Edizione: 26/01/2008 Libero sabato - pagina 26 - stampata da: trasmissione alle ore: 19.23.55 - colore

26 Sabato 26 gennaio 2008 CULTURA

Il decreto Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legi- del decreto legislativo riguardano sia la parte Beni esportazione dei beni culturali e sulle azioni per ot- slativo recante il codice dei beni culturali e del pae- culturali sia la parte Paesaggio. Queste le maggiori tenerne la restituzione; salvaguardia del patrimonio saggio. Lo rende noto il ministro dimissionario dei novità. Beni culturali - più efficace coordinamento culturale immobiliare di proprietà pubblica Rutelli ultimo atto Beni culturali Francesco Rutelli. «Si interviene - tra disposizioni comunitarie, accordi internazionali nell’ipotesi di dismissione o utilizzo a scopo di valo- spiega Rutelli - rafforzando il ruolo delle sovrinten- e normativa interna per assicurare il controllo sulla rizzazione economica allo scopo di scongiurare la denze sui vincoli paessagistici. Non ci saranno però circolazione internazionale dei beni appartenente al dispersione di immobili pubblici di rilevanza cultu- Approvata legge più complicazioni e carte bollate. I tempi non saran- patrimonio culturale specificando che questi non rale e previsione di una clausola risolutiva automa- no allungati rispetto agli attuali. È prevista la norma sono assimilabili a merci; - conferma della disciplina tica degli atti di dismissione per il caso di mancato ri- su tutela paesaggio per la demolizione degli ecomostri». Le modifiche della Convenzione Unesco del 1970 sulla illecita spetto delle nuove regole. GUARESCHI Con il suo Embrione Giovannino capì tutto Il racconto venne cestinato dal direttore del settimanale Oggi e rimase inedito. Così lo scrittore anticipò di 40 anni il dibattito sull’aborto

::: LUIGI SANTAMBROGIO ’ di polvere negli occhi degli zo, nel calendario Giovannino nascituro. «Un bambino piccolo arieti radicali. Lo straordinario annota di aver inviato il racconto piccolo», scrive Guareschi, «che ppp Fosse ancora tra noi, sa- creatore di Peppone e don Ca- al settimanale “Oggi”, e subito pareva fatto d’aria». E ancora: rebbe stato certamente il primo millo aveva compreso tutto già dopo scrive un “No” con tanto di «Ammazzando mia madre, mio firmatario e forse anche qualco- alla fine degli anni Sessanta, in- punto esclamativo. Il direttore padre ha ammazzato anche sa di più, dell’appello lanciato da tuito in quale secca di disgrega- del periodico Rizzoli, Vittorio me». Giuliano Ferrara per la moratoria zione e follia umana si sarebbe Buttafava, seppure a malincuo- mondiale sull’aborto. Anzi, lui di cacciata la società italiana. A quei re, ha deciso di non pubblicare la Dedicato a tutti quel Manifesto a difesa degli em- tempi, i termini sottoghiaccio di storia destinata alla rubrica “Te - brioni dallo sterminio e dal free- bioetica, tecnoscienza, eugene- lecorrierino delle famiglie”. i Veronesi d’Italia zer, sarebbe stato senza dubbio tica, ancora non erano entrati nel Scrive Buttafava: «Caro Gua- Buttafava decise di cancellare l’interprete più efficace. La secca lessico orwelliano (oggi così fa- reschi, al momento di impagina- il racconto, ma il primo a soffrir- prosa di Giovannino Guareschi migliare) della nuova civiltà del re il tuo ultimo pezzo mi è man- ne fu proprio lui: «Mi spiace ha anticipato di quarant’anni le desiderio unico e del diritto omi- cato il coraggio. Figurati se non usarti una scortesia proprio a Pa- raffinate argomentazioni cida. Il racconto di Guareschi, in- condivido le tue opinioni, ma co- squa (quell’anno si celebrò il 26 dell’Elefantino di Ferrara. E co- fatti, è del 1967: si intitola “L’Em - me posso pubblicare su questo marzo, ndr), mentre dovrei me l’ateo devoto e raziocinante brione” e resterà inedito perché giornaletto per famiglie un attac- mandarti centomila auguri e rin- direttore fogliante, Guareschi si il direttore del settimanale che co così provocatorio verso i ma- graziamenti, ma come posso ri- prese lo scomodo della censura e doveva pubblicarlo anziché in gistrati?» Il direttore di “Oggi” si schiare così? “Oggi” è sotto mi- PROFETICO pagò intero