Cima Da Conegliano La Natura Sugli Altari

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Cima Da Conegliano La Natura Sugli Altari 26 Venerdì 16 aprile 2010 Artista stupefacente per i colori scintillanti e per gli scenari naturalistici, eppure «segnato» dalla contiguità con altri più apprezzati (come il Bellini). La sua novità di CLARA GELAO ARTE DEL RINASCIMENTO IL SUO PAESE DI ORIGINE, NEL TREVIGIANO, GLI DEDICA UNA BELLA RASSEGNA, CON MOLTE STUPENDE PALE DI ALTARE i sono artisti che nascono «segnati», per così dire, nel bene e nel male, dalla loro contemporaneità o contiguità rispetto C ad altri, ai quali la storia ha decretato un più vasto, universale apprezzamento. Giambatti- sta Cima da Conegliano, stretto tra Giovanni Bel- lini, Alvise Vivarini e, in parte, Giorgione, è si- curamente tra questi e a lui la storia dell’arte, pur Cima da Conegliano riconoscendo l’altissimo magistero tecnico della sua pittura, ha per lo più assegnato un ruolo da c o m p r i m a r i o. Non è la prima volta che il Veneto dedica una mostra a questo maestro (si può ricordare quella, memorabile, di Treviso del 1962), ma l’esposizione attualmente in corso in Palazzo Sarcinelli a Co- negliano Veneto (uno di quei paesi rimasti quasi miracolosamente intatti, dove può capitare per- la natura sugli altari sino, in certe ore del giorno, di sentire l’eco dei propri passi sull’acciottolato delle strade del cen- tro storico) si propone di offrire una nuova lettura La mostra del grande pittore veneto, «poeta del paesaggio» del maestro veneto, cercando di metterne in luce la specifica cifra espressiva e l’apporto personale rispetto ai temi più ricorrenti nella pittura sacra e losità e le durezze d’ebano di Alvise Vivarini, librio compositivo conferito dall’artista alle sue devozione privata - pur riprodotte ed esaminate nel profana dell’epoca e ai modi, anche materiali, con sicuramente uno dei punti di riferimento della sua c re a z i o n i . ricco catalogo) dove, anche se per assurdo toglies- cui tale apporto viene tradotto nella realtà e tan- formazione (insieme a Giovanni Bellini e a Bar- Basti guardare le tante pale di soggetto sacro simo le splendide, monumentali figure della «Ma- gibilità dell’oggetto artistico. tolomeo Montagna), ma reinventano il rapporto presenti in mostra, tra cui citiamo almeno quella, donna con Bambino» seduta su un roccione a La mostra è curata da Giovanni C. F. Villa, con il col tradizionale fondo oro, dato che sembrano più di struggente bellezza e bagnata da una luce ze- gradini tra San Gerolamo e San Ludovico da To- quale ha collaborato un folto stuolo di studiosi. sbalzati che ritagliati, mostrando inoltre, inequi- nitale, della Galleria Nazionale di Parma, raffi- losa, il paesaggio basterebbe comunque a dare un Che Cima fosse un eccezionale cantore del pae- vocabilmente, la conoscenza della pala di san Cas- gurante la «Madonna col Bambino, San Michele senso e una compiutezza alla composizione. Ma se saggio veneto - di quelle tranquille, dolci colline siano, dipinta a Venezia da Antonello da Messina. Arcangelo e Sant’Andrea» dinanzi ad una impo- ricomponiamo i due elementi, e immergiamo le verdeggianti del Trevigiano attraversate da esili Tuttavia si tratta di un caso pressoché unico di nente rovina classica che si erge in un paesaggio su figure, abbigliate con vesti e drappi dalle tonalità fiumi luccicanti al chiarore terso delle albe o ai impiego «creativo» del fondo oro. Cima infatti non cui spicca lo sky line di Conegliano; o un piccolo sonore e cangianti, di stupefacente luminosità (fi- corruschi brividìi dei tramonti - era già noto, ma la manca quasi mai di inserire i suoi personaggi capolavoro qual è il «Riposo nella fuga in Egitto gure-statue che tanto risentono del neo-ellenismo mostra ne fa una vera e propria chiave di lettura (siano santi o creature mitologiche) nel paesaggio con i Santi Giovanni Battista e Lucia» del Gul- di un Tullio o di un Antonio Lombardo), il risultato della sua pittura. In una delle sue prime opere, lo ritratto dal vero (si riconoscono facilmente brani benkian Museum di Lisbona, dai colori saturi e ne viene raddoppiato. spettacolare polittico di Olera, nel Bergamasco, paesaggistici e architetture della stessa Coneglia- squillanti e con un paesaggio che sa di acque Così, quell’alberello d’arancio con pochi, pre- databile intorno al 1487, le figure intereoabusto no): paesaggio che, forse ancor più che in Bellini, fresche e di primavera. libati frutti, posto proprio al centro del quadro, della Vergine col Bambino e dei Santi effigiati nei non è semplice sfondo dei protagonisti, umani o Ma più indicativa ancora è la «Madonna diventa «metafora di quella purezza investita nel singoli scomparti non solo inteneriscono, con la divini che siano, ma ineliminabile co-protagoni- dell’arancio» (purtroppo non presente in mostra, ruolo della Madonna» vista come «novella Eva», loro poderosa, monumentale plasticità, le ango- sta, entrando a pieno