose, mi hanno lasciato la netta un uso improprio di ciò che ha ricevuto sensazione che il punto di svolta, per un in dono... Avendo ricevuto, come primo ● Lei ha partecipato all’evento Work-life mondo migliore, è ònere e onore, in buo- e più prezioso tra tutti i doni, la libertà. (im)balance il 16 marzo scorso alle Na- na parte, di noi donne... Quanto al percorso per favorire lo svilup- zioni Unite (foto pagina a fianco) ed è po del talento, ad ogni vita sta il compito stata invitata a parlare della sua attività e ● Nel suo discorso ha affermato che da di scoprire il proprio. Ma tutti ne siamo dell’attività della Fondazione Andrea Bo- suo marito ha imparato che il merito in grado di identificare i componenti uti- celli. Quali spunti di riflessione ha rac- non esiste, “perché ogni traguardo si li a questo cammino (franchezza, passio- colto in questo evento? Come può la con- raggiunge grazie ad un talento che ab- ne, positività, umiltà, determinazione) e divisione di esperienze in consessi così biamo ricevuto in dono, o è semplice- quelli viceversa inutili e spesso dannosi, prestigiosi migliorare l’attività quotidiana mente frutto di buona volontà” e anche quali l’invidia, la presunzione, l’incapaci- di chi si impegna a favore degli altri? la volontà è un dono grande. Cosa in- tà di ascoltare. Ho dovuto superare una certa sogge- tende con questa frase? Come favorire zione, data dal dubbio – tutt’ora non del lo sviluppo dei propri talenti? ● Quali sono gli obiettivi della vostra tutto estinto – sulla reale possibilità che C’è una frase che Andrea sovente ri- fondazione? Com’è nata? Perché?

18 ● Nell’ambito dell’Associazione ex Al- lievi stiamo portando avanti il progetto Hope, con il sostegno della fondazione Arpa. Grazie a questo progetto, molti nostri coetanei hanno avuto la possibi- lità di fare esperienze sul campo, soprat- tutto in campo medico, apprendendo competenze e mettendo, al contempo, la propria attività a servizio degli altri. In riferimento ai vostri progetti, qual è il peso che attribuite all’educazione? Che impatto pensate possa avere sulla vita di una persona e quale motore si sviluppo della società? Parte tutto da lì. L’educazione, quan- do espressa nella presa di coscienza, nel rispetto del prossimo, nella trasmissione di valori positivi, è esattamente il moto- re della società. Sviluppare e migliorare Foto di gruppo al Work-life (im)balance del 16 marzo scorso alle Nazioni Unite l’istruzione è la più efficace risposta, per La volontà da cui nasce la Fondazio- da haitiani, che lavora in programmi di l’autoaffermazione di persone e comunità ne è quella di restituire quell’affetto e istruzione, cure mediche, sviluppo co- di appartenenza. Il seme di un cammino quella vicinanza raccolti da Andrea nel munitario così come agricolo e gestione di conoscenza può trasformare se stessi e, corso degli anni, viaggiando da una par- di emergenze. ABF è operativa anche in in prospettiva, il proprio paese. Prendo a te all’altra del globo. Come dice sempre Grecia, presso la struttura per i rifugia- prestito nuovamente un concetto espres- Andrea, nella vita, al pari di un grande ti siriani, iracheni ed afgani “Elpida Ho- so da mio marito, nel rimarcare come so- banchetto, si sta bene se c’è il minimo me”. In Italia collaboriamo con l’Elemo- lo l’educazione possa realizzare una vera indispensabile per tutti. In altro caso, la sineria Papale nel sostegno dei senzatetto rivoluzione... Non certo quelle insangui- festa fallisce. Essere filantropi non signi- della città di Roma e stiamo sviluppando nate e costantemente, miseramente fal- fica essere generosi e non è solo un do- progetti a sostegno delle popolazioni col- vere morale, è piuttosto un atto d’intel- pite dal terremoto nel centro Italia. ligenza, un percorso che tutti, nei limiti dei propri mezzi, dovremmo percepire ● Com’è nato il vostro impegno ad Hai- come senza alternative. Per mio marito ti? In che campi si sviluppa in partico- e per me, la solidarietà significa sostan- lare e quali programmi state portando zialmente gioia di condividere. Dal pen- avanti? siero che l’unione fa la forza e che da soli È nato attraverso una persona speciale, si può fare tanto ma uniti si può molto un eroe dei nostri giorni che ci ha coin- di più, è stato naturale evolvere verso la volto, con i suoi ragazzi. Da trent’anni in creazione di una realtà, la Fondazione prima linea a Haiti, Padre Rick Frechette, Andrea Bocelli appunto, che potesse ca- è sacerdote all’alba d’ogni nuovo giorno, nalizzare tutte queste forze e trasformarle quando veste l’abito talare ed officia il ser- in una risposta concreta d’aiuto verso il vizio liturgico (che quasi quotidianamen- prossimo. te, purtroppo, è anche un funerale) ed è medico per il resto della giornata. Poco ● In quali luoghi siete operativi? A quali tempo dopo il nostro primo incontro con organizzazioni, anche riferite a realtà lo- Padre Rick, abbiamo costituito la fonda- cali, vi appoggiate? zione. Nel frattempo nell’isola c’è stato il L’attività della fondazione si muove terribile terremoto di cui tutti sappiamo. su un doppio binario di programmi d’in- Ci è dunque sembrato logico concentra- tervento. Quello definito “Challenges” re una parte cospicua delle forze su que- pertiene la ricerca in ambito scientifico- sta terra martoriata. Dal 2012 ABF ha tecnologico e prende forma in collabo- abbracciato in Haiti cinque comunità tra razione con il MIT - Massachussets In- le più povere e remote, iniziando dall’edu- stitute of Technology di Boston, con il cazione, costruendo delle scuole di strada supporto di collaboratori provenienti che ad oggi sono vere e proprie strutture dal mondo universitario italiano. Il pro- funzionali e sicure che ospitano ogni gior- gramma “Break the barriers” si occupa no 2.550 studenti, dalla scuola materna ad invece di progetti mirati al superamen- alcune classi della scuola secondaria. La to delle barriere generate da povertà, di- sfida per noi è continuare ogni giorno a sabilità, emarginazione sociale. Presso lavorare per garantire agli studenti delle Haiti lavoriamo in stretta collaborazio- nostre scuole accesso ad istruzione, a cure ne con la Foundation Saint Luc, organiz- mediche e all’arte come ulteriore elemen- zazione non profit composta totalmente to di espressione del proprio talento. Due progetti della Fondazione Andrea Bocelli

19 lite, bensì l’unica rivoluzione possibile: za è fondamentale per la stabilità fami- so da rispettare, da non incrinare con la quella interiore. L’educazione apre all’u- liare? nostra presunzione di esportare i model- nica grande rivoluzione auspicabile e È un ruolo fondamentale, sia in seno li di emancipazione dei paesi cosiddetti possibile. alla famiglia che alla società. Talvolta riu- sviluppati. Laddove invece l’espressione scire nella vera e propria acrobazia di con- femminile sia menomata attraverso re- ● Tra i vari programmi che porta avan- ciliare il ruolo di madre, moglie e persona gole ingiuste, sia soffocata nella prevari- ti la fondazione Andrea Bocelli, c’è an- attiva nel mondo del lavoro, è operazione cazione e nella mancanza di pari diritti, che il programma Challenges che opera estremamente complicata e difficile da re- allora si tratta di condizione drammatica nell’ambito della ricerca scientifica, tec- alizzare. Anche perché sono ruoli diver- ed ingiusta, ovviamente da combattere. nologia e dell’innovazione sociale. Alla si, e forse ciascuno richiederebbe costante Scuola Sant’Anna sono attivi molti stu- e totale devozione... Credo comunque sia ● A quali donne si ispira nei progetti di sull’utilizzo delle nuove tecnologie in importante che la donna individui il pro- che porta avanti? Quali figure femmini- campo medico. In che cosa consiste il prio ruolo nella società contemporanea e li hanno influenzato le sue scelte? programma Challenges? Quanto sono che ne comprenda appieno le forze cru- Sono molte le figure femminili, più o importanti oggi le nuove tecnologie nei ciali, ma non in competizione con l’uomo, meno celebri, che ho incontrato in que- programmi di solidarietà e per la cura non cercando di sostituirsi al maschio, sti anni e dalle quali ho potuto imparare delle persone? bensì esprimendo al meglio le proprie po- tante cose. Se devo però individuare una Il progetto principale di “Challenges”, tenzialità e prendendo atto della propria donna che ha influenzato le mie scelte, la complesso ed anche ambizioso, affronta diversità (nel bene e nel male). prima alla quale penso è proprio mia ma- una ricerca sulla disabilità visiva ed è fi- dre. Ho avuto un’infanzia serena e colma nalizzato alla realizzazione di un sistema ● Quanto è importante la solidarietà tra di stimoli, e fin da piccola i miei genitori di percezione intelligente e indossabile donne per lo sviluppo della società? mi hanno educato a trovare la bellezza con display tattile ad alta risoluzione, per Rispondo ricordando nuovamente le anche nelle piccole cose ed a compren- accrescere l’indipendenza delle perso- straordinarie donne che ho incontra- dere la necessità di rendersi utili, impa- ne non vedenti. Dai bilanci parziali che to alle Nazioni Unite e che hanno fat- rando a “vedere il lavoro”, ad agire per abbiamo potuto trarre, anche attraverso to della loro esistenza un’arma potente, risolvere un problema, anche se apparen- workshop realizzati sia in Italia che negli per il bene degli altri. Sono rientrata in temente posso scansarlo. Mia madre – e Stati Uniti, i risultati sono importanti e Italia ancora più felice d’essere donna, mio padre con lei – mi ha insegnato a vi- ci rendono ottimisti. riconoscente verso le tante eroine dei vere nello slancio verso quell’armonia di Quanto alle nuove tecnologie, essen- giorni nostri, il cui esempio può rappre- cui si poco fa si parlava... do sempre e comunque “strumenti”, pos- sentare la scintilla d’un circolo virtuo- sono fare tutto il male e tutto il bene so, in ogni ambito della società. Al di là ● Sentimenti quali l’amore, la fiducia e possibile, in qualunque contesto. Natu- dei generi però, sappiamo tutti che sen- la solidarietà possono essere un motore ralmente, se utilizzate da persone di buo- za solidarietà non c’è accoglienza, non per una società più equa, aperta e tol- na volontà, possono essere fondamentali, si superano le diversità, non c’è empa- lerante. Qual è la sua opinione al ri- anche nei programmi di solidarietà. tia e, banalmente, vince il più forte. La guardo? Quali sono le future prospetti- solidarietà dovrebbe essere alla base dei ve della sua attività? ● Nel suo discorso alle Nazioni Unite rapporti tra le donne, tra gli esseri uma- Concordo pienamente. Amore, fidu- ha parlato dell’importanza dell’armonia ni, tra gli esseri viventi. cia, solidarietà. Sono i valori che cerco nella vita di una donna. Quali sono, a di non dimenticare, quotidianamente, in suo parere, le condizioni necessarie per ● Quale influenza effettiva le donne ogni mia attività, pubblica e privata. raggiungerla? hanno, o dovrebbero avere, sullo svilup- Sì, credo che l’armonia sia indispen- po economico del loro paese? E in ambi- ● La diversità e la complementarietà, in sabile, per ciascuna di noi. È alquanto to politico? tutti gli ambiti, possono essere conside- complicato raggiungerla ma perlomeno Sebbene raggiunta attraverso una va- rate una fonte inesauribile di progresso? lo slancio verso il suo raggiungimento riegata tipologia di apporti, attraverso Lo sono, fortissimamente. penso costituisca un’ottima bussola per differenti angolature, l’influenza dovreb- le nostre scelte quotidiane. L’armonia è be essere, naturalmente, la medesima di ● Quali sono i prossimi obiettivi della equilibrio, è la giusta relazione con quan- quella degli uomini, sia in ambito econo- Fondazione Andrea Bocelli? to ci circonda, è il senso della proporzio- mico che politico. Dovrebbe: purtroppo Gli obiettivi sono quelli che ci siamo ne che ci permette di percorrere la vita nel mondo, al momento, vi sono realtà dati quando l’abbiamo fondata. Obiettivi con la forza necessaria e la giusta legge- in cui utilizzare il verbo al presente, so- che cerchiamo di rendere operativi e con- rezza. La radice “ar” (la stessa di arte e di prattutto nelle istituzioni e nell’ammini- creti attraverso i progetti che portiamo aritmetica) implica la forza di qualcosa strazione pubblica, è ancora impossibile. avanti nel mondo, molti dei quali ho già che unisce... Le condizioni per raggiun- citato. La mission di ABF si può sintetiz- gere l’armonia sono tante e variabili, so- ● Ci sono, o ci dovrebbero essere, dif- zare nell’aiuto a persone e comunità, nella no esterne e interne a noi stesse... Per ferenze nell’ambito dell’espressione fem- promozione e nel sostegno di progetti na- certo tutto ciò che sottrae dignità o che minile nei paesi del terzo mondo e in zionali e internazionali che favoriscono la esprime sopraffazione, va nella direzione quelli considerati “sviluppati”? piena espressione del proprio potenziale. opposta all’armonia. Trovo complicato, se non sterile, gene- ralizzare. Le differenze ci sono, certo, ma Intervista effettuata ● Qual è il ruolo della donna, madre, laddove siano frutto consapevole di una dalle Allieve Maria Lucia Benaglia moglie, ma anche cittadina nella società cultura condivisa e liberamente accolta e Aurora Patti e curata da contemporanea? Quanto la sua presen- da entrambe i generi, sono a mio avvi- Francesca Biondi e Franco Mosca

