La Televisione Del Dolore
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
LA TELEVISIONE DEL DOLORE LA TELEVISIONE DEL DOLORE HANNO COLLABORATO: Juan Canseco Enrico Esposto Giovanna Maiola Manuela Malchiodi Giuseppe Milazzo Stefano Mosti Deborah Nodari Lorenzo Ruffino LA TELEVISIONE DEL DOLORE INDICE PREMESSA: OGGETTO E METODOLOGIA DELLA RICERCA ................................................................ IV SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA...........................................................................1 LE SCHEDE DEI PROGRAMMI: LE “CATTIVE PRATICHE” .....................................................................4 Pomeriggio Cinque e Domenica Live ...................................................................................5 Storie Vere .........................................................................................................................15 La Vita in diretta................................................................................................................26 Mattino Cinque ..................................................................................................................43 Quarto Grado.....................................................................................................................55 Chi l’ha visto?....................................................................................................................65 Amore Criminale................................................................................................................79 I Fatti Vostri.......................................................................................................................86 Uno Mattina.......................................................................................................................93 CONCLUSIONI DELLA RICERCA........................................................................................................99 Le aree di criticità: le “cattive pratiche”..........................................................................100 I soggetti deboli nella cronaca .........................................................................................109 LA TELEVISIONE DEL DOLORE PREMESSA: OGGETTO E METODOLOGIA DELLA RICERCA Nel corso di questi anni, guardando i programmi televisivi succede sempre più spesso di imbattersi nei racconti di casi di cronaca nera o giudiziaria oppure di vicende centrate su situazioni di disagio individuale o sociale. Storie di omicidi, di violenze e abusi, di aggressioni e atti di bullismo, di malattie gravi e invalidanti, di incidenti stradali e calamità naturali dall’esito tragico: casi, tutti questi, accomunati dal senso di sofferenza vissuto dai singoli, nelle famiglie o nelle comunità più allargate. Con un’espressione molto sintetica ma efficace, quando i programmi televisivi affrontano questi argomenti, declinandoli in un senso che molto concede allo spettacolo del dramma personale o collettivo, si parla di “TV del dolore”. Obiettivo di questa ricerca è comprendere e descrivere le modalità di rappresentazione/narrazione messe in atto nella TV del dolore. Verificare, innanzitutto, quanta parte del palinsesto giornaliero è rivolta a questi argomenti; quali sono i programmi maggiormente impegnati a focalizzare l’attenzione del telespettatore su queste storie più o meno drammatiche e drammatizzate; quali sono, soprattutto, le modalità, le tecniche narrative, gli strumenti retorici che ne sorreggono il racconto e se sussistono delle “cattive pratiche” nella loro ricostruzione. Per meglio comprendere tutto ciò, si è scelto di adottare un tipo di analisi che privilegiasse l’aspetto qualitativo. Preliminarmente, tuttavia, è stata effettuata un’indagine anche di tipo quantitativo, al fine di acquisire una maggiore consapevolezza sulle reti e sui programmi da sottoporre a più approfondito esame e su alcune loro caratteristiche (ad esempio sui singoli casi trattati e la loro tipologia, le qualifiche degli ospiti presenti etc.). I risultati di tale indagine sono già stati presentati in un apposito report distinto. Ad essi si farà riferimento, nelle pagine seguenti, ogni volta che si renderà necessario. Il campione è costituito dalla programmazione televisiva a contenuto informativo (ad esclusione dei TG e delle loro rubriche) in cui sono stati trattati argomenti di cronaca nera o giudiziaria oppure vicende di disagio individuale o sociale. Programmi che coniugano, intrecciano, elementi tipici del genere “informazione” ad altri più propri dell’“intrattenimento”. Sono stati esaminati i programmi dalle caratteristiche citate presenti sulle sette reti televisive nazionali generaliste Rai1, Rai2, Rai3, Rete 4, Canale 5, Italia 1 e La7.1 Il periodo considerato è il trimestre compreso tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2014. 