La sera del 23 giugno 1987 si inaugurava il Cen- servizio nei confronti della popolazione torinese, pro- tro per la Danza Documentazione e Ricerca e, contem- ponendo le esperienze più significative sia nel campo poraneamente, al parco Rignon aveva luogo la serata della ricerca, sia in quello della tradizione ballettistica d'apertura del suo fratello gemello, il Festival Torino- con le grandi stelle della danza. Danza. Da allora, nel lungo cammino che ha portato Per farla scoprire al maggior numero possibile di al traguardo del decimo anno consecutivo, il Centro si persone, così da arrivare a un pubblico sempre più va- è assestato nelle sue strutture, ha accolto nuovi fondi, sto e appassionato. In questo senso, la nuova collabo- si è arricchito di nuovi acquisti, ed è ora una realtà con- razione con la Regione Piemonte non può che essere sistente presso la Biblioteca Musicale Della Corte. accolta con entusiasmo. Perché uno solo è l'obiettivo Il Festival, d'altro canto, ha saputo non solo portare di TorinoDanza con il Regio: offrire spettacolo, ma an- nella nostra città oltre ottanta compagnie, fra italiane che cultura, come ogni grande, vero appuntamento in- e straniere, ma anche conquistare un prestigio ormai ternazionale. indiscutibile nel panorama internazionale delle attivi- Elda Tessore Ugo Perone tà di danza. L'edizione 1993, caratterizzata dalla pre- Sovrintendente Assessore per le Risorse Culturali senza per la prima volta del Teatro Regio come sede e la Comunicazione degli spettacoli e referente organizzativo dell'intera ras- segna, ha rappresentato poi un momento importante Nato nel 1987, TorinoDanza si è configurato come nel percorso di crescita della manifestazione, un 'salto un appuntamento artistico culturale dell'estate torine- di qualità' che ha assunto sin dall'edizione del 1994 le se e, nel corso di questi dieci anni, le presenze registra- caratteristiche della coproduzione. te nel suo cartellone e non meno le varie iniziative col- laterali hanno suscitato aspettative e creato consensi. Questo decennale riveste quindi un particolare si- Queste le ragioni che hanno motivato la sinergia ope- gnificato: è un 'ponte' fra passato e futuro, fra quanto è rativa della Regione Piemonte, della Città di Torino e stato fatto e quanto di più si può e si vuole fare per del Teatro Regio, che sta attivando su più fronti profi- favorire la creatività giovane, per porsi come promoto- cui momenti di collaborazione, nel comune intento di re di nuove produzioni, per proporre infine autori e opere offrire al pubblico una stimolante occasione d'incontro che solo un Festival di alto profilo è in grado di ospita- con le espressioni più rappresentative di un'arte com- re. Ma più di tutto esso garantisce l'impegno della Cit- plessa e raffinata qual è la danza. tà a preservare, anche per il futuro, la fondamentale caratteristica del Festival, che è quella di porsi come Regione Piemonte TorinoDanza: decimo anno. Un traguardo e una sfida in- in Italia, ad aprire la prima edizione, ad , oggi sieme, un anniversario che dà il senso compiuto di un legame il più conteso coreografo d'oltralpe, in scena al Parco Rignon ormai solido con la città e con il pubblico e invita ad andare quando era ancora agli esordi, a Jean Claude Gallotta con il avanti, a costruire un progetto ancora più forte e più ambizioso suo 'Don Juan' rock, a Philippe Decouflé, talento immaginoso per gli anni a venire. Se la nascita di questo Festival, subito della nuova generazione francese, a Maguy Marin, a Vicente riconosciuto come uno tra i pochi di autentico rilievo artistico Sàez, figlio del duende iberico rivisto con occhi postmoderni. nel panorama italiano, fu voluta dieci anni fa dall'Assessorato Non sono mancate le migliori compagnie italiane, dall'Ater- comunale per la Cultura, oggi TorinoDanza raccoglie, intorno balletto al Balletto di Toscana, all'Ensemble di Micha van Hoecke, all'idea di offrire ai suoi spettatori il meglio della danza interna- a MaggioDanza, ai gruppi e ai coreografi che si sono saputi zionale, partner come il Teatro Regio, che garantisce un suppor- conquistare uno spazio di attenzione con proposte intelligenti: to di assoluta qualità, e da quest'anno la Regione Piemonte, la porta è rimasta chiusa, e giustamente, a ogni velleitarismo, a che giunge così a riconoscere la centralità del Festival torinese, ogni espressione non professionale, a ogni passatismo e manie- come punto forte di aggancio all'Europa e alla cultura di punta rismo. Non perché pensiamo che la cultura si identifichi solo in campo coreutico. TorinoDanza si è proposto, fin dall'inizio, con la storia, cioè con il 'buon tempo andato' da rimpiangere l'obiettivo di portare sui suoi palcoscenici il balletto classico al sempre e comunque, ma perché invece siamo convinti che l'oggi suo livello più al- possa essere me- to, dal Royal Bal- glio compreso co- let alla compa- noscendo ciò che gnia dell'Opera di è accaduto ieri, Parigi e nelle sue TorinoDanza ha forme più innova- appuntato il suo tive, come il Bal- sguardo su alcuni lett Frankfurt di William Forsythe, ma anche la danza moderna momenti della vicenda delle avanguardie nella nostra città, ce- e contemporanea che ha lasciato il segno in questo secolo, come lebrando la memoria della gloriosa stagione del Teatro di Tori- nel caso di Merce Cunningham. Pur non volendo essere un fe- no negli anni Venti, purtroppo dimenticata, con evocazioni di stival 'divistico' TorinoDanza è stato il primo a richiamare in innovatori come Loie Fuller, Kurt Jooss, i Futuristi, i Russes. Italia la milanese , stella che brillava luminosa Questo è stato fatto. Con molta cura nell'affiancare alla pro- da anni, ma lontano da casa. Pur non volendo configurarsi come grammazione degli spettacoli incontri, proiezioni, convegni, che festival di 'tendenza', TorinoDanza ha saputo registrare pun- hanno permesso a esperti italiani e internazionali di arricchirci tualmente l'attualità e la novità, non nei suoi aspetti più effime- con il loro sapere. La danza a fine secolo infatti, ha più che mai ri, ma nella prospettiva di una danza d'autore di indubbio spes- bisogno di riflessione e di pensiero. sore creativo, da Mark Morris, che fu invitato per la prima volta il Comitato Artistico di TorinoDanza 4

Un anniversario e una ri-nascita. Se dieci anni vi sembrano molti per un festival, diventano moltissimi quando si parla di danza. Per arrivare al sogno della poesia e della purezza della danza, occorre percorrere un cammino irto di dif- ficoltà e di costi, sia materiali che umani. Eppure sono dieci anni di qualità e quantità, in quel- la che fu la città del Teatro di Torino e di Guatino. Un traguardo ambito che per non ridursi unicamente a un dato cronologico celebrativo, deve essere ripropo- sto dagli organizzatori con più forza al pubblico tori- nese, chiedendogli di dare di più. Perché TorinoDanza merita più affetto, più atten- zione e più presenza. Per questo da parte di chi ricorda con nostalgia i difficili inizi e gli antichi collaboratori, va al Festival l'augurio di un rinnovato secondo decennio e agli at- tuali responsabili l'invito a riprendere con lena il cam- mino superando ostacoli vecchi e nuovi per servire me- glio la Danza e, soprattutto, la Città. Marziano Marzano I^ieci anni di TorinoDanza: il senso della scoper- KJualche serata senza pubblico, qualche spetta- ta e il significato di una avventura continua. coloaeludente: sono queste le cose che da sempre mi Dal parco Rignon al Teatro Regio dieci anni di spet- affascinano in TorinaDanza. tacolo hanno arricchito le conoscenze culturali di una Perché sono cose che pochi festival possono per- città troppo a lungo distratta sul valore di un fenome- mettersi, segnali che chi mette insieme il cartellone si no artistico vecchio quanto l'uomo: perché è certo che prende ogni volta la briga di rischiare, gioca sull'in- gli uomini hanno danzato prima ancora di parlare... certo, forse esplora persino il futuro. Dopo dieci anni, che cosa è cambiato. Ahimè: pro- Per chi, come me, approfitta ogni anno di quindici babilmente non molto. Continuano le incomprensioni giorni eccezionali per scoprire cosa capita in giro, que- di un pubblico che si vorrebbe più curioso (i primi sta diventa una garanzia: TorinoDanza è un posto in deliziosi Preljocaj trascurati; la mai amata Maguy cui vai a incontrare cose certamente bellissime mesco- Marin -ma perché?-; il fascinoso recupero di Auric- late ad altre che chissà, forse, andiamo a vedere insie- Cocteau per pochi che diventarono immediatamente me. E questo mi piace molto. 'eletti'...): e, naturalmente, gran folla per nacchere, Nicola Campogrande tacchi spagnoli e castagnette crepitanti. Bisogna ringraziare l'ostinazione (della competen- I^ieci anni di TorinoDanza sono pieni di ricordi za non si dubita nemmeno) di un Assessorato che as- belli e di tanti amici. seconda una Commissione splendidamente testarda. Dai primi tempi al Parco Rignon, col tassista che Speriamo che Torino valga tutto questo. si chiedeva sempre cosa ci andassi a fare a quell'ora Almeno, nei confronti della danza. della sera nel Parco, agli anni più recenti al Regio. Piero Ferrerò Il ricordo più bello è anche quello interrotto a metà: Neumeier, il "Requiem" di Mozart, una pioggerellina fastidiosa e poi un diluvio; e il pubblico tutto lì a ripa- rarsi come poteva e ad applaudire come se nulla fosse. E, come sempre, pochi minuti dopo aver deciso di sospendere lo spettacolo, dispettosissima, una serata meravigliosa. Francesco Giambrone ...Cominciò con un grande azzardo TorinoDan- za. Per il debutto del festival, il 23 giugno 1987, non fu scelta la strada più facile: ad esempio un grande spettacolo di repertorio, con le punte e i tutù che piac- ciono sempre e garantiscono il tutto esaurito. In scena, al contrario, c'era una compagnia di dan- za contemporanea, guidata da un giovanotto già ce- lebre negli USA ma totalmente sconosciuto in Italia: Mark Morris, che in seguito sarebbe stato chiamato a sostituire Maurice Béjart a Bruxelles. Il primo di molti altri coreografi ai quali il festival ha concesso fiducia, all'insegna di una vocazione, la qualità nella diversità, che avrebbe accompagnato tutte le edizioni.

