I fattori di pressione

Rifiuti Siti contaminati Rumore Radiazioni differenze fralediverseRegioniperquantoriguardala normativa nazionale piuttosto severa, esistono grandi prattutto nelmondooccidentale.InItalia,afrontediuna di politicaambientalepiùimportantie diffuse so- La gestionedeirifiutiècosìdivenutaunadellequestioni dei prodotti. sostenibilità ambientaleedeconomicadelciclodivita pare oggisuperataesitendeavalutaresempredipiùla to residualesenza più nessunapossibilità di utilizzo,ap- energetiche. L’idea di rifiuto come “scarto”, cioè elemen- che unadispersionediimportantirisorsematerialied to dellapressionesullevariecomponentinaturali,oltre punto divistaambientaleessarappresentaunincremen- miglioramento del tenore di vita dei cittadini, mentre dal pari passoconl’aumentodelbenesserematerialeeil ziati, raccoltedifferenziateealtri rifiutinoncompresinelleraccoltequalioliiusati,batterie epile,medicinaliecc. *la produzioneriportataèquella indicatadallaRegionePiemontecomePTcioèproduzione totalecomprendenterifiutiindifferen L I fattoridipressione-Rifiuti Gestione rifiutispeciali pericolosi Produzione rifiutispeciali non pericolosi Produzione rifiutispeciali Gestione rifiutiurbani Raccolta Differenziata Indicatore /Indice Produzione rifiutiurbani* 68 a produzionedirifiutipermoltotempoèandata

RSA Asti Rifiuti R P P R R DPSIR P Arpa Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Regione Piemonte Regione Piemonte Fonte deidati Regione Piemonte t/anno t/anno t/anno t/anno % Unità dimisura ab*anno t/anno ekg/ dell’ordine dell’80%. recupero perquestotipodirifiutisonomoltoelevate, quanto accadenelrestodellaregione,lepercentualidi speciali èallineataallamediaregionalee,similmentea a porta”diraccoltadifferenziata.Laproduzionerifiuti dei rifiutiavviatecontemporaneamenteaisistemi“porta l’efficacia dellepolitichediriduzionedellaproduzione è di504kg/abitanteperanno.Tale situazioneconferma 441 kg/abitanteperanno,controlamedia regionaleche valore livello di raccolta differenziata e presenta il più basso La provinciadiAstisiponealterzopostoinPiemonteper ogni regione. sono presentianchefralediverseprovinceall’internodi scarica ecc.Tali differenze,sepureinmisurapiùridotta, recupero siadimateriacheenergia,ilricorsoalla- produzione, lepercentualidiraccoltadifferenziata, Provincia Comune Provincia Comune Provincia Provincia Comune Provincia Copertura geografica Comune Provincia pro capite diproduzionerifiutiurbani,paria 2008 2008 2008 2009 2009 Anno diriferimento 1999-2009 1 1 1 1 1  Trend - (253 kg/abitante). abitante) risultanoinferiori del 25% alla mediaregionale lare ivaloridelrifiutoindifferenziatoprovinciale(191 kg/ livello regionale(441 kg/ab/annocontro504),inpartico- sono inferioridiquasiil13%rispettoallostessodato a I rifiutiurbaniprocapitedellaprovincianell’anno2009 a partiredal2006l’aumentosifapiùmarcato. presenta unadecisadiminuzionediproduzione,anche se no apartiredal2003,annoincuilaprovinciadiAsti nale (+8%).Sipuònotarecomeidueandamentidiverga - porzionalmente piùridotto(+7%)rispettoaldatoregio - 1999-2009 perlaprovinciadiAstiunincrementopro- zioni delnumerodiabitantiresidenti,mostranelperiodo permette di effettuare valutazioni svincolate dalle varia- L’analisi deidatidiproduzioneprocapite (grafico), che pari al5%. urbani delPiemonte,afrontediunnumeroabitanti vincia diAstihaprodottocircail4,4%tuttiirifiuti minuzione dello0,7%rispettoal2008,risultachelapro- per l’anno2009ammontaa2.241.257 tonnellate, indi- con laproduzionedirifiutiurbanialivelloregionale,che un incremento(+2,7%)rispettoal2008.Dalconfronto monta nel corso dell’anno 2009 a97.499 tonnellate, con La produzionedirifiutiurbaniinquestaprovinciaam- partire dal2006. negli anni 2003-2005 e una ripresa della produzione a mento risultamenomarcato,conunadiminuzionegià quantitativi prodotti.NellaprovinciadiAstitaleanda- tre neidueannisuccessivisiosservaunariduzionedei avuto unabattutad’arrestogiàapartiredal2007, men- produzione dirifiutiurbaninelterritorioregionaleha si rilevachelatendenzaaunacontinuacrescitanella Analizzando laseriedidatirelativaalperiodo1999-2009 Fonte: RegionePiemonte Tabella 9.1–Produzionetotalerifiutiurbani-anno2009 Piemonte Asti Produzione rifiutiurbani Totale 2.241.257 97.499 tonnellate Pro capite 504 441 (kg/ab)*anno Pro capite 1,381 1,208 (kg/ab)*giorno Fonte: RegionePiemonte.ElaborazioneArpaPiemonte urbani procapite-anni1999-2009 Figura 9.1–Andamentodellaproduzionetotaledirifiuti Figura 9.2 Fonte: RegionePiemonte.Elaborazione ArpaPiemonte feriori alchilo,checostituisconoidueterzidellaprovincia. no i piccolicomuni con produzioni va unamolteplicitàdisituazioni,dovecomunqueprevalgo- Analizzando infine le produzioni a livello comunale si osser- kg/ab*g kg/ab*anno 3 4 5 0 0 0 1,1 -1,2 1,5 -1,6 0 0 0 1,3 -1,4 0,8 -1,0 0,4 -0,7 – Produzionetotalerifiutiurbaniprocapite-anno2009 1 9 9 9 2 0 0 0 2 0 0 1 A 2 s 0 t 0 i 2 2 0 0 3 I fattoridipressione-Rifiuti 2 0 0 4 procapite 2 0 0 5 2 P 0 i 0 e 6 kg/ab*g m giornaliere in- o 2 n 0 t e RSA Asti 0 1,1 -1,2 1,5 -1,6 7 1,3 -1,4 0,8 -1,0 0,4 -0,7 2 0 0 8 69 2 0 0 9 Fonte: RegionePiemonte.Elaborazione ArpaPiemonte Figura 9.3–Raccoltadifferenziata-anno2009 umida (23%),seguitedalvetro(17%). ziato sonolacartaecartone(25%)frazioneorganica zione merceologica dei rifiuti raccoltiin modo differen- Le tipologiecheincidonomaggiormentesullacomposi- tuali aldisottodel35%. l’88,3%). Rimangonoperòancora39comuniconpercen- centuale di raccolta differenziata (il primo nel 2008 con stato nel2009ilsecondocomunedellaRegioneper- 75%, fracuiilcomunediCantaranacheèall’85,5%ed il 75%e10 comunipresentanovaloripercentualioltreil ferenziata 40comuni,altri19sonocompresifrail65%e tano unapercentualefrail45%e64%diraccoltadif- All’interno dellaprovincia,conilcomunediAstipresen- regionale cheèdel49,5%. 2008 esicollocaampiamentealdisopradellamedia ferenziata del45%stabilitodalDLgs152/06perl’anno superato (frail2004e2005)l’obiettivodiraccoltadif- 56,4% nel2009;laprovinciahapertantogiàraggiuntoe avuto unacontinuacrescita,dal18,3%nel2002 al avviati allaraccoltadifferenziatainprovinciadiAstiha Nel periodo1998-2009,lapercentualedirifiutiurbani I fattoridipressione-Rifiuti Fonte: RegionePiemonte Tabella 9.2–Raccoltadifferenziata-anno2009 Piemonte Asti Raccolta differenziata 70 c c o 7 o n 4% m

R c u c o D : 6 n o

n 19 4% i

m

6 R u 5 D : n -

4 i

RSA Asti

4 0 5 - 1 6% c c o o 7 m n 5

u % R n 3 : D i

4 10

> % 8 = % 49,5 56,4 Raccolta differenziata% c c 4 o o 5 m 4 n % 2%

u R : n

D

i 4

9 <

Fonte: RegionePiemonte.ElaborazioneArpaPiemonte - anno2009 Figura 9.4–Composizionemerceologicaraccoltadifferenziata Figura 9.5–Raccoltadifferenziata-anno2009 Fonte: RegionePiemonte.Elaborazione ArpaPiemonte

m c Percentuale (%)

M o m a M 1 n t e e e 5 2 t u t e t r a % % a l i n t a l l i l l i i l i t

e c o e 55 -64 45 -54 65 -74 35 -44 i >= 75 r < 35 i P l a 1 s % V t 1 i c e 7 a t % r o L e 4 g % n o

T e 1 s % s i l i c C a 2 a r 5 r t o t % a n I n

e e g

e o

m R 2 % b a r e a Percentuale (%) e n t i

F o r r p a 2 S g o z 3 a 1 f 55 -64 45 -54 65 -74 35 -44 t >= 75 a i < 35 % n a o 1 l i t c n % c u i e a

r e e

re produzionedeirifiutida impiantiditrattamento,a (18%). Rispettoal dato regionalesiosservaunamaggio- prodotti dalla lavorazione dei metalli edellaplastica quelli dacostruzioniedemolizioni(20%)ancheirifiuti operazioni ditrattamentodeirifiutiedelleacque(31%), Le principali tipologie prodotte sono i rifiuti derivanti da no comunquesoloil4%deltotalepiemontese. sono ridotti.Irifiutiprodottinellaprovinciarappresenta - 2007, mentrealivelloregionaleiquantitativiprodottisi 265.000 tonnellate,inaumentodioltreil5%rispetto al fiuti prodottonel2008inprovinciadiAstièpariaquasi seppure conqualcheeccezione.Ilquantitativoditaliri- mente alladichiarazionedeirifiutispecialinonpericolosi, 2007 (dichiarazioneeffettuatanel2008),obbliganuova - lo UnicodiDichiarazioneambientale)che,apartiredal losi sono stati ricavati dall’elaborazione del MUD (Model- I datirelativiallaproduzionedirifiutispecialinonperico- tutta laregione. 2009 oltre24.000tonnellatedimateriale,circail7% organici dacucina,potatureesfalci,cheharicevutonel consortile, unimpiantodicompostaggiochetrattascarti esiste, oltreallapiattaforma di selezione e valorizzazione no raccoltoinmododifferenziato,nellaprovinciadiAsti Per quantoattiene,invece, alla gestionedelrifiutourba- esistono impiantidiincenerimento. in discarica, in quanto attualmente nella provincia non biologico vienesuccessivamenteavviatoasmaltimento il rifiutostabilizzatoinuscitaaltrattamentomeccanico- una quotamoltoridotta,tuttaviasidevesottolineareche fiuto. Losmaltimentodirettoindiscaricaèlimitatoad quale hauneffettodiriduzioneinpesoevolumesulri- canico-biologico (TMB)diselezioneestabilizzazione,il ha riguardatoquasicompletamenteiltrattamentomec- rimanente, avalledellaraccoltadifferenziata,nel2009 ziata; lagestionedellaquotadirifiutoindifferenziato rifiuti urbaninellaprovinciadiAstièlaraccoltadifferen- Come vistoinprecedenza,laprimaformadigestionedei Produzione rifiutispecialinonpericolosi Gestione rifiutiurbani rifiuti specialidacostruzioni e demolizioni. N.B.: sono esclusi i rifiuti urbani indifferenziati macompresi i Fonte: ArpaPiemonte Tabella 9.3 Fonte: RegionePiemonte.ElaborazioneArpaPiemonte è paria40.056tonnellate diretto +quotaresidualedatrattamentomeccanico-biologico) Lo smaltimentocomplessivoindiscarica(quotada Figura 9.6 – Impianti di gestione dei rifiuti urbani - anno 2009 (12%) edirifiutiinorganicidaprocessitermici(7%). Vi sonopoiapporticonsistenti di rifiutida imballaggio minore dellamediaregionale. ti dacostruzioniedemolizioniincidonoperunaquota urbani eassimilatidiValterza, mentreirifiutiprovenien- causa del Polo di selezione e stabilizzazione dei rifiuti Piemonte Asti tonnellate 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000 0 – Produzionerifiutispecialinonpericolosi-anno2008 24.300 Compostaggio 364.125 Asti indiscaricaall'incenerimento 34.570 Direttamente Piemonte 343.938 al 6.880.328 264.666 Produzione tonnellate T I fattoridipressione-Rifiuti MB 2.591 Direttamente 657.206