20 LOCANDA SANT’AGATA

LOCANDALOCANDA SANT’AGATASANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA LOCANDA SANT’AGATA

Charme & Relax, Arte & Cucina CharmeLaCharme Toscana & Relax, & Nel Relax, Cuore Arte Arte & & Cucina La Locanda Sant’Agata, antico podere nobiliare, il cui fascino è rimasto intatto dopo l’accurato recuperoLa Toscanastrutturale e ambientale, Nel si trovaCuore in un luogo privilegiato, tranquillo e soleggiato nella La ToscanaLa Locanda Sant’Agata,Nel Cuore antico podere nobiliare, il cui fascino è rimasto intatto dopo l’accurato splendida campagna toscana. Le meraviglie dell’arte, gli straordinari paesaggi e i piaceri della La Locanda Sant’Agata,recupero strutturale antico e ambientale,podere nobiliare, si trova in il un cui luogo fascino privilegiato, è rimasto tranquillo intatto e soleggiato dopo nella l’accurato buona tavola sono i segni dell’accoglienza più cordiale. recupeross12 dell’Abetonestrutturalesplendida e ambientale, campagna e toscana. sidel trova Le Brennero meravigliein un luogo dell’arte, privilegiato, glikm straordinari 5+812 tranquillo paesaggi e i epiaceri soleggiato della nella buona tavola sono i segni dell’accoglienza più cordiale. splendida campagnaLo chef Luca toscana. Micheletti, Le da meraviglie trent’anni apprezzato dell’arte, e conosciuto gli straordinari alchimista di paesaggisapori, ha scelto e i lepiaceri della San Giulianonobili ricette Terme toscane, debitamente - PISA rivisitate, per(Italy) i propri piatti. Una cucina a kilometro zero, buona tavola sonoLo chefi segni Luca dell’accoglienzaMicheletti, da trent’anni più apprezzato cordiale. e conosciuto alchimista di sapori, ha scelto le costruita intorno agli straordinari prodotti che offre il territorio: le carni di chianina, di Mucco Tel. +39 050nobili ricette 820328 toscane, debitamente - Fax rivisitate, +39 per i propri050 piatti. 825974 Una cucina a kilometro zero, Pisano, la Cinta senese, il cinghiale e il daino del Parco di S. Rossore, l’agnello biologico del costruita intorno agli straordinari prodotti che offre il territorio: le carni di chianina, di Mucco Lo chef Luca Micheletti,Parco di Coltano, da trent’anniil pescato fresco apprezzato del Mar Tirreno, e conosciutoi formaggi biologici, alchimista i vini e gli di oli sapori, locali. ha scelto le [email protected], la Cinta senese, il cinghiale e il daino del Parco di S. Rossore, l’agnello biologico del nobili ricette toscane,Una selezione debitamente di proposte fattarivisitate, di scelte rigorose,per i propri di natura, piatti. di prodotti Una freschissimi cucina a e kilometrodi alta zero, qualitàParco diper Coltano, soddisfare il pescatoi palati frescopiù esigenti. del Mar Tirreno, i formaggi biologici, i vini e gli oli locali. costruitawww.locandasantagata.it intornoUna agli selezione straordinari di proposte prodotti fatta di scelte che rigorose,offre il di territorio: natura, di prodotti le carni freschissimi di chianina, e di alta di Mucco Pisano, la CintaSono qualitàsenese, nove per le il cameresoddisfare cinghiale e suite i palati della e il piùLocanda, daino esigenti. ampie,del Parco accoglienti, di S. eleganti Rossore, e complete l’agnello di ogni biologico del servizio, tutte ragionate sulla matrice originaria del luogo e affacciate sui grandi spazi verdi Parco di Coltano,delSono ilPodere. pescato nove L’antico le camere fresco corridoio e suitedel della Mardella casa Locanda,Tirreno, colonica ampie, guidai formaggi accoglienti, gli ospiti neglibiologici, eleganti ambienti e complete i vinipiù suggestivi die gli ogni oli locali. 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Vi aspettiamo...

21 Nuovi diplomati, in bocca al lupo... e fatevi onore!

Licenza triennale – Area scientifica Disciplinare 1 Margherita Bafaro Scienze Economiche e Manageriali 2 Luisa Caluri Scienze Economiche e Manageriali 3 Gabriele Macci Scienze Economiche e Manageriali 4 Paolo Andreozzi Scienze Politiche 5 Michele Gerli Scienze Politiche 6 Filippo Pierozzi Scienze Politiche 7 Damiano Maria Morando Scienze Economiche e Manageriali 8 Salvatore Alberto Buccellato Ingegneria Industriale e dell’Informazione 9 Riccardo Castellotti Ingegneria Industriale e dell’Informazione 10 Luca Marsiglio Ingegneria Industriale e dell’Informazione 11 Andrea Merlo Ingegneria Industriale e dell’Informazione 12 Laura Montironi Ingegneria Industriale e dell’Informazione 13 Isabel Naranjo De Candido Ingegneria Industriale e dell’Informazione 14 Simone Romeni Ingegneria Industriale e dell’Informazione 15 Silvia Carrara Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali 16 Marco Zito Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali 17 Daniela Arlia Scienze Economiche e Manageriali 18 Francesca Fino Scienze Economiche e Manageriali

22 19 Saverio Pio Pertosa Scienze Economiche e Manageriali 20 Stefano Bargiacchi Scienze Politiche 21 Gabriele Capogrossi Scienze Politiche 22 Francesco Ceravolo Scienze Politiche 23 Sara Mazzilli Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali

24 Alessandro Lazzari Ingegneria Industriale e dell’Informazione

25 Alessandro Nicolò Degiovanni Ingegneria Industriale e dell’Informazione

Licenza Magistrale – Area scientifica Disciplinare 1 Claudio Protano Ingegneria Industriale e dell’Informazione 2 Erica Pezzica Ingegneria Industriale e dell’Informazione 3 Mattia Duranti Ingegneria Industriale e dell’Informazione 4 Nicolò De Benetti Ingegneria Industriale e dell’Informazione 5 Marco Giordanengo Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali 6 Andrea Mattia Scienze Economiche e Manageriali 8 Giovanni Maria Pala Scienze Economiche e Manageriali 9 Paolo Martellini Scienze Economiche e Manageriali 10 Silvio Ravaioli Scienze Economiche e Manageriali 11 Angelo Moro Scienze Politiche 12 Roberto Sciarelli Scienze Politiche 13 Andrea Parziale Scienze Giuridiche 14 Antonio Davola Scienze Giuridiche 16 Elisa Chieregato Scienze Giuridiche 17 Emilio Bufano Scienze Giuridiche 18 Giuseppe Di Vetta Scienze Giuridiche 19 Luca Costanzo Scienze Giuridiche 20 Marco Accorroni Scienze Giuridiche 21 Martina Galli Scienze Giuridiche 22 Matteo Monti Scienze Giuridiche 24 Orlando Scarcello Scienze Giuridiche 25 Federico Rossi Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali 26 Raffaele Orrù Scienze Agrarie e Biotecnologie Vegetali 27 Giovanni Gabrielli Ingegneria Industriale e dell’Informazione 28 Lorenzo Andrea Parrotta Ingegneria Industriale e dell’Informazione 29 Luca Cesaretti Ingegneria Industriale e dell’Informazione 30 Alberto Aimo Scienze Mediche 32 Alessandro Mengozzi Scienze Mediche 33 Daniele Lorenzini Scienze Mediche 34 Davide Panizza Scienze Mediche 35 Elisabetta Cacace Scienze Mediche 36 Gabriella D’Angiolella Scienze Mediche

23 Conferito a Franco Mosca il Campano d’Oro Il riconoscimento è stato assegnato dall’ALAP al fondatore della trapiantologia toscana e italiana in breve

Sopra: il vice sindaco di Pisa e presidente dell’Alap Paolo Ghezzi consegna il Campano d’Oro al Professor Franco Mosca; sotto, un momento della cerimonia, con al tavolo, da destra, Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, Massimo Augello, Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Ghezzi, Mauro Ferrari, chirurgo discepolo del professor Mosca.

stato conferito a Franco Mosca, profes- Franco Mosca può a buon diritto essere si alimenta dal confronto continuo – è Èsore emerito di Chirurgia dell’Univer- considerato un punto di riferimento nella anche per l›uomo dallo stile semplice, so- sità di Pisa, l’edizione 2016 del “Campano secolare e gloriosa tradizione della Medi- brio e rigoroso, che ha inteso come suo d’Oro”, il prestigioso riconoscimento che cina a Pisa, sia dal punto di vista univer- specifico compito etico e sociale quello di l’Associazione Laureati dell’Ateneo Pisa- sitario che ospedaliero. La grande stima, ‹restituire› agli altri e alla società ciò che no (Alap) assegna ogni anno a personaggi mia e di tutti, verso il professor Mosca la vita gli ha messo a disposizione, a par- illustri che si sono laureati a Pisa. – cui mi lega una fraterna amicizia che tire dalla possibilità di coltivare a pieno i La cerimonia di conferimento si è te- nuta il 21 ottobre scorso nella sede degli Arsenali Repubblicani di Pisa. Dopo i sa- luti del rettore dell’Università di Pisa Mas- simo Augello e del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, ha avuto luogo la lettura delle motivazioni che hanno portato al confe- rimento del premio al professor Mosca. Il vice sindaco di Pisa e presidente dell’A- lap Paolo Ghezzi ha consegna la medaglia che raffigura la “Torre del Campano”, la cui campana, nel cuore del centro storico di Pisa, ha scandito l’inizio e la fine delle lezioni universitarie dal Medioevo fino a una decina di anni fa. A fine cerimonia si è esibito il Coro dell’Università di Pisa diretto dal maestro Stefano Barandoni. “Per le sue doti innovative e le capacità organizzative – ha detto il rettore Massi- mo Augello nel suo saluto – il professor

