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PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE EX ALUNNI DELLA BADIA DI CAVA (SALERNO)

PASQUA 2012 Periodico quadrimestrale - Anno LX N. 182 - Dicembre 2011 - Marzo 2012

L’ 8 gennaio 2012 Il Cardinale Crescenzio Sepe ha concluso il Millenario della Badia

IL SALUTO DEL PADRE ABATE AL CARD. SEPE

Eminenza Reverendissima, nel 2009 alla festa di san Benedetto fu Lei, insieme al P. Abate emerito Benedetto Maria Chianetta, ad aprire le celebrazioni di prepara- zione al Millennio. Oggi torna in mezzo a noi per chiudere le celebrazioni solenni dell’anno del Millennio 1011-2011. La ringrazio di cuore per aver accettato l’invito e le sono grato per tutto l’affetto che manifesta nei nostri confronti. Per noi monaci della Badia di Cava oggi è un giorno di grande festa. Festa perché insieme rendiamo grazie a Dio, nel sacrificio eucaristico del Suo Figlio Gesù Cristo, per tutte le grazie e le gioie che abbiamo vissuto in questo anno giubilare del Millennio di fondazione della Badia di Cava; Festa perché vissuta insieme a lei Eminenza, agli Eccellentissimi Vescovi della Campania, al reverendissimo Abate Presidente della Congregazione Sublacense Bruno Marin, agli Abati, Priori e Consiglieri della Congregazione Cassinese e della Provincia Italiana della Badia di Cava, 8 gennaio – Il Card. Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli e Presidente della Congregazione Sublacense, ai reverendissimi Conferenza Episcopale Campana, circondato dai Vescovi della Campania e da Abati provenienti da sacerdoti concelebranti, al Sottosegretario del tutta Italia, ha presieduto la Messa solenne di chiusura del Millenario. Servizio alle pagine 2 e 3. Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali Dott. Angelo Scelzo, al Sindaco della Festa per rendere grazie a Dio perché l’an- a ricordare, soprattutto nella preghiera, questa città di Cava dei Tirreni Avv. Marco Galdi, ai no che abbiamo vissuto è stato soprattutto abbazia, questa comunità monastica perché membri del Comitato nazionale per la valoriz- arricchente dal punto di vista spirituale: la con tanta umiltà sappia ritrovare il proprio zazione della nostra Badia (tra cui il segretario venerazione dei nostri santi e beati, l’indulgen- posto nella Chiesa e sappia essere quel segno dott. Gravier), a tutte le autorità civili e militari za plenaria concessa dalla Penitenzieria profetico che la Chiesa chiede a noi monaci. che sono intervenute, ai Cavalieri del Santo Apostolica, le tante occasioni avute per ascol- Per questo cammino contiamo sulla grazia di Sepolcro e a tutti i fedeli che sono convenuti tare la parola di eminentissime personalità Dio, il sostegno della Santissima Trinità, l’in- oggi in questa Cattedrale; della Chiesa (e già la ringrazio per le parole tercessione di Santa Felicita nostra Patrona e che oggi ci rivolgerà), le riflessioni spirituali l’intercessione dei Santi Padri Cavensi; da Il P. Abate e la Comunità mensili, gli approfondimenti storici, le eleva- parte nostra ci mettiamo in atteggiamento di zioni musicali, le mostre che hanno proposto la quotidiana conversione e, mi permetta monastica augurano Buona Badia sotto vari punti di vista, e tante altre ini- Eminenza se le rubo un’espressione a Lei tanto ziative. Desidero ringraziare veramente di cara, che la Madonna sempre ci accompagni!!! Pasqua agli ex alunni e a cuore il Comitato nazionale e tutte le persone Grazie Eminenza! che hanno collaborato in questo anno. tutti i lettori di “Ascolta” Ora che il Millennio si chiude chiedo a Lei Giordano Rota, Abate Eminenza e a tutti voi qui riuniti di continuare Amministratore Apostolico 2 2 «ASCOLTA» N. 182

Omelia del Card. Sepe tenuta l’ 8 gennaio 2012 per la chiusura del Millenario «La Badia di Cava ha ancora pagine da scrivere»

ari Confratelli nell’Episcopato, che hanno segnato indelebilmen- Illustri Autorità civili e militari, te la storia in molte Nazioni e Cari sacerdoti e fedeli tutti, Continenti. Benedetto da Norcia è stato, e rimane, uno degli esem- C Rivolgo un cordiale e fraterno pi più fulgidi di irradiazione del saluto al caro e stimato Padre Giordano Rota, Vangelo nel mondo, in Europa e Abate Amministratore Apostolico di questa in Italia. Nel suo spirito e con la Abbazia della SS.ma Trinità di Cava, a tutta la sua “Regola” nacque, tra gli altri, famiglia benedettina e, in particolare, ai monaci anche questo sacro Cenobio, fon- presenti in questo glorioso monastero. dato da S. Alferio nel 1011: “Hoc Questa solenne celebrazione, che chiude l’an- anno monasterium Sanctae no di commemorazione del millennio, promosso Trinitatis apud Salernum a tribus dall’Ecc.mo Abate, Dom Benedetto Maria Eremitis inhabitari coepit”. Chianetta, vede la partecipazione dei Vescovi Dopo S. Alferio, il cui culto, della Regione ecclesiastica campana, di cui fa resogli “ab immemorabili”, fu parte l’Abbazia di Cava, a significare non solo la ufficialmente riconosciuto dalla solennità della circostanza, ma anche per espri- Chiesa nel 1893, seguirono altri mere la piena comunione della nostra Chiesa tre santi e otto beati che fecero Campana che, nel corso di questo millennio, è dell’Abbazia di Cava un centro di stata la prima e più diretta beneficiaria dei frutti santità e di saggezza, irradiando spirituali e culturali prodotti, con la grazia di la luce del Vangelo nella regione Dio, da questo luogo santo. e nel Meridione d’Italia, quasi La liturgia di oggi ci fa celebrare la festa del che il “Corpo di Cava”, antico Battesimo del Signore al fiume Giordano. È la borgo con mura fortificate, in cui Teofania di Cristo, che riceve la sua consacrazio- sorse la badia, si fosse dilatato a ne dal Padre, il quale mostra tutto il suo compia- dismisura. cimento al suo Figlio amato, e invia lo Spirito “Nel passato - è stato scritto - Santo che discende sul Messia per confortarlo la badia ha avuto migliaia di nella sua missione di salvezza per l’umanità. monaci e i suoi territori arrivava- Dopo la sua morte e risurrezione, Cristo ha no fino in Sicilia, Basilicata e affidato questa missione alla sua Chiesa, la Puglia”. Secondo il sacerdote Paul quale, nel corso dei secoli, è andata per le strade Il Cardinale pronuncia l’omelia del mondo per incarnare la buona novella del suo Guillaume, storico dell’abbazia Signore nel contesto culturale e geografico dove nel secolo XIX, appartenevano suto alterne vicende fino alla riforma voluta da veniva annunciato il messaggio di salvezza. all’ordine cavense almeno 77 abbazie, 100 prio- Papa Paolo VI, che ridusse il territorio abbaziale Così, nel corso dei secoli, la Provvidenza rati, 20 monasteri, 10 obbedienze, 273 chiese. alle attuali dimensioni. divina ha suscitato uomini santi che, con la testi- Ma, col passare del tempo e per cause a tutti note, Lasciando alla Divina Provvidenza ogni even- l’Abbazia di Cava, come altri monasteri, ha vis- monianza della loro vita, diedero inizio ad opere tuale, ulteriore decisione della S. Sede su questo aspetto, mi pare che anche per questa nostra Abbazia si possa e si debba guardare al futuro con speranza e coraggio evangelico. A Lei, infat- ti, si può applicare quanto disse il Card. Ratzinger nella sua visita al Monastero di Subiaco, nel 2005: “Abbiamo bisogno di uomini come Benedetto da Norcia il quale, in un tempo di dissipazione e di decadenza, si sprofondò nella solitudine più estrema, riuscendo, dopo tutte le purificazioni che dovette subire, a risalire alla luce, a ritornare e a fondare, a Montecassino, la città sul monte che, con tante rovine, mise insieme le forze dalle quali si formò un mondo nuovo”. Anche l’Abbazia di Cava, oggi, dismesse tante altre preoccupazioni, può far tesoro della sua storia millenaria per essere sempre di più luogo di spiritualità benedettina e di preghiera, cenobio pronto ad accogliere quanti desiderano incontrare e ascoltare il Signore nella solitudine e nel silenzio. Quanti, soprattutto sacerdoti e gio- vani, oggi vanno alla ricerca di un’oasi dove sen- tire la voce del Signore e raddrizzare i sentieri del loro vivere; anime bisognose di confessioni, di Durante la celebrazione il presbiterio è animato da numerosi Prelati e sacerdoti colloqui spirituali, di pace interiore. «ASCOLTA» N. 182 3

Questo cenobio, posto sul monte, può conti- Gli auspici nell’omelia del Cardinale nuare ad essere una “luce nella notte” di tanti La Badia centro di spiritualità nel solco di una storia gloriosa spiriti alla ricerca della verità, di Cristo. Non si può dimenticare, infatti, che la ricchezza cultura- Si è chiuso l’anno di commemorazione del mil- Ma il cardinale riconosce al Cenobio anche le, custodita in questa Abbazia, costituirà una lenario della fondazione dell’Abbazia benedettina un’altra forte peculiarità, quella di una continua meta molto ricercata da studiosi e uomini di cul- della Santissima Trinità. Con il canto del Te Deum proiezione nella realtà cittadina di Cava de’ Tirreni le celebrazioni hanno avuto termine come con il come lo è sempre stata “quasi un ponte gettato tura che chiedono di studiare i preziosi codici, Veni creator ebbero inizio. A significare la solenni- sulla realtà che la circonda che ha bisogno di manoscritti, incunaboli e le 15mila pergamene tà della circostanza la presenza del presidente essere guidata nella sua fede popolare”. Sepe qui custodite. della Conferenza episcopale campana il cardina- crede e ha fiducia che l’Abbazia di Cava è desti- Un’abbazia, dunque, posta sul monte, ma le Crescenzo Sepe, che ha presieduto un solenne nata a scrivere altre feconde pagine di fede, la anche proiettata nella realtà cittadina di Cava de’ pontificale, e dei vescovi della Regione ecclesia- messe è abbondante, occorrono operai più santi stica campana per esprimere “la piena comunio- e numerosi perché la vigna del Signore diventi Tirreni, come è sempre stata, quasi un ponte get- ne della nostra chiesa campana che, nel corso di sempre più ricca e fruttuosa. “Che il Signore tato sulla realtà che la circonda e che ha bisogno questo millennio, è stata la prima e più diretta benedica tutti con l’augurio che nel cammino del di essere catechizzata, evangelizzata e guidata beneficiaria dei frutti spirituali e culturali prodotti nuovo millennio ‘A Maronna c’accumpagna!” Un adeguatamente nella sua fede popolare e nella con la grazia di Dio da questo luogo santo” ha lungo e forte applauso ha suggellato l’espressio- devozione alla Madonna, così tanto sentita da spiegato il cardinale Sepe. ne diventata un segno distintivo del cardinale, una Nel tempio gremito, con un parterre particolar- piena e completa fiducia nell’opera di Maria. E il questo popolo cristiano. mente affollato di rappresentanti politici, di autori- canto di amore e di fede di sua Eminenza ha Dopo mille anni dalla sua gloriosa storia, tà civili e militari, tra il luccichio dei marmi, l’odore lasciato il segno. Tutti hanno compreso il cammi- l’Abbazia di Cava ha ancora pagine da scrivere: dell’incenso, la musica e il canto del coro, è stata no del cenobio lungo i secoli e la missione esple- la messe è abbondante; forse, in questo momen- scritta una delle più belle pagine di fede di que- tata. to, gli operai sono pochi: noi tutti preghiamo per- st’anno millenario. “ L’Abbazia cavense ha avuto un respiro euro- peo e il suo fondamentale lascito culturale ed arti- ché il Padrone della messe mandi sempre più Padre Abate Giordano Rota nel suo saluto ha ribadito che la chiesa benedettina stava vivendo stico, è nostro dovere custodire e valorizzare pie- santi e numerosi operai perché la vigna del un momento di grande festa, un anno intensa- namente. Il cardinale ha sottolineato a più riprese Signore diventi sempre più ricca e fruttuosa per mente vissuto e un ringraziamento a Dio per il il valore di questa abbazia nell’Italia meridionale. il bene non solo delle anime di questo territorio, dono offerto alla comunità e al territorio. L’evento, il millenario della fondazione del ceno- ma di tutta la regione Campana. “Continueremo nel nostro cammino segnato da S. bio, ha rivestito una grande importanza e siamo orgogliosi di aver contribuito come città perché le Il Signore benedica tutto l’Ordine benedetti- Benedetto e S. Alferio e lavoreremo per essere sempre un segno profetico”. celebrazioni fossero in sintonia con la sua storia” no, 1’Ecc.mo Padre Abate di questo cenobio e E il cardinale Crescenzo Sepe che aveva ha affermato il sindaco Marco Galdi. E il senatore l’intero territorio di Cava de’ Tirreni, con l’augu- avviato le celebrazioni dell’anno millenario ha Alfonso Andria ha aggiunto: “Il cenobio fonte di rio che, nel cammino del nuovo millennio, ripercorso lungo i secoli il cammino del Cenobio, spiritualità e di fede. Le varie comunità del territo- ‘A Maronna c’accumpagna! diventato un centro di santità e di saggezza irra- rio hanno beneficiato di questa messe di doni”. Al termine dopo la solenne benedizione, sua Crescenzio Card. Sepe diando la luce del Vangelo nella regione e nel Meridione “quasi che il Corpo di Cava, antico Eminenza e i confratelli vescovi sono stati accolti borgo con mura fortificate, in cui sorse la badia, si da una esibizione dei Trombonieri del SS. fosse dilatato a dismisura”. Migliaia i monaci e i Sacramento. Sulle manifestazioni del Millennio le LA CONCELEBRAZIONE suoi territori che arrivavano fino in Sicilia, luci si sono spente, cala il sipario, restano i segni Basilicata e Puglia. All’ordine cavense appartene- visibili della fede e della spiritualità che hanno accompagnato lo svolgersi delle attività. Ma anco- Alle ore 10 giunge il Card. Crescenzio Sepe, vano 77 abbazie, 100 priorati, 20 monasteri, 10 ra di più la storia della Badia faro di fede, di cultu- accolto sul piazzale dal P. Abate e dalla comu- obbedienze, 273 chiese. “Per questa abbazia - ha ra e di civiltà. La Comunità benedettina, la città e nità e condotto all’altare del SS. Sacramento e continuato Sepe - si possa e si debba guardare al il territorio si apprestano a vivere il secondo mil- poi nell’appartamento a lui riservato. Alle 11 futuro con speranza e coraggio evangelico. lennio con lo stesso spirito dei padri fondatori. Il parte la processione d’ingresso. I concelebranti L’Abbazia di Cava può fare tesoro della sua mille- logo del Millennio, S. Alferio e i portici, è segno Prelati sono 27 (20 Vescovi e 7 Abati). Questi i naria storia per essere sempre più luogo di pre- emblematico di questa storia ritrovata. Vescovi: Mons. Luigi Moretti, arcivescovo di ghiera, di spiritualità. Un cenobio posto sul monte Salerno; Mons. Andrea Mugione, arcivescovo che può continuare ad essere una luce nella notte Giuseppe Muoio di Benevento; Mons. Salvatore Rinaldi, vesco- di tanti spiriti alla ricerca della verità, di Cristo”. vo di Acerra; Mons. Antonio Napoletano, vescovo di Sessa Aurunca; Mons. Francesco Marino, vescovo di Avellino; Mons. Antonio Di Donna, vescovo ausiliare di Napoli; Mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa; Mons. Orazio Soricelli, arcivescovo di Amalfi-Cava; Mons. Silvio Padoin, vescovo emerito di Pozzuoli; Mons. Arturo Aiello, vescovo di Teano; Mons. Filippo Strofaldi, vescovo di Ischia; Mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli; Mons. Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita; Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo di Alife-Caiazzo; Mons. Pietro Farina, vescovo di Caserta; Mons. Francesco Alfano, arcivescovo di S. Angelo dei Lombardi; Mons. Gioacchino Illiano, vescovo emerito di Nocera-Sarno; Mons. Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera-Sarno; Mons. Felice Cece, arcivescovo di Sorrento-Castellammare; Mons. Ciro Miniero, vescovo di Vallo della Lucania. Questi gli Abati, oltre il P. Abate Giordano Rota: Bruno Marin, Presidente della Congregazione Sublacense; Beda Paluzzi, di Montevergine; Francesco Monti, di Pontida; Romano Cecolin, di Finalpia; Donato Ogliari, di Noci; Benedetto Chianetta, emerito di Cava. Concelebrano altri 25 sacerdoti, tra i quali gli ex Autorità presenti alla celebrazione: da destra, il sindaco prof. Marco Galdi, il Vice Sindaco dott. Luigi alunni D. Gregorio Colosio, P. Raffaele Napoli, il senatore Alfonso Andria, l’onorevole Giovanni Baldi, l’assessore Vincenzo Passa, il dott. Spiezie e Mons. Mario Di Pietro. Angelo Scelzo, il cav. Arturo Mari. 4 4 «ASCOLTA» N. 182