IPantasia teatrale, eccentricità, musicalità esplo- siva, dosaggio acuto di comicità volgare e metafore coltissime, eros ambiguo e toni da cartoon: i balletti di Mark Morris hanno davvero un look speciale. Per questo TorinoDanza se l'è voluto garantire in esclusiva. La formula del suo successo? La sorpresa. La voglia irriverente di stupire, ma all'interno di una logica ferrea, una struttura classica di composizione." Leonetto Bentivoglio Panorama (14 Giugno 1987) PREIJOCAJ

Dopo Mark Morris, TorinoDanza nel 1987 lancia un altro personaggio destina- to a diventare uno tra i più applauditi co- reografi degli anni a venire: il franco-al- banese Angelin Preljocaj. Tornerà a Torino nel 1991, ormai cele- bre, consacrato anche da Spoleto e dall'Opéra di Parigi che decide di com- missionargli una coreografia per le sue étoiles.

ustero, spoglio, rigoroso. Ma anche imprevedibile e pieno di fantasie inattese. Angelin Preljocaj, il nuovissimo della Nouvelle Danse francese, ha danzato con il suo piccolo gruppo ieri sera al Parco Rignon. Il pubblico torinese, abbastanza folto, ha applaudito con calore la compa- gnia, dimostrando di apprezzare anche la nuova danza francese di cui in città fino ad ora è passato abbastanza poco." Sergio Trombetta Stampa Sera (3 Luglio 1987) JLa prima edizione di TorinoDanza ospitò, non senza polemiche, unicamente compagnie straniere. Nel 1988 l'apertura ai gruppi italiani, ma all'insegna di una ferrea selezione qualitativa e con l'impegno di presentare al nostro festival una novi- tà d'autore: ad aprire le danze fu l'Aterballetto con la prima di "Octet" di Lucinda Childs e un Forsythe ("Step - Text") assolutamente inedito per Torino. Sarebbero seguiti il Balletto di Toscana con lavori di Sieni, Monteverde e Bigonzetti, MaggioDanza con la scandalosa Armitage, L'Ensemble con una novità di Van Hoecke, oltre ai più bei nomi della Nuova Danza italiana.

a effervescente trittico dellAterballetto ha inaugurato la seconda edizione di Tori- noDanza. La snella tessitura ripetitiva di 'Octet' sprigiona un fascino epidermico, genera- to dal visivo. Questa è danza per danzare: un po' come i divertissements di altri tempi, però di un nitore, di una pulizia formale neoclassica che rimandano direttamente alla chiaroveggenza di Robert Wilson. Di fatto questo racconto astratto della Childs non perdona. Abbandona l'interprete alla sua capacità di con- centrazione: o c'è o non c'è." Marinella Guatterini L'Unità (22 Giugno 1988)

Y~or the second edition of Festival, the organiz- ers have sensibly reduced the number of events and been more selective in their choices. The inauguration was entrustred to Aterballetto, who performed a well-varied tri- ple bill, opened with a new work by Lucinda Childs... The men made a stronger impression in general, particulary when six of them performed agreeably flowing movements in unison." Irene Freda Pitt Dancing Time (Agosto 1988) STUTTGAREER BALLETT

TorinoDanza, festival curato con grande impegno Sempre guidato, e saldissimamente, da Marcia dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, Haydée, poche compagnie oggi in Europa possono ci ha riportato il Balletto di Stoccarda, una delle più dare una solida garanzia come lo Stuttgarter Ballett... belle e prestigiose compagnie europee dei nostri giorni. Al talentuoso Mats Ek si deve l'ultimissima coreo- L'ombra del suo creatore John Cranko aleggia an- grafia firmata per lo Stuttgarter, e TorinoDanza si è cora sullo Stuttgarter nella presenza e nel lavoro del- subito assicurata l'esclusiva. Lo spunto è sempre quello l'attuale direttrice Marcia Haydée, esempio meravi- sofocleo ma Ek ha urgenza di togliere la vicenda dal glioso e rarissimo di una 'grande diva' capace di dedi- mito. Nel suo originale e provocatorio lavoro Antigo- carsi alla sua compa- ne lotta non più per gnia più che a se stes- dare sepoltura al fra- sa. A Torino abbiamo tello ma perché questo, visto come novità 'Wie imprigionato da un re- Antigone' di Mats Ek, gime dittatoriale (la insieme a 'Canto vital' Grecia dei colonnelli, di Plisetsky e al 'Re- ma anche altre dittatu- quiem' di Kenneth Mac- re dell'Est e dell'Ovest) Millan." possa tornare libero."

Alfio Agostini Domenico Rigotti Balletto oggi L'Avvenire (Luglio - Agosto 1988) (30 Giugno 1988)

9 EABT

D iciamo la verità: in Italia nel 1988 quanti, anche tra gli appassionati di dan- za, sapevano chi era Alessandra Ferri? Emigrata dalla Scala a 15 anni, procla- mata étoile al Royal di Londra e quin- di "rapita" da Baryshnikov, all'epoca diret- tore dell'American Ballet Theatre di New York, Alessandra era una star per il pubbli- co anglosassone e quasi una sconosciuta nel proprio Paese. Se si esclude una breve apparizione in un non memorabile "Lago dei cigni" allestito nell'83 da Zeffirelli, alla Scala, il suo autentico debutto italiano è av- venuto al Parco Rignon, in una serata di gala con l'ABT. Onusta di gloria -come si suol dire- Alessandra è tornata più volte a TorinoDanza: ma con orgoglio possiamo dire di aver fatto conoscere, tra i primi, una stella italiana agli italiani.

La presenza di Alessandra Ferri può riempirci di soddisfazione (è una prediletta di Baryshnikov) ma al tempo stesso ci fa capire la miopia dei teatri italiani che si sono fatti sfuggire uno dei più interessanti talen- ti della giovane generazione." Mario Pasi Il Corriere della Sera (4 Luglio 1988). CALLAS/HOFFMANN

"Otto quadri per Maria Callas, l'ultima diva. Per la coreografo Reinhild Hoffman (con Susanne Linke tra i maggiori esponenti di quel post espressionismo che si ricono- sce nella creatività di punta di Pina Baush) significa soprattut- to lo sdoppiamento perenne tra finzione teatrale e vita, esaltar- si d'applausi e morire di solitudine, abbracciare con dedizione totale gli assoluti delle eroine del melodramma e dover fare i conti con la donna: limitata, limitante, contraddittoria, defini- tivamente mortale." Elsa Air oidi Il Giornale (8 Luglio 1988).