24 propri talenti. Da questa volontà di ‹resti- in breve tuzione› – un concetto dalla portata rivo- luzionaria se adottato da ciascuno di noi – deriva la sua costante attenzione verso i giovani e il suo interesse tanto per i temi della formazione di eccellenza, quanto per le tecnologie del futuro». Istituito nel 1971, il premio “Cam- pano d’Oro” è un riconoscimento che ogni anno viene conferito a un ex allie- vo dell’Ateneo pisano che ha dato lustro alla nostra città distinguendosi nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Nel 2016 il premio è quindi andato al professor Franco Mosca, “padre” e fonda- tore della trapiantologia toscana e italiana con 30 mila interventi personali all’attivo a cui si devono aggiungere altri 20 mila ese- guiti dai suoi allievi, ma sempre sotto la sua responsabilità. Un grande luminare che ha dato molto alla medicina italiana, ma an- Una delle tante bellissime e suggestive immagini del fotografo Enzo Cei contenute nel volume che un medico fortemente impegnato nel “Trapianti” pubblicato nel 2009 da Federico Motta editore; illustra la sistemazione sul tavolo sociale grazie alla fondazione Arpa da lui operatorio di un paziente da trapiantare. voluta, che presiede fin dalla costituzione e pisana è stato rilevante. È stato Direttore zione con la Scuola Normale Superiore e alla quale ha prestato la sua “voce” anche della Scuola di specializzazione in Chi- la Scuola Sant’Anna consente attraverso Andrea Bocelli con la carica di presidente rurgia Generale, Direttore del Diparti- borse di studio a studenti meritevoli la onorario e pronta a investire sulle qualità mento di Oncologia dei Trapianti e delle possibilità di frequentare l’Università di giovani medici e ricercatori. Nuove Tecnologie in Medicina, Diretto- di Pisa, usufruendo in forma gratuita di “Franco Mosca rappresenta un esem- re della Scuola in Scienze Infermieristi- alloggi, servizi e di assistenza didattica. pio di etica professionale e morale cui che, Direttore del Dottorato di ricerca in Ha fondato nel 1987 l’Associazione Pisa- ognuno dovrebbe aspirare – ha dichia- chirurgia, biotecnologie ed immunologia na Ricerche in Chirurgia e nel 1991 la rato il presidente dell’Alap Paolo Ghezzi dei trapianti. A lui si deve, nel 2001, la Fondazione Arpa per finanziare Ricerca – I suoi indubbi meriti scientifici e or- creazione a Pisa del Centro EndoCAS, e Formazione di Area Sanitaria che ha ganizzativi ne hanno fatto un punto di una eccellenza nazionale e internaziona- portato ingenti risorse investite a Pisa. riferimento nell’ambito della chirurgia le che si occupa di ricerca in ambito di La Fondazione ha nella sua missione italiana e internazionale. Primo opera- nuove tecnologie in medicina e chirurgia anche la cooperazione umanitaria met- tore di circa 30.000 interventi chirurgi- con una profonda caratterizzazione mul- tendo a disposizione del Sud del mon- ci nell’ambito della chirurgia generale, tidisciplinare. Il Centro primo e unico do il sapere e il saper fare; molti sono i della chirurgia vascolare, dei trapianti in Italia è stato accreditato fin dal 2013 medici e gli infermieri che raggiungono d’organo, è stato un precursore e un vi- dall’American College of Surgeons per Pisa dai Paesi svantaggiati per formazio- sionario tanto da sviluppare nell’Azienda la formazione basata sulla simulazione. ne e aggiornamento; molti sono i nostri Ospedaliero Universitaria Pisana, la tra- Professore stimato e rispettato, non si è giovani coinvolti da Arpa in attività di piantologia renale dal 1987 e introdurre limitato a trasferire le proprie conoscen- volontariato con missioni a favore degli quella di fegato e di pancreas nel 1996 ze ai suoi studenti e allievi, ma è stato ultimi della Terra. Il Prof. Franco Mosca consentendo alla nostra Città, a distan- capace di intuirne le doti e le potenzia- – ha concluso Ghezzi – è senza dubbio za di due decenni, di diventare una delle lità favorendone la crescita professionale uno dei professionisti che ha scritto la realtà di riferimento nel panorama mon- e l’affermazione personale in quei settori storia medica degli ultimi decenni ma diale dei trapianti. Co-Fondatore dell’A- innovativi della medicina che sarebbero è, ancor prima, la conferma che nessu- genzia Interregionale dei Trapianti, è poi diventati punti di forza dell’Azienda na eccellenza professionale è veramente stato Presidente della Società Italiana pisana. Autore di 350 articoli scientifici utile, né riconoscibile, se non condivisa dei Trapianti d’Organo. Ha dato impulso indicizzati, tra 97 libri e capitoli, ha mes- guardando al futuro e accompagnata da decisivo al Sistema Toscano della Do- so a disposizione dei giovani aspiranti una profonda umanità”. nazione degli Organi e Tessuti. A lui si chirurghi la sua immensa conoscenza e Il premio pisano annovera, trai suoi deve l’intuizione, e il successivo sviluppo, il suo rigoroso metodo di lavoro basato vincitori, personaggi di grande spessore dell’ecografia diagnostica e interventisti- su un impegno totalizzante mai avulso, professionale, culturale e anche umano. ca nonché dell’endoscopia chirurgica. A però, da una profonda umanità. Profon- Tra gli illustri premiati delle scorse edi- lui si deve la realizzazione della prima Te- damente legato e riconoscente alle sue zioni del “Campano d’Oro” ci sono – ad rapia Intensiva Chirurgica dell’Ospedale due città, Biella in cui è nato e Pisa in esempio – l’ex presidente della Repubbli- Pisano. Ha costituito in collaborazione cui si è formato e ha operato e vissuto, ca Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, con il CNR il Centro Comune di Chirur- il Prof. Franco Mosca ha restituito alla Giuliano Amato, Marcello Pera, Tiziano gia Sperimentale in San Piero a Grado. Il comunità più di quanto abbia ricevuto. Terzani e Andrea Bocelli. contributo del Prof. Franco Mosca all’a- Grazie a lui è stato recuperato e rilancia- mata Scuola di Medicina Universitaria to il Collegio Puteano che in collabora- Daniela Salvestroni

25 Normale, Sant’Anna e Iuss Migliori giovani verso una comune governance università al mondo: la Scuola Sant’Anna in breve guadagna posizioni

Il ranking della rivista inglese Times Hi- gher Education valuta le performance di 200 atenei fondati da meno di 50 anni. Quest’anno la Scuola si colloca al nono Il 13 maggio scorso si è svolto un incontro pubblico alla Scuola Normale alla presenza posto della classifica (era al decimo nel del ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli per presentare il progetto di una futura go- 2016) a fronte di un incremento del 25% vernance in comune, con attività e servizi integrati. del numero delle università prese in con- I rettori Vincenzo Barone (Normale), Pierdomenico Perata (Sant’Anna) e Michele Di siderazione (200 nel 2017 contro le 150 di Francesco (Iuss) stanno dialogando da mesi per trovare sinergie in grado di promuove- un anno fa). re i tre atenei come un’unica realtà di eccellenza nel sistema universitario italiano: le “È innegabile come la Scuola, fonda- tre istituzioni sono infatti le uniche in Italia in cui allievi selezionati per solo merito ta 30 anni fa, abbia bruciato le tappe, possano disporre di un percorso completo di studi universitari, con corsi di laurea e di consolidando il successo mondiale tra dottorato; sono tutte e tre completamente gratuite per i rispettivi studenti, con benefit le giovani università – afferma il rettore equiparabili alle università più prestigiose del sistema anglosassone; presentano ambi- Pierdomenico Perata – Aver migliorato il ti didattici e linee di ricerca non sovrapponibili (Scuola Normale e Scuola Sant’An- posizionamento nella top ten delle giova- na in Toscana) o con caratteristiche specifiche in altro contesto geografico (Iuss in ni università è un successo importante. Lombardia). Quando i nostri competitor sono le mi- Si intravede anche la futura gestione federata delle tre scuole universitarie, che prevede gliori giovani università al mondo, gua- un consiglio di amministrazione comune ai tre atenei con politiche di indirizzo concor- dagnare una posizione appare il risultato date e mirate, come avviene già adesso per Sant’Anna e Iuss. di un perfetto lavoro di squadra, dove è Nel frattempo sono ormai completati i programmi dei primi corsi di orientamento forte l’orgoglio di appartenere alla Scuola organizzati da Normale, Sant’Anna e Iuss in maniera congiunta. Saranno tre a partire Sant’Anna, ma soprattutto è altissima la dal 26 giugno: uno a Pisa, uno a San Miniato, uno a Pavia. nostra qualità in tutti i parametri valutati. All’incontro, che ha avuto come titolo generale “Scuole Universitarie federate: eccel- In questo successo ritroviamo i nostri va- lenza nella ricerca per costruire il futuro”, sono intervenuti, oltre ai tre rettori, anche lori fondanti come il talento e il merito, Donatella Della Porta, preside dell’Istituto di Scienze Umane e Sociali della Normale che ci hanno guidato nel selezionare tutte (“Lo sviluppo del polo formativo di eccellenza della Scuola Normale presso la sede di le persone che contribuiscono alle nostre Firenze in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna”); Sabina Nuti, professo- affermazioni e a diffondere il nostro no- ressa ordinaria di Economia e Gestione delle imprese della Scuola Sant’Anna (“I nuovi me nel mondo, consolidandone sempre progetti congiunti di mobilità sociale”); Andrea Ferrara, professore ordinario Astrono- più la reputazione. Il ranking è ulteriore mia e Astrofisica alla Normale (“Il progetto Erc InterStellar: le buone prassi nella ricer- conferma della competitività del sistema ca internazionale al servizio della federazione”); Lucia Lencioni, socia fondatrice e AD italiano dell’università e della ricerca, in- di Wearable Robotics, Scuola Sant’Anna (“La spin off Wearable Robotics: le buone sieme alla perfetta complementarietà con prassi del trasferimento tecnologico al servizio della federazione”); Ricardo Monteiro, la Scuola Normale Superiore, forte della ricercatore Tecnica delle Costruzioni, Iuss di Pavia (“Il progetto Iterate: le buone prassi sua tradizione consolidata, con cui ci stia- nella ricerca internazionale per la prevenzione dei rischi al servizio della federazione”). mo avviando verso la federazione”.

26 visita itinerante per la Scuola, in cui gli in breve Il tradizionale Convivio di Primavera ex Allievi hanno potuto ripercorrere, durante le giornate, i corridoi del luogo Un’edizione speciale per il trentesimo in cui si sono formati e leggere le storie e i ricordi dei fatti più memorabili; il tutto curato da una appassionata squadra di giovani Allievi. Sempre durante la mattinata è stata rea- lizzata una visita straordinaria sulle mura della città, recentemente restaurate ed aperte al cammino “in quota”, mentre altri ex allievi si sono cimentati in tornei di pallavolo e calcio affrontando gli Al- lievi più giovani. Nel pomeriggio è iniziata la parte più istituzionale, con il convegno della As- sociazione ex Allievi dedicato al progetto Hope. Le esperienze di altissimo valore umano e professionale in Sud America, Africa e Palestina raccontate da studenti ed ex allievi coinvolti nel progetto sono state seguite con moltissimo interesse e unanime è stata la percezione di quanto il progetto Hope vada nella direzione giu- sta, per una formazione a tutto tondo de- gli studenti da incentivare ancora di più. Dopo l’assemblea dei soci della Asso- ciazione ex Allievi ,è stato il momento della cena conviviale. Nella suggestiva cornice del cortile del pozzo si è svolta una serata all’insegna del divertimento, della musica (oltra al Coro degli Allievi abbiamo potuto ascoltare due brani di Marco Martinelli, oltre al gruppo musi- cale formato da Allievi) con una parteci- pazione davvero sorprendente, con più di 300 persone che hanno partecipato, tra i quali 120 allievi. La mattina del primo maggio è stata l’oc- casione per un fecondo e divertente in- contro tra le varie generazioni. A fare da apripista è stata una tavola rotonda tenuta in Aula Magna in cui si sono succeduti molti racconti dei momenti di collegiali- tà, a tratti esilaranti, vissuti da alcuni ex allievi di diverse generazioni, dal medico- giuridico in poi (il prof. Perata, Alda Fo- schi, Enrico Ficarra, Riccardo Giubilei, Il 30 aprile e primo maggio scorsi si è po… è difficile starne alla larga”. Riccardo Brigo e Franca Margaria). Da svolto il Convivio di Primavera, ormai L’appuntamento per alcuni ex allievi – quel momento e durante la grande griglia- affermata tradizione e simbolo del rap- provenienti realmente da mezza Euro- ta preparata dagli Allievi molti giovani porto tra Allievi ed ex Allievi. pa – era fissato già per il 29 sera, in cui hanno potuto scambiare parole con i più Visti i festeggiamenti per i 30 anni del- alcune annate avevano programmato grandi, in alcuni casi vere e proprie figure la Scuola l’occasione è stata una sorta di di cenare insieme. La serata è prosegui- mitiche tramandate negli anni. “edizione speciale”, con alcune “chicche” ta con i tradizionali canti in piazza dei Cosa rimane di queste intense giornate che hanno voluto arricchire il pur già in- Cavalieri. passate insieme? Il desiderio di tornare tenso programma degli scorsi anni. Fin dalla mattinata del 30 aprile è sta- ad incontrarci, di migliorare ancora di Per creare l’attesa della grande occasione ta allestita una mostra nel chiostro del- più il grado di connessione e di condi- era stato per tempo realizzato da alcuni la Scuola, dove è stata ricostruita una visione delle esperienze, in quel mix di Allievi del primo anno un simpatico vi- camera storica della sede centrale (sul ironia, di scherzo e di legami umani forti deo che è circolato su internet: una mu- comodino era poggiato il manuale di e profondi che da sempre caratterizzano sica strappalacrime faceva da sottofondo chimica generale Silvestroni) e sono la vita nella nostra amata Scuola. ad immagini amarcord della Scuola, con state esposti foto e documenti degli ul- il motto finale “Dopo tutto questo tem- timi 50 anni. Inoltre era organizzata una Paolo Rametta

