Parrocchia di San Rocco in . Inventario dell'archivio storico (1692-1991)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di Soprintendenza per i beni storico-artistici, librari e archivistici in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino 2014

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Elena Bertagnolli, Francesca Tecilla, Cinzia Groff e Ornella Bolognese socie della cooperativa Koinè e ultimata nel luglio 2013.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del , dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n. n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi graffe, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

2

Sommario

Parrocchia di San Rocco in Nave San Rocco, 1692 - 1991 ...... 5

Cappellania esposta di Nave San Rocco ...... 7 Parrocchia di San Rocco ...... 12 Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, 1711 - 1991 ...... 15 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1812 - 1829 ...... 16 Registri dei nati e battezzati, 1829 - 1974...... 17 Registri dei matrimoni, 1893 - 1967...... 19 Registri dei morti, 1829 - 1970...... 21 Registri dei cresimati, 1891 - 1991...... 22 Stati delle anime, 1938 ...... 23 Atti matrimoniali, 1892 - 1964 ...... 24 Diari delle messe avventizie, 1957 - 1965 ...... 25 Registri di cassa generale, 1946 - 1964 ...... 26 Registri di cassa dell'oratorio, 1949 - 1961...... 27 Carteggio e atti, 1711 - 1969 ...... 28

Chiesa di San Rocco ...... 33 Chiesa di San Rocco in Nave San Rocco, 1692 - 1985...... 36 Partitari, [1913] - 1921 ...... 37 Registri di cassa, 1958 - 1965...... 38 Resoconti, 1907 - 1985...... 39 Carteggio e atti, 1692 - 1935 ...... 40

Confraternita del Santissimo Sacramento ...... 41 Confraternita del Santissimo Sacramento in Nave San Rocco, 1937 - 1966 ...... 43 Registri degli iscritti, 1939 - 1966 ...... 44 Registri dei verbali delle riunioni, 1938 - 1945 ...... 45 Registri di cassa, 1937 - 1945...... 46

Scuola materna di Nave San Rocco ...... 47 Documentazione dell'archivio della Scuola materna di Nave San Rocco, 1950 - 1961 ...... 48 Registri di cassa, 1950 - 1961...... 49

Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni ...... 50 Documentazione dell'archivio della Cassa rurale di prestito e risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni, 1914 - 1929...... 52 Registri dei soci, 1914 - 1928 ...... 53 Carteggio e atti, 1914 - 1929 ...... 54

Indici ...... 55

3

Albero dei soggetti produttori

Cappellania esposta di Nave San Rocco, Nave San Rocco, [1737] - 1953 agosto 15 Successori: Parrocchia di San Rocco, Nave San Rocco, 1953 agosto 16 - E' filiale di : Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista, , 1608 giugno 1 -

Parrocchia di San Rocco, Nave San Rocco, 1953 agosto 16 - Predecessori: Cappellania esposta di Nave San Rocco, Nave San Rocco, [1737] - 1953 agosto 15 Assorbe : Chiesa di San Rocco, Nave San Rocco, [1527] - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Rocco, Nave San Rocco, [1527] - 1987 gennaio 24 E' assorbito da : Parrocchia di San Rocco, Nave San Rocco, 1953 agosto 16 -

Confraternita del Santissimo Sacramento, Nave San Rocco, 1908 febbraio 17- 1970 gennaio 1

Scuola materna di Nave San Rocco, Nave San Rocco, [1950] -

Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni, Nave San Rocco, 1914 gennaio 6 - 1933

4 superfondo Parrocchia di San Rocco in Nave San Rocco, 1692 - 1991 {1}

registri 28, fascicoli 8, volumi 1; metri lineari 1.5

Storia archivistica L'archivio storico della parrocchia di Nave San Rocco si trovava depositato, al momento del presente intervento di riordino, nella canonica in un locale adibito ad ufficio, in un armadio di metallo. L'archivio riordinato sarà riconsegnato al parroco per la conservazione nella canonica in locale idoneo. La Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 ha dichiarato l'archivio della parrocchia di Nave San Rocco di interesse storico.

Lingua Italiano; latino

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di Nave San Rocco ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio Diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate. 5

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 497

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 GRANDI C. (a cura di), La riconta delle anime (1987-2006): il sacro, il sociale e il profano nelle fonti normative confessionali, Atti del convegno (Trento 3-4 aprile 2008), Roma, 2011 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali Codice in materia di protezione dei dati personali, D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

6

Ente Cappellania esposta di Nave San Rocco {2} [1737] - 1953 agosto 15

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, 01/01/1711 - 31/12/1991

Storia Il paese di Nave San Rocco si trova nella Piana Rotaliana tra la sponda destra del fiume che lo separa dal paese di Nave San Felice e confina, verso ovest, con la sponda sinistra del torrente Noce. La sua storia è legata al fiume Adige: anticamente infatti la sua posizione venne sfruttata come approdo per il traghettamento di uomini e merci sul fiume (1). Dal punto di vista ecclesiastico i fedeli di Nave erano sottoposti alla cura del parroco di Mezzolombardo alla cui chiesa si recavano per ricevere i sacramenti e l'assistenza spirituale. La presenza di un edificio sacro a Nave San Rocco permise ai delegati del parroco di battezzare in paese già a partire dall'inizio del Seicento: infatti sui registri di anagrafe della parrocchia di Mezzolombardo si trovano fin dal 1610 gli elenchi dei battezzati nella chiesa di Nave anche se non in modo continuato (2). Nel 1616 venne inoltre fondata una primissaria che permise la celebrazione di una messa in loco e la presenza saltuaria di un sacerdote (3). Si trova l'accenno della presenza di un cappellano residente a Nave alla fine del Seicento: nel 1699 fu intentata una causa civile dal parroco di Mezzolombardo contro la nomina, che non aveva né presentato né ratificato, di don Matteo Bessoli da parte dei vicini di Nave (4). Nel 1737 si ha il primo contratto per il mantenimento del sacerdote (5): questa data viene considerata come l'inizio di una certa indipendenza, o meglio di una certa continuità nel servizio religioso in loco. Durante la visita pastorale del 1751, il sacerdote presente a Nave don Giuseppe Cattazzi dichiara di avere l'obbligo di celebrare nei giorni festivi con spiegazione del Vangelo, di amministrare i sacramenti della penitenza e dell'Eucarestia, di spiegare la dottrina cristiana nei giorni festivi, di assistere i moribondi e di celebrare i funerali (6). Aggiunge, inoltre, che "durante i mesi di luglio e agosto celebro soltanto la Messa perché mi prendo un po' di ferie a causa dell'aria malsana" (7). Un ulteriore passo per ottenere una certa indipendenza dalla matrice venne compiuto solo nel 1784, anno in cui Nave San Rocco ottenne dall'Ordinariato di Trento la concessione del fonte battesimale (8). Questo atto era stato preceduto da un accordo con il parroco di Mezzolombardo che aveva dato il suo consenso a patto che l'acqua benedetta venisse presa a Mezzolombardo il Sabato Santo, che il cappellano di Nave comunicasse ogni tre mesi i nomi dei battezzati per essere segnati nei registri parrocchiali e che il contributo che i vicini di Nave versavano al parroco per ogni battesimo venisse diviso tra lui e il cappellano (9). Inoltre gli abitanti della Nave venivano esentati dal contributo di un capretto durante il periodo pasquale. Le registrazioni dei nati tuttavia iniziano con il 1812 (10). La comunità di Nave era coinvolta nell'elezione e nel mantenimento del curato: nei capitoli stesi nel 1788 in occasione della nomina di don Giacomo Vivori che gli abitanti di Nave avevano "volontariamente e di comun consenso eletto" (11) affinché li assistesse nel loro "bene spirituale" essi si impegnavano al suo mantenimento che consisteva in una somma in denaro e in natura, oltre alle elemosine e agli "incerti" per i funerali e i matrimoni. Di contro il sacerdote si impegnava a celebrare la messa festiva, a tenere la dottrina cristiana, ad assistere i malati, a tenere la scuola per i 7 fanciulli e a celebrare le messe legatarie (12). Inoltre aveva diritto "di portarsi ai freschi dalli 30 giugno sino li 8 settembre" a condizione che trovasse un sostituto. Un altro traguardo per l'indipendenza si raggiunse nel 1794 quando il vicario generale del vescovo di Trento concesse alla chiesa di Nave la facoltà di conservare il Santissimo Sacramento (13). La preoccupazione del parroco di Mezzolombardo di perdere il controllo e i diritti nei confronti della cappellania portò alla stesura nel 1830 di un documento nel quale si ribadiva il suo diritto di assistere personalmente o tramite un suo delegato ai matrimoni, ai funerali e ai patrocini di Nave San Rocco e lo si assicurava che la decima che riceveva dal territorio della Nave non avrebbe subito variazioni (14). Nel 1840 venne eletto don Luigi Tava che restò alla Nave fino al 1873; durante la sua reggenza venne costruita la nuova chiesa. Nei capitoli sottoscritti dal suo successore, don Giovanni Sommadossi, si possono delineare i progressi avvenuti nella cura d'anime rispetto alla matrice: il sacerdote, infatti, era tenuto a compilare i registri dei nati e dei morti con diritto di rilasciare i relativi attestati "senza la controfirma del parroco", poteva assumere gli sponsali, faceva le tre pubblicazioni nella chiesa di San Rocco, anche se veniva delegato di volta in volta dal parroco alla benedizione dei matrimoni; il parroco continuava a essere invitato ai funerali degli adulti e a lui spettava l'"incerto" per la celebrazione. Il cappellano di Nave andava alla matrice il sabato santo per prendere l'olio santo e l'acqua benedetta e interveniva alla funzione in parrocchia nel giorno di San Pietro. Infine il parroco teneva le funzioni alla Nave i giorni di San Sebastiano (20 gennaio) e San Rocco (16 agosto) (15). La comunità della Nave continuava a impegnarsi per il mantenimento del sacerdote ma, con il passare degli anni, la congrua venne integrata con il fondo di religione messo a disposizione dal governo attestata "la povertà del tutto eccezionale di codesto paese" (16). Il curatore d'anime aveva l'usufrutto della canonica, acquistata dal nel 1877 (17). Dal 1888 al 1908 resse la cura don Giuseppe Tonti. Fu su sua sollecitazione che venne eretta la confraternita del Santissimo Sacramento. Egli, inoltre, lasciò erede universale la chiesa del paese a condizione che venisse fondato un legato per le sante missioni da tenersi ogni otto anni (18). Il suo successore, don Giuseppe Maurina, fu molto presente nella vita civile del paese: nel 1914 infatti fu uno dei promotori della Cassa rurale. Nel 1915 fu condannato a cinque anni di carcere in Boemia in seguito a una denuncia che lo accusava di aver pronunciato un discorso antiaustriaco. Il 22 novembre 1918 riprese la cura d'anime di Nave "dopo 26 mesi di prigionia e 15 mesi di confinamento. Trovai la canonica semidistrutta. Mancavano quasi tutte le griglie e ben sette usci, bruciati dai soldati tranne qualche uscio salvato dai vicini e poi restituito al mio ritorno. L'armadio di canonica poi era stato spaccato rubandone il vasetto dell'olio santo e circa 100 corone di elemosine. Qualche stipite della porta della mia stanzetta attuale e lo scaffale dei libri portano il segno del 'furor teutonicus'" (19). Un periodo fiorente per la cura della Nave si ebbe con don Randolfo Sottopietra: egli si prodigò per la costruzione di una nuova canonica che venne dotata di locali per le riunioni della gioventù e, nel 1954, di una sala per cinema-teatro. Fu durante la sua cura che nel 1953 Nave San Rocco ottenne finalmente l'elevazione a parrocchia.

