«L'europa È a Rischio Spaccatura»
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27COM01A2701 ZALLCALL 11 22:12:20 01/26/97 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Lunedì 27 gennaio 1997 2 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIICommentiIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII &IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IntervisteIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII L’INTERVISTA DALLA PRIMA PAGINA Yves Mèny Idee nuove anti-deficit storico, presidente del Centro Shuman e del Forum europeo seguente riduzione della crescita eco- nomica. Si chiederà anche quali effet- ti sociali la manovra potrà determina- re. Se è vero che, almeno nella fase di decisione, la Legge Finanziaria non ha determinato una seria reazione so- ciale, perché in fondo ben bilanciata «L’Europa è a rischio spaccatura» (o, come ripete Prodi, equa), diversa potrà essere la situazione quando i cittadini dovranno pagare nel 1997 FIRENZE. «Pensare una Europa unita, gestita quanto previsto. Nessuno pensa che —da un governo centrale, in questo momento mi sembra davvero un sogno». Yves Mèny, storico ci si troverà di fronte a una ribellione francese, presidente del centro Robert Schu- - anche se la questione delle quote man e del Forum europeo, ambedue con sede latte mostra bene quali delicati pro- a Firenze, è assolutamente convinto che l’unità blemi esistano negli equilibri distorti economica e monetaria non sia sufficiente per ma reali del nostro paese - ma la di- l’unità del nostro vecchio continente. «Se con saffezione può essere grande, e ne la moneta unica ci sarà anche uno sviluppo può derivare una perdita di credibilità politico-democratico, bene; altrimenti questa della maggioranza e dei sindacati. gestione tecnocratica, finanziaria, monetaria, Questo non vuol dire che la mano- senza contrappeso politico, culturale e sociale, vra non risulti alla fine necessaria, ma potrà creare una tensione tale da far correre al- Prodi vuol vederci chiaro: nessun l’Europa il rischio di spaccarsi». Mèny, natural- estremismo risanatore, dunque. mente, spera che ciò non avvenga. «Il rischio potrà essere evitato - precisa - se, persenguen- Il problema forse più difficile, per do l’unità monetaria, i governi saranno obbli- 27COM01AF01 Prodi, è tuttavia quello della natura gati a compiere riforme di carattere politico e 4.0 strutturale delle eventuali misure da sociale. Riterrei davvero sbagliata una politica prendere. È già al lavoro una com- che, in qualche modo, considerasse il processo 17.50 missione per rivedere lo stato sociale unitario per l’Europa, un modo per liberarsi dei alla luce del risanamento dei conti vincoli sociali. Dobbiamo riformare il nostro si- pubblici, ma poiché dovrebbe espri- stema economico e sociale, ma non possiamo mersi entro la fine di febbraio, non rinunciare a ciò che caratterizza la democrazia avrà il tempo sufficiente per una vera europea: lo Stato sociale». riforma: del resto, il dibattito sul Wel- La conversazione, in perfetto italiano, si svol- fare è appena all’inizio, le posizioni ge nello studio di Yves Mèny a Villa Schifanoia, dei partiti e delle parti sociali, come al confine tra Firenze e Fiesole, sede del presti- quelle di esperti e di operatori, non gioso centro Robert Schuman (una sorta di sono per niente chiare. “European Policy Unit”) che, per incarico del Parlamento europeo, ha concluso il Testo uni- Mentre il governo pensa al da farsi, co che raccoglie la versione unificata e sempli- c’è forse da valutare se non vi sia ficata dei trattati che governano l’Unione e le qualche nuova idea per la riduzione Comunità europee. Un lavoro che, secondo del deficit pubblico. Provo a propor- Mèny, potrebbe essere propedeutico ad una ne alcune. Alain Volut «carta dell’Europa». Ma questo - precisa - «È un ImmigratinelquartiereBellevilleaParigi Intanto c’è una questione di defini- lavoro che spetta ai politici. Noi possiamo solo zione, nei conti pubblici, che va chia- contribuire al dibattito». rita. Per ragioni misteriose, l’accanto- Avete incluso nel testo anche il trattato di Maa- «Una gestione tecnocratica, finanziaria, monetaria senza La cosa che mi fa diale, sono sopravvissute sul principio di soli- stricht? paura nell’Europa di darietà inter-individuale (lo Stato sociale) e in- namento annuale per le liquidazioni Sì. E la sua inclusione permette di vedere più contrappeso politico e sociale potrebbe mettere a rischio il oggi è questa