Francesco Vezzoli. “The Trinity”
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FRANCESCO VEZZOLI. “THE TRINITY” MAXXI di Roma, MoMA PS1 di New York, MOCA di Los Angeles: nel 2013 tre prestigiosi musei celebrano l’artista italiano al MAXXI GALLERIA VEZZOLI oltre 90 opere per la prima antologica in Italia dedicata all’artista 29 maggio – 24 novembre 2013, a cura di Anna Mattirolo al MoMA PS1 THE CHURCH OF VEZZOLI Autunno 2013, a cura di Klaus Biesenbach al MOCA CINEMA VEZZOLI Autunno/Inverno 2013, a cura di Alma Ruiz www.fondazionemaxxi.it | www.moma.org | www.moca.org Roma, 23 maggio 2013 . Internazionalmente riconosciuto come uno dei più brillanti artisti italiani della sua generazione, Francesco Vezzoli è protagonista nel 2013 di tre personali al MAXXI di Roma, al MoMA PS1 di New York e al MOCA di Los Angeles. Tre mostre autonome ma connesse nel grande progetto The Trinity , nato dalla collaborazione tra tre prestigiose istituzioni internazionali per esplorare e presentare al pubblico aspetti diversi e fondamentali del lavoro dell’artista e la sua evoluzione. Si comincia dal MAXXI di Roma che, dal 29 maggio fino al 24 novembre 2013, ospita la mostra Galleria Vezzoli, a cura di Anna Mattirolo , Direttore del MAXXI Arte , la prima antologica italiana dedicata a questa star dell’arte contemporanea. “Il MAXXI deve consolidare e rafforzare sempre più le proprie collaborazioni internazionali - dice Giovanna Melandri , Presidente Fondazione MAXXI -. Questo è uno dei nostri nuovi obiettivi. Nella ricerca, produzione e anche circolazione di mostre e progetti e nel sostenere giovani artisti, architetti e creativi di oggi. Attorno a Francesco Vezzoli si è costruito un grande team di lavoro tra più istituzioni e sono molto soddisfatta che il progetto parta proprio dal MAXXI, in Italia”. GALLERIA VEZZOLI Oltre novanta opere, alcune esposte per la prima volta, per raccontare il percorso artistico di Vezzoli, dai primi ricami del 1995 agli arazzi, le fotografie e i video più recenti, fino alle ultime sculture in marmo. Con un approfondimento sull’ autoritratto , che rimanda alle quadrerie dei musei d’altri tempi. Il titolo stesso della mostra si ispira, con leggerezza e ironia, alle grandi Gallerie romane del passato: suggerisce l’atmosfera sontuosa dei musei ottocenteschi e anche, tema caro all’artista e al curatore, una riflessione sul ruolo del museo contemporaneo. In linea con la volontà di non subire ma scegliere o creare lo spazio di mostra che da sempre caratterizza Vezzoli, le gallerie 2 e 3 del MAXXI sono state completamente trasformate: damasco rosso, boiserie, stucchi, nicchie e sculture classicheggianti hanno ridisegnato gli spazi avveniristici progettati da Zaha Hadid creando, in una sorta di “impertinente violazione”, un museo nel museo. A ulteriore conferma della duttilità del MAXXI, che rappresenta ogni volta una sfida e uno stimolo per i curatori e gli artisti e una sorpresa per il pubblico. “Vezzoli affronta, nei suoi modi, un tema per noi oggi centrale, il ruolo del Museo – dice Anna Mattirolo , Direttore MAXXI Arte e curatore della mostra - e lo fa attraverso le più classiche modalità di presentazione: galleria degli autoritratti, degli arazzi, delle sculture. Parodiando un museo tradizionale dell’800, l’artista ci invita a ragionare sulla funzione del Museo oggi, in bilico tra “museo tempio” e “museo usa e getta”: una riflessione sul mondo dell’arte contemporanea e sullo star system che gli ruota intorno, a cui è ormai difficile sottrarsi”. IL PERCORSO DI MOSTRA Moltissimi i riferimenti culturali che attraversano l’opera di Francesco Vezzoli, a partire dai primi lavori a piccolo punto, tecnica intima e privata elaborata durante la formazione londinese, in cui riproduce quadri astratti della Bauhaus, come gli Omaggi al Quadrato (Homage to Joseph Albers’s “Homage to the Square”- Fade to Grey e Green ) o Mark Rothko in Conversation Piece , entrambi del 1995. Per anni Vezzoli ha lavorato sul tema della fama e sui fenomeni mediatici e di comunicazione che la determinano, smascherandone i meccanismi. Coinvolgendo star internazionali del piccolo e del grande schermo, ha creato video e performance con Valentina Cortese, Franca Valeri e Iva Zanicchi ( Trilogia del Ricamo , 1997-99), con Helmut Berger in una rilettura di un episodio della soap opera americana Dinasty (The Kiss , 2000), con - tra gli altri – Helen Mirren, Milla Yovovich e Courtney Love ( Trailer per un Rifacimento di Caligola di Gore Vidal , 2005), con Sharon Stone e Bernard-Harry Levy ( Democrazy , 2007), con Eva Mendes in una rilettura di La Dolce Vita (Jeu de Paume, je t’aime! Advertisement for an exhibition that will never open , 2009) e con Lady Gaga ( Ballets Russes Italian Style – The Shortest Musical You Will Never See Again , 2009). Allo stesso percorso appartiene anche la grande installazione La Trilogia della Morte , di cui fanno parte le tre opere: Comizi di Non Amore , 120 Sedute di Sodoma e La Fine di Edipo Re . Presentata alla Fondazione Prada nel 2004 ed esposta a Parigi nel 2008 al Grand Palais, l‘installazione nasce da una riflessione sul