il prezzo della vi- pagina lo imbucò direttamente riferisce al «vecchio signore in to- lioni di occhi spesso malevoli; i gliaccheria editoriale. nel cestino. L’aborto letterario ga intento a consultare certe car- più malevoli (detto tra noi) sono Giovannino Guareschi è stato ha un luogo e una data: Milano, te» di cui si parla nel racconto, e all’interno della stessa Rizzoli». E scrittore, giornalista, disegna- Per cui si chiama Ivg (interruzio- Prima che Oriana 23 marzo 1967. Guareschi, ci in- che Guareschi definisce un qui Buttafava sembra alludere in tore satirico. Con “L’embrio - ne volontaria della gravidanza) aprisse il ranch forma il professor Mario Palma- usciere, ma che in realtà incarna particolare a un importante gior- ne”ha anticipato temi di bioe- ciò che è omicidio, e feto il bam- ro, nonostante le condizioni di proprio la magistratura. nalista che non vedeva di buon tica attualmente scottanti bino nell’utero. Commenta Pal- Forse il primo a prestare voce salute non siano le migliori (un L’obiettivo della satira guare- occhio la collaborazione di Gua- maro: «Guareschi prefigura il a quel pezzetto di vita, capo di cuore matto e l’ulcera che lo tor- schiana è, questa volta, la nor- reschi con la casa editrice. In- drammatico scenario del rap- una classifica che a tutt’oggi non menta) continua a lavorare ala- mativa sul delitto d’onore: Gio- somma, nulla di nuovo. e delle linee guida. Che come il porto tra la vita umana prenatale arriva a cinque. L’incazzosa anti- cremente, e ad annotare con vannino non riesce ad accettare Oggi, miliardi di bimbi urlano giudice di Guareschi, scuotono il e la società moderna. Scenari per papista, poi convertita sulla bru- l’abituale meticolosità i suoi im- la logica che tende a giustificare nel vento. A loro, come al figlio di capo e indignati esclamano: i quali aveva già trovato una ri- cica a Ratzinger, pegni, registrandoli in un luna- l’omicidio compiuto dal coniuge Esterina viene ribattuto: «Non si «Che gioventù. Non sono ancora sposta decisa, inoppugnabile, doveva ancora venire con la sua rio. Un po’ come ai tempi della tradito. Soprattutto quando a fa- può uccidere chi non è nato. Se nati e già accampano diritti». espressa in quella frase ironica “Lettera a una bambino mai na- prigionia in Germania, docu- re le spese dell’odio e della vio- un individuo non è nato, legal- Ironia amara e profetica, che che contiene una verità rove- to”. A gettare scompiglio nel ran- mentata nel “Diario clandesti- lenza è un innocente, il più inno- mente non esiste». Ci si affida fa piazza pulita del bon ton sciata. Sembrano fatti d’aria an- ch delle puledre femministe e un no”. Accanto al giorno 23 di mar- cente e indifeso essere umano: il agli acchiappafarfalle del diritto dell’abortista dalle mani pulite. che oggi quei bambini, perché il Le parole del Baffo «Caro feto, lei non esiste. Non si azzardi ad accampare alcun diritto»

Pubblichiamo uno stralcio del racconto “L’em - nuto presente questo particolare e, mentre col- nato. Se un individuo non è nato, legalmente zasse anche il suo amante. Il fatto che abbia uc- brione” (1967) di Giovannino Guareschi, tratto locava qualcuno dei tanti colpi nel ventre della non esiste. Il Codice parla chiaro: “La capacità ciso anche l’amante della moglie, dimostra le in- dal volume “Baffo racconta” (Rizzoli, 2004, pp. traditrice, abbia esclamato: “Crepa anche tu, fi- giuridica si acquista dal momento della nascita. I tenzioni perfettamente legali della sua azione. 196, euro 8,4). Il racconto, scritto nel 1967, è ri- glio di malafemmina!”