Relazione Sulle Attività Svolte Dal Dipartimento Provinciale Arpav Di Vicenza
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RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAV DI VICENZA ARPAV Dipartimento Provinciale di Vicenza Direttore del Dipartimento: Vincenzo Restaino Progetto e realizzazione Servizio Stato dell’Ambiente Ugo Pretto (Responsabile della struttura) Pietro Barazza (Autore) INDICE PAGINA PREMESSA 1 1. PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE 2 1.1 PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ 2 1.2 RENDICONTAZIONE ATTIVITÀ 2 2. ATTIVITÀ DI PREVENZIONE 3 CONTROLLI COMMISURATI ALLE FONTI DI PRESSIONE 2.1 CONTROLLI SU AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (SEVESO) 4 2.1.1 CONTROLLI EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTE PER PROCEDURE “SEVESO” 4 2.2 CONTROLLI SU AZIENDE DI IMPATTO AMBIENTALE RILEVANTE (Dir. IPPC) 5 2.2.1 CONTROLLI EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTE PER PROCEDURE DI A.I.A 7 2.3 CONTROLLI SU ALTRI IMPIANTI E ALTRE AZIENDE 8 2.4 DETTAGLIO CONTROLLI SU FONTI DI PRESSIONE SPECIFICHE 23 2.4.1 CONTROLLI SUI DEPURATORI 23 2.4.2 CONTROLLI SULLE DISCARICHE 23 2.4.3 CONTROLLI SU ALTRE TIPOLOGIE DI IMPIANTI 23 2.5 ALTRI CONTROLLI SUL TERRITORIO – OGGETTI DI CONTROLLO GENERICI 24 2.5.1 CONTROLLI SU SITI CONTAMINATI / POTENZIALMENTE CONTAMINATI 25 2.5.2 CONTROLLI SU ELETTRODOTTI E CABINE DI TRASFORMAZIONE 26 2.5.3 CONTROLLI SU IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE 28 2.5.4 CONTROLLI SU SORGENTI DI RUMORE 29 2.6 CONTROLLI SULLE STAZIONI RADIO BASE E IMPIANTI RADIOTELEVISIVI 32 2.6.1 CONTROLLI SU STAZIONI RADIO BASE 32 2.6.2 CONTROLLI SU IMPIANTI RADIOTELEVISIVI 32 2.7 CONTROLLI IN PRONTA DISPONIBILITÀ 33 3. ATTIVITÀ SULLO STATO DELL’AMBIENTE 35 RETI DI MONITORAGGIO 35 3.1 MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA 35 3.2 MONITORAGGIO DEI CORSI D’ACQUA 37 3.3 MONITORAGGIO DEI LAGHI E CORPI IDRICI ARTIFICIALI 38 3.4 MONITORAGGIO DEI CORPI IDRICI SOTTERRANEI E DELLE SORGENTI 38 4. ATTIVITÀ TECNICO-SCIENTIFICHE 40 4.1 VERIFICHE PER LA SICUREZZA IMPIANTISTICA 40 4.2 RADIAZIONI IONIZZANTI 41 RADON 41 RADIOATTIVITÀ 41 5. ATTIVITÀ DI SINTESI ED ISTRUTTORIA 42 SUPPORTO E ISTRUTTORIE TECNICO SCIENTICHE 42 5.1 PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI E CONFERENZE DI SERVIZI 42 5.2 EMISSIONE DI PARERI 45 RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAV DI VICENZA 2011 PREMESSA Con il presente documento si intende ricalcare, in linea di massima, l’organizzazione adottata nel Documento di pianificazione 2011, nel testo trasmesso alla Direzione Generale ARPAV e successivamente presentato al Comitato Provinciale di Coordinamento il 07/02/2011. La sequenza ordinata dei capitoli non può peraltro coincidere con quella del Documento di Pianificazione. Nello schema comune utilizzato dall’Agenzia sono presenti quelli riferiti ad attività in capo ad altre strutture dell’Agenzia (es. Dip. Reg.le per la Sicurezza del Territorio). In questa relazione non trovano, ovviamente, resoconto. Le modifiche intervenute negli ultimi anni ai sistemi di rendicontazione della attività per ARPAV non sempre permettono il confronto dell’attività pianificata con quella effettivamente svolta. È pertanto necessario, ancora una volta con la presente relazione, valutare