ELENCO CAPPELLANI

1699-1708 Matteo Bessoli 1711-1737 Giovanni Gottardo Devigili 1737-1739 Giambattista Tomasi

8

1745-1750 Giambattista Dalrì 1750-1758 Giuseppe Cattazzi 1758-1766 Stefano Nardi 1767-1770 Andrea Lucchi 1771-1783 Michele Aliprandini 1783-1788 Giacomo Antonio de Paoli 1788-1798 Giacomo Vivari 1798-1812 Francesco Lucchini 1812-1817 Giuseppe Fedrizzi 1818 Bortolo Fellini 1818-1825 Francesco Lucchini 1825-1828 Domenico Martini 1828-1840 Nicolò Weber 1840-1873 Luigi Tava 1873-1874 Giovanni Evangelista Sommadossi 1874 Francesco Piva 1875-1883 Luigi Malfatti 1883-1885 Giuseppe Tevini 1885-1888 Raffaele Chini 1888-1909 Giuseppe Tonti 1910-1935 Giuseppe Maurina 1937-1941 Vigilio Grandi 1941-1945 Turno Grandi 1946-1957 Randolfo Sottopietra - primo parroco dal 1953

Funzioni, occupazioni e attività La storia del termine "cappella" (20) inizia nel palazzo dei re merovingi, dove nel VII secolo era conservata la preziosa reliquia del mantello ("cappa") di San Martino di Tours. Il nome di cappella ("mantellina") passò quindi ad indicare il luogo nel quale tale oggetto era conservato e più in generale tutti i luoghi di culto posti presso i palazzi reali ("cappelle palatine"). In seguito, soprattutto a partire dal XII secolo, fu chiamato cappella qualunque edificio sacro di carattere non battesimale, sottoposto a una plebs o ad una parrocchia, o anche il territorio che faceva capo a una chiesa minore, in analogia a uno dei significati di plebs. La storia del termine "cappellanus" è analoga. I cappellani erano in origine i custodi delle reliquie possedute dai re merovingi; quindi, gli addetti al servizio liturgico nelle cappelle palatine o i custodi dei luoghi in cui erano conservate le reliquie di qualche martire, infine i chierici stabilmente residenti presso le minori dette cappelle. Il cappellano esposto era un prete distaccato permanentemente dal parroco presso una cappella detta quindi "espositura". In questi casi la comunità non possiede il giuspatronato e con esso il diritto di scelta del prete. Si hanno peraltro anche situazioni intermedie, nelle quali il prete distaccato presso la cappella beneficia sia di redditi che erano stati della pieve, sia di redditi forniti dalla comunità e si trova conseguentemente soggetto a un controllo sia da parte del pievano che dei vicini.

9

Contesto generale Diocesi di Trento Parrocchia di Mezzolombardo

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali Bibliografia BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino. Periodizzazione e cronologia politico-istituzionale, Trento, 1995 COOPERATIVA KOINE' (a cura di), Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Mezzolombardo (1558-1949) e degli archivi aggregati (1523-1946), P.A.T., Servizio beni librari e archivistici, 2001 FILOSI F., Notizie storiche di Mezzolombardo, Mezzolombardo, tipografia editrice: Giuseppe Moser, 1912 Fonti per la storia del principato e della chiesa tridentina: atti del convegno Trento 16-17 maggio 1991, Trento, 1995 LUTTEROTTI A., Il Trentino: il nuovo volto di un'antica terra d'incontro, , 1997 MICHELI P., MAURINA G., Don Giuseppe Maurina: sacerdote, poeta, patriota, Trento, Artigianelli, 1968 R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, Edizioni biblioteca PP. Francescani, 1979 WEBER S., I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento, Trento, 1932

Note (1) Cfr. STENICO R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, 1979. (2) Cfr. Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Mezzolombardo (1558-1949) e degli archivi aggregati (1523- 1946), a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., 2001: Registri dei nati, matrimoni e morti, reg. 1. (3) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 9B, c. 3. (4) Ibidem, Atti civili, XXIV, n. 570. (5) Cfr. Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Mezzolombardo (1558-1949) e degli archivi aggregati (1523- 1946), a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., 2001: Chiese filiali, Atti amministrativi, b. 1. (6) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 61, c. 25. (7) Ibidem. (8) Ibidem, Libro B (37), n. 243. (9) Ibidem. (10) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1. (11) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1.4. (12) Ibidem. (13) Cfr. Chiesa di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, vol. 1 n. 20. (14) Cfr. ADT, Parrocchie e curazie, 53/n.2.C. (15) Ibidem, 64 B n. 2.a. (16) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1.4. (17) Ibidem, fasc. 1.6.

10

(18) Ibidem, fasc. 1.12. (19) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1 (cronaca p. 35). (20) Le presenti note sono tratte dal fascicolo a cura di Emanuele Curzel cfr. CURZEL E., Pievi e parrocchie del Trentino, P.A.T., IPRASE del Trentino, SPART, Trento, 2005.

