Bullettino Malacologico Italiano , Concede Di Dare Un Cenno Di Questa Opera Tanto Importante
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KULLETTISNO MALACOLOGICO ITALIANO Volume - Secondo 186J) oogg-'e.o^ PISA VIA S. FBAK C E S C N.° 2 3 1869 BALLETTINO MALA COLO (nCO ITALIANO BULLETTINO MALACO LOGICO ITALIAN O VOLUME SECONDO 186 9 PISA Via S. Francesco N.° 23 1869 Prezzo Lire Dieci — Pisa, Tip. Nistri — l'.ULLETTINO MALACOLOGICO ITALIANO Anno IL — 1869 Numero Primo Gennaio — Febbraio PISA Via S. Fratsxesco, 2'3. 1869 SOMMARIO BEL NUMERO PRIMO — Nota dei Molluschi terrestri dei Colli Berici .... A. Villa — Le conchiglie del Mar Tirreno F. L. Appelius — Specie nuove: 1. Aiuria Spinella G-. Meneghini 2. Mactra PeccMolii E. Lawley ( F. L. Appeliui — Bibliografìa G. C. Mella ] ( C. Gentiluomo — Varietà , C. Gentiluomo Deutsche malakozoologische Gesellschaft. E questo il nome di una nuova Società Malacologica che di tutto cuore raccomandiamo ai Conchiologi . Si propone dessa di curare lo sviluppo delle relazioni fra i Conchiologi, fondando un ufficio che per mezzo della stampa faciliterà i cambi fra Conchiglie, ed anco Molluschi sia viventi che nel- 1' alcool. La quota annua per esservi ammesso socio è di pochi fianchi (5 a 7). E d'uopo indirizzarsi al signor D. F. Heynemann a Francoforte sul Meno (Domplaz 6). In questo modo e s^nza forte spesa i collezionisti potranno ar- ricchire le loro raccolte di molte e scelte specie, a seconda dello sviluppo della Società medesima. BULLETTINO MALACOLOGICO r i r a. i^ i v ts, < > Gennaio-Febbraio Anno II. Numer0 , 18 6 1» NOTA DEI MOLLUSCHI TERRESTRI raccolti da Antonio Villa e Giovan Battista Spinelli, nella gita ai Colli Serici , fatta dai Naturalisti del Congresso in Vicenza, il giorno 16 Settembre 1868, nelle villeggiature Rambaldo e Pasini. 1. Zonites gemonensis, Ferussac. isodoma , Jan. 2. » niteus, Gmelin. 3. » cellarius, Miiller. 4. Helix planospira, Lamarck. 5. » cinctella, Draparnaud. 6. » carthusiaiiella, Draparnaud. 1. » ammoni s, Sehmidt. 8. » candidala, Michaurì. 9. Clausilia Brauni, Charpentier. 10. Torqailla fruinentum, Draparnaud, var 11. Cyclostoma elegans, Miiller. 12. Poniatias maculatimi, Draparnaud. ANTONIO Villa. Le Conchiglie del Mar Tirreno. Parte prima Lo studio della distribuzione geografica degli animali sul nostro globo acquista ogni giorno maggior numero di fautori, per cui quasi ovunque vengono pubblicati cataloghi speciali di date loca- lità, tanto di crostacei, come di coleotteri, di conchiglie ec, i quali valgano a dar esca alla bramosia di conoscere la distribuzione degli esseri sul nostro globo, tanto sulla terra, che sul mare. Sarà perciò superfluo che io mi ponga a dimostrare l' utilità di simili cataloghi locali. Nel pubblicare questo catalogo dei Molluschi testacei che abi- tano le nostre coste non ho avuto intenzione che di dare una prima lista dei medesimi; lista che verrà poi a mano a mano arricchita di fatti e osservazioni nuove a misura che se ne fa- ranno. Conosco tutta l' insufficienza di questo lavoro , ma essendone noi Toscani affatto privi, ho creduto che pure quale esso è, potrà riuscire di un qualche utile a quelli cui simili studi interessano. Ho adottato per la classazione dei generi e per l'enumerazione delle specie l'ottimo lavoro del signor Weinkauff. (Die Conchy- lien des Mittelmeeres ) non tanto perchè esso è il più recente lavoro di simile genere, ma anche perchè, abbracciando esso tutte le conchiglie del Mediterraneo, serve mirabilmente al mio scopo. Ed anzi mi sono valso anche della bontà del signor Weinkauff, il quale, avendogli io comunicato l'idea di questo mio catalogo, si offrì gentilmente di voler controllare e riveder le mie cassa- zioni, perchè non vi fosse dubbio sull'identicità delle specie citate. Primo argomento per un simil catalogo è l'esatta determina- zione della specie o varietà che si enumera, affinchè ognun sappia ciò che s'intende con un nome determinato perchè, come tutti gli studiosi di simile materia ben sanno, la sinonimia dei Molluschi è tuttora assai diversamente interpretata e l'accettazione di un . nome fisso per ogni specie, è tutt'altro che generalmente ammessa. Ed è perciò ohe i<> approfittai volentieri della gentilezza del trignor Weinkauff, il quale, come ho detto qui sopra, ed offri volentieri di rivedere la classazione delle specie che io arerò raccolti), onde io gli inviai quasi tutte le specie delle quali segue remunerazione 1 nelle pagine susseguenti ( ). Pochissimo è stato sin oggi raccolto sulle coste toscane dagli scienziati, e quel poco neppur si conosce, giacché non abbiamo nessun lavoro, neanche un semplice catalogo nominativo pubbli- cato sulla Malacologia marina toscana. La fauna malacologica della Toscana si collega da un lato con quella più settentrionale delle coste del Piemonte e del Golfo della Spezia 2 dell'antico ( ) e dall'altro