N: 0 - gennaio 2020 SINDON LA RIVISTA DEL CISS: CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI SULLA SINDONE The magazine of the International Center of Shroud Studies

indice

4 EDITORIALE - di Gian Maria Zaccone 6 6 IN EVIDENZA I : CISS, la storia 12 IN EVIDENZA II: L’ostensione della Sindone a Montevergine

18 NON SOLO SCIENZA: le tracce lasciate dall’imbalsamazione sulla sindone

27 IL SANGUE

34 WORKSHOP al Politecnico di Torino 18 40 La Cappella del Guarini

REDAZIONE Gian Maria Zaccone Nello Balossino Enrico Simonato Paola Cappa Francesco Violi

Rivista storico-scientifica e informativa SINDON 40 periodico promosso dal Centro Internazionale di Studi sulla Sindone

Indirizzo: Via San Domenico, 28 – Torino Numero telefonico: +39 011 4365832 E-mail: [email protected] Sito Web: www.sindone.it

2 SINDON 3 SINDON EDITORIALE

A 60 anni dalla spesso destituite di ogni fondamento non solo scientifi- co, ma anche logico. L’affastellarsi di informazioni che fondazione, Sindon provengono da svariate fonti, in particolare attraverso la rete, spesso contraddittorie ed inesatte, confondono e of- rinasce frono un panorama talora sconcertante. Inoltre le ricer- che e considerazioni che vengono pubblicate su riviste scientifiche accreditate – non moltissime per la verità – per lo più risultano di difficile fruizione e comprensione per il lettore non specializzato, e rendono necessaria una corretta divulgazione. Sindon vorrebbe portare un con- tributo alla conoscenza della Sindone, e ambisce a porsi quale punto di riferimento in questo agitato oceano di informazione. Non pubblicherà quindi articoli scientifici nuovi o inediti – che dovranno seguire i consueti canali di edizione su riviste accreditate – ma si occuperà di ren- dere comprensibili tali testi, e farà il punto sullo sviluppo della ricerca e del dibattito sulle tante questioni aperte nella multidisciplinare ricerca sindonica. Il sito sindone.it Gian Maria Zaccone continuerà a raccogliere e rendere disponibili, ove possi- Direttore Centro bile nel rispetto delle norme di copyright, i testi originali Internazionale di Studi sulla dei testi commentati, oppure indicherà i link necessa- Sindone ri per poterli raggiungere. Convinti che la divulgazione debba avere alla base un solida conoscenza della mate- ria trattata, i vari articoli saranno redatti innanzitutto dai membri della Commissione Scientifica del Centro, cias- el 1959, appena fondato il Centro Interna- cuno per il suo dominio di competenza. Gli articoli in- zionale di Sindonologia che andava a sosti- viati da altri studiosi saranno rivisti, corretti o bocciati da tuire il sodalizio dei Cultores Sanctae Sin- parte dei membri CS competenti sull’argomento. Come donis con la volontà di meglio definire e credo ormai noto il Centro ha infatti deciso di dotarsi di separare le attività della Confraternita del una Commissione Scientifica internazionale, nella quale SS. Sudario e quelle della istituzione di stu- siedono docenti e ricercatori provenienti da accreditate Ndio, vedeva la luce la rivista Sindon. Il suo scopo fu quello Istituzioni di tutto il mondo. Come già più volte chia- di sostenere e diffondere il lavoro del Centro. Dopo al- rito l’orientamento dei componenti della Commissione cuni anni di intervallo e la pubblicazione di una “Nuova al riguardo della cosiddetta “autenticità” è diverso, come Serie” nel 2003 cessava definitivamente la pubblicazio- anche il credo religioso: quello che li accomuna è una ne, dopo alcuni numeri speciali di grande valore come solida e riconosciuta competenza scientifica nel proprio Shroud: past, present and future contenente gli atti dello dominio di ricerca, l’interesse per la Sindone e l’obiettivi- storico Simposio del 2000 e il volume di Flury Lemberg tà e professionalità nell’approccio. Non riteniamo infatti che illustra lo svolgimento e i risultati delle operazioni esista la “sindonologia” come scienza: si tratta di un ter- del 2002 per la Conservazione della Sindone. Uno dei mine che rappresenta un “contenitore” multidisciplinare motivi della cessazione fu la mancanza di materiale di nel quale operano ricercatori che applicano le competen- livello adeguato per garantire una regolarità di pubblica- ze e metodologie del loro dominio di ricerca abituale allo zione. Oggi, a 60 anni dalla fondazione, Sindon rinasce. studio della Sindone. Non esistono dunque “sindonolo- Il nuovo Direttivo del Centro, che ha preso la denomina- gi” ma chimici, fisici, storici, teologi ecc. che dedicano zione Centro Internazionale di Studi sulla Sindone, aveva una parte della loro ricerca ad investigare sulla Sindone. infatti tra i suoi obbiettivi quello di colmare una lacuna Per questa ragione il Centro ha anche cambiato il proprio nel vasto ma assai scivoloso panorama dell’informazione nome per evitare equivoci, ed oggi è il Centro Internazio- sulla Sindone. Si avverte infatti la necessità, ed anche nale di Studi sulla Sindone. Ringrazio infine tutti quanti la diffusa richiesta, di una maggiore informazione sulla hanno preso in carico questo lavoro, ed in particolare il Sindone in modo divulgativo ma scientificamente cor- Direttivo del Centro, Enrico Simonato per la scelta e la retto. Molte volte infatti si confonde la divulgazione con cura dei contenuti e Francesco Violi per l’aspetto edito- la libera espressione di ipotesi e ricostruzioni personali, riale. gennaio 2020

4 SINDON Sindon would like to make a contribution to the knowledge of the Shroud, and aims to establish itself as a benchmark in this turbulent ocean of information

oday, 60 years after its foundation, Sindon is back. The new Board of the Center had in fact among its objectives that of filling a gap in the vast but very slippery panorama of information on the Shroud. There is a need and a widespread demand for information on the Shroud ex- pressed in a popular but scientifically correct way. Popular disclosure is often confused with the free expression of assumptions and personal reconstructions, often without any scientific, nor logical foundation. The bundle of information from various sources, often contradictory and inaccurate, that comes especially through the web, is confusing and offers a puzzling panorama. On the other hand,T the research and considerations published in accredited scientific journals - not so many actually – are mostly difficult to use and understand for general readers, and require a proper dissemination. Sindon would like to make a contribution to the knowledge of the Shroud, and aims to establish itself as a benchmark in this turbulent ocean of information. It will therefore not publish new or unpublished scientific papers - which will have to follow the usual channels to be published in accredited journals - but will take care of making these articles comprehensible, and will will keep readers informed of the development of research and debates on the many open questions in the multidisciplinary Shroud research. The website sindone.it will continue to collect and make available, in compliance with copyright regulations, the original texts which are commented on, or will indicate the appropriate links. We are convinced that the disclosure must be based on a solid knowledge of the subject matter, and the various articles will be written first of all by members of the International Scientific Commission of the Center, each for his / her domain of competence. Articles submitted by other scholars will be reviewed, corrected or rejected by the members of the Commission competent on the subject. As well known, the Center has nominated an international Scientific Commission, composed of professors and resear- chers from accredited institutions around the world. As already clarified several times, the orientation of the members of the Commission regarding the so-called “authenticity” is not homogeneous, as well as the religious belief: what they have in common is a solid and recognized scientific competence in their research domain, the interest in the Shroud and objectivity and professionalism in their approach. We do not believe “Sindonology” as a science: it is a term that represents a multidisciplinary “container” in which operate scholars who apply the skills and methodologies of their usual research domain to the study of the Shroud. There are therefore no “Sindonologists” but chemists, physicists, historians, theologians etc. who dedicate part of their studies to the Shroud. For this reason, the Center has recently changed its name to avoid misunderstandings, and today it is named International Center for Shroud Studies. Finally, I thank all those who took charge of this work, and in particular the Center Board, Enrico Simonato for the selection and care of the contents and Francesco Violi for the editorial aspect. Gian Maria Zaccone Director of The International Center of Shroud Studies

5 SINDON IN EVIDENZA I Centro Internazionale di Studi sulla Sindone

LA STORIA

a prima fotografia della Sindone eseguita Proprio per il raggiungimento di questi obiettivi allestisce da nel 1898 ha segnato una nella sua sede una mostra documentaria (il primo nucleo svolta decisiva per il prezioso telo con- del Museo della Sindone) e istituisce una biblioteca con servato a Torino dal 1578. Da una parte interessanti pubblicazioni, a partire da quelle più antiche cambia il mezzo di diffusione dell’imma- risalenti alla fine del ‘500. In parallelo organizza confe- gine della Sindone nel mondo, prima af- renze, convegni e cura la pubblicazione di studi. fidato alle arti manuali, contribuendo in maniera- de Lterminante ad accrescerne la devozione popolare e la Nel 1939 il cenacolo organizza il primo Convegno na- conoscenza, e dall’altra, fatto non meno importante, la zionale di studi sulla Sindone che si svolge a Torino pub- scoperta dell’immagine sul negativo fotografico suscita blicandone gli atti. Il conflitto mondiale interrompe i l’interesse del mondo scientifico. Nei primi decenni del rapporti tra gli studiosi e fra le delegazioni rallentando i 1900 l’attenzione degli studiosi si concentra sulla for- programmi di studio. L’attività riprende nel 1950, quan- mazione dell’immagine impressa sul telo e documentata do, in occasione dell’Anno Santo, il sodalizio organizza dalla fotografia. I maggiori dettagli offerti dalla fotogra- il primo Congresso internazionale di studi sulla Sindone fia eseguita nel 1931 da Giuseppe Enrie danno un im- con sede a Roma e a Torino, curando anche l’uscita degli pulso ancora maggiore: in tutta Europa compare una atti. Il Congresso dà nuovo impulso agli studi: ne sono fitta serie di pubblicazioni, contributi di studiosi prove- testimonianza le pubblicazioni, fra gli altri, di Pierre Bar- nienti da campi scientifici diversi, spesso indipendenti bet e Giovanni Judica-Cordiglia in campo medico-legale, l’uno dall’altro e privi di un logico coordinamento. La e di Pietro Savio in campo storico. Confraternita del SS. Sudario, molto attenta alle vicende Nel 1959, Bernardo Bellardo infaticabile presidente dei della Sindone, coglie immediatamente questa esigenza e Cultores fin dalla sua costituzione, rassegna le dimissio- fonda al suo interno nel 1937 un sodalizio denominato ni. La Confraternita del SS. Sudario avvia un’attenta ri- “Cultores Sanctae Sindonis” che ottiene immediatamen- flessione sull’attività dei Cultores, la cui missione si era te l’approvazione dell’ Arcivescovo di Torino il cardinale resa preziosa e insostituibile, e, anche su suggerimento . Il gruppo è retto da un Consiglio Cen- del Cardinale Maurilio Fossati, studia una nuova solu- trale con sede presso la Confraternita, ma ben presto zione organizzativa. La realizzazione è affidata al prof. si formano in tutta Europa e negli Stati Uniti gruppi di Giovanni Judica-Cordiglia, membro del Consiglio Di- studiosi che ne chiedono l’affiliazione diventando dele- rettivo della Confraternita e già membro autorevole dei gazioni dei Cultores di Torino. Sin dalla sua nascita, il so- Cultores. Il 23 dicembre 1959, il Consiglio direttivo della dalizio ha come scopo il coordinamento degli studi sulla Confraternita del SS. Sudario delibera la costituzione del Sindone, la diffusione della sua conoscenza e la raccolta Centro Internazionale di Sindonologia. Il Centro, dotato e conservazione di tutto quanto concerne la Sindone. di uno statuto approvato dal cardinale Maurilio Fossati il

6 SINDON 18 dicembre dello stesso anno, dipende sia per il funzio- da don Piero Coero-Borga, rettore della Confraternita namento che per la sua amministrazione dal Consiglio e anima del Centro, improvvisamente scomparso nel della Confraternita, e pertanto il Presidente della Con- 1986, e pubblicato postumo alla sua memoria. fraternita è contemporaneamente Presidente del Centro internazionale di Sindonologia. La conduzione è affidata Nel 1998 il card. Saldarini approva un nuovo Statuto a un Direttore nominato dal Consiglio della Confraterni- del Centro proposto dalla Confraternita per la neces- ta e assistito da un comitato di esperti da lui designato. sità di adattare alle mutate esigenze il precedente sta- Gli scopi sono gli stessi perseguiti dai Cultores. Diretto- tuto a firma del card. Fossati nel 1959. Si tratta di un re del nuovo Centro viene nominato il prof. Giovanni riconoscimento unico, che anche oggi spetta in tutto il Judica Cordiglia. Contemporaneamente la Confraternita mondo solo a questo Centro. Tra gli scopi viene riba- fonda la rivista “Sindon”, i cui promotori sono lo stes- dito il compito di assicurare ogni supporto scientifico, so Judica Cordiglia, il dott. Giovanni Donna d’Oldenigo, tecnico e organizzativo in campo sindonologico al Cu- mons. Adolfo Barberis e il prof. Stefano Vigna. La rivi- stode Pontificio della Sindone, l’Arcivescovo di Torino. sta, a carattere scientifico, è strutturata in quattro sezio- Dal 1992, infatti, alcuni membri del Centro fanno parte ni: medicina, storia, esegesi, arte e sarà pubblicata con della Commissione di esperti nominata dal card. Salda- cadenza semestrale. L’esigenza di una rivista che fosse rini per riprendere lo studio sulla conservazione della insieme luogo di pubblicazione di contributi scientifici Sindone iniziato dalla Commissione nominata nel 1969 coordinati, mezzo di collegamento fra gli studiosi, e che dal card. Pellegrino e terminato nel luglio 2002 con la rendesse più agevoli, più approfondite e più diffuse le rimozione del telo d’Olanda e delle toppe cucite dalle conoscenze sulla Sindone era già molto sentita dai Cul- suore Clarisse di Chambery nel 1534. Al prof. Judica tores, ma non era stata realizzata per mancanza di fondi. Cordiglia succede nella carica di direttore il prof. Pier- Il primo numero della rivista porta la data di novembre luigi Baima Bollone. In collaborazione con la Confra- 1959. Di Sindon verranno pubblicati 34 numeri fino al ternita realizza la nuova sede del Museo della Sindone 1985. Dopo una breve interruzione riprenderà nel 1989, sotto la cripta della settecentesca chiesa del SS. Sudario con una nuova serie rinnovata nella veste editoriale. che è inaugurata il 15 aprile 1998 in concomitanza con l’apertura dell’Ostensione. Per celebrare il centenario Nel 1969 il direttore del Centro prof. Giovanni Judica della prima fotografia della Sindone, il Centro Interna- Cordiglia è chiamato, a far parte della Commissione di zionale di Sindonologia organizza la mostra “L’Imma- esperti nominata dal card. Pellegrino allo scopo di effet- gine Rivelata”, proponendo molti documenti e imma- tuare una ricognizione sullo stato di conservazione della gini inedite dell’ Archivio Secondo Pia. Durante l’O- Sindone. Il prof. Judica Cordiglia viene chiamato nella stensione del 1998 organizza inoltre il III Congresso Commissione “quasi come guida degli esperti, che non si Internazionale di Sindonologia che si svolge a Torino. erano mai interessati della Sindone” come afferma mons. Nella successiva Ostensione del 2000 al Centro è affi- Jose Cottino, vice-presidente della Commissione, nell’in- data l’organizzazione del Simposio Scientifico Interna- troduzione al volume “Osservazioni alle perizie ufficiali zionale a Villa Gualino al quale sono invitati 40 esperti sulla Santa Sindone 1969-1976” pubblicato nel 1977 dal da tutto il mondo. Gli atti del Simposio sono pubblicati Centro Internazionale di Sindonologia. Nel 1978 è indetta l’ Ostensione della Sindone per ricor- dare i 400 anni del suo trasferimento in Torino. Il Centro dà il suo contributo allestendo nella sua sede una mo- stra documentaria sulla Sindone ed organizzando il II Congresso Internazionale di Sindonologia. Al Congres- so seguiranno i convegni nazionali di Bologna nel 1981, Trani nel 1984, Siracusa nel 1987, Cagliari nel 1990 e i congressi internazionali del 1978 e del 1998. I Conve- gni e la pubblicazione dei relativi atti sono realizzati in collaborazione con le locali delegazioni del Centro. Nel 1987 viene pubblicato il volume dal titolo “La scienza, la storia, la fede”: è un compendio degli studi sindonici rea- lizzato con contributi interdisciplinari, ideato e sostenuto

7 SINDON in un numero speciale della rivista Sindon con il titolo Frascati, mentre il chimico Enrico Simonato è conferma- “The Shroud: Past, present and future”. to nel suo ruolo di segretario del CIS. Giuseppe Ghiberti, presidente onorario della Commissione Diocesana per la Nel 2002 il Consiglio Direttivo della Confraternita no- Sindone, teologo e biblista italiano prosegue anch’egli il mina il nuovo Direttore del Centro nella persona del suo ufficio di delegato del custode pontificio della Sindo- Prof. Bruno Barberis. Nel frattempo il Centro coordina ne. Le quattro delegazioni territoriali hanno altrettanti re- e partecipa attivamente a tre Convegni di studio sulla sponsabili: l’archeologa, dottore di ricerca, presso l’Alma Sindone svoltisi rispettivamente a Parigi, Vienna e a San Mater Studiorum, Università di Bologna, Flavia Manser- Paolo in Brasile. Sempre nel 2002 il Centro collabora a vigi segue il Nord Italia; Paolo Pomata, specializzato in una nuova iniziativa della Confraternita: “La Quaresima studi sindonici presso l’ateneo pontificio Regina Aposto- con la Sindone” destinata alle parrocchie, proponendo lorum assume la cura del Centro Italia; Walter Memmolo, conferenze scientifiche allo scopo di far conoscere la chirurgo, anch’egli specializzato in studi sindonici presso Sindone in tutti suoi aspetti. L’iniziativa viene ripropo- l’ateneo pontificio Regina Apostolorum, ha la guida del sta per l’intero periodo delle ostensioni successive cer- Sud Italia. Rappresentante per la città di Roma è Antonio cando di soddisfare tutte le richieste che provengono Cassanelli, segretario del Centro diocesano di sindonolo- da ogni parte. A partire dall’anno scolastico 2002-2003 gia “Giulio Ricci” di Roma. Bruno Barberis, professore il Centro promuove un progetto formativo interdisci- associato di Fisica Matematica presso il Dipartimento di plinare sulla Sindone destinato a tutte le scuole di ogni Matematica dell’Università di Torino, lascia l’incarico di ordine e grado del Piemonte, e successivamente esteso a direttore del CIS per entrare nel board della Confrater- tutta Italia, dal titolo: «La Sindone: gli studi e le ricerche nita del SS. Sudario, rimanendo all’interno del gruppo per cercare di comprenderne il mistero». L’obiettivo è di come membro del suo Comitato Scientifico. consentire agli studenti di conoscere la Sindone sotto i suoi vari aspetti (storico, scientifico, iconografico, bibli- Nel 2019, l’anno del 60° di attività, il Centro cambia co, culturale) e di far prendere coscienza dell’importanza nome : da Centro Internazionale di Sindonologia a Cen- nella ricerca moderna dell’interdisciplinarietà. Nei primi tro Internazionale in studi sulla Sindone. Una scelta det- quattordici anni scolastici (2002/2016) hanno aderito al tata dalla necessità di stare al passo con la mutata sen- progetto oltre 1.250 classi di istituti statali e privati della sibilità del tempo. Oggi l’attività del CISS si dispiega a scuola primaria e della scuola secondaria di I e di II gra- tutto campo, attraverso scambi e contatti con ricercatori do per un totale di circa 25.000 ragazzi. Nel 2017 Il Cen- e istituti di ricerca di tutto il mondo (tra gli altri: Fran- tro rinnova i propri vertici e apre quattro delegazioni in cia, Germania, Spagna, Inghilterra, USA, Russia, Messi- Italia. Assume l’incarico di direttore il professor Gian co, Perù, Brasile e affianca all’impegno più prettamente Maria Zaccone, già vicedirettore nonché direttore scien- scientifico una notevole attività di divulgazione. Da alcu- tifico del museo della Sindone, storico e docente presso ni anni è anche ospite regolare di diverse comunità lute- l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Confermato rane finlandesi, con conferenze, lezioni e convegni. Par- nel suo incarico di vicedirettore Nello Balossino, pro- tecipa come consulente alla produzione di documentari e video sulla Sindone, come recentemente accaduto con il Centro Televisivo Vaticano. Nella sua attività di divul- gazione della Sindone oggi il CISS propone sempre sia l’approccio scientifico sia quello pastorale, presentandoli come aspetti tra loro complementari, costituendo le due parti di una corretta, efficace e completa presentazione della Sindone. In tal modo il messaggio della Sindone si presenta come uno strumento utile per la promozione della Nuova Evangelizzazione anche perché parla un lin- guaggio moderno: quello delle immagini. La Sindone si presenta infine come un prezioso strumento per il dialo- fessore associato di Elaborazione di immagini e di In- go ecumenico sia con le comunità protestanti sia, soprat- formatica investigativa presso l’Università di Torino, che tutto, con quelle ortodosse, assai devote e sensibili al suo accetta anche la direzione scientifica del Museo della messaggio, come dimostrano le “missioni sindoniche” Sindone. La seconda vice-direzione è assegnata a Paolo nei paesi dell’Europa orientale. Di Lazzaro, dirigente di ricerca ENEA, Centro Ricerche

