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gennaio 2012. Rivista mensile del Club Alpino Italiano, n. 1/2012 - Sped. in abb. Post. – 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. montagne Tutti i popoli del Messner Mountain Museum Eiger 1962, la rievocazione Denis Urubko, intervista al grande alpinista la rivista del Club Alpino Italiano 360° gennaio2012 editoriale orizzonti e orientamenti

Perchè una nuova rivista

Cari Soci, cari lettori ormai addentro la seconda decade del terzo millennio, a un anno dal traguardo ideale del centocinquantenario di fondazione, ci siamo interrogati sul presente e sul futuro della montagna e su quale sia l’immagine che la nostra Associazione ne deve dare e deve dare di sé, con il senso di responsabilità nei confronti della comunità nazionale che la nostra storia, prima ancora che essere Ente di pubblica utilità, ci ha affidato. La nuova rivista, da questo numero mensile, nasce quindi con questo scopo e la sim- bologia insita nella testata Montagne360° vuole essere significativa dell’ampiezza e dell’approfondimento dell’informazione che attraverso di essa si intende dare, sugli orizzonti attuali, quindi a 360°, e sugli orientamenti e prospettive della e per la mon- tagna, in particolare per le Alpi, fulcro d’Europa, e per gli Appennini, spina dorsale d’Italia, senza tuttavia trascurare gli altri rilievi della Terra. Ma cos’è oggi la montagna, quell’entità geomorfologica che proietta luci ed ombre sulle pianure, condizionandone evoluzione e sviluppo, in quanto fornitrice di quell’elemento essenziale alla vita che è l’acqua dolce? A dircelo sono i protagonisti dell’interpretazione pubblicità della vita delle e sulle montagne, nel tempo e nello spazio. Eccoli, in ordine alfabetico: Abitanti, per i quali deve essere fonte di reddito sostenibile e comparabile, per non di- ventare quartiere dormitorio di un pendolarismo costoso e improduttivo per il territorio. KONG Antropologi, che rifiutano lo stereotipo di un paradiso perduto per sostituirvi quello di una potenziale nuova terra promessa. Artisti, per i quali la montagna, come l’altra grande entità naturale, il mare, è fonte di ispirazione e identificazione interiore. Famiglia, adulti, giovani, anziani, educatori, per i quali è ambiente di riposo, svago educativo, rigeneratore di salute e energie, fonte di stupore e riflessione. Giornalisti, per molti dei quali è sempre ed ancora assassina, come ai tempi preillumini- stici, non essendosi accorti dello ‘sdoganamento’ degli ultimi 250 anni di storia. Medici, che ne vedono l’inesauribile potenzialità di un laboratorio naturale in quota. Politici, per i quali è ancora un oggetto misterioso, serbatoio, scarso, di risorse e di voti, talvolta considerato, come l’ambiente più in generale, più un costo che un beneficio per la collettività. Religiosi, come costante elemento di riferimento simbolico e sede di divinità. Scienziati, che dall’Illuminismo ne hanno compreso l’importanza quale entità naturale da investigare e studiare nell’interesse dell’umanità. Speculatori, per i quali è una risorsa da spremere per i propri interessi, spesso contra- stanti con quelli delle popolazioni residenti. Sportivi, per i quali è il terreno di gioco, sia sopra che sotto la superficie, di cimento e diporto, per misurarsi con le forze della natura o immedesimarsi in esse. Storici che hanno ricercato e rivelato le interazioni e gli effetti della presenza umana, dalle origini ad oggi. Dodici categorie che, nel volgere di ogni anno ci accompagneranno con la loro presenza su queste pagine dando materia e contenuti a questa nuova voce del Club Alpino Italia- no, al quale si affianca www.loscarpone.cai.it con i suoi aggiornamenti settimanali, per le montagne di fuori porta, d’Italia, d’Europa e del mondo, con l’esperienza e, come si è detto, con la responsabilità dei 150 anni della nostra storia. Buona lettura e buon anno a tutti. Umberto Martini Presidente generale

gennaio 2012 montagne360° 1 Senza titolo-1 1 Photos : © Guillaume Vallot LYNX ghiaccio emisto. Ramponi modulabili perl’arrampicatasu LYNX punta. punte anteriori:bipuntaomono Semplice personalizzazionedelle DINAMICHE VERTICALI Agenzia di Petzl in Italia - èservita. ghiaccio, laperformance con lamaggiorpartedegliscarponi.Suneve,mistoo Permettono svariateconfigurazioniesonocompatibili ramponi LYNX rappresentanolasoluzioneideale. tooling,inuovi montagna? Dalcanaledinevealdry Cercate ramponipolivalentiperogniattivitàdi terreno. regolabile inbaseal Lunghezza dellepunte C.so Lombardia 75 - 10099 San Mauro Torinese (To) - Tel: +39 011 27 32 500 - Fax: +39 011 22 41 853 - [email protected] bordo anteriore. Adatti agliscarponiconosenza www.petzl.com/LYNX Maggiori informazionisu Adattarsi senza compromessi www.petzl.com 17/11/11 11.16 unveiled; mountains?; the Urubko; Denis Portrait. Medicine; Altitude High and Mountain Ads; 76>2011Generalindex Reviews; 68> New routes & first ascents; ascents; first & routes new climbs. Extraeuropean ispe Ghedina; Giuseppe 3D; in unveiled Dinosaurs Archeology. 42> Preta; della Spluga Museum; last; Mountain at Messner surrendered, Museums. Nordwand the When History. 01> Editorial; G. Ghedina. 34 42 Glacier de Zermatt, Saleina. › Foto© Himalaya. An “8000er” and the others; the and “8000er” An Himalaya. 18> 03> Contents; CAI News; CAI 70> e dsoeis Got mountains Ghost discoveries. New 16>

gennaio 2012. Rivista mensile del Club Alpino Italiano, n. 1/2012 - Sped. in abb. Post. – 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano. montagne Tutti i Museum popoli del Messner Mountain Eiger 1962, la rievocazione al grande Denis Urubko, intervista Letters; 56> uky Aa alr Cappadocia; Daglar, Ala Turkey. 38> la rivista del Club Alpino Alpino Club del la rivista Article 1. Crisis, what future for future what Crisis, 1. Article 12> 64> Mountain rescue; 05> On the stage. Environment/ Product74> News; pr Climbing; Sport 59> 360° gennaio2012 360° News; 360° 06> Speleology. 34> Portfolio. 47> 08 05 28 24 18 16 12 06 03 01 66> CAAI; Small 75> Alps. 62> 18

08> 60> 28> 24> > > attualità > > > > > > > > editoriale L. ZanzieR.Messner Messner MountainMuseum Giovanni Capra E finalmentelaNordwand siarrese Davide Chiesa Un ‘8000’eglialtri Jacopo Pasotti Svelate lemontagnefantasma Luca Calzolari Crisi, qualefuturo perlamontagna? R. MantovanieC.Caccia Denis Urubko Ambiente /Altasalute Umberto Martini personaggi musei storia Himalaya nuove scoperte articolo 1 news 360 sommario annonces; 76>Indicegénéral2011 cai; Ici 70> 3D; en révélés Ghedina; dinosaures Giuseppe Portfolio. Les Archéologie. 42> Preta; della Spluga Museum; Mountain Messner Musées. 28> autres; les dévoilées; fantômes montagnes montagne?; la pour future Urubko; santé; Denis Haute Personnages. / Environnement Éditorial; 01> CNSAS. Secours Alpin; Secours CNSAS. rnc extraeuropea; Cronaca 60> Histoire. A la fin la Nordwand s’est rendue; s’est Nordwand la fin la A Histoire. 24> e eterss informent; entreprises Les 74> u sommaire; Au 03> uqi. l Dga, Cappadocia; Daglar, Ala Turquie. 38> CAAI; 66> Nouvelles découvertes. Les découvertes. Nouvelles 16> Lettres; 56> ovle voies; Nouvelles 62> ril 1 Cie quel Crise, 1. Article 12> Himalaya. Un ‘8000’ et ‘8000’ Un Himalaya. 18> Livres di montagne; di Livres 68> es 360; News 06> 28 L’actualité:. 05> Spéléologie. 34> Escalades; 59> Petites 75> 76 75 74 70 68 66 64 62 60 59 56 46 42 38 34

47> 08> 64> > > > > > > > > > > > > > > > Giuseppe Ghedina Il grande teatro dellamontagna Marzia Lucianer I dinosaurisvelaticonil3D Rolando Larcher Ala Daglar, Cappadocia Max Goldoni Spluga dellaPreta indice generale 2011 piccoli annunci le aziende informano qui cai libri di montagna CAAI soccorso alpino nuove ascensioni cronaca extraeuropea arrampicata lettere portfolio archeologia Turchia speleologia CAAI; 66> Editorial; 01> Inhaltsverzeichnis 2011 Produktneuheiten; Kronik; Höhenmedizin; Briefe; 56> Kappadokien; Dinosaurier enthüllt in 3D; Daglar, Ala Türkei. 38> Museum; Mountain Als die Nordwand endlich kapitulierte; anderen; die und “8000er” Ein enthüllt; Himalaya: werden Geisterberge Berge?; die Entdeckungen. für Neue Zukunft welche Krise, 1. Artikel 12> gennaio 2012 62> Erstbegehungen in den Alpen; Buchbesprechungen; 68> sommario Sportklettern; 59> Inhalt; 03> 360° News; 360° 06> Kleinanzeigen; 75> gennaio 2012 plooi. pua el Preta; della Spluga Speläologie. 34> Aktuelles. Umwelt/Alpin- und Umwelt/Alpin- Aktuelles. 05> 47> Portfolio. Giuseppe Ghedina; montagne Portrait. Denis Urubko; Denis Portrait. 08> Außereuropäische 60> 28> Museen: Messner A News; CAI 70> Archäologie. 42> 64> Bergrettung; 24> Gesamtes 76> 360° Geschichte.

74> 18> 16> 3 attualità

Ambiente. Salviamo la foresta del Cansiglio

Anche quest'anno, il 13 novembre, alpinisti ed ambientalisti si sono ri- anziane, bacino d’utenza ben più ampio di quello prettamente legato allo trovati a Casera Palantina, nel Comune di Tambre (BL) per difendere la sci alpino. È auspicabile che, se le pubbliche amministrazioni intendono foresta del Cansiglio; anche quest’anno si è reso necessario dimostrare la investire, per sostenere un’economia locale oggi debole, lo facciano impo- contrarietà a progetti su cui la 'monocultura' dello sci si vorrebbe impo- nendo la riconversione dell’esistente ed indicando modelli imprenditoriali stare il futuro dell’economia montana. Chi conosce il comprensorio posto capaci di renderlo più gestibile anche economicamente. fra e Friuli, a ridosso della Foresta del Cansiglio e al di là del Par- È lecito quindi chiedersi se ci potranno mai essere stazioni sciistiche co Regionale delle Dolomiti Friulane – già parte di Dolomiti Patrimonio che producano più energia di quella che consumano, che funzionino ad dell’Umanità - si chiede se è veramente sensato finanziare, prevalente- energia solare, che isolino i loro edifici, gli alberghi e le seconde case per mente con soldi pubblici, un comprensorio sciistico posto in aree di così promuovere un futuro capace di imboccare strade alternative, a basso im- grande valenza ambientale ed a quote così basse. C’è da chiedersi se non patto ambientale e ad alta efficienza energetica. Lo sci alpinismo, l'escur- sarebbe più saggio investire su obiettivi nuovi e orientati al futuro, se non sionismo estivo ed invernale, ma anche lo sci da fondo escursionismo, sia il caso di ragionare con sobrietà e lungimiranza, anziché continuare la trovano nel contesto del Cansiglio un ambiente unico che non può essere sfida tecnologica dei luna-park sciistici, obiettivi che non hanno né criteri, banalizzato con degli impianti per lo sci alpino. Se la politica delle due né idee chiare sulla sostenibilità dei progetti, sulla loro compatibilità con il Regioni capirà il messaggio globale che viene da Casera Palantina e saprà clima e soprattutto sulla loro reale redditività. Questo tipo di turismo che indirizzarlo localmente, molte cose potranno finalmente cambiare. I nostri inietta illusioni alle popolazioni locali, è ormai superato. Lo dimostrano gli riferimenti, oltre al documento interno CAI del Bidecalogo, è la Conven- Stati ed i Paesi che hanno, più che da noi, una storia ed una tradizione zione delle Alpi, che è l’unico trattato oggi in grado di evidenziare le pecu- turistica e che dimostrano come la clientela cerchi cose diverse e spalmate liarità della montagna distinguendola dalle logiche del profitto speculati- nelle varie stagioni. Il futuro delle piccole stazioni invernali a quote rela- vo in funzione della crescita sociale ed economica. Fra i suoi protocolli si tivamente basse è già finito, non si regge più economicamente, mentre la devono vedere il turismo e l’agricoltura viaggiare in sintonia con il rispetto tendenza è quella di proseguire con i grandi comprensori, dove altitudine dell’ambiente. Su questo tutto il Club Alpino Italiano e la Commissione e spazi naturali permetteranno ancora di mantenere l’attrazione per lo sci. Tutela Ambiente Montano si propongono, per essere interlocutori seri e Allora serve riconvertire anche coloro che si ritengono ancora pionieri credibili, un obiettivo comune che è quello di dare un futuro durevole per turistici affinché vadano alla ricerca di idee originali che già la natura of- far rivivere alla montagna e a chi in montagna ci vive. fre senza troppi costi aggiuntivi in ogni stagione: queste alternative sono di Antonio Zambon sempre più apprezzate sia dai giovani che dalle famiglie e dalle persone Presidente GR Friuli A CURA DELLA CCTAM Alta salute. Acqua azzurra, acqua chiara: è proprio vero?

Per vari fattori il dissetarsi presso una sorgente alpina non è sempre esente della Katadyn è utile per soddisfare le necessità di un piccolo gruppo di da rischi. Se poi ci troviamo in zone tropicali o subtropicali o in città o in alpinisti. Per esigenze personali esiste la borraccia Katadyn che è fornita zone rurali di paesi a basso tenore igienico, la situazione si fa ancora più di un filtro ceramico, di una cartuccia di resina iodata e di un blocco di critica. I microrganismi presenti nell’acqua non potabile sono solitamente carbone attivo per rimuovere sapori sgradevoli. Con caratteristiche simili causa di diarrea. La diarrea non va sottovalutata perché può essere causa è la borraccia della drinkSAFE-systems e della Web-Tex. In situazioni di di disidratazione e sappiamo bene come questo non sia auspicabile nella emergenza possono essere utilizzate le cannucce filtranti che, tuttavia, pratica sportiva e in alta quota. In zone non conosciute è importante valu- sono gravate da un alto costo e da una ridotta autonomia in litri. tare attentamente la fonte di approvvigionamento. Se ci sono dei sospetti Raggi ultravioletti: Esistono apparecchi tascabili in grado di sfruttare è necessario correre ai ripari rendendo l’acqua potabile con il materiale l’emissione di raggi ultravioletti per sterilizzare l’acqua. La SteriPEN è una che ci siamo portati con noi. A disposizione abbiamo diversi metodi e l’uti- lampada UV portatile. È sufficiente immergerla e mescolare l’acqua per lizzazione combinata di metodi diversi dà certamente i risultati migliori. circa 5 minuti per ottenere acqua potabile. Metodi fisici: Per potabilizzare correttamente l’acqua (da virus, batteri e Sono state descritte molte tecniche ma che consigli posso dare? Tutto di- parassiti) sarebbe sufficiente portarla a vigorosa ebollizione per poco più pende da cosa ci accingeremo a fare. Nella maggior parte delle situazioni di un minuto. Tuttavia, ad altitudini superiori ai 2000 mt, per essere certi non è un problema trovare delle bottiglie di acqua minerale. Se possiamo che anche i virus siano inattivati è opportuno prolungare l’ebollizione per scegliere acquistiamo l’acqua minerale gassata che, a differenza di quella almeno tre minuti. naturale, non può essere contraffatta. Portare con sé litri d’acqua a volte Metodi chimici: L’argento - Micropur è efficace solo contro i batteri e diventa improponibile. non contro virus e altri parassiti. Efficace contro batteri e virus è invece il In queste situazioni tornano utili le borracce con filtro che ci permettono Micropur forte, combinazione di sali d’argento e cloro. di utilizzare le fonti d’acqua incontrate lungo il percorso e ci garantisco- Il cloro è efficace contro batteri e virus ma non è la sostanza da preferirsi no una continua e corretta idratazione. Nel caso di spedizioni con più contro i protozoi e le loro cisti. Lo iodio è un ottimo prodotto che pro- partecipanti è utile una minipompa dotata di filtro ceramico. In queste tegge dai protozoi e dalle loro cisti. Viene inattivato in misura minore del situazioni è opportuno utilizzare il Micropur forte per la completa pota- cloro da parte di inquinanti organici. Non agisce su uova e larve. Un altro bilizzazione e lo stoccaggio dell’acqua. Per una trattazione più completa sistema utile è il depuratore Miox della MSR che utilizza sale comune, una dell’argomento si rimanda al capitolo sulla potabilizzazione dell’acqua del Spluga della Preta pag. 34 piccola quantità d’acqua e corrente elettrica fornita da due batterie. La manuale del CAI Medicina e Montagna. corrente ha il compito di creare piccole quantità di soluzione ossidante. Adriano Rinaldi Ultrafiltrazione: Il mercato offre moltissimi tipi di filtri. Il filtro Pocket Commissione Centrale Medica del CAI

gennaio 2012 montagne360° 5 news 360°

Giorgio Sommer al Museontagna La misura del confine In breve Il Museo Nazionale della Monta- verso formato contenenti vedute Due topografi, uno svizzero e un gna CAI-Torino, con il sostegno urbane di Napoli e paesaggi del- › Teli bianchi sul Presena italiano, sono chiamati dall’am- della Compagnia di San Paolo e la la Svizzera, con una significativa Qual è stato il risultato dei grandi teli bianchi che da ormai quattro anni ministrazione di un piccolo co- collaborazione della Città di Tori- serie relativa alla Ferrovia del sono stati sperimentati sul Ghiacciaio del Presena? Stando a una relazione mune delle Alpi per individuare i no, CAI, CAI-Napoli, presenta un' Gottardo, realizzata dopo la con- del direttore di Meteotrentino, Alberto Trenti, “mediamente lo spessore di confini tra i due stati, andati per- importante selezione di stampe clusione dei lavori di costruzione. neve salvato è stato di 1,4 metri, per un totale complessivo di 280 mila duti, e definire così la proprietà di del fotografo Giorgio Sommer. Il percorso espositivo segue l’an- metri cubi di neve, che in condizioni naturali sarebbero andati completa- una mummia emersa dai ghiacci. La mostra, allestita con collezio- damento cronologico e geografi- mente persi”. Ma al di là delle sperimentazioni, non è comunque possibile Il sindaco del piccolo paese italia- ni originali appartenenti al Mu- co del lavoro di Giorgio Sommer, salvare i ghiacciai coprendoli per tutto il corso dell’estate. L’obiettivo della no spera in tal modo di rilanciare seomontagna, propone stampe nato a Francoforte nel 1834 e copertura del Presena, a detta degli ambientalisti, era piuttosto quello di il turismo del luogo. Le accurate fotografiche realizzate tra gli giunto in Italia nel 1857, prima garantire la stagione degli impiantisti. Loro infatti l’onere della spesa (teli indagini dei due portano alla luce anni 1860-1899 in Italia (Napoli a Roma, e poi a Napoli, dove aprì e manodopera per l’installazione). La Provincia di Trento ha poi colto l’oc- un delitto del dopoguerra e i se- e dintorni soprattutto, ma an- il suo primo studio fotografico, casione per studiare, con i tecnici di Meteotrentino e gli esperti dell’Uni- greti che nasconde. È la sinossi che Torino e i laghi di Garda e a cui seguì, nel 1890 circa, una versità di Milano, gli effetti dei teli sul ghiacciaio. (rm) di 'La misura del confine', film di Maggiore) e in Svizzera (le strade succursale nella città di Palermo. Andrea Papini a cui ha collabora- ferrate e la nuova conformazione Dal 25 novembre 2011 all'11 mar- to la Sezione CAI di Varallo (VC). del paesaggio) e tre album di di- zo 2012. › 1 milione per l'antica strada transfrontaliera L'UE ha appena stanziato 1 milione 475 mila euro (su 1 milione 875 mila, costo complessivo dell'opera) per il ripristino dell'antica strada transfron- taliera tracciata sulle Alpi Marittime nel IX secolo da Carlo Magno. Il Ritrova oggetto dalla De Martin nuovo presidente Un alpinista CAI finanziamento beneficerà enti locali italiani e francesi; i lavori inizieranno sul VII tra aprile e maggio 2012, per concludersi due anni dopo: si potrà lavorare carcassa del B-17: l’appello del TrentoFilmfestival solo in estate, perché si tratta di un tracciato che corre tra i 1800 e i 2000 Nell’ambito della spedizione metri di altitudine, per una lunghezza di 40 km. La strada si sviluppa tra il Su La Rivista di settembre-otto- eredi del legittimo proprietario: Roberto De Martin (past Pre- per l’unanimità con cui è stata internazionale Putha Hiun- territorio di Ventimiglia e quello di Limone Piemonte, passa attraverso le bre 2011 Gianni Boschis ha rac- malgrado sia un oggetto di uso sidente Generale, nella foto) è ratificata sia la nomina del vice- chuli 2011, l’alpinista vicen- province di Imperia e Cuneo e quelle francesi di La Brigue e Tende. contato la storia del B-17 caduto comune, la penna in questione il nuovo Presidente del Trento- presidente che la mia, nonché la tino Sergio Zigliotto (foto) sul Monte Bianco nel dopoguerra acquista un accresciuto valore Filmfestival.Il suo nome è stato conferma di Luana Bisesti per la e socio CAI di Thiene (VI) ha e di come si stia adoperando per simbolico. proposto dal Club Alpino Italia- parte organizzativa. raggiunto la vetta di questa › Primo Master in Medicina di montagna restituire ai familiari gli ogget- no, rispettando la consuetudine Questo fa prevedere la capacità splendida montagna di 7246 Il master, primo di questo tipo in Italia e secondo in Europa, è indirizzato ti dell'equipaggio scomparso in dell’alternanza fra Comune di di un bel lavoro in cordata in un m, denominata anche Dhau- a medici italiani ed esteri in numero massimo di 20: si terrà a Varese, quell'incidente aereo. Il Tenente Trento e CAI – i due soci fonda- organismo che, unendo pubblico lagiri VII, il giorno 20 otto- presso l'Università dell'Insubria. Punta a diventare il corso di riferimento Colonnello Giuseppe Magrin se- tori – nel designare il presiden- e privato, è per certi versi d’esem- bre alle ore 9.30 del mattino. a livello internazionale nel campo della medicina di montagna, avendo gnala di aver ritrovato sul luogo te. Il direttivo ha quindi ribadito pio per quello che dovrebbe ac- Come riporta la cronaca della ottenuto l'approvazione da parte di UIAA, ICAR e ISMM, le organizzazioni della tragedia una penna (foto), piena fiducia a Luana Bisesti ri- cadere più spesso anche in questi spedizione “la salita è stata più importanti nel campo della sicurezza e della medicina di montagna. che è pronto a restituire agli confermandola alla direzione, e tempi economicamente difficili”, molto impegnativa, osteggia- Prevede 1.500 ore di lezione come da regolamento accademico, di cui 550 ha nominato Gianluigi Bozza Vi- queste le prime parole del nuovo ta da forti venti e da tempe- tra esercitazioni tirocini e lezioni sul campo. Si basa sulla collaborazione cepresidente. “Sono soddisfatto presidente del TrentoFilmfestival. rature che hanno toccato i tra Università dell’Insubria e l’Institute of Mountain Emergency Medicine, -27°C: solamente 6 alpinisti diretto da Hermann Brugger che fa capo ad EURAC a , punto di Web and blog su 13 sono riusciti ad arrivare riferimento nel campo della medicina di montagna, e vedrà la partecipa- sulla cima”. Il Putha Hiunchu- zione come docenti dei maggiori esperti a livello internazionale. Molti i www.appenninobianco.it CAI ed Ente Parco insieme per il Pollino li è una splendida ed isolata patrocini ricevuti, tra cui quelli del Club Alpino Italiano e della Regione L’Appennino da nord montagna che si trova nella Lombardia. a sud › Un portale inte- È stata siglata venerdì 11 novem- sidente del Club Alpino Italiano dei Gruppi Regionali CAI di Ca- regione nepalese del Dolpo, ramente dedicato alla più bre, a Castrovillari (CS), nella sede Umberto Martini (foto), la Con- labria e Basilicata, Pierluigi Man- ancora lontana dai trekking e caratteristica tra le catene dell'Ente Parco Nazionale del venzione quadro di collaborazio- cuso e Pino Alessandro. La Con- dal turismo di massa. › A passo d’asino montuose italiane: la dor- Pollino, dal presidente del Parco ne tra il Parco e il CAI riguardante venzione, che durerà tre anni, ha Il 12 e il 13 novembre 2011, nel Parco del Cilento, è stata inaugurata la sale appenninica. Domenico Pappaterra e dal pre- la rete sentieristica e la viabilità tra gli scopi quello di ''instaurare prima tratta della 'Ciucciopolitana': dal Monte Cervati, il più alto monte Vi si trova tutto l'indispen- minore del ter- e attivare rapporti di collabora- del Parco e di tutta la Campania, fino al Golfo di Policastro. Una vera e sabile per raccogliere in- ritorio protetto zione'' tra il Parco del Pollino e il propria metropolitana rurale, fatta di stazioni di sosta a passo di asino, formazioni e programmare calabro-lucano. Club Alpino Italiano, nei settori per scoprire i luoghi più belli del Cilento interiore, dove l’aggettivo inte- un viaggio sulla neve: Alla firma erano indicati, attraverso un gruppo riore ha una doppia valenza: significa sia ‘interno’, cioè non necessaria- bollettini meteorologici, presenti tra gli di lavoro composto da rappre- mente legato al turismo balneare, ma significa anche il Cilento dell’animo. iniziative, eventi. In più: webcam puntate sulle località di montagna, altri il direttore sentanti del CAI, individuati dai Ci sono infatti splendidi angoli del Parco Nazionale che offrono ai vian- una sezione dedicata agli utenti registrati e la pagina aggiornata dell'Ente Parco presidenti dei GR di Calabria e danti colori, odori e sapori della tradizione contadina: gusti da riscoprire delle ultime notizie. Annibale Formi- Basilicata, e da rappresentanti e da rivalutare. ca, e i presidenti del Parco. a cura di Gianni Zecca

6 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 7 alpinismo personaggi

vietato. Gli Altaj, il Tien Shan, i vulcani della Kam- A fronte. solitaria, in giornata, di una via diretta sulla parete sud Denis Urubko, chatka… Roba da esploratori ottocenteschi, frammenti Denis Urubko, del …». d’oriente avvolti nella nebbiolina impalpabile che fa da e Cory Rimane però da capire quanto sia giusta, dal punto di quinta a scorribande d’altri tempi. Richards in vetta al vista etico, una forte esposizione al rischio. II (8035 In quelle lande appartate, le alte terre asiatiche s’im- m, Karakorum), salito Urubko: «L’uomo ha la necessità di avere dei veri tra- l’alpinista che voleva pennano sopra un mondo silenzioso e selvaggio. Do- in prima invernale il 2 guardi, e ha bisogno di definire il modo con cui può minano una wilderness che la fa ovunque da padrona, febbraio 2011. raggiungerli. E non penso soltanto all'alpinismo... in un alternarsi di stagioni dalle temperature estreme, Qui sotto. L'etica alpinistica è diversa per ciascuno di noi, e ov- specialmente in inverno, quando le temperature scen- Denis Urubko viamente le regole sportive non valgono per alpinisti dono di decine di gradi sotto lo zero. Ma anche là, negli scatenato con che partecipano ad una spedizione solo per il piacere ultimi anni sono nate nuove storie. la chitarra al Bistrot di farlo. E poi, se io decido di seguire un cammino des Sports di fare l’attore Denis Urubko, classe 1973, nato nel Caucaso setten- speciale, non posso e non devo obbligare gli altri a fare Chamonix dopo la trionale e naturalizzato kazako, è il quindicesimo uomo vittoria ai Piolets lo stesso». ad aver scalato tutti gli ‘Ottomila’, e il nono ad esserci d'or 2010. L’Himalaya, dunque. Ma non solo quella. Per Denis I quattordici ‘8000’ senza mai usare le bombole riuscito senza le bombole dell’ossigeno. Dalla sua ha Foto© C. Caccia. Urubko il richiamo delle montagne che lo hanno te- anche la prima invernale di e Gasherbrum II, nuto a battesimo nei suoi primi anni di alpinismo è dell’ossigeno, tre splendide vie nuove su , assieme a Simone Moro, da sempre suo mentore, e tre sempre fortissimo. vie nuove, rispettivamente sul Broad Peak, sul Manaslu e . Ma nel cuore dell’alpinista kazako c'è e sul Cho Oyu (quest’ultima gli ha fatto vincere, col L’ultima avventura compagno Boris Dedeshko, il Piolet d’or nel 2010). Tra le vette celesti dell’emisfero settentrionale, dove anche altro La ‘collezione degli 8000’ non è stata proprio casuale, oggi il minuscolo Kirghizistan si incunea a oriente tra ma per Urubko non è mai stata l’obiettivo principale. il Kazakistan e la Cina, si innalza il Pik Pobeda. Sca- «Proprio così» spiega Denis, «è stata soltanto la logica lato per la prima volta nel 1938 da Leonid Gutman, testo e foto di R. Mantovani e C. Caccia conseguenza della ricerca di difficili vie nuove su quel- le montagne. Ma sulla vetta del Cho Oyu non mi sono sentito affatto felice. Ero troppo stanco. L’unica sensa- zione piacevole era dovuta al fatto che non c’era più Dormiva sulle panchine di Almaty niente da salire. Piuttosto, ricordo la rabbia, una cosa che in precedenza non avevo mai provato». Rabbia? «Ero molto arrabbiato per la mia decisione di continuare a salire nonostante il cattivo tempo, nono- stante avessi capito che Boris ed io, per sopravvivere, saremmo dovuti tornare indietro. Ero arrabbiato con me stesso per aver scelto la vetta anziché la vita. È sta- to il mio unico vero pensiero sulla cima del Cho Oyu, la sera dell’11 maggio 2009». Vie nuove sugli ‘8000’. La stessa strada seguita da alpi- nisti come Kukuczka... «Kukuczka è arrivato ben prima di me. Io mi sono li- mitato a seguire il suo esempio e quello di fuoriclasse come Kazbek Valiev, Vlad Smirnov e Anatoly Bukreev, pionieri del nuovo stile. Per essere come loro occorre percorrere una strada alternativa, con regole e obiettivi diversi: io, che ho scelto di continuare il loro gioco, ci sto provando». Classe 1973, Denis Urubko è nato a Nevinnomyssk (in Russia, nel nord del Cauca- E il rischio? È inevitabile chiedere a Urubko se l’evo- so) e ha ereditato la passione per la montagna dal padre, topografo. luzione dell’himalaysmo debba per forza passare attra- Nel 1987 la sua famiglia si è trasferita sull’isola di Sakhalin, e nel 1990 a Vla- verso salite sempre più rischiose. E lui risponde così: divostok. Là Denis studiava, lavorava come netturbino e guardarobiere, sognava «Sì, ma solo per noi, e solo in questo momento. Ciò che di diventare attore e inoltre, formatosi alla scuola di in solitaria di oggi ci sembra pericoloso, domani potrebbe non esser- , dedicava tutto il suo tempo libero alle ascensioni. Nel 1992, lo più. Il rischio non è una costante: varia, e si riduce dopo le prime trasferte alpinistiche in Pamir, è arrivata la svolta: l’incontro con col tempo. Il miglioramento dei materiali, gli sviluppi Ervand Ilyinsky, leader del corpo sportivo militare kazako. All’inizio del ’93 Denis della medicina e della fisiologia, la preparazione psico- si è trasferito ad Almaty e nel dicembre dello stesso anno è riuscito arruolarsi logica degli alpinisti sono elementi che fanno diminui- nell'esercito. Da quel momento il crescendo delle sue salite è stato inarrestabile e re i rischi. Cinquanta o sessant'anni fa, certe mie salite oggi il sognatore senza dimora, che dormiva sulle panchine della vecchia capitale ell’immaginario dell’alpinismo si stanno insi- scalatori di tutto il mondo sono apparsi altri nomi e di oggi sarebbero state considerate una sfida temeraria. del Kazakistan, è uno dei migliori alpinisti del mondo. Una sola volta, Denis ha nuando nuove montagne. L’Himalaya, il Ka- altri orizzonti. Non nuovi in assoluto, ma lontani e Oggi, invece, pur rimanendo scalate molto rischiose, provato a raccontare la sua storia al pubblico italiano, e lo fatto in un libro: Colpe- Nrakorum e l’Hindukush non sono più l’ultimo persi nel nulla. Soprattutto inaccessibili e remoti, per- non sono più viste come una follia. E chissà, forse tra vole d’alpinismo, uscito nella collana ‘Campo/quattro’ (edizioni Priuli & Verlucca), orizzonte dell’avventura. Nel libro dei sogni degli ché fino a pochi anni fa appartenevano a un mondo qualche anno rientrerà nella norma anche l’apertura in nel 2010 (pp. 336, 18.50 euro).

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dei sovietici sui nazisti. La vetta del Pobeda fu nuovamente calcata nel 1956, per la cresta nord, da una cordata guidata dal leggen- dario alpinista sovietico Vitaly Abalàkov. In seguito ci fu chi sollevò ingiustificati interrogativi sulla salita di Gutman e compagni, al punto che alcune fonti attri- buiscono tuttora (ma è un errore) la prima assoluta del colosso alla spedizione del 1938. Non esistono dubbi, invece, sull’ultima, importante scalata al Pobeda. Una scalata grandiosa, firmata da Denis Urubko e Gennady Durov nei giorni che vanno dal 10 al 15 agosto 2011. I due kazaki – veterani del- la zona – hanno risolto con uno stile inappuntabile un problema alpinistico che da anni rovinava il son- no agli scalatori dell’Est. Stiamo parlando della parete nord della montagna, nel settore che sta a destra della storica via Dollar Route (3000 m, 5B nella scala russa, 1982), opera di Vlad Smirnov e compagni, e a sinistra della più recente Camel Buttress (2500 m, 6B nella sca- la russa, 2009), di Vitaly Gorelik e Gleb Sokolov. Evgeny Ivanov e Alexander Sidorenko, fu misurato L'avventura ha preso il via a metà luglio, con un pro- con un vecchio altimetro. Gli fu attribuita una quota gramma ambizioso. Denis progettava di portare a ter- di 6930 metri, e la vetta venne dedicata al ventennale mine la prima ascensione della parete ovest del Pik di fondazione del Komsomol, l'Unione comunista della Prezhevalskogo (6240 m), salire il (6995 gioventù. m) per completare l’acclimatazione e, da ultimo, af- Nel 1943, durante una campagna topografica dell’Ar- frontare la nord del Pobeda. (VII, A2 e M5), e il 25 luglio, a mezzogiorno, sono sbu- A fronte in alto. quattro impegnative lunghezze (VI+ e M6), hanno de- mata Rossa, la montagna, che a sud chiude con una Dopo aver cercato invano le tracce di due alpinisti po- cati sulla vetta. Denis Urubko. ciso di bivaccare. Il giorno 14, dopo un quinto tiro tec- muraglia gigantesca il ghiacciaio Zvëzdochka, salì in lacchi scomparsi nel 2010 nei dintorni del Passo Odin- A quel punto, che fare? Denis ha deciso di proseguire: Foto© C. Caccia. nico (M4), Denis e Gennady hanno continuato su neve altezza. La nuova misurazione diede come risultato nadtsati, tra il Pik Odinnadtsati (5437 m, a ovest) dal dal ghiacciaio Inylchek settentrionale, da solo (Boris ha Sotto. dura, salendo prevalentemente di conserva. Si sono Veduta aerea del 7439 metri. Era la vetta più alta del Tien Shan, la se- Pik Bayancol (5841 m, a est), Urubko e Boris Dedeshko dato forfait al campo 2), è salito sulla vetta del Khan ghiacciaio Zvëzdochka infilati tra i due grandi seracchi a metà parete e hanno conda dell’Unione Sovietica dopo il Pik Stalin (in se- hanno raggiunto il valico e poi il ghiacciaio Inylchek Tengri, ha passato la notte lassù e poi è sceso per il e del Pik Pobeda guadagnato una costola rocciosa, scalandola lungo il guito Pik Kommunizma e oggi Pik Ismail Samani, 7495 settentrionale. Un breve riposo al campo base, e via. versante opposto, raggiungendo il ghiacciaio Inylchek (7439 m). fianco sinistro. Passati quindi sul fianco opposto, han- m), e inoltre il ‘7000’ più settentrionale della terra, e tre Alle tre del mattino del 22 luglio, Denis e Boris han- meridionale. Là lo attendeva Gennady Durov, già ac- In questa pagina da no continuato fino ad un luogo adatto al bivacco, poco anni più tardi fu battezzato con il nome attuale, Pik no attaccato i 1500 metri della parete ovest del Pik climatato per la Nord del Pobeda, grazie a un paio di sinistra. sotto le bastionate rocciose superiori. Pobeda, e divenne il monumentale ‘Picco della vittoria’ Prezhevalskogo. Tre giorni e mezzo di difficile scalata salite sul Khan Tengri. Denis Urubko e Boris Il giorno successivo ha visto i kazaki impegnati sulla Quattro giorni di riposo e il 10 agosto 2011, alle sei Dedeshko, con la rampa che sale in direzione della Dollar Route e suc- giornalista Anna del mattino, è cominciato l’ultimo atto della lunga ca- Piunova, festeggiano cessivamente sulle rocce (due lunghezze di VI+ e M4), valcata. Abbandonato il campo base, Denis e Gennady la vittoria ai Piolets fino a un pendio nevoso che, sulla sinistra, invitava Una svolta epocale hanno risalito il ghiacciaio Zvëzdochka. A 4500 metri d'or 2010 per la loro a piegare sulla via di Smirnov. Urubko e Durov non Grandi spedizioni e grandi squadre. L’alpinismo sovietico in Hima- di altitudine, si sono ritrovati a tu per tu con la grande via sul Cho Oyu. hanno tuttavia ceduto alla tentazione: hanno conti- laya, prima del crollo dell’impero, era organizzato in maniera capil- parete. A sinistra, il pendio nevoso verso la cresta della Foto© C. Caccia. nuato per la loro strada, seguendo una linea logica e lare, e ogni scalata importante poteva contare sulla collaborazione via di Abalakov, in mezzo la Dollar Route (il suo an- Urubko e Ueli Steck. indipendente. Si sono però imbattuti in un’altra fascia Foto© C. Caccia. di un elevato numero di scalatori, selezionati con dure prove. Negli damento sinuoso ricorda una “S”), e a destra il sogno rocciosa. Che fare? La cordata ha trovato la soluzione anni ’80 del secolo scorso era capitato così per la parete sud ovest da realizzare. del problema a destra, e con due lunghezze di VI e VI- dell’Everest, nell’82, al Kangchenjunga nel 1989 e in altre occasio- I due alpinisti sono saliti a sinistra, seguendo la via è riuscita a superare l'ostacolo. Poi, tutto si è fatto più ni. Per ordine dei capi spedizione, tutti dovevano usare l’ossigeno, del 1956 fino a quota 5000. Quindi hanno traversato a facile: 150 metri di neve e rocce che hanno condotto era un obbligo tassativo. Era una questione di mentalità. Non che destra, verso la linea del 1982 e il cuore del loro pro- gli alpinisti sulla cresta sommitale del Pobeda. Il cielo nei gruppi alpinistici mancassero punte d’eccellenza, ma gli scala- blema. Il giorno dopo, però, il tempo è peggiorato e, a non prometteva nulla di buono. E allora, giù gli zaini tori erano abituati ad esprimere la loro forza nello stare insieme e causa della grande quantità di neve caduta, le valanghe e via, verso la vetta. Venti minuti più tardi – erano alle nel rimanere uniti. Tanto più che l’individualismo era considerato hanno cominciato a spazzare la parete. Sono seguite 19.10 del 15 – Denis e Gennady sono arrivati sul ver- un peccato nei confronti della società sovietica, e la propensione lunghe ore di paura e un bivacco snervante. La mattina tice assoluto del Tien Shan, la fine del sogno. Freddo, per le solitarie un’attività scellerata. successiva Urubko e Durov hanno preferito scendere stanchezza, e un desiderio solo: scendere di lassù, il più Poi, nell’autunno del 1989, caddero il muro di Berlino e la cortina per un tratto e, nonostante la scarsa quantità di cibo a in fretta possibile, ben sapendo che la via normale è di ferro, e due anni più tardi l’impero sovietico andò in frantumi. tamente ribaltata. È finito il periodo della komanda, l’alpinismo disposizione, hanno deciso prendersi una breve pausa lunga e non facile. Per qualche tempo l’alpinismo fu allo sbando. Per qualche stagio- di gruppo sostenuto dalla federazione, e accanto alle spedizioni prima di tentare la vetta. In un paesaggio da favola, seguendo la cresta occi- ne si registrò anche una vera e propria diaspora di scalatori oltre tradizionali sono emersi giovani capaci di affrontare in stile alpino Nuova partenza nella notte tra il 12 e il 13 agosto. La dentale quasi piatta, alle 23.00 Denis e Gennady sono i confini del paese. Ma non era facile mutare abitudini e menta- itinerari impegnativi anche alle altissime quote. Assieme a Valey cordata ha traversato a lungo verso destra, raggiun- giunti al campo sulla cima ovest del Pobeda (Vazha lità, dopo 74 anni di comunismo. Con la fine dell’Urss si smise di Babanov, Pavel Shabalin, Yuri Koshelenko, Alexander Ruchkin, gendo la crepaccia terminale (l’inizio della linea diret- Pshavela, 6918 m). Trascorsa la notte lassù, in compa- arrampicare tutti insieme, e si faceva gruppo in base alle diverse Desnis Urubko è stato e continua ad essere l’emblema del cambia- ta). Poi su, diritti fino al primo tratto chiave della via: gnia di alcuni amici, il 16 agosto hanno macinato altre nazionalità. Negli ultimi 15 anni la logica del passato si è comple- mento. una fascia rocciosa lungo la quale, dopo aver risolto sei ore di discesa, fino al campo base. ‹

