Vedimenti a Carico Degli Arrestati», Bologna, Agosto
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TOSCANA TRA PASSATO E PRESENTE / COLLANA DELLA REGIONE TOSCANA SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA RESISTENZA E DELLA LIBERAZIONE IN TOSCANA I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore via Sardegna , Roma, telefono , fax Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it Informazioni sulle pubblicazioni della Regione Toscana sono su Internet: http://www.regione.toscana.it e all’indirizzo: [email protected] Storia della Resistenza in Toscana A cura di Marco Palla Volume primo REGIONE TOSCANA Carocci editore Consiglio Regionale Copia fuori commercio - vietata la vendita Ai sensi del D.L. //, n. , si informa che i dati personali sono trattati anche con l’ausilio di mezzi informatici a edizione, gennaio © copyright by Regione Toscana - Consiglio Regionale Realizzazione editoriale: Omnibook, Bari Finito di stampare nel gennaio dalla Litografia Varo (Pisa) ISBN --- Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. della legge aprile , n. ) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. Indice Avvertenza di Marco Palla Antifascisti e antifasciste di Patrizia Gabrielli L’occupazione tedesca in Toscana di Enzo Collotti La Repubblica sociale italiana in Toscana di Matteo Mazzoni La resistenza armata in Toscana di Giovanni Verni La liberazione di Firenze, delle città d’arte e della Toscana nel- l’opinione pubblica anglosassone di Marta Bonsanti Avvertenza di Marco Palla L’obiettivo di quest’opera è di mettere a disposizione dei lettori una pubbli- cazione che a tutt’oggi manca, nonostante la mole di documentazione, me- morialistica e studi esistenti sia quantitativamente rilevante e per molti versi di notevole qualità. La pubblicazione si prefigge di sistematizzare le conoscenze già acquisite e di contribuire ad articolarle, approfondirle e ampliarle. Il risultato offerto da questo primo volume, cui seguirà prossimamente un secondo, è il frutto sia di un’analitica rassegna e messa a punto storiografica di quanto esiste ma è spesso disperso, sia di un approfondimento scientifico di varie problematiche nuove. Bilanciando tematiche imprescindibili di storia politica, militare, istituzionale, che appartengono a una tradizione insigne e valida, con la forte integrazione di nuove tematiche di storia sociale e di ge- nere, di storia della vita quotidiana e delle mentalità diffuse, si è cercato di ren- dere corale e di non breve respiro la ricostruzione storica proposta. L’opera si rivolge dunque agli specialisti, ai cultori e studiosi di storia con- temporanea toscana e italiana, agli interessati alle vicende del periodo della se- conda guerra mondiale, ma anche al pubblico più ampio dei lettori reali e po- tenziali di storia recente, a insegnanti e studenti delle scuole, a cittadine e cit- tadini che vogliano precisare le proprie nozioni e informazioni su periodi e vi- cende che stanno alla radice e al cuore dell’identità toscana e italiana contem- poranea, costituendo un patrimonio di valori e di principi che non ha certo cessato di vivificare il presente e l’attualità. Si tratta dunque, almeno nelle aspi- razioni del progetto che l’ha promossa, di un’opera al tempo stesso istituzio- nale e “non definitiva”, aperta alla discussione e alle auspicabili ricerche fu- ture che la completino e arricchiscano. I limiti cronologico-tematici delle vicende resistenziali sono intesi pro- grammaticamente come i più ampi, non solo ristretti ai mesi successivi all’ settembre , fino all’estate quando avviene la liberazione di gran par- te della regione. Il “prima” e il “dopo” sono adeguatamente considerati non tanto per un formalistico omaggio alla metodologia della “lunga durata” ma proprio per verificare la centralità di questo momento epocale di svolta e tran- sizione della storia toscana nel Novecento. La struttura dell’opera verte essenzialmente su un impianto tematico, al- l’interno del quale sono seguiti percorsi sia narrativi sia più specificamente problematico-argomentativi, che si sforzano di tener conto anche delle esi- MARCO PALLA genze “comunicative” verso un pubblico che utilizzi l’opera per lettura inte- grale, per consultazione, per riferimenti e controlli magari occasionali ma uti- li a rispondere a domande e quesiti, curiosità e interrogativi. I contributi sono stati affidati a studiosi di molteplici e sicure competen- ze, appartenenti a generazioni e scuole storiografiche diverse, che si sono sfor- zati di ulteriormente precisare e approfondire le conoscenze che già avevano prodotto in lavori precedenti, configurandosi in tal modo come originali i con- tributi raccolti in questo primo volume e nel secondo che è in preparazione. A