RSA Asti - Direttamente 85.056 71 mento deglioliesauriti(10%). della plastica(25%),oltre che daoperazioniditratta- dalla lavorazioneetrattamentodisuperficiedeimetalli e ite daoperazionidicostruzioneedemolizione(41%) e Le principalifontidioriginequestirifiutisonocostitu - al 3,7%diquantoprodottoinPiemonte. te, afrontediunaproduzionerifiutispecialitotalipari munque soltantol’1,8%deltotaledellaregionePiemon - I rifiutiprodottinellaprovinciadiAstirappresentanoco - minuiti. mentre alivelloregionaleiquantitativiprodottisonodi - ed èinaumentorispettoall’annoprecedente(+26%), 2008 inprovinciadiAstièpariacirca12.700 tonnellate, Il quantitativodirifiutispecialipericolosiprodottinel I fattoridipressione-Rifiuti Figura 9.7–Produzionerifiutispecialinonpericolosi-anno2008 Fonte: ArpaPiemonte tonnellate Produzione rifiutispecialipericolosi 72 1.001 -5.000 n.d. 30.001 -100.000 15.001 -30.000 0,01 -500 501 -1.000 5.000 -15.000

RSA Asti tonnellate 1.001 -5.000 n.d. 30.001 -100.000 15.001 -30.000 0,01 -500 501 -1.000 5.000 -15.000 Figura 9.8–Produzionerifiutispecialipericolosi-anno2008 Fonte: ArpaPiemonte Fonte: ArpaPiemonte Tabella 9.4–Produzionerifiutispecialipericolosi-anno2008 Piemonte Asti tonnellate n.d. 101- 250 501 -4.500 0 -5 51 -100 5,01 -50 251- 500

698.153 12.697 Produzione tonnellate tonnellate

n.d. 101- 250

501 -4.500 0 -5

5,01 -50 51 -100

251- 500 Fonte: ArpaPiemonte Figura 9.9–Gestionedeirifiutispeciali-anno2008 Fonte: ArpaPiemonte Tabella 9.5–Produzionerifiutispecialipericolosi-anno2008 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 19 4 18 3 17 2 20 16 15 CER Famiglia 1 s r e r m a e c l 8 a c t u 8 r 4 1 l u i p t s 0

% i 4 p t m m e a % i % Oli esauriti superficiale metallieplastica Lavorazione etrattamento ricopertura metalli Rifiuti inorganicidaltrattamentoe Rifiuti inorganicidaprocessitermici Industria fotografica sigillanti, inchiostri Produzione eutilizzovernici, Processi chimiciorganici Processi chimiciinorganici e carbone Trattamento delpetrolio,gasnaturale Produzione conciariaetessile Ricerca medicaeveterinaria Lavorazione legnoeproduzionecarta Costruzione edemolizione Agricoltura, cacciaepesca Totale complessivo apparecchi fuoriuso,ecc.) Altri fuoricatalogo(veicolie differenziate Rifiuti urbanieassimilabiliraccolte Impianti ditrattamentorifiutieacquereflue Imballaggi, straccieindumentiprotettivi Sostanze organicheusatecomesolventi Principale originedelrifiuto Estrazione elavorazioneminerali e p r l e a t o r i r o n l

d i t 3

i t t

i m o %

i p

e i

n d t i o

P i e m A s o t n i t e - 47.942,47 9,72 17.847,63 0,11 683,59 970,18 160,69 - 295,9 0,89 3.025,24 54.016,93 6.119,85 11.080,74 507,38 264.665,53 5.865,64 83.158,63 32.979,96 - tonnellate pericolosi Rifiuti non 1.290,32 3.111,90 457,87 41,94 36,73 134,51 288,68 46,03 0,01 - 375,78 - 5.277,26 - 803,68 - 20,45 147,16 536,19 128,97 pericolosi Rifiuti 12.697,49 d i s c 6 a % r d i c i s a 1 c 3 a 1.290,32 51.054,37 467,59 17.889,57 36,84 818,1 1.258,87 206,72 0,01 295,9 376,67 3.025,24 59.294,19 6.119,85 11.884,42 507,38 5.886,09 83.305,79 33.516,15 128,97 totali Rifiuti speciali 277.363,03 % r i c a inerti néperrifiutispecialinonpericolosiopericolosi. la provinciadiAstinonesistononédiscaricheperrifiuti meccanico biologico dei rifiuti urbani.Si segnala chenel- lopiù deirifiutistabilizzatiderivantidaltrattamento urbani eassimilabiliesistenteinprovincia.Sitrattaper- smaltito nell’unicadiscaricadiprimacategoriaperrifiuti cia, corrispondentia40.000tonnellatecirca,èinfine Il 13%deirifiutispecialinonpericolosigestitiinprovin- smaltimento. sito preliminare(D13-14-15),precedentiallefasidi sottoposti araggruppamento,ricondizionamentoedepo- Anche inquestocasononsonoriportatiiquantitativi (D8), einpiccolaparteatrattamentofisico-chimico(D9). per lamaggiorpartesottopostiatrattamentobiologico dal depositoindiscarica,sonocirca10.000 tonnellate, I rifiutisottopostiadoperazionidismaltimento,diverse costruzione edemolizione. si irifiutiurbaniindifferenziatimacompresiquellida quelle vere e proprie direcupero. Nel calcolo sono esclu- 12-13), inquantositrattadioperazionipreliminaria tivi alleoperazionidiscambio,messainriservaecc.(R11- e deimetalli(R4).Nonsonoconsideratiquiicodicirela- inorganiche (R5),disostanzeorganichenonsolventi(R3) principali attivitàdirecuperosonoquellesostanze l’83% èavviatoarecupero(oltre250.000tonnellate).Le late dirifiuti(il3,6%deltotalePiemonte),cuioltre Nella provincia di Asti sono gestite circa 300.000 tonnel- Gestione rifiutispeciali s r e r m a e c l 8 a c t u 8 r 4 1 l u i p t s 0

% i 4 p t m m e a % i % e p r l e a t o r i r

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P i e m A s o t n i t e I fattoridipressione-Rifiuti d i s c 6 a