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anni». alla presenza del CAI in quanto garante super partes Quale futuro per la della montagna». Cosa pensa di fare per contrastare i grandi tagli che hanno colpito il CAI e il CNSAS? Se dovesse esprimere un cruccio? «C'è stata purtroppo una congiuntura sfavorevole. Il «Ci manca un ministro della montagna. Nel preceden- montagna nell'epoca crollo verticale del governo non ha consentito di esa- te governo, Raffaele Fitto, ministro per i rapporti con minare in Senato il Decreto sullo sviluppo e quindi la le Regioni aveva una delega sulla montagna e noi possibilità di presentare emendamenti. Io avevo già ogni tanto gli tiravamo la giacca per ricordarglielo. presentato un doppio emendamento, giudicato rice- La montagna non era tra i suoi interessi prioritari, ma vibile, che proponeva uno stanziamento straordinario almeno avevamo un riferimento. Con Fitto abbiamo di 500.000 euro ciascuno per il CAI e per il Soccorso cercato un dialogo, per la verità senza grossi risultati, della crisi? Alpino. La richiesta originaria era di un milione per io gli avevo già chiesto un incontro ufficiale con il entrambi, ma era stata giudicata eccessiva e rischiava Gruppo Amici della Montagna ma la caduta del Go- A colloquio con il senatore Giacomo Santini e di non essere dichiarato ammissibile per mancanza verno lo ha reso impossibile». di copertura. Questo doppio emendamento era stato l'onorevole Erminio Quartiani già inserito nel dibattito della Commissione bilancio Infine: come interpreta la sua presidenza? del Senato, e sicuramente sarebbe stato approvato «Sin dall'inizio ho cercato di caratterizzare il mio in quanto avevo già raccolto la firma di almeno una mandato all'insegna del dialogo. Io tendo a fare del di Luca Calzolari sessantina di senatori di tutti i gruppi politici. Pur- GAM una specie di arena per dibattere i problemi, nel troppo l'imperativo politico di consentire l'approva- senso che non siamo noi parlamentari a dire agli altri zione complessiva del decreto sullo sviluppo in tempi cosa devono fare, ma li ascoltiamo, cogliamo le po- Cosa contiene il disegno di legge a favore della mon- brevissimi ha portato alla disposizione di ritirare tutti sizioni rispettive ci facciamo un'idea utile per il mo- tagna? Perché è ancora fermo al palo? La crisi non gli emendamenti, cosa che è avvenuta in accordo con mento in cui ci appresteremo a scrivere le leggi. Per risparmia nè il CAI nè il CNSAS, che fare? la Presidenza del Senato. Per rispondere alla sua do- questa ragione ho proseguito e ampliato le aperture Lo abbiamo chiesto al sen. Giacomo Santini alla gui- manda, le dico che questa proposta non muore, sarà verso i soggetti portatori di interesse della monta- da del GAM da luglio 2011 e all'on. Quartiani, già pre- ripresa al primo passaggio utile, una finanziaria o al- gna. Tra questi l'Anef (Associazione Nazionale Eser- sidente e oggi presidente onorario dei parlamentari tro. Si tratta di verificare con questo governo il primo centi Funiviari), la Federtrek, la Società speleologica amici della montagna. Un avvicendamento nel segno provvedimento utile in cui si possa ripresentare con italiana, la FIE (Federazione Italiana Escursionisti), di una sostanziale continuità. la condizione imprescindibile della copertura econo- i D.S.I. (Direttori delle stazioni sciistiche italiane), il mico finanziaria». Gruppo Scrittori di Montagna. Poi ho nominato come mio consigliere personale il Generale Carlo Valentino Santini: «sono ragionevolmente Il recente cambio di governo (novembre 2011 n.d.r.) Presidente, altre priorità? che da cinquant'anni si è occupa di montagna e nel- ottimista» inciderà sull'iter di approvazione del provvedimen- «In particolare sento l'esigenza di lavorare per l'ap- la sua lunga carriera ha ricoperto tanti ruoli, tra cui to alla Commissione bilancio del Senato? provazione del Protocollo Trasporti all'interno della anche quello di vicepresidente generale del CAI. La Partiamo dal futuro. Sen. Santini da pre- «Per un provvedimento di questo tipo il cambio di ratifica della Convenzione delle Alpi. Lo stralcio del sua esperienza e la sua ampia visione sono per me sidente del Gruppo Amici della Monta- governo non incide molto sul percorso in Commis- Protocollo, è un problema di grande rilevanza per la davvero un ottimo aiuto». gna, qual è la sua lista di priorità? sione. Paradossalmente direi che, in una situazione montagna. «La prima fra tutte è portare fino in fondo di ‘tregua’ politica, potrebbe esserci il vantaggio di L'Italia è un'anomalia a livello europeo. L'ultima vol- Presidente Santini, le propongo di ritrovarci all'ini- l'approvazione del disegno di legge 'Di- un accordo programmatico sull'azione del governo. ta che è andato in votazione alla Camera (26 otto- zio dell'estate per fare nuovamente il punto su cosa sposizioni in favore dei territori di mon- Questo accordo potrebbe riflettersi anche nella vota- bre 2011 n.d.r.) il protocollo non è passato per soli è stato fatto e cosa no. tagna'. Il disegno di legge oggi è presso la zione che ci sarà in Commissione. Il Presidente del quattro voti. Il rammarico in questo caso è ancora «Certamente, con grande piacere». Commissione bilancio del Senato. I nostri Consiglio, il sen. Monti, ha fatto sapere che la rapi- maggiore. Nella prossima riunione del GAM faremo precedenti tentativi di riformare la famosa dità sarà la caratteristica dell'azione del governo, e il punto con Marco Onida, segretario generale della legge n°97 del 1994 sono falliti tutti perché quindi mi auguro anche che certi tempi tecnici per Convenzione delle Alpi, per proseguire l'azione e arri- era una legge troppo massiccia. L'attuale la presentazione degli emendamenti siano rapidi. È vare all'approvazione. Gli autotrasportatori ritengono quartiani: «importanti novità nel progetto di legge ha lo svantaggio di non accontenta- un governo di emergenza, noi auspichiamo che con che per loro sia penalizzante, e qualche forza politica disegno di legge» re nessuno, perché tutti vorrebbero il loro problema in ciò si supererà l'eterno ostacolo dei tempi lunghi per difende questa posizione. Come GAM ci stiamo at- primo piano, ma ha il grande vantaggio di essere una approvare una legge». trezzando per superare questo blocco, e far capire a On. Quartiani, a luglio dell'an- sintesi dei problemi. Le disposizioni, infatti, fanno tutte le forze politiche che non ha più senso opporsi. no scorso, da presidente è di- riferimento ai comuni montani svantaggiati - la cui Quindi non vede grandi ostacoli? Accanto a questa questione c'è la legge di riordino ventato presidente onorario del riqualificazione è ben definita nella proposta - pun- «Non credo che ci saranno grandi ostacoli, anche se delle vecchie e nuove professioni di montagna, ad GAM. Con il presidente Santini tando direttamente alle necessità e agli aspetti più ur- i due relatori hanno già fatto sapere che vorranno esempio ci occuperemo anche della questione legata abbiamo parlato del futuro, con genti. Abbiamo anche un impegno nei confronti della apportare qualche miglioramento al testo originario. alle guide di canyoning attraverso un confronto di- lei partiamo dal bilancio dell'at- Camera dei Deputati che le ha approvate a tempo di Ciò potrebbe costituire un motivo di ritardo perché, retto tra i soggetti coinvolti. Per continuare la lista tività del 2011... record. Noi senatori del GAM cercheremo di comple- come sappiamo, se si cambia una legge al Senato la delle cose da fare, bisognerà portare ad approvazione «Per quanto riguarda l’attività del tare il lavoro al Senato entro questa legislatura, che stessa deve tornare alla Camera per verificare se le il decreto sull'efficientamento del parco dei generatori gruppo Amici della Montagna del vuol dire entro un anno e mezzo al massimo. Ho già modifiche vanno bene o no. Noi negozieremo con i di energia elettrica prodotta nei rifugi di montagna. Parlamento non si può non tene- parlato con i due relatori, Zanetta (Pdl) e Legnini (Pd), relatori perché queste modifiche non siano sostanziali Infine, ma non ultimo, ci stiamo occupando dei fe- re conto dell’andamento relativo entrambi sono abbastanza ottimisti». altrimenti tutto torna in soffitta come è stato in questi steggiamenti per i 150 anni del CAI. Teniamo molto alle gravi condizioni economiche

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in cui versa, oltre che il paese, anche il bilancio «Data la crisi di bilancio delle casse dello Stato, per «Sì, non hanno risparmiato nessuno. Siamo riusciti hanno una loro particolare soggettività. Si era ini- dello stato. Nonostante questo, dal punto di vista si ora prevedono solo sei milioni di euro, inseriti già a ridurre il danno negli anni scorsi. Voglio ricorda- ziata la pratica con la mia presidenza e si è conclu- legislativo, nel febbraio scorso, si è riusciti a varare nel bilancio pluriennale. Se non viene rapidamente re che nella legislatura precedente in una legge ad sa con il passaggio del testimone alla presidenza con il voto unanime della Camera dei Deputati una attivata la norma c’è il rischio che in una situazione hoc a prima firma del compianto Padoa Schioppa, Santini, a dimostrazione che c’è collaborazione tra norma importante per la montagna italiana che è di forte necessità di fondi i sei milioni possano esse- per la prima volta dopo venticinque anni vennero Presidente Onorario e Presidente del Gruppo Amici l’approvazione del progetto di legge - che recava re deviati altrove. L’altra faccia della medaglia è che destinati al CAI e al Soccorso Alpino 800 mila euro, della Montagna». anche la mia prima firma, poi unificato con i pro- questa è una norma che vale per sempre. Ogni anno, più o meno lo stesso ammontare di quelli che sono getti di altri colleghi - relativo a alcune disposizioni con la legge di stabilità, si potrà cercare di dota- stati tagliati nella legge di stabilità e nelle manovre Infine, un lascito e uno sprone al presidente urgenti per i territori di montagna. Questo proget- re il fondo di risorse nuove da destinare a progetti di luglio e agosto 2011. È la prima volta, da quando Santini. to di legge avrebbe già potuto diventare norma, se di rilancio di alcuni territori di montagna. Penso ho assunto la responsabilità del GAM, che c'è stato «Gli lascio parecchie cose da fare. Anzitutto la ne- la Commissione Bilancio del Senato lo avesse as- anzitutto quelli che oggi sono depressi e che non un taglio di questo tipo. Infatti sono stati sottratti a cessità di adoperarsi perché il decreto sui rifugi si sunto senza avviare una fase di attesa, rinviando sono favoriti dalla presenza di impianti di carattere un'attività istituzionale che per quanto riguarda il realizzi, e l'assoluta esigenza che si dia corpo ad i tempi per l’approvazione definitiva. Credo che il sciistico». Soccorso Alpino, svolge una funzione pubblica ver- un’iniziativa per recuperare i fondi tagliati al CAI GAM debba continuare ad insistere con i relatori so tutte le persone, non solo italiane, che frequen- e al Soccorso. C’è un impegno del gruppo Amici perché quella proposta di legge, già approvata dalla A cosa verranno destinati questi sei milioni? Con tano le nostre montagne. Una funzione importante della Montagna con il presidente del Corpo Nazio- Camera, venga votata così com’è. Non va emenda- quali criteri saranno assegnati? dal punto di vista della sicurezza e delle garanzie nale Soccorso Alpino e Speleologico, Pier Giorgio ta perché non si tratta di una legge quadro per la «Saranno destinati a progetti. La norma introduce che vengono offerte a turisti, alpinisti, escursionisti Baldracco. Lo scorso anno, a causa dell'aumento dei montagna, ma di disposizioni urgenti a favore dei una novità. Nel passato era il CIPE (Comitato In- che frequentano Alpi e Appennini. Bisogna attivarsi premi assicurativi, avevamo ottenuto per l’assicura- territori montani». terministeriale per la Programmazione Economica, per recuperare queste risorse. Spero che, in questo zione dei volontari del Corpo, nel disegno di legge n.d.r.) a destinare le risorse del fondo ordinario, nuovo governo di larga base parlamentare, ci siano che riguardava la Protezione Civile, lo stanziamento Cosa contiene in sintesi il progetto di legge? previsto dalla Legge 97 del 1994, alle Regioni che orecchie attente alla montagna. In fondo il Soccorso di duecentocinquantamila euro. Ma è stato un una «Ci sono diverse disposizioni importanti. Alcune ri- a loro volta le redistribuivano a pioggia ai comuni Alpino si basa sulla volontarietà dei suoi membri, e tantum. guardano il CAI, le Guide Alpine, il Corpo Naziona- montani (oltre 4000). Era un sistema che non sele- non mi pare che siano ottocentomila euro a risol- Bisogna ritornare al testo com’era all’origine propo- le Soccorso Alpino e Speleologico, altre riguardano zionava e non finanziava stabilmente alcun proget- vere i problemi della finanza pubblica. Spero che sto dal GAM: lo stanziamento deve valere per tutti attività, ad esempio di carattere agricolo. Le dispo- to nei territori montani. Se va in porto la norma, il se si farà un decreto sviluppo, si possano destina- gli anni a venire. Lascio anche il compito di conti- sizioni risolvono anche alcuni contenziosi che, nel sistema si rovescia. Sarà il Parlamento ad appro- re risorse per un’attività importante, capace anche nuare a lavorare perché si approvi rapidamente la tempo, hanno creato difficoltà alla gente di monta- vare la proposta formulata dal governo mirata ad di attrarre turisti da ogni paese, che è quella del legge sulle disposizioni in favore dei territori monta- gna relative agli usi civici o al pagamento dell’ICI attivare i fondi disponibili per valorizzare i progetti buon funzionamento dei nostri rifugi e dei com- ni e che si inizi l’iter per il riordino delle professioni dei fabbricati rurali. Contengono cioè limitati inter- indicati, non solo da enti istituzionali, ma anche piti istituzionali del CAI e del Soccorso Alpino e di montagna. Su questo tema la collega Di Centa ed venti che non hanno costi per il bilancio dello Stato da entità che operano all’interno della montagna. Speleologico». io abbiamo presentato un progetto di legge, su pro- e che risolvono questioni aperte da troppo tempo, Si prevede, ad esempio, che il CAI possa attingere posta delle Guide Alpine Italiane, dirette da Erminio finalmente attraverso una normativa di favore». alle disponibilità di questo fondo per i suoi compiti Nel corso di quest'anno il GAM ha deciso di am- Sertorelli. Poi c’è una questione che riguarda anche istituzionali». pliare il confronto anche con altri stakeholder del- altre professioni di montagna: quella dei maestri di Si cerca anche di definire cosa è montagna e cosa la montagna. Chi sono? sci all’interno delle nuove disposizioni che verranno no? Il governo è cambiato da poco: cosa succede ora? «Come i Presidenti generali del CAI Salsa e Martini prese in Europa. «C’è un primo tentativo di definizione di 'montani- «Io penso che, con il nuovo governo, si riaprano possono senz'altro confermare, l’apertura e la pre- Maestri di sci o Guide alpine avranno negli altri pa- tà'. Il primo criterio è quello della quota. Una quota le condizioni per potere realizzare non solo la leg- senza degli organi del GAM a enti e associazioni esi i loro corrispettivi con tipi di formazione e di che è differente tra le zone alpine e le zone ap- ge che favorisce i territori di montagna, ma potrà della montagna che ho voluto fin dal giugno 2006, selezione inferiore alla nostra, ma saranno poten- penniniche, rispettivamente di 500 metri d’altezza riprendere quota la norma sull’efficientamento dei ha fatto del GAM un punto di riferimento non solo ziali concorrenti abilitati a lavorare anche sul nostro e di 400 metri. Abbiamo introdotto anche il criterio sistemi di generazione elettrica nei rifugi di alta in Parlamento, ma anche nel Paese per tutti coloro territorio. Bisognerà garantire ai nostri professionisti della pendenza. Per essere montano, l’altezza me- montagna che avevamo introdotto nel Decreto svi- che si occupano di montagna. della montagna di non subire una concorrenza sleale dia del territorio comunale può essere inferiore ai luppo dell’anno scorso e che ancora non ha avuto Tra i nuovi interlocutori c’è la Società Speleologica da parte di colleghi di altra nazionalità che diven- 500 o ai 400 metri purché un terzo del territorio esecuzione». Italiana. Il suo ingresso tra gli invitati permanen- tano facilmente maestri di sci o guida alpina. Que- abbia una pendenza superiore al 20%. C’è infine un ti è l’esito di un importante incontro tra il GAM ste sono alcune delle problematiche su cui il nuovo terzo criterio che riguarda lo svantaggio sociale ed Come mai? e il mondo della speleologia, l'anno scorso a Ca- presidente dovrà e potrà operare. Sono molte ancora economico. Vale a dire che insieme alla presenza «La norma è in un decreto fermo presso il Ministero sola Valsenio, durante il Raduno Internazionale di le tematiche aperte: ad esempio nel settore dell’ener- di fenomeni di dissesto idrogeologico del territorio, dell’Economia da agosto e attendeva solo la firma Speleologia. La Speleologia spesso è erroneamen- gia, quello dell’idroelettrico. che sono un’altra questione importante, vanno de- del ministro Tremonti, perché il Ministro dello Svi- te considerata un’attività distante da quelle che si Questo tema, insieme alla riorganizzazione dei co- finiti gli elementi di marginalità e di accessibilità luppo Economico lo aveva già firmato. Bisognerà svolgono tradizionalmente in montagna. muni montani, al riordino degli enti e la green eco- dei territori di montagna, non solo dal punto di vi- sensibilizzare il nuovo ministro dell'economia, cioè L’avere aperto alla speleologia significa aver aperto nomy, dovrà essere affrontato dal GAM insieme a sta fisico-altimetrico, ma anche dal punto di vista il Presidente Monti, che avrà la responsabilità di una finestra nuova su un mondo attento alla mon- FEDERBIM, UNCEM e ANCI, cioè con i rappresen- sociale. Questi criteri dovranno essere attivati nel controfirmare il decreto. tagna intesa come territorio, come ambiente e risor- tanti dei comuni e con i rappresentanti dei bacini momento in cui il Governo dovrà proporre al Parla- Se lo farà si potrà dare vita all’utilizzo di 2 milioni sa naturale. imbriferi montani, per una revisione della legislazio- mento il decreto attuativo. Questa prima definizione di euro che nella prossima stagione estiva potranno Un apporto di conoscenze utile anche per quanto ne condivisa anche con il nuovo governo, rispetto per ora è relativa solo alla formazione di un fondo essere impiegati per i rifugi di montagna». riguarda l’attività legislativa ove fosse necessario al quale gli amici parlamentari del GAM dovrebbero speciale». da parte del legislatore italiano affrontare tali temi. trovarsi più a loro agio. I tagli lineari del precedente governo non han- Altri soggetti a cui si è aperto quest’anno sono gli In fondo la collaborazione tra i principali gruppi Nelle disposizioni si parla di sei miloni di euro, no risparmiato nessuno: né il CAI né il Soccorso scrittori di montagna, il GISM, che hanno un rap- politici senza steccati ideologici è nel DNA della no- non è una grande cifra... Alpino... porto storico con il Club Alpino Italiano e che però stra associazione.» ‹

14 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 15 scienza nuove scoperte Svelate non vanno in maggiore profondità. Eppure la risoluzio- ne dell’enigma della catena ‘fantasma’ sta in gran par- te proprio nelle tecniche, e nelle tecnologie, che sono sempre più sofisticate, precise e permettono di mappare le montagne oggetti e topografie sepolte. Approfitterò quindi di questo spazio per accennare, brevemente, alle tecniche che ci permettono di vedere molto oltre lo sguardo umano, e di compiere misure che i topografi del passato, armati di goniometro, compas- so e teodoliti, ma anche quelli di pochi decenni fa, già fantasma muniti di mezzi aerofotogrammetrici (foto aeree per il rilevamento delle forme della Terra), non potevano fare. Sono in Antartide. Sono antichissime ma non meno estese Il gravimetro impiegato da Ferraccioli è uno strumento che registra ogni minimo cambiamento del campo gra- e slanciate delle Alpi. Ma sono impossibili da scalare: le vitazionale terrestre attraverso la misura della variazio- ne dell'accelerazione di gravità. Tale variazione dipende nascondono migliaia di metri di ghiaccio. Un ricercatore dalla natura delle rocce che costituiscono la crosta terre- stre. Lo strumento consiste in una piccola massa aggan- italiano ne ha svelato forme ed età ciata ad una molla estremamente sensibile in modo che la più piccola variazione dell'accelerazione di gravità viene registrata in termini di variazione del peso della testo di Jacopo Pasotti - foto di BAS massa (la massa di un oggetto è costante, il suo peso dipende dalla gravità). Un gravimetro collocato in un a notizia è stata ripresa ampiamente dai media aereo che sorvola un'area della Terra, ‘sente’ dunque il italiani ed internazionali: la loro presenza è nota cambiamento di accelerazione dovuto alla presenza di Ldal 1958, ma per i geologi, che non riuscivano a masse rocciose sommerse, la cui profondità può essere spiegarne l’origine, la catena sub-glaciale dei monti calcolata grazie a modelli matematici. L'installazione dei Gamburtsev ha sempre rappresentato un rompicapo. gravimetri sui satelliti consente di individuare la strut- Ora uno studio condotto da un gruppo internazionale tura della crosta terrestre su un'ampia area. In questo di ricercatori, coordinato dal geofisico genovese Fausto modo i ricercatori possono mappare regioni caratteriz- Ferraccioli (dal 2002 al British Antarctic Survey) ne ha zate da masse rocciose diverse tra loro. L’innovazione Per approfondire la presenza di masse rocciose con diversa densità, fino svelato la complessa storia evolutiva: i monti si sono tecnologica è nella sempre maggiore sensibilità dei gra- Fausto Ferraccioli, a profondità di molti chilometri, è rappresentato dalla formati nell’arco di un miliardo di anni ed hanno subito vimetri moderni, e nella possibilità di poter “filtrare” Carol A. Finn, Tom tomografia sismica. Si tratta di una tecnica simile alla una storia di compressione e poi distensione abbastanza tutti i disturbi legati al volo aereo, come cambiamenti di A. Jordan, Robin TAC per uso medico, che in questo caso utilizza le onde atipica rispetto alle catene montuose più note. I dettagli pressione, vibrazioni, temperatura. E. Bell, Lester M. sismiche, generate sia da esplosioni artificiali che dai dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature. Il magnetometro, lo dice la parola, misura le anomalie Anderson & terremoti. La variazione di velocità e del percorso del- Le rocce più antiche della catena montuosa hanno avu- del campo magnetico terrestre. Sono impiegati per mi- Detlef Damaske. le onde sismiche nella crosta terrestre è registrata dai to origine da una collisione fra paleocontinenti (antiche surare le anomalie che dipendono dalla natura e spes- East Antarctic rif- sismometri, ed i dati acquisiti vengono utilizzati dai zolle che non corrispondono ai continenti odierni), av- sore dei corpi rocciosi, e possono essere applicati sia ad ting triggers uplift geofisici, che attraverso complessi modelli matemati- venuta più di 500 milioni di anni fa. Questo evento ha aeroplani che a satelliti. Una mappa delle anomalie ma- of the Gamburtsev ci ricostruiscono la struttura più profonda della crosta generato un ispessimento della crosta terrestre partico- gnetiche mostra quindi i limiti tra masse con comporta- Mountains. terrestre. larmente profondo che si è preservato attraverso le epo- mento magnetico differente, ed il compito del geofisico Nature, 479, Il lavoro sul terreno è stato compiuto nel 2009 ed è stato che successive, anche dopo gli effetti dell’erosione mete- è quello di decifrare le caratteristiche delle masse roc- 388–392. 17 appunto coordinato da Ferraccioli, aiutato da un team di orica che aveva rimodellato, livellato, l’antico orogene. ciose. Ovviamente le mappe delle anomalie magnetiche November 2011. studiosi appartenenti a sei nazioni differenti, che lavo- La radice profonda è stata poi ringiovanita durante quei possono anche fornire informazioni a scala molto am- www.nature.com/ ravano a -40°C e hanno fatto base per due mesi e mezzo fenomeni di rifting (la frammentazione dei continen- pia e si adattano bene alla caratterizzazione geologica di nature/journal/ ad una altitudine di circa 4000 metri, nel cuore della ti, come avviene attualmente nell’Africa orientale) che La formazione delle sotto migliaia metri di ghiaccio solido, cristallino, com- vaste regioni, come l’Antartide. v479/n7373/full/ calotta antartica. portarono, tra 250 e 100 milioni di anni fa, alla disgre- montagne in un patto? Come hanno fatto Ferraccioli e compagni a di- Il radar è uno strumento che emette impulsi elettroma- nature10566.html Nel 2010 il lavoro in Antartide ha valso al ricercatore un gazione del mega continente Gondwana in placche più grafico. segnare una cartografia di valli spettacolari, picchi ele- gnetici in grado di penetrare nel ghiaccio fino a rag- Un ringraziamento riconoscimento ufficiale dal governo britannico per “la moderne, insomma, in quei continenti che compongono Nell'altra pagina. vati ed aguzzi, un paesaggio quasi alpino ma sigillato giungere il basamento roccioso, da cui viene riflesso. a Stefano dedizione nelle ricerche polari in un progetto di ricerca In alto. Carlino, INGV, per il mappamondo a noi noto. Una ‘mappa della regione’ Aerogeophysical da 34 milioni di anni all’interno della calotte glaciale L’impulso di ritorno viene catturato dal radar, come tecnicamente, scientificamente, e fisicamente impegna- mostra con chiarezza delle profonde incisioni, le cica- survey team di fronte antartica? con l’ecoscandaglio, il tempo intercorso tra l’emissione il supporto tecnico tivo”. Quelle mappe pubblicate sulla rivista Nature, che trici dei rift, che circondano i 2500 chilometri dei monti all'aereo UK Twin La maggior parte degli articoli pubblicati nei media, dell’impulso e quello di ritorno dipende dalla profondità nella stesura del paiono più il risultato di un software per l’editing di im- Gamburtsev. Si tratta quindi di montagne che hanno Otter. accenna rapidamente ai metodi applicati per ottenere del substrato rispetto alla superficie. Tramite voli succes- testo. magini, sono il risultato di un impegno di investigazione avuto, in un certo senso, una doppia vita. In basso. questa sorta di mappa. “Ferraccioli e colleghi hanno sivi i geofisici possono mappare la topografia sepolta dal durato diversi anni, che ha coinvolto decine di studiosi Sperando che la spiegazione sia stata sufficientemen- L'UK Twin Otter sorvolato più volte l’area a bordo di un bimotore dotato ghiaccio. Anche il radar può essere installato sui aerei e studiose, che ha richiesto l’ausilio di strumenti di mi- sorvola le bandiere. te chiara, mi soffermerei però sulla citata “mappa della di radar, gravimetri e magnetometri in grado di sonda- quando applicato allo studio di aree geografiche molto sura moderni e che ha, in sintesi, portato in superficie regione” dei monti Gamburtsev. Come è stato possibile re il terreno sepolto sotto una coltre di ghiaccio spessa ampie. una intera ed enigmatica catena montuosa che sarebbe ottenere una mappa di una catena che si trova sepolta tre chilometri”, così riporta Le Scienze, ed altri media Infine, uno degli strumenti più potenti per caratterizzare altrimenti rimasta ‘fantasma’ ancora a lungo. ‹

16 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 17 alpinismo Himalaya Un ‘8000’ e gli altri Quando lassù il prossimo fa parte della montagna

testo e foto di Davide Chiesa

athmandu 7 ottobre 2011, Soaltee Crown Plaza, ore 19.00. Ci troviamo ospiti, assieme ad una Kfolla numerosa, al ricevimento di presentazio- ne dell’Assemblea Generale UIAA 2011, quest’anno ospitata dal Nepal. Siamo appena rientrati dal Cam- po Base del Manaslu, quando due giorni di meritato riposo nella capitale nepalese ci proietteranno verso il ritorno in Italia. La nostra agenzia nepalese, con gesto gentile e da noi molto apprezzato, ci cede al- cuni inviti per la cerimonia sopraccitata, organizzata per l’UIAA dalla Nepal Association. Personaggi di spicco dell’alpinismo himalayano e dell’associazionismo mondiale sono presenti a que- sto evento. Subito cattura la mia attenzione un mito vivente dell’alpinismo himalayano esplorativo del se- colo scorso: il britannico e settantenne Doug Scott al quale andiamo a stringere la mano. Una mano dalla presa ancora forte seppur segnata in modo evidente nelle dita dalle avventure ed imprese vissute sulle pa- reti dei colossi poco lontani da questa città. Inevita- bilmente riconosciuto dai presenti è anche il ‘Gnaro nazionale’ Silvio Mondinelli, nostro capo-spedizione, contraddistinto dalla sua figura frizzante. Noi siamo un poco ‘sbragati’ e dall’aspetto piuttosto stanco e smagrito, e non ci aspettavamo un simile piacevole Nell'altra pagina. quest’ultimo mi pone una domanda: «Perché non scri- rinfresco, organizzato con stile. Ci ritroviamo seduti Alpinisti verso il vi qualcosa sulla vostra esperienza al Manaslu?». Non ad un tavolo per alcune degustazioni con altri ita- Campo 2 del Manaslu. avevo sinceramente pensato ad un pezzo sull’Himala- liani. Forse l’organizzazione, ben curata, ha pensato In alto. ya per la Rivista, sia perché spesso viene considerato Lo Sherpa Sonam sulla bene di aggregare, per il momento conviviale, perso- vetta del Manaslu. un argomento ‘scottante’, sia perché ormai, ai giorni ne della stessa nazionalità. Infatti subito perdiamo di nostri, salire la via normale di un ‘8000’, non fa più vista il nostro compagno Juanito Oiarzabal, il noto notizia: è un tipo di ascensione dai caratteri stretta- alpinista spagnolo che sta ‘doppiando’ la salita di tut- mente privati, oserei direi una bella e grandiosa ma ti gli Ottomila: lo rivedremo poco dopo al tavolo con mera esperienza e soddisfazione personale. Di fronte il Presidente del Club Alpino Spagnolo. però ad un invito fatto in presenza del Presidente Ge- Gli italiani che sono al tavolo con noi sono cordiali e nerale del CAI ho meditato e ho cercato di trovare un simpatici, intratteniamo una conversazione e passati nesso che valesse la pena di essere raccontato. Non alle presentazioni, con piacere conosciamo di persona è stato semplice. Non riuscivo, nelle ore seguenti, a nientedimeno che il Presidente Generale del Club Al- trovare la giusta ispirazione. Poi ho pensato di seguire pino Italiano Umberto Martini, con al suo fianco Pier il cuore, come altre volte mi è capitato con successo Giorgio Oliveti, ex Direttore Responsabile della stam- nel passato ed un episodio mi è balzato alla mente, pa sociale del CAI e ora delegato presso l’UIAA. Nel una situazione della quale non mi ero accorto su- corso del convivio, informati Umberto e Pier Giorgio bito, che avevo trascurato. In cima al Manaslu, due che collaboro già da anni con la nostra rivista sociale, giorni prima, non avevo pianto. Perché? Ci pensavo

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sponsor, l’ossigeno… che per giorni trasportano i tuoi pesanti bidoni, coa- e non riuscivo a trovare una risposta. Questo tipo di Un ‘8000’ quindi è anche di coloro che stanno a casa, diuvati a volte dai muli. Per terminare con i tuoi sher- emozione, di commozione, mi colpiva quasi sempre che ti hanno incoraggiato, che ti hanno aiutato, degli pa, coloro che ti aiuteranno anche sulla montagna. durante ascensioni in quota di un certo impegno, so- amici, dei famigliari. A loro, il giorno prima della par- Questi piccoli uomini, forti, sicuri, gentili, decisi nel prattutto nei momenti prima di arrivare in cima. Que- tenza per il Nepal, appena dopo la mia ultima corsa in momento del bisogno, con una cordialità a volte qua- sta volta, la volta più in alto per me, invece no. Una collina, avevo dedicato e trasmesso un mio racconto si commovente, ed una forza e resistenza fenomenali. volta tornati a casa , a mente fredda, rivedendo le foto “L’ultimo allenamento”, perché c’è sempre un poco di La loro garbata disponibilità a volte ti sbalordisce, ed i video girati, rileggendo il mio diario di spedizio- commozione e di nostalgia prima della partenza per sono sì dei professionisti, ma sono anche uomini. È ne ho forse capito il perché. Sulle Alpi un'ascensione un ‘8000’. Voglio riportare solo il finale del racconto: vero sono pagati bene per darti una mano, ma la gen- è tua, tua e del tuo compagno di cordata. Scegli la «Quando arriverò? Arriverò? Grazie per l'aiuto e per tilezza e l’educazione non hanno prezzo; a volte in via, la programmi velocemente, ti vai a ficcare in un l'augurio di tutti, comunque vada è stata una magni- occidente ce ne dimentichiamo. Quella loro cordialità qualche posto isolato, dove non c’è nessuno. Porti a fica esperienza preparare questa spedizione, anche per è sicuramente un aiuto in più, una forma di relax. Un termine la tua salita, senza appoggi, senza aiuti, e dal le persone che ho conosciuto, che mi hanno dato una sorriso a volte aiuta più di qualsiasi cosa. Il mio sher- di dentro provi quell'emozione che nasce dall’aver vi- mano, e che hanno tifato con me, che si sono allenate pa si chiama Sonam ed è giovane, ha 27 anni. Con noi sitato luoghi tanto selvaggi, magari inesplorati, quasi con me. È anche per loro, per voi, che mi piacerebbe c’è anche suo fratello maggiore di nome Nuru, uomo come aver scoperto un segreto. Sulla via normale di tanto arrivare in vetta. Grazie a Pinetto, Fernanda, dalla tempra eccezionale. Subito, dai primi giorni di un ‘8000’ non è così. Perché? Perché un ‘8000’ non Valeria, Fabio, Diego, Antonio, Flavio, Lino, David, trekking, voglio provare a conoscerlo meglio, a fra- è solo tuo, dopo che sei stato sul punto più alto. Un Titti, Monica, Eleonora, Kurt, Marika, Vittorio, Nadir, ternizzare nonostante ci divida il problema della lin- ‘8000’ è anche e soprattutto degli altri, e del loro me- Sergio, Teresa». Kurt Diemberger scriveva nella pre- gua. Durante le tappe a volte preferisco camminare da rito. È una cosa diversa, ma non fraintendetemi: è fazione del libro Mio padre Hermann Buhl (Kriemild solo, staccato dai miei compagni. Cerco o aspetto So- una esperienza bellissima ed emozionante. Sei sopra Buhl - edizioni CDA Vivalda “I Licheni”): «Noi osses- nam e ci tengo a camminare insieme a lui. So che sul- una delle cime più alte della Terra, sopra uno di questi sionati sappiamo che cosa pretendiamo dalla fami- la montagna ci attenderanno momenti duri, almeno immensi montagnoni la cui salita necessita di mesi di glia. A volte tutto. Noi succhiamo l'energia a chi ci per me, e so che un ‘8000’ in autunno è più impegna- preparativi. Quando ti avventuri sulla via normale di sta vicino, centriamo il nostro prossimo su noi stessi, tivo che in primavera. Mi mostra alcune fotografie uno di questi colossi è molto bello condividerlo con ne facciamo provvisoriamente un satellite. C'è però e capisco che anche lui è padre da poco; sorridiamo gli altri. Forse è per quello che non ho pianto, perché anche l'altro lato della medaglia. In cambio portiamo e mi racconta delle cime che ha salito: Everest (va- l’emozione ed il merito è stato condiviso con tante molta luce. La nostra passione è contagiosa anche per rie volte), Cho Oyu, Broad Peak, , e questi altre persone. quelli che con i loro piedi non calpesteranno mai le nomi non fanno che infiammare il mio entusiasmo. Ad iniziare da Kurt Diemberger, alpinista leggendario vette estreme. Noi regaliamo alla loro quotidianità alti Comunichiamo un po’ in inglese, quando riusciamo. dell’epoca delle conquiste himalayane ed ora caro e e bassi, tensione, fiducia, speranza. Noi condividiamo Quando invece non ci capiamo e ci aiutiamo con i affettuoso amico, anche se potrebbe esseremi padre. con loro i nostri sogni. Finchè viviamo…». Come non gesti scoppiamo entrambi a ridere. Il giorno che arri- Proprio due giorni prima della partenza per il Ma- dargli ragione? viamo al Campo Base si prodiga per sistemare la mia naslu, in agosto, lo andai a trovare nella sua casa di Un ‘8000’ è anche di chi ti segue da lontano. Nel tenda, e quando sto male per il “mal di montagna” Bologna. Sentivo che i suoi auguri, il suo incoraggia- mio caso avevo iniziato a pensare all’Himalaya circa è sempre disponibile ad aiutarmi cercando di prece- mento per il mio primo ‘8000’, mi sarebbero serviti due anni fa, in un periodo di inattività in montagna, dere i miei compagni di spedizione. Sia lui che suo come un buon auspicio. Siamo insieme ed a un certo quando una signora del pubblico di una delle con- fratello non hanno mai salito il Manaslu. C’è quindi punto telefono al mio capo spedizione Silvio ‘Gnaro’ ferenze di presentazione del mio libro di racconti di questo obiettivo che ci accomuna, uno stimolo in più! Mondinelli e gli passo Kurt, dato che si conoscono: montagna mi aveva fatto sentire ‘vecchio’. Mi aveva Poi c’è il cuoco, veramente un toccasana nel nostro «Caro Silvio! Ciao! Bergheil! ...allora dove è che porti chiesto, nel corso del dibattito, quanti anni avevo! caso, in quanto molto capace. Insieme all’aiuto cuo- le tue pecore?» e subito scoppiamo a ridere tutti e tre. Come a sottolineare che si arriva a scrivere un libro di co è una delle figure indispensabili di una spedizione L’essere definito così da Kurt non è stato assoluta- racconti dopo aver vissuto abbastanza per aver cose himalayana. Quando si è in salute soddisfare il palato mente un'offesa, anzi mi ha fatto rendere conto che al da raccontare e magari non averne più così tante da è l’unico piacere nella dura vita dell’alta quota. Il tuo telefono si trovavano due grandi realizzatori di scala- fare. È anche per loro, un ‘8000’. ‘8000’ è sicuramente anche merito loro. te in Himalaya, soprattutto Kurt che negli anni '50 del Un ‘8000’ è anche di chi ha fatto in modo, economi- Al Campo Base si incontrano poi anche altre spedi- secolo scorso era stato uno primi esploratori su quelle camente, che tu possa essere lì. Chi ti ha sostenuto zioni, altri alpinisti impegnati verso lo stesso obietti- vette remote. Veramente un altro mondo, un’altra sto- concretamente ed ha creduto in te. Perché un ‘8000’ è vo. Con loro si scambiano informazioni preziose sulle ria, un’altra dimensione rispetto ai giorni nostri. Ero sempre un grande sforzo economico. Lo sponsor che condizioni della montagna. Se poi, come nel nostro comunque sicuro che Kurt mi avrebbe portato fortu- si commuove quando gli giunge la notizia della vetta, caso al Manaslu, è presente una grande spedizio- na. Ricordo la sua raccomandazione, esposta paca- che pur avendone le possibilità finanziarie ti confida ne commerciale beh… sei sicuro che ogni dettaglio tamente con il suo inconfondibile accento austriaco: che il suo sogno è andare anche solo ai piedi di uno è pensato e predisposto per permettere agli alpinisti «Però… te la devi fare tu la tua fortuna! Al mio paese dei colossi himalayani, ma gli impegni famigliari ed una salita attrezzata e “possibilmente” in sicurezza: si dice…» ed aggiunge una frase in tedesco che subito imprenditoriali non glielo consentono. Che ti inco- dalle corde fisse posizionate in loco alla traccia nella dopo mi traduce «aiutati… che Dio stesso ti aiuterà» raggia e si informa dei tuoi allenamenti, che si augura neve. La nostra spedizione ha ritenuto corretto dare e prosegue «e mi raccomando torna in tempo e non che tu riesca ad arrivare in cima ma che si raccoman- un contributo economico a coloro che avevano già perderti sul plateau sommitale del Manaslu in caso di Dall'alto. A destra. da che tu non metta a rischio la tua preziosa vita. Un posizionato le protezioni, risparmiandoci un sacco di nebbia». Ora mi fa sorridere questa sua ultima affer- Come si presenta una Le corde fisse sul gran ‘8000’ è anche il suo. lavoro e di fatica. Consuetudine che però, purtroppo, grande spedizione ripido verso il mazione. Si renderebbe conto, se solo potesse tornare commerciale. Campo 3. Ma, soprattutto, un ‘8000’ è di chi si trova con te nella non è sempre condivisa da tutti gli alpinisti presenti in quei luoghi alla sua età, di come è cambiato l’Hi- Sotto a sinistra. Nella foto Marco fase finale, nella spedizione, e dei tanti che sono sulla sulla montagna. È quindi merito anche loro se tu rie- malaya ai giorni nostri con le corde fisse, gli sherpa, Silvio Gnaro Salvatore. montagna e che contribuiscono alla riuscita di tutti. sci ad arrivare in cima all’‘8000’! A volte questo può le numerose spedizioni private e non nazionali, gli Mondinelli sulla punta Unendo le forze. Ad iniziare dai numerosi portatori non bastare, perché anche se il lavoro sulla montagna del suo Manaslu. 20 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 21 alpinismo › Himalaya

Il tuo ‘8000’ è anche il loro, anche di chi non è riusci- to ad arrivare in punta.