R.einhild Hoffmann, tedesca di man forte e coreografo di maniera, è giunta a Torino per presentare con la compagnia della Schauspielhaus di Bochum il suo 'Callas', ispirato alla divina Maria. Bello di fattura, violentemente simbolico senza curarsi di sfumature, addensato per intero in apparenze (colori, sfarzo, effettoni) e tutto costruito in senso didascalico, 'Callas' ci av- verte del lato più formalistico ed epigonale del Tanztheater." Leonetto Bentivoglio Panorama (31 Luglio 1988) 12

daranno le mie radici di melomane a condizionarmi, ma uno degli spetta- coli di TorinoDanza che più mi ha impressionato è stato, nel 1988 al Parco Rignon, il "Trovatore" con la coreografia di Gigi Gheorghe Caciuleanu. La colonna sonora era lo straordinario "Trovatore" scaligero del 1956 con Callas, Di Stefano, Barbieri e la direzione di Karajan. La genialità di quello spettacolo (cominciò a piovere verso il finale ma nes- suno volle allontanarsi) consisteva nel fatto che i ballerini non cercavano di doppiare il canto con i gesti, sarebbe stato banale, ma davano invece la rap- presentazione dei sentimenti di quei personaggi: era lacerante il dolore di Azucena imprigionata in un gioco di corde, dirompente la rabbia del Conte di Luna, travolgente l'impeto combattivo di Manrico. Potevi anche non sapere una parola di italiano, non aver mai sentito una nota dell'opera, ma la coreografia di Caciuleanu e la musica di Verdi stavano lì a raccontarti una tragica storia d'amore. Susanna Franchi Il Giornale della Musica. "rri Lorna finalmente a fiorire il talento coreutico ita- liano grazie al Balletto di Toscana, la giovane compa- gnia fiorentina che ha inaugurato TorinoDanza... La nuova versione di 'Apollon Musagete' firmata da Sieni si misura direttamente e senza mezzi termini col capolavoro di Balanchine che porta il medesimo titolo ed è divenuto nel tempo uno degli intoccabili capisaldi del neoclassicismo. La sfida era da far tremare le vene dei polsi ma Sieni l'ha affrontata a viso aperto... Il co- reografo dissemina qua e là piccole citazioni, nell'uso geometrico e lineare dell'estensione delle gambe, nelle entrate e nelle uscite di corsa e ancora nella velocità dei passi, dei giri, dei salti... ma tutto ciò vale solo come riconoscimento di un ineludibile confronto. Perché il brano ha poi un suo stile originale e inconfondibile, arcano e misterioso." Donatella Bertozzi Il Messaggero (20 Giugno 1989)

(Quello che avevo già visto di Virgilio Sieni con il suo gruppo Parco Butterfly mi era sembrato futile e punitivo. Invece, che vi devo dire? Contrariamente ad ogni mia previsione e al parere ostile di molti miei col- leghi ed amici questo Apollon' mi è piaciuto e l'ho tro- vato molto interessante. Perché? Perché la versione originale di Balanchine è subli- me ma asettica. Questo di Sieni invece è un tentativo di analisi profonda del mito di Apollo e non solo. Sieni ci racconta metaforicamente la condizione umana." Vittoria Ottolenghi Paese Sera (20 Giugno 1989) 13 " rrf ±ra gli ap- puntamenti della 3a edizione del Fe- stival TorinoDanza quello con il Teatro di Danza Contempo- ranea di Leningrado diretto da Boris Eifman era tra i più attesi e non tanto perché oggi tutto Sarà a Torino an- ciò che è russo è 'in', ma che la compagnia del perché Eifman viene in- Béjart russo, il coreogra- dicato come l'espressione fo della Perestrojka, così più interessante della mo- è stato definito Eifman. derna coreografia sovietica. Fondata nel 1977con po- In verità Boris Eifman è chi mezzi e una potente for- figlio della cultura e della tra- za di volontà, in poco tempo dizione del balletto russo, e è riuscita a imporsi nel pano- ciò è facilmente leggibile nei rama sovietico con un lavoro suoi lavori in generale e in par- anticonformista che piega la ticolare in 'Il Maestro e Marghe- tecnica classica a esprimere sen- rita' e 'Una folle giornata', pre- timenti e situazioni d'oggi e usa sentati in prima nazionale al Par- e mescola ogni genere contempo- co Rignon." raneo."

Franco Bolletta Lucia Soncini Il Secolo XIX (24 Giugno 1989) Il Corriere del Ticino (20 Giugno 1989) CUNNINGHAM

Wn anno vissuto intensamente dal genio della E sempre bello assistere a uno spettacolo di danza contemporanea, sua maestà Merce Cunnin- Cunningham: la leggerezza del pensiero seduce, la ric- gham. E nessuna tregua estiva si concede il grande chezza e l'asciuttezza delle linee affascina. pioniere ospite di tanti festival internazionali. In mezzo ai ballerini entra anche lui, con la sua In Italia ci ha pensato TorinoDanza ad assicurarsi faccino dal tratto spigoloso. Attraversa la scena, si la presenza della Merce Cunningham Company inventa un gioco fatto tutto di mani e di polsi. che presenta per l'occasione 'Torino Events', perfor- Forte energia e presenza galvanizzante." mance che nel più puro stile del Maestro riserverà ac- Francesco Giambrone canto a brani di repertorio pennellate coreografiche Il Giornale di Sicilia assolutamente nuove." (14 Luglio 1989) Tiziana Mantovani Danza & Danza (Luglio - Agosto 1989)

(Questi smaglianti 'Torino Events' rappresenta- no oggi la summa del pensiero coreutico di Cun- ningham: quindici corpi in movimento e altrettanti co- lori e sfumature a comporre un caleidoscopio di fluide derivazioni, un cromatismo denso e leggero che fugge come l'acqua di un ruscello e si frange in cascatelle, si divide in rivoli, si ricongiunge momentaneamente in piccole pozze e quiete lagune. E poi via di nuovo, squillante, bruciante, veloce, sospinto da una brezza interiore..." Ermanno Romanelli La Gazzetta del Mezzogiorno (13 Luglio 1989) 15 16

Se si volesse tracciare una mappa dell'attuale danza europea l'Olanda, in- telligentemente scelta dal Festival Tori- noDanza come punto di riferimento per un'esplorazione monografica, risultereb- be certo come una delle realtà più soli- de ed equilibrate." Leonetto Bentivoglio Balletto Oggi (Giugno 1989)

Diretto da Rudy Man Dantzig, l'Het Nationale Ballet è un complesso comprendente elementi di alto livello che proprio nel balletto 'Corps' di Hans Van Manen ha dimostrato il suo valo- re... Finale divertente con 'Groosland' di Maguy Marin, condotto sulla musi- ca di due Concerti Brandeburghesi di Bach: danzatori e danzatrici dovero- samente imbottiti e mascherati da grassoni alla Botero In un programma dominato dalla bravura dei si scatenano in una sarabanda apparentemente goffa, danzatori di Amsterdam si è concluso un Festival che in realtà sapientissima, di giri e salti falsamente esitan- per un ballettofilo giramondo si è segnalato quest'anno ti. Una sorta di festa del grasso è bello con pancioni e come meta obbligata per l'esclusività delle proposte, la cellulite trionfalmente esibiti. Il grottesco amato da sem- raffinatezza della poco concessiva politica artistica e il pre dalla Marin è declinato alla massima potenza." respiro davvero internazionale del cartellone." Luigi Rossi Silvia Poletti La Stampa (16 Luglio 1989) La Gazzetta di Firenze (18 Luglio 1989) BÉJART

±er la verità non tutto convince appieno in 'Pyramide'. Si ha l'impressione di un qualcosa qua e là già visto. Ma vedere al lavoro una così perfetta com- pagnia come il balletto di Losanna è innanzitutto un piacere degli occhi. Assolutamente splendidi i costumi di Versace, a forti tinte e originalissimi." Lorenzo Tozzi In un clima di arrembaggio si è consumato al Te- Il Tempo (7 Giugno 1990) atro Tenda di Torino (che per quest'anno ospita Tori- noDanza) il rito della prima assoluta della nuova cre- Ombre nere, bianchi cubi assemblati fanno da azione di Maurice Béjart, 'Pyramide'. sfondo, complici Iside e Osiride, alla contemplazione Un titolo elusivo che evoca suggestioni folklo- del Divino del Faraone. ristiche, ma in realtà la Piramide è intesa in un signi- Ricco di simboli ai quali Versace ha dedicato il ficato spirituale di sintesi, di tensione verso una con- meglio della sua genialità, l'affascinante itinerario di vergenza in cui risolvere e sublimare le tensioni degli Bejart è magnificamente rappresentato da questa com- opposti." pagnia che non ha eguali." Chiara Vatteroni Aurora Marsotto Il Piccolo (7 Giugno 1990) Il Sole 24 Ore (10 Giugno 1990) Accolta trionfalmente al Festival TorinoDanza, l'agguerrita compagnia di Nancy sembra risentire in positivo della carismatica figura del suo leader, Patrick Dupond... Piatto forte del programma, una divertente e spregiudicata lettura del mito di Salome, per la quale scende in campo lui stesso, i capelli ossigenati, un lun- ghissimo costume multicolore per un assolo a tinte forti creato per lui da Maurice Béjart." Paola Calvetti Oggi (11 Luglio 1990)