11

Ente Parrocchia di San Rocco {3} 1953 agosto 16 -

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, 01/01/1711 - 31/12/1991

Storia Durante la cura d'anime di don Randolfo Sottopietra, che giunse a Nave San Rocco nel 1946, si maturò l'idea dell'elevazione della cura a parrocchia. In preparazione di ciò il sacerdote tra il 1948 e il 1949, con l'aiuto fattivo di tutta la popolazione, fece costruire una nuova canonica e acquistare un appezzamento di terreno per formare un beneficio atto al mantenimento dignitoso di un parroco (1). Il 26 luglio 1953 i capifamiglia di Nave San Rocco rinunciarono in una pubblica riunione al loro diritto di patronato a favore del vescovo di Trento (2). Il 16 agosto dello stesso anno il vescovo di Trento, preso atto del parere favorevole del parroco di Mezzolombardo, elevò la cura di Nave San Rocco a parrocchia staccandola dalla matrice di Mezzolombardo. In segno dell'antica dipendenza il neo parroco di Nave doveva partecipare alla festa di San Giovanni Battista presso la vecchia matrice e il parroco di Mezzolombardo era invitato a Nave San Rocco per la festa del patrono. Venne nominato primo parroco don Randolfo Sottopietra. Il 27 marzo 1956 il presidente della Repubblica riconobbe la parrocchia di Nave civilmente. Dal primo febbraio 1969 anche la frazione di Nave San Felice, un tempo sotto la giurisdizione ecclesiastica di Pressano, venne a far parte della parrocchia di Nave San Rocco. La parrocchia di Nave San Rocco si trova nel decanato di Mezzolombardo. Con D.M. del 30 dicembre 1986, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987, la parrocchia di San Rocco con sede a Nave San Rocco è stata dichiarata persona giuridica privata (Tribunale di Trento, Registro Persone Giuridiche n. 394).

ELENCO PARROCI dal 1953-1957 Randolfo Sottopietra 1957-1965 Remo Agostini 1965-1975 Giacomo Zeni 1975-1977 Vittorio Parisi 1977-1997 Carlo Cecco 1997- Franco Mariotti

Condizione giuridica Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

12

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (3) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge 222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Mezzolombardo

Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

13

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 STENICO R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, Edizioni biblioteca PP. Francescani, 1979

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1.1. (2) Ibidem. (3) Cfr. MAURO T., Parrocchia, in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano, Giuffré, 1981, pp. 868-887.

14 fondo A Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, 1711 - 1991 {4}

registri 17, fascicoli 6

Soggetti produttori Cappellania esposta di Nave San Rocco, [1737] - 1953 agosto 15 Parrocchia di San Rocco, 1953 agosto 16 -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente.

Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua Italiano; latino

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio Diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale. Le registrazioni continuano in parrocchia con il solo valore ecclesiastico.

15 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1812 - 1829 {5}

registri 1

Contenuto La serie si compone di un registro, iniziato dal curato di Nave San Rocco don Giuseppe Fedrizzi, che contiene le registrazioni dei nati e battezzati a partire dal 1812, dei morti e dei matrimoni a partire dal 1813. Quasi tutte le registrazioni, a parte alcune dei nati che sono redatte in latino, sono redatte in lingua italiana in forma discorsiva. Alcune pagine del registro presentano dei danni procurati dall'umidità che ha compromesso la lettura; per questo motivo all'interno del registro si trovano delle trascrizioni dattiloscritte dei dati eseguite da padre Remo Stenico che nel 1970 ha visionato l'archivio. Da segnalare la presenza sul registro di una interessante cronaca ecclesiastica e civile redatta da don Giuseppe Maurina curato di Nave San Rocco dal 1910 al 1936.

Per le introduzioni generali alle tipologie di registri si rimanda all'introduzione delle serie specifiche.

A 1.1 {6} "1812 battezzati e morti di Nave San Rocco nella parrocchia di [...]" 1812 ottobre 21 - 1828 novembre 7; 1829 gennaio 24 Altre denominazioni: "Registro de' nati, de' morti nonché de' maritati incominciato da me presbiter Giuseppe Fedrizzi curato nell'anno 1812 per ordine del signor sindaco di Mezzotedesco baron de Cristani" (tit. int.) "Tomo I. Nati-morti-matrimoni 1812-1828 e cronaca di Nave San Rocco dalla sua fondazione al 1935 autore Giuseppe Maurina" (tit. di mano novecentesca su carta applicata alla coperta) pp. 1-45: registro dei nati e battezzati, 1812 ottobre 21-1828 settembre 29, con indice alfabetico a rubrica alla fine delle registrazioni n.n.; pp. 1-26: registro dei morti, 1813 febbraio 3-1828 novembre 7, con indice alfabetico alla fine delle registrazioni n.n.; pp.1-6: registro dei matrimoni, 1813 febbraio 20-1824 febbraio 26; 1829 gennaio 24, con indice alfabetico alla fine delle registrazioni n.n. Tra le registrazioni dei morti e quelle dei matrimoni, alle pp. 1-53 : "Notizie risguardanti Nave San Rocco", registro di cronaca compilato da don Giuseppe Maurina riguardante personaggi famosi di Nave San Rocco, la storia degli edifici sacri, della comunità, della curazia, dei legati, alberi genealogici di famiglie di Nave San Rocco, notizie diverse della vita ecclesiastica e civile, 1924 aprile 24-1935 agosto 26; tra le pp. 24-25, 28-29 e 30-31 del registro dei nati e 12-13 dei morti: trascrizioni dattiloscritte delle registrazioni a cura di padre Remo Stenico, 1970 ottobre 28; alla fine: elenco dei curati seppelliti nel cimitero di Nave San Rocco, 1814-1828. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 82 (num. orig. varia), con indici alfabetici alla fine di ogni parte

16 serie A 2 Registri dei nati e battezzati, 1829 - 1974 {7}

registri 3

Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno), con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile. In base al decreto del 2 luglio 1825 (Raccolta delle leggi provinciali, volume 63, p. 114) nel periodo austriaco il curatore d'anime era tenuto ad inserire nel registro dei nati il nome della levatrice che assisteva al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma solo con valore ecclesiastico.

La serie è formata da tre registri che riportano le registrazioni dei nati e battezzati nella cura di Nave San Rocco a partire dal 1829. Le registrazioni precedenti, dal 21 ottobre 1812 al 29 settembre 1828 si trovano in Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1. I registri della serie sono strutturati a tabella prestampata nella quale sono registrati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. Alcune registrazioni riportano inoltre il nome della levatrice (mammana) che aveva assistito al parto. Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo.

17

A 2.1 {8} "Registro dei nati e battezzati nella curazia di Nave San Rocco dall'anno del Signore 1829-1888" 1829 febbraio 12 - 1892 dicembre 18 Altre denominazioni: "Tomo II. Nati 1829-1892 Nave San Rocco" (tit. di mano novecentesca su carta incollata sulla coperta) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 136, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A 2.2 {9} "Vol. 3° Nave San Rocco battezzati anni 1893-1948" 1893 gennaio 19 - 1948 settembre 19 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 120, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A 2.3 {10} "Nati e battezzati Volume 4° 1949-1973" 1949 gennaio 16 - 1974 gennaio 27 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 143, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

18 serie A 3 Registri dei matrimoni, 1893 - 1967 {11}

registri 2

Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da due registri che riportano le registrazioni dei matrimoni celebrati nella cura di Nave San Rocco a partire dal 1893. Alcune registrazioni, dal 20 febbraio 1813 al 25 febbraio 1824, si trovano in Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1. Non si spiega la lacuna di registrazioni che coinvolge quasi tre quarti di secolo; si può forse ipotizzare la perdita di un registro, ipotesi supportata anche dal fatto che il primo registro di questa serie inizialmente riportava la segnatura "III", ora sovrascritta da "Tomo 2". Il primo registro della serie è strutturato a tabella prestampata che riporta, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. Il secondo registro è invece compilato secondo le norme concordatarie.

19

A 3.1 {12} "Tomo 2 (1). Matrimoni 15/4/1893-1941 Nave San Rocco" 1893 aprile 15 - 1941 dicembre 31 All'inizio, incollata sulla carta di guardia: richiesta di informazioni relative a un matrimonio, 1886 gennaio 14. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 54, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Note (1) "2" sovrascritto a "III°".