Concludendo, un ‘8000’, per chi non è un professioni- sta e per chi come me abita in pianura, parte da lon- tano. Sembra di costruire una casa: l’idea, il progetto, il lavoro, il denaro, il sudore dei faticosi allenamenti, il lungo tempo intercorso, la logistica, la famiglia, l’occupazione professionale, la fortuna. Ti sembra di non aver mai finito. Forse per questo quando arrivi in cima hai come l’impressione di aver terminato un “lavoro”. Magari durato anche un anno della tua vita. E sulla cima, chi come me cerca di fare il documenta- rista, non ha ancora finito di lavorare, con il rischio di congelare. E per questo ringrazio l’utilizzo dell’os- sigeno, unico del gruppo, senza vergognarmene. In cima poi ti sembra sempre di dimenticare qualcosa, e in quel mentre non sei proprio lucido. La stanchezza, la paura dei congelamenti, l’enorme esposizione, la consapevolezza che un ‘8000’ sarà tuo solo quando sarai ritornato al campo base. Forse è anche per quel- lo che non hai tempo di piangere. È a casa che poi apprezzi il gesto, un ‘8000’ è pur sempre un ‘8000’, anche se non è solo il tuo ma anche e soprattutto degli altri che ti hanno aiutato.

Mi trovo ora davanti al computer, a casa, sto lavoran- do alle foto ed ai video della spedizione. Vedo le foto di vetta: una in primo piano ritrae il mio sherpa Sonam mentre tocca una bandierina di preghiera nepalese. Ricordo perfettamente quando mi ha chiesto di scattarle, visto che lui non era dotato di macchina fotografica; ci teneva. Vedo solo i suoi occhi, il resto è nascosto dalla maschera dell’ossige- no. Ingrandisco e capisco dalla forma dell’occhio che è felice, una contentezza radiosa. È la prima volta che sale il Manaslu. È stato molto bello arrivare in cima insieme, all’alba, una vetta tutta per noi …anche se c’era un freddo pazzesco, presumibilmente a meno trenta. Ora guardo un clip di 30 secondi che ha girato Sonam, utilizzando la mia cinepresa. Mi ritrae mentre ansimo sotto la maschera dell’ossigeno ed alzo esultante il pollice, poi l’inquadratura si sposta catturando tutto l’immenso orizzonte, quello unico e speciale che si Manaslu 2011. Pa- campo 7400 m) e Oiarza- Montagne da raccon- procede in modo perfetto può esserci il maltempo a decisione, la sua freschezza fisica, la sua franchezza, Nell'altra pagina. vede solo dalla cima di un ‘8000’. Siamo nel cielo, lo trocinio CAI sezione bal (soccorso da Botta e tare, di Davide Chiesa, guastare tutto. In questo caso c’è stato l’interessa- la sua disponibilità nei momenti difficili: non sono un Il campo 1 a 5700 m tocchiamo. Sta riprendendo vette sconosciute, il cielo, Valmalenco dagli sherpa durante la Idea Montagna Edizioni, mento del nostro compagno di spedizione Alberto, al aiuto? Direi proprio di sì. Enrico, che nelle decisioni In questa pagina in e nell’audio si sente solo il suo respiro, affannoso, Componenti della spedi- discesa dalla cima), oltre 2009. alto. che i fratelli Sonam e quale pervengono quotidianamente sul satellitare le logistiche è sempre stato il più spiccio, immediato e ed il vento forte interrotto ad un certo punto da un zione: Silvio Campo 2 a 6800 m: ‘Gnaro’ Mondinelli, Nuru Sherpa. L'autore propone una previsioni meteo aggiornatissime ed affidabili. E per risolutivo, risolvendo ogni tipo di grana e di proble- Mondinelli, Botta e singhiozzo, e poi da altri ancora. Sembra proprio un Simone Botta, Davide conferenza sull'Hima- decidere l’attacco alla cima questo è importantissimo. ma. Felice, in modo sincero, anche se non è arrivato singhiozzo umano. Mi stupisco, riascolto, e cerco di Chiesa, Enrico Dalla Bibliografia laya “La spedizione in Salvatore si infilano il Rosa, Alberto Magliano, Alpinismo d’alta quota, Himalaya (1957-2011). E tutti gli altri compagni di spedizione? Quaranta- sul punto più alto causa il grande freddo. Il forte Si- tutone d'alta quota. ricordare ma non ci riesco: il singhiozzo non sembra Marco Salvatore e con la di Silvio “Gnaro” Mon- I ricordi di allora, gli cinque giorni sono lunghi, e sono tutti dedicati alla mone che si è prodigato per due giorni, insieme agli In basso. il suo… anche se in quel magico momento di vetta partecipazione aggregata dinelli, Hoepli Editore, occhi di adesso”: www. montagna. E tu condividi questo tempo con i compa- sherpa, nell’aiutare Juanito in forte sofferenza e diffi- Diemberger scherza eravamo solo noi due. ‹ di Juanito Oiarzabal. 2010. comunicamontagna.it gni, che hanno il tuo medesimo obiettivo, ad iniziare coltà al rientro dalla cima. E Marco? Con la sua sof- con Mondinelli. Sono saliti in vetta il 5 Enigma Himalaya, di Un confronto tra l’al- dal capo spedizione. Lui guardava il calendario, pia- ferta rinuncia a 7800 m per il rischio di congelamenti ottobre 2011, Mondi- Kurt Diemberger e pinismo e le spedizioni nelli, Botta, Chiesa (con Roberto Mantovani, esplorative degli anni nificava le tappe e ci ricordava sempre: «Se ce la gio- ci ha ricordato che una decisione così equivale ad un Ringraziamenti ossigeno dall’ultimo Mondatori, 2010. Cinquanta ed oggi. chiamo bene ce la possiamo fare, ma dobbiamo gio- successo, perché a quelle quote devi ascoltare ogni A Lino Pogliaghi, Antonio Zavattarelli ed carcela bene, con testa». L’esperienza di Silvio, la sua segnale che ti lancia il tuo corpo, altrimenti sei morto. Enrico Dalla Rosa.

22 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 23 alpinismo storia E finalmente la di cordata Franco Solina, 79 anni, sono ancora in buo- A fronte. (011.7720444) o direttamente con Gianluigi Montresor na forma. Idem per Andrea Mellano che il 30 novem- La Nord dell'Eiger (011.7720482) o Giorgio Vivalda (011.7720490). R.S bre ha compiuto 77 primavere e nel 2011 ha ripetuto, con la via delle dopo mezzo secolo, la sua via al Becco di Valsoera cordate Aste-Solina- Acquistapace e Nordwand tracciata con Romano Perego nel '61. Lo stesso Pe- Airoldi-Perego- rego di anni ne ha compiuti 77 ed è stato impegnato Mellano. Disegno di Nel bailamme della Kleine Scheidegg nel 2011 nelle commemorazioni della salita italiana al Andrea Mellano. Agosto 1962. C'é un gran bailamme ai piedi della Nor- McKinley con Cassin e gli altri Ragni di Lecco. Infine In basso. dwand. Frotte di turisti, molti i curiosi, si aggirano Gildo Airoldi, 72 anni, instancabile lavoratore, è ti- Giovanni Capra che sull'altipiano della Kleine Scheidegg assieme a giorna- si arrese tolare di un'avviata azienda di carpenteria metallica. riceve l'importante listi che seguono la troupe di Luis Trenker. Al maestro Capra racconta di avere conosciuto questi amici nel premio Itas per il libro del “bergfilm” mancava un’opera con la Nordwand e a sull'Eiger insieme con 2002, Anno internazionale delle montagne, quando a Aste e Solina. fare da protagonista c'é lui, il campione delle tre me- Eiger 1962: una grande affermazione dell’alpinismo Brescia fu organizzato da Solina un incontro dei sei daglie d'oro di Cortina, il bel Toni Sailer forte e aitante. dell'Eiger. «Mi colpì - racconta Capra - la loro sem- Sui primi appicchi della parete un altro film si sta chiu- italiano plicità nel ripercorrere e ricordare quarant’anni dopo dendo davanti alla folla raccolta intorno ai binocoli quei giorni grandi. Si stabilì così un rapporto di stima degli alberghi: é la storia di due alpinisti che hanno testo di Giovanni Capra e amicizia che si rinnovò nelle numerose presentazioni rischiato l'inverosimile. «Eravamo dei matti», dirà anni del mio libro, preziose occasioni per incontrare comu- dopo Roberto Sorgato. Assaliti dalla furia del tempo- nità alpinistiche diverse. Occasioni che certamente si rale, quando sono oltre la Rampa, lui e il compagno ripeteranno nel 2012». Con un caldo invito, aggiunge Sergio Redaelli buttano doppie su doppie dentro un L’impresa dei sei valorosi, che per puro caso hanno lo scrittore: gli alpinisti italiani che in questi anni si vuoto che pare senza fondo; sopra il Nido di Rondine unito i loro destini sull’infida parete, viene opportuna- sono misurati con l’impegnativa Nordwand potranno la corda sfugge dalle mani di Roberto e saetta via ver- mente ricordata quest’anno nel bollino dei Soci mettersi in contatto con lui (giovannicapra@interfree. so il basso dove Redaelli é in attesa; naufrago senza it) nella prospettiva di un incontro per scambiarsi ri- scampo, Sorgato resta su un'esile cengia, senza corda, Anche in questo 2012 gli eventi da celebrare non man- cordi e opinioni. Un evento del quale Montagne 360° sopra uno strapiombo. Come animale in gabbia cerca cano: cinquant’anni dal Concilio Ecumenico Vaticano darà tempestiva notizia. E intanto un’iniziativa legata una breccia, una via di fuga che non c'é: dal ghiaccio II, dalla nazionalizzazione dell’energia elettrica, dalla alla Nordwand viene lanciata anche dall’editore Vi- gli appare per fortuna l'estremità di una corda, un vec- riforma della scuola media unificata… E il mondo sem- valda: un volume racconterà mezzo secolo di scalate chio spezzone sfilacciato che gli basterà per calarsi, o pre in effervescenza dell’alpinismo in tricolore deve sulla leggendaria parete. Chi desidera essere coinvolto quasi, raggiungere il compagno e sfuggire alle scariche a sua volta occuparsi di una ricorrenza significativa: nella stesura del volume portando la propria testimo- della Nord. Niente prima italiana, la partita per loro si mezzo secolo dalla prima scalata italiana alla parete nianza potrà mettersi in contatto con la casa editrice chiude. Sorgato tornerà più volte sulla Nordwand con nord dell’Eiger, la celeberrima Nordwand dell’Ober- land Bernese. Scalata compiuta da sei amici cresciuti nell’Italia proletaria del dopoguerra. Un sogno proibito Un’amicizia che ogni anno si rinnova per tanti prima di loro. Quella parete era stata vinta per la prima volta nel 1938 da una cordata di lingua Le due cordate italiane che per prime hanno vinto nel 1962 la tedesca e da sempre rappresentava e ancora oggi rap- Nord dell'Eiger si incontrano ogni anno per rinsaldare l’intesa presenta il sogno e l’incubo di ogni scalatore. L’exploit nata esattamente all'inizio del secondo nevaio, la mattina di trova riscontro, non a caso, nel bollino disegnato da quell'11 agosto, quando casualmente decisero di unire i loro de- Alessandro Giorgetta che i soci del CAI sono invita- stini. È singolare come gli amici dell'Eiger, tutti oltre i settanta, ti ad applicare sulla loro tessera. Un piccolo grande continuino tranquilli a salire montagne. «La nord dell’Eiger - rac- tributo a sei alpinisti che si sono fatti onore, e anche conta Andrea Mellano - venne affrontata nel ’62 senza ideolo- un gesto in qualche modo riparatore: in quel 1962 la gie ma con spirito sportivo, stimolati dal desiderio di mettersi Rivista ignorò infatti l’argomento a differenza del lo in gioco su una grande via dove gli italiani non erano ancora Scarpone che gli dedicò un breve servizio. Ma forse passati. Le vere difficoltà non riguardano i passaggi, non diffici- l’indifferenza dei media, specializzati e non, si spiega lissimi, ma la necessità di vincere l’oppressione che la grandiosità facilmente. I sei arrivarono in vetta indenni, muoven- dell’ambiente impone come in nessun’altra parete delle Alpi. An- dosi in sei giorni con estrema prudenza, indifferenti che noi siamo stati investiti marginalmente da scariche di pietre all’ironia di chi, tra i grandi alpinisti dell’epoca, ha e ghiaccio. Per questi pericoli e per evitare di andare ad aggiun- beffardamente sospettato che tra quei ghiacci infidi gerci all’elenco delle vittime, abbiamo deciso di arrampicare solo fossero andati a pascolare. nelle ore più fredde comprese tra le 6 e le 12. Dopo ci fermavamo In queste pagine l’impresa viene brillantemente rico- sino al mattino successivo. struita da Giovanni Capra, scrittore e alpinista brescia- Ecco la ragione dei sei giorni di scalata della cordata di Aste no, che a questa prima italiana ha dedicato nel 2006 il e dei cinque giorni della nostra. Se aggiungiamo che abbiamo libro Due cordate per una parete (Corbaccio). Chi sono avuto anche due giorni di maltempo, che ci ha colti dopo il terzo i sei alpinisti della Nordwand? Pierlorenzo Acquista- nevaio, il tempo impiegato a uscire in cima, senza danni, non pace, il Canela, il più giovane, é purtroppo scomparso mi sembra eccessivo, anche se ha fatto storcere il naso ai soloni anzitempo nel 2002, a soli 62 anni. Il socio onorario della congrega alpinistica di allora». del CAI Armando Aste, 85 anni, e il suo fedele secondo

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Il ritorno dei vincitori Gli alpinisti italiani nel ’62 al va a sbattere venti metri più sotto. Il compagno, che ritorno dalla scalata vincen- si saprà essere lo scozzese , pare molto Eiger superstar te al’Eiger: in primo piano da provato. L'altro, Andy Wightman, é gravemente ferito. sinistra, Mellano, Acquistapa- Il Det e il Nandino si calano fino a lui, lo medicano e il Teatro di tragedie fatali, di ce, Aste e Perego; in secondo Det nella bufera risale a cercare il Buco della Galleria. lotte disperate e di dram- piano Airoldi e Solina. “Delle Lo trova e ridiscende e insieme lo issano per alcune mi allucinanti e sogno tragiche esperienze che ci hanno lunghezze di corde, su fino al tunnel. Dentro il tunnel degli alpinisti più audaci preceduto abbiamo fatto tesoro risalgono fino alla stazione di Eigerwand e gli salvano a partire dagli anni Trenta per non ripeterle”, racconta oggi la vita perché l'indomani il trenino recupera l'inglese. dello scorso secolo, l’Eiger Andrea Mellano. Si riferisce in Alippi e Nusdeo devono tornare giù, il salvataggio é (3970 m, Alpi Bernesi) è particolare ai tentativi finiti nel stato lungo e rischioso e il maltempo non si allenta. stato raccontato da tre sangue di Mario Menti e Bortolo Rinunciano alla cima. Si chiude il loro film e da Haston registi diversi nell’arco di Sandri nel 1938, Claudio Corti nemmeno un grazie: anzi lo scozzese mentirà e in un 46 anni. La trilogia venne e Stefano Longhi nel 1957 e suo libro si attribuirà il merito di aver salvato il com- inaugurata nel 1962 da Angelo Ursella nel 1970. Qui a pagno, il quale invece, scriverà al Det ripetute lettere Luis Trenker (Sein Bester fianco la copertina del saggio di ringraziamento. Freund, Il suo migliore Due cordate per una parete di Alippi e Nusdeo devono tornare giù, il salvataggio é amico). Nel 1981 Gerhard Giovanni Capra. stato lungo e rischioso e il maltempo non si allenta. Bauer realizzò “Eigernor- Rinunciano alla cima. Si chiude il loro film. I sei tor- dwand”. Nel 2009 un altro Toni Hiebeler e soprattutto con Ignazio Piussi. Insieme A destra. il bel tempo. Se ne vanno Redaelli e Sorgato mentre nano alla Kleine Scheidegg vincitori. Il nazista Hein- regista tedesco, Philipp faranno numerosi tentativi, d'estate e d'inverno: "Di- I partecipanti alla i due si tengono a prudente distanza dalla frenetica rich Harrer aveva scritto nel suo libro Il ragno bianco Stoeltz, ha portato sugli ciassette volte - scriverà Sorgato - tentammo la nostra scalata. babele della Kleine Scheidegg. (1958) ripubblicato nel ’99 da Mondadori con il titolo schermi North Face de- Foto©A. Mellano. via, una direttissima; ci sfuggì la vittoria, ma conso- Canela non vuole perdere quell'ultimo treno. L'incon- Parete nord, che l'Eiger non era fatto per gli italiani; e dicato alla tragica fine di Nell'altra pagina. lidammo una grande amicizia e, in più, portammo a La locandina tro con Aste e Solina cambia le carte, si va a giocare invece sull'Eigewand gli italiani hanno anche salvato Kurz e Hinterstoisser nel casa la pelle". dell'ultimo film un'altra partita. “In tre - pensano Aste e Solina - sare- una vita. 1935. Sotto la parete, in una tendina Moretti, sta rintanato un sull'Eiger, “North Face” mo più sicuri". Un altro film prende il via, l'Associa- Giovanni Capra ‹ altro lecchese, un ragazzo di Mandello Lario. È rimasto (2009). ted Press titola: “Tre italiani attaccano l'Eigerwand". senza soldi ma dal Bellevue i cuochi gli passano i piatti I contadini di Alpiglen sentenziano che “Italiener am dalla finestra sul retro della cucina. A fare la guardia al Nordwand, immer kaputt!". Dal Piemonte, un'altra 600 maltempo Pierlorenzo Acquistapace. Conosciuto come riesce intanto fortunosamente a varcare il Gran San ‘Canela’ consuma pacchetti di Alfa: appena farà bello Bernardo e a raggiungere Grindelwald. Sono i lecche- deve chiamare il ‘Det’ Alippi, magistrale rocciatore di si Romano Perego e Gildo Airoldi con il torinese An- Crebbio, sopra Mandello, che sui prati dei Resinelli sta drea Mellano che salgono lesti alla Kleine Scheidegg, facendo il fieno per le sue mucche. trovano al Bellevue il cameriere napoletano cui affi- Il verità, il Canela aveva già tentato l'anno prima, il dano una piccola ricetrasmittente, si sentono ripetere '61; lui e Giuseppe Lafranconi, due Ragni della Gri- dal contadino l’insolente “Italiani, domani Kaputt" del gnetta, avevano lasciato le moto ad Alpiglen ed erano giorno precedente, e attaccano senza indugi. arrivati su fino al Nido di Rondine, oltre il traverso Non sanno che altri italiani sono in parete dal giorno 1/2 O ZIEL Hinterstoisser. In bivacco venivano raggiunti da due precedente, spinti come loro dalla volontà di riscattare inglesi, e . I due avevano quell'altro tristissimo film di cinque anni prima, quan- appena vinto il Pilone Centrale del Freney al Bianco. do Claudio Corti, ormai allo stremo, era stato soccorso BINOCOLO Anche agli inglesi nel '61 mancava la prima sulla Nor- e portato in salvo e il suo compagno Stefano Longhi dwand: Whillans e Bonington, già carichi di gloria, moriva di stenti. Così ancor più incredibile e simbolico stavano tentando perciò il colpo. Durante la notte si diventa l'incontro delle due cordate; sotto il secondo scatenò il temporale: all'alba il Canela e il Beppe rup- nevaio si incrociano due imprecazioni in dialetto lec- pero gli indugi, si sfilarono fradici sull'Hinterstoisser e chese, sono il Canela che chiude la sua cordata e il riuscirono a scendere agli alberghi dove li aspettavano Gildo Airoldi che sta in testa alla sua. Tutti e sei sono i giornalisti. Qualcuno scrisse che gli italiani si erano spinti dalle stesse ragioni e decidono di salire insieme. ritirati ancora una volta. Il giorno dopo dal Nido di Fino alla cima. Rondine tornarono giù anche i vincitori del Freney. Il E intanto inizia un altro film. Le radio e i giornali dif- Canela giurò a sé stesso che sarebbe tornato. fondono la notizia: “Italiani sull'Eiger". Che il '62 sull'Eiger sia l'anno degli italiani? Pare pro- Nando Nusdeo parte da Monza, sale ai Resinelli, avvisa prio di sì perché nei dintorni tra Alpiglen e la Schei- il Det Alippi: “Gli italiani sono su, c'é anche il Canela". degg all'inizio delle ferie di agosto inizia un'altra sto- Via subito per l'Oberland, i due attaccano la parete, ria, quella di Armando Aste e Franco Solina. Sono mesi il cielo é ancora sgombro di nuvole. Ma dopo poco che pensano alla parete, ma da operai sotto padrone inizia a piovere: le due cordate che stanno in alto sono hanno dovuto aspettare le agognate ferie di agosto. sotto la neve. Prima dell'Hinterstoisser, il Det e il Nan- Sono arrivati a bordo di una 600 guidata da amici di dino scorgono due figure sopra di loro, due alpinisti Armando, si sono accampati in un fienile, e aspettano che stanno scendendo. Slegati. Uno dei due scivola e

26 montagne360° gennaio 2012 cultura musei Messner Mountain comporta un’esperienza vivissima di contatto imme- diato e diretto con i tratti più significativi e affasci- nanti della sua personalità.

andare in montagna come esperienza creativa Museum È questa la chiave di volta per capire il segreto anche di questa realizzazione museale, che consiste prin- L'incontro con l'avventurosa vita dei popoli delle montagne cipalmente di un’incessante, generosa, aperta par- tecipazione, a chiunque se ne voglia fare visitatore, dell’esperienza di come rivolgersi alla montagna con testo Luigi Zanzi e Reinhold Messner - foto AA.VV. intento creativo, rivolto a far rivivere proprio la cre- atività che si avverte pregnante entro la forma stessa delle montagne. L’idea di progettare e realizzare tale catena museale è maturata non già per un interesse occasionale, ma per un’esigenza profonda di pensare la montagna, che Reinhold Messner ha sempre coltivato come un nodo montano tra più sedi museali, incastonate come vette imprescindibile del suo fare esperienze d’avventura ‘culturali’ tra vette ‘naturali’, l’universo delle Alpi, il in montagna; si tratta di un’ispirazione di richiamo sistema montuoso che si distingue nel mondo per es- all’avventurarsi in montagna come realizzazione di sere il più ricco di varietà di storia e di cultura della un’opera d’arte, una provocazione al fare, mettendo montagna, trova degna espressione in un’opera distin- in gioco sé stessi, nell’accettazione di una sfida intuita tiva di ‘museo-teatro’ che ne partecipa al mondo inte- nella possibile interpretazione della forma di singole ro, in una sua forma singolarissima, tutta la ricchezza montagne, nel fascino che da esse emana e che attrae d’esperienza. ad esporre sé stessi nella ricerca del proprio limite, La singolarità più rilevante di tale catena (metafori- fino all’estremo, con assunzione responsabile di un camente tornerebbe appropriato parlare di ‘cordata’) impegno anche a far storia di sé al fine di dare espres- di musei è, a mio parere, quella di recare viva l’im- sione ad un’esigenza di testimonianza della propria pronta dell’uomo che l’ha creata: Reinhold Messner; esperienza (un’esigenza di sempre nella sua vita, ma un’impronta propria della sua personalità non soltan- vissuta man mano più intensamente in tanti anni in to di grande, forse il più grande, alpinista, ma anche sempre più stretta e feconda connessione con le sue d’uomo d’avventura, di montanaro esperto della vita esperienze esistenziali). della montagna e dei popoli montanari, di appassio- Reinhold Messner ha sempre mirato a trasformare le nato collezionista di testimonianze che suscitano la proprie avventure in interpretazioni ad arte delle mol- più viva emozione delle varie esperienze vissute nel teplici qualità dei differenti ambienti naturali che, di mondo della montagna. volta in volta, si proponeva di affrontare. Ad opera conclusa, rivolgendo il pensiero ad uno L’interpretare ha valenze opposte a quelle del con- sguardo attento a tutto il complesso disegno così at- quistare: ogni volta si tratta soltanto di realizzare sé tuato, sullo spunto di un progetto originario che risale stessi in un’‘azione-avventura’ che riveli, da un lato, ad alcuni anni fa e venne maturando nel vivo delle l’espressione di come si è fatta propria una virtualità più varie esplorazioni in giro per il mondo, pur con della natura e, d’altro lato, l’espressione di come l’uo- In alto. qualche variazione in corso d’opera, non si può non mo, con la sua cultura, riesce ad “inventare sé stesso”, on l’inaugurazione, avvenuta il 2 luglio 2011, Interno di una iurta civiltà’ imperniata sul vivere soltanto ‘di’ montagna e rimanere vivamente ammirati per il fatto che tale ope- di volta in volta superando un proprio limite ed evi- del Museo Ripa nel castello di Brunico dedi- mongolica con ‘in’ montagna. ra sia stata realizzata ad iniziativa di un uomo solo, denziando di sé un nuovo limite, in maniera tale da cato ai popoli della montagna, si conclude la arredamento. Si tratta di un’opera museale che è frutto dell’assidua Reinhold Messner, con una propria autonoma idea- potersi misurare con le sterminate, misteriose meravi- C A fianco. realizzazione della catena di musei (Messner Mountain partecipazione simpatetica di Reinhold Messner alla zione creativa, con una propria singolare capacità di glie della natura, trovando ogni volta una proporzione Museum) dedicati da Reinhold Messner alla montagna, Le cupole di vetro cultura della gente di montagna, nonché del suo ap- realizzazione. ideale del rispetto dell’uomo verso la natura. al vertice del MMM alla sua cultura, alla sua storia, alla sua immagine, al passionarsi, cammin facendo, alla varia storia di tali Credo che, per tali ragioni, la realizzazione della ‘ca- Tale interpretazione, soprattutto nel caso della monta- ‘’ - Monte suo significato per la più varia umanità. Rite. ‘montanari’ e del loro stile di vita, nelle diverse forme tena-cordata’ del Messner Mountain Museum abbia gna, può diventare anche una forma d’arte, nel senso In tale ultimo nodo della catena (gli altri riguardano del loro adattamento a diversi luoghi montani. costituito per Reinhold Messner una grande avventu- dello sviluppo di un gesto che si armonizza con la l’uomo e la roccia a Monte Rite, l’uomo e il ghiaccio Ne scaturisce un’emozionante esperienza di quanto ra, analoga alle più grandi avventure da lui vissute in forma della terra verticale, della roccia e del ghiaccio, a Solda, l’uomo e la sacralità montana a Juval, l’uo- avventuroso sia vivere in montagna, come lo stesso montagna (per ciò stesso tale opera può appropria- e ne svela il segreto strutturale, ne esalta il valore ico- mo e la sua varia storia, non solo alpinistica, tra le Reinhold Messner aveva già documentato in alcuni tamente definirsi il suo ‘quindicesimo Ottomila’, non nico e simbolico (non senza esplicite intenzioni anche montagne, a Castel Firmiano in Bolzano) si trovano suoi libri, editi nel 1976 e poi nel 2002, dedicati ai po- meno leggendario dei precedenti). etiche). raccolte e accuratamente ‘messe in scena’ alcune tra poli della montagna, con l’intento esplicito di ritrarli Tutto ciò influisce sull’opera stessa, imprimendo in le più significative testimonianze delle differenze cul- al vivo e di acquisirne il retaggio di civiltà, prima che essa un’impronta individuale che costituisce il segno L’invenzione di una forma di turali dei popoli che si sono fatti montanari, affron- scompaiano. preciso dell’identità del suo autore, Reinhold Messner. museo-teatro tando la sfida ambientale di inventare una ‘forma di Finalmente, con la realizzazione di tale percorso In tal modo, di per sé, la visita a tale catena di musei Tutti tali aspetti interpretativi si ritrovano anche in

28 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 29 cultura › musei

tale opera museale. Da sinistra. si trova coinvolto in una sorta di ‘rappresentazione pregnanza significativa. paesaggio. Tale sua scelta vitale ha, infatti, suscitato in Reinhold Figura di bronzo di drammatica’ che pone in evidenza le ‘reliquie’ attra- Proprio perché imperniata su tali reliquie, tale opera Tali sedi (Solda-Sulden all’Ortles, Juval in Val Senales, Messner una sorta di sua vocazione interiore a realiz- . verso le quali si entra in contatto con un racconto museale si presenta in tutta la sua ricchezza culturale Castel Firmiano a Bolzano, Castel Ripa a Brunico, Forte zare un’opera che, anche nel perseguire un intento di Figura di bronzo della storia i cui attori sono, non soltanto gli alpinisti, non soltanto come propria di una grande collezione di Monte Rite a Cibiana di Cadore) costituiscono nodi natura culturale e sociale, si propone di raggiungere di Shiva nel cortile ma anche le differenti forme del paesaggio montano, (certamente una delle più grandi raccolte di significa- di una rete escursionistica che si articola tra alcune un nuovo limite di ciò che un uomo da solo può fare interno di Castel con le più affascinanti evocazioni di alcune vette che, tivi pezzi museali con riguardo alle varie montagne schiere di fantastiche montagne del Trentino Alto Adi- nel più ampio contesto naturale e sociale in cui vive, Juval. per la loro consistenza di roccia e ghiaccio, per la loro del mondo), ma anche come propria di una possibile ge e del Veneto, attraverso le quali può intraprender- per partecipare ad altri il messaggio più autentico del- Il torrione nord di altezza, per la loro verticalità, e, last but not least, per frequentazione ‘al vivo’ di tutto un mondo che attual- si un trekking museale, un un itinerario di alpinismo la sua esperienza storica nei confronti della montagna. Castel Firmiano, la loro figura, hanno attratto a ideare le più appassio- mente rischia di scomparire. culturale che può compiersi in un unico itinerario di Torna di grande importanza evidenziare che, in tal con monaci attorno nanti avventure di salita in alto; e di cui sono attori, di In tal modo, lo spettatore-visitatore può, di volta in collegamento comprensivo sia di salite ad alcune mon- modo, Reinhold Messner si è fatto carico di un’ope- al mulino di poi, i differenti popoli della montagna, di poi ancora volta, di museo in museo, ricostruire, a sua iniziativa, tagne di tale teatro naturale, sia di visite alle sedi di ra non soltanto di collezionismo e insieme di confor- preghiera. gli scienziati esploratori e gli artisti protagonisti delle sullo spunto dell’interesse rievocativo che viene susci- tale teatro culturale. mazione museale di un’enorme quantità di reperti, varie arti, quali si sono variamente ispirate al mondo tato dall’emozione dell’incontro con le singole reliquie Si tratta di un’opera che si segnala, pertanto, per i suoi attentamente selezionati al fine di farne termini di della montagna ed alle sue forme di vita. delle avventure di alcuni grandi alpinisti (ad es. il mar- caratteri di unicità: mai e in nessun luogo del mondo è riferimento per una dimostrazione etno-culturale, ar- Si tratta, pertanto, di un’opera complessa, di moltepli- tello di Paul Preuss, lo scalpello di Emilio Comici, il stata tentata, con riguardo alla cultura della montagna, tistica e variamente esperienziale, attinente il mondo ci valenze, ricchissima di emozioni partecipative, oltre sacco di , la corda di Hermann Buhl, e una realizzazione creativa di tal sorta, con tale efficacia montano, nelle sue più varie configurazioni, anche nei che di occasioni di entrare in contatto con reperti che così via) le più significative vicende della storia dell’al- espressiva, con tale novità di concezione, nell’intreccio più lontani paesi del mondo; ma ha intrapreso, pro- consentono di toccare con mano le esperienze di vita pinismo, secondo la capacità di ciascuno di comporre inscindibile tra l’esposizione di un’incomparabile col- gettato e realizzato anche un’opera propriamente di dei montanari e di chi, come alcuni alpinisti, si è av- differenti mosaici significativi, usando come tessere le lezione di reperti della civiltà montana (tale da formare ‘messa in scena’ di tali testimonianze in alcuni luoghi venturato nel loro mondo. differenti reliquie esposte qua e là, con modalità talvol- propriamente un laboratorio per la ricostruzione di tale monumentali, nei quali il visitatore può entrare diret- ta impreviste e sorprendenti, nelle diverse sedi museali. civiltà secondo la varia interpretazione che ciascun tamente ed immediatamente in viva partecipazione ad un’occasione per rivivere la storia Lo spettatore-visitatore viene così coinvolto nella com- visitatore-spettatore può tentare) e la messa in scena di un’esperienza della montagna, della sua cultura, dei dell’alpinismo posizione di un puzzle immaginativo-evocativo di al- un apparato espositivo-rappresentativo che consente suoi valori vitali. Torna di grande interesse e valenza significativa pre- cune avventure cruciali, punti di svolta nell’orizzonte al visitatore-spettatore di vivere una memorabile emo- L’intento di coinvolgimento emotivo dello spettato- stare attenzione al termine ‘reliquia’ con cui Reinhold dell’alpinismo. zione partecipativa e di compiere un’escursione imma- re-visitatore ispira fondamentalmente tutte tali sedi Messner fa riferimento esplicito a tali reperti. ginativa e fantasticante nel mondo della montagna, museali, pur nella loro varietà di scelte tematiche: in In tale termine si compendiano due aspetti, entrambi una forma di escursionismo che come venendo coinvolto nell’opera aperta di un teatro ognuno di tali incontri ci si trova come invitati a un di primaria importanza: primo, il fatto che tali reperti unisce natura e cultura in cui il primo protagonista in scena è la montagna, ed proprio itinerario interpretativo, quasi “iniziatico”, costituiscono propriamente dei ‘resti’ di vita vissuta, Un’ulteriore, importante singolarità di tale opera mu- il secondo è lo stesso visitatore del museo. con l’avvertimento di affrontare un’avventura affasci- autentiche testimonianze di storia di varie avventure, seale è il fatto che la stessa è articolata in cinque sedi nante, per taluni aspetti quasi misteriosa. con quell’impronta di sacralità evocativa che è pro- museali differenti, ambientate ciascuna in edifici mo- Un’opera tempestiva Accade così che tali musei abbiano anche una valenza pria, appunto, delle reliquie; secondo, il fatto che tali numentali (per lo più castelli) salvati in tal modo dalla Se si tien conto della rapida ed irreversibile metamor- propriamente di teatro, così che il visitatore-spettatore reperti comportano, per la loro preziosità, anche un loro rovina, e riscattati ad una destinazione cultura- fosi che sta subendo attualmente la ‘civiltà montana’ in forte valore simbolico-iconico, nonché una vivissima le, in luoghi montani diversi allietati da un mirabile tutte le varie regioni del mondo, ben ci si rende conto