Il 21 marzo 2012, per la festa del Transito di S. Benedetto Il Card. Braz de Aviz ha presieduto l’Eucaristia Il saluto del P. Abate L’OMELIA DEL CARDINALE al Cardinale

Eminenza Reverendissima, Papa abbia parlato di “stanchezza della fede”, è con grande gioia che desidero darle il ben- come “se la fede non illuminasse più, come se venuto in questa millenaria abbazia benedettina Dio non fosse più sufficiente per attrarre il della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni. cuore dell’uomo e della donna”. Benvenuto che esprimo anche a nome del Il Cardinale si è poi soffermato sul traguardo Sindaco della città di Cava de’ Tirreni, prof. dei mille anni della Badia, che possiede la ric- Avv. Marco Galdi e delle autorità civili, milita- chezza di dodici santi: “è straordinario sentire ri e religiose che sono presenti questa mattina in che siamo in una casa di santi”. Ed ha aggiunto mezzo a noi. che la santità “è anche la nostra meta”. Desidero altresì ringraziarla di cuore perché, Riferendosi alla liturgia della parola, ha addi- tra i suoi tantissimi impegni, ha trovato una tato l’esperienza di Abramo: “uomo ricco, uomo giornata da dedicare a noi per coronare con la pieno di tradizioni anche spirituali, uomo pieno sua gradita presenza l’odierna festa di oggi: il di esperienza umana, amato da molti, leader di transito del Nostro Santo Padre Benedetto. un popolo, che a un dato momento sente l’inter- Da sempre questa festa, nei nostri monasteri vento del Dio vero che lo chiama a uscire dalla benedettini, è ricordata con tanta devozione e sua terra, dalla sua parentela, dalla sicurezza”, riverenza verso il nostro santo fondatore per una promessa non ancora realizzata. Quello dell’Ordine che ha saputo donare all’intera che più risalta è il fatto che Abramo crede. chiesa una via di perfezione e di ascesi che Anche noi, a ottobre, con l’inizio dell’anno ancora oggi lascia, in una società troppo spesso della fede, potremo approfondire l’esperienza sorda, un messaggio profetico. Aiuta gli uomini della fede insieme al Santo Padre e vivere sotto a trovare un sicuro criterio di discernimento questa luce per tutto un anno. Occasione da non conducendo l’uomo di fronte al suo Creatore e perdere il sinodo sulla nuova evangelizzazione, al Suo infinito Amore misericordioso. nel quale la Chiesa si interrogherà sul momento Ogni anno questa festa assume una dimen- storico che stiamo vivendo, alla ricerca della via sione familiare; infatti attorno a noi sono pre- Il Card. Braz de Aviz durante la Messa solenne migliore “per permettere al Vangelo di sprigio- senti tutte le persone che con affetto e compe- nare la sua luce forte verso ogni persona” in tenza ci aiutano e ci sostengono con la loro pre- Il Card. Joâo Braz de Aviz ha tenuto a brac- modo che “Dio torni di moda” e possa essere ziosa collaborazione. cio una vibrata e avvincente omelia, della quale nuovamente forza per tutti quelli che lo cercano. Quest’anno la festa di San Benedetto è anche offriamo ai lettori un’ampia sintesi. Nella settimana ricorreva nella liturgia delle la prima grande celebrazione dopo la chiusura ore una lettura bellissima: l’acqua che usciva dell’Anno del Millennio e quindi desideriamo Dopo aver ringraziato il P. Abate Rota per dal tempio sempre più forte, che riempiva tutto viverla con senso di ringraziamento al Signore l’invito e per “le belle parole d’accoglienza”, il e che scendeva fino al Mar Morto e lì faceva per tutti i doni che ci ha elargito nell’anno giu- Cardinale si è detto “veramente molto felice” di tutto tornare in vita - piante, alberi, frutti - per- bilare. Proprio per questo motivo ho pensato a essere alla Badia di Cava. Non solo è rimasto ché quest’acqua del tempio, dove abita il lei, Eminenza! Chi meglio di lei, che guida tutto colpito dallo splendore della chiesa – “entrando Signore, pervade tutta la natura. Il Cardinale ha il variegato mondo della Vita Consacrata, pote- in questa chiesa mi sembrava di entrare in un indicato nell’esperienza del rapporto con Dio va meglio incarnare il rendimento di grazie per luogo di molta luce” - ma soprattutto ha l’abbondanza di vita provocata dall’acqua. il dono di mille anni di storia? Alle sue preghie- mostrato il piacere di incontrare la “comunità di Quanto alla realizzazione di questo obiettivo, re affidiamo questa Abbazia e il mondo mona- monaci che sono eredi della storia così preziosa non basta quello che abbiamo ereditato nella stico affinché, irraggiato dalla luce dello Spirito di mille anni di vita monastica”. Ha ringraziato nostra storia, come la Badia che da dieci secoli Santo, riscopra profondamente il suo compito a anche “tutte le autorità che con tanta delicatez- testimonia una forte spiritualità. Anzitutto “non servizio dell’intera Chiesa. za” lo hanno accolto e “con tanta fede nel dobbiamo abbandonare le nostre radici”, come i cuore” per la presenza di chi viene anche in monaci, in particolare, devono “tornare alla Giordano Rota, Abate nome del Santo Padre. Ha salutato, infine, tutti Regola, alle intuizioni e alle esperienze più pro- Amministratore Apostolico i fedeli accorsi per un momento così significa- fonde del fondatore”. Inoltre occorre “ascoltare tivo per la storia dell’abbazia, “ricca di un patri- le esigenze di questo momento storico”. “Dio monio stupendo di spiritualità, ispirata a S. nella Bibbia parla alle persone: ad Abramo, a Benedetto”. Mosè, a Davide e, dopo, nel suo Figlio che è la Venendo come Prefetto della Congregazione Parola che egli ci dà pienamente”. È urgente per gli Istituti di vita consacrata e le società di ritrovare “l’esperienza di un Dio che ci inna- vita apostolica, ha chiarito che il dicastero vati- mora, perché ci ama”. cano ha la responsabilità di circa un milione e Non va trascurato, ha aggiunto il Cardinale, il trecento mila consacrati sparsi in tutto il mondo, dialogo con la nostra cultura, “perché è sempre “che sono collegati a noi almeno nella preghie- uno sforzo di amore capire l’uomo e la donna ra che dobbiamo fare per loro”. “Sono più di nel suo tempo”. Oggi, tra l’altro, ci sono realtà duemila gli Ordini e le Congregazioni che sono nuove: siamo nel tempo della globalizzazione. A collegati a noi in un momento in cui c’è tanta questo riguardo il Papa dice che non può esserci ricchezza di vita consacrata e dall’altra parte ci solo una globalizzazione “mercantilista”, ma sono anche delle difficoltà che stiamo vivendo deve essere una “globalizzazione dell’amore, in questo momento in tutta la Chiesa”, però della misericordia, della vita in Dio: ritrovare un “sempre con la fiducia nel Signore che porta Dio che è amore”. A conferma, il Cardinale ha avanti le cose”. colto la dedicazione dell’abbazia alla SS. In alcuni paesi c’è abbondanza di vita con- Trinità: dal rapporto d’amore delle persone divi- templativa, come nell’estremo Oriente, nell’ ne discende per noi il modello d’amore “da Africa, nell’America e anche nell’Australia. ricreare sulla terra”. Insomma, “dobbiamo vive- Altri paesi, invece, come l’Europa, hanno diffi- re secondo la Trinità: ereditare quest’amore che Il Cardinale, con il P. Abate, compie una fugace coltà per le vocazioni. visita ai tesori della Badia è già in noi per costruire non solo la vita interio- A proposito dell’Europa, ha ricordato come il re nostra ma anche i rapporti tra di noi”. «ASCOLTA» N. 182 5

Anche la vita in comunità ha sofferto per una interpretazione negativa di una affermazione di un santo che diceva: “la vita comune è la mia massima penitenza”. Ma anche in presenza di qualche difficoltà reale, “la vita comune dà la possibilità di poter amare il fratello con l’amo- re che è di Dio”. Trasferendoci dalla comunità monastica alla società in generale, “la nuova evangelizzazione sarà valida se siamo capaci di realizzare con l’altro quello che realizziamo con Dio. Se noi amiamo Dio e lo mettiamo al primo posto dobbiamo essere capaci di sposta- re noi stessi per amare l’altro”, incominciando dalle cose piccole di tutti i giorni. Come model- lo ha indicato la comunità di Gerusalemme, unita nella Parola di Dio, nella comunione fra- terna, nell’eucaristia e nella preghiera. Questi quattro pilastri devono essere riproposti “sia nelle comunità consacrate sia nella comunità del popolo di Dio”. Solo così ci si impegna a “far risplendere nella comunità il mistero così bello e così grande della SS. Trinità”. La conclusione dell’appassionata omelia è stata dedicata ai monaci dell’abbazia: “Cercate di far passare questa bellissima presenza della SS. Trinità dal titolo dell’abbazia alla vita di Il gruppo dei sacerdoti concelebranti appena rientrati in sagrestia ognuno di voi. Non solo Cava, non solo l’Italia, ma tutto il mondo sarà contento perché date una testimonianza vera a tutti noi”. L. M. Il mistero del Venerdì Santo La Settimana Santa consente ai cristiani di Un ruolo particolare è ricoperto dal coro del vivere gli ultimi giorni della Passione di Cristo, “Miserere”, da quel centinaio di persone che di comprendere il sacrificio della sua morte per la con assiduità partecipa alle varie prove per salvezza dell’umanità. Vivere il Venerdì Santo poter partecipare alla processione cantando – a NOTE DI CRONACA significa comprendere il significato della morte tre voci – il salmo di Davide, per chiedere mise- di un Dio, lo spargimento del suo sangue per ricordia e perdono a Dio. Ottima cornice alla La festa del Transito di S. Benedetto è stata redimere gli uomini dal loro peccato originale, il sacra devozione professionale è la banda musi- celebrata solennemente dal cardinale Joâo mistero più grande della storia dell’umanità. cale che, con le note delle varie marce funebri, Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per E le popolazioni meridionali ricordano que- preannunzia la sfilata degli incappucciati e crea sto evento, unico nella storia per Chi l’ha vissu- il pathos della cerimonia. la vita consacrata e le società di vita apostolica. Non mancano episodi particolari vissuti, che Ad accoglierlo sul sagrato della Cattedrale, ta e per il suo significato, rievocandone la scena e ricordandone gli elementi costitutivi. provano l’ansia e l’atmosfera con cui si vive la l’abate Amministratore Apostolico D. Giordano Custodi di queste tradizioni vissute nella “febbre” delle processioni. Militari in servizio Rota e la comunità monastica, con autorità civi- sacra rappresentazione della Passione e Morte che rinunziano a più estese licenze per 48 ore di li e militari, tra cui il consigliere regionale di Gesù, sono molte Confraternite con il coin- “permesso” per raggiungere la loro città e parte- Giovanni Baldi e il delegato del sindaco asses- volgimento e la partecipazione di molti giovani cipare alla processione; giovani con febbre che sore Vincenzo Lamberti. Il Cardinale, dopo la che intendono, in tal modo, manifestare la reli- lasciano il letto per non essere assenti. I più insi- comunità e le autorità, ha voluto salutare cia- giosità popolare, immedesimandosi nel dramma stenti per essere inclusi fra i privilegiati a parte- scuno dei presenti nella piazza e nella Basilica, del Redentore e nel dolore della Mater cipare, sono i bambini ai quali è riservato il mostrando grande attenzione e cordialità. Dolorosa. ruolo di “portatori di cestini di fiori” che sfilano Nel saluto ufficiale, il P. Abate Rota ha dichia- Questa rappresentazione religiosa itinerante, innanzi alla statua della Madonna Addolorata o rato che “la festa di san Benedetto è la prima voluta fortemente dai Gesuiti nel pieno della del Cristo Morto, provocando viva commozione grande celebrazione dopo la chiusura del Controriforma, sviluppatasi durante la domina- in quanti, ai bordi delle strade della città, ne ammirano il procedere. Millennio, che deve essere vissuta come ringra- zione spagnola nel Mezzogiorno d’Italia, vive dopo secoli ed ogni anno rappresenta il presup- Uno degli elementi più costanti e toccanti è ziamento al Signore per i doni di Dio elargiti nel- posto ed il preannunzio della Pasqua che, con la rappresentato, infine, dalla tradizione viva in l’anno giubilare”. sua resurrezione, offre a tutti la fede nella vita moltissime famiglie, che consente di vedere alla Il Cardinale, a sua volta, ha tenuto a braccio eterna. stessa processione nonni, figli e nipoti, tutti una vibrante omelia, di cui si offre a parte La Penisola Sorrentina non è la sola a mante- impegnati a mantenere fede all’eredità che negli un’ampia sintesi. nere fede a queste tradizioni, distribuite nei suoi anni hanno ricevuto. Erano presenti, tra gli altri, gli oblati benedet- centri territoriali; la Campania tutta vive la Custodi di queste tradizioni nell’intero tini e molti ex alunni della Badia, guidati dal pre- Passione di Cristo, il Mezzogiorno intero, da Mezzogiorno sono le Confraternite che si pre- sidente dell’associazione avv. Antonino Cuomo. Procida a Guardia Sanframondi, da Sassari a parano, per mesi, e si sentono responsabili di Ha eseguito i canti la schola cantorum della Trapani, come Siviglia e Leon in Spagna. presentare alle rispettive comunità l’occasione Cattedrale, diretta da Virgilio Russo. L’atmosfera del Venerdì Santo contagia tutti, di ammirare la rievocazione della Passione e I sacerdoti concelebranti erano una ventina. cittadini ed ospiti; rende tutti muti ed attoniti di Morte di Cristo e di far meditare e chiedere fronte alla doppia sfilata degli incappucciati, misericordia e perdono. Allo scambio della pace, il Cardinale si è porta- Nino Cuomo to presso tutti i concelebranti e alla benedizione bianchi e neri, nella notte e nella sera. Ma la spi- ritualità che vivono i partecipanti è più intensa, ha chiesto ai sacerdoti di benedire il popolo più profonda di quella degli spettatori. E chiun- insieme con lui. que l’abbia vissuta per alcuni decenni lo può Al pranzo servito nel refettorio monastico testimoniare, senza esagerazione e con sinceri- Annuario 2011 sedevano a fianco del Cardinale il P. Abate e tà! l’assessore Lamberti, che ha donato all’illustre Partecipare, anche ad una sola processione, è Annuario del Millennio ospite una ceramica raffigurante la Badia a condizione essenziale ed indispensabile per L’ è in distri- nome del Comune. Dopo pranzo il Cardinale ha poter vivere la Pasqua. Il rientro della statua del buzione. Il volume viene inviato agli compiuto una rapida visita dei tesori dell’abba- Cristo Morto o quella della Vergine Addolorata zia, in particolare dei documenti dell’archivio e determina il momento del completamento del- ex alunni in regola con la quota del- dei preziosi codici della biblioteca, concentran- l’iter sacrificale del Figlio di Dio e della risurre- l’anno sociale in corso 2011-2012. do la sua estasiata ammirazione sulla Bibbia zione dal peccato. Restarne fuori rende estranei visigotica del IX secolo. alla gioia pasquale! 6 6 «ASCOLTA» N. 182