8 SINDON United States and joined the associa- ident of the Cultores since its very The history of tion as delegations of the Cultores of foundation , resigned . The Fraternity the International Turin. Since its foundation the main analyzed carefully the activity of the aims of the association were: coordi- Cultores, which had become very im- Center of Shroud nating the studies on the Shroud, portant and could not be abandoned, Studies spreading knowledge and collecting and studied a new organization. At and preserving anything that con- the Cardinal Maurilio Fossati’s sug- cerns the Shroud . To do so, the As- gestion, this responsibility was given he first photograph of the Shroud taken by sociation arranged a documentary to prof. G. Judica - Cordiglia, a mem- Secondo Pia in 1898 exhibition (the first nucleus of the ber of the Executive Council of the marked a turning point Museum of the Shroud ) and a li- Brootherhood and former influential for the precious cloth brary, collecting interesting publica- member of the Cultores association. preserved in Turin tions such as those dating back to the On 23rd December 1959, the Exec- since 1578. On one hand, it changed end of the 16th century. Also, the as- utive Council of the Brootherhood theT way the image of the Shroud was sociation organized conferences, approved the foundation of the In- shown to the world. As a matter of seminars and promoted publications. ternational Centre of Sindonology . fact, people’s devotion and knowl- In 1939, the association organized in The Centre, whose statute had been edge of the Shroud, relying only on Turin the first National Conference approved by Cardinal Maurilio Fos- the manual arts in the past, was sig- of Shroud Studies publishing the rel- sati on 18th December of the same nificantly increased by photography. On the other hand, not less import- evant acts. However, the Second year, relied both for its operation- ant, the image on the photographic World War interrupted the relations al aspect and for its administration, negative raised the interest of the sci- among scholars and delegations, re- on the Council of the Broother- entific world. Over the first decades ducing the activities. The activities hood. Therefore the President of the of the 20th century the attention of restarted in 1950 - the Holy Year – Brootherhood would be at the same the scholars focused mainly on the when the Association organized in time the President of the Centre . process leading to the imprint of the Rome and Turin the First Interna- The director would be nominated image on the cloth as shown by the tional Congress of Shroud Studies, by the Council of the Brootherhood photograph. The details of the pho- with the publication of relevant doc- and assisted by a committee of ex- tograph taken by Giuseppe Enrie in uments. The Congress fostered the perts appointed by the director him- 1931 encouraged this interest even studies, as evidenced in the publica- self. more: publications and contributions of scholars from different scientific tions by P. Barbet and G. Judica - Cordiglia in the medical- legal field, The aims of the Centre were the fields appeared throughout Europe. same pursued by the Cultores . Prof. Those studies were very often inde- and by P. Savio in the field of history. Giovanni Judica Cordiglia was nomi- pendent one from the other. There- fore, the Holy Shroud brootherhood, nated as the director of the new Cen- very concerned about the events in- tre. At the same time the Broother- volving the Shroud, understood the hood founded the scientific journal need of a coordination. So it found- “Sindon” whose promoters were Ju- ed its “ Cultores Sanctae Sindonis “ dica Cordiglia himself , Dr. Giovanni association. The “ Cultores Sanctae Donna d’ Oldenigo , Monsignor Ad- Sindonis” immediately received the olfo Barberis and prof. Stefano Vi- Archbishop of Turin Cardinal Mau- gna . The journal had four sections: rilio Fossati’s approval. medicine, history, exegesis and art and was published every six months. The association was governed by a The need for a scientific journal had Central Council based in the Frater- been already deeply felt by the Cul- nity seat. Groups of scholars soon tores , but, for the lack of funds, it spread throughout Europe and the In 1959 , Bernardo Bellardo, pres-

9 SINDON had not been possible before then . titled “Science, history, faith” was In the same year, the Centre gave sup- The journal was meant to serve dif- published. It was a compendium of port to a new initiative of the Broth- ferent purposes: publishing coordi- studies on the Shroud created ​thanks erhood: “Lent with the Shroud”. nated scientific contributions, con- This initiative was addressed to all necting scholars, facilitating deeper the parishes of the diocese where and wider knowledge of the Shroud. scientific conferences promoted the The first issue was published in No- knowledge of the Shroud in all its vember 1959. “Sindon” published 34 aspects. The initiative was more and issues until 1985. After a short break, more successful , so that it was pro- it returned in 1989, with a new series vided for the whole length of the two renewed in its editorial project. Public Exhbitions, trying to meet all the requests (even from outside the In 1969, the director of the Center Diocese). prof. G. Judica Cordiglia was asked to several interdisciplinary contribu- to be part of the Committee of ex- tions. Conceived and supported by During the exhibitions in 1998, 2000, perts appointed by the card. Pellegri- Don Piero Coero - Borga, rector of 2010 and 2015 the activities of the no in order to supervise the state of the Brotherhood, and very important Centre grew very intense: some of its preservation of the Shroud. Prof. member of the Centre, it was pub- members joined the Commission for Judica Cordiglia was called into the lished posthumously to his memory, the Public Exhbition of the Shroud Commission “almost as a guide for after its sudden death in 1986. and gave its significant contribution.. those experts who had never been interested in the Shroud “ as stated In 1998 card. Saldarini approved the In collaboration with the Brother- by Monsignor Jose Cottino, Vice- new statute proposed by the Brother- hood, the Centre built the new seat President of the Commission , in the hood for the Center. The new Statute of the Museum of the Holy Shroud introduction to the book “Observa- confirmed the structure of the cen- into the crypt of the eighteenth-cen- tions on the technical officers on the ter and the roles of the President and tury of the Holy Shroud. The Holy Shroud 1969-1976” published Director. However, it defined their new Museum was inaugurated on in 1977 by the Centre. office term and stated that all the sci- April 15, 1998 on the occasion of the entific, technical and organizational opening of the Public Exhibition. To In 1978 the Shroud was publicly ex- supports to the sindonology had to celebrate the centenary of the first hibited to commemorate the 400th be endorsed by the Papal Custodi- photograph of the Shroud, the Cen- anniversary since it was moved to an of the Shroud, the pro tempore tre organized the exhibition “The Turin. The Centre contributed to Archbishop of Turin. Since 1992, Revealed Image”, providing many this exhibition setting up a docu- in fact, some members of the Cen- unpublished documents and images mentary display about the Shroud in tre were part of the Commission of belonging to Secondo Pia Histori- its headquarter and organizing the experts appointed by card. Saldarini cal Archive. Members of the Center Second International Congress of to examine the state of preservation contributed to many of the publica- Sindonology. Further national con- of the Shroud. This operation, start- tions about the Shroud. During the ferences would have followed: Bolo- ed with the Commission appointed Public Exhbition in 1998 the Centre gna in 1981 , Trani in 1984 , Syracuse by the card. Pellegrino in 1969, end- organized also the Third Internation- in 1987, Cagliari in 1990, along with ed in July 2002, whit the removal of al Congress of Sindonology in Turin. the Third International Congress in the Holland cloth and of the patches 1998. The local delegations of the In the following Public Exhibition sewn by the Clarisse nuns of Cham- in 2000 the Centre was in charge of Centre contributed largely to the or- béry in 1534. Then Prof. Pierluigi ganization of the conferences and to the organization of the International Baima Bollone succeeded prof. Judi- Scientific Symposium at Villa Guali- the publication of their relevant acts. ca Cordiglia as director. In 1987 an interesting volume en- no, where 40 experts from all around the world were invited to debate. The

10 SINDON documents of the Symposium are of the Holy Shroud, is appointed across the board, through exchanges published in a special issue of the Director. Confirmed in his role as and contacts with researchers and journal Sindon entitled “The Turin Vice Director Nello Balossino, Asso- research institutes from all over the Shroud : Past, present and future”. ciate Professor of Image Processing world (among others: , Ger- and Investigative Computer Science many, , England, USA, Russia, In 2002, the Executive Council of at the University of Turin, who also , Peru , Brazil) and alongside the Brotherhood elected Professor accepts the scientific direction of the its purely scientific commitment, Bruno Barberis as the new director Shroud Museum. As co vice-director supports a significant autreach activ- of the Centre. In 2017 the new Con- was named Paolo Di Lazzaro, ENEA ity. For some years it is also a regular fraternita del SS. Sudario proposed research manager, Frascati Research guest of various Finnish Lutheran as director of the International Cen- Center, while the chemist Enrico Si- communities, with lectures, lectures ter of Sindonology prof. Gian Maria monato was confirmed in his role as and conferences, as well as it is con- Zaccone, former Scientific Direc- CIS secretary. Giuseppe Ghiberti, sultant in the production of docu- tor of Museo della Sindone. In the honorary president of the Diocesan mentaries and videos on the Shroud, meanwhile, the Center coordinated Commission for the Holy Shroud, as recently happened with the Vati- and actively participated in three Italian theologian and biblical scholar can Television Center. Convention of Shroud Studies held was keeping his office as delegate of the papal custodian of the Shroud. In its outreach activities of the Shroud respectively in Paris, Vienna and Sao today CISS always offers both the Paulo in Brazil. Flavia Manservigi archaeologist, PhD, at the Alma Mater Studiorum, scientific and the pastoral approach, Starting from the 2002-2003 school , has been ap- presenting them as complementary year, the center promotes an inter- pointed leader of the Northern aspects, constituting the two parts of disciplinary training project on the delegation; Paolo Pomata, specializ- a correct, effective and complete pre- Shroud for all schoolars of all levels in ing in Shroud studies at the Pontifical sentation of the Shroud. In this way Piedmont, and subsequently extended University Regina Apostolorum takes the message of the Shroud is pre- to all of Italy, entitled: “The Shroud: care of Central Italy; the surgeon sented as a useful tool for the New studies and research to try to under- Walter Memmolo, also specializes in Evangelization promotion also be- stand the mystery ». The objective Shroud studies at the Regina Apos- cause it speaks the modern language: is to enable students to learn about tolorum Pontifical University, is the that of images. Finally, the Shroud the Shroud under its various aspects leader of Southern Italy. Represen- presents itself as a precious tool for (historical, scientific, iconographic, tative for the city of Rome Antonio ecumenical dialogue both with the biblical, cultural) and to make people Cassanelli, secretary of the Diocesan Protestant communities and, above aware of the importance of modern Center of Sindonology “Giulio Ric- all, with the Orthodox ones, very de- interdisciplinary research. In the first ci” of Rome. Bruno Barberis, associ- voted and sensitive to its message, as fourteen school years (2002/2016), ate professor of Mathematical Phys- shown by the “Sindonian missions” more than 1,250 classes of state and ics at the Department of Mathemat- in the countries of Eastern Europe. private primary and middle schools ics of the University of Turin, leaves adhered to the project not only in the position of director of the CIS to Piedmont but also in other regions enter the board of the Confraternita (in particular Lombardy, Liguria, del SS. Sudarium, staying within the Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, group as a member of its Scientific Puglia and Sardinia) for a total of Committee. about 25,000 boys. In 2019, the 60th year of activity, In 2017, the Center renews its board the Center changes its name: from and opens four Italian delegations. International Center of Sindonolo- Professor Gian Maria Zaccone, an gy to International Center of stud- historian and professor at the Pon- ies on the Shroud. A choice dictated tifical University Regina Apostolo- by the need to keep pace with the rum, former Deputy Director and changed sensitivity of this time. To- Scientific Director of the Museum day the activity of the CISS unfolds

11 SINDON IN EVIDENZA II L’ostensione della Sindone a Montevergine

hi conosce la storia della Sacra Sindone giori garanzie di sicurezza e incolumità dalle incursioni sa che dopo numerose peregrinazioni du- aeree e da altri pericoli della guerra fu individuato nel rate due millenni, il lino ha trovato una santuario di Montevergine in Campania. Con telegram- dimora fissa nel Duomo di Torino. Dal ma del 7 settembre l’abate Giuseppe Ramiro Marcone 1578, anno della traslazione da Chambéry fu convocato telegraficamente alla segreteria di Stato del ad opera dei Savoia, è ben noto che il telo Vaticano, dal cardinale Luigi Maglione, il quale gli co- Sindonico abbia abbandonato il capoluogo piemontese municò che la scelta per il deposito temporaneo della Cin rarissime occasioni. Nel 1939, quando i venti di un Sindone era caduta sul cenobio benedettino irpino, dove nuovo conflitto mondiale iniziarono a soffiare prepoten- il 25 settembre 1939, circondata dal più geloso segreto, temente, si decise di evitare il pericolo che la Sindone la preziosa reliquia fu trasferita in automobile, senza nes- andasse distrutta e soprattutto trafugata. La possibilità di suna apparente scorta militare. Nel verbale di consegna un bombardamento nemico non era la prima preoccu- firmato dall’abate Marcone, dal canonico Paolo Brusa, pazione di fedeli e Vescovi. Hitler infatti aveva più vol- custode della Sacra Sindone, dal priore di Montevergine, te comunicato il suo desiderio di impadronirsi del sacro Bernardo Rabasca e dal cappellano del Re, Giuseppe Ga- lino. Il regime nazista, la cui mistica di stampo pagano riglio, furono contenute tutte le disposizioni: la Sindone, venne tracciata da Heinrich Himmler, voleva appropriar- arrotolata, veniva deposta in una cassetta d’argento ri- si a qualsiasi costo di tutti i più noti simboli del pote- vestita di broccato. Essa doveva essere collocata in una re materiale e spirituale dell’umanità, per concentrare in cassa di legno più grande, avvolta da un involucro di tela Germania la loro potenza, non solo simbolica. La più chiuso con sigilli di piombo e recante la scritta: Reliquia- straordinaria icona cristiana, su decisione del re Vittorio rii, che sarebbe stata nascosta nella clausura del mona- Emanuele III, fu fatta trasportare alla cappella “Guido stero sotto l’altare ligneo del Coretto da notte, chiuso a Reni” del Quirinale, dove risiedevano i Savoia, luogo che chiave da un robusto paliotto di legno. non fu ritenuto sicuro tanto che fu chiesto a monsignor In un verbale aggiuntivo si stabilì anche che, nell’even- Giovanni Battista Montini, sostituto della segreteria di tualità di bombardamenti aerei su Avellino, (come tra- Stato -il futuro papa Paolo VI- di accoglierlo in Vaticano. gicamente si verificherà il 14 settembre 1943) per mag- Ma, con l’entrata in guerra dell’Italia, anche la Santa Sede giore precauzione l’abate di Montevergine curerebbe di fu ritenuta poco adatta, mentre luogo che offriva le mag-

12 SINDON trasportarla in un luogo ancora più sicuro: una galleria ar- una conferenza illustrativa sugli studi sulla Sindone, dopo tificiale scavata nella viva roccia a cento metri di distanza vennero rotti i sigilli che autenticavano il sacro deposito. dal Coretto, alla quale si accedeva attraverso il corridoio Alle 24.00 il cardinale aprì la prima, seconda e terza urna del monastero, senza bisogno di uscire all’aperto. Tutto tutta d’argento, incastonata di smalto con quadri rappre- si era svolto, naturalmente, in grandissimo segreto: oltre sentanti la Passione di Gesù, tutti furono avvisati di non l’Abate e don Rabasca, ne erano stati informati solo tre toccare con mano la reliquia che venne aperta ed espo- autorevoli esponenti del cenobio (il Vicario, don Ansel- sta su un pezzo di stoffa nuovo lungo cinque metri, lo mo Tranfaglia, il superiore invernale e il padre sacrista, stesso prof. Gedda con una bacchetta mostrava i segni che rischiarono molto durante le perquisizioni in tempo particolari del lenzuolo che veniva mostrato in forma del di guerra). Pare infatti che verso il ’43, due anni prima del tutto eccezionale e fuori programma. L’ostensione ter- ritorno della Sacra Sindone dalla Campania, un manipolo minò alle ore 01.30 e la cerimonia fu ripresa con un film di soldati delle SS abbia fatto irruzione nel complesso documentario di 130 minuti. Terminata l’ostensione, la religioso avendo forse intuito qualcosa. L’abate ordinò cassa fu portata nella cappella della Madonna, oggi del quindi ai suoi confratelli di chinarsi a pregare sull’altare Crocifisso, dove alle 05.30 fu celebrata dal cardinale Fos- dove era nascosto il telo, salvando di fatto la Sindone. sati la Santa Messa; poi il sacro deposito fu portato in processione alla macchina che doveva riportarlo a Roma Quello che sorprende è che fu proprio Vittorio Ema- e poi a Torino. nuele III a scortarla personalmente durante il tragitto, se- gno dell’affezione personale alla reliquia, donata all’Italia proprio dalla famiglia reale. Ci si domanda quindi cosa sarebbe successo se Hitler avesse messo le mani sulla Sa- cra Sindone come aveva fatto qualche anno prima con la Lancia di Longino, famosa per avere trafitto il costato di Cristo in croce, salvata all’ultimo a Norimberga dal ge- nerale Patton in persona. Il pericolo nazista fu scampato grazie ad un’operazione che oggi chiameremo di “intel- ligence” e, forse con un aiuto dall’alto, si evitò anche la distruzione totale della reliquia: per la prima ipotesi di trasferimento, poi scartata, si prese infatti in considera- zione l’Abbazia di Montecassino, quella che le bombe al- leate avrebbero raso al suolo nel ’44 . Per più di sette anni il sacro sudario fu custodito nel più assoluto segreto sotto l’altare della cappella dove i mona- ci benedettini recitavano il Vespro. Nel 1946, terminata la guerra, prima di partire per l’esilio dopo il referendum istituzionale che sanciva la scelta repubblicana, il re Um- berto II il 10 giugno con una lettera incaricava l’arcive- scovo di Torino Maurilio Fossati di ottenere la restituzio- ne della reliquia alla città di Torino. Lo stesso cardinale, come raccontò in una lettera scritta due giorni dopo, giun- se a Montevergine il 28 ottobre e, dopo aver controllato l’integrità dei sigilli, concluse con una suggestiva cerimo- nia la permanenza in Irpinia del prezioso telo. La cassa fu trasportata in solenne processione al canto dell’inno Vexilla regis prodeunt nel salone di ricevimento dove era stato preparato il tavolo con tappeti e merletti; prima di procedere alla solenne ostensione, il prof. Gedda tenne