A 3.2 {13} "3° Matrimoni 1942-1967" 1942 marzo 21 - 1967 novembre 12 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 118, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

20 serie A 4 Registri dei morti, 1829 - 1970 {14} registri 2

Contenuto I registri dei morti furono resi obbligatori insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'istituzione dello stato civile italiano presso i Comuni. Le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie si compone di due registri che riportano le registrazioni dei morti della cura di Nave San Rocco a partire dal 1829. Registrazioni precedenti, dal 3 febbraio 1813 al 7 novembre 1828, si trovano in Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1. I registri della serie sono strutturati a tabella prestampata che riporta, secondo le disposizioni governative, la data del decesso, le generalità del defunto, la sua appartenenza religiosa, il sesso, l'età e la causa della morte.

A 4.1 {15} "Registro dei morti di Nave San Rocco dall'anno 1829" 1829 febbraio 23 - 1892 dicembre 10 Altre denominazioni: "Tomo II. Morti dal 1829/23/II al 1892 Nave San Rocco" (tit. di mano novecentesca su carta incollata sulla coperta) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 119, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

A 4.2 {16} "Vol. 3° Nave San Rocco morti anni 1893-1970" 1893 gennaio 25 - 1970 dicembre 14 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 187, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

21 serie A 5 Registri dei cresimati, 1891 - 1991 {17}

registri 1

Contenuto I registri dei cresimati furono resi obbligatori insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.

A 5.1 {18} "Registro dei cresimati in ordine alfabetico (1)" (tit. int.) 1891 agosto 11 - 1991 maggio 25 Altre denominazioni: "Cresimati. Cresima 1" Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 49 Note (1) Di seguito: "Parte di questi cresimati furono trascritti da un registro precedente incompleto nel quale mancavano molti dati. Don Giuseppe Maurina".

22 serie A 6 Stati delle anime, 1938 {19}

registri 1

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; ma fu il vescovo Celestino Endrici che in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

Bibliografia SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989

A 6.1 {20} "Anagrafe Nave San Rocco" 1938 (con annotazioni fino al 17 febbario 1969) Altre denominazioni: "Libro di anagrafe o Stato delle anime. Anno 1938" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 141, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

23 serie A 7 Atti matrimoniali, 1892 - 1964 {21}

fascicoli 3

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella cura di Nave San Rocco. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

A 7.1 b. 1 {22} Atti matrimoniali 1892 - 1941 Italiano Fascicolo; carta, cc. 733 n.n.

A 7.2 b. 2 {23} Atti matrimoniali 1942 - 1953 Italiano Fascicolo; carta, cc. 717 n.n.

A 7.3 b. 3 {24} Atti matrimoniali 1954 - 1964 Italiano Fascicolo; carta, cc. 513 n.n.

24 serie A 8 Diari delle messe avventizie, 1957 - 1965 {25}

registri 1

Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

A 8.1 {26} "Diarium missarum" 1957 gennaio 1 - 1965 agosto 31 Latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 79 n.n.

25 serie A 9 Registri di cassa generale, 1946 - 1964 {27}

registri 3

Contenuto La serie è formata da tre registri in uso al curatore d'anime di Nave San Rocco che riportano l'annotazione di entrate e uscite di varie attività (es. lavori effettuati in chiesa, acquisto di arredi sacri, fondo missioni, Pane di Sant'Antonio, confraternita del Santissimo Sacramento, giornate effettuate per la raccolta di fondi) delle quali il sacerdote era responsabile.

A 9.1 {28} Registro di cassa generale 1946 maggio 17 - 1949 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 74 n.n.

A 9.2 {29} Registro di cassa generale 1950 gennaio 1 - 1957 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 53 n.n.

A 9.3 {30} "Casse varie" 1952 - 1964 settembre 18 Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 49

26 serie A 10 Registri di cassa dell'oratorio, 1949 - 1961 {31}

registri 3

Contenuto La serie si compone di tre registri che riportano le registrazioni di cassa effettuate dal curato e poi parroco di Nave San Rocco in occasione della costruzione dell'oratorio del paese. Si trovano segnati, ad esempio, i ricavati dalle offerte, dalla manodopera, dalla vendita di materiali, dalle feste di beneficenza, dagli spettacoli offerti dalla filodrammatica; le spese erano riservate all'acquisto di mobili, al pagamento della bolletta elettrica, del riscaldamento, alla manutenzione del cinema.

A 10.1 {32} "Oratorio" (tit. int.) 1949 gennaio 1 - 1954 maggio 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 53 n.n.

A 10.2 {33} "Oratorio 1954-1955" 1954 giugno 1 - 1955 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 29 n.n.

A 10.3 {34} "Libro giornale Oratorio Nave San Rocco" 1956 gennaio 1 - 1961 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 39 n.n.

27 serie A 11 Carteggio e atti, 1711 - 1969 {35}

fascicoli 3

Contenuto La serie si compone di tre fascicoli, due dei quali originali, che raccolgono il carteggio e gli atti prodotti nella gestione dell'ufficio di cura d'anime. Il primo fascicolo è a sua volta suddiviso in sottofascicoli nei quali si trova, inoltre, la documentazione di tutti gli enti presenti alla Nave, ad esempio, la chiesa, la confraternita del Santissimo e il legato Missioni. Non si è riusciti a ricondurre il fascicolo all'autore, tuttavia si è ritenuto opportuno mantenere tale suddivisione per lasciare traccia di un, seppur minimo, intervento di ordinamento.

A 11.1 b. 1 {36} "1. Erezione parrocchia 2. Chiesa Santi Fabiano e Sebastiano 3. Danni guerra 4. Permuta Pettigher 5. Fassioni 6. Cconfraternita Santissimo 7. Verbali consegna 8. Assicurazioni tutte 9. Reliquie 10. Indulgenze 11. Visite pastorali 12. Messe legatarie 13. Messe binate 14. Contributi 15. Legato Tonti 16. Sacristano 17. Edificio chiesa 18. Documenti vari 19. Documenti vari 20. Terreni chiesa 21. Locazioni locale oratorio" 1711 - 1965 Mancano i nn. 4, 8. Italiano Fascicolo; carta

A 11.1.1 b. 1 {37} "1. Atti riguardanti la erezione della curazia di Nave San Rocco a parrocchia" 1953 - 1961 Richiesta dei rappresentanti del comune di Nave San Rocco al vescovo di Trento per ottenere l'erezione della curazia in parrocchia (1953), conferma del curato, stima di alcuni terreni, verbale di rinuncia dei capifamiglia al diritto di patronato, decreto di erezione a parrocchia, decreto di riconoscimento civile (1956), nomina del parroco (1957), estratto del foglio di possesso fondiario della chiesa di San Rocco e del beneficio parrocchiale (1957 copia), concessione del supplemento di congrua, decreti di erezione a parrocchia di Sorni (1960 copia) e di (1961 copia). Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 43

A 11.1.2 b. 1 {38} "2. Chiesa Santi Fabiano e Sebastiano al cimitero" 1951 - 1953 Preventivo di spesa per i lavori di restauro della chiesa del cimitero di Nave San Rocco, assegnazione di finanziamenti per il restauro. Italiano Fascicolo, carta, cc. 6

28

A 11.1.3 b. 1 {39} "3. Danni di guerra chiesa canonica e opere di riparazioni" 1944 - 1952 Carteggio e atti relativi ai lavori di riparazione della canonica e della chiesa di Nave San Rocco in seguito ai danni subiti durante la guerra, preventivi, quietanze, richieste di autorizzazioni, contratti con la manodopera, richieste di finanziamenti, ecc. Italiano Fascicolo, carta, cc. 38

A 11.1.4 b. 1 {40} "5. Fassioni e contributi al curato" 1788 - 1950 Documentazione relativa ai contributi comunali al curato: capitoli del 1788 e del 1818, decreti delle autorità civili relativi al contributo di congrua, fassioni, appunti relativi alla congrua, ecc. Italiano Fascicolo, carta, cc. 22

A 11.1.5 b. 1 {41} "6. Confraternita Santissimo Sacramento" 1908 - 1942 (con documenti del 1964) Decreto vescovile di erezione della confraternita (1908), statuto, quietanze, elenco delle cariche (1942). Contiene: elenco degli iscritti e delle iscritte (1964) Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 69

A 11.1.6 b. 1 {42} "7. Verbali di consegna e possesso" (1) 1910 - 1965 Atti di consegna e riconsegna del 1910, 1935, 1936, 1937, 1941, 1944, 1945, 1957, 1964, atto di possesso della parrocchia del 1965. Italiano Fascicolo, carta, cc. 77 Note (1) "e possesso" aggiunta posteriore.