A. Torino con il balletto di Nancy Patrick Dupond, ancora per poco direttore della compagnia e in procin- to di succedere a Rudolf Nureyev nella direzione del ballo all'Opera di Parigi, chiude il programma con 'Salome', un brano dedicatogli da Béjart. Una coreografia che sfrutta la sottile ambiguità psicofisica di Dupond, la sua tecnica tagliente e insie- me morbida, la sua teatralità." Elsa Airoldi Il Giornale (26 Giugno 1990) Il Balletto Reale Svedese (data di nascita i\t TorinoDanza 1773, dunque tra i più antichi e prestigiosi the Royal Swedish del mondo) impegnato sul palcoscenico Ballet performed del Teatro Tenda ha dimostrato 'The Sleeping beauty', di possedere l'ampia e necessaria ra rare opportunity for credibilità per mettere in scena admiring Petipa's una solida versione de masterpiece... 'La bella addormentata', ,f Ali the productiion seems il più imperiale fra W%A a little too oldfashioned i capitoli della danza . ' • and affected. Probably it firmati ... v l^jP^b must to be aggected partly Una compagnia ottima, to the dancers, who do not senza particolare calore \ flnÉjp possess that certain magic ma di grande finezza esecutiva." smartness and authority that make a good performance Ermanno Romanelli Il Tirreno (13 Giugno 1990) ttfty become a great performance. Anneli Althanko was a pale Aurora, Hans Nilsson heir Charming Prince; he was the strongest in ali technicall difficulties."

Silvia Poletti Dance & Dancers (Autunno 1990) Il 'Gridelino' è un titolo mitico del Balletto di Cor- la coreografia ricostruita con estremo rigore da An- te e uno dei capolavori di Filippo d'Aglié che ci viene drea Francalanci e le musiche dell'Ensemble '700 di riproposto per la Compagnia di Balletto del Regio da Sergio Balestracci..." uno specialista come Andrea Francalanci, riprodutto- Elsa Airoldi re di balli antichi... Il Giornale (25 Giugno 1990) Difficile sottrarsi all'arcaica suggestione di queste La Compagnia del Regio ha incluso nel program- danze terra-terra, di questi aulici girotondi nel magi- ma, oltre al 'Gridelino', 'La Giara' di Gianfranco co labirinto del teatro barocco: la riproposta è risulta- Paoluzi, su musica di Alfredo Casella: un balletto rin- ta deliziosa." novato e alleggerito dagli abituali attributi folcloristici Luigi Rossi La Stampa (23 Giugno 1990) ai quali precedenti scritture ci avevano abituati.. De- gna di nota l'esibizione virtuosistica dei due protago- Il cuore della riuscita rassegna TorinoDanza pul- nisti, Thierry Le Floch e Davide Bombana..." sa qui, tra le soavi figurazioni del piccolo 'Gridelino' Lucia Soncini sabaudo, con i bellissimi costumi di Laura Viglione, Il Corriere del Ticino (2 Luglio 1990) Alicha Vari Hoecke, direttore del Ballet L'En- semble ha firmato con l'originale lettura di 'Pierino e il Lupo' uno dei balletti più gradevoli e freschi della sua lunga produzione... Danzato da una compagnia di primi ballerini im- peccabili e sanguigni il balletto conferma la predisposi- zione del coreografo a trattare temi, personaggi e am- bienti che si rifanno alla sua cultura russa." Marinella Gutterini L'Unità (9 Giugno 1991)

"Van Hoecke ambienta il tutto in una rumorosa scuola ( viene da pensare a quella tolstoiana dijasnaia Poliana) dove sono gli scolaretti stessi a farsi prota- gonisti della vicenda. Ma non solo. Se la fiaba ha una prima lettura che ci dice come bisogna sempre stare attenti alle insidie materiali del- la vita, una seconda viene ripetuta sullo sfondo: e basta che un altro scolaro anticipi una divisa da giovane Un 'Chez Pierre et le Loup', questo di Van Hoecke, nazista per dirci come le ideologie, proprio come i lupi, raccontato ai piccoli perché i grandi stiano a sentire." sono malvagie e possono divorarci." Elsa Airoldi Domenico Rigotti Il Giornale (9 Giugno 1991) L'Avvenire (9 Giugno 1991) Una compagnia, Il Ballet Théàtre L'Ensemble, sempre più omogenea nei momenti d'assieme e straor- dinaria nella caratterizzazione delle diverse persona- lità dei danzatori." Agnese De Donato VAN HOECKE La Gazzetta del Mezzogiorno (16 Giugno 1991) 21 22

IL nuovamente a Torino, attesissimo ospite, Angelin Preljocaj che presenta un nuovo spetta- colo dal titolo Amer America' creato per la Bien- nale de la Danse di Lione. La coreografia ha per tema le emigrazioni eu- ropee, il lungo e doloroso viaggio di coloro che alla fine del secolo scorso e agli inizi del '900 la- sciavano il vecchio mondo in cerca di fortuna." Alessandra Vindrola La Repubblica (11 Giugno 1991) J\. tenere alta la bandiera festivaliera è arrivato da qualche anno TorinoDanza, festival che si eleva qualitativamente rispetto alle kermesse nostrane ed è ai nastri di partenza nel verdeggiante Parco Rignon. C'è anche una gloriosa puntata nel balletto classi- co, con protagonista di 'Romeo e Giulietta' di Prokofiev. Una scelta non casuale: in pieno revival mozartiano sono stati in pochi a ricordarsi che nel '91 cade anche il centenario della nascita di Prokofiev." Paola Calvetti Grazia (23 Giugno 1991)

Un duello a distanza ravvicinata, condotto con soave leggerezza: sorrisi sulle labbra, abbracci, baci e parole al miele. Ma con un retrogusto al veleno. Sono a TorinoDanza la veterana e l'astro nascen- te, Carla Fracci e Alessandra Ferri, entrambe cresciu- te alla Scala. E per entrambe la platea da giorni è esaurita." Sergio Trombetta La Stampa (25 Giugno 1991)

Una Giulietta storica, Carla Fracci, è tornata a interpretare il personaggio shakespeariano nel ballet- to di Prokofiev, presentato in parte nella versione (for- se la più bella) che John Cranko approntò per lei con a Venezia nel 1958... Noi che abbiamo avu- to la ventura di vederla 33 anni or sono siamo tornati ad ammirarla a TorinoDanza." Luigi Rossi La Stampa (30 Giugno 1991) Il gruppo ospite di Tori- noDanza è il Balletto Argenti- no, ma non è che una cornice per le prodi imprese della cop- pia Alessandra Ferri - Julio Bocca. Per loro c'è la scena del balcone da 'Romeo e Giulietta' di MacMillan, c'è un assaggio di tanghi e mi- longhe, c'è 'Birdy', recente cre- azione di Jean Pierre Aviotte, uno dei 'figli' di Roland Petit... Ancora una volta la Ferri è superba e Julio con il suo fremito, il suo volto - non volto è un Birdy folle che riem- pie di commozione." Elsa Airoldi Il Giornale (27 Giugno 1991)

"Gu occhi di tutti erano appuntati sui due strepitosi guest: Julio Bocca, argentino eccezionale per tecnica e ver- satilità, e Alessandra Ferri, ex allieva della Scala e oggi cor- teggiata étoile dai maggiori teatri del mondo." Laura Magnetti La Notte (27 Giugno 1991) 1j Hamburg Ballett è un complesso senza stelle E raro che un balletto impregnato di grande religio- ma con interpreti tutti alla pari e tutti formidabili. sità e con una musica solenne che incute soggezione rie- Anche nella loro prestazione mutilata dalla pioggia sca a tenere desta l'attenzione senza cali di tensione. È hanno dimostrato una grande levatura meritando i raro soprattutto se la pioggia di questa estate viene a consensi del pubblico. Che non se ne è andato." turbare l'aspettativa e obbliga a fermare lo spettacolo prima che le ultime sequenze si sviluppino. Ma il pub- Luigi Rossi La Stampa (26 Giugno 1992) blico entusiasta e commosso, riparato sotto il tettuccio del palcoscenico o impavido con gli ombrellini aperti ha ricevuto ormai le emozioni più belle. Le emozioni di que- sto 'Requiem' di Mozart che porta la firma di John Neumeier ed è stato interpretato dagli splendidi danzatori del Balletto di Amburgo." Domenico Rigotti L'Avvenire (25 Giugno 1992) 25 26

Si chiama 'Freedom of information' la coreografia scelta dal London Theatre per apri- re la serata di TorinoDanza: l'autore è Arnie Zane, giova- ne e aggressivo talento newyorkese compagno di Bill T. Jones e morto di Aids... La platea gremita ha mostrato di gradire le molte virtù del gruppo londinese e la sua esibi- zione di scioltezza e dinamismo." Claudia Allasia La Repubblica (20 Giugno 1992) * !