30 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 31 In questa pagina. Veduta dall'alto del MMM di Castel Firmiano. Di fronte. Entrata del MMM ‘Ortles’

che tale avventura museale è stata ideata e realizzata da Reinhold Messner con una singolare tempestivi- tà: credo che già ora sarebbe troppo tardi per avviare un’iniziativa di tal sorta. Occorre valutare attentamente questa valenza propria- mente di accorta scelta temporale, propriamente di tempestività, di quest’opera di Reinhold Messner: essa vive e fa vivere anche drammaticamente l’esperienza di come il mondo “montano” stia in gran parte scom- avuto l’affidamento definitivo. costruire i musei infatti è quello parendo nel mondo; e come occorra, pertanto, intra- Nel frattempo avevo creato un di raccontare storie. Ma devo prendere un’opera di salvataggio di alcune tracce, di nuovo museo al Monte Rite, nel raccontarle tramite emozioni e alcune reliquie di tale cultura che fu propria delle genti Bellunese. In quel forte costruito non con i dati. I dati interessano che hanno saputo vivere in montagna e di montagna. in vista della prima guerra mon- poco alla gente. Non importa S’avverte in quest’opera l’impronta di un ritmo di diale, a quota 2200, con intorno quanto alto sia il Dru, importan- rapidità che, ancora una volta, richiama in evidenza Dolomiti a 360 gradi, avevo te è far capire cosa significava 1/2 V un aspetto singolare del salire le montagne proprio di pensato di raccontare la roccia. allora salire quel Pilone che non Reinhold Messner; s’avverte l’urgenza con cui Reinhold A quel punto, vinta la gara per esiste più con i mezzi che aveva Messner si è appassionato a quest’opera di raccolta a Castel Firmiano, per me era Walter Bonatti. Dunque, ho futura memoria dei più diversi materiali d’esperienza di ormai chiaro che esso sarebbe scelto tre aiuti per raccontare. Lo un mondo che rischia di scomparire. stata la sede centrale, alla quale faccio tramite quelle che chiamo COBER A mio giudizio, tutto il mondo degli appassionati della aggiungere quattro satelliti per le reliquie, tipo il sacco da bivac- cultura della montagna deve cogliere e considerare con sviluppare i temi speciali: la co usato per anni e anni appunto attenzione la preziosità intrinseca di tale scelta tem- roccia già l’avevo, così come le da Bonatti: per me è il pezzo più pestiva di Reinhold Messner: se tale opera non fosse religioni legate alla montagna, “forte” dell’intera collezione. Poi stata da lui ideata e realizzata nei tempi e nei luoghi in che diventava il tema di Juval, tramite dei testi, molto brevi, cui è stata compiuta, non si sarebbe potuta realizzare castello che sorge su una collina perché la gente non ha voglia di mai più. ‹ che ai tempi di Oetzi era luogo di leggere romanzi. E infine tramite culto. Mi mancavano il ghiaccio l’arte, finché ne trovo di valida: e le popolazioni che, in tutto il quadri, installazioni, sculture, I miei musei della davvero speciale: quello di Paul amore, ma anche di saperle met- gli alpinisti, sempre squattrinati, Mondo, vivono in quota. Così oggetti delle varie religioni. E Preuss, lo scalatore che sempre tere in pratica. Perciò mi affidava dormivano prima di andare a sono andato avanti a realizzare questo mix ha funzionato. montagna ho ammirato per la sua filosofia quell’oggetto, cui teneva moltis- scalare sull’Ortles. Ci ho messo questo progetto, prima a Solda, Il segreto per arrivare a un mu- della rinuncia. È morto nel 1913, simo, e mi diceva che in futuro dentro oggetti per raccontare sotto il ghiacciaio dell’Ortles, e seo addirittura con cinque sedi? ma aveva già compreso come avrei dovuto affidarlo a mia volta tredici storie e, attraverso esse, la poi a Brunico, al centro di una Ho sempre collezionato oggetti, l’evoluzione tecnologica sarebbe a un giovane alpinista che la storia dell’alpinismo. Esiste an- valle dove è vivo il lavoro dei scovati nei miei viaggi sulle diventata un grave problema pensasse come me e come Paul. cora, ma adesso cambierò questa contadini di montagna. montagne di tutto il Mondo. per l’alpinismo e per l’ambiente Oppure fare in modo da esporlo, piccola esposizione. Così avevo Così pare che quasi tutto quello Collezionare è una malattia. E montano in generale. Preuss ad- per consentire a un largo pubbli- due esperienze, una piccolissima che avevo pensato funzioni: ce l’ho fin da bambino. Ora poi dirittura cercava di non utilizzare co di vederlo. Avevo dunque una e una assai più impegnativa. la sinergia fra le varie sedi, la molti bravi alpinisti hanno capito i chiodi. Quindi in linea teorica, sorta di necessità. Così quando, Quando ho visto che a Juval non possibilità di spostare l’arte da cosa faccio e mi forniscono altre non avrebbe neppure dovuto pochi anni dopo, ho comprato avevo lo spazio per raccontare una all’altra. E sono sicuro che reliquie. E continuiamo a com- averlo, un martello. Il suo me lo Castel Juval e ho capito che non tutto quello che volevo, ho ma- i musei sopravviveranno anche prare. In più riceviamo anche of- sono visto recapitare a fine anni potevo viverci tutto l’anno, aven- turato l’idea di fare questo gran- senza di me, grazie a tutti coloro ferte da parte di chi ha collezioni '60. Una vera sorpresa. Me lo do dei figli piccoli che dovevano de museo diviso in cinque parti. che collaborano al funzionamen- legate al tema montagna e non affidava colei che, in gioventù, di andare a scuola, ho pensato di Già pensavo a Castel Firmiano, to della struttura. Devo dire che vuole che vadano disperse. Ce Preuss era stata l’amante. usarlo come museo. Avevo già che è praticamente a Bolzano e in prima fila fra chi mi ha dato le le propongono anche in regalo. Questa signora, ormai molto una vasta collezione di oggetti che era da lungo tempo in stato basi per il successo del museo c’è Tutto ciò fa piacere, ma è un im- anziana, nella lettera che ac- e, anche se non è stato facile, di abbandono. Ma lì sono stato a Walter Bonatti, perché attorno pegno notevole. Accettare della Un’idea costruita su un martello. compagnava il prezioso dono mi subito quell’idea ha funzionato. lungo frenato. Prima ho avuto un a lui, agli oggetti che gli sono roba unica, come quel famoso No, non usandolo direttamente. scriveva che io avevo dimostrato Poi a Solda ho comprato una sì, poi il progetto è stato blocca- appartenuti e che mi ha dato da martello, è una responsabilità. E Anzi, l’ho trattato come una non solo di avere le stesse idee piccola costruzione: era chiamata to e solamente molto più tardi, esporre, si racconta tutto l’alpini- costa. reliquia. Perché è un martello sull’alpinismo del suo grande la stanza delle pulci. Era lì che tramite una gara europea, ho smo tradizionale. Il mio modo di Reinhold Messner

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Un luogo unico La Spluga della Preta è l’Abisso. Siamo sui Lessini, in Provincia di Verona, sinistra Val d’Adige, sotto le pen- dici del Corno D’Aquilio, in mezzo a prati verdi. Spluga significa grotta e preta è il pascolo. Ci sono malghe, pastori, mucche. E, improvviso, non annunciato da importanti affioramenti rocciosi, appare l’abisso. Tra i pascoli verdi si apre il vuoto, un foro pressocché cir- colare, un diametro di qualche metro. È la partenza di un pozzo di 131 metri, è l’inizio di una cavità con una profondità complessiva prossima ai 900 metri. Per i non speleologi, abisso è qualcosa di minaccioso, da evita- re, indica pericolo. Per gli speleologi, lo stesso termine indica una grotta con un marcato dislivello, con pozzi, ovvero salti da superare. Gli speleologi seguono le vie d’acqua e l’acqua scorre, scava, precipita. Ma la Spluga della Preta, ‘La Spluga’, è un abisso speciale. È speciale per come si presenta, per la sua storia, perché ha rap- presentato per gli speleologi quello che è stata la pare- te nord dell’Eiger per gli alpinisti. Da una parte l’Orco, A sinistra. scalette, anche le ultraleggere, le corde sono tecniche, dall’altra l’Abisso. Discesa nell'abisso. compaiono gli attrezzi per scendere e risalire, i chiodi a Foto©F. Sauro. pressione, l’abbigliamento dedicato, seppur sperimenta- Vicende epiche... A destra. le. La grotta comincia a diramarsi, i tempi si ridimensio- Giuseppe Troncon La prima discesa del pozzo131 iniziale risale agli anni esamina i reperti. nano, serve preparazione tecnica e non solo resistenza ’20. Al tempo, la speleologia di profondità più forte era alla fatica. Squadre ridotte e rapide, autonomia indi- triestina. E una squadra di triestini si accingeva all’im- viduale, nessuna dipendenza dagli altri per ‘la sicura’. presa. Ma i veronesi della SUCAI (Stazione Universita- ria del Club Alpino Italiano) di Verona li precedettero. Gli albori dell’Operazione Corno Erano anche alpinisti e si cimentarono nell’impresa di D’aquilio scendere, per scoprire che il lunghissimo pozzo era solo Arriviamo al 1988. C’è un problema, a lungo voluta- l’inizio di una cavità e di un’avventura umana che si mente rimosso. Oltre 60 anni di esplorazioni e campi in- sta ancora scrivendo. È una storia con aspetti epici e terni e materiali abbandonati hanno lasciato un segno momenti, anche, discutibili. Alla fine degli anni ’20, Ge- pesante. Ci sono resti di attrezzature, rifiuti, tanti rifiuti. rarchi del Regime decisero che la Spluga della Preta di- Per non parlare della base del primo pozzo, da sempre veniva Abisso Mussolini e, pertanto, da profondissimo considerata discarica dai pastori delle malghe. che era, doveva essere il più profondo del mondo. Dopo Ora qualcuno parla di spostare i rifiuti nei rami laterali, il primo pozzo, la seconda verticale è di 88 metri. Nella altri accennano alla combustione. Non sono soluzio- Operazione Corno topografia ufficiale, con allegata sezione stratigrafica ni. La Spluga è sporca, c’è una sola possibilità. Portare di dettaglio, il pozzo raddoppiò la profondità. Con ol- fuori i rifiuti. L’idea è folle, eppure è come una frana tre 600 metri di dislivello, l’Abisso era sul gradino più che si muove. Diventa impossibile fermarla. Il modene- alto del podio. Solo dopo la seconda Guerra Mondiale si se Giuseppe Troncon, Aldo Soresini veronese e Sergio D’Aquilio alla corressero i dati. Successivamente, superando selettivi Adami di Mantova, supportati da non molti altri, inven- passaggi, si raggiunse davvero e si superò, di molto, la tano e diventano la segreteria dell’Operazione Corno quota costruita a tavolino. D’Aquilio. Poche regole. Chi si dichiara disponibile lo è Aldilà dei numeri, La Spluga è sempre stata una prova comunque. Chi scende alla Spluga fa qualcosa e qual- impegnativa, soprattutto nel tempo ove discese e risali- cosa porta fuori. Si annota tutto. La segreteria funziona te avvenivano su scalette artigianali, costruite a mano dalla mezzanotte alle 8 di mattina, dopo c’è il lavoro Spluga della Preta con criteri spesso discutibili. Scale di canapa con gra- quotidiano. L’Operazione ha finalità ambiziose. Com- dini in legno, attacchi con chiodi da roccia, corde di pletamento della topografia interna, esplorazione oltre sicura sempre in canapa, abbigliamento e tute da lavo- i limiti conosciuti, ricerche biospeleologiche, documen- 1988-1991 tre anni di ricerche e documentazione, la più ro o militari, lampade a carburo variamente elaborate. tazione fotografica e audiovisiva, ricerca della sorgente Spedizioni pesantissime e faticosissime. Gli uomini di ove affluiscono le acque della Spluga della Preta. La grande opera di bonifica sotterranea punta cercavano di raggiungere il fondo conosciuto e pulizia diventa, molto presto, il baricentro di tutto. La trovare prosecuzioni, gli uomini di supporto si ferma- quantità di materiale da rimuovere, fare uscire, è enor- testo di Massimo (Max) Goldoni - foto AA.VV. vano sul bordo dei diversi pozzi e aspettavano ore e me. Sala Paradiso (sic), a circa 400 metri di profondità, anche giorni per ‘fare sicura’. Imprese memorabili, al è un incredibile sandwich di rifiuti e teli di plastica. limite delle risorse e delle possibilità umane. Qui le spedizioni allestivano il campo base, sisteman- Dalla seconda metà degli anni ’70, con l’avvento della dosi su quanto rimasto dai precedenti accampamenti. progressione su sola corda, tutto cambia. Spariscono le Ma i rifiuti sono ovunque. Scatole, scale, contenitori,

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attrezzi, spezzoni di corda, pipe, accendini, torce, tele- foni interni, sottotuta in lana di vetro, chiodi, moschet- toni, cinturoni da pompiere, posate, taniche, bottiglie. Molti di questi reperti saranno esposti. Carburo esausto ed escrementi, no. I sacchi da speleologia sono fatti per contenere corde, attrezzi o viveri. Qui servono altre dimensioni, serve si- gillare in maniera sicura per non disperdere i contenuti. Servono nastro adesivo, guanti, maschere. Tutto questo a molte ore dall’uscita, non in un magazzino. Servono permanenze protratte. Servono speleologi in grado di fare tutto questo e disponibili a farlo. E gli speleologi sono nei gruppi, sono nel Club Alpino Italiano, nella Società Speleologica Italiana, fanno riferimento a Fede- razioni Regionali. Non è semplice convincere in merito al senso e alla fattibilità dell’operazione. Anche singoli speleologi sono scettici. Molti ragionano con l’esempio di esperienze precedenti, non vedono il capo spedizio- ne carismatico, non riescono ad avere la risposta sui tempi dell’operazione. Semplicemente perché i tempi non sono quantificabili. Servono più ore, più persone, più energia di quanta ne sia mai stata impiegata. Qui emerge una figura assolutamente decisiva, Giuseppe Troncon. Non è un giovane, ha 45 anni, non ha un curriculum di grandi esplorazioni e profondità, ha un carattere mite e inesorabile. Non dice c’è da fare, fa. Scende e risale innumerevoli volte, coinvolge e costrin- ge le persone, non si interessa a sigle e a egide. SSI, CAI, CNSAS, Federazione Veneta. Rispetta tutti , non sempre A sinistra. 1500 metri di quota, è freddo, umido, a tratti bagnato. E Corno D’Aquilio. L’opera, corredata da splendide im- di individuare alterazioni e inquinamenti delle risorse contraccambiato, ma soprattutto coinvolge le persone. Spluga, bonifica a 500 si è ovviamente nel buio, con la sola luce di lampade a magini e con vasta bibliografia, serve a comprendere idriche. Gli speleologi si sono anche dati scrupolose re- “Ciao, sono Giuseppe...”. Non sono mail, ma telefonate metri di profondità. carburo. I led, 20 anni fa, non esistevano. Foto e riprese la complessità del mondo sotterraneo e anche il senso gole comportamentali per non essere loro stessi causa nella notte, su telefoni fissi, annunciano i compiti. Na- Foto©C. Serventi. non erano in digitale. stesso della speleologia. di danno e per le acque e per la biodiversità ipogea. A destra. turalmente, ogni idea proposta e fattibile è accettata, Spluga, inverno. Sono servite centinaia di persone, migliaia di ore di Gli speleologi, con le loro ricerche offrono un contri- Perché le grotte non sono un caleidoscopico luna-park ogni contributo di materiali e tempo diventa prezioso. Ingresso delimitato da permanenza sotterranea, invenzioni e fatica per ripri- buto decisivo nella comprensione dei percorsi delle sotterraneo, ma custodiscono una straordinaria risorsa lastre di pietra. stinare gli ambienti della Spluga della Preta. C’è una acque sotterranee, nella precisa definizione di bacini e un immenso archivio di memoria della Terra. ‹ Un’incredible macchina si mette in Foto©E. Anzanello mappa ipogea estremamente attenta, si è campionata di assorbimento e relative risorgenze. Sono in grado moto con scrupolo la fauna ipogea, si sono esplorate nuove I rifiuti cominciano a uscire, parancati sul primo lungo diramazioni, i fluocaptori hanno indicato Val Rocca Pia pozzo. Si crea il ‘sacco balena’ che è un sacco grande come area di risorgenza delle acque. In realtà è successo e delle Comunità. sidente del Club Alpino Italiano, Umberto come dieci o quindici sacchi normali. I rifiuti, che risal- molto di più. Tanti speleologi si sono ritrovati a lavo- L’acqua che berremo: Una proiezione della FAO, relativa all’area Martini, è stato particolarmente apprezzato, gono lentamente l’abisso, movimentati in pozzi e me- rare insieme, aldilà di provenienze geografiche, sodalizi mediterranea, prevede che entro il 2025 perché ha correttamente posto l’accento andri e pozzi, vengono selezionati. Troncon vorrebbe di appartenenza, precedenti conflitti e incomprensioni. gli speleologi difendono almeno l’80% della domanda idropotabile sulla salvaguardia dell’ambiente montano che tutto si trasformasse in archivio, museo della me- Non si sentiva nessuno dire “perché hanno lasciato re- dovrà essere presa dagli acquiferi carsici, nel suo insieme. Martini ha anche sottoline- moria. Ma alcuni rifiuti sono rifiuti, e basta. A un tratto sti e materiali?”, ma tanti, invece, che si chiedevano la risorsa più preziosa nel 1975 questa percentuale si attestava al ato che: “Nelle azioni didattiche rivolte ai la macchina supera il momento d’inerzia e si muove. “come facevano con queste attrezzature?”. Oltre tre anni Lunedì 31 ottobre, a Negrar, in Provincia 30%... più giovani cerchiamo sempre di inserire la Gli speleologi vogliono partecipare. Vengono dall’Italia, di lavoro, un’inimmaginabile capacità di condividere di Verona e non distante dalla Spluga della Il convegno, promosso dalla Società Speleo- visita ad una cavità naturale, per far cono- da altri Paesi, dall’America, come scritto in una delle poi trasferita in centinaia di altre esplorazioni, in inter- Preta, si è tenuto un convegno dal titolo “La logica Italiana, proponeva resoconti di inter- scere anche ciò che non è immediatamente infinite schede dell’Operazione. Non chiedono più per- venti di soccorso in grotta e, anche, durante calamità tutela degli acquiferi carsici. Che c’entrano venti delle Federazioni Speleologiche del visibile”. L’On. Giacomo Santini, attuale ché, ma cosa fare. Tutto è enorme. Decine di persone naturali. gli speleologi?” Veneto, della Lombardia, di Toscana e Puglia Presidente del Gam, Gruppo Parlamentare piazzano fluocaptori, sacchetti con carboni attivi, nelle Il convegno era nel programma dell’incontro in merito alla conoscenza e alla tutela degli Amici della Montagna, è rimasto colpito sorgenti sinistra Adige per cogliere i traccianti chimici La storia ritrovata nazionale della speleologia italiana, patro- acquiferi carsici. È stata anche presentata dalla complessità e dal valore scientifico liberati in Spluga e capire il percorso delle acque. Squa- Il volume La Spluga della Preta venticinque anni di ri- cinato anche dal CAI, e affrontava il tema l’ultima edizione de“L’acqua che berremo”, dei lavori, affermando: “Non possiamo dre si alternano al fondo per produrre un rilievo topo- cerche ed esplorazioni dall’Operazione Corno D’Aquilio dell’acqua che si trova nelle aree carsiche e pubblicazione della SSI che, in questa sua sottovalutare l’importanza del valore delle grafico il più possibile preciso. Continuano le ricerche ad oggi a cura di Giuseppe Troncon, Francesco Sauro scorre nel buio delle grotte, all’interno delle ultima versione, sarà distribuita a migliaia risorse idropotabili sotterranee. Conoscere biospeleologiche. L'entomologo Zanon trascorre decine e Giorgio Annichini (Memorie dell’Istituto Italiano di montagne. La protezione e la salvaguardia di studenti. Il merito è della Federazione gli acquiferi carsici, salvaguardarli, evitare di ore isolato per svolgere il suo lavoro. E tanta do- Speleologia, Serie II-vol. XXV - 2011) offre un’esaustiva delle acque raccolte negli acquiferi carsici è Speleologica Veneta e della lungimiranza contaminazioni è un compito importante e cumentazione. Per chi legge, torniamo a ricordare che panoramica della grotta, della sua storia esplorativa e un problema che non può essere affrontato della Regione Veneto, che non ha lesinato il un dovere imprescidibile per chi governa e tutto questo avviene in un abisso che si apre a quasi dei molteplici contributi di conoscenza dell’Operazione solo dalla speleologia organizzata, ma deve suo contributo economico. amministra”. La chiosa ideale per un appun- essere centrale nella coscienza dei cittadini Durante il Convegno, l’intervento del Pre- tamento di particolare valore.

36 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 37 arrampicata Turchia Ala Daglar interessanti pareti vergini da scalare, qualche dubbio lo avevamo. Dubbi che diventarono panico quando oltrepassato l'ultimo colle, vedemmo il profilo dolce del gruppo montuoso dell'Ala Daglar. Per fortuna la realtà era sfalsata dalla profondità e vastità di quanto ci circondava e, dopo alcune ri- Cappadocia cognizioni, capimmo di trovarci in un paradiso di calcare. Freddo, pareti di roccia e natura incontaminata Tanto era l'entusiasmo e tanta la foga che, in sole tre settimane, aprimmo e liberammo due impegnative vie nuove, sul Demirkazik e sul Parmakkaya, riu- testo e foto di Rolando Larcher scendo anche a ripetere un difficile itinerario sempre sul magnifico obelisco del Parmakkaya. Eravamo veramente felici, sia per aver scoperto un luogo così bello, sia per aver portato a termine la spedizione nel migliore dei modi, ma soprattutto per aver fatto amicizia con due persone speciali, i co- niugi Ince, Zeynep e Recep. Due ingegneri di Instan- bul, appassionati di arrampicata, che hanno mollato tutto per andare a vivere sulla pietra e nella quiete dell'Ala Daglar. Il posto c'era piaciuto e l'estate successiva eravamo nuovamente là, alla base di un torrione di 600m, il Guvercinlik. Eravamo solo io e Maurizio, ma sape- vamo di poter contare sul generoso aiuto di Recep e Zeynep. Questa volta avevamo a disposizione solo due settimane, ma uno dei principali pregi di questo luogo, oltre che essere facilmente raggiungibile, è l'incredibile stabilità del tempo. Da metà giugno sino ai primi di ottobre, l'unica pausa da considerare è quella per far recuperare le braccia, il resto è solo scalata. Un sogno realizzato, forse pura utopia per noi alpinisti, la totale antitesi al clima patagonico. La via nuova riuscimmo ad aprirla, con una notevole ed impegnativa linea estetica. Un'avventura che ci gratificò doppiamente, prima con la sua realizzazio- ne e successivamente con la premiazione da parte del CAAI, con il prestigioso premio ‘Paolo Consiglio’. Tornammo a casa già sapendo che l'amicizia e le tante interessanti possibilità ci avrebbero prima o poi fatto ritornare. Nell'altra pagina. È il primo contrafforte del gruppo montuoso che si Maurizio lo fece a breve con la famiglia, ma io per La valle di Camardi. affaccia sull’altopiano della Cappadocia. Essendo tre stagioni fui traviato dal granito e solo nell'au- Sopra. inferiore di quota alle altre pareti del gruppo, per tunno scorso sono riuscito a rivivere l'atmosfera Gippo 2° tiro. questioni di caldo eccessivo, immaginavo fosse pre- quieta delle montagne dell'Ala Daglar. feribile affrontarlo d'autunno. Questa volta sono partito assieme ad un nuovo com- Arrivati ai suoi piedi però ci accorgemmo che l'ovest pagno, Luca Giupponi. che ricordavo era nord e la stabilità del tempo estiva Con Luca mi lega un'amicizia di vecchia data, insie- era svanita. me abbiamo scalato in falesia, fatto gare ed aperto Nonostante questi imprevisti la linea c'era, bella ed nuovi itinerari, inoltre siamo anche colleghi di lavo- intrigante. i carattere sono un abitudinario e la routine, esperienze, mantenendo inalterata l'avventura. ro nella Polizia di Stato. Per il freddo aumentammo l'abbigliamento e per le come tutte le cose, ha i suoi pregi ed i suoi La prima volta che ci andai fu nel 2005, l'anno della Per lui la Turchia è una novità, per me un piacere precipitazioni ci venne in aiuto l'inclinazione della Ddifetti: da un lato dà sicurezza ma fa perdere scoperta. fargliela scoprire, già sapendo che ne rimarrà pro- parete... il gusto pieno dell'avventura. Assieme a Maurizio Oviglia e Michele Paissan, ar- fondamente colpito. ‘Gippo’ era euforico: i luoghi, la roccia e l'incredibi- Andare per tre volte in Turchia ad arrampicare, pen- rivammo sul posto con notizie sommarie e foto di Partiamo alla fine di settembre, la meta è la parete le supporto amichevole di Recep e Zeynep, avevano sando alla quarta mentre scrivo, è sicuramente do- amici sci-alpinisti. del Kizilin Bacì, un paretone strapiombante a forma lasciato il segno. vuto a questa mia caratteristica, ma anche ad altri Se si fosse trattato di pendii da free-ride, avremmo di farfalla, che fin dal primo viaggio aveva destato Così le danze presero avvio, intense giornate d'aper- fattori molto più concreti, che garantiscono belle anche potuto fidarci delle informazioni, ma per delle interesse in me. tura si alternavano al riposo, necessario per dare il

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massimo lungo gli strapiombi della ‘farfalla’. Da sinistra. raggiungere. proprio agire. averla lasciata alla base, si era scordato che il giorno Si arrivava all'attacco all'alba, si riprendeva la sca- Tracciato Red, Moon Bisognava aspettare, sperando in un miglioramen- Proprio con questo stato d'animo mi ritrovai a pochi è fatto solo per salire e la discesa si può fare anche lata dal punto massimo raggiunto, rimanendo co- and Star. to, ma oramai il tempo a nostra disposizione era metri dalla sosta finale, urlando per la gioia, scari- di notte. stantemente all'ombra. Quando la giornata volgeva La moschea di Marti. terminato e nell'ultima brutta giornata, bisognava cando la tensione di 12 ore d'impegno totale. In genere l’ultimo atto delle nostre avventure, è Rolly 3° tiro. al termine, un sole beffardo faceva capolino, ma giocarsi tutto. Partimmo decisi, accompagnati da Recuperai Luca, che mi raggiunse con la frontale ac- quello di trovare un nome alla via appena nata. Per oramai le nostre mani stanche potevano armeggiare Recep, che lungo le aeree corde fisse avrebbe ripreso cesa. Felici festeggiammo per aver strappato, con i la nostra abbiamo scelto: Red, Moon and Star. Il ros- solo le corde doppie. la nostra progressione. Quel giorno il mio motore denti e all'ultimo minuto, questa bella realizzazione. so, il colore della pietra che ci ha fatto giocare, la Dopo alcuni giorni a questo ritmo, finalmente rag- non girava al meglio e per due volte nelle lunghezze Raggiunto l'obiettivo la tensione si allentò, ma lassù luna e le stelle, le compagne del prima e dopo l'azio- giungemmo felici il sole della cima del pilastro e la iniziali volai, vedendomi obbligato a scendere per non era ancora ora di rilassarsi: la notte buia e dop- ne verticale. Tre elementi che, uniti, compongono la fine dei suoi strapiombi rossi. ripeterle. Gippo era più tonico e saliva senza intoppi. pie scabrose ci aspettavano, come del resto Recep, bandiera della Turchia. ‹ La vetta della ‘Parete Scarlatta’ (traduzione di Kizilin Dopo la metà della via, incredibilmente la situazione appollaiato 3 tiri sotto senza frontale. Imprecava per Bacì) era raggiunta ma per noi, malati della ‘libera’, si invertì: Luca incominciò ad accusare la stanchez- la corsa non era ancora terminata. La via era aperta, za ed io mi sentii più energetico. senza alcun passo artificiale, ma ora i tiri andava- Superato bene il 7° e l'8° tiro, teso ma determinato, no ripetuti, senza riposi né voli e possibilmente tutti mi preparai per il 9°, il più cattivo. Per l'ora tarda e Red, Moon & Star lot, kevlar per clessidre un fuoristrada si può proseguire sino al in giornata. Una cosa ardua da realizzare, non solo per la stanchezza accumulata, sapevo di avere solo Via nuova aperta da Rolando Larcher e Luca termine della strada, arrivando a 2000m ma per le sostenute difficoltà delle dieci lunghezze – tra una chance. Quando decisi di partire, iniziò a pio- Giupponi nel ottobre 2010 Accesso: dal capoluogo Camardi, raggiun- più a sx della verticale della parete). A piedi cui la penultima, la più impegnativa – ma per un vigginare. Mi aspettava il tratto più difficile di plac- gere il villaggio di Elekgolù. Dal centro prendere il bivio a dx, la strada in breve di- repentino peggioramento meteorologico che portò ca, percorso solo in apertura, ma nonostante tutto e Turchia del paese proseguire per 200m, quando la venta una traccia sommaria. Salire per prati ulteriore freddo e 20 cm di neve. la responsabilità di chiudere il progetto, mi avviai Regione: Cappaddocia strada sterrata si restringe prendere il primo e radure, poi nella foresta aggirando alcune Pertanto, per raggiungere nuovamente l'attacco del- con movimenti fluidi e precisi. Gruppo montuoso: Ala Daglar bivio a sx. Qui la strada diventa stretta balze rocciose, arrivando ai ghiaioni finali e la via, ancora molte volte risalimmo la traccia nella Ebbi difficoltà nel ritrovare i micro-appoggi della Montagna: Kizilin Bacì 2944m Parete e sale tra meleti e canali d'irrigazione in all'anfiteatro rosso della Butterfly. L'attacco foresta. Un bosco di conifere, selvaggio e silenzioso, sequenza e la stanchezza stava per sopraffarmi. Scarlata direzione delle pareti del Kizilin Bacì. Dopo si trova a destra dell'enorme grottone giallo, ormai familiare, che ci ha regalato un emozionate In questi momenti limite entrano in gioco degli Parete: The Butterfly, ala destra circa 500m, terminata la zona coltivata, a 2400m di quota. 1,30h dalla macchina. incontro con un branco di lupi, segno tangibile della elementi fondamentali, come l'istinto, la voglia di Esposizione: nord iniziata la steppa, proseguire sempre diritti wilderness incontaminata di questi luoghi. farcela e l'esperienza di una vita d'arrampicata, che Sviluppo: 400m in leggera salita puntando all'unico albero Rientro: lungo la via di salita, prestando at- Il freddo era veramente pungente, per memorizzare ti fanno salire inconsapevolmente, facendoti diven- Difficoltà massima: 8a/8a+ esistente sulla sx. Al successivo bivio a sx, tenzione perchè la parete ‘strapiomba’ 20 m. bene le sequenze impiegammo due mezze giornate tare quasi un automa. Se poi a questi elementi si Difficoltà obbligatoria: 7b prima pianeggiante e poi in salita. Dopo sotto la neve. Mancava però la lunghezza più tec- unisce la fortuna, ci si risveglia ansimanti e con gli Materiale: 2 corde da 60m, 11 rinvii, una circa 1 km, al primo bivio a destra parcheg- Punti d'appoggio: Camping Ala Daglar nica ed impegnativa, rimasta lassù, troppo alta da avambracci gonfi, fuori dalle difficoltà, increduli del serie di friend dai micro fino al nr.1 cama- giare, circa a quota 1800m (Se si possiede www.aladaglarcamping.com

40 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 41 scienza archeologia I dinosauri: e ne stavano sepolte lì, a quasi cento metri di pro- fondità, da chissà quanti milioni di anni. Nascoste Sin quella vecchia galleria scavata nella roccia fred- da dai militari austriaci durante la Prima Guerra Mon- scoprire chi erano diale, sul Monte Buso - massiccio calcareo del Pasubio, al confine fra le province di Trento e Vicenza - i geologi del Museo delle Scienze hanno trovato nell’estate del 2010 tre orme di dinosauro. Secondo gli esperti quelle impronte dovrebbero testimoniare il passaggio di bestio- ni pesanti 3-400 chili e lunghi 6-7 metri. Una scoperta grazie al 3D che, per gli studiosi, potrebbe rivoluzionare la geografia giurassica dell’Italia. I dinosauri, infatti, in quel punto della montagna, e in strati di quella età, non doveva- La Fondazione Bruno Kessler e il Museo delle Scienze di no esserci. “I modelli elaborati fino ad oggi – spiega Marco Avanzini, conservatore responsabile della sezio- Trento collaborano per il rilevamento delle impronte dei ne di geologia del Museo delle Scienze e noto esperto di icnologia - prevedevano che il nostro territorio (ndr. dinosauri il Trentino), nel Giurassico inferiore, fosse costituito da piane fangose perlopiù sommerse dall’acqua e lontane testo e foto di Marzia Lucianer da qualsiasi continente: un ambiente nel quale i grandi dinosauri non potevano certo vivere. É invece evidente che, se sul Monte Buso esistono orme di grandi dinosau- ri, le piane fangose non potevano essere così lontane dai continenti stabili”. Il Trentino offre ampie testimonian- ze del passaggio di questi giganti che, milioni di anni fa, popolavano le spiagge che si estendevano in que- sto luogo prima delle valli. E gli icnologi – studiosi che si occupano delle tracce lasciate dagli organismi animali – cercano da sempre di capire chi ha cammi- nato sulla nostra terra. “Pochi altri luoghi al mondo – afferma Avanzini - offrono la possibilità di osservare successioni rocciose continue e ricche di tracce fossili Nell'altra pagina. da diversi anni – dei ricercatori Fabio Remondino, perfettamente datate. Le montagne del Trentino con- Le impronte dei Giorgio Agugiaro, Alessandro Rizzi e Stefano Girar- sentono di studiare comparse e scomparse di interi dinosauri sul soffitto di dell’unità di ricerca 3DOM (3D Optical Metrology) gruppi di vertebrati e di legare questi accadimenti alla della galleria del della Fondazione Bruno Kessler di Trento con i geolo- monte Buso sul geografia e al clima del loro tempo”. Analizzare le Pasubio (foto FBK- gi del Museo delle Scienze è stato possibile portare a orme per comprendere come apparissero questi gran- Museo delle Scienze). termine i rilievi in 3D e la documentazione digitale di di animali è cosa più difficile di quanto non si creda. Sopra. numerose orme e tracce di dinosauri. “La possibilità Le tradizionali tecniche di studio applicate in paleon- Dilofosauri: i possibili di ‘fissarle’ virtualmente in un grande archivio digita- tologia si basano sulla valutazione dei reperti secondo autori delle orme. le – spiega Avanzini - rappresenta una sfida interes- l’analisi di evidenze visive e sulla misurazione delle Lunghi circa 7,5 metri sante e possibile”. In quella galleria sul Monte Buso, dimensioni e profondità dell’impronta, che permet- e pesanti 300 chili in aggiunta ai pennelli e le spazzole dei paleontologi, erano i predatori più tono di ricavare peso e caratteristiche. Dal numero e temibili del loro tempo i ricercatori della FBK hanno portato i loro “ferri del dalla forma delle tracce si può capire se fossero soli o (immagine Museo mestiere”: computer, macchine fotografiche e due la- in branco, carnivori o erbivori, la loro postura e molto delle Scienze). ser scanner 3D, uno a “tempo di volo” e uno definito altro. Oltre a questi esami, sul luogo del ritrovamento a “triangolazione”. Una strumentazione in grado di gli icnologi realizzano ricalchi su plastiche trasparen- acquisire i dettagli degli oggetti fino a un decimo di ti, calchi con resine o gessi che vengono poi analiz- millimetro di risoluzione. Diverse sperimentazioni e zati in laboratorio. Documentazioni invasive e poco prove sul campo hanno permesso alla squadra di stu- precise di questo tipo hanno però maggior probabilità diosi di sviluppare una metodologia che ha portato a di procurare un danno al reperto, già deteriorato dal risultati affascinanti. Ecco la novità: le impronte dei passare dei secoli. Da tempo quindi gli studiosi cerca- dinosauri sono state ricostruite – identiche all’origi- no di migliorare le tecniche di analisi. A prestare loro nale - in formato digitale. Attraverso software speci- aiuto sono intervenute le nuove tecnologie di rilievo fici, le tracce sono visibili sullo schermo del compu- in 3 dimensioni, che si distinguono proprio per la loro ter: un semplice click del mouse permette di vedere non invasività ed estrema precisione: fotogrammetria velocemente l’orma e analizzarla da ogni angolo, gi- e laser scanner 3D permettono di ottenere una dia- rarla su se stessa, rovesciarla dal basso verso l’alto, gnosi più chiara e una documentazione più accu- avvicinarla e ruotarla con una precisione tale da scor- rata. Grazie alla collaborazione – ormai collaudata gere dettagli impercettibili all’occhio umano. Ma non

42 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 43 › informazioni

solo. Grazie al processo di acquisizione, i paleontologi possono studiare a fondo anche il luogo del ritrova- mento, all’interno di gallerie e grotte, o sui crinali delle montagne, il tutto ricostruito fedelmente in 3D. “Tramite il laser scanner – spiega Avanzini - un’or- ma viene riprodotta in 3 dimensioni con precisione di molto superiore alle potenzialità dell’occhio umano. Per dare l’idea della profondità, i livelli dell’impronta possono essere colorati. L’oggetto virtuale può essere così analizzato e trattato per ricavarne il maggior nu- 1 DOMUS mero possibile di dati. L’orma, infine, viene immorta- lata: grazie alla sua perfetta riproduzione digitale, le informazioni che la riguardano vengono sottratte alle intemperie e alla sua intrinseca caducità. Le tecniche laser hanno anche il vantaggio di restituire tridimen- sionalmente orme e successioni di orme persino in luoghi difficilmente accessibili e di consentirne, quasi in automatico, la comparazione e la sovrapposizione agli scheletri ritrovati, così da fornire preziose infor- mazioni sui loro autori”. Un appoggio decisivo quindi alle tecniche di rilevamento tradizionali. “La collabo- razione con la FBK - continua Avanzini - è nata sei anni fa in occasione della scoperta, presso Caserta, delle orme fossili umane più antiche d'Europa risalenti a circa 360 mila anni fa. Le potenzialità dei metodi di documenta- zione che allora il gruppo 3DOM della FBK stava met- tendo a punto sembravano perfette per evidenziare una Sopra a sinistra. serie di caratteristiche morfologiche delle tracce, grazie Il ricercatore FBK • Unità di ricerca FBK-3DOM: http://3dom. alle quali capire come erano fatti e come deambulavano Fabio Remondino, fbk.eu quegli uomini. La collaborazione è proseguita nel rilievo responsabile dell’Unità • Fondazione Bruno Kessler: www.fbk.eu di orme di dinosauro e più in generale di rettili preistori- 3DOM, al lavoro nella • Museo delle Scienze(MTSN): http://www. ci in molti altri luoghi della nostra penisola”. galleria del Monte mtsn.tn.it/ Buso sul Pasubio, In conclusione: dott. Avanzini, il 3D può rappresentare il luogo del ritrovamento futuro degli studi nel campo della paleontologia? delle impronte «É difficile dirlo. Indubbiamente le riprese con strumen- A destra. ti laser scanner hanno rappresentato un grande passo Immagini 3D dell’orma anche dal punto di vista didattico e turistico. L'unità di avanti nella documentazione, nel loro potere di archi- di dinosauro CA2 17 ricerca 3DOM di FBK e il Museo delle Scienze hanno viazione e scambio di dati quasi in tempo reale. É però realizzata con il laser finora documentato in 3D numerose orme: dal sito delle vero che i costi ancora molto elevati di queste strumen- scanner e colorata per Coste dell'Anglone (Dro), sul Monte Finonchio (Rove- migliorare gli studi tazioni rappresentano un limite non trascurabile. La fo- degli icnologi. Scala 5 reto), il Castello di S. Gottardo (Mezzocorona), fino a togrammetria digitale invece, unita a tecniche di corre- cm. Fonte: Studi Trent. Zone (Brescia) e sul Monte Pelmetto (Belluno), nonché lazione automatica di immagini, sembra in questo senso Sci. Nat., Acta Geol., a diversi calchi di impronte presenti presso il Museo di molto più promettente». 83 (2008): 303-315 Trento. In futuro i ricercatori della FBK saranno impe- Insomma, grazie alle nuove metodologie sviluppate dal- ISSN 0392-0534 © gnati presso i Lavini di Marco (Rovereto -Tn) per la do- la FBK, i dinosauri del Trentino hanno trovato un alleato Museo delle Scienze, cumentazione 3D dell'intera area, un sito importantissi- importante e potranno essere salvaguardati e valorizzati Trento 2008. mo, dove si contano oltre 1500 impronte. ‹

44 montagne360° gennaio 2012 portfolio Quel grande teatro chiamato scialpinismo

montagna foto e didascalie di Giuseppe Ghedina Il candore della neve intatta, la plastici- tà nei movimenti dello sciatore, la fati- ca della risalita, la vertigine di ritrovar- si in cima: sono i temi che promanano dal Portfolio di questo numero, curato da Giuseppe Ghedina. Alcune delle foto che abbiamo inserito sono tratte da Bian- co su Bianco: lo sci fuori pista è arte, Ed. Compositori (2005); le altre, scatta- te tra Italia e Francia, sono ugualmente impressionanti. Ad un occhio attento non sfugge che l'aspetto più evidente – e forse il più ovvio, ma non per questo meno rimar- chevole – è l'enormità della natura cir- costante rispetto alle dimensioni di chi la attraversa: le tracce lasciate dagli uo- mini appaiono momentanee ed effimere, suscettibili di essere spazzate via da una tempesta di neve o da un qualsiasi sus- sulto della montagna. Non sempre è così, anzi; dibattiamo spesso della spregiudi- catezza con cui gli uomini impongono la propria presenza al paesaggio. La bravura del fotografo consiste dunque nel saper isolare questi momenti fugaci e irripetibili. (gz)

78 gradi nord, Spitsbergen, Isole Svalbard. Creste affilate ed immensi ghiacciai, sullo sfondo l'oceano Artico.

gennaio 2012 montagne360° 47 In questa pagina, in alto. In questa pagina, in basso. Nell'altra pagina Gruppo Ortles Cevedale. Haute Route Chamonix Zermatt, Plateau du Haute Route Chamonix Zermatt, Glacier de Una maestosa onda di ghiaccio sembra quasi Trient. Da lì sotto il rifugio sembra ormai vicino... Chelion. Diagonali, luci, ombre e quattro puntini. seguirci lentamente nella discesa verso il Rifugio L'Alta Via per eccellenza offre scenari immensi, Città di Milano. maestose cime, deserti e dune. Nell'altra pagina, in alto. In basso. In questa pagina. Livigno. Il sottile confine tra sciare e volare. Haute Route Chamonix Zermatt, Glacier du Haute Route Chamonix Zermatt, Glacier du Mont Chardonnet. Minè. Lasciamo alle nostre spalle una lunga e Si è tra giganti di roccia e ghiaccio. diritta traccia, ci aspettano le curve. Sant Moritz. Movimenti fluidi, onde bianche increspate di roccia e giù, il lago ghiacciato.

