P.A.F., Allo Scopo Indicato, Non Era Prevista Alcuna Utilizzazione Boschiva Ma
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INDICE 1. Premessa 2. Relazione 2.1. Inquadramento geografico e idrografico 2.2. Caratteristiche climatiche, idrogeologiche e pedologiche 2.3. Vicende storiche e passate utilizzazioni boschive 2.4. Elementi socio-economici 2.5. Stato degli usi civici 2.6. Vincoli esistenti 2.7. Consistenza, estensione, tipologia e descrizione del complesso boscato da assestare 3. Formazione del particellare e delle comprese 4. Rilievo tassatorio e quadro descrittivo dei rilievi del soprassuolo 5. Stima della provvigione legnosa e piano dei tagli 5.1. Determinazione della provvigione 5.2. Ripresa e piano dei tagli 5.3. Viabilità e manufatti 6. Altre utilizzazioni 6.1. Pascolo 6.2. Raccolta dei prodotti secondari 6.3. Opere di miglioramento 7. Modalità di godimento per l’esercizio degli Usi Civici nei terreni Comunali 8. Regolamento del pascolo 9. Conclusioni 10. Cartografia 10.1. Carta silografica al 5.000-10.000-25.000 su base CTR Regione Campania 10.2. Carta silografica al 5.000-10.000 su base catastale 10.3. Carta dei miglioramenti al 5.000-10.000 su base CTR Regione Campania 10.4. Carta delle aree soggette a rischio idrogeologico al 10.000 10.5. Carta geologica al 25.000 Allegati: A) Schema di Libro Economico B) Decreto di liquidazione degli usi civici C) Tavola generale delle querce allevate a ceduo D) Tavola generale delle querce allevate ad alto fusto E) Tavola generale dell’alto fusto della Douglasia F) Parere dell’Autorità di Bacino Liri-Garigliano e Volturno 2 1.PREMESSA Le leggi regionali n. 27 del 4.05.1979, n. 13 del 28. 02.1987, e n. 11 del 07.05.1996, nell’ambito degli obiettivi di sviluppo economico e sociale della Campania, perseguono le seguenti finalità: la conservazione, il miglioramento e l'ampliamento del bosco; l'incremento della produzione legnosa: la valorizzazione delle bellezze naturali e paesaggistiche; la tutela e l'incremento della fauna selvatica anche attraverso la costituzione di parchi e riserve naturali; la difesa del suolo e la sistemazione idraulico-forestale; la prevenzione e la difesa dei boschi dagli incendi; la conservazione ed il miglioramento dei pascoli montani; la massima occupazione della manodopera rapportata alle singole realtà territoriali al fine di contribuire al mantenimento delle popolazioni montane a presidio del territorio. In particolare la legge n. 11 del 07.05.1996, all’articolo 10, impone ai Comuni e agli altri enti pubblici l'utilizzo dei beni silvo-pastorali in conformità di appositi piani di assestamento con validità decennale. I piani di assestamento, nati come freno all’indiscriminato sfruttamento dei boschi, si pongono l’obiettivo di individuare un equilibrato rapporto tra la ripresa e le possibilità incrementali del bosco, anche con miglioramento delle sue strutture presenti per una maggiore efficienza produttiva e protettiva. Il comune di Torella dei Lombardi (AV) con Determina del Responsabile dell’Area Tecnica n°130 del 25.09.2015 ha conferito l’incarico al Dott. Forestale Salvante Roberto e Dott. Agronomo Iuorio 3 Raffaele di redigere la revisione del precedente Piano di Assestamento Forestale 1999-2008 dei propri beni silvo-pastorali per il decennio 2015-2024. Il Piano di Assestamento dei boschi del comune di Torella dei Lombardi rappresenta lo strumento con cui l'Amministrazione Comunale programma, per la durata di un decennio, l'utilizzazione del proprio patrimonio boschivo. 2. RELAZIONE 2.1. Inquadramento geografico e idrografico Torella dei Lombardi è inserita nel paesaggio tipico delle zone sub-appenniniche che alterna ampie zone collinari, larghe depressioni vallive, alle dorsali rocciose, propaggini dei Monti Picentini, ed è un territorio caratterizzato da numerosi corsi d’acqua, su tutti l’Ofanto. L’Alta Irpinia è un territorio dove non pochi sono i laghi da visitare, tra i più incantevoli quelli di Monticchio con le sue importanti acque sorgive, e quello di Conza della Campania circondato da un’oasi naturalistica. Di grande bellezza è anche la Cascata Borgo Sano, le cui acque un tempo alimentavano un mulino a pale nel territorio di Lioni. Torella dei Lombardi sorge a 666 mt. sul livello del mare, ha un estensione territoriale pari a 26 Km² con una densità pari a 85 abitanti per Km²; gli attuali abitanti risultano essere 2.225 abitanti; Confina con i comuni di Castelfranci, Nusco, Paternopoli, Sant'Angelo dei Lombardi e Villamaina e risente in particolare della vicinanza del comune di Lioni, che rappresenta il riferimento economico e commerciale. Il territorio comunale è servito dalla strada Ofantina, che da Avellino conduce a Lioni, e dalla Strada provinciale Torella – Villamiana; il territorio fa parte della Comunità Montana Alta Irpinia. 