iXon inventerà niente di nuovo ma almeno è divertente e non penitenziale que- sto Vim Vandekeybus, giovane speranza della nuova avanguardia belga. In 'Sem- pre le stesse bugie' l'assurdità delle situa- zioni quotidiane è espressa in gag surreali: molte dozzine di uova su cui si sistemano due danzatori, uova lanciate al volo e af- ferrate con i cartoni come se fossero guanti da baseball, ragazze portate in scena e get- tate a terra come pesi morti, monologhi assurdi in varie lingue." Sergio Trombetta La Stampa (28 Giugno 1992)

27 E la Francia scoprì Beckett, che a sua volta ave- va scoperto e amato a tal punto questa nazione da arrivare a scrivere in francese. Mi sto riferendo a May B.', lo spettacolo di Maguy Marin che trasporta in forma danzata le atmosfere e la poeti- ca di uno dei massimi autori di questo secolo. Un'intera compagnia (e qui scatta una contraddizione di ter- mini) per narrare un'unica gran- de solitudine, quella dell'essere umano diviso da se stesso, quel- la in cui desolazione e ironia, strazio e risa, ghigni e sospiri si uniscono in un grigiore che però è fonte di luce." Massimo Bertolaccini Videomusic "Non c'è da stupirsi se 'Happy Birthday Rossini' è stato accolto con il contrasto focoso di applausi e fischi dei grandi 'succès de scandale' oltre un mese fa alla Pergola di Firenze. Ora i bravi danzatori di Maggio- Danza hanno porta- to la coreografia di Karole Armitage a TorinoDanza... Nella prima par- te la musica di Ros- sini è citata, mani- polata e filtrata da David Shea per sot- tolineare un bom- bardamento di im- magini, nella secon- da la 'Boutique Fan- tasque' viene ridise- gnata su ritmi rock come un'affollata scena nella redazio- ne di Vogue..." Sergio Trombetta La Stampa (5 Luglio 1992)

29 Callotta è stato il ragazzo terribile della nuova L ascal Gravat canta e suona, diabolicamente non danza francese: spiritoso, controcorrente, provocatorio, afferrabile da niente e nessuno. Il personaggio di Don spesso infantile. Un geniaccio disordinato ma onesto Giovanni viene scrutato nel profondo attraverso il con- nella sua voglia di ridisegnare i fatti della vita e di ri- fronto impietoso fra arte (il concerto) e vita (le pause portare a terra i grandi temi dell'universo. recitate). Alle soglie del 2000 Gallotta offre al pubblico Questo quarantenne mezzo napoletano, accanito l'immagine di un eroe solo, intorno al quale non aleggia cinefilo e sensibile poeta, nella nuova 'Leggenda di neppure il sapore vittorioso della conquista." Don Giovanni' indossa una pelle nuova. Francesca Pedroni Non scherza più ma guarda dentro il suo cuore, si Danza & Danza (Settembre 1992) rassegna alla maturità. Rivive nei suoi personaggi con una punta di tristezza consapevole della realtà ama- ra degli addii... Don Giovanni, polveroso mito del rock and roti, è in fondo un solitario e uno spettatore degli amori altrui... Alla fine tutte le donne rotolano sulla scena, lo strin- gono in un abbraccio mortale e lo portano agli Inferi. Il pubblico forse non si diverte, ma applaude con vigo- re i bravissimi artisti." Mario Pasi Il Corriere della Sera (12 Luglio 1992)

JSJella 'Leggenda di Don Giovanni' il protagoni- sta è un cantante rock pallido e nevrotico, bello ma consumato dal vizio che col carisma vitalistico di un animale da palcoscenico anima movimentati quadri coreografici costruiti sotto il segno dell'esplosiva ener- gia dell'hard rock." Marina Magurno Roma (12 Luglio 1992) "rri JVlacché scandalo. Il nudo integrale verso il ter- Ira gli applausi di una folla eccezionale e rico- mine de 'L'Ultima cena nella capanna dello Zio Tom' noscente a Bill T. Jones si è conclusa al Parco Rignon di Bill T. Jones è stato accolto con educato favore. la sesta eccellente edizione di TorinoDanza che per Lo straripante pubblico che ha colmato il Parco un mese intero tra scandali annunciati e spettacoli Rignon, con qualche imbarazzo al primo momento, ha memorabili è riuscita miracolosamente a dribblare il reagito bene alla sfilata di corpi innocentemente nudi maltempo. come all'inizio del mondo, magari con eccessi di Soltanto due gli spettacoli saltati. cellulite. Un Eden peraltro poco idilliaco, ma anzi rude E bisogna ancora dire della solidissima tempra de- e trasgressivo... Un rito collettivo un po' rabbioso nei gli spettatori, che pur raffreddati e tossicchianti sono confronti di una divinità implacabile che emargina neri, tornati con stoico entusiasmo, provenienti magari da gay, sieropositivi. È il nocciolo ideologico dello spetta- centri lontani, per occupare quasi completamente i colo di Bill T. Jones." 1000 posti della platea." Luigi Rossi Claudia Allasia La Repubblica La Stampa (16 Luglio 1992) (16 Luglio 1992)

31 TVT <1 IXel 1993 si apre la collaborazione di TorinoDanza con il Teatro Regio: TEATRO ciò consentirà d'ora in poi di proporre allestimenti che mai sarebbero REGIO stati proponibili all'aperto. Il debutto della nuova stagione avviene al- TORINO l'insegna del 'tutto esaurito', poiché ad esibirsi è il Royal Ballet, tra le massime compagnie del mondo. Dopo la Ferri, dopo Bocca, il festival consente tra l'altro al pubblico di scoprire altre due stelle del balletto: l'inglese Darcey Bussel che trionfa nel 'Lago dei cigni' e l'italiana del Royal , talento drammatico che emerge in 'Mayerling' di Kenneth Mac Millan, e torna in Italia per la prima volta.

X/ interpretazione di Darcey Bussel, la nuova perla del Royal Ballet, e di Zoltan Solymosi costituiva l'avvenimento più atteso in questo 'Lago dei cigni': la giovane e bella star britannica rende il doppio ruolo di Odette- Odile con un mestiere scenico superbo e una tecnica superlativa: manca solo, forse, un tocco in più di perso- nalità. Tutti i solisti hanno dato una dimostrazione per- fetta di stile e tecnica." René Sirvin Balletto Oggi (Luglio - Agosto 1993)

L atteso mese di danza a Torino si è inaugurato al Regio con uno dei più importanti complessi, il londinese Royal Ballet, che ha presentato due spettacoli, 'Mayerling' e II lago dei cigni'... la nostra Viviana Du- rante ha ricevuto caldissimi consensi. Quanto al balletto, asciugato in molte parti, le più truculente, e ricondotto a una veridicità storica, ritrove- rebbe una sua autentica collocazione." Aurora Marsotto Il Sole 24 Ore (12 Luglio 1993) Darcey Bussell Viviana Durante La crisi economica che si è abbattuta sui festival non ha impedito a TorinoDanza di assicurarsi il gruppo più energico della nuo- va danza internazionale: il canadese La La La Human Steps in un curioso mix di danza, acrobazie, immagini filmiche e roboante mu- sica per percussioni: 'Infante C'est Destroy'... Non si tratta di una generica accozzaglia di esercizi corporei: 'Infante' esalta con un brutale paradosso neo futurista lo stress quo- tidiano, ancora alla ricerca della bellezza in velocità." Marinella Guatterini L'Europeo (12 Luglio 1993)

Un'ora e mezzo di rock durissimo e di danza durissima, anche quando la musica tace: giri incredibili, cadute a terra a rotta di collo, prese che sono veri scontri fisici. Un'ora e mezzo di tensione senza respiro e pure un po' di sofferenze tanto lo spettacolo è intenso e travolgente... Alla fine il Teatro Regio è esplo- so in dieci minuti di ovazioni." Francesco Giambrone Il Giornale di Sicilia (16 Luglio 1993) "rrr 1 ifo come ai concerti di Prince o di Sting. E dire che siamo al Regio di Torino: gremitis- simo di giovani..." Domenico Rigotti L'Avvenire (20 Luglio 1993) 33 In un rincorrersi di generi e di tendenze, caracollando spericolata- mente lungo la storia del balletto, il festival TorinoDanza ha concluso la sua prima edizione ospitata al Teatro Regio... Resta da apprezzare un car- tellone che ha dato spazio alla danza italiana, al balletto classico e anche a quel fenomeno originale che è la compagnia dei La La La. L'altra 'novità' che ha chiuso la rassegna ha un altissimo interesse storico e culturale: i Ballets de Mon- te-Carlo hanno proposto un pro- gramma dedicato ai Balletti Russi di Diaghilev: 'Les Sylphides' (1909), 'Le fils prodigue' (1929) e 'L'oiseau de feu' (1910) sono tre capolavori, quest'ul- timo illuminato dalla giovane étoile italiana Paola Cantalupo." Gigi Cristoforetti Il Manifesto (29 Luglio 1993) \Argilio Sieni, l'autore di quel remake deH'"Apollon Musagete" per il Balletto di Toscana, che tanto scalpore ha creato all'inaugurazione dell'edizione 1988, torna a TorinoDanza nel 1993 con il suo "Re Lear", anche questo personalissimo e anticonvenzionale. L'anno dopo sarà la volta di un drappello di autori italiani della danza di ricerca: Giorgio Rossi e Raffaella Giordano con le loro poetiche "Danze", Michele Abbondanza e Antonella Bertoni con l'applauditissimo "Pabbaja", Ro- berto Castello con il polemico "Siamo qui solo per i soldi", Enrica Brizzi e Paola Bianchi, ciascuna con una nuova creazione. E ancora, nel 1995, tocca a Silvana Barbarini con il futurista "Siiovlummia- Torrente" prendere parte all'omaggio che il Festival ha voluto rendere al Teatro di Torino di Riccardo Gualino e alle avanguardie del '900 che vi apparvero. Un omaggio che ha visto la presenza di Brygida Ochaim nelle danze di Loie Fuller, il Quatuor Knust con brani di Doris Elumphrey e Kurt Jooss, Lorna Feijoo e Toni Candeloro in una serata intitolata a Michail Fokine e ai Ballets Russes. 36