27 L’Università di Pisa conferisce a Sir Alfred Il Nobel del Management Cuschieri, chirurgo e scienziato di fama mondiale, a Giovanni Dosi

la Laurea Honoris Causa in Bionics Engineering Il “Nobel del management” è stato con- ferito per la prima volta a uno studioso in breve Nuovo riconoscimento a Sir Alfred Cu- europeo ed è andato al Direttore dell’Isti- schieri, chirurgo e scienziato di fama inter- tuto di Economia della Scuola Superiore nazionale, docente alla Scuola Superiore Sant’Anna Giovanni Dosi. Sant’Anna e membro del Collegio del Per- Il prof. Dosi è riconosciuto a livello in- fezionamento in Medicina Traslazionale. ternazionale come uno degli scienzia- L’Università di Pisa gli ha conferito la lau- ti con maggiore capacità di analisi e di rea magistrale in Bionics Engineering. prospettiva per le questioni di carattere La cerimonia è stata aperta dai saluti del macroeconomico. Il “Wiley TIM distin- rettore Massimo Augello a cui ha fatto se- guished scholar award” è stato assegnato guito la lettura della motivazione del rico- a Giovanni Dosi in occasione dell’annual noscimento da parte del professor Luigi Landini, presidente del Consiglio aggregato del meeting della Academy of Management corso di laurea magistrale in Bionics Engineering, e la Laudatio pronunciata da Franco (AoM) che si è svolto nell’agosto scorso Mosca, professore emerito di Chirurgia generale dell’Ateneo pisano. in California, ad Anaheim. Nella moti- Dopo il conferimento della laurea da parte del rettore Augello, è seguita la lectio magi- vazione si sottolinea il profondo impatto stralis di Sir Alfred Cuschieri, intitolata “Nanotechnology for health care”. che il suo lavoro su paradigmi tecnologici, Sir Alfred Cuschieri, nato a Malta da padre fiorentino e madre maltese, laureato a Mal- economia evolutiva, strategie e organizza- ta, ha sviluppato la sua prestigiosa carriera nelle università del Regno Unito. Sir Alfred, zione d’impresa, ha avuto sui temi di ricer- baronetto di Sua Maestà la Regina Elisabetta II di Inghilterra, oltre a essere stato un ca propri della Technology & Innovation eminente chirurgo generale e inventore di nuove procedure tecnologiche in chirurgia, Management (TIM) Divisione della Aca- nel corso della sua carriera ha ricoperto numerose cariche importanti e attualmente è demy of Management (AoM). Per capire direttore scientifico dell’IMSaT (Institute for Medical Science and Technology) in Sco- a fondo l’importanza e la rilevanza del zia, da lui fondato, dove lavorano circa 50 ricercatori, in gran parte ingegneri. È inven- premio, basta pensare che l’organizzazio- tore di un numero rilevante di dispositivi chirurgici e medicali in generale, alcuni dei ne accademica AoM, fondata nel 1936, è quali sono stati chiamati con il suo nome, “Cuschieri”, come ad esempio gli strumenti considerata tuttora la più grande e la più per chirurgia laparoscopica a singolo accesso. Il professor Alfred Cuschieri ha collabo- prestigiosa nel campo del management. rato con la Scuola pisana di Chirurgia generale continuativamente dal 1987 ad oggi, Alla consegna del riconoscimento è se- aggiornando gli allievi con lezioni e dimostrazioni in sala operatoria sui progressi e sulle guita una presentazione di Giovanni acquisizioni della chirurgia mini-invasiva, di cui è padre fondatore riconosciuto in tutto Dosi intitolata “Institutions are neither il mondo. Dal 2003 è anche professore di Chirurgia alla Scuola Superiore Sant’Anna, Autistic Maximizers nor Flock of Birds: trasferito dall’università britannica con chiamata per “chiara fama”. Cuschieri è diven- Self-Organization, Power and Learning tato ormai un punto di riferimento anche per il Centro di Eccellenza del MIUR per la in Human Organizations”, di cui è autore, Chirurgia Assistita dal Computer, “EndoCAS”, dell’Università di Pisa. scritta con Luigi Marengo (ex Sant’Anna, ora docente alla Luiss) e Alessandro Nuvo- lari, docente all’Istituto di Economia della Ugo Faraguna vince il premio Sant’Anna. L’approccio provocatorio è sta- della Società Italiana di Fisiologia 2016 to molto apprezzato dai soci della AoM. Ugo Faraguna del dipartimento di Ricerca Tra- Premio Picchi 2017 slazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa si è aggiudicato a Francesca Baroncelli il premio della Società Italiana di Fisiologia (SIF) 2016 riservato a giovani ricercatori under 40. Francesca Baroncelli vince il premio in A fronte di 19 candidature provenienti da tutta memoria di Samuel Picchi, giovane am- l’Italia, il ricercatore pisano ha vinto 1000 eu- ministrativo della Scuola scomparso pre- ro piazzandosi primo ex-aequo con la dottores- maturamente, con questa motivazione: sa Flavia Antonucci dell’Università degli studi “Dai primi anni degli studi in Medicina di Milano. Classe 1979, originario di Trieste e e Chirugia Francesca ha affiancato alla laureato a Pisa, dove ha fatto ritorno dopo un preparazione curricolare una particolare periodo trascorso all’Università del Wisconsin attenzione per più deboli, contribuendo al- negli Stati Uniti, Ugo Faraguna ha ricevuto il la nascita e allo sviluppo delle attività pro- riconoscimento durante 67mo congresso del- mosse dal Progetto Hope (Humanitarian la SIF che si è svolto a Catania nel settembre Organization for People Equality). La sua scorso. In questa stessa occasione Faraguna ha vocazione umanitaria ha di recente porta- presentato le sue ricerche più avanzate sui meccanismi che regolano il sonno a una to Francesca in due campi profughi sull’iso- platea di oltre 250 scienziati riuniti a convegno impegnati nei diversi campi della la di Chiros, dove ha prestato il suo servizio ricerca biomedica fra cui Carlo Maria Croce (Columbus, OH, Usa), Stefano Pluchino di assistenza sanitaria e cura a migranti per (Cambridge, UK) e Ulrich Pohl (Munich, Germany). lo più di origine siriana e afghana in fuga.”

28 Maria Chiara Carrozza Made in Italy, Made in Story in breve eletta presidente del Gruppo nazionale di Bioingegneria

Un nuovo riconoscimento per Maria Chia- ra Carrozza, docente dell’Istituto di BioRo- botica: è stata eletta presidente del Gruppo nazionale di Bioingegneria in rappresen- tanza di professori, ricercatori e dottorandi impegnati in questo settore in università e centri di ricerca pubblici e privati in Ita- lia. Il Gruppo nazionale di Bioingegneria promuove e coordina le attività di ricerca e di formazione nei suoi settori di riferimen- to che da un punto di vista accademico corrispondono a Bioingegneria Industriale ING/IND-34 e a Bioingegneria elettronica e informatica ING/INF06, adesso ricom- prese nell’area 9 di Ingegneria. L’Associazione ex-Allievi della Scuola imprese, dove l’unicità viene descritta Légion d’honneur Superiore Sant’Anna ha organizzato il 7 attraverso la tecnica dello storytelling. Si maggio scorso la presentazione del volu- tratta di dodici racconti dedicati alle di- a Enrico Letta me Made in Story di Gianluca Flammia verse sfumature della Qualità e dell’essere con la proiezione del video musicale Lost Made in Italy di alcune aziende coinvolte Limits of soul di Giovanna Bartolomei, nel progetto. Si va dall’orologio senza lan- L’incontro nell’aula magna della Scuola cette all’arredamento per bambini ispira- Sant’Anna ha avuto come relatore Flora to al Metodo Montessori, dal vino dove Gagliardi. Il tema centrale era la moder- l’alchimia e la ricerca del giusto tempo nità nelle sue espressioni più avanzate, sono i driver che guidano le scelte dell’e- quali l’applicazione di processi artistici nologo, alla produzione di mobili in legno alla gestione e al management aziendale e che esaltano la territorialità toscana con la ricerca linguistica sviluppata attraverso un fortissimo richiamo al british style, la multimedialità sonoro-visiva. alla produzione di gioielli in bronzo dove Flammia, dopo anni di management d’a- la ricerca dell’imperfezione è il must per 27 marzo 2016: l’ex-allievo Enrico Let- zienda nel settore automotive, svolge at- sentirsi unici sul mercato. ta, ha ricevuto dal Presidente della Re- tualmente consulenze e docenze nel set- Giovanna Bartolomei è una giovane vi- pubblica Francese François Hollande il tore del marketing e del web marketing. deoartista lucchese che ha da poco con- titolo di Commendatore della Legion Affianca le aziende del territorio italiano seguito il diploma accademico di secondo d’Onore. «Rendo omaggio a un grande per individuare le peculiarità che le ren- livello in Musica e Nuove Tecnologie al europeo» ha detto il presidente François dono competitive sul mercato, sia in Ita- Conservatorio di Musica “L. Cherubini” Hollande attribuendogli il prestigioso lia che all’estero. È autore del blog Made di Firenze. Sua è la performance musicale titolo, una delle massime onoreficenze in Story, da cui prende il titolo il libro, multimediale dal titolo Lost limits of soul, della République, concessa molto rara- di cui cura sia i testi che le fotografie. un’opera multimediale audio/video nata mente ai non francesi. Davanti a, tra gli Il volume Made in Story è il racconto te- a seguito della visione del film “Source altri, Pierre Moscovici, Michel Barnier, stuale e fotografico di alcune eccellenze Code” di Duncan Jones, con Jake Gyllen- Hubert Vedrine, Sylvie Goulard e Pascal italiane nel campo delle piccole-medie haal, Michelle Monaghan (2011). Lamy, Hollande ha ripercorso la carriera e la vita personale di Letta. «Quando En- Internet, il latino e il nucleare rico è venuto a Parigi da premier italiano, ho ricevuto una lettera piena di affetto L’Associazione Normalisti, in collaborazione con le Associazioni Allievi ed Ex Allievi della sua maestra francese», ha detto il della Scuola, ha organizzato due incontri con Luca Desiata il 6 aprile scorso. Il primo presidente ricordando l’infanzia di Letta a appuntamento è stato dedicato al tema Il latino nell’era di Internet, mentre il secondo Strasburgo. Oggi dean della Paris School era intitolato Il nucleare nell’era di Internet. Entrambi gli incontri si sono svolti nel Pa- of International Affairs di SciencesPo a lazzo della Carovana della Scuola Normale Superiore. Desiata, 45 anni, ex allievo della Parigi e presidente del Jacques Delors In- Scuola Sant’Anna, già amministratore delegato di Enel Belgio e Francia, dal 2016 è stitute, Letta ha evocato l’attaccamento amministratore delegato di SOGIN Spa, la società di Stato responsabile dello smantel- di tutta una vita alla Francia e la sua “plu- lamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, compresi riidentità” pisana, italiana ed europea. quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.

29 Il Novecento al Sant’Anna: tre appuntamenti nella Chiesa Sant’Anna dedicati ai compositori Bonamici, Boncompagni e Prosperi in breve

L’Associazione Ex Allievi della Scuola progetto che nasce dal desiderio di inda- Ilaria Baldaccini (sopra) è una pianista e Superiore Sant’Anna ha organizzato il ci- gine, scoperta, condivisione e promozio- clavicembalista della Provincia di Pistoia. clo di concerti pianistici ‘Il Novecento al ne del repertorio musicale novecentesco Ha studiato ai Conservatori di Lucca e di Sant’Anna’, dedicati alla musica del No- e contemporaneo, con particolare atten- Firenze, laureandosi in entrambi gli stru- vecento e contemporanea. zione verso compositori che abbiano vis- menti con il massimo dei voti e la lode. È Il ciclo ha preso il via il 6 novembre suto e operato sul territorio toscano. Esso stata allieva della classe di clavicembalo scorso nella Chiesa Sant’Anna con si articola in concerti e cicli di concerti, della professoressa Annaberta Conti, del- un pomeriggio dedicato alla memoria lezioni-concerto, incisioni, eventi in si- le classi di pianoforte della professoressa di Giuseppe Bonamici, compositore pi- nergia con altre forme d’arte. Maria Gloria Belli e del Maestro Giovan- sano, prematuramente scomparso nel ni Carmassi. Ha frequentato l’Università 1978. Al pianoforte Ilaria Baldaccini. A Flora Gagliardi (sopra, a sinistra) è una della Musica e delle Arti Rappresentative parlare dell’autore erano stati invitati personalità culturale di spicco in campo di Vienna, nella classe di clavicembalo Flora Gagliardi e Luca Brunelli Felicetti, nazionale e internazionale ha indirizza- del Maestro Gordon Murray. Svolge da direttore della scuola di musica G. Bona- to gli studi e la professione alla ricerca anni un’intensa attività concertistica, mici di Pisa. di una virtuosa trasversalità fra filosofia, prevalentemente come solista. Tra le più Il secondo appuntamento del ciclo si è musica, arteterapia e psicologia. importanti città dove si è esibita ci sono svolto il 20 novembre ed è stato dedicato Docente di1 lettura della partitura al Roma, Vienna, Belgrado, Sapporo e Tok- alla memoria di Claudio Josè Boncompa- Conservatorio Cherubini di Firenze ne yo. È impegnata nella promozione e risco- gni, compositore fiorentino recentemente è stata anche Direttore. Ha lavorato in perta di repertorio inedito e della musica scomparso. Al pianoforte Ilaria Baldac- teatri nazionali ed esteri come maestro del ‘900 e contemporanea. Lavora in duo cini. Il programma è stato introdotto da collaboratore e regista; si è dedicata alla cameristico con la soprano Francesca Ca- Flora Gagliardi, relatrice dell’intero ciclo, scrittura di libretti di opere per ragazzi. È ligaris. È interprete della Musopen Music con l’intervento del musicologo Renzo stata una dei primi musicoterapeuti ita- Library (California) e incide per la casa Cresti. liani professionisti a collaborare con En- discografica Ema Vinci. Il terzo e ultimo appuntamento del ciclo ti pubblici per la cura, la riabilitazione e di concerti pianistici “Il Novecento al il sostegno di persone diversamente abi- Vincenzo Di Nubila ha conseguito il di- Sant’Anna” si è svolto il 4 dicembre ed è li. Ha al suo attivo libri e pubblicazioni ploma di pianoforte quando frequentava stato dedicato alla memoria di Carlo Pro- varie; invitata come relatore a convegni il terzo anno di giurisprudenza. Laurea- speri, grande compositore fiorentino. Al e congressi ha sempre cercato di divul- tosi l’anno successivo, ha intrapreso la pianoforte Ilaria Baldaccini e Vincenzo gare una visione flessibile e attenta alla carriera di magistrato, percorrendone Di Nubila. Il programma è stato introdot- complessità del pensiero contemporaneo tutti i gradi. Non ha mai trascurato di to da Flora Gagliardi e dal Maestro Marco delle discipline della musica e delle arti. esercitarsi al pianoforte, anche per ‘sneb- Bargagna. Attualmente ha ripreso la carriera arti- biare il cervello’ dopo il lavoro sulle su- stica in ambiti teatrali innovativi e di date carte. Ama accompagnare cantanti Novecento 2.0, di cui fa parte il ciclo forte messaggio sociale e continua a oc- e strumentisti oppure suonare in piccole pianistico ‘Novecento a Sant’Anna’, è un cuparsi di divulgazione culturale. formazioni.