Incontri alla Badia negli ultimi sabati del mese La spiritualità, risposta all’inquietudine dell’uomo IV ciclo di conferenze di Nicola Russomando so da Miano, trova un suo sigillo nel famoso discorso di Paolo VI per la riconsacrazione di Montecassino, in cui, quel Papa, con accenti lirici, individuando il nucleo della spiritualità di S. Benedetto, lo evidenziava nel desiderio di vita personale, che la società moderna “nel desiderio esasperato di essere noi stessi, soffo- ca mentre lo risveglia, delude mentre lo fa cosciente”. Toni profetici nel 1964, più che attuali nelle presenti circostanze, e non solo per la spiritualità dei laici.

28 gennaio 2012, mons. Marco Frisina, “La spiritualità nella musica sacra”.

Mons. Marco Frisina, direttore del coro della diocesi di Roma, ben noto al grande pub- Il prof. Francesco Miano con a fianco il prof. blico per le sue composizioni di musica sacra, Armando Lamberti ha trattato da specialista un tema che della spi- ritualità è la cifra. Se la musica è estrinsecazio- 10 dicembre 2011, prof. Francesco Miano, ne massima dello spirito nella sua universalità “La spiritualità del laico”. di espressione, la musica sacra è esigenza pre- Mons. Marco Frisina cipua del culto cristiano di lode a Dio. La Bibbia ne è tutta pervasa, sin dall’Esodo che corda di accompagnamento alla recita di un La conferenza di Francesco Miano, presi- testo. Sicché nella Bibbia greca si verifica una dente nazionale dell’Azione cattolica italiana, rende in termini di inno il fatto storico della liberazione dall’Egitto, per culminare nei Salmi mutazione semasiologica nel senso di “cantare” ha voluto descrivere la dimensione della spiri- e psalmòs non più come strumento, ma inno. tualità calata nel vissuto quotidiano del laico, che sono la forma del pregare Dio secondo l’in- dicazione di Dio stesso. Forma fatta propria Questa in sintesi la logica che è alla base della nella trama ordinaria dell’esistenza. Ovvero in musica sacra, ispirata dallo Spirito nella sua un contesto che sembrerebbe escludere a prio- dalla Chiesa che modula tutta la sua preghiera sulle parole dei Salmi. Ed è proprio in un forma autentica e rivolta alla glorificazione di ri uno spazio specifico per l’anima. Eppure, Dio. Il relatore ha presupposto nel suo interven- l’argomento del relatore si è fondato sulla Salmo, il 47, che si coglie un’indicazione deci- siva per la corretta interpretazione della forma: to questo retroterra teologico, con un’attenzio- necessità di recuperare all’esperienza indivi- ne particolare alla dimensione sociologica del duale la dimensione dell’interiorità. Interiorità psallite sapienter, “cantate con arte”, secondo la traduzione oggi più accreditata. Dunque l’ar- canto, come momento di aggregazione nel che si nutre innanzitutto di silenzio, componen- coro. Non il coro come elemento di rappresen- te privilegiata della meditazione, in contrasto te assunta a misura della lode da tributare a Dio, ove l’avverbio sapienter, synetòs nella tra- tanza dell’assemblea in ragione del “cantare con i ritmi stessi della società contemporanea, con arte”, che non può essere frutto d’improv- segnata da immagini e da parole che spesso non duzione greca dei Settanta, va nel senso di “cantare con intelligenza”. Intelligenza tuttavia visazione, ma come parte di un’articolazione sono veicolo di senso. Il silenzio come espe- funzionale tra celebrante, assemblea e coro rienza del “deserto”, concetto caro alla spiritua- che non si esaurisce in “un’idea razionalistica e di comprensibilità”, ma che esprime piuttosto stesso. In ogni caso è di tutta evidenza il nesso lità monastica, certosina in particolare, luogo speciale che lega la spiritualità alla musica privilegiato del dialogo con Dio. Sotto questo un cantare “in un modo degno dello Spirito e conforme a Lui, pieno di disciplina e purezza”, sacra in quanto psallite sapienter. Già l’uso profilo, Miano ha precisato che la ricerca del dell’imperativo (in greco nella sua forma aori- deserto come dato dell’esperienza non contrad- secondo la felice esegesi di J. Ratzinger. Allo stesso modo, il verbo stesso psallein, scelto nel stica), che pervade tutti i salmi, è segno d’in- dice la missione del laico, “chiamato ad attua- trinseca necessità, ma il riferimento alla re, secondo la condizione propria di ciascuno, testo greco per tradurre l’ebraico zamir, rinvia all’uso di fare musica con uno strumento a sapientia del modo è compendiato dall’affer- la missione che Dio ha affidato alla Chiesa da mazione del Salmo 50, per cui “il sacrificio di compiere nel mondo”, secondo le formulazioni lode mi onorerà donde gli mostrerò la salvezza postconciliari. Non rappresenta neppure un’ab- di Dio”. Un’affermazione non sfuggita a dicazione al dovere di testimoniare la fede cri- Gregorio Magno, padre del canto autentico stiana nella società diventandone lievito, bensì della Chiesa, per cui “nel sacrificio di lode si è l’occasione che predispone all’ascolto della crea una via per la quale Gesù può rivelarsi, Parola, per l’accoglienza della stessa esistenza poiché, effondendosi con la salmodia la contri- sotto il segno della sorpresa. Perché, in una zione, nel nostro cuore si apre la via per cui si coscienza rettamente orientata, la vita non raggiunge Gesù”. Quanto scritto da Gregorio appare sotto la specie di un insieme caotico di rappresenta il “servizio più sublime della musi- eventi, ma tutto obbedisce ad un disegno la cui ca”, strumento della preghiera liturgica e allo trama è provvidenziale. Sicché incontri, situa- stesso tempo di elevazione delle anime a Dio, zioni, avvenimenti si muovono in un orizzonte via privilegiata per l’ingresso di Dio nella spi- il cui senso è rimesso alla capacità di discrezio- ritualità dell’uomo. ne della persona, orientata dall’ascolto della Parola nella dimensione della sua interiorità. A 25 febbraio 2012, mons. Marcello De riprova dell’assunto, Miano ha ricordato Maio, “C’è un rapporto tra spiritualità e l’esperienza di Carlo Carretto, dirigente morale?” dell’Azione cattolica negli anni ’50, anni segnati dalle imponenti mobilitazioni della La conferenza di mons. De Maio, delegato Chiesa di Pio XII, che, nel culmine della sua ad omnia della diocesi di Salerno, già nel titolo attività, sceglie la dimensione del deserto, ha rivelato la problematicità del raccordo tra prima in senso proprio, poi dell’esperienza spiritualità, intesa come esplicazione dello monastica a Spello. Del resto, quanto ripercor- Mons. Frisina “costretto” a dirigere un suo canto Spirito, e morale, quale campo eteronomo del al momento delle meditazioni musicali «ASCOLTA» N. 182 7

Il Millenario della Badia, anno di semina

Domenica 8 gennaio il cardinale Crescenzio La spiritualità si è accompagnata con la cul- Sepe, circondato dai Vescovi della Campania, tura, che ha avuto le espressioni più significati- ha chiuso il Millenario della Badia di Cava con ve in due convegni internazionali di studi, in un la solenne celebrazione eucaristica e il canto del ciclo di seminari sul tema “Mille anni dopo: la Te Deum di ringraziamento. verità dell’Europa” e in alcune mostre, tra le Ufficialmente si sono spente le luci sull’ab- quali notevole quella sulla variegata e ricca sto- bazia, che è stata alla ribalta per alcuni anni, e ria dell’abbazia. si sono accese puntualmente le polemiche. I messaggi della spiritualità e della cultura Nessuna meraviglia: si tratta di polemiche poli- sono paragonabili ad una semina che ha valica- tiche che hanno diritto di cittadinanza nella dia- to i confini dell’Italia. La semina avrà certa- lettica sacrosanta del bene comune o, meglio, mente i suoi frutti, necessariamente dopo l’in- delle scelte migliori per il bene comune. verno che tiene dietro alla semina. La verità, comunque, risulta chiara ad un Non a caso resta attivo nel 2012 il Comitato esame spassionato dei fatti: il bilancio è piena- Nazionale (ha già prorogato i sabati di spiritua- mente positivo. Basta confrontarci soltanto con lità fino a giugno 2012), che potrebbe essere la fedele applicazione della legge 92/2009 per il tenuto in carica dopo il 31 dicembre da un Mons. Marcello De Maio Millenario, peraltro perfetta, che fissava decreto del Presidente del Consiglio dei mini- precetto. Lo stesso relatore ha dichiarato in “disposizioni per la valorizzazione dell’Ab- stri. limine la difficoltà di conciliare “l’uomo secon- bazia della Santissima Trinità di Cava de’ Ci si attende fiduciosi una lunga primavera, do lo spirito” con “l’uomo secondo la carne”, in Tirreni”. Ciò che si pretendeva, non previsto ricca di “fiori e frutti santi”. Anzitutto il diffon- una dicotomia che si rivela tale in realtà solo dalla legge, non può essere imputato a colpa del dersi e rinvigorirsi del messaggio della spiritua- all’apparenza. La creatività dello Spirito non è Comitato Nazionale o delle istituzioni. lità, che, ha affermato il P. Abate Rota, “abbia- negata dal vincolo della legge morale, anzi trae Il primo aspetto positivo è la spiritualità che mo provato a dare fin dall’inizio e che dobbia- dalla razionalità di questa ragioni per la sua rea- è stata, come dire, il cuore del Millenario. I mo mantenere con fervore”. lizzazione. Sulla teologia morale pesa in effetti canali sono stati molteplici. Anzitutto le cele- Il card. Sepe, a sua volta, ha confermato que- la tradizione legalista della casistica, che, tutta- brazioni presiedute da personalità di spicco sta linea alla chiusura del Millenario: via, ha conosciuto una rivisitazione con il della Chiesa, che hanno portato a Cava non solo Concilio Vaticano II. La stessa sua riproposi- “l’Abbazia di Cava può far tesoro della sua sto- il loro messaggio personale di fede e di coeren- zione sotto specie di “verità della ragione” ria millenaria per essere sempre più luogo di compiuta da Paolo VI è posta a fondamento za, ma anche le direttive e l’incoraggiamento spiritualità benedettina e di preghiera, cenobio logico della più contestata delle encicliche, propri delle istituzioni che rappresentano: il pronto ad accogliere quanti desiderano incon- l’Humanae vitae sulla regolazione delle nasci- cardinale , come Presidente trare e ascoltare il Signore nella solitudine e nel te. La morale cristiana, come riflessione sul- della Conferenza Episcopale Italiana, ha presie- silenzio”. l’agire umano, trova il suo presupposto nelle duto la festa di S. Felicita, invitando a spec- Anche primavera culturale: pubblicazione verità naturali che la ragione fa proprie. Il rela- chiarsi nei Santi Padri Cavensi, “anime grandi degli atti dei convegni, dei cataloghi delle tore, del resto, non ha fatto mistero di accorda- che qui spesero i loro giorni e che hanno impre- mostre, di altri due volumi del Codex diploma- re priorità alla morale sulla spiritualità, in quan- gnato queste mura”; il cardinale Raffaele ticus cavensis, di due volumi sulle antiche to il giudizio finale sull’uomo sarà compiuto , inviato speciale di Benedetto dipendenze della Badia, digitalizzazione dei sulle sue azioni, come preannunciato nel gran- XVI alla celebrazione della dedicazione della codici e delle pergamene dell’archivio, ingresso de discorso escatologico del Vangelo di Matteo. Basilica, ha portato la preghiera e la benedizio- della biblioteca nel Servizio Bibliotecario Eppure, al di là di ogni poziorità, De Maio ha ne del Papa e l’invito a pregare perché “conti- ricordato il leit motiv del pensiero teologico di Nazionale (il lavoro appaltato dal Ministero dei Benedetto XVI, “all’inizio della fede cristiana nui la presenza benedettina in questo cenobio”; beni culturali è appena partito a gennaio). non vi è una scelta etica, ma l’incontro con la infine il cardinale Crescenzio Sepe, Presidente Il sogno da sempre vagheggiato dalla Chiesa Persona di Gesù”. Un’affermazione questa che della Conferenza Episcopale Campana, con resta la funzione trascinatrice della Badia sulle nella sua chiarezza sgombra il campo da ogni tutti i Vescovi della Campania, ha fatto rivivere vie della spiritualità. Il Papa Benedetto XVI lo intento diairetico in ambito teologico. È lo stes- “un vero momento di comunione tra le chiese”, ha ribadito nella lettera al card. Martino, suo so Papa, come ha ricordato il relatore, che nel come ha affermato il Padre Abate Giordano inviato speciale alla Badia di Cava, auspicando suo insegnamento supera questi steccati per Rota, il protagonista o, forse meglio, il cireneo che il Millenario possa “indurre gli uomini ad l’affermazione di una teologia che “non è mai delle “fatiche” dell’anno millenario. un più fervente senso della religione, ad una un discorso solamente umano su Dio, ma è Nella costruzione di una solida spiritualità fede più solida e a propositi più fermi, in pre- sempre al contempo il Logos e la logica in cui non poteva mancare il coinvolgimento della senza degli esempi insigni di fede cristiana di Dio si rivela”. Se Dio è “logica” nella sua stes- Madonna. Per la novena dell’Immacolata è questa Abbazia”. Questo influsso salutare del sa rivelazione, tanto più la sua legge, racchiusa discesa dal santuario sopra Maiori la bella sta- nella morale, è estrinsecazione razionale. E monastero sulla società appare oggi più vicino l’osservanza di essa è data nella preghiera dallo tua dell’Avvocata, venerata nella Cattedrale con il recente appalto dei lavori di ristruttura- Spirito “che sostiene la nostra debolezza e della Badia l’8 dicembre e poi contesa da tante zione del vecchio seminario, che consentirà a intercede per noi con gemiti inenarrabili”, come parrocchie, che le hanno riservato per quattro piccoli gruppi di ricaricarsi nello spirito all’om- scrive Paolo ai Romani. La morale quindi come mesi l’abbraccio affettuoso delle nostre buone bra della pax benedettina. campo di azione dello Spirito, in cui l’osservan- popolazioni meridionali. Il frutto di gran lunga più atteso dai monaci za della legge non si esaurisce nel dover essere La spiritualità, come “risposta all’inquietu- nella “primavera” del Millenario è senza dubbio kantiano, ma attinge forza dalla conoscenza che dine dell’uomo”, è stata poi il tema di incontri la rifioritura delle vocazioni monastiche. solo lo Spirito ha delle reali necessità dell’uo- mensili ad alto livello, guidati da personaggi Significativa e di buon auspicio al riguardo è mo. Del resto, come è stato detto icasticamente illustri, ecclesiastici e laici: P. Abate Giordano stata l’iniziativa presa a cuore dal P. Abate Rota da Gesù a fondamento di tutta la morale, “il Rota, P. , mons. Lorenzo “Il Millennio apre le porte ai giovani”. Piace mio giogo è soave e il mio carico è leggero”, Leuzzi, mons. Rino Fisichella, P. Abate sperare dal buon Dio che il mondo dei giovani non vale certo ad eliderne l’esigente essenza, Ildebrando Scicolone, card. , quanto a ribadire che il vero riposo dell’anima che si muove attorno alla Badia possa rinnova- Abate Primate Notker Wolf, mons. Enrico Dal è nella conformazione alla mitezza e all’umiltà re i tempi d’oro della Congregazione Cavense, di cuore di Cristo. L’osservanza della legge Covolo, mons. Francesco Iannone, prof. quando S. Pietro abate, tra XI e XII secolo, esul- dunque comporta la libertà dell’essere, verità Aniello Montano, mons. Giancarlo Maria tava per “l’aumento del buon gregge”. naturale ciceroniana divenuta Verità evangeli- Breganti, prof. Francesco Miano, mons. Marco ca, ed è questo l’esito di tutta la teologia, anche Frisina, mons. Marcello De Maio, mons. Piero D. Leone Morinelli di quella morale. Marini. 8 8 «ASCOLTA» N. 182 I sessant’anni di “Ascolta”