13 SINDON Qui di seguito il resoconto del Prof Gedda come riportato nel suo mattina del 28 Ottobre 1946 tre macchine partivano da Roma alla diario: volta di Montcoergine e, dopo una sosta al Santuario di Pompei, rag- giungevano, nella serata, il Monastero. La comitiva era guidata da S. on é possibile sviluppare in questa sede i singoli E. il Cardinal Fossati ed era composta delle’ seguenti persone: Mons. rilievi e le argomentazioni probanti per giustifi- P. Brusa. P. G.King S.I., Ing. A. Villa, Prot. C. Carretto, E. Colom- care l’importanza di un avvenimento che si è ve- bo, ‘Prof. D. Caligo, Dott. V. Bellucci, Prof. A. Notario, Geom G. rificato in modo inatteso nei giorni scorsi, e cioè Sbodio, Sig.ina M. Badaloni, Sig.na M. Gedda, Sig. G. Giuriati ‘e chi l’ostensione della reliquia nel Monastero di Mon- scrive. tevergine. Avendo avuto la fortuna di, presenziare a questa ostensione ritengo doveroso di riferire brevemente intorno Fu soltanto a Montevergine che S. E. il Card. Fossati palesò il suo Nad essa. Fin dall’inizio della seconda guerra europea, e cioè fin dal intendimento dì procedere ad una rapida ricognizione della Sindo- 1939, Casa Savoia, che è proprietaria della Sindone, si preoccupò di ne sia per dimostrare la sua riconoscenza ai Monaci che I ‘avevano portarla in salvo da eventuali offese belliche e chiese di poterla rico- conservata per sette anni, sia perché il trapasso della preziosa reliquia verare presso la Città del Vaticano. La Santa Sede rispose facendo sembrava richiedere, a scanso di ogni responsabilità, questo accer- osservare che anche questo ricovero poteva non essere sicuro e S. tamento. La cerimonia ‘ufficiale della riconsegna avvenne intorno E. il Cardo Maglione, Segretario di Stato, consigliò come luogo di alla mezzanotte, essendo stata preceduta da una conferenza intesa sfollamento il Santuario di Montevergine che si aderge a 1200 m. di ad illustrare la reliquia. La Sindone fu prelevata dal suo ricovero e si altitudine nei pressi di Avellino. Così fu che la Sindone venne tra- formò un suggestivo corteo di monaci e di fedeli aranti, che. la tra- sportata privatamente in automobile da Torino a Montevergine e sportarono nella Sala Capitolare del Monastero dove, sopra un lungo consegnata all’Abate del Monastero da Mons. Brusa il 25 settembre tavolo coperto da tovaglie di altare, l’ostensione della reliquia poteva aver luogo convenientemente. La Sindone era contenuta in una duplice custodia costituita dalla cas- sa di legno rivestita di tessuti preziosi che ordinariamente racchiude la Sindone nella Cappella di Tonno, a sua ‘volta contenuta in una cassa da imballaggio rivestita di tela sulla quale erano stati apposti dei, cartelli che recavano la scritta «Reliquiari». S. E, il Cardo Fossati esa- mino accuratamente i sigilli di ceralacca, esterni ed interni, ed estrat- to. il rotolo della Sindone celato in un avvolgimento di seta rossa, sciolse gli ultimi nastri e distese il tessuto. Al cospetto della reliquia l’atmosfera di attesa che aleggiava nel cuore degli astanti si trasformò in commossa devozione la quale trovò nella preghiera il suo modo di esprimersi. L’ostensione durò 20 minuti dalle 0,10 alle 0,30 del 1939. Contrariamente alle previsioni, anche il Convento. di Monte- 29 ottobre 1946. Mentre gli astanti pregavano, come unico medico vergine si trovò per un certo periodo nella immediata vicinanza del presente alla cerimonia, cercai di utilizzare quegli istanti per guardare fronte quando avvenne lo sbarco alleato a Salerno, ma più fortunato alla Sindone con l’occhio del cultore dei problemi sindonologici. Es- del Monastero di Montecassino non fu danneggiato dalle azioni di sendo l’ostensione della Sindone inaspettata, nessun apprestamento guerra, e fu usato soltanto come osservatorio dagli italiani, dai tede- tecnico poté essere predisposto. Utilizzando la macchina fotografica schi e dagli americani. In questo modo la Sindone, conservata sotto e la camera da ripresa cinematografica a passo ridotto che avevamo all’altare nel Coro di notte del Monastero, fu salva. portato con noi a scopo turistico, furono tentati alcuni rilievi fotogra- fici e cinematografici, ma con intendimento documentario e senza Nello scarso mese di Giugno, dopo il referendum istituzionale, Um- pretese scientifiche date le insufficienti condizioni di illuminazione. berto Il scriveva una lettera a S. E. il Cardo Fossati nella quale veniva In definitiva, non potevo far conto se non sul mio personale potere affidata all’Arcivescovo di Torino la custodia della Sindone, mentre la di osservazione, ed ecco i rilievi che mi furono consentiti. Il tessuto proprietà ne veniva rivendicata alla Casa Sabauda, essendo dichiarata della Sindone, finemente e regolarmente spigato, all’infuori delle note la reliquia stessa «inalienabile ». S. E. il Card. Fossati, a cui spetta il bruciature dovute all’incendio di Chambéry, è molto bene conserva- grande merito di aver ottenuto il documento evitando che la Sindo- to, è leggero e presenta al tatto una consistenza di poco superiore a ne fosse trasferita all’estero, stabilì di riportare la reliquia a Torino quella delle ordinarie tovaglie di lino. E’ inodoro, e non si rilevano e scelse comedata per il trasporto la fine di Ottobre. Così fu che la sulla superficie granulazioni particolari. La faccia del tessuto che vie-

14 SINDON ne esposta si presenta ovunque di colore paglierino e su questo fon- arteriose, mentre invece sì distingue abbastanza bene il sangue vivo do ambrato, prescindendo dagli esiti delle bruciature e dalle relative (e cioè sgorgato dal Cristo ancora vivente) dal sangue morto (e cioè toppe, si disegnano debolmente le impronte. Le impronte della Sin- sgorgato dal Cristo dopo la morte) ma non tanto per il colore, quan-

done che testificano lo, presenza del corpo di Cristo e che, con muto to per la nettezza dei contorni che caratterizza il primo, mentre il linguaggio, ce lo descrivono, appaiono di primo acchito di due tipi sangue post mortale presenta margini indistinti con’ alone assai evi- che si distinguono per il colore che posseggono, color seppia e color dente, e talora molto ampio, di impregnazione sierosa (questo si nota rosa, rispettivamente. Le impronte di color seppia corrispondono ai specialmente per il sangue sgorgato dal costato e dalla ferita piantare tegumenti del Cristo (cute e capelli) che hanno lasciato tracce di sé del piede destro). per quanto in modo frammentario e perciò incompleto. Le impronte La duplice presentazione cromatica delle impronte mi ha fatto pen- di color rosa corrispondono invece alle macchie di sangue presenti sare che le ricerche di medicina legale finora compiute per spiegare sul corpo del Cristo nel momento della sepoltura e che avevano varia il meccanismo delle impronte utilizzando gli ingredienti provveduti origine topografica e cronologico. Questa netta distinzione cromati- da Nicodemo e- soprattutto l’aloe, richiedono di essere completa- ca fra le impronte dei due tipi, quelle somatiche e quelle ematiche, mi te poiché è indispensabile studiare anche le reazioni del sangue nei ha vivamente colpito in quanto te fotografie della Sindone, sulle quali confronti di un tessuto di lino trattato con l’aloe e non solo la re- ho specialmente condotto i miei precedenti studi, non mi avevano azione della superficie cadaverica. Forse lo studio del meccanismo fatto pensare a due colori così radicalmente diversi, anche perché è delle impronte ematiche potrà svelarci qualcosa di più preciso intor- ben noto che le macchie di sangue, a motivo delle ossidazioni che si no ai reagenti ignoti che intervennero nella reazione delle impronte producono nel tempo, generalmente diventano di colore nerastro. e per cui si fecero ipotesi diverse (acqua, ammoniaca, trementina). Invece le tracce di sangue sulla Sindone sono delicatamente rosee, Soltanto quei reagenti che possono garantire alle impronte somati- così da far pensare al rosa pallido di certi acquarelli e questo dico a che il colore seppia ed alle impronte ematiche il colore rosa, devono scopo puramente descrittivo perché sono ben certo, per i molti ben essere presi in considerazione. In conclusione, è un meccanismo di noti motivi, che non si tratta in questo caso di una pittura. decalco bicolore quello che si è verificato nel sepolcro di Cristo ed a A proposito delle impronte somatiche di color seppia, delicatamen- questo proposito osservo anche che, contrariamente alla tradizione te sfumate nei contorni, ho notato che la migliore evidenza di esse pittorica, non ritengo che la Sindone abbia servito per accogliere il non si raggiunge a luce incidente o tangenziale, ma nella luce indiret- Corpo di Cristo quando fu deposto dalla Croce, né per il traspor- ta direi quasi nella penombra e questo fatto può essere importante to dal Golgota al sepolcro, ma soltanto nell’interno di questo per onde disporre le luci nelle astensioni dell’avvenire. A proposito del- la composizione del medesimo sul letto funerario, ché altrimenti le le impronte ematiche ho notato che, per quanto riguarda il colore, impronte non potrebbero avere quella regolarità quasi assoluta che non riesce possibile distinguere le emorragie venose dalle emorragie invece posseggono.

15 SINDON Questo lungo tessuto che si presenta come delicatamente colorato certamente alta e maestosa ma non eccessiva, possiamo ricordare di zafferano e dove si intravedono impronte pallidamente colorate in che la statura di S.S. Pio XII, felicemente regnante, è tale all’incirca, marrone ed in rosa, lascia in chi lo vede un’impressione stranamente corrispondendo a poco più di cm. 182. indimenticabile, direi quasi esotica, che arieggia a quella di certe pit- Ho anche cercato di esaudire un mio antico e vivissimo desiderio, e ture orientali e sopratutto delle. pitture giapponesi sulla seta greggia. cioè quello di poter osservare la Sindone nel suo rovescio, studio che Colpito fortemente da queste caratteristiche aromatiche, mi sono finora fu totalmente precluso ai sindonologi i quali hanno dovuto li- augurato che nelle prossime ostensioni non manchi la fotografia a mitarsi a considerare il recto della grande reliquia. Ma il mio tentativo colori della Sindone, la quale certamente fornirà agli studiosi nuo- venne impedito dal fatto che la Sindone è, per tutta la sua lunghezza ve possibilità d’indagine. A questo proposito devo soggiungere che e larghezza posteriore, rivestita da un fine tessuto bianco cucito per soltanto chi ha visto da vicino l’originale può valutare pienamente i bordi, che non può essere separato dal tessuto sindonico. Ma ri- l’importanza della fotografia nello studio della Sindone, e non solo mango dell’avviso che lo studio della faccia posteriore della Sindone

è ovviamente desiderabile e che riuscirà certamente istruttivo. Ho perché consente lo studio della reliquia all’infuori delle ostensioni, ritenuto doveroso di consegnare alle stampe queste testimonianze ma perché essa rivela, rinforza e fissa (soprattutto con la fotogra- affinché possano servire a quanti prendono interesse allo studio del fia in bianco e nero) le più tenui differenze nell’intensità dei colori; venerato cimelio i quali sono, fortunatamente, sempre più numerosi. mentre lo studio diretto può fare conto soltanto sulle impronte più Nè questa relazione disdice, a mio avviso, ad un rivista che si occupa grossolane. Dirò infine che pur essendo sprovvisto di mezzi adeguati di vita spirituale perché lo studio della Sindone, per chi sa leggere lo e sopratutto del tempo necessario per queste indagini, ho cercato di straordinario documento, alimenta in modo molto efficace la pietà rendermi conto delle principali misure antropologiche del Cristo, ba- verso la passione del Cristo e fornisce intorno ad essa particolari così sandomi specialmente, per le considerazioni esposte altrove, sull’im- nuovi ed abbondanti che forse un giorno sì potrà scrivere la «Passio pronta posteriore. Il rilievo non ha potuto essere così preciso come D. N. Jesu Christi secundum Sindonem ». avrei desiderato, ma, in genere, ritengo di poter confermare i miei precedenti risultati e cioè che la statura del Cristo si aggirasse intorno LUIGI GEDDA a cm. 183. Come punto di riferimento per valutare questa statura

16 SINDON 17 SINDON NON SOLO SCIENZA LE TRACCE LASCIATE MARZIA BOI SULLA SINDONE Associate Professor at the Laboratory of Botany, Department of Biology, Uni- DALL’IMBALSAMAZIONE versity UNED (Universidad Nacional de Educación a Distancia), Palma de Mal-

a morte è il momen- guenti veniva comunemente applicata a all’Europa; i romani infatti, spesero una to in cui si espri- persone di livello sociale superiore dai fortuna in aromi da bruciare e ungenti mono le credenze tempi antichi fino al primo Medioevo e per i corpi durante i funerali. Addirittura religiose e l’identità al Rinascimento. questi antichi specifici riti mortuari fe- del cadavere, motivo nici dal 593 a.C., furono anche l’ispira- Sin dai tempi antichi, le tradizioni di per cui i rituali di se- zione alla base della tradizione funebre imbalsamazione degli egiziani (dal 3500 poltura e trattamenti funerari sono in ebraica. A Gerusalemme, le offerte e le a.C. al 700 d.C.) si diffusero in tutto il accordo con la storia culturale di un de- celebrazioni di purificazione dei morti L Mediterraneo; questi praticarono un’im- terminato popolo. usavano molti tipi di incenso, in una fu- balsamazione più o meno durevole sione di rituali profani e religiosi. Il cor- La cura del corpo, che segue le regole usando diversi prodotti, secondo la par- po e i panni di sepoltura si spargevano dettate dai leader e da tutta la società, ticolare casta della persona morta. con sostanze selezionate prima del pas- è necessaria se si vuole raggiungere il Un’interessante pratica antica fu intro- saggio nell’aldilà; gli unguenti servivano livello più elevato di purificazione del dotta dalla popolazione fenicia, che isti- per rendere omaggio agli dei e onorava- defunto durante il passaggio da una tuì i primi cimiteri a partire dal VII se- no i morti. vita all’altra. Viene eseguita utilizzando colo a.C. ed utilizzò profumi e balsami unguenti e incensi, in una miscela di I testi del primo secolo di Plinio il Vec- per ungere e purificare il cadavere, e per religione e magia. Nelle antiche società chio (Historia Naturalis) e di Dioscoride fornire anche una protezione magica nel native del bacino del Mediterraneo, i (De materia medica), registrano diversi luogo di sepoltura. Dalla prima guerra riti funebri e di sepoltura differivano da prodotti botanici, come resine, cortecce punica (264-241 a.C.) in poi, le usanze regione a regione, a seconda del dogma e oli, che venivano usati per produrre dei Fenici per onorare i morti, per quan- religioso e lo stato sociale del defunto. unguenti e balsami profumati. In que- to riguarda l’uso di profumi, unguenti L’imbalsamazione del corpo con un- sti antichi documenti, i prodotti bota- e balsami, si diffusero dall’Asia Minore

18 SINDON nici come cannella, cardamomo, cala- sono conservati negli Stati Uniti. Le im- matici, sono state consultate le fonti di mo, estoraque, incenso, ladano, resine magini dei precedenti testi bibliografici letteratura classica di Plinio il Vecchio e di gomma, mirabolano, mirra, nardo sono state analizzate e confrontate con Dioscoride. e molti altri sono stati usati in miscele diversi tipi di polline attuali, utilizzando HELICHRYSUM la cui formulazione oggi ci è scono- la microscopia elettronica a scansione e sciuta. Anche la Bibbia menziona l’uso ottica. Il nome Helichrysum deriva dal greco di applicare oli e spezie nei riti funebri “helios” (sole) e “chrysos” (oro); le in- RISULTATI e di sepoltura; nel caso di Gesù Cristo, fiorescenze giallo oro conservano il loro “aloe” e mirra sono generalmente in- Sebbene Frei non abbia indicato la per- aspetto fresco per lungo tempo, riceven- dicati come quelli usati da Giuseppe centuale dei pollini trovati, Danin et al. do il nome di “semprevivo” o “immorta- d’Arimatea e Nicodemo durante le loro realizzarono un resoconto parziale ana- le”. Teofrasto, menziona in Historiae Plan- pratiche (Giovanni 19:39). L’unica tela lizzando con il microscopio ottico solo tarum che l’elicriso era ampiamente usato sepolcrale che si pensa essere stata usata una parte della collezione di vetrini. En- nel rituale di incoronazione delle imma- per avvolgere Gesù Cristo è la Sindone trambi gli autori concordano nel definire gini. Plinio il Vecchio in Historia Natura- di Torino. Il polline sindonico, ritrovato le maggiori quantità di polline di Gunde- lis conferma che la pianta viene utilizza- su questa tela, nel passato è stato usa- lia tournefortii (Asteraceae). Gli altri taxa ta per realizzare corone e ghirlande, “gli to per collegarlo con piante comuni del pollinici, in ordine di abbondanza ritro- dei sono incoronati con questo, i vestiti deserto di Israele, della Turchia e della vati, sono: tipo Cistaceae, Cistus spp., sono protetti dalla sua fragranza”; pos- regione del Mediterraneo occidentale; la Apiaceae (non specificato) ePistacia spp. siede inoltre proprietà antinfiammatorie. specie più abbondante è stata attribuita a Comunque, nei precedenti studi sindo- Dioscoride, in De materia medica defi- Gundelia tournefortii L. In generale, il pol- nici sui pollini, sono stati commessi er- nisce: “l’Elicriso”, chiamato da alcuni line di piante di Israele, note per la loro rori riguardo all’identificazione esatta dei “lCrisantemo” [Crisanthemum] e da altri fioritura primaverile, è stato utilizzato granuli di polline scoperti. Ad esempio, “Amaranton” [Amaranthus], è una certa per sostenere l’autenticità della reliquia. nelle immagini SEM, la specie Pistacia pianta con cui gli idoli sono solitamente Il polline presente potrebbe derivare dal- lentiscus è stata erroneamente identificato incoronati; i loro fiori durano indefinita- le sostanze utilizzate per il trattamento come Anemone coronaria e il polline del- mente senza decomporsi e senza perdita sia del panno di lino che del corpo, po- la familia Asteraceae (tipo Helichrysum) degli aromi, combattendo le ferite dalla tendo essere realmente un microscopico è stato identificato come Ridolfia sege- putrefazione”; il suo odore provoca so- testimone di ciò che è accaduto nel cor- tum (Apiaceae). Inoltre, in un’ immagi- gni, non appassisce, è un simbolo di im- so del tempo. I campioni di polline furo- ne realizzata con il microscopio ottico, mortalità, consacra i defunti. no raccolti dalla Sindone nel 1973 e nel il polline di Asteraceae è stato identifi- CISTUS 1978 da Frei, usando un comune nastro cato come il Gundelia tournefortii. Sebbe- adesivo. Diverse immagini del polline ne gli autori abbiano distinto Gundelia I registri del polline delle Cistaceae in- sindonico al microscopio elettronico a tournefortii come il più rappresentato, le cludono il genere Cistus, che produce re- scansione e ottico sono state pubblicate illustrazioni, confermate da un’imma- sine in tutta l’area del Mediterraneo che da Frei, Ghio e Danin et al. Il polline più gine di Frei al microscopio elettronico, vengono raccolte durante la stagione di abbondante, identificato da Frei è stato combacciano con il tipo di elicriso. Con fioritura (aprile e maggio). Secondo Pli- successivamente confermato da Danin riferimento alle diverse specie identifi- nio il Vecchio, esistevano diverse resine et al., che ha analizzato una parte dei cate e analizzate di Helichrysum, Cistus, o gomme di altre specie del genere Cistus campioni Frei. Questi campioni di pol- Ferula e Pistacia, specialmente per quan- (rose di roccia) che sono state usate per line sono inaccessibili al giorno d’oggi e to riguarda gli unguenti e prodotti aro- evitare che il cadavere avesse un odore