A 11.1.7 b. 1 {43} "9-10. Reliquie e indulgenze" 1892 - 1960 n. 8 reliquie (1892-1953); indulgenza della Porziuncola (1930-1960). Latino Fascicolo, carta, cc. 11

29

A 11.1.8 b. 1 {44} "11. Visite pastorali" 1881 - 1953 Atto visitale del 1881, osservazioni in seguito alla visita del 1907, decreto visitale del 1911, questionari in preparazione alle visite del 1928, del 1943 e del 1957, preparazione alla visita del 1943, decreto visitale del 1953. Italiano Fascicolo, carta, cc. 49

A 11.1.9 b. 1 {45} "12. Messe legatarie" 1711; 1893 - 1964 Documenti di fondazione di legati missari (1711; 1893-1910); carteggio e atti relativi alla ricognizione di antichi legati missari (1911 con allegati del 1856-1885), prospetti delle messe legatarie (1928-1939), carteggio relativo all'affrancazione di oneri missari, ecc. Italiano Fascicolo, carta, cc. 38

A 11.1.10 b. 1 {46} "13. Messe binate. Messa cantata Giovedì Santo. Processioni" 1892 - 1952 Carteggio e atti relativi alla celebrazione della messa il Giovedì Santo (1892-1952), il Sabato Santo (1893), alla binazione di messe (1910-1947), alla processione di San Rocco (1913), alla facoltà di celebrare in una cappella, alla processione del Venerdì Santo (1947). Italiano, latino Fascicolo, carta, cc. 15

A 11.1.11 b. 1 {47} "14. Contributi comunali al curato e alla chiesa" 1937 - 1945 Carteggio e atti relativi all'assegnazione comunale di legna alla canonica (1937-1945), alla fornitura di luce elettrica alla chiesa e alla canonica (1937-1941). Italiano Fascicolo, carta, cc. 19

A 11.1.12 b. 1 {48} "15. Legato Tonti per missioni" 1910 Documento di fondazione di un legato per le missioni da tenersi ogni otto anni nella chiesa di Nave utilizzando il capitale lasciato dal curato don Giuseppe Tonti deceduto il 14 gennaio 1910 nei pressi di Rimini. Italiano Fascicolo, carta, cc. 2

30

A 11.1.13 b. 1 {49} "16. Sacristano" 1924 - 1943 Carteggio e atti relativi al pagamento del salario al sacrestano. Italiano Fascicolo, carta, cc. 11

A 11.1.14 b. 1 {50} "17. Edifico della chiesa I. Chiesa San Rocco II. Chiesa Santi Fabiano e Sebastiano III. Campane IV. Arredi e mobilio V. Consorzio elettrico chiesa-socio". 1911 - 1949 Carteggio e atti relativi alla notificazione di importanza storica delle chiese di San Rocco e dei Santi Fabiano e Sebastiano (1923) con quietanze lavori chiesa vecchia di San Rocco (1912), alle campane (1937-1943), agli arredi e ai mobili della chiesa (1911, 1936-1943), atto che attesta la condizione di socio della chiesa di Nave San Rocco del Consorzio elettrico di Nave San Rocco (1949). Italiano Fascicolo, carta, cc. 25

A 11.1.15 b. 1 {51} "18. Documenti vari. I. Anteriori 1918 II. Recenti" 1884 - 1961 Circolari, comunicazioni, avvisi provenienti da autorità civili ed ecclesiastiche, carteggio relativo alla gestione dell'ufficio di cura d'anime. Italiano, latino, tedesco Fascicolo, carta, cc. 71

A 11.1.16 b. 1 {52} "19. Documenti riguardanti gli stabili della chiesa presso il cimitero" 1899 - 1932 Stima del terreno di proprietà della chiesa confinante con il cimitero (1899), interdizione del diritto di passo (1900), atto d'asta per l'affitto del terreno (1911), proposta di cambiamento di confini (1932). Italiano Fascicolo, carta, cc. 7

A 11.1.17 b. 1 {53} "20. Terreni chiesa" 1948 - 1963 (con documento del 1929) Permute, donazione e compravendita di terreni della chiesa di Nave San Rocco. Contiene: registro dello stato patrimoniale ed economico della chiesa (1929). Italiano Fascicolo, carta, cc. 58

31

A 11.1.18 b. 1 {54} "21. Locazione oratorio-Società produttori latte" 1957 Contratto d'affitto e disdetta. Italiano Fascicolo, carta, cc. 4

A 11.2 b. 2 {55} Carteggio e atti attinenti all'anagrafe 1877; 1889 - 1945 Certificati di nati (1891-1945), matrimoni 1896-1945) e morti (1877; 1889-1945) avvenuti fuori cura d'anime; carteggio e atti relativi all'anagrafe (1910-1943). Italiano, ceco, tedesco Fascicolo; carta, cc. 120

A 11.3 b. 2 {56} "Canonica. Oratorio-cinema-teatro. Costruzioni" 1938 - 1969 Carteggio e atti relativi alla costruzione e ampliamento della canonica (1938-1969); alla costruzione di una sala per proiezioni cinematografiche, alla concessione di contributi e alla vertenza per i confini (1953-1959); elenco di offerte in denaro e in opere gratuite per la costruzione della canonica e dell'oratorio (1948-1949). Italiano Fascicolo; carta, cc. 187

32

Ente Chiesa di San Rocco {57} [1527] - 1987 gennaio 24

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Rocco in Nave San Rocco, 01/01/1692 - 31/12/1985

Storia L'esistenza di un luogo di culto, dedicato a San Sebastiano, a Nave San Rocco è testimoniata da un documento del 1527 (1). Questo antico edificio si trova accanto al cimitero del paese ma non fu eretto come chiesa cimiteriale, analogamente ad altre nel territorio, ma come chiesa della comunità di Nave. Essa era spesso lambita dall'acqua del fiume Adige che esondava e che ne comprometteva le fondamenta. Il 16 ottobre 1558 Mariano Mano, vescovo suffraganeo del vescovo di Trento, consacrò l'altare della chiesa che era dedicato ai santi Fabiano e Sebastiano (2). Nella chiesa, già nel 1610, si amministravano i battesimi, su delega del parroco di Mezzolombardo che forniva l'acqua benedetta non essendo la chiesa di Nave ancora dotata di fonte (3). L'amministrazione della chiesa era a carico della comunità: tra gli uomini della Nave venivano eletti dei sindaci che rendevano conto del loro operato agli abitanti del paese e al parroco di Mezzolombardo. Nella visita pastorale effettuata nel 1710, il sindaco della chiesa venne chiamato per la resa dei conti (4). Egli affermò che il sindaco precedente aveva un debito verso la chiesa, che era stato acquistato un fondo a nome della chiesa, che si raccoglievano le elemosine, che si faceva una questua di "graspato" i cui ricavati erano adoperati per la manutenzione dell'edificio. Nella visita nel 1751 la chiesa risulta titolata a San Rocco la cui reliquia veniva esposta nei giorni festivi (5). Nel 1766 il sindaco della chiesa Clemente Devigili afferma che la dotazione della chiesa consisteva in alcuni livelli, censi, un bosco e una casa che serviva da canonica al cappellano (6). Egli dichiarava inoltre che il 20 gennaio di ogni anno rendeva conto della sua amministrazione all'arciprete di Mezzolombardo e alla popolazione della Nave. Nel 1784 venne concesso il fonte battesimale (7) e nel 1794 il tabernacolo per conservare l'Eucarestia (8). Secondo un rendiconto redatto nel 1823, le entrate della chiesa consistevano in interessi sui capitali, in livelli in natura, nell'affitto di un orto, nella vendita del legname del bosco, in elemosine mentre le uscite erano destinate per l'acquisto di olio e cera, delle ostie, per spese di cancelleria, di manutenzione e per il pagamento delle imposte, del parroco per i patrocini e del sacrestano (9). Nel 1851 il cappellano don Luigi Tava scrisse all'Ordinariato per descrivere le cattive condizioni in cui si trovava la chiesa della Nave inadatta ormai per il servizio divino e per sollecitare l'intervento del vescovo affinché la popolazione si attivasse per la costruzione di un nuovo edificio (10). I lavori per la costruzione della nuova chiesa incominciarono nel 1855 e si protrassero fino al 1859, sotto la reggenza del curato don Luigi Tava. La chiesa fu benedetta nel 1859 e consacrata il 9 settembre 1876 dal coadiutore del vescovo di Trento Michele Heller (11). Venne dedicata a San Rocco. Il Comune era il patrono e provvedeva anche alla sua manutenzione, coadiuvato in caso di necessità dall'amministrazione della chiesa. Il patrimonio consisteva in capitali

33 investiti presso fondi pubblici e privati e in un orto che si trovava nei pressi del cimitero (12). Le spese fisse annuali consistevano nel pagamento della celebrazione delle messe legatarie e del salario per il sacrestano. Durante la prima guerra mondiale l'antica chiesa fu profanata: fu usata come alloggio per i prigionieri russi, poi per tre anni fu trasformata in falegnameria quindi in deposito per gli attrezzi dei pompieri. Venne restaurata nel 1932 e nel 1973-1977. In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di Nave San Rocco è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia di Nave San Rocco.

Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

34

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti normative Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 Codice di diritto canonico (1983) Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Parrochie e curazie Bibliografia STENICO R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, Edizioni biblioteca PP. Francescani, 1979 WEBER S., I vescovi suffraganei della Chiesa di Trento, Trento, 1932

Note (1) Cfr. STENICO R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, Biblioteca dei pp. Francescani, 1979, p. 124. (2) Cfr. WEBER S., I vescovi suffraganei della chiesa di Trento, Trento, 1932, p. 108. (3) Cfr. Inventario dell'archivio storico della parrocchia di Mezzolombardo (1558-1949) e degli archivi aggregati (1523- 1946), a cura della cooperativa Koinè, P.A.T., 2001: Registri dei nati, matrimoni e morti, reg. 1. (4) Cfr. ADT, Atti visitali, n. 33, cc. 385-393. (5) Ibidem, n. 61, c. 25. (6) Ibidem, n. 66, c. 44. (7) Ibidem, Libro B, 37, n. 243. (8) Ibidem, Libro B, 86, n. 87. (9) Cfr. STENICO R., Nave ... op. cit., pp. 133-134. (10) Cfr. ADT, Libro B, 485, n. 3847. (11) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, reg. 1, (cronaca p. 5). (12) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 1.17.

35 fondo B Chiesa di San Rocco in Nave San Rocco, 1692 - 1985 {58}

registri 2, fascicoli 1, volumi 1

Soggetti produttori Chiesa di San Rocco, [1527] - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano

36 serie B 1 Partitari, [1913] - 1921 {59}

registri 1

Contenuto Il partitario, o libro maestro, è un registro suddiviso in tante partite distinte quante sono le persone con le quali subentra un rapporto di interesse. Una parte delle registrazioni è relativa alla descrizione del credito e un'altra alla registrazione degli acconti e/o saldi a mano a mano che avvengono i versamenti da parte del debitore.

B 1.1 {60} "Partitario chiesa Nave San Rocco 23 luglio 1913" [1913 luglio 23] - 1921 aprile 20 Partitario dei capitali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 5 n.n.

37 serie B 2 Registri di cassa, 1958 - 1965 {61}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale è riportata la situazione di cassa della chiesa parrocchiale come luogo di culto (arredi sacri, cera, organista, messe, ecc.) e le entrate e le uscite relative all'amministrazione del suo patrimonio.

B 2.1 {62} "Libro giornale chiesa" 1958 gennaio 1 - 1965 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 37 n.n.

38 serie B 3 Resoconti, 1907 - 1985 {63}

fascicoli 1

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

B 3.1 b. 1 {64} Resoconti 1907 - 1985 Nn. 1-35 Resoconti e parziale documentazione di corredo. Per il 1907 solo quietanze, manca il resoconto per il 1908. Contiene frammento del resoconto per il 1866. Italiano Fascicolo; carta, cc. 653 n.n.

39 serie B 4 Carteggio e atti, 1692 - 1935 {65}

volumi 1

Contenuto La serie è formata da un volume che raccoglie i documenti più antichi della chiesa di Nave San Rocco. Gli atti sono numerati da 1 a 45 e sono preceduti da un elenco dattiloscritto che ne indica a grandi linee il contenuto. Il volume è stato confezionato nel Novecento, non si conosce l'autore anche se si può ipotizzare essere opera di padre Remo Stenico che negli anni '70 ha visionato l'archivio parrocchiale. Sono conservate alla fine, inserite in una busta da lettera, due lettere di don Antonio Rossaro (1) relative ad informazioni su una certa Santina Bottamedi morta in Brasile in "odore di santità".

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda OSELE A., Alba Trentina 1917-1926. Indici, Catalogo Bibliografico Trentino, 1999 RASERA F., Il prete della campana. Per un profilo politico di don Rossaro, IN: "Archivio trentino di Storia Contemporanea", 1990, 2, pp. 45-59

Note (1) Nato a l’8 giugno 1883, fu sacerdote, giornalista e scrittore. Compiuti gli studi nel seminario di Rovigo, per le sue idee interventiste non fece ritorno in Trentino. Fu ordinato sacerdote nel 1911. A Rovigo e in provincia si distinse per una costante opera di propaganda irredentista, con scritti letterari e con la redazione del periodico "Alba Trentina". Nel primo dopoguerra poté tornare a Rovereto, dove legò il suo nome alla realizzazione della Campana dei Caduti. Morì a Rovereto nel 1952.

B 4.1 {66} Documentazione chiesa 1692 - 1893; 1935 Nn. 1-45 'Instrumenta' redatti a favore della chiesa, urbario e inventario della chiesa (1723), capitoli per il curato (1783), resoconti (1790, 1796-1797, 1800, 1803, 1808, 1811, 1818), concessione del permesso di conservare il Santissimo Sacramento (1794), ecc.; n. 2 lettere di don Antonio Rossaro riguardanti la beata Santina Bottamedi morta in Brasile (1935) (1). Italiano, latino, tedesco Volume; carta, legatura in mezza tela, cc. 159 n.n. con indice dattiloscritto all'inizio Note (1)

40

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {67} 1908 febbraio 17 - 1970 gennaio 1

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in Nave San Rocco, 01/01/1937 - 31/12/1966

Storia La confraternita del Santissimo Sacramento venne eretta a Nave San Rocco il 17 febbraio 1908 dal vescovo di Trento Celestino Endrici (1). Lo stesso giorno il vescovo approvò anche lo statuto. La confraternita era diretta da un consiglio composto da un rettore, nella persona del curato pro tempore di Nave San Rocco, da un priore, da tre consiglieri e da un cassiere, eletti ogni tre anni a maggioranza di voti dei confratelli. Ogni anno si convocavano le assemblee dei confratelli per assistere alla resa di conto e per la nomina delle cariche. Potevano iscriversi al sodalizio i residenti di Nave San Rocco "di buona condotta morale" dietro pagamento di una quota di iscrizione che serviva per il mantenimento degli arredi sacri e per la celebrazione delle messe per i confratelli e consorelle defunti. Ogni iscritto inoltre doveva versare una tassa annua che variava a seconda dell'età. L'attività della confraternita è cessata con il primo gennaio 1970 come si può leggere da una nota in calce a un registro degli iscritti (2).

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per

41 l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie. In seguito al Concordato le confraternite che avevano scopo esclusivo o prevalente di culto dovevano passare alla dipendenza dell'autorità ecclesiastica per quanto riguardava il funzionamento e l'amministrazione.

Contesto generale Diocesi di Trento

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1.5. (2) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in Nave San Rocco, Registri degli iscritti, reg. 1.

42 fondo C Confraternita del Santissimo Sacramento in Nave San Rocco, 1937 - {68} 1966

registri 5

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1908 febbraio 17 - 1970 gennaio 1

Lingua Italiano

43 serie C 1 Registri degli iscritti, 1939 - 1966 {69}

registri 3

C 1.1 {70} "Confraternita del Santissimo Sacramento Nave San Rocco. Elenco confratelli e resoconti annuali" (tit. int.) 1939 - 1949 Registro degli iscritti e delle iscritte con annotazione del pagamento della quota annuale di iscrizione. Alla fine: resoconti annuali, 1937-1945; 1965- 1970. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza tela, cc. 19 n.n.

C 1.2 {71} Registro delle iscritte 1950 - 1966 Registro delle iscritte con annotazione del pagamento della quota annuale d'iscrizione. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in carta, cc. 28 n.n.

C 1.3 {72} Registro degli iscritti 1950 - 1966 Registro degli iscritti con annotazione del pagamento della quota annuale di iscrizione. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in carta, cc. 23 n.n.

44 serie C 2 Registri dei verbali delle riunioni, 1938 - 1945 {73}

registri 1

C 2.1 {74} "Verbale delle sessioni Confraternita del Santissimo Sacramento Nave San Rocco" 1938 maggio 15 - 1945 giugno 10 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 9 n.n.