«Ascolta» fu fondato nel 1952, in seguito alla costituzione dell’Associazione ex alunni della Badia di Cava, avvenuta il 5 settembre 1950. La necessità di un periodico fu subito avverti- ta dal Consiglio Direttivo dell’Associazione, che il 21 marzo 1952 pubblicò il primo numero de «Il Richiamo di S. Benedetto», col sottotitolo «Bollettino dell’Associazione ex allievi della Badia di Cava», con Direzione e Redazione in Napoli e con Direttore Gennaro Giannini (regi- strazione presso il Tribunale di Napoli n. 546 del 18-3-1952). Il Consiglio Direttivo era così com- posto: dott. Guido Letta, dott. Gennaro Giannini, avv. Ettore Curci, avv. Francesco Lattari e dott. Pasquale Saraceno. In un indirizzo all’Abate, in prima pagina, i membri del Direttivo così scrivevano: «Oggi (21 marzo 1952), eccoci qui, dinanzi a voi, a confes- sare il nostro “colpo di testa” e a dichiararvi che abbiamo intenzione di andare avanti così, con la vostra approvazione, che non potrà mancare, e che anzi invochiamo, con la vostra benedizione». Sulla testata dell’unica copia che conserviamo, La testata del primo numero di «Ascolta» uscito nel dicembre 1952 di pugno del dott. Letta e con le firme dei mem- P. D. Eugenio De Palma; nel luglio 1967 succes- mente), D. Anselmo Serafin (continuò la rubrica bri del Direttivo: «Al nostro carissimo Don se il P. D. Michele Marra; nel luglio 1969 è di Scarano), Mons. Alfonso Farina, Carmine Eugenio perché ci stia più vicino, ci assista di subentrato il sottoscritto. Giordano, Salvatore Coppola, D. Anselmo più, magari frustandoci, perché l’essenziale è Per quanto riguarda la consistenza, i primi Lentini, Enrico Egidio, Giuseppe Lambiase, andare avanti: “chi si ferma è perduto”». due numeri furono di 4 pagine; dal n. 5 (marzo Giorgio Lisi, Carmine De Stefano (autore delle La frustata non dovette mancare per il “colpo 1954) al n. 17 (settembre 1957) di 8 pagine; dal Riflessioni), Giuseppe Cammarano, Mons. di testa”, poiché sulla copia del n. 2, datato 1° n. 18 (dicembre 1957) di 16 pagine, con l’ecce- Pompeo La Barca (riprese Così… semplicemen- giugno 1952, è scritto: «Anche questo numero, zione di alcuni numeri di 12 o di 20 pagine. te), Giovanni Tambasco, Umberto Fragola, come il primo, senza intesa con qualcuno della All’inizio il periodico fu stampato dalle Arti Raffaele Mezza, Feliciano Speranza. Dei valenti Badia, ciò che è dispiaciuto non poco. D. Grafiche Di Mauro, di Cava; dall’agosto 1964 da collaboratori attuali segnalo i più assidui: Eugenio De Palma». L’effetto della frustata fu Mario Pepe, di Salerno; dal maggio 1977 (quel Antonino Cuomo, Giuseppe Battimelli, Nicola immediato: il n. 3 de «Il Richiamo di S. numero pasquale uscì a maggio) dalla tipografia Russomando, Giuseppe Gargano e Antonietta Benedetto» non ha nulla a che fare né con Palumbo & Esposito, di Cava, trasferitasi a Apicella, spesso coadiuvata dalla sorella Anna. l’Associazione ex alunni né con la Badia: è solo Nocera Inferiore nel dicembre 1988 e in seguito Sono tentato di ricordare i ragazzi che hanno «Il richiamo di Lourdes». I “colpi di testa”, denominata Italgrafica; dall’agosto 2010 dalla tenuto con orgoglio e con onore il ruolo di croni- comunque, ottennero lo scopo desiderato dal tipografia Guarino & Trezza di Cava. sti degl’istituti, ma è un lavoro arduo. Mente e Direttivo: si perfezionò l’intesa con la Badia e Come scriveva D. Fausto nel suo fondo «pro- penna promettente tra gli ultimi giovani è stato così, nel dicembre 1952, usciva il 1° numero di fetico», si è cercato di arricchire il periodico nel Francesco Napoli, poi assorbito da altri impegni. «Ascolta», con Direttore D. Fausto Mezza e Vice contenuto e nella veste tipografica. Già il primo In questa sede è giusto ringraziare anche i col- Direttore D. Eugenio De Palma, registrato pres- numero stampato a Cava nel 1977 presentava la laboratori nelle operazioni di allestimento e di so il Tribunale di Salerno il 24-7-1952, col n. 79. novità della carta patinata leggera, che nel marzo spedizione del periodico, che per molti anni sono Rileggiamo qualche battuta del gustoso fondo 2010 è stata sostituita con un tipo più pesante. La state davvero lunghe, delicate e snervanti: rita- di questo primo numero, intitolato «Incontro con stampa tradizionale è stata abbandonata col n. 92 gliare, dividere per destinazioni e incollare S. Benedetto». Il direttore D. Fausto Mezza, (Pasqua 1982), che fu stampato in offset. Il n. migliaia di indirizzi nel minor tempo possibile è nella sua profonda esperienza e nella sua lungi- 102 (Ferragosto 1985) fu il primo stampato “a stato il compito soprattutto dei ragazzi del miranza, fissa il carattere del periodico, che sarà freddo”: con l’abbandono della vecchia linotype, Collegio prima e del Noviziato poi. Nella neces- conservato per sessant’anni, e ne prevede la for- che sembrava piangere in un angolo della tipo- sità, ho dovuto bussare in diverse direzioni, e tuna nella grande famiglia degli ex alunni. grafia, si introdusse la fotocomposizione. Ben attualmente trovo comprensione e disponibilità “Innanzi tutto, cari amici ex Alunni, diciamo presto il computer fu adottato anche dalla segre- nei confratelli più giovani. Va comunque chiari- questo: che il nostro periodico altro non è e non teria dell’Associazione: a cominciare dal n. 121 to che dal n. 122 (Pasqua 1992) queste operazio- deve essere che un incontro di anime. (Natale 1991) il periodico fu battuto interamente ni sono facilitate dalle tecniche informatiche. Giovani e anziani, ex di ieri e di cinquant’an- in Badia. Nelle ricorrenze giubilari si fanno gli auguri ni fa, tutti vogliamo ritrovarci e incontrarci qui Nella commemorazione dei sessant’anni di al festeggiato. Li facciamo volentieri anche ad di tanto in tanto, per parlare cordialmente di noi «Ascolta» è doveroso elogiare e ringraziare i «Ascolta». Per i costi della stampa e per gli e delle cose nostre. Le anime non hanno età, e coraggiosi fondatori, ma non si possono dimen- aumenti delle tariffe postali (sembra incredibile poi lo sapete che a rituffarci nel nostro piccolo ticare i solerti collaboratori, che hanno offerto che dal n. 176 di Pasqua 2010 le spese di spe- mondo antico ci sentiamo tutti giovani. Il nostro agli amici la loro saggezza, molto apprezzata dai dizione sono passate da euro 219,11 a euro periodico, per quanto si sforzerà di essere sem- lettori. Ho scorso la raccolta fino al 1969, l’anno 902,71) molte testate sono costrette a chiudere. pre più decoroso, non può e non deve avere pre- in cui il P. Abate Marra mi affidò il periodico. Ad «Ascolta» auguriamo lunghissima vita, tese giornalistiche. Nessuno di noi si sognerà Oltre alle firme sempre presenti di D. Fausto garantita dall’impegno degli ex alunni. mai di metterlo a confronto, poniamo, col Times Mezza, D. Eugenio De Palma e Guido Letta, Il famoso cardinale belga Désiré Mercier, o con qualche altra pubblicazione del genere. ricorrono nomi di grande rispetto: Luigi ricevendo dal papa Pio X una somma per la D’altra parte è anche indubitato che tutti i Times Guercio, Roberto Virtuoso, Emilio Risi, costruzione di una chiesa, supplicò: «Santo oiNew York Times del mondo non potranno dar Vincenzo Cammarano, D. Alfonso Farina, D. Padre, mi consenta di destinare questa offerta mai ad un ex alunno della Badia la soddisfazio- Michele Marra, Matteo Della Corte, D. non alla costruzione di una chiesa, ma alla fon- ne e la gioia che gli darà questo modestissimo Alessandro Parente, Filippo D’Ursi, D. dazione di un giornale». Un giornale, oggi come foglio, di sapore quasi domestico, come il buon Adelelmo Miola, Gerardo Manuppelli, Angelo ieri, vale più di una chiesa. «Ascolta» vale più di pane di casa”. Vella, Fernando Salsano, D. Simeone Leone, D. tutte le iniziative benefiche che si possano mai Dopo le incertezze iniziali, che lasciavano Faustino Mostardi, Ludovico De Simone, Emilio inventare per l’Associazione ex alunni. Il succo aperta la periodicità trimestrale, dal 1961 si sta- Santoli, Antonio Santonastaso. del sessantesimo è semplice: tutti gli ex alunni bilizzò la periodicità quadrimestrale con uscita a Riferendomi invece ai 43 anni nei quali ho devono sentire il dovere di sostenere finanziaria- Pasqua, a Ferragosto e a Natale. La testata del n. curato il periodico, ho avuto la collaborazione mente il loro giornale, di collaborare nella reda- 1 durò fino al n. 10 (dicembre 1955); col n. 11 puntuale e intelligente di amici molto bravi. zione e di viverne l’invito alla vita cristiana e alla (Pasqua 1956) apparve la testata attuale, più Riporto i nomi di quelli che hanno già ricevuto fattiva solidarietà sancita dallo statuto della sobria e più lineare. da Dio la ricompensa del loro apostolato (tale è nostra Associazione. Nel dicembre 1956, eletto Abate il P. D. appunto la stampa): D. Mariano Piffer (Pagina Fausto Mezza, divenne Direttore responsabile il dell’Oblato), Antonio Scarano (Così… semplice- D. Leone Morinelli «ASCOLTA» N. 182 9 La religione nell’epistolario di Leopardi