RSA Asti % r d i c i s a 1 c 3 a % r i 73 c a Asti -anno2008 Tabella 9.7–Attivitàdirecuperodeirifiutispecialiinprovincia di Fonte: ArpaPiemonte Fonte: ArpaPiemonte Fonte: ArpaPiemonte I fattoridipressione-Rifiuti Tabella 9.6–Gestionedeirifiutispeciali-anno2008 vincia diAsti -anno2008 Tabella 9.8–Smaltimentoindiscaricadeirifiutispecialipro- R4 R5 R1 R3 R2 discarica Tipologia Gestione Tipo di Totale Per Assimilabili Per Speciali Per Inerti Asti Piemonte 74 composti metallici Riciclo/recupero deimetallie inorganiche Riciclo/recupero dialtresostanze produrre energia combustibile ocomealtromezzoper Utilizzazione principalecome biologiche) compostaggio ealtretrasformazioni solventi (compreseleoperazionidi organiche nonutilizzatecome Riciclo/recupero dellesostanze Rigenerazione/recupero disolventi Totale Descrizione attivitàrecupero RSA Asti discarica RS in 39.660,08 tonnellate 576.334,34 non pericolosi Rifiuti speciali tonnellate 39.660,08 39.660,08 - - recupero RS a 250.375,41 6.645.154,88 pericolosi Rifiuti speciali - - - - 70.399,42 2.825,10 tonnellate 41.524,78 250.153,43 135.404,13 pericolosi speciali non Rifiuti smaltimento RS a 9.528,60 1.187.158,29 221,46 221,98 239 pericolosi speciali Rifiuti 285 totali Rifiuti speciali 39.660,08 39.660,08 - - totali RS gestiti 299.564,09 8.408.647,51 41.746,24 70.399,42 2.825,10 totali speciali Rifiuti 285 250.375,41 135.404,37 provincia diAsti (esclusodiscarica)-anno2008 Tabella 9.9–Altretipologiedismaltimentodeirifiutispecialiin Fonte: ArpaPiemonte D9 D8 Gestione Tipo di Totale biologico Trattamento calcinazione, ecc.) essiccazione, evaporazione, (ad esempio fisico-chimico Trattamento smaltimento attività Descrizione 9.404,60 tonnellate pericolosi speciali non Rifiuti 124 9.528,60 - pericolosi speciali Rifiuti - - 9.404,60 speciali totali Rifiuti 124 9.528,60 ni, coordinatedallaProvinciadiAsti,hannomessoincampo pergarantirelagestionedelciclointegratodeirifiuti: Direttiva 98/2008/CErecentementerecepitadalGoverno Italiano.Molteplicisonostateleazionicheamministrazio- approvato conDGPn.5974del18/03/1998,questavalutazionepositivaavvieneancheallalucedeicontenuti della della programmazioneeffettuata,tral’altro,attraversol’adozionedelProgrammaProvincialediGestione dei Rifiuti L’attuale compagineastigianadelciclointegrato deirifiutièindubbiamenteunarealtàpositivaevirtuosa,risultato ciclo integratoealletematicheambientaliconnesse. ro) econilvicinoterritorioalessandrinoperlefuturestrategieimpiantisticheèinsestessaunarispostaalgoverno del tal sensol’azione provinciale di sottoscrizione di Protocollicongli attori locali(rimodulazionedell’invasodiCerroTana- tematica al fine di evitare che l’evoluzione in itinere possa procrastinare la programmazione e le scelte del territorio: in ne dellestesseATO eallasoppressionedeiconsorzidifunzioni.LaProvinciahacomunqueseguitoinmodoattentola di riattribuirelecompetenzeinunmomentocuilaRegioneprocedevanelpercorsoiniziato2008ridelimitazio - cui lapiùrecentenormativahasoppressoleATO, exart201 delDLgs152/06s.m.i.,demandandoalleRegioniilcompito Occorre sottolinearecheilquadronormativoèsoggettoadunafaseevolutivacompositaecomplessanella misurain piena concordanzadiintenticongliEntigovernodelsettorerifiuti,costituendonepermoltiversiilbraccio operativo. sere interamentediproprietàdeiComuniastigiani,GAIASpahasvoltolapropriaattivitàindustrialeesocietaria in mazione delCSRA,acuièstataattribuitalaproprietàegestionedegliimpiantiastigiani:percaratteristica dies- segnalata lapresenzadiunulterioreattorefondamentalevaleadiresocietàGAIASpa,nataanch’essadalla trasfor- Nel panoramaastigianodellagestionedelciclointegratodeirifiutiurbani,oltreallaProvincia,ComunieConsorzio, va rifiuti urbaniinconformitàalladisciplinadisettore,alPianoRegionaleeprogrammaProvincialegestionedeirifiuti. Ambito previstealCapoIIIdellagiàcitataLR24/02 -ossialefunzionidigovernodelsistemaintegratogestionedei parziale delConsorzioSmaltimentoRifiutiAstigiano(CSRA),indata3Gennaio2005,svolgelefunzionidiBacinoe Il ConsorziodiBacinoperiRifiutidell’Astigiano (CBRA),Entelocaleformatosiinseguitoatrasformazioneperscissione Autorità d’Ambito; irestantitrecomunihannoavutoderogaalconsorziamentoconilcostituitoEntediBacinoprovinciale. Dei 118 Comuni astigiani, 115 hanno aderito ad un unico Consorzio del territorio Astigiano che assolve anche alle funzioni di convenzione diAutoritàd’Ambito. Comuni adempiessero a quantoprevistodallaLR24/02 costituendounoopiùConsorzidiBacinoesottoscrivendola In ottemperanzaaquantoprevistodallanormativanazionaleeregionale,laProvinciadiAstisièadoperataaffinchéi Le rispostedellaProvincia - l’attivazionedelleraccoltedifferenziatedeirifiutiche hannoportatomolterealtàcomunaliaraggiungerelivellidi% - larealizzazionediunimpiantisticacheconsentisse chiusuradelciclo; - unacomunicazionefinalizzataamigliorareleperformance delciclointegrato. - l’introduzione,contestualmenteallosviluppodelleraccolte differenziate,dipoliticheprevenzioneallaproduzionedei Rifiuti a consentirealterritorioastigianodiraggiungereil56,6% di RDnel2009; RD superioriall’obiettivonormativodel65%daraggiungersi al2012 elastessacittàdiAstiasuperare il60%,fino rifiuti conrisultatisignificativitantodavantare,alivello regionale,lapiùbassaproduzioneprocapitedirifiuti;

RSA Asti 75 di unconvegnodedicatoproprio allacorrettagestionedeirifiutiunaborsaarete in cotonebiodegradabile. che stannoportandoilnostro pianetaalcollassoambientale”. IntaleambitolaProvincia diAstihadistribuitonelcorso do nuovivalori,modelliestili divitaalternativiaquelliconsumistici,espressione ingordigiaecausadisprechienormi importante: “sonoipiccoligesticompiutiquotidianamente datantiindividuichepossonofareladifferenza,trasmetten- campagna che attraverso il suo claim apparentemente minimale promuove un impegno serio e diffonde un messaggio cemente diventandone completamente coscienti e attuando semplici accorgimenti per poterli prevenire. Si tratta di una tratta diunacampagnatotalmentepropositivachevuole dimostrarecomesiafacilemodificarestilidivitaerratisempli- La ProvinciadiAstiaderisceall’iniziativapromossadall’Associazione ComuniVirtuosiconilprogettoPorta la Sporta.Si Progetto Porta laSporta cittadini eagliEntil’invitoamettereincampoleazioni peraffrontarelesfidecheilterritorioastigianodovrà. na deldifferenziareirifiutisenzamancarel’occasioneperfarconoscerel’impiantisticaesistenteerivolgere atuttii inviata atuttalapopolazioneprovincialecostituitadatrepiccolivolumetticonl’intentodisemplificarel’azione quotidia- dalla ProvinciadiAsti,conlacollaborazioneCBRAeGAIASpa,campagnacomunicazione“ilrifiutodove lometto?” con ilorocomportamentiincidonosignificativamentesulquadrogenerale:intalsensoèstatapromossa e realizzata Un elementofondamentaledelciclointegratoèlafattivacollaborazionedeicittadiniche,inquantoproduttori dirifiuti, Campagna dicomunicazione“ilrifiutodovelometto?” muni dispongonodiunAlboCompostatori. di queste a oltre 16.000 viene riconosciuta una riduzione, percentuale o una tantum, sulla Tarsu o TIA, infine già 53 Co- compostiere distribuitenelterritorioastigianosianopariaoltre23.000conunapopolazioneinteressata superiore al20%, mografica) dove la pratica interessa quasi il 100% delle utenze domestiche. In una recente indagine si è rilevato come le bacino astigiano.Lapraticaèampiaediffusasututtoilterritorioconrealtàcomunali(quellediminoredimensione de- recente bandodico-finanziamentopromossodalCBRAperl’acquistocompostieredomesticherivoltoai Comuni del zione dell’alimentazionedeglianimalidiaia.Iprogettidiffusionesonostatimolteplici:da“2000Compostiere” alpiù pratica hariscossoeriscuotesuccessoancheperché,neifatti,sostituitol’utilizzodegliscartialimentariper l’integra- In meritoallepolitichediprevenzione,l’azioneprincipalesièconcretizzatanellapraticadelcompostaggiodomestico; la Compostaggio domestico ciliare, comeadesempioiRAEE,RifiutidiApparecchiature Elettriche edElettroniche,gliingombranti ect. la realizzazionedicentriraccoltacomunalieintercomunaliperdeirifiutinonconferibilialsistemadomi- zione/gestione delciclo.Ladiffusionedelleraccoltedifferenziateconlamodalitàportaahavistoinparallelo le, (adoggiunadiffusioneinterminidipopolazioneprossimaacircail50%)strumentoimportantissimoprogramma- te versosistemiportaaporta/domiciliarizzatichehannoconsentitol’introduzionedellaTIA,Tariffa diIgieneAmbienta- La diffusionedelleraccoltedifferenziatehaavutoiniziodasistemidiraccoltastradaliperpoievolvereprogressivamen- Raccolta differenziata to cheilcompostastigianosifregiadelriconoscimentodiqualità delCIC(ConsorzioItaliano Compostatori). organica l’impiantisticahaconsentitodiutilizzarenelterritoriounbene(compost)derivantedairifiuti:vapoisegnala- ziate haconsentitodiattuareinmodosignificativoilrecuperomateria;inoltre,nellospecificodellafrazione mento finaleemoltifattoridipressioneambientale;l’impiantisticarelativaallavalorizzazionedellefrazionidifferen- rire indiscaricailrifiutoresidualenontrattato(DLgs36/03s.m.i.),riducendomodoimportantericorsoallosmalti- In meritoall’impiantisticavasegnalatocomeilterritorioastigianoabbiaottemperatosindasubitoaldivietodiconfe- Impianti 76

RSA Asti L’ che), superatelequaliunsitopuòessereconsiderato minare leConcentrazioniSogliadiRischio(sitospecifi- contaminato esolol’analisidirischioconsentedeter- tali valoriunsitopuòessereconsideratopotenzialmente Concentrazione SogliadiContaminazione”. Aldisopra concentrazione limiteaccettabile”,bensìdi“valori tabellari chenonhannopiùilsignificatodi“valori contaminato, soprattuttoperquantoriguardailimiti dotto unaprofondamodificanelladefinizionedisito interventi dibonifica Stato diavanzamento unità disuperficie Siti perpopolazionee Indicatore /Indice Siti censitiinAnagrafe entrata invigoredelDLgs152/06es.m.i.haintro- Siti contaminati R P DPSIR S /P contaminati Anagrafe Regionaledeisiti contaminati Anagrafe Regionaledeisiti Fonte deidati contaminati Anagrafe Regionaledeisiti numero numero/km numero/abitanti Unità dimisura numero 2 siti contaminati. una delleprovincepiemontesiconilpiùbassonumerodi il 4,2%ubicatiinprovinciadiAsti,cherisultapertanto mente inseriti nell’Anagrafe Regionale erano 1.213 di cui Alla datadel01.10.2010 isiticontaminaticomplessiva- lazione degliobiettividibonifica. quindi necessaria una rivalutazione oppure una rimodu- soggetti a norme precedenti, per alcuni dei quali si è resa l’entrata invigoredelsuddettodecretorispettoaquelli secondo procedure diversificate per isiti iscrittidopo “contaminato”. Ciòhacomportatolagestioneseparata Provincia Provincia Copertura geografica Provincia I fattoridipressione-Siticontaminati 2003-2010 2003-2010 Anno diriferimento 2003-2010    Trend RSA Asti 77 Fonte: Anagraferegionaledeisiti contaminati Tabella 10.1 –SiticensitiinAnagrafe-anni2003-2010 zione Chimicaemonitoraggidell’Attenuazione Naturale. realizzati impiantidiAirSparging,Pump&Treat, inquinamento daCrVI),mentreperla falda sonostati tion/Bioventing e il bonifica delterrenoinsaturosonoilSoilVapour Extrac- tipologia deicontaminanti,gliinterventiapprovatiperla escavazione delterreno contaminato. In funzione della mentazione inmolticasidibarriereidraulichepozzie/o La messainsicurezzad’emergenzaharichiestol’imple- • altro,in6siti. • solventiclorurati,in6siti • metalli,in4siti in 35siti riscontrati aromatici, composti e idrocarburici prodotti • presenti sulterritorioprovincialesono: Per quantoriguardai contaminanti, quellimaggiormente zione diinterventisolamessainsicurezzad’emergenza. raggiungere i livelli diconformitàambientalecon l’esecu- necessario” sonoclassificatiquellipercuièstatopossibile a ottobre2010. Sottoladizionedi“siticoninterventonon Nella tabella 10.1 viene riportata la situazione aggiornata verifica finalizzataallachiusuradegliinterventi. 2010 hanno riguardato 23 siti dei quali due per attività di sono intutto29.Leproceduredibonificacorsonel fica oadunaPresad’Atto dinonnecessitàintervento, procedimenti medianteCertificazionediAvvenutaBoni- portato neglianni,finoal 01/10/2010, allachiusuradei della RegionePiemonte.Gliiterproceduralichehanno vinciale diAsti51 siticontaminatiinseritinell’Anagrafe Facendo riferimentoal2010, ricadonosulterritoriopro- I fattoridipressione-Siticontaminati Piemonte -sitiinanagrafe Siti conprogettodefinitivoapprovato Siti coninterventononnecessario Siti coniterconcluso Asti -sitiinanagrafe Situazione deisiti Siti censitiinAnagrafe 78