a quella più meridionale Reame di Napoli perchè la fauna della parte dell' antico Stato della , Chiesa, baguata dal mar Tirreno, si può, senza paura di molto errore, considerare come strettamente collegata se non identica a quella del mar toscano. Questa prima parte del mio lavoro , che non contiene che gli Acefali e i pochi Brachiopodi, non offre molti dati che convalidino questa mia asserzione, perchè le bivalvi sono sempre assai meno limitate che i Gasteropodi nel loro abitato. Farò però notare la presenza delle seguenti specie nel mar toscano: Ncaera costellata, Desìi., Syndosmya ovata, Phil. , Cy- pricardia litìiopìiagella, Lam., Astarte bipartita, Phil., Cardila cor- bis, Phil., Arca imbricata, Poli, Spondylus Giissonii, Costa, Ostrca lamellosa, Broc, plicatida, Chemn., Argiope decollata, Chemn., e cuneata, Risso, le quali denotano una fauna già più meridionale che quella delle coste del Piemonte, mentre che la presenza d'al- tre specie la collega alla fauna di quest'ultima località. Alcune delle specie citate hanno un habitat particolare e sem- brano p. e. preferire le acque semisalse (saumàtres) ove fiumi o canali si mescolano al mare ed esse non si trovau quasi in altri punti. Così p. es. le seguenti specie, rare in altri punti della nostra costa, abbondano al nord di Livorno, ove sussiste il sumenzionato stato di cose. Queste specie sono le seguenti: Solca vagina, Lin., (') Le specie delle quali inviai al signor Weinkauff esemplari e por l'esatta cassazione delle quali egli si fa in certo modo garante, sono marcate con un asterisco. 2 descritte di Jefl'rcys . tradotto I ) Così bene o meglio enumerate nel lavoro poscia con annotazioni dal Prof. G. Capellini. Solen siliqua, Liu., Ceratisolen legumen, Liii., Corbulomya medi- terranea , Scróbicularia plana, Da Costa , Tellina nitida. , Costa Poli, planata , Linneo, exigua, Poli, Lucinopsis nudata, Penn., Cardium edule, Lin. ed altre. Altre specie preferiscono i fondi sabbiosi e sono fra altre le seguenti : Thracia papiracea , Poli, Donax trunculus , Lin., semistriata Poli, Tellina incarnata, Lin., fàbula, Gron., pulchella, Lara., tutte le Tapes, Venus verrucosa, Lin., gallina, Lin., Artemis lupinus, Poli, Cardium erinaceitm, Lara., aculeatum, Lin., echinatum, Lin., taberculatum, Lin., papillosum, Poli, exiguum, Gmel., Lucina leu- coma, Lin., reticulata, Poli, divaricata, Lin., ec. Quelle che abitano a preferenza i maggiori fondi sono le se- guenti : Psammobia vespertina, Gmel., costidata, Turt., Tellina serrata, Rem, Venerupis substriata, Mont., (jypricardia lithophagella, Lam., Venus ovata, Penn., Astarte fusca, Poli, bipartita, Phil., Isocar- dia cor, Lin., Lucina lactea, Lin., Leda commutata, Phil., Pinna pedinata, Lin., Pecten pes felis , Lin., opercularis, Lin., Testae, Biv., Spondylus Gussonii, Costa, e quasi tutte le Ostree. Specie che cercano i fondi algosi sono le seguenti: Cardita sulcata, Brug., trapezia, Lin., calyculata, Lin., Poronia rubra, Mont., Bornia corbuloides. Phil., Galeomma Turtonii, Sow., Solenomya togata, Poli, Modiolaria marmorala, Porb. , costulata, Risso, Modiola barbata, Lin., adriatica, Lam., alcune Lime ec. Specie che forano i sassi e banchi lungo il littorale sono le seguenti: Pholas dactylus, Lin., candida, Lin., Saxicava arctica, Lin., Capsa fragilis, Lin., Petricola lithophaga, Retz., Venerupis irus, substri- ata, Mont., Arca barbata, Lin., Lithodomus liihophagus, Linneo, ed altre. Specie all' incontro eh 3 amano i fondi sassosi e si trovano spesso attaccate sui medesimi sono le seguenti: Chama gryphoides, Lin., Arca Noae, Lin., Modiola barbata, Lin., Mytilus edulis, Lin., minimus, Poli, Spondylus gaederopus, Lin., tutte le Ostree e Anomie ec. Siccome questa prima parte non contiene che gli Acefali e i pochi Brachiopodi, così mi sono per ora limitato a parlare di queste due classi solamente , riservandomi di trattare dei Gaste- ropodi e dell' unico Cefalopodo munito di Conchiglia ( che abita - 5 — il nostro maro) quando parlare ili questi <• spero che ciò farà in breve, avendo io già in pronto un sufficiente materiale pei la seconda parte di questo mio lavoro. Ora non mi resta che a ringraziare caldamente tutti quei si- gnori che mi hanno in qualche modo coadiuvato, sia col favorirmi 1 esemplari, sia coli indicazione di località, sia con consigli pa- reri e fra questi signori mi piace notare i seguenti : il mio otti- mo amico e maestro il Dott. Cav. Federigo Castelli, il Pro! Cav. Giuseppe Meneghini (per il quale è poco ogni elogio), il mio in- timo amico il Dott. Angelo Manzoni, il compianto C. Caterini, il signor Roberto Lawley, il signor Giovanni Jago, i signori Fratelli Caifassi, il mio amico Vittorio Uzielli e molti altri. Ed avendo io avuto in animo di fare unicamente una cosa grata a questi miei amici, ai quali collettivamente offro questo tenue lavoro, spero che vorranno compatirne