Il richiamo a Dio si fa più frequente in voglio né debbo soffrire di passare per converti- Le ultime due lettere al padre esprimono Giacomo Leopardi in occasione della malattia to. Io non sono stato mai né irreligioso né rivo- l’apertura filiale della sua anima in una affettuo- del padre Monaldo. Le espressioni, nella loro luzionario né di fatto né di massima”. Aveva lot- sa e trepida tenerezza; hanno la bellezza defini- semplicità, spirano una sincerità viva e sofferta. tato contro Dio, sì, ma non lo aveva negato, tiva di un addio: “Se scamperò dal cholera, io Nella lettera del 14 maggio 1828 scrive: aveva potuto bestemmiarlo, ma l’aveva anche farò ogni possibile per rivederla, anche perché “Carissimo signor Padre. Pare incredibile, ma pregato e, nonostante tutto, continuava a pregar- prevedo che il termine prescritto da Dio alla mia pure io non ricevo che oggi la sua cara del 2. lo. La sua infelicità gli faceva anche scrivere: vita non sia molto lontano. I miei patimenti fisi- Dio vede con che cuore mi trovo dopo letto “Desidero la morte. Chiamo Iddio in testimonio ci giornalieri e incurabili mi condurranno quello che essa contiene. Sia fatta la volontà di della verità di queste mie parole. Egli sa quante all’eterno riposo che invoco caldamente ogni Dio. La prego con tutto il cuore ad aversi cura. ardentissime preghiere io gli abbia fatte (sino a giorno. Bacio le mani a Lei e alla Mamma, Spero anch’io che Dio ci consolerà”. far tridui e novene) per ottener questa grazia... abbraccio i fratelli, e prego loro tutti a racco- Così la lettera del 18 maggio: “La lontanan- Mi benedica, mio caro Papà, e preghi Dio per mandarmi a Dio acciocché una buona e pronta za ora mi riesce quasi insopportabile. Se Dio mi me...” (Lettera al padre da Firenze, 3 luglio morte ponga fine ai miei mali fisici che non darà vita e tanta salute da poter solamente sali- 1832). possono guarire altrimenti” (Lettera da Napoli re in un legno, non vi sarà cosa al mondo che mi Così ritorna a parlare di Dio nella lettera del del 27 maggio 1837). impedisca di mettermi in viaggio per tornare fra 14 agosto: “della bontà e della cordialità che Non si può dire che le espressioni dell’epi- loro. Io, grazie a Dio, sto bene, e rassegnato al sempre mi dimostra, io le rendo quelle sterili stolario siano affermazioni di una vita cristiana volere divino”. grazie che posso, ma prego caldamente Iddio consapevole e profonda, ma sono tali da non La lettera del 26 maggio è la più importante. che gliene renda abbondante e solido frutto...”. escluderla del tutto. Nel foro più intimo il poeta Senza esserne richiesto, il poeta dice di aver La lontananza dalla famiglia, il presentimen- forse non ha rotto mai col Dio della sua infan- ricevuto i sacramenti. Il pensiero della malattia to della morte vicina danno alla semplicità delle zia, così come non ha rotto mai con la famiglia. del padre lontano ha fatto capitolare l’incredu- parole consuete un accento nuovo di tenerezza, La sua religione è molto povera nel suo conte- lità del figlio. La notizia ci commuove: il poeta di religiosità, umile e sincera. “La mia salute, nuto. È vero: egli parla di sacramenti. Se il sa di recare una gioia al padre che è tanto in grazie a Dio, fuorché negli occhi, è ottima in poeta li ha ricevuti, certamente non ha inteso di pensiero per la vita religiosa del figlio. Perché tutto. Se Dio mi dà vita, e se la peste non ci tiene compiere un atto blasfemo e sacrilego, ma nem- avrebbe mentito senza che nulla lo costringes- ancora chiusi per lungo tempo, certissimamente meno ha inteso aderire alle verità dogmatiche se? E come potremmo dubitare della sincerità io le ribacerò la mano prima di ciò che Ella che questi sottintendono per un cristiano; vi si è di quanto il poeta asserisce senza dubitare di forse, dopo tante speranze che intorno a questo accostato come a un atto di culto nel quale si tutti i suoi sentimenti? “Anch’io in questi gior- io ho vanamente nutrito, non istarà aspettando. sentiva unito spiritualmente ai suoi familiari. ni ho ricevuto i SS. Sacramenti colla intenzione Mi benedica e mi raccomandi al Signore. Ella e Nelle lettere si parla anche del purgatorio. che Ella ha”. Più convenzionali i richiami a Dio la Mamma, e se può tranquillarmi circa lo stato Parlandone, ha inteso qualcosa di più che affer- nelle lettere seguenti. Del 2 giugno: “Il sentire di codesti luoghi, mi dia tanta consolazione...” mare il valore espiatorio della sofferenza? che tutti loro, grazie a Dio, stanno bene, mi dà (Lettera al padre da Torre del Greco, - “di un gran conforto”. Del 17: “Intanto Ella mi Villa”, - 30 ottobre 1836). Nicola Ruggiero perdonerà se torno a pregarla di accettare qual- che distrazione. Finché Dio ci vuole in vita, Segnalazioni bibliografiche Ella è necessaria a noi, e noi a Lei”. Del 24: “Non posso abbastanza lodare la sua pietà dei I tre volumi che seguono fanno parte della col- Marco, come certamente è cresciuto il valore del- l’apostolato e della testimonianza in rapporto soccorsi religiosi implorati, com’Ella mi scrive. lana “Piccola Biblioteca” de “L’Opera Editrice” di Vallo della Lucania, stampati dalla stessa direttamente proporzionale al maggiore sacrificio Iddio certamente gliene renderà merito, ed Tipografia, la “Stampa Digital Press” di S. Maria di richiesto dalla croce divenuta col tempo più esaudirà le sue e le nostre ardentissime preghie- Castellabate, dell’ex alunno Franco Piccirillo pesante. re”. (1954-55/1956-61). L’ansietà per la salute del padre suscita nel Consiglio direttivo poeta un sentimento religioso più vivo. ALFONSO MARIA FARINA, Petali d’oro, a cura di Antonio Comunale, Vallo della Lucania 2011, pp. Di ritorno a Firenze il 25 settembre 1830 Come di consueto, il 21 marzo, festa di S. 354. scrive al fratello minore: “Caro Pietruccio... Io Benedetto, si è riunito alla Badia il Consiglio diret- Il volume contiene gli scritti di Mons. Alfonso tivo dell’Associazione, presieduto dal P. Abate D. sto al solito, rassegnato alla mia estrema infeli- Farina (ex alunno 1939-42), che sono distribuiti in cità, che Dio accetti per mio purgatorio”. Giordano Rota. Erano presenti quasi tutti i consi- cinque capitoli. I primi due capitoli riportano gli glieri: il presidente avv. Antonino Cuomo, Nei mesi seguenti il nome di Dio non appa- scritti pubblicati su “Ignis Ardens” (periodico del Federico Orsini, il prof. Domenico Dalessandri, il re quasi più. Di fatto mai come a quel tempo è Seminario diocesano della Badia) e sul nostro dott. Giuseppe Battimelli, la dott.ssa Barbara così amara e decisa la ribellione del poeta con- “Ascolta” (pp. 11-197). Opera lodevole aver Casilli, D. Leone Morinelli. tro Dio. messo insieme gli articoli altrimenti introvabili. Due gli argomenti più rilevanti tra quelli tratta- ti. Anzitutto si è perfezionato l’allargamento Quando Monaldo pubblicò anonimi i ALFONSO MARIA FARINA, Gocce d’amore, edizio- “Dialoghetti” (1831), Giacomo si persuase che dell’Associazione agli “amici”, con la riformulazio- ne riveduta e aggiornata, a cura di Antonio ne del primo articolo del Regolamento, compiuta gli venisse imputata la paternità e non poté trat- Comunale, Vallo della Lucania 2011, pp. 302. dall’avv. Cuomo. In breve, gli “amici” saranno tenersi da una sdegnosa smentita pubblica in Il volume raccoglie diversi opuscoli già stam- familiari di ex alunni (vivi o defunti), oblati bene- “tutti i giornali d’Italia” e farne uscire un’altra pati autonomamente, così come erano stati pub- dettini e altri che condividano gli ideali umani e anche in Francia, “molto più strepitosa”. La blicati, con rispettive presentazioni (in gran parte cristiani della Badia. Naturalmente, come già sta- ragione viene chiaramente proclamata nella let- del vescovo di Vallo Mons. Giuseppe Casale) e bilisce il Regolamento per gli ex alunni, per l’in- tera al padre del 31 maggio 1832: “A Roma due illustrazioni. Sicuro pregio dell’opera: far cono- gresso di ogni socio è necessaria l’autorizzazione scere l’oggetto delle indagini e, insieme, far cono- del P. Abate. terzi del pubblico lo ritenevano mio. Io ho esi- scere meglio Mons. Farina. Al più presto sarà deciso sulla quota associa- tato 4 mesi, e infine mi son deciso a parlare, per tiva, rimanendo dubbi se chiedere la quota attua- due ragioni. L’una che mi è parso indegno ROMEO MESSANO, (a cura di), Don Marco le degli ex alunni o solo un contributo sufficiente l’usurpare in certo modo ciò ch’è dovuto ad Giannella – Un uomo creativo e solare, seconda per ricevere “Ascolta”. altri, e massimamente a Lei. Non son l’uomo edizione riveduta e ampliata, Vallo della Lucania Altro argomento, il prossimo convegno annua- che sopporti di farsi bello degli altrui meriti. Se 2011, pp. 200. le del 9 settembre. Trattandosi di convegno, il P. Abate ha propo- il romanzo di Manzoni fosse stato attribuito a “Ascolta” si è già occupato del libro nel n. 173, con la segnalazione riportata a p. 98 nel volume sto di pensare, oltre al convegno annuale già col- me, io non dopo 4 mesi, ma il giorno che che si presenta. Aggiungere che sono aumentate laudato, ad una giornata di studio organizzata l’avessi saputo, avrei messo mano a smentire le pagine (da 127 a 200) sarebbe banale. È dall’Associazione ex alunni in un periodo dell’an- questa voce pubblicamente. L’altra, ch’io non aumentato invece il numero degli “amici” di D. no da stabilire. 10 «ASCOLTA» N. 182 LA PAGINA DELL’OBLATO

Verso il XIX secolo, con il rifiorire della vita L’ oblazione benedettina monastica, dopo le soppressioni causate dalla rivoluzione francese, le varie Congregazioni L’oblato benedettino e l’oblazione benedettine diedero un nuovo impulso agli “L’oblato benedettino secolare, secondo oblati. Furono elaborati gli statuti che, arricchi- l’art. 2 dello statuto degli oblati benedettini ti di molte indulgenze e vari privilegi, furono secolari italiani, approvato nell’anno 2000, è un approvati nel 1889 da Leone XIII e poi confer- cristiano, desideroso di vivere con convinzione mati da Pio X e aggiornati nel 1924. Dopo il il Vangelo e di scoprire nella Regola di San Concilio Vaticano II si rividero gli statuti secon- Benedetto un cammino di luce unendosi ad una do le norme dei decreti conciliari e con il con- famiglia monastica di sua scelta con un legame corso dei vari monasteri furono approvati nel di ordine spirituale”. L’oblato può essere un 1975 dalla Santa Sede. Successivamente le uomo o una donna, un laico o un sacerdote, può mutate condizioni dei tempi e l’approfondimen- essere sposato o non. Gli oblati benedettini non to teologico seguito al concilio, hanno fatto sen- sono una confraternita, un terz’ordine, un movi- tire l’esigenza di una nuova revisione dello sta- mento, ma persone sempre più coscienti della tuto, per mettere meglio a fuoco l’identità spiri- loro consacrazione battesimale che desiderano tuale dell’oblato e la visione teologica del- condividere la spiritualità della Regola di San l’oblazione benedettina. Con il coinvolgimento Benedetto. L’oblato benedettino è chiamato a dei gruppi monasteriali degli oblati il nuovo portare nella chiesa e nella realtà dove vive e Statuto fu presentato all’Assemblea straordina- opera il carisma benedettino, mettendo Cristo al ria degli oblati riunita a Roma dal 29 al 31 ago- primo posto, ascoltando la parola di Dio medi- sto 1997, e da questa approvato all’unanimità. Il tata e vissuta, partecipando alla liturgia con pro- nuovo Statuto ha tenuto conto dell’importanza fonda vita spirituale. primaria che ha il monastero di appartenenza L’oblazione benedettina è un cammino che dell’oblato, e della funzione sussidiaria degli aiuta a vivere la propria particolare vocazione. organi di collegamento; vuole pertanto rispetta- “L’oblazione, secondo lo statuto, è l’atto liturgi- S. Benedetto del Sassoferrato re la libertà che hanno le comunità di conserva- co-spirituale riconosciuto dalla Chiesa, con il re le tradizioni particolari nel rapporto con i quale l’aspirante oblato, dopo un periodo di for- propri oblati, ed essere solo uno strumento per mazione, fa l’offerta di se stesso a Dio unendo- quale l’aspirante oblato può approfondire gli una consapevole crescita, con cuore dilatato, si ad una determinata comunità benedettina”. insegnamenti della spiritualità benedettina. nella via dell’oblazione benedettina. Per diventare oblato si richiede: 1) il deside- La cerimonia dell’oblazione è tenuta dal rio sincero di crescere nella vita spirituale, di Padre Abate durante la messa. Nascita degli oblati a Cava cercare veramente Dio, come afferma San Gli oblati nel monastero di Cava esistono già Quando sono sorti gli oblati? Benedetto: “Ascolta, o figlio, gli insegnamenti all’epoca di Sant’Alferio e San Pietro del maestro; apri l’orecchio del tuo cuore; acco- Nella vita di San Benedetto, scritta da san Pappacarbone perché, essendo stati a Cluny, gli volentieri le esortazioni del padre, che ti Gregorio Magno, si parla frequentemente di hanno portato la spiritualità cluniacense e anche ama, e mettile efficacemente in pratica” persone di tutte le condizioni sociali, laici ed per i rapporti tra la Badia di Cava ed il Papa (Regola, Prologo, 1); 2) l’amore per San ecclesiastici, che accorrevano prima a Subiaco Urbano II, che potremmo chiamare il Pontefice Benedetto e la conoscenza della sua Regola, e poi a Montecassino non solo per ottenere aiuti degli Oblati. perché i suoi principi essenziali devono orienta- materiali, ma soprattutto per chiedergli consigli Antonietta Apicella re il cammino spirituale dell’oblato; 3) l’appar- spirituali onde progredire nel cammino della tenenza a un determinato monastero. perfezione. Il Santo accoglieva tutti con Caratteristica della vita benedettina è la stabili- immensa bontà, anzi alle volte si recava lui Prossimi appuntamenti degli oblati tà. Gli oblati si offrono a Dio in un determinato stesso nei paesi vicini ad evangelizzare quelle monastero che considerano come una seconda popolazioni.Tuttavia egli non scrisse mai una Per il 22 aprile 2012 gli oblati dell’Abbazia S. famiglia, in modo da sentire l’influsso vitale, Regola particolare per le persone a lui devote, Scolastica di Bari hanno organizzato per il sud partecipando alla preghiera, alle iniziative e, ma compose una sola Regola indirizzata diret- Italia un incontro sul tema: “Fede e nuova evan- secondo le possibilità, mettendo a disposizione tamente ai monaci, ma che sarebbe stata utilis- gelizzazione”. Il relatore sarà Padre Ildebrando la loro competenza e il loro tempo. sima anche ai fedeli dimoranti nel mondo. Le Scicolone. Con l’oblazione, l’oblato si inserisce nella persone che frequentavano San Benedetto, per- famiglia monastica con legami di intima fratel- ché attratte dal fascino delle sue virtù e deside- Dal 23 al 26 agosto 2012 si terrà il Convegno lanza e di mutua collaborazione. rose di seguire i suoi insegnamenti, costituisco- Nazionale degli oblati benedettini a Rocca di no il germe di quella categoria di cristiani che a Papa-Roma al Mondo Migliore. Il tema sarà Gli incontri poco a poco sarebbero stati chiamati Oblati. “La Speranza: sperare contro ogni speranza”. Per ravvivare negli oblati lo spirito benedet- Il termine latino “oblato” (dal latino oblatus, tino e per favorire e alimentare la conoscenza e participio passato di offerre, offrire) è usato da Dal 4 al 10 ottobre 2013 a Roma si terrà il con- la carità fraterna, sono programmati incontri San Benedetto nel capitolo LIX della sua gresso internazionale. Il tema sarà “Obsculta. mensili al monastero con momenti di formazio- Regola per indicare i fanciulli che venivano L’oblato in ascolto nel mondo”. ne spirituale e di preghiera. offerti a Dio dai genitori per divenire monaci. Hanno luogo incontri con oblati di altri Verso il secolo XI, questo termine indicava monasteri, riunioni e incontri a livello naziona- le persone che frequentavano le abbazie bene- le ed internazionale. In virtù del particolare dettine per orientare la loro vita secondo l’inse- LUTTO legame oblato-monastero, l’oblato sa che il gnamento di S. Benedetto e che offrivano al monastero è quasi una seconda casa, dove può monastero parte dei loro beni con l’intento di È venuto a mancare all’affetto dei suoi familia- sostare per ritemprare lo spirito. partecipare alle preghiere dei monaci e ai loro ri e degli oblati il decano dott. Raffaele Mezza. suffragi dopo la morte. Gli oblati cavensi partecipano con profondo L’ammissione all’oblazione Negli archivi monastici si trovano spesso cordoglio alla scomparsa e ne ricordano l’eleva- L’ammissione alla tappa preparatoria pergamene e carte di questo genere, ma gli ta professionalità come giornalista e come obla- all’oblazione è fatta dall’assistente spirituale. È oblati non avevano ancora una vera e propria to. un itinerario con una durata variabile durante il organizzazione e un riconoscimento giuridico. «ASCOLTA» N. 182 11 La Badia di Cava e la Repubblica marinara di Amalfi