..Con effetto Apprendista Stre- Racconto agile, spiritoso che gone di disneyana memoria ventidue Maguy Marin coreografo saltando Coppelle girano nell'appartamentino. brillantemente dallo stile classico al Prima seduttive, a poco a poco si moderno, dai balli di strada a Pigalle. incattiviscono e costringono i due Il pubblico si entusiasma, la mu- maschietti, Franz e Coppelius, a esi- sica ben diretta da Laurent Pillot scor- laranti esibizioni..." re via come una lieve brezza sonora, Gaia Varon la compagnia di Lione è brava e ver- La Voce (7 Luglio 1994) satile." Mario Pasi LYON Il Corriere della Sera (8 Luglio 1994) TorinoDanza è sempre l'occasione di qualche choc salutare, vorrei dire addirittura vitalizzante. Per me lo choc indimenticabile è stato quello di 'Enemy in the Figure', la coreografia che William For- sythe ha presentato, la sera del 12 luglio 1994 al Teatro Regio... Nel mio profondo 'candore' di spettatore dilettante ho compreso, per la prima volta, quanto il danzatore- attore possa essere, nella sconvolgente plurivalenza dei suoi mezzi espressivi, non solo l'interprete, ma addirit- tura il 'codificatore' dello spettacolo... Guido Davico Bonino

..C-hi vuol vedere la poetica contemporanea rap- presentata al meglio in scena non può mancare a uno spettacolo di William Forsythe; americano adottato dalla Germania, il coreografo con il suo Ballett Frankfurt è presente a TorinoDanza..." Elena Franceschini L'Adige (6 Luglio 1994)

Un piacere immenso quello di incontrare sulla scena, ogni volta, le creazioni di William Forsythe con il Ballett Frankfurt. Diverse le ragioni. Tra queste c'è il ritrovare una compagnia tecnicamente eccelsa." Pasquale Plastino L'Informazione (27 Luglio 1994) 38

L aspetto del coreografo deve assomigliare per for- za a quello un orco che brutalizza i suoi ballerini o piut- tosto può avere sembianze che ricordano personaggi del mondo dei fumetti o dei cartoni animati? Philippe Decouflé si presenta così: con due occhietti vispi che forano la montatura delle lenti (quelle da ragazzo furbetto e intelligente). Lui, l'enfant prodige della danza francese però tutte TTecouflé è diventato in Francia un vero mito. le rotelle a posto non deve averle e lo dimostra con i Regista e coreografo, videomaker e autore di clip, re- suoi spettacoli: eventi dove la fantasia, sempre in ag- sponsabile delle parade olimpioniche ad Albertville '92, guato, si sposa con la tecnologia, dove il divertimento ha conquistato il pubblico stravolgendo i codici del va a passeggio con il sudore. Un genietto? teatro danzato. I suoi ballerini sono clown che danza- Forse, ma anche un no, cantano, reci- uomo del suo tem- tano, passeggiano po che non trala- impassibili a gam- scia di essere core- be all'aria, met- ografo anche quan- tendo una seria do cura la regia di ipoteca alle certez- un video-clip musi- ze che possono.ani- cale o di un breve mare un qualsiasi filmato. spettatore." Massimo Loredana Leconte Bertolaccini II manifesto Videomusic (24 Luglio 1994) Ziizi Jeanmaire leggendaria. E certo l'aggettivo, insieme enfatico e limitante, per una volta si adatta bene a questa signora che canta con una verve e una voce intoccate dal tempo, che si muove, con infinita grazia, memore e rievocativa della grandissima ballerina che è stata... C'è anche il memorabile, incantevole e trasci- nante 'Mon truc en piume' in una nuova versione che non solo non ha perso niente dell'originale, ma aggiunge qualche altro divertente effetto." Alvise Saporì, La Repubblica (1 Luglio 1995)

Zizi è sull'immensa ribalta del Regio ad accende- re la fiamma di questo 'Zizi-Gainsbourg', che ha aper- to la nona edizione di TorinoDanza con il Regio: due svelti e vivacissimi tempi, un omaggio che Roland Petit e Zizi Jeanmaire vogliono rendere a un loro vecchio amico e compagno di viaggi artistici, Serge Gainsbourg, il grande chansonnier morto nel '91." Domenico Rigotti L'Avvenire (30 Giugno 1995) 40 OPERA PARIS

"J Lmpeccabile la presenza del corpo di ballo dell'Opera di Parigi, che ha proposto un doppio pro- gramma, una '' allestita da Patrice Bart e Eu- genio Polyakov e un trittico di danza contemporanea, a dimostrazione, nel caso ce fosse stato bisogno, dell'ecletticità e della capacità tecnica di questi ottimi danzatori." Chiara Simonetti Sipario (Novembre 1995) Marie-Claude Pietragalla

Pietragalla sarà la bellissima fanciulla che il 'jeune homme' attende in 'Le rendez-vous', balletto esistenzialista di Roland Petit e tornerà a danzare in un secondo pezzo, il classico-rock 'In the Middle somewhat elevated' di Forsythe... Bruna, un viso intenso, determinata (non è una pas- seggiata, in nessun senso, diventare étoile dell'Ope- ra), affamata di esperienze artistiche, Pietragalla sarà anche Giselle..." Sergio Trombetta La Stampa (4 Luglio 1995) C era (ci fu) un tempo anteriore alle Nove Muse e alla loro moltiplicazione, alla parcellizzazione in generi e alle dispute bizantine su norma e devianze. La cultura orientale che è rimasta antica e che quindi (come da secoli ci dico- no) ci guida al rinnovamento, non ha mai concepito la distinzione tra teatro e danza. Finalmente cominciamo a non capirla neanche noi." Ruggero Bianchi

Con il Paesaggio della Marca (Màrkische Land- schaft'), applaudito al Regio per TorinoDanza, la co- reografo tedesca Susanne Linke ha offerto un'im- magine violenta, al limite della follia, della Germania riunificata. Dove, secondo la coreografo, gli uomini sono soli, la cit- tà è ostile, e tra perversioni e ri- catti, tutto è uguale e inutile." Mario Pasi Il Corriere della Sera (16 Luglio 1995)

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Il pubblico piemontese ha ben compreso l'eloquenza del messaggio di Pederneiras e la specialissima lezione di elasticità e morbidezza che impartisce a danzatori non particolarmente avvenenti, ma bravissimi. Nel Grupo Corpo, che ha sede a Belo Ho- rizonte ed è retto da una vera e propria famiglia di artigia- ni della danza e del balletto (appunto i sei Pederneiras) convivono scuole e insegna- menti disparati. Il e il multi etnico folklore brasilia- no, il balletto e la danza mo- derna, in un meticciato lingui- stico caldo, vibrante, che ar- riva dritto a colpire la sensi- bilità dello spettatore, sia quando si appunta nella co- smica tristezza umana della 'Missa da Orfanato'sia quando svetta negli umori di un Car- nevale rivisitato alla luce del- l'ironia e di un molle forma- lismo esotico ('Nazareth')."