52 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 53 o

Nelle tre foto dall'alto. Punta Nera, Dolomiti. O Sciare, ovvero procedere sulla neve sott zero usando degli attrezzi speciali, è una tecnica molto antica e risale a quasi cinque millenni fa. o Oggi la chiamano freeride. sottO zero

o sottO zero

Biografia

Giuseppe Ghedina nasce il 29 luglio del 1972 da una famiglia di fotografi. Il nonno, omonimo, fu uno dei pionieri del- la fotografia a Cortina d’Ampezzo e nelle Do- lomiti, ma è la passione per la montagna ad avvicinarlo alla fotografia. La pratica dell’alpinismo, dell’arram- picata e dello scialpinismo, lo portano a scoprire ogni aspetto delle montagne di casa ma non solo. Numerosi infatti, sono i reportage realizzati in giro per il mondo tra Nepal, Cile, Argentina, Norvegia, Pakistan, Svalbard e Marocco. Attualmente svolge l’attività di fotografo profes- sionista dedicandosi principalmente alla montagna (sport, paesaggio, fotografia panoramica). Collabora con riviste e agenzie specializzate, orga- nizza corsi e workshop fotografici. www.giuseppeghedina.com Tra le sue pubblicazioni: BIANCO SU BIANCO Libro fotografico sullo sci fuoripista attraverso undici località dell’Arco alpino. EXPEDITION Libro fotografico sulla spedizione alpinistica com- memorativa ai 50 anni dalla conquista del K2. Associato TAU VISUAL (Ass. Nazionale Fotografi Professionisti). Membro NPS (Nikon Professional Service). Volontario del SOCCORSO ALPINO di Cortina.

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AKU_adv_Lioda_Montagne360_20x27.indd 1 28/11/11 13.02 lettere a cura della redazione

‘MONTAGNA VUOTA D'ESTATE, l’apertura di una via su roccia, o una qualsiasi altra meta, "interrogarci sul nostro modo di promuovere e far cono- preparate o con mezzi 'da spiaggia', ma anche alle discese PARLIAMONE’: LE RISPOSTE DEI sia essa una forcella, un rifugio o un punto panoramico. scere i valori, la cultura dell'alpinismo, della sicurezza,...". E vicine agli impianti di risalita. Non mi preoccupano invece LETTORI Oggi, nell’era del computer, del virtuale, degli incontri a ,aggiungo io, il significato etico dell'andar per monti, che i luoghi isolati, ormai c'è sempre meno gente disposta a distanza, della vita sedentaria, per lo più davanti ad uno vuol dire: conoscenza, scoperta, assimilazione di tutti quei faticare. È sicuramente un ottimo mezzo per viaggiare... Spett. Redazione schermo a pigiare bottoni, nell’epoca dove i lavori così valori connessi, che è importante portare con determina- nei percorsi adatti però. Per quanto riguarda il modo di ho letto con interesse l'editoriale sull'ultimo numero del- detti 'sporchi': falegname, operaio, netturbino, cameriere, zione all'attenzione soprattutto delle nuove generazioni. frequentare la montagna, sono d'accordo con voi. Parec- la Rivista inerente la diminuzione e il cambiamento della muratore, contadino che un tempo erano dei nostri padri Da ciò si deduce che il nostro Sodalizio deve intervenire chie vie normali nelle Dolomiti o semplici sentieri vicino 'fauna bipede' che frequenta la montagna. Condivido pie- e ora per buona parte di extracomunitari disperati, disposti presto con la forza della persuasione, con l'autorevolez- Auronzo, ma anche Cortina o S. Martino di Castrozza re- namente le impressioni. La montagna è cambiata e non a tutto pur di un lavoro, abbiamo perduto l’uso delle mani, za che tutti ci riconoscono, avvalendoci di tutti i mezzi gistrano, a mio parere, una frequentazione annuale ve- solo per motivi meteorologici. C'è un abisso tra chi andava l’arte dei mestieri antichi e forse anche l’uso dei piedi. Mi che abbiamo a disposizione. Uno sforzo comune di tutte ramente minima. Questo non mi dispiace, non vado in in montagna negli anni Settanta-Ottanta e ora. Io mi riferi- stupisco quando ogni anno, ormai da diversi, leggo tra le anime del CAI. Molto interessato all'argomento, anche montagna per sentirmi in città, mi preoccupano, invece, sco al mondo dell'escursionismo, di un forte escursionismo, le pagine della Rivista che il numero degli iscritti al CAI per proseguire nel dibattito, ti saluto cordialmente. In ex- tutti quei luoghi che devono sopportare la conseguente quello che non teme dislivelli oltre i mille metri, il fuori aumenta: mi pare siamo oltre i 310.000! A leggerla così, celsior! ed inevitabile concentrazione turistica. Non me la sento di sentiero e di mettere giù le mani su passaggi di secondo la notizia, sarebbe da crogiolarsi e sfregarsi le mani dalla Piergiorgio Repetto criticare chi cammina vicino al rifugio (raggiunto in auto). grado. È cambiata la gente, la filosofia di vita, la voglia di soddisfazione, motivo d’orgoglio. Ma chi sono questi che Sezione di Monza, GISM Sono convinto però, che chi non ha una minima prepara- vivere intensamente la Natura, c'è la paura di stancarsi, di vogliono far parte di un’associazione che sta per compiere zione... è meglio che non dia lavoro al Soccorso Alpino! I fare fatica fisica (salvo poi spendere montagne di quattri- 150 anni di vita? Cosa cercano e si aspettano dal club e Mi chiamo Flavio Zanet, ho 47 anni e faccio parte della nuovi mezzi tecnologici (vedi mappatura dei sentieri con ni in palestre, cure dimagranti, diete, ecc.). Tutti intruppati dalla montagna? La amano davvero? Forse bisognerebbe locale Sottosezione CAI di S. Polo di Piave (TV). Vorrei fare GPS), se da una parte facilitano la percorribilità miglio- sulla mulattiera fino al rifugio o al laghetto con le scarpi- partire da qui, ma non solo, per indagare le cause della delle considerazioni in riferimento all'ultima Rivista che rando l'offerta turistica, dall'altra rischiano di spingere in ne leggere e gli zainetti a vescichetta. Tantissime volte ho poca voglia di fatica e cultura in montagna. Che la mon- mi è arrivata. Per quanto riguarda la MTB, nonostante il 'zone impegnative'. È persone poco preparate per il luogo camminato per l'intera giornata da solo senza incontrare tagna non abbia bisogno di noi, ma noi di lei, questo è nostro gruppo la pratichi da almeno 20 anni ed io in pas- da visitare. Come 3° argomento vorrei aggiungere il trial anima viva su itinerari che un tempo erano sicuramente certo, che la montagna ci sia diventata antipatica o fuori sato l'abbia usata spesso in gara, non la reputo adatta a running. Alcune sezioni organizzano corse in montagna, più gettonati. Stessa musica nei rifugi, magari rumorosa- moda, questo non lo credo. Oggi c’è un altro uomo e un qualsiasi percorso montano. Diciamo che, per la filosofia così come la nostra sottosezione si spinge ad organizzare mente affollati già dal sabato, ma poi alla domenica mat- altro modo di approcciare che muove passi diversi. Che le CAI che io ho sempre immaginato, non credo sia adatta qualche gita di questa disciplina ma, per il resto, non ne tina tutti dormono e nessuno parte nemmeno per una via vie classiche, le normali, i percorsi lunghi e impegnativi, le ad andare "in qualsiasi luogo dove si possa andare a pie- sento molto parlare. È un movimento relativamente nuo- normale. L'impressione non è solo mia, è condivisa da tanti alte vie e i sentieri non segnati siano oggi poco frequentati di". Mi riferisco alla pericolosità per molte persone poco vo che attira sempre più persone tra i monti. Nel 2006 altri amici e soci CAI. È come se dietro di noi nessuno ci ab- o del tutto dimenticati, questo è un dato che negli ultimi bia seguito sui sentieri ripidi e poco battuti. Perché? Diffi- 10 anni ho avuto modo di constatare praticando questo cile dare una risposta univoca e condensata in poche righe. tipo di montagna, peraltro confermato anche da molti al- Sono tanti i fattori: culturali, sociali, legati alla moda, alla tri amici. Più che aspirare ai grandi numeri, magari vuoti, crisi economica, all'educazione. Ciò è un male? Tutto som- sarebbe auspicabile trovare nei pochi tanta coscienza am- mato è bello andare in montagna e averla tutta per sé. La bientale. Più che a forgiare provetti alpinisti o escursionisti massa la vediamo ad agitarsi laggiù attorno al rifugio con esperti, sarebbe il caso di iniziare alla montagna un uomo un piatto di polenta davanti e noi ce ne stiamo tranquilli nuovo capace di fare propri tutti i messaggi rimandati su in cima a goderci il silenzio e il nostro panino. Se poi dall’ambiente naturale e dalla saggezza dei vecchi monta- qualcuno dovesse raggiungerci, avremo la certezza di avere nari. Non tanto per una fuggevole domenica in montagna, di fronte gente come noi, che ha effettuato le stesse scelte ma per una quotidianità che, ahimè, più di una volta ci 1/2 O ZIEL e con la quale saremo in perfetta sintonia. mette di fronte, non l’Everest o a un 9b, ma a prove ben Roberto Mazzetta più improbe. È per questo che forse si è perso o si è fatto Sezione di Novara vuoto della memoria e della sapienza della montagna, del OCCHIALE suo valore intrinseco e dell’insegnamento che, noi di città, “Montagna vuota d’estate, parliamone”, l’editoriale di Luca noi di bassa quota e poca terra, dovremo invece fare nostri Calzolari apparso nel numero di settembre-ottobre 2011 per vivere meglio qui e lì. mi ha dato lo spunto per approfondire l’argomento. A vo- Vittorino Mason ler essere egoisti verrebbe da dire: “Meglio così!”; se quello che si riscontra e se ne deduce è il modo di andare per i Caro Direttore, ho letto con interesse e attenzione il tuo monti; abbigliamento da spiaggia, sentieri come autostra- Editoriale apparso su La Rivista di settembre-ottobre. La de, rifugi chiassosi come bar e presi d’assalto per prende- tua proposta di aprire un dibattito sul tema: "Montagna re il sole e chiedere piatti tipici. In realtà sarebbe troppo vuota d'estate..." è, a mio avviso, non solo opportuna, ma semplicistico eludere così il tema proposto da Calzolari; necessaria e urgente in quanto il fenomeno che tu denun- come tutte le cose abbisogna di riflessione, indagine, stu- ci è allarmante e da affrontare con serietà e decisione. La dio, approfondimento. Una cosa è certa: la frequentazione tua diagnosi corrisponde ad una realtà che, purtroppo, della montagna è anche specchio della nostra società e del chi frequenta la montagna ha toccato con mano già da nostro vivere, con tutto quello che di buono e cattivo ci qualche anno ed il cui crescendo è preoccupante. Tutti noi, portiamo dietro. Nessuno, se non pochi e per lo più longevi amanti della montagna, ci interroghiamo per conoscerne frequentatori, ha più voglia di far fatica, sporcarsi le mani, le ragioni, che indubbiamente possono essere molteplici, sudare e tanto meno rischiare per qualcosa di effimero, il ma che hanno un comune denominatore: quello che tu raggiungimento della vetta di un monte, la ripetizione o paventi nel finale del tuo editoriale, e cioè sulla necessità di

56 montagne360° gennaio 2012 lettere a cura della redazione Arrampicata ho partecipato alla --Chamonix con ben tenuti perché gestiti da custodi che campano a ven- A cura di Luisa Iovane e Heinz Mariacher un ottimo risultato (13°). L'esperienza che ne ho tratto der polente: vedi rifugio Bonatti, Rifugio Bertone, Rifugio nel vedere quelle migliaia di persone su un unico sentiero, Elena, Rifugio Elisabetta. Il che non è poi così male, anzi nello stesso giorno, trasformando il TMB in un'autostrada, è possibile oltre che auspicabile, che su 1000 'merendo- Christian Core su Raptor, 8b a mi ha fatto riflettere molto. Sono convinto che spostarsi ni' due o tre si rivolgano alle alte vette. Chissà? Ultima Varazze. Foto©S. Marchisio. le manifestazioni di contorno il leggeri tra i monti, con consapevolezza, senza troppo im- considerazione: il CAI si è trasformato, in una trentina di Christian Core, 8b a Chironico. simpatico Spiderkid dedicato ai patto ambientale, possa rientrare tra le mission del CAI. anni, da Club Alpino in un club sbarazzino per cittadini Foto©S. Marchisio ragazzini dai 5 ai 13 anni. Come Se la gita viene affrontata con lo spirito giusto non ri- giocherelloni un poco annoiati dal benessere, con annessa sempre gli itinerari di gara erano sulterà un ‘mordi e fuggi’ anzi, è possibile programmare distribuzione ai Soci di qualificanti poltroncine, patacche, no si erano aggiudicati la Coppa montati sull’imponente parete un percorso più intenso, oltre il limite giornaliero posto distintivi premi e gagliardetti. Provi a contare le com- Italia, Leonardo vincendo le prove alta 80 metri della Diga Hydro dagli scarponi. A mio avviso l'aspetto più importante si missioni, gli istruttori CAI brevettati, sezionali, regionali, del King Rock di Verona, a Pieve Dolomiti Enel di Bissina. Gli atle- riferisce alla possibilità di ringiovanire il gruppo escursio- nazionali; enumeri le nuove discipline che poco o nulla di Cadore e ad Arco, mentre Sara ti provenienti dall’Europa dell’est nistico, attrarre cioè delle nuove leve in questo meravi- hanno a che spartire con la montagna. Un elenco notevole si era affermata a Pieve e Arco. A rappresentavano la grande mag- glioso mondo. La scorsa estate ho completato tutte le Alte al quale mancano solamente istruttori di ‘tarzaning’ e di Modena però i due erano vera- gioranza dei 30 partecipanti, e da Vie dolomitiche correndo. È stata un'esperienza davvero ‘castagnate’ e il panorama sarà completo. Ovviamente le mente sfortunati, avevano fatto i notare l’assenza dei cinesi, che non intensa. Man mano che il mio puzzle si andava comple- più svariate discipline che, detto per inciso, poco hanno migliori tempi delle qualificazioni, apprezzano molto la particolarità tando, cambiava anche il mio modo di vivere la monta- a che vedere con la montagna, richiedono innumerevo- ma nei turni successivi il bottone dei percorsi di Daone. Qui infatti gna, così, da un approccio ‘cronometrico’ con assistenza li collaboratori; tanto che per i trecentomila soci la del da schiacciare in cima alla pare- la corsa contro il tempo si fa su capillare, ho terminato il tour gustando l'autosufficienza CAI, la distribuzione degli incarichi di volontariato, supera CAMPIONATO ITALIANO Moena), classe 1974, davanti a te non reagiva e il tempo non si lunghissimi 25 metri, contro i 15 dell'andar per parecchie ore, solitari tra i monti. grandemente in percentuale quella dei politici e ammi- FASI BOULDER e SPEED a Michele Caminati e al felicissimo fermava, escludendoli quindi dalla delle pareti omologate, e la durata Flavio Zanet nistratori nazionali, tutt’altro che volontari questi ultimi Modena modenese Stefano Bettoli. Per il finale. Il quindicenne Alessandro delle salite passa dei 6.26 secondi beninteso. La manifestazione si svolgeva savonese Core questo rappresen- Santoni (Arco Climbing) diventava dell’attuale record mondiale a ol- Gentile Signor Calzolari, Vittorio Bigio all’interno del Nissan Skipass, il ta il sesto titolo italiano, in una inaspettatamente Campione Ita- tre 12 secondi. Nelle qualificazioni rispondo alla richiesta espressa nel suo editoriale de La Ri- più importante salone italiano carriera agonistica superlativa liano, davanti a Stefano Ghisolfi e i fratelli Sirotti si piazzavano in vista Settembre-Ottobre 2011 e vengo ad esporle conside- In riferimento all’articolo “Montagna Vuota d’Estate”, degli sport invernali. Con l’or- nella quale vanta la vittoria del al deluso Gontero, mentre Claudia 10° e 13° posizione, mentre Sara razioni che da anni vado facendo mentre cammino lungo esprimo la mia esperienza di quest’estate sull’Alta Via n° 2. ganizzazione dell’Associazione Campionato del Mondo 2003, Ghisolfi era ancor più sorpresa di Morandi restava seconda die- i sentieri dell’alta Valle d’Aosta dove risiedo. La frequen- Da vent’anni sono socio CAI della Sezione di Conegliano, Equilibrium, sotto la direzione di Coppe del Mondo 1999 e 2002, aver conquistato, dopo quello del tro la russa Alina Gaydamakina. tazione degli alpinisti è sicuramente diminuita in specie ma frequento la montagna con mia moglie d’estate ed Massimo Bassoli, si confrontava- Campionato Europeo 2002, im- Boulder, anche il titolo della Velo- Purtroppo una pioggia insistente sulle vie classiche, in parte a favore delle vie di roccia (vedi inverno da quarant’anni. La terza settimana di luglio ab- no 32 ragazzi e 13 ragazze, sui portanti Master in USA e Spagna. cità. Seconda Michela Facci e ter- impediva un regolare svolgimen- satelliti del Capucin o pareti sulle Aguille di Chamonix e biamo fatto un trekking di 8 giorni sulla Alta Via n°2 dal blocchi preparati dagli abili trac- E a questi successi va aggiunta za Chiara Rogora. to della finale, e bisognava tener dintorni). Questo a mio parere è da imputare ad un fattore Passo Pordoi al rifugio Rosetta. Da qualche anno notia- ciatori Mario Prinoth e Riccardo un’attività eccezionale nelle fa- validi i risultati del primo giorno. oggettivo, le attuali condizioni dell’alta montagna dovute mo che non ci sono più persone tedesche dai 60/70 anni Scarian. In un’equilibrata semi- lesie di tutto il mondo, dove ha COPPA DEL MONDO IFSC Così per 4 centesimi di secondo a fattori climatici, e a due fattori soggettivi: meno pre- che fanno questi percorsi. Intorno agli anni 2000 erano finale i migliori di un’agguerrita messo a frutto la sua passione per SPEED a Daone (TN) Sara doveva “accontentarsi” di disposizione alla fatica e maggior predisposizione a non in molti e ci fermavamo a fare delle chiacchiere, tanto concorrenza si qualificavano per la fotografia e il video, realizzan- La 3ª tappa del circuito (e 11° edi- un bellissimo argento, come nel lasciarci la pelle. I ruggenti anni '60, '70, '80 con l'alpini- se andavano in un senso o nell’altro. Alla sera nei rifugi la finale, risolvendo tutti e quat- do con Stella Marchisio bellissimi zione della Speed Rock) si svol- 2010; terza Edyta Ropek. Sul po- smo eroico e di conquista di nuove vie gloriose, hanno ar- era sempre pieno, così dialogavamo ancora, in inglese o tro i blocchi, con Christian Core a filmati che si possono ammirare geva nel meraviglioso ambiente dio maschile Stanislav Kokorin, se- ricchito di innumeri lapidi di 'buoni alpinisti' i cimiteri. Io francese, poco italiano. In questi ultimi tre anni sono solo guidare la classifica. Tra le ragaz- nelle loro serate e sul sito www. montano della Val Daone. Tra guito da Swirk e Abdrakhmanov. ‹ stesso mi ritengo un sopravvissuto di quell’epoca (buoni persone con mountain bike, tedeschi giovani che fanno un ze, in assenza della campionessa coreclimbs.eu. La “produzione” di alpinisti tra virgolette. Quelli veramente buoni muoiono giro sulle Dolomiti. In passato ho dialogato con persone uscente Alexandra Ladurner e cui vanno più orgogliosi però sono nel loro letto). E’ notevolmente aumentata la frequenta- di tutti i continenti. Quest’anno ho incontrato nel rifugio della sua vice Elena Chiappa, se le gemelline arrivate nel 2011, che zione delle falesie o muri indoor; spesso fine a se stessa al lago di Fedaia un gruppo di australiani e poi in giro la giocavano le giovanissime, con troveremo sicuramente tra qual- : arrampicare per la bellezza, la fluidità del gesto per la qualche tedesco o austriaco. Pensate che, nell’attraversata Andrea Ebner in testa alla semifi- che anno sulle rocce e sulla resina. concatenazione di movimenti, come una danza. A costoro dal Passo Pordoi al Passo Fedaia di domenica, lungo il sen- nale, con quattro blocchi a vista. Nell’ambito della Fiera si svolgeva la montagna poco o nulla interessa. Parliamo di sentieri tiero abbiamo incontrato solo due persone, così dal rifugio In finale però il livello della diffi- anche la prima delle dieci tappe alpini : anche su questi il calo di frequentazione è no- Contrin al Passo S. Pellegrino e il giorno dopo per il Passo coltà aumentava decisamente: i del circuito promozionale boulder tevole.. Lei ha avuto occasione di praticarli negli ultimi Valles nessuno. Un po’ di gente l’abbiamo incontrata dal volumi spettacolari richiedevano “Bloccati nella nebbia”, così anche anni? Cito: i sentieri al Bivacco Hesse, al Mont Fortin, al Passo Valle al Passo Rolle, perché era in atto la Gran Fondo il massimo dagli atleti, e il pub- gli amatori potevano godere dei lago delle Marmotte, al Bivacco Comino, allo splendido di mountain bike. Ma il giorno dopo dal Passo Rolle al ri- blico caloroso che si accalcava fantasiosi blocchi tracciati da Pri- colle Battaglione Aosta, al Col Ban Darey, al rifugio Boc- fugio Rosetta non abbiamo incontrato nessuno. Al Roset- davanti alla struttura contribuiva noth e Scarian. calatte, al bivacco Fiorio, nonché al Tubo Gervasutti (non ta c’è gente a mezzogiorno, perché arrivano con la funivia, a un aumento della temperatura e Il Campionato Italiano di Veloci- oso definire rifugio o bivacco quel moncone di aeroplano così nei Passi, si arriva con le auto. Ho 76 anni ho fatto diminuzione dell’aderenza. A con- tà aveva luogo su una struttura schiantatosi sulle rocce). Tutti questi sentieri e tanti altri tante maratone, ma anche camminato su tutte e 10 le Alte quistare il titolo nazionale era così omologata montata all’esterno nel territorio della Valdigne sono scomodi, faticosissimi, Vie, anche più volte. Abbiamo parlato con tante persone Claudia Ghisolfi, davanti a Giada dei padiglioni, con una ventina scarsamente e malamente segnalati, a volte quasi impra- straniere, le quali ci hanno confermato che le Dolomiti Zampa e Annalisa De Marco, tre di iscritti. I favoriti dai pronosti- ticabili e pericolosi. C’è un notevole incremento, come lei sono le montagne più belle del mondo. A nuovi pensionati quindicenni sul podio. Ben diverso ci erano Leonardo Gontero, già scrive sul suo editoriale, di affluenza sui sentieri per 'me- diamo queste informazioni, perché ritrovino una seconda il risultato tra i maschi, era il più campione del mondo giovanile e rendoni', sentieri che conducono a rifugi ameni in un paio vita camminando in montagna. esperto ad aggiudicarsi la vittoria, Sara Morandi, due volte sul podio di orette o anche meno di piacevole cammino. Percorsi Egidio Valentini Christian Core (GS Fiamme Oro di Coppa del Mondo. Quest’an-

58 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 59 desistere il gruppo, che però nel Gerlinde Kaltenbrunner ha rag- due mesi e mezzo per l’acclimata- Cronaca Extraeuropea vogliamo Cronaca extraeuropea mese di luglio è riuscito a scalare giunto la cima del K2 per la dif- zione e la preparazione della via. ricordarlo ancora una volta, con A cura di A. Cicogna e M. Manica ([email protected]) un bel pilastro roccioso nei pressi ficile e lunga via dei Giapponesi Otto giorni per la salita finale. stima e ammirazione. del campo base. La via è Cater Pil- lungo lo spigolo nord, insieme ai lar, 12 tiri, 600 metri, con difficol- kazaki Vasiliy Pivtsov, Maxut Zu- Ci hanno lasciato Per le relazioni e la personale KIRGHIZISTAN tiri per portarsi sotto la roccia, poi tà massima 7a. mayev e il polacco Darek Zaluski. Di Walter Bonatti, sulla sua vita, collaborazione ringraziamo: due tiri di 6a/M4 su bello sperone L’alpinista austriaca è così la pri- la sua straordinaria attività, e la Gerlinde Kaltenbrunner, Erman- Pik Pobeda 7439 m e Pik li condurranno alla parte alta della K2 8611 m ma donna ad aver salito tutti e 14 sua scomparsa, sono state scritte no Salvaterra, Kristoffer Szilas, Prezhevalskogo 6240 m montagna. Altri 800 metri per la Il 23 agosto 2011, alle 18 e 18, gli Ottomila senza ossigeno. Oltre tante e doverose pagine. In questa Denis Urubko Piolet d’Or Asia a Dollar Stick, la maggior parte ancora in conserva, via aperta in agosto dai kazaki con diverse sezioni rocciose. Un A tu per tu con Gerlinde Kaltenbrunner Denis Urubko e Gennady Durov nuovo sperone superato sulla de- sull’imponente nord del Pik Pobe- stra con diff. 5c/5b e altri 150 m Perché il K2 per la complessa via dei Giapponesi? perfetta. da 7439 m, il Settemila più a nord su neve e roccia, ed ecco Urubko Perché è molto affascinante. Una via stupenda, tecnica al punto giusto. Anche del mondo (gruppo del Kokshaal e Durov sulla cresta sommitale Fisker, Sune Buur, 26/7/2011. Ac- In basso. L’imponente Latok I 7145 l’avvicinamento al campo base è molto bello. Perciò mi sono detta che avrei Negli anni è cambiato qualcosa nel Too - Tien Shan). del Pobedy. In cima venti minuti cesso: Kichik Sauktor Glacier. m, Pakistan. Foto © E.Salvaterra tentato per il North Pillar. Per tre volte avevo tentato lungo la Cesen per la Sud tuo alpinismo? La via di 3000 m, aperta in tre dopo, alle 19 e 10 del 15 agosto. Peak Alexandra 5290 m, via Bi- In alto. Peak Alexandra, 5290 m. (2007, 2009, 2010 nda) e dopo la tragica scomparsa l’anno scorso del nostro amico Ho certamente cambiato perché agli giorni in stile leggero a destra di Preludio a Dollar Stick, la prima vouac - French For Mistake, 700 Regione di Djangart. Kirghizistan. Fredrik Ericcson, mi sono ripromessa che non sarei mai più salita per di là. Non ero esordi, quando avevo poca esperienza, Foto © Archivio K.Szilas Dollar Route (Smirnov e compa- ascensione della difficile parete m, D, IV+, 70°. Jim Broomhead, neanche più certa di volerlo tentare il K2. partivo con squadre molto più grandi. A fronte. Gerlinde Kaltenbrunner in gni, 1982), è stata valutata col nord di Pik Prezhevalskogo 6240 Kristoffer Szilas, 26/7/2011. Ac- cima al K2, 8611 m. Pakistan. Foto Tutti amici, questo è fondamentale massimo grado russo di 6B. m, situata alla testa di un ramo cesso: Chulaktor Glacier. © M.Zhumayev/National Geographic Come si ritorna da questo Ottomila con la cima? per me, ma in otto, dieci compagni. «Dopo una prima partenza blocca- secondario del North Inylchek Peak Lea 4950 m, via Mermaid, Con tanta felicità. Dopo tante rinunce, averla finalmente toccata è stata un’emo- Dopo il Makalu, nel 2001, mi sono ta dal maltempo - spiega Urubko Glacier, aperta da Urubko e Boris 500 m, D, M4, 70°. J. Broomhead, der Odintsov, Ivan Dozhdev e Alex zione indicibile. Abbiamo trovato tantissima neve. A poco più di cento metri dalla resa conto che avrei desiderato scalare - siamo ripartiti a 4450 m dal Pie- Dedeshko che saliranno i 1480 m K. Szilas, 1/8/2011. Lonchinsky, in stile capsula, salen- cima eravamo così lenti che abbiamo temuto di dover tornare indietro. In tre ore diversamente. In stile leggero, con una distallo in stile super leggero. Il di parete con tre bivacchi e diffi- Peak Kathryn 4885 m, via Russian do sulla sinistra dell’imponente solo quaranta metri di progressione per la neve alta fino alla vita! Parecchie volte sola tenda, e in un gruppo piccolo. A primo giorno abbiamo scalato cir- coltà fino a 6b/M5/A2. Roulette, 700 m, AD, 60°. Simon parete di 2000 metri, con 9 bivac- c’è stato pericolo di valanghe e di scariche, ma per fortuna non avevamo fretta e volte questa scelta è stata dura, ma si ca 800 metri in conserva, poi 4 tiri Per Urubko è il terzo Piolet D’Or Lund Jensen, Carsten Cooper Jen- chi su portaledge, per un totale di la squadra era veramente forte. In cima pochissimo vento e una vista stupenda. È è rivelata la migliore. Si è più flessibili su roccia e ghiaccio (5b/6a, ?6). Il Asia (2009 Cho Oyu, 2006 Mana- sen, 30/7/2011. Accesso: Kichik 15 giorni tra salita e discesa. Per andato tutto bene, questo è l’importante. e si può scalare diversamente rispetto secondo giorno affronterò il quin- slu). Sauktor Glacier. Odintsov un chiodo fisso iniziato a un grosso team. La parete Sud dello to e sesto tiro della fascia di roccia Tentate anche Pt 5025 e Pt 5112. nel 2000 fino a 5800, proseguito Cosa pensi prima e dopo una cima? Shisha Pangma e l’Annapurna le ab- (M4), poi continueremo sempre in Regione Djangart nel 2001 fino a 6.200 m con la Se ripenso alla mia ultima spedizione al K2, mi sono concentrata completamente biamo salite in stile alpino, ed è stata conserva. Per mezzogiorno siamo A Sauktor, la remota parte orien- tragica scomparsa del compagno sull’ascensione, per arrivare in vetta. Normalmente cerco sempre di non mettermi una grande soddisfazione. In molte sul lato sinistro di una cresta roc- tale della regione dello Djangart, Gruppo di Oibala Igor Barikhin, e concluso final- pressione. Il mio desiderio è certamente di arrivare in vetta, ma se ciò non accade, altre occasioni il puro stile alpino non è ciosa che soprannominiamo “The nessuno aveva ancora aperto vie Sei cime inviolate per gli olandesi mente quest’anno, con vetta il 25 se devo tornare indietro, penso sempre che ci sarà una prossima volta. Ovvio, stato possibile, come questa volta sul K2. Avendo fatto acclimatazione sulla via, e Mast”. Continueremo in conserva, e pochi si erano dedicati ad una Bas van der Smeede, Saskia Groen, giugno scorso. Per l’alpinista rus- quando si è vicini al traguardo, come al nel 2006, e si è costretti a rinun- dovendo salire e scendere molte volte, ci siamo serviti di corde fisse. Che abbiamo con Genka a razzo! È incredibile esplorazione. Lo hanno fatto dal Nas Visscher e Vincent van Beek so si tratta della nona via aperta ciare, non è facile. Ma far ritorno al campo sani e salvi è sempre stata la decisione riportato giù, cosa molto importante. con quale sicurezza scali questo 17 luglio al 3 agosto scorsi sei nella catena montuosa di Oibala, nell’ambito del progetto Russian prioritaria. ragazzo!». Alternandosi alla testa danesi e un britannico che, divisi appena a nord del confine cinese, Way - big walls of the World, che Hai mai avuto un modello di riferimento nel tuo alpinismo? della cordata, i due raggiungeran- in tre cordate, hanno realizzato dal 9 luglio al 14 agosto scorsi. si pone l’obiettivo di scalare 10 Non è facile decidere serenamente: la pressione degli sponsor, dei media... Spero di non sembrare arrogante, ma nell’alpinismo non ho mai avuto un idolo. no “the Stage”, lo zoccolo roccio- quattro nuove linee. Camakchay Tower 4215m, parete nuove vie sulle maggiori cime del Come detto, io cerco di allontanare da me qualsiasi pressione. Per me montagna è Ho sempre pensato di avere le mie idee. Nella vita invece c’è stata nonna Mathil- so coperto di neve che si innalza Peak Pernille 5190 m, via Waiting Sud, via Yellow Submarine, 900 m, mondo. L’unica altra via al Latok tutto ciò che sta al di fuori del circo mediatico. Devo potermi avvicinare alla mon- de. È stata lei il mio riferimento, la persona che avrei voluto essere. Nonna non proprio in direzione della Dollar. for the tide, 700 m, AD, 55°. An- TD+ VII-, 1 bivacco. III è stata aperta nel 1977 da una tagna con serenità. La stampa vuole sempre un vincitore. Ma l’alpinismo come lo andava in montagna, ma era una donna molto forte. È morta a 98 anni! Secondo bivacco. Il terzo giorno, 4 ders Hedeager Pedersen, Jakob Pik Brokkel Tower 4750 m, via cordata giapponese lungo lo spe- intendo io, e come lo intendono molte altre alpiniste e alpinisti, non è una gara. Io Guns of Navarone, D, IV, 60° rone ovest (ED+: VI 5.10 A2 1800 vado perché amo le vette, l’alpinismo di alta quota. Il mio obiettivo fin da subito Pik Oibala 4830 m, via Electro m). La Ovest era stata esplorata è stato di toccare un giorno la cima di ogni Ottomila senza ossigeno supplemen- Gli Ottomila di Gerlinde Shock Blues, 700 m, TD-, AI3, 75° per la prima volta nel 1988 dagli tare e senza l’aiuto di portatori. E questo obiettivo è stato raggiunto. Quando ho 2011 - K2 8.611 m, Spigolo nord Pik BasBas 4785 m, via Northwest italiani Marco Forcatura, Marco iniziato a cimentarmi con gli Ottomila, nel 1994, non sapevo se sarei riuscita ad 2010 - Everest 8.848 m Face, 785 m, D+/TD-, VI-, 50° Marciano ed Enrico Rosso, che poi affrontare quelle montagne così. Se sarei stata sufficientemente forte. Mi sono 2009 - Lhotse 8.516 m Pik Pewi 4310 m, via South Ridge, realizzarono la prima salita in stile detta: tento. Vado fin dove riesco, semmai torno indietro. Allora arrivai all’anti- 2008 - Dhaulagiri I 8.167 m AD, 55° alpino della via dei giapponesi. cima del Broad Peak, 8027 m. È stato importante mettermi alla prova, perché ho 2007 - Broad Peak 8.047 m Pik Marian 4450 m, Via West Face/ capito che avrei potuto farcela. 2006 - Kangchenjunga 8595 m, Parete sudovest North Ridge, AD, 55° Latok I 7145 m 2005 - Gasherbrum II 8035 m, Cresta sudovest Ermanno Salvaterra, Andrea Sar- Quale ruolo ha Ralf Dujmovits nella tua vita? 2005 - Shisha Pangma 8013 m, Parete sud PAKISTAN chi, Cesare Ravaschietto, con Bru- Ralf, mio marito, è la persona più importante. Anche se molte spedizioni non 2004 - 8068 m, Couloir dei giapponesi no Mottini e Marco Majori, erano siamo riuscite a farle assieme, lui è sempre stato presente, ci siamo sempre parlati, 2004 - Annapurna I 8091 m, via dei Francesi Latok III 6949 m partiti con il bellissimo progetto abbiamo sempre comunicato. E anche quando Ralf è tornato indietro all’Everest, 2003 - Nanga Parbat 8125 m, Diamir Una salita attesa da tempo quella della cresta nord del Latok I. Sei e questa volta sul K2 per le condizioni proibitive, il solo parlargli è sempre stato 2002 - Manaslu 8163 m della prima alla Ovest del Latok III. giorni in parete con condizioni fondamentale. Certo poter ripartire il peso di una salita con lui, che ha una vasta 2001 - Makalu 8463 m L’hanno realizzata i russi Alexan- di tempo impossibili hanno fatto esperienza ed è un forte alpinista, è un sostegno. Assieme siamo una squadra 1998 - Cho Oyu 8201 m

60 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 61 Nuove Ascensioni A cura di Roberto Mazzilis

Da sinistra: ‘Sogni d'alta quota’, 16° tiro; lo sperone sud del Monte Peralba; il Campanile Innerkofler e la parete nord della Cima di Riofreddo.