. Ed è qui che incomincia diritti che la legge riconosce a favore del concepi- - D’accordo - esclamò il piccolino. - Ma sicco- masto a lungo inedito. Fu rifiutato in quell’an - la mia storia. to, sono subordinati all’evento della nascita”. me, ammazzando mia madre ha ammazzato no dalla rivista “Oggi”. «Accadde infatti che, allorquando era già finito «Il piccolino che, mentre aspettava s’era sfo- anche me, praticamente si tratta di un crimine da un’ora, un vecchio signore in toga ancora so- gliato i Codici, replicò: contro la maternità! ::: GIOVANNINO GUARESCHI stasse in ufficio, intento a consultare certe carte. - E allora come mai è stabilito che chi inter- - No, ragazzino. Prima di tutto, quando si agi- «A un tratto, sentì qualcuno tirargli l’orlo della rompe la maternità di una donna senza il con- sce per “motivi d’onore”, le pratiche cosiddette ppp «Come s’è detto, il caso era di normale am- toga e, chinatosi, vide che si trattava d’un bambi- senso di lei è punibile con la reclusione da 7 a 12 “illecite” non sono da considerare contro la ma- ministrazione: il bravo Nazzareno fu condanna- no piccolo piccolo, che pareva fatto d’aria. anni? Mia madre non aveva davvero acconsenti- ternità. Esempio: secondo un marito, il figlio che to a due anni di carcere e, avendo interposto ap- - Che cerchi? - domandò burbero l’uomo to- to che lui ammazzasse anche me! la moglie sta per dargli è il prodotto di una rela- pello, “uscì liberamente dall’aula con un sorriso gato. - Non facciamo confusione, ragazzino - disse zione extraconiugale: se il marito interrompe la trionfante e fu accolto nel corridoio con applausi - Cerco giustizia - rispose il piccolino. l’uomo togato. - Prima di tutto, qualora la mater- gravidanza della moglie non si tratta di pratiche dal pubblico numeroso che aveva seguito il pro- - E vieni a cercare giustizia proprio qui? - ridac- nità venga interrotta per “motivi d’onore”, si può contro la maternità, ma contro la paternità. Egli cesso...”» chiò l’uomo. - Tu devi davvero essere piovuto giù ottenere lo sconto anche del 50 per cento. Secon- non agisce contro il figlio della moglie ma contro «Scusi - esclamò Giò interrompendomi. - ma da un altro mondo. dariamente, l’art. 554 non è qui applicabile per- il figlio dell’amante della moglie. Secondaria- questo è semplicemente quanto sta scritto sul - Effettivamente sì - rispose il piccolino. - Io so- ché l’azione di Nazzareno non aveva lo scopo di mente tu non hai nessun diritto da accampare giornale!» no il figlio dell’Esterina. Ammazzando mia ma- interrompere la gravidanza di tua madre , bensì perché non sei una persona fisica. Tant’è vero «No, - risposi. - Sul giornale si dice pur che la dre, mio padre ha ammazzato anche me. E di quello di uccidere tua madre. Se Nazzareno vole- che non sei nato! giovane donna stava per diventare madre ed è questo si doveva pure tener conto! va semplicemente interrompere la gravidanza di - Però sono morto! logico pensare che il bravo Nazzareno abbia te- - No, ragazzino. Non si può uccidere chi non è una madre, non occorreva davvero che ammaz- - E come può morire chi non è nato? D’altra Edizione: 26/01/2008 Libero sabato - pagina 27 - stampata da: trasmissione alle ore: 19.24.07 - colore

CULTURA Sabato 26 gennaio 2008 27

Scomparso in Francia L’artista Albert Feraud, considerato uno dei mag- realizzare gigantesche installazioni con pezzi di au- Nel 1977 vinse il primo premio nel concorso per il giori scultori francesi del Novecento, capofila dei tovetture, biciclette, moticicli, frigoriferi, lavasto- Monumento al maresciallo di Francia Koenig, inau- “recuperatori”, ovvero coloro che usavano mate- glie, televisori e giradischi. Nato a Parigi nel 1921 gurato a Parigi alla porta Maillot nel 1984 all’allora Addio a Feraud riali di riciclo, è morto nella sua casa di Bagneux a 87 dalla cantante dell’Opera Gina Feraud e dal premio presidente François Mitterand. Con i suoi amici anni. Teorico di una scultura fondata sulla libertà Nobel per la Medicina Charles Richet, Albert Feraud “recuperatori”, Cesar e Michel Guino, realizzò scul- creativa, Feraud è stato uno dei primi a sperimenta- studiò a Marsiglia e poi, insieme all’amico Cesare ture passate alla storia dell’arte. Feraud ha parteci- lo scultore capofila re il piombo. Le sue preferenze si sono poi orientate Baldaccini (noto con il nome d’arte di Cesar), fre- pato a oltre 200 personali in tutto il mondo. A Parigi sull’acciaio inossidabile e il suo stile si è evoluto ver- quentò l’Accademia di Belle Arti di Parigi. Nel 1951 si possono ammirare alcune sue opere nel Museo dei “recuperatori” so un astrattismo sempre più marcato, capace di vinse la prima edizione del “Grand Prix de ”. della Scultura all’aria aperta.