RSA Asti Soil Flushing (in un unico caso per un 430 4 1 28 numero 2003 584 7 2 6 26 2004 Ossida- 677 13 5 4 27 2005 Aggiornamento 1°ottobre2010 Fonte: Anagraferegionaledeisiticontaminati. Figura 10.1 –Siticontaminatiinprovincia diAsti 760 10 6 6 30 2006 816 12 8 7 30 2007 970 12 8 7 33 2008 1.082 10 17 9 47 2009 1.213 9 17 12 51 2010 intervento nonnecessario. dall’inserimento inanagrafedisiticoniterconcluso 2009-2010 rispetto agli anni precedenti sono giustificati nali. Comegiàevidenziato,ivalorimoltoaltidel damento increscita,maconvaloriinferioriaquelliregio- non necessitàdiprocedereadinterventobonifica. venti di messa in sicurezza di emergenza si riscontra la per iqualiavalledelleindaginipreliminariodegliinter- Si evidenzialarilevanzadeisiticoniterconclusoe energie perdaremaggiorimpulsoalleattivitàdibonifica. principali fasiin cui risulta necessario concentrare le mettendo in luce le principali criticità ed evidenziando le vamente chiaradellasituazionealivelloprovinciale, mento dell’iter di bonifica fornisce una fotografiarelati- La ripartizionedeisitiinfunzionedellostatodiavanza- zione residentecheallasuperficieinkm Il numerodisiticontaminati,rapportatosiaallapopola- Fonte: Anagraferegionaledeisiti contaminati Tabella 10.2 –Situazionedeisiticonsuddivisionecomunale-anno2010 Istat 5048 5028 5018 5005 5069 5065 5059 5055 5052 5050 5080 5121 5118 5117 5090 interventi dibonifica Stato diavanzamento e allasuperficie Siti rispettoallapopolazione Comune Castello diAnnone Asti Isola d’Asti Dusino SanMichele Costigliole d’Asti Villanova d’Asti Villafranca d’Asti Revigliasco d’Asti 2 Iter concluso 1 7 1 1 1 1 mostraunan- Figura 10.2 –Sitiper100.000 abitantieperkm Fonte: Anagraferegionaledeisiticontaminati (intervento nonnecessario) Iter concluso 1 5 2 1 3 1 3 1

2 (num ero siti/km )*1.000 (num ero siti/abitanti)*100.000 2

1 2 3 4 5 6 (num ero siti/km )*1.000

1 1 2 2 3 (num ero siti/abitanti)*100.000 1 2 3 4 5 6 1 1 2 2 3 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 5 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 5 0 5 0 , , , , , , , , , , , , , , , 0 , , , , , , 0 0 0 0 0 0 , , 0 0 , , , , , 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 3 3 3 3 2 2 2 2 S 0 S 0 S 0 S 0 0 i 0 i 0 t i 0 t i 4 t i 4 t i 4 / i 4 I fattoridipressione-Siticontaminati / i / a / k a k b m b m

2 2

2 A 2 2 0 A 0 2

0 A s 0

0 A 0 s 0 t 0 5 s 5 t i 5 s 5 i t t i i 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 0 0 6 6 (progetto definitivoapprovato) Bonifica incorso 2 1 1 1 1 6 6 S S S S 2 i i 2 2 t t i i 2 0 t i t i 0 / 0 / i i 0 0 / a / k 0 0 a k 0 7 b m 7 7 b m 7

P 2 P 2

P

i 2 P e 2 i 2 e i 2 0 e m 0 i 0 e m 0 0 m 0 0 m o 0 8 8 o 8 2 o n 8 o n -anni2003-2010 n t n t e t e 2 t e 2 2 e 2 0 0 0 0 0 0 0 0 9 9 9 RSA Asti 9 2 2 2 2 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 79 sposizione. riare ancheinbaseallafrequenzaeall’intensitàdell’e- ti sull’uomopossonoverificarsiinmodidifferentieva- di degrado della qualità della vita. Gli effetti indesidera- direttamente sull’uomo e rappresentanouno dei fattori qua. Per taleragione le emissioniacustiche impattano matrice, comeaccadeinveceadesempioperariaeac- logie diinquinamentoinquantononcontaminaalcuna L’ I fattoridipressione-Rumore Piani diclassificazione Pareri previsionali Segnalazioni/esposti Popolazione esposta Indicatore /Indice esterno Livelli dirumoreinambiente 80 inquinamento acusticosidifferenziadaaltretipo-

RSA Asti Rumore R I I S DPSIR S Regione Piemonte Regione Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Fonte deidati Arpa Piemonte numero numero numero numero Unità dimisura LAeq (Tr) acustica. integrare con pari dignitàla componente visivaequella quale elementodiqualitàambientale,bensiadattaad A tale riguardo la definizione di “paesaggiosonoro”, Provincia Comune Provincia Provincia Comune Locale Copertura geografica Locale 2009 2008-2009 2009 2009 Anno diriferimento 2008-2009    1 1 Trend gli indicatoridirumoreprevisti dallanormativaeuropea. uguale livellosonoro,lecurveisofone,espresseattraverso con differentevaloredirumorositàdelimitatedacurvead cartografia tecnicaregionalevengonotracciatedellearee ficata tramitelamappaturaacusticadelterritorio:sulla ne di Asti.La popolazione esposta al rumore viene quanti- gli agglomeratiurbanidimediedimensioni,comeilcomu - della popolazionealrumorevienevalutataall’internode - frastrutture di trasporto e dalle industrie. L’esposizione della popolazionealrumoregeneratodalleprincipaliin - La normativaeuropeaprevededivalutarel’esposizione redazione la per Criteri 14/2/2005 del 46-14762 DGR • la documentazionediimpattoacustico. • DGR 9-11616 del 2/2/2004 Criteri per la redazione del- del territorio. 3, letteraa).Lineeguidaperlaclassificazioneacustica • DGR 85-3802 del 6/8/2001, LR n° 52/00, art. 3, comma legge quadron°447. vante daltrafficoveicolare,anormadell’articolo 11 della mento elaprevenzionedell’inquinamentoacusticoderi- • DPR n° 142 del 30/03/2004 Disposizioni per il conteni- interventi dicontenimentoeabbattimentodelrumore. trasporto odellerelativeinfrastrutture,deipianidegli delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di parte 29/11/2000da DM predisposizione, • la per Criteri stico. la tuteladell’ambienteinmateriadiinquinamentoacu- 20/10/2000del 52 n° Regionale Legge per • Disposizioni ci passividegliedifici. • DPCM 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acusti- le sorgentisonore. • DPCM 14/11/1997 Determinazione dei valori limite del- acustico. sull’inquinamento 26/10/95 del 447 n° quadro Legge • I principaliriferimentinormativisono: Livello dirumoreinambienteesterno Riferimenti normativi “trasporti” dellapresentepubblicazione. flussi ditraffico,sonoriportatiecommentatinelcapitolo nanti epressioni,qualiilparcoveicolare,l’intensitàdei Nello specificoidatirelativiagliindicatorididetermi- disturbo puntualielocalizzate. minano prevalentementesituazionidiinquinamentoe rumore nell’ambiente,mentrelerimanentiattivitàdeter- tano lesorgentipredominantidiimmissionediffusa Le infrastrutturelineari(stradalieferroviarie)rappresen- Determinanti epressioni teri perl’insediamentodelleattività”. rizzi perlapredisposizione,dapartedeicomuni,cri- di somministrazionealimentiebevande.Art.8“Indi- dicembre 2006n°38Disciplinadell’eserciziodell’attività • DGR 8 Febbraio 2010, n°. 85-13268 Legge Regionale 29 194 inattuazionedelladirettivaeuropea. di esecuzionesonoindividuatedalDLgs19/08/2005n° zione eallagestionedelrumoreambientale.Lemodalità lamento europeoedelconsigliorelativaalladetermina- no diAzioneaisensidellaDirettiva2002/49/CE delpar- • Termine del piano di risanamento e attuazione del Pia- della documentazionediclimaacustico. te dipressionesonoraponderato A:perl’impattodistra- previsti dallanormativaitalianasonoillivelloequivalen - secondo laprevigentenormativaitaliana.Ilivellisonori livelli sonorisullafacciatapiùespostadegliedificianche Sul territoriodelcomunediAstisonostatideterminati i relativo aidisturbidelsonno. • L • vengono tracciatelemappedirumoresono: Gli indicatoriprevistidallanormativaeuropeaconcui • L • per ilfastidioglobale Night DEN (livello giorno-sera-notte), il descrittore acustico (livelloacusticonotturno),ildescrittore I fattoridipressione-Rumore

RSA Asti 81 In rosasonoevidenziatigliedifici conlivellidirumoresuperioriailimitizona,inverdegliedifici convaloriinferiori.Fonte:ArpaPiemonte provinciale nelcomunediCanelli(primotratto) Figura 11.1a –Mappaturaacusticadiunastrada Fonte: ArpaPiemonte te inprossimitàdiinfrastrutturetrasporto-anni2008-2009 Tabella 11.1 – Livelli assoluti di immissione stimati e valori limi- mune diCanelli gura 11.1 viene riportata la mappatura acustica nel co- dei limitidiriferimentounvaloreparia2dB. Nellafi- ficano inperiodonotturno,conunsuperamentomedio di pertinenzaprovincialelesituazionipiùcritichesiveri- In particolare,perquantoriguardaleinfrastruttureviarie norma. generalmente superioreailivellimassimiconsentitidalla prossimità ditaliinfrastrutturelarumorositàpresentesia dalla normativa.Idatiriportatievidenzianocomein sporto stradali,confrontaticonivalorilimitestabiliti rati ostimatiincorrispondenzadiinfrastrutturetra- Nella tabella11.1 sonorappresentatiilivellisonorimisu- 22.00) enotturno(22.00-6.00). de eferrovieperilperiododiriferimentodiurno(6.00- I fattoridipressione-Rumore Strade provinciali Sorgente Tipologia 82