Il monachesimo si diffuse nel territorio amal- Mediterraneo. I più importanti furono S. Maria L’origine atranese di Alferio Pappacarbone, la fitano nei secoli dell’Alto Medioevo, mediante Latina e S. Maria Maddalena di Gerusalemme, S. cui genitrice dovette essere una salernitana lon- le fondazioni benedettine soprattutto e, in qual- Maria Latina e S. Salvatore di Costantinopoli, S. gobarda, si sposa con la sua vocazione diploma- che caso, anche con insediamenti basiliani. Maria del Monte Athos in Grecia. tica, caratteristica degli amalfitani di quell’epoca. Già la celebre lettera di papa Gregorio Magno I dinasti del principato di Salerno, sempre tra Tra i monaci che ebbero grande fama nel del 596, con la quale richiamava il vescovo di X ed XI secolo, si diedero anch’essi da fare per corso dell’XI secolo, allievi del glorioso S. Amalfi a risiedere stabilmente nella sua sede e a promuovere la diffusione nel loro territorio di Alferio, vi fu anche Desiderio, il quale divenne non vagare per “diversi luoghi”, fa riferimento complessi monastici benedettini; questi avanza- dapprima abate di Montecassino e poi papa con ad un cenobio della zona, nel quale il pontefice rono dalla stessa città longobarda fino alla il nome di Vittore III. Il rapporto tra l’abbazia minaccia di far rinchiudere il presule se non Lucania, dove contrastarono la presenza degli della SS. Trinità di Cava e gli atranesi di Salerno avesse ottemperato ai suoi ordini. insediamenti basiliani risalenti ad alcuni secoli fu particolarmente proficuo: nel porto di Fondi, Il più antico monastero benedettino maschile prima. situato tra Cetara e Vietri, ora sommerso nel attestato dalle fonti documentarie nel territorio Alla fine del X secolo il principe di Salerno mare, i monaci tenevano proprie navi ed imbar- era dedicato ai Ss. Benedetto e Scolastica, quin- mandò il nobile Alferio Pappacarbone quale suo cazioni per traffici ed attività ittica; capitani e di ai diretti fondatori dell’ordine. Esso si trovava legato presso l’imperatore di Germania, affinché marinai di questi navigli erano tutti atranesi a Tavernata, nella giurisdizione di Scala, occu- questi gli inviasse aiuti militari per fronteggiare salernitani. Nell’archivio della Badia si conserva pando una posizione strategica sulla Via la revanche bizantina. Nel corso del lungo viag- una testimonianza di collegamento tra la naviga- Stabiana, che collegava i centri della costa con il gio l’ambasciatore si ammalò gravemente; fu zione di tali scafi e il loro orientamento: nel territorio stabiano. L’analisi dei suoi ruderi e accolto nel monastero di S. Michele di Chiusa ed Codice Beda 3, attribuibile alla metà dell’XI delle cronache medievali ha permesso di stabili- accudito dai monaci. Durante la malattia egli fece secolo, è riportata, disegnata su pergamena, una re che con ogni probabilità il monastero fu fon- un voto: se fosse guarito, si sarebbe fatto mona- rosa con dodici venti, raffigurati da altrettanti dato allo scorrere del IX secolo, forse dal prefet- co. Avvenuta miracolosamente la guarigione, egli angeli in atto di soffiare intorno ad una coppia to della repubblica Mansone Fusile, il quale decise di prendere i voti nel cenobio di Cluny, umana rappresentante il sole e la luna, cioè il dì verso il 913 lasciò il potere per trascorrere ivi gli abbazia della Borgogna fondata nel 910, dove era e la notte. ultimi giorni che gli restavano da vivere. stata prodotta un’importante riforma della regola L’intensa relazione esistente tra i monaci della Nella seconda parte del X secolo cenobi bene- benedettina. Così Alferio nel 991 lasciava la vita SS. Trinità e gli atranesi si estese anche all’intera dettini nel contesto dell’archidiocesi spuntarono secolare per intraprendere quella monastica. nazione amalfitana. come funghi in ogni parte del territorio, sui Alcuni anni più tardi il principe Guaimario III L’abate Leone intercedette, nel corso della monti come lungo i litorali. L’artefice principale lo richiamò a Salerno per affidargli la fondazione guerra condotta contro Amalfi tra il 1067 e il di questa rivoluzione religiosa fu il duca di un monastero in un luogo non distante dalla 1073 da Gisulfo II, presso il principe salernitano Mansone I, che nel 987 ottenne l’elevazione città. Egli si stabilì con altri due monaci nella a favore della liberazione degli amalfitani che della Chiesa amalfitana a rango archiepiscopale grotta Arsicia, situata nell’Actus Metelianus, una questi aveva rinchiuso nella Turris Maior sopra e metropolitico. zona del principato salernitano che comprendeva la città. Commosso dalla profonda devozione di le aree della futura Cava de’ Tirreni e di Vietri sul I dinasti di Amalfi furono in ottimi rapporti numerose fanciulle che lasciavano le loro dimo- Mare. Questa località traeva la sua denominazio- con gli abati cavesi: nel 1068 il duca Giovanni II re per frequentare le chiese della città, decise di ne dalla famiglia romana dei Metelli, che ivi ave- lasciò per testamento alla SS. Trinità la sua veste fondare a proprie spese il monastero benedettino vano una villa. Partendo da quella grotta, iniziò la clamidale, cioè parte dell’abbigliamento ducale di S. Lorenzo del Piano nel 980, intorno ai cui fondazione di un grande complesso monastico che si allacciava sul lato mediante un fibula ruderi nel 1852 fu costruito il monumentale maschile benedettino, destinato a far concorrenza aurea; nel 1076 l’ex-duca Guaimario, figlio di cimitero di Amalfi. Nel contempo il monaco a Montecassino nel Meridione d’Italia. Per la Mansone II, trovò rifugio in quell’abbazia insie- Leone Scaticampolo edificava, in una grotta costruzione furono forse impiegati i materiali di me ai suoi fratelli per sfuggire alla cattura da sopra Atrani, il cenobio maschile dei Ss. Cirico e spoglio provenienti dai resti della predetta villa parte dei soldati del normanno Roberto il Giulitta, pochi mesi prima di essere eletto primo romana. La fondazione del cenobio avvenne, Giscardo, diventato ormai signore di Salerno e di arcivescovo amalfitano. Egli realizzava, più secondo la tradizione, nel 1011; di certo esso Amalfi. tardi, il monastero di S. Simeone ad Atrani. appare ufficialmente nei documenti a partire dal Padre Leone Mattei Cerasoli ha dimostrato Intanto sin dal 988 è testimoniato il cenobio 1025. Nei suoi paraggi si sviluppò un villaggio, che monaci provenienti dalla Badia di Cava maschile dei Ss. Maria e Benedetto di Erchie. che prese il nome di Corpo di Cava. entrarono a far parte del monastero amalfitano di Tra il 993 e il 1021 nell’ambito del castello di Alferio Pappacarbone apparteneva ad una S. Maria Latina a Gerusalemme. In seguito alcu- Pogerola veniva costruito il monastero femmini- famiglia atranese trasferitasi a Salerno al tempo ni di essi, esperti in medicina, come lo erano i le di S. Sebastiano. Tra la fine del X e i primissi- del principe Sicardo; essa faceva parte della colo- loro confratelli amalfitani e principalmente mi anni dell’XI secolo nascevano ad Atrani il nia atranese che occupava circa un sesto dell’area Lorenzo d’Amalfi, secondo arcivescovo della monastero femminile di S. Maria de Funtanella, urbana con la chiesa di S. Trofimena, primitiva città marinara e maestro di Gregorio VII, serviro- a Ravello quello maschile di S. Trifone, a Scala protettrice di tutti gli amalfitani. Questi atranesi no presso l’ospedale di S. Giovanni, fondato quello di S. Maria de Aquabona e a Positano l’al- erano molto influenti nella società salernitana, accanto al S. Sepolcro da Mauro de Comite tro intitolato ai Ss. Maria e Vito. distinguendosi dagli abitanti longobardi per la Maurone tra il 1063 e il 1071. Furono essi com- Nel contesto di questa galassia benedettina loro ferma tradizione giuridica romana. La prova pagni di quel Gerardo Sasso di Scala, priore del andò ad inserirsi il complesso orientale di S. dell’origine atranese di Alferio, il cui onomastico nosocomio, che verso il 1084 aveva realizzato un Maria de Olearia di Maiori, che qualche secolo era il diminutivo del germanico “Adelferio” (= attiguo xenodochium per accogliere i pellegrini più tardi passò sotto la giurisdizione della Badia aquila di montagna), è contenuta in un atto del in visita al sepolcro di Cristo. Emulando i loro di Cava de’ Tirreni. 1063 (CDC VIII, pp. 252 ss., n. MCCCLVIII), nel confratelli amalfitani e cavesi del Monte Athos, Durante l’XI e il XII secolo si verificò una quale viene testualmente affermato: «...in loco che fortificarono il loro monastero al tempo dello seconda ondata per quanto concerne la nascita di Metiliano... ballone per quod fluit aqua que scisma, questi assunsero anche l’uso difensivo e insediamenti benedettini nell’area amalfitana: le Draguntiu dicitur... fideiussorem posuit Iohannem protettivo delle armi, seguendo la santa religione fonti ricordano quelli urbani di Amalfi di S. qui Pappacarbonem dicitur filium quondam gerosolimitana del Beato fra’ Gerardo e giurando Nicola de Campo e di S. Basilio, gli atranesi di Marini atrianensi... ». Dall’analisi di questo fedeltà alla croce ottagona già emblema della S. Tommaso, S. Giorgio, S. Michele Arc. a Mare, documento si desume pure che la sua famiglia repubblica marinara di Amalfi ed ora, bianca in gli scalesi di S. Giuliano e di S. Cataldo, i ravel- doveva essere proprietaria dell’area dove era campo nero, colore dei benedettini e forte richia- lesi della SS. Trinità e di S. Maria di Castiglione, situata la grotta Arsicia, nucleo principale della mo alla predisposizione verso il prossimo, sim- S. Michele de Duliaria a Tramonti, S. Salvatore fondazione monastica che il fondatore volle inti- bolo della tuitio fidei e della defensio pauperum. de Cospidi ad Agerola. tolare alla SS. Trinità. D’altronde il territorio di Ma la devozione benedettina amalfitana non Vietri sul Mare era in gran parte di proprietà degli si arrestò tra gli angusti confini della patria: gli atranesi di Salerno; essi rifondarono le chiese di amalfitani edificarono cenobi in vari luoghi del S. Giovanni di Vietri e di S. Pietro di Cetara. Giuseppe Gargano 12 «ASCOLTA» N. 182 NOTIZIARIO 1° dicembre 2011 – 26 marzo 2012 Dalla Badia renza il prof. Francesco Miano, 3 dicembre – Nel pomeriggio, in occasione di ordinario di filosofia morale un pellegrinaggio della parrocchia del Duomo di all’Università Tor Vergata di Roma Cava, la prof.ssa Maria Risi (prof. 1984-01) è e Presidente dell’Azione Cattolica in prima fila, come nelle attività parrocchiali. Italiana, sul tema “La spiritualità Nello stesso gruppo c’è il dott. Pierluigi del laico”. Le meditazioni musicali Violante (1982-84), con la moglie e i ragazzi sono dell’orchestra “Musica Giovanni e Francesco. Conosciamo che è diri- Figuralis” diretta dal maestro gente della sede Inps di Salerno. Enrico Volpe, docente nel Alle 19 si celebra in Cattedrale la Messa di Conservatorio di Salerno. suffragio nel primo anniversario della morte del sig. Vincenzo Apicella, padre di D. Massimo, 11 dicembre – Il prof. Canio Di con la partecipazione dei familiari. Maio (1959-65 e prof. 1976-85) e la moglie prof.ssa Anna Maria 5 dicembre - S. E. Mons. Franco Giulio fanno alla comunità la gradita sor- Brambilla, vescovo ausiliare di Milano, da otto presa di una visita come veri e giorni nominato vescovo di Novara, concelebra propri turisti (fanno parte di un la Messa all’altare maggiore con Mons. gruppo di Calitri) con l’intento di Osvaldo Masullo (1967-72), Vicario Generale salutare i padri nel ricordo affet- di Amalfi-Cava, e compie una rapida visita dei tuoso dello zio D. Placido. tesori d’arte dell’abbazia. Francesco Marrazzo Rug- giero (1974-75), sempre in cerca 6 dicembre - Visita la Badia S. E. Mons. di nuove strategie per celebrare il Patrick Christopher Pinder, arcivescovo di Millenario della Badia, si è fatto Nassau, nelle Isole Bahamas, che è accompa- promotore di visite di salernitani, gnato da un sacerdote di Pompei. Partecipano tese a far conoscere e venerare alla mensa monastica. l’illustre concittadino S. Alferio.