Appennino ricordo di Gianni Pasini hanno infine dal Bivacco Ceco Baroni drea Marzorati, Antonio Gomba e friend e 2 corde da 60 metri. Av- stra della via Hahn–Haupt. La via sommitale una eventuale ritirata Monte Sirente – m 2348 aperto la"Via Atlantica". Si tratta in ore 1. Per una ripetizione Corrado Trezzi sulla parete nord- vicinamento dalla Capanna Sasc si sviluppa quindi a destra dello Cima di Riofreddo - 2570 m a corde doppie è resa piuttosto Appennino centrale di una ascensione complessa in prevedere ore 6 / 7. Per la ovest hanno concluso l’apertura Furà lungo il sentiero per il Passo spigolo est. Utili friend medio- Alpi Giulie problematica da notevoli stra- Gruppo Velino-Sirente ambiente alpinistico grandioso discesa dalla parete a corde di una nuova via (salita dal basso Trubinasca fino al pianoro posto piccoli per il tetto del 5° tiro. So- Gruppo dello Jôf Fuart piombi. Il risultato di questa Sull’imbuto della parete nord- ma in parete “addomesticato" doppie ore 2.30 / 3 e altre ore 3 con l’ausilio del trapano) deno- alla base della parete nord-ovest ste attrezzate o da rinforzare. Per La Cavalcata delle Valchirie è la “Cavalcata” è una via parago- est, il 6 febbraio 2011 in 6 ore, dall’attrezzatura intermedia alla Malga Lincino. minata Sogni d’alta quota. Una dal quale, per il ghiacciaio, si una ripetizione calcolare 3 ore. concretizzazione di un progetto nabile come impegno psicolo- G. Guzzardi e A. Dionisi hanno con spit e alle soste anche realizzazione veramente note- giunge all’imbocco di un cana- covato per più di trent’ anni du- gico a Salamandra (Mazzilis e aperto la via Avatar o Via a de- con maglia rapida utilizzabile Becchi di Fana – Cima Sud vole e alpinisticamente com- le. La nuova via attacca 30 metri Monte Peralba - m 2694 rante i quali Roberto Mazzilis ha Simonetti, 21 agosto 2000) sulla stra del Tempio. Sviluppo 900 m, per la discesa a corda doppia. Alpi Pennine pleta, anche se "svilita" dall’uso a destra di Ringo Star (spit ben Alpi Carniche effettuato solo un tentativo fino parete ovest della stessa Cima di difficoltà TD (80° max, passaggi Le difficoltà tecniche non Sottogruppo Faroma-Viou degli spit. Granito eccezionale visibili). Tre le possibilità per il Gruppo Peralba-Avanza alla prima cengia. In altre 2 oc- Riofreddo. Con il solo materiale di III e IV). Via molto bella, logica sono elevate ma l’impegno Il 23 maggio 2011 in 5 ore di ar- caratterizzato da una continua rientro a valle: in discesa in dop- Il 21 settembre 2010, Roberto casioni è stato scoraggiato usato dai primi salitori (di assi- e in ambiente invernale gran- complessivo richiesto è notevole. rampicata libera e solitaria,Guido fuga di placche compatte e in- pia sulla via, per lo spigolo nord Mazzilis e Fabio Lenarduzzi han- dall’aspetto tetro della parete, curazione intermedia: 10 friend, dioso. Le difficoltà maggiori si Lo sviluppo della via è di m 750 Aiazzi del CAI di Aosta ha salito clinate, a tratti fessurate o con oppure per la normale italiana al no salito il grandioso versante spesso bagnata. Il 14 agosto 3 cordini e 15 chiodi, lasciati) è trovano nella parte bassa della suddivisi in 15 tiri di corda con la parete sud per una diedri che ricordano quelli della rifugio Gianetti. meridionale lungo il possente 2010, finalmente, con un suo piuttosto selettiva, ma con una parete. I primi due tiri sono in difficoltà di VI (TD ,6 b obbl.). via denominata Il Pittore della celebre via di Cassin sulla parete sperone incassato tra il Torrio- "vecchio" compagno di avventu- chiodatura adeguata (specie alle comune con la Via dell’Imbuto. Roccia generalmente da buona Porta. Dalla quota m 2800 (it. nord-est della stessa montagna. Campanile Innerkofler – ne Gennaro e il Torrione S.A.F.. ra, l’inossidabile Roberto Simo- soste) potrebbe divenire una del- a eccellente con presenza 306a nella guida Cai-Tci Alpi Ambiente di eccezionale bellezza m 2695 Molto impegnativa la parete netti (C.A.A.I.), la determinazio- le vie estreme più consigliabili Alpi di detrito solo nei tratti più Pennine II) l’itinerario si spo- reso severo, oltre che dalla quo- Dolomiti strapiombante di accesso allo ne e le condizioni meteo delle intere Alpi Giulie. Fino alla appoggiati. Ai ripetitori sono sta orizzontalmente verso ovest ta, anche dal vasto ghiacciaio Gruppo della Croda Da Lago sperone, superata per rendere il si sono alleate. Indescrivibile la Cengia Degli Dei non esistono Corno Dell’Adamè – consigliati una serie completa per alcune centinaia di metri su di avvicinamento che compor- Su questa bella torre il 10 agosto tracciato completamente indi- soddisfazione e grandiosa la via scappatoie e lo sviluppo è di 700 m 3275 di friend e nut ,4 o 5 chiodi. terreno detritico, fino a raggiun- ta l’uso di piccozza e ramponi. 2011 Carlo Alverà e Edoardo Val- pendente dall’attacco alla som- scaturita in giornata (10 ore di metri, suddivisi in 13 tiri di corda Alpi Retiche – Massiccio Corde da m 60 indispensabili gere il secondo dei canalini che Raggiunta la parete, la via Sogni leferro hanno aperto la via Raje- mità della parete. Sviluppo fino arrampicata effettiva) attraver- quasi tutti di 55 o 60 metri. Dif- dell’Adamello per sfruttare le soste esistenti solcando la parete sommitale dà d’alta quota si sviluppa per 820 ta. Si tratta di una scalata molto alla cima della Peralba 1000 m. so una interminabile sequenza ficoltà continue di V, VI, VII, un Sottogruppo del Salarno–Val e attrezzatura idonea per la direttiva. Difficoltà di II+. m, suddivisi in 18 tiri di corda. interessante in ambiente alpini- Difficoltà di IV, V, VI, VII, VII+. di lavagne nero-grigie difficil- tratto di VIII+ obbligatorio, con Adamè la marcia su terreno a tratti Le difficoltà sono omogenee e stico grandioso e poco frequen- Usati 20 ancoraggi intermedi tra mente chiodabili che caratte- chiodatura pessima e distanziata Sulla parete Sud ,nei giorni 24 innevato. Avvicinamenti alla Pizzo Badile – m 3308 ben distribuite, generalmente tato. Sviluppo 230 metri per 6 chiodi e friend. Tempo impiega- rizzano questo "abisso" a cielo ma su roccia buona. Per la cima e 25 luglio e 9 e 10 agosto del parete da Malga Lincino in ore Alpi Retiche di 6a e 6b, massime di 6b+ (6a tiri di corda con difficoltà fino al to ore 8.30. Via consigliabile per aperto compreso tra due celebri altri 250 di metri di II, III e IV. 2010 ,Gianni Tomasoni ,Paolo 4 ; dal rif. Lissone in ore 3 ; dal Gruppo del Masino-Bregaglia obbligatorio). Ai ripetitori sono VI+. Roccia ottima ma da ripulire. varietà dei passaggi, qualità del- vie di Emilio Comici. Raggiun- Necessaria roccia asciutta, corde Amadio e Walter Visinoni in rif. Baita Adamè in ore 2.15 ed Nei giorni 1 e 2 agosto 2011, An- consigliati 14 rinvii, una serie di L’attacco si trova 10 metri a sini- la roccia e ambiente grandioso. ta la dolomitica e gialla parete da 60 metri. ‹

62 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 63 soccorso alpino

gli escursionisti che frequentano essere “ascoltato”… questo fa le montagne d’inverno, gli alpi- parte di un momento da vivere… Sicuri con la neve nisti in generale, gli amanti delle e fa parte del gioco… Occorre discese fuori pista con tavole da saper riconoscere gli scricchiolii, Divertirsi senza rischiare: ecco come surf (snowboarder) ed ancora gli il rumore sordo del “woumm” del escursionisti che hanno ritrovato manto nevoso. in soffitta le vecchie racchette Per tenere alta l'attenzione, testo di Valerio Zani da neve (ciaspe) oggi trasfor- domenica 15 gennaio 2012, si mate in accattivanti e futuristici terrà una giornata nazionale di strumenti tecnologici. Anche sensibilizzazione e prevenzio- queste attività sono interessate ne degli incidenti causati dalle al pericolo valanghe. I messag- valanghe. Il Corpo Nazionale gi multimediali che ogni giorno Soccorso Alpino e Speleologico, vengono trasmessi dai più dispa- con il progetto Sicuri in mon- rati strumenti di comunicazione tagna, promuove da anni, con non dicono tutto; spesso pre- la collaborazione delle Scuole sentano immagini straordinarie d’Alpinismo e Scialpinismo, delle esaltando gli aspetti ludici a di- Commissioni e Scuole Centrali di scapito della sicurezza. Escursionismo, Alpinismo Gio- Condensare in poche righe cosa vanile, Fondoescursionismo, del è meglio fare per evitare il peri- Servizio Valanghe Italiano del colo valanghe non è cosa facile CAI e della Società Alpinistica ed un problema così grande non F.A.L.C., attività che mirano alla A sinistra. può essere risolto attraverso prevenzione degli incidenti in Intervento UCV. una scarna sinteticità. E’ però montagna. L’iniziativa rivolta Foto©P. Veclani necessario essere molto chiari; alla prevenzione degli inciden- A destra. In alto. il terroristico allarme generale ti da valanga riguarda l’intero Intervento elisoccorso. Foto©P. Veclani. non giova mai a nessuno, ma è territorio nazionale e numerose In basso. indispensabile che tutti sappia- saranno le località interessate. Gara di scialpinismo. no che ogni anno sulle Alpi sono Gli interventi degli anni pas- Foto©V. Zani decine le vittime che rimangono sati hanno fatto registrare una sepolte sotto la coltre di neve preoccupante situazione che l Corpo Nazionale Soccor- lità che si verifichi un accadi- smissione delle notizie, notevol- va in particolare da un’assidua e senza possibilità di essere sal- denuncia, inequivocabilmente, so Alpino e Speleologico è in mento negativo, direttamente mente incrementate negli ultimi corretta frequentazione dell’am- vate. diffuse carenze a livello della Iprima linea, a fianco di molti proporzionale al tempo, al nu- anni, unite ad un’informazione biente stesso come avveniva per L’autosoccorso, effettuato dal preparazione personale, del- altri, nel tentativo di contribuire mero dell’esposizione, oltre che non sempre precisa e supportata chi nell’ambiente nasceva, cre- gruppo stesso, è l’unica possibi- la valutazione del pericolo e fattivamente al raggiungimento alla grandezza del problema, al da dati certi, provocano nell’opi- sceva e ci si confrontava tutti i lità che, ancora oggi, viene rite- nell’uso dell’attrezzatura d’auto di risultati concreti e, soprattut- livello di pericolo e di difficoltà. nione pubblica e nel cittadino giorni in simbiosi a volte inevi- nuta la più valida… soccorso. to, oggettivabili e spendibili per Più volte ripetiamo operazioni non particolarmente avvezzo a tabile. L’ARTVA, la sonda e la pala non In questo senso risulta di fonda- la tanto vituperata sicurezza. potenzialmente pericolose più quest’ambiente reazioni spesso Nessun decalogo, ancorché sono il lasciapassare contro il mentale importanza far crescere La montagna, come ogni altro aumenta la probabilità che si errate e conclusioni fuori luogo completo, potrà mai sostituire pericolo valanghe. Esistono ov- la consapevolezza personale ac- ambiente indistintamente, ne- verifichi un evento negativo, un che contribuiscono a generare l’esperienza del confronto diret- viamente altre soluzioni tecno- compagnata da un indispensabi- cessita di principi basilari sacro- incidente. Più sottovalutiamo luoghi comuni e preconcetti as- to, graduale e ragionato. Guai logiche in continua evoluzione, le bagaglio tecnico. Il 15 genna- santi affinché la fruizione possa un certo tipo di problema anche solutamente falsi, deleteri per la anche solo a pensare che il sem- ma il costo di questi nuovi ma- io 2012, in varie località, si darà avvenire in maniera propria pur solo potenziale, più aumentia- montagna e i suoi frequentatori. plice rispetto disciplinato di re- teriali non è ancora abbastanza vita a momenti di coinvolgimen- nella consapevolezza che il “ri- mo la possibilità che il problema Ciò detto è ugualmente vero che gole, rigorosamente e corretta- basso per prevedere una distri- to aperti a tutti gli appassiona- schio zero” è pressoché impossi- stesso diventi per noi dannoso. una buona ed efficace preven- mente elencate, possa surrogare buzione di massa. ti, sciatori ed escursionisti, che bile da raggiungere. Spesso la montagna, nel senso zione non si esaurisce nel mero la capacità d’osservazione, possa La valanga deve essere evitata desiderano ricevere informa- Posto che i pericoli sono suddivisi più ampio e completo del termi- rispetto di regole più o meno sostituire lo spirito critico. ad ogni costo e per fare ciò è zioni o approfondire le proprie in oggettivi (legati all'ambiente) ne, è oggetto di campagne me- definite e precise. Un’efficace L’argomento riferito al peri- necessario conoscere accurata- conoscenze sulla frequentazione devono farci inoltre capire che, Per conoscere le iniziative in e soggettivi (legati alle persone), diatiche enfatiche attente anche prevenzione si può avere sol- colo valanghe coinvolge un mente la montagna: conoscer- in sicurezza della montagna in- al di là della tecnologia, la cono- programma e le località interes- la condizione indispensabile è al minimo problema, capaci di tanto se le regole s’inseriscono gran numero di appassionati la prima della partenza. La gita nevata. scenza del terreno su cui cam- sate dalla manifestazione, basta quella di ridurre il risultato della amplificare oltre modo situa- in un tessuto comportamentale in cerca di libertà nella più in- deve essere preparata in ogni Dobbiamo costantemente essere miniamo e scivoliamo non può consultare i siti web di riferi- formula matematica che lega il zioni o avvenimenti che sovente fatto di conoscenza, di rispetto, contaminata natura invernale minimo particolare. Tutto deve consapevoli della forza e della essere scollegata dalla cultura mento che saranno puntual- rischio a due fattori significativi risultano trasformarti errone- di ricerca continua della strada e contrariamente a ciò che più essere pianificato prima di par- superiorità della montagna. Solo della montagna. La frenesia del- mente aggiornati: ovvero la frequenza o probabili- amente in tragedie figlie della corretta e adatta al momento. comunemente si pensa, in que- tire. così riusciremo a goderne le me- la vita del terzo millennio non www.cnsas.it - tà d’accadimento e la magnitu- sete di sangue che “la montagna La prevenzione migliore rimane sto scenario non sono legati solo Ogni cosa va valutata ad ogni raviglie e la montagna sarà parte consente un sereno rapporto www.sicurinmontagna.it - do delle conseguenze. assassina” deve sistematicamen- la conoscenza dell’ambiente in gli sci alpinisti: storicamente i passo. Il pendio dove scorrono della nostra vita. Queste consi- con la montagna. www.cai.it - www.cai-svi.it - In poche parole è matematico te placare. cui ci muoviamo o intendiamo frequentatori più assidui della gli sci deve essere costante- derazioni ci devono invitare a Questo modo di avvicinarsi ad www.falc.net definire il rischio, o la probabi- La velocità e la capacità di tra- muoverci, conoscenza che deri- montagna innevata; ma anche, mente “verificato”; il suolo deve coscienziose analisi personali, essa è controproducente.

64 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 65 CAAI

L'Osservatorio francese è sta- e creano una Coordinazione Na- librata delle varie attività e favo- saggio dalle attività organizzate to presentato al Palamonti da zionale per rappresentare le loro rire una transizione dalle attività ai terreni di avventura. Bernard Amy, noto alpinista e posizioni e costituire una Lobby gestite a quelle libere nei terreni - Valorizzare i compiti dei rifugi, L'Osservatorio per la scrittore, ispiratore dello "Ob- che sostenga le visioni espresse di avventura, e difendere questa come luogo di informazione e di servatoire des Pratiques de la in questo manifesto. impostazione nei confronti delle educazione. Montagne et de l'Alpinisme", autorità statali e locali. A livello - Favorire economicamente l'ac- Libertà in Alpinismo organizzatore nel corso del 2010 Una constatazione internazionale, debbono agire in cesso alla montagna. di un trentina di "Cafés Monta- L'ambiente montano subisce in sintonia con le organizzazioni e - Favorire la candidatura dell'al- gne" su tutto il territorio fran- tutto il mondo forti pressioni: le autorità europee e mondiali pinismo a patrimonio culturale Una proposta al Convegno Palamonti 2011 cese, che hanno condotto alle per attrezzature e sfruttamento, che si occupano della montagna. dell'umanità in ambito UNESCO. Assises di Grenoble (aprile 2011) per conflitti fra utilizzatori e le Debbono in particolare sforzarsi - Partecipare alla creazione di e di Chamonix (maggio 2011), a popolazioni e autorità locali che di spingere i giovani verso una un osservatorio internazionale testo di Carlo Zanantoni cui ha partecipato il nostro past tendono a restringerne l'uso, per coscienza degli aspetti culturali, nell'ambito della UIAA. President Prof. Salsa. Qui, come eccessive pretese degli ambien- storici e ambientali dell'attività - Favorire la comunicazione at- ho detto, è stato riconosciuto a talisti. I frequentatori dell'am- alpinistica ed una maturazione traverso i media. Qua di fianco, il professionisti della sicurezza, livello ministeriale l'Osservato- biente montano sono distratti degli aspetti psicologici dell'al- • DIFESA DEL RUOLO SOCIALE manifesto de l'Assise delle autorità locali miopi e al- rio, ed è stata votata la decisione da offerte di attività organizzate pinismo (coscienza dei propri DELLE ATTIVITÀ DI MONTAGNA E dell'Alpinisme 2011 lergiche a qualsiasi fastidio, di di favorirne l'estensione a livello e codificate, da avvenimenti e limiti, autonomia, gestione del DI ALPINISMO: qualche politicante desideroso mondiale, tramite la UIAA. Da competizioni. Queste attività rischio). - Ottenere un migliore ricono- di far parlare di sé, di giornalisti tutte le principali associazioni sono concepite in modo da non scimento istituzionale delle atti- in cerca di visibilità. Il problema alpinistiche francesi e dalle Gui- costituire un terreno di passag- Impegni e propositi vità di media e alta montagna. è mondiale, e non riguarda solo de è stato firmato un manifesto gio verso l'alpinismo. L'avvicina- Nei prossimi sei mesi la Coordi- - Migliorare la comunicazione e aspetti propositivi emersi dal- l'alpinismo; l'ossessione della si- che ha grande rilevanza sociale mento dei giovani alla monta- nazione Nazionale delle Attività la promozione di attività legate le relazioni presentate, cioè il curezza è endemica nelle società e culturale. Cerco di riportarne i gna è ostacolato dalle mancanza di Montagna e Alpinismo si do- alla montagna, insistendo sui progetto di osservatorio per le avanzate, sempre più lontane da tratti essenziali. di facilitazioni economiche, da terà di una struttura dinamica e loro valori pratici e sociali. Libertà in Alpinismo, proposto un certo fatalismo nei confronti ostacoli giuridici, dalla scarsa attiva. Essa si appoggerà a Com- - Sviluppare il ruolo e l'immagi- dagli alpinisti francesi e già ap- dei pericoli che la natura ci pre- Preambolo diffusione della cultura alpini- missioni specializzate in vari set- ne di chi si occupa di montagna, provato a livello ministeriale a senta e desiderose di sottoporre Difendiamo il ruolo delle attività stica, dallo sfruttamento media- tori delle attività di montagna come le Guide, gli accompagna- Chamonix nel maggio scorso, e il rischio a previsione e controllo. legate alla montagna nella no- tico degli incidenti. (il loro osservatorio ha scopi più tori , gli arrampicatori, i guar- l'analogo progetto per un Co- Se non si reagisce ci troveremo stra società, oggi e domani. Esse ampî del nostro, ndr). Insistiamo diani dei rifugi e dei parchi etc. mitato Provvisorio di Gestione ad andare in giro per città in richiedono tecniche appropria- Una visione della in particolare sugli obiettivi se- - Favorire la comunicazione col di un Osservatorio italiano, nato bicicletta col casco, a sciare col te e implicano la condivisione montagna di domani guenti: mondo universitario per quanto per iniziativa di un piccolo nu- casco, a nuotare fuori del ba- di valori positivi come la liber- Vogliamo una montagna pro- riguarda le ricerche socio-eco- mero di alpinisti fra cui Alessan- gnasciuga solo se accompagnati tà, l'impegno, la responsabilità, tetta e un suo accesso libero. • PROBLEMI AMBIENTALI: nomiche e ambientali. dro Gogna, Claudio Picco e chi da sorveglianti e così via. Voglio l'autonomia, lo spirito di cordata Riserviamo gli spazi ancora liberi - Agire sugli ambienti che in- • AZIONI DEDICATE AI GIOVANI: scrive, oltre a pochi altri che sa- insistere sul punto che si tratta e la solidarietà. Oggi queste atti- ad un uso discreto e rispetto- fluenzano le attività montane, - Favorire la diffusione fra i gio- ranno citati al momento dell'isti- di un problema etico fondamen- vità soffrono di crescenti vincoli, so, combattendo la logica del dialogare con le autorità locali, vani degli aspetti culturali delle tuzione del Comitato e saranno tale, dell'esistenza di forme di posti dal crescente sfruttamento profitto. Negli spazi già ampia- la popolazione, le agenzie del attività di montagna e di alpi- preziosi per le loro competenze libertà che non debbono esse- della montagna per speculazioni mente sfruttati la tendenza ad territorio, gli imprenditori di nismo, curando in particolare la (esperti legali, giornalisti, una re conculcate, a meno che non economiche e da volutamente un ulteriore sfruttamento deve attività ad esso legate, le asso- comunicazione tramite Internet. guida alpina). Poiché i problemi arrechino seri danni al nostro esagerate preoccupazioni per essere contrastata, spingendo ad ciazioni ambientalistiche, i ma- - Agire, di concerto con i mi- di cui si occuperà l'Osservatorio prossimo, come fin dall'Ottocen- l'ambiente e la sicurezza; sono un uso autonomo e responsabi- gistrati. nisteri dell'educazione e dello sono a livello mondiale, stiamo to hanno dichiarato i padri del- spinte ai margini dell'attenzio- le. L'alpinismo va visto come un - Partecipare attivamente alle sport, in favore della conoscenza facendo presso la UIAA (Unione la società liberale, per esempio ne dei giovani, distratti dalle aspetto dell'economia delle zone commissioni che si occupano del ruolo formativo delle attività Internazionale Associazioni Al- John Stuart Mill. Sicché dobbia- sempre più numerose iniziative montane, capace di contribuire, della gestione dell'ambiente alpinistiche da parte dei giovani pinistiche) i passi necessari per mo reagire duramente nei con- organizzate di attività sportive con la sua forte immagine sim- montano. e delle loro famiglie.....(riassumo ottenere il suo supporto morale fronti di chi ci accusa di essere e ludiche. Desideriamo preserva- bolica, alla promozione del ter- - Svolgere azioni pedagogiche qui un lungo elenco di proposte e l'estensione ad altri Paesi della persone dissennate o ingenue se re uno spazio per conservarle e ritorio. per accrescere la sensibilità am- che dimostrano quanto l'atten- l Palamonti del CAI Ber- tende a porgli non è possibile nel nostra iniziativa. ci battiamo per le libertà in al- farne riconoscere il grande inte- Le attività alpinistiche devo- bientale dei praticanti. zione ai giovani predomini nelle gamo, il 19 novembre, giorno in cui scrivo, successivo Premessa per queste iniziative è pinismo, il primo campo in cui, resse per la società. È necessaria no essere libere, beneficiare di - Riesaminare le regole che ri- visioni dell'osservatorio, ndr.). Asi è tenuto il Convegno al Convegno, sia per problemi la ormai diffusa coscienza che si per motivi di attrazione media- una coordinazione fra tutti co- un'assicurazione a tariffe acces- guardano i bivacchi per facilita- organizzato da Commissione di spazio che per questioni di debba reagire agli attacchi alla tica, le minacce per la libertà si loro che le praticano, dilettanti sibili e di un soccorso sostenuto re l'accesso alle montagne. Credo di poter concludere con Scuole di Alpinismo, Club Alpi- urgenza (tempo scaduto per la libertà (di accedere ai terreni stanno facendo particolarmen- o professionisti. Con questo da solidarietà nazionale. Le asso- • ALPINISMO e ARRAMPICATA: una nota di ottimismo e di fidu- no Accademico e Collegio Gui- presentazione alla Redazione). di alpinismo e scalata e di af- te sentire. Se li lasciamo fare manifesto tutti i rappresentanti ciazioni alpinistiche e le istitu- - Sviluppare, assieme alle Scuole cie nel ruolo che gli Osservatori, de Alpine. Un'analisi, anche se Un'esposizione complessiva de- frontare i rischi che lo spirito di ci troveremo a potere accedere delle Associazioni legate alle at- zioni pubbliche devono svolgere di Alpinismo (meno strutturate vorrei anzi dire l'Osservatorio sintetica, delle considerazioni gli argomenti trattati sarà svolta avventura caratteristico dell'al- alle montagne solo se avremo tività di montagna e Mountain attività educative e sociali. della nostra, ndr), la cultura dei internazionale per le libertà, svolte a proposito del significa- nello spazio dedicato al CAAI nel pinismo comporta), attacchi che un tesserino che attesti le nostre Wilderness si associano attorno Le associazioni alpinistiche e giovani per quanto riguarda la potranno svolgere per l'afferma- to del rischio in alpinismo e dei prossimo numero della Rivista. si sono verificati (e nel futuro si capacità, come accade in Russia ad una visione condivisa dell'av- professionali debbono svolgere conoscenza della montagna e zione del ruolo culturale e socia- vincoli che la moderna società Qui ci si limita ad esporre gli moltiplicheranno) da parte dei ed in Azerbaijan. venire delle attività di montagna promozione di una pratica equi- dell'alpinismo, favorire il pas- le e per la difesa dell'alpinismo. ‹

66 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 67 • titoli in libreria dell’intera provincia di Livorno, i pubblicamente le difese del suo tes trova impiego, rivedendo così Libri di montagna cui crinali si sono divisi a formare compagno, tanto da dedicargli il alcuni presupposti delle proprie • Carlo Caccia, Luisa Rota Sperti www.alpconv.org A cura della redazione penisole protese all’orizzonte, libro che lo rese celebre. scelte esistenziali. GIUSEPPE “DET” ALIPPI 1904 pagg.; 15 x 20,5 cm; foto col. carte it. Da anni si sentiva la mancanza di Questa nuova autobiografia al- A.G. la stella del cardo e il covone di fieno un volume monografico sull’Elba pinistica, a tutta prima può sem- Montura Editing, 2011. • Enrico Pelos > Giuliano Dal Mas vette principali ma in luoghi inso- che conducesse alla scoperta o brare non molto diversa da altre > Giuseppe Trombetti 92 pagg.; 21 x 30 cm; foto col. e dis. PASSEGGIATE A LEVANTE LA MONTAGNA DIETRO liti per raggiungere i quali non oc- riscoperta di un luogo magnifico di alpinisti di alto livello. Anche APUANE IN FIORE Blu Edizioni-Instar Libri, Torino, 2011. L’ANGOLO corre necessariamente camminare e di un insieme di siti “magici” ed qui emerge la voglia di raccontar- Società Editrice Apuana, Carrara, • Pierre Mazeaud 192 pagg.; 14 x 22 cm; foto col. carte it.. € 16,00 Incontro con l’insolito nel Parco a lungo ma che offrono peculia- avvolti in un clima surreale. si, ma senza un fine apologetico, 2011. MONTAGNE PER UN UOMO VERO Nazionale Dolomiti Bellunesi rità naturali come gole, sorgenti, Sull’isola è possibile camminare in piuttosto intesa a un tentativo di 255 pagg.; 24 x 30 cm; 380 Alpine Studio, Lecco, 2011. • Andy Kirkpatrick Casa Editrice Panorama, Trento, cascate – in un insolito connubio vista del mare, visitare importanti autoanalisi e di ricerca di chiarez- foto a colori. € 40 266 pagg.; 16 x 24 cm; foto b/n. € 21,00 PSYCHO VERTICAL 2011. della gioiosità vitale dell’acqua e siti storici e geologici, rinfrescarsi za per le scelte che hanno modi- 45 itinerari nelle province di Genova e La spezia 144 pagg.; 17 x 24 cm; foto col. le austere pareti che le rinserra- in profumati boschi od arrampi- ficato e plasmato la sua vita, fino E' grazie alla Fondazione Cassa di • Andy Kirkpatrick Edizioni Versante Sud, Milano, 2011. e cartine. € 24,00 no – e peculiarità antropologiche carsi sulle creste ferrate. Visitare a giungere, attraverso un processo Risparmio di Carrara che possiamo PSYCHO VERTICAL Collana I Rampicanti: 278 pagg.; 12 x 20 cm; foto b/n. che parlano della storia del lavoro queste lande tradizionali ed an- di maturazione, ad essere “davve- leggere e consultare lo splendido Edizioni Versante Sud, Milano, 2011. € 19,00 > Vittorio De Zordo dell’uomo sulla montagna. tiche, soleggiate e piacevoli nelle ro in grado di controllare la pro- volume di Giuseppe Trombetti Collana I Rampicanti: 278 pagg.; 12 x 20 cm; foto b/n. IL BOSCONERO Ne IL BOSCONERO De Zordo si mezze stagioni, quando dalle altre pria vita”. “Apuane in fiore". € 19,00 • Angelo Calosso, Franco Gosso 30 itinerari per escursionisti e rivolge principalmente all’escur- parti si gela, significa anche gode- Cresciuto in una famiglia borghe- L'autore, socio della sezione del PERCORSI DA RISCOPRIRE alpinisti sionista medio accompagnandolo re della loro cultura e della relati- se di Leicester, una volta laurea- Club Alpino di Carrara, ci regala • Fabrizio Charruaz, Gianfranco Sappa, Daniele 40 itinerari che uniscono 62 Santuari della provincia Casa Editrice Panorama, Trento, alla scoperta di valli, forcelle e va storia, dell’antica natura il cui tosi, si ribella a quella che sembra uno spaccato delle meraviglio- Herin, Sergio Borbey di Cuneo 2011. vette del gruppo attraverso una profumo incantevole è sperso tra una strada segnata e ineluttabile, se Alpi Apuane, che lo stesso MOUNTAIN BIKE IN VALLE D’AOSTA Editrice Esperienze, Fossano (CN) – CAI Sez. di Fossano, Tamari Montagna Edizioni, montagna aspra e selvaggia dai acqua e cielo. e, come altri della sua generazio- chiama "palcoscenico in grado di 61 itinerari ai piedi dei 4000 2011. Padova, 2011. versanti ripidi, faticosi ghiaioni e Se alla partenza, sulla nave da ne, ai primi degli anni ’80, si lancia ospitare generi e specie della flora Edizioni Versante Sud, Milano, 2011. 232 pagg.; 15 x 21 cm; foto col. carte it.; € 14,00 156 pagg.; 15 x 21 cm; foto col. con un solo punto d’appoggio, il Piombino, si osserva l’isola avvici- nell’avventura alpinistica totaliz- dalle note più variopinte, scena- Collana Luoghi Verticali: 304 pagg.; 15,5 x 21 cm; foto col. e b/n. € 18,00 Rigugio Casera di Bosconero. Un narsi a prua, così al ritorno si sta a zante, arrangiandosi con qualche rio perfetto dove ritrovare alcune care it.. € 27,80 • AA. VV. ultimo accenno è per il “Museo tra poppa, inseguiti dai gabbiani reali, lavoretto precario e il sussidio di delle più pregnanti testimonianze ATLANTE DEGLI UCCELLI NIDIFICANTI NEL PARCO Due libri contigui sia per l’area le nuvole” di Monte Rite, che pur ricordando la terra appena lascia- disoccupazione per mettere da della multiforme ricchezza del- • Paolo Bonetti, Marco Rocca NAZIONALE DELLE DOLOMITI BELLUNESI orografica considerata, sia per la non facendo strettamente parte ta, pensando a quando si potrà parte di volta in volta quanto ne- la natura". Chi frequenta le Alpi VALSUGANA E CANALE DEL BRENTA Ed. Ente Parco Naz. Dolomiti Bellunesi, Feltre (BL), 2011. filosofia che sta all’origine della del gruppo è, a Nord, adiacente ad ritornare. cessario per partire verso le mete Apuane avrà, da domani, uno sti- 45 escursioni e 5 percorsi a tappe www.dolomitipark.it scelta della zona e del modo di esso. Gli itinerari sono corredati da Valentina Turturo abituali dell’Himalaya o delle molo in più nel risalire i suoi fati- Edizioni Versante Sud, Milano, 2011. Collana Rapporti PNDB: 272 pagg.; 28 x 20 cm; foto col. frequentarla, e complementari in informazioni di carattere ambien- Ande. cosi sentieri prestando una mag- Collana Luoghi Verticali: 256 pagg.; 15,5 x 21 cm; foto e mappe distribuz.; € 15,00 quanto il secondo inizia là dove tale e da box di approfondimento > Simon Yates Il pregio del libro sta soprattutto gior attenzione alla ricchezza e col. € 27,50 termina il primo. Si tratta infatti su alcune particolarità della mon- LA FIAMMA DELL’AVVENTURA nel modo di esporre i fatti, al cui bellezza di piante che Trombetti ci • Peter Berg per il primo dei gruppi Schiara, tagna e delle genti che la popola- Alpine Studio, Lecco, 2011. centro Yates non pone la pro- descrive con amore e competenza. • AA.VV. WHYMPER’S SCRAMBLES WITH A CAMERA Monti del Sole, Alpi Feltrine, San no nonché della storia alpinistica 210 pagg.; 16 x 24 cm; foto col. pria persona, bensì il contesto Interessante, a grandi tappe, la PER ALPES A Victorian magic lantern show Sebastiano che rientrano nel com- del gruppo. € 21,00 nei quali si svolgono. In partico- formazione della flora che oggi 20 itinerari circolari per scoprire le Alpi camminando Ed. Alpine Club, London (UK), 2011. prensorio del Parco delle Dolomiti A.G. lare emerge la situazione socia- vive sulle Apuane di Maria An- Edizioni Segretariato permanente della Convenzione delle www.alpine-club.org.uk Bellunesi, e di un solo itinerario nel La notorietà di Simon Yates come le della gran Bretagna di quegli saldi e l'articolo di Riccardo Vaira: Alpi, Innsbruck, 2010. 138 pagg.; 21 x 21 cm; ill. b/n.; £ 16,00 gruppo del Bosconero, che non ri- > Christian Roccati alpinista prima e scrittore poi, anni, nel cui fenomeno di sot- CENTAUREA MONTIS-BORLAE, la entra in questo comprensorio ma Escursioni all’isola questo è il suo primo libro, è stata tooccupazione, in cui i giovani pianta, come dice l'autore, che che si estende a Nord-est di que- d’Elba da un lato agevolata e dall’altro si trovarono a vivere del sussidio più di tutte rappresenta l'unicità > AA.VV. tiglieri alpini del Gruppo Belluno la solidale reciproca assistenza. sto, delimitato dalla Valle di Zoldo Camminate, passeggiate e messa in ombra dalla vicenda di statale, germogliò una corrente del contingente floristico apuano, ARTIGLIERI ALPINI che in prima persona, o tramite i Il tutto condiviso col provviden- e il Canale del Piave, e al quale è ferrate cui fu protagonista nei 1985 insie- di pensiero che portò molti ver- unico posto al mondo dove essa 22a, 23a 24a batterie Gruppo familiari, ci hanno affidato i loro ziale tenace mulo, non esclusa interamente dedicato il secondo. Macchione Ed.,Varese 2011. me a Joe Simpson sul Siula Gran- so l’avventura dell’arrampicata e vegeta. Belluno 1938-1943. ricordi, centinaia di foto, lettere, la morte. Sì, indubbiamente è Si è detto della filosofia, come 13x21 cm, 168 pagine a colori, de, vicenda descritta da quest’ul- dell’alpinismo, all’inizio priva di La ricerca delle sue stazioni at- Testimonianze e foto degli diari, taccuini, interviste perché questa la vera scoperta di tutta modo di individuare e frequenta- cartina generale, cartine speci- timo nel libro “La morte sospesa”, sbocchi di un reale autososten- traverso la piccola spedizione ri- artiglieri romagnoli una parte della loro giovanile la nostra certosina ricerca: una re queste montagne. Sono infatti fiche; foto col.; profili altime- e quindi ripresa nel film “Touching tamento. Tale situazione venne battezzata " botanica estrema " A cura di Luigi Melloni, Giovan- esperienza, dalla dura naja alpi- fraterna amicizia cementata dalle montagne “dietro l’angolo”, cioè a trici; traduzione inglese; indice the void” di Kevin Mac Donald del modificandosi, grazie all’iniziativa mi ha riportato alle letture di due ni Vinci, Franco Orselli. na alla sofferta partecipazione asperità, una schietta solidarietà, portata di mano, ma lontane dai geografico; trattazione logistica 2005. Certamente il fatto di esse- dei più intraprendenti, che videro grandi alpinisti: Emilio Javelle e Ed. Carta Bianca, Faenza, 280 alla guerra, non andasse disper- una mano sempre pronta. Una clamori delle più famose Dolomiti, e turistica iniziale. re conosciuto come “l’uomo che le potenzialità economiche insite Giulio Kugy, poeti e botanici, che pagine, 290 fotografie. € 25 sa. Dalle estenuanti prime salite fratellanza a volte più forte di quindi più appartate e silenziose, € 25,00 tagliò la corda” richiamò per un nell’alpinismo, da un lato creando ebbero la rivelazione della monta- sull’Antelao con l’obice 75/13 in quella carnale, che si è protratta che anche in pieno agosto posso- certo tempo su di lui in negativo aziende produttrici di attrezzi e gna, il primo alla ricerca dell'An- Siamo ormai giunti al culmine spalla per fare il callo, a quelle per tutta la vita e che i familiari no offrire il contatto con la vera L’isola d’Elba è una gemma verde e in positivo l’attenzione dei me- abbigliamento specifico, dall’altro drosace Alpina del Monte Bianco della salita. E sulla cima depor- più massacranti sul Tomorrit con continuano a mantenere vitale. natura in ambienti incontamina- che si specchia nel mare blu, con- dia e del pubblico, sovrapponen- organizzando professionalmente ed il secondo alla ricerca del'intro- remo una ghirlanda di stelle al- la morte sempre in agguato. E poi Sono 280 pagine a racchiudere ti e suggestivi e il dialogo con sé traddistinta da monti, prominen- do quest’immagine a quella reale le attività di insegnamento e ac- vabile Scabiosa Trenta delle Alpi pine. Sarà questo l’atto finale e le gelide piogge senza un riparo, 290 foto, documenti e molti cari stessi. ze, bric e creste. Si tratta di una della sua personalità e della sua compagnamento, o mettendo la Giulie: il fiore azzurro, il dolce mi- più appagante del nostro ormai il fango vischioso, la fame, le ma- ricordi. Meno di quelli che abbia- Ne LA MONTAGNA DIETRO L’AN- grande montagna “piantata” nel carriera alpinistica, di tutto rispet- propria esperienza a disposizione racolo fiorito nel suo cuore. biennale impegno letterario bio- lattie, una guerra combattuta per mo raccolto, ma dovevamo pur GOLO dal Mas ci accompagna lun- mare che culmina con il mon- to e per nulla inferiore a quella di di imprese che effettuavano lavori Mario Ussi grafico. Sarà questo il nostro 'il dovere', ma non per convinzio- concludere (...) go itinerari meno noti non sulle te Capanne, la cima più elevata Simpson, il quale, peraltro, prese in altura, presso le quali anche Ya- CAI sez. di Carrara ideale ringraziamento ai tanti ar- ne. La perdita degli amici più cari, Luigi Melloni

68 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 69 qui CAI attività, idee, proposte › Trieste. Spiro record: 50° libro › Sondrio. L’eredità di Tirinzoni › I giorni grandi “A 94 anni e mezzo, questo vuole es- Tre alpeggi, pascoli e boschi per complessivi 200 ettari, rappresentano l’ere- › Bouldering che S PIRO D

ALLA sere il mio ricordo e il mio grato saluto dità lasciata iin Valtellina da Stefano Tirinzoni (nella foto), architetto di Son-

P passione di Valentino ORTA X alla Sezione XXX Ottobre e Trieste che drio, a suo tempo vice segretario generale del CAI e delegato presso l’UIAA, YDIAS E’ un’amicizia che corre mi hanno sostenuto in questo lungo e deceduto il 29 aprile dell’anno scorso all’età di 62 anni. Ora il Fondo Ambien- Dilaga la febbre lungo i confini mon- fedele rapporto fisico e spirituale con te Italiano (FAI), che ne è beneficiario, è intenzionato a sistemare gli alpeggi del bouldering. A tuosi dell’Italia quella RRIVA l’incanto trascendente della montagna o parte di essi e a modificare la loro destinazione da ricovero per le bestie, Organizzato dalla

LA

che sempre più lega le T e degli uomini che hanno saputo amar- produzione di latte e formaggio, a struttura ricettiva, tipo rifugio alpino, Sezione di Gubbio Fiamme Gialle e il Club RENTA la”, scrive nella prefazione Spiro Dalla pur mantenendo la struttura attuale. L’alpeggio Pedroria, in particolare, si con la pro loco di