RSA Asti 53 Min (6 -22) [LAeq, Tr indB(A)] Periodo Diurno 65 Med 76 Max Limiti 65 Min (22 -6) [LAeq, Tr indB(A)] Periodo Notturno 43 Med 57 Max 73 Limiti 55 Fonte: ArpaPiemonte nel comunediCanelli(secondotratto) Figura 11.1b –Mappaturaacusticadiunastradaprovinciale alla stradaprovinciale d’Asti), stimadelcoefficientedicriticitàpergliedificicontigui Figura 11.2 –AreadistudiolungolaSP456(zonaCalliano ciale SP456,nellevicinanzediCallianod’Asti. Tale area di studio è localizzata lungo la strada provin- elevati flussiveicolari. ci prospicientiunastradaprovincialecaratterizzatada riporta una stima del coefficiente di criticità pergliedifi- calcolo, comequelloevidenziatonellafigura 11.2, che lizzazioni delterritoriomediantesoftwarepredittividi Negli ultimiannisièricorsiinmodoaccentuatoamodel- zione MondialedellaSanità). il livellominimoditutelaammessodall’OMS(Organizza - do diurnoedi55dBAperquellonotturnorappresentano facciata degliedificiechelesogliedi65dBAperilperio - Si precisacheidatidilivellorumoresiintendono in vante daltrafficoveicolare. te estesetalidalimitarel’inquinamentoacusticoderi - create delle zone a traffico limitato (ZTL) sufficientemen- valori diesposizionidiurnienotturniladdovesonostate Nelle areeurbanecentralisievidenziaunariduzionedei zione allatipologiadell’infrastruttura. periodo diurno, mentre in quello notturno varia in rela- alle principaliinfrastrutturestradalièquasicostantenel Nelle areeextraurbanel’esposizionedellapopolazione funzione delledimensioniecriticitàdeicomuni. In ambitourbanoilnumerodipersoneespostecrescein diurno equellonotturnoincirca5,5dB(A). hanno individuatounadifferenzatrailrumoremedio ne” costituitadaiCorsiGramsci,DonMinzonieTorino Studi condottinellacittàdiAstilungola“circonvallazio - rimento (10 dBA). dei casiinferiorealladifferenzatraivalorilimitedirife- more traidueperiodidellagiornataènellaquasitotalità spetto alperiododiurno,inquantolavariazionedelru- periodo notturnol’esposizioneèsemprepiùelevatari- more potenzialmentedannosisipuòosservarechenel In terminidiesposizionedellapopolazionealivelliru- soglie critiche. zione espostaalivellidirumoresuperiorideterminate infrastrutture ditrasportoprincipali,laquotapopola- ne dellamappaturaacusticadelleareeurbanee Lo scopoèproprioquellodistimare,tramitel’elaborazio- prefissate. tuale dipopolazioneespostaalivellisuperioridellesoglie quinamento acustico,attraversolastimadellapercen- L’indicatore valuta l’esposizione della popolazione all’in- Popolazione esposta Fonte: ArpaPiemonte (Corso Alessandria)-anno2009 fascia di30mperlatodelledirettriciaccessoallacittàAsti Figura 11.4 Fonte: ArpaPiemonte Corso DonMinzoni)dellacittàdiAsti -anno2009 fascia di30mperlatodellacirconvallazione(CorsoGramsci, Figura 11.3 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 0 5 0 5 0 0 5 5 0 0 5 5 0 0 5 % % % % % % % % % % % % % % % L L A A e e q q ≤ ≤ 5 5 0 0 – Esposizionealrumoredegliedificiubicatiinuna – Esposizionealrumoredegliedificiubicatiinuna 5 5 0 0 < < L L A A e e q q ≤ ≤ 5 5 5 5 5 5 5 5 < < L L A A e e q q ≤ ≤ 6 6 D D 0 0 a a y y 6 6 0 0 < < I fattoridipressione-Rumore L L A A e e N N q q i i g ≤ ≤ g h 6 6 h t 5 5 t 6 6 5 5 < < L L A A e e q q ≤ ≤ 7 7 0 0 7 7 0 0 < < L L A A e e q RSA Asti q ≤ ≤ 7 7 5 5 L L 83 A A e e q q > > 7 7 5 5 Fonte: ArpaPiemonte Tabella 11.2 –Esposti,dettagliocomunale-anno2009 stica territoriale. stematica delleazionipreventivedipianificazioneacu- questi ultimi anni a causa dell’attuazione ordinata e si- dell’anno 2009.Esso si riducemediamentenelcorsodi vinciale il numero di esposti suddiviso per comune acustico. Nellafigura 11.5 vieneriportatoalivellopro- tività dellapopolazioneneiconfrontidell’inquinamento more esonounsintomodiunasemprepiùmarcatareat- situazione puntuale di disagio, fastidio, disturbo da ru- tadini otramiteiSindacideicomuni,rappresentanouna Gli espostipervenutiall’Arpa, direttamentedaprivaticit- zione dapartedellapopolazioneespostaalrumore. segnalazioni/esposti inoltratiallaPubblicaAmministra- L’indicatore diimpattoutilizzatoèrelativoalnumero I fattoridipressione-Rumore 5116 5114 5109 5101 5097 5089 5082 5080 5076 5069 5067 5059 5050 5047 5031 5025 5017 5012 5008 5005 ISTAT Segnalazioni edesposti 84

RSA Asti Villanova d’Asti Viale San Damianod’Asti Nizza Monferrato Montegrosso d’Asti Moncalvo Isola d’Asti Costigliole d’Asti Castelnuovo DonBosco Castell’Alfero Buttigliera d’Asti Asti Comune 2 2 1 1 2 1 1 5 1 2 1 3 3 1 3 1 4 3 1 24 Esposti 2009 Fonte: ArpaPiemonte del numerodegliesposti–anno2009 Figura 11.5 –Classificazionedeicomuniinbasealladensità specifica attività(10-20% degliespostiperimpianti). stazioni temporaneeecantieriproduconorumoreperla gruppi frigo-caldaie).Alcontrario,discoteche,manife- ta ad impianti (condizionatori, impianti di aspirazione, servizio ecommerciali circa la metà degli esposti è riferi- vità rumorose.Sirilevacheperleattivitàproduttive,di E’ utileevidenziarel’importanzarelativadellevarieatti- Acustica, diparivalenzaconlaCertificazioneEnergetica siti degliedificiacausadell’adozionedellaCertificazione il prossimofuturosaràunincrementoelevatoperirequi- Requisiti AcusticiPassivi erelativicollaudi. Unastimaper ste perlaverificadicongruitàdelledocumentazioni per Astieicomunipiùgrandi,mentrecresconolerichie- ora prevalentementeesaminatedagliufficicompetenti le equilibrioperAsti.Levalutazionidiclimaacusticosono chieste pervenutedaicentripiùpiccoli,conunsostanzia- Collinari tendeadaumentareperquantoriguardaleri- Il lavorosvoltoincollaborazioneconcomunieComunità bienti esternienegliambientiabitativi. lazioni ingradodiprodurrerumorepercepibilenegliam- sionale deipossibiliimpattisulterritoriodifutureinstal- questi anniunnotevoleimpegnoallavalutazioneprevi- bo mal tollerato dalla popolazione,èstatoprofusoin Per limitareilnumerodiesposti,significativiundistur- edifici (RAP). impatto ambientale(VIA)erequisitiacusticipassividegli li rilasciatidall’Agenzia, siainmeritoallevalutazionedi L’indicatore riportailnumerodipareritecniciprevisiona- Pareri previsionali Fonte: ArpaPiemonte CRAP: CollaudodeiRequisitiAcustici Passivi degliedifici RAP: RequisitiAcustici Passivi degliedifici VCA: Valutazioni diClimaAcustico VIA: Valutazioni diImpattoAcustico Figura 11.6 –Andamentopareritecnicianni2004-2009 spesa pericostruttori(equindicompratori). mento lavorativo pergli addetti ai lavori e un aggraviodi riqualificazione acusticadegliambientidivita,unincre- norma UNI11367/2010, costituiràl’asseportanteperla già obbligatoriaperleggeche,redattasecondolanuova n u m e r o 1 1 2 4 6 8 0 2 0 0 0 0 0 0 0 P V a r I e A r i

2 0 0 4 P a r e r i

2 0 0 5 P V a C r e A r i

2 0 0 6 P I fattoridipressione-Rumore a r e r i

2 0 0 7 P R a A r P e r i

2 0 0 8 P a r e r i

2 0 0

RSA Asti 9 C R A P 85 L.R. 52/00.Essoprevede: Nello schemadiFig.5.1 èriportato Classificazione Acustica(PCA). l’adozione della PropostadiZonizzazioneAcustica (PZA)el’approva L’iter di approvazione dei urbanistici apposite norme a tutela stessa. Alproposito appareopportu ossia tra il rumore esistente e gli insediamenti infatti, possono sorgere incompatibili sia localizzata in prossimità diinfrastrutture di definita. Questa impostazione può causare problemi 5. 4. 3. 2. 1. elementi guidaperl’elaborazione de destinazione d’usoeleattivitàumane inessa garantire, inogniporzione delterritorio, ilivelli I criteridefinitiperlaredazionedeipianidi

co e,contemporaneamente,un’efficaceattivitàdimonitoraggio eprevenzione. li. Lasinergiafratuttelediverseazionicitateavrebbedovutogarantireun’effettivariduzionedell’inquinamentoacusti- servizi pubbliciditrasporto,finoalladefinizionedellemodalitàperilrilascioautorizzazioniprovincialiecomuna- predisposizione elaconseguenteattuazionedipianirisanamentodeicomuni,delleimpresedeglientigestori cazione acusticadeiterritoricomunali,lapredisposizionedivalutazioniimpattoacusticoeclimaacustico, diversi (Regioni,Province,Comuni,imprese,ecc.),voltiaridurreeprevenirel’inquinamentodarumore,qualilaclassifi- Con laLegge447/95èstataintrodotta,ormaipiùdiquindiciannifa,unaseriecompitiefunzioniincapoasoggetti La Provinciaprovvedeinoltreallaredazionedelpianodirisanamentoacusticodellestradepropriacompetenza, alla valuta levariantiaiPRGCancheperquantoriguardalaloro compatibilitàacustica. valuta ipianidiclassificazioneacusticapredispostidaiComunie,sedelcaso,proponemodificheaglielaborati; delle opereoattivitàproposte; rilascia leautorizzazioniambientalidicompetenzavalutandopreventivamenteipossibilieffettisottoilprofilo acustico In quest’otticalaProvincia: che, anzi,trovalasuamaggioreimportanzastrategicanellavalutazionepreventivadellepossibilisituazionidi criticità. quindi, che si esplica non solo attraverso rilevamenti strumentali e attività di vigilanza delle sorgenti sonore esistenti ma dell’inquinamento acusticoedipromuoverel’esecuzionecampagnemisurasulterritorio.Unafunzionecontrollo, In talecontestoalleProvinceèstatoaffidatoilcompitoprincipaledigarantire,avvalendosiArpa,monitoraggio Le rispostedellaProvincia Rumore 86 „ „ „ „ „ „ classificazione acustica. è possibile accostare zone appa Legge Quadrosull’inquinamento acusticon.447/95; di clima acustico,alfinedicontribuireragg la zonizzazioneprivilegiainge confinanti, aventi livelli assolutidi rumo la zonizzazione acustica tiene conto deldivieto dicontatto diretto tra destinazione d’usononrisultirappresentativa; in modo univoco la classe acustica, oppure, pe destinazione d’usodefinita dal la zonizzazione tienecont mosse dagli strumenti urbanistici, in d’uso delterritorio(exart.2,comma 2dellaLeggeQuadron.447/1995)pertantoprendele la zonizzazione riflette les Classe VI Classe V Classe IV Classe III Classe II Classe I

