La Tradizione Teatrale E Musicale a Jesi
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STORIA della TRADIZIONE TEATRALE MUSICALE A JESI di Gianni Gualdoni Regista, Scrittore, Organizzatore, Gianni Gualdoni è “figlio d’arte” e cresce in stretto contatto con maestri d’arte del teatro musicale; Laurea in lingue e letterature straniere, segue studi di musica e teatro con il M° Massimo Bogianckino. Autore di studi e ricerche (varie pubblicazioni) e testi drammaturgici (diversi rappresentati), è invitato in comitati scientifici e convegni nazionali sul teatro musicale (Fermo Festival, Macerata Opera, et al.). Per il teatro firma regie in Italia e all’estero –spesso anche le scene- con un repertorio che va dal barocco al contemporaneo, con diverse direzioni di prima esecuzione “moderna” e “prima assoluta”. Produttore di eventi teatrali e musicali e di tournées nazionali e internazionali, ha diretto diversi festival e teatri nazionali; è consulente e direttore artistico per istituzioni culturali di livello. © 2007 STORIA DELLA TRADIZIONE TEATRALE MUSICALE A JESI NOTA DI PRESENTAZIONE Rigore accademico delle fonti, intento divulgativo della scrittura La presente “Storia” si basa su materiali e documenti di prima mano, reperiti in lunghe accurate ricerche condotte in archivi pubblici e privati: con doverosa serietà e correttezza nel trarne i dati su cui la trattazione si sviluppa. Esiti accademici di saggio scientifico, con apparato di citazione delle fonti, ne erano già stati da noi prodotti nell’opera manualistica in due volumi “Le stagioni del Teatro Pergolesi”, edita da Motta nel 1998. La forma odierna di taglio giornalistico –o, se si preferisce, narrativo- fa della sua impostazione discorsiva un preciso strumento di divulgazione, funzionale all’occasione stessa che la origina: la pubblicazione a puntate sul settimanale di Jesi “Voce della Vallesina”, tra ottobre 2006 e giugno 2007, con l’intento di calare il lettore nelle vicende del Teatro attraverso le sue varie epoche e vicende, nel rigore storico dei contenuti ma con i toni piacevoli del racconto. Più narrativi, appunto, che saggistici. G.G. 2 STORIA DELLA TRADIZIONE TEATRALE MUSICALE A JESI INDICE DEI CAPITOLI INTRODUZIONE Per una più efficace e vera immagine storica e istituzionale pag. 7 200 ANNI DI VITA. ANZI, QUASI 300 - LA “VOLONTÀ TEATRALE” DI UNA COMUNITÀ - PRESENTARSI CON IL VERO BLASONE I - LA “VITA TEATRALE” PRIMA DEL TEATRO 1. Dai vicoli scuri del basso medioevo pag. 12 SPETTACOLO ALTO, SPETTACOLO POPOLARE - LA “PIAZZA” DI JESI, NELLA MARCA D’ANCONA - TEMPO DI FIERA, TEMPO DI SPETTACOLI 2. Quel “turpe abuso” frequente nelle chiese pag. 16 ARRIVANO I “COMMEDIANTI” - LA “RIVOLUZIONE” DEL 1562 - BUFFONI, ISTRIONI… INFAMI 3. Una nuova era teatrale per un mondo “nuovo” pag. 20 UN PANORAMA COMPOSITO - NELLA SALA DEL MAGISTRATO – PROFILO SOCIALE DELLA CITTÀ DI JESI 4. Rare “splendidezze”: i teatri dell’Accademia pag. 24 IL MONDO RAFFINATO DI PALAZZO RUSTICUCCI - NEI SALONI E NEI GIARDINI… - A GODER LE MUSICHE DEI DRAMMI 5. Il “teatro senza teatro”: la musica si fa popolare pag. 28 IL FILONE DEVOZIONALE - TRA IL SERMONE E L’OPERA BAROCCA - “INTELLIGHENZIA” LAICA ED ECCLESIASTICA 6. Tutto l’anno tra suoni, canti e rappresentazioni pag. 32 VERSO L’ASSETTO DEFINITIVO - IL SISTEMA DELLA MUSICA - LE STRUTTURE PRODUTTIVE 7. Musica “nei festini, pubblici o privati” pag. 36 LA DIFFUSIONE DELLA MUSICA - CONCERTI AD USO DOMESTICO - LA NECESSITÀ DEL TEATRO 8. Nasce e cresce il “sogno del montirozzo” pag. 40 I TEMPI SONO MATURI - PER PUBBLICO DECORO E ONESTO DIVERTIMENTO - IL SOGNO SI INFRANGE 3 II - LA SEDE STABILE DEL TEATRO 9. Un piccolo capolavoro di imprenditoria privata pag. 45 IL TEATRO DEL LEONE - UN NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE - IL “SACRO” SI SUONA IN SETTEMBRE 10. Il mondo nuovo del Teatro “fuori porta” pag. 49 DAI PALCHETTI DEL “LEONE” - DONNE IN SCENA, FINALMENTE! - UNA RARA ECCEZIONE PER IL GRANDE EVENTO 11. La parabola artistica del Teatro “del Leone” pag. 53 NIENTE PROSA AL “LEONE” - LA “FARSETTA IN MUSICA” – RIAFFIORA L’ANTICO SOGNO: IL TEATRO AL MONTIROZZO 12. Cittadini, ecco a voi il Teatro “Concordia” pag. 58 LA VOLONTÀ VINCE LE DIFFICOLTÀ - SU IL SIPARIO! CON BEFFA… - IL “SOGNO DEL MONTIROZZO” SI REALIZZA - PREFERIBILMENTE A CARNEVALE 13. La stagione teatrale: come funziona, chi paga pag. 62 IL CARNEVALE 1817, ALLA MODA CON LANARI E ROSSINI - VEGLIONI E TOMBOLA, PASSEGGI E “STECCATO” - IL MUNICIPIO INIZIA A CONTRIBUIRE 14. Il Teatro veicolo di economia e benessere pag. 66 COSÌ PARLÒ IL GONFALONIERE - DA EVENTO PRIVATO A EVENTO SOCIALE - QUANDO NACQUE L’ASPETTO ATTUALE 15. 1830-70: gli “anni ruggenti” del Teatro “Concordia” pag. 70 LA STAGIONE PRINCIPALE SI SPOSTA A SETTEMBRE - QUANTO METTE IL COMUNE - LA CITTÀ S’APPROPRIA DEL TEATRO - ANNO SPONTINIANO ’75 16. Colpo di scena moderno: arriva la luce elettrica pag. 74 VAMPATE IN SALA… A CARICO DELL’IMPRESARIO - TRA GLORIE E TRIONFI, LO SPETTRO DELLA CRISI - IN NOME DI PERGOLESI 17. Al “Pergolesi” va in scena la crisi del teatro pag. 78 NIENTE SOLDI DAL COMUNE - “IL PUBBLICO PAGA E MERITA DI MEGLIO!” - JESI IMPAZZÌ PER CARMEN 18. Teatro di terz’ordine. No, di secondo ordine pag. 82 “CAVALLERIA RUSTICANA” SCUOTE GLI ANIMI - IL MERCATO DEL “FUORI STAGIONE” - L’ALBA DEL NUOVO SECOLO 19. Ricerca del repertorio, alla ricerca dell’anima pag. 87 LA “NOVITÀ” RIACCENDE L’INTERESSE - AVANTI WAGNER! ANZI, BERLIOZ… - ESPLODE IL “FENOMENO OPERETTA” 20. Dalla crisi del teatro alla fine del Condominio pag. 91 DOPO LA PRIMAVERA, L’INVERNO - POLEMICHE FEROCI CONTRO LA PROPRIETÀ - LA CRISI FINALE: SI VENDE 4 III - IL TEATRO “COMUNALE” 21. Si apre una nuova era: il Teatro è pubblico pag. 96 PROPRIETÀ PUBBLICA, GESTIONE PRIVATA - LA POLITICA TEATRALE DEL FASCISMO - REPERTORIO: DA “ATTUALITÀ” A “PATRIMONIO CULTURALE” 22. Le Celebrazioni del 1936 avviano la rinascita pag. 100 LA FESTA S’ALLUNGA: OLIMPIADE SLITTA AL ’37 - NUOVE PROSPETTIVE: A JESI DA TUTTO IL MONDO – LA RINASCITA: ARRIVANO I GRANDI CANTANTI 23. Dal baratro della guerra un nuovo grande fermento pag. 104 IL NUOVO VOLTO DEL TEATRO LIRICO - SIAMO VIVI: SI RICOMINCIA - UN’OCCASIONE PERDUTA 24. “La tradizione locale non ha più mordente”… pag. 108 ANCORA UN GRANDE EVENTO PERGOLESIANO - IL REGISTA, QUESTO SCONOSCIUTO - LA CRISI D’IDENTITÀ DEGLI ANNI ‘50 25. Il Sindaco Carotti guida la riscossa lirica pag. 112 SEMPRE IN MANO AGLI IMPRESARI - ANCORA SPONTINI, POI SOLO REPERTORIO… - IL SINDACO CHIAMA A RACCOLTA L’ÉLITE CULTURALE 26. Il Festival Internazionale dell’Opera da camera pag. 116 LA SVOLTA DI CASAVOLA DANESE - NASCE IL FESTIVAL INTERNAZIONALE - JESI “SALISBURGO D’ITALIA” 27. Anni ‘60: il Centro-Sinistra “pubblicizza” il Teatro pag. 120 L’IMPRESARIO PERUCCI: UN NUOVO CORSO ISTITUZIONALE - NEL ‘66 UNA RETE LIRICA SU TUTTA LA REGIONE - IL SISTEMA LIRICO MARCHIGIANO IV - NELL’OLIMPO NAZIONALE: “TEATRO DI