con cautela i dati nel confronto pianificato/effettuato. Si mantiene poi separata l’attività di Controllo sulle Fonti di pressione Ambientale dalla attività di Controllo sullo Stato dell’Ambiente seguendo la logica del modello DPSIR (Determinanti-Driving forces, fonti di Pressione Ambientale, Stato Ambiente, Impatti, Risposte). Una quota sempre rilevante viene poi dedicata alle attività istruttorie, siano esse partecipazioni a incontri o emissione di pareri. Considerato che l’attività del Dipartimento è soggetta alla pianificazione ed al controllo del Comitato Provinciale di Coordinamento (art. 18 della Legge Regionale n. 32 del 18/10/96, istitutiva dell’ARPAV), si sottolinea infine che la relazione in oggetto ha lo scopo di fornire ai componenti il Comitato un’informazione propedeutica alla discussione medesima. 1 RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAV DI VICENZA 2011 1. PIANIFICAZIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE Il lavoro necessario alla stesura dei i piani e programmi a livello Dipartimentale, dovendo recepire le indicazioni della Direzione Generale e il raccordo con gli EE.LL., in primis la Provincia, ha richiesto un impegno quantificabile sia a livello di pianificazione, sia per la rendicontazione dell’attività svolta. Le Tabelle che seguono distinguono per le due fasi. 1.1 PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ TOTALE TOTALE ATTIVITÀ INDICATORE PIANIFICATO EFFETTUATO Pianificazione, budgeting e monitoraggio programmi di attività n. documenti 6 7 ordinaria e di attività strategica di struttura Redazione piani annuali di monitoraggio ambientale e verifica n. documenti 26 26 degli stati di attuazione 1.2 RENDICONTAZIONE ATTIVITÀ TOTALE TOTALE ATTIVITÀ INDICATORE PIANIFICATO EFFETTUATO Stesura e predisposizione di relazioni per la rendicontazione n. documenti 2 2 Verifica attuazione indicatori n. documenti 28 29 2 RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAV DI VICENZA 2011 2. ATTIVITÀ DI PREVENZIONE CONTROLLI COMMISURATI ALLE FONTI DI PRESSIONE Già da alcuni anni ARPAV, recependo l’evoluzione della normativa nazionale e comunitaria, ha avviato un processo di razionalizzazione con particolare riferimento ai controlli sulle fonti di pressione. Questo processo comporta anzitutto la definizione della “gerarchia” di impatto delle sorgenti secondo tre fasce principali e la definizione di una classificazione delle tipologie di controllo. LA “GERARCHIA” DI IMPATTO DELLE SORGENTI È sviluppata secondo tre fasce principali: ¾ gli impianti a rischio di incidente rilevante (normativa Seveso); ¾ gli impianti ad Impatto Ambientale Rilevante, che rientrano nelle condizioni previste dalla normativa per la prevenzione integrata dell’inquinamento ambientale (IPPC), ad esclusione di quelli già compresi nella categoria Seveso; ¾ i rimanenti (eccezioni e dettagli sono evidenziati per depuratori pubblici, discariche e siti inquinati, per i quali la normativa indica diversi e specifici criteri di gerarchizzazione). L’ATTIVAZIONE DI “PROCESSI DI CONTROLLO” Per Processo di Controllo si intende una serie di attività su una Fonte di Pressione Ambientale (ma anche su punti generici di controllo ambientale sul territorio) che terminano con una relazione, o rapporto, o parere, diretto ad uno o più specifici destinatari. In linea