RSA Asti Piani di classificazione acusticaè o dell’attualefruizione delterritoriointuttiqueicasi nei quali la celte dell’Amministrazione Comuna dei ricettori posti in prossimità nerale edinognicasodubbioles Piano RegolatoreGeneraleComuna in forma grafica l’iter di appr lla classificazioneacustica: no superare tale cri rtenenti aclassinoncontigue tà tra il clima acustic tegrandosi e coordinandosi con essi; re chesidiscostanopiùdi5dB(A); stica comunali. data basegeoreferenziatodi tuttiipianidiclassificazioneacu- Provincia di Asti si è dotata - nell’ambito del proprio SIT - di un confrontando i diversi livelli di dati cartografici e territoriali,la Al finedipotereffettuarelesuddetteattivitàinmodo integrato, imprese. zione eall’approvazionedeipianidirisanamentoacustico delle redazione delle mappe acustiche edei piani d’azione, alla valuta- zonizzazione acusticasono che potenzialmente possono essere localizzati nella

indipendentemente dallaclassificazione acustica così effettuata successivamente e all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, viene rumore prodottodalle infrastrutture deitrasporti, aeroportuali, ecc.).L’a infrastrutture dei trasporti (stradali, ferroviarie, la zonizzazionenontiene In Piemonte, a differenzadialtreRegionid’Italia, trasporto con elevati volumi di traffico. In tali casi, svolte. Datalepresuppostoconseguonoiseguenti di inquinamento acustico ritenuti compatibili con la iungimento obiettivi degli laddove un’area posta in classe acustica I oII r le zone interamente urbanizzate, se la ticità inserendo o dell’area e lasua destinazione d’uso, di infrastrutture di trasporto. articolato in due fasi principali: ovazione definito celte più cautelative in materia unicamente in sede di prima unicamente insedediprima le in materia di destinazione zione definitiva del Piano di zione definitiva delPianodi le (P.R.G.C.)nondetermini nelle NTA degli strumenti ttribuzione dei limiti di conto della presenza di conto dellapresenzadi fondati sul principio di aree, anchedicomuni di tutela previsti dalla dall’art. 7 della Figura 5.8–PercentualidiComuni(n.), territorio(m 2002-2009 Figura 5.7-Evoluzionedelprocessodi via definitiva. percentuale dipopolazione resident 2009, mentrenellafigura5.8si stato diavanzamento delprocesso diclassificazi In figura5.7sonoconfrontati,con classificazione definitivo „Comuni senzapropostadiPiano 21% 36% 100% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 0% „ Comuni conPianoapprovato 20 20 20 20 20 2009 20052007 2004 2002 2003 123456 1% 4% ( „) , provvisorio Popolazione e in Comuni con piani di classi riportano i dati di copertura de le stesseconvenzionigrafichedi 78% classificazione acusticadel („) o assente( classificazione definitivo Figura 5.8–PercentualidiComuni(n.), territorio(m 2002-2009 Figura 5.7-Evoluzionedelprocessodi via definitiva. percentuale dipopolazione resident 2009, mentrenellafigura5.8si stato diavanzamento delprocesso diclassificazi In figura5.7sonoconfrontati,con in Comuniconpianidiclassificazioneacusticaapprovativiadefinitiva. Nella figuraseguentesiriportanoidatidicoperturadelterritorioprovincialeelapercentualepopolazione residente territorio provincialedal2002 al2009. avanzamento del processo di classificazione acusticadel venzioni grafichedicuisopra,idatirelativiallostato Nella figuraseguentesonoconfrontati,conlestesse- inferiore allamediaregionale. analoga aquellaregistratanel2008,risultavaleggermente i comunidellaProvincia.Tale percentuale,sostanzialmente ca approvato in via definitiva erano 72, ossiail 61% di tutti del 15/10/2009 icomuniconPianodiclassificazioneacusti- classificazione acusticadelterritorioprovinciale,alladata Per quantoriguardalostatodiavanzamentodelprocesso Stato diattuazionedeiPianiClassificazioneAcustica comunali

60% 21% 29% one acusticadelterritorio 36% Figura 5.8–PercentualidiComuni(n.), territorio(m 2002-2009 Figura 5.7-Evoluzionedelprocessodi via definitiva. percentuale dipopolazione resident 2009, mentrenellafigura5.8si stato diavanzamento delprocesso diclassificazi In figura5.7sonoconfrontati,con classificazione definitivo rio provinciale –anni2002-2009 Evoluzione delprocessodiclassificazioneacusticaterrito- 100% „Comuni senzapropostadiPiano 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% „Comuni conpropostadiPiano 0% 21% 36% „ Comuni conPianoapprovato „ Comuni senzapropostadiPiano 2 100% ) epopolazione(ab) conpianodi 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 20 20 20 20 20 2009 20052007 2004 2002 2003 0% 2000-2008) Figura 5.5–Evoluzionedelprocessodiclassificazi Figura 5.6- leggermente inferioreallamedia regionale. Provincia. Talepercentuale,sostanzialmente analogaaquellaregistratanel2008,risulta classificazione acustica approvato Per quantoriguardalaProvinciadiAsti,alladatadel15/10/2009iComuni conPianodi „) 123456 „ Comuni conPianoapprovato Comuni nella provinciadiAsti-Anno2009 1% 4% 20 20 20 20 20 2009 20052007 2004 2002 2003 ( „) 123456 , provvisorio Comuni senzapropostadi Piano territorio provinciale–anni Popolazione ficazione acusticaapprovatiin Comuni con proposta diPiano cuisopra,idatirelativiallo Comuni con Piano approvato e in Comuni con piani di classi Popolazione riportano i dati di copertura de l territorio provinciale e la l territorio provinciale e la 1% le stesseconvenzionigrafichedi

Territorio 4% 2% Piani diclassificazioneacusti 78% classificazione acusticadel („) ( provincialedal2002al „) o assente( 60% , provvisorio 29% one acusticadelterritorio „Comuni conpropostadiPiano 2 ) epopolazione(ab) con pianodi Popolazione „) Territorio Comuni nella provinciadiAsti-Anno2009 e in Comuni con piani di classi riportano i dati di copertura de le stesseconvenzionigrafichedi 78% classificazione acusticadel territorio provinciale–anni ficazione acusticaapprovatiin („) cuisopra,idatirelativiallo l territorio provinciale e la l territorio provinciale e la 2% provincialedal2002al

o assente( 69% 60% 29% in viadefinitivaerano72,ovveroil61%dituttiiComuni della one acusticadelterritorio Territorio „Comuni conpropostadiPiano 2 ) epopolazione(ab) conpianodi Figura 5.6- leggermente inferioreallamedia regionale. Provincia. Talepercentuale,sostanzialmente analogaaquellaregistratanel2008,risulta classificazione acustica approvato Per quantoriguardalaProvinciadiAsti,alladatadel15/10/2009iComuni conPianodi 2000-2008) Figura 5.5–Evoluzionedelprocessodiclassificazi „)

2002-2009 Figura 5.7-Evoluzionedelprocessodi via definitiva. percentuale dipopolazione resident 2009, mentrenellafigura5.8si stato diavanzamento delprocesso diclassificazi In figura5.7sonoconfrontati,con Figura 5.8–PercentualidiComuni(n.), territorio(m classificazione definitivo ca inProvinciadiAsti–anno2009 Piani diclassificazioneacusticainProvincia di Asti –anno2009 Percentuali diComuni(n.),territorio(m assente ( con pianodiclassificazionedefinitivo( 69% „Comuni senzapropostadiPiano Comuni Comuni senzapropostadi Piano 21% 36% nella provinciadiAsti-Anno2009 Comuni con proposta diPiano Comuni con Piano approvato

Piani diclassificazioneacusti 100% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 0% 5 72 (61%) 41 „ Comuni conPianoapprovato (4%) territorio provinciale–anni ) nellaprovincia diAsti -Anno2009 ficazione acusticaapprovatiin (35%) one acusticadelterritorioregionale(anni cuisopra,idatirelativiallo 20 20 20 20 20 2009 20052007 2004 2002 2003 l territorio provinciale e la l territorio provinciale e la 123456 2% in viadefinitivaerano72,ovveroil61%dituttiiComuni della provincialedal2002al 1% ca inProvinciadiAsti–anno2009 4% Comuni 5 72 (61%) 41 (4%) ( Territorio (35%) „) one acusticadelterritorioregionale(anni , provvisorio Popolazione e in Comuni con piani di classi 2 riportano i dati di copertura de le stesseconvenzionigrafichedi ) epopolazione(ab)

), provvisorio ( 78% 69% classificazione acusticadel

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69% derni AmbienteeTerritorio, Percorsi disostenibilitànella ProvinciadiAsti”. Per ogni approfondimento circa la matrice Rumore si rimanda al Quaderno “Rumore” che fa parte della collana “I Qua- soluzioni alternativequalidissuasoridivelocità,semaforiintelligentiointerventidirettisulricettore. stallazione dibarriereantirumoreartificiali.Intuttiglialtricasisièpreferito,ancheperragionicosto, individuare E’ importanteevidenziarel’eterogeneitàdegliinterventidibonificaproposti,chesoloinuncasosonocostituiti dall’in- te sottopostiastudiodifattibilitàtecnico-economica. esposta sicuramente elevati. I conseguenti interventi di bonifica sono stati proposti da Arpa Piemonte e sono attualmen- Il lavorosvoltohapermessodiindividuare5areecaratterizzatedalivellirumoreepercentualipopolazione Fase didefinizionedegliinterventirisanamentoecalcolo degliindicidipriorità. delle areedarisanare); Fase dicalcoloeanalisi(simulazionitramiteSoftwareCadna-A,validazionedeirisultati,individuazione Fase conoscitiva(acquisizioneedigitalizzazionedatiinformazioniterritoriali,misurazionisulcampo,ecc); diviso in3fasi: Il flussodelleattivitàsvoltepuòesseresostanzialmentesud- stanti stradeprovinciali. di veicoli.Lostudioèstatosuccessivamenteestesoallere- caratterizzate dalivelliannuiditrafficosuperioria6.000.000 quisite aldemanioprovincialeconDCP609/09)entrambe gionali n°10 “Padana Inferiore”en°457“diMoncalvo”(ac- di attività,all’analisidellestradeindividuatecomeStradere- 447/95. Illavoroèstatofinalizzato,almenoperilprimoanno namento Acusticodicuiall’art.10, comma5,dellaLegge km distrade,haprovvedutoallaredazionedelPianoRisa- La ProvinciadiAsti,inqualitàEntegestoreoltre1.320 Il Pianodirisanamentoacusticodellestradeprovinciali 88