Alpino Italiano e che da SPIRO DALLA PORTA XYDIAS Porta-Xydias, patriarca degli scrittori trova sulla Gran Via delle Orobie e una struttura ricettiva in questa posizione Costacciaro, piccolo ARRIVA tre anni si concretizza in LA TRENTA di montagna, alpinista accademico e sarebbe di grande interesse anche per il CAI e per la Fondazione Bombardieri borgo medioeva- un articolato protocollo Storie e imprese di alpinisti triestini socio onorario del CAI. Il ricordo, anzi, (istituzioni cui Tirinzoni era legatissimo e delle quali fu presidente per anni), in quanto potrebbe di- le nel cuore del di collaborazione. Nel il libro s’intitola “Arriva la Trenta” edito ventare, oltre che un ricovero per gli alpinisti e gli escursionisti impegnati sulla GVO, anche un luogo Parco del Monte 2010, due anni dopo il dalla triestina Lint (formato 17 x 24, per campi estivi per giovani del CAI, degli scout e di altre associazioni. L’idea sarebbe anche quella Cucco, è andata in 98° Congresso nazionale, il Club Alpino Italiano tornò a Predazzo, 224 pagine, 16 euro), presentazione di di intitolare a Stefano questa nuova struttura. scena in ottobre la nell’accogliente Scuola Alpina della Guardia di Finanza, per con- Giorgio Godina, presidente della XXX Ottobre. Riguarda lo storico soda- prima edizione del Kukkobloc (http://www. tribuire a celebrare con un simposio il novantesimo anniversario di lizio triestino di cui Spiro fa parte, nato nel 1918, e può legittimamente ››Milano Negli abissi di Stouros kukkoblock.it/), primo street boulder contest questa struttura che è anche sede del Soccorso alpino delle Fiam- essere iscritto nel Guinness dei primati: si tratta per lui della cinquantesi- Ventisette posizionamenti di nuovi ingressi di cavità naturali (di cui 9 grotte con rilievo effettuato), ufficiale in Umbria, una gara di arrampicata me Gialle (SAGF) ed è la più antica scuola militare alpina europea. ma fatica letteraria! “Il libro da un lato vuole ricostruire il dopo-Comici a 20 uscite in grotta (di cui 9 dedicate alla ricerca biospeleologica), 6 giorni di battute esterne (su 12 sportiva a carattere competitivo (contest) Questa storia è ora raccontata in un libro di cui è autore il generale Trieste”, spiega Dalla Porta, “un periodo ricco kmq di territorio fra pinnacoli di roccia e pieghe affioranti), calata in parete sul Vikos Gorge (per su muri, colonne, lampioni e tutto ciò che è di Corpo d’Armata Carlo Valentino (nella foto), a suo tempo vice di figure e d’imprese sinora mai ordinate in l’esplorazione dell’ingresso di una cavità individuato dal belvedere di Oxia). Questi i risultati della arrampicabile in città. Palazzi, vicoli, antiche presidente generale del CAI e oggi tra i dieci membri permanenti maniera sistematica e compiuta. Dall’altro spedizione speleologica Stouros 2011 svoltasi l’anno scorso in agosto in Grecia nella zona Sud-Est mura hanno ospitato questa sfida alla del “Comitato amici della montagna” presieduto in Parlamento dal si pone come ideale riconoscimento a tanti del Parco di Vikos-Aoos, nella prefettura di Joannina (Epiro settentrionale). La spedizione, della du- forza di gravità attirando 221 partecipanti senatore Giacomo Santini. alpinisti che, pur potendo vantare palmarés rata di due settimane, è stata organizzata dallo Speleo Club Orobico del CAI Bergamo e si è svolta da tutto il Centro Italia, oltre a tantissimi A Valentino, 84 anni compiuti, lucidità e memoria di un ventenne, e capacità di prim’ordine, per sfortuna o per con la partecipazione del Gruppo Grotte Milano, SEM CAI. Il film realizzato in questa occasione visitatori e curiosi. Spettacolari le finali del dedica un lungo incontro la rivista “Le Alpi Venete” in questi giorni altri motivi sono stati dimenticati dai più. viene presentato venerdì 20 gennaio a Milano presso la sede della Società Escursionisti Milanesi in contest che hanno visto vincitori Niccolò in distribuzione. Con loro, ricordo solamente Berto Pacifico, via Alessandro Volta 22. Catani (Pistoia), Damiano e Jacopo Capulli “Una storia affascinante che lui stesso mi racconta nella sua casa Ezio Rocco, Pino Cetin e Virgilio Zecchini, ho (L’Aquila), Silvia Cipollini (Pistoia), Sandra di Bellamonte, proprio di fronte al Piccolo Colbricon e Cima Cece, avuto anche la fortuna di arrampicare”. › Milano. Marcella, arte e avventura Lancione (Pescara) e Anna Herd-Smith nel gruppo del Lagorai”, scrive Silvana Rovis prima di elencare i ti- Spesso il prezzo da pagare è alto, ma la presenza della donna in montagna è tra le migliori premesse (Firenze). I giovani organizzatori stanno toli e le cariche dell’illustre interlocutore: è stato, tra l’altro coman- › Torino. Angeli del fango perché le vallate delle Alpi continuino a vivere o, meglio, a non morire. già pensando alla prossima edizione con dante della Guardia di Finanza a Gorizia, Belluno, Tarvisio, Imperia, Montagne si, ma di detriti, hanno accolto i soci del Gruppo escursionisti E di questo impegno è testimone e protagonista in Val Chiavenna (Sondrio) Marcella Fumagalli, l’intenzione di trasformare il Kukkoblock in San Remo, Venezia e Trieste. Per 14 anni è stato alla Scuola Alpina bancari (GEB), sottosezione di Torino, il 13 novembre nel deserto del Parco esemplare figura di montanara per libera scelta che la giuria del Premio Meroni assegnato ogni anno un appuntamento fisso. Successo anche in della Guardia di Finanza a Predazzo, come ufficiale istruttore prima regionale di Montemarcello-Magra a trenta chilometri da La Spezia dopo dalla Società Escursionisti Milanesi ha voluto all’unanimità premiare sulla scorta di un curriculum Campania, nella suggestiva radura alla base e comandante del distaccamento di Passo Rolle e poi come vice e la “bomba d’acqua” che ha messo in ginocchio quella sfortunata provin- davvero fuori del comune. Presidente della Sezione di Novate Mezzola del CAI dopo avere gestito della montagna della Preucia a Gallo Matese quindi comandante della Scuola stessa. E come CAI? Consigliere cia. La gita doveva avere come meta l’incanto dell’isola di Palmaria ma per 15 anni la locanda dell’Associazione Amici di Val Codera, Marcella ha dato vita recentemente al (Caserta), per il Galloblocco con atleti che centrale e poi, per sei anni, vice presidente nazionale; presidente l’organizzatore Lodovico Marchisio, valutando la gravità della situazione, collettivo “Sottanepoetiche”, punto d’incontro di tante mani che si cimentano in valle con la con- si sono impegnati per la risoluzione dei vari della Commissione materiali e tecniche; capo del Servizio neve e ha trasformato l’escursione in… lavoro forzato, in sinergia con la Prote- fezione del più classico degli indumenti femminili. Grande è anche il suo impegno nei confronti dei “blocchi”, e cioè delle vie disegnate sui massi, valanghe; consigliere e poi presidente della Fondazione Antonio zione civile e il CAI della Spezia. Obbligatoria per tutti i gitanti l’autosuf- giovani e del territorio. dando vita a una spettacolare sfida. Primo si Berti. ficienza alimentare (acqua e cibo), raccomandati casco, stivali, guanti da Dopo avere frequentato l’Accademia di Brera a è classificato Nicola Venendo all’agonismo, è l’unico italiano membro onorario della lavoro e abiti adatti allo scopo. Che era quello di spalare il fango accumu- Milano, con estro e coraggio Marcella ha sposato Chiazza (Sezione di Federazione Internazionale Sci (sono 14 in tutto il mondo), dopo lato. Nonostante i disagi annunciati, sono stati numerosi i soci torinesi che l’arte e l’avventura dapprima scendendo a – 40 m Piedimonte Matese), esserne stato consigliere per dieci anni; membro della Giunta CONI hanno risposto all’appello. Sul posto sono stati affettuosamente accolti di profondità nel Mar Rosso e ora frequentando la secondo Massimo per sei anni; presidente dello Sci Club Fiamme Gialle. E dulcis in dal presidente della Sezione di La Spezia Maurizio Cattani. montagna anche in inverno con sci e pelli di foca. Iadarola (sempre del fundo, per ben dodici anni è stato presidente della Federazione “Sul pullman al rientro”, racconta Marchisio, reggente della sottosezione Ma la qualità della vita sta proprio, come dice lei, CAI di Piedimonte). Italiana Sci. e vicepresidente della Commissione TAM Piemonte e Valle d’Aosta, “non si nel sapersi trasformare e apprezzare le nuove sco- Nella foto scalate Appese alle pareti nella casa di Bellamonte, Silvana nota la ripro- è parlato d’altro che della voglia di ritrovarci. Con la certezza che non c’è perte. Una filosofia da condividere e un importante nei vicoli duzione delle 20 medaglie vinte alle Olimpiadi di Lillehammer. fango che tenga: tutto risorgerà più bello di prima”. pro-memoria per le generazioni che verranno. di Costacciaro. Tante medaglie l’Italia non le hai mai collezionate! E poi il piatto Nella foto il gruppo impegnato a Brugnato (SP) durante le operazioni di legno con gli stemmi di tutti i Comuni del comprensorio della di bonifica. All’iniziativa hanno partecipato il CAI Uget, Trekking Italia e CORSI Valle di Fiemme: è il riconoscimento che gli ha dato più soddisfa- Unicredit. I livello). Si svolge dal 4/2 all’ 8/1, è intitolato “L’am- (Torino), a cura della Commissione centrale tuela am- zione, un segno di gratitudine per tutto quello che hanno fatto le Meteorologia. A Caramanico Terme dal 14 al biente invernale: frequentarlo con sicurezza e cono- biente montano in collaborazione con: Commissione Fiamme Gialle per la Valle di Fiemme. 15 gennaio Corso 2012 di Meteorologia a cura del scerlo con consapevolezza”.Info: www.caicsvfg.it e/o centrale alpinismo giovanile Comitato scientifico cen- L’intervista si conclude con l’augurio di lunga vita al leggendario Servizio Valanghe Italiano. Argomenti trattati: pres- www.caicsc.it, referente ONC del CSC è Ugo Scorte- trale Commissione medica centrale. Info: www.cai.it generale e, ovviamente, alle Fiamme Gialle e alla Scuola Alpina. Un sione atmosferica, temperatura, precipitazioni, inter- gagna, [email protected] augurio che la grande famiglia del CAI non può che condividere. pretazione dei bollettini meteo. Info: www.cai-svi.it Istruttori sci fondo. Inizierà il 3 febbraio il Arrivederci al 2020 per i cent’anni anni della Scuola! Una scuola coi fiocchi. Un corso naziona- 22°Corso esame per Istruttore regionale Sci Fondo- Aggiornamento Onc. Il CSC ha program- le di aggiornamento per insegnanti così denominato Escursionismo ISFE. Sarà diretto da Roberta De Loren- Hanno cortesemente collaborato le redazioni di Alpidoc, mato in gennaio l’incontro per l’aggiornamento è in programma dal 16 al 19 febbraio al Centro di zo (INSFE, componente della SCSA). Alpi Venete, Alpinismo Triestino e del Bollettino della SAT. annuale di tutti gli ONC (aperto anche agli ONC di educazione Ambientale di Prà Catinat, in Val Chisone Info: www.cai.it

70 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 71 qui CAI

› Monte dei Cappuccini. › Genova. Da Marsala a Quarto › Como. C’era una volta il › Trento. E’ la montagna, bellezza! Nel quadro delle celebrazioni per l’unità d’Italia, i gruppi regionali del CAI Segretario In viaggio per sentieri della Sicilia e della Liguria hanno organizzato dal 6 al 10 settembre l’ini- Segretario generale del CAI dal 1984 al 1988, Alberto Botta Con la regia di Aldo Audisio che da 34 anni guida questa fondamentale ziativa “Da Marsala a Quarto”. Una rappresentanza delle sezioni siciliane (nella foto) si è spento a Milano l’11 novembre, a 66 anni, L’importanza del sentiero come collegamento fra le comunità, fra valle istituzione culturale, il Museo nazionale della montagna “Duca degli guidata dal presidente Mario Vaccarella ha compiuto assieme alle sezioni vinto da un male incurabile. Stimato professionista, padre di e montagna, con attenzione particolare ai suoi usi corretti, ai conflitti Abruzzi” (www.museomontagna.org) promette come sempre mostre ed liguri alcune escursioni alle Cinque Terre e nelle Alpi Liguri. La manifesta- tre figli, è stato sindaco di Como dal 1994 al 2002. La sua e ai nuovi ruoli. emozioni alpine a tutto campo nel corso del 2012. Tanto per cominciare, a zione, riuscitissima, ha rappresentato una sorta di simpatico anticipo delle passione per la montagna e l’attività sportiva gli aveva anche Questo l’argomento del 117° Congresso della Società Alpinisti Tridentini sei anni dai XX Giochi olimpici invernali e dai IX Giochi paralimpici inver- iniziative, in avanzata fase di programmazione, previste a cura del Gruppo fatto ricoprire la carica di presidente del Comitato provincia- (SAT) svoltosi dal 23 settembre al 2 ottobre in Val di Ledro. All’impor- nali a Torino e in Piemonte, per far rivivere quei momenti che segnarono regionale della Liguria per celebrare i 150 anni del Sodalizio. le del CONI. Nel 2000 accolse fraternamente i delegati del tante simposio è dedicato il servizio d’apertura dello storico Bollettino la memoria collettiva è nato il Museo Olimpico Torino 2006, articolato su CAI nella sua veste di sindaco di Como, ritrovando i tanti in distribuzione. due sedi: il museo stesso al Monte dei Cappuccini e il Forte di Exilles in › Tiene (VI). Impresa riuscita compagni di corda- Tra gli appuntamenti preparatori del congresso meritano di essere Valle di Susa diventato un settore del Museomontagna. Mentre ferve la Nell’ambito della spedizione internazionale “Putha Hiunchuli 2011”, l’al- ta fra i quali il past ricordati l’incontro “Camminare perchè?” con Claudio Sabelli Fioretti, preparazione delle celebrazioni in occasione dei 150 anni del Club Alpino pinista vicentino Sergio Zigliotto, socio CAI di Tiene (VI), ha raggiunto il presidente Leonardo Giorgio Lauro, Leonardo Bizzaro e Pierangelo Giovanetti e l’incontro-di- Italiano, ecco qualche appuntamento da non perdere. Fino all’11 marzo 20 ottobre la vetta di questa montagna di 7246 m, denominata anche Bramanti che con lui battito “Con la storia e la fede nella mente e nello zaino: alla riscoperta è aperta la mostra “Dal Vesuvio alle Alpi” con le immagini (splendide!) di Dhaulagiri VII. La salita é stata molto impegnativa e osteggiata da forti ha guidato l’Organiz- dell’arte del camminare” in compagnia di Marcello Farina, Fiorenzo Giorgio Sommer (Francoforte sul Meno, 1834 - Napoli, 1914), uno dei più venti e temperature che hanno toccato i -27°C, tanto che solamente 6 zazione centrale negli Degasperi, Paolo Margonari e Roberto Bombarda. Relazione portante famosi fotografi italiani dell’Ottocento. La sua produzione fu prevalente- alpinisti su 13 sono riusciti ad arrivare sulla cima. “Esperienza splendida anni Ottanta, quan- nella giornata conclusiva è stata quella di Tarcisio Deflorian (presidente mente dedicata alle immagini delle grandi città e delle opere nei musei, sia in alta quota sia lungo i sentieri del trekking, in luoghi isolati e remoti, do ancora la riforma della Commissione sentieri SAT). agli scavi di Pompei e a Napoli dove ebbe sede la sua attività commerciale. dove si può ancora respirare il profumo della grande avventura”, racconta degli enti pubblici “Contro la cancellazione dei sentieri e il loro utilizzo improprio”, ha Nel 1872, con un serie di preziose fotografie, documentò l’eruzione del Zigliotto. non aveva soppresso la figura del segretario generale. La sua detto Deflorian, “è importante far fronte anche con la cultura del cam- Vesuvio. La mostra si articola su un ideale percorso attraverso i luoghi di classe, la sua umanità e la sua affabilità non si potranno fa- minare per evitare che il camminare in montagna, percorrere i sentieri montagna privilegiati dai viaggiatori del Grand Tour nell’Ottocento: par- › Terni. Omaggio a Bonatti cilmente dimenticare. sia solo gesto fisico-sportivo”. tendo dal Vesuvio, spingendosi in Svizzera e sulle Alpi. Fino al 5 febbraio L’Associazione “Stefano Zavka” e la Sezione di Terni indicono un concorso sono invece in mostra dipinti, sculture, fogli di grafica di Tino Aime. Titolo per opere video di montagna all’interno della IV edizione della rassegna dell’esposizione: “I segni del silenzio”. Nei quadri dell’ottantenne maestro di cinema di montagna ed esplorazione “Vette in Vista” che si svolgerà il › Speciale Monviso 150 prendono forma le nature morte, le porte che fanno da scenario alle dal 26 al 29 gennaio e renderà un particolare omaggio a Walter Bonatti. Il immagini, le finestre antiche ricavate da baite diroccate, i campanili delle concorso riservato a cittadini residenti in Umbria, avrà come oggetto temi Fra le celebrazioni del 2011, si ricorderà, quelle All’evento è dedicato il numero 79 di Alpidoc (96 anello che, partendo da Paesana collega i quattro chiese. legati alla montagna, all’avventura, all’esplorazione e si articolerà in due per la prima scalata del Monviso si sono imposte pagine, 3,50 euro) – la rivista dell’associazione “Le comuni dell’alta Valle Po (Paesana, Oncino, Crissolo, Altri due importanti appuntamenti si annunciano: la mostra di “incanti sezioni, “Umbri in montagna” e “Umbri sull’Umbria”. Le opere dovranno all’attenzione degli appassionati e anche dei media. Alpi del Sole” che riunisce le 14 sezioni CAI della Ostana). “Assaggi di scalata in salsa Monviso” è fotografici” intitolata “Dal Garda alle Dolomiti” (14 febbraio-20 maggio) pervenire entro e non oltre il 10/1. Info su: www.precipizirelativi.it, www. provincia di Cuneo più quelle di Cavour e Savona. invece il tema dell’articolo di Gianluca Bergese, tratta da una collezione di 16 mila pezzi in cui compaiono tutti i principali caiterni.it, www.caiperugia.it Un ulteriore, e doveroso, omaggio reso al Re di Pie- autore di una recente ponderosa guida sull’argo- fotografi fra gli anni Sessanta dell’Ottocento fino alla metà del secolo tra. In sommario, per citare solo alcune delle tante mento, che spiega come la Valle Po sia per i climber scorso. Si tratta, come sottolinea il direttore Audisio, di un viaggio magico › Frosinone. Terre alte e brigantaggio proposte, un ampio spazio dedicato al convegno un vero e proprio paradiso, per lo più ancora da di scoperta (o riscoperta) di una delle regioni più affascinanti delle Alpi. A conclusione del progetto di ricerca “Un confine.tante storie”, il gruppo storico-letterario “Il Monviso, crocevia tra cultura, valorizzare come merita. Infine, la ciliegina sul budino: dal 15 marzo all’11 novembre sfileranno di ricerca CAI - CSC “Terre Alte” delle sezioni della Provincia di Frosino- alpinismo e storia” tenutosi a Saluzzo il 23 giugno La rivista, non distribuita al di fuori della provincia sull’ideale palcoscenico del Monte dei Cappuccini le ragazze copertina ne ha organizzato il 22 e 23 ottobre un convegno di studi sul tema del con gli interventi del past president generale del di Cuneo, può essere richiesta scrivendo a reda- delle riviste illustrate 1880-1940. Nella mostra intitolata “Bellezze alpine” brigantaggio. Relatori sono stati P.P. Giuseppe Comparelli (Brigantaggio e CAI Annibale Salsa, del cartografo Giorgio Alpirandi, [email protected]. Ulteriori informazioni su www. verranno presentate 100 copertine delle principali riviste internazionali. legittimismo), Ferdinando Corradini (Le insorgenze popolari nella Valle del dei giornalisti Enrico Camanni e Carlo Grande. alpidoc.it Una carrellata sull’immaginario femminile in quegli anni e un piacevole Liri), Antonio Farinelli, presidente CAI Sora (L’altra Storia con il contributo Per gli escursionisti, un servizio di dodici pagine è Nella foto una veduta del rifugio Quintino Sella in modo per lustrarsi gli occhi. di Enzo Di Gironimo) e Diego Magliocchetti (coordinatore Terre Alte Pro- incentrato su “Orizzonte Monviso”, un percorso ad occasione delle celebrazioni. vincia di Frosinone). brevissime › CAI Sicuri con la neve. Per te- valanghe italiano del CAI, la della CISA-IKAR con le riu- quale membro effettivo della Bivacco Reali (Pale di San Mar- Missione Albania. Le se- appassionati della montagna sito web www.caiforli.it arenarie e vulcaniche - e del un rifugio in località Pian delle nere alta l’attenzione, dome- società alpinistica FALC, enti nioni congiunte delle relative Commissione medica e corre- tino) trovato un paio di oc- zioni di Sora (FR) e Valle Ro- e pellegrini, hanno partecipato legno. Info www.rifugiofag- Bosse. nica 15 gennaio si tiene l’an- e associazioni che si dedicano commissioni mediche. Alcuni sponding member della Com- chiali da vista (0423 496114); veto (AQ) sono impegnate sei soci CAI tra cui il presidente Tra le faggete. Il rifu- giodeitrecomuni.it nunciata giornata nazionale alla montagna, si sono attivate workshop hanno riguardato missione medica dell’UIAA. al forte di Chaberton smar- nel progetto di volontariato della Sezione di Sora Antonio gio Faggio dei Tre Comuni al Ricambio al vertice. Pao- di sensibilizzazione e preven- per costituire la lunga cordata l’ipotermia, i congelamenti, E’ intervenuto anche Enrico rito un Ipod Sony (Giancarlo “Un sentiero per Monte Vela”, Farinelli e il presidente della Monte Penna, in provincia di Alpi Liguri a 360°. Una lo Turetti è il nuovo presiden- zione degli incidenti causati della prevenzione. Per cono- il soccorso in valanga, l’eli- Donegani, vicepresidente della 3356846462). montagna (1149m) sita nel Sezione Valle Roveto Anna Parma, rappresenta una stori- tavola di orientamento con le te della Sezione di Cedegolo dalle valanghe. L’iniziativa fa scere le iniziative e le località soccorso, i politraumi. Una Commissione centrale medica distretto costiero, rurale e Giovarruscio. ca tappa per la valorizzazione direzioni delle vette principali (BS). Insegnante, è apprezzato parte del progetto “Sicuri in interessate dalla manifesta- quindicina i membri, prove- del CAI. Vette e vignette. Fino al a maggioranza cattolica di escursionistica, turistica e am- e delle località visibili dalla autore di volumi dedicati agli montagna” e riguarda l’intero zione consultare i siti web di nienti da varie nazioni. E’ stato 14 gennaio sono in mostra Lezhë, nel nord dell’Albania. Sulle orme di Garibaldi. bientale dell’Alta Val Taro. Si- cima del Monte Carmo, 1389 itinerari montani, ha diretto territorio nazionale. Il Corpo riferimento: www.sicurinmon- eletto quale nuovo presidente Persi e ritrovati. Nei all’Ottagono Spazio Monta- E’ stato delineato il tracciato Un percorso che parte da Forlì tuato a 1400 m tra le faggete, m, una delle ultimi propaggini per diversi anni i corsi orga- nazionale soccorso alpino e tagna.it - www.cnsas.it - www. David Hillebrandt, medico in- pressi del rifugio Santa Croce gna, presso la Sezione di Mi- ed effettuata la segnatura di e segue i luoghi, ricordati da è stato commissionato dalla delle Alpi Liguri che domina nizzati dal CAI. E’ subentrato speleologico, le sezioni del cai.it - www.cai-svi.it - www. glese, che succede al nepalese (Pedraces) smarrita fotografica lano (www.caimilano.eu) in via un sentiero per raggiungerne 14 lapidi, dove transitò Ga- Comunità montana delle Valli Loano e tutto il Finalese, è sta- a Caterina Facchini che con- CAI, le scuole d’alpinismo e falc.net Budda Basnyat. H. Brugger digitale Sony da Paolo Urbani Silvio Pellico 6, le vignette di la sommità sulla quale è sta- ribaldi nell’agosto del 1849. del Taro e del Ceno sull’Appen- ta posata da un gruppo di soci tinua a collaborare nelle vesti scialpinismo, le commissioni ha presentato con J.Boyd il (3358216476); sulla Cresta Alberto De Bettin, che per di- ta posta una teca contenente Questo il progetto della Sezio- nino Parmense e progettato nell’ambito delle manifesta- di vicepresidente, ispettrice di e scuole centrali di escursio- CISA-IKAR si rinnova. nuovo algoritmo riguardante Piancaformia della Grigna versi anni sono state il piace- la statua della Madonna. Al ne di Forlì. Il luogo di partenza dall’architetto parmense Lu- zioni per festeggiare i 40 anni rifugi, redattrice dell’annuario nismo, alpinismo giovanile, Si è tenuta ad Are, in Svezia, l’ipotermia. Gian Celso Agazzi Settentrionale rinvenuti oc- vole corredo delle pagine dello progetto del sentiero, che ga- sarà il Cimitero monumentale. cio Serpagli con l’uso sapien- di fondazione della Sezione di “Tracce” e direttrice responsa- fondoescursionismo, il Servizio l’assemblea generale annuale ha partecipato alle riunioni chiali da sole (3397325043); al Scarpone. rantisce un facile accesso ad Per saperne di più consultare il te delle pietre locali - rocce Loano che sul Carmo possiede bile della rivista “Isiga”.

72 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 73 del mondo attorno al BALTORO. Massime prestazioni sulle lunghe e ripide salite, ma Montagne360˚ soprattutto adrenalina pura nelle discese lungo gli sconfinati pendii incontaminati. › piccoli annunci la rivista del Club Alpino Italiano Le aziende informano E’ questo che rende unico lo ski touring e che entusiasma gli escursionisti anche tra Direttore Editoriale: Alessandro Giorgetta le montagne di casa. Facile da usare per i principianti, è in grado di sfidare anche Accompagnatori, guide turistiche e T.O. A cura di Susanna Gazzola Direttore Responsabile: Luca Calzolari gli ski tourer più ambiziosi. Redazione: Gianni Zecca, Stefano Mandelli, La particolare costruzione e la struttura dell’anima in legno di alta qualità garan- Trekking in Nepal Roberto Serafin › Garmont tiscono infatti un sostegno ottimale a ogni virata. Grazie alla superficie 3D, lo sci Shiva Ram Basnet Grafica e impaginazione: Francesca Massai, Delirium FR 130+ offre la massima rigidità e fluidità. 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Ottimo per il comfort e › LA COMBINAZIONE PER LE AVVENTURE Per informazioni tel. 335-5666370. la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino per la sicurezza, vale a dire ottimo per l’umore e per una migliore qualità del AD ALTA QUOTA Italiano Ufficio Redazione- via E. Petrella, 19- lavoro. Per maggiori informazioni: www.garmont.com/ski/ita/prodotti-detta- IIl fascino del camminare in neve fresca, lasciando il proprio segno su un manto 20124 Milano. Originali e illustrazioni pervenuti glio.php?categoria=2&prodotto=371 bianco e intatto nel silenzio ovattato di un bosco, è una emozione a cui non si può di regola non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. rinunciare. Sempre più adepti nel mondo delle ciaspole quindi (termine ladino che › Abbonarsi a Montagne 360°, la rivista del Club È vietata la riproduzione anche parziale di testi, è ormai entrato nel vocabolario di tutta la nazione) tanto che anche in libreria si fotografie, schizzi, figure, disegni senza esplicita susseguono le pubblicazioni di itinerari ideali per le racchette da neve. E i numeri Alpino Italiano autorizzazione dell’Editore. sembrano confermare la vera esplosione di un fenomeno che sta scoprendo una se- Servizio Pubblicità: G.N.P. s.r.l. di Nenzi G. & C. Sede: Via Udine, 21/a 31015 Conegliano, Tv conda giovinezza grazie a materiali all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Responsabile pubblicità: Susanna Gazzola - Tel. SALEWA, il marchio leader per l'attrezzatura e l'abbigliamento da montagna, pro- 335-5666370 pone per l’inverno 2011/12 un modello davvero innovativo: la "999". ABBONAMENTO TARIFFA Servizi turistici: Francesca Nenzi - tel. 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74 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 75 indice La Rivista

ARTICOLI E RELAZIONI IN ORDINE San Gottardo, 30 SABRINA GASPARINI: Sognando GIANNI zecca: Web e blog, 74 Championship, 36.5 Amarcord: 55.1, 56.4, 54.6 Salita dalla Emberger Alm al 2011 DI PUBBLICAZIONE ALESSANDRO PASTORE: I villaggi California, 8 Aa.vv.: Libri di montagna, 75 Costa Buranelli, J.: Lo zen e l’arte di L’intervento: 61.6 Naßfeldriegel , 15 Kurt Albert in bivacco durante alpini alle grandi esposizioni, 39 SANDRA TUBARO e IVO PECILE: arrampicarsi, 26.4 Speleologia: 56.1, 60.2, 74.3, 66.4, Discesa lungo la dorsale dell’Hohe l’apertura con Gargitter, Botte, Thaler Gennaio - Febbraio CARLO BRAMBILLA: La speculazione Camminare a Tenerife, 16 Novembre - Dicembre Crivellaro, P.: La maratona dei 64.5, 62.6 Grenten, 15 e Calderon della via Hotel Cuácharo sulle energie rinnovabili, 44 SILVIA STEFANELLI: Wester Ross, ghiacciai, 32.4 Soccorso Alpino: 58.1, 62.2, 76.3, 68.4, Reinhold Messner insieme allo (Roraima Tepui – Venezuela), 51 EDITORIALE: Lo Stelvio e le LUCA CALZOLARI: Cristiano Cavina, 46 Scozia, 22 UMBERTO MARTINI: Walter Bonatti, De Felice, D.: UIAA senza confini, 48.3 66.5, 64.6 svizzero Bruno Jelk, presidente Massimo Marcheggiani (centro) con associazioni,1 Antonella Cicogna e Mario Manica: JACOPO COSTA BURANELLI: Lo zen e un uomo un simbolo, 1 Del Punta, V.: I segreti di Zeus, 14.2 CAAI: 60.1, 64.2, 78.3, 70.4, 68.5, 66.6 della Commissione Internazionale Bruno Moretti (sx) e Lynn Iacobini De Redazione: In questo numero, 3 Cronaca Alpinistica, 54 l’arte di arrampicarsi, 26 Redazione: In questo numero, 3 Doglioni, M.: Nel Nord Est nasce Alta Salute: 62.1, 66.2, 80.3, 72.4, per il Soccorso in Montagna , e al Fazio (dx), 51 Luca CALZOLARI: Medaglia d’oro Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, GIOVANNI PADOVANI: Trento Film AA.VV.: Addio al re delle Alpi, 6 Montagnamica, 18.2 70.5, 68.6 soccorritore sloveno Iztok Tomazin, 16 La parete Nord della Peralba con il al CNSAS del CAI. Il sacrificio dei 56 Festival 2011, 28 FRANCESCO CARRER: Nella valle della Dotta, T.: E Hollywood andò alla Scienza e Montagna: 64.1, 68.2, 82.3, La coreana Oh Eun Sun, cnsacrata tracciato della Via Mazzilis-Simonetti soccorritori, 6 Luisa Iovane e Heinz Mariacher: PIETRO CRIVELLARO: La maratona dei Sava Dolinka, 14 montagna, 22.2 74.4, 72.5, 70.6 “regina degli ottomila”, spicca sui sul Pilastro del Vano Nero, 52 ROBERTO MANTOVANI: Gente montata Arrampicata, 57 ghiacciai, 32 GIUSEPPE CASAGRANDE: Il Cadore, il Formento, F.: Svanezia, Georgia, 26.2 Ambiente: 66.1, 70.2, 84.3, 72.6 manifesti dell’IMS a Bressanone, 17 La parete Nord del grande Nabois con al contrario, 8 REDAZIONE: Lettere alla Rivista, 59 AA.VV.: Le viti da ghiaccio, 38 regno delle ciaspe, 20 Frera, M.: I segreti di Zeus, 14.2; Dal Web e blog: 68.1, 74.2, 90.3, 79.4, Jiri Novak, 18 il tracciato della Via “Orrenda”, 52 FRANCESCO CARRER: L’inverno sul GIAN PAOLO RIVOLTA: Tra speleologia ALDO AUDISIO e LUIGI GAIDO: Aria di MASSIMO FRERA: Dal Gran Sasso Gran Sasso all’Himalaya, 26.6 74.5, 77.6 Lungo la cresta sommitale della Noguchi, 53 Kreuzeckgruppe, 10 e storia, 60 montagna, 44 all’Himalaya, 26 Gaido, L.: Aria di montagna, 44.4 Lettere alla Rivista: 69.1, 59.2, 73.3, Cima Principale, dopo essere usciti Anna Stöhr, 54 Matteo serafin: IMS 2010, la VALERIO ZANI: Identikit del AMEDEO BENEDETTI: Jules Brocherel, SERGIO ROSSI: La foresta boreale, 30 Gasparini, S.: Sognando California, 8.4 65.4 dall’Innerkofler Eisrinne, 20 Le gallerie della Tirolese, parte del cronaca,16 soccorritore, 62 56 CORRADO BERNARDINI: La Francigena Gelodi, J.: Speleolessinia 2011, 14.5 La lettera: 63.5 Monte Cristallo versante Nord, 21 ramo principale di Piaggia Bella, 56 Silvia Miotti: Intervista a Jiri Novak, CORRADO RABBI: Storia dei bivacchi Antonella Cicogna e Mario Manica: in Toscana, 34 Gianotti, L.: Attraverso terra e mare, Libri di montagna: 70.1, 72.2, 86.3, Canalone Nord alla Cima Principale, 21 Il Rifugio Saracco-Volante, presso 18 del CAI, 64 Cronaca Alpinistica, 60 AA.VV.: Vuelta al Hielo, Patagonia, 36 16.5 76.4, 75.5, 74.6 Canalone Nord tra la Cima Principale e l’ingresso principale del sistema di Fabio Cammelli: Monte Cristallo, 20 FIORELLA LANFRANCHI: Sentieri di Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, AMERIGO SIVELLI e MARIO VIANELLI: Guastalli, E.: Nel Nord Est nasce Editoria: 89.3, 78.4 la Cima di Mezzo, 22 Piaggia Bella, 57 Luciano pellegrini: Il piccolo , 24 salute, 66 62 Foglie d’autunno, 42 Montagnamica, 18.2 In salita lungo il Canalone Nord alla Le gallerie della Filologa, un Gianpaolo Castellano: Le tre vie per il Jacopo Pasotti: Il monte pericoloso, 68 Luisa Iovane e Heinz Mariacher: GIOVANNI SCANDOLLARA: La tragedia Lamberti, V.: Rock & bike a Belluno, ILLUSTRAZIONI DI COPERTINA Forcella Staunìes, 22 importante settore del sistema di Soglio, 26 CCTAM: Il progetto “Medimont Park”, Arrampicata, 63 della Vedretta dei Camosci, 54 38.3 Seminascosto tra alte pareti rocciose, Piaggia Bella, 57 vittorio pacati: Il Rifugio Città di 70 REDAZIONE, Lettere alla Rivista, 65 Antonella Cicogna e Mario Manica: Maggiore, A.: Il bilancio CAI 2010, 11.3 1. Weissensee (Carinzia), salita alla obliquo al centro della foto, il Soccorso su crepaccio, 58 Bressanone, 28 Aa.vv.: Libri di montagna, 72 ROSARIO RUGGIERI: Le grotte di Omar Cronaca Alpinistica, 56 Mantovani, R.: Gente montata al Jadersdorfer Ochsenalm, Grossboden Canalone Nord alla Forcella Staunìes, Il vecchio bivacco Lampugnani, 60 Emanuele pellizzari: Come funzionano GIANNI zecca: Web e blog, 74 al Mukhtar, 66 Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, contrario, 8.1 (Francesco Carrer) 23 Installazione del nuovo bivacco con i bloccanti assistiti, 32 VALERIO ZANI: Montagna e stagioni: 58 Marcoz, E.: Piolets d’Or 2011, 52.3 2. Prime curve sul ghiacciaio di Lago di Passaneta , 24 elicottero Super Puma, 61 Luca pelliccioli: Orso Bruno, 36 Maggio - Giugno quali comportamenti?, 68 Luisa Iovane e Heinz Mariacher: Martini, U.: Il logo ‘CAI150’, 1.2; Lucendro (Ettore Dovio) Verso la Fossa di Paganica, 25 Carta delle aree importanti per le Jacopo Pasotti: Raccontare l’altra CLAUDIO PICCO e CARLO ZANANTONI: Arrampicata, 59 Relazione morale del Presidente 3. Nei boschi attorno a Monte Mauro, Ruderi santa Maria del Monte, 25 piante (IPAs) in Italia, 65 scienza, 38 UMberto martini: Relazione morale La libertà nell’alpinismo, 70 On. ERMINIO QUARTIANI: L’intervento, Generale, 1.3; Una stampa sociale al Appennino romagnolo (Mario Vianelli) Fossa di Paganica, 25 Il territorio montano è un sistema stefano aurighi: Perché scompare il del Presidente Generale, 1 GREGORIO FERLINI, ALBERTO REGOLA: 61 passo coi tempi, 1.4; Walter Bonatti. 4. Scendendo dal Sawtooth Peak - Lago di Barisciano, 25 complesso, ricco di biodiversità giornalismo di montagna, 44 Redazione: In questo numero, 3 Dispendio e costo energetico, 72 GIUSEPPE ANTONINI: Due km in fondo Un uomo, un simbolo, 1.6 Valle del Mineral King, California Solitudine, 26 ambientale, 66 Antonella Cicogna e Mario Manica: andreina maggiore: Il bilancio CAI JACOPO pasotti: Proteggere Yasuni, al Caucaso, 62 Miotti, S.: Intervista a Jiri Novak, 18.1 (Marco Schenone) Monte Soglio visto da Forno, 27 Un mondo in pochi cm. Fiori del Gran Cronaca Alpinistica, 50 2010, 11 Amazzonia, 74 VALERIO ZANI: Uso o abuso del Pacati, V.: Il Rifugio Città di 5. Boletus aestivalis o Boletus Folla, 27 Paradiso, 67 Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, aa.vv.: Speciale bicicletta, 14 Aa.vv.: Libri di montagna, 76 soccorso?, 64 Bressanone, 28.1 reticulatus (Claudio Pia) Una vista invernale del Rifugio, 28 52 vito lamberti: Rock & bike a Belluno, LUCA CALZOLARI: “Alpi segrete”, 79 MANRICO DELL’AGNOLA: Fotografare Padovani, G.: Trento Film Festival 2011, 6. 1963: Bonatti durante la scalata alle La terrazza del Rifugio, 29 Marzo - Aprile Luisa Iovane e Heinz Mariacher: 38 GIANNI zecca: Web e blog, 90 le montagne, 66 28.4 lungo la via Cassin, Il Rifugio d’estate, 29 Il celebre anello dei graniti visto da Arrampicata, 53 roberto serafin: Una lunga via crucis, ANNALISA FIORETTI: Il sorriso di Sadik, Pasotti, J.: Raccontare l’altra scienza, Monte Bianco (Cosimo Zappelli) P. De Zolt e G. Peluso, presidente e S.Piero, Isola D’Elba, 2 FRANCESCO BATTISTINI: La lizzatura 42 Settembre - Ottobre 68 38.1 vicepresidente del CAI Bressanone La Becca d’Orén Est dal Col de meccanica, 55 stefano aurighi: Vita da rifugista, 44 JACOPO pasotti: Verde, verdissima Pastore, A.: I villaggi alpini alle grandi ILLUSTRAZIONI NEL TESTO premiano una giovane amante della l’Evêque, 3 UBE LOVERA: Piaggiabella nel piergiorgio repetto: Gli albori LUCA CALZOLARI: Montagna vuota Groenlandia, 70 esposizioni, 39.2 montagna, 30 Il Monte Capanne ed i caratteristici Marguareis, 56 dell’alpinismo italiano, 46 d’estate, parliamone, 1 cctam: Il bidecalogo, 72 Pecile, I.: Camminare a Tenerife, 16.4 Gennaio - Febbraio Impronte di orso bruno nella neve, 36 domoliti dell’Elba, 8 VALERIO ZANI: L’analisi dati del CNSAS DOLORES DE FELICE e FRANCESCO Redazione: In questo numero, 3 Aa.vv.: Libri di montagna, 74 Pellegrini, L.: Il piccolo Tibet, 24.1 Un orso viene rimesso in libertà, 37 l faro di Monte Poro: strategica in interventi di soccorso, 58 ABBRUSCATO: UIAA senza confini, 48 ANDREA SAPPINO: Magnifica Val GIANNI zecca: Web e blog, 77 Pelliccioli, L.: Orso Bruno, 36.1 Il monumento a Roald Amundsen che Acque gelide e poco vento: situazione postazione di avvistamento e sito di AUGUSTO AZZONI: Il nuovo bivacco ENRICO MARCOZ: Piolets d’Or 2011, 52 d’Aosta, 8 Pellizzari, E.: Come funzionano i nel 1926 sorvolò il Polo Nord con il frequente nel mare di Barents, 38 nidificazione, 9 Lampugnani-Grassi, 60 MARIO VIANELLI: Alpi Apuane, 56 JULIA GELODI: Speleolessinia 2011, 14 AUTORI IN ORDINE ALFABETICO bloccanti assistiti, 32.1 dirigibile “Norge”, 2 Osservatorio di geodesia di precisione I “misteriosi” ruderi di San Bartolomeo ENRICO DONEGANI: L’infarto del Antonella Cicogna e Mario Manica: LUCA GIANOTTI: Attraverso terra e Pia, C.: Autunno, tempo di funghi, Corno Grande. Vadi di Corno, inizio a Ny-Ålesund, 38 ancora oggetto di studi archeologici, miocardio, 62 Cronaca Alpinistica, 68 mare, 16 Abbruscato, F.: UIAA senza confini, 44.5 centenario, 3 Panoramica del golfo del Re alle 10 Jacopo Pasotti: Viviamo in un giardino Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, LUIGI ZANZI: Il paese più verde 48.3 Repetto, P.: Gli albori dell’alpinismo Il Presidente del CNSAS Baldracco Spitzbergen, 39 La Penisola di Capo Enfola tra le botanico, 64 70 dell’Himalaya, 24 Audisio, A.: Aria di montagna, 44.4 italiano, 46.3 riceve l’onorificenza dal Ministro Barentsburg, relitto di un paese batterie e la storica tonnara, 10 CCTAM: La strategia nazionale per la Luisa Iovane e Heinz Mariacher: GIANNI BOSCHIS: Il B17 scomparso sul Aurighi, S.: Perché scompare il Roccati, C.: Intorno all’Isola d’Elba, 8.2 Maroni, 6 minerario in pieno stile ex-sovietico, La storica torre di San Giovanni, 12 biodiversità, 66 Arrampicata, 71 Monte Bianco, 28 giornalismo di montagna, 44.1; Vita Rossi, S.: La foresta boreale, 30.6 Un momento della cerimonia di 40 Il massiccio dello Psiloritis da Ovest, GIANNI zecca: Web e blog, 68 MAURIZIO BRESSANI e TULLIO LUCA CALZOLARI: Intervista a Guccini da rifugista, 44.3 Salza, P.: Dalla Val Tanaro al San consegna delle medaglie alla squadra. L’atmosfera autunnale avvolge una 14 REDAZIONE, Lettere alla Rivista, 69 BRESSANI: Monte Ermada, 74 e Macchiavelli, 32 Bernardini, C.: La Francigena in Gottardo, 30.2 Sullo sfondo immagini di operazioni di tipica abitazione tipica di NyÅlesund, Area delle fosse in corso di scavo sulla Aa.vv.: Libri di montagna, 70 PIERPAOLO PASQUA: Il CNSAS in DAVIDE CHIESA: IFSC Climbing World Toscana, 34.6 Sappino, A.: Magnifica Val d’Aosta, 8.5 soccorso, 7 40 sommità della collina della Kephala, Indice del volume CXXX 2011, 72 Calabria, 76 Championship, 36 Boschis, G.: Il B17 scomparso sul Serafin, M.: IMS 2010, la cronaca,16.1 La partecipazione del pubblico a La prima neve invernale ricopre alcune 15 ANDREA GIORDA: Il web degli AA.VV.: Viti da ghiaccio, seconda Monte Bianco, 28.5 Serafin, R.: Una lunga via crucis, 42.3 Casola2010, 8 vecchie abitazioni di Ny-Ålesund , 40 Area delle fosse in corso di scavo sulla Marzo - Aprile alpinisti, 78 parte, 38 Brambilla, C.: La speculazione sulle Sivelli, A.: Foglie d’autunno, 42.6 La strada forestale dello L’antennone climatico del CNR, 40 sommità della collina della Kephala. GREGORIO FERLINI, ALBERTO REGOLA: CLAUDIO PIA: Autunno, tempo di energie rinnovabili, 44.2 Stefanelli, S.: Wester Ross, Scozia, 22.4 Stronachkogel, 10 Aria tersa ed un tramonto Dettaglio, 15 UMBERTO MARTINI: Il logo ‘CAI150’, 1 Il sovraccarico nell’arrampicata, 80 funghi, 44 Calzolari, L.: Medaglia d’oro al CNSAS Tubaro, S.: Camminare a Tenerife, 16.4 Le Lienzer Dolomiten dalle case di interminabile nel golfo del Re, 40 Lo scavo del pianoro Nord sulla Redazione: In questo numero, 3 JACOPO pasotti: Un esodo in Antonella Cicogna e Mario Manica: del CAI. Il sacrificio dei soccorritori, Vianelli, M.: Alpi Apuane, 56.3; Foglie Ederhof, 11 Panoramica serale su Ny-Ålesund, dal sommità della collina della Kephala, christian roccati: Intorno all’Isola controtendenza, 82 Cronaca Alpinistica, 58 6.1; Cristiano Cavina, 46.2; Montagna d’autunno, 42.6 Lienz, le torri cilindriche del Liebburg, tetto della base scientifica tedesca 16 d’Elba, 8 CCTAM: Orso 2010, 84 Roberto Mazzilis: Nuove Ascensioni, vuota d’estate, parliamone, 1.5; Zanzi, L.: Il paese più verde 11 dell’Alfred Wegener Institute, 41 Pentola su tre piedi della fossa 6 e VERONICA DEL PUNTA e MASSIMO Aa.vv.: Libri di montagna, 86 60 Intervista a Guccini e Macchiavelli, dell’Himalaya, 24.5 Le trine di betulla dopo una nevicata, Escursione nella tundra artica nei vaso da mensa (coppa) della fossa FRERA: I segreti di Zeus, 14 ALESSANDRO GOGNA, ALESSANDRA Luisa Iovane e Heinz Mariacher: 32.5 Zecca, G.: Carlo Grande, 24.2 12 pressi di Longybearn, 42 5, 16 MASSIMO DOGLIONI e ELIO RAGGIO: Anni ‘30, il meglio della Arrampicata, 61 Cammelli, F.: Monte Cristallo, 20 .1 Verso la cima dell’Hohe Grände, 12 Panoramica sulle Tre Corone (Tre Immagini tratte dal film “127 ore”, 22 GUASTALLI, Nel Nord Est nasce Rivista del CAI, 89 REDAZIONE: La lettera, 63 Carrer, F.: L’inverno sul RUBRICHE Le vaste abetine dell’Ederplan, 12 Kroner), nel golfo del Re, 42 Carlo Grande, 24 Montagnamica, 18 GIANNI zecca: Web e blog, 90 MARZIA ROSSI: Tláloc 2010, 64 Kreuzeckgruppe, 10.1; Nella valle della Le radure prative dello La Base Italiana “Dirigibile Italia” del L’ultimo libro di Carlo Grande, 25 TOMMASO DOTTA: E Hollywood andò VALERIO ZANI: Fulmini, ecco come Sava Dolinka, 14.6 Cronaca Alpinistica: 50.1, 54.2, 68.3, Zwischenbergen, 12 CNR, in veste serale, 43 Veduta del monte Chaladi, 26 alla montagna, 22 Luglio - Agosto evitarli, 66 Casagrande, G.: Il Cadore, il regno 60.4, 58.5, 56.6 Berg, la chiesetta di S. Atanasio, Jacopo Pasotti, 43 Panoramica, 27 GIANNI ZECCA: Carlo Grande, 24 MAURO PENASA: Arrampicata trad, 68 delle ciaspe, 20.6 Nuove ascensioni: 52.1, 56.2, 70.3, isolata in mezzo ai prati,14 Leonardo Bizzaro, 44 Il monte Shkara, 28 FRANCA FORMENTO: Svanezia, umberto martini: Una stampa LUIGI FESTA e LUISA NARDECCHIA: I Castellano, G.: Le tre vie per il Soglio, 62.4, 60.5, 58.6 Le Lienzer Dolomiten al tramonto, 14 Lo Shiva Shankar 5900 m e la sua Il villaggio di Mestia, 28 Georgia, 26 sociale al passo coi tempi, 1 traumi al torace, 70 26.1 Arrampicata: 53.1, 57.2, 71.3, 63.4, Oberdrauburg, i resti della Rocca cima Ovest 5510 m (Himachal Pradesh, In cammino verso il Rifugio Maria PIER LUIGI SALZA: Dalla Val Tanaro al Redazione: In questo numero, 3 JACOPO pasotti: Vi presento Ciro, 72 Chiesa, D.: IFSC Climbing World 61.5, 59.6 Hohenburg, 14 India), 50 Luisa, 30

