Morte 20Ferrero 20Speciale.Pdf
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unedì 18 aprile si è interrotta l’avventura terrena di Pietro Fer - UN DOLORE L rero. Aveva 47 anni e si trovava in Sudafrica, dove l’in - dustria dolciaria sta radicando il suo nobile progetto di Im presa SENZA PARI sociale. La morte l’ha colto men - tre, in un momento di pausa mondo. Dopo, molto dopo, viene «reinvestire una parte dei proven - La tragedia lavorativa, si allenava in bici, una tutto il resto, a iniziare dall’indu - ti che derivano da tali attività in delle passioni sportive a cui si stria che non soltanto è generatri - iniziative locali di carattere socia - è accaduta dedicava fin da giovanissimo. ce di un circolo virtuoso econo - le, volte soprattutto a migliorare in Sudafrica, Di fronte a eventi di questa tragi - mico, ma è anche, nei fatti e non la salute e l’educazione dei bimbi uno dei ca portata si rimane senza parole. nelle parole, un esempio presso - e dei ragazzi dell’area». Paesi in cui Ed è impossibile evitare di cadere ché unico di impegno umano. Nel 2004 in Cameroun è stata nella retorica o che quanto si dice Ne fa fede la Fondazione dedicata avviata la prima Impresa sociale la “Ferrero” o si scrive sia considerato tale. ai dipendenti e agli ex dipendenti Ferrero e in seguito un progetto è ha attivato le La differenza la può fare solo, a creata ad Alba, in seguito attivata stato approntato per l’India. Ma sue Imprese livello interiore, la reale parteci - anche presso altri grandi stabili - anche il Sudafrica, dove Pietro sociali pazione intima di ciascuno a un menti all’estero. Fer rero si trovava per lavoro lutto così repentino e grave. La perdita di un figlio è il dolore più grande che un padre e una madre possano affrontare, avvi - cinabile soltanto a quello dei figli privati di un genitore, specie se ancora piccoli, e di una giovane moglie che perde il marito in que - sto modo. Solo chi ha subìto l’af - fronto di simili eventi può com - prendere cosa significhi salutare un congiunto nella certezza di ri - vederlo dopo qualche ora, o qual - che giorno, e ricevere poi la co - municazione che ci si potrà ri - congiungere con lui solo nel Re - gno dei cieli, senza avergli potuto dire neppure «Addio». Se facciamo riferimento alla con - vinzione dei credenti che esista E lo dimostrano proprio le Im - quando è accaduta la tragedia, Claudio Puppione un’altra, e migliore, vita è perché pre se sociali Ferrero attivate rien tra nella strategia sociale del sappiamo quanto in casa Ferrero nell’ambito della missione etico- colosso dolciario. sia forte la fede. Una fede che in so ciale del gruppo dolciario, un La sua è una morte ingiusta, in - questi giorni terribili certo sostie - progetto che «intende estendere spiegabile se vista con i criteri del - ne la forza di reagire e di conti - l’impegno della Ferrero al miglio - la nostra quotidiana esistenza ter - nuare, mettendo al centro del - ramento delle condizioni di vita rena. Però possiamo dire con cer - Pietro Ferrero in una l’amore familiare i piccoli Mi - e allo sviluppo delle zone meno tezza che quanto Pietro Ferrero, delle non frequenti chael, Marie Eder e John. favorite di alcuni Paesi in Africa, con la sua famiglia, ha realizzato apparizioni in pubblico, la La scomparsa improvvisa di Pie - Asia e America Latina». (e si continuerà a realizzare) in o - maggior parte delle volte tro Ferrero è, prima d’ogni altra L’obiettivo è «creare nuovi posti gni àmbito della sua troppo breve con i congiunti. Qui lo cosa, il dramma incommensura - di lavoro per realizzare prodotti vita non soltanto gli sopravvive - vediamo seduto accanto bile di una famiglia che ha dato a meglio rispondenti alle particola - rà, ma continuerà a mantenerne al padre Michele, alla mamma Maria Franca un vasto territorio gran parte ri condizioni climatiche dei luo - viva la memoria, unita alla grati - e al fratello Giovanni. della prosperità di cui esso gode e ghi, alle esigenze nutrizionali tudine sincera e commossa di mi - Quello della famiglia ha portato in alto il buon nome degli abitanti e alle loro ridotte gliaia e migliaia di persone. in casa Ferrero è sempre dell’intraprendenza italiana nel possibilità di spesa», nonché Tutto il resto sono solo parole. stato un valore assoluto 2 á 21 aprile 2011 á Alba in lutto INDIMENTICABILE AMICO DELLA NOSTRA TERRA L’immensa costernazione per la perdita di una persona che tutti sentivamo come figlio o fratello, anche non conoscendolo direttamente unedì 18 aprile 20 - Carlo Borsalino 11 è stato una del le giornate più brutte della mia vi ta. Ero a Cuneo, impegnato Lin una riunione di lavoro, quan - do ho appreso con in credulo Pietro Ferrero con il fratello Giovanni dolore che il dottor Pie tro accanto a uno Ferrero è improvvisamente man - dei prodotti-simbolo cato all’affetto dei suoi ca ri e dell’azienda di famiglia, delle tantissime persone che, la “Nutella”. Sopra: come me, l’apprezzavano sen za l’imprenditore scomparso riserve e con ammirazione. in posa con uno dei premi ricevuti Era un ragazzo semplice ed edu - nel recente passato. cato che avevo avuto modo di Fra i più significativi incontrare in parecchie occasio - apprezzamento verso la sua per - quell’amore incondizionato che riconoscimenti attribuiti ni. Il rapporto giornalistico e per - sona e la sua famiglia. Lei ha sempre dimostrato per al colosso dolciario va sonale con questa rivista iniziò Una stima e un apprezzamento Alba, la nostra provincia e la sua citato il “Winning Italy award” consegnato nel 1987 quando egli rilasciò a che so essere condiviso da tutti gente. Per tantissimi giovani Lei, a Pietro e Giovanni “IDEA” la sua prima intervista in gli albesi. All’arrivo della tragica con suo fratello Giovanni, ha im - dal ministro degli esteri, assoluto, riproposta in parte nel - notizia la nostra città è piombata personato il futuro e la continui - Franco Frattini, ispiratore le pagine successive. Ricordo con nel lutto e nella costernazione tà di un’operosità, portatrice di del progetto che riunisce piacere anche il suo assenso alla per la perdita di una persona che crescita sociale e di benessere, le eccellenze italiane pubblicazione delle fotografie tutti sentivamo come figlio o fra - ga rantita dai vostri genitori e avi nei diversi settori del suo matrimonio, con relativa tello, anche non conoscendolo prima e da voi in seguito. Ci man - copertina, nel giugno del 2003. direttamente. cheranno il Suo forte entusiasmo Ho voluto dedicare questo inser - «Caro Pietro, La ricorderemo e la Sua eclettica genialità im - to a Pietro Ferrero come piccolo sempre con affetto e simpatia per pren ditoriale. Noi non La dimen - segno della mia stima e del mio la Sua squisita disponibilità e per ticheremo mai». 21 aprile 2011 Ü 3 Questa rivista ha avuto l’onore di pubblicare, nel dicembre del 1987 (a lato, un ritaglio delle pagine dedicate a quelle dichiarazioni), la prima intervista in assoluto rilasciata da Pietro Ferrero. All’epoca lavorava in azienda già da quattro anni e, seguendo l’esempio del padre Michele, non lesinava quell’impegno e quell’entusiasmo che l’hanno portato, a fianco del fratello Giovanni, a dare un ulteriore slancio internazionale al colosso dolciario albese Niente “jet-set” e tantissimo lavoro QUESTA LA “RICETTA”, TRASMESSAGLI DAL PADRE, Alla fine ‰ Sul numero di dicembre del sarebbero verosimilmente dispo - «Circa quattro anni fa. Ho studia - del 1987, 1987 l’allora direttore, Enrico sti a barattare la propria condi - to in Belgio, sia perché all’inizio Hei man, intervistò per “IDEA” zione con la sua. Così giovane, il degli anni Settanta la mia fami - alla vigilia Pietro Ferrero, alla prima “uscita” futuro responsabile dei destini glia si è praticamente trasferita a dei primi pubblica su un giornale. Ripro - Ferrero deve trascorrere in uffi - Bruxelles, sia perché in quel incarichi ponia mo ampi stralci di quelle cio i quattro quinti della giornata, Paese le scuole durano un anno dirigenziali dichiarazioni. chiamato a intervenire su proble - in meno. Ultimata l’università, si mi e situazioni delle quali non può dire che ho cominciato subi - in azienda, ietro Ferrero junior, può non conoscere la genesi e to a lavorare». rilasciò 24 anni, (…) ha l’aria per i quali è chiamato a fornire Come mai la scelta del Belgio? questa di un ragazzo terribil - risposte immediate. «Mio fratello «Per una vocazione europea del - intervista P mente ben educato. e io ci occupiamo entrambi del - la nostra azienda, che Michele Nulla traspare che non sia voluta - l’azienda», precisa il nostro inter - Fer rero, cioè mio padre, ha volu - a “IDEA”. mente stabilito e controllato. locutore. «Abbiamo compiti dif - to interpretare ponendosi a capo Gli impegni È un perfetto manager dei tempi ferenziati: lui segue di più marke - della “Soremartec”». di allora nostri, frutto di un’educazione ting e pubblicità, io mi occupo Bisognerebbe chiarire cos’è la sono stati sicuramente rigorosa, ben diver - maggiormente della ricerca sui “Soremartec”... sa nei modi e nella sostanza dalle prodotti e di nuovi prodotti, set - «È il centro di coordinamento e mantenuti indulgenze di cui beneficia in tore che rientra nei cardini della studi della nostra azienda sul dosi esponenziali la maggior filosofia Ferrero. È l’evoluzione piano internazionale, dove ven - parte dei ragazzi italiani. Qualche della nostra esperienza». gono portate avanti esperienze compromesso alla ricchezza (…) Gli chiedo a quale età abbia sui prodotti e sulle nuove inizia - Pietro Ferrero junior è costretto cominciato a occuparsi dell’a - tive della Ferrero nel mondo». Enrico Heiman ad accettarlo, anche se molti zienda, e con quali mansioni. Allora una vita molto intensa? 4 á 21 aprile 2011 á Alba in lutto «Direi di sì, perché ultimata la (...) Si compiace di unirsi, qual - ora in passato.