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L tromagnetiche, basatasullafrequenza,vienegeneral- espressa inhertz(Hz).Laclassificazionedelleondeelet- ossia ilnumerodioscillazionidell’ondaalsecondo, che distingueivaricampielettromagneticièlafrequenza, forma dioscillazioni.Lacaratteristicafisicafondamentale procamente e che possono propagarsi nello spazio sotto tena dicampielettriciemagneticichesigeneranoreci- Radon Pareri/pronunciamenti frequenza a radiofrequenzaebassa Interventi dimisuracampi Livelli dicampoelettrico telecomunicazioni Potenza degliimpiantidi telecomunicazioni Densità degliimpiantidi Indicatore /Indice di area Linee elettricheperunità e ondeelettromagnetichesonocostituitedaunaca- e ionizzanti Radiazioni nonionizzanti S R R S P D DPSIR D Arpa Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Arpa Piemonte Fonte deidati Arpa Piemonte Bq/m numero numero Vm Watt numero/km Unità dimisura km/km 2 2 2 chimici dellemolecolebiologiche. sociata èsensibilmenteinferioreall’energiadeilegami quella dellalucevisibile),perlequalil’energiaaesseas- le “radiazioninonionizzanti”afrequenzainferiore(fino a rompereilegamichimicidellemolecoleedegliatomi, (raggi Xegamma),chepossiedonoun’energiasufficiente nizzanti”, caratterizzatedafrequenzeestremamentealte cui siindividuanodueclassiprincipali:le“radiazioniio- mente indicata col nome di “spettro elettromagnetico” in Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia Provincia Copertura geografica 2009 2000-2009 2009 2000-2009 1999-2009 2009 2000-2009 Anno diriferimento I fattoridipressione-Radiazioni  1   1 1 1 Trend RSA Asti 89 a livellidicampomagneticoinferiori. ciabili alivellidicorrentemediamentepiùbassiequindi mentre leprime,benchépiùnumerose,sonospessoasso - livelli diesposizionepiùelevatieterritorialmenteestesi, abbastanza limitato,sonolineechepossonogenerare i alle lineeadaltissimatensione.Questeultime,innumero ponderanza dellelineedidistribuzione132kVrispetto Dall’analisi dellafigura12.1sipuònotareunanettapre - indicando ikmdilineaperciascunadelletreclassi. di talisorgentisulterritorioèstataperciòcaratterizzata di lineaintermineemissionisiadifferente.Lapresenza transita, sicomprendecomel’impattodelletretipologie livelli dicampomagneticodallacorrentecheinessa prodotti dipendonodallatensionedellalinea,mentrei mo dell’area servita. Poiché i livelli di campo elettrico ti variabilineltempoasecondadellenecessitàdiconsu- pia terna(3o6conduttori).Tali lineetrasportanocorren- tramite lineea132kV,220kVe380singolaodop- La trasmissioneedistribuzioneadaltatensioneèoperata produzione elettrica,deltrasportoeutilizzazionedell’e- prattutto aisettoridellatelefoniamobileeaquello Lo sviluppodeisistemiditelecomunicazione,legatoso- cellulari, radar). impianti perradiotelecomunicazioni(radio,tv, telefoni quenza (100 kHz-300GHz),ocampiRF, dovutiagli le costanteparia50Hz;esorgentidicampiadaltafre- stici, ecc.)cheinItaliapresentaunafrequenzaindustria- (linee elettriche, cabineditrasformazione,elettrodome- produzione, distribuzioneeutilizzodell’energiaelettrica 300 Hz),ocampiELF, dovutiessenzialmenteaisistemidi gorie principali: sorgenti di tervallo difrequenza0-300GHz,sidividonoinduecate- Le sorgentidicampoelettromagnetico,compresenell’in- I fattoridipressione-Radiazioni Sviluppo dellelineeelettriche Campi elettromagnetici 90

RSA Asti campi a bassa frequenza (0- superficie dellaprovincia di Asti Figura 12.1–Sviluppodellelineeelettricheinrapportoalla con igestoridegliimpianti. alcuni indicatorièmoltoimportantelacollaborazione per entrambelesorgenti(ELFeRF).Per ilpopolamentodi della situazionelocalerelativaaicampielettromagnetici, presente rapportofornisconounbuonquadroconoscitivo quenze (RF).Gliindicatoriselezionatiepopolatiperil ritorio delnumerodegliimpiantiedeisitiperleradiofre- nicazioni, haavutocomeconseguenzal’aumentosulter- che hainteressatoilsettore,soprattuttodelletelecomu- legati a esposizioni a lungo termine. Il crescente sviluppo tutto notiglieffettibiologicideicampielettromagnetici esaggio naturaleeurbano.Inoltrenonsonoancoradel sione sulterritorioesonocausadimodificazioninelpa- della vita, marappresentanounfattorerilevantedipres- no sicuramenteimportantimiglioramentiperlaqualità contemporanea. Leinnovazionitecnologichecomporta- nergia, costituisceunodeitrattidistintividellasocietà Fonte: ArpaPiemonte

2 km /km 0 0 0 0 0 0 0 , , , , , , , 0 0 0 0 0 1 1 1 , 2 4 6 8 2 4 6 1 0 3 8 0

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K V eventuale verificaditalivalutazioni. gestori deglielettrodottieArpaabbiainveceunruolodi che prevedelefascedirispettovenganocalcolatedai conseguenza dell’entratainvigoredelDM29.05.2008 rio provincialeèattualmentemoltolimitata,anchein di procedureVIAoVAS.L’attività tecnicaperilterrito- trodotto), siaall’internodiprocedimentiautorizzativi di elettrodottieperlacostruzionenuovepartielet- dell’obiettivo diqualitàneinuovifabbricatiinprossimità 08/07/2003 (perciòcheriguardalaverificadelrispetto in particolareperrispondereaquantoprevistodalDPCM misura etramitevalutazioniteorichepareripreventivi, nerati daglielettrodottivieneeffettuatoconl’attivitàdi Il controllosuilivellidicampoelettricoemagneticoge- Valutazioni teoriche perlebassefrequenze Figura 12.2–Distribuzionedellelineeadaltatensione Fonte: ArpaPiemonte I fattoridipressione-Radiazioni

RSA Asti 91 km degli impiantipertelefoniamobilevaritra0,21 impianti/ L’analisi deidatiperprovinciadimostra come ladensità mità delleantenneditrasmissione. una sostanzialeriduzionedeilivellidipotenzainprossi- gio aldigitaleterrestrehacomportatounamodificae riguarda gliimpiantiRadiotelevisivi,ancheseilpassag- evoluti. Nonsiregistranoanaloghevariazioniperquanto pianti aunarichiestadiservizitecnologicamentepiù territorio echerispondonoconinstallazionidinuoviim- (SRB) chenecessitanodiunadiffusionepiùcapillaresul dente perleStazioniRadioBasedellatelefoniamobile siti per le radiofrequenze (RF). Detto aumento è più evi- l’aumento sulterritoriodelnumerodegliimpiantiedei teleradiocomunicazioni haavutocomeconseguenza Il crescentesviluppochehainteressatoilsettoredelle I fattoridipressione-Radiazioni impianti/km delle provincepiemontesi. LaprovinciadiAsticon0,26 provincia diTorino, incoerenzaconledensitàabitative mentata la potenza complessiva degli impianti, come ri- degli ultimianniilnumero degliimpianti,èancheau- zione degliimpiantistessi.Essendoaumentatonelcorso quale dipende principalmente dalla potenza di alimenta- zioni sul territorio è legata all’intensità dell’emissione, la La pressioneeffettivadegliimpiantiperletelecomunica - te negliannietuttociòribadiscel’importanzadellaco- in esercizio.Sievidenziaunaumentoabbastanzacostan- presentata adArpaistanzadipareresonogiàrealizzatie quanto laquasitotalitàdegliimpiantiperiqualiviene impianti Radio Tv è noto con maggiore precisione, in telefonia mobileeimpiantiradiotelevisivi.Ildatosugli nella provinciaedifferenziatitrastazioniradiobasedella della densità di impianti per telecomunicazioni presenti Nella figura12.3sonoriportatil’andamentoneglianni teleradiocomunicazione Potenza degliimpiantidi teleradiocomunicazione Densità degliimpiantidi 92 2 , nellaprovinciadiCuneo,e0,48impianti/km

RSA Asti 2 sicollocainunaposizioneintermedia. 2 , nella 2000-2009 Figura 12.3 –Densitàdiimpiantipertelecomunicazioni-anni quella diognisingolastazione radiobase.L’aumento del- lo impiantoradiotelevisivo è digranlungasuperiorea numerose. Ciòèdovutoalfattochelapotenzadelsingo - quella irradiatadalleSRB,nonostantequestesianopiù potenza irradiata dagli impianti Radio Tv è maggiore a portato nella figura 12.4. Si può inoltre osservare che la zioni, attivogiàdaqualcheanno. fondamentale il catasto degli impianti per telecomunica- valutazione dellostatoambientale.Atalefinerisulta noscenza di questi impianti sul territorio per una corretta Fonte: ArpaPiemonte

num ero/km2 num ero/km2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 , , , , , , , , , , , 0 0 0 1 1 1 2 0 0 0 0 3 6 9 2 5 8 1 2 4 6 8 0 0 2 2 0 0 0 0 0 0 2 2 0 0 D D 0 0 e 1 1 e n n s 2 s 2 i t 0 i 0 t à 0 à 0

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1 1 2 2 3 3 4 m igliaia di W 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 5 0 5 0 5 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 9 1 9 2 9 9 0 9 0 9 0 2 0 2 0 0 2 – Potenza complessivadegliimpiantiperteleco- 0 0 0 0 0 1 2 0 2 0 0 2 1 0 0 1 0 2 2 2 0 0 0 0 2 2 2 0 S 0 R 3 2 2 B 0 0 0 0 3 I fattoridipressione-Radiazioni 3 2 0 0 R 2 4 2 0 a 0 0 d 0 4 i 4 o 2

T 0 0 V 2 2 5 0 0 0 0 5 5 2 T 0 2 o 2 0 0 0 t 6 a 0 0 l 6 6 e 2 2 0 2 0 0 0 0 7 0 7 RSA Asti 7 2 2 0 2 0 0 0 0 8 0 8 8 93 2 2 2 0 0 0 0 0 0 9 9 9 Fonte: ArpaPiemonte Fonte: ArpaPiemonte di antenneradiotelevisive-anno2009 Figura 12.7–Livellidicampoelettricomisuratiinprossimità diotelevisive, nel45%dellemisureunsuperamentodel delle stazioni radiobase.Sievidenzia,per le antennera- elettrico in prossimità delle antenne radiotelevisive e Nelle figure12.7e12.8sonoriportatiilivellidicampo I fattoridipressione-Radiazioni Figura 12.9–Valutazione teoricadeilivellidicampoelettromagnatico-mappaisointensità Livelli dicampoelettrico 94 L i v e l l o