30 Ordine del Cherubino, in breve ecco i dieci insigniti del 2017

Lo scorso 7 aprile, nell’Aula Magna Fra- dine del Cherubino sono dieci: Massimo di Informatica, Raffaele Teti del Diparti- telli Pontecorvo del Polo Fibonacci, si Augello del Dipartimento di Economia mento di Giurisprudenza, Daniela Belli è tenuta la cerimonia di conferimento e Management, Riccardo Di Donato del del Dipartimento di Chimica e Chimica dell’Ordine del Cherubino per l’anno Dipartimento di Filologia, Letteratura e Industriale e Andrea Cavallini del Dipar- 2017. La cerimonia è stata aperta dall’in- Linguistica, Leonardo Bertini del Diparti- timento di Scienze Agrarie, Alimentari e tervento del rettore Paolo Mancarella, mento di Ingegneria Civile e Industriale, Agro-ambientali. che è poi passato alla consegna dell’Or- Guido Emilio Tonelli del Dipartimento di Nella foto di gruppo, da sinistra: Guido dine del Cherubino, l’unica onorificenza Fisica, Marco Raugi del Dipartimento di Tonelli, Andrea Cavallini, Dino Pedre- concessa dall’Università di Pisa ai docen- Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del schi, Marco Raugi, Riccardo Di Dona- ti per i loro particolari meriti scientifici e Territorio e delle Costruzioni, Fulvio Ba- to, Massimo Augello, Paolo Mancarella, culturali e per il loro contributo alla vita solo del Dipartimento di Patologia Chi- Nicoletta De Francesco, Fulvio Basolo, e al funzionamento dell’Ateneo. rurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Daniela Belli, Raffaele Teti, Leonardo Quest’anno i professori insigniti dell’Or- Critica, Dino Pedreschi del Dipartimento Bertini.

SANT’ANNA NEWS notiziario semestrale

Direttore responsabile: Brunello Ghelarducci; Redazione: Franco Mosca, Fabio Pacini, Pierdomenico Perata, Marina Petri, Davide Ragone, Daniela Edizioni ETS Salvestroni, Vincenzo Letta, Mauro Stampacchia, Giuseppe Turchetti; Editore: Associazione Ex-Allievi Scuola Superiore di Studi Universitari e di www.edizioniets.com Perfezionamento S. Anna, Pisa. Pubblicato con un contributo della Scuola Superiore Sant’Anna; Presidente: Franco Mosca; Presidente Onorario: Giuliano Amato; Coordinatore locale: Ugo Faraguna; Segreteria: Anna Letta; Sede: Piazza Martiri della Libertà, 33 – 56127 Pisa, Tel. 050/883226, fax 050/883600; e-mail: [email protected] – web: www.sssup.it/exallievi; Stampa: Edizioni ETS, piazza Carrara – 56126 Pisa, www.edizioniets.com; ISSN 1593-5442, Piazza Carrara 16-19, 56126 Pisa Registrazione n. 9 del 1993 presso il Tribunale di Pisa. tel. 050 29544, fax 050 20158

31 Il Medico osserva. Le osservazioni del “Dott. Criceto” Il libro di Antonio Cambi alla Scuola Sant’Anna in breve

Associazione ex-Allievi della Scuo- dimostrata anche dall’alto gradimento ito nel 1850 da Nicomede Agati da Pi- L’ la Superiore Sant’Anna ha organiz- delle lezioni e dalla riconoscenza e dalla stoia per volere del Governatore Opera- zato il 29 gennaio scorso nella Chiesa stima che gli allievi provavano nei con- io Samminiatelli. L’esecuzione di un bra- di Sant’Anna la presentazione del libro fronti di un insegnante appassionato che no del toscanissimo compositore Casini di Antonio Cambi Il medico osserva. Le incoraggiava a mantenere la mente fre- ha confermato la vitalità dello strumen- osservazioni del “Dott. Criceto”, Edizioni sca per la ricerca e lo studio”. to, gioiello della Scuola e testimonian- Ibiskos-Ulivieri (nelle foto a fianco, di- Il dottor Cambi ha ricordato inoltre le za di quello che era il Conservatorio di versi momenti della presentazione). Il vicissitudini nelle varie fasi della sua for- Sant’Anna. Un più frequente impiego volume è tratto dalla rubrica omonima mazione e dell’avviamento al lavoro, in dello strumento nei concerti conferme- della rivista letteraria La Ballata, edita cui ha acquisito la sua professionalità no- rebbe la sua preziosa fattura e migliore- anch’essa dalla Ibiskos-Ulivieri di Empo- nostante i mezzi e le sedi precarie delle sue rebbe la possibilità di esecuzione: per dir- li, che l’Autore ha utilizzato per ampliare prime esperienze lavorative. “Una gavet- la secondo l’assunto di G.B. Morgagni la i vari temi affrontati nella sua professio- ta – dichiara – che è toccata anche ad al- funzione sviluppa l’organo”. ne di medico e in particolar modo negli tri colleghi diventati poi primari o assi- Gli ultimi 5 anni di attività del dot- ultimi dieci anni. stenti, come l’allievo del Sant’Anna Da- tor Cambi sono esplicati nel logo, in cui Nel suo intervento il dottor Cambi ha nilo Neglia, e che ha forgiato nelle trincee un criceto dotato di un fonendoscopio espresso la sua gratitudine per i suoi ma- del primo impatto un metodo per il trat- svolazzante al collo corre nella sua ruo- estri, ricordando il professor Costantino tamento delle urgenze notturne. Le espe- ta facendo girare anche dei cerchi olim- Giusti per la semeiotica e la clinica me- rienze professionali sono state senz’altro pici trasformati in ruote dentate: questi dica, il professor Sergio Gandini (studio- utili in tutto il loro escursus che li ha por- rappresentano gli ambulatori che sono so del sistema neurovegetativo), il profes- tati a ruoli direttivi importanti”. tenuti in vita dall’attività del “Dr. Crice- sor Giuntini per la pnuemologia e il pro- Gli altri temi affrontati nel libro sono fessor Baschieri per l’endocrinologia. Il paralleli a quelli che ispirano i proget-

ANTONIO CAMBI Il “Dottor Criceto” nasce dalla spiritosa presa in giro del Antonio Cambi è Toscano mio vicino Giuliano Gorini, che vedendomi indaffarato maggior contributo alla suadi Piombino,formazione, dove è nato nel ti della Fondazione Arpa, come il tema a visitare senza sosta, al mattino come a sera, in Inverno Luglio‘54. In seguito con la ricevuto alla Scuola Sant’Anna,famiglia si è trasferito è rapa Pisa, - del dolore, quello della qualità della vita come d’Estate, i tanti giovani che vogliono praticare sport nuova sede di lavoro del padre, e valutare la loro idoneità, ha coniato questo soprannome. presentato dall’insegnamentodove svolgendo della gli studifisio uni- - versitari si è laureato in Me- e quello della formazione in medicina Antonio Cambi dicina e Chirurgia nell’83. Si logia degli ambienti speciali,è poi un specializzato corso in Medicina te - aperta alla multidisciplinarietà. dello Sport ed in Medicina In- nuto dal professorterna Arduini. con indirizzo d’Urgenza, e perfezionato in Medic- Le varie fasi della presentazione del li- ina delle Assicurazioni (Università di Pisa) e Medicina “La chiarezza Aeronauticadell’insegnamento e Spaziale (Università di Padova). – La suari - bro sono“... Quanto state parlano accompagnate le mani, che peccato dall’esecutante volte - esperienza professionale varia dall’Emergenza Territo- metterle in tasca. Sono delicate, sentono il freddo. Fan- IL MEDICO OSSERVA corda il dottor rialeAntonio alla Medicina Fiscale, Cambi dalla Medicina di– Famiglia, era zione nodi tante brani cose, sono lirici, abituate ina tutto, cui sono testi fedeli servitri e musi- - L’idea di correre in una ruota si è trasformata in un ingra- svolta ad Usigliano di Lari dove risiede, alla Specialis- Il medico osserva naggio composto dai cerchi olimpici, che rappresentano an- data, oltre che datica inuna Medicina scelta dello Sport di adessodi (Istitutotermini Prome- ca di ci.autori Sono leggere, italiani tanto che nonhanno ci accorgiamo sottolineato di averle. ziché i Continenti, gli Ambulatori in cui opero, in attesa teo di Peccioli e Studio Sanitas di Piombino). Seguendo Da medico devo ringraziare quello che mi hanno reso che giovani colleghi comincino a correre o mi sostituiscano. varie discipline ha seguito atleti di valore assoluto nella Le osservazioni del “Dott. Criceto” chiari, dall’accompagnarePallavolo, nel Paracadutismo le Sportivo,parole nello Squash. con vicendeservendomi umane e non potròche mai toccavano scusarmi abbastanza la consalute Dallo sfottò alla sfida, la partita prosegue, e continueranno Ha al suo attivo pubblicazioni scientifiche internazion- loro per l’enorme peso che hanno sopportato quando le osservazioni... disegni e graficiali nelche campo dellaprendevano Cardiologia e del Sistema Neuroforma Veg- e la psiche dei protagonisti. Verdi, Do- Introduzione etativo. Ha organizzato cinque Convegni monotematici qualcuno mi ha detto Mi metto nelle sue mani! ...” dal gessetto con sullacui Traumatologia tracciava dello Sport, sotto le la Direzionefigure del nizetti e Puccini sono stati interpretati Franco Mosca prof. Vincenzo Consoli, con la pubblicazione degli Atti. didattiche, facendoHa promosso capire attività culturali le in varigrandez campi, fondando - dalla soprano Deborah Vincenti e dal te- l’Associazione Culturale La Rondine. Attualmente è ze fisiche in gioco,membro ladel Comitatovelocità Scientifico didella reazio Fondazione- Arpa. nore Marco Mustaro, accompagnati dal La Fondazione Arpa è un’organizzazione non lucrativa di

ne e i meccanismiAntonio di non bilanciamento è mai stato sposato, ma dopo aver assistitodel - pianista Andrea Tobia, che hanno se- IBISKOS-ULIVIERI utilità sociale (ONLUS) creata nel 1992 dal Professor ad un concerto di flauto ha realizzato che è valsa la pena Franco Mosca per promuovere la ricerca e la formazione le complesse reazionidi aspettare cosìdel tanto tempo.corpo umano. guito il programma filologico proposto I sicomori nei vari campi della Sanità. Il Maestro Andrea Bocelli che ne ha assunto la Presi- La riproduzione delleISBN 978-88-3272-006-8 parti anatomiche dal Maestro Simone Valeri. “Quest’ulti- denza Onoraria ha riconosciuto nella Fondazione Arpa uno strumento adatto a sostenere gli operatori della Sanità coinvolte metteva in luce la capacità di mo – sottolinea il dottor Cambi – ha ri- IBISKOS ULIVIERI nella lotta contro le sofferenze dovute alla perdita del bene

Prezzo € 15,00 • primario, la salute. disegnare e la valenza9 7 8 8 8 3 2 7 2 0 0della6 8 (IVA compresa) sua cultura animato lo splendido organo posto nella generale. L’efficacia delle spiegazioni era Cantoria della Chiesa. Era stato costru-