TRADIZIONE” 28. Il “Pergolesi” è “Teatro di Tradizione” pag. 126 IMPORTANTI SVILUPPI ISTITUZIONALI - IMPULSO PRODUTTIVO: ORCHESTRA, CORO, TECNICI - IL NUOVO AVVIO DEL 1968 29. Sfide e vittorie culturali degli anni ‘70 e ’80 pag. 130 REPERTORIO, GRANDI NOMI E ANCHE TITOLI NUOVI - LA CREAZIONE DI NUOVO PUBBLICO - L’ATTENZIONE A ROSSINI, POI SPONTINI, PERGOLESI… - IL MEMORABILE FESTIVAL “PERGOLESI OPERA OMNIA” - LA LUNGA RINCORSA PERGOLESIANA 30. La frontiera produttiva: dalle Marche alla Corea pag. 136 UNA RETE NAZIONALE: PADOVA-COSENZA, VIA FOGGIA - SULLE ALI DELLA LIRICA JESI SBARCA A SEUL - LA RETE LIRICA MARCHIGIANA “ESPORTA” FUORI REGIONE - IL “FRENO TIRATO” DEL COMUNE 31. Evoluzioni artistiche degli ultimi vent’anni pag. 140 UN NUOVO DIRETTORE DAL “S. CARLO” DI NAPOLI - LA BREVE STAGIONE DEL TENORE MERIGHI - CAVALLARO E LA “CIVILTÀ MUSICALE MARCHIGIANA” - L’EREDITÀ DEI RAGGIUNGIMENTI CULTURALI E PRODUTTIVI 5 V - ARIA DI PRIVATIZZAZIONE 32. Cronache del presente: il Teatro va alla Fondazione pag. 145 LA PRIMA FONDAZIONE “PERGOLESI-SPONTINI” - LA NUOVA FONDAZIONE DELLE POLEMICHE - UNA SVOLTA STORICA… TUTTA IN SALITA 33. A Jesi anche la cultura va alla “privatizzazione” pag. 149 QUOD FECIT CENTRO-SINISTRA, QUOD FACIT SINISTRA-CENTRO - IL “NUOVO ORDINE”: PRIVATIZZAZIONE – TEATRO “EX-COMUNALE”: FINE DI UN CICLO STORICO E POLITICO CULTURALE - LA STAGIONE RICORDA MOZART, MA DIMENTICA SPONTINI… 34. Il futuro: strade nuove, con 210 anni di storia pag. 154 PANORAMA RAGIONATO DELLE DIFFICOLTÀ - PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO - UN PROGETTO CULTURALE CHIARO E FORTE - LA STORIA E IL NOME: L’IDENTITÀ ***** POST SCRIPTUM 35. Fondazione: fine (annunciata) di un sogno? Pag. 159 NEL 2008 SOLO 7 SERATE D’OPERA: MAI COSÌ POCHE DAGLI ANNI ’60 – STAGIONE LIRICA “MINI”, “PERGOLESIDANZA” CANCELLATA - SVANITA L’UBRIACATURA, I NODI VENGONO AL PETTINE - UN CREDITO CHE NON COPRE NEMMENO LA VALLESINA - ILLUSIONI PERDUTE: IL “POLO TEATRALE DEI CASTELLI” 6 STORIA DELLA TRADIZIONE TEATRALE MUSICALE A JESI di Gianni Gualdoni INTRODUZIONE Per una più efficace e vera immagine storica e istituzionale In un nostro studio del 1994 sulla storia teatrale di Jesi (“Il romanzo del Leone”, pubblicato dal Comune di Jesi nel volume speciale dedicato a “Pergolesi e il suo tempo”), accennavamo per la prima volta ad un primato che il Teatro “Concordia-Pergolesi” vanta a livello nazionale e cioè “di più lunga attività ininterrotta nella struttura originaria”: che nel suo caso risale all’anno stesso dell’inaugurazione, il 1798. Tale condizione è deducibile dalla storia e cronologia dei maggiori teatri, valutando i due parametri di riferimento: la continuità produttiva e la struttura originaria come sede di quella. Se diversi sono i teatri di comprovata attività continuativa che risalgono a prima del 1798, il numero si abbatte ove si considerino le strutture andate distrutte e poi ricostruite (come il San Carlo di Napoli, la Scala di Milano o il Regio di Torino, per esempio), nonché quelle arrivate intatte ai nostri giorni ma la cui attività ha subito lunghe interruzioni per altri motivi. Pertanto, basta comparare tra loro gli odierni “Teatri di Tradizione” e le sedi degli Enti Lirici Autonomi –che sono i soggetti di più certa continuità programmativa– per giungere alla conclusione indicata: solo il Comunale di Bologna (attivo dal 1763), ad una veloce ricognizione risulta rispondere ai detti parametri meglio del Teatro jesino.