Cabolario Del Dialetto Bresciano Sulle Orme Di Arnaldo Gnaga E Di Angelo Betto- Ni
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ANNO ACCADEMICO CLXXXVII DELL" ATENE0 PER L'ANNO 1988 AITI DELLA FONDAZIONE "UGO DA COMO" 1988 COMMEXTARI DELL'ATENEO DI BRESCIA Direttore responsabile: Ugo Vaglk Autorizzazione del Tribunale di Brescia N. 64 in data 21 gennaio 1953 Tipo-Lito Fratelli Geroldi - Brescia - 1989 SOLENNE ADUNANZA PROLUSIONE DEL PRESIDENTE seduta del 12 Giugno 1989 A nome dell'Ateneo sono veramente grato alle Autorità ed a quanti hanno accolto l'invito di essere qui con noi per l'inaugura- zione del 188O anno accademico e ho il compito gradito di porgere il cordialissimo benvenuto al Direttore Generale ai Beni Artistici e Ambientali del Ministero, prof. Francesco Sisimi, che i Soci e i cittadini bene conoscono per avere altre volte parlato in questa sede su invito del mio predecessore on. Mario Pedini. Lo ringrazio anche per avere accettato di intrattenerci su un argomento di particolare importanza, nel quadro della auspicata realizzazione di un'Europa unita, quale è quello relativo all'inseri- mento delle nostre istituzioni e la tutela del nostro patrimonio arti- stico nell'ambito appunto europeo. A questo tema - per la parte di sua competenza - aveva già fatto cenno, pochi mesi or sono, il suo collega prof. Francesco Sicilia quando ci aveva onorati della sua visita all'Ateneo e alla Fondazione Ugo Da Corno, in occasione della presentazione delle opere di Giuseppe Cesare Abba. L'argomento che tratterà i1 prof. Sisimi è di tale rilevanza per l'Italia che merita l'attenzione di tutti i cittadini, degli istituti culturaii che possono confortare, con il loro appoggio e le loro osservazioni, l'opera non sempre facile dei competenti organi, dai Ministeri al Governo, al Parlamento Nazionale, in quanto esigenze 8 Solenne Adunama [ 2 valide, ma a volte fra di loro contrastanti, problemi nuovi si ag- giungeranno a quelli già gravissimi e ancora irrisolti della tutela del nostro patrimonio artistico e culturale: si pensi, ad esempio, alle ventilate proposte di affidamento ai privati o persino di vendi- ta di oggetti e di beni del nostro patrimonio culturale, che circola- no con insistenza in sedi qualificate e responsabili negli ambienti politici. È nostro intendimento dedicare seria attenzione a questo com- plesso problema, per la modesta parte che può avere un'Accade- mia di carattere locale, e la parola del prof. Sisinni potrà esserci di illuminata guida. «Illuminata»:ecco un termine che ben si addice all'anno bicen- tenario della Rivoluzione Francese: evento di grande portata che ha condotto a profonde trasformazioni nel corso della storia e po- ste le basi del periodo che ancora oggi noi viviamo, e pertanto un cenno è doveroso in questo Ateneo che è figlio di quelle dram- matiche vicende. Nel corso dell'anno non potremo tralasciare questo argomento, anche se i riflessi di questi avvenimenti si fecero sentire nel terri- torio bresciano in ritardo, al seguito delle armate guidate dal Buo- naparte, con caratteri di interessante originalità, tuttavia, per me- rito della Repubblica Bresciana, vissuta pochi mesi e poi inserita nella Cisalpina. L'Ateneo, che per statuto deve occuparsi soprattutto delle vi- cende locali, dedicherà negli anni venturi la sua attenzione a que- sti fatti storici che in parte ebbero svolgimento nella zona fra Brescia-Verona e Mantova, riprendendo gli studi di Ugo Da Como, di Fausto Lechi, di Arsenio Frugoni. In ambito più ristretto la nostra Accademia ha voluto ricorda- re - insieme alla civica Amministrazione e al locale Comitato del- l'Istituto per la Storia del Risorgimento - il 144)' anniversario delle Dieci Giornate con un convegno su Cesare Correnti, che ne fu il primo storico, e con la pubblicazione di un opuscolo distri- buito nelle scuole cittadine. Per ragioni di tempo quest'anno il Segretario non terrii l'an- nuale relazione sulle attività dell'anno decorso, che potrete leggere sui Commentari, ma mi incombe il dovere di dare qualche cenno su alcune manifestazioni che sono allo studio o addirittura in cantiere. 3 I Proluswne del Presidente ahtt. Gaetaru> Panazza 9 Al tavolo deiia Presidenza, il Prof. Franceeco Sisinni mentre pronuncia il di- scorso ufficiale. È alle stampe il volume 1988 dei nostri ~Commentarim;sono pronti per i torchi il TV e V volume dell'opera omnia di G.C. Abba ed è pur quasi pronto il volume, dovuto a Francesco Rossi, del catalogo del Ministero ai Beni culturali, con la collaborazione dell'tlteneo. Accanto alle pubblicazioni desidero mettere in evidenza altri importanti fatti che hanno caratterizzato la nostra istituzione: 1) gli importanti lavori di sistemazione edilizia della nostra sede da parte della Civica Amministrazione - che desidero ringraziare vivamente - permettendoci di utilizzare altri ambienti per la no- stra biblioteca accademica; 2) l'acquisto di scaffalature metalliche per la sistemazione dei pe- riodici dati in deposito alla Queriniana e da questa restituitici per mancanza di spazio; 3) la fiducia sempre più ampia accordataci