4 Dal punto vista idrografico il territorio dell’Alta Irpinia è caratterizzato da numerosi corsi d’acqua come il fiume Ofanto, il più importante fra essi. L'Ofanto, con un bacino di 2.760 kmq, sorge dalle pendici dei Monti Picentini, fra il Monte Forte (640 m) e il Monte Gugliano (860 m), nel territorio di Nusco e di Torella dei Lombardi (in località Cesine) e segna, per gran parte, del suo percorso il confine tra le province di Avellino, Potenza, Foggia e Bari, sfociando nel mare Adriatico nel golfo di Manfredonia nei pressi di Barletta. Nel territorio di Caposele scorre il Temete e sorge il Sele (64 km e un bacino di 3.235 kmq). La pendenza media del fiume è dello 0,533%. L'Ofanto ha un regime marcatamente torrentizio con piene notevoli in autunno e inverno per le precipitazioni e magre notevolissime in estate. A dispetto poi della notevole lunghezza ed estensione di bacino la sua portata media alla foce è abbastanza scarsa (meno di 15 metri cubi al secondo). Il bacino idrografico dell'Ofanto occupa un'area di 2.780 km² risultando così uno dei più estesi del Mezzogiorno. Oltre al corso principale del fiume comprende anche svariati affluenti tra i quali ricordiamo: da destra, il Ficocchia, la Fiumara d’Atella , l'Olivento ed il Locone; da sinistra l'Isca, il Sarda, l'Orata e l'Osento. La maggior parte delle acque pluviali sono smaltite per ruscellamento superficiale attraverso la rete idrografica, una piccola percentuale di acqua piovana è assorbita dalle strutture conglomeratiche, per emergere nei punti più depressi a contatto con le formazioni argillose. 2.2. Caratteristiche climatiche, idrogeologiche e pedologiche Il clima è tipico delle zone interne delle regioni del Sud Italia , con estati calde, ma non sempre afose, ed inverni moderatamente freddi dove la caratteristica saliente è la differenza di temperatura tra le ore diurne e quelle notturne. 5 La piovosità media annuale è di circa 600/700 mm, concentrata nel periodo autunno-invernale con estati normalmente siccitose. La temperatura media del mese più freddo è di +4,6°C (Gennaio), quella del mese più caldo +21,5°C (Agosto), la zona è caratterizzata da notevole escursione termica diurna e mensile e da brinate primaverili in particolare nelle conche e nelle valli. L’agente climatico più dannoso per la zona è il vento, sia lo scirocco che nel periodo primaverile determina una rapida disidratazione, sia gli altri venti che soffiando con forte intensità provocano sradicamenti e schianti. Dallo studio comparato dei dati termo-pluviometrici il demanio comunale boschivo di Torella ricade nella zona del Castanetum del Pavari, sottozona calda, con inverni di tipo temperato ed estati calde spesso siccitose. Il complesso boscato di Girifalco ha una esposizione prevalente a Nord-Ovest, la morfologia non presenta grosse variazioni di pendenza, le isoipse appaiono regolari e non mostrano segni di dissesto in atto e/o paleofrane. La morfologia del territorio si presenta con vari gradi di inclinazione che si sviluppano verso le quote inferiori. I terreni di copertura sono caratterizzati da una pendenza media del 10-15%. Dal punto di vista idrogeologico il territorio del comune di Torella dei Lombardi è caratterizzato da materiali di tipo plastico e formazione conglomeratica nelle zone più acclivi, la maggior parte delle acque pluviali sono smaltite per ruscellamento superficiale, attraverso una rete idrografica caratterizzata da una serie di valloni che confluiscono a Nord nel torrente Fredane e a Sud nel fiume Ofanto, una piccola percentuale di acqua piovana è assorbita dalle strutture conglomeratiche, per emergere nei punti più depressi a contatto con le formazioni argillose. 6 Il terreno è di natura argillosa, a reazione da neutra ad alcalina, per lo più impermeabile ad eccezione delle zone conglomeratiche e con copertura vegetale arborea che tende a formare uno strato superficiale ricco di sostanza organica ad elevata ritenzione idrica, le zone disboscate e messe a coltura sono oggetto di erosione idrica ed eolica soprattutto. 2.3. Vicende storiche e passate utilizzazioni boschive La sua origine si fa risalire al periodo in cui il re longobardo Ludovico II risolse la disputa per il Ducato di Benevento 848 d.C., fissando il confine tra il suddetto Ducato e quello di Salerno sul fiume Fredane, attorno al quale nacquero dei forti o rocche, da un lato Sant'Angelo del Pesco (nel territorio di Frigento) e Rocca San Felice, e dall'altro Monticchio dei Lombardi, Sant'Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi e Guardia dei Lombardi. La prima citazione del borgo medioevale risale all'850 come "Turrella" ovvero piccola torre. Il castello, e quindi Torella, appartenne alla famiglia Saraceno fino al 1529, quando passò ad Alfonso della Rosa che nel 1550-60 vendette Torella e Girifalco a Domizio dei Caracciolo, i quali nel 1639, vennero insigniti del titolo di principi di Torella che tennero fino all'Unità d'Italia quando, nel 1889, Umberto I concesse il titolo di marchese di Candriano a Giuseppe Caracciolo. Alla sua morte il tutto fu ereditato dal nipote Camillo Ruspoli. Quest'ultimo morì nel 1940 e nel 1959 la vedova donò la struttura al Comune che ora la usa come sede comunale e museo.