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Una cordata sulla vetta del Monte Il Lago Blu nella Valle Varaita in Liguria, il Monte Saccarello, 50 Ghiacciaio dei Forni (SO), 82 Guerra quando era istruttore dei corsi Una laguna nel parco Yasuni, 74 Ramon Puigblanque, 36 il paleoartista milanese Davide Castore lungo l’affilata cresta Nord- Piemonte, 15 La fiaccola della pace in terra Esemplare di coleottero (Nebria di sci per le truppe alpine, 36 Un vecchio pozzo esplorativo nel parco Angela Eiter, 36 Bonadonna, 73 Ovest, 31 Salendo verso la località Tre Caciare d’Abruzzo: Monte Capo di Serre, 50 jockischii) osservato sul Ghiacciaio del Convenzione, 38 Yasuni pronto per essere riattivato, 75 Lucas Preti, miglior boulderista italiano Il Petit Mont Collon e l’Evêque dal sullo sfondo i Monti della Laga, 17 Yasushi Okada e Katsutaka Yokoyama, Rotmoos (Austria), 83 L’apparato di carico, 39 Due giovani indios su uno dei canali del in gara, 37 Novembre - Dicembre Ghiacciaio di Otemma, 32 Il laghetto del Tritone, 18 52 Mauro Gobbi ai bordi del rock Glacier Misura della temperatura con un parco, 75 Anna Stohr, 37 Il bel versante nord della Tsanteleina La piana di Castelluccio e sullo sfondo Nicolas Favresse, 52 della Val d’Amola (TN) mentre osserva termometro ad asta direttamente in un Rappresentazione schematica della Valle del Bidente di Strabatenza, dal Colle di Goletta, 34 il M.te Vettore, 18 Olivier Favresse, 52 il campione di insetti e ragni raccolti foro nel ghiaccio, 40 Settembre - Ottobre modalità di prova, 38 Appennino romagnolo, 2 In prossimità della cima del Pizzo Pian Grande ed il borgo di Castelluccio Ben Ditto, 52 sotto i sassi, 83 Misura della densità del ghiaccio, 40 Il settore della falesia dove sono state Nel cuore del Cadore tra il rifugio Lucendro, 34 di Norcia, 18 Sean Villanueva O’Driscoll, 52 Le viti usate nell’esperimento, 40 Gangcchen Ta Peak (7200 m), 2 effettuate le prove, 38 Antelao e il rifugio Costapiana, 3 In salita verso il Colle del Gran San Pian Grande scendendo da Castelluccio, Bob Shepton, 53 Luglio - Agosto La candela utilizzata, 41 Il Monte Psiloritis (2454 m), cima L’allestimento delle prove, 39 Giugno 1972. Zaire: Walter Bonatti con Bernardo, 36 19 Eraldo Affinati, 54 La dima per il posizionamento delle più alta di Creta, visto dalla cima del Esecuzione della prova, 39 i Pigmei dell’Ituri, 6 1911 - Torino (Italia). VILLAGGIO Le formazioni di calanchi scendendo da Dal Passo della Focolaccia lo sguardo La pista che risale le pendici della viti, 42 Monte Dikti, 3 Intervalli di confidenza bilaterale al Luglio 1961. Secondo giorno di salita, ALPINO. Incisione, 39 Castel di Croce, 20 spazia sulle valli massesi e sulla Montaña Blanca, Tenerife, 2 Istanti di cedimento di una vite nuova, Vette del Parco: la Bec Spic, 8 90% ottenuti da tutte le sessioni di prime ore del mattino: in testa al 1902 - Düsseldorf (Germania). VALLE DI L’ingresso al borgo di Castel Trosino, 21 lucente distesa marina, 56 “The Asgard Project”, film proiettato al 43 Alta valle di Champorcher, sopra prova, 42 gruppetto di scalatori, Bonatti sale ZILLER. Cartolina, 40 Il borgo di Castel Trosino, sullo sfondo La cima del Monte Pisanino, la più alta Trento Film Festival 2011, 3 Souvenir du Viège Zermatt / Souvenir Dondena. Sullo sfondo la Tour de Risultati Black Diamond, 43 lungo il Pilone Centrale del Frêney 1900 - Parigi (Francia). VILLAGGIO l’Eremo di S. Giorgio, 21 montagna delle Apuane, 58 Sequoia National Park - Giant Forest, 8 du Lac Leman, Compagnie Générale de Ponton, 10 Amanita muscaria, 44 (Monte Bianco), 7 SVIZZERO. Chiudilettera, 40 Ai prati del Monte Tavola, 22 L’incanto di una nevicata primaverile Emerald Lake, 9 Navigation sur le Lac Léman, ventaglio Mappa degli itinerari nel Parco Mont Rickenella fibula, 46 Aprile-maggio 1972. Namibia: tra le 1900 - Parigi (Francia). VILLAGGIO Il lago Gemio Inferiore, 22 sulle rive del lago di Gramolazzo, 58 Vista sui Monarch Lakes dal Sawtooth pieghevole (due facciate), Svizzera Avic, 10 Rana temporaria, 47 dune del Deserto del Namib, 8 SVIZZERO. Chiudilettera, 40 Solitario ulivo secolare e sullo sfondo il La luce radente pone in risalto la Peak,10 [1900], 45 Alta valle di Clavalitè vista dal Col Pholiota, 47 Settembre-ottobre 1969. Polinesia 1900 - Parigi (Francia). VILLAGGIO Casino Pallavicino, 23 cresta della Costa Pulita, presso il Congress Trail,10 Programme of Mr Albert Smith Fenis, 12 Hypholoma sublateritium, 47 francese, Isole Marchesi: in SVIZZERO. Chiudilettera, 40 Il Dente del Gigante, una delle più Monte Forato, 59 Eagle Lake, 12 Ascent of , August 12th Il profilo del Mont Avic, 12 Phallus impudicus, 48 esplorazione nei luoghi visitati da 1896 - Ginevra (Svizzera). VILLAGGIO caratteristiche conformazioni dei salti, Ripidissimi terrazzamenti alle pendici Verso il Sawtooth Peak, 12 & 13th 1851, ventaglio pieghevole Lac Gelè, 12 Oudemansiella mucida, 48 Melville (Isola di Nuku Hiwa), 10 SVIZZERO. Cartolina, 41 24 del Monte Focolaccia; sullo sfondo, il Sentiero per l’Alta Peak - High Sierra (due facciate), Gran Bretagna Miniere di Herin, 13 Mycena rosea, 48 Nella Valle di Rio Tunél, verso il Passo 1896 - Berlino (Germania). PANORAMA Monte Cavalcalupo - verso il Monte Monte Altissimo, 59 Trail, 12 (fabbricazione: Francia) [1855], 46 In mountain bike a Dondena, 13 Calocera viscosa, 49 del Viento, 11 ALPINO. Cartolina, 41 Scaletta, 24 La vasta mole della Pania della Croce Uno scoiattolo, 13 7up a cooling drink. Ventola a Il Ponte di Veja, il più grande arco Xylaria hypoxylon, 49 Agosto-settembre 1969. Australia, 1904 - St. Louis (Luisiana, USA). ALPI Un tratto del sentiero recuperato nella fa da fondale all’inconfondibile Heather Lake, 14 schermo, USA [1940], 47 naturale d’Europa, loc. S. Anna Lycoperdon echinatum, 50 Grande Barriera Corallina: tra le rondini TIROLESI TEDESCHE. Cartoline, 42 zona del Monte Groppetto, 24 torrione del Monte Procinto, 59 Le pareti che rinserrano la gola di Milka. Le delicieux chocolat au lait d’Alfaedo, 14 Licoperdon pelatum, 51 di mare (Sterna fuscata) di Machaelmas 1911 - Torino (Italia). VILLAGGIO La depressione della “nave” del Penna Il vecchio caseggiato delle cave Cruze, Masca, 16 Suchard. ventaglio pieghevole, Svizzera Salita al Monte Dikti (2148 m), 16 Auricularia auricula-judae, 51 Cay, 11 ALPINO. Cartolina, 42 ammantata di fioriture e circondata aggrappato al vertiginoso versante La costa atlantica di Anaga con il [1910], 48 I fieri uomini cretesi, sempre pronti e Un particolare delle lamelle, 51 Julijske Alpe, Vrata. Il gruppo dello 1884 -Torino (Italia).CHALET ALPINO. dalle pareti rocciose, 26 marino dell’Alto di Sella, 60 Roque de Dentro, 17 Kool cigarettes. Ventaglio a schermo, accoglienti con chi passa, 17 Armillaria, 52 Skrlatica dalla radura di Tilešov Rovt, Particolare della Guida ricordo, 43 Panorama verso il passo del Bocco e Le caratteristiche “voltoline” di La pista che risale le pendici della USA [1930], 48 Il tratto centrale dell’isola (Arkanes) è Pholiota, 52 14 1900 - Parigi (Francia). VILLAGGIO l’Appennino Ligure nei pressi del passo una strada marmifera vicino a Montaña Blanca, 18 Meet your friends at the old pieno di vigneti e uliveti, 18 La cordata Massimo Faletti, Hans Julijske Alpe, Krma. La Mali Polje ai SVIZZERO. Manifesto, 43 dell’Incisa, 26 Campocecina, 60 La Catedral, 18 Homestead Inn, ventaglio a schermo Il villaggio di Apostoli e il Dikti sullo Martin Götz e Francesco Salvaterra in piedi del Vermar, 15 1911 - Torino (Italia) VILLAGGIO Il Monte Tomarlo, 26 I sentiero della Tacca Bianca taglia i Il caratteristico profilo della Fortaleza, pieghevole, USA [1940], 49 sfondo, 18 cima al Fitz Roy, 58 Julijske Alpe. Tracce di discesa in neve ALPINO. Cartolina, 43 In discesa verso il golfo di Trieste, 28 precipiti versanti marini del Monte 18 Le Petit Parisien, ventola a schermo, Gole di Rouvas, 20 La cordata di Matteo Bernasconi e fresca sui pendii della Krma, 16 1911 - Torino (Italia) VILLAGGIO Vetta del Monte Lanaro all’arrivo della Altissimo seguendo un antico Roques de Garcia, 19 Francia [1930], 49 Discesa verso l’altopiano di Lassithi tra Matteo della Bordella in arrampicata Julijske Alpe. Le creste innevate del ALPINO. Cartolina, 43 Lanarogranfondo, 28 tracciato di accesso alle cave, 61 Roques de Garcia e il Pico del Teide, 20 Bonal, Gentiane Quina à base de vin, le nuvole, 20 sulla Ovest della Egger, 58 Debela peč dalla Valle del Kmarica, 17 1900 - Parigi (Francia). VILLAGGIO Itinerario Lanarogranfondo, 29 Dalla Forbice del Grondilice in una Pinnacoli gialli sulle pendici di Guajara, ouvre l’appetit, ventaglio a palmette, Monastero di Panagia, 22 Da sinistra a destra: il Cerro Karavanke, Dovška Rozka. Radure e SVIZZERO. Fotografia stereoscopica, 43 Vetta dal sentiero, 30 tersa giornata invernale, 61 20 Francia [1935], 50 Bivacco sotto una quercia a Dhiplori, Standhardt, Punta Herron, Torre Egger, fienili di Vivle; sullo sfondo il Triglav Torri da 100 metri in Irpinia, Contrada Dal Rifugio verso Trieste, 31 La cresta del Serrone, nel bacino Pino canario isolato sulle ceneri del Souvenir di Village Suisse. Exposition 22 Cerro Torre, 59 Karavanke, Annahütte, 19 Carmisciano (AV), 44 Ciclopedonale della Val Rosandra, 31 marmifero di Carrara, devastata dalle vulcano Chinyero, 21 de Genève, ventaglio mpieghevole, Interno della chiesetta Agios Ioannis II selvaggio Corno di Bombià con il Il folto bosco della Valle del Belca, ai Cristiano Cavina, 46 Col Blanchet, 32 cave; sullo sfondo, le dolci ondulazioni Vista sulle montagne di Torridon in Svizzera 1896, 50 Rouvas, 22 tracciato della Via Balmaf, 60 piedi dello Jepca, 19 L’ultimo libro di Cristiano Cavina, 48 Monviso dalla Punta Losetta, 32 della Lunigiana, 62 Wester Ross, Scozia dal lago Torridon, Jules Brocherel. Per gentile Il monastero rupestre di Taktshang, la La Cima Piccolina con il tracciato della Nei boschi della Val Da Rin tra i Roger Schaeli, Simon Gietl e Daniel Monviso dal Colle di Sampeyre, 33 L’anfiteatro della cava del Passo della 22 mconcessione del B.R.E.L. di Aosta, 56 ‘Tana della Tigre’ , 24 “Via Akku”, 60 Comuni di Auronzo di Cadore e Lozzo Kopp in cima alla Via Eventyr, Lago Blu, 34 Focolaccia, la più alta dell’intera Muretto o “cairn” in Gaelico sulla cima Glacier de la Tribulazione, 1920 Jichu Drake (6794 m), 25 La muraglia orientale della Cima De La di Cadore, 20 Groenlandia, 54 Segnavia al Passo Losetta, 34 catena apuana, 62 di An Teallach, 23 m(Jules Brocherel), 57 Vette innevate dell’Himalaya del Puartate con i tracciati delle vie, 60 Escursione a Pian dei Buoi, nei pressi Roger Schaeli, sullo sfondo Simon Gietl Lago di Pontechianale da Col St. Una “ventarola”, caratteristico foro Passeggiata autunnale nei pressi del Séracs du Glacier du Géant, 1920 (Jules Bhutan, 26 La sagoma piramidale dello Jôf Fuart da del rifugio Ciareido, 21 e Daniel Kopp, durante l’apertura di Veran, 36 nella neve mantenuto aperto dalle lago Garloch, 24 Brocherel), 58 Jomolhari (7314 m), 26 Est con il tracciato alla Torre Nord, 61 Alba sugli Spalti di Toro, 21 Eventyr, Groenlandia, 55 Roc la Niera, 36 correnti d’aria sotterranee, 63 Arrampicata su An Teallach, 24 Glacier du Rutor, 1920 (Jules Il Rifugio Elisabetta Soldini, storica Jenny Lavarda, 5a in Slovenia, vince al Crocifisso nei pressi del rifugio Antelao, Stephan Siegriest durante la prima Vito sullo spigolo della ferrata di L’ingresso di un profondo pozzo Goffredo Sottile vicepresidente del CAI Brocherel), 59 costruzione del CAI di Milano in King Rock di Verona, 61 21 invernale alla Torre Egger, 55 Punta Anna, che poi ci porterà in naturale nella Carcaraia, bella zona consegna la Genziana, 28 Front du Glacier de la Brenva, 1921 un’immagine primaverile, 28 Katja Vidmar, 4a in Slovenia, 62 Il larice del rifugio Chiggiato, 21 Monte Bianco, 56 vetta alla carsica che ospita grandi complessi di Tre protagonisti dell’alpinismo di tutti (Jules Brocherel), 59 L’, da cui scende il Ramo della laguna in Cueva del Viento, La catena delle Marmarole, 23 Sernio Ovest, 57 Tofana di Mezzo, 38 cavità sotterranee, 63 i tempi: Reinhold Messner, Walter Campo I al GII 8035 m, 60 Ghiacciaio d’Estelette, domina la conca 64 I Cadini di Misurina dal rifugio Città di Chloé Graftiaux, 57 La Tofana di Rozes 3225m, scalata il Lungo la cresta del Jebel Awi, 1155m Bonatti e Pierre Mazeaud, 29 Simone Moro al GII 8035 m, 60 del Lago del Combal, in gran parte Monte Pollino, da Serra del Prete, 66 Carpi, 25 Chloé Graftiaux, 58 giorno prima e vista da Punta Anna, (Oman), 68 The Asgard Project, 30 Denis Urubko, Simone Moro e Cory ridotto a torbiera, 29 Monte Croce, Alpi Apuane, 67 Le montagne della Alta Rolwaling, Il monte Amba Alagi in Etiopia, 60 39 La cordata di Favresse in arrampicata 180° South, 30 Richards al campo base del GII 8035 m Un B17 restaurato in azione durante un Orco tradmeet-fessura disperazione, 68 fotografate dal villaggio di Thame, 26 Elisoccorso., 62 Da sx Vito, Elio,Renato davanti alla nella zona di Upernavic (Nord Into eternity, 30 dopo la prima invernale, 60 raduno aereo, 29 Trad - Nel regno dei friend, 69 Traversata e salita dal Ghiacciaio Sopralluogo al bivacco Alberico-Borgna fontana della Piazza dei Martiri prima Groenlandia), 69 Summer Pasture, vincitori Genziana l Gran Zebrù, 62 Quadro commemorativo Frattura costale con sottostante Drolambao, sui ripidi canali rocciosi alla Fourche, 64 della partenza, 39 Celso Craighero sulla Cresta delle Torri d’oro, 31 La Croda Dei Baranci, 62 dell’equipaggio, 30 lacerazione del polmone, 71 del Tengi Ragi Tau. Campionamenti di Installazione del nuovo bivacco Panorama dalla ferrata degli Alleghesi, di Pieri e di Maria, 70 Colle di Verra, cambio assetto sci- La parete Ovest del Coglians, 62 Una delle quattro eliche del B-17 Fratture multiple costali, 71 rocce, 27 Lampugnani al Pic Ecles, 65 salendo alla Civetta 3220m, 40 Il tracciato della via aperta da Davide ramponi prima di salire sul Castore, 32 Cima de la Puartate, 63 rimasta per oltre 60 anni in parete, Particolare al microscopio del materiale Bivacco sul Thashi Lapcha, guardando Vesuvio visto da Napoli, 68 Vito e Renato sulle ripidissime placche Novelli in arrampicata solitaria sulla Parte terminale della cresta del Kilian Fischhuber vince il Milan in prossimità della cima, a segnare rossastro che incrosta le ossa e il verso l’Everest, 28 Cratere vista verso Napoli, 69 dell’Antelao 3264m, 41 parete Sud–Est, 70 Castore, 33 Climbing, 63 per molto tempo il punto esatto sedimento in contatt con il torace di Dura progressione, con 70-100cm Brec de Chambeyron al tramonto, Alpi Baita Val Zebru, 42 Elena Chiappa, vince al Rocpalace di Prima parte della discesa del Castore Rustam Gelmanov, vincitore a Vienna e dell’impatto, 30 Scipionyx (in alto), 72 di neve fresca, sui canali che dal Cozie, 70 Il parco dello Stelvio, 43 Brescia e la Coppa Italia, 71 con alle spalle il Cervino, 34 Mosca, terzo a Milano, 64 Aiguille des Glaciers, versante Sud, e Una ricostruzione di Ciro, secondo il Ghiacciaio Trakarding superano la Lago Vei del Bouc, Alpi Marittime, 71 Il Rifugio Lagazuoi, 44 Christian Core-Raptor 8b Varazze, 72 Uscita sulla cresta del Castore (tratto Esplorazione della dolina Hawa punto del ritrovamento dell’elica, 30 paleoartista veneziano Troco, 72 seraccata del Ghiacciaio Drolambao, 29 Il Monte Gelas, Alpi Marittime, 71 Rifugio e ricovero, 46 Gruppo stalagmitico nella Caverna attrezzato con scale metalliche), 35 mSgawah, 66 Bice Biagi e Francesco Guccini, 32 Ricostruzione del cranio di Scipionyx, Nella foresta boreale, le estati sono Rifugio e Monviso, 47 Boroevic, 74 Cordata sulla cresta del Naso del Fascia costiera di Susa. Lagodolina Luca Calzolari e Loriano Macchiavelli, con indicazione dei principali caratteri fresche e corte. Saguenay-Lac-Saint- Maggio - Giugno L’avventura sudafricana: lungo i Piantina della zona del Monte, 74 Lyskamm (nuovo tracciato), 35 Brag Notta, sullo sfondo il mplateau 33 ‘da neonato’, 725 Jean, QC, Canada, 30 sentieri delle “Drakensberg”, 48 Passaggio sifonante a Grave Grubbo, 1934, vincono tre minatori di La Thuile carbonatico dissecato da profondi Enzo Biagi e il sindaco di Lizzano in In gran parte i tessuti molli di Scipionyx Con i suoi 12 milioni di chilometri La cresta del Monte Grondilice e le cave Un nevaio presso la vetta del Gran 76 (Chenoz Carrel), 36 valloni, 67 Belvedere, Sergio Polmonari, ritratti sono visibili ad occhio nudo, grazie al quadrati, la foresta boreale rappresenta di marmo in Val Serenaia, 2 Sasso d’Italia (Abruzzo), 49 Torrente Raganello, 77 1933, Vecchietti, Ghiglione, Ravelli Dolina Hawa Ergera (Al Abraq), 67 nella casa del giornalista sull’Appenino, colore ocra che ben li distingue dal quasi il 30% delle foreste mondiali, 32 La spedizione dei fratelli Favresse in Bandiere e sorrisi sulla cima più alta Esemplare di ragno (Pardosa saturatior) ideatori del Trofeo, 36 Funghi, Amanita muscaria, 68 34 bruno scuro delle ossa. , 73 La valle dell’Omino del Sillara, 34 Groenlandia, 3 della fotografato sulla morena mediana del Ottorino Mezzalama durante la Grande Sentiero dei fiori, 69 Il pubblico di Arco, 36 Una ricostruzione di Ciro, secondo Viabilità storica (sentiero CAI 116), 35

78 montagne360° gennaio 2012 gennaio 2012 montagne360° 79 Menhir di Jera con coppelle, 35 Auronzo (Rifugio), 22.6 Monginevro, 32.2 Cerro Standhardt (Argentina), 58.5 L’incisione dell’Omino del Sillara, 35 Bagnone, 34.6 Mongioie, 31.2 Cerro Torre (Argentina), 58.5, 37.6 L’immensità dello Hielo Continental Baranci (Croda dei), 62.4, 58.6 Monteacuto delle Alpi, 32.5 Chamonix Mont-Blanc (Francia), 60.6 Sur, 36 Baranci (Gruppo dei), 11.1 Monte Avic (Parco Naturale del), 8.5 Charakusa Valley (Pakistan), 54.2 Arrivo in prossimità del Ghiacciao Baueria (Monte), 70.3 Monte Croce di Comelico, 25.6 Creta (Grecia), 14.2, 17.5 Tùnel, 37 Bellina (Punta), 56.2 Monte Piana (Rifugio), 22.6 Cueva de Mama Mia (Messico), 64.5 L’amplio Vadeo sulle sponde del Lago Bellino (Monte), 32.2 Negrar, 14.5 Cueva del Viento (Messico), 64.5 Electrico, 37 Bianco (Monte), 56.2, 28.5 Nove (sasso delle), 56.2 Damerkopf, 13.1 Progressione di conserva sullo Hielo Blinnenhorn, 36.2 Padova (Rifugio), 24.6 Dachskofel, 13.1 Continental Sur, 37 Bombià (Corno di), 60.5 Pavana, 32.5 Devil’s Thum (Gruppo) (Alaska), 54.2 La maestosità del Circo de los Altares, Breithorn, 33.4, 35.2 Pelmo (Monte), 41.3, 64.6 Dolzer (Monte), 14.1 38 Brentei (Rifugio), 54.6 Penna (Monte) 26.3 Ederplan, 13.1 Passaggio con la tirolese sul Rio Tùnel, Bressanone, 16.1 Peralba (Monte), 52.1 Egger (Torre) (Argentina), 50.1, 58.5 40 Campigotto (Rifugio), 25.6 Piaggia Bella, 56.1 El Chalten (Argentina), 37.6 Bivacco al Circo de los Altares, 40 Campo Imperatore, 24.1 Piansecco (Rifugio), 36.2 Fitz Roy (Argentina), 58.5, 37.6 Il Fitz Roy arrossato dai primi raggi del Carnici (Punta dei), 56.2 Piccolo Moncenisio, 32.2 Gasherbrum I (Pakistan), 68.6 sole, 41 Casola Valsenio, 8.1 , 60.1 Gasherbrum II (Pakistan), 60.4, 68.6 L’autore in una foto degli anni ‘50, 54 Castelluccio (Altopiano di), 18.3 Pietraroja, 72.5 Grundtvigskirken (Groenlandia), 55.2 La via Diretta Italiana aperta sulla Castore (Monte), 33.4 Piselli (Monte), 16.3 Hielo Continental (Argentina), 37.6 parete sud del Mt Dickey nel 1991, 56 Cavarero (Bivacco), 31.2 Plose (Massiccio della), 28.1 Himachal Pradesh (India), 50.1 Alaska. Cervinia, 32.4 Predil (Lago del), 15.6 Hohe Grande, 14.1 La via Cassin Ridge aperta sulla Sud del Cervino (Monte), 34.4, 10.6 Puartate (Cima de la), 63.4, 60.5 Hoher stand, 15.1 Mc Kinley nel 1961. Alaska, 56 Champdepraz, 9.5 Punta Plagnis, 61.5 Ida (Monte) (Isola di Creta, Grecia), I Ragni di Lecco guidati dal Chiapporato, 32.5 Riola di Vergato, 32.5 14.2 Capospedizione Cassin, 57 Chiggiato (Rifugio), 24.6 Rosa (Monte), 33.4 Indian Creek (USA), 69.5 Il versante settentrionale del Becco Ciarforon (Monte), 52.1 Rosagletscher (Monte), 35.2 Jalovec (Monte) (Slovenia), 16.6 D’Aquila con il tracciato della via Cima Piccolina, 60.5 Salza (Monte), 32.2 Jigme Dorji Wildlife Sanctuary Babudri-Sain, 58 Cima Tosa, 60.5 San Gottardo (Passo del), 30.2 (Buthan), 26.5 1 SKI TRAB La parete Sud della quota 2367 con Città di Bressanone (Rifugio), 28.1 Santo Parmense (Lago), 22.3 Jomolhari (Monte) (Buthan), 26.5 i tracciati delle vie Mazzilis-Franz (a Città di Carpi (rifugio), 22.6 Sautron (Monte), 32.2 Julijske Alpe (Slovenia), 14.6 sinistra) e “Roby Adventure”, 58 Clapier (Monte), 31.2 Scotter (Rifugio), 24.6 Karavanke (Monte) (Slovenia), 14.6 La parete Nord della Cima dieci con il Cristalliera (Punta), 70.3 Sella di Camporosso, 15.6 K2 (Pakistan), 7.6 tracciato della “ Via Galaktica”, 58 Cristallo (Monte), 20.1, 41.3 Sempione (Passo del), 35.2 KIzilin Bacì (Turchia), 69.3 La parete Nord del Germula: Il Cogliàns (Monte), 62.4 Sernio (Monte), 57.2 Kyzyl Asker (Kirghizistan/Cina), 51.1 tracciato sulla sinistra è quello della Colle San Marco, 16.3 Servaz (Lago di), 10.5 Kreuzeck (Gruppo del) (Austria), 11,1 via “Giorgio Ferigo”, 59 Corno Grande, 26.6 Sirente (Monte), 62.4 Mokarspitz, 13.1 Maja Vidmar vince a Briançon, 59 Costapiana (Rifugio), 24.6 Soglio (Monte), 26.1 Mt Hunter (Alaska), 56.6 Sasha DiGiulian (USA) sotto il tetto di Courmayeur, 8.6 Sorapiss (monte), 39.3 Mt McKinley (Alaska), 56.6 Chamonix, 60 Creta Forata, 58.6 Stella (Coston di ), 52.1 Mt Robinson (Canada), 54.2 L’abisso di Voronja, 62 Dondena (Rifugio), 13.5 Stellina (Rifugio), 34.2 Monte Oujdad (Marocco), 69.3 Intervento di soccorso su terreno Drava (Valle della), 11.1 Stelvio (Parco Nazionale dello), 42.3 Parco de Los Glaciares di El Chalten impervio con barella portantina, 64 Dru (Pilastro del), 11.6 Taiano (monte), 28.2 (Argentina), 37.6 Intervento di soccorso in parete con Dubino, 8.6 Talamini (Rifugio), 24.6 Parco del Paine (Patagonia), 10.6 barella orizzontale, 65 Elba (Isola d’), 9.2 Tenente Fabbro (Rifugio), 25.6 Psiloritis (Massiccio dello) (Grecia), Dall’alto anche una pista da sci può Elisabetta Soldini (Rifugio), 29.5 Tre cime di Lavaredo, 22.6 14.2, 20.5 diventare un motivo grafico, 66 Ellero (Valle), 31.2 Trento, 28.4 Puebla (Messico), 64.5 Francesca Chenal sulla Cassin alla Emmele (Torre dell’) Trogkofel, 63.4 Rio Electrico (Argentina), 37.6 Trieste. la montagna vista dall’alto Eremo dei Romiti (Rifugio), 24.6 Val Canale, 14.6 Rio Tùnel (Valle del) (Argentina), 37.6 mette in evidenza la verticalità, 67 Ermada (Monte), 30.3, 74.3 Val Lasties, 6.1 Rolwaling (Nepal), 28.6 L’elemento umano a volte è Fenis (Col de), 12.5 Valle dell’Orco, 69.5 Sava Dolinka (Slovenia), 14.6 fondamentale, 67 Forno (Monte), 15.6 Valletta (passo della), 30.2 Sequoia National Park (USA), 9.4 Due immagini dei soccorsi: l’intervento Galassi (Rifugio), 24.6 Val Masino, 11.6 Sierra Nevada (USA), 9.4 vero e proprio (1) e l’attesa di Sadik Germula (Monte), 59.6 Val Tanaro, 30.2 Stronachkogel (Austria), 12.1 (2), 68 , 8.6 Valle Varaita, 32.3 Sulamar (Cina), 55.2 Tramonto artico sulle coste della Grange di Argentera, 32.2 Val Veni, 8.6 Svalbard (Isole), 38.1 Groenlandia, 71 Gran Sasso d’Italia, 26.6 Vedretta dei Camosci, 54.6 Svanezia (Georgia), 26.2 La cartina ‘incriminata’ del Times Gran Sasso (Parco Nazionale del), 24.1 Venagrande, 20.3 Taktshang (Monastero di) (Buthan), Atlas, 72 Grande Nabois, 52.4 Vesuvio (Monte), 68.2 25.5 Val Campo di Dentro, Dolomiti di Gran Zebrù, 62.4 Via Francigena, 34.6 Teide (Pico del) (Isole Canarie), 17.4 Sesto, 72 Gressoney, 33.4 Tepui Roraima (Venezuela), 69.3 Grigna, 11.6 ALTRI LUOGHI Tenerife (Isole Canarie), 17.4 INDICE DEI LUOGHI IN ORDINE Jôf Fuart, 61.5 Triglavski Narodni Park (Slovenia), 16.6 ALFABETICO Lampugnani-Grassi (Bivacco), 60.1 Aguja De La Silla, (Argentina), 59.5 Upernavick (Groenlandia), 68.3 Lanaro (Monte), 30.3 Aguja Desmochada, (Argentina), 59.5 Vail (USA), 60.6 Abruzzo (Parco nazionale d’), 36.1 Lastroni (Monte), 70.3 Aguja Guillaumet, (Argentina), 59.5 Vasuki Parbat (India), 54.2 Adamello Brenta (Parco Naturale), 36.1 Losetta (Monte), 34.3 Aguja Mermoz (Argentina), 59.5 Voronja-Krubera (Abisso di) (Abkhazia), Agudo (Monte), 24.6 Lyskamm (Naso del), 33.4 Al Jabal Al-Akhtar (Libia), 66.4 62.6 Aiguille des Glaciers, 29.5 Madonna (Pala della), 56.2 Annapurna (Nepal), 60.4 Voyager Peak (Alaska), 56.6 Alpetto al Monviso (Rifugio dell’), 46.3 Magra (Fiume), 34.6 Arabika (Massiccio dell’) (Abkhazia), Wester Ross (scozia), 22.4 Antelao (Monte) 39.3 Marguareis (Massiccio del), 56.1, 31.2 62.6 West Kahiltna Peak (Alaska), 57.6 Antoroto (Monte), 31.2 Marmarole (Gruppo delle), 21.6 Briançon (Francia), 60.6 Yasuni (Parco Naturale di) (Amazzonia), Apuane (Alpi), 55.1, 56.3 Marmolada, 66.6 Broad Peak (Pakistan), 54.2 74.4 Aquinio (Corno d’), 14.5 Miage (Ghiacciaio del), 82.3 Cape Farewell (Groenlandia), 68.3 Yosemite Valley (USA), 68.3 Arco di Trento, 36.5 Moncenisio, 34.2 Cerro Pollone (Argentina), 59.5 Zeret (Etiopia), 60.2

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