32 to”. Dall’amichevole presa in giro dell’a- in breve mico Giuliano Gorini ha preso forma un Ormai da diverso tempo il medico può non “auscultare”. Ricordo con tenerezza logo, creato dal grafico Simone Benve- il brivido provocato dal contatto con l’orecchio – che sentivo gelido – del medico nuti, che mantiene lo spirito ironico to- sulla mia schiena calda di bambino febbricitante. Ma se l’evoluzione delle tecniche scano di autori come Renato Fucini, ben diagnostiche ha offerto altre modalità di indagine, quello che il medico non può conosciuto dall’Autore. La sequenza de- smettere di fare è “ascoltare”; anzi – ci suggerisce il Dott. Criceto ( benevolo so- gli articoli rispetta la successione stori- prannome inventato da chi ne ha apprezzato l’infaticabile attività)– quanto più la ca degli argomenti e anche delle vicen- tecnologia evolve, tanto più indispensabile diviene il dialogo medico/paziente. Le de umane delle persone che hanno dato strutture assistenziali (uomini e cose dedicati alla cura della salute) non devono vita all’Associazione Lorenzo Il Magnifi- assolutamente destrutturare il rapporto umano. co, di cui la rivista La Ballata è stato l’or- Così Antonio Cambi, uomo-medico, ci conduce attraverso un percorso di espe- gano di stampa nei suoi 4 anni di vita. rienze descritte in brevi e intensi capitoli dove l’humanitas e la com-passione (pietà La poetessa Massimiliana De Vecchi e sapiente e attiva, che non fa “la piaga puzzolente”) integrano la scienza e ne diven- il dottor Piero Chiocchini sono stati i gono substrato essenziale, per attenuare la terribile sensazione che il malato rischia capofila dell’iniziativa culturale che il di provare se si sente un numero, un caso qualunque fra i tanti. La comunicazione dottor Cambi ha ricordato negli articoli di massa, o meglio, la massa di informazioni che circolano in modo incontrollato che trattano, oltre che delle loro malat- – quando non addirittura pilotate ad arte per favorire profitti più o meno leciti – in- tie, anche del decadimento che provoca nesca pericolose tentazioni di “bricolage”, di un “fai da te” rischiosissimo in materia la malattia e del riconoscimento che fi- di salute, alle quali può cedere chi si sente solo con la propria malattia. Da ciò la nalmente rende loro la morte, facendoli necessità che il medico attivi canali di comunicazione con il malato, superando i ricordare per le cose migliori realizzate limiti di tempo imposti dagli adempimenti burocratici a scapito della qualità del nella loro vita. contatto personale. Una missione impossibile? L’A. ci rassicura con la serenità del Fa eccezione nella successione la proprio racconto facendoci intravvedere il sorriso con il quale ha saputo avvicinarsi recensione del libro di Anna Piccardi anche alle situazioni più dolorose. “Contrappunto ‘44”: descrive la vita di Gino Bartalena Anna, che da giovane assisteva al pas- saggio del fronte nella casa della sua nonna a Capalle, trasformata in un ospedale da campo dalle truppe tede- Invito a contribuire ai fondi in memoria di sche. Oltre al difficile equilibrio da man- tenere per cercare di aiutare i compagni Mario Campa e Dino Satriano a favore degli allievi alla macchia e per assecondare i chirur- ghi tedeschi che medicavano i loro feri- Associazione ha avviato il pro- ti, viene raccontato anche un avventu- L’ gramma di sostegno agli Allievi roso viaggio per far liberare dal carcere della Scuola per i loro soggiorni for- di Torino la madre accusata di nascon- mativi all’estero. La Scuola assicura un dere dei beni della Sinagoga di Firenze. controllo della qualità delle richieste La passione del dottor Cambi per la mediante graduatorie di merito for- storia lo ha avvicinato al professor Mar- malmente stilate. Le risorse finanziarie co Piccolino, con cui ha collaborato derivano all’Associazione da due fon- per le ricerche su Sant’Anna di Stazze- di appositamente istituiti in memoria ma. Piccolino ha saputo presentare il li- degli ex-allievi Mario Campa e Dino bro leggendo tra le righe, per scoprire i Satriano. Il primo finanzia prevalen- significati che l’Autore si auspica siano temente le missioni umanitarie, ormai colti anche dal lettore. molto frequenti, degli allievi nell’ambi- La collaborazione con il professor to del Progetto Hope. Franco Mosca e la Fondazione Arpa Il secondo attinge risorse dai residui proseguirà con l’organizzazione di altri della cospicua donazione di Finmec- eventi culturali: dal concerto dell’Or- canica per l’acquisizione della statua chestra del Museo Hermitage di San Pie- “Sisifo” risalente a più di dieci anni e re- troburgo alla mostra di scultura “Fran- centemente riversata dalla Scuola, che cesco nel Chiostro di Pisa”, dalla realiz- ne era depositaria per conto dell’Asso- zazione del libro per bambini “Il Viaggio ciazione. Si tratta di mantenere vivi del Globulo Rosso” al volume fotografi- i fondi con rinnovate donazioni, in co “Trapianti” di Enzo Cei e al concer- particolare per quello dedicato a Di- to dell’Orchestra del Giglio a favore del no Satriano, nel cui ricordo è stato re- Progetto HOPE. centemente installato un defibrillatore I proventi del libro saranno destinati a Palazzo Toscanelli (nelle foto a fian- dalla Fondazione Arpa a un fondo inti- co). Pertanto, chi intendesse aderire a tolato a Toscano Cambi, padre di An- questo invito è pregato di indicare nel- tonio ed Elena Cambi, che promuoverà la causale del versamento all’Associa- IBAN: IT 10 L076 01140000 00012318564 l’assegnazione di borse di studio per tesi zione: Fondo Dino Satriano (a fianco, in economia e commercio. l’IBAN). Fiducioso, Franco Mosca. BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX

33 ca, in particolare alla musica di Bach: le non sopporta, ma contro la quale non ha Letti per voi battute, come le onde, sembrano uguali mai reagito) il maestro trae il violoncello e invece l’una è diversa dall’altra, non ci fuori dalla sottocoperta e suona. Acca- sono due onde perfettamente uguali, non de che si raduni pubblico per ascoltare, vi sono due battute identiche in Bach. E accade però che si radunino dei delfini così il maestro fa un primo esempio con che ascoltando la musica fanno salti e si lo Stradivari di cui è affidatario e custo- allontanano appena il violoncello smette

Letti per voi de – uno dei pochissimi violoncelli che di suonare. Episodio accaduto in Croa- Antonio Stradivari ha costruito, lui che zia, che l’autore descrive nel suo secondo era specialista di violini – suonando una libro. delle più celebri suites di Bach, quella per Il violoncello Stradivari non è di pro- intendersi che sentiamo all’inizio del film prietà del Soldatini, ma di un armatore “Master and Commander”, quando entra greco che, come d’uso, lo ha affidato a in scena la nave da guerra inglese. L’ese- uno strumentista perché venga suonato; cuzione è calma, il ritmo è volutamente perché gli strumenti musicali non posso- rallentato, perché uno degli aspetti dete- no rimanere inattivi, deperiscono se non riori della competizione è che ciascuno si utilizzati. L’affidatario deve, per così dire, obbliga a fare il pezzo a velocità superiore tenere vivo lo strumento ed è quello che all’ultimo interprete ascoltato. il nostro sta facendo tra terra e mare. Un Soldatini ha venduto la propria casa di grazie al maestro Soldatini e arrivederci Roma e col ricavato ha comperato una presto. barca, a vela e motore, che va a prelevare Vincenzo Di Nubila a Marsiglia. Parte con l’incoscienza di chi ha appena preso la patente nautica, tan- to è vero che salpando si porta dietro la colonnina della corrente elettrica. Inizia Gianni Silei, Un banco di prova. La le- in tal modo un’avventura che lo porterà gislazione sul Vajont dalle carte di Gio- a trascorrere sei mesi a terra e sei mesi vanni Pieraccini (1963-1964), Piero in mare. Quando è a terra, Soldatini fa Lacaita Editore, 2016. l’insegnante di violoncello – attualmen- te presso il Conservatorio di Avellino – Gianni Silei, docente di Storia contem- quando è in mare mette la “regolazione poranea all’Università di Siena, riper- Soldatini” alle vele e naviga verso i mari corre le fasi drammatiche della tragedia della Grecia. e racconta la genesi della prima e della Il maestro odia il motore, fa di tutto per seconda e definitiva legge per il Vajont, non accenderlo, anche a costo di perde- licenziata dal Parlamento italiano alla fi- re velocità e impiegare più tempo in una ne di maggio del 1964. La vicenda, che traversata. Non ci ha spiegato – non ce ricostruisce anche il dibattito politico n’è stato il tempo – che cosa è la “rego- consumatosi nella Camera dei Deputati lazione Soldatini”. Immagino che sia una e in Senato, viene ricostruita a partire regolazione che permette di navigare a dalle carte donate alla Fondazione di stu- lungo senza manovrare e in sicurezza. di storici “Filippo Turati” di Firenze dal Ma come fare per abitare tutto l’anno socialista Giovanni Pieraccini, Ministro in una barca? Semplice, prendere la re- dei Lavori Pubblici nel primo governo di sidenza in barca. Il Soldatini ci prova a centro-sinistra presieduto da Aldo Moro Fiumicino, ma è un’impresa impossibile, e insediatosi alla fine del 1963, poche l’anagrafe locale non accetta. Ci prova settimane dopo la catastrofe del Vajont. Roberto Soldatini, Sinfonie mediterra- allora a Napoli, nel porticciolo sotto Ca- E proprio il Vajont sarebbe diventato per nee, Nutrimenti, 2016. stel dell’Ovo: e qui è una festa. Sentite, quel governo il primo “banco di prova”, sentite – fa l’impiegato rivolto al pubbli- per utilizzare le parole di Terenzio Ar- Stiamo parlando di un compositore, co – questo signore prende la residen- duini, vice sindaco di Longarone al mo- violoncellista, direttore d’orchestra che za in porto, a Borgo Marinari, e tutti a mento del disastro e di fatto a capo della si è esibito, tra l’altro, all’Opera di Ro- curiosare. Alla fine, il Nostro ottiene la comunità dopo il 9 ottobre in seguito ma, all’Opera di Atene e al Festival di residenza nel tale porto, tale molo, ta- alla prematura scomparsa del sindaco Spoleto; che è stato assistente di Myung le posto barca. E di qui parte per le sue in carica. L’autore descrive non solo le Wun Chung, di Patanè. Che a un certo scorrerie mediterranee, che hanno finora questioni politiche generali, ma restitu- punto della sua vita ha fatto una scelta: prodotto due libri di viaggio: La Musica isce il problema delle aspettative, delle basta esibizioni, basta competizioni, vita del Mare e Sinfonie Mediterranee. I li- preoccupazioni e delle rivendicazioni dei in mare a contatto con le onde e con la bri che Soldatini è venuto a presentare superstiti che in un serrato e a volte dif- natura. Già, perché il maestro Roberto a Pisa. ficile dialogo con le istituzioni tentano di Soldatini, nostro ospite al Sant’Anna il Quando è in porto, ma preferibilmente in riallacciare i fili di un’esistenza diventata 27 novembre scorso, ha una sua teoria rada (in porto è pressoché normale sen- precaria sotto tutti i punti di vista. riguardo alle onde e alla musica baroc- tire la boom-boom music che Soldatini Nelle pagine del libro si ripercorre inol-

34 Letti per voi l’anziano senatore socialista, deputato e zione legislativa che si caratterizzava per ministro nei governi del primo centrosi- essere una risposta sia alla tragedia spe- nistra, ha ricordato ripetutamente l’im- cifica, sia al più vasto contesto delle po- portanza della attenzione al problema litiche pubbliche sui temi anzidetti. Una dell’assetto idrogeologico della nostra pe- parte cospicua del libro è dedicata alla nisola. Citò esplicitamente quel discorso documentazione, alle carte dell’allora parlamentare di Filippo Turati, “Rifare ministro dei Lavori Pubblici Pieraccini. l’Italia”, nel quale la visione riformistica “Un banco di prova. La legislazione sul e di cambiamento della direzione politi- Vaiont dalle carte di Giovanni Pierac- ca dell’Italia, anche in un periodo confu- cini (1963-1964)” è il titolo, sicuramente so e conflittuale come il “biennio rosso”, esplicativo del contenuto, ma anche del ha la sua base in un organico programma metodo. I grandi temi nazionali sono let- di interventi pubblici centrati appunto ti come “banco di prova”, come sfide e intorno al problema dell’assetto ideo- come risposte da costruire fattivamente. geologico, alle bonificazioni di territori malsani, ad una visione larga e di ampio Giovanni Pieraccini ama raccontare, e respiro sul legame tra politica intesa co- lo ha fatto anche in occasione della pre- me gestione del potere e politiche pub- sentazione, di cui abbiamo detto sopra, bliche di intervento sociale, territoriale, del suo epistolario, della sua “crisi” uni- e quindi ambientale. versitaria. Lasciamo a lui stesso la paro- In questo ampio quadro di riferimento, la: “Nel 1940 entrai in una grande crisi Giovanni Pieraccini è stato uomo chia- e ancor oggi, se ci ripenso, non so dire ve proprio nelle politiche che avrebbe- bene il perché. Forse stanchezza, un che ro dato sostanza alla svolta degli anni di volubile e tal volta apatico che pure Sessanta con il varo del centrosinistra sono nel mio carattere in genere dinami- tre l’iter che portò all’istituzione del- tra socialisti e democristiani, con la pro- co, forse per una mancanza di interesse la Commissione parlamentare volta a grammazione democratica, che di quelle per i temi giuridici nel riaffiorare delle chiarire fatti e misfatti del Vajont, in un politiche avrebbe dovuto diventare stru- mie antiche priorità ereditate dagli anni momento in cui, nelle comunità colpite, mento e procedura privilegiata. E in que- del liceo: l’arte e la cultura umanistica, accanto al problema della difficile rico- sto ampio quadro si colloca il primo dei forse un’ondata di stanchezza.” Ma pro- struzione, si profila il tema della giustizia testi, sempre per i tipi di Lacaita, nella segue poi: “Ma fu una strana crisi poiché e dell’individuazione di responsabilità bella collana “Strumenti e Fonti” pro- non sfociò nel disimpegno e nell’ozio, nel penali e civili. mossa dalla Fondazione di studi storici divertimento. Fu anzi una crisi che portò Gianni Silei è professore associato di “Filippo Turati”, diretta da Stefano Ca- a un intensissimo lavoro ed a intense let- Storia Contemporanea all’Università di retti e Maurizio Degl’Innocenti. ture”. Dalla crisi uscirà quando gli eventi Siena. Coordina la le attività dell’Os- politici richiederanno quell’impegno an- servatorio Rischi ed Eventi Naturali e Gianni Silei, professore di Storia Con- tifascista (Pieraccini fu partigiano e par- Tecnologici (Orent) costituito nell’am- temporanea a Siena, vi raccoglie le carte tecipò alla liberazione di Firenze anche bito del Centro Interuniversitario per di Giovanni Pieraccini Ministro dei La- come giornalista della “Nazione del Po- la Storia del Cambiamento sociale e vori Pubblici promotore di una legislazio- polo”, organo del CLN Toscano) da cui dell’Innovazione (Ciscam) dell’Univer- ne che valesse appunto in quegli ambiti sono usciti Repubblica e Costituzione. sità di Siena. Tra le sue pubblicazioni di politica del territorio che si erano ri- ricordiamo Ambiente rischio sismico e velati così sguarniti quando, prima gran- E quindi la più recente delle pubblica- prevenzione nella storia d’Italia e Le ra- de sciagura dell’Italia democratica, nella zioni ispirate da Giovanni Pieraccini dici dell’incertezza. Storia della paura tra notte del 9 ottobre 1963, una porzione del riguarda proprio “Giovanni Pieraccini. Otto e Novecento. D.S. monte Toc si rovescia improvvisamen- La politica e l’arte”, e ripercorre quasi te nell’invaso della diga del Vaiont, la in biografia la vita dell’esponente politi- *** quale tiene ma non trattiene una ondata co, avendo come riferimento la politica di acqua e fango di dimensioni bibliche da una parte ma anche quella seconda Il decano degli ex allievi, Giovanni Pie- che precipitando nella sottastante valle grande passione che aveva segnato la raccini, dopo la pubblicazione dell’epi- cancella paesi e centri abitati, causando vita di Pieraccini, a volte contendendo stolario “Ritratto di una generazione. vittime il cui numero si avvicina a poco all’impegno politico il primato. La “cu- Il Collegio Mussolini come Universitas meno di duemila. L’evento del resto per ra” di Maurizio Degli Innocenti, uno tra personarum. Lettere a Giovanni Pie- la sua tragicità è rimasto nell’immagina- i maggiori tra gli storici del socialismo raccini (1937-1943)” (a cura di Ginevra rio nazionale anche per gli interrogativi italiano, conferisce al volume questo re- Avalle, Lacaita, 2005), presentato alla suscitati sulle responsabilità di chi avesse spiro storiografico, a cui si accompagna Scuola l’11 febbraio 2015, continua a sottovalutato segnali provenienti dalla però una ricca messe di documentazione, promuovere, anche con il sostegno di montagna; e ha poi rilanciato la neces- fotografica, ma anche di riproduzioni ar- studiosi, documentazione e riflessione sui sità di adeguamenti legislativi e nuovi tistiche, e naturalmente, più della metà molteplici aspetti della sua passata atti- approcci alla questione più ampia del dis- del testo, una appassionante antologia di vità. sesto idrogeologico. Silei ricostruisce ol- scritti e documenti che al lettore attento Nelle conversazioni che abbiamo avu- tre all’impatto della tragedia sulla società regalano atmosfere, climi culturali, pas- to con lui nella sua casa di Viareggio, nazionale anche il dibattito e la produ- sioni artistiche e documentazione sulla