In volume i saggi del prof

::: Eco è diventato LA RACCOLTA un Web vivente Nella sua opera c’è di tutto: perle e ciarpame, studi scientifici e letteratura. Come in internet

::: GUIDO BOSTICCO indossata sempre. Nella contemporaneità, supera- ta anche la vertigine dell’enciclopedia come ordi- ppp È un varroniano, un vero erudito medievale, namento asettico della conoscenza, domina la un enciclopedico. Ed è tra i pochi in Italia, puro in- contaminazione sui diversi piani, oggi si impone tellettuale, che parli di tutto con un certo grado di li- l’ipertestualità, si impongono le molte dimensioni bertà. Del resto, senza nulla togliere al contenuto del sapere, del comunicare, dello svilupparsi, del L’AUTORE dei suoi infiniti studi, è soprattutto in- comprendere. Ora la conoscenza è multiplanare, “Baffo racconta” (Rizzoli, teressante di per sé, come exemplum, come model- ma anche multitemporale: i legami tra un fatto e un 2004, pp. 196, euro 8,4) è lo dell’intellettuale, nel senso puro e non deleterio altro non sono più solo quelli di semplice causalità, una raccolta di storie di Gio- del termine: capace di interessarsi a tutto, sempre perché tante cose avvengono contemporanea- vannino Guareschi. Contie- ne alcuni racconti pubblicati con lo stesso piglio scientifico e metodologico, di- mente e indipendentemente l’una dall’altra, eppu- tra il 1941 e il 1967 su Candi- vulgatore e complesso insieme, professore e mili- re si conoscono nello stesso istante e ad esse ri- do (il settimanale umoristico tante, entomologo e caricaturista. Barba, occhiali e spondiamo in un’unica soluzione, con una visione fondato con Giovanni Mo- sigaretta. Sciarpa e cappello a tesa larga. d’insieme che le coordini tutte e le metta in ordine. sca) e sul Corriere della Sera. “L’embrione” fu scritto nel Eco è una specie di enorme rete internet vivente, Insomma, nell’età contemporanea per compren- 1967, venne rifiutato da un www pieno di tutto, cose vecchie e nuove, cose dere la complessità è necessario un modello più “Oggi” e rimase inedito. innovative, cose superate, cose aggiornate, cose potente dell’albero stesso. Guareschi (1908-1968), ol- che ancora non si capisce che cosa siano o a che co- Ciò che sembra suggerirci Umberto Eco è la via tre alla saga di Don Camillo e sa servano. C’è di tutto in questo www di Bologna: del labirinto, in verità già sperimentata nel passato. Peppone, scrisse anche “La scoperta di Milano”, “Il de- la nicchia per i superesperti di semiotica (la sua vera Il labirinto è come il percorso più lungo racchiuso stino si chiama Clotilde”, passione scientifica), il sito divertente ( le Bustine di nello spazio più corto, cioè la ricerca in un solo con- “Lo zibaldino” Minerva su l’Espresso), il sito politico (Eco dichiarò cetto del maggior numero di significati. Il labirinto è una volta: «Altri cinque anni di Silvio Berlusconi e la capacità di disgregare e di ricompattare le cono- mondo non riesce a vederli, a co- quei “piccolini” invisibili vagano Noi, invece, facciamo parlare siamo fottuti. Ci giochiamo tutto, stavolta»), il sito scenze, di girovagare in infinite direzioni (come le glierne la presenza. Quasi fosse- come microbi solitari e senza pa- Guareschi: l’embrione che fan- letterario (da “Il nome della rosa” in avanti, con i infinite interpretazioni) ma sempre all’interno di ro una verità di fede, un dogma ce. E per quelli che ce la faranno tasticamente torna in vita a ri- suoi milioni copie vendute nel mondo), il sito me- uno spazio delimitato. Non un labirinto infinito, cattolico. E non una faccenda di ad uscire dal ventre materno, ci