19 SINDON sgradevole. Queste erano anche usate scus. La pianta del mastice produce una rino a un precedente soggiorno in Asia per trattare le ferite e come antidolorifi- resina e un olio che viene ottenuto dai minore, anche se i tratti morfologici non co e, secondo Dioscoride, venivano usati frutti maturi in una forma simile all’uso corrispondono in realtà a questo tipo di negli impiastri per curare ferite e ustioni. della pianta del terebinto. L’olio, prodot- polline. Il presunto polline di Gundelia L’importante resina di ladano è raccolta to dalla frantumazione di foglie, frutti e sarebbe entrato in diretto contatto con dal Cistus ladanifer (rosa di Sharon); que- corteccia in acqua bollente, veniva usa- i fiori dopo la morte dell’uomo avvolto sta resina, quando miscelata con mirra to come unguento o come balsamo per nella Sindone, poiché la fioritura inizia e altri unguenti oleosi, veniva spalmata eliminare ulcere, piaghe e ferite (Plinio a marzo, nel periodo di Pasqua. Inoltre, direttamente sul corpo o bruciata duran- il Vecchio). Tutti i prodotti di “lentisco” Danin et al. credevano che questa pianta te i funerali. La resina si raccoglieva dalla mostrano le stesse proprietà nella guari- fosse usata per la corona della persona barba delle capre dopo il pascolo tra gli gione di ferite e ossa (Dioscoride). crocifissa, poiché trovarono tracce della steli, perché rimane attaccata ai loro peli pianta di Gundelia che sembrava apparire DISCUSSIONE ed anche raccolta con un antico stru- come un marchio sulla tela. Altri autori mento che agita le piante (ladanesterion) I tipi di polline più abbondanti presenti hanno osservato che Gundelia, che non (Dioscoride). nella reliquia della Sindone provengono ha spine particolarmente affilate sulle da piante entomogame: il loro polline ha foglie, è un improbabile che abbia avu- FERULA bisogno dell’aiuto degli insetti per com- to un uso nella “corona di spine”. La Secondo Dioscoride, molti profumi e pletare l’impollinazione. Il fatto che que- Gundelia oggigiorno non viene ammessa unguenti venivano preparati con la re- sti pollini non viaggino da soli nell’aria come la specie dominante presente nella sina di diverse “Ferula”. Questa resina, fa si che questa scoperta diventi estre- reliquia. chiamata galbano, veniva usata per cura- mamente interessante quando si prende La sostituzione della Gundelia tournefortii re le ferite e, secondo Plinio il Vecchio, in considerazione l’abbondanza del pol- per Helichrysum spp., raggruppa diverse era anche bruciata nei templi durante i line considerata in questo studio. Fino a specie entomogame, suggerendo l’uso di rituali di sepoltura. È l’elemento base di poco tempo fa si riteneva che il polline prodotti botanici ampiamente utilizzati un unguento, che viene utilizzato per cu- più abbondante fosse considerato il tipo negli antichi rituali funerari, il cui sco- rare le ferite e di una resina oleosa dall’o- Gundelia, ma: come e perché questo pol- po era l’imbalsamazione del corpo per dore intenso, simile all’incenso. Viene line sarebbe entrato in contatto con la ritardarne la decomposizione, cosí come estratto facendo piccoli tagli sulla base reliquia? Gundelia tournefortii (tumblewe- serviva per rendere meno sgradevole del gambo della pianta quando inizia a ed), cresce nei deserti montani di Egitto, l’odore delle sepolture. Queste tecniche fiorire ad aprile (Dioscoride). Turchia, Siria, Libano, Palestina, Giorda- di 2000 anni che utilizzavano unguenti, nia, Israele, Iraq, Iran, Azerbaigian, Tur- PISTACIA oli e balsami profumati non erano co- kmenistan, Armenia e Cipro. In Israele e nosciute in Europa, tranne alcuni riti se- Secondo Dioscoride, queste piante pro- Palestina, ha un uso culinario tradiziona- gnalati durante l’Impero Romano. Plinio ducono resine essudate che, se mescolate le, testimoniato nel Talmud di Babilonia il Vecchio e Dioscoride raccolsero i co- con mirra e altri prodotti, aiutano le fe- e nel testo biblico. L’usanza di raccoglie- noscimenti di diversi precedenti scritto- rite a guarire. Secondo Plinio il Vecchio, re l’intera pianta per l’uso gastronomi- ri, romani, greci e asiatici, che rimasero anche la resina del terebinto, comune- co, prima della sua fioritura, ha portato validi fino al Medioevo e al Rinascimen- mente chiamata incenso, veniva brucia- anche a una drastica riduzione di questa to. Nel secolo XIV, Matthiolus e Taber- ta nelle sepolture per mascherare odori pianta fin dai tempi antichi. La presun- naemontanus, raccogliendo gli scritti di sgradevoli. Sull’isola di Chios (Grecia), il ta alta presenza di questo polline è stata Ippocrate e Galeno, nonché di Diosco- prezioso mastice è prodotto da P. lenti- utilizzata per collegare la Sindone di To-

20 SINDON ride e Plinio il Vecchio, ampliarono la o dalla contaminazione. Il tipo di polline bia. Tutti gli incensi citati nella Bibbia conoscenza contemporanea della natu- di maggioranza di Helichrysum, racchiude potrebbero quindi riferirsi non al puro ra. Durante il Medioevo, ci fu un declino piante aromatiche dell’area mediterra- incenso, ma a resine aromatiche, come nell’uso di unguenti a base di materie bo- nea da cui, spremendo solo i fiori fre- quelle del genere Cistus o Cistus ladanifer taniche; l’imbalsamazione infatti inizió a schi, viene prodotto un olio di qualità (ladanum) e Ferula (galbanum). In gene- consistere in tecniche innovative, come suprema. L’uso dell’olio di elicriso nelle rale, Ferula è un’importante fonte di re- l’iniezione di sostanze chimiche o l’im- pratiche mortuarie è stato documentato sine aromatiche nella regione del Medi- mersione del corpo in alcol. Nel perio- in Arabia, in Grecia, in tutto l›Impero terraneo, Nord Africa e India del Nord. do medievale successivo, l’unzione del romano e in Gran Bretagna. Secondo Nelle antiche culture mediterranee, il corpo fu sostituita dalla pratica dell’im- le antiche pratiche, la tela funeraria della terebinto e il mastice (Pistacia spp.) ve- balsamazione durevole che comportava Sindone sarebbe stata trattata con olio nivano usati per mascherare l’odore del l’eviscerazione del corpo e il lavaggio in di elicriso, probabilmente nel tentativo cadavere nella tomba. I fiori di elicriso, acqua fredda e acquavite, con le cavità di proteggere le fibre tessili, come do- così come i prodotti delle piante di Cistus riempiene di cotone e polveri, inumiditi cumentato negli antichi testi di Plinio il (ladanum) e Ferula (galbanum), vengono con acqua e acquavite. Alla fine, il cada- Vecchio e Dioscoride. I fiori di elicriso raccolti durante il periodo di fioritura, vere ricucito, veniva avvolto in cera. erano anche usati nelle ghirlande per le un fatto che potrebbe spiegare l’alta rap- persone rilevanti e per gli dei, denotando presentazione di questi tipi di polline; Le indagini sulla Sindone non mostrano fama e gloria, secondo Teofrasto. L’olio invece la resina e l’olio di Pistacia vengo- prove delle pratiche funebri del Medio- estratto da fiori di diverse specie di eli- no raccolti da luglio a ottobre, durante il evo o dell’era medievale. Piuttosto, il criso è attualmente molto apprezzato periodo della fruttificazione. polline scoperto su uno strato untuoso, per le sue importanti proprietà curative, potrebbe provenire dai composti di un- Ulteriori osservazioni dimostrano che i farmacologiche e antimicrobiche per guenti di sepolture anteriori al Medioevo, campioni di polline della Sindone sono combattere le infezioni di funghi e virus suggerendo che le sue origini risalgono ricoperti di sostanze minerali e cera, fat- ed è ha potere antinfiammatorio. al primo secolo d.C. Non è difficile che to che ha reso difficile l’identificazione il polline rimanga attaccato a lungo alle La precisa identificazione del polline botanica specifica. L’incrostazione del fibre, ma l’unione può essere resa ancora di Helichrysum, scoperto nelle immagini polline potrebbe essere dovuto a resi- più forte quando il polline sia mischiato precedenti e erroneamente riconosciuto dui lasciati dai prodotti usati nelle usan- a sostanze botaniche grasse, come quelle come Gundelia, convalida la teoria secon- ze ebraiche del I secolo, dalle offerte applicate al corpo dopo la morte o quel- do cui il cadavere custodito nella Sindo- nei rituali di purificazione e guarigione le che aderiscono a un panno funerario, ne ricevette un funerale e una sepoltura effettuate usando preziosi unguenti e come nel caso di antichi rituali. con tutto l’onore e il rispetto, come era impiastri di olio di elicriso, ladano, gal- consuetudine nella tradizione ebraica. bano, mastice e terebinto, che sono an- Secondo la Sacra Bibbia e la storia an- cora molto apprezzati, sebbene le varie tica, nella sepoltura le piante intere non La quantità minore del resto del polline formule di queste miscele non siano co- entravano mai in contatto con un cada- presente può essere spiegata perché de- nosciute. vere, specialmente nelle usanze ebraiche, riva da resine, gomme, corteccie e foglie, mentre era comune ungere il corpo. Le e quindi non sono prodotti direttamente Nel primo secolo, l’ebraismo considera- tracce del polline più abbondante sulla da fiori freschi. Inoltre, poiché la parola va che il cadavere doveva essere rispetta- reliquia potrebbero indicare la presenza “ladanum” è simile all’ebraico “lebona”, to e onorato come sacro, e quindi, dove- di piante di antiche pratiche etnocultura- che significa incenso, potrebbe essere va essere seppellito, indipendentemente li, piuttosto che dalle pratiche secondarie stata erroneamente tradotta nella Bib- dal fatto che appartenesse a una persona

21 SINDON onesta o a un criminale. Inoltre, per po- ligious dogma and the social status of ter concludere il rito funebre, era neces- the deceased. However, the embalming Fig. 1. Piante importanti nella Sindone sario disporre di tutto il corpo, compre- of the body using ointments was also so il sangue. I rituali di ungere il corpo e 1: Pistacia spp., 2: Anemone coronaria, 3: Ri- commonly applied to persons of higher dolfia segetum, 4: Ferula spp. 5: Cistus spp., bruciare oli, incensi e spezie sugli altari social status from ancient times right up 6: Helichrysum spp. sono ritenuti validi per poter ottenere la to the Early and and the purificazione, la guarigione e la disinfe- Fig. 2. e 2.1 Tipi pollinici nella Sindone Renaissance. zione dell’aria, nonché per mantenere a: spp., b: , c: Pistacia Anemone coronaria Ri- From ancient times, the embalming tra- l’ambiente libero di insetti cadaverici; dolfia segetum, d: Ferula spp. e: Cistus spp., ditions of the Egyptians (3500 BC to AD quindi, solo dopo i riti di preparazione f, g, h: Helichrysum spp. 700) became widespread throughout the e purificazione, infine il corpo veniva av- Mediterranean; they carried out more or volto in una tela funeraria. Il corpo dun- THE TRACES LEFT less durable embalming using different que, non doveva essere lavato con acqua ON THE SHROUD products, according to the dead person’s durante la preparazione per il funerale BY ANOINTING AND particular caste. An interesting practice ma, piuttosto, pulito e trattato con oli e EMBALMING of that period was carried out in the unguenti profumati, in pratiche laboriose Marzia BOI, Associate Professor at Phoenician population, which establis- che cercavano di garantire l’ingresso del- the Laboratory of Botany, Depart- hed the first cemeteries from the seventh la persona con onori all’aldilà. È inoltre ment of Biology, University Uned century BC, and employed perfumes and essenziale eseguire questo processo, per- (Universidad Nacional de Edu- cación a Distancia), Palma de Mal- balms to anoint and purify the corpse, ché, non appena il corpo inizia a decom- lorca, Spain as well as to give magical protection in porsi, diventa impuro, così come tutto eath is the time the place of burial. From the First Punic ciò che è entra in contatto con esso. Il to express the War (264-241 BC) onwards, the Phoeni- rituale quindi doveva essere completato religious beliefs cians’ customs for honouring the dead, entro 24 ore dalla morte; un corpo non and the identity as regards the use of scents, ointments sepolto o mangiato da animali avrebbe of the corpse, and balms, spread from Asia Minor to invocato una maledizione. Nel caso della which is why bu- Europe; the Romans spent fortunes in Sindone di Torino, la prova che il corpo rial rituals and funeral treatments are in burning spices and anointing the body non sia stato lavato è evidenziata dalla Daccord with the cultural history of a gi- during funerals. The specific Phoenician presenza di sangue e macchie perfette, ven people. The care of the body, which death rites from 593 BC were also the presenti direttamente sulle ferite. Que- follows rules dictated by the leaders and inspiration behind the Jewish funeral tra- sto a sua volta conferma e regge la te- by the whole society, is necessary if the dition. In Jerusalem, offerings and puri- oria dell’applicazione di unguenti; solo optimal level of purification demanded fication of deaths were celebrated with dopo l’unzione, il cadavere può essere for the deceased to pass over the thres- many kinds of incense, in a fusion of stato probabilmente sciacquato con ac- hold between this life and the next is to profane and religious rituals. The body qua per ripulirlo. Le tracce botaniche ci be attained. It is performed using oint- and burial cloths were spread with selec- portano a supporre che il corpo avvolto ments and incenses, in a mixture of re- ted substances before passage to the af- nella Sindone abbia ricevuto un funerale ligion and magic. In the ancient native terlife; the ointments paying homage to ebraico con riti di sepoltura secondo la societies of the Mediterranean basin, the gods and honouring the dead. Torah, la Legge di Mosè. funeral and burial rites differed from The first-century texts of Pliny the Elder region to region, depending on the re- (Historia Naturalis), and of Dioscorides

22 SINDON (De materia medica), register different confirmed by Danin et al., who analysed classical literature sources of Pliny the botanical components, such as resins, a part of the Frei samples. These pollen Elder and Dioscorides were consulted barks and oils, that were used to produ- samples are inaccessible nowadays, and as regards ointments and odoriferous ce ointments and perfumed balms. In are kept in storage in the United States. products. these ancient documents, the botanical The images of the previous bibliogra- Helichrysum products of cinnamon, cardamom, cala- phical texts were analysed and compared mus, estoraque, frankincense, ladanum, The name Helichrysum comes from the with diverse present-day pollen types, gum resins, myrobalan, myrrh, nard and Greek ‘helios’ (sun) and ‘chrysos’ (gold); using optical and scanning electron mi- many others were used in mixtures that the golden–yellow inflorescences con- croscopy. are unknown today. The Bible mentions serve their fresh appearance for a long RESULTS the custom of applying oils and spices time, and so were given the name of in funeral and burial rites; in the case of Although Frei does not indicate the per- ‘evergreen’ or ‘everlasting’. Theophras- Christ, ‘aloes’ and myrrh are gene- centage of pollen found, Danin et al. tus, writes in Historiae Plantarum in rally specified as those used by made a partial account, checking only which mentions that Helichrysum was of Arimathea and Nicodemus during part of the whole optical microscope sli- widely used in the ritual coronation of their practices (John 19:39). Nowadays, des. These previous authors concur with images. Pliny the Elder in Historia Na- the only burial cloth attributed to have regard to the greatest amounts of pollen turalis confirms that the plant is used for been used to wrap Jesus Christ is the re- of Gundelia tournefortii (Asteraceae). The making crowns and garlands, ‘the gods lic of the Shroud of Turin. The sindonic other pollen taxa, in order of abundan- are crowned with it, clothes are protec- pollen found was linked in the past with ce, are: Cistaceae type, Cistus spp., Apia- ted by its fragrance’ and it also possesses common plants from the desert of Is- ceae (not specified) andPistacia spp. Ne- anti-inflammatory properties. rael, Turkey and the Western Mediterra- vertheless, in the prior sindonic pollen Dioscorides, defines in De materia nean region; the most abundant species studies, mistakes were made regarding medica: ‘the Elicriso, called by a few being attributed to Gundelia tournefortii L. the exact identification of the pollen “Chrysanthemom” [Chrysanthemum] and In general, the pollen of plants known grains discovered. For example, in SEM by others “Amaranton” [Amaranthus], is to be spring-flowering in Israel was used images, Pistacia lentiscus was wrongly a certain plant with which the idols are to support the authenticity of the . identified as Anemone coronaria and a usually crowned; its flowers last indefini- Pollen could be contained in the subs- pollen of the Asteraceae family (Helic- tely without corruption and without any tances used for treating the cloth hrysum type) was identified asRidolfia se- loss of smell, combating the wounds of as well as the body, being indeed a mi- getum (Apiaceae). Moreover, in an imatge corruption’, its smell provokes dreams, croscopic witness to what has happened with light microscope, Asteraceae pollen it does not wither, is a symbol of im- over the passing of time. was identified as Gundelia tournefortii. Al- mortality, consecrating the deceased. though the authors distinguished Gun- Pollen samples were collected from the delia tournefortii as being the most repre- Cistus Shroud in 1973 and 1978 by Frei, using sented, the illustrations, confirmed using common adhesive tape. Different images The registers of the Cistaceae pollen in- the Frei an electron microscope image, of the sindonic pollen under the optical clude the genus Cistus, which produces match with the Helichrysum type. and scanning electron microscope were resins all over the Mediterranean area published by Frei, Ghio and Danin et al. With reference to the species diferent that are collected during the flowering The pollen found in the greatest amount species identified and analysed of He- season (April and May). There are diffe- were identified by Frei and subsequently lichrysum, Cistus, Ferula and Pistacia, the rent gums of other species of the genus