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36 ANTEPRIMA 2017 Un modello di orientamento per promuovere la mobilità sociale in Italia È possibile ridurre i condizionamenti socioculturali e garantire che studenti di talento provenienti da contesti fragili go- dano delle stesse opportunità formative dei loro coetanei? La mobilità sociale e la valorizzazione del merito possono diventare opportunità per il nostro Sistema Paese? Come è possibile perseguire efficacemente questo obiettivo? In risposta a queste domande il volume presenta i risultati di un progetto di ricerca-azione del Miur e della Scuola Su- periore Sant’Anna di Pisa, in cui è stato sperimentato un modello di orientamento rivolto a studenti capaci e meritevoli, ma provenienti da contesti socioeconomici che ne potevano ostacolare l’accesso agli studi universitari. Il progetto ha visto il coinvolgimento di 280 studenti di licei e scuole professionali, «tutorati» da allievi della Scuola Superiore San- t’Anna di Pisa in un percorso di coaching «peer to peer», mediante contatti web, visite in loco e corsi residenziali dalla terza classe fino alla maturità e alla scelta universitaria. Questi studenti hanno conseguito risultati scolastici eccellenti e nel 90% dei casi hanno scelto di iscriversi all’università. Sulla base di quest’esperienza e di numerosi casi di studio internazionali, il volume offre possibili linee guida per la diffusione di una strategia per la promozione della mobilità so- ciale e la valorizzazione del talento, delineando un percorso che coinvolge tutti gli attori del Sistema-Paese – istituzioni pubbliche, mondo imprenditoriale e studenti – e che considera la diversità di background un’opportunità da valorizzare. incessante attività di promozione del fe- nomeno artistico che quello che era stato Collana: Percorsi un giovane “in crisi” perché innamorato Obiettivo Titolo: Obiettivo mobilità sociale dell’arte, ma che poi era diventato uomo Sottotitolo: Sostenere il merito mobilità sociale per creare valore per il Sistema Paese politico di statura e di indubbio ricono- Sostenere il merito A cura di: Sabina Nuti e Alessandro Ghio scimento, non ha mai dismesso. per creare valore per il Sistema Paese pp. 448 ca, D 32,00 ca ISBN 978-88-15-27100-6 E credo che questo libro, e questi libri, siano un contributo anche alla formazio- INDICE: Prefazione, di Giuliano Amato Introduzione. Obiettivi e strategie di ne che ha luogo nella Scuola. Sappiamo azione del MIUR nella sfida al potenziamento del merito e alla riduzione delle disu- tutti cosa vuol dire specializzazione ed guaglianze, a cura del MIUR • Parte Prima: Mobilità sociale e istruzione superiore: riflessioni sul quadro nazionale • I. Istruzione, tecnologia e mobilità sociale. Una una cultura specialistica. Anche gli uo- breve nota introduttiva, di L. Marengo • II. Ruolo delle famiglie nelle scelte mini politici, meglio si direbbe il “ceto formative e nelle esperienze maturate durante il percorso di studi, di S. Galeazzi politico”, o la “classe politica”, sono or- e S. Ghiselli • Parte seconda: Mappature delle esperienze e policy a livello inter- a cura di nazionale III. Introduzione, di A. Ghio IV. Mobilità sociale e istruzione: al- mai diventati degli specialisti, spesso as- • • Sabina Nuti e Alessandro Ghio cune evidenze in Italia, di S. Ponte • V. Mobilità sociale e istruzione: una sai settoriali, e talvolta poco sensibili agli panoramica europea, di D. La Mattina • VI. Mobilità sociale e istruzione: evi- orizzonti generali della cultura e dell’ar- denze dal caso Francia, di A. Ghio • VII. Mobilità sociale e istruzione: evidenze dal caso Inghilterra, di A. Mattia • VIII. Mobilità sociale e istruzione: evidenze te. Quanta ricchezza invece in coloro i dal caso Scandinavia, di A. Mattia IX. Mobilità sociale e istruzione: evidenze • quali, rigorosi cultori di una specializza- dal caso Ontario, di D. La Mattina • Parte terza: Mobilità Sociale e Merito: un zione necessaria, sono capaci di andare modello sperimentale di orientamento per l’«uguaglianza dei meritevoli» • X. Il progetto Mobilità Sociale e Merito della Scuola Superiore Sant’Anna: gli obiet - oltre i confini di essa, e sono capaci di tivi, la struttura e le metodologie adottate, di S. Nuti, A. Ghio e C. Busnelli • XI. guardare al mondo, a tutto il mondo, il Mulino Il coaching peer-to-peer, una nuova risorsa per l’orientamento, di A. Ghio e D. e ad un mondo nel quale l’umano è al La Mattina • XII. I risultati di un modello sperimentale di orientamento: il Proget to Mobilità Sociale e Merito, di S. Nuti, A. Ghio e D. La Mattina • XIII. centro, con gli occhi di chi è nutrito di La formazione degli insegnanti per la valorizzazione del merito e della mobilità Sabinae meritevoli, Nuti è professore ma provenienti ordinario dadi Economiacontesti Enrico Letta, Contro venti e maree. sensibilità artistica, letteraria, culturale. sociale, di M. Furlan e L. Marianelli Parte quarta: L’ampliamento delle azioni esocioeconomici Gestione delle imprese che ne alla potevano Scuola Superiore ostaco- Idee sull’Europa e sull’Italia,• Il Muli- Due volte vale questo discorso per gli Sant’Anna di Pisa, dov’è anche responsabile del a favore della mobilità sociale e merito: un’opportunità per la filantropia e il mondo lare l’accesso agli studi universitari. no,del 2017.lavoro XV. Filantropia e disponibilità alla donazione: una prospettiva per uomini politici, come è stato, e in real- Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di • Management.Il progetto ha visto il coinvolgimento di la sostenibilità del Progetto Mobilità Sociale e Merito tra pubblico e privato, di tà è ancora anche se ha abbandonato da S. Ravaioli, G. Petrucco e A. Ghio XVI. L’anello mancante: mobilità sociale 280 studenti provenienti da 26 scuole «Se c’è una cosa che non sopporto• è la cre- tempo incarichi pubblici, Giovanni Pie- Alessandro Ghio, ex allievo della Scuola Supe- e mondo del lavoro, di M. Ascolese, D. La Mattina e M. Melillo • Parte quinta: secondarie superiori delle sei province scenteProposte malafede e alcune considerazioni nell’uso strumentale di sintesi XVII. del Dalla sperimentazione ad un raccini. Non è purtroppo così per tutti riore Sant’Anna, è Ph.D. candidate in Financial • Accountingdella sperimentazione presso l’ESSEC (Milano, Business SchoolMassa, di concettonuovo modello di populismo. di orientamento: Vi si raccomandazionimette dentro di sintesi e strategie per la coloro i quali reggono le sorti della cosa promozione della mobilità sociale e la valorizzazione del talento, di S. Nuti, A. ParigiPrato, e cultoreNapoli, della Palermo materia ein Cagliari),«Ragioneria «tu Ap-- tutto e il suo contrario», «Il populismo, si pubblica, e questo non manca di avere plicata» all’Università di Pisa. Ghio e il team del Progetto • Postfazione, di Pierdomenico Perata. torati» da allievi della Scuola Superiore dice, è la causa di tutte le sconfitte del- effetti negativi. La politica è anch’essa Sant’Anna di Pisa in un percorso di co- la politica odierna». È l’introduzione del una declinazione dell’umano, e si nutre aching «peer to peer», mediante contat- nuovoil Mul libro idell’exno premier Enrico Letta, anche di tutte le sfaccettature in cui si ti web, visite in loco e corsi residenziali «Contro venti e maree. Idee sull’Europa manifesta l’umano, primi tra queste l’arte dalla terza classe fino alla maturità e alla e sull’Italia» (il Mulino, 160 pp., 14 euro), e la cultura. Mauro Stampacchia scelta universitaria. Questi studenti han- uscito da poco in Italia e prossimamente no conseguito risultati scolastici eccel- anche in Francia, Germania e Spagna. Sabina Nuti, Alessandro Ghio, Obietti- lenti e nel 90% dei casi hanno scelto di Nel dialogo con Sébastien Maillard, cor- vo mobilità sociale. Sostenere il merito iscriversi all’università. rispondente del quotidiano cattolico fran- per creare valore per il Sistema Paese, Sulla base di quest’esperienza e di nu- cese La Croix, l’ex esponente del Pd oggi Il Mulino, 2017. merosi casi di studio internazionali, il dean della Scuola di Affari internazionali volume offre possibili linee guida per di Sciences Po a Parigi riflette da europei- È possibile ridurre i condizionamenti la diffusione di una strategia per la pro- sta convinto, ma anche autocritico, sulle socioculturali e garantire che studenti mozione della mobilità sociale e la va- mine che stanno esplodendo sotto il ter- di talento provenienti da contesti fragili lorizzazione del talento, delineando un reno sconnesso dell’Unione: il ritorno ai godano delle stesse opportunità formati- percorso che coinvolge tutti gli attori del nazionalismi, Brexit e in generale i refe- ve dei loro coetanei? La mobilità sociale Sistema-Paese – istituzioni pubbliche, rendum (che l’autore considera «scorcia- e la valorizzazione del merito possono mondo imprenditoriale e studenti – e toie che danno l’impressione artificiale di diventare opportunità per il nostro Si- che considera la diversità di background aiutare la democrazia, mentre la indebo- stema Paese? Come è possibile perseguire un’opportunità da valorizzare. liscono»), gli errori di un euro nato senza efficacemente questo obiettivo? In rispo- Sabina Nuti è professore ordinario di unità economica e politica («I tedeschi sta a queste domande è uscito il volume Economia e Gestione delle imprese al- non hanno voluto intraprendere altre in- Obiettivo mobilità sociale. Sostenere il me- la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, tegrazioni oltre a quella della moneta»), la rito per creare valore per il Sistema Paese di dov’è anche responsabile del Laborato- bontà del ruolo del presidente della Bce Sabina Nuti e Alessandro Ghio (Il Muli- rio Management e Sanità dell’Istituto Draghi (sul punto l’opinione dell’autore è no) con la prefazione di Giuliano Amato di Management. Alessandro Ghio, ex inscalfibile). e la postfazione di Pierdomenico Perata. allievo della Scuola Superiore Sant’An- Seguono proposte concrete per superare Il libro presenta i risultati di un pro- na, è Ph.D. candidate in Financial la crisi dei migranti – argomento già af- getto di ricerca-azione del Miur e della Accounting presso l’ESSEC Business frontato a più riprese a proposito dell’ope- Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in School di Parigi e cultore della materia razione Mare Nostrum – e per cambiare cui è stato sperimentato un modello di in «Ragioneria Applicata» all’Università l’Europa, con scelte di dettaglio consegna- orientamento rivolto a studenti capaci di Pisa. D.S. te al dibattito pubblico.