45 serie C 3 Registri di cassa, 1937 - 1945 {75}

registri 1

C 3.1 {76} "Nave San Rocco. Confraternita del Santissimo Sacramento. Libro cassa 1937-***" (1) 1937 agosto 23 - 1945 maggio 21 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Note (1) Sovrascritto: "Vecchio libro cassa".

46

Ente Scuola materna di Nave San Rocco {77} [1950] -

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Scuola materna di Nave San Rocco, 01/01/1950 - 31/12/1961

Storia La costruzione della scuola materna di Nave San Rocco iniziò nel 1950 per iniziativa del curato don Randolfo Sottopietra. I lavori vennero realizzati utilizzando denaro devoluto da privati, manodopera offerta gratuitamente dalla popolazione e proventi da feste e vendite di beneficenza. Nella visita pastorale effettuata nel 1953 il curato attesta l'esistenza della scuola materna "di nuova erezione", di proprietà della chiesa, retta da un consiglio di amministrazione e presieduta dal curato pro tempore (1). L'edificio ospitava anche una scuola di lavoro femminile e l'appartamento dove alloggiavano le suore che si occupavano della gestione dei bambini. Nell'inventario redatto nel 1957, la scuola risulta proprietaria di "arredamento completo per 48 bambini - scuola e refettorio - stoviglie per 48 bambini, cucina economica e un armadio per cucina" (2). La scuola di lavoro aveva invece "11 tavoli, 22 sedie, una macchina da cucire", l'appartamento delle suore era composto da "stanze da letto arredate con mobili e biancheria per tre suore" ognuna delle quali aveva a disposizione un letto, un comodino, un tavolino, un armadio, una sedia e biancheria da letto con coperte. Attualmente la scuola materna di Nave San Rocco è affiliata alla Federazione provinciale delle scuole materne di Trento ed è retta da un ente gestore denominato Associazione scuola materna. Dal gennaio 2012 è stata trasferita in un'altra struttura del paese e l'edificio originario è tornato a disposizione della parrocchia.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1.8. (2) Ibidem, fasc. 1.6.

47 fondo D Documentazione dell'archivio della Scuola materna di Nave San Rocco, {78} 1950 - 1961

registri 3

Soggetti produttori Scuola materna di Nave San Rocco, [1950] -

Contenuto Il fondo raccoglie tre registri di cassa riconducibili alla Scuola materna di Nave San Rocco che sono stati rinvenuti tra la documentazione dell'archivio storico della parrocchia di Nave San Rocco durante il presente intervento di riordino. La loro presenza in questa sede si giustifica dal fatto che la costruzione della scuola venne seguita e gestita dai curatori d'anime di Nave San Rocco don Randolfo Sottopietra (1946-1957) e don Remo Agostini (1957-1964).

Lingua Italiano

48 serie D 1 Registri di cassa, 1950 - 1961 {79}

registri 3

Contenuto La serie si compone di tre registri che riportano le registrazioni di cassa, tenute dal curato e poi parroco di Nave, relative alle entrate e uscite occorse per la fabbricazione dell'edificio da adibire a scuola materna. Si possono trovare tre le entrate le offerte dei benefattori, il corrispettivo in denaro donato dalla manodopera gratuita prestata dalla popolazione, i ricavati dalle feste di beneficenza; le uscite erano impiegate per il pagamento di spese varie e per l'acquisto di materiali da utilizzare nella costruzione.

D 1.1 {80} "Registro cassa Asilo costruzione" (tit. int.) 1950 settembre 10 - 1954 maggio 30 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 65 n.n.

D 1.2 {81} "Asilo infantile 1954-1955" 1954 giugno 1 - 1956 aprile 16 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 34 n.n.

D 1.3 {82} "Asilo Nave San Rocco" 1956 gennaio 1 - 1961 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 38 n.n.

49

Ente Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, San Felice e {83} Sorni 1914 gennaio 6 - 1933

Luoghi Nave San Rocco (TN)

Altre forme del nome Cassa rurale di Nave di San Rocco

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Cassa rurale di prestito e risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni, 01/01/1914 - 31/12/1929

Storia La Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni iniziò la sua attività il 6 gennaio 1914, giorno in cui vennero approvati l'atto di fondazione e lo statuto (1). Il Tribunale di Trento la iscrisse nei registri consorziali al numero 489/11a come "consorzio economico registrato a garanzia illimitata, a tempo indeterminato, con sede a Nave San Rocco" (2). Lo scopo statutario precipuo dell'associazione era quello di migliorare le condizioni "morali e materiali dei propri soci fornendo loro danaro e favorendone il risparmio" (3). Tra gli eletti nel primo organo di presidenza risultava, con la carica di consigliere e contabile, don Giuseppe Maurina curato di Nave San Rocco. I soci rispondevano personalmente nei confronti dei depositi e delle obbligazioni della Cassa. Il 23 giugno 1914 la Cassa rurale di Nave San Rocco venne iscritta alla Federazione dei consorzi cooperativi per la parte italiana della provincia di Trento (4). I depositi vennero effettuati in un conto corrente aperto presso la Cassa rurale di . Nel primo dopoguerra la presidenza della Cassa rurale di Nave San Rocco venne assegnata a don Maurina. Nella visita pastorale del 1928, don Maurina dichiarava che a Nave "vi è una cassa rurale moribonda che portò buon frutto, ma deve scomparire specialmente per le tasse troppo pesanti" (5). L'attività della Cassa rurale si concluse nel 1933, anno in cui venne messa in liquidazione (6).

Funzioni, occupazioni e attività In Trentino la cooperazione di credito si sviluppò negli ultimi anni dell'Ottocento sul modello di analoghe esperienze sorte nel territorio germanico per iniziativa di Hermann Sculte Delitsch, il fondatore delle Banche popolari, e di Friedrich Wilhelm Raiffeisen, il "padre" delle Casse rurali. Le prime cooperative di credito a nascere in Trentino furono le Banche popolari: nel 1866 a Trento e, in seguito, a Riva e a Rovereto. Queste erano banche cooperative "di città", i cui soci appartenevano alla classe produttiva degli artigiani e

50 dei commercianti, mentre non erano rappresentati i contadini che componevano la maggioranza della popolazione trentina. Le Casse rurali, nate invece nei piccoli paesi, si presentavano come foriere di scopi economici e morali. Le quote sociali erano di valore contenuto sia per la scarsa disponibilità di denaro dei contadini sia perché, proprio per la loro natura solidale, erano aperte anche ai meno abbienti. La nascita e la diffusione del sistema Raiffeisen in Trentino si deve soprattutto a don Lorenzo Guetti (1847-1898) che, nel 1892, fondò a Quadra, nel Bleggio, la prima Cassa rurale. A seguito del successo che il sistema Casse rurali riscosse in pochi anni, nel 1895 fu costituita la "Federazione delle Casse Rurali e dei Sodalizi Cooperativi della parte italiana della Provincia" alla quale seguì, nel 1898, la fondazione di una Cassa Centrale per tutte le Casse rurali che prese il nome di Banco di San Vigilio. Nel 1899 esso fu sostituito nell'attività dalla Banca Cattolica trentina. Dal 1902 il movimento cooperativo trentino vede un grande sviluppo: le Casse rurali sono infatti 131. Il periodo è caratterizzato da un'estrema povertà, dalla difficoltà di accesso al credito da parte dei contadini, dall'usura; le Casse rurali svolsero un ruolo determinante nella rinascita dell'agricoltura e dell'economia trentina. Tra il 1922 e il 1945 si assistette a una forte crisi del movimento, molte Casse rurali e Cooperative di Consumo vennero chiuse per ottemperare alle leggi emanate dal regime fascista. Dal 1950 al 1970 ci fu una nuova crescita del sistema cooperativo e delle Casse rurali tanto che nel 1974 nasce la Cassa Centrale delle Casse rurali Trentine, l'Istituto centrale provinciale che sostiene l'attività delle Casse rurali operanti in Trentino. Gli anni 1990-2012 vedono attuare una politica di fusione delle Casse rurali che passano da 108 nel 1990 a 43 nel 2012.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia Alle radici della cooperazione: un viaggio dell'emozione nelle Esteriori, [pubblicazione realizzata dall'Associazione don Lorenzo Guetti], Trento, 2011 LEONARDI A., Credito cooperativo e società locale: l'esperienza della Cassa rurale di Mezzocorona in un secolo di profonda trasformazione (1902-2002), Mezzocorona, Cassa di Risparmio di Mezzocorona, 2002 Lorenzo Guetti: un uomo per il Trentino, a cura di LEONARDI A., Trento, 1998 LEONARDI A., Per una storia della cooperazione trentina, Angeli, Milano, 1982 LEONARDI A., L'esperienza cooperativa di F.W. Raiffeisen ed i suoi primi riflessi in area tirolese, Trento, 2002

Note (1) Cfr. Documentazione dell'archivio della Cassa rurale di Nave San Rocco, San Felice e Sorni in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1. (2) Ibidem. (3) Ibidem. (4) Ibidem. (5) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Rocco in Nave San Rocco, Carteggio e atti, fasc. 1.8. (6) Cfr. STENICO R., Nave San Rocco. Dalla palude al frutteto, Trento, Biblioteca dei Francescani, 1979, p. 167.