di massima un processo di controllo coincide con un “procedimento” originato da una richiesta, e può essere effettuato con più attività tecniche (sopralluoghi e analisi) in un intervallo di tempo. LA CLASSIFICAZIONE DELLE TIPOLOGIE DI CONTROLLO Il controllo integrato è il controllo dell’impatto complessivo di un impianto sull’ambiente. Dal punto di vista operativo, un controllo integrato è costituito dai controlli documentale, gestionale, tecnico, analitico: ¾ controllo documentale (nelle tabelle indicato come C.DOC): controllo sulla documentazione dell’impianto senza effettuazione di misure, campionamenti o analisi (es.: verifica di registri di carico e scarico, quaderni di manutenzione….); ¾ controllo gestionale (C.GES): controllo sulla corretta gestione dell’impianto (es. verifica del Sistema di Gestione della Sicurezza degli impianti soggetti a normativa Seveso, verifica della corretta gestione degli autocontrolli ….); ¾ controllo tecnico (C.TEC): verifica, tramite sopralluogo, dei requisiti di carattere strutturale dello stabilimento e delle pertinenti attrezzature nel rispetto degli standard di qualità ambientale; si tratta di controlli puntuali che possono richiedere esecuzioni di misure o stime per verificare il corretto funzionamento e la sicurezza degli impianti. È il controllo di tutto ciò che può essere visto come lo ”hardware dello stabilimento” (es. verifica del corretto funzionamento del sistema di raccolta e trattamento del percolato in una discarica); ¾ controllo analitico (o strumentale) (C.ANA): monitoraggio (diretto) dell’impatto dell’impianto sull’ambiente ai fini di garantire la conformità alle prescrizioni ambientali pertinenti. Questo tipo di controllo richiede un campionamento ed una successiva analisi o altro tipo di elaborazione. 3 RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE DAL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPAV DI VICENZA 2011 2.1 CONTROLLI SU AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE (SEVESO) Di seguito si riporta una Tabella riepilogativa dell’attività svolta. In calce alla Tabella sono riportati i valori previsti dal Documento di pianificazione rendendo con ciò possibile un confronto con quanto effettuato, pur con i limiti segnalati nella Premessa. RAGGRUPPAMENTI C. C. C. C. ATTIVITA' COMUNE IMPIANTI CONTROLLATI TIPO ATTIVITA' DOC GES TEC ANA Depositi di merci TORRI DI UNICHIMICA S.R.L. Non pianificata 2 2 2 0 pericolose (DMP) QUARTESOLO Fabbricazione e trasformazione CALTRANO RIVIT S.P.A. Piano Annuale Arpav 4 2 2 0 prodotti in metallo (TME) Galvaniche e ALTAVILLA TOBALDINI S.P.A. Piano Annuale Arpav 6 6 7 3 trattamento metalli VICENTINA (GAL) ROSSANO VENETO PLASTIMEC GALVANICA S.R.L. Piano Annuale Arpav 4 4 5 6 CROMATURA DAL GRANDE SAREGO Non pianificata 0 0 2 0 S.R.L. UNIPERSONALE Industria chimica e LONIGO ZACH SYSTEM S.P.A. Piano Annuale Arpav 2 2 2 2 farmaceutica (CH) MONTECCHIO F.I.S. - FABBRICA ITALIANA Non pianificata 0 0 0 0 MAGGIORE SINTETICI S.P.A. ROMANO CYTEC ITALY SRL Non pianificata 1 0 0 0 D'EZZELINO TRISSINO MITENI SPA Piano Annuale Arpav 1 1 1 0 TOTALE EFFETTUATO 9 20 17 21 11 TOTALE PIANIFICATO 5 5 5 5 2 2.1.1 CONTROLLI EFFETTUATI ESCLUSIVAMENTE PER PROCEDURE “SEVESO” A maggior dettaglio della Tabella precedente, di seguito si esplicitano gli impianti che sono stati controllati