23 SINDON Cistus (rock roses), which were used to island of Chios (Greece), the very valu- alleged high presence of this pollen has keep the corpse from smelling unplea- able mastic is produced from P. lentiscus. been used to link the Shroud of Turin to sant, according to Pliny the Elder. These The mastic plant produces a resin, and a past stay in Asia Minor, even though were also used to treat wounds and as a oil is obtained from the mature fruits in the morphological traits do not in fact pain reliever, and as being used in poulti- a way similar to the use of the terebinth correspond with this pollen type. The ces to heal wounds and burns according plant. The oil, made by the crushing of alleged Gundelia pollen would have en- to Dioscorides. The important resin of leaves and fruit or by boiling leaves, fruit tered in direct contact with the flowers ladanum is collected from Cistus ladanifer and bark in water, was used as an oint- after the death of the man wrapped in (rose of Sharon); this resin, when mi- ment, or as a balsam to eliminate ulcers, the Shroud, since the flowering begins xed with myrrh and other oily scented sores and wounds (Pliny the Elder). All in March, during the Easter period. Fur- ointments, was spread directly on to the the products of ‘lentisco’ show the same thermore, Danin et al. believed that this body or burned during funerals. The res- properties of wound and bone healing plant was used for the crown of the in is collected from the fleeces of goats (Dioscorides). crucified person, becausgre they found after they graze among the stems, becau- marks of the Gundelia plant seeming to DISCUSSION se it remains stuck to the hair, or it is gat- show up as imprints. Other authors have hered with an ancient tool for flailing the The most numerous pollen types pre- noted that Gundelia, which does not have plants (the ladanesterion) (Dioscorides). sent on the relic of the Shroud come especially sharp thorns on the stem, is an from entomogamous plants: their po- unlikely contender for use in the ‘crown Ferula llen needing the help of insects to com- of thorns’. Gundelia has now been ruled According to Dioscorides, perfumes plete pollination. The fact that this type out as being the dominant species pre- and ointments were prepared with the does not travel by itself through the sent on the relic. resin of diferent ‘Ferula’. This resin, ca- air made this discovery very interesting The replacement of the Gundelia tourne- lled galbanum, was used to heal wounds, when considering the presence of the fortii by Helichrysum spp., taken alongside and it was also burned in temples during abundant pollen considered in this stu- the whole set of sindonic entomoga- burial rituals, according to Pliny the El- dy. Until recently, then, the most abun- mous species, suggests the use of bota- der. It is the base element of an oint- dant pollen was considered to be the nical products that were widely used in ment, which is used for heals wounds Gundelia type, but we would have to ask ancient funeral and burial rituals, who- and the strong-smelling oily gum–resin, ourselves: how and why would that kind se purpose in embalming the body was similar to frankincense. It is extracted of pollen have come in contact with to delay decomposition, as well as to by making small cuts on the base of the the relic anyway? Gundelia tournefortii make burials smell less unpleasant. The- stalk of the plant when it starts to blo- (tumbleweed), grows in the mountain se 2000-year-old techniques using oint- om in April (Dioscorides). deserts of Egypt, Turkey, Syria, Leba- ments, oils and perfumed balsams were non, Palestine, Jordan, Israel, Iraq, Iran, Pistacia unusual in Europe, with some reported Azerbaijan, Turkmenistan, Armenia and exceptions during the Roman Empire. According to Dioscorides, these plants Cyprus. In Israel and Palestine, it has a Pliny the Elder and Dioscorides assem- produce exudate resins, which, when traditional culinary use, testified to in the bled the knowledge of many other ear- mixed with myrrh and other products, Talmud of Babylonia as well as in the bi- lier Roman, Greek and Asian writers, in- help wounds to heal. According to Pliny blical text. The custom of collecting the formation that remaining valid until the the Elder, the terebinth resin, commonly entire plant for gastronomic use before Middle Ages and the Renaissance. In the called incense, was also burned in buri- flowering has led to a drastic reduction 14th century, the writings were given new als to disguise unpleasant smells. On the of this plant since ancient times. The

24 SINDON life by physicists and naturalists, such as relic point to plants used in ancient et- Hebrew ‘lebona’, which means incense, Matthiolus and Tabernaemontanus, who hnocultural practices, rather than from it may have been wrongly translated in collected the Works of Hippocrates and secondary practices or contamination. the Bible. All the incenses mentioned Galen, as well as of Dioscorides and The majority pollen type of Helichrysum, in the Bible might thus refer not to the Pliny the Elder, in expanding contem- includes aromatic plants of the Medi- pure incense, but to aromatic resins such porary knowledge of nature. During the terranean area from which, by pressing as those of the genus Cistus or Cistus la- Middle Ages, there was a decline in the only the fresh flowers, a supreme-quality danifer (ladanum) and Ferula (galbanum). use of botanically based ointments; em- oil is produced. The use of Helichrysum The genus Ferula is an important source balming consisted of innovative techni- oil in death practices has been documen- of aromàtic resins in the Mediterranean ques, such as the injection of chemical ted in Arabia, Greece, across the whole region, North Africa and North India. substances or immersion of the body of the Roman Empire and in Britain. In In ancient Mediterranean cultures, tere- in alcohols. In the subsequent medieval accordance with ancient practices, the binth and mastic (Pistacia spp.) were used period, the anointing of the body was burial cloth of the Shroud was treated to mask the smell of the cadaver in the substituted by the durable practice of with Helichrysum oil, probably in an ef- tomb. Helichrysum flowers, as well as Cis- embalming involving the evisceration of fort to protect the textile fibres, as do- tus (ladanum) and Ferula (galbanum) pro- the body, which was then washed with cumented in the ancient texts of Pliny ducts, are collected during the flowering cold water and aqua vitae, and its cavi- the Elder and Dioscorides. Helichrysum period, a fact that could explain their ties filled aqua vitae–moistened cotton flowers were also used in head garlands high pollen representation; the resin and and powder. Finally, the corpse was then for prominent people and for gods, oil of Pistacia instead is gathered from sewn up and wrapped in wax. denoting denoted fame and glory, ac- July to October, during the fructification cording to Theophrastus. Oil extracted The investigations on the Shroud do not period. from flowers of different species of He- display evidence of the funeral practices lichrysum is currently highly valued for Other later observations demonstrate of the Middle Ages or the medieval era. its important curative, pharmacological that the Shroud pollen samples have a Rather, the pollen discovered in this relic and antimicrobial properties combatting covering of mineral substances and wax, could be from the compounds of early infections, fungi and viruses, and is an which made specific botanical identifi- burial ointments, suggesting that its ori- anti-inflammatory. cation difficult. The pollen encrustation gins lie in the first century AD. It is not could be the residues left by products difficult for pollen to stay attached to fi- The precise identification ofHelichrysum used in first-century Hebrew customs, bres for a long time, but the attachment pollen discovered in the previous ima- offerings in purification and healing ritu- can be even stronger when the pollen is ges and formerly wrongly recognized als carried out using valuable ointments combined with greasy botanical subs- as Gundelia, validates the theory that the and poultices of Helichrysum oil, lada- tances, such as those applied to the body corpse kept in the Shroud received a fu- num, galbanum, mastic and terebinth after death, or those adhering to a burial neral and burial with all the honour and products, which are still prized today, cloth, in the case of an ancient ritual. respect that was customary in the He- although the various formulas for these brew tradition. According to the Holy Bible and ancient mixtures are not known today. history, the plants themselves never came The lesser quantity of the other pollen In the first century, Judaism considered into contact with a cadaver, especially in present can be explained as having deri- that the dead body should be respected Jewish customs, whereas it was common ved from resin, gum, fruit, bark and lea- and honoured as sacred, as well as buri- to anoint the body for burial. The tra- ves, but not from flowers. Moreover, be- ed in the same way regardless of whet- ces of the most abundant pollen on the cause the word ‘ladanum’ is similar to the

25 SINDON her it was that of an honest person or of Fig. 1. Plants important on the Shroud a criminal. Furthermore, for the funeral 1: Pistacia spp., 2: Anemone coronaria, 3: Ri- rite to be concluded, it was necessary to dolfia segetum, 4: Ferula spp. 5: Cistus spp., dispose of the whole body, including 6: Helichrysum spp. the blood. The rituals of anointing the body and burning oils, incenses and spi- ces on altars were carried out for puri- fication, healing and disinfection of the air, as well as to keep the environment clear of scavenger insects; after the pre- paration and purification rites, the body was finally wrapped in a burial cloth. The body was not washed with water during preparation for the funeral but, rather, cleaned and treated with scented Fig. 1 oils and ointments, in elaborate practi- ces designed to ensure the person’s en- Fig. 2. and 2.1 Pollen type on the Shroud try into the next life with honour. It was vital to carry out this process, because a: Pistacia spp., b: Anemone coronaria, c: Ri- as soon as the body began to decompo- dolfia segetum, d: Ferula spp. e: Cistus spp., se, it became impure, as did everything f, g, h: Helichrysum spp. that came in contact with it. The ritual therefore had to be completed within 24 hours of death, an unburied body or one that had been eaten by animals would in- voke a curse. In the case of the Shroud of Turin, the proof that the body was Fig. 2 not washed is evidenced by the presence of blood and stains directly from precise body wounds. This in turn corroborates and supports the application of oint- ments; after the anointing, the corpse was probably rinsed with water to clean away dirt. This botanic traces leads us to assume that the body wrapped in the Fig. 2.1 Shroud received a Hebrew funeral and burial rites according to the Torah, the Law of .

26 SINDON ALFONSO SANCHEZ HERMOSILLA director of Forensic Histopathology Section at IML (Institute of Forensic Medicine) of Murcia; director of the investigative team at Centro Español de Sindonology, Murcia, Spain

IL SANGUE Recenti elaborazioni BPA (Blood Pattern Analysis) sulla forma delle macchie di sangue sul Telo in rapporto alla posizione del corpo dell’Uomo sindonico sulla croce e nella sepoltura.

er formulare ipotesi scien- È evidente che questa non è metodo- conoscenza ed esperienza in questo tificamente rigorose sui logia scientifica e che le conclusioni campo; altrimenti, potrebbero avere meccanismi di produzio- non sono ragionevoli. lo stesso problema del nostro amico ne delle macchie di sangue vasaio. Con il BPA (Blood Pattern Analysis) umano su stoffe e tessuti, accade la stessa cosa: è obbligatorio è necessaria una formazione specifica Inoltre, nello specifico, bisogna con- P utilizzare sangue e/o altri fluidi bio- siderare anche un’altra circostanza: le e una grande esperienza, senza questi logici estratti da un cadavere o corpo requisiti, i risultati saranno probabil- macchie di sangue e altri fluidi bio- umano vivo e senza alcun tipo di mo- mente insoddisfacenti, o addirittura logici umani, presenti sulla Síndone dificazione. E nient’altro, i sostituti deludenti. e sul Sudario di Oviedo, sono stati non sono accettabili per riprodurre formati dal contatto del tessuto con Facciamo un esempio: un vasaio, vede con esattezza il probabile meccani- un cadavere, dalla diffusione di que- una fotografia di una pizza, e senza smo di formazione delle macchie di sti fluidi organici sulla superficie del ulteriori informazioni, senza sapere sangue oggetto di indagine. Inoltre, lino, così come da un gocciolamento come viene fatta, o quali sono i suoi i ricercatori devono avere sufficiente di questi fluidi sul tessuto nei movi- ingredienti, decide di farne una con i materiali disponibili nel suo laborato- rio, cioè argille di diversi colori, e, per finire prima, decide di cuocerla, non nel forno del suo laboratorio, ma nel suo forno a microonde. Così modella le argille fino a raggiun- gere qualcosa di molto simile alla fo- tografia che ha trovato, e la cuoce a tempo di record nel suo forno a mi- croonde. Ma una volta finito, e dopo aver aspettato un tempo ragionevo- le per raffreddarlo sufficientemente, scopre, con sua sorpresa, che, anche se la morfologia è molto simile a quella della fotografia che ha trovato, la consistenza, l’aroma e il gusto sono molto deludenti. Decide così che la “conclusione logica” del suo esperi- mento è che: “La Pizza è un falso che 27 non può esistere nella realtà”. SINDON menti del cadavere per l’avvolgimen- quanto piú grande sia la distanza di la complessità dello studio, deve esse- to. D’ altronde, l’immagine sindonica un punto dall’asse centrale. re preso in considerazione. è stata prodotta da un meccanismo a noi attualmente sconosciuto, e quin- Per complicare le cose, anche le mac- Esempi evidenti sono le macchie che di non riproducibile compaiono nell’area sperimentalmente fino dell’immagine corri- a quando questo detta- spondente al cuoio glio non sia profonda- capelluto e al volto at- mente conosciuto. tribuite alla corona di spine, nonché ai punti Anche se può sembrare attribuiti alla flagella- il contrario, si sa mol- zione. to poco sulle caratteri- stiche dell’ “immagine D’ altra parte, la mac- sindonica”, come di- chia attribuita alla mostra il fatto che, an- ferita prodotta dalla che tra i ricercatori con lancia, presenta san- una vasta esperienza su gue cadaverico, co- questo oggetto archeo- aguli di sangue post logico, spesso si dimen- mortem e, probabil- tica un fatto di vitale mente, una miscela importanza: quanto più di liquido pleurico e ci si allontana dalla linea media del chie di sangue, in certa misura, hanno liquido pericardico. Questa lesione corpo rappresentato in questa im- sperimentato l’ “Effetto Mercatore” emetteva questi fluidi quando il cor- magine, tanto più lontano dal luogo durante la loro formazione, ma in po era in posizione verticale, presu- in cui appaiono saranno le strutture misura diversa da quella sperimenta- mibilmente nella croce, e lo ha fatto anatomiche e anatomopatologiche ta dall’immagine. Per questo motivo, di nuovo quando il cadavere è stato rappresentate, e tutto ciò grazie a più ci allontaniamo dall’asse centrale, posto in posizione orizzontale, pre- quello che nel campo dell’arte è chia- più lontano le macchie saranno dalla sumibilmente per spostare il corpo mato “Effetto Mercatore”. fonte maculante che le ha originate. nel luogo in cui è stato sepolto, e di nuovo quando è stato posto sulla La proiezione di Mercatore è un tipo E se tutto questo non bastasse, ci Sindone per essere avvolto. Emissio- di proiezione cartografica concepita sono macchie di sangue cadaverico, ni di fluidi corporei in tempi diversi, da Gerardus Mercatore nel 1569 per macchie di sangue vitale, macchie di con traiettorie diverse, che compaio- elaborare mappe della superficie ter- altri fluidi biologici, e macchie com- no in luoghi insospettabili, come nel restre. Ma questa proiezione deforma poste da diversi di questi fluidi bio- caso della cosiddetta “cintura di san- le distanze tra i meridiani, e non ri- logici più o meno mescolati, il che gue” che compare nell’area lombare spetta le forme e le dimensioni reali cambia il loro comportamento fisico dell’immagine sindonica, e che si è tra i paralleli stirandoli sempre di più come fluidi. formata proprio quando il cadavere man mano che ci si avvicina ai poli. è stato posto sopra la Sindone, rap- La maggior parte delle macchie si presentando perfettamente la traiet- L’immagine sindonica è un’immagi- sono formate con sangue vitale uma- toria che il corpo ebbe sulla tela. In ne tridimensionale proiettata su una no. Anche se la maggior parte di esse altre parole, questa cintura di sangue superficie bidimensionale che può hanno sanguinato quando il corpo non si è formata per il contatto con il essere considerata più o meno piatta, era ancora vivo, in misura mino- cadavere, ma durante il suo posizio- perché, probabilmente, quando que- re, hanno sanguinato anche dopo la namento sulla tela, prima che si sta- sta immagine si è formata, il tessuto morte, emettendo successivamente bilisse un contatto fisico tra il tessuto aveva una disposizione piú o meno sangue cadaverico dalle stesse lesioni e il corpo. cilindrica sulla superficie tridimensio- che in precedenza emettevano san- nale di un cadavere umano. Il risultato gue vitale. Cosa che è logica e che si Il meccanismo di produzione delle di questo è che l’immagine risultante deve pensare che succeda quando un macchie è sempre dinamico, anche presenta una notevole distorsione corpo morto viene mosso per essere quando i fluidi furono versati dal ca- laterale, essendo questa maggiore avvolto. Questo aspetto che aumenta davere del condannato, perché nella

28 SINDON loro stragrande maggioranza si sono te, e anche sangue di origine capillare Possono essere rilevate piccole quan- formati quando il corpo è stato mosso con un flusso che può essere consi- tità di sostanze utilizzate come pig- da terzi. Il meccanismo di produzio- derato più o meno costante. Questo menti, ma in proporzioni molto ri- ne delle macchie e ancora più dinami- causa un complesso schema di mac- dotte se confrontate con il sangue, e co quando tali fluidi sono stati - ver chie. Inoltre, la superficie dorsale infatti, dove appaiono di più è sulla sati mentre il condannato era ancora delle mani era strettamente attaccata superficie delle macchie di sangue vivo, perché i movimenti respiratori al legno della croce, in modo che il stesse. La loro origine più probabile hanno esercitato la loro influenza sul sangue non poteva muoversi facil- è un semplice trasferimento. modo in cui tali fluidi si sono sposta- mente attraverso queste aree, e que- ti sulla superficie corporea. Inoltre, è sto ancora una volta, modificherebbe Nel corso della storia, in diverse oc- più che probabile che il condannato lo schema delle macchie. Lo stesso casioni, sono state realizzate una si sia mosso. Non possiamo pensare si può dire delle piante dei piedi, una moltitudine di copie pittoriche della che non lo abbia fatto dal momento apparentemente solidamente inchio- Sindone, tali copie, spesso, una volta in cui è iniziata la tortura fino alla sua data alla croce, e l’altra, sovrapposta finite, e con il dipinto ragionevolmen- morte. Tutto ciò ha indubbiamente alla prima, in modo che la pianta di te asciutto, sono state “santificate dal esercitato una notevole influenza sul- quel piede fosse strettamente attac- contatto” con la Sindone stessa, e la modalità di scorrimento di questi cata al collo dell’altro piede. Ancora questo ha permesso un trasferimen- fluidi biologici. una volta, il sangue non poteva muo- to, fatto noto fin dall’antichità nel versi liberamente su queste superfici, campo della Medicina legale e foren- Per tutte queste ragioni, non si do- dovendo superare gli ostacoli e scor- se: parte del dipinto è incorporato vrebbe accettare né un modello di rendo attraverso le aree di minore re- nella Sindone, e parte del sangue è sperimentazione semplificato né un sistenza. incorporato nella copia pittorica. modello approssimativo. La ragio- ne è ovvia, la minima differenza farà In più, il crocifisso si muoveva, (non Questa è l’origine più probabile del- cambiare il comportamento dei fluidi aveva altra scelta, se non lo faceva, le la presenza di pigmenti contaminan- corporei, e mostrerà uno schema di aperture diaframmatiche per respi- ti nella Sindone, ma questa scoperta macchie completamente diverso da rare erano insufficienti a mantenerlo non deve farci pensare che tutte le quello che appare nella Sindone. con vita) e con suo grande ramma- macchie siano dipinte, per il sempli- rico, si vedeva nella necessità di fare ce motivo che non è così. Anche se Inoltre, anche se si riproducessero piccole flessioni sulle mani e sui piedi le macchie fossero state dipinte sul con grande precisione le condizioni lacerati per poter espandere il tora- lino usando sangue umano invece di in cui si trovava il corpo, è possibile ce e riempirlo d’aria. Questi movi- pittura, il disegno delle macchie non che lo schema delle macchie sia mol- menti, più o meno volontari, a loro sarebbe stato realistico, e si potreb- to diverso per motivi sconosciuti, al- volta, hanno prodotto modifiche nel bero apprezzare i segni causati dai cuni dei quali attribuibili al caso, a po- modello di macchie prodotte dalle pennelli, così come la direzionalità sizioni del corpo che potremmo non lesioni causate dai chiodi. Se questa dei tratti, cosa che non accade, per conoscere, alla presenza di peli del circostanza non viene presa in con- il semplice motivo che le macchie di corpo forse non distribuiti omoge- siderazione e non viene riprodotta sangue non sono state prodotte in neamente sulla superficie della pelle, nell’esperimento, i risultati saranno questo modo, ma per contatto con all’ attivazione involontaria dei mu- molto lontani dalla realtà e le osser- un corpo umano morto e coperto scoli erettori dei peli della pelle, alla vazioni fatte saranno imprecise. di sangue. Un’altra circostanza da te- possibilità che la presenza di sudore nere in considerazione è la presenza diluisca in misura maggiore o minore Sia nella Sindone che nel Sudario di nel corpo del condannato di un gran il sangue fuoriuscito, a raffiche occa- Oviedo, quelle che appaiono come numero di lesioni di ogni tipo, alcu- sionali di vento, e così via. macchie di sangue e altri fluidi bio- ne delle quali sanguinanti, mentre logici, sono effettivamente costitu- altre no, come per esempio emato- Nel caso di macchie di sangue attri- ite da sangue, liquido prodotto dall’ mi senza lesioni epidermiche, zone buite alle lesioni nelle mani causate edema polmonare, coaguli di sangue gonfie e infiammate. Queste lesioni dai chiodi della crocifissione, la si- formatisi prima della morte, durante non sanguinavano, ma costituivano tuazione è ancora più complessa. In la morte e dopo la morte, tutti con un ostacolo, a volte insormontabile questo caso ci fu emissione di sangue caratteristiche diverse e, inoltre, com- al flusso di sangue, che era costretto arterioso a flusso pulsante, di sangue paiono anche liquido pleurico e liqui- a superare questi ostacoli, insieme a venoso a flusso più o meno costan- do pericardico. diversi incidenti anatomici, seguendo