7 dicembre - Alle 16 si celebrano i primi 13 dicembre - Il P. Abate va a Vespri pontificali dell’Immacolata. Ad assistere il Roma per la riunione del Comita- celebrante c’è il diacono prof. Antonio Casilli to Nazionale del Millennio. (1960-64). 17 dicembre - Alle 17, per il 8 dicembre - Solennità dell’Immacolata. Alle ciclo di seminari “Mille anni dopo: 11 viene celebrata una Messa letta con omelia la verità sull’Europa” ha luogo in per i fedeli. Cattedrale il 3° incontro sul tema Alle 16,30 dall’Avvocatella parte la proces- “Memoria e futuro dell’Occidente” sione che reca alla Badia la statua della moderato dal prof. Ernesto For- Madonna Avvocata sopra Maiori. Alle 18,30 ha cellino (prof. 2000-03/04-05). La statua della Madonna Avvocata l’8 dicembre è stata esposta inizio la Messa solenne presieduta dal P. Abate Intervengono gli spagnoli Félix nella Cattedrale della Badia che tiene l’omelia, rilevando l’opportunità della Duque e Juan Barja. Tra i presen- discesa della Madonna nel Millenario. ti notiamo la prof.ssa Enrica se i genitori sono sempre sulla plancia di coma- Massiccia la partecipazione di fedeli. Al termi- D’Elia (prof. 1998-02). ndo. ne, in piazza, spettacolo di fuochi pirotecnici. 18 dicembre - Giornata degli anziani della 20 dicembre – Sappiamo di una visita piena 9 dicembre – Il geom. Gioacchino diocesi abbaziale. Presiede la Messa il P. Abate di emozione di Franco Furcas (1955-59), che si Senatore (1951-53) accompagna alcuni amici che tiene l’omelia. Subito dopo si inaugura nel ripromette di ritornare. Peccato che non lasci il che intendono studiare in biblioteca, felice di corridoio della portineria una mostra di mosaici suo indirizzo. salutare i padri. in legno di Roberto Salsano, che rimarrà aperta fino al 1° gennaio 2012. Nell’occasione l’artista 24 dicembre - Alle 8,30, dopo l’ora di Terza, 10 dicembre – Il giornalista Antonio Di dona al P. Abate un mosaico rappresentante la ha luogo per la comunità il cosiddetto Ufficio del Martino (1977-78) fa da cicerone ad amici in facciata e il piazzale della Badia. Regista della Capitolo, durante il quale si canta l’annuncio visita alla Badia. cerimonia il prof. Franco Bruno Vitolo (prof. solenne del Natale. Per gli incontri di spiritualità tiene la confe- 1972-74). Per porgere gli auguri alla comunità vengono Alle ore 20 la Corale della il dott. Giuseppe Battimelli (1968-71) e Cattedrale tiene un concerto diret- Francesco Romanelli (1968-71). to dal maestro Virgilio Russo Il Natale è visibile a tutti grazie ad un piccolo (1973-81). presepe allestito non più nell’ambito della clau- sura, ma all’inizio della scala che porta agli 19 dicembre - Il Presidente appartamenti abbaziali. dell’Associazione avv. Antonino Alle 17,30 il P. Abate presiede la celebrazio- Cuomo fa visita al P. Abate per ne dei Vespri pontificali, presente la sola comu- porgere gli auguri di Natale. Porta nità monastica. sempre qualche suo libro, che lo Alle 23 la Veglia e la Messa presiedute dal P. conferma scrittore impenitente in Abate, che tiene l’omelia. Anche se piove per margine all’attività forense. gran parte della notte, è buona la partecipazio- La tipografia consegna l’An- ne dei fedeli, tra i quali gli ex alunni prof. nuario dell’Associazione ex alunni Antonio Casilli, che fa da diacono, Marco del 2011, battezzato “Annuario del Giordano con la fidanzata Patrizia e Benito Millennio”. Trezza, ex alunno e oblato. Pietro Cerullo (1990-1996), recatosi a Salerno per impegni, fa 25 dicembre - Alle 11 il P. Abate presiede la un salto alla Badia per una visita Messa solenne e tiene l’omelia sul mistero del affettuosa e per chiedere e dare Natale. Alla fine imparte la benedizione papale notizie degli amici del Collegio, ai con indulgenza plenaria. Dopo la Messa molti si Gli incontri di spiritualità hanno arricchito il Millenario. Nella quali si sente sempre spiritual- portano in sagrestia per gli auguri alla comunità, foto: l’incontro del 10 dicembre con il prof. Francesco Miano, mente vicino. L’attività di famiglia tra i quali gli ex alunni seguenti: Cesare affiancato dal P. Abate e dal prof. Armando Lamberti. pesa ormai sulle sue spalle, anche Scapolatiello (anche a nome del padre cav. «ASCOLTA» N. 182 13

Giuseppe), Nicola Russomando accompa- gnato dal fratello Sergio, Giuseppe Trezza, Sabatino D’Amico, Silvano Pesante con la moglie ed i bambini Gabriele e Simone, i fratel- li Luigi e Antonio D’Amore. Nel pomeriggio Michele Cammarano, arri- vato dal Viterbese questa mattina, viene a por- gere gli auguri alla comunità, contando di godersi qualche giorno nella sua terra e tra la sua gente.

26 dicembre – Notevole il movimento di visi- tatori, favorito anche dalla bella giornata. Duilio Gabbiani (1977-80) per le feste ritor- na da Latina alla sua Cava. Non può tralascia- re la visita alla Badia, insieme con la moglie e i due bravi ragazzi Andrea (III istituto superiore) e Daniele (III media). Antonino Maresca (1988-90) viene a salu- tare i vecchi maestri. Tra l’altro, rivela che spes- so è a Cava per impegni di lavoro. Nella serata il P. Abate e i giovani monaci vanno a visitare i presepi di Cava (S. France- I due Consigli della Provincia italiana della Congregazione Sublacense e della Congregazione Cassinese sco, Madonna dell’Olmo e Avvocatella). si sono riuniti alla Badia il 7 gennaio. Da sinistra: D. Vittorio Rizzone, Abate Romano Cecolin, D. Giulio Meiattini, Abate Francesco Monti, Abate Presidente Bruno Marin, Abate Presidente Giordano Rota, 28 dicembre - Alle ore 20 l’Orchestra del Visitatore D. Augusto Ricci, Abate Pietro Vittorelli, Abate Donato Ogliari, D. Giuseppe Roberti, D. Conservatorio di Salerno tiene in Cattedrale un Concerto promosso dalla Provincia di Salerno. Francesco La Rocca, D. Luigi Tìana. Tra i presenti il prof. Pasquale Di Domenico Alle 19,30 si cantano i Vespri in Cattedrale centro ideale di istruzione e di formazione. (prof. 1978-80), che da tempo ha lasciato Cava. dinanzi al SS. Sacramento, che si concludono 3 gennaio – L’univ. Paolo Manilia (2001- Ecco il nuovo indirizzo: via Colle Barone, 5 – con il “Te Deum” di ringraziamento per l’anno 04), iscritto alla facoltà di giurisprudenza di 84090 Montecorvino Pugliano (Salerno). che finisce. Napoli, ritorna alla Badia per farla conoscere alla fidanzata Veronica. 29 dicembre – Il dott. Ugo Senatore (1980- 1° gennaio 2012 - Il P. Abate presiede la 83) viene a porgere gli auguri di buon anno alla Messa solenne e tiene l’omelia, nella quale uni- 5 gennaio - Alle 20,30 si tiene in Cattedrale il comunità nella breve vacanza dal lavoro che sce la solennità della Madre di Dio, il Capodan- concerto “Puer natus est” del coro e orchestra svolge nel Veneto, sempre come amministrati- no e la giornata della pace. “Laeta Dies” di Passiano, diretto da Luigi Della vo nelle scuole. Dopo la Messa diversi ex alunni porgono gli Monica. Alle 19,30 i giovani del gruppo “Il Millennio auguri al P. Abate e alla comunità: avv. apre le porte ai giovani” rappresenta una com- Giovanni Russo, avv. Gerardo Del Priore, 6 gennaio – Epifania del Signore. Il P. Abate media nel teatro del Collegio. Con i giovani Benito Trezza, prof. Antonio Casilli, Luigi presiede la Messa solenne e tiene l’omelia. Al l’ascensore… non va d’accordo: sono necessa- D’Amore, Giuseppe Trezza, Nicola Rus- termine, saluta i padri l’arch. Massimo De ri almeno due “salvataggi” a seguito del blocco. somando con il fratello Sergio. Pisapia (1962-70), accompagnato dalla moglie. Nel pomeriggio un ritorno di due amici dopo Pare che resti “romano” solo per poco, deciso di 30 dicembre – Il prof. Giovanni Carleo circa trent’anni: Salvatore Baio (1973-77), con ritornare cavese appena possibile. Ha due (prof. 1984-05) porta gli auguri alla comunità e i figli Marco, universitario di legge alla Lumsa, e figlie, una delle quali sposata, che lo ha reso già le notizie che lo riguardano: insegna a Cava ed Cristina, ragioniera, e Roberto Del Mastro nonno. Presente alla Badia, come sempre nelle è passato quest’anno dal liceo classico all’istitu- (1977-78), che ha lasciato la sua Portici per grandi solennità, Nicola Russomando (1979- to tecnico per geometri. I tre bravi figlioli, grazie Latina, dove svolge la sua attività imprenditoria- 84). a Dio, gli danno grande soddisfazione, la prima le. Il suo indirizzo: via del Lido, 120 – 04100 Nella mattinata i primi arrivi per la giornata di alla facoltà di lettere, gli altri due al liceo. Latina. chiusura del Millenario: giungono da Nicolosi il P. Abate D. Benedetto Chianetta e D. Vittorio 31 dicembre – Il dott. Giuseppe Battimelli 2 gennaio – Il dott. Nunziante Coraggio Rizzone. (1968-71), libero dagli impegni professionali (è (1980-85) conduce la moglie e i figli Anita (liceo Dopo i Vespri solenni, cantati alle ore 17, ha il medico di famiglia tra i più richiesti) fa un salto classico) e Generoso (III media) a conoscere la luogo la levata del Bambino, con la partecipa- alla Badia per gli auguri di buon anno al P. Badia, della quale spesso parla in casa come zione di un gruppo discreto di fedeli. Abate e alla comunità. Alle 18,30 si svolge in Cattedrale la rassegna dei “Piccoli Cori” della diocesi abbaziale, preci- samente delle parrocchie di S. Cesario e di Dragonea. P. Pino Muller, parroco di S. Cesario, coordina la manifestazione.

7 gennaio – Nell’occasione della chiusura del Millenario, dopo i Vespri, si riuniscono i Consigli della Congregazione Cassinese e della Congregazione Sublacense, Provincia italiana. Della Congregazione Cassinese sono presenti, oltre il P. Abate D. Giordano Rota: Abate Francesco Monti di Pontida, Abate Pietro Vittorelli di Montecassino, D. Giuseppe Roberti di Montecassino, D. Vittorio Rizzone di Nicolosi, D. Francesco La Rocca di S. Martino delle Scale. Del Consiglio Sublacense: il Presidente Abate Bruno Marin, il Visitatore D. Augusto Ricci di Subiaco, Abate Romano Cecolin di Finalpia, Abate Donato Ogliari di Noci, D. Luigi Tìana di Subiaco, D. Giulio Meiattini di Noci. Per la celebrazione di doma- Il 9 gennaio si sono incontrati alla Badia i membri del Consiglio dell’Abate Presidente e i Superiori ni sono ospiti anche D. Gregorio Colosio, di della Congregazione Cassinese. Da sinistra: D. Vittorio Rizzone, D. Francesco La Rocca, D. Paolo Modena, e il dott. Angelo Gravier Oliviero, Malavasi, Abate Francesco Monti, Abate Presidente Giordano Rota, Abate Pietro Vittorelli, Abate funzionario del Ministero dei beni culturali e Edmund Power, D. Eugenio Gargiulo, D. Giuseppe Roberti. segretario del Comitato Nazionale del Millennio. 14 «ASCOLTA» N. 182

Alle 20,30 si tiene in Cattedrale un concerto di musica sacra del “Coro della Diocesi di Salerno” diretto da Remo Grimaldi.

8 gennaio - È la domenica di chiusura del Millenario della Badia, di cui si riferisce a parte. Sono presenti diversi ex alunni: presidente avv. Antonino Cuomo, D. Gregorio Colosio, P. Raffaele Spezie, Mons. Mario Di Pietro, dott. Giuseppe Battimelli, prof. Giovanni Vitolo, prof. Antonio Casilli, Virgilio Russo (l’organista della Cattedrale), Luigi D’Amore, Antonio D’Amore, dott. Pasquale Cammara- no, avv. Gennaro Mirra, univ. Guido Senia, ing. Armando Armando venuto apposta da Grosseto, il vice sindaco di Cava dott. Luigi Napoli, i giornalisti Antonio Di Martino, Francesco Romanelli e Nicola Russomando. Da sottolineare la presenza di Mons. Mario Di Pietro, venuto da Messina con la mamma ed un gruppo di collaboratori in parrocchia, che, a ricordo del Millenario, donano alla comunità monastica due preziose stampe antiche: “La Cava – Convento Trinità”, 1830, Londra; “La Cattedrale di Messina”, 1845, Londra. Momento della celebrazione di domenica 8 gennaio che ha segnato la chiusura del Millenario Alla fine della Messa il corteo esce sul piaz- zale, dove i Trombonieri del SS. Sacramento tare i padri e a dare sue notizie. Tra l’altro, ha già compiono una esibizione. In seguito, entrando cominciato ad esercitare la professione di odon- 18 gennaio - Andrea Canzanelli (1983-88), per la porta del monastero, il Card. Sepe inau- toiatra. già alunno e poi prefetto nel Collegio, ritorna a gura la mostra fotografica “Mille foto per il salutare la comunità monastica e a iscriversi 15 gennaio – Si chiude la mostra “La Badia di Millennio” allestita da Angelo Tortorella nella all’Associazione ex alunni, nella cui segreteria Cava dalla Longobardia minore all’Unità d’Italia” sala d’ingresso; se ne riferisce a parte. ha collaborato sempre con entusiasmo. allestita nei locali delle scuole. Alle 19, in Cattedrale, si tiene un concerto del Presente, tra gli altri, alla Messa domenicale 20 gennaio – Il rag. Raffaele Carrino (1957- Coro polifonico della parrocchia di S. Maria il dott. Antonio Annunziata (1949-52), che 61) fa visita ai padri, in particolare al suo vec- della Libera di Napoli diretto da Cinzia Storace. esprime ancora una volta la sua gratitudine al chio compagno di scuola D. Alfonso Sarro. Rettore-Preside D. Eugenio De Palma. 9 gennaio – Nella mattinata si riunisce il Nel pomeriggio l’avv. Luigi Gassani (1975- 25 gennaio – Il brigadiere capo dei Consiglio dell’Abate Presidente insieme con i 82/1983-84), insieme con un collega, viene a Carabinieri Alberto Carleo (1978-79) viene a Superiori della Congregazione: Presidente della salutare i padri, profittando dell’ultimo giorno rinnovare l’iscrizione all’Associazione con la Congregazione P. Abate D. Giordano Rota, P. utile per visitare la mostra che chiude i battenti. puntualità che lo ha sempre distinto. Abate D. Edmund Power di S. Paolo fuori le mura, e i Priori conventuali D. Paolo Malavasi 16 gennaio – Al mattino si scopre che intorno 28 gennaio – Nella mattinata Mons. Marco di Modena e D. Eugenio Gargiulo di Farfa. alla Badia c’è stata una gelata (pare la prima Frisina tiene in Cattedrale una conferenza sulla Il prof. Francesco Vitolo (prof. 1972-74), dell’inverno). musica, nella quale annuncia i corsi di musica insieme con la moglie, fa da cicerone ad un Il prof. Carmine Mainardi (prof. 1975-77) che terrà alla Badia e a Vallo della Lucania a nipote nella visita della Badia. ritorna dopo anni a salutare gli amici. Ha lascia- maggio e a ottobre di questo anno. Sono pre- to la scuola dopo circa cinquant’anni di insegna- 10 gennaio – Il dott. Nicola Marotta (1998- senti anche S. E. Mons. Ciro Miniero, vescovo mento e ora dedica il suo tempo al Signore 02), insieme con la moglie Ilaria (hanno contrat- di Vallo della Lucania, e Mons. Aniello come ministro straordinario dell’Eucaristia e col- to matrimonio il 27 ottobre 2010), viene a salu- Scavarelli, parroco della Cattedrale di Vallo. laboratore dei sacerdoti di Angri. Per gl’incontri di spiritualità, dopo il canto dei Vespri, lo stesso Mons. Frisina intrattiene l’udi- torio sul tema “La spiritualità della musica”. Le meditazioni musicali sono eseguite dal coro della Cattedrale di Vallo, diretto da Santina De Vita (all’organo Dario Stifano).

29 gennaio - Il P. Abate presiede la Messa solenne, durante la quale amministra la Cresima a quattro giovani della diocesi abbazia- le. Partecipa alla Messa, tra gli altri, il notaio dott. Pasquale Cammarano (1944-52), che deplora il fatto che gli ex alunni disertano appuntamenti importanti, come, per esempio, la celebrazione di chiusura del Millenario l’8 gen- naio scorso. Nel pomeriggio Enrico Micillo (1974-78) si concede, insieme con la moglie, una rimpatriata alla Badia, rilevando la validità della formazione cavense, della quale è sempre grato.