Marinella Guatterini L'Unità (9 Agosto 1995) FESTIVAL INTERNAZIONALE DI BALLETTO X Edizione - Torino, 27 giugno -16 luglio 1996

THE JOFFREY BALLET OF CHICAGO GELABERT AZZOPARDI COMPAYIA DE DANSA Diretto da Gerald Arpino Domenica 7 luglio ore 21 - Piccolo Regio Giovedì 27 giugno ore 21 Variación de Muriel Venerdì 28 giugno ore 21 - Teatro Regio Coreografie di Cesc Gelabert. Billboards BALLETTO DI TOSCANA Coreografie di Laura Dean, Martedì 9 luglio ore 21.30 - Palazzo Reale Charles Moulton, Peter Pucci, Liqueurs de Chair Margo Sappington. Musiche di Prince Coreografia di Angelin Preljocaj Prima rappresentazione in Italia. Prima edizione italiana Domenica 30 giugno ore 17 - Teatro Regio MICHELE POGLIANI L'après midi d'un faune. Mercoledì 10 luglio ore 21 - Piccolo Regio Coreografia di Vaslav Nijinskij Rebel Angels Parade Coreografie di Molissa Fenley, Coreografia di Léonide Massine Jeremy Nelson, Doug Varone, Round of Angels - Light rain Sarah Skaggs, Tere O'Connor. Coreografie di Gerald Arpino RED NOTES - CIE ANDY DEGROAT Orchestra del Teatro Regio. Giovedì 11 luglio ore 21.30 TRAUMA Venerdì 12 luglio ore 21.30 con la collaborazione di: Palazzo Reale Sabato 29 giugno ore 21 - Piccolo Regio TEATRO L'acqua la pietra Coreografia e regia di Andy Degroat Ideazione e coreografia Prima rappresentazione in Italia REGIO di Mani Marina Blandini e Gaetano REGIONE PIEMONTE TORINO Battezzato. TEATRO REGIO TORINO Domenica 14 luglio ore 21 - Piccolo Regio ISADORA DUNCAN DANCE GROUP Il Fantasma di Canterville Giovedì 4 luglio ore 21 - Piccolo Regio Coreografia di Fabrizio Monteverde. L'arte di Isadora Duncan Musica originale di Carlo Galante. Coreografie di Isadora Duncan e Barbara Kane. THE DOUG ELKINS DANCE COMPANY Martedì 16 luglio ore 21.30 D.C.A. Palazzo Reale Venerdì 5 luglio ore 21 Bite the wax Tadpole Sabato 6 luglio ore 21 - Teatro Regio Narcoleptic Lovers Decodex The Patrooka variations Coreografia e regia di Philippe Decouflé Coreografie di Doug Elkins Prima rappresentazione in Italia. Prima rappresentazione in Italia.