titolo a far parte dell’equi - come molte altre opere - pale e dipinti destinati alla accomunando le arance alle mele, e tutto, dall’ede - di LIVIO COSTARELLA Settimana della cultura, di tutto di più ieci giorni all’anno di apertura gratuita e L’articolata manifestazione presentata ieri da Ruggero Martines, direttore generale dei Beni di Puglia straordinaria di tutti i D luoghi statali dell’ar te: monumenti, musei, aree archeo- presentata ieri al Castello Svevo ri. Castel del Monte ci sarà la mostra logiche, archivi e biblioteche. È la da Ruggero Martines (direttore « L’auspicio - ha spiegato Mar- sui castelli e le fortificazioni della «Settimana della Cultura», pro- regionale per i Beni culturali e tines - è che il pubblico possa Terra di Bari dal titolo «Bel Me- mossa dal ministero per i Beni e paesaggistici della Puglia): con accorrere numeroso: a tal fine è dioevo di Puglia»; al Castello Sve- le Attività Culturali dal 1998 in lui c’erano i soprintendenti Te- stato previsto l’allestimento di vo, oltre alla mostra inaugurata di tutta Italia: la dodicesima edi- resa Elena Cinquantaquattro, spazi informativi all’interno delle recente «Da sopra giù nel fossato» zione si svolgerà da oggi al 25 Maria Carolina Nardella e Fa- grandi stazioni ferroviarie, dove (curata da Achille Bonito Oliva), aprile e durante tutto il periodo si brizio Vona, i direttori del Ca- studenti di istituti professionali si potranno ammirare i tesori svolgeranno anche convegni, la- stello Svevo di Bari e Trani (ri- ad indirizzo turistico ed alber- archeologici pugliesi e lucani re- boratori didattici, visite guidate e spettivamente Anna Maria Lo- ghiero svolgeranno attività di ac- cuperati dal Comando Carabinie- iniziative culturali di vario ge- russo e Margherita Pasquale) e coglienza e informazione sugli ri Nucleo tutela patrimonio cul- n e re. dell’Archivio di Stato di Bari e eventi di tutta la Settimana della turale. «È un’occasione straor- Anche la Puglia ha approntato Taranto (Maria Sammati e Or- Cultura. Nella stazione centrale dinaria - ha detto Ferrari - per CASTELLI un fitto calendario di manife- nella Sapio), la direttrice della di Bari saranno impegnati gli poter gustare tesori che altrimen- E MUSEI stazioni, tra le quali non man- Biblioteca Nazionale di Bari Ma- allievi dell’Istituto “N. Triden- ti sarebbero rimasti ancora im- Ingressi gratuiti cheranno rassegne cinematogra- rina Panetta e Gianluca Ferrari, te”». ballati per questioni burocratiche nei musei, fiche, multimediali, editoriali e comandante Carabinieri Nucleo Numerosissimi gli eventi in e giudiziarie». castelli, parchi teatrali. La «Settimana» è stata tutela patrimonio culturale di Ba- programma in tutta la Puglia: a Sempre a Bari, all’Archivio di archeologici Venerdì 16 aprile 2010 27 C U LT U R A &S P E T TAC O L I L’I N T E R V I S TA L’AVVOCATO ROMANZIERE DI BARCELLONA, IN QUESTI GIORNI IN PUGLIA NUVOLE E RUDERI «Madonna con Bambino» e, a destra, «San Rocco». Sono opere di Cima La Spagna di ieri da Conegliano, come le altre: da sinistra, «Madonna con Bambino tra San Michele arcangelo e Sant’Andrea» l’Europa di oggi e «Incredulità di San Tommaso e San Magno Vescovo»; A colloquio con lo scrittore Ildefonso Falcones sotto, «Madonna dell’arancio» (non presente, però, di MARIA GRAZIA RONGO sconosciuto ai più, quindi la storia ideale per nella mostra dar vita ad un romanzo. Naturalmente i cat- di Conegliano) uando nel 2006, in Spagna, fu pub- tolici di oggi non hanno alcuna colpa di quello blicato il romanzo La cattedrale del che è accaduto secoli fa, ma la gente comune m a re, in un solo giorno ne furono deve conoscere la verità, anche attraverso un Q vendute cinquantamila copie, e fi- ro m a n z o » . no ad oggi il libro, tradotto in venti lingue, ha Quella del protagonista del suo libro, seppure venduto circa cinque milioni di copie in tutto ambientata a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, il mondo. è una storia molto attuale, perché Hernando Era l’esordio narrativo di Ildefonso Falco- dedica tutta la sua vita a difendere la sua nes, 51 anni, avvocato di grido di Barcellona, cultura, le sue radici, la sua religione. che con il suo thriller storico-avventuroso, am- «Io non credo che i giovani di oggi siano così bientato nella Barcellona del XIV secolo dentro le cose e la loro vita da poter decidere (quando prese il via la costruzione della cat- di spenderla in nome della difesa di ideali o di tedrale di Santa Maria del Mar intorno alla tradizioni, quindi queste sono passioni per- quale si snodano le storie dei protagonisti), si dute. Se invece parliamo di cultura dell’inte - guadagnava il titolo di «Ken Follet iberico». grazione da una parte e della crescita dell’in - Recentemente è uscito in Italia, per i tipi di tolleranza dall’altra, allora sì, il mio romanzo FINO AL 2 GIUGNO Longanesi, il suo secondo romanzo: La mano potrebbe raccontare anche i nostri giorni».
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