propen- terregionale, attraverso la redistribuzione delle (il famoso Tfr) è considerato parte chiaramente che l’Europa si fonda su tre pila- processo unitario fino a spaccare l’Europa». Yves Mèny, sione al piccolo egoi- risorse per aiutare le regioni più deboli. Oggi, della spesa previdenziale, mentre si stri non tutti robusti allo stesso modo. C’è il pi- storico francese, presidente del Centro Shuman e del Fo- smo sulla base della per effetto del neo-liberismo dominante, c’è in- tratta palesemente di una entrata lastro comunitario e poi ci sono gli altri due, si- rum europeo, parla dello Stato sociale e di una serie di pro- diversità. La Padania vece un attacco frontale contro la solidarietà (per le imprese), per di più larga- curezza e politica estera, che essendo intergo- non esiste, fino a inter-individuale e interregionale. Assistiamo mente indipendente dai conti pubbli- vernativi, sono molto più deboli. La nostra spe- blemi cruciali per l’Europa: dall’immigrazione alla seces- quando non ci sono così al paradosso che regioni come i Paesi Ba- ci - perché riguarda appunto il rap- ranza è di dimostrare come l’edificio europeo sione. «Speriamo di aver dimostrato quanto l’edificio euro- persone che afferma- schi o la Catalogna, da una parte chiedono a porto tra imprese e lavoratori. Si tratta sia sbilanciato. La mia previsione, consideran- peo sia sbilanciato». no la diversità di que- Bruxelles finanziamenti stanziati dalla Comuni- di una grossa cifra (quasi il 2 per do che i processi sono lunghi, è che tra qual- sta parte del Paese e il tà per la coesione economica e sociale, e dal- cento del Pil) che, sottratta alla spe- che anno si possano affrontare problemi come suo distacco dall’Ita- l’altra rifiutano la redistribuzione della loro ric- sa, faciliterebbe grandemente il ri- la droga o l’istituizione di una sorta Fbi euro- lia. Con la possibilità chezza per aiutare, ad esempio, l’Andalusia... spetto dei parametri di Maastricht. Si peo ma, a quel punto, si dovranno garantire RENZO CASSIGOLI che queste piccole Quello che vorrebbe Bossi, per il meridione ita- possono poi portare a riduzione del bene le libertà fondamentali. E poi c’è il pro- quasi il 20-25 per cento dei francesi hanno un comunità, spesso a forte sviluppo economico liano... deficit le entrate dalle privatizzazioni, blema dell’immigrazione che non ha soluzione padre o una madre, un nonno o una nonna di (come la Lombardia e il Veneto), possano È lo stesso comportamento di Bossi: rifiutare a che ora sono trattate solo come una a livello nazionale. Vede, la questione va oltre origine straniera. Siamo una nazione a cultura tranquillamente sopravvivere nell’ambito della livello nazionale quello che si chiede a livello riduzione del debito: non si tratta di la vicenda di Lampedusa, ad esempio. C’è da mista e credo che questo abbia contribuito a europeizzazione o della mondializzazione. Il europeo. una misura permanente o strutturale, chiedersi dove vanno a finire gli immigrati: a dare alla Francia una ricchezza addizionale. mondo occidentale ha commesso un grande E poi c’è la grande finanza o la grande impresa i ma aiuterebbe, in attesa di una ripre- Torino, a Monaco, a Parigi... Ma per l’integrazione ci vogliono almeno due errore riconoscendo frettolosamente le repub- cui capitali saltano tutte le frontiere. sa economica che accresca il gettito C’è bisogno, insomma, di una legislazione eu- generazioni. bliche che uscirono dalla disintegrazione del- Se posso parafrasare una vecchia citazione, tributario. Infine, si potrebbe chiedere ropea? Ci vuole tempo, e una integrazione che non sia l’Jugoslavia, senza riflettere all’impatto che po- potremmo dire che oggi non sono i proletari Sicuro. Una legislazione che regoli le condizio- solo linguistica e culturale, ma dei diritti fonda- teva avere sulla stessa Comunità. In realtà que- ma è la grande finanza a non avere patria. alla Commissione europea di esclu- ni di apertura o di chiusura nei singoli Stati, sa- mentali. Troppo spesso queste popolazioni so- ste piccole comunità che invocano la secessio- Esemplare da questo punto di vista l’atteggia- dere dal nostro deficit di bilancio la pendo però che gli immigrati, una volta accolti no emarginate nelle periferie in condizioni di- ne possono vivere bene quando sanno di poter mento di Londra, grande piazza finanziaria, differenza tra quanto diamo all’Unio- in un Paese, possono circolare liberamente nel- sumane. Sono problemi molto difficili che non contare su