29 SINDON la legge del minimo sforzo che rego- so percorso del coagulo, anche se in di Oviedo quando queste tele erano la la dinamica dei fluidi per seguire il origine aveva una traiettoria diversa. già macchiate in precedenza da altre suo percorso. La gravità, i movimen- macchie, macchie ancora fresche. ti corporei del condannato, il battito Per quanto riguarda le macchie sul Così il comportamento maculante cardiaco, o la mobilizzazione passiva cuoio capelluto, sulla barba e sui delle emissioni di bocca e naso fu di- del cadavere da parte di terzi hanno baffi, non bisogna dimenticare che verso dal previsto poiché la tela era influito sul flusso del sangue. Tutte i capillari erano completamente co- satura ed incapace di assorbire i nuo- queste lesioni hanno costretto i flu- perti di sangue più o meno secco, vi fluidi, cosi ché questi continuarono idi biologici che hanno formato le e che sotto questa crosta di sangue rapidamente a scorrere sulla superfi- macchie sulla Sindone e sul Sudario secco poteva esserci sangue liquido. cie fino a quando superarono le mac- di Oviedo a prendere traiettorie im- Pertanto, il comportamento dei flui- chie esistenti ed incontrarono tessu- prevedibili, diverse da quelle che si di organici era diverso da quello che to capace di assorbere probucendo sarebbero verificate se questi ostacoli i capelli, la barba e i baffi avrebbero cosí nuove macchie di insospettabile non fossero stati presenti. mostrato senza quella crosta di san- aspetto e morfologia, molto diverse gue. Inoltre, sembra dimostrato che da quelle che si sarebbero prodotte Lo stesso si può dire dei coaguli di al condannato furono strappati ciuffi se il lino non fosse stato preceden- sangue stessi, secchi o meno: quan- di peli in barba e baffi mentre anco- temente inumidito da altre macchie. do un fluido corporeo che avanza nel ra vivo, questo a sua volta, produsse Inoltre, tutto sembra indicare che le suo movimento inciampa su di essi, nuove fonti di sanguinamento su una persone che hanno eseguito le mano- subisce cambiamenti nella sua traiet- pelle infiammata e con una superficie vre di avvolgimento del cadavere, in toria. Se sono secchi, i coaguli agisco- irregolare. Questa situazione causò diverse occasioni, hanno cercato di no come una diga, e se il fluido non nuove macchie, ma cambió anche il evitare questa emissione di fluidi cor- può passare, scorrerà nella direzione corso dei flussi di fluidi corporei che porei per bocca e naso, utilizzando le che offre la minore resistenza per attraversarono queste superfici. proprie mani, collocandole sopra il superare l’ostacolo. Però se riesce a sudario di Oviedo che copriva la fac- superare ostacolo oltre a scorrere in Come conseguenza della mobilitazio- ne del cadavere, in diverse occasioni, cia del cadavere in diverse posizioni. un’altra direzione, forse diversa da Ancora una volta, questa situazione quella iniziale, dall’altra parte l’osta- vi fu un’emissione di fluidi corporei per bocca e naso. Questi fluidi era- ha modificato lo schema delle mac- colo, il flusso scorre in modo diverso, chie. cosa che non avrebbe fatto senza l’o- no costituiti da una miscela di liqui- stacolo. Ma se il coagulo fosse ancora do prodotto nell’ edema polmonare; Come si puó vedere, si tratta di mec- fresco, è possibile che il nuovo flui- sangue cadaverico, liquido pleurico e canismi molto dinamici e complessi, do scorra più o meno lungo lo stes- liquido pericardico, che raggiunsero molti dei quali non completamente il tessuto della Síndone e del Sudario

30 SINDON noti, che hanno avuto una notevole phology closely resembles the photo- is called “Mercator Effect”. influenza sul modo in cui sono sta- graph he found, the texture, aroma and Mercator projection is a type of car- te prodotte le macchie presenti nelle taste are very disappointing. So he de- cides that the “logical conclusion” of tographic projection devised by Gerar- tele studiate. Per questo motivo, pia- dus Mercator in 1569 to make maps of nificare un esperimento che ripro- his experiment is that: “The Pizza is a fake that cannot exist in reality.” the earth’s surface. But this projection duce tutte queste circostanze è tre- deforms the distances between the me- mendamente complesso. Il minimo It is clear that this scientific method- ridians, and does not respect the real errore, ignorando un dettaglio appa- ology is not the most appropriate, and shapes and sizes between the parallels. rentemente minuscolo, farà sì che il the conclusions are not reasonable. It enlarges it in length, more and more risultato dell’esperimento non asso- as it approaches the poles. migli affatto allo schema delle mac- The same happens with the BPA chie che si sta studiando. E quindi le (Blood Pattern Analysis): it is manda- The syndonic image is a three-dimen- sue conclusioni saranno imprecise, se tory to use human cadaveric blood, sional image projected on a two-di- non del tutto errate. human vital blood and other human mensional surface that can be con- biological fluids, without any modifi- sidered more or less flat, but it is not cation. Substitutes are not acceptable entirely flat, because, probably, when to reproduce accurately the proba- said image was formed, it would have Recent elaborations of ble bloodstain formation mechanism an approximately cylindrical arrange- BPA (Analysis of blood under investigation. In addition, re- ment on the three-dimensional surface patterns) on the shape of searchers must have sufficient knowl- of a human corpse. The resulting im- bloodstains in textile edge and expertise in this field, other- age would have a considerable lateral material in relation to wise we are back to the our appearing distortion, the greater, the farther a the position of the man’s potter situation. point is from the central axis. body on the cross and at the funeral. Moreover, another circumstance must To complicating the situation, blood also be considered: the blood stains stains, to some extent, have also ex- and other human biological fluids, perienced during this formation this o issue hypotheses present on the Síndone and on the Su- “Mercator Effect”, but to a different with scientific rigor darium of Oviedo, were formed by the extent than the one that the syndonic on the mechanisms of contact of the tissue with a corpse, by image has experienced. For this rea- production of human the diffusion of these organic fluids on son, the further we move away from blood stains on textile the surface of the linen, as well as from the central axis, the spots of the macu- material, specific train- a dripping of these fluids on the fab- lating source that originated them will ing and much experience is necessary, ric in the movements of the corpse for be farther. withoutT these requirements, the results the wrapping. will probably be unsatisfactory, or even And if all this is not enough, there are disappointing. Moreover, the Shroud image was pro- spots of cadaverous blood, spots of duced by a mechanism currently un- vital blood, spots of other biological Let us give an example: a potter sees known to us, and therefore not repro- fluids, and spots composed of sever- a photograph of a pizza, and without ducibly experimentally until this detail al of these more or less intermingled more information, without knowing is deeply known. biological fluids, which makes their how it is made, or what its ingredients physical behavior vary as fluids. are, decides to make one with the ma- Although it may seem the opposite, terials available in his workshop. Spe- very little is known about the charac- Most of the spots have been formed cifically clays of different colors. And teristics of the “sindonic image”, as with human vital blood. But many of to finish earlier, he decides to bake it, evidenced by the fact that, even among them, although mostly they bled when not in his workshop oven but in his researchers with extensive experience the body was still alive, to a lesser ex- microwave oven. on this archaeological object, a fact of tent, they also bled after death, sub- vital importance is often forgotten: the sequently emitting cadaveric blood So mold the clays until you get some- more it moves away from the center from the same injuries that previously thing that looks a lot like the picture line of the body represented in this im- issued vital blood. Something that is found, and bake it in record time in his age, the greater the distance from the logical and should be expected from a microwave. When finished, and after place in which they appear will be the dead body that is moved when being waiting for a reasonable time to cool it anatomical and pathological structures shrouded. This increases the complex- down, to his surprise, although its mor- represented. All because of what in art ity of the study and must be taken into

31 SINDON account. For all these reasons, a simplified or did not, the breathing excursions were approximate experimentation model insufficient to keep him alive, and he Clear examples of this circumstance should not be accepted. The reason was in need of doing small push-ups are the spots that appear in the image is obvious, the slightest difference will on his lacerated hands and feet to be area corresponding to the scalp and cause the behavior of body fluids to able to expand his chest and fill it with the face attributed to the crown of change, and show a completely differ- air. These movements, more or less thorns. And also to the spots attribut- ent pattern of spots from the one that voluntary, in turn, produced changes ed to flogging. appears in the Shroud. in the pattern of spots caused by the On the contrary, the stain attributed to injuries caused by the nails. If this cir- In addition, although the conditions in cumstance is not taken into account, the thrown, has cadaveric blood, post- which the body was reproduced with mortem blood and probably a mixture and is not reproduced in the experi- complete accuracy, it is possible that ment, the results will be far from the of pleural fluid and pericardial fluid. the pattern of spots is very different Those injuries emitted fluids when real situation, and the observations for unknown reasons. Some of them made will be inaccurate. the body was in an upright position, attributable i.e. to body positions that presumably on the cross. Did it again could not be considered as unknown; Both in the Shroud of Turin, and in when the body was moved and placed to the presence of body hair, perhaps the , what appear in a horizontal position, presumably heterogeneously distributed on the to be blood stains and other biologi- to place it where it was buried. And surface of the skin; to the piloerection cal fluids, are effectively constituted by again when placed on the Shroud to be of skin cutaneous hair; to the possibil- blood, pulmonary edema fluid, blood shrouded, causing emissions of body ity that the presence of sweat dilutes clots formed before death, during fluids at different times, with -differ the blood spilled out of the torrent to death, and after death, all of them with ent trajectories. Sometimes appearing a greater or lesser extent blood; occa- different characteristics, and in addi- in unexpected places, such as the so- sional wind gusts, etc. tion, pleural fluid and pericardial fluid called “Blood Belt” that appears in the also appears. These fluids have little or lower back of the syndonic image, and In the case of blood stains attributed no blood, but contain fibrin clots. that it formed precisely, by placing the to the injuries of the hands produced body on the Shroud of Turin, perfect- by the nails of the , the sit- Small amounts of substances used as ly reflecting the path that the body ex- uation is even more complex. In this pigments can be detected, but in very perienced on the canvas. That is, that case there was the emission of arteri- small proportions if compared with blood belt was not formed by contact al blood with a pulsatile flow; of ve- blood, and in fact, where they appear with the body, but during its placement nous blood, with a more or less con- most is on the surface of the blood on the canvas, before physical contact stant flow, and of blood with capillary stains themselves. Its most likely origin was established between the textile origin, also with a flow that we can is a simple transfer. material and the body. consider more or less constant. This causes a complex pattern of spots. Throughout history, on different oc- The mechanism of stain production is In addition, the dorsal surface of the casions, many pictorial copies of the always dynamic, even when the fluids hands, were intimately attached to the Shroud of Turin have been made. were discharged while the condemned wood of the cross, so that the blood Such copies, frequently, once finished, person was already dead, since the vast could not move easily through these and with reasonably dry paint, have majority were formed when the body areas, which again, would modify the been “sanctified by contact” with the was mobilized by third parties. And pattern of spots. The same can be Shroud itself. This procedure has al- even more dynamic when fluids were said of the soles of the feet: one of lowed a transfer to occur, a fact known poured while the condemned per- them, apparently, solidly nailed to the since ancient times in the field of Le- son was still alive, since the breathing cross, and the other, superimposed on gal and Forensic Medicine: part of movements exerted their influence on the first, so that the sole of that foot the painting is incorporated into the the way in which said fluids moved was intimately fixed to the instep of Shroud, and part of the blood is incor- along the body surface. In addition, it the other foot. Again, blood could not porated into the pictorial copy. is more than likely that the convict will move freely on these surfaces, having This is the most likely origin of the move to a greater or lesser extent, it is to overcome obstacles and flowing not acceptable to consider that he did presence of contaminating pigments through areas of least resistance to its in the Shroud, but this finding should not do so at all since the torture began advance. until he died. This undoubtedly had a not make us think that all stains are significant influence on the way these In addition, the crucified moved to painted, for the simple reason that biological fluids flowed. breath. He was obliged to do it. If he it is not. Even if the spots had been

32 SINDON painted on the linen using human it is possible that the new fluid would of Oviedo that covered the face of the blood instead of paint, the pattern run more or less along the same path cadaver in different positions. Again, of spots would not be realistic, and as that clot, although in origin, it would this situation modified the pattern of also the marks caused by the brushes have a different path. spots. would be appreciated, as well as the di- rectionality of the strokes, something With respect to the spots located in the As can be seen, these are very dynam- that does not happen, for the simple area of the scalp, beard and mustache, ic and complex mechanisms, many of reason that blood stains did not occur it should not be forgotten that the hair them not fully known, and that greatly in this way, but by contact with a dead stems were completely covered with influenced the way in which the stains and blood-covered human body. That more or less dry blood, and that under present in the studied canvases were blood was, in part, still liquid enough this crust of dried blood, there could produced. For this reason, planning an to impregnate the textile material. be blood in liquid state. Therefore, the experiment that reproduces all these behavior of organic fluids was differ- circumstances is tremendously com- Another circumstance that must be ent from what the hair, beard and mus- plex. The slightest mistake, ignoring a taken into account is the presence in tache would have shown without that detail that looks very small, will make the body of the convicted of a large crust of blood. In addition, it seems to the result of the experiment not look number of injuries of all kinds, some be demonstrated that the condemned anything like the pattern of spots un- of them bleeding, but others not; This man was pulled, while he was still alive, der study. And therefore, their con- is the case of bruises without epider- tufts of hair in a beard and mustache, clusions will be inaccurate, when not mal lesions, swollen and inflamed -ar which in turn meant new sources of totally wrong. eas. The latter did not bleed, but were bleeding on an inflamed skin bed and an obstacle, sometimes insurmount- irregular surface, this situation caused able to the flow of blood, which was new spots, but also modify the course forced to overcome these obstacles, of the body fluids that crossed these along with different anatomical acci- surfaces. dents, following the law of minimum effort that governs fluid dynamics. To As a result of the move of the body, follow its way fluids have been effected on several occasions, there was an either by the impulse of gravity, either emission of body fluids by mouth and by the body movements of the con- nose. These fluids were constituted by demned, either by the heartbeat, or by a mixture of pulmonary edema fluid, the passive mobilization of the corpse cadaveric blood, pleural fluid and peri- by third parties. All these injuries forced cardial fluid, which reached the ma- the biological fluids that formed spots terial textile of Shroud of Turin and in the Shroud of Turin and the Sudar- Sudarium of Oviedo when these can- ium of Oviedo to take unpredictable vases were already stained previously trajectories, different from those that with other stains. Stains that were still would have caused these obstacles not fresh, so the maculating behavior of to be present. these emissions by mouth and nose was different than expected, being The same can be said of the blood saturated with fluids the canvas, ran clots themselves, whether dry or not, quickly through its surface, until once when a body fluid advances in its the pre-existing spots were exceeded, movement way over them, undergoes they caused new stains of appearance changes in its trajectory, if they are dry, and unexpected morphology, very the clots act as a dam, and if the fluid different from what they would show it cannot pass it, it will run in the sense if the linen had not been previously that it offers the least resistance, and if moistened by these spots that arrived it exceeds the obstacle, in addition to previously. In addition, everything flowing in another direction, perhaps seems to indicate that the people who different from the one it was carrying, performed the maneuvering actions of on the other side of the obstacle, it the corpse, on several occasions, tried will run in a different way, something to avoid this emission of body fluids that would not have done without the by mouth and nose, using their own obstacle. But if the clot was still fresh, hands, placing them on the Sudarium

33 SINDON WORKSHOP DEL CISS AL POLITECNICO DI TORINO Sindone: tecnologie per la conservazione, il monitoraggio e la fruizione.

indone: un bene da consegnare alle generazioni di domani. Al di là della questione dell’autenticità e della stessa ricerca scientifica sulla formazione della sua impronta, il Telo oggi è innanzitutto un reperto prezioso e fragile che va tutelato dai rischi di degrado per tramandarlo intatto ai posteri. Di questo si è parlato al Politecnico di Torino, nel corso del workshop “Tecnologie per la conser- vazione, il monitoraggio e la fruizione della Sindone”, un tavolo operativo per scienziati, tenuto nel pomeriggio di venerdì 14 giugno 2019 presso la sala delle Cacce al . Il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone ha dato il suo contributo all’incontro sia sul fronte organizzativo, sia Ssoprattutto offrendo il suo patrimonio di conoscenze sul Lino: tessuto, impronta, sangue, possibili fattori di decadimento. Un apporto tanto più apprezzato perché mirato a celebrare il 60 anni di vita del Centro. Ma certo un intervento non meramente celebrativo, teso piuttosto a porre le basi della futura ricerca. E infatti l’assemblea si è sciolta con l’impegno a rivedere i temi aperti, a trasformarli in percorsi di ricerca da discutere a breve, magari in cenacoli ristretti di studio. 441 centimetri di lunghezza per 113 di altezza, il famoso lino, intrecciato a spina di pesce è quello che, secon- do tradizione, avrebbe avvolto il corpo di Cristo deposto dalla croce. Un’opinione su cui la stessa Chiesa non prende posizione, anche se il Lino viene unanimemente riconosciuto come importante leva di fede e simbolo della Croce, essendo le sofferenze impresse sul tessuto in assoluta sintonia con la narrazione della Passione e morte di Cristo che si legge nei Vangeli. Come difendere dunque questo reperto che, comunque lo si guardi, è unico e prezioso? Come conservarlo, monitorarlo e preservar-lo dal deterioramento? E come consentirne