43 1987 al Parco Rignon 1991 al Parco Rignon Mark Morris Dance Group; Ballet Théàtre L'Ensemble di Micha van Hoecke in "Chez Ballett des Opernhaus Zurich con Vladimir Derevianko Pierre et le loup"; Compagnie Preljocaj in "Amer America"; e Shonach Mirk; Rambert Dance Company, programma Alston - Davies - Compagnie La Liseuse di Georges Appaix in "Antiquités" Page - Cunningham; Compagnie Angelin Preljocaj in "Peurs bleues", Balletto Argentino di Julio Bocca con Eleonora Cassano, "Marché noir", "Larmes blanches"; ospite Alessandra Ferri; Les Ballets de Monte-Carlo nel "Lago dei cigni", Compagnia Italiana di Balletto con Carla Fracci coreografia di Ben Stevenson, in "Romeo e Giulietta"; con Evelyn Desutter e Frédéric Olivieri; Balletto dell'Opera di Vienna in "Impressioni viennesi" di Gerlinde Dill. Ballet Gulbenkian con Barbara Griggi; Compania de Mario Maya in "L'amore stregone"; Ris et Danceris in "Passacailles"; al Parco Rignon CH Tanztheater; Ballet du Grand Théàtre de Genève in "Perpetuum" Théàtre Chorégraphique de Rennes di Ohad Naharin; di Gigi Gheorgne Caciuleanu; London Contemporary Dance Theatre, programma Moskovskij Ballet; Arnie Zane - Dan Wagoner - Liat Dror, Nir Ben Gal; Ballet du Grand Théàtre de Génève in "Misia" Hamburg Ballett in "Requiem" di John Neumeier; e "" di Oscar Araiz; Compagnie Ultima Vez; Ballet Théàtre Francais de Nancy Compagnie Maguy Marin in "May B."; in "Suite en blanc", "Phèdre", "Aubade" di Serge Lifar. Balletto del Teatro Nazionale di Praga in "Sylvia"; MaggioDanza in "Happy Birthday Rossini" di Karole Armitage; Groupe Emile Dubois 1988 al Parco Rignon in "La légende de Don Juan" di Jean-Claude Galloria; Aterballetto in "A sud di Mozart" Bill T. Jones/Arnie Zane 8r Co. di , "Step-Text" di William Forsythe, in "The Iast Supper at Uncle Tom's Cabin". "Octet" di Lucinda Childs; Ballet Nuevo Mundo de Caracas in "Five Tangos" di Astor Piazzolla-Hans van Manen e "Lark Ascending" di Aivin Ailey; 1993 al Teatro Regio Ballet National de Espana diretto da José Antonio; The Royal Ballet in "Mayerling" di Kenneth MacMillan Stuttgarter Ballet in "Requiem" e "Il lago dei cigni" di Anthony Dowell; di Kenneth MacMillan e "Wie Antigone" di Mats Ek; Compagnia Virgilio Sieni Danza in "Re Lear" e "Folk "; Alessandra Ferri e le stelle dell'American Ballet Theàtre; La La La Human Steps in "Infante-C'est destroy"; Schauspielhaus Bochum-Tanztheater Reinhild Hoffmann Balletto di Toscana in "Mediterranea" di Mauro Bigionzetti; in "Calfas"; Moshe Efrati Koldmana Dance Company; Théàtre Chorégraphique de Rennes Les Ballets de Monte-Carlo in "Les Sylphides" e in "Il Trovatore" ai G. G. Caciuleanu. "L'oiseau de feu" di Fokine, "Le Fiis prodigue" di Balanchine. 1989 al Parco Rignon 1994 al Teatro Regio Balletto di Toscana in "Grosse Fugue" Lyon Opéra Ballett in "Coppeiia" di Maguy Marin; di Hans van Manen, Ballet Frankfurt di William Forsythe; "Apollon Musagète" di Virgilio Sieni, "Elisyos" Compagnie D.C.A. di Philippe Decouflé di Gianfranco Paoluzi; in "Petits pièces montées"; Teatro di Danza Contemporanea di Leningrado Ballet de Nancy con Alessandra Ferri diretto da Boris Eifman in "La sonnambula" e "Thème et Variations" in "Il maestro e Margherita" e "Il matrimonio di Figaro"; di Balanchine e "Fall River Legend" di Agnes De Mille; Les Ballets Trockadero de Montecarlo; Compania Vicente Suez in "Iris"; Scapino Ballet; Sosta Palmizi in "Danze"; I solisti del Balletto Reale di Danimarca Michele Abbondanza e Antonella Bertoni in "Pabbaja"; con brani dei repertorio Bournonville; "Siamo qui solo per i soldi" di Roberto Castello; Nederiands Dans Theater 2 di Jiri Kylian; "A proposito di un comune mortale" Ballet Cristina Hoyos; di Enrica Brizzi e "Flatus, un canto da" di Paola Bianchi. Merce Cunningham Dance Company in "Torino Events"; Het Nationale Ballet, programma Van Manen/Marin. 1995 al Teatro Regio 1990 al Teatro Tenda e nel Cortile Béjart Ballet Lausanne in "Pyramide", "Suite 1.7.8.9.", "Chereau-Mishima-Peron", del Palazzo Reale "L'oiseau de feu", "Serait-ce la mort?"; Ballet National de Marseille di Roland Petit con Zizi Jeanmarie in "Gainsbourg"; Balletto Reale Svedese in "La bella addormentata nel bosco" Ballets de Monte-Carlo, Ballet de l'Opéra de Paris programma Kylian-Balanchine-Neumeier; in "Etudes" di Lander, "Le rendez-vous" di Petit, "In the Middle somewhat elevated" Compagnia di Balletto del Teatro Regio di Torino di Forsythe e "Giseile"; in "Ilgridelino" ricostruito da Andrea Francalanci, "Màrkische Landschaft" di Susanne Linke; "La giara", remake di Gianfranco Paoluzi, "Grand pas romantique" di e con Fernando Bujones; Quatuor Albrecht Knust; Ballet Frangais de Nancy-programma Ulysses Dove, Brygida Ochaim; con Patrick Dupond; Compagnia Vera Stasi; Corpo di Ballo dell'Opera di Tallin Lorna Feijòo e Toni Candeloro; in "Il mandarino meraviglioso" e "Il figliol prodigo", Adzido 12; coreografie di Mai Murdmaa. Grupo Corpo. Il Festival Internazionale Torino- Le Festival International TorinoDan- lire International TorinoDanza Fes- Danza è nato nel 1987, per volontà del- za est né en 1987 sur initiative du Ser- tival was set up in 1987 by the Turin Cul- l'Assessorato alla Cultura della Città di vice de la Culture de la Ville de Turin, en ture Department in conjunction with the Torino, a fianco del Centro per la Dan- collaboration avec le Centre pour la Centre for Dance, Documentation and za, Documentazione e Ricerca, oggi Danse-Documentation et Recherche, au- Research, now based at the "Andrea ubicato presso la Biblioteca Musicale jourd'hui installé à la Bibliothèque Mu- della Corte" Music Library. "Andrea Della Corte" con un patrimonio, sicale "Andrea Della Corte" et dont le pa- The latter boasts 2,446 books, 47 pe- derivante dal fondo Alberto Testa, dal trimoine est constitué des fonds Alberto riodicals and 150 videos (including films fondo Sara Acquarone acquisito dalla Testa et Sara Acquarone, acquis par la of TorinoDanza performances held at Biblioteca stessa e da regolari acquisti, bibliothèque mème et des acquisitions Parco Rignon), the sum-total of the di 2446 libri, 47 periodici, 150 video, tra régulières de 2446 livres, 47 périodiques, Alberto Testa collection, the Sara Acqua- cui i filmati degli spettacoli di Torino- 150 films dont les films des spectacles de rone collection and regular accessions. Danza tenuti nella sede del Parco TorinoDanza réalisés au siège du pare Since 1993 the Festival has worked in Rignon. Dal 1993 il Festival ha ottenuto Rignon. Depuis 1993, le Festival peut conjunction with the Teatro Regio which la collaborazione dell'Ente Lirico Teatro également compter sur la collaboration has made available its two theatres and Regio, che ha messo a disposizione le sue de l'institution lyrique Teatro Regio, qui fully-equipped exhibition and confer- due sale e gli spazi attrezzati per esposi- a mis à disposition ses deux sales et les ence spaces. zioni e conferenze. espaces aménagés pour expositions et Dal 1996 anche la Regione Piemonte conférences. Depuis 1996, la Région Since 1996, the Piedmont Regional è entrata a far parte del gruppo di Enti Piémont s'est jointe au groupe des orga- Authority has joined the Regio as one of che contribuiscono a sopportare Torino- nismes qui contribuent au soutien de the group of bodies which help support Danza con il Regio, il cui budget annuale TorinoDanza avec le Teatro Regio, dont TorinoDanza, with an annual budget of si aggira mediamente intorno a 1 miliar- le budget annuel tourne aux alentours de around one and a half billion lire. do e mezzo. 1 milliard et demi de Lires. En dix ans , In the ten years since it was created, In dieci anni di vita, le compagnie les compagnies accueillies ont été au the Festival has welcomed: 86 compa- ospitate sono state 86, di cui 16 italia- nombre de 86, dont 16 italiennes, 2 rus- nies from Italia (16), Russia (2), France ne, 2 russe, 6 americane, 18 francesi, ses, 6 américaines, 18 frangaises, 5 es- (18), Spain (5), Germany (6), Holland 5 spagnole, 6 tedesche, 3 olandesi, 5 in- pagnoles, 6 allemandes, 3 hollandaises, (3), Great Britain (5), Switzerland (4), glesi, 4 svizzere, 1 israeliana, 1 belga, 5 anglaises, 4 suisses, 1 israélienne, 1 Israel (1), Belgium (1), Czech Republic 1 ceca, 1 portoghese, 1 estone, 1 svede- belge, 1 tchèque, 1 portugaise, 1 estone, (1), Portugal (1), Estonia (1), Sweden se, 1 austriaca, 1 danese, 1 canadese, 1 suédoise, 1 autrichienne, 1 danoise.l (1), Austria (1), Denmark (1), Canada 1 argentina, 1 venezuelana, 1 brasilia- canadienne, 1 argentine, 1 vénézué- (1), Argentina (1), Venezuela (1), Brazil na, 1 monegasca. lienne, 1 brésilienne, 1 monegasque. (1), Monte-Carlo (1). Numerosi sono stati i partner stranie- Nombreux sont les partenaires étran- TorinoDanza wishes to thank its for- ri, a cui va il ringraziamento di Torino- gers auxquels TorinoDanza adresse ses eign partners, in particular the Centre Danza, in particolare il Centre Culturel remerciements, en particulier au Centre Culturel Francais in Turin, the Goethe Frangais di Torino; il Goethe Institut di Culturel Frangais de Turin, au Goethe Institut in Turin, the British Council in Torino; Il British Council di Roma; l'Am- Institut de Turin, au British Council de Rome and the Canadian Embassy in basciata del Canada a Roma. Rome, à l'Ambassade du Canada à Rome. Rome. Come si può vedere dall'elenco di Comme on peut le constater en parcou- As the list of productions, companies, spettacoli, compagnie, autori e titoli non rant la liste des spectacles, des compa- composers and titles at the Festival am- è mancato nessun nome di peso nel pa- gnies, des auteurs et des titres aucun nom ply proves, none of the top names in norama della danza e del balletto di qua- important ne manque au panorama de contemporary dance and ballet are lità e di attualità. la danse et du ballet de qualité et missing. Gli spettatori sono stati mediamente d'actualité. About 11.000 spectators each years 11.000 per ogni edizione, interessati e Environ 11.000 personnes chaque have attended productions or inter- presenti anche durante le attività cultu- année ont assistè aux différents specta- vened in fringe cultural activities. The rali, di volta in volta proposte a corredo cles et participé aux activités cultu- most noteworthy cultural events have degli spettacoli. Tra le più importanti ma- relles. Parmi les plus importantes mani- been: nifestazioni vanno ricordate almeno: festations, rappelons: • a conference on the state of dance in • convegno sullo stato della danza in • congrès sur l'état de la danse en Italie; Itaiy; Italia; • conférence sur Boris Eifman et la nou- • a conference on Boris Eifman and new • conferenza su Boris Eifman e la nuova velle danse russe; Russian dance: danza russa; • conférence vidéo sur les classiques et • videoconferences on the classics and • video conferenze sui classici e i les remake du grand répertoire, sur la remakes of the grand repertoire, on remake del grande repertorio, sulla danse contemporaine anglaise et contemporary British and Catalan danza contemporanea inglese e cata- catalane, sur l'oeuvre de Balanchine, dance, on the work of Balanchine, lana, sull'opera di Balanchine, Mas- Massine, Forsythe, Decouflé, Agnès de Massine, Forsythe, Decouflé, Agnes sine, Forsythe, Decouflé, Agnes De Mil- Mille, Roland Petit et Zizi Jeanmaire, De Mille, Roland Petit and Zizi le, Roland Petit e Zizi Jeanmarie, Susanne Linke, Loie Fuller; Jeanmaire, Susanne Linke, Loie Susanne Linke, loie Fuller; • présentations de publications; Fuller; • presentazioni editoriali; • débats sur le modèle fran$ais d'organi- • presentations of publications; • dibattiti sul modello francese di orga- sation de la danse et sur la nouvelle • debates on the French model of dance nizzazione della danza e sulla nuova chorégraphie en Italie; organisation and new in coreografia in Italia; • exposition consacrée au travati de Itaiy; • esposizione dedicata al lavoro di Maguy Marin pour Lyon Opéra Ballet; • an exhibition of the work of Maguy Maguy Marin per il Lyon Opéra Ballet; • exposition et films "La danse du Siècle" Marin for the Lyon Opéra Ballet; • mostra e filmati "La danse du siècle" a organisés par Sonia Schoonejans; • the exhibition and films La danse du cura di Sonia Schoonejans; • démonstration sur la notation de la siede by Sonia Schoonejans; • dimostrazione sulla notazione di danza; danse; • a démonstration of ; • incontro con Patrice Bari sulla storia • rencontre avec Patrice Bari sur l'his- • a meeting with Patrice Bart on the past e l'attualità del Ballet de l'Opéra de toire et l'actualité du Ballet de l'Opéra and present of the Ballet de l'Opéra Paris; de Paris; de Paris; • video e animazione a cura di Ratina • vidéo et animation réalisée par Ratina • a video and fringe activities by Ratina Genero sulla cultura e la danza nera, Genero sur la culture et la danse noire, Genero on African and Caribbean africana e caraibica; africaine et cara'fbe; black culture and dance; • convegno internazionale su danza, cor- • congrès international sur la danse, le • an international conference on dance, po e computer; corps et l'ordinateur; body and computer; • omaggio al Teatro di Torino di Riccardo • hommage au Théàtre de Turin de • a tribute to the Teatro di Torino by Guatino. Riccardo Gualino. Riccardo Gualino 48

TEATRO CITTÀ DI TORINO REGIO ASSESSORATO PER LE RISORSE CULTURALI E LA COMUNICAZIONE REGIONE PIEMONTE TORINO

Piazza San Carlo, 161 - 10123 Torino Piazza Castello, 215 - 10124 Torino

A cura di Vittoria Doglio ed Elisa Vaccarino

Ideazione e realizzazione: Pubblisintesi - Stampa: Stampart s.r.l. - Luglio 1996