37 In ricordo di Mario Campa

Due giorni, due luoghi sono soliti ac- culturale e professionale. Oltre che senti- compagnare, nel tempo lungo, il nome mentale: qui nasce il sodalizio con Sonia di un uomo e una donna. Ma il giorno Senesi, che sposerà e che, insieme al figlio e il luogo in cui nasciamo, e il nostro Daniele, avrà sempre accanto. L’Università in ricordo nome, non sono scelti da noi. E così, diventa casa, luogo dove trascorrere sere e in gran parte, per il giorno e il luogo in fine settimana di lavoro. Ma mai proprietà. cui moriamo. Un’Istituzione. Che tanto gli offre, diventa Se vogliamo davvero ricordare una vi- presto Professore Ordinario, ma a cui tanto ta, due giorni non bastano. È necessa- vuole restituire, in spirito di servizio. Nasce rio ricordare anche i “giorni di mezzo”, così la candidatura a Preside: per otto anni non necessariamente associati a un è Capitano di una struttura complessa. Fre- numero su un calendario. Su questo quenti le discussioni con i suoi “ufficiali”, la memoria può anche derogare. Quei ma sempre dopo averli ascoltati e comu- giorni in cui quella vita ha incontrato nicato con franchezza una decisione presa la nostra, e questa, anche solo per un ricordo in più, non è stata sempre nell’interesse del bene comune. la stessa. L’ufficio di presidenza è nei locali del custode, un segno anche Questo il merito del libro dedicato a Mario Campa, Professore questo. La porta in noce pesante, austera, ma sempre aperta di Microbiologia e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia per professori e per studenti. Gli studenti sono al centro del dell’Ateneo Pisano dal 1994 al 2002, voluto dal suo amico frater- suo lavoro. Nonostante i suoi impegni, non smette di occuparsi no e collega Franco Mosca, e costituito dal “ricordo di allievi, direttamente delle lezioni, sempre coinvolgenti e arricchite da collaboratori, colleghi, amici, estimatori e famigliari”. citazioni letterarie. “Il silenzio regnava in quell’aula, e quello era Il luogo di nascita non basta. Ma rimane fondamentale a definire il suo paradiso”. E degli esami: il luogo di origine non basta, ma la propria identità. E lo sapeva bene anche Mario Campa, che la prima domanda ai suoi studenti era sempre sulla provenienza ogni giorno pensava alla sua Puglia. Locorotondo, al confine tra e sulle relative notizie storiche salienti che ogni studente doveva le province di Bari e Brindisi, è un posto che anche nel nome si conoscere, per poter conoscersi e aspirare a conoscere davvero. porta le caratteristiche di luogo ordinato, fatto di pietre bianche, Rigore. E ironia. “Aveva un modo particolare, tutto suo, di sor- al centro di uno spazio anch’esso ordinato, disciplinato, fatto di ridere”. Nei suoi occhi limpidi e vivaci, celava “dolcezza, chiusa filari paralleli e interminabili di olivi secolari. La disciplina di dietro una corazza che lo difendeva dalle ingiustizie del mondo”. quei luoghi dove è cresciuto, deve averne forgiato e scolpito il Come ricorda Don Claudio Masini, “Mario Campa ha amato: la carattere. Mario Campa era infatti un uomo di assoluto rigore. sua famiglia, i suoi allievi, la sua comunità universitaria e nel suo “Un rigore che esercitava su sé stesso prim’ancora che sugli altri”. impegno civile la società tutta; e si è impegnato per infondere E Presicce, a Sud, giù al capo de finibus terrae, luogo di origine questo amore e la speranza su cui esso si fonda, nei suoi allievi”. dei genitori: altri filari, altre pietre bianche, il mare, unita a Lo- Questo libro è prezioso. corotondo da una ferrovia, questa tortuosa, e che era il lavoro del Ci offre infatti l’opportunità di incontrarlo un’altra volta, nei padre. Un altro treno lo aveva portato a Nord, dopo il liceo. Una tanti ricordi scritti, e in quello nuovo, personale e intimo che la borsa di studio, il collegio medico giuridico di Pisa, il Corso di sua lettura sicuramente evocherà. Di fruire ancora del suo inseg- Laurea in Medicina. La microbiologia lo affascina, gli offre una namento, in un tempo povero di maestri, e rinnovare quei sen- liaison con i suoi amati studi classici, la tassonomia in latino, e timenti di affetto e gratitudine, segni della fecondità della vita tanti riferimenti con la letteratura. L’Istituto di San Zeno diretto e dell’opera di Mario Campa, nato a Locorotondo il 4 Gennaio dal Professor Falcone, offre il contesto più bello alla sua crescita 1943, e ancora vivo in noi. Giuseppe Pontrelli Cordoglio per Carlo Franzini

Il giorno 9 maggio 2017, a Gallarate, Milano. È diventato infine Professo- si è spento il Professor Carlo Franzi- re Ordinario di Biochimica e Chi- ni, ex allievo del Collegio Medico- mica Clinica presso la Facoltà di Giuridico. Medicina e Chirurgia dell’Univer- Dopo essersi laureato in Medicina sità di Milano, oltre che Direttore, a Pisa nel 1958, si era specializzato nella stessa Università, della Scuo- a Genova in Ematologia Clinica e la di Specializzazione in Biochimica di Laboratorio e successivamente a Clinica. È stato tra i soci fondato- Milano in Anatomia e Istologia Pa- ri della Società Italiana di Biochi- tologica e tecniche di Laboratorio, mica Clinica e Biologia Molecolare ottenendo in seguito la libera do- Clinica, del cui Consiglio Direttivo cenza a Roma in Chimica e Micro- ha fatto parte a più riprese e della scopia Clinica. È stato poi Primario cui rivista è stato direttore respon- di Laboratorio di Analisi presso gli sabile. È stato inoltre Presidente di ospedali di Vigevano, Varese e Rho vari congressi organizzati da questa e presso l’ospedale Luigi Sacco di società.

38 Diana. Ho straordinari ricordi di queste per vivere. Non cancellò però il senso del- in ricordo Per Romano Gabriele due coppie, specie delle fughe dagli incon- la morte che era entrato in lui, anche se ne tri furtivi a cui Pisa ci costringeva, dopo rovesciò il significato, proprio in ragione Nella vita di collegio si creavano fra noi che Diana ed io, sposatici quando ancora di ciò che ora gli stava più a cuore, il futuro studenti delle gerarchie naturali. E non si eravamo studenti, disponemmo di una casa di Deborah. Voleva essere certo che altri si creda che fossero i voti agli esami a deci- (dei miei genitori) a Viareggio. Qui ci tro- sarebbe occupato di lei, nel caso lui fosse derle. Più spesso le decidevano le lunghe vavamo, noi quattro, ora attorno all’unica mancato. Gli anni passarono, ebbe nuove discussioni serali e notturne sui temi che stufa elettrica che scaldava la casa (e che esperienze, che incisero profondamente ci appassionavano di più, sui libri (non di ancora possediamo e funziona), ora facen- sulla sua stessa vita familiare. Io lo vedevo diritto) che avevamo letto o che stavamo do lunghe passeggiate al mare, di cui anco- sempre più di rado e mi colpiva, quando ci leggendo. Allora – eravamo negli anni ’50 ra ho qualche foto; e con la mente rivolta al vedevamo, che il suo discorso avesse quasi – era Thomas Mann, con i Buddenbrook e futuro che potevamo darci per conservare perso le larghe e avvolgenti volute con cui la Montagna Incantata, al cuore della no- il bene che avevamo trovato. ci aveva conquistato e fosse divenuto direi stra scoperta di un mondo più grande di Fu proprio in questa chiave che Romano quasi febbrile. quello in cui diversi di noi avevano vissuto fece, subito dopo la laurea, la scelta Olivet- L’ho visto l’ultima volta all’ospedale Santo prima di allora. E fu in questa scoperta che ti. Ad essa poté certo contribuire il fascino Spirito di Roma, quando fu colpito da in- Romano si rivelò il nostro leader naturale, di Paolo Volponi, che faceva allora per la farto pochi anni fa. Anche da questo uscì, affiancato da Carletto Donolo, le cui osser- Olivetti il colloquio iniziale con le giovani ma capì, e capii io stesso, che questo era un vazioni sempre brevi facevano da contro- leve. Ma fu per Elena, per avere la certezza colpo che avrebbe lasciato il segno. E così canto al fluire continuo, immaginifico e che la vita con lei sarebbe continuata, che è stato. A lui, come a pochi, si attagliano ricco di riferimenti con il quale Romano Romano si fece ingaggiare. le parole con le quali Lorca, che era fra le ci offriva la sua lettura di quel mondo. Si rivelò a quel punto tutto il poliedrico nostre passioni degli anni di collegio, ce- Né la sua lettura interessava soltanto il potenziale della sua mente straordinaria. lebrò la morte dell’amico Ignazio Sanchez mondo di quei grandi libri, era anche quel- Lo avreste pensato in un’aula di Lettere a Mejias: “Tarderà molto a nascere, se na- lo della nostra quotidianità, delle nostre insegnare Letteratura a studenti di sicuro sce….”. Giuliano Amato esperienze, che lui sapeva connettere all’al- incantati. Divenne un manager d’impresa, tro, collocando così le nostre stesse vite, che la società mandava dall’una all’altra *** le nostre sensazioni, le nostre aspettative parte del mondo non a gestire, ma a risa- nella medesima prospettiva di grandezza nare le sue controllate in maggiori diffi- Romano era dotato di una personalità for- delle idee e delle figure che incontravamo coltà. E lui le risanava. Poi la sua vita, così te, irresistibile, di una intelligenza tagliente, nei libri della nostra formazione. Insomma, piena e bella, venne bruscamente colpita profonda, veloce e di una grande capacità ci insegnava a non essere banali, Romano, dalla sventura, la morte del suo primo fi- di recepire la realtà e di costruire su di essa a vivere nella consapevolezza dei significa- glio, bambino, in una terribile disgrazia. immediati disegni strategici e allo stesso ti che potevamo dare alle nostre realtà od Romano rimase stravolto, arrivò a scri- tempo pratici. anche soltanto scoprire in ciò che esse ci vermi che ogni volta che saliva in aereo al Romano era un leader naturale, pronto su offrivano. Fu così anche per le esperienze fondo desiderava che questo lo portasse a ogni campo del sapere, dalla riflessione -fi amorose, che proprio io e lui stavamo aven- morire. Ma ne uscì, nacque dopo qualche losofica alla gestione dei grandi afffari eco- do allo stesso tempo, lui con Elena, io con anno Deborah, che gli restituì la ragione nomici, finanziari e alla loro dimensione globale e internazionale. La sua assoluta singolarità di carattere e di intelligenza l’a- La scomparsa di Filiberto Loreti vevamo conosciuta negli anni della nostra vita collegiale alla Normale e all’Università Il 30 aprile si è spento a Pisa il Professor di Pisa. Io l’ho frequentato anche dopo in- Filiberto Loreti, emerito dell’Università di sieme a pochi compagni della stessa genera- Pisa, insignito dell’Ordine del Cherubino zione, come Giuliano Amato, Tiziano Ter- e socio dell’Accademia dei Georgofili. Era zani, i fratelli Cassese, Nino Piras, Carletto nato a Tarquinia nel 1935. Oltre che Diret- Donolo. Con lui abbiamo partecipato agli tore dell’Istituto di Coltivazioni Arboree e anni importanti dello sviluppo industriale del Dipartimento di Coltivazione e Difesa e culturale dell’epoca della grande Olivetti delle specie legnose dell’Università di Pisa, di Adriano, della quale Romano è stato ma- è stato Direttore della Sezione di Agraria nager e artefice in Italia e all’estero. Roma- della Scuola Sant’Anna e anche membro no è stato un grande, grandissimo manager del Comitato di Scienze Agrarie del CNR industriale caratterizzato da un insolito e del Comitato consultivo del CUN per la (per quei tempi) profilo di alta e profonda ricerca scientifica. Ha svolto un’intensa e dimensione culturale, umanistica e artisti- appassionata attività scientifica, documen- ca. Credo di poter dire che gran parte dei tata. Gli ex-allievi che lo hanno conosciu- giovani allievi del collegio, e molti ambienti to negli anni in cui ha diretto la Sezione di culturali di Pisa, hanno conosciuto e subìto Agraria della Scuola lo ricordano, non sol- il fascino forte della personalità di Romano. tanto per l’autorevolezza con la quale egli Erano anni per noi giovani pieni di speran- gestiva le attività della Sezione, ma anche ze di un futuro che per molti è stato ricco di per la sua costante e quasi paterna atten- grande valore nel lavoro e nella vita perso- zione alle esigenze degli allievi. nale. Alberto De Maio

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