1° febbraio - Al mattino si nota l’entità del temporale della notte dall’ingrossamento del Selano e dai resti di neve sulle montagne non del tutto spazzati via dalla pioggia.

2 febbraio - Per la festa della Presentazione la Messa è presieduta alle 11 dal P. Abate. Precede la benedizione delle candele nell’atrio della Cattedrale. Fanno irruzione due ex alunni degli anni ’50, con tante cose da narrare: Alfonso De Bonis Al mattino del 14 febbraio la Badia si ritrova sotto un leggero manto di neve (1948-52) e l’avv. Francesco Salomone (1947- «ASCOLTA» N. 182 15

52). Dai vivaci racconti (per ora solo… una prima puntata) emergono quali eroi birichini, le cui vittime illustri sono i monaci educatori del loro tempo. Ma la superiorità della scuola della Badia resta per loro un punto indiscutibile. De Bonis ci informa che il figlio Alberto (1987-89) è laureato in geologia e ricercatore, mentre Salomone ci lascia l’indirizzo attuale: via Cavareno, 29/B – 00124 Roma. 5 febbraio – Alla Messa domenicale parteci- pano gli ex alunni Francesco Romanelli (1968-71) e Pierpaolo Palescandolo (2002- 05) con la fidanzata. 7 febbraio - La giornata si presenta molto fredda sin dal mattino, con temperatura di zero gradi, naturalmente con gelo. Si nota la neve caduta nella notte, che resta anche sui tetti e sulle terrazze. Il freddo persiste durante il gior- no. Del resto, tutta l’Italia è sotto neve e gelo. 9 febbraio – È ospite della comunità il prof. Giovanni Vitolo (prof. 1971-73) venuto per studi in archivio. 11 febbraio - Il dott. Giuseppe Battimelli Il 21 marzo il Card. Braz de Aviz s’intrattiene affabilmente con D. Marco Giannella (ex alunno 1949-61) (1968-71), medico volontario della comunità, fa un salto alla Badia per controllare i suoi pazien- 16 febbraio - S. E. Mons. Francesco manoscritto di sua proprietà del XIII secolo, ti: gesto forse programmato per vivere al meglio Marino, vescovo di Avellino, conduce alla deciso a fare lo stesso per l’intero archivio di la giornata del malato. Badia una decina di seminaristi di teologia per famiglia. Chiarisce che non intende donare alla Amedeo Polito (1993-98), di passaggio per una giornata di ritiro. Biblioteca statale, ma all’abbazia, come fecero Cava, sfida il maltempo per salutare i padri nel passato i suoi antenati longobardi. della Badia insieme ad un’amica. 22 febbraio - Mercoledì delle Ceneri. Alle 11 il P. Abate presiede la Messa con la benedizio- 12 marzo – Rapida visita della Badia di 12 febbraio – In serata i giovani del gruppo ne e l’imposizione delle ceneri e tiene l’omelia. Antonio Augusto Anastasia, governatore del Millennio rappresentano una commedia nel tea- Sono presenti alcuni oblati e membri della cora- Minas Gerais, uno stato federale del Brasile, tro del Collegio. le della Cattedrale venuto a Salerno, ospite del Presidente della Provincia. 13 febbraio - Dopo tredici giorni di freddo e 25 febbraio - Dopo i Vespri, per gli incontri di gelo in tutta Italia, la giornata inizia alla Badia spiritualità, Mons. Marcello De Maio, delegato 14 marzo - Alle 20,30 Lectio divina in con il gelo, ma in compenso il sole si fa vedere ad omnia della diocesi di Salerno e docente di Cattedrale, guidata dal P. Abate. per quasi tutta la giornata. morale nel Seminario Metropolitano di Pontecagnano, tratta il tema: “C’è un legame 17 marzo – Giunge il P. D. Pietro Kwasniak, 14 febbraio - La mattina si scopre la Badia tra spiritualità e morale?” È presente per il dell’abbazia di Cesena, che trascorrerà qualche sotto una leggera coltre di neve, che resiste Comune il Vice Sindaco dott. Luigi Napoli giorno alla Badia. sugli alberi circostanti. (1985-90). Enrico Nicoletta (1969-72), “general mana- 18 marzo – Dopo la Messa l’amico ger” del Comune di Castellabate, ritira i pannel- 26 febbraio – Gianfranco D’Amico (1962- Francesco Romanelli (1968-71), accompa- li della mostra smontata alla Badia il 15 genna- 63), di passaggio per Cava, ritorna dopo cin- gnato dalla moglie, saluta i padri in sagrestia. io per una esposizione temporanea nei locali quant’anni, insieme con la moglie, per rivedere Il dott. Giovanni Cerullo (1967-73) viene a del Castello. i posti che gli sono rimasti nel cuore. Compagni salutare gli amici. Da specialista urologo sta per e superori, come in un caleidoscopio, “ad uno diventare specialista… in aeronautica: già forni- ad uno tutti li ravvisa”. Chiede di far parte to di brevetto di pilota, sogna di contentare gli dell’Associazione e lascia l’indirizzo: via R. appassionati di volo con una struttura in una PELLEGRINAGGIO DELLA MADONNA AVVOCATA Misasi, 18 – 87100 Cosenza. sua proprietà. La Madonna Avvocata è stata coinvolta nel 2 marzo – Il dott. Giuseppe Papa (1975-77) 19 marzo – Ai Vespri giunge il P. Abate oli- Millenario. La statua è stata prelevata il 26 novem- porta sue notizie, mostrando interesse all’As- vetano Michael John Zielinski, accompagnato bre dal Santuario sopra Maiori, ha sostato l’8 dicem- sociazione e, in particolare, ai suoi compagni al dal rev. D. Vincenzo Di Marino (1979-81), par- bre alla Badia e in seguito è passata nelle parroc- liceo della Badia. roco di Passiano di Cava. chie qui sotto indicate. 4 marzo – L’avv. Vittorio Accarino (1988- 20 marzo – Roberto Eneches (1974-77), 8 dicembre Cattedrale - Badia di Cava 90) torna alla Badia con affetto accresciuto con la moglie sig.ra Concetta Landi, trascorre dalla lontananza: esercita la professione foren- l’anniversario del matrimonio tra una grata pre- 10-18 dicembre S. Francesco - Cava se a Milano. ghiera nella Cattedrale della Badia ed un 30 dic.- 7 gen. S. Cesario martire “pieno” di aria e di sole sulla Costiera amalfita- 8-15 Passiano - Cava 5 marzo – Riappare il dott. Domenico na. Soddisfatti dei due gemelli, Carmine e 15-22 Tramonti Scorzelli (1954-59) dopo lunga assenza, che Miriam, al terzo anno di liceo. Lascia l’indirizzo 22-29 Maiori giustifica con la permanenza a Verona, scelta aggiornato: via Luigi Staibano, 3 – 84124 come sede universitaria per il figlio Gianmarco. 29-31 Cattedrale di Amalfi Come prima e più di prima è determinato a rivi- Salerno. 31-1 Cetara talizzare l’Associazione ex alunni. Alle 20,30 ha luogo in Cattedrale un concer- 2-5 febbraio Pregiato to delle corali di S. Giovanni Battista di Vietri sul 6 marzo - Giunge da Montecassino il P. D. Mare e di S. Maria di Porto Salvo di Marina di 5-10 Castagneto - Vetranto Vietri, diretto dal maestro Pietro D’Amico. 11-18 S. Arcangelo Faustino Avagliano, che accompagna il P. Abate spagnolo D. Luis Perez Suarez, emerito 19-26 S. Lucia di Cava di Leyre, in Navarra, ma dell’abbazia di Silos. Si 21 marzo - Festa di S. Benedetto. Alle 10 il P. 26-4 marzo S. Alfonso in via Filangieri tratterranno un paio di giorni per consentire Abate presiede il Consiglio Direttivo dell’As- 4-11 Dragonea all’abate la visita della Badia e dei dintorni. sociazione, di cui si riferisce a parte. Segue alle 11-13 S. Maria del Rovo - Cava 11 la Messa solenne presieduta da S. Eminen- 13-15 Raito e Albori 7 marzo – Alle 20,30 il P. Abate guida in za il Card. João Braz de Aviz, Prefetto della Cattedrale la lectio divina. 15-17 S. Vincenzo ( santuario ) Congregazione degli Istituti di vita consacrata e 18-25 Battipaglia - S. Marco di 8 marzo – Andrea Canzanelli (1983-88) delle società di vita apostolica. Se riferisce a Castellabate e Omignano ritorna per mettere a disposizione il suo tempo parte. Si segnalano gli ex alunni presenti: P. Raffaele Spiezie, Mons. Aniello Scavarelli, D. 25-31 S. Anna all’Oliveto per collaborare con la segreteria dell’Associa- Marco Giannella, D. Giuseppe Giordano, 9-12 aprile Corpo di Cava zione, come ha fatto per anni. avv. Antonino Cuomo, Federico Orsini, prof. 10 marzo - Il Principe avv. Mario Putaturo Domenico Dalessandri, dott. Giuseppe Bat- Donati Viscido di Nocera, Presidente onorario timelli, dott.ssa Barbara Casilli, dott. della Corte di Cassazione, accompagnato dalla Domenico Scorzelli, dott. Giulio Cesare Sof- moglie, consegna in affidamento alla Badia un 16 «ASCOLTA» N. 182

8 gennaio – 12 febbraio 2012 Mostra “Mille foto per il Millennio” fritti, ing. Giovanni Fierro, dott. Carmine Sol- dovieri con la mamma, Nicola Russomando in veste di giornalista. Alle 20,30 il P. Abate guida la lectio divina in Cattedrale.

22 marzo - Giunge da Nicolosi il P. D. Vittorio Rizzone, Superiore di Nicolosi e mem- bro del Consiglio dell’Abate Presidente, per recarsi con il P. Abate al monastero di S. Maria dei Miracoli di Casalbordino per una riunione delle Congregazioni cassinese e sublacense (Provincia Italiana).

25 marzo – Con alcuni amici visita la Badia il prof. Benedetto Gravagnuolo (1962-64), ordi- nario di storia dell’architettura nell’Università di Napoli.

26 marzo – S. E. Mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Matera, conduce alla Badia un gruppo di dodici giovani sacerdoti dell’arcidioce- si per due giorni di ritiro. Tutti sonno l’ottimo ricordo lasciato da S. E. Mons. Anselmo Pecci, monaco della Badia, che fu arcivescovo di Acerenza e Matera dal 1907 al 1945. Domenica 8 gennaio il Card. Crescenzio Sepe ha aperto la mostra di Angelo Tortorella. Nella foto, Segnalazioni Tortorella taglia il nastro insieme con il Cardinale ed il P. Abate. Processioni, pontificali, celebrazioni ma Il dott. Gaetano Ciancio (1975-77) è stato anche codici miniati, scorci monumentali e pre- QUOTE SOCIALI eletto Presidente dell’albo degli odontoiatri della ziosi dettagli dell’Abbazia della Santissima provincia di Salerno per il triennio 2012-2014. Trinità di Cava de’ Tirreni. È un racconto visivo Le quote sociali vanno versate sul *** fatto di momenti unici ed irripetibili quello che il Il 2 gennaio, nella sede del Comune di Casal fotoreporter free lance Angelo Tortorella ha rea- c.c.p. n. 16407843 intestato a: Velino, il prof. Francesco Volpe ha presentato il lizzato per il Millenario dell’Abbazia benedettina suo libro La diocesi della SS. Trinità di Cava de’ (...) a mo’ di consuntivo delle celebrazioni che si Tirreni nell’età moderna – Le parrocchie cilenta- sono succedute nell’arco di tempo compreso tra ASSOCIAZIONE EX ALUNNI ne. Moderatore Mons. Guglielmo Manna, il mese di marzo 2009 e questi ultimi giorni. BADIA DI CAVA Vicario Generale della diocesi di Vallo della «Mille foto per il Millennio» è una mostra Lucania. Per la Badia hanno partecipato il P. monstre che si sviluppa su oltre cento metri Abate, che ha tenuto l’intervento introduttivo, e lineari di espositori con 600 metri quadrati di foto € 25 Soci ordinari D. Leone Morinelli. esposte. I mille scatti scelti dall’autore rappre- € 35 Soci sostenitori *** sentano in realtà solo una piccola parte delle Il 19 gennaio il P. Abate, insieme con D. circa venticinquemila immagini che Tortorella, € 13 Soci studenti Domenico Zito, ha partecipato a Battipaglia ad fotografo ufficiale del Millennio, ha realizzato € 8 Abbonamento oblati un convegno, legato al Millenario, sul monaste- aggirandosi tra alti prelati, guide spirituali e pub- ro di S. Mattia, già dipendenza della Badia. blici amministratori. Una presenza, la sua, *** «riservata ma nello stesso tempo indiscreta», Domenica 18 marzo, nella Chiesa di S. come scrive nella presentazione alla mostra Questa testata aderisce Pietro in Fisciano, il rev. D. Giuseppe l’amministratore apostolico, l’abate Giordano all’Associazione Giordano (1978-81) ha festeggiato il XXV di Rota, annotando che «percorrendo questa bel- sacerdozio con la Messa solenne, presente S. Giornalisti Cava Costa d’Amalfi lissima mostra fotografica abbiamo così la pos- “Lucio Barone” E. Mons. Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita sibilità di rivivere o di vedere per la prima volta di Salerno. Auguri affettuosi di santità e fecondo quanto è stato vissuto alla Badia per celebrare apostolato dalla comunità monastica e dagli ex degnamente quest’occasione di grazia del alunni. Signore che ha donato mille anni di storia, mille ASSOCIAZIONE EX ALUNNI anni di preghiera, mille anni di attività a questa In pace gloriosa abbazia benedettina». 84013 BADIA DI CAVA SA Tra i soggetti immortalati nel corso degli oltre Tel. Badia: 089 463922 - 089 463973 2 novembre – A Rogliano, il sig. Giuseppe settanta eventi legati alle celebrazioni l’ex sotto- c.c.p. n. 16407843 Alessio (1934-35). segretario alla Presidenza del Consiglio Gianni 20 dicembre – A Rivoli Veronese (Verona), il Letta, l’ex ministra Mara Carfagna, i cardinali dott. Angelo Montone (1947-52). P. D. Leone Morinelli Angelo Bagnasco, Renato Raffaele Martino, direttore responsabile 30 dicembre – A Trento, il magistrato dott. Angelo Comastri e Crescenzio Sepe. «Tutti Andrea Pagano (1932-40). hanno lasciato un segno del loro passaggio Autorizzazione Trib. di Salerno 24-07-1952, n. 79 21 febbraio – A Forenza, l’avv. Piero Carilli - dice Tortorella - e i miei scatti lo testimoniano». Tipografia Guarino &Trezza (1935-41). Gabriele Bojano Via A. R. Di Mauro, 9 - tel. 089465702 (dal “Corriere del Mezzogiorno” 8 gennaio 2012) 84013 Cava de’ Tirreni

ASCOLTA - Periodico Associazione ex alunni - 84013 Badia di Cava (SA) - Abb. Post. 40% - comma 27 art. 2 - legge 549/95 - Salerno

IN CASO DI MANCATO RECAPITO, RIN- VIARE AL CPO DI SALERNO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE, CHE SI È IMPEGNATO A PAGARE LA TASSA DI RISPEDIZIONE, INDICANDO IL MOTIVO DEL RINVIO. GRAZIE.