1 Il campione di analisi consta dei seguenti programmi: •Rai1: A sua immagine, Domenica in, La vita in diretta, L’arena, Petrolio, Porta a porta, Storie vere, Uno Mattina e Uno mattina in famiglia. •Rai2: I fatti vostri, Protestantesimo, Senza peccato, Virus. •Rai3: Agorà, Amore criminale, Ballarò, Chi l'ha visto?, Come il peso dell'acqua, Gazebo, I dieci comandamenti, Mi manda Rai3, Pane quotidiano, Questioni di famiglia, Report, TV Talk. •Rete4: Quarto grado, Quinta colonna. •Canale5: Domenica live, Matrix, Mattino cinque, Pomeriggio cinque, Striscia la notizia. •Italia1: Le iene. •La7: Announo, Annozero, Coffee Break, Di martedì, La gabbia, L'aria che tira, Omnibus, Otto e mezzo, Piazza pulita, Servizio Pubblico IV LA TELEVISIONE DEL DOLORE Per ciascun programma sono state analizzate tutte le parti pertinenti (servizi, discussioni in studio o in collegamento esterno, reportage etc.) dedicate alla rappresentazione delle vicende di cronaca nera/giudiziaria o dei diversi casi di disagio individuale/sociale. Ne è emerso un corpus di quasi 300 ore, sottoposto ad analisi qualitativa. Per avere un’idea della mole della programmazione dedicata a questi temi, si pensi che è come se ogni giorno, ogni emittente trasmettesse un notiziario del dolore di mezz’ora. Perché tale è la durata media giornaliera della programmazione dedicata al dolore, pari a un telegiornale di durata “normale”. Ne è emerso, altresì, che il 96% circa di questa programmazione si concentra in 10 trasmissioni e precisamente, in ordine decrescente per spazio dedicato: Storie Vere, Pomeriggio Cinque, La Vita in diretta, Mattino Cinque, Quarto Grado, Chi l’ha visto?, Amore Criminale, I Fatti Vostri, Uno Mattina e Domenica Live. Si è pertanto deciso di estendere l’analisi a tali programmi, concentrando l’attenzione sugli aspetti e le caratteristiche di ciascuno di essi, consapevoli delle molteplici differenze che li distinguono per durata, periodicità di messa in onda e, soprattutto, per format. Una prima indagine sui programmi selezionati, effettuata tenendo conto anche della normativa in materia, dei codici di autoregolamentazione e delle raccomandazioni degli organi e degli istituti di garanzia e vigilanza sui media, ha consentito di individuare le categorie di riferimento per effettuare l’analisi vera e propria. Sono state rilevate sette aree di criticità: non violazioni in senso stretto di norme e codici deontologici, quanto piuttosto “cattive pratiche” ricorrenti nel racconto della “nera”. Nel dettaglio, le aree di criticità individuate sono le seguenti: • La raffigurazione strumentale del dolore: l’esibizione del dolore (pianti, volti affranti, violenza, accanimenti morbosi e voyeuristici, soggetti deboli etc.) • Lo spettacolo nel dolore: le forme inappropriate del racconto, toni e semantiche inappropriate (litigi, atteggiamenti irrispettosi, generalizzazioni, pregiudizi, sessismo, istigazione all'odio etc.), dibattiti e intrattenimento, gli ossimori pericolosi (omicidio passionale), riempimenti di contorno (i dettagli inutili, le testimonianze superflue etc.) • L'eccesso patemico nel racconto: la poetica, immagini e testi allarmanti, effetti sonori amplificanti, suspense, serialità, domande retoriche etc. • La narrazione empatica: la costruzione dell'empatia, immagini segnale, cinematografiche e sguardo, miscela di finzione e realtà, coinvolgimento emotivo. • Il processo virtuale: processo in TV, TV nel processo, il reality del processo, valutazione delle perizie, credibilità dei testimoni, partecipazione avvocati delle parti etc. • L’accanimento mediatico (the show must go on, se il fine giustifica i mezzi): violazione della privacy e aggressività di reporter. • La logica assorbente dell'infotainment: tv di servizio, finto intento pedagogico, denuncia sociale, indignazione, sdegno, apporto investigativo, condivisione della morale etc. Queste sette aree di criticità hanno costituito la griglia interpretativa adottata per l’analisi compiuta sui programmi. Nelle pagine che seguono verranno proposti un primo paragrafo di sintesi, per punti, dei principali risultati del monitoraggio; quindi una sezione più estesa e analitica, contenente le schede programma ovvero la descrizione generale del format del programma e il dettaglio delle criticità riscontrate (le “cattive pratiche”), con esempi e commenti a chiarimento. Poiché è emerso, anche, che non tutti i programmi pertinenti presentano significative criticità, per tali casi verranno evidenziati pure gli elementi “positivi” riscontrati. Sulla base di tali schede sono state elaborate le conclusioni che chiudono la ricerca. V LA TELEVISIONE DEL DOLORE SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA In generale: • L’attenzione alla cronaca nera è molto ampia e costante (100 ore al mese in media) • I programmi si concentrano