vendicare i suoi diritti, vale più di dievista, quello filosofico, quello accademico. E poi quindi, ma piuttosto infiniti labirinti finiti. Ecco la carne e sangue, di muscoli e di sarà sempre una buona morte a un meeting all’Ieo (la casa madre ancora, il titolo della Legione d’onore francese, la complessità. tendini, un cuore pulsante». E toglierli dall’impaccio della vita. dello sciccoso Veronesi). fondazione del Dams di Bologna, il Gruppo 63… ::: questa semplice verità, la ragio- Ci penseranno gli stessi eutana- La narrazione parte da un fat- Certo, ci vuole un bel motore di ricerca per racca- ne, senz’altri attributi, davvero sici medici da fitness-room che to di cronaca nera, un delitto pezzarsi in quel Web vivente bolognese, ma ne vale Scrisse Marcel Detienne, grande grecista: «Qua- non la può capire? poi ti consigliano la dieta vegeta- d’onore. L’embrione è il bambi- la pena. Qualcosa che ci incuriosisce lo troveremo lunque sia il motivo per cui il simbolo del labirinto Consigliamo la lettura di Gua- riana: perché ingollarsi di carne no dell’Esterina, uccisa dal mari- di certo. Ed è infatti enorme la fortuna di Eco nel induce a riflettere, è oltremodo verosimile che esso reschi anche a tutti i professoro- fa venire il cancro. Prosit a Um- to, Nazareno. Guareschi dialoga mondo, la sua notorietà a tutti i livelli, la sua capa- non si lasci ridurre a un senso univoco, in nessun ti- ni Veronesi d’Italia che simpati- berto, grande chirurgo-mana- con un’immaginaria Giò, la colf cità di penetrazione. Con la sua ultima pubblica- po di cultura». Il concetto di labirinto “moderno” si camente e col sorriso sulle labbra ger, e a tutti i doctor House «l’unica che non aspiri a diventa- zione, tuttavia, Umberto Eco non ha concesso è infatti raffinato, successivamente, con l’interven - vorrebbero ripulire l’aria dove dell’eugeneticamente corretto. re una diva tv». granché alla divulgazione, ma anzi ha raccolto una to di Gilles Deleuze e Felix Guattari, che perfeziona- serie di saggi - riadattandone alcuni - di impianto rono l’idea di “rizoma”, cioè di reticolo intrecciato piuttosto complesso e spesso ostico, ma con un si- (così come le radici che si intersecano tra loro), in gnificato profondo, se visti tutti insieme, che non cui ogni punto può essere origine o terminale di un può sfuggire. processo. Il rizoma è multicentrico, non è cioè ::: orientato secondo una direzione prestabilita, per parte, se non volevi grane, dovevi sceglierti una «Il piccolino spalancò le braccine: esempio quella sancita dall’ordine dei valori stabi- madre più onesta! - Visto in che razza di mondo avrei dovuto vi- “Dall’albero al labirinto. Studi storici sul segno liti, o dall’essere credenti o atei, o dal procedere se- - O magari un padre meno cornuto! - replicò il vere - borbottò - direi che mi ha reso un buon ser- e l’interpretazione” (Bompiani) è la messa in for- condo un metodo rigido e irrinunciabile. Viceversa piccolino perdendo la calma. vizio. ma di un percorso intellettuale - con tutti i suoi alti e il rizoma racchiude in sé tutte le possibilità di inter- «Il vecchio togato s’indignò: «Poi s’infilò in una fessura del pavimento e bassi - che è difficile ignorare nella storia culturale pretazione, come scrivevano Deleuze e Guattari, - Screanzato! Come osi offendere un uomo scomparve. italiana del nostro secolo. Attraverso un volo affa- esso «connette un punto qualunque con un altro che, per tutelare il suo onore, non ha esitato ad «Il vecchio scosse il capo: scinante che parte da Aristotele e arriva al pensiero punto qualunque e ognuno dei suoi tratti non