da istituzioni e da pri- vati e che si è manifestata in vari modi, sia con il lascito di una casa in Contrada delle Cossere - Corso Mameli da parte della co- 10 Solenne Adunanza . [4 pianta signora Caterina Pluda per la creazione di una borsa di studio in medicina da intestarsi al nome del figlio Tancredi morto nell'ultima guerra o con il legato dell'università Tirandi per borse di studio in favore di laureati nella facoltà di Economia della no- stra Università; o ancora con quello intestato alla compianta prof. Leila Frascari per uno studente in matematica; sia, invece, con la collaborazione in campo scientifico da parte di istituzioni come l'Accademia Virgiliana di Mantova o l'Accademia Petrarca di Pa- dova, l'università Cattolica di Milano, il Comune di Brescia e la locale Camera di Commercio, il Centro teatrale bresciano e il Cen- tro studi Malatestiani di Rimini; sia ancora con doni di pubblica- zioni e di documenti, come è quello che oggi avrà luogo ad opera del nostro socio dott. Franco Chiappa, che ringrazio di cuore per il suo generoso gesto. Non ultimo è da lasciare il contributo finanziario da parte del- la Camera di Commercio, del Comune, della Provincia, delle Ban- che locali, delle Associazioni professionali, di privati cittadini, ol- tre, si intende, quello fondamentale del Ministero ai Beni Cultura- li, così da rendere meno preoccupante la programmazione annuale delle attività che si esplicano nelle conferenze, nei convegni, nelle pubblicazioni. Particolarmente impegnativi sono i Convegni in pre- parazione: entro quest'anno terremo quello per il bicentenario del- la nascita di Giuseppe Nicolini, poeta e letterato insigne, amico del Monti e del Fosco10 e nostro antico segretario; poi sarà il turno di quello sulla bella figura del geologo Arturo Cozzaglio, progetti- sta tra l'altro della Gardesana occidentale, che organizzeremo as- sieme al Museo di Scienze Naturali; quello ancora sul nostro gran- de architetto Rodolfo Vantini; e infine, con le Accademie di Man- tova e di Padova, quello su Teofilo Folengo. È con particolare compiacimento che intendo sottolineare i rap- porti ottimi tra la nostra Accademia e la Civica Amministrazione con i suoi organi culturali, secondo una tradizione che ha sempre dato i migliori frutti. Prima di dare la parola al prof. Sisinni è doveroso da parte mia rivolgere un mesto e commosso pensiero ai nostri Soci scom- parsi, in attesa che sui Commentari escano le necrologie, affidate al Segretario prof. Ugo Vaglia, per il socio effettivo preside Pietro Segnali e all'on. Mario Pedini per il socio corrispondente Mons. Ottavio Cavalieri. Non è facile sintetizzare l'attività multiforme di Pietro Segnali 5 1 Prolusione del Presidente dott. Gaetuno Panazza 11 che, continuando la tradizione familiare, dedicò alla scuola le sue migliori energie, come professore di lettere e poi come preside e come autore di testi scolastici, profondendovi quelle doti di intel- ligenza, di moderazione, di equilibrio e di signorilità che lo fecero benvolere da tutti. All'Ateneo dedicò molte cure con la pubblica- zione, negli anni giovanili, delle Sue ricerche sulla diatriba fra Luigi Vanvitelli e Gaspare Turbini per la ricostruzione della no- stra Loggia; poi dedicandosi alla compilazione del vocabolario del dialetto bresciano sulle orme di Arnaldo Gnaga e di Angelo Betto- ni. Dovette successivamente sempre più diradare la Sua presenza fra di noi fino a che fu costretto a trasferirsi a Lumezzane per assistere in modo esemplare e con commovente dedizione la Sua gentile Signora gravemente inferma. A lei, rimasta improvvisamen- te senza il conforto dello sposo, giunga la rinnovata espressione del nostro cordoglio. Un saluto reverente rivolgiamo anche a Mons. Ottavio Cavalle- ri che, pur essendo socio corrispondente e lontano dalla nostra città, come concittadino fu sempre legato alla vita accademica. Al- le virtù proprie del sacerdote esemplare univa un'affidabilità e disponibilità di modi, una bella intelligenza e una vasta dottrina che lo portarono ad occupare un posto prestigioso come quello di archivista dell'Archivio segreto Vaticano. Sarà sempre ricordato tra noi per la sua preziosa ed autorevole collaborazione alla stesu- ra della aBibliografia dei Vescovi brescianiw in previsione di una più ampia storia dei medesimi. Recentissima è infine la dipartita del socio corrispondente Ro- dolfo Pallucchini, l'insigne storico della pittura veneta e quindi anche di quella bresciana. I vuoti lasciati da questi indimenticabili amici sono stati colma- ti dall'ingresso di nuovi Soci ai quali oggi verrà consegnato il di- ploma: ad essi va il saluto più cordiale e l'augurio che possano dare all'Accademia un valido contributo di studi, di esperienza, di attività nei settori di loro competenza, così come lo hanno dato tre carissimi nostri Soci che per le loro benemerenze il Consiglio di Presidenza ha voluto insignire di medaglie d'oro al merito: sono il preside Alberto Albertini, insigne studioso di storia antica, già nostro vice presidente e assessore alla P.I. del Comune di Brescia, il nostro decano prof.