51 fondo E Documentazione dell'archivio della Cassa rurale di prestito e risparmio {84} di Nave San Rocco, San Felice e Sorni, 1914 - 1929

registri 1, fascicoli 1

Soggetti produttori Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, San Felice e Sorni, 1914 gennaio 6 - 1933

Contenuto Il fondo raccoglie parte della documentazione prodotta dalla Cassa rurale di Nave San Rocco rinvenuta nell'archivio storico della parrocchia di Nave San Rocco durante il presente intervento di riordino. Si tratta di un registro dei soci e di un fascicolo che raccoglie per lo più fatture e quietanze. La presenza in questa sede di tale documentazione si giustifica forse con il fatto che il curato di Nave San Rocco, don Giuseppe Maurina, fu per alcuni anni presidente della Cassa rurale: nell'esercizio delle sue funzioni può aver trattenuto presso di sé alcuni documenti di uso comune.

Lingua Italiano

52 serie E 1 Registri dei soci, 1914 - 1928 {85}

registri 1

E 1.1 {86} "Cassa rurale di Nave San Rocco, San Felice e Sorni. Matricola" 1914 gennaio 29 - 1928 ottobre 29 (con annotazioni fino all'11 gennaio 1932) Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 43

53 serie E 2 Carteggio e atti, 1914 - 1929 {87}

fascicoli 1

E 2.1 b. 1 {88} Carteggio e atti 1914 - 1929 Carteggio e atti relativi alla costituzione della Cassa rurale, corrispondenza con la Federazione dei consorzi cooperativi di Trento, quietanze e fatture, estratto conto. Italiano Fascicolo; carta, cc. 73

54

INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI Alberi genealogici 6

Altari 57

Arredi sacri 27, 50

Atti di consegna 42

Campane 50

Canonica 2, 3, 39, 47, 56, 57

Cimitero 6, 38, 52, 57

Concilio di Trento 7, 11, 67

Consacrazioni 57

Cronache e memorie 6

Danni di guerra 36, 39

Fonte battesimale 2, 57

Indulgenza della Porziuncola 43

Inventari 77

Lavori chiesa 27

Oratorio 31, 32, 33, 34, 36, 54, 56

Pane di Sant'Antonio di Nave San Rocco 27

Processioni 46

Reliquie 36, 43, 57

Sacrestano 36, 49, 57

Sala cinematografica di Nave San Rocco 2, 56

Tabernacolo 57

Visite pastorali 36, 44, 77

55

INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI Archivio Diocesano Tridentino di Trento 1

Archivio provinciale di Trento 1

Asilo di Nave San Rocco Vedi Scuola materna di Nave San Rocco

Associazione Scuola materna di Nave San Rocco 77

Banca cattolica Trentina 83

Banca popolare di Riva 83

Banca popolare di Rovereto 83

Banca popolare di Trento 83

Banco di San Vigilio, Trento 83

Cappellania esposta di San Rocco di Nave San Rocco 2, 6

Cassa centrale delle Casse rurali Trentine 83

Cassa rurale di Mezzocorona 83

Cassa rurale di prestiti e di risparmio di Nave San Rocco, 2, 83, 84, 86, 88 San Felice e Sorni

Chiesa dei Santi Sebastiano e Fabiano di Nave San Rocco 36, 38, 50, 57

Chiesa di San Rocco di Nave San Rocco 2, 37, 39, 50, 53, 57, 58, 60

Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 7, 11, 14

Comune di Nave San Rocco 37, 57

Comunità di Nave San Rocco 2, 6, 57

Confraternita del Santissimo Sacramento di Nave San Rocco 2, 27, 36, 41, 67, 68, 70, 74, 76

Consorzio elettrico di Nave San Rocco 50

Curazia di San Rocco in Nave San Rocco Vedi Cappellania esposta di San Rocco di Nave San Rocco

Decanato di Mezzolombardo 3

Diocesi di Trento 2, 7, 11, 14, 17, 19

Federazione dei consorzi cooperativi di Trento 83, 88

Federazione delle Casse rurali e dei sodalizi cooperativi 83 della parte italiana della provincia, Trento

Federazione provinciale delle scuole materne di Trento 77

56

Governo per il Tirolo e Vorarlberg 63

Legato Tonti per le missioni di Nave San Rocco 2, 36, 48

Ministero dell'Interno, Direzione generale degli archivi di 1 Stato

Ordinariato vescovile di Trento 1, 2, 57

Parrocchia di Mezzolombardo 2, 3, 57

Parrocchia di San Rocco di Nave San Rocco 1, 3, 57

Parrocchia di Santa Maria Assunta di Sorni 37

Parrocchia di Zambana 37

Primissaria di Nave San Rocco 2

Provincia autonoma di Trento, Commissione beni culturali 4

Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni 1 storico-artistici, librari e archivistici

Provincia di Trento, Giunta provinciale 1

Regno d'Italia 11

Regno d'Italia, Ministero per il culto 63

Scuola materna di Nave San Rocco 77, 78, 80

57

INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA Agostini Domenico, parroco di Nave San Rocco 78

Agostini Remo, parroco di Nave San Rocco 3

Aliprandini Michele, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Bessoli Matteo, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Bottamedi Santina 66

Cattazzi Giuseppe, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Cecco Carlo, parroco di Nave San Rocco 3

Chini Raffaele, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Clemente VIII, papa 67

Dalrì Giambattista, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Delitsch Sculte Hermann 83

Devigili Clemente, sindaco della chiesa di Nave San Rocco 57

Devigili Giovanni Gottardo, cappellano curato di Nave San 2 Rocco

Endrici Celestino, vescovo di Trento 19, 67

Fedrizzi Giuseppe, cappellano curato di Nave San Roco 2, 5

Fellini Bortolo, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Grandi Turno, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Grandi Vigilio, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Guetti Lorenzo, curato di Quadra e fondatore del movimento 83 cooperativo trentino

Heller Michele, coadiutore del vescovo di Trento 57

Lucchi Andrea, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Lucchini Francesco, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento 25

Malfatti Luigi, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Mano Mariano, vescovo suffraganeo di Trento 57

Mariotti Franco, parroco di Nave San Rocco 3

Martini Domenico, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Martino di Tours, santo 2

58

Maurina Giuseppe, cappellano curato di Nave San Rocco 2, 5, 6, 18, 83, 84

Nardi Stefano, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Paolo V, papa 7, 11, 14, 17, 19

Parisi Vittorio, parroco di Nave San Rocco 3

Piva Francesco, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Raiffeisen Federico Guglielmo, politico tedesco fondatore 83 delle Casse rurali

Rossaro Antonio, sacerdote 66

Sommadossi Giovanni Evangelista, cappellano curato di 2 Nave San Rocco

Sottopietra Randolfo, cappellano curato di Nave San Rocco 2, 3, 77, 78

Stenico padre Remo 5, 6

Tava Luigi, cappellano curato di Nave San Rocco 2, 57

Tevini Giuseppe, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Tomasi Giovanni Battista, cappellano curato di Nave San 2 Rocco

Tonti Giuseppe, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Vivori Giacomo, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Weber Nicolò, cappellano curato di Nave San Rocco 2

Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di 25 Trento

Zeni Giacomo, parroco di Nave San Rocco 3

59

INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI Adige, fiume 2, 57

Boemia (Repubblica Ceca) 2

Mezzolombardo 2

Nave San Felice, frazione di Pressano 2, 3

Nave San Rocco 2, 3, 6, 7, 9, 11, 12, 14, 15, 16, 20, 67, 77, 83

Noce, torrente 2

Piana Rotaliana 2

Quadra () 83

Trentino 83

60