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( V / m ) 4 % < 0 . 5 0 . 5 - 4 3 0 % 3 - 6 Tra leesposizionidovuteasorgentiartificiali, laprincipa- (Bq), corrispondente a una disintegrazione al secondo. grandezza “attività”, lacuiunitàdimisuraèilBecquerel ne. Per quantificareil fenomeno fisicoviene usata la esposizione aradiazionideilavoratoriedellapopolazio - vorazione, possonocomportareunanontrascurabile naturali che,proprioperlecaratteristichedeltipodila - materiali, oproduzionediresidui,contenentiradionuclidi rali riguardaleattivitàlavorativeconuso-stoccaggio di stre. Uncasoparticolarediesposizionearadiazioninatu- mento delradon,airaggicosmicieallaradiazioneterre- componenti principalisonodovuteaiprodottididecadi- zione a radiazioni ionizzanti è di origine naturale, le cui incidenti) lamaggiorpartedell’esposizionedellapopola- ciali. Inassenzadispecificieventi(esplosioninucleario vise indueprincipalicategorie:sorgentinaturalieartifi- Le sorgentidiradiazioniionizzantipossonoesseresuddi- luppo delleretipertelecomunicazioni. genzia inrispostaallerichiestenormativesiadellosvi- buon indicatoresiadell’attivitàdicontrollosvoltadall’A - pronunciamenti (figura 12.10) rilasciati rappresenta un fini dellaverificadeilimitidilegge.Ilnumeropareri/ dall’impianto sucuideveessereeffettuatalamodifica,ai gnetico immessinell’ambientedalnuovoimpianto,o di unavalutazioneteoricadeilivellicampoelettroma- del DLgs259/03.Entrambivengonorealizzatisullabase nunciamento rispettivamenteaisensidellaLR19/04e che vengarilasciatodaArpaunpareretecnicoopro- zioni elamodificadiunimpiantogiàesistenterichiede L’installazione diunnuovoimpiantoperletelecomunica- Radiazioni ionizzanti:Ilcasodelradon di telecomunicazione Pareri/pronunciamenti perimpianti Fonte: ArpaPiemonte nunciamenti -anni2000-2009 Figura 12.10 – Pratiche analizzate per il rilascio di pareri/pro- per iqualièraccomandato un livellodi400Bq/m lazione control’esposizionealradoninambientichiusi tom dellaCommissioneEuropeasullatutelapopo - vo ètuttoralaRaccomandazioneEuropea90/143/Eura - Per quantoriguardaleabitazioni,ilriferimentonormati- 1 letterabdelDLgs241/00). gne dimisuradasvolgersiadhoc(art.10-sexies, comma ne di “aree soggette a radon”, anche attraverso campa- rati ealleRegionidigiungereall’eventualeindividuazio - datori dilavoromisurareilradonintuttiilocaliinter- effettuare azionidirimedio.Lastessaleggeimponeai luoghi dilavoro500Bq/m lo d’Azione perlaconcentrazionediattivitàradonnei livelli diradioattivitànaturale.Tale decretofissaunLivel- introdotto perlaprimavoltainItaliaunadisciplinadei Il DLgs241/00, entratoinvigoreil1gennaio 2001, ha le èlegataalladiagnosticamedica.

num ero 1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 I fattoridipressione-Radiazioni 2 0 3 0 superatoilqualeoccorre 4 2 0 0 5 2 0 0 6 2 0 0 RSA Asti 7 2 0 0 8 3 . 95 2 0 0 9 al valoremediosiapiemontese(69,4Bq/m trazione mediaannuadiattivitàradoninferiorerispetto stici. Tutte le misureavevanoevidenziatounaconcen- residenziali, nonché91 puntidimisurainedificiscola- degli anni 2007/2008 in 45 puntidimisura presso edifici e 120Bq/m denziato valorimedicomunalidiradoncompresitra40 quindi anche astigiano, nel corso del 2009 hanno evi- Le indagini effettuate su tutto il territorio regionale, e rischio perlapopolazione. mo futuro alcuni interventi legislativi atti a limitarne il dita lapericolositàdelradonesonoauspicatinelprossi- della salutenegliambienticonfinati”. Intaleattoèriba- concernente “Linee guida perlatutela e lapromozione vembre 2001) l’Accordo del27/9/01 traStatoeRegioni Inoltre èstatopubblicatosullaGazzettaUfficiale(27no- le (77Bq/m I fattoridipressione-Radiazioni Fonte: ArpaPiemonte Figura 12.11 –Cartadeivalorimedicomunalidiradon(pianoterra)-anno2009 96

RSA Asti 3 3 , confermandolemisureeffettuatenelcorso ). To Cune rino o Biella Asti Ve Ve rc elli rb an Novar ia Ales 3 ) sianaziona- a sandr ia prevenzione. interventi di mitigazione e programmare interventi di noscitivo ambientalechepuòessereutileperpianificare locali eaisingolicittadiniunimportantestrumentoco- Questo lavoro fornisce, alla Regione Piemonte, agli enti monte”, scaricabiledalsitowww.arpa.piemonte.it. zione che ha come titolo“Lamappaturadel radon inPie- più dettagliatesulradonsipuòconsultarelapubblica- sto studioèriportatanellafigure12.11. Per informazioni concentrazione al piano terra, una sintesi grafica di que- del radon.Per ognicomunesièottenutaunamediadi di una“mappa”chedescriveladistribuzioneterritoriale caratterizzazione territoriale del radon e alla costruzione rando opportunamenteleinformazioni,adunaprima ti datipresentisulterritorioregionalesigiunge,elabo- Unendo idatiraccoltinellaprovinciadiAsticonrestan- Mo nc V illa uc Berz nov co Ce Bu T ano ll a orin arengo tt d'As Va igli di S Ca es lf era ener Du San ti st e an elnuo si d'As a Pi no Albugn Paol et S ti Pino vo ro an o Ci Don Pa Aram So ano st M Fe d'As ss erna To lbri ic rr Ca er Bo engo hele ere n to Mo ti ano engo pr sco d' Ro nt iglio V As illa at Ma Ca af Ce Mo ti to San ia fr nt rr rm r Ma an ans et ar Piov orit o Vi ca Da Co ana re Co engo d' al Co o d tt a' cconat mi rt As o e 'A M rt a ano d' zzone an st ti as As Ca i Ca done Baldic Mo sa o d'As Soglio ti me ste ia Ti Ch na Co Ce ra gliole Mo ti llero le Cu iu Ci no Co hier Mo rt ll Soglio San Ro sa e nt na an ni lc Ca nt ig i no co be glio Se av ze d' nom Ca ec lio Ma sa As agn lla d'As tt hiar st sc im V rt ti ondo agno illa in o o e An ti o Sc o Co S d'As Al ti Re a le an gnano ssom fi ndelu d eri Co vi ti Co Sec elle glia az brat rs zza ondo zo sc Co Lanz io Is ne lo o o st ola d' Fr igliole e As in d' ti To co As d nc ti 'A Ca o San st Mo ste Vi i AST g nt Mo Gior ll' liano Ve eg Al I n Ca si fe ro gardino gi me ro lo ss d' o Ol Agliano As ss Ce Sc o Loaz Penan mo Ca o d' Port ti Az sso ar Mo ll As G am Mo iano z zo le ac ano ti ent nt Ca go Sc Mo lo nc pi al om Ro San ile st ur d al do as Ro elnuo ar cca zo 'A vo ca Mo Ca Sc o cca st Ma lengo Ca ve i ne mb Graz ar Bubbi Grana vo rz d Ca rano st am lli er a Calce Mo 'Ara agno no ssi za ce pi o Mo na Vi Ca no na zz Mo lli Oliv nc le st mb ste o sco a Badog nt M ero Ca hio Ro Belv Ro et al em llo Se on Re o la cchet Ca V cchet done Bo Ni d aglio eglio ma ag fe ss fr so i lio zza rr rm an An am no ndran rz at ta ta S co id M none Co o o e P Ce T a Ca e re on a al Vi rra In rt rr a naro st igli af ar ci fe o el B ea sa ig rr T one Mo anar at i S oglio o nt ca ab o Ca pac Ca ne one Fo st st ci el R nt no elnuo an oc ile Mo c vo Ca hero mb B ste el ar uaran Bruno lle bo uz tt zo o ti Mo Ma lin r anz a ana Coordinamento Provinciale. sviluppo delleretidegliimpiantipertelecomunicazionieradiodiffusioneelettrodotticonilPianoTerritoriale di guida regionali.LaProvinciaprovvedeinoltreaverificarelecoerenzeecompatibilitàambientalitraiprogrammi di Tutti i regolamenti e le zonizzazioni comunali sono verificati dalla Provincia al fine di accertarne la coerenza con le linee - Zoneneutre:ilrestodelterritoriocomunale. mente dall’amministrazionecomunale,compreseareeoedifici diproprietàcomunale. - Zonediattrazione:areeesclusivamenteindustriali,zoneabassaonulladensitàabitativa,individuateautonoma - storici, beniculturali,areesottoposteavincolopaesaggistico, areeprotetteesoggetteavincoli. - Zonediinstallazionecondizionata:areecompresenelraggio30mdalconfineesternodellesensibili, centri in antennasuperiorea500W, tuttal’area urbana. - Zone di vincolo (impianti Radio e TV): area definita “centro storico” come da PRG e, per gli impianti con potenza efficace stici, edificioareededicatiall’infanzia,conrelativepertinenze. - Areesensibili:singoliedificidedicatitotalmenteoinparteallatuteladellasalute,residenzeperanziani,scola ti, in: Montana LangaAstigianaValle Bormida,ilterritorioèstatosuddiviso,aifinidellacorrettalocalizzazionedegliimpian- A seguitoditaleiniziativa,allaqualehannoaderito13Amministrazionicomunali,8UnioniComunielaComunità omogenea dellanormasulterritorioprovinciale. ziamento attraverso il quale sono stati erogati circa 100.000 Euro e sono state fornite indicazioni per un’applicazione Al finedisupportareiComuninell’adempimentotalefunzione,laProvinciaAstihapredispostounbandofinan- impianti pertele-radiodiffusione,ecc.)eminimizzarel’esposizione dellapopolazioneaicampi elettromagnetici. rare ilcorrettoinsediamentourbanisticoeterritorialedegliimpiantiradioelettrici(impiantipertelefoniamobile,radar, Ai sensidellaLR3agosto2004n°19,iComunidevonoprovvedereall’adozionediunappositoregolamentoperassicu- Le rispostedellaProvincia Radiazioni - - - L e c C d - Z Z A A p b co i a d A r T g r m a - r p su c d A a s A n a a

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