34 SINDON Dell’’iniziativa sono state informate per i giovani, nell’agosto del 2018. ““Questo reperto, di la Santa Sede e la CEI, che l’hanno Tutto analizzando anche gli appositi straordinario valore accolta con favore. L’Arcivescovo di percorsi e individuando soluzioni di storico e spirituale, è da Torino, mons. Cesare Nosiglia, l’ha illuminazione, a bassissima lux, quin- appoggiata, affidando i suoi saluti a di estremamente rispettosa dell’inte- centinaia di anni leva di don Luca Peyron, incaricato della Pa- grità del telo, ma sempre uniforme e devozione” storale universitaria della Diocesi. Il in linea, quanto a colore e definizione rettore del Politecnico, prof. Guido dell’impronta, con le aspettative del l’esposizione al pubblico, sia pure di Saracco, ha auspicato che dal con- pubblico. Infine la conservazione, in tanto in tanto, in periodo di ostensio- fronto emergano progetti concreti tempo ordinario, in un ambiente op- ne, ma nelle condizioni ottimali per per la conservazione ottimale dell’i- portunamente climatizzato e in una cona così importante per Torino e teca insufflata di gas inerte, e anche la salute del Telo e per la fruizione? nel mondo. in periodo di ostensione, quando la Con le sue competenze interdiscipli- priorità è capire se sia più o meno nari, il CISS ha messo a servizio del “Questo reperto, di straordinario va- opportuno spostare il Lino dal luogo Politecnico e degli addetti ai lavori lore storico e spirituale, è da centinaia dove viene solitamente custodita. i suoi autorevoli studiosi nei diversi di anni leva di devozione – osserva campi: il prof. Nello Balossino, vice- il prof. Gian Maria Zaccone, storico L’impronta direttore CISS e direttore del Museo e direttore del CISS – Poi nel 1898, della Sindone, docente universitario e quando è stata realizzata la prima fo- Conservata nel Duomo di Torino, criminalista, il dr. Paolo Di Lazzaro, tografia dell’icona, che ha evidenziato in una cappella opportunamente cli- vice direttore CISS, dirigente ENEA, il carattere di negatività dell’immagi- matizzata e in una teca di alluminio Enrico Simonato, chimico, registrar ne, si è aperta la questione dell’origine e acciaio, la Sindone resta ancora un del CISS, la dssa. Paola Iacomussi, ri- dell’impronta e quindi dell’autenticità mistero per gli uomini. “Del Telo è cercatrice dell’istituto nazionale di ri- del Telo. Un problema fuorviante, più quello che non si sa rispetto a ciò cerca metrologica INRIM, e membro perché non è solo l’appartenenza o che si sa – commenta Enrico Simo- della Commissione Scientifica del meno del Lenzuolo al corredo fune- nato, chimico e segretario del CISS CISS. Al team si sono aggiunti il prof. rario di Cristo che influisce sulla sua – Impressa sul lino, l’immagine non Piero Savarino, già docente di chimi- unicità e sul suo valore. La priorità è certo un artefatto, non è stata dipin- ca presso l’ Università degli Studi di oggi è consegnare intatto questo te- ta, né è un calco a caldo”. “Si tratta Torino, membro della Commissione soro alla storia futura”. di una immagine molto superficiale, per la conservazione della Sindone che riguarda le sole fibrille esterne del e Consigliere scientifico del Custode Le priorità tessuto – concorda il vicedirettore del pontificio della Sindone, il dr. Marco CISS Paolo Di Lazzaro – e non è ri- Tre i fronti aperti per rispondere alla masta impressa sul retro del lenzuolo. Bonatti, responsabile della Comuni- sfida e altrettante le strategie da indi- cazione della Commissione diocesa- viduare e tradurre in azione. Innan- Da esperimenti di laboratorio, si ot- na per le Ostensioni della Sindone, zitutto è essenziale il monitoraggio, tiene una colorazione simil-sindonica e direttore di tutte le esposizioni dal con l’acquisizione dell’immagine mo- da un invecchiamento accelerato del 1978 a oggi, e il prof. Luigi Fabrizio torizzata-robotizzata (per esempio lino indotto da irraggiamento di ra- Rodella, anatomo patologo, docen- per mezzo di scansioni complete utili diazioni ultraviolette. te all’ Università di Brescia. Fonda- a ispezionare microsezioni specifiche mentale inoltre il contributo dell’ing. del telo), analisi multispettrali, e ve- Anche le macchie di sangue presenti Stefano Masiello, supplier operations rifiche di potenziali attacchi biologici sul Telo non sono del resto da tra- manager di Thales Alenia Space, in- per scongiurare eventuali contamina- scurare, come sottolinea il prof. Luigi caricato tra le altre cose del monito- zioni dannose per il tessuto. Quindi Fabrizio Rodella, anatomo patolo- raggio delle condizioni ambientali ot- va attentamente valutata la fruizione, go, docente all’Università di Brescia. timali di custodia della Sindone nella che ha direttamente a che fare con “Stress fisici, luce, agenti patogeni teca d’avanguardia, realizzata, con le le ostensioni e con le loro modali- possono compromettere l’integrità più aggiornate tecnologie di proget- tà, con il telo in verticale – come da dei reperti ematici, che invece vanno tazione e fabbricazione, all’indomani tradizione – oppure in orizzontale, analizzati e preservati al pari dell’im- dell’incendio del 1997 nella Cappella secondo l’apprezzata formula della magine”. del Duomo, appunto da Thales Ale- venerazione straordinaria del Lino nia Space Italia.

35 SINDON Icona da studiare e monitorare municazione delle Ostensioni – In “Del Telo è più quell’occasione era stato consentito a Certo è che l’icona non si presta fa- 300 malati di accostarsi al Telo”. Più cilmente allo studio: “Per farlo si do- quello che non sia sa rispetto a ciò che veloce da preparare, meno costosa, vrebbe poter disporre di un’imma- assai meno invasiva, la formula pre- gine di riferimento, quella che viene si sa. Impressa sul senta certo dei vantaggi, almeno per definita immagine forense – osserva lino, l’immagine non numeri contenuti di persone. “Tutto a il prof. Nello Balossino, anch’egli vi- patto che se ne salvaguardi la dimen- cedirettore del CISS – Neppure l’ac- è certo un artefatto, non è stata dipinta, né sione del pellegrinaggio, del percorso quisizione digitale finalmente ottenu- pastorale, magari lungo, per giungere ta nel 2010 ne ha i giusti requisiti”. Le è un calco a caldo” alla meta. In questo caso un’icona da difficoltà sono legate al carattere del vedere, riconoscere e finalmente co- tessuto, a spina di pesce. E alla stessa noscere”. Può questa prassi sostituir- natura dell’immagine, priva di con- di 50 lux – spiega la dr.ssa Paola Iaco- si o affiancarsi alle grandi ostensioni? torni netti. “Ora – prosegue Balossi- mussi, ricercatrice dell’istituto nazio- Una possibilità su cui interrogarsi. no - la scansione multispettrale stati- nale di ricerca metrologica IINRIM, ca e le rielaborazione tridimensionali e membro della Commissione Scien- Agli esperti del Politecnico spetterà promettono di diventare strumenti tifica del CISS – Nel caso della Sindo- portare le proprie competenze per finalmente affidabili”. ne, la distribuzione della luce è stata trovare risposte a questo come agli calcolata in base ad algoritmi specifici altri quesiti aperti. L’augurio è che Continuo oggi il monitoraggio sul re- elaborati dall’INRIM”. Per illuminare nel vivo del confronto si individuino perto, garantito da Thales Alenia Spa- tutti i punti del Telo si è fatto ricorso nuove strade di ricerca; che nell’ap- ce, che nel 2000 ha consegnato all’al- a proiettori digitali guidati da compu- porto di varie competenze prendano lora Arcivescovo di Torino, cardinale ter e a tecniche di video-mappatura corpo utili progetti. Severino Poletto, la teca di conser- digitale. Il risultato è stato apprezza- vazione: un contenitore che consen- to, anche perché ottenuto con la mi- te di operare in qualsiasi situazione, nima quantità di mezzi. “Siamo riu- ordinaria e di emergenza e completo sciti a rispondere alle attese dei fedeli di appositi sensori di controllo. “Qui e degli esperti con una adeguata resa Telo è sottoposto a costanti accerta- dei segni e del colore della Sindone, menti – puntualizza Stefano Masiello ma il Telo è stato investito da una di Thales Alenia Space – Anche se si media di soli 17 lux, l’illuminazione tratta di ispezioni non invasive”. più bassa – e più rispettosa della sua Le Ostensioni integrità - sino a ora mai avuta”. Sin dalla sua comparsa nel 1353 nel Nuove modalità di fruizione paesino di Lirey, la Sindone si è im- L’ostensione del 2018, dedicata ai posta subito come oggetto pubblico, giovani, ha inaugurato tuttavia una da guardare e quindi da mostrare. E nuova modalità di fruizione. Lascia- infatti le ostensioni ne hanno scan- ta in posizione orizzontale nella sua dito la storia dal medioevo a oggi. teca e nella sua cappella, è stata vene- Momenti intensi, leva di devozione, rata nel corso di una notte, da 2500 ma in cui non si deve abbassare la ragazzi che le sono sfilati davanti lun- guardia sull’esigenza di proteggere il go una passerella, con soli pochi se- reperto. Da questo punto di vista il condi di contemplazione consentita. sistema di luci utilizzato per l’Osten- Si è trattato di una mini-ostensione, sione del 2015 e per la venerazione o meglio venerazione straordinaria, straordinaria del 2018 restano model- per un gruppo circoscritto di perso- li tecnologici esemplari nel garantire ne. Un caso che può creare un pre- una percezione uniforme in tutti i cedente. “Per la verità c’era già stato punti del Lino. “Le normative vigenti un momento analogo per l’ostensio- in tema di esposizione di opere d’arte ne televisiva del 2013 – ricorda il dr. prescrivono una radiazione massima Bonatti, che sin dal ’78 cura la Co-

36 SINDON SHROUD: TECHNOLOGIES FOR An opinion on which the Church researcher at INRIM, (the Italian CONSERVATION, MONITORING itself does not take a stand, even National Metrology Research In- AND UTILISATION. if the Linen is unanimously recog- stitute), and a member of the CISS nized as an important lever of faith Scientific Committee. The team CISS (International Centre of and symbol of the Cross, since the was joined by Prof. Piero Savari- Shroud Studies) workshop at sufferings imprinted on the fabric no, former professor of chemistry the Turin Polytechnic are in absolute harmony with the at the University of Turin, mem- narration of the Passion and death ber of the Shroud Conservation of Christ that we read in the Gos- Commission and Scientific Advi- The Shroud: a relic to be con- pels. So how can we defend this sor to the Papal Custodian of the signed to tomorrow’s generations. relic which, however one looks at Shroud; Dr. Marco Bonatti, Head Beyond the question of authen- it, is unique and precious? How to of Communications of the Dioc- ticity and of the specific scientific store it, monitor it and protect it esan Commission for the Osten- research on the formation of its from deterioration? And how can sions of the Shroud, and director imprint, the Cloth today is first of it be exposed to the public, even of all the exhibitions since 1978, all a precious and fragile relic that from time to time, during Osten- and Prof. Luigi Fabrizio Rodella, must be protected from the risks tions, in the best conditions for pathologist, professor at the Uni- of degradation in order to pass the conservation of the Shroud versity of Brescia. Fundamental it down intact to posterity. This was also the contribution of en- was discussed at the Polytechnic gineer Stefano Masiello, suppli- of Turin, during the workshop er operations manager of Thales “Technologies for the preserva- Alenia Space, in charge, among tion, monitoring and utilisation other things, of monitoring the of the Shroud”, a workshop for optimal environmental conditions scientists, held on Friday 14 June of custody of the Shroud in the 2019 in the afternoon at the Sala state-of-the-art display case, built delle Cacce in the Castello del Val- by Thales Alenia Space Italia with entino. The International Center the most up-to-date design and for Studies of the Shroud has giv- manufacturing technologies, soon en its contribution to the meeting after the 1997 fire in the Chapel of both on the organizational front, . and above all by offering its wealth of knowledge on the Linen: fabric, The and CEI (the Ital- imprint, blood, possible factors of ian Episcopal Conference) were decay. The contribution was even informed of this initiative, and more appreciated because it was welcomed it. The Archbishop aimed at celebrating the 60th an- of Turin, Msgr. Cesare Nosiglia, niversary of the Centre. But cer- supported it, sending his greet- tainly it was not a merely celebra- ings through Don Luca Peyron, in tory intervention, but rather it was and for the best utilisation? charge of the University Pastoral aimed at laying the foundations for of the Diocese. The Rector of Tu- future research. And in fact the as- With its interdisciplinary knowl- rin Polytechnic, Prof. Guido Sar- sembly dispersed with a commit- edge, CISS put its authoritative acco, said he hoped that concrete ment to review the open topics, scholars in various fields at the ser- projects for the optimal conserva- to transform them into research vice of the Politecnico and its ex- tion of the , so important for paths to be discussed shortly, per- perts: Prof. Nello Balossino, CISS Turin and the world, will emerge haps in small study groups. deputy director and director of from this meeting. the Museo della Sindone, univer- 441 centimeters long by 113 high, sity professor and criminologist; “This relic, which has an extraordi- the famous linen, woven in a her- Dr. Paolo Di Lazzaro, CISS dep- nary historical and spiritual value, ringbone pattern, is what, accord- uty director, ENEA manager; En- has been a source of devotion for ing to tradition, wrapped the body rico Simonato, chemist, CISS reg- hundreds of years, observes Prof. of Christ deposed from the cross. istrar; dott.ssa. Paola Iacomussi, Gian Maria Zaccone, historian and director of CISS. Then, in 1898,

37 SINDON when the first photograph of the stand whether it is appropriate or pointed out Prof. Luigi Fabrizio image was made, which showed not to move the Shroud from the Rodella, a pathologist from the a negative image, the question of place where it is usually kept. University of Brescia. “Physical the origin of the impression and stress, light, and pathogens can therefore of the Cloth’s authen- compromise the integrity of blood ticity was open. It is a misleading stains, which must be analysed and problem, because it is not only preserved just like the image”. the belonging or otherwise of the Sheet to the funerary outfit of “Regarding the An icon to be studied and moni- Christ that influences its unique- Shroud, there is more tored ness and its value. The priority to- which is unknown What is certain is that the icon day is to deliver this treasure intact than it is known – does not lend itself easily to being to future history”. studied. “To do so we should have is the comment of a reference image, what is called Enrico Simonato, a forensic image - observes Prof. The priorities chemist and Nello Balossino, also deputy direc- secretary of CISS. The tor of CISS. Not even the digital There are three open fronts to re- acquisition eventually obtained in spond to the challenge, and the image impressed on 2010 has the right requirements”. same number of strategies to be the linen is certainly The difficulties are caused by the identified and turned into action. herringbone pattern of the fabric, First of all, monitoring is essential, not an artifact, it has not been painted, nor as well as the very nature of the im- with the acquisition of the motor- age, which has no clear contours. ized-robotized image (for example is it an impression “Now – Prof. Balossino contin- by means of complete scans, in or- caused by heat” ues – static multispectral scanning der to inspect specific micro-sec- and three-dimensional reworking tions of the Shroud); then multi- promise finally to become reliable spectral analyses, and, third, a test The imprint tools”. of potential biological attacks to prevent any harmful contamina- The Shroud, which is preserved Today the monitoring of the tion of the fabric. Therefore the in Turin Cathedral, in a suitably Shroud continues, thanks to Thales mode of display, which is directly air-conditioned chapel, in an alu- Alenia Space, which in 2000 hand- linked with the ostensions, should minum and steel case, is still a ed over to the then Archbishop of be carefully evaluated, keeping the mystery for mankind. “Regarding Turin, Cardinal Severino Poletto, Shroud in a vertical position - as it the Shroud, there is more which the conservation case: a container has always been - or horizontally, as is unknown than it is known - is that is designed to operate in any it was done for the one-off venera- the comment of Enrico Simona- ordinary and emergency situation, tion of the Linen by young people to, chemist and secretary of CISS. and complete with appropriate in August 2018, which was much The image impressed on the linen control sensors. “Here the Shroud appreciated. Other considerations is certainly not an artifact, it has not is subjected to constant investiga- are an analysis of the route for been painted, nor is it an impres- tion”, Stefano Masiello of Thales the viewing, and identifying light- sion caused by heat”. “It is a very Alenia Space points out, “although ing solutions, with very low lux, in superficial image, which affects these are non-invasive inspec- order to preserve the integrity of only the outer fibrils of the fabric tions”. the Cloth, whilst still answering to - CISS deputy director Di Lazzaro the expectations of the public as agrees - and it does not reach the The Ostensions far as colour and visibility of the back of the sheet. Laboratory ex- Since its appearance in 1353 in the image. Finally its conservation, at periments produce a Shroud-like village of Lirey, the Shroud was all other times, in an appropriate- coloration by an accelerated aging immediately established as a public ly air-conditioned environment, in of linen , after irradiation object, to be looked at, and there- a display case filled with inert gas, by ultraviolet rays”. fore to be shown. In fact the osten- also during the period of osten- Also the bloodstains present on sions have marked its history from sion, when the priority is to under- the Cloth are not to be overlooked, the Middle Ages until the present

38 SINDON time. These are intense moments, truth, there had already been a a source of devotion, but we must similar moment for the 2013 tele- not let our guard down about the vision ostension”, Dr Bonatti, who need to protect the object. From has been in charge of the Commu- this point of view the lighting sys- nication of Ostensions since 1978, tem used for the 2015 Ostension, recalls. “On that occasion 300 sick and for the one-off veneration of people were allowed to approach 2018, are still exemplary, as tech- the Shroud”. Faster to prepare, nological models, in guaranteeing less expensive, much less invasive, a uniform perception of every this formula has certain advantag- point of the Linen. “The current es, at least for small numbers of regulations regarding the display people. “All this is fine, provided of works of art require a maxi- that the concept of a pilgrimage is mum radiation of 50 lux” explains safeguarded, maybe with a lengthy Paola Iacomussi, researcher at the pastoral pathway, which leads to National Metrology Research In- the destination, in this case to an stitute (INRIM), and a member of icon to be seen, recognized and CISS’s Scientific Committee. “In finally known”. Can this practice the case of the Shroud, the light replace or complement the large distribution was calculated on the ostensions? It’s a possibility to be base of specific algorithms elabo- considered. rated by INRIM”. In order to illu- minate all the points of the Cloth, The experts of the Polytechnic we used digital computer-guided will be responsible for bringing projectors and digital video-map- their own skills to find answers ping techniques. The result was ap- to this question, as well as to the preciated, also because it was ob- other open questions. The hope is tained with minimum equipment. that, during the discussions, new “We were able to respond to the avenues of research can be iden- expectations of the faithful and tified; that useful projects will take of the experts with an adequate shape through the contribution of rendering of the image and colour various skills. of the Shroud, but the Cloth was exposed to an average of only 17 lux, the lowest illumination, and the most respectful of its integrity, up to now”. New methods of utilisation The 2018 ostension, dedicated to young people, has inaugurated a new way of utilisation. Left in a horizontal position in its container and in its chapel, the Shroud was venerated over the course of a night by 2,500 youths who walked past it along a catwalk, with only a few seconds of contemplation allowed. It was a mini-ostension, or rather a one-off veneration, for a specific group of people. This case could create a precedent. “In

39 SINDON LA CAPPELLA DEL GUARINI L’architettura esprime efficacemente il contrasto tra il sentimento della morte terrena e il riscatto della trascendenza divina

Gli esperti non erano ancora giunti ad una soluzione circa quel problema statico quando, nel 1666, arrivò a Torino dalla Francia, Guarino Guarini

40 SINDON LA CAPPELLA DEL ma suo figlio, il duca Carlo Emanuele I, individuò il luogo più adatto nello GUARINI spazio ancora libero tra la parte ab- sidale del Duomo e il fianco del Pa- ( prima parte ) lazzo Ducale. La scelta era particolar- mente felice perché la Cappella della Sindone sarebbe stata accessibile sia el 1563 la ca- dal Duomo, sede deputata al culto, pitale del du- sia dalla residenza ducale, divenendo cato di Savoia così punto di contatto simbolico e fu trasportata solenne come luogo d’incontro tra i da Chambery centri più rappresentativi del potere a Torino, e nel politico e religioso in quel mondo. 1578 la Sindone fu definitivamen- II Duomo, dedicato a San Giovanni Nte trasferita a Torino dove giunse in patrono della città, era stato eretto L’incarico di progettare e città il 14 settembre di quell’anno, tra negli ultimi anni del Quattrocento sui realizzare la Cappella per le salve dei cannoni, in un’atmosfera resti di tre chiese antiche (San Gio- custodirvi la Santa Sin- di grande solennità. Emanuele Fili- vanni, San Salvatore e Santa Maria) berto (+ 1580) aveva dichiarato nel done fu affidato nel 1667 per volere del cardinale Domeni- proprio testamento la volontà che il co Della Rovere, su progetto di un a Guarino Guarini, frate Santo Sudario, custodito provviso- architetto toscano, Bartolomeo di Teatino e tra i maggiori riamente in una cappella della dimo- Francesco da Settignano, detto Mea ra ducale, dovesse essere ospitato in architetti del barocco pie- del Caprina. E’ un’architettura pulita, una sede più prestigiosa, da costruirsi con facciata in pietra e portali in mar- montese, che concluse il ex-novo; egli aveva pensato ad un’e- mo, ed è l’unico esempio, a Torino, di lavoro nel 1690. dicola da erigersi in piazza Castello, Il progetto era basato sull’idea della Sindo- ne come testimonianza estrema del mistero del- la Redenzione, la morte e la resurrezione di Gesù Cristo. L’architettura stes- sa diventa dunque l’espe- rienza per salire dentro la (FOTO) morte fino alla luce della gloria divina.