tutti gli autori, che hanno fra l’altro fornito un esplicito e aggiornato contributo bibliografico, va il ringraziamento del curatore, esteso a tutti colo- ro che hanno sostenuto e reso possibile la realizzazione di quest’opera. Non ultimo per importanza, anzi al primo posto, è il grazie all’Istituto storico del- la Resistenza in Toscana, che ha promosso il progetto, dato fiducia al curato- re e consentito, quindi, la presente pubblicazione. Antifascisti e antifasciste di Patrizia Gabrielli La cospirazione antifascista Se agli inizi degli anni Sessanta la storia del regime fascista in Toscana iniziò a richiamare l’interesse degli studiosi che ne misero in luce i principali caratte- ri, solo nel decennio successivo – ha sostenuto Marco Palla – si assistette a un dibattito scientifico che esaminò il tema «nei suoi aspetti più diversi e secon- do molteplici angolazioni» colmando, almeno in parte, quella lacuna che Giorgio Spini segnalava al convegno del , appuntamento che segna l’av- vio al cambiamento, favorendo anche una riflessione sulla storia dell’antifa- scismo che «in Toscana fu grande; più grande e più sofferta che in altre regio- ni d’Italia» . Fino a quella data, si poteva contare sostanzialmente sugli inter- venti dei protagonisti. Intellettuali quali Ernesto Rossi e Piero Calamandrei per Firenze, Aldo Capitini e Carlo Ludovico Ragghianti per Pisa – solo per citarne alcuni – avevano favorito una ricostruzione sulle correnti di stampo li- berale e democratico degli anni Venti, l’Italia Libera, l’Unione nazionale e . M. Palla, Firenze nel regime fascista (-), Olschki, Firenze , p. L’autore si riferisce in particolare a G. Pansini et al., La Toscana nell’Italia unita. Aspetti e momenti di sto- ria toscana, -, Unione regionale delle province toscane, Firenze ; A. Binazzi, I. Gua- sti (a cura di), La Toscana nel regime fascista, -, Olschki, Firenze . Sulla formazione dell’opposizione antifascista e i suoi caratteri, fra i lavori pubblicati a quella data cfr. F. Pieroni Bortolotti, Prime lotte a Livorno contro il potere fascista (-), in “Critica storica”, III, mag- gio , pp. -. Offriva un quadro sulle province toscane R. De Felice, La situazione dei partiti antifascisti alla vigilia della loro soppressione secondo la polizia fascista, in “Rivista stori- ca del Socialismo”, , -, pp. -. Segnano un avvio anche C. Galanti, P. Tinti, G. Ver- ni (a cura di), Contro ogni ritorno. Dal fascismo alla costituzione repubblicana, Provincia di Fi- renze, Firenze ; R. Vanni, Fascismo e antifascismo nella provincia di Pisa dal al , Giardini, Pisa . G. Spini, Toscana e fascismo, in Binazzi, Guasti (a cura di), La Toscana nel regime fasci- sta, cit., pp. -. C. Francovich, Profilo dell’antifascismo militante toscano, ivi, pp. -, p. Cfr. C. L. Ragghianti, Disegno della Liberazione italiana, Nistri-Lischi, Pisa (II ed. rivista e accresciuta ); A. Capitini, Antifascismo tra i giovani, Celebes, Trapani ; T. Co- dignola, Lotta per la libertà. Relazione del Comitato esecutivo uscente della sezione di Firenze let- ta all’Assemblea regionale dell’ febbraio , Partito d’Azione, s.l., s.a. [ma ]; G. Caloge- ro, Difesa del liberalsocialismo, Marzorati, Milano . PATRIZIA GABRIELLI Non mollare, esperienze costitutive di quell’«antifascismo insieme morale e militante, che si esprimerà con Giustizia e Libertà e caratterizzerà settori si- gnificativi della borghesia antifascista» , animato da figure di grande fama, Gaetano Salvemini «e i suoi allievi prediletti» Carlo e Nello Rosselli, da Erne- sto Rossi e Piero Calamandrei e, insieme a questi noti intellettuali , dal ferro- viere Nello Traquandi e da «due vecchi militanti» socialisti, trucidati poi dai fascisti per aver diffuso questo giornale clandestino: Consolo e Pilati . Epi- centro di questo movimento fu Firenze; successivamente si estese in altre zo- ne, come testimonia la presenza negli anni Trenta di nuclei a Carrara, Livor- no, Siena, Arezzo e Pistoia . Tra i differenti aspetti trattati al convegno del anche il rapporto con la tradizione e la disponibilità delle fonti. Per quanto concerne il primo caso, si pose l’accento sulla necessità di individuare i diversi ingredienti di quell’humus culturale e politico che pareva, se non garantire nel tempo una continuità, cer- tamente affiorare o manifestarsi con evidenza nelle diverse fasi storiche. Nel- le singole province toscane differenti tradizioni politiche confluirono, mesco- landosi, nel movimento antifascista, di cui si cominciò a individuare una più delineata topografia . Per il secondo aspetto ci si incentrò sulla disponibilità delle fonti fino a quel momento non consultabili, raccolte per lo più presso gli Archivi dello Stato, e si delineò una prima mappa di materiali ricchi di poten-