rin- ammazzare la moglie e l’amante di lei? Nessuno - Che gioventù - gridò indignato. - Non sono debole del Novecento, toccando la retorica classi- via necessariamente a tratti della stessa natura (…) ha più il diritto di chiamare il buon Nazzareno ancora nati e già accampano dei diritti ! E si erigo- ca, il pensiero medievale, la cabala, Kant, l’utopia Non è fatto di unità ma di dimensioni o piuttosto di con quel termine dispregiativo. Perché Nazzare- no a giudici del padre!... del dizionario, la conquista del sapere enciclopedi- direzioni in movimento. Non ha inizio né fine ma no è a posto con la coscienza e con la legge. Gli ar- «Non è una grande cosa, ma la storia c’è - am- co, la potenza del testo e la creatività delle forme se- sempre un centro, dal quale cresce e deborda». ticoli 551, 578, 587 eccetera del codice penale so- mise Giò. - Però non è valida perché basata su miotiche, Eco ripercorre le grandi tappe dell’orga - Dunque il grande libro di Eco, questa poderosa no stati creati per consentire a tutti i galantuomi- elementi fuori dalla realtà. Non è verosimile che nizzazione del sapere, in fondo ripercorre la con- (e ponderosa) raccolta di saggi che abbracciano ni offesi nell’onore, di ammazzare la moglie infe- il figlio di uno che ha ammazzato la moglie per quista del senso, che è sempre stata la maledetta e mille anni di sapere filosofico, procede per con- dele! motivi d’onore, parli così male del padre. Io ho irraggiungibile meta dell’uomo. trapposizione tra le due grandi visioni del mondo: - Ma signor Giudice!... letto fior d’inchieste e sempre i figli che avevano E così, l’albero è il simbolo dell’organizzazione quella ordinante e gerarchica dell’albero e quella - Io non sono un giudice! Io sono l’usciere e mi avuto la madre uccisa per motivi d’onore parla- del sapere secondo uno schema razionale, medie- che invece trova nel modello del labirinto il proprio sono appartato qui per studiarmi in pace gli am- vano con entusiasmo ed orgoglio del padre. Si di- vale, gerarchico, ordinato e ispirato ad una scala metodo di comprensione. bi ritardati. La toga me la sono buttata sulle spalle cevano fieri che il padre fosse universalmente concettuale e valoriale imprescindibile. Solo così Eppure oggi sembra che nessuno di questi due perché avevo freddo. Comunque anche un giu- ammirato e stimato come “uomo d’onore”.» l’erudito classico può far rientrare nel proprio oriz- modelli possa davvero funzionare. Oggi perman- dice non avrebbe potuto risponderti diversa- «E se il ragazzino non fosse figlio...» prese a in- zonte di significato le infinite cose del mondo, le di- gono entrambi, sia chiaro, e spesso si contrappon- mente. Credi, non c’è niente da fare: dura lex sed sinuare Margherita. Ma io l’interruppi: versità e i contrasti dei dati, delle conoscenze e dei gono, a volte anche con esiti grotteschi e parados- lex. Oltre al resto io non capisco come tu ce l’ab - «No, Margherita! Qui niente applausi per gli saperi. L’albero ha radici ben piantate, ha un tronco sali, come nel caso recente del Papa che viene invi- bia tanto con quel bravo giovanotto di tuo padre. assassini! Qui non siamo in tribunale e qui i morti forte e imponente e ha i rami che, per quanto intri- tato, poi escluso, poi di nuovo forse invitato a par- Alla fine, che t’ha fatto di male? si rispettano!» cati, hanno una direzione univoca. lare in università, in nome e per conto di una purez- Ma nei secoli, per buona parte delle menti, que- za della scienza, poi della tolleranza, poi di nuovo sta maglia è risultata troppo stretta per poter essere dell’apertura laica...