41 SINDON architettura rinascimentale. II Palaz- di una grave crisi politica costrinse a quella del duomo e che si vedesse da zo ducale era stato costruito sul luo- sospendere i lavori. Passarono diversi ogni angolo della città. go del vecchio Palazzo del Vescovo anni prima che la costruzione venis- L’incarico di modificare il progetto con l’ala occidentale affacciata verso se ripresa; infatti, solo verso il 1655 venne affidato al luganese Bernardi- l’area del Duomo; gli architetti ducali Amedeo di Castellamonte venne in- no Quadri, più noto come scultore, ne avevano infatti ribaltato la faccia- caricato di ristudiarne il progetto, che aveva maturato la propria espe- ta principale verso la piazza Castello, con una soluzione che non prevedeva rienza lavorando a Roma a fianco dei fulcro di prospettiva privilegiata nella grandi variazioni rispetto alla prece- grandi architetti Gian Lorenzo Berni- nuova organizzazione della città. dente. ni e Francesco Borromini. La pianta Per i primi progetti promossi da Carlo Un netto ripensamento fu invece della Cappella fu modificata da ellitti- Emanuele I per la nuova Cappella si provocato da una richiesta di Cri- ca in circolare, e furono inserite due fanno i nomi degli architetti Ascanio stina di Francia, vedova del duca di scale simmetriche per salirvi dal pre- Vittozzi e Carlo di Castellamonte; fu Savoia e reggente dello stato sabau- sbiterio del Duomo. II Quadri venne quest’ultimo, nel 1611, ad iniziare il do: ella chiese che il livello principale incaricato anche dell’esecuzione del cantiere gettando le fondamenta e in- della Cappella fosse innalzato fino a monumento funebre per Francesca nalzando parte delle murature. L’edi- raggiungere quello del piano nobi- di Valois, moglie di Carlo Emanuele ficio era stato allora pensato a pianta le del Palazzo, in modo che i sovra- II, morta prematuramente, e per lo ellittica con cappelle rettangolari, ri- ni potessero accedervi direttamente. stesso duca; di quel monumento, che alzato solo di qualche gradino rispet- Con questa richiesta la duchessa volle doveva comprendere quindici scultu- to al coro del Duomo. Il cantiere era ostentare il fatto che i Savoia erano re in bronzo, non rimane che la bella iniziato, ed erano già state eseguite le depositari della custodia della più statua della Madonna col Bambino, colonne in marmo nero di Frabosa, importante reliquia della cristianità. fusa dal romano Bernardo Falconi. che avrebbero dovuto sottolineare Questo in continuità con la richiesta Mentre i lavori procedevano secondo il carattere di sacrario funebre della da parte di Emanuele Filiberto che la il nuovo progetto, sorse la preoccu- Cappella, quando il sopraggiungere cupola della cappella fosse più alta di pazione che le murature perimetra-

42 SINDON li non fossero idonee a sostenere il Piazza Castello. Carlo Emanuele II lo ripetibile. Al di sopra del basamento peso della cupola già prevista a coro- interpellò per sottoporgli il problema egli inserì tre grandi arcate concave namento della costruzione. della Cappella della Sindone e, accet- e sei “occhi tondi” riducendo di un tato l’incarico, l’architetto si trovò ad quarto il diametro di base del tambu- Nel 1667 il capomastro sospese i la- operare su una situazione non facile ro. Sempre per alleggerire la struttura vori sostenendo che le murature così da risolvere, dato che la costruzione inserì un altro tamburo forato da sei progettate non sarebbero state in gra- era già arrivata al primo cornicione finestroni e con un camminamen- do di sostenere una cupola così ele- interno. Per verificare la validità della to interno, che di fatto risulta essere vata. propria concezione costruttiva Guari- composto da due strutture separate

L’ opera di Guarini ni commissionò all’ebanista Giovan- che convogliano i pesi in posizioni ni Rosso, detto il Pavia, un modello in diverse, ben calcolate. Da qui innalzò Gli esperti non erano ancora giunti legno che richiese ben quattro mesi la cupola, un capolavoro di geometria ad una soluzione circa quel problema di lavoro e l’opera di diciotto persone e di leggerezza. Un “canestro rove- statico quando, nel 1666, giunse a To- tra ebanisti, carpentieri e garzoni. So- sciato” di sei livelli di sei archi cia- rino dalla Francia, Guarino Guarini, vrapponendosi alla parte muraria già scuno degradanti in altezza e ruotati padre teatino, già molto conosciuto eseguita (vengono solamente inseriti i uno rispetto all’altro di trenta gradi in come uomo di grande cultura nel due vestiboli circolari di snodo tra la modo che la base di ogni arco cada campo matematico e filosofico, oltre salita delle scale dal Duomo e l’aula), sull’architrave di quello sottostante. che come architetto e costruttore del- Guarini riuscì a reinventare l’archi- Il cestello rovesciato si chiude poi le chiese per l’Ordine dei Teatini. Do- tettura della Cappella raggiungendo con la lapide con la stella nel cui cen- veva costruire in città, per i Teatini, la un risultato spaziale e strutturale ir- chiesa di San Lorenzo, adiacente alla tro alla sommità spicca la colomba

43 SINDON dello Spirito Santo. capo a questa e a crearvi due scale di multipli di tre sono organizzati tutti accesso con ingressi sull’asse delle gli elementi costruttivi, compresa la Anche se l’altezza reale della cupola è navate minori. lanterna, che si sviluppa su tre corpi relativamente limitata - corrisponde a cilindrici degradanti verso l’alto. circa un quarto dell’altezza totale della Tale disposizione permetteva, nei pe- cappella - l’esilità della struttura dona riodi in cui la Reliquia veniva esposta, Ridisegnando le scale di accesso dal un’illusione che ne esalta lo slancio. di mostrarla da lontano ai pellegrini Duomo, Guarini ne ha costretto il II sapiente gioco delle prospettive e accalcati nella navata centrale, affac- percorso entro un involucro buio e l’immissione trasversale della luce in- ciandovela dall’alto della Cappella. senza di aperture, che pare scavato gannano l’occhio e alterano le dimen- Oppure di mostrarla da vicino, fa- nel prezioso marmo nero; le rampe sioni dello spazio rendendo la cupola cendo percorrere una navata minore continue a gradini convessi sembra- simile ad “ ... un traliccio aperto in e lo scalone in fondo a questa, per- no ostacolare anziché facilitare la aria, e sollevato tanto in alto da sem- mettendo il passaggio davanti alla salita, e la fatica dell’ascesa accentua brare che stia su per miracolo ... “. Reliquia, facendo quindi il cammino un senso di penitenza che non trova inverso per l’altro scalone e navata riposo fino ai vestiboli circolari che Ulteriore artificio che aggiunge minore, libera restando per le nor- anticipano l’ingresso al Sacrario. drammaticità e mistero all’ambiente mali funzioni del Duomo tutta la sua della Cappella è l’uso differenziato II vano della Cappella poggia su un zona mediana. dei materiali: al marmo nero delle pavimento movimentato da disegni pareti ornate del basamento, appena Se però si manteneva intatto il Duo- a raggera, che aggiunge dinamicità al sfiorate da una luminosità diffusa, si mo, l’area a disposizione risultava di percorso circolare. sostituisce la pietra grigia dei ricami profondità insufficiente, poiché die- L’altare prezioso di marmi, collocato strutturali della cupola. tro alla Cappella doveva correre la al centro e destinato a custodire lo galleria di congiunzione con gli ap- L’effetto ha qualcosa di magico; alla scrigno con la preziosa reliquia è ope- partamenti del Palazzo. Alla Cappella voluta penombra della zona inferio- ra di Antonio Bertola che lo eseguì si assegnò dunque un’area di mag- re che si addice al raccoglimento di nel 1694, nove anni dopo la morte di gior profondità includendovi quella un sacrario, si oppone l’elaborata tra- Guarini e a più di un secolo dal voto dell’abside; il coro fu traslato nello sparenza della zona superiore, invito di Emanuele Filiberto; nello stesso spazio del presbiterio, e questo nello alla speranza della luce divina, che si anno, con una cerimonia solenne, vi spazio sotto la cupola. Il distanzia- conclude nel coronamento a ragge- venne depositata la Sindone che nel mento della Cappella dal transetto ra che sostiene la cuspide, anticipata frattempo era ospitata alternamente evitava che la grandezza di questo dal simbolo massimo della divinità, in Palazzo, nella vicina chiesa vecchia vano illuminato vivamente dalla cu- la Colomba dello Spirito Santo, resa di San Lorenzo, e in Duomo. pola ne menomasse il raccoglimento splendente dalla luce irradiata dalle fi- e nel contempo la zona interposta, in All’esterno l’elaborata struttura della nestrelle ovali disposte tutte attorno. penombra, avrebbe concorso a farla cupola supera nettamente l’altezza L’architettura esprime efficacemen- apparire remota. della cupola del Duomo; essa emerge te il contrasto tra il sentimento della anche oltre Palazzo Reale segnalando La concezione Trinitaria pervade morte terrena e il riscatto della tra- la propria presenza nella composta l’intera costruzione della cappella, scendenza divina; Guarini l’ha arric- organizzazione della piazza Castello come ad affermare il dogma della chita di altri simboli, ispirati dal suo dove un’altra bella cupola guariniana, Trinità divina. Gli ingressi dal Duo- ingegno poliedrico di teologo, astro- quella del San Lorenzo, le fa da con- mo corrispondono a due vertici di nomo e matematico e dalla perfetta traltare minore. Sopra l’alto tamburo, un triangolo equilatero che ha, come padronanza della geometria spaziale. coronato da ondulazioni che accom- terzo vertice, l’ingresso dal Palazzo pagnano la linea arcuata delle grandi La conformazione del Duomo, a cro- Reale; i vestiboli, satelliti dello spazio finestre, svetta la copertura traforata, ce latina con cupola all’incontro dei principale, sono circondati da nove tenuta insieme dai costoloni grado- bracci e con due navate più ristrette colonne di marmo nero, disposte a nati che si raccordano alla base della e basse fiancheggianti la navata cen- gruppi di tre; sono tre i grandi ar- lanterna. trale, invitava a situare la Cappella in chi che sostengono il tamburo, e sui

44 SINDON THE CHAPEL OF THE HOLY naissance architecture in Turin. The Filiberto’s request by that the dome SHROUD ducal palace was built on the site of of the chapel must be higher than the former ’s palace and its that of the cathedral and that it could In 1563 the capital of the Duchy of western wing faced the area of the be seen from every corner of the city. was moved from Chambery to cathedral. The ducal architects had The task to make modifications to the Turin, and in 1578 the Shroud was de- in fact overturned the main façade project was entrusted to Bernardino finitively transferred to Turin where towards Piazza Castello, the fulcrum Quadri from Lugano, better known it arrived in the city on September 14 of a privileged perspective in the new as sculptor, who had matured an ex- of that year, among the salvos of the organization of the city. cannons, in an atmosphere of great perience working in Rome with the solemnity. The first proposals for the new chap- great architects Gian Lorenzo Ber- el, promoted by Carlo Emanuele I, nini and Francesco Borromini. The Emanuele Filiberto ( 1580) had de- are understood to be the work of the plan of the chapel was changed by clared in his last will the wish that the architects Ascanio Vittozzi and Carlo Quadri from an elliptical to a circular Holy Shroud, that was provisional- di Castellamonte. In 1611, the latter one, and two symmetrical staircases ly kept in a chapel in the ducal res- initiated the work site building the were inserted to climb up from the idence, should be provided with a foundations and constructing a part presbytery of the Cathedral. He was more prestigious new seat that was to of the walls. The plan was then con- also in charge of building the funeral be built. He had in mind a building to ceived elliptical, with rectangular cha- monuments of Francesca of Valois, be erected in Piazza Castello, but his pels, raised only a few steps over the wife of Carlo Emanuele Il, who had son, Duke Carlo Emanuele l, found level of the choir of the cathedral. died prematurely, and of the duke a more appropriate site in an area The works were already started and himself. Of this monument, foreseen that was still free between the apses the columns in black Frabosa marble to comprise fifteen bronze sculp- of the cathedra and the side of the prepared, indicating the sacred funer- tures, there only remains the beau- Ducal Palace. The choice was partic- al character of the chapel, when a se- tiful statue of Mary with the Child, ularly convenient because the Chapel rious political crisis occurred obliging cast by Bernardo Falconi of Rome. of the Holy Shroud would have been to interrupt the construction. Several While the works were progressing accessible both from the cathedral, years passed before the works were following the new project, a concern the assigned seat of cult, and from taken up again; in fact, only in 1655, rose that the structural walls might the ducal residence, thus becoming a Amedeo di Castellamonte was en- not be sufficient to take the weight symbolic and solemn link place be- gaged to reconsider the project, and of the dome proposed to crown the tween the most representative cen- to propose a solution with little vari- building. In 1667 the master builder ters of political and religious power ance to the previous one. in that world: at the head of the Duo- suspended the works claiming the mo, and at the edge of the Monarch’s A clear change was proposed, in- walls so designed would not be able apartment. stead, by Christine of France, widow to support a so high dome. of the Duke of Savoy and regent of The cathedral, dedicated to the Savoyard state; she ordered that John, patron of the city, had been the principal Ievel of the chapel be The work of Guarino Guarini built towards the end of the fif- raised to the level of the main floor teenth century over the foundations of the palace, giving the sovereigns a The experts had not yet reached a of three earlier churches (Saint John, direct entry; two staircases were built solution to the structural problem Saint Saviour, and Saint Mary) by the in order to give the faithful an access when, in 1666, Guarino Guarini, a order of Cardinal Domenico della from the cathedral. Theatine Father, arrived to Turin Rovere, and was designed by a Tus- from France. Guarini was already can architect, Bartolomeo di Fran- With this request the duchess wants well known for his great knowledge cesco da Settignano, called Mea del to show off the fact that the Savoys in the fields of mathematics and phi- Caprina. The neat architecture, with were custodians of the housing of the losophy, as well as being an archi- detailed stone elevation and marble most important relic of Christianity. tect and builder of churches for the portals, is a unique example of Re- This in continuity with the Emanuele Theatine Order. He was expected to

45 SINDON build for the Theatines the church of Even though the real height of the and to create two access stairways San Lorenzo, next to Piazza Castello. dome is relatively limited - about with entrances on the axis of the one fourth of the total height of the minors naves. Carlo Emanuele II consulted him chapel - the slenderness of the struc- about the problem of the Chapel of This arrangement allowed, in the ture gives an illusion that exalts its the Holy Shroud, and, accepting the periods in which the Relic was pub- impetus. The learned play of views task, the architect found himself with lic exposed, to show it from afar and the transversal breaking-in of a situation that was not easy to solve, to the pilgrims huddled in the cen- light deceive the eye, and alter the di- since the construction had already tral nave, facing it from the top of mensions of space making the dome reached the lower cornice in the in- the Chapel. Or to show it up close, similar to ‘” a lattice-work open in the terior. In order to verify the validity making it follow a small nave and air, and raised so high as to seem to of his structural conception, Gua- the staircase at the end of it, allow- stay there by miracle”. rini commissioned a cabinet maker, ing the passage in front of the Rel- Giovanni Rosso, called ‘il Pavia’, to A further artifice that adds to the ic, and then making the reverse path build a wooden model, a work that drama and mystery of the chapel for the other staircase and smaller took good four months and engaged is the differentiated use of materi- nave, keeping free the Cathedral eighteen people, cabinet makers, car- als: the grey stone of the structural middle area for the normal func- penters, and apprentices. lace-work of the dome replaces the tions. black marble of the ornate walls of Starting from the existing structure However, keeping the Duomo in- the basement, slightly touched by dif- (only the two circular vestibules are tact, the area available was of in- fused luminosity. inserted between the stairs from the sufficient depth, since behind the Cathedral to the hall), Guarini man- The impact has something of mag- Chapel was to run the tunnel con- aged to recreate the architecture of ic; the conscious somberness of the necting the Palace apartments. To the chapel, reaching an unequalled lower part containing the shrine is Chapel was therefore assigned an spatial and structural result. Over opposed by the elaborate transpar- area of ​​greater depth including that the basement, he erected three large, ency of the upper zone, inviting to of the apse; the choir was moved concave arches and six “round eyes” a hope of divine light, which is con- into the space of the presbytery, and that reduce by a quarter the diame- cluded by a radiant crown sustaining this in the space under the dome. ter of the drum set. Always to light- the cusp, anticipated by the highest Distancing the Chapel from the en the structure inserts a tall drum symbol of divinity, the Dove of Holy transom prevented the magnitude perforated by six big windows, and Ghost, made resplendent by the irra- of this room from being brightly with an internal passageway which diating light from the small oval win- illuminated by the dome, which im- in fact turns out to be composed dows all around. paired its concentration, and at the of two separate structures convey- same time the interposed area, in The architecture expresses in an ef- ing the weights in specific different dim light, would have contributed ficient manner the contrast between positions. From here, he raised the to making it appear remote. the feeling of earthen death and dome, a masterpiece of geometry of the divine transcendent redeem. The Trinitarian concept pervades and lightness. A “reversed basket” of Guarini enriched it with other sym- the entire chapel’s construction as six levels of six arches each degrad- bols, inspired by his polyhedron ge- if to affirm the dogma of the divine ing in height and rotated one respect nius of a theologian, astronomer, and Trinity. The entrances from the ca- to the other of thirty degrees so that mathematician, as well as by his per- thedral correspond to two vertices the base of each arch falls on the ar- fect command of spatial geometry. of an equilateral triangle which chitrave of the one below. has, as its third vertex, the entrance The Cathedral conformation, a Latin The inverted basket then closes with from the Palazzo Reale. Columns cross with a dome at the arms inter- the stone star in whose center at the in black marble arranged in groups section and with two narrower aisles top stands the dove of the Holy Spir- of three surround the vestibules, flanking the central nave, invited to it. satellites to the main space. The place the chapel at the head of this large arches sustaining the drum are

46 SINDON three in number, and all constructive roofing, held together by the large elements are also multiples of three, stepped ribs, which are joined at the including the lantern that evolves base of the lantern. over three cylindrical elements di- minishing upwards. Redesigning the staircases that pro- vide access from the cathedral, Gua- rini contained the route within the dark case without openings, appear- ing to be quarried In precious black marble. The continuous ramps with convex steps seem to impede rather than facilitate ascension, and the fa- tigue of climbing accentuates a sense of penitence, not finding rest until the circular vestibules that anticipate entrance to the shrine. The pavement of the chapel is ani- mated by radiating designs that add to the dynamic movement of the cir- cular access route. The precious mar- ble altar piece, located in the center to preserve the coffer with the price- less relic, is made by Antonio Berto- la, in 1694, nine years after the death of Guarini. The Holy Shroud was placed there with a solemn ceremo- ny in the same year and more than a century after the vote of Emanuele Filiberto; in the same year, with a sol- emn ceremony, the Shroud was de- posited there which in the meantime was hosted alternately in the Palazzo, in the nearby old church of San Lo- renzo, and in the Chatedral. In the exterior, the elaborate struc- ture of the dome is clearly taller than the dam of the cathedral; it also ris- es above Palazzo Reale, marking its presence in the composite layout of Piazza Castello, where another beau- tiful Guarini dome, that of San Lo- renzo, presents a minor counterpoint to it. Over the high drum crowned by undulations that accompany the arched lines of the large windows, standing out from the perforated

47 SINDON 48 SINDON 49 SINDON CISS Il suo obiettivo è diffon- dere la conoscenza del- la Sindone nel mondo. Il Centro Internazionale di Studi sulla Sindone coor- 191919 dina gli studi multidisci- plinari sul Telo.

LA SINDONE Lenzuolo di lino tessuto a 595959 spina di pesce, la Sindone reca impressa l’immagine del cadavere di un uomo. Secondo la tradizione è il Telo citato nei Vangeli che avvolse il corpo di Gesù. 202020 MUSEO DELLA SINDONE è il luogo stabilmente destinato, anche al di fuori delle periodiche osten- sioni, alla devozione, alla divulgazione e allo studio del Sacro Lino. 191919

www.sindone.it

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