pensiero di Pier Paolo Pasolini. Una sezione della mostra è dedicata agli autoritratti. Ne fanno parte, tra le altre, Self Portrait con Vera Lehndorff as Veruschka (2001), le fotografie della serie Francesco by Francesco (2002), realizzate con il fotografo di moda Francesco Scavullo, Francesco Vezzoli as Jean Cocteau (2002) e Greed (2010), in cui si ritrae sull'etichetta della bottiglia di un profumo che non esiste. L’autoritratto di Vezzoli trova una sua eternalizzazione negli ultimi lavori , le sculture in marmo del 2011 e 2012 che raffigurano l'artista nei panni di un satiro, di un togato romano e di un imperatore. Opere che segnano una svolta nella sua produzione: “da Hollywood al Louvre“, come egli stesso ha detto in un’intervista. Il mondo del cinema e della televisione, che per tanti anni hanno ossessionato l'immaginario creativo dell’artista, cede il posto alla rivisitazione dei capolavori dell'antichità classica. Come in Satire of a Satyr (Satira di un Satiro) del 2011 e Antique not antique: selfportrait as a crying roman togatus del 2012. A Galleria Vezzoli , seguirà nel prossimo autunno The Church of Vezzoli al MoMA PS1 di New York, a cura di Klaus Biesenbach: una chiesa sconsacrata del XIX secolo costruita originariamente al Sud Italia, smontata e rimontata nel cortile del MoMA PS1. Infine, al MOCA di Los Angeles in autunno inoltrato, Cinema Vezzoli , a cura di Alma Ruiz, dove l’artista, utilizzando il cinema classico europeo e lo star sistem Hollywoodiano, racconta l’ossessione di oggi per la fama, la politica e l’ostentazione pubblica della vita privata. Francesco Vezzoli Francesco Vezzoli è nato nel 1971, a Brescia, Italia. Ha studiato alla Central St. Martin School of Art di Londra dal 1992 al 1995. Attualmente vive e lavora a Milano. Il lavoro dell’artista è stato presentato in diversi musei tra cui The Garage CCC, Mosca, (2010), MOCA - Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2009), Kunsthalle Wien Project Space, Vienna (2009), Galerie nationale du Jeu de Paume, Paris (2009), Moderna Museet, Stoccolma (2009), L'UIF Wolfsonian, Miami (2008), Pinakothek der Moderne, Monaco di Baviera (2007), Esposizione Internazionale d'Arte, New Museum of Contemporary Art, New York (2001). Le sue opere sono state incluse in diverse Biennali, come la 2006 Whitney Biennal, la 49a e 51a Biennale di Venezia, la 26a Biennale di São Paulo, la 6a Biennale Internazionale di Istanbul, e in numerose mostre collettive. MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo info : 06.399.67.350; [email protected] | www.fondazionemaxxi.it - www.romaexhibit.it orario di apertura : 11.00 – 19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) |11.00 – 22.00 (sabato) giorni di chiusura : chiuso il lunedì, il 1° maggio e il 25 dicembre | biglietto: €11,00 intero, € 8,00 ridotto Ufficio stampa MAXXI +39 06 3225178, [email protected] La cartella stampa e le immagini della mostra sono scaricabili nell’Area Riservata del sito della Fondazione MAXXI all’indirizzo http://www.fondazionemaxxi.it/?page_id=5176 inserendo la password areariservatamaxxi . FRANCESCO VEZZOLI. “THE TRINITY” MAXXI in Rome, MoMA PS1 in New York, MOCA in Los Angeles: three prestigious museums celebrate the Italian artist in 2013 GALLERIA VEZZOLI at MAXXI over 90 works in the first Italian retrospective devoted to the artist 29 May – 24 November 2013, curated by Anna Mattirolo THE CHURCH OF VEZZOLI at MoMA PS1 Autumn 2013, curated by Klaus Biesenbach CINEMA VEZZOLI at MOCA Autumn/winter 2013, curated by Alma Ruiz www.fondazionemaxxi.it | www.moma.org | www.moca.org Rome, 23 May 2013. Internationally recognised as one of the most brilliant Italian artists of his generation, in 2013 Francesco Vezzoli is set to be showcased in three solo shows at MAXXI in Rome, MoMA PS1 in New York and MOCA in Los Angeles. Three independent exhibitions but each forming part of the major project The Trinity , born as a joint venture between three prestigious international institutions and exploring and presenting to the public diverse and fundamental aspects of the artist's work and development. The series begins at MAXXI in Rome where, from 29 May through to 24 November 2013, the museum will be hosting Galleria Vezzoli , the first Italian retrospective devoted to this star of contemporary art, curated by Anna Mattirolo , director of MAXXI Arte. “MAXXI has to consolidate and continue to reinforce its international ventures”, says Giovanna Melandri , president of the Fondazione MAXXI. “This is one of our new objectives. In terms of research and the production and circulation of exhibitions and projects in support of young artists, architects and creative figures today. A full-scale working team has been assembled around Francesco Vezzoli that has involved a number of institutions and I am delighted that the project gets underway at MAXXI in Italy." GALLERIA VEZZOLI Over 90 works, some exhibited for the first time, delineating Vezzoli's artistic career, from the first embroideries in 1995 to the tapestries, the photographs and the more recent videos, through to the last sculptures in marble.